TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
Flortecnica e vivaismo
403
dal 1977 informa il settore
© Tuinbouw Communicatie
Gennaio / Febbraio 2019 • anno XLII
*
Intervista con Michael Kester, direttore globale di Syngenta Flowers, che sta rilanciando la divisione Syngenta dedicata alle colture ornamentali.
“Chi coltiva è nostro amico” 18 PRIMO PIANO / attualità Plastica addio: il florovivaismo pensa a nuove soluzioni per contenitori ed etichette
36 PRODUZIONE Tipi da medaglia: le tre varietà che hanno ricevuto il primo premio di Fleuroselect
TENDENZE
52 estere Il 2019 è l'anno di... Ecco le quattro
specie scelte dal National Garden Bureau
56 mercati Piante da secco, cresce
la domanda secondo i dati ISMEA
Via Nazionale Km. 57 + 07 98054 Furnari (ME) Italia | tel. fax +39 0941 802051 www.giambopiante.it | info@giambopiante.it
EDITORIALE | questo numero
U
n numero che parte subito sprint fin dalla copertina, dedicata a Michael Kester, direttore globale di Syngenta Flowers. 63 anni, da 40 anni in azienda, ha una lunga storia di gestione globale di diversi rami aziendali e da due anni ha messo mano (e muscoli!) alla parte di Syngenta dedicata alle colture ornamentali. Ci ha raccontato del suo impegno per rilanciare la divisione Flowers in Italia e nel mondo, mettendo l’accento sull’importanza dei coltivatori, in un’ottica di fiducia reciproca, che si ottiene, dice lui, con un’offerta di prodotti di qualità e azioni decise. Poi un interessante focus sulla nuova legislazione europea sul divieto di utilizzo della plastica nei prodotti monouso alimentari: questo sarà solo un inizio. Ma per chi lavora nella filiera del verde, in questo scenario si configura la possibilità di emergere e di diventare capofila di una sorta di green revolution. E ci sono aziende lungimiranti, che hanno già iniziato ad adeguarsi. A pagina 18 una nostra selezione. E da Essen, dove si è chiusa l’edizione 2019 di IPM, arrivano input decisamente interessanti per il futuro. Sostenibilità e cambiamenti climatici sono stati tra i temi più dibattuti durante i tre giorni di manifestazione. Da qui, emerge la certezza che la filiera del florovivaismo può fare la differenza. Ma questo è solo un assaggio del primo numero dell’anno di Flortecnica e vivaismo, ora non vi resta che scoprire il resto. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE
L
a pazienza la si impara da bambini. La prima pianta, e forse anche l’ultima, che ho coltivato, è stata la Portulaca oleracea, non quelle belle piante da balconetta ma l’erbaccia che cresceva tra i pomodori nell’orto del mio babbo. La Portulaca mi ha insegnato la pazienza da bambino, soprattutto mi ha fatto capire quanto sia importante l’attesa. Aspettare i germogli dai semi, attendere i fiori dai boccioli. Aspettare che i fiori si aprano la mattina dopo che hanno preso sufficiente sole per poi vederli richiudersi la sera. La pazienza delle piante l’ho imparata da piccolo e me la sono tenuto dentro fino a oggi. Pazienza che mi serve per gestire le tante prove varietali, per vedere come le piante, le varietà commerciali così come quelle ancora sperimentali, si comportano con il passare del tempo. La pazienza delle piante è uno strumento che ci serve per cercare nuovi prodotti; per essere curiosi e innovativi nel cercare nuove varietà da coltivare. Si devono cercare sempre nuove piante, nuovi prodotti e si deve saperli aspettare, anche a lungo. È nella tribolazione che si produce pazienza, e la pazienza è una virtù che porta alla speranza. Spero pazientemente di invecchiare cercando sempre nuove piante o di vederne di migliori. di Matteo Ragni - @matteoragni_eu
Flortecnica e vivaismo
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SOMMARIO | 403 - 2019
Gennaio / Febbraio TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
Flortecnica
403
dal 1977 informa il settore
© Tuinbouw Communicatie
Gennaio / Febbraio 2019 • anno XLII
10 PRODUZIONE
PRIMO PIANO
*
Intervista con Michael Kester, direttore globale di Syngenta Flowers, che sta rilanciando la divisione Syngenta dedicata alle colture ornamentali.
10 INTERVISTA
Chi coltiva è nostro amico colloquio di Matteo Ragni con Michael Kester e Mark Schermer
“Chi coltiva è nostro amico” 18 PRIMO PIANO / attualità Plastica addio: il florovivaismo pensa a nuove soluzioni per contenitori ed etichette
36 PRODUZIONE Tipi da medaglia: le tre varietà che hanno ricevuto il primo premio di Fleuroselect
TENDENZE 52 estere Il 2019 è l'anno di... Ecco le quattro
14 GARDEN CENTER
Radicati nella propria terra di Francesco Tozzi
specie scelte dal National Garden Bureau
56 mercati Piante da secco, cresce
la domanda secondo i dati ISMEA
IN COPERTINA Michael Kester, uomo Syngenta da quarant’anni e direttore globale della divisione piante e fiori di Syngenta Flowers da due anni, racconta a Flortecnica la Syngenta del futuro.
16 18
ANDAMENTI Florovivaismo italiano in crescita di Filippo Tommaseo ATTUALITÀ Plastica addio di Marta Meggiolaro
26 FIERE
“Viene da fuori” di Matteo Ragni
29 FIERE
IPM, le medaglie d’oro di Costanza di Matteo
32 AZIENDE
Compleanno centenario di Bianca Belfiore
33 AZIENDE
Alto livello di Alessandro Coraggio
34 AZIENDE
26
Copriamo il mondo di Filippo Terragni
36 NOVITÀ
Tipi da medaglia d’oro di Filippo Tommaseo
38 RICERCA
Il batterio che sfrutta le api di Filippo Terragni
40 TECNICHE
Micorrize, sì o no? di Valerio Pasi
44 STRUMENTI
L’alternativa alla serra di Viola Delfino
46 STRUMENTI
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Agile e compatto fuoristrada di Daniela Stasi
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Flortecnica e vivaismo
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 403 - Gennaio / Febbraio 2019
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net
48 TENDENZE
48 CONSUMER
Interazioni tecno di Marta Meggiolaro
51 GIOVANI PIANTE
Crisantemo da balcone di Alessandro Coraggio
52 INIZIATIVE
Il 2019 è l’anno di… di Costanza di Matteo
54 ANNUALI
Buon compleanno Surfinia! di Alessandro Coraggio
56 MERCATI
COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Giacomo Castagna , Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.
RUBRICHE
ASSOCIATA AD
07 EDITORIALE
Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni
22 FATTI & BREVI
News dal mercato
e d i z io n i
Piante da secco, cresce la domanda di Paola Lauricella
Laboratorio
verde
Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine
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Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | intervista Pelargonium Calliope Rose Splash®.
CHI COLTIVA
È NOSTRO AMICO
Olandese, 63 anni, intraprendente e con spiccate doti gestionali: questo l’identikit di Michael Kester, che in due anni ha ristrutturato la divisione piante e fiori di Syngenta Flowers colloquio di Matteo Ragni con Michael Kester, direttore globale di Syngenta Flowers e con Mark Schermer direttore marketing Europa
PRODOTTI DI PUNTA NEL 2019 • Begonia tuberhybrida serie Limitless • Pelargonium Calliope® • Lantana Bandana® • Linea prodotti orticoli Vegetalis
I
PM Essen è l’evento dell’anno e di certo è il luogo dove incontrare gente e raccogliere informazioni sulle ultime tendenze per la prossima stagione e raccogliere interviste. E così in un IPM Essen 2019 affollato e ricco di eventi ho incontrato Michael Kester, direttore globale di Syngenta Flowers che con Mark Schermer, direttore marketing Europa, mi hanno voluto raccontare la Syngenta del futuro. Michael ichael Kester è uomo Syngenta da 40 anni, ha una lunga storia di gestione globale di diversi rami aziendali e da due anni ha messo mano e muscoli alla parte di Syngenta dedicata alle colture ornamentali. Cosa vuole dire essere direttore globale di questa divisione? «Quando mi hanno proposto di occupare questa posizione ho accettato subito perché vedevo che l’azienda era in continuo declino. Non c’era una visione, non c’era-
10
Flortecnica e vivaismo
Michael Kester, direttore globale di Syngenta Flowers, sta rilanciando la divisione Syngenta dedicata alle colture ornamentali.
no risposte alle domande del mercato e dei dipendenti. Senza troppa esitazione ho deciso di mettere mano in modo deciso all’azienda, ho tracciato la rotta, ho dato una direzione. Senza troppa preoccupazione ho deciso una nuova direzione: ho iniziato ad essere molto chiaro nel condividere l’ideale con i miei collaboratori, con tutti: riportare la fiducia in Syngenta motivando le persone. La rovina di Syngenta per molto tempo è stata la mancanza di fiducia, la mancanza di un ideale. Ora tutto è cambiato, ho riportato l’attenzione sulle persone: sui clienti così come sul personale di Syngenta. La fiducia si costruisce con la condivisione. La rovina di Syngenta è stata perdere la fiducia di tante persone, soprattutto tanti dipendenti, e dei clienti». Che cosa ha trovato quando ha iniziato a lavorare nel suo nuovo ruolo? «Ho trovato una struttura burocratica e illogica. Eravamo in declino e continuavamo a peggiorare. Ho mantenuto le procedure, la burocrazia, ma l’ho semplificata e resa più logica. Le buone idee hanno bisogno di essere realizzate
Pelargonium Calliope White®, uno dei prodotti di punta per il rilancio di Syngenta Flowers.
velocemente, noi eravamo lenti e illogici. Ho dato una velocemente visione ai dipendenti di Syngenta, una prospettiva e una traiettoria fatta di un portfolio rispettabile e di lavoro duro e serio. Il rispetto lo si ottiene con la fiducia e in Syngenta ci sono molte persone che hanno fiducia e rispetto del loro lavoro e dell’azienda, chi non ha rispetto per l’azienda, per fortuna, si è perso per strada in questi anni». Come si fa a riprendere la fiducia dei clienti in un momento storico nel quale i coltivatori sono disorientati e l’economia della floricoltura europea in cambiamento? «Il cliente, il coltivatore è il nostro miglior amico – (sorride) - Arrivo da una famiglia di produttori di pomodori e per fare il mio lavoro servono la stessa virilità e decisione dei coltivatori. La fiducia dei clienti si ottiene con una offerta di prodotto di qualità e con azioni decise. Essere decisi ha significato apportare molte modifiche all’interno dell’assetto Syngenta negli ultimi anni, si è passati da una struttura pluri ramificata in numerose (e spesso non chiare) ripartizioni del mercato, ad una struttura più semplice con una visione comune. Nel recente passato abbiamo visto diverse acquisizioni e partnership e abbiamo visto concludersi, anche nel mercato italiano, alcune collaborazioni. Dobbiamo aspettarci nuove partnership in futuro? «Sì! Nel recente passato ci sono state diverse partnership (Syngenta - Floranova che continuano ad operare come società indipendenti, con una propria distribuzione e un portfolio differenziato, N. d. r.) che ci hanno permesso di potenziare l’offerta di Vegetalis e di rafforzare la presenza su certi mercati. È meglio lavorare con ibridatori, non selezionatori, ma veri
Imara®, la squadra di Syngenta Flowers è la prima sul mercato con una nuova Impatiens walleriana che è più forte e più resistente alla muffa.
IN BREVE • Syngenta Flowers • Direttore globale: Michael Kester • Direttore marketing Europa: Mark Schermer • Obiettivo: riportare la fiducia in Syngenta • Mezzi: motivare le persone, offrire una visione • Semplificare e rendere più logica la burocrazia • Creare un portfolio rispettabile • Struttura più semplice, meno ramificata • Privilegiare il lavoro con gli ibridatori
Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | intervista
collaborazione non ibriderà più sulle tuberhybrida ma lavorerà sulla promozione commerciale a livello globale». Come cambieranno in futuro gli accordi con i partner commerciali? «Ci sono produzioni sulle quali siamo bravi, per altre colture abbiamo dei partner che fanno in modo di rendere disponibile sul mercato la nostra genetica. I partner devono rafforzare Syngenta compensando quello che noi non sappiamo fare bene. Di certo quello che ci aspettiamo dai partner è la reciprocità» Il tema della reciprocità emerge spesso; evidentemente non è stata sempre alla base degli accordi commerciali… «Noi siamo produttori di piante e i nostri partner devono aggiungere qualcosa alla nostra offerta; le piante prodotte devono essere di qualità e vendute per quello che sono. L’innovazione è una parte commercialmente importante e certa certamente l’approccio futuro di Syngenta è quello di introdurre i nuovi prodotti prima per il mercato diretto di Syngenta e poi darlo eventualmente ai partner. Per mantenere degli accordi di partnership c’è bisogno di fiducia reciproca, gli errori si possono commettere, una volta sola però».
Bandana Red® e Bandana Pink® verranno inserite prima nel mercato americano e poi globale.
ibridatori che sappiano innovare e creare il futuro come la collaborazione con il polacco Marcin Wojtczak per la begonia Limitless. Syngenta proporrà le varietà di Wojtczak a livello globale. Marcin Wojtczak è un ibridatore con più di 20 anni di esperienza nell’ibridazione della begonia tuberhybrida. Una selezione, la Limitless, che verrà lanciata durante i prossimi Flower Trials. Syngenta grazie a questa
SYNGENTA E MARCIN WOJTCZAK PER BEGONIA TUBERHYBRIDA SERIE LIMITLESS Marcin Wojtczak è un ibridatore con più di 20 anni di esperienza nell’ibridazione della begonia tuberhybrida. La selezione Limitless verrà lanciata durante i prossimi Flower Trials. T Syngenta grazie a questa collaborazione non ibriderà più sulle tuberhybrida ma lavorerà sulla promozione commerciale a livello globale.
Confronto fra Limitless e varietà standard.
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Flortecnica e vivaismo
Possiamo fare un esempio per il mercato italiano? P «I Pelargonium Calliope® sono uno dei prodotti del futuro, poi, nuove Lantana Bandana verranno inserite sul mercato americano e poi in quello globale. Valuteremo il mercato e i risultati delle nuove varietà e poi decideremo se e dove cercare partnership». Dove si lavorerà sulla genetica in futuro? «Gli ortaggi sono sempre più importanti all’interno dell’assortimento dell’hobby garden di Syngenta. Abbiamo un assortimento grande e molto forte che spazia dagli ortaggi fino ad arrivare alle aromatiche. Vegetalis è la gamma basata sugli ortaggi da giardino con una selezione di erbe biologiche di alta qualità proposte da Genesis Genetics. Un unico marchio forte capace di soddisfare le esigenze di alta qualità dei consumatori di oggi». Michael ichael Kester ha voluto chiudere l’intervista con un appello ai lettori di Flortecnica: «Voglio dire ai lettori di Flortecnica e nostri clienti italiani di rispettare gli investimenti che stiamo facendo e di condividere le nostre scelte. La rete vendita è in trasformazione ma la qualità del prodotto così come le scelte strategiche prese per il mercato Italiano sono importanti. Bisogna capire il valore della ricerca e dell’innovazione. Si devono rispettare le varietà protette da brevetto, altrimenti si perde la fiducia e si uccide il mercato». Una intervista facile quella con Michael Kester e Mark Schermer, una intervista schietta e diretta, che in questi anni di acquisizioni e fusioni mi ha dato fiducia nel futuro. Ora si dovranno aspettare le novità varietali che verranno proposte al Myplant & garden di Milano ma soprattutto le nuove varietà in mostra durante i Flower Trials dall’11 al 14 giugno 2019.
PRIMO PIANO | associazioni garden center
RADICATI
NELLA PROPRIA TERRA
Il convegno annuale nazionale di AICG si svolge in un paese ricco di storia, richiamando i garden al loro ruolo di “poli” credibili intorno a cui concentrare cultura, tutela del paesaggio, futuro sostenibile di Francesco Tozzi
I
l settimo convegno nazionale dell’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio, molto atteso dagli associati, si è svolto a Borgo Egnazia, Savelletri di Fasano, provincia di Brindisi, dal 17 e 18 gennaio 2019. La scelta della regione pugliese è stata orientata dalla volontà degli organizzatori di valorizzare una regione che rappresenta fortemente la cultura e i territori del mediterraneo e del mezzogiorno d’Italia. ALLA SCOPERTA DELLE REALTÀ LOCALI Il convegno è stato anticipato da una giornata, il 16 gennaio, interamente dedicata alla scoperta delle aziende. Il tour è partito da Molfetta (Ba) dai Vivai Cantatore, un’azienda che produce piante ornamentali, specializzata nella vendita di cespugli, piante mediterranee e grandi esemplari come Ulivi, Ceratonia Siliqua, Cycas, Palmizie, Quercus, piante tropicali e alberature. Il tour è proseguito verso Terlizzi da Apulia Plant, una realtà orientata alla produzione e commercializzazione di piante mediterranee e fiorite in vaso. Con una superficie coltivata di circa trenta ettari tra serre e campo aperto
AICG – ASSOCIAZIONE ITALIANA CENTRI GIARDINAGGIO È un ente senza scopo di lucro – con sede a Verona costituito nel 2012 per sviluppare un’identità professionale e un processo virtuoso di sviluppo delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e florovivaismo (centri di giardinaggio o Garden Center). L’Associazione ha lo scopo di tutelare, qualificare, promuovere e sviluppare la cultura del verde all’interno dei centri giardinaggio. A oggi i Centri di Giardinaggio aderenti all’AICG sono 122. 14
Flortecnica e vivaismo
e un assortimento di più di duecento tipologie di prodotto come Solanum Jasminoides, Dipladenia, Lavandula Stoechas, Cytisus Racemosus, Dianthus, Polygala. A Ruvo di Puglia, tre aziende: Florpagano, con una superficie di 14 ettari e 70mila metri quadrati di serre altamente tecnologiche dove ogni anno si producono e commercializzano oltre 3 milioni di piante in vaso, fra cui l’orchidea Phalaenopsis di cui Florpagano è l’unica azienda produttrice nel sud Italia; Camaflor Gruppo Pagano Fiori, con duemila metri quadrati di showroom per i decori e l’oggettistica d’arredo. A gennaio le sale espositive si rinnovano per la presentazione del trend “Autunno e Natale”; e infine Pagano Piante, azienda floricola alla seconda generazione, punto di riferimento internazionale nella produzione e distribuzione di Bonsai, Succulente, Beucarnea, Sansevieria e altre varietà piante tropicali e mediterranee.
COMUNICARE, MOSSA VINCENTE Il 17 e 18 gennaio si sono svolti i veri e propri lavori del convegno nazionale, dal titolo “Il centro giardinaggio racconta il territorio: cultura, paesaggio, radici e futuro sostenibile”, che evidenzia il tema del ruolo strategico che il verde e le piante rappresentano per la qualità degli spazi urbani, nei processi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nella valorizzazione dei paesaggi e dei territori. Tra gli argomenti trattati, l’attenzione alle piante di produzione italiana e la loro valorizzazione nei centri di giardinaggio. Il meeting è stato l’occasione per un aggiornamento sulle tematiche legate alla gestione tecnica e manageriale dei centri di giardinaggio. Al convegno, moderato da Giuseppe De Filippi, vicedirettore del Tg5, sono intervenuti diversi relatori, tra i quali l’esperto in neurobiologia vegetale e professore all’Università di Firenze Stefano Mancuso. Il suo intervento, dal titolo “Il futuro è vegetale”, ha aperto il convegno: «Piante e animali rappresentano due mondi diversi e per molti aspetti opposti. Conosciamo molto di ciò che riguarda gli animali, nulla di ciò che riguarda le piante. Eppure le piante sono la vita del pianeta, rappresentando la quasi totalità della massa vivente, mentre gli animali con la loro minuscola percentuale di biomassa appaiono del tutto irrilevanti. Le piante seguono una propria via originale e “sostenibile” che non possiamo più permetterci di ignorare». PROFESSIONISTI A CONFRONTO Tra gli altri interventi, l’ecofisiologo dell’Università della Basilicata, Cristos Xiloyannis ha parlato di “Sostenibilità e resilienza degli ecosistemi arborei”, mentre l’economista comportamentale Luciano Canova si è concentrato su “La spinta gentile verso il cambiamento. Approcci innovativi per il management dei centri di giardinaggio”. Canova ha presentato un metodo incentivante in grado di migliorare le decisioni delle persone facendo riflettere sui comportamenti. Per rendere più semplice una decisione e indurre le persone a un cambiamento, a volte basta un nudge (spinta gentile). E ancora, il giardiniere-star inglese David Domoney ha raccontato “Come cambia il garden inglese: spunti per un confronto internazionale su tendenze, esigenze del consumatore e del mercato”; Gioia
Il relatore Stefano Mancuso, esperto in neurobiologia vegetale e professore all’Università di Firenze.
Gibelli, paesaggista e presidente della Società Italiana di Ecologia del Paesaggio, ha parlato di “Verde urbano per paesaggi sani. Nuovi stimoli per i centri di giardinaggio”; l’imprenditore Angelo Petrosillo (ceo di Blackshape e vicepresidente di Angel Group) ha tenuto un intervento dal titolo “Il cielo non è solo dei giganti. Una piccola grande storia di imprenditorialità italiana”; Veronica Civiero, Head of social media, content and influencer l’Oreal Italia e founder Delivera Consulting, ha discusso di “La digitalizzazione del settore garden: come innovarsi e vincere in un mercato in trasformazione”, infine Paolo Manocchi, formatore comportamentale, ha raccontato gli “Otto valori che fanno volare: per continuare a “coltivare” l’anima”. Sono intervenuti l’educatore Marco Merlin con un intervento dedicato a “Il vivaio dei talenti. I giovani di fronte al paradigma della sostenibilità e del PER SAPERNE DI PIÙ benessere indiviAICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio duale e collettivo” www.aicg.it - segreteria@aicg.it e gli ospiti stranietel: 031.301037 - cell: 333.1639705 ri Oliver Mathys, Sue Allen e Tammy Woodhouse. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda composta da consulenti e giornalisti di settore, aziende sostenitrici, centri di giardinaggio e ospiti stranieri dal titolo “Quale futuro per i centri di giardinaggio? Strategie innovative a confronto. Testimonianze, pareri, proposte”. Al termine, un dibattito ha chiuso i lavori. IN PRIMA LINEA NELLA TUTELA DEL TERRITORIO La giornata è proseguita poi a Monopoli da Vivai Capita Capitanio, azienda florovivaistica specializzata nella produzione di piante ornamentali da esterno e di piante sub-tropicali, che ha realizzato nello spazio aziendale un laboratorio naturale, chiamato “Lama Degli Ulivi”. Si tratta di un giardino botanico ricavato in una lama carsica, dove si trovano oltre duemila specie di piante provenienti da ogni parte del mondo. Il giardino è aperto al pubblico dal 2008 e ha lo scopo di promuovere la conoscenza del mondo vegetale, del territorio e incentivare il rispetto dell’ambiente. La visita si è conclusa a Ostuni da Telcom, una società internazionale del settore della trasformazione del materiale termoplastico che realizza una vasta gamma di vasi da giardino, elementi di arredo per esterni e accessori per il giardinaggio. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | andamenti
FLOROVIVAISMO ITALIANO
IN CRESCITA Un importante segnale di crescita per il comparto, con record per l’export: il settore italiano torna a essere oggetto dell’interesse dei mercati globali. Un po’ di ossigeno per la floricoltura di Filippo Tommaseo
I
dati relativi al mondo florovivaistico contenuti nell’Annuario dell’agricoltura italiana – a cura di Crea, il Consiglio per l’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – relativi al 2017 suscitano soddisfazione negli addetti ai lavori. Vediamoli in dettaglio.
DUE MILIARDI E MEZZO DI EURO Dopo la contrazione subita dall’intero comparto agricolo nell’ultimo decennio (13%), con la sola eccezione delle piante da vivaio, il 2017 ha registrato una marcata inversione di rotta: il valore della produzione italiana di fiori e piante è stimato in 2,54 miliardi di euro, pari al 4,6% della produzione agricola italiana a prezzi di base. Produzione a +3,6%, trainata dall’incremento delle piante in vaso (+3,4%) e dal vivaismo (+3,8%), mentre canne e vimini hanno continuato a registrare un sensi-
PRODUZIONE A PREZZI BASE DI FIORI E PIANTE IN VASO IN ITALIA - 2017 Euro (mio)
var.% 2017/16
Fiori e piante ornamentali
1.162,555
3,4
Vivai
1.375,606
3,8
2,260
-6,4
Canne e vimini
16
Flortecnica e vivaismo
bile calo. Se a questi dati si aggiungono le quote residuali derivanti da vasi (173 milioni euro), sementi (ND), terricci (26,5 milioni di euro) e substrati (67 milioni di euro), si superano le consuete stime Istat (circa 3 miliardi euro). UN’OTTIMA ANNATA «Gli ultimi rilevamenti del mercato – affermano gli organizzatori - comprese le proiezioni di quello del gardening di cui parleremo in fiera (dati Euromonitor), ci confortano. Il settore orto-florovivaistico italiano sta tornando a essere oggetto dell’interesse dei mercati globali. Il 2017 insomma è stata un’ottima annata, con record di esportazioni e bilancia commerciale in positivo. E il 2018 è iniziato sotto i migliori auspici. A Myplant abbiamo notato che molte imprese del settore, oltre a insegnarci cosa sia il loro lavoro, hanno imparato a confrontarsi con una rete d’interessi e commerci su scala diversa rispetto al passato. Anche grazie agli investimenti fatti in “cultura” d’immagine, approccio e prodotto. Siamo lieti che anche per il settore del reciso e della decorazione sia un momento di respiro. Myplant ha dato avvio a un processo di ritorno dei mercati floricoli italiani nel circuito fieristico, e li ha affiancati ai grandi maestri internazionali dell’arte floreale. Anche questo ha incoraggiato molti produttori ad affacciarsi in maniera più vigorosa sulle rotte commerciali estere”.
PRODUZIONE AI PREZZI DI BASE DELL’AGRICOLTURA PER PRODOTTI valore 2017
ha (2016)
53.602
55.200
2.555
14.465
15.330
538
valore 2016 (000 euro)
produzione
PIEMONTE
SEGNALI DI VITA Il comparto florovivaistico negli ultimi due anni, insomma, ha mostrato segni di crescita. Nel 2017 ha registrato un aumento medio del 10% delle esportazioni, toccando il record storico di 822 milioni di euro di vendite all’estero (832 secondo Coldiretti). Un saldo lusinghiero per la bilancia commerciale: +283 milioni euro. Anche l’inizio del 2018 ha confermato questo trend: a gennaio le esportazioni sono cresciute del 21,5%. L’Annuario infine – concordemente a quanto rilevato dalla ricerca Euromonitor sul gardening – prevede un buon andamento delle vendite del verde e dei fiori, trainato dalla consuetudine della popolazione urbana over 60 e dalla sensibilità green dei millenials. IL FLOROVIVAISMO NEL MONDO Secondo i dati dell’Annuario, nel 2017 la produzione mondiale florovivaistica ha sfiorato i 65.000 milioni di euro, il 55% dei quali è rappresentato dalla produzione di fiori e piante in vaso (circa 300mila imprese, su 650mila ettari) e per il 45% dall’attività vivaistica (circa 77mila aziende, su un milione e 110mila ettari). Marginale il mercato dei bulbi (localizzato soprattutto in Olanda). La superficie complessiva è di un milione e 800mila ettari, e le imprese coinvolte sono quasi 380mila. I dati diffusi da AIPH confermano il primato produttivo continentale in Olanda, Italia, Francia e Germania. Una parte rappresentativa di questo mondo immenso si ritrova a Milano per Myplant, grazie al lavoro di reclutamento congiunto del Salone, delle agenzie specializzate, degli agenti di FieraMilano, dell’ICE: oltre 200 delegazioni ufficiali di buyer esteri confermati, 120 insegne internazionali selezionate, 56 tipologie di compratori esteri, 48 i Paesi di provenienza da Europa, Asia, Africa e America, assessorati al verde e urbanistica da 11 provincie italiane, municipalità da Svizzera e Portogallo, direttori di parchi, giardini e parchi nazionali da dodici province e dal Vaticano, albergatori dal centro e dal nord Italia, associazioni sportive dalla Lombardia, colossi della Gds italiana e continentale, hôtellerie di lusso europea. IN BREVE • Valore della produzione italiana di fiori e piante: 2,54 miliardi di euro • 4,6% della produzione agricola italiana • Produzione a +3,6% • Piante in vaso +3,4% • Vivaismo +3,8% • Canne e vimini in calo • Vasi: 173 milioni euro • Terricci: 26,5 milioni di euro • Substrati: 67 milioni di euro
vivai fiori e piante in vaso
LOMBARDIA vivai
136.270
140.377
4.258
fiori e piante in vaso
77.674
81.604
1.275
5.571
5.870
94
329.136
341.403
2.673
LIGURIA vivai fiori e piante in vaso
TRENTINO ALTO ADIGE vivai
1.192
2.092
510
fiori e piante in vaso
3.007
3.188
77
VENETO vivai 39.531 41.408 fiori e piante in vaso 53.116 55.968 FRIULI VENEZIA GIULIA vivai 48.234 51.012 fiori e piante in vaso 11.487 11.833 EMILIA ROMAGNA vivai 62.363 63.390 fiori e piante in vaso 58.400 61.317 TOSCANA vivai 723.442 751.799 fiori e piante in vaso 42.767 44.374 UMBRIA vivai 3.665 3.884 fiori e piante in vaso 2.049 2.099 MARCHE vivai 21.528 22.836 fiori e piante in vaso 8.619 8.956 LAZIO vivai 37.599 39.409 fiori e piante in vaso 113.977 116.832 ABRUZZO vivai 7.461 7.807 fiori e piante in vaso 8.468 8.602 MOLISE vivai 902 949 CAMPANIA vivai 19.633 20.465 fiori e piante in vaso 146.674 148.073 PUGLIA vivai 54.451 56.311 fiori e piante in vaso 92.521 94.078 BASILICATA vivai 2.833 2.961 fiori e piante in vaso 552 580 CALABRIA vivai 9.046 9.371 fiori e piante in vaso 3.949 4.044 SICILIA vivai 77.484 79.726 fiori e piante in vaso 153.594 159.943 SARDEGNA vivai 19.585 20.716 fiori e piante in vaso 4.132 4.332 VALLE D’AOSTA vivai 22 23
3.454 654 2.499 168 2.301 453 5.809 1.285 425 53 1.022 146 582 1.152 174 151 72 461 1.010 1.357 863 163 154 218 330 1.323 1.449 292 280
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PRIMO PIANO | attualità
PLASTICA ADDIO Entro il 2021 dovremo eliminare la plastica usa e getta: posate, cannucce, cotton-fioc. Il florovivaismo guarda avanti e pensa a nuove soluzioni per contenitori ed etichette di Marta Meggiolaro
R
isale ad ottobre la notizia che l’Eurocamera ha approvato il divieto di utilizzo, nell’intera Unione Europea, di prodotti realizzati in plastica usa e getta. Una maggioranza schiacciante ha stabilito che entro il 2021 non potremo più fare uso di tutti quei contenitori e oggetti in plastica tanto usuali nell’alimentare: posate, bastoncini cotonati, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini. Lo scopo, tentare di fermare, fra le altre cose, l’inquinamento dei mari: questi rifiuti infatti costituiscono il 70% della spazzatura presente negli oceani. La sfida, in generale, per i Paesi coinvolti, fra cui l’Italia, è di diventare sempre più consapevolmente eco-sostenibili. LA LISTA SI AMPLIA Se il divieto è partito considerando i prodotti elencati sopra, gli eurodeputati hanno poi aggiunto alla lista di prodotti al bando i contenitori per fast-food in polistirolo espanso, gli articoli in plastica ossi-degradabili (come i sacchetti), i mozziconi di sigarette (da ridurre del 80% entro il 2030). La lista include anche gli attrezzi da pesca contenenti plastica, che dovranno essere ridotti almeno
del 15% entro il 2025 – e gli Stati membri dovranno garantire che almeno il 50% degli attrezzi smarriti o abbandonati venga raccolto ogni anno. E se non esistono alternative? Si punterà alla riduzione del 25% entro il 2025, e parliamo di: scatole monouso per panini, contenitori alimentari per frutta, verdura, dessert, gelati. Per quanto riguarda le bottiglie di plastica, invece, entro il 2025 dovremo arrivare alla raccolta e al riciclo del 90%. Un cambiamento abbastanza radicale, che avrà bisogno di tempo – e di controlli – per essere recepito da tutti. Risale a pochi mesi fa, ad esempio, la notizia che a Firenze sono stati sequestrati da parte dei Carabinieri Forestali 150 chilogrammi di shopper in plastica, cioè realizzati in polimeri non conformi alla legge e non biodegradabili, che venivano venduti agli ambulanti. Insomma, fatica a penetrare in tutti gli strati della popolazione la necessità di uno sguardo nuovo alle tematiche ambientali. Ma per chi lavora nella filiera del verde, in questo scenario si configura la possibilità di emergere e di diventare capofila della green revolution. Ci sono aziende lungimiranti che hanno già iniziato ad adeguarsi: vediamo qualche esempio.
STOLK FLORA È un’azienda olandese produttrice di Phalaenopsis ed è la prima nel mondo a confezionarle in vassoi e buste di carta, eliminando completamente la plastica dall’imballaggio. La carta offre ottime condizioni di trasporto e un significativo risparmio di materiale perché le orchidee non sono imballate singolarmente ma in vassoio. Il calcolo di Stolk Flora è che in questo modo l’azienda risparmierà 58 tonnellate di plastica, e se vengono usati in combinazione anche i vassoi (che sono gli EcoExpert di Modiform) le tonnellate di plastica risparmiata salgono a 111. Una prova fattiva di amore per la natura. www.stolkflora.nl 18
Flortecnica e vivaismo
MODIFORM
I vasi in plastica vengono portati a casa dai consumatori e vengono buttati. I vasi EcoExpert invece possono essere riciclati con la carta oppure, se vengono interrati, nel giro di un anno si decomporranno definitivamente.
L’azienda olandese è in prima linea nella produzione di soluzioni per il packaging e il trasporto in orticoltura che rispondano ai requisiti di sostenibilità ed ecologia. La gamma EcoExpert raccoglie i prodotti realizzati da fibra di cartone, riciclata al 100%, a sua volta riciclabile e compostabile. I vassoi e i vasi compresi nella gamma sono stati disegnati per essere stoccabili al meglio, ma l’azienda offre anche la possibilità di disegnare i vasi e i vassoi in forme e dimensioni differenti. www.modiform.com
LITE-SOIL L’ultima innovazione in arrivo dall’Austria per il risparmio idrico e l’inverdimento sostenibile sono i Lite – Cubes per vivai. Questi cubetti in fibra di legno biodegradabile al 100% agiscono da accumulatori e aumentano la capacità di stoccaggio dell’acqua prevenendo la compattazione. Possono essere usati anche nelle macchine per l’invasatura perché passano dall’apertura di distribuzione. Sono composti al 90% da pori aperti e collegati e stoccano l’acqua quando il terreno è umido per poi rilasciarla quando il terreno è asciutto. In questo modo distanziano i tempi di irrigazione, abbassano il tasso di reiezione delle piantine e rendono la propagazione più facile e sicura. www.lite-soil.com
I vassoi danno sollievo al retail, che ad oggi deve separare il cartone delle confezioni dalla plastica dei vassoi. In questo modo invece si risparmia un’operazione.
PÖPPELMAN L’azienda tedesca offre una gamma che anno dopo anno si estende, si migliora, e offre nuove idee ai vivaisti. La linea Pöppelman blue® include un’ampia serie di vasi riciclabili, realizzati in Pöppelman PCR, una plastica realizzata tramite la raccolta dei vasi in plastica da parte dei consumatori finali. I vasi, caratterizzati dal tipico colore blu scelto appositamente per la gamma, sono riciclabili al 100%. Dopo l’uso, possono essere raccolti e riciclati una seconda volta. www.poeppelmann.com
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PRIMO PIANO | attualità
Esempi di etichette Floramedia, realizzate con materiali rinnovabili e riciclabili, che però hanno le stesse performance della “normale” plastica”.
DESCH PLANTPAK B.V. L’azienda olandese produce D-Grade® bio, una serie di contenitori il cui materiale è composto da biopolimeri derivanti da processi di riciclo. I vasi sono stati colorati in verde oliva, per dare loro un’apparenza il più possibile naturale. Con questo materiale vengono realizzati sia vasi sia vassoi, che sono a loro volta riciclabili riciclabili. Inoltre, il processo di produzione permette di risparmiare il 30% delle emissioni di anidride carbonica carbonica. Con lo stesso materiale vengono realizzati contenitori per la coltivazione idroponica. D-Grade® bio quindi è una prova dell’attenzione che l’azienda ha verso la sostenibilità ambientale. www.desch.nl
JIFFY I vasi Jiffy sono norvegesi, nascono a Oslo nei primi anni Cinquanta. La serie Jiffypot R2 è la nuova generazione di contenitori compostabili al 100% e “pronti per il Retail”. Sono composti al 100% da materiali naturali che permettono alle radici di bucare il fondo e le pareti del vaso: in questo modo la pianta può essere messa a dimora insieme al vaso, che poi si decomporrà nel terreno. Jiffy ha messo a punto una serie di indicazioni per i coltivatori e il retail, che riguardano il dosaggio d’acqua, l’umidità dell’aria e lo spazio necessario per fare in modo che il vaso si conservi al meglio fino alla vendita. www.jiffygroup.com
La gamma Vipot comprende vasi per la coltivazione e vasi decorativi.
FLORAMEDIA
È una grande azienda internazionale di comunicazione con sede in Olanda e una chiara posizione a favore della sostenibilità e della responsabilità ambientale. In particolare, stampano etichette realizzate con materiali rinnovabili, riciclati e riciclabili, gli inchiostri usati sono biodegradabili e privi di componenti inquinanti, inquinanti rimpiazzati da olii vegetali. Anche il processo di produzione è eco: viene riciclato tutto il possibile, con zero emissioni di anidride carbonica, non vengono usati combustibili fossili. Insomma, una tecnologia avanzata che offre bio-soluzioni per la stampa. www.floramedia.com
GRUPPO FUTURE POWER Ci spostiamo in Italia, e precisamente nel bergamasco. Future Power è oggi tra le pochissime realtà che propone un gruppo di attività in sinergia completa per il totale rispetto dell’ambiente. Lo scarto di una attività diventa materia prima per quella successiva, tutte inserite nel cerchio di un virtuoso “ciclo di vita”. Eutopia è il nuovo brand, per il settore orto-floro-vivaistico, di cui fanno parte i vasi Vipot: realizzati in Lolla di Riso, cioè le “bucce” del chicco scartate nella raffinazione. Sono prodotti naturali e biodegradabili in tempi programmabili, se messi a contatto col terreno; oppure sono smaltibili come rifiuti organici. Restano invece integri quando normalmente stoccati. I vasi sono permeabili all’ossigeno e rilasciano sostanza nutrienti che migliorano la qualità delle piante in crescita. La produzione dei vasi Vipot richiede meno energia dei vasi convenzionali e le piante crescono più in fretta e con migliore qualità. www.vipot.it
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Flortecnica e vivaismo
FATTI & BREVI | news dal mercato
LIVING CORAL,
PER RICONNETTERCI ALLA NATURA Il Colore dell’Anno scelto da Pantone per il 2019 è una tonalità arancione con accenno dorato. Vivace, delicato, vuole suscitare positività e da Pantone promettono che sarà una via per condurre i consumatori a ricollegarsi alla natura. «Il colore è una lente uniformante attraverso la quale percepiamo il mondo reale e digitale e ciò è particolarmente vero per Living Coral», ha dichiarato Leatrice Eiseman, executive director del Pantone Color Institute «In un periodo in cui i consumatori desiderano interazioni e rapporti sociali, le caratteristiche umanizzanti e confortanti del conviviale Pantone Living Coral toccano il tasto giusto». Una opportunità da non perdere per il florovivaismo, dato che questo Colore dell’Anno è ricorrente nelle tonalità di piante e soprattutto di fiori; quindi può diventare una buona base per un’operazione di marketing.
CHRISTMASWORLD E FLORADECORA, NUMERI DA RECORD
Si è chiusa il 29 gennaio l’edizione annuale di Christmasworld e di Floradecora. Quest’anno Floradecora è stata presentata secondo il nuovo format, Boulevard Retail, al piano terra della Galleria: le aziende di florovivaisti espositrici, tutte olandesi, hanno potuto presentare i loro prodotti “pret a porter”, pronti da portare via, al variegato segmento di visitatori della fiera più importante sulle festività. «Il nostro scopo non è vendere piante e fiori, ma vendere decorazioni; e fiori e piante sono a tutti gli effetti decorazioni» ha commentato Eva Olbrich, direttrice di Christmasworld e Floradecora «La nostra non vuole essere una fiera dedicata al florovivaismo, settore che ha già una sua manifestazione di riferimento in Germania, ma vuole offrire alle aziende che lì espongono dei target diversi di consumatori. Da Essen quindi il passaggio a Francoforte è utile e interessante perché permette di intercettare diversi target di consumatori. Penso alla catena di hotel, ai ristoranti, ai punti vendita di cancelleria o di fai da te, che sono qui per scegliere le loro decorazioni, soprattutto, per il Natale; il giusto prodotto floreale può trovare qui nuove fasce di clienti. Per aiutare questa visione abbiamo organizzato lo spazio di Floradecora secondo cinque aree, che propongono cinque diversi modelli di retail, in cui è possibile collocare fiori e piante secondo questa concezione, come prodotti decorativi». Esperimento riuscito? «Le aziende olandesi che hanno aderito sono soddisfatte» ha concluso Eva Olbrich «Il nostro intento resta quello di riuscire a coinvolgere altre aziende che vogliano testare le potenzialità del loro prodotto in campi ancora inesplorati».
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Flortecnica e vivaismo
GROOTGROENPLUS PREPARA L’EDIZIONE AUTUNNALE: UN’ANTEPRIMA
Si è chiusa la fiera di primavera, che si è tenuta il 16 e il 17 gennaio, e che ha permesso di confermare alcune partnership importanti della fiera che plasmeranno l’edizione autunnale. Innanzi tutto Rabobank ha rinnovato la sponsorship per altri tre anni, dal 2019 al 2021. Con questo accordo la banca si impegna a sostenere l’industria agricola, offrendo gratuitamente ai visitatori della fiera il WiFi e l’app, fra le altre cose, rendendo più agevole e moderna la fiera, che si pone come importante piattaforma per la qualità e l’innovazione del settore. Attenzione anche alla fascia più giovane grazie all’accordo con l’associazione nazionale “Festa degli Alberi” (Nationale Boomfeestdag), una fondazione nata nel 1957 e rimodellata nel 1980. Scopo della fondazione, offrire ai bambini fra i nove e i dieci anni i primi cenni di arboricoltura, dando loro l’opportunità di piantare un albero durante gli anni della scuola elementare. Ad oggi più di 100mila bambini in oltre il 75% delle città e paesi olandesi hanno potuto celebrare il giorno della Festa degli Alberi, che cade il 13 marzo. In 63 anni sono stati piantati più di dieci milioni di alberi, coprendo un’area pari a 5mila campi da calcio. L’associazione si occupa, durante la fiera, di organizzare momenti ludici e educativi per i bambini e gli adulti in visita. La fiera autunnale sarà anche occasione per vedere come i giovani imprenditori agricoli premiati l’anno scorso da GrootGroenPlus hanno usato la somma ricevuta per sviluppare le loro idee sull’agricoltura del futuro. Resta valida la collaborazione con Varb, grazie alla quale è possibile per le aziende presentare e vendere i loro prodotti sulla piattaforma online di Varb per sei mesi. GrootGroenPlus si terrà dal 2 al 4 ottobre a Zundert.
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FATTI & BREVI | news dal mercato
NUOVE REGOLE NELL’IMPORT
VIVAI E ARTE, CONNUBIO POSSIBILE
L’azienda Giorgio Tesi ha presentato a IPM il progetto “eARTh” Growing Creativity, che nasce dall’unione tra tre elementi, terra, arte e creatività. Tre ingredienti fondamentali per l’azienda pistoiese, che oggi si uniscono per raggiungere con l’obiettivo di far diventare il verde dei vivai un grande palcoscenico per opere d’arte esclusive, che avranno l’importantissimo ruolo di ambasciatrici nel mondo di una nuova consapevolezza ambientale. In questo modo i vivai saranno i protagonisti non solo della coltivazione di piante ma anche del “coltivare la creatività” in tutti gli spazi che circondano quotidianamente le persone, incluse specialmente le città. All’interno dello stand di Giorgio Tesi è stato quindi possibile incontrare lo staff commerciale ed ammirare una delle opere del “Giardino della Mente” dell’artista Michele Fabbricatore.
La Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento Di Esecuzione (Ue) 2018/2019 Della Commissione del 18 dicembre 2018 che istituisce il divieto di import di piante da paesi terzi secondo un elenco provvisorio di prodotti vegetali o altri oggetti ad alto rischio, ai sensi dell’articolo 42 del regolamento (UE) 2016/2031. E’ stato, inoltre, pubblicato un elenco di piante per le quali non sono richiesti certificati fitosanitari per l’introduzione nell’Unione, ai sensi dell’articolo 73 di detto regolamento. Dal 14 dicembre 2019, sarà provvisoriamente proibita l’importazione in Unione Europea da Paesi Terzi di numerose piante considerate ad alto rischio fitosanitario, tra le quali: Acacia, Acer, Albizia, Alnus, Annona, Bauhinia, Berberis, Betula, Caesalpinia, Cassia, Castanea, Cornus, Corylus, Crataegus, Diospyros, Fagus, Ficus carica, Fraxinus, Hamamelis, Jasminum, Juglans, Ligustrum, Lonicera, Malus, Nerium, Persea, Populus, Prunus, Quercus, Robinia, Salix, Sorbus, Taxus, Tilia, Ulmus. Per maggiori informazioni e regolamento completo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ TXT/PDF/?uri=OJ:L:2018:323: FULL&from=RO
TRE GIORNI PER ARBUSTI E PERENNI
La seconda edizione dei Garden Trials avrà luogo dal 11 al 13 giugno nell’edificio del Plantarium, presso l’International Trade Centre di Boskoop. Dopo un’edizione lancio nel 2018 molto promettente, con 34 aziende partecipanti e molti visitatori internazionali, si prepara l’edizione del 2019. L’evento durerà tre giorni e il focus sarà sulle novità, intese sia come nuovi concept di vendita sia come nuove cultivar. I Garden Trials and Trade si rivolgono a una platea di professionisti coinvolti nella produzione e nella vendita: è interessante per i produttori vedere le novità e le nuove tecniche di coltivazione, è interessante per i rivenditori poter parlare con i breeder, vedere i prodotti di tendenza e farsi un’idea dei concept di vendita. Garden Trials è organizzato da Greenport Business Centre Boskoop e Nursery Trade Fundation, che organizza anche Plantarium, la fiera internazionale delle piante da vivaio. Mentre questa si concentra sui nuovi sviluppi per l’assortimento dei vivai, presso Garden Trials and Trade è possibile vedere piante che sono già disponibili per il mercato. www.gardentrials.com 24
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OSCAR GREEN 2019. AL VIA LE CANDIDATURE DEI GIOVANI AGRICOLTORI INNOVATIVI
La Scatta la corsa all’Oscar per i giovani italiani che hanno investito in agricoltura, protagonisti di una fase importante che vede le nuove generazioni sognare un futuro in campagna. “Oscar Green è arrivato alla tredicesima edizione. Il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro promosso da Coldiretti Giovani Impresa punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura. Obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’agricoltura sana del nostro Paese che ha come testimonial le tante idee innovative di giovani agricoltori. Al premio sarà possibile iscriversi fino al 18 marzo 2019, attraverso il sito giovanimpresa.coldiretti.it, accedendo direttamente al sito www.oscargreen.it in una delle sei categorie di concorso, oppure contattando gli uffici zona. La prima categoria, “Impresa3.Terra”, premierà i progetti di quelle giovani aziende agroalimentari che hanno creato una cultura d’impresa esemplare, riuscendo a incanalare creatività, originalità e grande abilità progettuale per lo sviluppo e la crescita dell’agricoltura italiana coniugando tradizione e innovazione. La categoria “Campagna Amica” – continua Coldiretti – valorizzerà i prodotti tipici italiani su scala locale, nazionale e mondiale rispondendo alle esigenze dei consumatori in termini di sicurezza alimentare, qualità e tutela ambientale. “Sostenibilità” ambientale è la parola d’ordine di quei progetti che promuovono un modello di sviluppo sostenibile, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente. “Fare Rete” prende in esame quei modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start up, capaci di creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. Si tratta – rileva la Coldiretti – di progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologica così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica. “Noi per il sociale” promuove quei progetti volti a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e sociale. Possono partecipare Enti Pubblici, Cooperative e Consorzi capaci di creare sinergia con realtà agricole a fini sociali. Solo per questa categoria l’età non è vincolante. “Creatività”, infine, centra l’attenzione sull’originalità di idea, di prodotto e di metodo. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | fiere
“VIENE DA FUORI” Più vivaismo per mitigare i cambiamenti climatici: Questo uno dei temi dibattuti all’interno dei tanti incontri organizzati durante i giorni di IPM di Matteo Ragni
P
arlare di consumi energetici e dell’uso della plastica di copertura delle serre e dei contenitori in una Fiera internazionale come quella di Essen non è scontato, o meglio che ci sia pubblico interessato a questo argomento non è scontato. Invece accade che in Germania un incontro dal titolo “Green cities for a sustainable Europe”, promosso dalla Federazione dei vivaisti tedeschi (BdB) e dall’Associazione vivaisti europei (ENA), che parla appunto di come il vivaismo possa contribuire a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici è stato un successo.
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Flortecnica e vivaismo
Allestimenti che riprendono le tendenze cinematografiche del momento.
Lo spazio dedicato al retail, IPM Discovery Centre, è stato organizzato da Romeo Sommers come lo scorso anno.
Lo scorso IPM Essen, svolto dal 22 al 25 gennaio, è stata per me una edizione di incontri, di verifica di certe sensazioni che mi sono portato in Germania dopo un autunno e un Natale confuso e per certi versi infelice. Non ho visitato tutti i 1546 espositori provenienti da 46 Paesi, così come non ho incontrato tutti i 53mila visitatori presenti in fiera nella settimana di IPM, ma di certo ne ho incontrati più del solito. Come accade da qualche anno IPM Essen è il momento di verifica, come uno stress test per le aziende produttrici e per chi si occupa di vendita delle piante. FACCIA A FACCIA Uno stress test che vede il mercato delle piante e dei fiori europeo, così come quello belga, paese ospite di questa edizione di IPM, in assestamento. Un assestamento dovuto agli andamenti climatici pazzi delle ultime stagioni e in assestamento dal punto di vista strategico con le grandi aziende internazionali che iniziano a mostrare la loro vera faccia. Una faccia interessata alla sostenibilità ambientale, alla tecnologia, al risparmio energetico sia in termini di colture meno esigenti dal punto di vista energetico e sia come riduzioni degli inquinanti e dei consumi. Un mercato, quello europeo, che si appresta a cambiare, almeno per i clienti finali, il concetto di agricoltura e di hobby garden.
Uno degli allestimenti presenti all’interno di IPM Discovery Centre.
Si profila così ad IPM Essen 2019 una grande attenzione alle tematiche ambientali così come alla produzione di cibo domestico. Meno inquinanti e più cibo. Ecco che aumenta l’offerta di piante prodotte da seme e di semi di sempre maggiore qualità. Aumenta l’offerta di piante da balcone che producono frutta, che si ammalano poco e che sono anche belle da vedere. Si celebrano le piante resistenti agli stress idrici e al caldo, per cui sono state usate soluzioni di packaging ecologiche; fertilizzanti e substrati organici, poinsettie del commercio equo e solidale, piante da appartamento che purificano l’aria inquinata degli interni, specie e varietà
grande attenzione alle tematiche ambientali Una
così come alla produzione di cibo domestico.
Meno inquinanti e più cibo Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | fiere
Sempre più alto l’interesse per le produzioni di colture edibili-ornamentali.
Molte le novità tecnologiche presenti in fiera, che segnano l’ingresso dell’ortoflorovivaismo in una nuova epoca di consapevolezza tecnologica.
SAVE THE DATE
che aiutano a mantenere in vita la popolazione di insetti, alberi che con la loro ombra mitigano il caldo.
La prossima edizione di IPM Essen si terrà dal 28 al 31 gennaio 2020.
CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA TECNOLOGICA Essendo anche una IPM Essen tecnologica non si tirano indietro nemmeno le aziende che promuovono l’uso della tecnologia per l’hobby garden, app che ci dicono se le nostre piante sono sane o malate. Luci che ci aiutano non solo a produrre piante alimentari o terapeutiche ma che ci consentono anche di coltivare piante rare ed esotiche in casa. Robot che si sostituiscono all’uomo nella gestione delle serre e degli impianti di produzione alimentati da elettricità prodotta da pannelli solari sopra le serre. Una consapevolezza ecologica che traccia il futuro del florovivaismo e della floro-orticoltura europea, come dichiarato Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen. INSICUREZZA INTORNO, CERTEZZA “DENTRO” Una consapevolezza ecologica difficile da trasmettere con parole e con i fatti ai consumatori finali. Difficile soprattutto per i mercati dei Paesi dove le insicurezze (non parlo solo di politica ma soprattutto di insicurezze sociali e di approvvigionamento) spingono sempre più consumatori verso atteggiamenti di protezione e di
forza per affrontare i periodi incerti, e temo ce ne La
saranno sempre di più in futuro,
deve venire dal didentro delle nostre aziende 28
Flortecnica e vivaismo
sfiducia. Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Inghilterra (i danni della Brexit si vedono e si sentono sulle facce e nei fegati dei tanti inglesi presenti in fiera). Quello che ho imparato durante questo IPM Essen è che la forza per affrontare i periodi incerti, e temo ce ne saranno sempre di più in futuro, deve venire dal didentro delle nostre aziende. Lavorare sul personale, sull’auto produzione, sulla personalizzazione dei prodotti. Tutte azioni che devono mirare alla conservazione del nostro patrimonio aziendale, economico e di capacità, e che ci devono aiutare a cercare fuori dalla nostra zona di comfort le soluzioni. Il miglior modo per cercare delle soluzioni è quello di parlare, condividere, andare in fiera insieme. Mi ha fatto molto piacere vedere gruppi di vivaisti pistoiesi girare per i padiglioni della fiera. Mi ha colpito la vivacità dei figli di floricoltori liguri lanciati verso le tecnologie. Amici pugliesi che si affacciano su mercati nuovi e inesplorati. “Gardenisti italici” che si muovono in gruppo dandosi grosse pacche consolatorie sulle spalle. Piccoli produttori veneti che riescono a vendere piante da frutto ai garden center, marmellate ai privati nei mercatini di paese e che offrono corsi di giardinaggio a villeggianti sulle colline euganee. LE SOLUZIONI? SI INCONTRANO Se si tengono gli occhi aperti, se si desidera incontrare la gente e si desidera condividere il lavoro che si fa, si riesce sempre a venirne ad una. Io ho incontrato un produttore di piccoli frutti bulgaro, 23enne che, oltre a parlare quattro lingue, produce piccoli frutti che poi vende in Germania, acquista le giovani piante in Italia e ibrida nuove varietà con un collega francese, 26enne, perché vogliono trovare non il mirtillo perfetto che dura delle settimane in frigorifero, ma il mirtillo perfetto che contenga tante vitamine in modo che loro due possano contribuire a curare le malattie della vecchiaia. Cercare soluzioni da soli è difficile, farlo in compagnia è meglio perché le idee migliori, le soluzioni ai problemi che sembrano enormi vengono sempre da fuori.
PRODUZIONE | fiere
IPM, LE MEDAGLIE D’ORO Ecco le piante vincitrici del concorso “Innovation Showcase” a Essen. Con un riconoscimento speciale per una pianta che ha colpito la giuria di Costanza di Matteo
E
rano in 58 a contendersi il titolo di migliore innovazione, con 31 aziende coinvolte; in sette hanno ricevuto l’ambita medaglia, coprendo tutte le categorie possibili a parte una, dopo un attento esame da parte della giuria. I premi sono stati assegnati durante la cerimonia di apertura della fiera. Il momento della premiazione della Innovations Showcase durante la cerimonia di apertura di IPM Essen 2019.
Q PIANTE TAPPEZZANTI E DA BALCONE Xerochrysum bracteatum Granvia® Gold, di MNP flowers si è distinto per i suoi fiori grandi. Le foglie grandi e di un bel verde offrono un contrasto attraente con i colori brillanti dei fiori. La fioritura è lunga e abbondante, ramifica molto bene e questo la rende anche una buona pianta solitaria. Anche se richiede molta acqua, è facile da mantenere.
Primula ibrida Belarina ‘Candy Frost’.
Xerochrysum bracteatum Granvia® Gold.
R FIORITURE PRIMAVERILI Primula ibrida Belarina ‘Candy Frost’ di Kientzler. Resistente alle basse temperature, con una fioritura che dura a lungo, e fiori molto attraenti: ‘Candy Rose’ aggiunge una varietà di alta qualità alla gamma di primule. I fiori sono bicolori, e non si aprono completamente. Offre un lungo periodo di vendita, è versatile, può anche essere usato in combinazione con altre specie. Ispira sentimenti di nostalgia e romanticismo, può essere un regalo ideale da proporre a San Valentino. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | fiere
Q PIANTE FIORITE DA INTERNO Euphorbia pulcherrima Christmas Mouse® di Selecta Klemm. Una stella di Natale che fa davvero la differenza, con Euphorbia pulcherrima Christmas Mouse®. quelle orecchie da Topolino. L’inusuale forma arrotondata delle foglie ricorda le orecchie del topo più famoso del mondo, ed è una novità assoluta nel campo delle Poinsettia, che potrebbe intercettare il target group dei giovanissimi. Una forma nuova, un nuovo prodotto, un nuovo impulso per una delle più famose piante da interno.
Pyracantha coccinea ‘Red Star’.
Q ARBUSTI Pyracantha coccinea ‘Red Star’ di Plantipp BV. Bacche di un bel rosso vivace, e meno spine del solito: ecco perché questa nuova Pyracantha è piaciuta alla giuria. Ha retto bene l’estate siccitosa del 2018 e si presenta come “la” pianta sempreverde per eccellenza. È affascinante anche come pianta da appartamento. Fiorisce in giugno e per settembre si ricopre di bacche che perdurano fin dopo Natale. Resiste piuttosto bene al gelo.
P PIANTE RAMPICANTI Vitex trifolia ‘Purpurea’ x Vitex agnus-astus First Editions® ‘Flip Side’ di Bailey Nurseries. Una pianta popolare, che forma un grazioso cespuglio e che fa la gioia degli insetti impollinatori con la sua fioritura Vitex trifolia ‘Purpurea’ x Vitex autunnale abbonagnus-astus First Editions® ‘Flip Side’. dante. È facile da coltivare, ramifica molto bene ed è facile da potare. Ha molte potenzialità sia come rampicante sia come elemento nei giardini eco-sostenibili.
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Flortecnica e vivaismo
Blechnum brasiliense ‘Copper Crisp’.
H PIANTE VERDI DA INTERNO Blechnum brasiliense ‘Copper Crisp’ di Cultivaris. Assolutamente trendy, porta l’atmosfera jungle in ogni spazio della casa. Non importa se sia in un terrarium, in una piccola serra, il bagno o il soggiorno. Questa inusuale felce da appartamento ha convinto la giuria con le sue gemme rosse e le sue fronde dure, molto increspate e di un bel verde scuro. Blechnum è una pianta tropicale che predilige temperature alte e deve essere protetta dalla luce solare diretta. P PERENNI Sempervivum Chick Charms® ‘Gold Nugget’ di Plantipp BV. La forza sta nel colore: ‘Gold Nugget’ ha le foglie gialle che si infiammano di rosso in inverno. Il semprevivum è una pianta da principianti, non è complicata, non ha grandi esigenze ed è molto versatile. Che sia in giardino, in terrazza o in casa fa sempre la sua bella figura, ha bisogno di poca acqua e può essere posizionata in pieno sole. I cambiamenti climatici non la toccano granchè. Sempervivum Chick Charms® ‘Gold Nugget’.
R PREMIO SPECIALE Mandevilla Sundaville® MiMi Yello di MNP flowers. Menzione speciale da parte della giuria per questa mandevilla dai fiori color albicocca, che la fanno spiccare rispetto alle altre mandevilla disponibili. Ha un portamento compatto che la rende inte- Mandevilla Sundaville® MiMi Yello. ressante anche nella gamma di piante “piccole”. Non sviluppa i soliti viticci, ma rami forti: per questo può essere usata come tappezzante o nelle balconette. È un eye catcher nei punti vendita per l’evidente alta qualità ed eleganza. Non teme il pieno sole e nemmeno brevi periodi di siccità.
PRODUZIONE | aziende Il terriccio universale ECO, novità 2019 di Floragard.
Il packaging in stile rétro del terriccio universale, pensato appositamente per festeggiare i 100 anni di Floragard.
COMPLEANNO
CENTENARIO Terriccio attivo per piante da balcone e gerani, una delle novità 2019.
TUTTI I PRODOTTI NOVITÀ 2019 DI FLORAGARD •T Terriccio Universale ECO •T Terriccio Universale “Semplicemente Leggero” • Terriccio attivo per piante da balcone e gerani • Terriccio attivo per piante da giardino • Terriccio per agrumi e piante mediterranee • Terriccio per terrazzi e fioriere mediterranee • Terriccio Biologico ridotto di torba per pomodori ed ortaggi 32
Flortecnica e vivaismo
Non succede tutti i giorni di festeggiare un’azienda che arriva al traguardo dei 100 anni di attività. Floragard lo fa, in stile vintage di Bianca Belfiore
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er celebrare i suoi 100 anni di storia, FloraFlora gard Vertriebs-GmbH ha realizzato per il suo Terriccio Universale un design speciale, Rétro, per ricordare quando i primi terricci concimati pronti all’uso entravano nella quotidianità del giardiniere hobbistico. RICETTA MODERNA, DESIGN RÉTRO Il terriccio Premium con la moderna ricetta, ridotto di torba, con Vital-Ton per un immagazzinamento ottimale delle sostanze nutritive, un deposito concime attivo per otto settimane e delle micro-sostanze, e Aqua-Plus® per un ottimo assorbimento d’acqua anche dopo un lungo periodo di essiccamento. Universalmente applicabile, per l’invaso e il rinvaso, pronto all’uso, fornisce una crescita sana e una fioritura splendida sia alle piante da appartamento, balcone e fioriera sia a quelle delle aiuole del giardino.
PRODUZIONE | aziende
ALTO LIVELLO Cactusmania presenta la linea Manera: eleganza nelle forme e grande qualità dei prodotti, in un concept di alta gamma che unisce esemplare e contenitore di Alessandro Coraggio
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actusmania, l’azienda di Ventimiglia affermata a livello internazionale nel mercato di succulente e cactacee, ha presentato in anteprima ad Orticolario 2018 la collezione Manera, primo vero brand del vivaio ligure, che si contraddistingue per una sapiente selezione di succulente e cactus presentata in una esclusiva linea di vasi in cotto. Con l’inizio del 2019 la collezione è pronta per essere commercializzata, grazie anche ad un sito ad hoc, attività social e copertura mediatica. Un passo in avanti per Cactusmania che in questo modo di conferma come punto di riferimento e di ispirazione nel settore. CARATTERE E PERSONALITÀ La collezione Manera nasce per celebrare Cactusmania, una azienda agricola che da quarant’anni è capace di coniugare l’eleganza della forma delle piante grasse con i migliori materiali. Una ricerca costante che ha permesso la nascita di un’edizione limitata di pezzi unici sia per il valore delle singole piante esemplari che per la particolarità dei contenitori e delle finiture. «Manera è un tributo ai miei genitori, alla mia famiglia – commenta Annarita Manera, attualmente alla guida dell’azienda di
famiglia – Un tributo al lavoro di una vita tutta spesa per una “mania”, quella delle succulente. Anche il vaso è scelto per poter accompagnare la pianta in modo ideale. La collezione Manera l’ho pensata per ospitare piante uniche scelte per le loro caratteristiche specifiche. Piante perfette dal punto di vista del carattere e ideali per chi sceglie una pianta grassa come amico». La collezione si compone di piante d’eccezione come l’Echeveria culibra dalle foglie mostruosamente ricurve, le Opuntia consolea dalle pale piatte e delicate, l’irsuta Euphorbia pugniformis tutte contenute ed esaltate da vasi in cotto di ottima resistenza e dai colori sobri e maschili. Manera è il brand di Cactusmania per celebrare l’eleganza delle piante grasse come strumento di arredo e di décor con un forte carattere materico e dei tratti decisamente virili.
PER INFORMAZIONI www.cactusmania.it
© Saverio Chiappalone
Alcuni degli esemplari presenti nella collezione Manera. Piante particolari per forma e dimensione, unite a vasi materici, di impatto. La collezione si ispira e ha come “volti” i due figli di Annarita, Lorenzo, il maggiore, e Ludovico, il minore.
Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE PRODUZIONE || aziende aziende
COPRIAMO
IL MONDO Presenti a livello mondiale, sul mercato da oltre sessant’anni, hanno messo al bando i prodotti standard per un’offerta completamente customizzata di Filippo Terragni
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anno vernici, ma non fanno “solo” vernici: Sudlac è un’azienda francese che offre pitture di alta qualità per proteggere le colture e ottimizzare la luminosità delle serre, oltre che a proteggere le serre stesse. La consapevolezza dei cambiamenti climatici in atto ha dato la spinta all’a-
UN PO’ DI STORIA 1959: Sudlac viene fondata a Grenoble, e produce pitture murali 1970: la capacità produttiva aumenta e l’azienda si sposta a Echirolles, poco fuori Grenoble 1978: Sudlac abbandona le pitture a base di solventi derivati dal petrolio per concentrarsi sulle pitture a base d’acqua 1979: primo incontro con il mondo agricolo. Un agricoltore contatta Sudlac per sapere se l’azienda ha un prodotto che possa aiutarlo a rimuovere la pittura bianca che ha applicato sulle vetrate della serra. Sudlac sviluppa il solvente VarioNet e produce la prima pittura coprente 1995: la pittura ombreggiante Serra l’Ombre viene sviluppata con tre differenti formule che rispondanoa diverse esigenze dei coltivatori. 2016: il dipartimento export si sviluppa e viene trasferito in Olanda 2019: Sudlac sviluppa la prima linea di prodotti per il mantenimento e la protezione delle strutture serricole. 34
Flortecnica e vivaismo
zienda per cercare nuove soluzioni che permettano ai coltivatori di adattarsi alle nuove situazioni: siccità, ondate di calore, inaspettate bombe d’acqua. Per fare questo Sudlac non propone prodotti standardizzati ma customizzati, cioè sviluppati ad hoc per rispondere alle domande specifiche che ogni produttore in ogni parte del pianeta ha. In questo modo i coltivatori hanno a disposizione prodotti per proteggere le loro colture e le loro serre dalla troppa luce e dal troppo caldo, assicurando così una produzione migliore. DOPPIA PROTEZIONE Le pitture di Sudlac, applicate sui tetti delle serre, influenzano la luminosità e la temperatura in serra, of offrendo protezione e migliori condizioni di crescita alle colture. La serie Eclipse® F2, F4, F6 sono ombreggianti temporanee, che si applicano all’inizio della stagione e non necessitano di essere lavate via alla fine. Si parte con F2, che garantisce l’ombreggiatura per due mesi, per passare poi a F4 (da due a quattro mesi) fino a F6 (da quattro a sei mesi). Fra le pitture rimovibili, che necessitano quindi di essere rimosse alla fine del ciclo di coltivazione, abbiamo invece sei prodotti. Spesso chiamate On/Off, queste vernici offrono un effetto di diffusione della luce o di ombreggiatura stabile nel tempo: sono Eclipse® LD,
I prodotti Sudlac per la manutenzione delle superficie delle serre. Pipeprotect previene dalla corrosione i tubi del riscaldamento, e Solarprotect è un rivestimento in pellicola plastica per le superfici di vetro.
Eclipse® F4 è una pittura ombreggiante temporanea che si applica all’inizio della stagione e non necessita di essere lavata alla fine. F4 garantisce l’ombreggiatura da due a quattro mesi.
IN BREVE • Sudlac • 245 formule di pittura sviluppate • 75mila secchi di pittura prodotti • 360mila ettari di serre coperte • 34 paesi che usano le pitture Sudlac • 20mila clienti in tutto il mondo • 70% dei distributori sono partner da più di dieci anni
Eclipse® LD², Transpar®, Optifuse®, Optifuse® IR, Topclear. Per quanto riguarda invece la manutenzione delle superficie delle serre, due sono i prodotti Sudlac: Pipeprotect, che previene dalla corrosione i tubi del riscaldamento, e Solarprotect, un rivestimento in pellicola plastica per le superfici di vetro.
PRODUZIONE | novità
TIPI DA
MEDAGLIA
D’ORO di Filippo Tommaseo
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leuroselect, euroselect, l’orgal’orga nizzazione internainterna zionale dell’industria delle piante ornamentali, da 45 anni si occupa di promuovere e tutelare i prodotti delle aziende membri dell’as-sociazione. Attualmente i soci sono circa 75, la maggior parte sono produttori e distributori di piante da vaso e da giardino europei, ma ci sono anche membri che provengono da Giappone, Russia, USA, Cina e Thailandia. All’interno l’associazione è organizzata in quattro rami, a seconda della sfera di attività: ibridatori, produttori e distributori, giardinaggio hobbistico e protezione. I finanziamenti dei membri vengono investiti in trials, convegni, la protezione delle varietà dei soci, attività di marketing e infine, la cosa che ci riguarda da vicino oggi, il concorso a cui segue la premiazione e la promozione delle varietà da medaglia d’oro. Le varietà che ottengono l’ambito riconoscimento si sono distinte per innovazione, bellezza, performance in giardino. I tre vincitori di quest’anno sono disponibili per la produzione e verranno introdotti nel mercato europeo l’anno prossimo. Eccoli qui.
BRILLANTE E UNIFORME Leucanthemum x superbum Madonna, di PanAmerica Seed, è una nuova varietà da seme sviluppata per essere competitiva con le varietà da talea. Si distingue per il suo portamento uniforme, quasi perfetto, dovuto alla ottimale ramificazione della pianta. Una margherita che non brilla solo in vaso ma che offre ottimi risultati anche come tappezzante. È facile prendersi cura di Madonna, i nuovi fiori crescono sopra quelli appassiti e fiorisce abbondantemente per tutta l’estate fino all’inizio dell’autunno. 36
Flortecnica e vivaismo
Ecco le tre varietà che hanno ricevuto il primo premio di Fleuroselect. Disponibili da quest’anno per i produttori, saranno sul mercato dal 2020
CASCATA DI COLORE Silene pendula Sibella Carmine, di Van Hemert & Co, è una macchia di colore versatile, da aggiungere a tutti i vasi, tutti i contenitori, tutti i giardini. Può essere coltivata come una primizia della primavera, biennale, o come una classica annuale, per diversificare la gamma delle tappezzanti. Nei garden sarà utile per dare una spinta alle vendite di primavera e i consumatori resteranno incantati dalla cascata di fiori rosa, bella non solo in terrazzo ma anche come coprisuolo. I giudici sono stati convinti dal colore brillante e dalla fioritura precoce.
GRANDE POTENZIALE Tropaeolum minus Baby rose di Takii è l’ultimissimo nuovo nato fra i Tropaeolum non ricadenti. Come gli altri Nasturzio, Baby Rose ha ottime performance in giardino. Ha un portamento molto compatto, per questo Takii suggerisce di provare nuove possibilità commerciali proponendolo come varietà da vaso. Il colore dei fiori, rosa intenso, è una novità assoluta che ben si abbina alle piccole foglie verde scuro. Baby Rose è una aggiunta eccitante all’assortimento di varietà da seme, e ha convinto la giuria proprio per le sue potenzialità ancora da esplorare.
PRODUZIONE | ricerca
IL BATTERIO
CHE SFRUTTA LE API Si chiama Erwinia amylovora ed è responsabile del “Colpo di fuoco batterico”, una delle malattie infettive più gravi e insidiose per il pero, melo e diverse ornamentali di Filippo Terragni
I
Il profumo dei fiori di melo e di pero non è sempre lo stesso: un batterio è in grado di modificarne l’aroma favorendo così la diffusione di fiore in fiore attraverso il lavoro delle api. A scoprire questa strategia di propagazione è stato un gruppo di ricerca delle università di Bologna e di Bolzano. I risultati dello studio – pubblicati su The ISME Journal – mostrano come Erwinia amylovora, uno dei principali patogeni del melo e del pero, nonché di alcune specie di piante ornamentali e di piante spontanee appartenenti alla stessa famiglia delle Rosaceae, sia in grado di modificare la fragranza dei fiori negli alberi colpiti
Un albero di melo attaccato da Erwinia amylovora.
I PROTAGONSITI DELLO STUDIO Lo studio, realizzato da un gruppo di ricerca delle università di Bologna e di Bolzano, è stato pubblicato su The ISME Journal, rivista del gruppo Nature, con il titolo “Pathogen-induced changes in floral scent may increase honeybee-mediated dispersal of Erwinia amylovora”. Per l’Università di Bologna hanno partecipato ricercatori e docenti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari: Antonio Cellini, Irene Donati, Maria T. Rodriguez-Estrada, Stefano Savioli e Francesco Spinelli. 38
Flortecnica e vivaismo
in modo che le api, ingannate dal nuovo bouquet di profumo, trasportino il batterio da una pianta all’altra. PATOGENO LETALE Erwinia E rwinia amylovora è il responsabile del “Colpo di fuoco batterico”, una delle malattie infettive più gravi per alberi da frutta come il pero e il melo. Nelle piante colpite i fiori si tingono di scuro e le foglie avvizziscono fino a sembrare bruciate (da cui il nome, “Colpo di fuoco”). In breve tempo, l’infezione può progredire fino a causare la morte dell’albero. La pericolosità della malattia è aggravata dalla facilità con cui il batterio si diffonde durante l’impollinazione. Gli studiosi infatti hanno notato che, tra fiori sani e fiori colpiti dal batterio, le api mostrano una preferenza per quelli sani. Il motivo? L’aroma emesso dai fiori malati. «La nostra ricerca – spiega Francesco Spinelli, docente dell’Università di Bologna che ha coordinato lo studio – mette in luce che Erwinia amylovora è in grado di cambiare il profumo dei fiori del suo ospite: una strategia che favorisce il passaggio del batterio dai fiori malati a quelli sani». API INGANNATE Tutto nasce da una reazione naturale della pianta che, una volta colpita dal batterio, attiva le sue difese emettendo specifici composti volatili che le api percepiscono. «Tra i composti odorosi prodotti c’è l’acido salicilico, una molecola chiave per i meccanismi di difesa delle piante ma che è repellente per le api». I fiori degli alberi malati risultano quindi meno “attraenti” per le api. Perché allora l’infezione continua a diffondersi? «La reazione delle piante malate – spiega il docente – non blocca del tutto l’opera delle api, spinte a posarsi sui fiori». Il numero di api che scelgono gli alberi malati, insomma, è minore, ma è sufficiente a favorire la diffusione del batterio. «L’ape che si posa sul fiore malato viene contaminata dal batterio e intanto subisce l’azione repellente dei composti odorosi. Di conseguenza poi sceglierà un albero sano, e in questo modo l’infezione continua a trasmettersi: una manipolazione raffinata dell’interazione tra pianta e impollinatori». E che mette in pericolo le coltivazioni.
PRODUZIONE | tecniche
MICORRIZE, SÌ O NO? Il primo passo è stato affrontare l’argomento per capirne caratteristiche e vantaggi. Ora, un focus sulla micorrizzazione artificiale
C
di Valerio Pasi
he l’inoculo di micorrize possa effettivamente dare beneficio alle piante in coltivazione è ancora materia di studio. I risultati sono incoraggianti, ma il tema è molto complesso e non c’è accordo unanime su diversi aspetti della vicenda. Per questo è opportuno approfondire secondo diverse prospettive. Questa volta ci fermiamo anche sui prodotti disponibili sul mercato, adottando uno sguardo critico e attento.
Tutti gli alberi ornamentali sono
originariamente forestali pertanto
è evidente l’importanza delle
ectomicorrize nel momento dell’impianto 40
Flortecnica e vivaismo
TIPI DI MICORRIZE, PIANTE E FUNGHI SIMBIONTI AIUTO RECIPROCO Come già detto, per micorriza s’intende l’associazione che il 90% delle piante terrestri forma con funghi che vivono in simbiosi con le loro radici. Le specie fungine interessate sono circa 6mila, mentre le piante che formano associazioni sono circa 240mila. Il nuovo rapporto che si instaura è fisiologico, ecologico e riproduttivo e i vantaggi sono di tipo mutualistico, in quanto i funghi possono assorbire zuccheri dalle radici colonizzate, mentre le piante possono trarre nutrienti minerali e acqua dai funghi. La rete delle ife fungine per le piante è un vero e proprio apparato assorbente aggiuntivo (vedere box “Wood Wide Web”). La maggior parte degli alberi instaurano rapporti simbiotici con i funghi che formano ectomicorrize (ECM). Alcuni funghi producono carpofori (corpi fruttiferi) che sono molto conosciuti in quanto appartengono ai generi Boletus, Lactarius, Russula, Suillus, Amanita, Paxillus, Mor Morchella e Tuber Tuber, ovvero porcini, amanite, pinaioli, russule e tartufi. I simbionti ectomicorrizici consistono in circa 5.000 specie diverse. Tuttavia pare che solo poche specie, in numero da 5 a 10, colonizzino dal 50 al 70% delle radici degli alberi (es. Cenococcum geophylum su 150 specie), mentre in qualche caso la simbiosi avviene solo con poche piante ospiti (es. Suillus luteus con il pino nero e Suillus grevillei con il larice). Le ectomicorrize sono una barriera fisica alla penetrazione di parassiti nell’apice radicale e modificano qualitativamente e quantitativamente i metaboliti vegetali emessi nella rizosfera, arrivando anche a produrre composti con funzione antibiotica. Si è verificato anche che l’apparato radicale di una pianta forestale adulta sia di norma micorrizata contemporaneamente da 30 a 50 specie fungine diverse. In questo modo, a seconda
Tipo di micorizza
Pianta ospite
Fungo simbionte
Ectomicorrize
Piante forestali perenni e ad alto fusto, quali abete, pino, faggio, castagno, quercia
Circa 5000 specie di funghi appartenenti a Basidiomiceti (Amanita, Boletus, Laccaria), Ascomiceti (Tuber) e Zigomiceti (Endogone)
Ectoendomicorrize
Piante ectomicorriche (pino e larice), Ericales (Arbutus, Arctostaphylos), generi Monotropa e Pyrola
Ascomiceti, Basidiomiceti, alcuni formanti ectomicorrize (Boletus, Laccaria)
Endomicorrize Ericoidi
Specie di Ericales come mirtillo, erica, calluna, rododendro
Due specie di Ascomiceti, Hymenoscyphus ericae e Oiodendron maius
Endomicorrize delle Orchidee
Tutte le specie di orchidee
8 generi di Basidiomiceti, riferiti a Rhizoctonia
Micorrize arbuscolari
Briofite, Pteridofite, Gimnosperme e la Circa 150 specie del maggior parte delle phylum Glomeromycota Angiosperme (80% delle specie vegetali)
Da “Elementi chimici nei funghi superiori - I funghi di riferimento come strumento di lavoro per la bioindicazione e la biodiversità”, Roberto M. Cenci, Luigi Cocchi, Orlando Petrini, Fabrizio Sena, Carmine Siniscalco, Luciano Vescovi 2010.
delle condizioni ecologiche, fenologiche, pedologiche e microclimatiche, ciascuna associazione può aiutare la pianta nel particolare momento in cui si trova, in modo da rendere possibile il superamento di un fattore di stress. Si è anche scoperto che gli alberi che deperiscono mostrano spesso variazioni notevoli nella composizione delle associazioni ectomicorriziche, in quanto perderebbero in modo progressivo la capacità di selezionare i simbionti più efficienti, lasciando che altri li sostituiscano. I PIÙ INTERESSATI SONO GLI ALBERI Le micorrize più diffuse in natura sono quelle arbuscolari (AM), che interessano l’80% delle specie vegetali e la maggior parte delle piante coltivate come grano, mais, orzo, patata, pomodoro, legumi, agrumi, vite, olivo, piante da frutto, cotone, canna da zucchero, albero della gomma, erbe spontanee dei prati. Il fungo simbionte forma all’interno delle cellule radicali delle piante ospiti caratteristiche strutture ramificate chiamate “arbuscoli”, ove avvengono gli scambi di nutrienti tra fungo e pianta: il fungo cede soprattutto fosforo e altri elementi poco mobili, talvolta
Calocedro e Lactarius.
WOOD WIBE WEB La rete delle ife fungine (Wood Wide Web), come già detto, è un apparato assorbente aggiuntivo per le piante. Si sono anche effettuati studi che dimostrano come gli zuccheri e altre sostanze vengano trasportati attraverso questa rete dalle piante che ne hanno in abbondanza a quelle che ne hanno bisogno, come quelle giovani o quelle che crescono in condizioni di luce scarsa. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | tecniche
La micorrizzazione artificiale non è una tecnica facile e presuppone la
produzione di grandi quantità di inoculo
IN BREVE • Circa 6mila le specie fungine interessate • Circa 240mila le piante che formano associazioni • Circa 5mila specie di simbionti ectomicorrizici • Da 5 a 10 specie colonizzano dal 50 al 70% delle radici degli alberi • Le micorrize arbuscolari interessano l’80% delle specie vegetali
cede anche azoto, mentre la pianta cede i fotosintetati e, nel caso delle leguminose, può cedere N proveniente dal processo di fissazione simbiotica con i Rizobi. Alcune formano anche delle vescicole, che sono degli organi dove vengono accumulate sostanze di riserva e per questo motivo la simbiosi era conosciuta con il nome di vescular-arbuscular mycorrhiza (VAM). Le endomicorrize arbuscolari si rinvengono in tutti gli ambienti, ma soprattutto in quelli dove sono predominanti le specie erbacee o dove la disponibilità del fosforo è bassa. Generalmente le micorrize arbuscolari non sono specifiche e i funghi micorrizici arbuscolari formano nel suolo un reticolo di ife indipendente da quello dei funghi ectomicorrizici. I funghi sono simbionti obbligati e appartengono al Phylum Glomeromycota.
Micorrize.
CASI PARTICOLARI: LE ERICACEE, LE ORCHIDACEE Esistono particolari micorrize, le micorrize ericoidi, associate alle piante di ericacee quali rododendro, erica, calluna, mirtillo, le quali sono strettamente legate all’ambiente in cui crescono. Infatti molti endosimbionti ericoidi non sono coltivabili e i simbionti coltivabili sono ascomiceti, spesso sterili. L’infezione delle cellule epidermiche da parte del fungo avviene direttamente all’interfaccia radice-suolo quindi sono solo teoricamente possibili infezioni contemporanee da parte di micobionti diversi. Recentemente si è scoperto che funghi micorrizici ericoidi possono formare ectomicorrize su specie arboree (es. Piceirhiza bicolorata con diverse conifere). Vi sono anche le endomicorrize specifiche delle Orchidee, che interessano circa 20.000 specie di Orchidaceae sia epifite sia terrestri. Nelle orchidee l’equilibrio della simbiosi è molto sensibile a fattori ambientali e genetici. 42
Flortecnica e vivaismo
Nocciolo e Lactarius in vaso.
OCCORRE UNA DOCUMENTAZIONE RIGOROSA Tutti gli alberi ornamentali sono originariamente alberi forestali e pertanto è evidente l’importanza della presenza delle ectomicorrize nel momento dell’impianto. Purtroppo le ectomicorrize si trovano solo associate al terreno, per cui, poiché il 90% delle radici assorbenti rimane in vivaio con la zollatura, solo una piccola parte delle radici porta ectomicorrize nel sito d’impianto. Non è detto inoltre che la ripresa di vitalità sia certa e rapida. Molte piante ornamentali, poi, vengono coltivate sin dalla riproduzione per talea entro substrati privi di terreno e quindi saranno prive di ectomicorrize. Per questo motivo sono state studiate tecniche di inoculo artificiale di ectomicorrize, in particolare dall’INRA, l’Istituto Nazionale per la Ricerca Agricola francese, originariamente per la produzione di piante “tartufigene”. La micorrizzazione artificiale delle piante non è una tecnica facile e presuppone la produzione di grandi quantità di inoculo, che deve essere vitale e soprattutto essere in grado di instaurare la simbiosi con successo. Il mercato oggi offre molti prodotti come inoculo di micorrize, quasi tutti contenenti endomicorrize del genere Glomus che in realtà si ritrovano in abbondanza in qualsiasi suolo vitale. Vi sono anche prodotti che contengono ectomicorrize, solitamente del genere Pisolithus, i quali riescono a instaurare simbiosi quando utilizzati in vivaio su piante ornamentali in contenitore. Tuttavia occorre rilevare come, sull’onda della diffusa conoscenza dei vantaggi offerti dalle simbiosi micorriziche, vi sia un mercato di prodotti non accompagnati da documentazione scientifica rigorosa, in grado di confermare la reale efficacia nella formazione in vivo della voluta simbiosi, in grado di caratterizzare con risultati performanti la crescita della coltura o dell’albero inoculato. Tra l’altro, importanti studi scientifici hanno dimostrato che l’inoculo artificiale di Hebeloma clnylilndrosporum, fungo che forma ectomicorrize con Pinus pinaster, in suoli non sterilizzati non origina simbiosi in quanto le ectomicorrize presenti naturalmente sono molto competitive e non lo consentono. Per cui non è detto che l’inoculo artificiale riesca a sortire un effetto.
PRODUZIONE | strumenti
L’ALTERNATIVA
ALLA SE R
Tra le novità firmate Arrigoni, vi presentiamo Net-House, un innovativo sistema di strutture leggere coperte con schermi protettivi anti-insetto di Viola Delfino
P
rotagonisti dello stand Arrigoni all’ultima edizione di Eima, lo scorso novembre, gli schermi protettivi per la creazione di net-house, strutture colturali innovative che rappresentano un equilibrato compromesso tra pieno campo e produzione in serra. Vediamo esattamente di cosa si tratta. AMBIENTE PROTETTO E “NATURALE” Doverosa premessa, nota ai più: a causa del virus New Delhi, non è possibile avere coltivazioni in pieno campo senza alcuna protezione dagli insetti, in maniera particolare afidi, mosca bianca e tripidi. Quali le soluzioni messe
DIALOGO TRA DENTRO E FUORII A continuare la lunga tradizione aziendale, oggi è Paolo Arrigoni (nella foto), ceo dell’omonimo Gruppo, che, fin dal principio della sua carriera, ha voluto sviluppato il concetto di “armonia”, ossia permettere a una coltura di crescere in un ambiente favorevole. Nel concreto, gli schermi agrotessili Arrigoni consentono alle piante di “dialogare” con il “territorio”, assorbendo aria, acqua e sole ma, nel contempo, proteggendosi da eventi climatici esterni e dagli attacchi degli insetti.
in campo da Arrigoni? «Si può optare per la coltivazione in serre con film plastico e con schermi anti-insetto della gamma Air Plus a chiusura laterale durante i periodi autunno, inverno e primavera – spiega Giuseppe Netti, agronomo dell’azienda – Lo svantaggio, però, è che in primavera e in autunno in zone climatiche mediterranee, quando ci sono giornate soleggiate all’interno delle serre, si raggiungono picchi di temperatura troppo elevati. Oppure si può coltivare in strutture leggere, coperte interamente con schermi anti-insetto (“net-house”, appunto), durante il periodo estivo e non solo. Grazie al clima favorevole che si crea al di sotto della struttura, si coltiva così in un ambiente protetto senza alterare troppo le temperature. Inoltre, durante il periodo autunnale, il microclima resta comunque favorevole, sicuramente più che in pieno campo». MINORI COSTI, PIÙ PRODUTTIVITÀ Ecco i principali vantaggi di una net-house, oltre alla possibilità di produrre in totale assenza di insetti: piante più vigorose e più resistenti a determinati patogeni; condizioni sfavorevoli allo sviluppo di malattie fungine (ambiente più secco con minore umidità relativa); possibilità di avviare
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E RRA
SUL CAMPO DA OLTRE 80 ANNI Il Gruppo Arrigoni opera nel settore tessile tecnico dal 1936. Nel 1959 inizia la produzione di tessuti a rete in polietilene e oggi è specializzato in schermi protettivi. Con sede a Uggiate Trevano (CO), conta tre unità produttive, a Schio (VI), Putignano (BA) e Târgu Mures (Romania) con un’area complessiva di 110.000 metri quadrati. Ecco qualche numero: 160 addetti, una capacità produttiva annua di oltre 6.000 tonnellate di tessuti a rete e un network commerciale presente in 72 Paesi. Due i settori nei quali opera il Gruppo: Agrotextiles, con diverse gamme di schermi agrotessili innovativi per il controllo climatico e biologico delle coltivazioni e per il giardinaggio, e Techtextiles, con una serie di reti e tessuti per l’industria, l’edilizia e l’outdoor. Molto ambiziosi i progetti del Gruppo Arrigoni per l’immediato futuro: per il triennio 2018-2021 sono infatti previsti oltre 10,5 milioni di euro di investimenti, cui si aggiungono 1,5 milioni di euro dedicati alla Ricerca e Sviluppo. Il Gruppo oggi collabora con 12 università e istituti di ricerca, partecipa annualmente a oltre 30 fiere in tutto il mondo e vanta un portfolio di più di 2.600 clienti attivi.
PER INFORMAZIONI www.arrigoni.it TRA LE GAMME AGROTEXTILES • Biorete • Prisma • Protecta • Reti protettive anti-grandine, frangivento, ombreggianti e antibrina • Reti per il sostegno alle colture e la raccolta di frutti • Tessuti pacciamanti • Linea per giardinaggio
produzioni biologiche e a basso impatto ambientale; migliore produttività grazie al microclima più idoneo rispetto alle serre. Da non dimenticare anche il risparmio
idrico, in quanto le piante non sono soggette a eccessiva evapotraspirazione, e il costo di installazione inferiore rispetto a una struttura in ferro con film plastici. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | strumenti
AGILE E COMPATTO
FUORISTRADA Il nuovo carrello elevatore Manitou MC 18 ha dimensioni ridotte ma non si ferma davanti a nulla. Eccovi la carta d’identità, con caratteristiche e dati tecnici di Daniela Stasi
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l marchio Manitou non ha certo bisogno di presentazioni. Chi ha dimestichezza con le macchine, sa di cosa stiamo parlando. La gamma però è sempre in evoluzione e, tra i vari modelli ad hoc del nostro settore, di recente è stato lanciato sul mercato il nuovo carrello elevatore compatto fuoristrada MC 18, caratterizzato da compattezza, elevata luce da terra e ampia visibilità.
IN BREVE • Capacità max 1.800 kg • Altezza di sollevamento 5.500 mm • Larghezza 1.450 mm • Altezza 2.145 mm • Lunghezza 2.950 mm • Raggio di sterzata 2.585 mm
DA DUE A QUATTRO RUOTE MOTRICI Disponibile in due versioni, MC 18-2 e MC 18-4, con una larghezza di 1.450 mm, una lunghezza di 2.950 mm
• Assali anteriore e posteriore oscillanti (+/-7°) • Luce dal suolo 31 cm • Rumorosità 79 dB in cabina • Potenza motore 26,5 kW • Consumo carburante 3,5 l/h • Intervallo cambi olio idraulico 2.000 ore • TCO 11,8 €/h
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Flortecnica e vivaismo
per un’altezza inferiore a 2 m nella sua versione “Buggy”, il carrello MC18 ha un raggio di sterzata ridotto di 2.585 mm e un corridoio di stivaggio con pallet 1.000 x 1.200 di soli 4.401 mm. Per adattarsi meglio al terreno, l’assale anteriore e posteriore sono oscillanti (+/-7°). Il modello MC18-4, inoltre, dà la possibilità di passare da due a quattro ruote motrici, sia in caso di macchina ferma che in marcia: nella modalità a due ruote motrici si possono raggiungere i 25 km/h (secondo il costruttore, la velocità maggiore sul mercato). Di conseguenza, il consumo di carburante si riduce del 12,5% in termini di movimentazione.
LA SICUREZZA IN PRIMA LINEA L’MC 18 vanta il nuovo tetto panoramico in vetro, composto da due vetri temperati separati da una pellicola (tanto da creare un vetro stratificato). Tale T combinazione protegge contro la caduta di oggetti, rispondendo alle esigenze delle norme di sicurezza ISO 6055 (FOPS), e consente un’elevata visibilità durante le operazioni di sollevamento. VERSATILE E ACCESSIBILE Numerose le innovazioni presenti su questo modello. Partiamo dalla luce dal suolo di 31 cm, la più elevata tra i carrelli compatti. Caratteristica che, sul piano operativo, si traduce in una spiccata versatilità su qualsiasi terreno e in una maggiore semplicità nel superare eventuali ostacoli. Proseguiamo con l’elevata l’ accessibilità:: l’altezza della pedana di guida, accessibile senza gradini intermedi e pertanto senza alal cuno sforzo, è ottenuta grazie alla collocazione ottimizzaottimizza ta dei componenti del motore. L’accesso in cabina può avav venire, tra l’altro, da ambo i lati. Altro vantaggio
PER INFORMAZIONI www.manitou.com
dell’MC 18 è la silenziosità, data dal nuovo cofano motore “a doppio strato”, composto da una parte rigida particolarmente resistente e da una parte isolante più flessibile: 79 dB all’interno della cabina in caso di marcia (la media di mercato è pari a 86 dB). PENSATO PER RIDURRE IL TCO I progettisti Manitou hanno pro progettato l’MC 18 con un obiettivo ben preciso: ridurre il costo tota totale di proprietà (TCO). Vediamo come: il motore compatto Ku Kubota da 26,5 kW consente di ottimizzare il consumo di car carburante, che si attesta sui 3,5 l/h.. Inoltre, grazie a una ma l/h manutenzione preventiva ben ragionata, l’intervallo tra due cambi d’olio idrau idraulico raggiunge le 2.000 ore. Forte di un TCO ore inferiore del 15-20% rispetto alla concorrenza, il carrello MC18 nella ver versione a quattro ruote mo motrici vanta un costo totale di proprietà pari a 11,8 €/h con un utiliz utilizzo di 750 ore all’anno, il più basso tra i carrelli elevatori fuoristrada (secondo i dati divulgati dall’azienda). Per informazioni dettagliate sul programma Reduce TCO: tco.manitou.com/it MANUTENZIONE FACILITATA Il cofano è situato proprio dietro il sedile dell’operatore e permette di accedere facilmente al motore: così è possibile verificare i vari livelli senza aver bisogno di sollevare la cabina, né di ricorrere a strumenti specifici. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | consumer
INTERAZIONI
TECNO
La tecnologia sta conquistando ogni angolo. È una rivoluzione globale che tocca le scelte dei consumatori anche quando si parla di come vivere il verde di Marta Meggiolaro
T
uinbranche Nederland, VHG sector association, iBulb e Flower Council of Holland hanno sviluppato in collaborazione con Aafje Nijman, professione trendwatcher, i tre stili chiave per il settore della floricoltura nel prossimo anno. Nei trend emergono differenti tentativi di convivenza fra due dimensioni in cui ci troviamo immersi: il ritmo frenetico dell’informatica, e il tempo del mondo naturale, lento, cadenzato, più “abitabile”. Viviamo in una sorta di sdoppiamento, a cui reagiamo organizzando i nostri spazi in tre modi differenti. Vediamoli.
ATTIVISMO
La prima tendenza del prossimo anno prosegue il filone del nuovo ambientalista: gli hobby farmer con cui avremo a che fare saranno sempre più spesso persone che arrivano nei garden center in forza di una spinta ideale, dopo aver preso consapevolezza della propria responsabilità a livello ambientale e globale. Sono persone che vogliono collaborare al benessere di tutti, in primo luogo del pianeta. Ecco cosa cercano.
INDOOR: calma. Tutto qui esprime cura al dettaglio, anche etico: amano prodotti derivanti dal riciclo, o riciclabili; sono attenti alla provenienza dei prodotti, scelgono oculatamente i materiali. Cercano autenticità. Questo significa anche gusto per le imperfezioni, e per oggetti con una storia. Fiori e piante qui hanno un ruolo speciale: amano i bouquet, che alla fine non vengono gettati ma vengono essiccati. Molte le piante da appartamento, che purificano l’aria e rendono più vivibili gli interni – scelte di pari passo con vasi e contenitori.
OUTDOOR: in giardino la mescolanza di materiali differenti è ancora più evidente, ma l’effetto finale è lo stesso: calma, tranquillità. Il giardino ha un layout molto pulito, è pensato per essere efficiente, i materiali sono tutti di riciclo, se possibile, creando un mix fra materiali naturali e industriali. 48
Flortecnica e vivaismo
ADEGUAMENTO
Il futuro è già qui, e per qualcuno è la cosa più eccitante che ci sia. Sono molti i consumatori che si stanno adeguando o conformando allo stile dei “tempi moderni”: amano la velocità, la tecnologia, vogliono stare al passo e spendono parecchio per poterlo dimostrare a loro stessi e agli altri. Allo stesso tempo percepiscono il bisogno di trovare un equilibrio sano, un nuovo ritmo; hanno bisogno di capire come difendere il loro spazio in un mondo in cui quasi tutto è deciso per noi da altri.
INDOOR: atmosfera fantascientifica per questi ambienti ultramoderni in cui ovunque e per qualunque necessità si trova una soluzione tecnologica. Abbondano le finiture metalliche, i giochi di trasparenze e di riflessi, come in un film. Fiori e piante sono più semplici possibile, più resistenti possibile, e vengono predilette le sfumature del viola. Largo anche alle serre in casa, alle luci led, ai sistemi di idroponica che rendono il giardinaggio smart.
OUTDOOR: il giardino assume una forma misteriosa e futuristica, arricchito da tutte le comodità che la tecnologia offre oggi. Insomma, anche il giardino deve essere connesso, gestito e monitorato tramite app, ultramoderno. Questo aspetto è sottolineato dall’uso di colori e materiali che diluiscono la percezione della profondità. Largo uso ai materiali iridescenti, che conferiscono un’apparenza di intangibilità. Le forme preferite sono eleganti e geometriche: come se tutto fosse disegnato su uno schermo. Molto vetro e molto metallo, ma anche la plastica è usata con abbondanza. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | consumer
FUGA
Abbiamo tutti la nostra copertina di Linus. Un luogo confortevole, un angolino che ci mette al riparo dal caos intorno. La fuga dagli aspetti più freddi, taglienti e impersonali del mondo dominato dalla tecnologia si traduce nella ricerca di tutto ciò che è tondo, morbido e caldo.
INDOOR: ci si tuffa in casa come in un letto appena rifatto con le lenzuola fresche di bucato. Sono ambienti in cui si fa largo uso di cuscini, di fantasie tenui, di plaid, di materiali caldi come il legno. I fiori e le piante hanno un posto d’onore, con le loro forme ondeggianti; devono essere sognanti, eterei. Il tocco in più è etnico o folk: qualcosa che sappia di umano, di vissuto.
PER APPROFONDIRE www.flowercouncil.co.uk /article/2019-horticulture-sector-trends 50
Flortecnica e vivaismo
OUTDOOR: il giardino replica l’atmosfera accogliente e ricettiva degli interni. È il luogo dove si può passeggiare a piedi nudi. Le piante vengono selezionate per il comfort che regalano: muschi, erbe, erbacee, tutto ciò che ha foglie morbide e calpestabili, tutto ciò che è soffice. Gli arredi sono tondeggianti, hanno curve e finiture delicate, rigorosamente in toni pastello, scaldati al massimo da un arancio intenso.
Alcuni dei colori disponibili nella nuova gamma di crisantemi di Podere Luen.
TENDENZE | giovani piante
P
odere Luen, l’azienda ligure dei fratelli Vigo, in collaborazione esclusiva con Bernard chrysanthèmes, introduce i Crisantemi cascanti e a piramide. Una gamma dal sapore antico, quando i crisantemi venivano usati per decorare le città e i parchi più belli d’Europa. Oggi questa gamma, composta da diciassette tonalità di colore tutte a fiore piccolo e a crescita verticale, vuole interessare i coltivatori che cercano nelle nicchie di mercato nuovi spunti commerciali e nuove possibilità. NUOVI PROTAGONISTI DEL MERCATO La coltivazione può essere più o meno lunga a seconda della forma che si vuole ottenere, e permetterà ai flori-
coltori di avere prodotti di valore con un lungo periodo di fioritura. Si possono coltivare in cascate o piramidi lunghe fino a 100/120 centimetri. Il ciclo di coltivazione per le piante così grandi è di 10 mesi con 5 talee per vaso. Un ciclo lungo che permette di produrre piante da usare come esemplari. Per accorciare i cicli di coltivazione si possono ridurre le misure dei supporti oppure inventare nuove forme sfruttando il fatto che più le piante si cimano e più accestiscono. Diciassette varietà per riportare il gusto di vedere i crisantemi protagonisti del mercato anche fuori dal classico periodo di vendita dei morti.
Podere Luen porta in Italia la gamma di crisantemi cascanti e a piramide: per far uscire questo fiore dai cimiteri e portarlo in città di Alessandro Coraggio
CRISANTEMO
DA BALCONE PER MAGGIORI INFORMAZIONI www.podereluen.it Tel: 0182 990512
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TENDENZE | iniziative
ANTIRRHINUM MAJUS Il nome deriva dal greco, significa “simile al naso”, e si riferisce chiaramente alla forma del fiore, così come il nome volgare “bocca di leone”. Le bocche di leone sono perfette per la coltivazione in vaso e in piena terra. Esistono varietà nane, medie e alte; i colori sono moltissimi, l’unico non disponibile è l’azzurro. I fiori possono essere monocromatici o bicolori. Generalmente trattate come annuali, le bocche di leone possono però nei climi più miti essere considerate anche biennali. Il loro asso nella manica è il profumo: quando sono raccolti in massa la loro fragranza è forte e piacevole, capace di attrarre gli impollinatori così come i clienti del vivaio o del garden center.
IL 2019 È Bocca di leone, dalia, salvia e zucca. Sono le quattro specie scelte del National Garden Bureau per animare il mercato americano di Costanza di Matteo
L
e bocche di leone sono multiformi, multicolori e profumati; la dalia ha fiori piccoli o grandissimi; la salvia nemorosa resiste al secco e al freddo; la zucca si presta a molteplici usi. Queste sono solo alcune delle proprietà delle reginette di quest’anno, incoronate dal National Garden Bureau, l’associazione americana del florovivaismo che insieme all’elezione della pianta dell’anno prepara anche il materiale con cui le aziende di produzione e il retail possono sponsorizzare e spingere queste piante, scegliendo fra le numerose varietà in commercio. E ora scopriamole insieme.
DAHLIA È il fiore nazionale del Messico, che è anche la sua regione d’origine. Importata in Europa dai concon quistatori spagnoli, è una tuberosa membro della famiglia delle Asteraceae. La gamma di colori e forme, se consideriamo tutti gli ibridi prodotti dal 1800 in poi, è davvero notevole. La gamma di dimensioni che può avere il fiore è particolarmente interessante,, perché si va da fiori piccoli piccoli a una varietà che è grande quanto un piatto. Le varietà più alte e con i fiori più grandi hanno bisogno di un supporto – simile a quelli dei pomopomo dori – per fare sì che lo stelo non si curvi né si spezzi. 52
Flortecnica e vivaismo
SALVIA NEMOROSA All’interno A ll’interno della vastissima famiglia di Salvia, il focus quest’anno si ferma su questa famiglia di ibridi. “Nemo“Nemo rosa” deriva da un termine latino e significa “dei boschi”, infatti queste salvia sono fra le più rustiche,, essendo provenienti dalle alte foreste dell’Eurasia. Caratteristico il colore blu che possono avere, insieme alla resisten resistenza alle malattie, al freddo, al caldo, alla siccità. Una famiglia potenzialmente infinita grazie alla facilità con cui le salvia si ibridano fra loro. In giardino sono le benben venute perché richiedono bassa manutenzione e attirano gli insetti impollinatori. Inoltre, se viene effettuata una potatura dopo che la prima fioritura è appassita, la pianta fiorirà di nuovo in quattro – sei settimane.
È L’ANNO DI…
ZUCCA Fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae, la sua patria è l’America Centrale, dove i nativi americani erano soliti cibarsene arrostita o essiccata. All’arrivo dei coloni europei, i nativi prepararono un piatto simile alla torta di zucca odierna: tagliarono la cima della zucca, la svuotarono dei semi, e la riempirono di latte, spezie e miele, poi la misero a cucinare nella cenere calda. La tradizione di incidere facce mostruose deriva da un’usanza irlandese: in madrepatria venivano decorate così le patate e le rape, in America la tradizione venne trasferita anche alla zucca. Molto salutare, la zucca è un alimento nutriente. La diversità fra le varietà che sono classificate come zucche è sorprendente. Edibili o ornamentali, piccole o gigantesche, è una famiglia in cui davvero c’è qualcosa per tutti i gusti. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | annuali
Mix di Surfinia® in basket.
SUNTORY Lo slogan della compagnia giapponese rivolto ai consumatori è: Kantan, Kirei, Jobu (facile da coltivare, bellissimo, duraturo).
BUON COMPLEANNO
SURFINIA ! ®
Compie trent’anni una delle Petunia più famose del mondo. Un po’ di storia e una rassegna fotografica per festeggiare di Alessandro Coraggio
Q
uest’anno MNP flowers e Suntory® celebrano con orgoglio il trentesimo anniversario di Surfinia®. Quella che era iniziata come una rivoluzione nel tentativo di ibridare una perfetta Petunia ricadente da talea, ha poi avuto come risultato la migliore e più venduta Petunia nel mondo. Non è una coincidenza che ovunque si possa trovare la Surfinia®, con le sue grandi performance in vaso, la fioritura libera e spettacolare e l’alta resistenza alle condizioni climatiche più diverse. Le Surfinia® ben si adattano sia ai giardini privati sia al verde pubblico, c’è sempre la varietà più adatta: l’immagine delle antiche città europee in cui le Surfinia® scendono a cascata dai lampioni, dai ponti, o dai balconi e dalle finestre dei grandi alberghi e delle abitazioni è diventata un’icona.
Mix di Surfinia® in basket.
Surfinia® Blue Ocean, fioritura abbondante e grande resistenza alle malattie. Surfinia® Sumo purple.
Oggi la collezione di Surfinia® non consiste solo in queste famose e ormai classiche varietà ricadenti, ma anche in alcune novità davvero precoci. Grazie al fatto che la collezione viene continuamente innovata e migliorata, Surfinia® resta una delle petunie preferite a livello mondiale, e tale sarà anche negli anni a venire.
nome del brand sono fra i pochi che si sono affermati sul mercato in modo tale da essere riconosciuti con immedia immediatezza dai consumatori europei. La Surfinia® è stata leader del mercato delle petunie ricadenti per anni. E quest’anno raggiunge il trentesimo anniversario. Un traguardo che MNP flowers è orgoglioso di festeggiare.
UN PO’ DI STORIA Mentre molti ibridatori selezionavano le varietà da produrre da seme, Suntory si focalizzava su piante che avessero alte perfomance in giardino e alto impatto, con un approccio volto a creare nuove piante che conquistassero il mercato. Una delle loro più grandi introduzioni è stata la prima Petunia vigorosa, che dimostrava di avere performance superiori in giardino. MNP flowers ottenne i diritti europei per questa pianta promettente e la lanciò sul mercato nel 1991 con il nome di Surfinia®: fu una rivoluzione per il mondo delle petunie. Il prodotto e il
DIFFIDARE DALLE IMITAZIONI Spesso le persone chiedono quale sia la differenza fra la Surfinia® e la petunia. La risposta è semplice: ogni Surfinia® è una petunia, ma non tutte le petunie sono delle Surfinia®. In tutto il mondo ci sono molte varietà di Petunia disponibili in commercio. Ma nessuna di loro è altrettanto forte, quanto il brand Surfinia®. L’unica originale è quella creata in Giappone da Suntory Flowers Ltd e introdotta nel mercato europeo dall’olandese MNP flowers, che oggi conosce diversi tentativi di imitazione. Alcuni usano il nome Surfinia® ma i risultati che la pianta offre sono diversi da quelli della pianta originale. Raccomandiamo di usare sempre i brand originali, perché sono gli unici che garantiscono le performance delle piante.
PER INFORMAZIONI www.surfinia.info
Surfinia® trailing red, una novità. La varietà più precoce, con un anticipo di fioritura di due settimane.
COSA C’È DI NUOVO La collezione di Surfinia® precoci è la seconda e migliorata generazione di varietà di Surfinia®. Non solo hanno le caratteristiche qualitative della Surfinia® classica, come la buona ramificazione, la crescita vigorosa e una forte performance outdoor, ma in più la loro fioritura comincia molto prima. Questo significa che i fiori iniziano a mostrarsi al principio della primavera e continuano fino all’autunno. Surfinia® urfinia® Trailing Red è la più precoce di tutte. I fiori sono rosso acceso, ha una fioritura spettacolare che comincia due settimane prima rispetto alle varietà classiche, oltre a una superiore tolleranza alle condizioni climatiche avverse, è vigorosa e ramifica molto bene. Surfinia® Blue Ocean si caratterizza per il suo colore blu profondo, che ricorda le spiagge di sabbia bianca e il cielo azzurro sopra l’oceano. Fiorisce con abbondanza, ramifica molto bene e ha grandi performance in giardino, oltre a essere molto resistente alle malattie.
MNP FLOWERS • Ha i diritti europei per tutti i prodotti di Suntory Flowers Ltd • Ha lanciato la petunia Surfinia® nel 1991 • Altre varietà Suntory-MNP flowers: • Calibrachoa Million Bells® • Verbena Tapien® e Temari® • Torenia Summer Wave® • Mandevilla Sundaville® • Pericallis Senetti®
Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE TENDENZE || mercati mercati
PIANTE DA SECCO, CRESCE LA DOMANDA
Il clima dell’anno passato non ha favorito le esportazioni di prodotto italiano. Sempre il clima determina la richiesta di varietà che resistano a caldo e stress idrici di Paola Lauricella ricercatrice ISMEA
L’
analisi economica del comparto florovivaistico in Germania, pubblicata in occasione della fiera IPM di Essen, mostra un’evoluzione più positiva di quella registrata in Italia nel 2018, nonostante il fattore climatico abbia giocato lo stesso ruolo disincentivante che ha avuto nel nostro Paese. AUMENTANO LE ESPORTAZIONI VERSO RUSSIA E POLONIA La differenza fondamentale sta nel trend economico che, sottolinea l’Associazione dei grossisti tedesca BGI, “è in crescita da oltre quattro anni, con un tasso di disoccupazione basso, un potere d’acquisto che si mantiene stabile a fronte di misure fiscali non depressive e un costo della vita leggermente più alto”. Questo scenario è tuttavia fortemente dipendente dall’andamento di tutta l’Eurozona le cui stime di crescita del Pil (Prodotto interno lordo) di novembre 2018, che molto probabilmente verranno riviste al ribasso, indicano una crescita pari al 2,2 % nel 2018, del 2,0 % nel 2019 e dell’1,9 % nel 2020. Anche i dati resi noti dall’Istituto Floridata riguardanti le esportazioni fino al mese di novembre 2018 dell’or-
piante da esterno, piante perenni, piante legnose da giardino, Sedum, piante grasse e succulente, piante aromatiche mediterranee, piante fiorite se resistenti al caldo
Fiori recisi, alberature medio - grandi
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IN BREVE • Trend economico tedesco in crescita da quattro anni • Stime crescita Pil nell’Eurozona: ribasso • Esportazioni grossisti olandesi: calo del 2% nelle principali destinazioni europee • Ma in aumento verso l’Est Europa • Vendite complessive in Germania per il 2018: 8,7 miliardi di euro (+o,5%) • Migliora la domanda per giardini da parte di acquirenti privati e pubblici che prevedono investimenti per mitigare il caldo • Italia subisce l’importazione di prodotti tedeschi • Stock di alberature di esauriscono lentamente • Vendita ciclamini – crisantemi penalizzata dal clima • Meglio vendita di ciclamini e Poinsettia sotto Natale ganizzazione dei grossisti olandesi (VGB), evidenziano per la prima volta un calo del 2% nelle principali destinazioni europee, recuperato da un aumento verso l’Est Europa (soprattutto Polonia) e la Russia. Le esportazioni dei mesi tardo-primaverili ed estivi sono stati disturbate dalle temperature troppo elevate per cui i dettaglianti dei paesi europei sono stati molto cauti ad ordinare soprattutto i fiori recisi. Infatti il valore delle vendite è stato più elevato per le piante, il cui incremento del 3% equivale ad un fatturato del 2,3 miliardi di euro, mentre per i fiori recisi è diminuito del 2%, per un valore di 3,7 miliardi. Il fattore climatico risulta ormai da diversi anni come l’ostacolo principale rispetto al desiderio di verde ornamentale che è proprio degli abitanti del Nord Europa. GERMANIA, +0,5% LE VENDITE La primavera in Germania è iniziata con temperature basse fino a marzo, caratterizzato dal freddo, a cui però ha fatto seguito aprile, con valori al di sopra della media (fino a 5° C nel mese di aprile), con giornate soleggiate di oltre una volta e mezzo la norma e livelli di pioggia più bassi del solito. Questo fenomeno di caldo inusuale e secco ha riguardato anche il resto dei paesi e si è protratto fino alla fine di luglio. Le vendite complessive in questo paese
In Germania le campagne
di
promozione ripetute
di
anno in anno riguardanti
i principali gruppi di piante, hanno finalmente
riavvicinato la fascia dei più giovani sono stimate per il 2018 pari a 8,7 miliardi di euro, con un incremento dello 0,5%. I segmenti che hanno spinto maggiormente la spesa sono le piante da esterno, le piante perenni, e le piante legnose da giardino per le quali è previsto un significativo aumento della domanda nel 2019, per i rinnovi attesi nei giardini anche pubblici. Molto bene anche la richiesta di piante da interno verdi. A fronte del fenomeno freddo-caldo dei primi tre mesi, le vendite si sono manifestate pienamente solo ad aprile e fino a metà maggio. Grandi volumi di merce sono stati richiesti in pochissime settimane e non sempre la quantità richiesta è stata soddisfatta: cresce la richiesta di piante resistenti al caldo come Sedum, piante grasse e succulente, piante aromatiche mediterranee, così come piante fiorite ma solo se resistenti al caldo, mentre a giugno sono andate bene le piante da giardino. Gli esperti sostengono che le campagne di promozione ripetute di anno in anno riguardanti i principali gruppi di piante, hanno finalmente riavvicinato la fascia dei più giovani. Un’indagine condotta da Floraholland su 700 persone sui loro acquisti settimanali conferma il ritorno all’acquisto di fiori e piante per regalo anche tra i giovani. Migliora la domanda per giardini da parte di acquirenti privati, ma anche pubblici che prevedono investimenti per mitigare il caldo.
uno stock di alberature di medio-grandi dimensioni che continua a ridursi con estrema lentezza, sia in base alla domanda nazionale sia a quella estera. Sul mercato interno nei mesi autunnali, il caldo-umido ha penalizzato anche quest’anno la vendita di ciclamini e di crisantemi. Nel nord Italia tra ottobre e novembre il maltempo non ha favorito il mercato, mentre a dicembre si è sviluppata abbastanza bene la vendita di poinsettie sia nel nord che nel centro Italia. Discreta anche l’evoluzione tra novembre e dicembre di ciclamini e poinsettie in Sicilia, dove si è avvertita una maggiore presenza di prodotto proveniente da altre regioni del sud, a prezzi più bassi. Si evidenzia anche la difficoltà del dettaglio, costituito da negozi fioristi e garden center, ad attrarre stabilmente la clientela, mentre la grande distribuzione organizzata (super e ipermercati) grazie al grande afflusso generato dai reparti alimentari, riesce a mantenere la quota di mercato e a competere con prezzi medi per fiori e piante ornamentali a prezzi più bassi, per standard di qualità mediocre.
ITALIA, STOCK DI ALBERATURE IN STAND-BY In Italia nel secondo semestre, in base alle informazioni provenienti da importanti aziende, si conferma la difficoltà nelle vendite sia sul mercato interno sia nel nord Europa. In Germania, come nei paesi vicini, l’effetto clima già citato ha indebolito l’importazione di piante, alberi e arbusti. Su di una gamma di piante sempre più ampia aumenta la concorrenza dei produttori nazionali tedeschi, favoriti proprio dal rialzo delle temperature a discapito del prodotto italiano. Alcune aziende della provincia di Pistoia hanno registrato un posticipo degli ordini dal periodo estivo, a quello autunnale. Le aziende indicano Flortecnica e vivaismo
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6 numeri della rivista e speciali monografici
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6 numeri della rivista e speciali monografici