Flortecnica e vivaismo n. 399 maggio/giugno

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

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dal 1977 informa il settore

Maggio / Giugno 2018 • anno MMXVIII

*

La ricetta di Schoneveld per il mercato del futuro è la cooperazione di tutta la filiera

La genetica? Non basta, serve una storia da raccontare 14 PRIMO PIANO / ricerca Il report delle prove varietali di Calibrachoa di Po di Tramontana

40 PRODUZIONE / aziende Tutte le novità di Arrigoni presentate a Greentech

PRODUZIONE 36 piante fiorite

Le migliori varietà di Helichrysum per la coltivazione

54 FLOWER TRIALS 2018

Dove le persone incontrano le piante





EDITORIALE | questo numero

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o avuto il piacere di partecipare ai festeggiamenti dei trent’anni del centro sperimentale Po di Tramontana di Veneto Agricoltura e sono rimasto piacevolmente sorpreso. Sorpreso perché ho trovato un ambiente fatto di persone competenti e professionali, ma soprattutto appassionate, come Giovanna Pavarin. E questo è un valore. Sono pochi gli istituti in Italia che fanno sperimentazione in ambito floricolo, oltre che orticolo, mettendo a disposizione dei coltivatori e di tutta la filiera dati, informazioni e numeri per programmare nel migliore dei modi la propria attività. Ecco perché siamo contenti di parlare di Po di Tramontana sulle pagine di Flortecnica e vivaismo. E sperimentare non vuol dire occuparsi solo di genetica, come abbiamo scritto in prima di copertina, ma è necessario anche raccontare delle storie. Raccontare le storie delle persone dietro le foglie. Lo ha fatto Matteo Ragni nella bella intervista a Gerard Zwiers, capo ibridatore di Schoneveld da oltre vent’anni. Lui è convinto che il compito dell’ibridazione è continuare a sviluppare nuovi prodotti sempre più attraenti, che portino qualcosa di extra, un plus. Può essere la sostenibilità delle coltivazioni, una migliore durata della shelf life e nuovi colori e nuove forme dei fiori, ma la qualità deve essere la priorità. Se lavoriamo insieme nel raccontare la storia che sta dietro alle nostre piante a tutta la filiera, ci saranno ancora buone possibilità di guadagno. Insomma, non fa una piega. E la voglia di sperimentare (e raccontare) è palpabile nei giorni di Porte Aperte organizzati in Alto Adige, dove le aziende hanno fatto del loro meglio per mettersi in mostra, così come negli ultimi Flower Trials, dove le piante hanno incontrato le persone. Cosa si saranno detti? Chissà. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

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ei prossimi anni la gamma di piante disponibili sul mercato sarà improntata sui criteri di unicità, adattabilità e standardizzazione. Criteri definiti dal mercato, necessari per rispondere in modo effettivo alle esigenze dei grandi distributori che sempre più governano il mondo. Unicità delle collezioni: ogni grande gruppo produttivo avrà la propria genetica, le sue linee di prodotto che rispecchiano le esigenze dei propri clienti, o meglio dei mercati dove sono più forti. Adattabilità legata alla resistenza delle piante, legata alla resistenza alle patologie ma soprattutto alla resistenza nel trasporto e nelle performance nel punto vendita. Standardizzazione: molte aziende che producono piante finite, siano esse piante da vivaio o piante ornamentali, hanno già realizzato grandi investimenti per ottimizzare le produzioni attraverso l’utilizzo di robot chiamati a sostituire l’uomo, o meglio la manodopera che sempre più sparisce dall’agricoltura. Un ruolo non facile quello dell’imprenditore agricolo del futuro, soprattutto perché dovrà impegnarsi e confrontarsi con problemi sempre più complessi e difficili: le banche e le assicurazioni. Fatevi amico un olandese e cercate di capire come funziona il sistema delle proprietà agricole in Olanda. Banche proprietarie dei capitali fondiari e agricoltori manager chiamati a far tornare i conti soprattutto per pagare affitti altissimi. Assicurazioni che indennizzano in cambio di proprietà e che assicurano anche la mancata vendita. Chissà se sarà questo anche il futuro italiano. Io di mio mi concentro sulle novità e sui brevetti, perché sono indice di innovazione e stabilità: due parole sempre gradite alle banche! di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 399 - 2018

Maggio / Giugno TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

399

dal 1977 informa il settore

Maggio / Giugno 2018 • anno MMXVIII

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La ricetta di Schoneveld per il mercato del futuro è la cooperazione di tutta la filiera

La genetica? Non basta, serve una storia da raccontare 14 PRIMO PIANO / ricerca Il report delle prove varietali di Calibrachoa di Po di Tramontana

40 PRODUZIONE / aziende Tutte le novità di Arrigoni presentate a Greentech

PRODUZIONE 36 piante fiorite

Le migliori varietà di Helichrysum per la coltivazione

54 FLOWER TRIALS 2018

Dove le persone incontrano le piante

IN COPERTINA Una giovane addetta al lavoro nelle serre di Schoneveld. L’intervista al capo ibridatore dell’azienda olandese, Gerard Zwiers, apre nuovi scenari rispetto alle future strategie di selezione e vendita.

PRIMO PIANO

10 EVENTI

L’Alto Adige che apre le porte di Matteo Ragni

14 RICERCA

Per anticipare l’ortofloricoltura del futuro di Costanza di Matteo

16 PROVE VARIETALI

Se non vedo non ci credo di Marta Meggiolaro

19 ENERGIE

Conto termico, ci conviene di Filippo Terragni

PRODUZIONE

28 PIANTE FIORITE

Crisantemo, facciamolo bene a cura di Filippo Tommaseo testi di ICL Italia

31 COLTIVAZIONE

L’azoto e il ciclamino di Costanza di Matteo in collaborazione con Morel sas

34 ANNUALI

Fiori da sole a cura di Filippo Terragni in collaborazione con Dummen Orange

36 NOVITÀ

Crisantemi di ultima generazione di Alessandro Coraggio

36 PIANTE FIORITE

Fiori immortali a cura di Costanza di Matteo testi e foto di Claudio Cervelli

40 TECNICHE

Novità al top di Filippo Tommaseo

42 TECNICHE

Nuove soluzioni per le colture protette di Filippo Tommaseo

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Flortecnica e vivaismo

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Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 399 - Maggio /Giugno 2018

DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Giacomo Castagna , Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

TENDENZE

45 ANDAMENTI

Non può piovere per sempre di Paola Lauricella

48 MARKETING

La genetica? Non basta colloquio di Matteo Ragni con Gerard Zwiers

50 EXPORT

Piante e fiori per 832 milioni di Filippo Terragni

52 APPUNTAMENTI

Tutti in Olanda di Costanza di Matteo

54 APPUNTAMENTI

Dove le piante incontrano le persone di Alessandro Coraggio

RUBRICHE

05 EDITORIALE

Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni

ASSOCIATA AD

e d i z io n i

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Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro

22 FATTI & BREVI

News dal mercato

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PRIMO PIANO | eventi

L’ALTO ADIGE

CHE APRE LE PORTE

Le celebrazioni, le innovazioni e lo sviluppo della propria identità, in modo originale: elementi necessari per convincere i clienti e per darsi una nuova carica di Matteo Ragni

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elebrare vuol dire festeggiare, lodare ma anche consacrare. I Porte Aperte che si sono tenuti in Alto Adige questa primavera sono stati ben frequentati e gestiti molto bene dagli organizzatori. Aziende storiche della tradizione altotesina e italiana. CREATIVITÀ PER CONVINCERE Planta ha compiuto 40 anni e la sua storia è legata strettamente a Psenner. Storie di uomini, di floricultori che hanno fatto la storia e che si presentano in modo ricco ed organizzato nel presente guardando già al futuro con tecniche di produzione e assortimenti moderni e competitivi. Che quella dei Porte Aperte sia una dura lotta è chiaro, convincere i clienti alla fine di una primavera difficile non è stato certamente semplice. Belle le iniziative, dalle cene argentine alle celebrazioni solenni, dagli incontri con i garden center alla presentazione delle novità ai giornalisti. Un grande sforzo compiuto da chi conosce da anni Planta, Psenner e Lazzeri e da chi con queste aziende è cresciuto, faticato e sofferto. La creatività di queste tre aziende ha sempre portato grandi novità. L’esperienza maturata sulla radicazione di specie non facili, così come la capacità di lavorare sulla genetica hanno spinto queste “tre sorelle” dalla storia e

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dalle strategie ben diverse, a saper coinvolgere i clienti più furbi: quelli che scelgono di viaggiare. IL MODO GIUSTO PER LE SCELTE GIUSTE Le novità proposte sono state tante, soprattutto in termini di varietà declinate in un assortimento ampio e sempre più strutturato. Psenner ha investito molto sulla sua genetica in modo da dare senso e sostanza a un percorso intrapreso tempo fa e che negli ultimi anni si è cristallizzato in azioni concrete. Planta sta vivendo un periodo di grande cambiamento passando da una produzione tradizionale a una gamma ricca di novità dove la ricerca genetica così come la possibilità di curare i dettagli ha permesso di crescere nell’assortimento e di offrire nuovi prodotti. Lazzeri ha dimostrato di avere molto da dire in termini di assortimento genetico, già ampiamente conosciuto, ma sono stati presentati “improvement” e miglioramenti genetici che verranno apprezzati dal mercato italiano e internazionale nelle prossime stagioni. Nuova carica anche dalla spinta commerciale che la gestione degli ultimi anni ha impresso ai venditori e rappresentanti. Una storia, quella dei Porte Aperte in Alto Adige, che U anima la primavera italiana. Porte aperte ai clienti, venditori e gentiluomini curiosi. Porte aperte che celebrano attraverso festeggiamenti ma che celebrano anche consa consacrando il sistema floricolo italiano. Un sistema frastagliato, bistrattato, a volte frignone e a volte eroico. Così come le montagne che fanno da corona a questa bella regione, così anche gli audaci e intrepidi visitatori di Planta, Psenner e Lazzeri hanno il merito di aver deciso di andare a vedere per scegliere e per provare a capire meglio dove andare.


GENETICA MADE IN ITALY

Gran Festa Cherry novità.

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uesto il tema dell’evento organizzato da Lazzeri a Merano, dove sono state presentate tutte le linee di prodotto disponibili, oltre a molte novità. Il Porte Aperte si è svolto in contemporanea a quello di Planta, Psenner e Raffeiner dal 31 maggio al 2 giugno. Ben sedici le linee di prodotto, per un totale di 160 varietà, fra cui 22 novità. Lo show garden, orchestrato al meglio dall’azienda, ha visto l’uso di oltre 10mila piante in diversi formati, realizzando aree a tema, come colori o modi d’uso. Fra le novità, sei nuovi Argyranthemum Bellavita, sei nuove Calibrachoa Gran Mille Baci e dieci nuovi Pelargonium peltatum Gran Festa. Il bilancio è stato molto positivo: lungo i tre giorni di evento si sono recate in visita all’azienda circa 250 persone, che hanno colto l’occasione perfetta per fare una scelta mirata di varietà con il supporto della rete vendita e dei tecnici Lazzeri. C’è stato modo di confrontarsi fra colleghi in un ambiente informale, fuori dal solito. E poi, otre al dovere, il piacere: per due serate è stata offerta una grigliata speciale “churrasco” firmata dal nostro collega/ cuoco Adriano Gobetti, aiutato dai colleghi.

PER INFORMAZIONI info@lazzeri-agricola.com

Show GARDEN a Merano.

GRAN MILLE BACI - Welcome kiss tris novità.


PRIMO PIANO | eventi

La collezione di SunPatiens di Planta, a dieci anni dall’introduzione.

MOLTO PIÙ DI UN PORTE APERTE Tagete Superland, un’esclusiva Planta.

PER INFORMAZIONI www.planta.it

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i è tenuto a Bressanone dal 31 maggio al 2 giugno scorso il tradizionale appuntamento del “Porte Aperte” di Planta, che quest’anno assume un particolare significato in occasione del 40° dall’inizio dell’attività dell’azienda, oggi la più vecchia azienda produttrice di giovani piante da seme attiva in Italia. Dai 3mila metri quadrati iniziali si è passati ai 40mila attuali, tra 25mila di superficie coperta e 15mila di campo aperto. Sono circa 70 le persone che lavorano in azienda nel momento di picco primaverile, oltre 30 quelle stabilmente impiegate.

Gli ambiti in cui opera Planta sono molteplici: fiori stagionali a moltiplicazione da seme; piante a moltiplicazione da talea; piante da orto e aromatiche sia in giovane pianta che come prodotto destinato alla vendita al garden. Oltre 300 sono le aziende che hanno visitato Planta, ben più numerosi sono le idee e gli spunti che restano nella mente dei floricoltori nelle settimane successive. L’accoglienza del Team Planta ha fatto sentire tutti i partecipanti come “in famiglia”, una cosa a cui l’azienda tiene in modo particolare.

IL POSTO GIUSTO PER LE NUOVE IDEE L’interesse professionale dell’appuntamento sta nella posL sibilità di vedere in fiore le proposte commerciali di Planta assieme alle novità della successiva stagione, alle varietà in prova e alle proposte “provocatorie” sull’uso alternativo di prodotti conosciuti e non. In Planta non c’è solo uno show commerciale ma la possibilità di pensare, valutare, trovare idee anche personali su come produrre e esporre i singoli prodotti. Nuovi colori di begonia TopHat per il 2019.

Una novità del 2019: Petunia Presto salmon vein.

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FLOWER SHOW 2018, UN SUCCESSO

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TOP Allegria: serie completa di Pelargonium peltatum. Colori intensi che non sbiadiscono col caldo estivo, hanno lunga durata e buona crescita. In vaso 14. Sono stati ibridati pensando alle esigenze del mercato italiano: per questo è stato scelto il nome italiano Allegria.

Per il mercato primaverile Psenner da parecchi anni propone la gamma di Nemesia Sunsatia in esclusiva. Si tratta di una serie resistente alle temperature fredde. Per il 2019 sono state presentate quattro bicolori nuovi, estremamente profumate.

l Porte Aperte di Psenner ha suscitato grande interesse: sono stati oltre 580 i visitatori durante la tre giorni che si è svolta dal 31 maggio al 2 giugno. Tutto era preparato perfettamente, ottima la lista varietale che segnalava fra le varietà esposte quelle disponibili in assortimento, da sperimentare, e in fase di test: sono state 420 in totale le varietà presentate. Fra l’entrata e lo show, un corridoio di 300 metri in cui ha trovato posto la storia di A. Psenner & Figli, che ha compiuto i 50 anni di attività come produttore di piante giovani. Alla fine del corridoio, alcune aziende partner come Koppert, Desh e Herkuplast hanno presentato le loro novità.

ORDINE E… ALLEGRIA In apertura una grande presentazione dell’assortimento di gerani eretti (zonali) con le novità dell’ibridazione Psenner. Si proseguiva con gli edera doppi (peltatum) di cui Psenner ha ora una linea completa di nome “Allegria”. I diversi assortimenti erano separati da pareti colorate che formavano delle “vetrine varietali”. Seguiva Pelargonium zonale TOP l’assortimento Proven Winners, con le specie in ordine alfabetico, Loren: stupendo rosa chiaro dall’Argyranthemum alla Verbena. con ottima crescita. Infine la presentazione di “Inverno Magico”: composizioni miste di perenni e di perenni con annuali. Nell’ultima corsia la presentazione delle novità in vaso 14cm. Tutta l’area espositiva era in una nuova serra Open Sky che ha protetto dalla pioggia. Psenner ha presentato anche una nuova specie, la Jamesbrittenia, simile a una Calibrachoa per le resistenze al caldo e con la foglia di una verbena. La prima varietà “Jammin Purple” è viola intenso, nel futuro arriveranno anche altre.

Nuovissimo colore di Thunbergia PW Tangerine Slice.

PER INFORMAZIONI Tutte le novità sono sul sito http://www.psenner.it/it/retail-marketing/cataloghi.html Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | ricerca

PER ANTICIPARE Festeggiare i trent’anni a Po di Tramontana: la celebrazione della storia passata, ma soprattutto la possibilità di guardare avanti, grazie al lavoro del Centro di Costanza di Matteo

I IN BREVE • Centro sperimentale ortofloricolo Po di Tramontana • A Rosolina (Rovigo) • Direttore: Alberto Negro • Responsabile: Franco Tosini • 30 anni di attività • Prove orticole e floricole • In serra e in pieno campo • Prove dinamiche • Aggiornamenti costanti delle tecniche colturali • Oggi focus su sostenibilità ambientale ed economica

l 7 e 8 giugno si sono tenute presso il Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana” di Veneto Agricoltura a Rosolina le Giornate del Trentennale. «Trent’anni di attività del Centro meritano un programma di eventi che confermi e rafforzi l’impegno al servizio dell’innovazione del comparto floricolo» ha dichiarato Alberto Negro, il direttore di Veneto Agricoltura «La “Due Giorni” è l’evento clou di un anno che vede il Centro aprirsi per le visite alle sue prove in serra e in pieno campo e alle prove dinamiche delle più innovative attrezzature per la meccanizzazione della piccola-media azienda orticola, ospitando anche gli stand delle ditte più significative, di associazioni ed enti che operano nel comparto orto-floricolo». FARE IL PUNTO SULL’INNOVAZIONE Due i convegni: giovedì 7 dopo il benvenuto da parte del direttore, dell’assessore all’agricoltura della regione Veneto e del sindaco del Comune di Rosolina, Alessandro Garnero, il direttore di “Macchine Agricole”, ha coordinato gli interventi sul tema “L’innovazione per l’ortofloricoltura, i 30 anni del Centro Po di Tramontana”. Franco Tosini, responsabile del Centro, ne ha presentato la storia, mentre Paolo Sambo e Carlo Nicoletto, del dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, hanno raccontato il percorso di sperimentazioni nell’ortofloricoltura realizzato dal Centro. Con Renzo Rossetto, dell’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura, si è parlato dell’evoluzione delle tendenze in questi trent’anni. È emersa l’importanza di valorizzare l’ortofloricoltura veneta, con un impegno concreto da parte di tutti gli attori in campo, prime fra tutti le istituzioni. Il giorno successivo si è parlato di “Il Recapito fitosanitario ortoflorovivaistico: un servizio per tecnici e imprese”. Durante la tavola rotonda sono state delineate le esigenze del comparto alla luce del Piano di Azione Nazionale.

PROVE DINAMICHE, 25 LE ATTREZZATURE PRESENTATE Seminatrici, sarchiatrici, ma anche macchine per il pirodiserbo e un sistema di guida satellitare: sono state venticinque le macchine che potevano essere testate e osservate in attività durante le giornate del trentennale. 14

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Pomodoro fuori suolo.

Melanzana confronto varietale. Cetriolo confronto varietale.


L’ORTOFLORICOLTURA DEL FUTURO

UN IMPEGNO A FAVORE DEI PRODUTTORI Lungo entrambe le giornate, naturalmente, è stato possibile fare visita alle prove del Centro: per il reparto florovivaistico, le Calibrachoa in serra e in pien’aria, sotto la guida di Giovanna Pavarin, mentre Franco Tosini ha guidato i visitatori fra le prove orticole in serra e in campo. Approfondiremo nelle pagine successive la prova varietale della Calibrachoa; per quanto riguarda le orticole, invece, sono stati ventidue i test, che fra gli altri hanno riguardato diverse prove di innesti, le varietà di pomodoro cuore di bue, il controllo dei nematodi applicati al cetriolo estivo, test varietali di asparagi e zucca, e la conservazione del germoplasma del carciofo violetto veneto, dell’aspargo montina, del pomodoro nasone.

Prove varietali radicchio di Chioggia.

ORTICOLE ALLA PROVA Sono otto i vivai che hanno fornito le piantine per le prove in campo: Bronte vivai, Daviplant, Vivai Roccatello, Rovigo vivai, Vivai Bacchetto, Gobbetti piantine, Marconi vivai e Salvan vivai. UN COMPARTO IN RAPIDA EVOLUZIONE L’orticoltura muta velocemente sia dal punto di vista della tecnica colturale, sia dal punto di vista delle specie scelte. Generalmente le aziende sono medio-piccole e i terreni sono coltivati ad alta intensità: è dunque un’attività dinamica, in cui sono molte le sfide. La scelta delle varietà si confronta con un panorama commerciale che cambia rapidamente, le tecniche vanno costantemente aggiornate, soprattutto nell’ottica della sostenibilità ambientale ed economica. Ad esempio, c’è la necessità di sostituire trattamenti chimici efficaci ma potenzialmente pericolosi (dal bromuro di metile al glifosate) con altre opzioni: varietà più resistenti, l’innesto, e così via. Tutti questi aspetti necessitano di studio, di ricerca approfondita, e di sperimentazione su scala aziendale, a cui deve seguire la corretta divulgazione presso gli operatori, con un sistema organico di validazione e divulgazione delle informazioni. Questo è il compito del Centro Po di Tramontana: una cerniera fra il mondo della ricerca e il mondo produttivo, al servizio del progresso del comparto, per poter seguire e talvolta anticipare le esigenze del mondo produttivo. Peperone confronto varietale.

Melone prova pacciamature biodegradabili.

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PRIMO PIANO | prove varietali

SE NON VEDO NON CI CREDO

Abbiamo visitato le prove floricole di Calibrachoa del Centro Po di Tramontana per toccare con mano quali sono le differenze e le caratteristiche delle varietà in prova di Marta Meggiolaro

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e il Centro Po di Tramontana è un’istituzione per chi lavora nel nostro settore e segue anche la parte di ricerca e sviluppo, Giovanna Pavarin, a cui è affidata la parte floricola del lavoro del centro, è un pilastro di questa istituzione. Mi accoglie sorridendo e mi fa da guida nella

NON SOLO CONFRONTO VARIETALE Le prove comprendono anche la verifica delle tecniche di coltivazione, in due filoni: contenimento dei costi di produzione, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento delle serre e l’impiego di manodopera; la verifica dell’efficacia e dei rischi connessi nell’impiego di nuovi principi attivi, di sintesi o di origine naturale, nella difesa e nella regolazione della crescita delle piante da fiore.

mia visita fra le Calibrachoa. Il lavoro che il Centro fa per la floricoltura regionale è importante: le nuove varietà delle colture da vaso spesso vengono costituite all’estero, in ambienti molto diversi da quello del Nord Italia. Le prove permettono di verificare in campo le condizioni colturali, climatiche e di mercato locali. La verifica prosegue nei campi esterni, dove le varietà vengono valutate in condizioni di impiego presso il consumatore (aiuola, fioriera), verificandone le caratteristiche che li rendono più o meno adatti al gradimento e alla soddisfazione del cliente finale. Riportare tutto quello che ho visto e che ho imparato è impossibile, mi limito a una selezione delle varietà che hanno suscitato il mio interesse.

SAVE THE DATE

Per tutta l’estate è possibile visitare, previo appuntamento, le prove varietali di Calibrachoa; quest’inverno sarà la volta delle Poinsettia. 16

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P Lia Bubblegum: nuova introduzione di Danziger, con fiori grandi e portamento arrotondato e compatto. HANNO FORNITO LE TALEE:

H Calipetite Mix 1: nella super affermata serie compatta di Sakata, un’ottima combinazione che armonizza e valorizza i tre colori singoli. P Hawaian Country 2018: Dummen migliora la già esistente Hawaian Country nella precocità e struttura, più arrotondata e regolare.

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Dummen Florensis Lazzeri Padana Planta Podere Luen Psenner Selecta Sentier Syngenta FloriProServices • Westflowers

H Mini Famous Uno Red: un ottimo rosso in una pianta precoce a portamento semieretto. Di Selecta.

P Cabaret Mixmasters Tropicana: tra i più precoci tris di Florensis, con buona vigoria e un bel mix di colori.

H Superbells TrioMio Poesia: da Proven Winners, un tris equilibrato e attraente nel mix di colori, con un bel portamento arrotondato. P Gran Mille Baci Neon Red: Uno dei colori più interessanti e precoci nella nuova serie di Lazzeri che migliora in vigoria e dimensione del fiore la Mille Baci, mantenendo la fioritura ben al di sopra delle foglie.

H Calitastic Mango: varietà di Westhoff già affermata, precoce e di buona vigoria, spicca per il colore intenso e brillante dei fiori. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | energie

CONTO TERMICO, CI CONVIENE

Facciamo il punto sugli incentivi attualmente a disposizione per impianti di riscaldamento a biomassa legnosa, scoprendo le opportunità per le aziende agricole di Filippo Terragni con la collaborazione di Matteo Pippa (AIEL)

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roseguono anche nel 2018 gli incentivi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Oltre alle detrazioni fiscali del 65%, fruibili in dieci anni, vale la pena porre attenzione al Conto Termico 2.0, che può coprire fino al 65% dell’investimento. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

I VANTAGGI Quando parliamo di Conto Termico, intendiamo il sistema di incentivazione degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche Amministrazioni (PA), ma anche imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui (di cui 200 destinati alle PA). Grazie al Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | energie

Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Il Conto Termico recentemente è stato rinnovato rispetto a quello del 2012, permettendo un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi; sono inoltre previsi nuovi interventi di efficienza energetica, ed è stata rivista la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto per apparecchi con caratteristiche già approvate e certificate. Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5mila euro e i tempi di pagamento sono circa di due mesi. Se l’importo è superiore a 5mila euro, l’incentivo viene erogato in due annualità per interventi di potenza inferiore o uguale a 35 chilowatt e in cinque annualità per potenze superiori a 35 chilowatt. I REQUISITI I soggetti che possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico sono tre: privati, imprese e PA. I soggetti privati e PA possono accedere direttamente o tramite una ESCO sottoscrivendo un contratto di servizio energia. Se l’accesso agli incentivi avviene tramite accesso diretto, la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. È previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di apparecchi di piccola taglia (generatori fino a 35 chilowatt e sistemi solari fino a 50 metri quadrati), nel caso di installazione di componenti con caratteristiche garantite che sono contenuti nel catalogo degli apparecchi domestici, pubblicato e aggiornato periodicamente dal GSE. L’accesso agli incentivi può essere fatto anche tramite prenotazione, per gli interventi ancora da realizzare. Questa modalità è permessa solo alle PA e alle ESCO che operano per loro conto. È possibile ricevere un acconto delle spettanze all’avvio dei lavori, mentre il saldo viene riconosciuto a conclusione dei lavori. L’erogazione dell’incentivo Conto Termico avviene tramite bonifico bancario. È importante conservare tutta la documentazione tecnica relativa all’intervento, le fatture di acquisto

della biomassa (nel caso di biomasse autoprodotte, basta l’autodichiarazione), usare – nel caso del pellet – solo pellet certificato secondo la norma ISO 17225 – 2 in classe A1 e/o A2, ed eseguire una manutenzione almeno biennale del generatore e del sistema fumario. INTERVENTI AMMESSI Il Conto Termico può essere applicato a un intervento svolto in tutti gli edifici esistenti sia pubblici sia privati, nei fabbricati rurali e nelle serre. Gli interventi per cui è possibile richiedere le agevolazioni sono: Sostituzione di generatori alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa, con generatori a biomassa; Sostituzione di generatori alimentati a GPL con generatori a biomassa, limitatamente alle aziende agricole e forestali, in area non metanizzata e con bonus emissioni Ce pari a 1,5;

GENERAZIONE XV Per quanto riguarda i prodotti di Schmid, è disponibile una linea che può fare gola alle aziende del settore verde: “Generazione XV”. Una nuova linea adatta alle aziende più piccole che offre prodotti funzionanti a pezzi di legna, quindi senza caricamento automatico, che produce fino a 80 kW di potenza. Sono caldaie adatte ad esempio ai garden center o a piccole aziende, che non sono però costose come gli impianti a caricamento automatico a cippato. 20

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PRIMO PIANO | energie

ATTENZIONE Gli incentivi del Conto Termico non sono cumulabili con le detrazioni fiscali né con qualsiasi altro incentivo erogato dallo Stato. Se invece gli incentivi non sono statali, ma regionali o comunitari, per la PA la cumulabilità è ammessa fino al 100% dell’investimento, mentre per le imprese l’incentivo totale (Conto Termico + altro incentivo) deve restare nei limiti di spesa previsti dalla normativa comunitaria vigente sugli aiuti di Stato. più strutturate, che hanno compreso i caratteri dell’industria 4.0 e hanno le carte per potervi accedere: automazione, innovazioni tecnologiche, controllo del processo produttivo. Non è vero che essere un’azienda agricola escluda automaticamente da questo panorama», ha puntualizzato Pippa: «Le aziende rimaste in piedi dopo la crisi ci sono riuscite perché lavorano bene, il mercato le ha premiate perché sanno rispondere alle esigenze dei clienti. Se prima c’erano cento aziende a cui rivolgersi, ora ne abbiamo a disposizione sessanta: la domanda quindi, per chi è ancora sul mercato, è cresciuta, e le aziende che rispondono a questa domanda sono candidati ideali per il mercato 4.0 e ci sono agevolazioni interessanti da sfruttare, come gli incentivi per i filtri da abbinare agli impianti a cippato per usufruire dei contributi più alti che il CT 2.0 mette a disposizione».

Nuova installazione di generatori a biomassa, limitataUNA NOVITÀ PER IL SETTORE VERDE mente alle sole aziende agricole e forestali. Per sostituzione intendiamo la rimozione di un vecchio ge- Matteo Pippa continua: «Alcuni pensano, erroneamente, neratore e l’installazione di uno nuovo di potenza termica che l’epoca degli incentivi statali interessanti sia finita non superiore al 10% della potenza tempo fa. Invece il Conto Termico del generatore sostituito, destinato a presenta alcune opportunità che le erogare energia termica alle medesiaziende agricole con serre possono me utenze. Se l’impianto sostituito NOTA BENE sfruttare: ad esempio, è prevista è insufficiente a coprire i fabbisoSu www.gestionaleaiel.it un’agevolazione per la sostituzione gni di climatizzazione invernale, è possibile visionare della caldaia, senza l’onere di doè possibile accedere agli incentivi l’elenco delle caldaie ver smaltire quella vecchia. Per le anche per un impianto potenziato a biomassa legnosa aziende agricole e forestali, inoltre, oltre la soglia del 10% (ma nei liidonee a ottenere coprire il fabbisogno termico con miti di potenza previsti dal Decreto), gli incentivi previsti una caldaia a biomassa legnosa è ancora più vantaggioso: il Conto Terpurché il corretto dimensionamento dal conto termico. mico, infatti, riserva esclusivamente del nuovo impianto sia adeguatamena queste due tipologie aziendali la te giustificato nell’asseverazione del possibilità di accedere agli incentivi tecnico abilitato. anche in caso di nuova installazione di una caldaia a biomassa o di sostituzione di una caldaia a GPL, con FLOROVIVAISMO DI NUOVA GENERAZIONE Questo il quadro macroscopico, ma è doveroso un ap- un impianto a biomassa legnosa, laddove non arrivi profondimento specifico del settore orto-floro-vivaistico, la rete del metano». Per quanto riguarda i prodotti di garden compresi, soprattutto quelli che fanno autopro- Schmid, è disponibile una linea che può fare gola alle duzione. Abbiamo chiesto a Matteo Pippa, manager di aziende del settore verde: “Generazione XV”. Una nuoSchmid, una delle aziende più importanti nel settore delle va linea adatta alle aziende più piccole che offre prodotti caldaie a biomassa, di aiutarci a capire quali sono con- funzionanti a pezzi di legna, quindi senza caricamento cretamente le possibilità che si aprono per le aziende del automatico, che produce fino a 80 kW di potenza. Sono nostro settore. «Prima di tutto, vorrei dire che le aziende caldaie adatte ad esempio ai garden center o a piccole disposte a investire nella riqualificazione energetica ci aziende, che non sono però costose come gli impianti a sono. Attori di questi progetti sono solitamente le aziende caricamento automatico a cippato.

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FATTI & BREVI | news dal mercato

ASSOFERTILIZZANTI,

UN MILIARDO DI EURO IN UN ANNO L’associazione nazionale produttori di fertilizzanti, parte di Federchimica, ha scelto all’unanimità Giovanni Toffoli come Presidente. La nomina è stata ufficializzata a fine maggio durante l’Assemblea annuale dell’associazione, a Genova. Giovanni Toffoli subentra a Francesco Caterini, è componente del Consiglio di Presidenza e del Consiglio Direttivo di Assofertilizzanti dal 2014. Dal 2009 al 2014, sempre in seno dell’Associazione, è stato Presidente del Gruppo dei Concimi Minerali, uno dei tre comparti in cui l’Associazione è strutturata in rappresentanza dei vari settori merceologici. Un percorso netto, il suo, in un unico ambito professionale di riferimento. Dopo la Laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 1991, muove i primi passi nel settore dei fertilizzanti maturando importanti esperienze per poi approdare nel 1997 in K-Fertilizzanti. È datato 2000 il suo ingresso in Adriatica Spa diventandone fin da subito membro del Consiglio di Amministrazione e poi, nel 2012, Amministratore Delegato. «Sono chiamato alla guida di un’associazione che rappresenta aziende capaci di apportare vantaggi indiscussi al sistema agricolo italiano. Fattori indispensabili per nutrire la terra, i fertilizzanti garantiscono ogni anno raccolti di qualità e abbondanti, capaci di soddisfare le esigenze del fabbisogno alimentare. Ogni giorno, questa associazione lavora per fare agricoltura in modo corretto con un occhio di riguardo nei confronti delle tematiche ambientali» ha dichiarato il Presidente neoincaricato «L’auspicio è che quest’impegno venga valorizzato e non messo in discussione, né dalle Istituzioni, né dagli stakeholder. Valorizzare il comparto significa salvaguardare la competitività del settore agroalimentare nazionale». Una dichiarazione supportata dai numeri: le stime mostrano che senza l’utilizzo di fertilizzanti possono verificarsi nei raccolti perdite pari anche al 75%. Nel 2017 le aziende aderenti a Assofertilizzanti hanno fatto complessivamente registrare un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro. Nel corso dell’Assemblea sono state confermate inoltre le cariche di Enrico Villa e Lorenzo Gallo a Presidenti rispettivamente dei gruppi “Concimi minerali” e “Fertilizzanti specialistici”. Nuova carica, invece, per Felice Lo Faso, eletto Presidente del gruppo “Concimi organo-minerali, organici, ammendanti e substrati”.

PLANTARIUM, TREND POSITIVO

Ancora qualche posto disponibile per essere presenti all’edizione 2018, che si terrà dal 22 al 24 agosto a Boskoop, in Olanda. Sono aperte le iscrizioni per le novità e il premio della stampa. Jos van Lint, il manager della fiera, ha dichiarato la sua soddisfazione per il movimento positivo che riscontra nel settore e che si vede anche nella crescita della fiera. «C’è ancora molto da fare nei prossimi mesi», ha aggiunto «ma questo mood positivo rende le fatiche che ci aspettano più piacevoli. Anche i partecipanti sono già all’opera e sono entusiasti». Recentemente Plantarium ha lanciato un appello per 11 coltivatori che prendessero una posizione “d’onore” nella fiera. L’appello è stato raccolto da Royal Flora Holland che occuperà lo spazio con 11 suoi soci. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito: www.plantarium.nl 22

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NUOVA CASA PER I LISIANTHUS

Florensis Cut Flowers ha iniziato la costruzione di una serra a fine maggio, 13mila metri quadrati che si aggiungono a quelli delle serre già esistenti nella sede di Rijsenhout, nei Paesi Bassi. Questa espansione è stata pensata specialmente per la produzione di giovani piante di Lisianthus. La domanda per questa specie infatti è cresciuta notevolmente sia dentro che fuori dall’Olanda e la produzione di Florensis è cresciuta molto negli ultimi anni. La nuova serra avrà fra i suoi punti di forza la possibilità di gestire il clima in modo ottimale, grazie alla conoscenza sviluppata in questi anni, e permetterà a Florensis di incrementare ulteriormente la produzione di giovani piante di Lisianthus, per fornire in modo soddisfacente i suoi clienti, e di collocare anche ulteriori specie in produzione. La nuova serra sarà pronta entro fine anno. AICG CRESCE ANCORA

L’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio dà il benvenuto a un nuovo socio sostenitore: Coplant di Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova. L’azienda vanta 25 anni di esperienza nella produzione di alberatura in pieno campo e arbusti in vaso, su una superficie di 100 ettari, divisi in 70 in pieno campo e 30 di vasetteria. Molti i prodotti disponibili: dagli arbusti tappezzanti ai grandi arbusti esemplari, arbusti coltivati a spalliera fino agli arbusti forestali, erbacee perenni e graminacee. Interessante la produzione di alberi in pieno campo con PlantInBag, una soluzione che velocizza la crescita della pinta e facilita l’attecchimento una volta messa a dimora. Qualità e ampia gamma a servizio di vivai, garden center, giardinieri, architetti del paesaggio e tutti gli operatori del verde.


FATTI & BREVI | news dal mercato

ALLA RICERCA DEL MARCHIO GIUSTO

«Sono decisamente favorevole all’idea di dare vita a un marchio delle piante del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia. Consentirebbe ai nostri vivaisti di valorizzare meglio la qualità delle loro produzioni e il patrimonio delle loro competenze». A dichiararsi a favore della proposta, avanzata nell’ambito dell’iniziativa “Vivaismo, la fabbrica del verde” organizzata in aprile dal Tirreno, è il presidente di Cia – Agricoltori Italiani Toscana Centro (Firenze – Pistoia – Prato) Sandro Orlandini, che ha presenziato all’incontro all’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia. «Non sono d’accordo con il collega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia, sul fatto che un marchio di distretto non sia realizzabile perché presupporrebbe un prodotto standardizzato che ancora non c’è. Dipende dal tipo di marchio e dal disciplinare che si definisce. Ad esempio, si potrebbe pensare, ma circoscrivendolo al solo distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia, a un marchio d’origine di prodotto simile a quello dell’Associazione nazionale Piante e fiori d’Italia (espressione delle camere di commercio), che finora è stato ignorato dai vivaisti ornamentali di Pistoia aderenti a Cia Toscana Centro, perché non è vero che in tutto il territorio nazionale sono garantiti gli stessi livelli qualitativi del Distretto vivaistico pistoiese e ai nostri vivaisti non converrebbe essere confusi con altri. In conclusione, credo che il livello nazionale sia sbagliato per un marchio in questo comparto e comunque non conviene ai vivai del nostro distretto, ma l’idea del marchio d’origine di prodotto legata al solo territorio del distretto pistoiese potrebbe funzionare». Un consenso che apre la possibilità di lavorare su un possibile marchio, una volta fatte tutte le considerazioni necessarie; ad esempio si potrebbe valutare un marchio che certifichi la sicurezza fitosanitaria, per questo però è indispensabile attendere che vengano definite in Italia le norme attuative del Regolamento Ue 2016/2031 contenente le misure per la protezione delle piante da organismi nocivi, su cui stanno lavorando anche le associazioni dei vivaisti. «Insomma, è una partita complessa che richiede ancora alcuni passaggi e approfondimenti, ma l’obiettivo di arrivare a un marchio del distretto vivaistico pistoiese lo condivido pienamente. Direi che è indispensabile sia per dare più valore ai nostri prodotti che per facilitare una comunicazione del nostro distretto che lo renda più competitivo sui mercati internazionali».

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Flortecnica e vivaismo

La preparazione della ventottesima edizione della fiera olandese, che si terrà dal 3 al 5 ottobre a Zundert, è in corso. Sul sito è possibile, per chi pensa di recarsi in visita, pre-registrarsi; per chi invece volesse esporre, restano alcuni posti disponibili. I partecipanti che si sono già registrati possono accedere alla connessione con Varb One, il database online che permette di presentare il proprio assortimento intercettando direttamente la domanda. Il link a Varb sarà disponibile sul profilo delle aziende partecipanti dal primo giugno, per un periodo di nove mesi: in questo modo le aziende saranno presenti sulla piattaforma online non solo con la descrizione aziendale ma anche con il proprio stock. Come gli altri anni, è importante registrarsi in tempo come espositori, perché le richieste vengono processate in ordine di ricezione: arrivare prima significa avere più possibilità di essere inseriti e di avere posizioni vantaggiose; inoltre dà la possibilità di essere selezionati per i press tour. Attualmente l’80% dei posti è già riservato. Per ulteriori informazioni, visitate il sito, dove si trova anche un servizio chat. www.grootgroenplus.nl


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FATTI & BREVI | news dal mercato

LIGURIA, POSSIBILE ACCEDERE AL SOSTEGNO PER IMPRESE DI GIOVANI AGRICOLTORI

KENYA, L’EXPORT VALE 98 MILIONI DI DOLLARI

Per la precisione, 98,6 milioni di dollari: stiamo parlando dell’esportazione di fiori verso gli Stati Uniti, effettuata grazie ai voli diretti Nairobi – New York. Secondo il Kenya Flower Council questa cifra salirà ancora, e potrebbe raggiungere i 10 miliardi di dollari negli anni a venire. Gli utili del Paese hanno raggiunto i 115 miliardi di KES (scellini kenioti: un dollaro corrisponde a 101,5 KES), contro i 101 miliardi del 2016. Le aziende esportatrici sono passate da 356 a 386 e i volumi hanno raggiunto le 159.961 tonnellate, con un aumento di 26.303 tonnellate rispetto al 2016. In Europa i grandi importatori sono Olanda, Regno Unito, Germania, Francia e Svizzera; il Kenya detiene il 38% delle importazioni verso l’UE, ma vuole espandersi ulteriormente e arrivare in Asia. Le trattative per entrare in India, Malesia e Hong Kong sono già in corso. Fra gli impegni futuri, anche un maggior ricorso a certificazioni e controlli qualitativi. Per ora, gli standard approvati dal Kenya Flower Council a febbraio impongono a coltivatori, vivaisti, ibridatori, esportatori e commercianti, di osservare specifici requisiti igienici e di sicurezza durante la produzione, la manipolazione e la commercializzazione di piante e fiori ornamentali. EUROFLORA, PRONTI AL 2021

Si è tenuta dal 21 aprile al 6 maggio Euroflora 2018, l’undicesima esposizione internazionale del fiore e della pianta ornamentale in un contesto completamente nuovo, la splendida cornice dei Parchi di Nervi affacciati sul golfo di Genova. Con 86mila metri quadrati di giardini, 5 chilometri di sentieri, ville storiche e scenografie di piante e fiori, la kermesse ha saputo stupire i visitatori. Sono stati oltre 245.000 biglietti venduti nel corso della manifestazione. In chiusura è stato annunciato che la prossima edizione si terrà sempre ai Parchi di Nervi, nel 2021. Da rilevare la partecipazione dell’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, con un’area espositiva di 200 metri quadrati allestita grazie al contributo dei soci Buongiovanni Piante, Compagnia del Lago Maggiore, Floramiata, Giorgio Tesi Group, Sicilia Verde, Vivai Spinelli, Terra Alta, Umbraflor, Vivai Capitanio, Vivai Cinelli e Vivai Imperatore, e con gli arredi offerti dal partner AICG – Associazione Italiana Centri di Giardinaggio. L’area ha vinto il premio “Per l’esposizione meglio conservata e meglio mantenuta alla fine della manifestazione”, aspetto di assoluta rilevanza vista la complessità della gestione dovuta alla costante azione delle intemperie. ANVE, grazie ai suoi associati Buongiovanni Piante, Compagnia del Lago Maggiore, Floramiata, Giorgio Tesi Group, Sicilia Verde, Vivai Spinelli, Terra Alta, Umbraflor, Vivai Capitanio, Vivai Cinelli e Vivai Imperatore e le aziende Altiflor e Floricoltura Vivai Michelini-Fattoria Didattica Ludogarden, è stata anche protagonista dell’allestimento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, un’area di 490 mq in cui erano rappresentate le produzioni florovivaistiche nazionali. In quest’area è stato presentato e promosso il marchio di processo di qualità VivaiFiori, sviluppato da un progetto pilota del Ministero e di ISMEA e ora di proprietà dell’Associazione Nazionale di tutela del Marchio VivaiFiori, la quale sta iniziando a certificare le aziende in tutta Italia. 26

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La Regione Liguria apre per la quarta volta la possibilità di di accedere alle misure 4.1 sostegno agli investimenti nelle aziende agricole e 6.1 avviamento delle imprese dei giovani agricoltori del PSR 2014-2020 fino al prossimo 31 luglio. Sono state approvate alcune modifiche: per la misura 6.1 il periodo utile per presentare la domanda di finanziamento passa da 6 a 24 mesi dal momento dell’insediamento, sono ammesse al bando anche tutte le forme societarie e si specifica che la dimensione economica è quella relativa a una sola unità attiva; per entrambe le misure sono stati rivisti alcuni criteri di selezione, tale da rendere l’applicazione delle priorità più aderente alla realtà delle aziende agricole. Per maggiori informazioni, www. agriligurianet.it



PRODUZIONE | piante fiorite

CRISANTEMO, FACCIAMOLO BENE Una panoramica delle difficoltà che è possibile incontrare nei prossimi mesi, con prodotti che ottimizzano i costi e non complicano le pratiche colturali a cura di Filippo Tommaseo testi di ICL Italia

A

maggio sono state completate le operazioni di invaso dei crisantemi: durante i prossimi cinque mesi di coltivazione le piante potrebbero manifestare diverse problematiche, a volte difficili da risolvere. ICL propone alcune soluzioni che possono aiutare ad ottenere buone piante ottimizzando i costi di produzione e semplificando le operazioni di coltivazione. SUBSTRATO Nella coltivazione del crisantemo si deve affrontare la gestione dell’acqua, sia nella fase estiva che nella fase autun-

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nale; soprattutto durante l’estate sarà importante ottenere una distribuzione dell’acqua su tutto il volume del pane di terra. Nel caso in cui l’acqua non si distribuisse bene, magari perché costretti a un solo gocciolatore per vaso, la superficie esplorabile dalle radici delle piante diventerebbe ridotta con un effetto negativo sulla pianta. Di contro un ristagno o un eccesso idrico possono causare problemi seri alle radici con marciumi e deperimento: questo rischio è tipico nel momento delle massime bagnature, ad esempio nell’ultima fase di coltivazione in caso di tempo avverso. Una soluzione per ovviare a queste problematiche è l’uso degli agenti umettanti come H2Gro, specifici per florovi-


vaismo, che favoriscono l’idratazione e reidratazione delle torbe, prevenendo cosi stress idrici alla pianta. H2Gro può essere somministrato direttamente in azienda tramite l’impianto irriguo o al momento dell’invaso. Può anche essere applicato direttamente dal produttore di substrato. NUTRIZIONE Il crisantemo è una pianta molto esigente in termini di quantità di concime, che deve essere fornito in dosi corrette fin dall’inizio. Ricordiamo che c’è un elevato assorbimento di azoto nella prima metà del ciclo ed è molto importante apportarne subito dopo le cimature. Nella fase finale l’azoto allunga i petali ed il potassio ravviva la colorazione. Le notevoli esigenze nutrizionali del crisantemo sono ben note. Ma se da una parte tutto o quasi si sa sul “quanto” e il “cosa”, meno conosciuto - anche perché sta cambiando nel tempo - è il “come”, ovvero con che modalità nutrire la pianta. La tecnica di coltivazione più tradizionale prevederebbe i soli concimi idrosolubil tuttavia anno dopo anno aumentano i coltivatori che spostano parte dell’apporto nutrizionale dall’idrosolubile a un concime a cessione controllata, come ad esempio Osmocote Exact. Entrambe le tecniche consentono di produrre piante di qualità. Pur dando notevoli vantaggi, la coltivazione con concimi a cessione controllata è meno conosciuta.

CONCIMAZIONE DI BASE Per la concimazione di base, riferita ad un terriccio senza concime di partenza, consigliamo di affidarsi ad Osmocote Exact (Standard) 8-9 mesi. A seconda delle esigenze aziendali la scelta potrà variare tra: ● Osmocote Exact standard 15-9-11+micro ● Osmocote Exact HK 12+7+19+micro ● Osmocote Exact Hi End 15-9-11+ micro

Concimazione di base con cessione controllata L’aggiunta di Osmocote al substrato fa risparmiare sui costi di manodopera e supplisce alle mancate fertirrigazioni (in toto o in parte in funzione del dosaggio), garantendo una crescita costante e rigogliosa delle piante. La disponibilità continua dei nutrienti garantita da Osmocote previene le carenze nutrizionali, riduce l’uso di idrosolubili, rende omogenea la produzione e consente una crescita ottimale delle piante anche quando non è possibile irrigare. Uno dei motivi principali per cui si adotta la concimazione combinata risiede nel fatto che una stagione particolarmente


PRODUZIONE | piante fiorite

STOP STRESS IDRICI H2Gro è il prodotto specifico per il florovivaismo che favorisce l’idratazione e la reidratazione delle torbe, evitando stress idrici alle piante. Può essere somministrato tramite impianto irriguo o al momento del rinvaso, ma può essere applicato anche dal produttore di substrato. piovosa può inficiare un corretto programma di fertirrigazione del crisantemo. Una concimazione di base con Osmocote Exact 8-9 mesi dà la certezza di aver fornito parte o tutto il nutrimento necessario alla pianta fin oltre il momento della vendita.

Fertirrigazione Quando si usano gli idrosolubili, nella fase iniziale si possono scegliere titoli come i Peters Professional 10-52-10 e 20-20-20. In entrambi i casi, procedere con un paio di concimazioni a 1 grammo/litro. In caso di acque normali, la gamma Universol offre un ottimo rapporto qualità/prezzo. Suggeriamo Universol 18-11-18+micro fino all’ultima cimatura. Se la pianta risulta sufficientemente formata, si può proseguire con Universol 16-5-25+micro ed eventualmente, solo nella fase finale, utilizzare come mantenimento Universol 10-10-30+micro. I dosaggi all’apice dell’assorbimento dopo l’ultima cimatura arrivano a 3-4 grammi/litro/settiCOMBINAZIONE DI CONCIMI A CESSIONE CONTROLLATA E IDROSOLUBILI: I VANTAGGI

• Piante più verdi fino alla fine del ciclo colturale; • Possibilità di evitare la fertirrigazione se il meteo è avverso; • Crescita più omogenea nel tempo.

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mana nel caso di una concimazione con solo idrosolubile. Questo dosaggio va proporzionalmente ridotto nel caso si fosse proceduto con una concimazione di base con Osmocote Exact. Nel caso di acque dure o dolci si deve ricorrere ai titoli analoghi a quelli sopracitati ma specifici per acque dolci o acque dure: • Acque dolci: UNIVERSOL 18-7-12+ 6 CaO+ 2 MgO+micro a cui seguirà 14-7-22+ 5 CaO+ 2MgO +micro • A Acque dure: UNIVERSOL 23-10-10 + 2 MgO+micro a cui seguirà 11-11-28 + 2MgO +micro DIFESA Tra i problemi fitopatologici del crisantemo si possono anT noverare sicuramente gli afidi. È arduo contrastarli perché si “nascondono” sotto la foglia e risultano difficilmente raggiungibili dai trattamenti che, per questo motivo, devono essere ripetuti con una certa frequenza. ICL propone una soluzione preventiva ed una curativa. Azione preventiva: per chi coltiva il crisantemo in amA biente protetto, è possibile prevenire usando Intercept, un insetticida granulare a lenta cessione (copre tutto il ciclo produttivo, non applicabile in colture coltivate all’aperto). Con questo prodotto la pianta assimila progressivamente il principio attivo Imidacloprid e gli afidi, seppur “nascosti”, muoiono per ingestione. Intercept è un insetticida da mescolare al terreno e agisce a diversi livelli: • T Terreno: sulle larve (sciaridi) per contatto, ingestione o repellenza. • A Apparato aereo: il principio attivo sistemico viene assorbito dalla pianta e gli insetti pungenti-succhianti come gli afidi muoiono dopo aver assimilato il prodotto. Azione curativa: sempre per trattamenti in coltura proA tetta, Megic 240 è un piretroide che agisce per contatto e si dimostra molto efficace verso tutti gli insetti fitofagi, in particolar modo verso gli afidi. È attivo anche verso neanidi di cocciniglie, minatori fogliari, tripidi, tignole, nottue, cavolaie, aleurodidi, altica, coleotteri, acari e così via. Un’altra caratteristica interessante del prodotto è la sua selettività nei confronti degli insetti pronubi e insetti utili.


PRODUZIONE | coltivazione

L’AZOTO

E IL CICLAMINO

Proponiamo un quadro generale della somministrazione di fertilizzanti utili per una crescita rigogliosa, insieme al corretto dosaggio di tutto ciò che è necessario di Costanza di Matteo in collaborazione con Morel sas

F

ra gli elementi che detengono un ruolo importante nella coltivazione in generale e del ciclamino nello specifico, l’azoto è sicuramente uno dei preponderanti. La chiave per l’uso corretto però è sapere come adattarlo in funzione dei differenti fattori di crescita e della genetica scelta. La crescita del ciclamino dipende da alcuni fattori di base che, se non sono sufficientemente presenti, la limitano. La luce è il primo: se è troppo debole non è possibile pianificare la coltivazione. Tuttavia, i casi in cui la luce naturale è insufficiente e deve essere compensata da luce artificiale sono rari; nella maggior parte dei cicli di coltura, i livelli di luce sono molto superiori ai bisogni reali dei ciclamini. TUTTO IN ORDINE È necessario stabilire una gerarchia fra i fattori di crescita: alcuni sono più importanti di altri e devono avere la priorità. La ricerca di una ricetta di concime ideale è inutile se gli elementi di base – temperatura, luce, umidità e acqua – non sono adeguati e in equilibrio. Posto che la luce sia largamente a disposizione, il primo fattore da considera considerare è l’ADT in serra (Average Daily Temperature); seguono il controllo della luce e l’irrigazione, che devono essere adattati in funzione della temperatura. La luce viene gestita tramite le differenti tecniche di ombreggiatura, l’irrigazione con la frequenza e la quantità d’acqua fornita con ogni innaffiatura. Un equilibrio ottimale fra questi elementi permette di controllare la traspirazione del ciclamino e di ottenere una crescita compatta e continua ma non forzata, che non danneggi il fragile sistema radicale. Segue l’umidità: a volte è difficile da controllare e le tecniche da usare sono onerose. Tuttavia, la semplice precisione nell’innaffiatura permette di evitare che il tasso di igrometria non si sviluppi in eccesso. Nell’ordine delle priorità la fertilizzazione arriva solo come ultimo fattore da prendere in conto perché può essere adattata facilmente in funzione di elementi prioritari di crescita e in funzione delle scelte di varietà in seno alle differenze genetiche di Morel.

INFERIORE AL 50% Nel substrato il primo fattore limitante la crescita, prima ancora dell’acqua, sarà la disponibilità di ossigeno al livello della radice. Prima di ogni riflessione sugli elementi chimici, è essenziale prendere in considerazione gli elementi fisici del terriccio per assicurare la buona respirazione del sistema delle radici. Per ottenere un controllo della crescita, l’azoto è il fattore più importante

ELEMENTI PER CRESCITA CICLAMINO 1. ADT in serra 2. Luce 3. Irrigazione 4. Umidità 5. Elementi fisici del terriccio 6. Elementi nutritivi: azoto 7. Potassio in proporzione N/KO di 1/3

Presentato ai Flower Trials, Indiaka®, approda sul mercato dopo dieci anni di ricerca e tre di test. Una novità nel mercato dei ciclamini grazie al contrasto intenso fra i due colori.

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Un’altra novità di Morel, presentata durante i Trials: Rebelle® ringiovanisce il classico ciclamino rosso. Omogeneo nella crescita, elegante nell’aspetto.

PRODUZIONE | coltivazione

L’AZOTO E L’ADT IN FASE DI CRESCITA ADT* / ppm N**

15°-18 °C

18°-20°C

20-25°C

> 25°C

Soluzioni genetiche meno reattive all’azoto

≥ 100

75 a 100

50 a 75

25 a 50

Soluzioni genetiche più reattive all’azoto

75 a 100

50 a 75

20 a 50

25

* Per coltivazioni in vaso di dimensioni standard ** Dose d’azoto misurate in ppm = parte per milione o mg/litro

APPORTO DI AZOTO A SECONDA DELLA SPECIE Specie ornamentale

Apporto ppm d’azoto per annaffiatura

Ciclamino F1 Morel

75 a 100

Crisantemo

150 a 200

Poinsettia

150 a 200

Petunia vegetativa

150 a 200

Pelargonium

150 a 200

fra gli elementi nutritivi. Si tratta in generale di quello usato come valore di partenza, a cui gli altri si adattano per essere in equilibrio. Questo elemento nutritivo agisce come un acceleratore o un freno della crescita nella coltivazione delle piante in vaso. Vista la sua fisiologia e il suo tasso di crescita, il ciclamino, rispetto alle altre specie, ha bisogno una quantità di azoto inferiore del 50%. Il potassio è un altro degli elementi decisivi. Ostacola l’azoto intervenendo sull’apertura e la chiusura degli stomi, regolando così la traspirazione del ciclamino

in periodi di alta temperatura. La proporzione N/KO di 1/3 è quella consigliabile per ottenere dei tessuti sodi, che danno maggiore resistenza alle malattie. REGOLARE L’APPORTO Le fonti dell’azoto sono essenzialmente tre: fertilizzante, mezzi di regolazione del pH, nitrati residui nelle acque di pozzo. Per determinare qual è l’apporto di azoto realmente necessario, è essenziale effettuare una analisi dell’acqua completa e un bilancio globale delle tre origini possibili. Fertilizzante: sia in quelli composti che in quelli semplici, si consiglia un apporto di azoto sotto forma di nitrati e non sotto forma ammoniacale o ureica, perché queste accelerano troppo la crescita e la domanda in acqua. Acido nitrico (HNO3): è usato per regolare il pH delle soluzioni nutritive quando l’acqua ha un tasso alcalino elevato. Nel caso il tasso di alcalinità sia troppo elevato, è consigliabile usare acidi alternativi come acido fosforico (H3PO4) o acido solforico (H2SO4) per evitare che l’apporto di azoto sia eccessivo. Acque di pozzo: in alcune zone agricole, le acque possono contenere dei residui importanti di azoto sotto forma di nitrati. ASSORBIMENTO IN FASE DI CRESCITA In fase di crescita vegetativa l’azoto sarà più o meno assorbito in funzione della condotta della coltura (equilibrio ADT/ombreggio/annaffiatura) e avrà un impatto differente secondo la genetica scelta e la dimensione dei vasi. Chiaramente se cambia la dimensione del vaso, cambiano le dosi di azoto. In sintesi, più le temperature sono alte, meno gli apporti di azoto dovranno essere importanti, qualunque sia il tipo di genetica in coltivazione. Nota bene: attenzione ai cambiamenti di temperatura improvvisi. È meglio anticiparli sorvegliando le previsioni meteo e adattando le dosi di azoto di conseguenza.

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MODALITÀ DI IRRIGAZIONE 1. goccia con debito debole 2. sistema flusso/riflusso 3. riempimento e scarico rapido 4. tappeto d’irrigazione Attenzione ai vasi di terracotta, calcolare evaporazione +50%

SCEGLIERE LA GIUSTA IRRIGAZIONE Un principio di base da tenere sempre in mente è che gli elementi nutritivi sono assorbiti dalle radici capillari. Un buon sistema radicale permetterà un migliore assor-

bimento dell’azoto e degli altri elementi, influenzando direttamente la crescita vegetale. Lo sviluppo radicale è principalmente legato alla gestione dell’innaffiatura. Così per ottenere da una parte il volume vegetale desiderato e dall’altra parte l’equilibrio radice/volume vegetale necessario alla buona salute delle piante, è essenziale avere una gestione dell’annaffiatura precisa e adatta. Ogni giorno, i sistemi di irrigazione sono sempre più numerosi e precisi: goccia con debito debole, sistema flusso/riflusso, riempimento e scarico rapido, tappeto d’irrigazione molto fine che permette dei debiti minimi. Una gestione dell’annaffiatura troppo sul secco può comportare una mancata crescita vegetativa. Attenzione ai vasi di terra traspiranti, questi ultimi lasciano evaporare circa il 50% degli apporti in acqua invece di essere assorbiti dalle radici.

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | annuali

Impatiens Nuova Guinea SunStanding Orange

FIORI

DA

SOLE

Buona performance nei giardini, molte opzioni di colori vivaci e crescita uniforme sono solo alcune delle ragioni per cui amerete questa nuova serie di impatiens ibridi a cura di Filippo Terragni in collaborazione con Dummen Orange

G

li impatiens ibridi SunStanding Nuova Guinea sono il prodotto giusto da proporre in architettura del paesaggio, le loro colorazioni daranno vita sia ai luoghi soleggiati sia a quelli in mezz’ombra. È una serie naturalmente compatta e uniforme, adatta sia ai vasi sia ai pack, e permette ai coltivatori di ottimizzare

Impatiens Nuova Guinea SunStanding Pink

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Flortecnica e vivaismo

la capacità delle loro serre con una produzione di alta densità e minimo input. TALEE QUICK TURN Novità della stagione produttiva 2017 di Dummen Orange. Fioriscono più rapidamente delle talee radicate standard, sono ideali per essere interrate direttamente in

Impatiens Nuova Guinea SunStanding Lilac


MISURE DEL VASO E SETTIMANE DI COLTIVAZIONE Diametro del vaso

Impatiens Nuova Guinea SunStanding Purple

QUALCHE INFORMAZIONE IN PIÙ

• Impatiens Nuova Guinea SunStanding • Talee non radicate • Prodotte in Guatemala • Azienda: Oro, leader nel fornire talee di impatiens

• Produzione sotto programma Green Care di Dummen Orange

• Severi protocolli fitosanitari • Certificazione MPS-GAP pack o in piccoli contenitori. Permettono ai produttori di avere turni di raccolta più veloci particolarmente nella produzione in pack, che termina con due settimane di anticipo rispetto alle talee di Sunstanding normali. Per i coltivatori che vogliono massimizzare i profitti, le talee Quick turn sono il modo perfetto per velocizzare la

Impatiens Nuova Guinea SunStanding Ruby

Pianta per vaso

Settimane di coltivazione

10 centimetri

1

5–6

14 centimetri

1

6–8

16 centimetri

1-2

8 - 10

Nota bene: queste indicazioni posso variare a seconda delle regioni; i coltivatori nelle fasce più a nord potranno avere tempi di coltivazione più lunghi, mentre al sud potrebbero accorciarsi.

produzione e entrare nel mercato con un prodotto pronto per la vendita. TALEE STANDARD Sono quelle normalmente ricevute dalle fattorie Oro, perfette per essere destinate al prodotto finito in vaso 14 e oltre. Il tempo di produzione più lungo a cui i coltivatori sono avvezzi permette alle piante di raggiungere taglie più grandi e di mettere più energia nella crescita vegetativa prima di fiorire. Un approccio più affidabile quando si vuole terminare il prodotto in vasi più larghi. E DOPO IL TRAPIANTO? Per quanto riguarda la temperatura, va mantenuta fra i 20 e i 24º C durante il giorno e fra i 12 e i 16º C la notte. La temperatura più fresca di 18º C di giorno e 12º C di notte può essere usata per tonificare le piante, ma potrebbe causare un ritardo nella fioritura. Le temperature sotto i 12º C ritarderanno in modo considerevole la conclusione della coltivazione. SunStanding si chiamano così per la loro tolleranza al sole, quindi per quanto riguarda la luce, coltivateli in condizioni di alta luminosità durante la fase finale della produzione, per garantire una bella fioritura e per abituarli. Ill livello di umidità non deve essere esagerato, nell’innaffiatura occorrono cicli di umido-secco per tonificare la pianta e promuovere lo sviluppo radicale. Bagnare la mattina presto per consentire alle foglie di asciugarsi. Una buona circolazione d’aria e il controllo dell’umidità sono importanti per contrastare la Botrite e il marciume radicale e aiuta a gestire le malattie fungine. La fertilizzazione deve essere mantenuta in un range di EC fra 1.0 e 1,5. Il pH va mantenuto fra 5.6 e 6.2. Non occorre fornire regolatori della crescita né cimare, perché ritarderebbe la fioritura.

Le talee radicate sono disponibili tramite il partner Red Fox Italia. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | piante fiorite

Helichrysum orientale, utilizzato da lungo tempo per la produzione di fiori essiccati.

FIORI IMMORTALI Parliamo del genere Helichrysum, famoso per i capolini gialli che sembrano non sfiorire mai. Ma gli usi sono molteplici e le specie adatte alla coltivazione, pure a cura di Costanza di Matteo testi e foto di Claudio Cervelli, ricercatore Crea

F

in dall’antichità conosciuto e apprezzato, negli ultimi cinquant’anni la coltivazione di alcune specie di Helichrysum ha conosciuto una grande espansione, perché si è ulteriormente sviluppata la conoscenza sulle proprietà fitochimiche e curative: l’olio essenziale trova applicazione in cosmetica ma anche in medicina come rimedio per malattie dermatologiche e anche per alcune patologie più gravi come AIDS e tubercolosi. Ma l’elicriso è in primo luogo bello: e noi qui ci occuperemo delle specie adatte all’uso ornamentale.

Piante in vaso di Helichrysum italicum in vaso 18 cm.

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Flortecnica e vivaismo

APPREZZABILI SIA LE FOGLIE SIA I FIORI Sia la parte vegetativa che quella fiorale sono considerate ornamentali. Per il fogliame consideriamo soprattutto le specie arbustive di colore grigio-argenteo, grigio-cinereo


Le informazioni raccolte in questo articolo fanno parte dell’ottimo volume “Il fiore del sole – aspetti biologici e applicativi delle specie di Helichrysum”, realizzato da Claudio Cervelli pubblicato da Edizioni Casabianca (Sanremo). Cervelli è primo ricercatore del CREA (consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) presso la sede del Centro di Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo, e svolge la sua attività soprattutto nel campo della valorizzazione della biodiversità delle piante aromatiche. In questo testo vengono descritti la biodiversità del genere Helichrysum, gli aspetti ecologici e vegetazionali, gli usi tradizionali e quelli moderni nelle diverse tipologie produttive, i metodi propagativi e colturali.

e quelle con aspetto compatto e uniforme. Il valore ornamentale è dato dal fatto che il colore non dipende dalla fioritura stagionale. Alcune specie aggiungono una dimensione olfattiva grazie al loro aroma caratteristico: ad esempio, H. italicum ha una fragranza che ricorda la liquirizia. Per quanto riguarda i fiori, hanno un grande impatto visivo al momento della fioritura, sia nelle specie arbustive, che si ricoprono di corimbi di piccoli capolini formanti

Xerochrysum bractateum.

nell’insieme uno strato uniforme sopra il livello delle foglie, sia in quelle erbacee, dove gli steli fiorali sono in genere ben separati dal piano di sviluppo fogliare, risultando apprezzabili singolarmente. L’effetto visivo viene influenzato anche dalle differenti dimensioni dei capolini e dal colore. Queste specificità distinguono anche gli elicrisi adatti per l’ottenimento del fiore reciso, che è principalmente – ma non solo – il fiore secco.

Helichrysm petiolare, pianta coprisuolo a rapida crescita e con lunghi rami ricadenti: per questo è coltivato solitamente in basket. Cresce molto velocemente, bastano 10-12 settimane per ottenere vasi ben fogliati con 4-5 piante ciascuno, se la coltivazione inizia nel periodo primavera-estate. Questa specie va coltivata in pieno sole o sotto un lieve ombreggio e ha necessità idriche un po’ superiori rispetto a H. italicum.

PRECISAZIONE BOTANICA Come tutti gli elicrisi australiani e neozelandesi, che sono molti, l’Helichrysum bractateum non è più incluso nel genere botanico Helichrysum, benchè sia ancora generalmente conosciuto con questo nome: il suo nome attuale è Xerochrysum bracteatum. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | piante fiorite

HELICHRYSUM PER IL FLOROVIVAISMO • • • • • • • • • •

H. italicum H. bracteatum H. diosmifolium H. apiculatum H. subulifolium H. vestitum H. orientale H. stoechas H. petiolare H. cymosum

Una nuova selezione nana di Helichrysum italicum.

PERFETTO PER L’ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Le specie più importanti dal punto di vista florovivaistico sono Helichrysum bracteatum, Helichrysum diosmifolium, Helichrysum apiculatum, H. subulifolium, H. vestitum, H. orientale, H. italicum, H. stoechas, H. petiolare, H. cymosum. Le specie originarie di zone montane e continentali, invece, sono adatte a zone con climi più rigidi perché hanno buona resistenza al gelo. Molte di queste sono adatte e consigliate nella progettazione di giardini mediterranei, perché sono originarie di zone con questo cli clima, caratterizzato da elevata aridi aridità estiva e intensità luminosa. La compattezza del fogliame rende molti elicrisi arbusti arbustivi idonei per essere usati in bordure, aiole, piccole siepi, in cui il fogliame spesso sempreverde può fornire col suo tipo di colore cromatismi indipendenti dalla presenza della fioritura, e consentire facili abbinamenti con piante da fiore. Un esempio, H. italicum usato con altre piante fiorite nel verde pubblico mediterraneo. LE SPECIE DA FIORE Helichrysum bractateum (vedi la cornice di precisazione botanica) è una delle specie più largamente coltivate come pianta in vaso fiorita, grazie all’elevata variabilità delle caratteristiche ornamentali varietali. Viene

UN PO’ DI STORIA Il termine Helichrysum nasce dall’unione di due parole greche, hélios (sole) e chrysòs (oro), e fa riferimento alla caratteristica più evidente di questo fiore, il colore dorato e lucido che ricorda il sole. Fin dall’antichità è stato investito di significati religiosi, quello dell’immortalità in primo luogo data l’alta conservabilità dei capolini, che danno l’illusione di non seccare mai; idea che ritorna nei nomi popolari, come “perpetuino”. Anche le proprietà terapeutiche dell’elicriso sono conosciute dall’antichità e sono state approfondite e sviluppate nel tardo Medioevo e poi in epoca contemporanea. 38

Flortecnica e vivaismo

Helichrysum odoratissimum, specie medicinale ma anche capace di una intensa fioritura.

moltiplicata per seme nelle forme annuali e per radicazione di talea se si tratta di cultivar perenni più recenti. I semi, posti in contenitori alveolari, germinano in 7-10 giorni senza nessun trattamento speciale e le piante sono pronte per il rinvaso in 5-6 settimane. La durata della coltivazione è di 9-12 settimane. Importante trattare con nanizzanti prima della comparsa dei boccioli. Un’altra specie comunemente prodotta in vaso è H. italicum, coltivata come pianta da foglia ornamentale; per Una nuova selezione di Helichrysum a fiore rosso idonea alla produzione di fiore reciso.


questo si usano selezioni in cui la pubescenza di colore grigio chiaro o bianco-argenteo è particolarmente sviluppata, per poter usare questa pianta in giochi di contrasto cromatico. Il materiale propagativo è costituito da talee radicate. Occorre substrato ben drenante e andrebbero evitate frequenti irrigazioni sopra chioma per evitare marcescenze. La coltivazione in pien’aria permette di esaltare il colore del fogliame. La durata del ciclo colturale è variabile, sia in funzione della dimensione del vaso, sia del periodo stagionale di produzione. Se il trapianto avviene in tarda primavera - estate, il ciclo può durare 6 settimane; se invece si procede al trapianto a fine estate, le piante saranno pronte a marzo: il ciclo raddoppia ma avremo una vegetazione più folta. RECISO ESSICCATO Gli elicrisi sono fra le specie che per prime sono state storicamente impiegate a questo scopo, soprattutto Helichrysum bractateum e Helichrysum orientale. Gli steli vanno tagliati prima dell’apertura completa delle infiorescenze, gli steli sono poi legati in mazzi e appesi capovolti in un locale ventilato e possibilmente buio. Le foglie si disidratano rapidamente, ma il fiore, se essiccato in condizioni ambientali idonee, mantiene le caratteristiche cromatiche originarie. La durata utile di una coltivazione è di circa 5 anni, poi le piante

Helichrysum milfordiae, specie di tipo montano.

vanno sostituite perché tendono a produrre steli più corti e più sottili. I fiori essiccati di Helichrysum orientale possono essere colorati artificialmente, procedendo preliminarmente a una depigmentazione con prodotti a base di cloro. Successivamente si effettua la colorazione per immersione con coloranti per tessuti, lasciandoli poi asciugare.


PRODUZIONE | tecniche

NOVITÀ

AL TOP

Ecco i prodotti di alta gamma che Arrigoni ha presentato a Greentech, ad Amsterdam di Filippo Tommaseo

D

al 12 al 14 giugno si è tenuta in Olanda la terza edizione di Greentech, la fiera internazionale per operatori del settore dell’orticoltura che propone le soluzioni più innovative nell’ambito della tecnologia agri e floricolturale. Fra gli espositori anche Arrigoni S.p.A. Il gruppo, specializzato nella produzione di schermi protettivi per l’agricoltura, si è presentato con diverse proposte di punta.

Lo stand del Gruppo Arrigoni a Greentech, Amsterdam.

PER APPLICAZIONI HEAVY-DUTY Robusta® è la nuova gamma di schermi ibridi appositamente progettati per resistere in condizioni di elevato stress meccanico da abrasione su tensiostrutture. La struttura dello schermo è una combinazione di monofilo in catena e trama e bandella in seconda trama e si presenta in diversi colori e densità per ottimizzare l’ombreggiamento per ogni coltura e condizioni climatiche. In colore bianco con additivo LD, acronimo di “Light Diffusion”, offre gli stessi vantaggi degli schermi termo-riflettenti Prisma®.

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Flortecnica e vivaismo

PRESENZA STRATEGICA Greentech è per il gruppo italiano una tappa importante sotto diversi aspetti. «Innanzitutto – spiega Patrizia Giuliani, export manager di Arrigoni – si tratta di un appuntamento fondamentale per la grande attenzione che espositori e soprattutto operatori del settore in visita ripongono nella tecnologia e nell’innovazione, ambiti sui quali la nostra azienda investe e punta maggiormente. La fiera stessa, inoltre, organizzando più di 80 tra congressi e workshop su questi temi, diventa un punto di riferimento per l’intera filiera. In secondo luogo - aggiunge la manager - il mercato olandese è in primissima linea quando si tratta di innovazione e progresso tecnologico nel settore dell’orto-floricoltura. Infine, la kermesse, con il suo forte carattere di internazionalità, ci dà la possibilità di incontrare professionisti di tutto il mondo».


AIRFLOW GARANTITO La linea “Biorete® Air Plus”, caratterizzata da schermi antinsetto con filato ad alta resistenza ma più sottile che garantisce elevata ventilazione anche nei climi caldi e una protezione efficace e del tutto naturale anche contro i più piccoli insetti infestanti.

LUCE E ARIA Due i focus ad alto tasso di tecnologia applicata del Gruppo Arrigoni: l’ottimizzazione della diffusione della luce e l’aumento dell’airflow. Questi risultati caratterizzano infatti i nuovi prodotti, concepiti grazie alla pluriennale esperienza nel settore e soprattutto grazie a mirati investimenti dell’azienda in Ricerca, Laboratorio e studio accurato delle esigenze dei diversi mercati. Nello specifico, a GreenTech il Gruppo ha presentato in primo luogo le caratteristiche e i punti di forza di due nuovissime soluzioni per l’agricoltura professionale. A supportare il team commerciale e per approfondire con i visitatori gli argomenti più tecnici, Milena Poledica PhD, Agronomo e Product Developer del Dipartimento di ricerca e sviluppo del gruppo Arrigoni. Vediamo dunque nel dettaglio i prodotti top di gamma protagonisti della stagione.

ARIA SÌ, ACQUA NO Protecta®, infine, è il frutto della ricerca di Arrigoni sul fronte della protezione colturale da pioggia eccessiva. Opportunamente inclinato, lo schermo Protecta® permette infatti di proteggere le coltivazioni dai danni della pioggia, senza pregiudicare la sua capacità di essere attraversato dall’aria, che è garanzia di rendimento nella raccolta di molti frutti.

PER INFORMAZIONI http://www.arrigoni.it

ELEVATO CONTROLLO TERMICO La gamma Prisma® di schermi termo-riflettenti bianchi con additivo LD (nello specifico Prisma 30/80/90), assicurano il controllo della temperatura, oltre a protezione dalle scottature, buone condizioni per lo sviluppo delle piante e dell’ambiente di lavoro, risparmio idrico nelle applicazioni in serra.

IL GRUPPO ARRIGONI Opera nel settore tessile tecnico dal 1936. Nel 1959 inizia la produzione di tessuti a rete in polietilene e oggi è leader nella progettazione e realizzazione di schermi protettivi. La sede del Gruppo è a Uggiate Trevano (CO). Le vendite sono in crescita: nell’ultimo anno hanno toccato i 36 milioni di euro. Oggi Arrigoni è presente in 72 paesi del mondo, e alla guida si trova Paolo Arrigoni, che ha saputo coniugare due concetti alla base delle attività del Gruppo: salute e…telai. Da qui lo sviluppo di innovativi schermi agrotessili che consentono alle piante di “dialogare” con il “territorio”, assorbendo la forza più autentica della natura – aria, acqua, sole – ma essendo contemporaneamente protette da eventi climatici esterni e dagli attacchi degli insetti. Per il futuro, ci sono in programma progetti ambiziosi: sono previsti per il triennio 2018 – 2021 oltre 10,5 milioni di euro di investimenti, cui si aggiungono 1,5 milioni di euro dedicati alla Ricerca e Sviluppo. Il Gruppo collabora con 12 università e istituti di ricerca, partecipa annualmente a oltre 30 fiere in tutto il mondo e vanta un portfolio clienti attivi di oltre 2.600 unità. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | tecniche

È possibile scegliere fra piedini fissi regolabili in altezza oppure ruote girevoli, dotate di freno autobloccante.

NUOVE SOLUZIONI

PER LE COLTURE PROTETTE L’azienda mantovana nota nel mercato internazionale per le sue serre progettate e realizzate in Italia ci mostra i prodotti pensati di Filippo Tommaseo per le prossime evoluzioni dell’ortoflorovivaismo

L

eader nella progettazione, costruzione e allestimento di serre coperte in plastica ed impianti tecnologici, Idromeccanica Lucchini è un punto di riferimento per il mercato orticolo e floricolo nazionale e internazionale. Forte di una costante ricerca di soluzioni innovative, e di una certificazione d’altissimo livello, in questi ultimi anni ha investito nella crescita della propria piattaforma produttiva, e nelle nuove forme di colture protette: dal mondo del vertical farming fino alle nuove tecnologie sviluppate grazie agli studi più recenti nel settore orticolo.

L’AZIENDA Con oltre 70 anni di storia ed innovazione, una piattaforma produttiva e logistica d’avanguardia e personale specializzato, Idromeccanica Lucchini è un partner strategico per i suoi clienti, una realtà imprenditoriale affermata, in un mercato globale sempre più competitivo. L’azienda da anni investe nell’estero e nella diffusione del brand e della tecnologia italiana in paesi come Russia, America o Nord Europa, per citarne alcuni. 42

Flortecnica e vivaismo

BANCALI DI ULTIMA GENERAZIONE Per Idromeccanica Lucchini le serre sono il cuore di una vasta gamma di prodotti, che abbraccia anche il mondo dei bancali. Progettati e realizzati interamente nella piattaforma produttiva in Italia, questi bancali per la loro predisposizione, robustezza e bellezza sono adatti per essere inseriti in qualsiasi ambiente, anche nei garden shop, oppure come pianali per la coltivazione di piante floricole, orticole, aromatiche ed altro. I bancali possono essere fissi, con ruote o mobili a trazione per sfruttare al meglio le superfici coltivate; permettono di irrigare le piante in un modo omogeneo grazie alla loro base in polietilene, e di recuperare interamente l’acqua.


ANTICIPARE IL MERCATO Recentemente, in parallelo alle innovazioni studiate nell’ambito delle colture verticali, Idromeccanica Lucchini ha dato vita ad una nuova generazione di bancali, personalizzabili ed applicabili ad un ogni tipo di coltivazione indoor.

IN ALLUMINIO I bancali per piante e fiori sono completamente persoperso nalizzabili e realizzabili su misura. Sono realizzati con struttura portante in tubolare quadro zincato a caldo e bulloneria trattata. La struttura della vasca è in lega d’alluminio in modo da garantire grande leggerezza al bancale ed evitare la corrosione dovuta al costante contatto con l’acqua. La vasca è realizzata in polistirene, trattata UV, con grecature, per permettere così l’irrigazione per flusso riflusso e un’ottima distribuzione dell’acqua. Si fornisce inoltre un filtro per evitare l’accumulo dello sporco come terriccio e foglie, e una valvola per sistema d’irrigazione flusso riflusso. I bancali possono essere fissi o mobili, ovvero dotati di un sistema che permette la movimentazione della vasca su guide, permettendo così di utilizzare al meglio lo spazio. Possibilità di regolazione delle altezze per rendere i pianali perfettamente orizzontali.

Su richiesta si realizzano vasche in alluminio oppure in rete metallica elettrosaldata.

RISCALDAMENTO AD HOC I bancali possono essere dotati di riscaldamento basale tramite serpentine in tubo di polietilene olietilene inserite sotto il pianale in alluminio oppure con pannelli riscaldanti hot box. Il pannello riscaldante hot box è composto da una serpentina in rame laminata tra fogli di alluminio. Il riscaldamento avviene dunque per dissipazione del calore da parte del rame mentre l’alluminio garantisce uniformità di distribuzione del calore. Un termostato con sonda consente un controllo ottimale della temperatura richiesta. PER INFORMAZIONI www.lucchiniidromeccanica.it

I bancali Lucchini, realizzati in alluminio e su misura, sono adatti alla produzione e all’esposizione dei centri di giardinaggio.

Flortecnica e vivaismo

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

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dal 1977 informa il settore

Maggio / Giugno 2018 • anno MMXVIII

*

La ricetta di Schoneveld per il mercato del futuro è la cooperazione di tutta la filiera

La genetica? Non basta, serve una storia da raccontare 14 PRIMO PIANO / ricerca Il report delle prove varietali di Calibrachoa di Po di Tramontana

40 PRODUZIONE / aziende Tutte le novità di Arrigoni presentate a Greentech

PRODUZIONE 36 piante fiorite

Le migliori varietà di Helichrysum per la coltivazione

54 FLOWER TRIALS 2018

Dove le persone incontrano le piante


TENDENZE | andamenti

NON PUÒ PIOVERE

PER SEMPRE

Il mese di marzo ha visto una contrazione degli acquisti di fiori e piante fra l’1 e il 2%. Eppure le rare giornate di bel tempo hanno registrato un buon traffico nei garden e la Festa della Donna ha avuto più acquirenti del 2017 di Paola Lauricella

L

e vendite nel mese di marzo sono risultate inferiori soprattutto per le piante fiorite da esterno, in quanto le fredde temperature e le frequenti piogge che hanno colpito il centro-nord Italia e con intensità minore il Sud Italia hanno ridotto il ciclo di crescita delle stesse e, dal lato della domanda, hanno ridotto notevolmente l’afflusso della clientela ai punti vendita. Il rischio di gelate ha indotto i consumatori a ritardare tutti gli acquisti, soprattutto quelli destinati agli orti casalinghi. Nelle poche giornate in cui le temperature si alzavano e il cielo mutava dal grigio all’azzurro, l’istinto a cercare le fioriture adatte ai propri balconi e giardini riprendeva il sopravvento e i parcheggi dei garden center si ripopolavano di macchine. Tuttavia il via-vai di persone non sempre è corrisposto alle aspettative dei negozianti, infatti una quota degli insuccessi, a carico di numerosi punti vendita, è dipeso dalla gamma di piante offerta. Gli effetti del clima sono stati diversi da Nord a Sud: a Nord ha prevalso la mancanza di fioriture abbondanti, standard di fogliame e forma delle piante ridotte rispetto alla stagione e di conseguenza disponibilità di taglie e di colori talvolta limitata. Nel Meridione la variabilità del clima ha influito solo sulla domanda, mentre le temperature, a seconda della regione, sono state anche più elevate della media a febbraio per il vento di Scirocco e nella prima decade di marzo, accavallando la fioritura di specie diverse e alterando la programmazione nelle serre e in pieno campo.

AMPLIARE L’ASSORTIMENTO PER GENERARE TRAFFICO I dati rilevati da Ismea tramite il canale dei garden center mostrano risultati non troppo negativi a marzo per le superfici medio-grandi che sono riuscite ad attrarre la clientela aumentando la gamma dell’offerta con prezzi adeguati agli standard, in controtendenza rispetto ad un atteggiamento prudenziale dettato dalle previsioni meteo sfavorevoli. I garden center di piccole dimensioni hanno registrato perdite di fatturato rispetto a marzo 2017 di al-

meno il 25%, anche se per il reparto del verde ornamentale sono state più ridotte. Le vendite di piante da interno e da vivaio sono state discrete a livello nazionale e soprattutto sui mercati esteri del Nord Europa. Gli alberi e arbusti di latifoglie invece nella zona del mantovano non sono stati richiesti né sul territorio nazionale né verso il mercato estero per livelli simili a marzo 2017. Probabilmente lo sbocco più importante, quello turco, sta saturando il suo fabbisogno dopo anni di crescita delle importazioni. L’indagine sui consumi delle famiglie italiane di fonte Ismea-Change coerentemente con i dati provenienti dal mercato, indica un indice di penetrazione di acquirenti piante da esterno (cioè la quota di persone sul totale popolazione che ha acquistato almeno una pianta) che si è quasi dimezzato rispetto al mese di marzo 2017, mentre in corrispondenza, si è accresciuta significativamente la quota di acquirenti di piante da interno. LE RICORRENZE FUNZIONANO (ANCORA) In sintesi nei primi tre mesi del 2018, in base a quanto pubblicato da Ismea, si evidenzia una contrazione degli acquisti di fiori e piante in vaso di poco più dell’1% anche se per i fiori e le fronde la diminuzione degli acquirenti è stata di pari al 2%, il doppio rispetto alle piante.

MARZO, IN BREVE Il meteo ha indotto i consumatori a ritardare tutti gli acquisti Nord: produzione di standard più basso Sud: alterazioni nella programmazione Garden center medio-grandi: aumento gamma adeguando prezzi Garden center piccole dimensioni: perdite di fatturato rispetto a marzo 2017 del 25% Contrazione acquisti di fiori e piante in vaso: 1% Contrazione acquisti fiori e fronde: 2% Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | andamenti

OCCASIONI DI ACQUISTO PER PIANTE Ottobre 2017

Novembre 2017

Gennaio/ Febbraio 2018

Marzo 2018

Marzo 2017

%

%

%

%

%

5,9

13,2

18,9

18,2

18,9

• Per regalo nella ricorrenza della festa della mamma

x

x

x

x

x

• Per la particolare ricorrenza di San Valentino

x

x

20,7

x

x

• Per la particolare ricorrenza dell'8 marzo Festa della donna

x

x

x

14,1

11,5

• Per la particolare ricorrenza di dei defunti/ Ognissanti

48,6

26,2

x

x

x

x

x

x

x

x

• Per portarli in dono, come ospite ad amici e/o parenti in occasione di pranzi, cene,etc.)

12,8

11,7

29,3

8,3

6,1

• Per me/per abbellire la mia casa

33,4

46,4

66,3

54,8

71,3

• In occasione di funerali (corone, cuscini, ecc)

1,9

1,9

0,7

3,3

0,1

• Per portarli al cimitero più o meno regolarmente (ad esclusione dei funerali)

15,1

16,1

7,5

3,6

5,2

• Per altri motivi/circostanze

3,5

1,7

5,1

3,2

4,7

Numero medio di occasioni

1,21

1,17

1,49

1,05

1,18

• Per regalo in una cerimonia o ricorrenza (es. matrimonio, battesimo, anniversari)

• Per la particolare ricorrenza della Pasqua

La somma delle percentuali di acquirenti nelle varie OCCASIONI può essere superiore a 100% per la sovrapposizione degli acquisti ovvero la citazione di più occasioni d’acquisto da parte dello stesso acquirente nel periodo (durante il quale le piante e/o i fiori hanno quindi avuto diverse destinazioni d’uso). Le ricorrenze particolari sono state rilevate solo nel loro mese di competenza.

La diminuzione si attribuisce al pessimo andamento climatico. In effetti se si osservano le occasioni di acquisto di piante in vaso, espresse dal campione Ismea, si nota come nella Festa della Donna la quota di coloro che hanno dichiarato di aver acquistato è persino superiore a quella del marzo del 2017. Fino alla prima decade di marzo non si erano ancora registrati effetti dirompenti del clima per cui l’euforia primaverile aveva consentito un discreto sviluppo delle vendite sia di fiori sia di piante. Ad aprile il ristabilirsi di giornate in linea con la stagione ha predisposto gli operatori ad attivarsi per presentare un’ampia gamma di piante, alberi e arbusti. Ci si attende 46

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un recupero parziale del fatturato in tale mese, mentre a maggio il ritorno di un’instabilità diffusa e le frequenti piogge potrebbe aver depresso i consumi e spostato nuovamente le aspettative di ripresa nelle poche giornate di clima temperato.

LIVELLO PREZZI ASTE FLORAHOLLAND Piante da interno: prezzi medi +40% Piante da esterno: prezzi medi +20%


TENDENZE | andamenti

SPESA DELLE FAMIGLIE ITALIANE DI PIANTE IN VASO Var. % periodo 2017/2016 ITALIA

N.O.

N.E.

CENTRO SUD

Primavera ‘17

1,24

- 0,3

3,00

0,36

2,37

Autunno ‘17

2,22

- 0,1

5,61

0,54

3,35

Var. % periodo 2018/2017 I trimestre ‘18

- 1,3

0,0

- 2,1

- 3,3

- 0,3

EVOLUZIONE DEL NUMERO DI ACQUIRENTI DI PIANTE IN VASO Var. % periodo 2017/2016 ITALIA

N.O.

N.E.

CENTRO SUD

Primavera ‘17

2,6

- 4,4

3,3

4,8

10,3

Autunno ‘17

4,1

2,4

6,4

4,2

3,0

Var. % periodo 2018/2017 I trimestre ‘18

- 1,2

- 1,2

4,3

0,3

- 0,7

Fonte Ismea-Change Il campione TELEPANEL è costituito da circa 2.000 famiglie entro cui vengono intervistati tutti gli individui d’età uguale o superiore ai 18 anni (circa 4.100 casi). Il campione è stratificato per numero dei componenti il nucleo familiare, ampiezza del comune di residenza e 20 regioni geografiche italiane, è post-stratificato per sesso, età, livello di istruzione e condizione professionale dei rispondenti.

Il livello dei prezzi presso le aste Floraholland, sia di fiori sia di piante nei primi tre mesi del 2018, proprio a causa dell’instabilità climatica diffusa in tutta Europa - e per i fiori anche nei paesi africani da cui si importa maggiormente – è stato mediamente più alto rispetto al primo trimestre 2017 in quanto le temperature più basse hanno rallentato la crescita di fiori e piante e abbassato i volumi disponibili per le specie con più necessità di riscaldamento. Per le piante l’aumento dei prezzi medi è stato del 40% per la tipologia da interno e del 20% per quelle da esterno a fronte di una contrazione dei volumi disponibili. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | marketing

LA GENETICA?

NON BASTA Parola dell’inventore dei mini ciclamini, che ci svela la ricetta per continuare a vendere piante e fiori nel terzo millennio colloquio di Matteo Ragni con Gerard Zwiers

PER INFORMAZIONI www.schoneveldbreeding.com

Gerard Zwiers, capo ibridatore di Schoneveld.

Q

uando settimana scorsa ho detto alla mia mamma che andavo in Olanda, di nuovo, lei in dialetto mi ha salutato chiamandomi in tono vagamente accusatorio “vagabondo”. Ha anche insinuato che non ho più l’età per girare il mondo e che ho una famiglia a cui badare. In realtà io faccio il commerciale e quindi se non il mondo almeno l’Europa devo girarla, ed è così che pago il mutuo e la scuola del mio bambino. E poi c’è una cosa che mia mamma non capisce: viaggiare mi fa sentire come gli antichi esploratori: incontro tantissime realtà e persone interessanti, e quando torno a casa ho sempre nuove storie da raccontare, le storie delle persone dietro le foglie, come diciamo in redazione. Oggi tocca a Gerard Zwiers, 47 anni, che lavora in Schoneveld come breeder da 22 anni. Sei sempre stato interessato alle piante e ai fiori, anche da giovane? Direi proprio di sì. I miei genitori avevano una piccola serra nel nostro giardino e ricordo quanto mi piaceva passare la maggior parte del mio tempo libero a fare talee, coltivare i fiori e gli ortaggi. Non sono occupazioni proprio tipiche per un ragazzino: la mia stra-

da insomma era già segnata! Ho sempre saputo che tipo di formazione volevo seguire, fin da quando ero molto giovane. Quando hai iniziato a lavorare in Schoneveld Q e perché? Sono entrato in Schoneveld nel 1996, per molte ragioni. Prima di tutto all’epoca era ancora una piccola compacompa gnia, ma con un grande potenziale. Poi, era collocata in un posto vicino a dove sono nato. Avevo lavorato per un paio d’anni nel Westland, ma preferivo la zona orientale del Paese piuttosto che l’affollato ovest. Tu sei il responsabile del settore breeding. T È un settore grande? E di che piante ti occupi? Me compreso siamo tre breeder, due assistenti breeder, due ricercatori, oltre a una squadra di cinque


Una distesa di primule in coltivazione nelle serre dell’azienda olandese.

persone in laboratorio e una squadra di colleghi che si occupano della impollinazione in serra e della pulizia dei semi. Lavoriamo con Cyclamen persicum, Primula obconica, Primula acaulis, Primula polyanthus, Ranunculus asiaticus e Grandi ciotole di ciclamini pronti Campanula carpatica, per i banchi dei garden center. C. porscharskyana e C. portenslachiana. Ognuno è specializzato su diverse specie, ma ci sono sempre due ibridatori che possono lavorare su ognuna di queste specie. Secondo te cosa ci aspetta in futuro per le specie di cui ti occupi? Andiamo incontro a un’evoluzione in senso tradizionale, con variazioni sullo stesso tema anno dopo anno, o pensi che stiamo per vedere grandi cambiamenti, come sta accadendo ad esempio alla Petunia? Penso che ci saranno grandi cambiamenti sia nell’immagine classica dei prodotti, sia qualcosa di nuovo dal punto di vista della genetica che sarà completamente differente. Per quanto riguarda i prodotti tradizionali, il focus sarà sempre più la resistenza alle malattie come la Botrite, il Colletotrichum e le muffe. Anche la tolleranza al caldo sarà un tema più importante. Non saranno tratti visibili dai consumatori, ma la coltivazione per i produttori sarà più semplice e più sostenibile. In alcune coltivazioni saranno disponibili molte più varietà anche se per alcuni prodotti la genetica non permette una varietà molto ampia. Tu sei il padre del mini-ciclamino. Quali altre T piante troveranno posto nel mercato della produzione industriale da seme? Penso ai ranuncoli, o alla campanula… Per ora tutti i nostri prodotti sono propagati da seme, eccetto la Campanula porscharskyana e la C. portenslachiana. Le specie propagate da seme si adattano alla nostra filosofia meglio delle altre, perciò infuturo potremmo avere una Campanula propagata da seme. E ci saranno anche altre specie nuove di piante fiorite da vaso.

La primula e la viola perdono mercato, anche il ciclamino è in affanno, quale è la risposta della genetica a queste difficoltà del mercato? La risposta non sta solo nella genetica, ma anche nel saper raccontare la storia che rende appetibile il prodotto e nel lavorare insieme, tenendo contro che ci sono fattori che non dipendono da noi, e che tutti dipendiamo sempre dal meteo! Se abbiamo un inverno davvero freddo, la domanda di primizie primaverili non è alta. Il compito dell’ibridazione è continuare a sviluppare nuovi prodotti sempre più attraenti che portino qualcosa di extra, un plus. Può essere la sostenibilità della coltivazione, una migliore durata della shelf life a livello del consumatore, e nuovi colori e nuove forme dei fiori, ma la qualità deve essere la priorità! Se lavoriamo insieme nel raccontare la storia che sta dietro alle nostre piante ai rivenditori e ai consumatori, ci sono ancora buone possibilità per tutti di guadagno con questi prodotti. Schoneveld sta provando a connettere l’intera catena del mercato per creare cooperazione: ad esempio, per noi ibridatori è importante il lavoro degli Area Manager. Gli Area Manager vivono nelle loro aree di competenza, ne conoscono la lingua, gli usi e anche, naturalmente, il mercato. I loro input arrivano a noi da tutte le regioni del mondo e ci aiutano a creare nuove varietà che possano incontrare le esigenze di diversi mercati. Controlli continui della produzione, perché la priorità è sempre la qualità.

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TENDENZE | export

PIANTE E FIORI PER 832 MILIONI

L’analisi di Coldiretti sull’esportazione dei prodotti italiani nel mondo ci consegna un dato molto positivo. E le cifre possono crescere ancora, ad esempio investendo di più sul verde urbano di Filippo Terragni

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l 2017 segna un record storico: quasi 832 milioni di euro per l’esportazione di prodotti della floricoltura nazionale, con una crescita del 28,3% negli ultimi 10 anni. Insomma, non sono mai stati così tanti i fiori, i bulbi e le piante made in Italy in giro per il mondo. Un segnale confortante, che è emerso da un’analisi di Coldiretti su dati Istat in occasione della scorsa Euroflora di Genova. Dopo il crollo dell’export registrato

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Flortecnica e vivaismo

all’inizio della crisi nel 2008 si assiste oggi a una decisa ripresa dell’interscambio con l’estero con la bilancia commerciale positiva per oltre 283 milioni di euro. IMPORTANTE, FARSI RICONOSCERE Una corsa che sembra confermata anche all’inizio del 2018 con una crescita delle esportazioni del 21,5% nel solo mese di gennaio. Si tratta di un segnale importante per


Le metropoli in Italia hanno una disponibilità di spazi verdi ancora troppo limitata: Roma segna un 15,9 metri quadrati per abitante. Meglio Milano e Torino, con, rispettivamente, una media di 17,2 e 21 metri quadrati per abitante.

un settore che solo in Italia vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro e conta 100mila addetti su 27mila aziende, diffuse su tutto il territorio nazionale ma con distretti importanti in Toscana, nel Lazio e in Liguria. Ad essere richiesti all’estero – precisa la Coldiretti – sono soprattutto alberi, arbusti e cespugli da esterni, a scopo ornamentale che, complessivamente, rappresentano i tre quarti delle esportazioni. Ma vanno forte anche le fronde recise, i ranuncoli, i garofani e i tulipani come quelli del primo giardino italiano “pick your own” aperto a Cornaredo (in provincia di Milano) dove i consumatori possono entrare e cogliere personalmente scegliendo fra 350mila fiori per 312 varietà differenti. Per valorizzare la produzione Made in Italy è stata ideata anche l’etichetta “Piante e fiori d’Italia”, perché Coldiretti ritiene importante che anche nel settore florovivaistico il prodotto italiano possa essere riconosciuto e scelto da consumatori e addetti ai lavori, in coerenza con il processo di trasparenza ormai da anni in corso nel settore agroalimentare, mentre per le piante aromatiche in Veneto è stata lanciata anche l’etichetta “parlante” con il QR code attraverso la quale, usando un qualsiasi smartphone, è possibile avere informazioni su luogo di coltivazione, nome del produttore, le caratteristiche della pianta, i suoi utilizzi anche le soluzioni migliori per posizionarla all’esterno o all’interno dell’abitazione. INVESTIRE NELLO SVILUPPO DEI CONSUMI Il verde – spiega la Coldiretti – sta diventando sempre più non solo un elemento di arredo, ma un vero e proprio indicatore di qualità e stile di vita con una accresciuta sensibilità ambientale dei cittadini a livello globale che

ALCUNI NUMERI 832.000.000 di euro il valore dell’esportazione 28,3% la percentuale di crescita dell’export negli ultimi 10 anni 283.000.000 di euro la bilancia commerciale positiva

si realizza nelle case e nell’arredo urbano delle città ma è anche il frutto dell’importante azione svolta dal verde nel contenimento. Una rilevanza riconosciuta anche nell’ultima manovra finanziaria con l’approvazione del bonus fiscale del 36% su tutti gli interventi per giardini e terrazzi, privati e anche condominiali. Si tratta – sostiene la Coldiretti di una misura importante per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai U 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Il verde urbano in Italia però – precisa la Coldiretti – rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) con una media nazionale di appena 31,1 metri quadrati per abitante, in base dell’ultimo rilevamento Istat. La situazione è più difficile nelle metropoli che hanno una disponibilità di spazi verdi che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a Roma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino. Serve investire in questa direzione, facendo leva sia sul pubblico, sia sul privato, per sviluppare i consumi, ma soprattutto una cultura del verde sempre più diffusa.

IN BREVE • Record storico di esportazioni degli ultimi 10 anni • Alberi, arbusti e cespugli da esterno le piante più richieste • Ideata etichetta “Piante e fiori d’Italia” • In Veneto lanciata etichetta “parlante” con QR code • Verde nelle città italiane rappresenta il 2,7% del territorio

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TENDENZE | appuntamenti

MOLTO PRECOCE

Hydrangea paniculata ‘HPOPR018’ (EARLY HARRY): rispetto alle altre varietà di paniculata, le prime gemme sono chiaramente visibili già in maggio. Un vantaggio perché è pronta nel momento di picco della stagione. Ibridata in Belgio da Oprins Plant, è protetta da brevetto ed è stata presentata da Van Vliet New Plants.

TUTTI IN

OLANDA Plantarium raddoppia le possibilità di vedere prodotti nuovi e particolari, con un evento in settimana 24. 34 le compagnie che hanno aderito alla prima edizione di Costanza di Matteo

U COMPATTISSIMA

Hydrangea paniculata ‘Breg14’ (POLESTAR), migliore novità secondo la giuria. A fine maggio compaiono le prime gemme, che sbocciano all’inizio di giugno. Estremamente compatta, raggiunge un’altezza massima di 40 centimetri. Ibridata da A.J. Bregman, è brevettata ed è stata presentata da Breederplants.

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na delle novità che hanno reso più sostanzioso e ancora più opportuno recarsi in Olanda a giugno durante i Flower Trials, è stata l’iniziativa di Plantarium. L’hanno chiamata Garden Trials & Trade e si è trattato in sostanza di un ulteriore spazio espositivo, quello di Plantarium a Boskoop, dove si sono raccolte 34 aziende per mostrare le innovazioni nella loro gamma di arbusti e perenni, dal 12 al 14 giugno. MEETING & TREND I Garden Trials & Trade sono stati strutturati in un open-space molto ampio e luminoso, il che ha dato la possibilità ai visitatori di un gradevole “colpo d’occhio”


a 360 gradi su tutte le novità in esposizione, con la comodità di vederle raccolte, per l’appunto, in un unico spazio; inoltre, questo show è stato organizzato secondo le caratteristiche che danno valore anche a Plantarium: il focus sui trend, e agevolare il più possibile l’incontro fra domanda e risposta, creando occasioni e spazi adatti. Sono state 34 le aziende che hanno deciso di partecipare, con una buona percentuale di aziende straniere. TEMPO DI ORTENSIE All’interno della manifestazione, la Novelty Showcase, ovvero la galleria delle novità a cui hanno aderito undici delle aziende partecipanti, le cui piante si trovavano nel momento di massimo splendore. Sono state 31 le piante in gara: per un terzo erano perenni, e le ortensie erano ben nove, perché non occorre forzare le Hydrangea per averle in piena fioritura in questo periodo. La giuria, composta dai professionisti della Royal Society for Boskoop Cultures, ha decretato vincitrice della prima edizione Hydrangea pan. ‘Breg14’ (Polestar), un ibrido che fiorisce molto precocemente, molto ben coltivato e presentato, con fioritura abbondante. Sono stati assegnati anche cinque argenti e sei bronzi.

PER CLIMI FREDDI

Hydrangea macrophylla ‘TK02’ (SO LONG SUNNY) completa la serie di Hydrangea adatte alle basse temperature, introdotte da Sapho nel 2017. Fiorisce abbondantemente lungo tutta l’estate, ha crescita compatta ed è piuttosto rustica: una buona ortensia da giardino per i paesi del Nord. Ibridata da Yasushiro Takahashi.

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TENDENZE | appuntamenti

DOVE LE PIANTE INCONTRANO

LE PERSONE Lo scopo dei FlowerTrials® è quello di definire l’assortimento per la stagione 2019. Questo il senso dello slogan, e della visita di ognuno di noi, da Est a Ovest di Matteo Ragni

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QUALCHE NUMERO Settimana 24 15esima edizione +2,3% visitatori rispetto al 2017 7300 visitatori totali 60 aziende partecipanti 70 paesi di provenienza dei visitatori 34% visitatori italiani sul totale 12% visitatori spagnoli sul totale 6% visitatori spagnoli sul totale 37% dei visitatori sono produttori 21% dei visitatori fanno import/export 12% sono breeder o produttori di giovani piante 6% fanno parte del retail

F

lowerTrials® per me è l’evento chiave su cui si incentra la stagione successiva, non solo dal punto di vista della conferma degli assortimenti, ma soprattutto dove si raccolgono le indicazioni su quale direzione intraprendere. Dalle petunie alle Phalaenopsis, dai Pelargonium diventati interspecifici per tentare di riscalare la chiglia del successo, alle primule che combattono per restare negli elenchi degli assortimenti dei produttori di giovani piante, tutte le specie e le nuove varietà cercano di mostrarsi al meglio durante la settimana dei FlowerTrials®.

SAVE THE DATE FlowerTrials® 2019 è in programma dall’11 al 14 giugno.

IN CRESCITA, ANCORA 32 locations per raccontare le ultime novità delle grandi colture come ciclamini, dipladenie e begonie, grandi colture sempre più “impastate” a prodotti di nicchia come le succulente o le perenni a foglia colorata, un impasto necessario per dare senso agli assortimenti che si trovano a fare sempre più i conti con mercati diversi. I FlowerTrials® possono anche essere il momento per condivide condividere piani commerciali e promozionali per la prossima stagione. Parlando con Gill Corless di Sakata Sakata, attuale presidente di FlowerTrials Foundation, si capisce che l’entusiasmo dell’organizzazione per questa edizione dei FlowerTrials® è ben riposta: continua a crescere il numero degli espositori, così come il numero di visitatori. Si deve fare molta attenzione al fatto che i FlowerTrials® europei stanno diventando il punto di unione tra i mercati dell’est (est europa ma anche Est Asia) e l’Ovest l’Ovest. Grande la presenza di Americani così come coreani, russi, cinesi e australiani. Grande anche il numero di ibridatori che accorrono ai FlowerTrials® con la speranza di trovare partners capaci di sviluppare e promuovere i loro prodotti. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | appuntamenti

GLOBALIZZAZIONE E TECNOLOGIA I FlowerTrials® sono anche un luogo di confronto: molti coltivatori scoraggiati dai risultati della primavera trascorsa si alternavano a produttori sempre più attenti alle nuove tecnologie. Ho sentito nominare più volte il nome AutoStix (sistema robotizzato per la radicazione delle talee) questa settimana che nel resto della mia vita. I coltivatori cercano, gli ibridatori provano ad inventare nuove soluzioni e i rivenditori sono chiamati a prevedere le scelte del consumatore finale al punto di vendita. Si sta spostando l’attenzione sui nuovi mercati e soprattutto abbiamo imparato, tutti, negli ultimi anni, che le distanze non sono un problema, che le dogane si attraversano e che disponiamo di imballi sempre più performanti. La logistica governerà il mondo: produzioni floricole italiane destinate ai paesi del golfo, giovani piante germogliate in Olanda, cimate in Toscana e rinvasate in Polonia. Cataloghi tradotti in 5 lingue e varietà diverse a seconda che il catalogo sia per paesi latini (Italia, Spagna, Francia) o che sia per paesi nordici (Olanda, Germania e Inghilterra), risposte pratiche a mercati diversi. La mia settimana si è conclusa parlando con colleghi venditori inglesi: chissà quanti ne incontrerò il prossimo anno ai FlowerTrials® 2019, in programma dall’11 al 14 giugno. Non lo so come andrà il mercato interno inglese, di certo le facce lunghe e gli occhi sfuggenti degli amici inglesi non fanno presagire nulla di buono.

Sundaville® MiMi Red è una super Mandevilla a fioritura precoce, perfetta in vaso 12, ideale per tutti i mercati grazie alla facilità di coltivazione e all’ottima ramificazione.

Premiato dal FleuroStar di quest’anno per il suo effetto “wow” nel punto vendita, Osteospermum ecklonis Purple Sun di Selecta. Coltivazione facile per la buona capacità di ramificazione e il portamento compatto, sarà amato dai consumatori che verranno catapultati in un assolato pomeriggio estivo dai suoi colori brillanti. In più, lo ameranno per la buona perfomance outdoor.

GX light pink: Pelargonium alla riscossa. Mai così tanta attenzione ai gerani e alla loro valorizzazione. Piante forti, pulite e accattivanti. 56

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Bonanza Flame, il tagete di PanAmerican Seed compatto e a fiore doppio. Pensato per essere usato in vaso, coltivato per la sua resistenza in giardino.

Fairy Tail Big Touch, un garofanino da vaso a fiore semplice. Un mercato in crescita che cerca novità, bellezza e resistenza. Big Touch è il colore più apprezzato di una serie di 5 varietà.

Scoppiettante e frizzantina, la nuova Isotoma Pop N Fizz® ha fioritura precoce, grandi fiori, cinque varietà disponibili con colori vivaci e particolari.

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