Flortecnica e vivaismo n. 402

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

402

dal 1977 informa il settore

Novembre / Dicembre 2018 • anno MMXVIII

*

Ogni anno è costante l’immissione di nuove varietà e cresce l’interesse da parte degli addetti ai lavori. Con un consumo sempre in aumento.

Poinsettia a confronto: i risultati delle prove di Veneto Agricoltura 10 PRIMO PIANO / fiere IPM, sarà il Belgio il paese partner della prossima edizione

31 PRODUZIONE Agave, ottima opportunità di coltivazione. Forte la richiesta dal Nord Europa

TENDENZE

42 social Nasce Flower Social Club per

rendere più visibile l’eccellenza floricola italiana

44 coltivazione Aromatiche da (a)mare. Il nuovo marchio di Floricoltura Gagliolo







EDITORIALE | questo numero

Q

uesto numero 402 di Flortecnica e vivaismo è un mix. Un mix informazioni, di novità e di nuove opportunità di business. Questo a conferma che il florovivaismo è un settore dinamico, pronto alle sfide e ai cambiamenti di mercato, sia a livello europeo, oltre che mondiale, alle porte della nuova edizione di IPM. A Essen vedremo la partnership con il Belgio, paese con una buona tradizione florovivaistica e saranno circa 70 le aziende che parteciperanno alla manifestazione tedesca, portando in mostra le loro novità e i loro assortimenti. Il prodotto di punta sarà l’azalea, visto che il Belgio, secondo i dati della federazione dei vivaisti e dei produttori belgi, ne esporta 30 milioni di unità, vale a dire l’80% della produzione europea. E la nostra copertina racconta di una “sfida” tutta italiana, quella di Veneto Agricoltura, che come ogni anno presenta i risultati sulle prove varietali di Poinsettia, condotte dal Centro Po di Tramontana. Nove le aziende che hanno partecipato, mettendo in mostra il meglio della propria genetica e selezione, con una costante immissione di nuove varietà e notevole è anche l’interesse da parte degli addetti ai lavori. E poi, un approfondimento sul perché coltivare l’agave, un focus su come prevenire la Fitoftora e otto pagine su nuovi marchi e varietà. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

S

e le piante comunicano e interagiscono con l’ambiente che le circonda, come mi ha magistralmente insegnato Stefano Mancuso con il suo libro “Plant Revolution”, magari hanno percepito il clima non mite che ci circonda ultimamente. Un clima non mite certamente dal punto di vista metereologico, dopo un autunno caldo ora finalmente è arrivato un freddo secco e cattivo. Ma le piante, io credo, percepiscono anche il clima che si vive nelle nostre aziende, serre, uffici e capannoni: un clima purtroppo freddo anche qui, non a causa della temperatura atmosferica ma di quel freddo che ci prende quando le vendite non vanno come ci si aspettava. Quel freddo che ci prende tutti quando la produzione da prodotto vendibile diventa scorta inutilizzabile come i crisantemi avanzati, i ciclamini non venduti e le stelle svendute. Nelle ultime settimane ho incontrato produttori curiosi, altri disperati, pochi contenti, tutti in ricerca! Vi aspetto all’IPM Essen dal 22 al 25 gennaio prossimo per vedere insieme come affrontare il 2019!

di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 402 - 2018

Novembre / Dicembre TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica

402

dal 1977 informa il settore

Novembre / Dicembre 2018 • anno MMXVIII

*

Ogni anno è costante l’immissione di nuove varietà e cresce l’interesse da parte degli addetti ai lavori. Con un consumo sempre in aumento.

Poinsettia a confronto: i risultati delle prove di Veneto Agricoltura 10 PRIMO PIANO / fiere IPM, sarà il Belgio il paese partner della prossima edizione

31 PRODUZIONE Agave, ottima opportunità di coltivazione. Forte la richiesta dal Nord Europa

TENDENZE

42 social Nasce Flower Social Club per rendere più visibile l’eccellenza floricola italiana 44 coltivazione Aromatiche da (a)mare. Il nuovo marchio di Floricoltura Gagliolo

IN COPERTINA Le serre di sperimentazione del Centro Po di Tramontana di Veneto Agricoltura. Come ogni anno, puntuali i risultati delle prove varietali sulla Poinsettia, con importanti novità e apprezzamenti anche per le varietà di nicchia. Otto le aziende coinvolte.

10 PRIMO PIANO

PRODUZIONE

10 FIERE

24 RICERCA

12 FORMAZIONE

28 CASE HISTORY

18 PANORAMA ITALIANO

31 COLTIVAZIONE

Radicati insieme di Filippo Terragni

Nuovi orizzonti di Marta Meggiolaro

Idee, soluzioni, nuovi mercati di Marta Meggiolaro

Poinsettia a confronto di Marta Meggiolaro

I fiori? Mangiamoli di Matteo Ragni

Agave da vivaio di Matteo Ragni

35 DIFESA

14

Fitoftora, prevenire gli attacchi di Valerio Pasi

28 18

24


Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI

N° 402 - Novembre / Dicembre 2018 DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Alessandro Coraggio, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon

TENDENZE

38 NOVITÀ NOVIT

PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net

Heliantus effetto WOW di Costanza di Matteo

SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net

40 ANNUALI

Un nuovo giorno per la Gazania di Alessandro Coraggio

STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

42 NETWORK

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi

Fare rete, sui social di Francesco Tozzi

44 COLTIVAZIONE

Aromatiche da (a)mare di Francesco Tozzi foto Studio Rossello

Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

46 SOCIETÀ SOCIET

Piantare alberi per ridurre il crimine di Daniela Stasi

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

49 TECNOLOGIA

Impollinatori robot di Filippo Terragni

ASSOCIATA AD

RUBRICHE

07 EDITORIALE

e d i z io n i

Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni

20 FATTI & BREVI

News dal mercato

31

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro

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PRIMO PIANO | fiere

RADICATI Sarà il Belgio il Paese partner di IPM Essen. Le due nazioni, geograficamente vicine e con bandiere simili, sono legate da una lunga tradizione nell’orticoltura di Filippo Terragni Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen (a destra), e Helmut Rüskamp, vicepresidente della North Rhine-Westphalia State Horticultural Association (a sinistra), piantano il tiglio portato in dono dai Belgi.

INSIEME

Q

uando IPM Essen si avventurò nella sua prima edizione, nel 1982, gli espositori belgi, i primi ad arrivare dall’estero, erano, come si dice, “pochi ma buoni”. Da allora, il loro spazio è progressivamente aumentato e il numero di espositori altrettanto, perché hanno da subito riconosciuto il valore della fiera come piattaforma per presentarsi a livello internazionale. Per questo il CEO di Messe Essen, Oliver P. Kuhrt, ha dichiarato: «Siamo davvero soddisfatti di aver trovato nel Belgio il nostro Paese partner. Circa 70 aziende verranno a Essen per mostrare le loro novità e il loro assortimento. Saremo lieti di dare loro tutta l’attenzione che meritano qui, all’interno della fiera in cui l’orticoltura mondiale si incontra ogni anno». L’ANNO DELL’AZALEA AVBS, la federazione dei vivaisti e dei produttori belgi, A è stata una dei protagonisti dell’iniziativa che ha portato alla partnership di quest’anno. A IPM Essen 2019 gli espositori di piante ornamentali belgi si presenteranno insieme in un ampio spazio nel padiglione 2. Qui saranno le azalee ad avere un ruolo da protagoniste, essendo il prodotto di punta del florovivaismo belga, con 30 milioni di unità esportate ogni anno, vale a dire l’80% della produzione europea. Nel 2010 è stata proprio la Gentse Azalea ad ottenere, prima fra le piante ornamentali europee, l’etichetta PGI (Protected Geographical Indication) che ne garantisce la provenienza dalle Fiandre. La forza nell’export del Belgio si manifesta anche quando parliamo di vivai che producono alberi e arbusti. Questi si troveranno nei padiglioni 6 e 8. Verranno presentate nuove varietà di bosso resistenti al Cylindrocladium.


IL REGALO DEL BELGIO A IPM Si tratta di un Tilia platyphyllos ‘Zelzate’, un esemplare alto 2,20 metri, che è stato piantato nello spazio verde davanti al polo fieristico di Essen alla presenza dei manager della fiera e degli ospiti provenienti dal Belgio. Una speciale targa posta accanto recita: “Tilia platyphyl platyphyllos ‘Zelzate’ – dono dal Belgio – Paese partner di IPM 2019”. Si tratta di una varietà di tiglio molto resistente alle malattie, che può raggiungere i quindici metri di altezza e una larghezza della chioma di circa cinque metri. Ai suoi piedi, dieci Hydrangea paniculata ‘Bobo’, con fiore bianco. La scelta del tiglio è emblematica, è un prodotto che produce per il Belgio 104 milioni di euro in export e lo colloca nella top five degli esportatori. In Belgio si trovano circa 870 vivai, per un totale di 5.300 ettari impegnati per la produzione di piante ornamentali. L’80% di quest’area è occupato da alberi e arbusti. Un terzo della produzione viene esportato. I Paesi importatori sono Francia, Gran Bretagna, Olanda e Germania. STAND COMUNI INTERNAZIONALI, UN PUNTO DI FORZA Il numero elevato di stand comuni internazionali – 17 quest’anno - conferma IPM fiera leader nel settore verde mondiale. I visitatori apprezzano questo formato, perché è più facile ottenere informazioni in modo rapido ed efficiente. Il Belgio, paese partner di IPM Essen 2019, è presente con tre stand. Ben 22 espositori di piante ornamentali presentano presso lo stand comune nel padiglione 2 crisantemi, piante da giardino e piante da appartamento. I vivai belgi sono rappresentati con 13 espositori nel padiglione 6 e con tre aziende nel padiglione 8, dove si troveranno alberi, piante di bosco e piante sempreverdi, rose, cespugli ornamentali e rododendri. In seguito agli interventi di ammodernamento, il padiglione 6 di Messe Essen è la nuova sede della rappresentanza comune

Non solo nuovi prodotti e nuove tecnologie, a IPM verranno presentati anche nuovi concept di vendita.

danese. Circa 50 espositori mostrano, sotto l’egida di Floradania Marketing, l’assortimento di piante del loro paese. Questo comprende piante da appartamento e da giardino, nonché concept di piante e accessori innovativi. Altri Paesi hanno approfittato di questa possibilità: saranno presenti con lo stand comune Cina, Costa Rica, Francia, Gran Bretagna, India, Israele, Mesico, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti, Taiwan e Ungheria. SAVE THE DATE IPM Essen si svolgerà a Essen dal 22 al 25 gennaio 2019. Si aspettano 1600 espositori da 50 Paesi. www.ipm-essen.de

PRODUZIONE BELGA IN CIFRE • 870 vivai • 5.300 ettari • 80%: alberi e arbusti • 1/3 produzione viene esportato • Paesi importatori: Francia, Gran Bretagna, Olanda e Germania.

Lo stand comune della Spagna. Quest’anno saranno presenti oltre trenta aziende, specializzate nella produzione di piante mediterranee.

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PRIMO PIANO | trend

NUOVI

ORIZZONTI

Social strategies, trend, e concept store durante i festeggiamenti per i 35 anni di Organizzazione Orlandelli

C

di Marta Meggiolaro

reatività, branding, trends sono strumenti sempre più utili agli imprenditori di oggi. Per questo Organizzazione Orlandelli ha riunito a fine ottobre a Bologna tre prestigiosi relatori che li approfondissero per i partecipanti al loro meeting, tutti in diversi modi coinvolti nella filiera del florovivaismo. Katie Dubow, creative director di Garden Media Group, ha fornito un’approfondita analisi dei Trends del settore Garden per il 2019. Veronica Civiero, head of social, content and influencer strategies del Gruppo L’Oréal, ha traghettato i numerosi partecipanti attraverso il mare dei social per approfondire il valore dei brand per il mondo dei centri di giardinaggio. Il finale è stato dedicato a

interesse per le piante da appartamento Cresce

l’

Franco Costa, CEO di Costa Group, azienda leader nella progettazione di ristoranti e bar, che ha sviluppato l’importanza dei concept dei punti vendita fisici. Dopo il meeting, la visita alla Serra di FloraToscana presso FICO Eataly World, fiore all’occhiello delle realizzazioni Garden Center Identity by Orlandelli. A chiudere l’evento, la cena con taglio della torta per celebrare i primi 35 anni di Organizzazione Orlandelli. Qui esploriamo insieme uno dei tre argomenti: il Garden Trends Report 2019. OTTIMISMO MADE IN USA • Vendite al dettaglio nel gardening: 47,8 miliardi di dollari • Spesa media per famiglia: 503 dollari (100 in più rispetto allo scorso anno) • Giovani tra i 18 e i 34 anni che si dedicano al giardinaggio: 29% sul totale • Posti di lavoro creati da orticoltura hobbistica: 2 milioni 12

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RADICATI INSIEME La ricerca è stata sviluppata da Garden Media Group, una delle più quotate società di consulenza americane. Questo significa che alcuni aspetti sono specificatamente calati nel mondo americano, ma per il resto è una buona mappa di cosa si aspettano i consumatori il prossimo anno. Chiave di lettura dei tempi a venire: l’essere radicati insieme. Ovvero, l’esigenza di tornare


I consumatori

luogo e metodologie di produzione

vogliono sapere

alle radici, a Madre Natura, insieme alla preoccupazione di salvare il pianeta dalle prassi distruttive. Il giardinaggio ha la possibilità di proporsi come punto privilegiato in cui questa esigenza trova soddisfazione, potrebbe dare un contributo importante alla nascita della figura del “nuovo ambientalista”. Ma chi è costui? Il nuovo ambientalista cerca un nuovo equilibrio fra il proprio ego e il mondo naturale; è consapevole della propria responsabilità nel salvare la Terra, coltiva un rapporto più sano con la tecnologia, desidera vivere il più possibile all’aria aperta. Il giardinaggio è quindi l’attività che coniuga la propria realizzazione personale e la soluzione dei problemi legati all’inquinamento, come il riscaldamento globale o la scomparsa della biodiversità. Insomma il futuro del gardening è positivo, o almeno possiamo dire che i dati che arrivano dagli USA spingono a essere ottimisti. Un futuro che si declina in otto sfaccettature: Generazione indoor, L’era degli schermi, I cuori d’oro, Dalla radice al bocciolo, Il silenzio degli insetti, Robogiardinaggio, Stregato dalla Luna, Aggiornati.

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PRIMO PIANO | trend

ARRIVA IL “NUOVO AMBIENTALISTA” 1.

GENERAZIONE INDOOR Il 90% delle persone passa circa 22 ore al giorno al chiuso fra edifici e mezzi di trasporto, privandosi di luce e aria. I bambini trascorrono in media meno di un’ora al giorno all’aperto: la metà del tempo rispetto ai loro genitori da bambini. Le conseguenze più vistose sono l’obesità e i problemi di salute mentale (ansia, depressione, insonnia). Siamo una generazione scollegata dai ritmi naturali, ma desiderosa di creare un nuovo legame con la natura. Dove? Dentro casa. Un modo per ovviare a questi inconvenienti infatti è portare la natura in casa, grazie alle piante d’appartamento. L’interesse riguardo questa tipologia di piante è molto alto: per fare un esempio, il 90% delle ricerche su Pinterest riguarda terrari, cactus e piante tropicali. Nella stessa direzione va il trend della biofilia, con elementi di arredo e di design che si mischiano con il materiale vegetale. I Millenial, chiamati anche “generazione affitto” perché nella maggior parte dei casi non possono permettersi di acquistare casa, nutrono un amore particolare per le piante d’appartamento, fino a definirsi plant parents, genitori delle loro piante: a loro si deve il 31% degli acquisti in questo settore.

Ci stiamo avviando

eliminazione della plastica monouso verso l’

IL NUOVO AMBIENTALISTA • Cerca un nuovo equilibrio fra il proprio ego e il mondo naturale • È consapevole della propria responsabilità nel salvare la Terra • Coltiva un rapporto più sano con la tecnologia • Desidera vivere il più possibile all’aria aperta • Acquista piante da interno • Vuole fare giardinaggio • Sceglie marchi impegnati a livello sociale ed ecologico

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2. SCREEN AGE: L’ERA DEGLI SCHERMI

Televisione, social media, internet e videogiochi: trascorriamo troppo tempo davanti agli schermi, siamo drogati di tecnologia, e questa condizione concorre al diffondersi di obesità, ansia, depressione e insonnia. I dati raccolti dai pediatri americani riguardo i più piccoli sono preoccupanti: il tempo che i bambini molto piccoli passano davanti allo smartphone è triplicato dal 2013 e ha raggiunto i 48 minuti di media. I preadolescenti sono arrivati a 4 ore, gli adolescenti a 7, gli adulti addirittura a 11 ore – con un controllo dello smartphone ogni dieci minuti. Le associazioni pediatriche hanno lanciato l’allarme, questo tempo va drasticamente ridotto e bisogna imparare un approccio più sano ai media. Il giardinaggio può cooperare a questo nuovo equilibrio, perché insegna a essere responsabili nella gestione del proprio tempo e a fare scelte sane. Insegna a gestire le frustrazioni e ad attendere le gratificazioni. Coltiva la fiducia e la sicurezza in se stessi. La filiera del florovivaismo può essere ispiratrice e bandiera di questo nuovo stile di vita.


3.

CUORI D’ORO Un dato interessante raccolto da Unilever: un terzo delle persone in tutto il mondo scelgono i marchi sulla base del loro impatto sociale e ambientale. Altri esempi? Negli USA la generazione Z, quella fra i 18 e i 34 anni, ha il record di coinvolgimento nel volontariato, con il 25,2%. Sono i “cuori d’oro”: persone che vivono un nuovo risveglio, una nuova presa di consapevolezza, e sono disposti a lavorare per delle giuste cause. Queste giuste cause sono innanzi tutto la cura per Madre Terra e l’attenzione agli altri. Entro il 2020 si stima che le persone impegnate nel turismo responsabile aumenteranno del 350%, arrivano a 300 milioni (previsione dell’organizzazione mondiale del turismo dell’ONU). La Collegiate Plant Initiative riunisce gli studenti che desiderano portare nuove piante nei Campus universitari americani. Esiste una partnership fra Microsoft e Future Farmers of America da 1,9 milioni di dollari che punta a raggiungere 650mila nuovi ambientalisti di età fra i 12 e i 21 anni.

4.

DALLA RADICE AL BOCCIOLO La percezione dello spreco cresce: l’anno scorso le ricerche su Google di Zero Waste (zero spreco) sono aumentate del 700%. A livello globale, ogni anno un terzo di tutto il cibo viene sprecato: la quota per ogni americano è in media di due chili al giorno. Ad oggi solo il 9% delle materie plastiche viene riciclato, e ogni anno vengono scaricate nell’oceano 8 milioni di tonnellate di plastica. Cresce l’esigenza di soluzioni sostenibili. Si stanno moltiplicando i divieti di usare plastica (è recente la notizia che anche l’Unione Europea vuole arrivare ad eliminare gli oggetti di plastica monouso), e diversi marchi aziendali si preparano a sostituire la plastica monouso con altri materiali. CocaCola e IKEA si sono impegnate a eliminarla del tutto a favore di alternative a base vegetale, con consegne a emissioni zero e la promessa di arrivare a zero conferimenti in discarica. Le discariche sono la terza più grande fonte di metano, gas a effetto serra, e gli avanzi di cibo sono la prima voce fra i conferimenti alle discariche (più di pannolini, polistirolo e pneumatici messi insieme). Il compostaggio è una soluzione efficace e vantaggiosa. Chi lavora nel verde potrebbe essere capofila del sistema, insegnando come organizzare e gestire la compostiera. PER MAGGIORI INFORMAZIONI Il report dei tre interventi è disponibile su richiesta, tramite il sito di Orlandelli. www.orlandelli.it

5.

IL SILENZIO DEGLI INSETTI Cinquantasei anni fa il disastro ambientale della moria di uccelli, provocata dalle irrorazioni aeree di pesticidi. Oggi, una nuova biocrisi, il declino degli insetti volanti. Secondo uno studio tedesco, negli ultimi 30 anni la popolazione è crollata del 75%. Secondo l’ONU, il 40% degli impollinatori, soprattutto api e farfalle, rischia l’estinzione a livello globale, un grave pericolo per tutto l’ecosistema. Inoltre, mancando gli antagonisti naturali, le specie invasive e le malattie prosperano. Il servizio forestale americano, ad esempio, impiega ogni anno 138 miliardi di dollari per controllare o eliminare le specie invasive e ripristinare gli habitat. La soluzione migliore sarebbe procedere con diagnosi precoci e risposte rapide. In America si stanno ideando nuovi protocolli di cura degli alberi per combattere contro specie invasive e cambiamenti climatici. I vivaisti possono contribuire tenendo a mente le esigenze degli impollinatori, e usando parassiti utili per contrastare quelli dannosi, limitando l’uso di pesticidi. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | trend

6.

ROBOGIARDINAGGIO Se da un lato la tecnologia ci sta soffocando, dall’altro lato potrebbe essere un valido aiuto negli anni a venire per trovare soluzioni adeguate alle difficoltà che incontreremo. È possibile pianificare, seminare, irrigare e anche diserbare a distanza, tramite app. Droni, laser, modellazione 3D e robotica, unite ad apparecchi a batteria e a zero emissioni, possono svolgere attività anche molto complesse, supportando il lavoro e accollandosi i compiti più spiacevoli o faticosi. I droni consentono ai progettisti di avere mappature di parchi e giardini molto dettagliate, i robot rasaerba alimentati a energia solare tagliano ininterrottamente per tre ore, le app tengono memoria di tutte le scadenze, e le roboapi contrastano i problemi derivanti dalla scomparsa degli impollinatori, oltre a monitorare i raccolti e a identificare i parassiti. Si stanno sviluppando prototipi che identificano precocemente le erbacce e possono spruzzare pesticidi e diserbanti.

7.

STREGATO DALLA LUNA Il giardinaggio regolato dalle fasi lunari sembra qualcosa da nonni. E invece, questo aspetto è profondamente legato con il bisogno di tornare in sintonia con la Natura. La Luna è protagonista nella moda e nel design, nelle creazioni si cercano la sua luce e i suoi colori. Ed è tornata anche nel giardinaggio, come indicatrice del momento migliore per piantare, potare, diserbare, raccogliere. La luna indica quali varietà vanno seminate e quando; inoltre, nei nuovi progetti di giardino, si scelgono consapevolmente piante e fiori dai colori chiari, per fare sì che il giardino notturno brilli, riflettendo la luce lunare. Ecco allora che trovano posto anche fiori profumati che sbocciano di notte e che rendono magica la permanenza in giardino; oltre ad attirare gli impollinatori notturni.

Cresce la richiesta di piante

profumate e che attirino gli impollinatori 8.

AGGIORNATI, OVVERO: TORNA IL VERDE MENTA È la tendenza nei colori. Fresco, con una nota di vintage che lo rende più interessante, è di moda sia in casa sia in giardino. È considerato il nuovo colore “neutro”. Secondo il network di previsioni di tendenze globali, “neo mint” sarà il colore della moda e degli interni nel 2020. Questa tonalità blu-verde è morbida, facile da usare, versatile nelle decorazioni, senza essere noiosa. In giardino porta una rinfrescata con mobili e accessori, ma anche i fiori color menta (come alcune orchidee, Justicia brandegeeana, e alcune ortensie) danno nuova vita. E che dire della menta in sé? Facile da coltivare, ultra resistente, multiuso, e grande pianta impollinatrice per api e farfalle, oltre a essere un deterrente per insetti nocivi e fastidiosi come le zanzare. I suoi poteri curativi sono noti da sempre, e migliora la salute dell’intestino, oltre a essere uno stimolante positivo per mente e corpo tramite il suo piacevole profumo. Può diventare uno dei prodotti di punta fra le aromatiche ma anche nei giardini improntati all’ecosostenibilità. 16

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PRIMO PIANO | panorama italiano

IDEE, SOLUZIONI,

NUOVI MERCATI L’edizione 2019 di Myplant & Garden sarà mix esplosivo di passione, innovazione, e orgogliosa tradizione. Natura, creatività e tecnica si fondono insieme nella cornica di fieramilano

N

di Marta Meggiolaro

ata nel 2014, Myplant occupava un padiglione e mezzo. Anno dopo anno, l’abbiamo vista crescere: due padiglioni nel 2015, due strapieni nel 2016, tre nel 2017 e quest’anno tre pieni fino al limite. Un buon ritmo di crescita, che riempie di orgoglio gli organizzatori, stupisce i visitatori, e soddisfa gli espositori. SPAZIO AI PRODUTTORI Il numero di aziende di produzione che decide di essere presente a Myplant cresce. Quest’anno le aziende di questo settore occuperanno tutto il padiglione 16, buona parte del 20 e una parte del 12. Dalle giovani piante alle alberature, dagli arbusti alle aromatiche, ai frutti, alle esotiche, alle orticole, passando per le piante da interno, alle ibridazioni, a tutte le novità produttive del mercato

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Flortecnica e vivaismo

Anche quest’anno non mancherà l’appuntamento must della fiera, il Garden Center New Trend.

italiano ed estero: l’intera filiera dell’orto-florovivaismo trova a Myplant una vetrina unica per ampiezza e profondità di assortimento, per un visitatore preparato, interessato e internazionale. I produttori sono il fulcro attorno a cui ruotano tutti gli altri settori merceologici presenti a Myplant, con un


Il numero dei produttori che decidono di esporre a Myplant è in crescita costante.

occhio al futuro e alle nuove tecnologie. Vedremo incubatori wireless (domestici, professionali e industriali) anche per le giovani piante, vasi tradizionali accostati a nuovi contenitori frutto della ricerca, di nuove tecnologie e con attenzione al riciclo. Ci saranno nuove linee di substrati, torbe, sementi e terricci universali, ma anche biologici e per ortaggi, arricchiti di amminoacidi ed elementi proteici, così come terreni vergini e piante a radice nuda, in zolla, in vaso che si abbineranno a piante medicinali e prodotti fitosanitari, alle nuove essenze aromatiche e agli agrumi, ai frutti da orto, ai vivai frutticoli, ornamentali e da siepi. Ampia la proposta di verde decorativo, in vaso o in terra, dalle tipicità mediterranee fatte di cactacee, grasse, arbusti e fusti, accanto a erbacee perenni, graminacee, tappeti prevegetati, con infinite proposte per l’orto, il giardino, la serra, il balcone, il terrazzo, il dehors. Senza dimenticare gli arredi, corredi, vasi e accessori di ogni tipo, colore, materiale e dimensione. Ampio lo spazio dei manti erbosi, sportivi, urbani e – con soluzioni diverse anche per la dimensione domestica - perfino verticali, largo a ogni tipo di complemento e attrezzo per manutentori e giardinieri, tra statue, sculture, fontane, illuminazioni e pavimentazioni. Non mancherà l’ampio ventaglio di offerta di tecnologie che garantiscono quantità e qualità dei prodotti, strutture a campata, portainnesti, portainnesti nanizzanti, laboratori di micro-propagazione le strutture e gli impianti per le colture protette, miniserre per precocità, protezione, praticità, i prodotti fitosanitari, piante per riforestazione, ripristini ambientali e l’ampio comparto dei servizi (dall’informatica all’etichettatura, passando per la logistica, le stampe, i software, l’editoria). VISTA DA VICINO I 45mila metri quadrati dei padiglioni 12, 16 e 20 verranno organizzati raggruppando gli espositori per settore merceologico. Non mancheranno anche le aree speciali. La Landscape Area coprirà una parte del padiglione 20: sarà il mondo del paesaggismo, dei progetti, della riqualificazione e rigenerazione urbana, del green building. Il Décor District, nel padiglione 12, sarà la vetrina internazionale della decorazione floreale, in un felice con-

nubio con moda, arte decorativa, musica, artigianato d’autore. Motorgarden è la vetrina espositiva dedicata ad attrezzature e macchinari, dove si realizzeranno le prove dal vivo, in esterna. Il Verde Sportivo è una novità di questa prossima edizione: un campo sportivo (calcio, golf, atletica, pista ciclabile) farà da cornice a una sequenza di incontri sul tema con alcuni nomi noti. Altra novità, Sistema Albero: si affronta il tema arboricolo a tutto tondo, confrontandosi con i grandi esperti del settore e dando spazio a una serie di prove pratiche di intervento sugli alberi. UGM – Urban Green Management – sarà lo spazio in cui verranno chiamati a raccolta tutti gli attori della costruzione, realizzazione, manutenzione e gestione delle aree verdi urbane. Infine, Garden Center New Trend: l’evento must della fiera, che offre concept scenografici ed espositivi innovativi, insieme a una ricca carrellata di novità dalle aziende espositrici e non.

MYPLANT IN CIFRE • Quinta edizione • 45mila metri quadrati • 3 giorni • 700 marchi • 7 aree speciali

I GIARDINI DI MYPLANT&GARDEN ‘Il Giardino di Corte’ è il titolo della quarta edizione del concorso creativo di progettazione promosso da Myplant & Garden in collaborazione con Fondazione Minoprio. Obiettivo del concorso, valorizzare opere di progettisti e operatori che lavorano nel settore della progettazione, realizzazione e conservazione dei giardini e del paesaggio. L’area oggetto del concorso, coordinato dall’arch. Umberto Andolfato (AIAPP), è sita all’interno di CasArché, una comunità per nuclei mamme-bambini della Fondazione Arché Onlus. È una realtà nata su iniziativa di padre Giuseppe Bettoni che si prende cura di mamme e bambini con disagio sociale e fragilità personale con l’obiettivo proteggerli e di accompagnarli nella costruzione di progetti di autonomia sociale, abitativa a lavorativa. “Un percorso verde che richiami il giardino medievale, ritmato da ‘stanze’ e angoli segreti, diventerà il giardino ludico e didattico per i bambini e le mamme con disagio sociale ospitati presso la Fondazione Arché Onlus”, annunciano gli organizzatori. Flortecnica e vivaismo

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FATTI & BREVI | news dal mercato

EIMA, UN SUCCESSO.

SI REPLICA NEL 2020

«La meccanica agricola sta entrando nell’immaginario collettivo come un simbolo di progresso e di civiltà». Questo commento del presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti spiega il successo della 43esima edizione di EIMA International, che si è conclusa con numeri straordinari. I visitatori hanno raggiunto la quota di 317 mila, in crescita dell’11% rispetto al risultato della scorsa edizione (2016) che già aveva rappresentato il record storico di questa manifestazione, e che assume un ruolo di primo piano non soltanto nel settore della meccanica agricola ma nel panorama fieristico generale, a livello mondiale. In crescita anche il numero di operatori esteri – oltre 50 mila con un incremento del 15% rispetto all’edizione scorsa – provenienti da 150 Paesi, per un evento che ha visto la partecipazione di 1.950 industrie espositrici e ha impegnato 375 mila metri quadrati lordi di superficie. «È un grande successo per la nostra Federazione e per la fiera di Bologna - ha dichiarato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - ma soprattutto per le industrie della meccanica agricola, un settore che sorprende per il livello tecnologico e che sta entrando nell’immaginario collettivo come un simbolo di progresso e di civiltà». «Queste macchine sono sempre più potenti e nello stesso tempo sempre più raffinate e sensibili rispetto all’ambiente e alla sicurezza, e attirano una folla di giovani, mai numerosi come in questa edizione». L’appuntamento per la prossima EIMA è a Bologna dall’11 al 15 novembre 2020. Maggiori informazioni sul sito: www.eima.it.

ANVE SOTTOSCRIVE UN ACCORDO CON IL DISTRETTO FLOROVIVAISTICO ALTO LOMBARDO

Erano presenti AICG, AIPV, ASPROFLOR, Associazione Florovivaisti Veneti, Associazione Nazionale di tutela del marchio Vivaifiori, Assoverde, Consiglio nazionale periti agrari e periti agrari laureati, Consorzio Myplant & Garden, Padova Fiere – GEO Spa. Il presidente Leonardo Capitanio e la vice presidente Patrizia Fasano hanno ringraziato i presenti ed esposto le motivazioni dell’incontro, ovvero approfondire le attività svolte e le specializzazioni nelle molteplici questioni che riguardano la filiera florovivaistica così da valorizzare reciprocamente il patrimonio di esperienze di ciascuna aggregazione. È infatti emerso che ogni realtà, tra le numerose iniziative di rappresentanza istituzionale, ha inoltre proprie peculiarità sull’assistenza per i dettaglianti, grossisti, giardinieri, consulenti, per i produttori di fruttiferi e ornamentali, per i partecipanti alle gare di appalto, per la promozione del verde e l’implementazione di sistemi di qualità; il tutto integrato in una specifica rete di collaborazioni a livello locale, regionale e/o nazionale. Capitanio ha dunque proposto la predisposizione di una “griglia” in cui inserire queste particolari attività così che sia più semplice per le aziende individuare l’interlocutore idoneo per la risoluzione dei diversi aspetti. La giornata è stata anche l’occasione per allargare il network con la sottoscrizione dell’accordo di Socio sostenitore tra ANVE e DISTRETTO FLOROVIVAISTICO ALTO LOMBARDO rappresentato dal Presidente Roberto Magni. Si tratta del Distretto di filiera accreditato presso la Regione Lombardia che rappresenta le Provincie di Como, Lecco, Varese, Sondrio, Milano e Monza Brianza ed ha, tra i propri associati, riproduttori, produttori, rivenditori, grossisti, garden center, fioristi, manutentori del verde, professionisti, aziende di impianti e supporti tecnici, testate giornalistiche oltre a enti ed associazioni del territorio quali istituti tecnici e professionali, università, associazioni sindacali, province e comuni. Il presidente ANVE ha commentato: «Ringrazio tutti per aver accettato l’invito. Credo che incontri come questo siano fondamentali per condividere proposte e opinioni. Di fatto è emerso che in Italia facciamo tantissime attività ma a volte non lo sappiamo. Pertanto spero che ci sia un coinvolgimento reciproco sempre maggiore così da conoscerci meglio e creare reti e collaborazioni interessanti per le nostre aziende associate. Infine ringrazio Cristiana Bertero di Padova Fiere per averci accolto e aiutato nell’organizzazione». 20

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IL CENTRO GIARDINAGGIO RACCONTA IL TERRITORIO: CULTURA, PAESAGGIO, RADICI E FUTURO SOSTENIBILE

Per la settima edizione del convegno nazionale AICG, uno degli appuntamenti più attesi del settore, si andrà in Puglia, la regione che rappresenta fortemente la cultura e i territori del mediterraneo e del mezzogiorno d’Italia. Il convegno si svolgerà il 17 e 18 gennaio a Borgo Egnazia a Savelletri di Fasano (Brindisi). Il titolo del convegno 2019, “Il centro giardinaggio racconta il territorio: cultura, paesaggio, radici e futuro sostenibile”, riassume ed evidenzia i temi di maggiore attualità legati al ruolo strategico che il verde e le piante rappresentano per la qualità degli spazi urbani, nei processi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nella valorizzazione dei paesaggi e dei territori. Tra gli argomenti trattati, una particolare attenzione sarà dedicata alle piante di produzione italiana, con un riferimento anche a quelle di provenienza mediterranea, e alla loro divulgazione nei centri di giardinaggio. Il meeting sarà inoltre l’occasione per un aggiornamento sulle tematiche più strettamente legate alla gestione tecnica e manageriale dei centri di giardinaggio, con uno sguardo anche internazionale. Una novità: verrà presentata da Emanuela Rosa-Clot, direttrice di Gardenia, la prima edizione del Premio Gardenia-AICG per i migliori garden center italiani. Al convegno interverranno diversi relatori tra i quali l’esperto in neurobiologia vegetale e professore all’Università di Firenze Stefano Mancuso. Il titolo del suo intervento - che aprirà i lavori - sarà “Il futuro è vegetale”. Mancuso lo spiega così: «Piante e animali rappresentano due mondi diversi e per molti aspetti opposti. Le piante sono lente, gli animali veloci, le piante sono statiche, gli animali mobili, le piante producono materia, gli animali la consumano. Fra questi due poli opposti oscilla la vita del pianeta. Conosciamo molto di ciò che riguarda gli animali, nulla di ciò che riguarda le piante. Eppure le piante sono la vita del pianeta, rappresentando la quasi totalità della massa vivente, mentre gli animali con la loro minuscola percentuale di biomassa appaiono del tutto irrilevanti. I meccanismi, i comportamenti, la difesa, la comunicazione, le strategie di espansione, la resistenza, l’organizzazione, la stessa evoluzione, tutto segue nelle piante una propria via originale e “sostenibile” che non possiamo più permetterci di ignorare». L’ecofisiologo dell’Università della Basilicata Cristos Xiloyannis parlerà di “Sostenibilità e resilienza degli ecosistemi arborei”, mentre il titolo dell’intervento dell’economista comportamentale Luciano Canova sarà “La spinta gentile verso il cambiamento. Approcci innovativi per il management dei centri di giardinaggio”. Canova presenterà un metodo incentivante in grado di migliorare le decisioni delle persone facendo riflettere su come e perché a volte si sbaglia, altre volte si fanno scelte che sembrano irrazionali e altre ancora non si riesce a modificare un comportamento. Per rendere più semplice una decisione e indurre le persone a un cambiamento, a volte basta un nudge (spinta gentile). E ancora, il giardiniere-star e opinionista televisivo inglese David Domoney racconterà “Come cambia il garden inglese: spunti per un confronto internazionale su tendenze, esigenze del consumatore e del mercato”; la paesaggista Gioia Gibelli, esperta in analisi ambientali, parlerà di “Verde urbano per paesaggi sani. Nuovi stimoli per i centri di giardinaggio”; la giornalista e direttrice di Gardenia Emanuela RosaClot presenterà il Premio Gardenia – Aicg; l’imprenditore Angelo Petrosillo (ceo di Blackshape e vicepresidente di Angel Group) parlerà di “Il cielo non è solo dei giganti. Una piccola grande storia di imprenditorialità italiana”; Veronica Civiero, Head of social media, content and influencer l’Oreal Italia, parlerà de “La digitalizzazione del settore garden: come innovarsi e vincere in un mercato in trasformazione” mentre il titolo dell’intervento di Paolo Manocchi, formatore comportamentale, sarà “Otto valori che fanno volare: per continuare a “coltivare” l’anima”. Ci saranno inoltre l’educatore Marco Merlin con un intervento dedicato a “Il vivaio dei talenti. I giovani di fronte al paradigma della sostenibilità e del benessere individuale e collettivo” e gli ospiti stranieri Oliver Mathys, Sue Allen e Tammy Woodhouse. Il convegno si concluderà il 18 gennaio con una tavola rotonda composta da consulenti e giornalisti di settore, aziende sostenitrici, centri di giardinaggio e ospiti stranieri dal titolo “Quale futuro per i centri di giardinaggio? Strategie innovative a confronto. Testimonianze, pareri, proposte”. Un dibattito chiuderà i lavori. La partecipazione al convegno è gratuita su prenotazione. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.aicg.it Flortecnica e vivaismo

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FATTI & BREVI | news dal mercato

Giovanni Toffoli, presidente di Assofertilizzanti.

ASSOFERTILIZZANTI Costituita nel 1985 è una delle 17 Associazioni di Federchimica e si occupa di elaborare le linee tecniche, giuridiche e normative relative alla produzione e all’utilizzo di fertilizzanti promuovendole nei confronti dei decisori pubblici, delle organizzazioni imprenditoriali, della comunità scientifica e del mondo della comunicazione. Le 54 aziende che vi aderiscono hanno fatto registrare nel 2017 un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro. «In questi anni Assofertilizzanti ha sempre invitato le Istituzioni europee ad adottare nelle proprie scelte un approccio basato sulle evidenze scientifiche. Quanto approvato oggi va decisamente verso questa direzione e pone le basi per un’agricoltura moderna e sempre più sostenibile. Ringraziamo per questo importante traguardo le Istituzioni Comunitarie, in particolare l’Onorevole Elisabetta Gardini - relatrice della Commissione Ambiente del Parlamento europeo per questo provvedimento - che ha svoto il suo ruolo con assoluta autorevolezza, adottando il consueto approccio basato sulla scienza e senza cavalcare facili populismi, dimostrando attenzione nei confronti, non solo delle imprese del settore, soprattutto PMI che operano in Italia, ma anche dell’intero comparto agroalimentare nazionale», ha dichiarato Giovanni Toffoli, presidente di Assofertilizzanti. PER INFORMAZIONI ASSOFERTILIZZANTI Lorenzo Faregna Tel. 02.34565218 – l.faregna@federchimica.it 22

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FERTILIZZANTI E UE, TROVATO UN ACCORDO

Forse è esagerato parlare di data storica, ma il 20 novembre certamente è stato fatto un passo importante per il mondo agricolo. Infatti, dopo un lungo periodo di studio è stato infatti raggiunto a Bruxelles un compromesso che spiana la strada al prossimo aggiornamento del regolamento UE dei fertilizzanti.

Regole univoche per tutto il comparto Il Consiglio dell’Unione europea, il Parlamento europeo e la Commissione europea hanno trovato un accordo per armonizzare a livello europeo non più solo – come accade oggi - lo spaccato dei fertilizzanti minerali ma anche tutte le altre categorie, ovvero i fertilizzanti organici, gli organo-minerali, gli ammendanti e le specialties. In relazione all’esito del trilogo di oggi in merito al nuovo regolamento sui fertilizzanti, Assofertilizzanti, l’associazione italiana di settore che fa parte di Federchimica, esprime la propria soddisfazione per i risultati positivi emersi. È un passo epocale. Regole chiare e uniche per l’intero comparto saranno presto codificate in un nuovo Regolamento valido a livello europeo che, sulla scia di quello attuale, con un occhio di riguardo alle grandi tematiche ambientali.

BUON COMPLEANNO, SURFINIA!

MNP flowers e Suntory celebrano il trentesimo anniversario del marchio Surfinia®, la Petunia più venduta al mondo. Grazie alle sue buone performance in giardino, una fioritura abbondante e superiore tolleranza al clima, le diverse varietà di Surfinia si trovano dappertutto, dalle balconette dei centri storici ai grandi parchi. Continuando a innovare e a migliorare la collezione, Suntory sta creando le basi per mantenere la Surfinia al top anche negli anni a venire. Mentre molti ibridatori selezionano le varietà che producono da seme, Suntory si è concentrato sulle piante con alte performance in giardino e grande impatto. Una delle sue più importanti introduzioni è stata la prima e la più vigorosa Petunia, di cui MNP flowers ha ottenuto la licenza in Europa e che ha introdotto nel 1991 nel mercato europeo con il nome “Surfinia”: un nome che si è affermato al punto da identificare il prodotto per i consumatori europei e oltre. La Surfinia ha trainato il mercato della Petunia per anni. Per questo il suo trentesimo compleanno verrà celebrato con orgoglio da MNP flowers.


I COMUNI FIORITI D’ITALIA SI INCONTRANO A BOLOGNA

Pomaretto, centro montano che unisce la Valle Chisone con la Val Germanasca, nel Pinerolese, è il Comune più fiorito d’Italia. Il premio, assieme a tantissimi altri, è stato assegnato a Bologna, in occasione delle premiazioni dei Comuni fioriti all’interno di Eima International, da Asproflor, l’Associazione dei Produttori florovivaisti. Uncem patrocina da sei anni questa rete e crede nell’impegno delle Amministrazioni con le comunità nel rendere più belli e accoglienti piccoli e grandi Comuni: 182 quelli che hanno aderito all’edizione 2018. «A Bologna stamani è andata in scena l’Italia della vera grande bellezza, i Comuni che sono il tessuto connettivo del Paese - spiega Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem - C’è tantissima montagna protagonista, con Comuni che trovano nelle fioriture e nella partecipazione dei cittadini un motivo di impegno e condivisione. E molti Comuni che dall’Italia vanno a prendere parte ai concorsi mondiali ed europei. Ringrazio Asproflor per l’impegno e la dedizione nel dare supporto e slancio agli Enti, con una rete che promuoviamo perché vogliamo possa crescere». Uncem ha premiato, con la targa dell’Associazione, il Comune di Varallo, capoluogo della Valsesia: ad assegnarla sono stati il Presidente Bussone e Flavio Cera, Sindaco di Bellegra e membro della Giunta nazionale Uncem. Nel pomeriggio di sabato, Bellegra aveva anche ottenuto un successo speciale, con l’elezione di Miss Comuni fioriti, proprio del centro laziale. I quattro fiori Oro del concorso nazionale sono stati assegnati a Pomaretto (TO), Comune guidato da Danilo Breusa (presente a Bologna con 50 concittadini) che quest’anno ha partecipato alla competizione mondiale “Communities in Bloom” e vinto quattro fiori d’argento. Pomaretto ospiterà la finale del 2019 del concorso, tra un anno esatto: la macchina organizzativa, con Asproflor, è già in movimento.

Un momento delle premiazioni, molto sentite e partecipate, del concorso Comuni Fioriti.

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PRODUZIONE | ricerca

POINSETTIA

A CONFRONTO

Arrivano puntuali i risultati delle prove effettuate da Veneto Agricoltura. Un’occasione per riunire i professionisti e fare il punto di Marta Meggiolaro

LE AZIENDE PARTECIPANTI • Albani & Ruggieri • Beekenkamp • Dummen Orange • Florensis • Lazzeri • Psenner • Selecta • Syngenta • Graff

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a Poinsettia continua ad essere una delle piante al centro del lavoro degli ibridatori: nonostante infatti il mercato di questa pianta mostri punti di debolezza e spesso non premi a sufficienza i produttori, ogni anno costante è l’immissione di nuove varietà da parte delle ditte, e notevole è pure l’interesse da parte degli addetti ai lavori. Questo è quanto è emerso nella giornata tecnica sulla Poinsettia che si è svolta il 28 novembre presso il Centro Ortofloricolo Po di Tramontana di Veneto Agricoltura. L’evento, che ha visto Francesco Tozzi nel ruolo di moderatore, è iniziato con i saluti del direttore di Veneto Agricoltura, l’ingegner Negro. Sono seguiti due interventi tecnici, quello del dottor Gianni Bellan di ICL sulla concimazione e quello del dottor Filippo Lazzarin di Cooperativa Spazio sulla difesa fitosanitaria della coltura. Ha preso quindi la parola la dottoressa Giovanna Pavarin, che ha presentato le prove varietali condotte presso il centro quest’anno: la giornata si è conclusa con la visita alle prove in serra da parte dei numerosi partecipanti alla giornata.

BUON RISULTATO GENERALE Le prove prevedevano quest’anno due vasi di coltivazione: il vaso da 14 centimetri, effettuato come di consueto in PER APPROFONDIRE Dati e risultati completi delle prove sono sempre disponibili online sul sito venetoagricoltura.org giovanna.pavarin@venetoagricoltura.com 24

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doppio, ad alta e bassa temperatura, dedicato principalmente alle varietà a brattea rossa e bianca, e il vaso da 10 centimetri, dedicato principalmente alle varietà colorate, alle serie e alle “specialità”. Hanno partecipato alle prove nove aziende: Albani & Ruggieri, Beekenkamp, Dummen Orange, Florensis, Lazzeri, Psenner, Selecta, Syngenta, e, primo anno di partecipazione, il danese Graff. Notevole il dinamismo registrato nel materiale presentato: quasi tutti hanno infatti presentato nuove introduzioni e tra i numerosi test presenti in coltivazione molti sono stati selezionati, grazie alle positive caratteristiche dimostrate, per l’introduzione nei cataloghi 2019 o perlomeno per un ulteriore anno di prova. LARGO ALLE SPECIALITÀ Molte le introduzioni nel tradizionale colore rosso, caratterizzate quasi sempre da facilità di coltivazione e imbustamento per la struttura della pianta. Interessante anche qualche risultato del lavoro sulla brattea bianca, che continua a offrire nuove alternative nella tonalità di bianco verso cui tutti, coltivatori e consumatori, sono ormai diventati particolarmente esigenti. La prova non ha però mancato di offrire interessanti spunti anche per i coltivatori orientati verso i prodotti meno tradizionali, che, sebbene sempre in piccoli numeri, stanno però conquistando alcune nicchie di mercato. In crescita pure la gamma di colori disponibile in alcune serie, magari non ricercati come colori singoli, ma preziosi per la produzione di ciotole miste. Riportiamo una selezione di alcune delle varietà più interessanti in prova; alcune conferme, molte novità e qualche possibilità per il futuro prossimo.


POINSETTIA: LA NOSTRA estratto delle prove sulla Stella SELEZIONE Un di Natale visibile al Centro Ortofloricolo Po di Tramontana

ICESCAPE FLORENSIS

Il panorama delle varietà bianche si ampia con questa precoce con brattee molto grandi e di un bel bianco, di facile coltivazione.

E19 - ALBANI

Prossima al passaggio commerciale, una vigorosa di facile coltivazione dalle grandi brattee leggermente a foglia di quercia.

PRINCETTIA MIDI HOT PINK – SUNTORY (DA FLORENSIS)

GOLDEN GLO – DUMMEN ORANGE

Il primo vero giallo nella Poinsettia, una varietà decisamente attraente per il pubblico meno tradizionalista.

Novità che rende più “italiana” la Princettia, con maggiore vigoria e brattee più grandi, in una colorazione accesa molto attraente.

SUPERBA GLITTER – LAZZERI

FREYA - DUMMEN ORANGE

Un bel rosso per una precoce di nuova introduzione che unisce facilità e versatilità nella coltivazione e nell’impiego.

Ormai un successo, questa Glitter di buona precocità e bella colorazione. Da aggiungere la disponibilità nella serie di altre ottime colorazioni per ciotole miste. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | ricerca

CHRISTMAS MOUSE – SELECTA

Tradizionale solo nel colore, la forma delle brattee a orecchie di topolino rende questa novità un prodotto decisamente innovativo.

POIN13089 – PSENNER

Pre-commerciale vigorosa, con ottimo portamento e belle brattee.

SK 175 – SELECTA

Prossimo il futuro commerciale per questa varietà tardiva di buona vigoria, dal rosso brillante e dal portamento eretto.

PON126 – BEEKENKAMP

Siglata destinata a ulteriori test, ha colpito per i rami robusti e la fioritura precoce e appariscente.

VIVA RED PSENNER

Belle brattee rosso brillante per una compatta di nuova introduzione.

LEONA WHITE – BEEKENKAMP

Come la Leona Red a cui si affianca, questa novità ha struttura robusta e brattee arrotondate; il colore è bianco crema.

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MIRAGE RED – SYNGENTA

Robusta, ben ramificata e con belle brattee, si conferma un’ottima proposta per le taglie medio-piccole.

CRUNCH RED – GRAFF

Da un breeder nuovo specializzato in varietà particolari, una nuova introduzione con brattee rosse appena ondulate.

OAK – GRAFF

Una piccola pianta, ma con un colore caldo che colpisce. Anche questa per gli amanti delle Poinsettia non convenzionali.


PRODUZIONE | case history

I FIORI?

MANGIAMOLI A volte la cosa migliore da fare è rompere gli schemi. Questa è l’impresa di Maria e Giovanni, giovani agricoltori senza paura di Matteo Ragni

Giovanni e Maria si sono conosciuti alla facoltà di Agraria, dove hanno unito le loro grandi passioni: quella per le specie rare di Giovanni e quella per la cucina di Maria.

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C

a apire come andare avanti per affrontare questo inverno, questo periodo storico, questa incertezza non è facile. Io ho portato a casa una buona dose di stimoli e di idee andando a visitare il vivaio di Res Naturae. Giovanni Mazzucotelli e Maria Cazzaniga hanno scelto di produrre piante ornamentali che siano allo stesso tempo commestibili. Dal 2013 i due giovani agricoltori lavorano insieme a questa idea, su terreni pendenti sopra a Lecco. Alle spalle le montagne e davanti il lago. «Come dice il nome, Res Naturae, desideriamo occuparci di tutto ciò che ha a che fare con la natura» dicono nella presentazione dell’azienda «Questa apertura ci piace molto, ci permette di spaziare, di conoscere sempre cose nuove e di non chiuderci, ma di lasciare la nostra mente aperta a qualsiasi ispirazione». L’obiettivo di Res Naturae è tornare a coltivare tutti quei terreni incolti che oggi nessuno degna più di interesse. Per farlo, la scelta colturale si è diretta su piante che ben si adattano a quel clima fresco ma mai rigido che si trova tra il lago e le montagne: i Kale, il Rabarbaro o piante selvatiche del nord Italia, che solitamente crescono sul ciglio della strada, ma che nascondono bellezza e proprietà impensabili. PER APPROFONDIRE resnaturae.com


BISTORTA Spighe rosa estive, fresche che accompagnano foglie lunghe e dure. La primizia sta nelle prime foglie primaverili che possono essere mangiate in insalata oppure cotte come spinaci. Sul sito di Res Naturae sono disponibili le ricette.

BORRAGO Si mangiano i fiori freschi, le foglie nelle minestre o sono un ottimo ripieno per i ravioli. Mangiati le unghie se non riesci a tenere questa pianta in giardino perché ha i fiori ricchi di nettare buono per i bambini da mangiare e per le api, per ingrassare nel miele. CAVOLO MARITTIMO Una pianta per tanti usi. In primavera mangia i germogli come se fossero asparagi, i boccioli dei fiori come se fossero broccoli. Le grandi foglie carnose si mangiano nelle zuppe o scottate in padella, con aglio e acciughe!

CALENDULA Lasciati saziare dalle corolle gialle delle calendule. Le foglie ricce di succo sono preziose, così come la farina che nasce dai fiori secchi. Coltiva la tua calendula e a fine estate raccogli i fiori e conservali asciutti per l’inverno. Quando sarai raffreddato, stanco e affaticato lasciati ristorare da queste margherite di sole.

PERILLA FRUTESCENS PURPUREA Prepara una pastella leggera, anche solo farina acqua e sale, un uovo e del lievito se serve. Raccogli le foglie più grandi, quelle più vecchie che stanno alla base. Lavale e asciugale bene. Immergi nella pastella le foglie e friggile. Condisci un’insalata fresca con i fiori della perilla e godi a pieno della bontà di questa pianta. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | case history TACETES PATULA Petali colorati e coloranti. Falli essiccare e tienili sempre pronti. Sono utili per colorare sia l’acqua delle tisane che l’alcool delle bevande! Sono belli anche freschi, una manciata sul riso bollito, un paio di capolini per colorare l’insalata o infilati a collana come si usa in Asia. Portano bene e sono profumati da una essenza tipica, unica. NASTURZIO Coltivare una pianta di Nasturzio da seme è semplice. Prendi qualche seme e mettilo a germogliare come facevi a scuola. Usa poi questi germogli per condire una zuppa calda o usali per una insalata rigenerante. Prendi ogni fiore, ogni bocciolo, usa anche le foglie se serve. Tutta la pianta è leggermente piccante e dal sapore unico.

TANACETUM PARTHENIUM, LA MIA ADORATA MATRICALE! Non può mancare soprattutto in questo periodo dell’anno quando la nostalgia del sole e del caldo mi assale. Margherite bianche dal cuore giallo. Usa le foglie per ammazzare i pidocchi e conserva i fiori come camomilla. Tieni una pianta in vaso in inverno in casa, lascerà un bel profumo di estate e di prato.

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PRODUZIONE | coltivazione

Agave potatorum v. verschaffeltii cv. `Shoji Rajin` Mediopicta-AlBA.

AGAVE DA VIVAIO

Scoprire le Agave: come piante ornamentali, come piante da fibra tessile oppure per la produzione di tequila. Le agavi danno sempre la risposta giusta di Matteo Ragni

I

l genere Agave raggruppa circa 200 specie della famiglia Asparagaceae (precedentemente Agavaceae), originaria delle regioni aride e semiaride delle Americhe, in particolare del Messico e dei Caraibi. Il genere contiene una serie di specie economicamente importanti, in particolare quelle necessarie per la produzione di liquori, tra cui l’agave blu (Agave tequilana) utilizzata per la tequila. Il Sisal (A. sisalana) così come l’A. henequen (A. fourcroydes) e cantala (A. cantala) sono importanti fonti di fibre e sono interessanti come potenziali colture bioenergetiche. La pianta del secolo, o maguey (A. americana) è la fonte principale del “nettare di agave”, un potente sciroppo dolcificante. Un grande numero di specie poi viene coltivato a livello ornamentale. DUE RAGIONI DI INTERESSE L’interesse delle ornamentali è soprattutto per chi produce piante succulente e mediterranee sia da vaso che per i

giardini mediterranei. Interesse, quello verso le agavi, che ancor più delle Aloe coinvolge un numero crescente di vivaisti e floricoltori. Un interesse ben riposto secondo me per due ragioni: commercialmente i prodotti mediterranei, così come le succulente in generale, soprattutto nei mercati nord europei, suscitano sempre più interesse e sono protagonisti di un grande movimento di piante dai paesi mediterranei a quelli nord europei. La seconda ragione, per la quale può valere la pena inserire delle agavi tra le piante da noi coltivate, è l’aspetto ambientale. Le agavi hanno delle caratteristiche ottimali: si coltivano con poca acqua, non hanno bisogno di riscaldamento (almeno le varietà resistenti al freddo), hanno poche esigenze dal punto di vista della concimazione e della prevenzione delle malattie. Inoltre se la riduzione dell’uso della plastica in agricoltura è uno degli obiettivi da ottenere in futuro, le Agave si possono coltivare in vasi di coccio. Dal punto di vista del trasporto e dell’imballaggio la cosa si fa più Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE PRODUZIONE | coltivazione | coltivazione

IN BREVE • Agave ornamentali • Interesse crescente di vivaisti e floricoltori • Buon mercato nei paesi nord europei • Interesse ambientale per loro caratteristiche • Si coltivano con poca acqua • Molte non hanno bisogno di riscaldamento • Hanno poche esigenze per concimazione • Poche esigenze per la prevenzione delle malattie • Si possono coltivare in vasi di coccio • Scegliere varietà con foglie morbide per ottimizzare imballaggio e trasporto

Agave Bracteosa.

complicata, si rende necessario scegliere delle varietà che abbiano le foglie morbide e che possano essere facilmente “acciuffate”, al fine di poterle meglio trasportare. IMPARIAMO A CONOSCERLE Le agavi sono caratterizzate da una rosetta di foglie succulente e coriacee che vanno da pochi centimetri a più di 2,5 metri di lunghezza a seconda della specie. La maggior parte porta spine lungo i bordi e la punta della foglia. Le foglie variano di colore, dal verde pallido al blu-grigio, e possono essere variegate o rigate. Le piante si presentano singole fino a quando prima della fioritura non iniziano a presentare delle cacciate basali; alcune specie producono bulbilli (strutture bulbiformi che formano nuove piante) sull’infiorescenza. Le piante sono generalmente monocarpiche, il che significa che sono piante che fioriscono, producono semi e poi muoiono. I fiori gialli o verde chia chiaro, in alcuni casi rossi, sono portati in alte infiorescenze ramificate o non ramificate che possono raggiungere più di 9 metri di altezza in alcune specie. Ogni fiore è formato da sei petali e un’ovaia inferiore (cioè le altre parti del fiore sono attaccate sopra l’ovaia) e produce abbondanti quantità di nettare. I fiori sono impollinati da pipistrelli, insetti o uccelli, a seconda della specie. I fiori producono frutti a capsula. Come adattamento ai loro habitat aridi, utilizzati per il percorso fotosintetico noto come CAM (CAM: Crassulacean Acid Metabolism, ossia metabolismo acido delle crassulacee), in cui il biossido di carbonio viene fissato durante la notte per limitare la quantità di acqua dagli stomi fogliari durante il giorno. Nel recente libro di

Stefano Mancuso “Plant Revolution” (Giunti Editore) si parla di questa capacità di alcune Crassulacee di compiere il processo di respirazione della pianta in due momenti diversi. SCELTA CHIAVE: IL CONTENITORE Il portamento e l’aspetto di questo interessante gruppo di succulente le rendono molto interessanti dal punto di vista commerciale dando di volta in volta un tocco tropicale o desertico al nostro assortimento. Un particolare aspetto della coltivazione delle Agavi deve essere riposto nella scelta del contenitore. È infatti consigliato caratterizzare il vaso nel quale offrire le Agavi. Se si sceglie di accompa accompagnare il vaso con un coprivaso in ceramica o in plastica dura con una etichetta moderna ed accattivante, si avrà subito un prodotto di design destinato a mercati cittadini. Se invece si vuole restare in una produzione tradizionale consiglio di coltivare le piante in vasi di cotto coprendo la superficie del terriccio con delle pietre decorative, anche semplici pietre di tufo, pomice o lapillo. Di certo se ci si vuole avvicinare al mondo delle piante grasse e se si vuole affrontare il problema della riduzione della plastica e dell’acqua nel florovivaismo si può facilmente pensare a coltivare delle Agave in ogni regione d’Italia. IL CONTENITORE GIUSTO • Fornisce tocco tropicale o desertico al nostro assortimento Caratterizzare il vaso • Usare coprivaso in ceramica o in plastica • dura con etichetta moderna • Usare vasi di cotto coprendo la superficie del terriccio con delle pietre decorative

Agave stricta.

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Agave geminiflora.

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VARIETÀ DA COLTIVARE AL FREDDO, IN VASO E DA CARATTERIZZARE Q AGAVE LOPHANTHA E A. LOPANTHA ‘SPLENDIDA’ Si tratta di una specie a crescita media costituita da una rosetta acaule di 50 centimetri di diametro per 60 centimetri di altezza a maturazione. Le foglie sono spesse 1-2 centimetri e decorate da fini spine su tutto il margine. Questa specie ha una buona resistenza al freddo se il terriccio è asciutto e se le piante sono esposte in pieno sole durante l’estate, in modo che i tessuti fogliari siano ben stratificati e quindi più forti. La Variegata e la Tricolor, più lente nella crescita, sono maggiormente accattivanti dal punto di vista commerciale. Il vaso da proporre deve essere di buone dimensioni per l’apparato radicale importante. AGAVE FILIFERA R Tra le più compatte, si caratterizza per avere delle foglie corte, tozze, inserite su una rosetta piccola. Le foglie misurano fino a 30 centimetri, sono rigide e lanceolate e caratterizzate dalla presenza di screpolature dei margini fogliari che danno origine ai tipici “fili”. La spina terminale presente sulle foglie è grigia e ben pronunciata. Particolarmente rustica se usata in pieno campo, presenta anche una forma compacta più piccola con foglie lunghe 10 centimetri listate di bianco e con spina terminale nera. La forma compacta è particolarmente indicata per la coltivazione in vaso, così come per composizioni con altre succulente. Q AGAVE APPLANATA Tra le più resistenti al freddo, le Agave appartenenti a questa specie sono facili nella coltivazione e molto resistenti. Alcune piante appartenenti a questa specie prosperano nelle brutte aiuole in uno dei ristoranti autostradali più trafficati della cintura milanese da almeno 20 anni! Ha uno sviluppo lento. Ottima pianta da vaso e da giardino. Ha bisogno di terreni sciolti. Sono frequenti se non controllati gli attacchi di parassiti sulle radici, in particolare cocciniglie. Agave applanata ‘Cream Spike’ è particolarmente attraente, una piccola succulenta a forma di rosetta che cresce fino a 10 centimetri di altezza.

AGAVE ATTENUATA & CULTIVARS R Questa specie è particolare nel mondo delle Agave perché è formata da una grande rosetta di foglie verdi o più raramente variegate dalle fattezze morbide e molto decorative anche perché senza spine laterali. Le punte delle foglie portano una unica spina morbida. Questa pianta ha bisogno di tempo per crescere e merita vasi grandi, vasi che comunque necessitano protezione in inverno. È un buon esempio di Agave decorativa per produzioni di piante da appartamento. Certamente iniziare la coltivazione con piate micro - propagate e selezionate per le caratteristiche di resistenza e di rapidità nello sviluppo permettono di accorciare i tempi di coltivazione. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | coltivazione

Q AGAVE STRIATA L’Agave striata è una succulenta dalla rosetta densa che produce foglie lunghe con una bella crescita sferica. I cespi più vecchi possono arrivare a 2-3 metri di larghezza. Mostra molte forme diverse per abitudine generale e forma delle foglie. La caratteristica principale sono le foglie: molto numerose, lineari, diritte fino ad arcuarsi, piuttosto turgide, lisce o scabre lungo i margini privi di spine, lunghe 25 - 100 centimetri e di colore variabile dal verde pallido, al grigio-argento o ruggine. Tra le Agave qui descritta è certamente la più facile dal punto di vista della gestione commerciale. La possibilità di raccogliere le foglie per il trasporto la rende facilmente stoccabile. Importante il rapporto tra dimensione del vaso e ampiezza della chioma. AGAVE ‘BLUE GLOW’ R L’Agave ‘Blue Glow’ è una bella succulenta con rosette solitarie che crescono lentamente fino a 60 centimetri di altezza e fino a 90 centimetri di larghezza. Le foglie sono blu-verdi, con margini rossi bordati di giallo e con sottili spine morbide e una nervatura centrale rossa corta e robusta. Le piante all’aperto fioriscono tipicamente tra il decimo e il quindicesimo anno. Le piante da appartamento non possono mai fiorire. Quando una pianta esterna fiorisce, manda su uno stelo singolo, robusto, eretto, alto fino a 10 piedi (3 metri), fiorito dal centro della rosetta basale delle foglie. Fiori di colore giallo-verdastro (ciascuno lungo fino a 3 pollici / 7,5 centimetri) fioriscono in pannocchie in luglio-agosto. Q AGAVE TITANOTA L’Agave titanota è un’Agave di medie dimensioni dall’aspetto estremamente robusto e forma una rosetta prevalentemente solitaria con una corona ampia e aperta di poche foglie larga fino a 75 centimetri di diametro. Ci sono due diverse forme di aspetto di questa pianta. Molto apprezzata dagli appassionati questa Agave ha foglie larghe di colore bianco-alabastro nella forma Gentry, grigio-verde intenso o blu pallido nella forma Felipe Otero. I margini delle foglie sono arricchiti con vari gradi di spine che alternano tratti quasi completamenti glabri a tratti fortemente dentellati, simili a denti di sega, dal colore paglierino fino al color nero dall’aspetto molto malevolo. Questo aspetto così aspro delle spine rende questa varietà particolarmente apprezzata dai clienti.

AGAVE POTATORUM & CULTIVARS R Questa specie è in particolare molto adatta per il vaso perché è relativamente facile da coltivare. Cresce abbastanza velocemente in terreno ben drenato se annaffiata regolarmente; più acqua e fertilizzante ottiene questa pianta, più velocemente crescerà. Durante i mesi invernali, se la pianta è stata irrigata e concimata regolarmente in estate, attenzione perché sarà più sensibile alle basse temperature. In linea generale le piante coltivate in vaso sono più resistenti alla siccità e possono sopportare anche forti escursioni. Rimuovere le foglie basali vecchie per rendere le piante più accattivanti dal punto di vista commerciale. La propagazione può essere fatta dai polloni basali, rimuovendoli in primavera o in estate. Si possono mettere in radicazione le talee nel vaso finale (ottimale 14 - 17 centimetri). 34

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PRODUZIONE | difesa

Sintomi appassimento su branche.

FITOFTORA,

PREVENIRE GLI ATTACCHI Presente in Europa a partire dagli anni ’70, può essere tenuta sotto controllo conoscendone le modalità di propagazione e attuando un riconoscimento tempestivo

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di Valerio Pasi

na malattia molto diffusa nei giardini e nei vivai è la fitoftora (Phytophtora spp.). Due sono le specie più diffuse: Phytophtora cinnamomi e Phytophtora cactorum, agenti causali delle malattie conosciute come Marciume radicale o declino e Marciume del colletto. Il Marciume radicale è la malattia più diffusa, anche a livello di vivaio, e causa i maggiori danni sulle alberature, gli arbusti e le piante ornamentali in generale. La seconda interessa principalmente le pomacee (melo e pero soprattutto). COLPISCE TREMILA SPECIE VEGETALI La fitoftora è un fungo agente di marciume radicale e viene trasmessa nel suolo e nella soluzione circolante. I sintomi della malattia consistono nel marciume delle radici assorbenti, cui consegue il deperimento e la perdita di vitalità della pianta ospite. Anche le radici più grandi possono essere attaccate. Altri sintomi consistono in appassimenti, avvizzimenti, disseccamenti, cancri del fusto, perdita della produttività, decremento della dimensione

dei frutti, essudati gommosi, marciume del colletto. La fitoftora interessa un gran numero di specie vegetali, circa 3000, sia ornamentali sia da frutto, in tutto il mondo. Tra le specie più colpite nella nostra regione ricordiamo il castagno, il faggio, il noce, la quercia, le coniTECNICHE DI PREVENZIONE • Trattare con mezzi chimici (Fosetyl-alluminio, metalaxil, fosfiti) • Trattare con mezzi biologici (Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii) • Drenaggio delle acque in eccesso • Evitare il ristagno d’aqua • Evitare l’eccesso di irrigazione • Limitare gli apporti irrigui • Pacciamare con sostanza organica • Creare una barriera fisica che impedisca all’acqua di scorrimento di invadere altre zone • Riconoscere subito i sintomi della malattia Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | difesa fere, le ericacee ((Azalea, Rhododendron e così via) e moltissime specie ornamentali (Viburnum Viburnum tinus tinus). Tra le piante più colpite vi sono le conifere, soprattutto dei generi Thuja, Cupressocyparis x leilandii, Chamaecyparis. ATTENZIONE A INDIVIDUARLA CORRETTAMENTE Molto spesso i sintomi degli attacchi di fitoftora vengono confusi con i sintomi da cancri rameali o del fusto. La distribuzione geografica comprende, all’interno della regione EPPO, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Marocco, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Svizzera, Turkia, Regno Unito, Serbia, Croazia. L’origine geografica, invece, non è stata stabilita con certezza, anche se è stata descritta per la prima volta in Indonesia, a Sumatra. Zentmyer suggerisce che la specie sia endemica nel sudest asiatico e nel sud Africa e che in seguito si sia diffusa in America latina e, solo in tempi più recenti, anche in Europa (regione EPPO). Qui la prima nazione oggetto di segnalazione è stata la Francia, su ericacee e conifere ornamentali, nel 1974. Per comprendere come impedire o limitare gli attacchi della malattia, è importante conoscere come il fungo si diffonde e infetta CICLO VITALE

Sintomi su germoglio e foglie Foto Buttè.

le piante. L’infezione parte solitamente da piante infette, le quali recano e producono micelio, sotto forma di ife sottili e invisibili dalle radici. L’infezione può partire anche da suolo contaminato che viene trasportato dai macchinari utilizzati per la coltivazione, la raccolta o per la manutenzione. È possibile anche che i propaguli vengano trasportati con il seme e, molto più facilmente, con il substrato contaminato delle specie ornamentali coltivate in contenitore. FASI DI SVILUPPO Con lo sviluppo del micelio vengono prodotte clamidospore, che sono contenute in una sacca con un rivestimento spesso, in grado di rimanere nel terreno sino a quando non si verificano le condizioni per una corretta germinazione. Solo allora, in condizioni di elevata umidità e temperature intorno ai 20-30°C, con pH ottimale del terreno tra 5 e 6, si sviluppano gli sporangi, i quali in seguito alla rottura della sacca, rilasciano le zoospore. Le zoospore sono delle spore con ciglia mobili (flagelli), in grado di muoversi nel film di acqua presente nel terreno e quindi di trovare altre piante da infettare. Le zoospore, una volta trovato un ospite suscettibile, si appressano alle radici formando una ciste e germinano sulla superficie della radice. La penetrazione all’interno dell’ospite avviene entro le 24 ore. Il fungo attacca e invade le giovani radici assorbenti causando un marciume che si estende sino alla base del fusto. I propaguli possono anche interessare la parte aerea della pianta, quando sono proiettati dalla pioggia o dall’irrigazione. Il fungo comincia a produrre clamidospore e il ciclo può ricominciare. LUNGA RESISTENZA La P. cinnamomi è in grado di sopravvivere all’interno dei resti vegetali e può vivere per molto tempo anche nel substrato, almeno sei anni nei suoli umidi sotto forma di clamidospore. Il controllo della malattia deve

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innanzitutto avvenire in vivaio, durante la coltivazione, attraverso la pronta eliminazione delle piante sintomatiche e la prevenzione, da attuarsi sia con mezzi chimici che con mezzi biologici. Tra i mezzi chimici troviamo il Fosetyl-alluminio e il metalaxil (fitosanitari), ma anche i fosfiti (concimi) si comportano molto bene sia applicati per via fogliare che per via radicale. I mezzi biologici consistono nell’inoculo di organismi antagonisti e/o soppressivi, tra i quali ricordiamo il genere Trichoderma. Le specie più utilizzate sono Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii e vengono distribuite nel terreno con formulati sotto forma solida o liquida, sia per un approccio di tipo preventivo, all’impianto, che per un approccio curativo o, meglio, protettivo. Tra i prodotti fitosanitari da utilizzare in vivaio troviamo Remedier, Patriot Dry, Tellus e Trianum G. Questi prodotti possono essere incorporati nel substrato al momento Imbrunimento dei vasi Foto Buttè.

dell’invasatura oppure nel terreno se si tratta di vivai in pieno campo. Nei giardini, qualora si riscontrassero attacchi a carico di una o più piante, occorre eliminarle prontamente, insieme con il maggior numero possibile di radici, soprattutto quelle più piccole, e cominciare a ragionare sull’ambiente che ha predisposto la manifestazione della malattia. Occorre dapprima verificare che vi sia un drenaggio sufficiente a far sì che non si creino condizioni di ristagno d’acqua, fattore indispensabile per il movimento delle zoospore e, nel caso, mettere in atto lavori di drenaggio delle acque in eccesso. Anche l’eccesso di irrigazione è chiaramente un fattore predisponente le infezioni e perciò, ove si sono verificati casi di attacco, occorrre limitare fortemente gli apporti irrigui al di fuori del tappeto erboso e soprattutto quelli sottochioma e agli arbusti ormai affermati. La pacciamatura con sostanza organica (corteccia, cippato, fibra di legno, foglie sminuzzate) è ancora una volta un alleato prezioso nella lotta contro questo fungo patogeno. In alcune situazioni occorrerà anche creare una barriera fisica che impedisca all’acqua di scorrimento di invadere le zone suscettibili dei giardini, dei vivai e dei frutteti, mediante lo scavo di scoline e fossi. La cosa più importante, comunque, è cercare di riconoscere subito i sintomi della malattia, in modo da provvedere quanto prima ad allontanare il potenziale di inoculo e cominciare da subito la attività di prevenzione, sia attraverso l’uso dei fosfiti che attraverso l’uso di prodotti non fitosanitari, che vengono registrati spesso come inoculi micorrizici o ammendanti, possono contenere dei ceppi di Trichoderma utili come quelli presenti nei prodotti fitosanitari e che possono essere utilizzati anche nei giardini o comunque al di fuori del campo di applicazione agricolo.

Sintomi al colletto Foto Buttè.

SPECIE SUSCETTIBILI A FITOFTORA NEL NOSTRO AREALE • Actinidia deliciosa • Allium fistulosum • Araucaria angustifolia • Begonia • Camellia • Camellia japonica • Castanea, Castanea dentata, Castanea sativa • Cedrus deodara, Cedrus atlantica, Cedrus libani

• Chamaecyparis • Cinnamomum spp. • Cupressus spp. • Erica umbellata • Ericaceae • Eucalyptus spp. •F Fagus spp. • Hypericum formosum • Ilex glabra

• Juglans regia, Juglans nigra • Kalmia latifolia • Lactuca sativa • Laurus nobilis • Lavandula angustifolia • Leucadendron • Leucothoe • Lupinus luteus • Magnolia virginiana

• Pinus radiata • Platanus acerifolia • Prunus persica • Pseudotsuga menziesii • Quercus cerris, Quercus robur, Quercus suber • Rhododendron •T Taxus baccata •V Vaccinium corymbosum • Viburnum

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TENDENZE TENDENZE || novità novità

HELIANTUS EFFETTO WOW Si chiama SunBelievable il girasole ibridato da Beekenkamp. Che ha tutte le qualità per spopolare la prossima estate

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di Costanza di Matteo

acile da produrre, esteticamente d’impatto, vigorosa e rifiorente: Sunbelievable ha davvero tutte le caratteristiche per diventare un ottimo prodotto per la stagione estiva. Può essere messo in vendita da aprile.

FIORITURA CONTINUA Stiamo parlando di una delle novità di Beekenkamp, una pianta di girasole che del girasole tradizione manIL VALORE AGGIUNTO Sunbelievable è arrivato terzo nel concorso per la “Pianta dell’anno” al RHS Chelsea Flower Show. Inoltre è certificato come pianta che aiuta gli impollinatori.

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tiene i colori e la forma del fiore, ma che si sviluppa con un portamento a cespuglio raggiungendo i 60 centimetri di altezza, produce molte ramificazioni e fiorisce ininterrottamente da maggio a ottobre. Vigorosa, i rami fioriti possono essere tagliati e la pianta continuerà comunque a fiorire. SunBelievable va bene sia in vasi grandi sia in giardino, dove ha delle ottime performance. Può stare in pieno sole così come in mezz’ombra. Va innaffiato e concimato regolarmente. HA SUPERATO LE PROVE Le piante di questo nuovo Heliantus sono state testate in Olanda. Sono state trapiantate da un vaso piccolo o plug in vasi da venti litri o basket da 9,5 litri intorno alla settimana 16. In ogni vaso sono state messe a dimora cinque piante, e in ogni basket, tre. Intorno alla settimana 20, le piante sono state messe in pieno campo dopo una fase di


SunBelievable ha ottime performance sia in vaso sia a terra.

Giovane pianta di Heliantus SunBelievable.

Le piante necessitano di irrigazione e fertilizzazione regolare. Crescono bene in pieno sole come in mezz’ombra.

PER INFORMAZIONI www.beekenkamp.nl

indurimento in serra fredda. I vasi sono stati appoggiati su stand in cemento collocati su pavimenti in cemento. A causa dell’orientamento del campo, le piante sono state in pieno sole tutto il giorno, fatta eccezione per una fase breve di ombra mattutina. Il substrato utilizzato per il trapianto è arricchito con 3 chili al metro quadrato di Osmocote a lenta cessione. Inoltre, tutti i vasi sono stati fertirrigati a goccia. Le piante non sono state trattate, fatta eccezione per due trattamenti fungini preventivi, effettuati prima della metà di giugno. Sono stati rimossi i fiori appassiti. I risultati sono stati eccellenti per tutte le varietà testate. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE TENDENZE || annuali annuali

UN NUOVO GIORNO PER LA

GAZANIA Gazania New Day Clear Orange.

Una cultivar più uniforme, con fiori più grandi e portamento migliore, compatta e resistente, disponibile in un mix di colori che fanno subito estate di Alessandro Coraggio

GAZANIA NEW DAY • Una fioritura più uniforme rispetto alle altre varietà in commercio, fiori più grandi e portamento più uniforme. • Il portamento più compatto ed uniforme consente di avere piante più robuste e di maggiore qualità sia in produzione, che nel punto vendita che nelle meni del cliente finale. • Varietà selezionate per avere degli steli più corti e piante più forti. • Miscuglio adatto per la coltivazione in alta densità e in piccoli contenitori. • Resistente anche all’asciutto e adatte per la coltivazione in tutti i contenitori così come in aiuola. 40

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a Gazania rigens della serie New Day di PanAmerican Seed colpisce per l’eccezionale fioritura, per la grandezza dei fiori e per il fatto che la pianta è compatta, forte. L’alta qualità delle giovani piante si traduce anche, per i coltivatori, in una maggior facilità di produzione e maggiore convenienza per il retail. È stata selezionata per avere degli steli fiorali più corti e per avere un aspetto più robusto. Il suo portamento compatto la rende particolarmente adatta alla coltivazione in pack ad alta densità così come alla coltivazione in vaso. Infine questa serie è molto resistente alla siccità e si sviluppa molto bene in vasi e basket, così come nelle bordure.


Gazania New Day Pink Shades.

NON SERVONO FITOREGOLATORI In 4 -5 settimane è pronta per passare dal letto di semina al rinvaso. Il tempo di coltivazione per arrivare al prodotto finito è di 8 – 9 settimane. Un consiglio per la propagazione: generalmente le piantine di Gazania non necessitano di fitoregolatori. Durante la fase di produzione delle piantine si devono evitare livelli elevati di EC nel substrato, che hanno come esito bruciature in corrispondenza degli apici fogliari e dei margini. I problemi più comuni a cui va incontro il produttore sono i parassiti animali: afidi, acari e aleurodidi. Le piante già indurite sono molto resistenti alle malattie, si deve prestare maggiore attenzione all’emergenza delle piante e alle prime fasi di sviluppo. La durata della coltivazione varia in funzione dei livelli di intensità luminosa. Per esempio, in regioni e periodi caratterizzati da una ridotta luminosità, la coltivazione dura circa tre settimane in più. Per regolare la crescita delle piante è possibile somministrare B-Nine/Alar (daminozide) in concentrazione da 3.500 ppm. È sufficiente un trattamento, due – tre settimane dopo la ripicchettatura. Gazania New Day Red Stripe.


TENDENZE | network

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na community, ecco l’idea di Florsistemi, studiata appositamente per i professionisti del florovivaismo; un modo per rivalutare l’intero settore e divenire fonte di ispirazione. Floral designer, produttori, grossisti, testate giornalistiche e blogger si ritrovano così sotto un unico tetto virtuale, una casa dove è possibile scambiarsi informazioni tecniche, novità in termini di prodotto e tendenze del momento, senza dimenticare la creatività.

PER PARTECIPARE • Cerca la pagina Flower Social Club su facebook • Inoltra la richiesta di iscrizione alla community • Verifica che le informazioni del tuo profilo siano pubbliche • Verifiche che nel tuo profilo sia segnalata la professione

METTERSI IN MOSTRA Essere presenti con la propria attività sui social è una forma di advertisement, questo lo sappiamo. La vetrina virtuale è potenzialmente enorme – anche se questo non basta a stabilire che il pubblico sostanzialmente illimitato diriga il suo sguardo verso di te. Per ottenere attenzione e seguito, essere presenti sui social non basta. Fare rete, strutturarsi in una community, è un passo verso la visibilità reale. “Vogliamo sfruttare le potenzialità dei social network per rivalutare il settore floricolo, all’interno di un progetto da cui potranno trarre beneficio tutte le figure del settore, anche attraverso la creazione di nuove opportunità

Si chiama Flower Social Club l’iniziativa di Florsistemi che si pone l’obiettivo di rendere più visibile e più coesa l’eccellenza italiana di Francesco Tozzi nel settore floricolo

FARE RETE, 42

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SUI SOCI A


commerciali. Per questo abbiamo pensato a una community esclusiva, composta dalle migliori aziende italiane. L’idea è diventare anche, grazie alla condivisione di foto e idee all’interno del gruppo, un luogo di ispirazione” – queste le parole con cui Davide Lucente, di Florsistemi, presenta il progetto. UN CONTEST PER L’ARTE FLOREALE Una delle modalità con cui si ottiene visibilità e diffusione sui social è indire dei contest. La pagina Flower Social Club è promotrice di un concorso che si chiuderà il 15 febbraio. I floral designer aderenti alla community potranno postare ogni giorno fino a un massimo di cinque foto, che abbiano per oggetto le loro creazioni floreali, accompagnate dall’hashtag #flowersocialclub. I fioristi in gara verranno inseriti in un report settimana dopo settimana in base al numero di “like” che le loro foto riceveranno. Infine, il vincitore del concorso sarà stabilito da una giuria di esperti in base a innovazione tecnica, qualità ed estetica, e verrà premiato a Myplant&Garden 2019. Il regolamento dell’iniziativa artistica libera è consultabile dai partecipanti all’interno del gruppo. La community è già attiva, la partecipazione è libera e gratuita, e fino al 15 febbraio c’è tempo per pubblicare, condividere, commentare e partecipare.

I AL

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TENDENZE | coltivazione

AROMATICHE

DA (A)MARE Le serre di produzione situate nella piana di Albenga.

Aromare è il nuovo marchio presentato da Floricoltura Gagliolo. Una linea composta da otto essenze per soddisfare le esigenze dei consumatori più attenti. Il motto? La natura in cucina di Francesco Tozzi foto Studio Rossello

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l posto è quello giusto, quello tradizionale, caratteristico, vuoi per il clima mediterraneo e per la vicinanza al mare. Ligure. E l’associazione è presto fatta: Liguria, Piana di Albenga, erbe aromatiche. Una facile e logica unione di idee. La Floricoltura Gagliolo nasce proprio qui, nella zona dove l’antica tradizione ligure ha la maggiore espressione.“Una tradizione che noi portiamo avanti con orgoglio, e che siamo stati in grado di sviluppare. Nel corso degli anni, grazie a importanti investimenti nell’innovazione, siamo diventati un’azienda dinamica, capace di competere con le principali realtà del nord Italia Italia”, ci raccontano i responsabili, mentre visitiamo l’azienda. Prova ne è il lancio del marchio Aromare: una nuova gamma di piante studiata appositamente per il consumatore più esigente e rivolta al canale specializzato dei garden center e centri di giardinaggio.

matiche, senza trascurare l’aspetto commerciale. Il segreto? Le piante Aromare sono coltivate su terreni esposti alla brezza del mare, all’influenza delle montagne e al clima favorevole e sempre soleggiato per esaltarne tutti i profumi e i sapori. A questo si aggiunge uno studio attento del marchio, un payoff accattivante – Aromare, la natura in cucina – e un’immagine immagine coordinata riconoscibile. Le piante, inoltre, sono certificate GlobalGap e rispettose dell’ambiente, essendo il risultato di rigorosi disciplinari di produzione. “Questa nuova linea è stata creata per un punto vendita moderno e dinamico, attento e orientato a una clientela evoluta, che non ricerca solo il prezzo – continuano dall’azienda –. Inoltre, abbiamo pensato anche a un supporto web dedicato, con ricette studiate ad hoc, video tutorial di cuochi locali e informazioni legate al territorio”. Otto le referenze, tra le essenze più classiche

PER CANALI SELEZIONATI Un salto di qualità per l’azienda ligure, che con l’introduzione di questa nuova linea, curata in ogni dettaglio, ha voluto dare un nuovo valore aggiunto alla produzione delle aroANTEPRIMA MYPLANT La nuova linea Aromare sarà presentata in anteprima durante i giorni di Myplant & Garden (Fiera Milano-Rho, 20, 21, 22/02), all’interno dello spazio Garden Center New Trend, realizzato dalla nostra rivista GreenUp, Vg Crea, Erica Cherubini e GreenHouseItalia. Padiglione 12, stand A47. www.myplantgarden.com 44

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Lo staff dell’azienda ligure, con al centro il titolare.


TARGET DI VENDITA Floricoltura Gagliolo, che ha la sua sede produttiva ad Albenga, si rivolge a differenti canali: • Grossisti • Vivai • Garden center • Negozi di fiori www.gagliolo.it Vassoio di salvia Aromare.

della produzione ligure: rosmarino, lavanda, menta Mojito, erba cipollina, maggiorana, origano, salvia, timo Faustini. ANCHE FIORITE E MEDITERRANEE Oltre alle aromatiche, che rimango il core business, Floricoltura Gagliolo nel corso degli anni si è specializzata anche nella produzione di piante fiorite e mediterranee, al fine di diversificare la coltivazione e ampliare così l’offerta. Una delle prerogative sta nella standardizzazione del prodotto in tutto l’arco dell’anno, in modo da garantire una continuità di fornitura. Attenzione anche per l’ambiente: “I vasi in cui produciamo, i vassoi e i materiali che utilizziamo per la spedizione sono riciclati e riciclabili, l’energia che utilizziamo proviene da fonti rinnovabili e dal nostro impianto fotovoltaico che sostiene la produzione”, precisano i responsabili di Floricoltura Gagliolo. Da sottolineare anche l’attenzione nei processi produttivi, grazie alla quale l’azienda ligure ha ottenuto nel 2013 la certificazione di prodotto Global Gap, costantemente monitorata e controllata dall’ente certificatore Agroqualità. Insomma, un’azienda a tuttotondo che ora lancia una nuova sfida, sulla via del prodotto ricercato e di qualità.


TENDENZE | società

PIANTARE ALBERI

Se ne è parlato durante un convegno alla presenza di professionisti di vari settori. E il green nelle città assume un ruolo sempre più essenziale e meno accessorio. Un volano per la produzione vivaistica di Daniela Stasi

Q

uando esci da un incontro con i pensieri ancora rivolti ai temi trattati, significa che quanto emerso ha lasciato il segno. È accaduto a ottobre con il convegno dal titolo “Il verde nelle smart cities. Parchi e viali alberati per il benessere delle città, contro degrado e criminalità. Ricerca, esperienze e innovazio-

vegetazione è risultata associata con una minore presenza di reati violenti e reati contro il patrimonio La presenza di

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I

PER RIDURRE IL CRIMINE

ne tecnologica per una nuova visione del verde urbano”, organizzato dalla Consulta Esperti per l’Italia e Assofloro Lombardia. Nel corso dell’iniziativa professionisti e istituzioni hanno messo in evidenza alcuni aspetti essenziali sul perché sia fondamentale potenziare l’aspetto green delle nostre città. La presenza di alberi e di verde nei contesti urbani e periurbani è un indicatore importante di qualità della vita: città con più verde, ben pianificato, gestito e curato, hanno un valore aggiunto, soprattutto se si considera che il costante superamento dei limiti di PM10 pone l’Italia a rischio deferimento alla Corte di Giustizia Europea. Durante il convegno, oltre a porre l’accento sull’importanza del verde contro l’inquinamento, tema molto caro alla nostra rivista, si è affrontata la questione del verde urbano secondo

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TENDENZE | società

VISIONE DI SISTEMA Interessante anche l’intervento di Michèle Pezzagno, professore di Tecnica e pianificazione urbanistica all’Università degli Studi di Brescia, che ha fatto una cronistoria sul ruolo e l’importanza del verde dal punto di vista urbanistico. In particolare, ha sottolineato che solo dal 2001 si è cominciato a parlare, anche sotto il profilo legislativo, di qualità delle aree verdi e dell’importanza della multidisciplinarietà. La qualità delle aree verdi è un fattore direttamente correlato alla presenza di fenomeni di degrado. «È importante – commenta Pezzagno – pensare alla riqualificazione dei piccoli comuni, importanti tanto quanto metropoli come Milano. Cosi come è importante il verde di prossimità, perché è quello vissuto dai cittadini, come il sistema verde su ampia scala, che collega a rete la regione. Occorre dunque una visione di sistema, e da questo punto di vista è significativo che a Milano ci sia un assessorato che unisce verde e urbanistica, caso unico in Italia».

prospettive diverse. Tra cui quella della sicurezza, su cui puntiamo l’attenzione in queste pagine. ESEMPI OLTREOCEANO Oggi si attribuisce agli alberi anche un valore intrinseco di legalità. Recenti studi americani hanno dimostrato che là dove ci sono giardini curati, la microcriminalità è in discesa. Il caso di Philadelphia ha fatto scuola: «Nel 2014 alcuni studiosi hanno analizzato i lotti liberi della città rilevando che erano “inquinati” da degrado e microcriminalità. Una parte di questi sono stati bonificati e resi alla collettività come parchi e giardini pubblici a gestione privata. Risultato: i fenomeni di criminalità hanno lasciato il passo a un ambiente curato, protetto e, fattore assai più importante, sicuro». A renderlo noto, Francesco Ferrini, professore ordinario presso l’Uni48

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versità di Firenze, che ha messo in luce il rapporto esistente tra la presenza di alberi e alcune tipologie di reato (crimini violenti e reati contro il patrimonio) e due reati specifici (furto con scasso e atti vandalici) con uno studio realizzato negli Stati Uniti in contesti metropolitani. «La ricerca ha studiato l’effetto della vegetazione sulla criminalità in 98 condomini in una zona a edilizia pubblica di Chicago – spiega Ferrini – e ha evidenziato che la presenza di vegetazione, il cui livello è stato misurato su una scala di cinque punti basandosi su foto aeree e a livello del suolo, è risultata associata con una minore presenza di reati violenti e reati contro il patrimonio. Questi risultati hanno implicazioni politiche importanti, che rafforzano i progetti di nuove aree verdi e la loro adeguata manutenzione». Altri ricercatori hanno mostrato una diminuzione del 12% dei reati a fronte di un aumento del 10% della copertura arborea. «Si può asserire che la presenza di alberature stradali è associata a tassi di criminalità più bassi – conclude Ferrini –. Pur se è improbabile che qualcuno scelga di piantare

un albero solamente per il potenziale effetto sulla criminalità, è importante sottolineare che, insieme a tutti gli altri benefici, la riduzione del crimine può fornire un ulteriore stimolo alla piantagione di alberi». CORRETTA GESTIONE Partendo da questi presupposti, chiaramente risulta fondamentale cercare di trasformare le aree verdi già esistenti con azioni che tendano a interdire comportamenti vandalici, impropri e criminali con azioni di progetto, gestione e manutenzione continuative. E per potere centrare tale obiettivo è necessario che le amministrazioni pubbliche mettano in atto azioni comuni e coordinate con le forze dell’ordine, la polizia locale, le strutture sociali e il gestore dello spazio verde pubblico. Un aspetto che sembra scontato, ma che nella realtà non lo è affatto.


RoboBee è il drone ideato dalla Harvard University nel 2013, in continua evoluzione. L’obiettivo è che possa arrivare a impollinare autonomamente: proprio quello che il drone brevettato da Walmart dovrebbe già saper fare.

TENDENZE | tecnologia

IMPOLLINATORI

ROBOT

È stato presentato un brevetto di ape – drone che sarebbe in grado di impollinare le coltivazioni al posto degli insetti, sempre meno numerosi di Filippo Terragni

L’

azienda che possiede il brevetto è Walmart, e si tratta di un’ape robot che potrebbe potenzialmente impollinare le coltivazioni come fanno le vere api: una iniziativa che sembra indicare che Walmart stia cercando di avere un maggiore controllo sulla propria filiera alimentare. Anche altre organizzazioni stanno sviluppando droni impollinatori per compensare il calo delle popolazioni di api. POTENZIA IL CONTROLLO SULLA PRODUZIONE Queste api robotizzate autonome sono definite tecniQ camente droni impollinatori, e avrebbero la capacità di trasportare il polline da una pianta all’altra impiegando sensori e telecamere per rilevare la localizzazione delle coltivazioni. Ma non è l’unico brevetto che punta a robotizzare alcuni aspetti della produzione agricola: il brevetto dell’ape robot infatti è comparso insieme ad altri cinque brevetti di droni per l’agricoltura, compreso uno che identificherebbe i parassiti e un altro che invece monitorerebbe la salute delle colture. Non è ancora chiaro lo scopo di questi brevetti presentati da Walmart, ma potrebbero essere interpretati come un ingresso dell’azienda nel settore agricolo per avere un maggior controllo sulla propria filiera alimentare, in linea con l’impegno assunto recentemente di migliorare il settore della consegna di prodotti alimentari, aumentando il raggio di azione a tutti gli Stati Uniti e accorciando i tempi di consegna – in alcune località si parla di consegna entro tre ore. Sempre per ampliare le possibilità di vendita, Walmart ha presentato un brevetto per un servizio di vendita di alimentari online che permetterebbe ai suoi clienti di accettare o rifiutare i prodotti scelti dai dipendenti della stessa azienda.

ILLUSTRE PRECEDENTE Da vent’anni ci troviamo di fronte a un fenomeno chiamato “sindrome dello spopolamento degli alveari”: le api mellifere, che impollinano circa un terzo del cibo che mangiamo, stanno scomparendo velocemente, anche se nel 2017 le morti sono calate rispetto al 2016. Il primo tentativo è stato fatto nel 2013 dai ricercatori della Harvard University: si chiamava RoboBeee, ed era un robot dalle dimensioni di un’ape che poteva volare restando sospeso a mezz’aria, collegato a una fonte di corrente. In questi ultimi anni RoboBee si è evoluto e oggi può anche posarsi sulle superfici, nuotare sott’acqua, tuffarsi e riemergere dall’acqua. I ricercatori vogliono raggiungere l’obiettivo che possa presto impollinare artificialmente i campi coltivati per sostituire le api in estinzione. Le api di Harvard riescono a eseguire molti trucchi, non possono ancora essere controllate a distanza, mentre le api robotiche descritte nel brevetto di Walmart avrebbero questa capacità, oltre all’abilità di individuare automaticamente il polline.

IN BREVE • Da vent’anni sindrome dello spopolamento degli alveari • Le api mellifere stanno scomparendo • Impollinazione è necessaria in agricoltura • Sviluppo di droni che possano impollinare • RoboBee, dell’università di Harvard • Ape drone brevettata da Walmart

Negli ultimi vent’anni il numero degli insetti impollinatori è drasticamente calato. Un problema grave, considerando che un terzo del cibo che mangiamo deriva da impollinazione. Flortecnica e vivaismo

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dal 1977 informa il settore

Novembre / Dicembre 2018 • anno MMXVIII

PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI

giardiniere giard

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Flortecnica e vivaismo

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

N° 013

IL

+ARBOREE

Novembre – Dicembre 2018

Uno sguardo critico e attento sulla micorrizzazione artificiale

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+PROGETTAZIONE

Ogni anno è costante l’immissione di nuove varietà e cresce l’interesse da parte degli addetti ai lavori. Con un consumo sempre in aumento.

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In copertina il tagliaerba e il tagliasiepi ad asta della nuova Gamma Alpha

Le scelte giuste per valorizzare gli spazi verdi in inverno

SMART ATTUA LITÀ

Poinsettia a confronto: i risultati delle prove di Veneto Agricoltura 10 PRIMO PIANO / fiere IPM, sarà il Belgio il paese partner della prossima edizione

31 PRODUZIONE Agave, ottima opportunità di coltivazione. Forte la richiesta dal Nord Europa

TENDENZE 42 social Nasce Flower Social Club per

rendere più visibile l’eccellenza floricola italiana

1 Emak e Merlo insieme per la formazione 2 Unimog, la potenza in un porta-attrezzi 3 Le attrezzature Trevi Benne per il forestale

ILLA RAPPORTO NUOVA RIVISTA

TRA VERDE PER IL GIARDINIERE E CRIMINALITÀ

BEN OLTRE LA BENZINA I dettagli tecnici della nuova gamma di attrezzature professionali a batteria Pellenc

44 coltivazione Aromatiche da (a)mare. Il nuovo marchio di Floricoltura Gagliolo

www.pellencitalia.com



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