Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
404
dal 1977 informa il settore Marzo / Aprile • anno XLII
*
Una collaborazione, quella tra Danziger e Podere Luen, che porterà respiro al mercato del reciso italiano.
Accordo tra Podere Luen e Danziger: la riscossa del reciso 10 PRIMO PIANO / legislazione Il brevetto, una tutela per tutti
32 PRODUZIONE / case history Efficentamento termico, passaggio per ridurre i costi
REPORTAGE MYPLANT 23 fiere I numeri, i trend e i prodotti selezionati a Milano
44 andamenti Il report di Groen Direkt
da febbraio a maggio e le piante più vendute
EDITORIALE | questo numero
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n numero pieno di spunti e (soprattutto!) di novità. Perché è passando anche attraverso le novità di prodotto, che le aziende si affermano sul mercato, conquistano nuovi possibili compratori e fidelizzano quelli già esistenti. E di novità parliamo fin dalla copertina. Una copertina che racconta il nuovo accordo raggiunto tra Podere Luen e Danziger, che vedrà la coltivazione e la commercializzazione di alcune delle varietà più importanti dell’ibridatore israeliano grazie al sostegno dell’azienda ligure. I fiori recisi sono i protagonisti di questa collaborazione – questa è una novità nella novità. Una scelta ambiziosa che punta a dare un nuovo respiro al mercato del reciso italiano. Ancora novità a pagina 28, all’interno del reportage dedicato a Myplant & Garden, una manifestazione che per l’edizione 2019 ha fatto registrare numeri in crescita: 773 espositori (+12% rispetto al 2018) e oltre 20mila presenze (+16,5% sul 2018). Ormai un evento in cui sarebbe bene essere presenti per poter cogliere opportunità, incontrare validi interlocutori e individuare nuovi target. E poi, spazio agli andamenti con il report di Groen Direkt per i bimestri febbraio-marzo e aprile-maggio, che ci offre uno spaccato delle piante più richieste dal mercato: Buxus e Hydrangea si contendono il primo posto. Trend che è importante conoscere e interpretare, perché potrebbero aiutare, almeno in parte, a fare dei piani di programmazione delle produzioni. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE
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uardando le statistiche dei prodotti più venduti come giovani piante nello scorso autunno e inverno, appare confortante constatare che il mercato delle petunie e delle Calibrachoa è rimasto stabile, con un certo incremento delle varietà bicolore. Quello che stupisce, ma che forse rassicura anche, è l’aumento delle varietà legnose e semilegnose come Lantana, Salvia greggii, garofani, Leucanthemum, Bracteantha. Un incremento interessante soprattutto perché consente di aumentare l’assortimento dell’offerta delle piante estive. Piante estive per la vendita primaverile come Portulaca, Delosperma, Senecio e Plectranthus che di anno in anno sono sempre più considerate dal mercato così come dai consumatori, che cercano piante resistenti al caldo, da fiore e dalle basse esigenze idriche. Piante più legnose e piante più rustiche, cioè piante più resistenti. Che sia questa la nuova tendenza per il futuro delle nostre produzioni? di Matteo Ragni - @matteoragni_eu
Flortecnica e vivaismo
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SOMMARIO | 404 - 2019
Marzo / Aprile
Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
404
dal 1977 informa il settore Marzo / Aprile • anno XLII
*
Una collaborazione, quella tra Danziger e Podere Luen, che porterà respiro al mercato del reciso italiano.
12 Accordo tra Podere Luen e Danziger: la riscossa del reciso 10 PRIMO PIANO / legislazione Il brevetto, una tutela per tutti
32 PRODUZIONE / case history Efficentamento termico, passaggio per ridurre i costi
REPORTAGE MYPLANT 23 fiere I numeri, i trend e i prodotti selezionati a Milano
44 andamenti Il report di Groen Direkt
da febbraio a maggio e le piante più vendute
IN COPERTINA La collaborazione che Podere Luen ha stretto con Danziger permette all’azienda ligure di ampliare la gamma già esistente di fiori da reciso con nuove varietà particolari e di tendenza. Un’opportunità per portare nuova energia al comparto. © Danziger
PRIMO PIANO
08 COPERTINA
La riscossa del reciso colloquio di Francesco Tozzi con Lorenzo Vigo
10 LEGISLAZIONE
Il brevetto, una tutela per tutti di Matteo Ragni
12 ESTERI
Prepariamoci alla Brexit di Costanza di Matteo
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23
RICERCA Migliorare la gestione, favorire l’ambiente di Marta Meggiolaro
REPORTAGE MYPLANT
23 EDITORIALE
di Marta Meggiolaro
24 I PROTAGONISTI di Filippo Terragni
25 I NUMERI
di Costanza di Matteo
26 #GCNT
di Francesco Tozzi
28 NOVITÀ
di Filippo Terragni
PRODUZIONE
32 CASE HISTORY
Imprese verdi, la soluzione? di Costanza di Matteo
34 CASE HISTORY
Le piante hanno un’anima colloquio di Marta Meggiolaro con Andrea Rigobon e Merilde Visaggi
36 CASE HISTORY
Un aiuto invisibile ma efficace di Filippo Terragni
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Flortecnica e vivaismo
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 404 - Marzo / Aprile 2019
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net
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COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Giacomo Castagna , Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)
39 SUBSTRATI
Cosa c’è dentro? di Marta Meggiolaro
TENDENZE
40 ANNUALI
Impatiens senza rischi di Bianca Belfiore
42 ARBUSTI
Un Loropetalum per ogni esigenza di Alessandro Coraggio
44 ANDAMENTI
Pruno a marzo, acero a maggio di Marta Meggiolaro
50 APPUNTAMENTI Settimana 24 di Bianca Belfiore
RUBRICHE
05 EDITORIALE
Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni
18 FATTI & BREVI
News dal mercato
21 FOCUS
50 anni di passione di Filippo Terragni
Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe. ASSOCIATA AD
e d i z io n i
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DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi
Laboratorio
verde
Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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PRIMO PIANO | copertina
LA RISCOSSA
DEL RECISO
Nuove varietà dal grande valore commerciale arrivano in Italia grazie alla collaborazione tra Podere Luen e Danziger. Un accordo che porterà respiro al comparto colloquio di Francesco Tozzi con Lorenzo Vigo
Una collaborazione importante che porta respiro al mercato del reciso italiano ed europeo grazie alle novità in arrivo da Israele, dove Lorenzo Vigo e gli agenti del sud Italia di Podere Luen hanno seguito recentemente un seminario di formazione e hanno avuto l’opportunità di visitare i vari siti di produzione, avendo così la possibilità di toccare con mano la qualità delle piante. Podere Luen vende già altre tipologie di reciso, come le gerbere e i garofani. La collaborazione con Danziger segna l’ampliamento sia del rapporto con la casa, sia della gamma delle piante da reciso che Podere Luen può vantare nella sua offerta. Questo gli permetterà di essere ancora più concorrenziale sui bacini di riferimento del reciso, principalmente localizzati nel centro-sud, quindi Campania, Puglia e Sicilia.
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al mese di aprile Podere Luen, storica azienda produttrice di giovani piante nel savonese, è diventata distributore per tutto il reciso di Danziger. L’accordo, per ora non in esclusiva, ma neanche senza limiti di tempo, permetterà all’azienda italiana di offrire e vendere la genetica Danziger ai produttori del nostro Paese, in un comparto, quello del fiore reciso, che necessita proprio di nuovi spunti e stimoli produttivi. Un accordo che va a rinforzare la collaborazione tra le due aziende, che da anni lavorano assieme sull’offerta delle referenze in vaso. In questo modo, Podere Luen diventa un distributore a 360 gradi dell’azienda di genetica israeliana.
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Flortecnica e vivaismo
AMPLIAMENTO DELLA GAMMA Andiamo a vedere in dettaglio di cosa si tratta. La Gypsophila è presente con molte varietà, fra cui segnaliamo Xlence – Cosmic, che ha fioritura abbondante e bianco puro, con fiori fra i 10 e i 13 millimetri, facile da coltivare. Gypsophila Million, una varietà molto conosciuta per la sua qualità, con fioritura abbondante e alta produttività, oltre a una lunga resistenza in vaso. Gypsophila My color presenta il colore bianco e il rosa, un elemento innovativo nelle composizioni, con fiori fra gli 8 e gli 11 millimetri. Solidago Golden Glory presenta un colore giallo vivace e ha un volume notevole. La Scabiosa è presente con le due linee, Scoop e Focal Scoop, che offrono un vasto assortimento di colori e un’eccellente durata in vaso. Ampio l’assortimento di Chrysanthemum, di tutti i colori e varietà, ideali per essere lavorati in più modi, con fioritura abbondante e lunga resistenza. Sono ben cinque le linee di Limonium: Safora & Piuma, Supreme, Sensy e Sinuet, tutte con lunga vita in vaso. Interessante l’Hypericum, che dona un tocco naturale e “selvaggio” alle composizioni, e inoltre non necessita di illuminazione, permettendo un risparmio nei costi di coltivazione. Importante la presenza nell’assortimento di Kalanchoe Queen Cut Flower: varietà premiata come innovazione per i fiori da reciso, ha una vita in vaso di minimo tre settimane, ed è antisettica:
LE NOVITÀ
L’acqua resta limpida per tutta la durata della vita in vaso. Bella la Craspedia, che porta un fiore molto grande, che può essere colorato, offrendo ancora più possibilità per le coltivazioni. L’Ornithogalum presente nella gamma ha una vita in vaso di tre settimane e non ha bisogno di acqua. Porta lunghe infiorescenze disponibili in tre colori: arancio, bianco e giallo. Tre colori anche per la Veronica, che ha un tempo di fioritura ben sincronizzato, senza necessità di vernalizzazione, e ha spighe molto lunghe, che raggiungono i 18 centimetri. Anche il Caryopteris si fa notare: originariamente pianta perenne, è stata sviluppata in fiore da reciso nella forma “a pagoda”, e ha un’alta resistenza alle alte temperature. Concludiamo con un verde, il Lepidium, che non ha bisogno di illuminazione in coltivazione e dà il tocco di verde fondamentale in ogni composizione.
• Gypsophila Xlence – Cosmic • Gypsophila Million • Gypsophila My color • Solidago Golden Glory • Scabiosa Scoop e Focal Scoop • Chrysanthemum • Limonium: Safora & Piuma, Supreme, Sensy e Sinuet • Hypericum • Kalanchoe Queen Cut Flower • Craspedia • Ornithogalum • Veronica • Caryopteris • Lepidium
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PRIMO PIANO | legislazione
IL BREVETTO,
UNA TUTELA PER TUTTI È attiva una procedura di controllo su chi produce materiale vegetale illegalmente, senza cioè pagare i diritti a chi ha brevettato la pianta. Una regolamentazione del mercato che gioverà alla filiera di Matteo Ragni
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ll’inizio di aprile è stata pubblicata la notizia che i breeder di piante fiorite da vaso e da aiuola associati a Fleuroselect hanno lanciato una nuova campagna contro la riproduzione illegale di varietà protette da brevetto. Una campagna che si aggiunge alle altre azioni in atto negli ultimi mesi. I controlli sui prodotti sono effettuati
È nell’interesse di tutti coloro che operano nella filiera della produzione e della distribuzione che solo le piante per cui sono stati pagati i diritti raggiungano il mercato 10
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FLEUROSELECT È un’organizzazione che rappresenta ibridatori e produttori di giovani piante. Queste compagnie vendono il materiale vegetale di partenza oltre a talee radicate e non radicate ai produttori che producono la pianta finale per venderla ai garden center, ai mercati, ai negozi DIY e altri. www.fleuroselect.com in modo casuale ed è stata creata una linea di comunicazione ad hoc per denunciare eventuali attività sospette. QUESTIONE DI FAIR PLAY? NON SOLO Karol Pawlak, presidente di Fleuroselect e proprietario di Vitroflora, ha dichiarato: «Molte talee sono di varietà protette attraverso i brevetti i cui diritti sono dei breeder e che vengono ceduti a pagamento. Senza queste royalties, gli ibridatori non hanno la possibilità di avere le risorse necessarie per tenere in attività i loro dipartimenti di ri-
cerca e sviluppo, necessari per proporre al mercato nuove varietà. Se la riproduzione non è approvata dal breeder, cioè se non è stata pagata la royalty, questa è un’attività illegale! È nell’interesse di tutti coloro che operano nella filiera della riproduzione, della coltivazione e della distribuzione che solo le piante per cui sono state pagate le royalties raggiungano il mercato. Il consumatore finale ha il diritto di comprare piante che sono state prodotte legalmente. I produttori che rispettano la proprietà intellettuale delle varietà hanno già accolto questa campagna con favore, perché renderà il campo della concorrenza sul mercato onesto e paritario. Le attività di informazione che aiuteranno a destare l’attenzione sui distributori internazionali e sul retail sono già state programmate». I PROSSIMI PASSI Una delle attività fondamentali di questa campagna sarà costituita dalle visite a random effettuate dalla Royal Administration International (RAI), che si recheranno dai produttori in tutta Europa per verificare che il numero delle piante finite corrisponda alle quantità di talee originali consegnate. I produttori che riceveranno questa visita saranno scelti annualmente. Il secondo passo invece è l’apertura di una linea diretta per poter riportare il sospetto di riproduzione illegale alle autorità competenti. Tutti coloro che sono coinvolti nella produzione e nella distribuzione sono invitati a usare questa linea, che si compone di tre modalità:
1. 2. 3.
La chiamata telefonica alla linea diretta: 0031 (0)85 0645251 L’invio di una email a: tips@fleuroselect.com
La compilazione di un form dedicato sul sito di Fleuroselect
In tutti e tre i casi, Fleuroselect ribadisce che:
1.
Ogni informazione sarà considerata altamente confidenziale, raccolta dalla segreteria dell’associazione e il nome dell’informatore non sarà in alcun modo reso noto.
2. 3.
Tutte le informazioni verranno vagliate e poi consegnate alla Royalty Administration International.
RAI procederà a questo punto a visitare il produttore sospettato di attività illegale. Non verrà fatta menzione della fonte che ha passato l’informazione, non è necessario perché RAI ha il diritto di visitare i produttori e i vivaisti in qualunque momento.
4.
Se dopo l’ispezione accompagnata dalle informazioni sulle consegne apparirà che il produttore sospettato di attività illegale ha effettivamente prodotto illegalmente del materiale vegetale, questo produttore dovrà pagare le royalties sul materiale in più, compresa una penale.
5.
L’informatore riceverà la notifica che è stata effettuata la visita, ma non di quale sia stato l’esito. Chi segnala un’eventuale attività illegale non deve farlo per sapere cosa stanno facendo gli altri, ma deve farlo per contribuire a rendere il mercato un posto regolato da giuste leggi, di cui beneficeranno tutti. Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | esteri
PREPARIAMOCI
ALLA BREXIT IT Non è un affare inglese: tutte le aziende che commerciano con l’Inghilterra sono interpellate dal cambiamento, più o meno radicale, e si stanno preparando. Vediamo come di Costanza di Matteo
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entre scriviamo questo articolo la data fatidica del 29 marzo non è ancora vicina e non sappiamo ancora cosa deciderà il Regno Unito, che si prepara molto probabilmente a lasciare l’Unione Europea. Resta da capire in che modo, se totale o parziale. Una delle maggiori conseguenze in ogni caso saranno i differenti accordi commerciali. Ma quali? Non potremo saperlo con esattezza fino a che non prenderà l’avvio e le negoziazioni non saranno concluse. Nonostante questo, le associazioni commerciali e le autorità stanno spingendo per prepararsi attivamente al cambiamento. All’inizio di febbraio, i visitatori di Groen-Direkt interpellati a proposito hanno risposto tutti nello stesso modo: “Impossibile”. Sappiamo per certo che le imprese agricole dovranno affrontare l’impegno di procedure extra, collegate e certificati, ispezioni fitosanitarie e formalità doganali, che condurranno a tempi più lunghi di transito e a costi maggiori. Durante la fiera di Groen-Direkt, che raccoglie un grande numero di visitatori impiegati a vario titolo nella filiera, è stato chiesto di condividere le proprie vedute sul tema. Il Regno Unito è la seconda nazione per importanza del volume di export dalle aziende floricole olandesi, dopo la Germania. L’anno scorso l’export del settore ha raggiunto la cifra di 6 miliardi di euro, di cui un miliardo e duecento milioni inerenti al commercio con la Germania e circa 840 milioni per l’export verso la Gran Bretagna, come
DURA O MORBIDA Brexit hard significa che la Gran Bretagna non avrà più alcun coinvolgimento con l’UE. Soft Brexit invece significa che il Regno Unito abbandona la sua posizione nelle negoziazioni ma esprime il suo desiderio di restare all’interno del mercato internazionale europeo, come la Norvegia. In che misura saremo colpiti dalla Brexit dipende dalle negoziazioni in corso mentre scriviamo questo articolo, ma è prevedibile che il commercio risulterà più arduo in ogni caso. 12
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mostrato nel rapporto di VGB, l’associazione di grossisti olandesi in prodotti floricoli, realizzato da Floridata. Nei Paesi Bassi sono circa 5mila le aziende coinvolte nella coltivazione di bulbi e piante ornamentali, di cui 3730 sono compagnie “one-man”, come si evince dalle statistiche del Dutch Central Bureau of Statistics. I primi effetti della Brexit si vedono già, in Olanda: infatti gli ultimi dati raccolti dal Central Bureau of Statistics
La nostra azienda ha fatto affari con l’Inghilterra per ottant’anni, quindi
abbandonarla
adesso
mostrano che l’export di fiori e piante ammonta a 677 milioni di euro per i primi sette mesi del 2018, mentre nel 2017 nello stesso periodo raggiungeva i 694 milioni. PER I COLTIVATORI VANNO CERCATI NUOVI MERCATI Han van der Hooning di Bontekoe, un vivaio specializzato in salici dal 1980, che commercia in tutta Europa, ha
semplicemente
non è un’opzione
dichiarato: «Non sappiamo ancora esattamente quanto e come la Brexit colpirà il nostro vivaio. Esportiamo i nostri prodotti in tutto il mercato europeo, e la Gran Bretagna è parte di questo mercato. I ritardi nei trasporti e i maggiori costi saranno inevitabili. Stiamo prendendo in considerazione altri mercati come la Scandinavia, la Polonia e la Lettonia, come stanno facendo anche altri esportatori. Ma al di là di questi preparativi e di strani punti che si aggiungono ai contratti come “soggetto ai termini della Brexit”, non vediamo per ora effetti rilevanti. E alla fine le cose si sistemeranno. Per ora il maggiore vantaggio è lo spirito positivo del mercato, che ha fatto crescere la domanda di piante da giardino in tutti gli altri mercati. Quindi la scomparsa del mercato britannico non dovrebbe avere un grosso impatto sui nostri profitti, anche se il Regno Unito dovesse continuare a rappresentare una parte importante del nostro fatturato. Lo stesso vale per molti altri produttori che esportano in UK» “SAPPIAMO ANCORA TROPPO POCO” G.C. Stolwijk & Co. B.V. è un’azienda che esporta alberi e piante da giardino dal 1926. Il suo mercato copre l’Europa, ma ben il 70% riguarda il Regno Unito. Hans Stolwijk, sales manager aziendale per il Regno Unito, è prudente rispetto agli esiti della Brexit: «Non possiamo parlare di costi aggiuntivi fino a che non avremo informazioni più precise», ha dichiarato. «Stiamo considerando la possibilità di aprire una azienda in Inghilterra, ma nessuno può predire le conseguenze della Brexit, nessuno. Anche il “Brexit Impact Scan” preparato dal governo olandese non dice granchè. Quindi noi non abbiamo intenzione di intraprendere nessuna iniziativa che abbia dei costi, per ora. Abbiamo già predisposto e completato tutte le formalità previste dalla Brexit per quanto riguarda la dogana con la nostra compagnia di trasporti. Questo è tutto quello che abbiamo fatto per ora e non faremo altro fino a che non avremo a disposizione altre informazioni. La nostra azienda ha fatto affari con l’Inghilterra per ottant’anni, quindi abbandonarla adesso semplicemente non è un’opzione. La conseguenza maggiore della Brexit sarà semplicemente che
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PRIMO PIANO | esteri
“FAREMO DA NOI” Sono pronti a rimboccarsi le maniche, nei garden center d’oltremanica; o almeno questa è l’impressione parlando con Paul Cook, di Cook’s garden center, un centro di giardinaggio britannico in attività dal 1981: «Non posso prevedere tutte le conseguenze che la Brexit avrà sul nostro garden center e sui nostri clienti. Probabilmente l’importazione di piante da giardino diventerà più costosa o
OGNUNO TROVERÀ LA SUA STRADA Cosa pensano infine le compagnie di trasporto? La previsione è quella di una stagnazione fino a che non si troverà un nuovo equilibrio. Questo è il sunto del discorso di Paul Smit, della Windhorst Transport B.V., che si occupa di trasporti dal 1920. «La Windhorst ha iniziato a raccogliere informazioni sui possibili esiti della Brexit per il settore della logistica appena dopo il referendum. Ci stiamo preparando al cambiamento seguendo i media, il “Brexit Impact Scan” del governo olandese, e le informazioni fornite da TLN, l’associazione di traporti e logistica olandese. Stiamo considerando anche i più piccoli risultati positivi delle negoziazioni, per evitare la delusione e il disappunto. La nostra azienda ha il suo proprio sistema per esportare beni al di fuori dell’Europa e ora abbiamo sviluppato un sistema per affrontare la burocrazia doganale per gli UK. Quindi nel caso si affermi una “hard Brexit”, Windshort avrà i necessari permessi doganali e potrà provvedere le dichiarazioni richieste dopo il 29 marzo». I preparativi sono in
anche troppo costosa: per questo ho iniziato a produrre le piante per il mio garden da me. Così facendo i miei costi alla fine saranno più bassi rispetto al continuare a importare piante. Un’altra conseguenza sarà anche l’esaurimento delle forniture, o l’obbligo di aumentare le mie forniture per non rischiare di restare senza. Questo sarà dovuto sia ai tempi più lunghi di consegna nell’importazione di piante da giardino dopo la Brexit. Posso immaginare che certi tipi di piante semplicemente non saranno più disponibili in Gran Bretagna, e le piante dovranno essere sempre più spesso sostituite da altre che saranno disponibili. A quel punto bisognerà vedere anche quali piante potrò permettermi di importare. Un fattore instabile che avrà molto peso sarà il cambio. Se la sterlina crollerà drammaticamente non sarò in grado di partecipare a eventi come il Chelsea Flower Show. È chiaro inoltre che la Brexit danneggerà anche i Paesi Bassi. Ma l’Olanda ha un’esperienza così solida nel settore ortofloricolturale che non credo sia molto preoccupata».
corso d’opera in tutto il settore, continua Smit: «Il sistema Portbase del porto di Rotterdam è stato condiviso con tutti gli altri porti olandesi per mettere in grado le compagnie di trasporto di fare i preparativi necessari prima della partenza e prevenire lunghe code davanti ai traghetti. I porti stanno investigando la possibilità di creare aree di parcheggio riservate per i camion delle compagnie che hanno sbagliato qualcosa nella documentazione, per ridurre i rischi di traffico congestionato. I nostri clienti britannici dovranno a loro volta essere ben preparati a gestire il grande volume di automezzi. Sarebbe un grande aiuto ad alleggerire il traffico se adottassero anche loro un sistema di controllo delle merci simile a Portbase. Ma il successo di una Brexit che io mi auguro morbida dipenderà da molti altri fattori, come la disponibilità di uno staff numericamente proporzionato per le ispezioni. C’è una sola cosa che è certa, ed è che i trasporti verso la Gran Bretagna continueranno. All’inizio stagneranno, ma poi ognuno troverà il suo modo».
dovremo cambiare il modo di lavorare con gli inglesi. Le ispezioni e le formalità doganali ci renderanno meno flessibili. Ad oggi, noi possiamo garantire che ogni ordine extra effettuato entro martedì può essere consegnato il giorno successivo; questo non sarà più possibile. E tutti sappiamo che il mercato cambia nel corso dell’anno. In passato la domanda era per una varietà specifica di pianta, oggi invece l’unico criterio è una pianta che sia bella alla vista. Un vantaggio è che possiamo fornire grandi volumi di piante, uno svantaggio è l’incremento dei fornitori».
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MIGLIORARE
LA GESTIONE, FAVORIRE L’AMBIENTE
IL PROGETTO FISIAGRI • Finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia di Pistoia • A cura del Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione Agroforestale e del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura • Autori: dottor Giulio Lazzerini, professor Francesco Paolo Nicese, professoressa Concetta Vazzana
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l progetto di ricerca FISIAgri si chiama, in modo completo, “Progetto pilota di monitoraggio ambientale della gestione vivaistica, per l’implementazione di un sistema di gestione ambientale”. Scopo del progetto, “definire protocolli tecnici più rispettosi dell’ambiente”, esaminando in via preventiva gli aspetti problematici ambientali del vivaismo ornamentale, a partire dalla gestione e dalla fertilizzazione delle colture. La gestione della fertilizzazione è uno dei pilastri per la produzione vivaistica di qualità, e cerca un equilibrio fra la necessità per il produttore di ottenere il massimo risultato dalle proprie colture e l’esigenza di non somministrare dosi di fertilizzante tali da non essere completamente impiegate dalle piante e rimanere quindi parzialmente inutilizzate nel terreno, per poi confluire nelle falde acquifere sottostanti. Di solito prevale l’interesse del produttore, ma ciò significa che grandi quantità di fertilizzanti, soprattutto azotati, vengono perse nelle acque di percolazione: le colture in pieno campo raramente assorbono più di 100-120 Kg/ha per anno di N (nel 80% dei casi ci si assesta sui 75 Kg), mentre nelle colture in contenitore si arriva a somministrare 400 Kg/ha di N all’anno, malgrado il sempre più diffuso uso di prodotti a rilascio controllato.
Vi proponiamo la prima parte di uno studio sull’attività vivaistica e la sua incidenza a livello ambientale. La conclusione? Le iniziative che incrementano la tutela ambientale giovano all’attività di produzione di Marta Meggiolaro
PIENO CAMPO E IN VASO: LE DIFFERENZE Inoltre occorre considerare una differenza specifica fra l’allevamento in terra e in contenitore. Fra i due, il più a rischio di implicazioni ambientali è il secondo. Proviamo a spiegare il motivo. Nel vivaio in piena terra, il terreno agrario con il suo volume ampio e le sue caratteristiche specifiche fisico-chimiche e microbiologiche determina un “effetto volano” sulla coltivazione, limitando gli effetti
100-120 Kg/ha: massimo assorbimento di N per le colture in pieno campo in un anno Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | ricerca
400 Kg/ha: somministrazione annuale di N nelle colture in contenitore negativi di un eventuale sovradosaggio. In ogni caso, per evitare sovradosaggi, le indicazioni sono tre:
1.
Le fertilizzazioni di fondo che preparano il terreno alla coltivazione vanno calcolate non in base al rapporto quantità/superficie, ma mettendo in rapporto la quantità di fertilizzante richiesto dalla singola pianta con il totale delle piante.
2.
Calcolare l’entità delle asportazioni dovute alle coltivazioni, basandosi sulla bibliografia scientifica disponibile, che raccoglie numerosi dati sperimentali: ad esempio, un letto di semina di conifere asporta in un anno intorno ai 150 Kg di N per ettaro.
3.
Ottimizzare l’irrigazione. È ampiamente dimostrato che l’irrigazione localizzata riduce l’entità del dilavamento dei nitrati nel terreno. Un ulteriore passo in avanti potrebbe essere la cyclic irrigation: distribuire gli stessi volumi d’acqua in più turni irrigui invece che in un’unica erogazione. Quando si considera invece il vivaio in contenitore, le
PER EVITARE SOVRADOSAGGI IN PIENO CAMPO 1. Le fertilizzazioni di fondo che preparano il terreno alla coltivazione vanno calcolate non in base al rapporto quantità/superficie, ma mettendo in rapporto la quantità di fertilizzante richiesto dalla singola pianta con il totale delle piante. 2. Calcolare l’entità delle asportazioni dovute alle coltivazioni, basandosi sulla bibliografia scientifica disponibile. 3. Ottimizzare l’irrigazione con la cyclic irrigation: distribuire gli stessi volumi d’acqua in più turni irrigui invece che in un’unica erogazione. za delle irrigazioni, non consente accumulo di nutritivi, che devono continuamente essere somministrati. Si crea il cosiddetto sistema-contenitore, in cui i tre fattori “substrato - irrigazione - nutrizione” sono strettamente legati, vengono introdotti con l’obiettivo di spingere al massimo la crescita delle piante e di ridurre i tempi di produzione. In questo sistema però la soluzione nutritiva è soggetta al fenomeno di percolazione dai vasi con, di conseguenza, l’inquinamento della falda sottostante. Inoltre, le piante sono in grado di assumere concentrazioni crescenti di un elemento nutritivo solo fino a una certa soglia, oltre il quale l’assorbimento non avviene più e l’elemento viene disperso in toto nelle acque di percolazione. GLI ACCORGIMENTI COLTURALI Cosa bisogna fare? L’obiettivo è ottimizzare il più possibile l’equilibrio fra i fattori primari, anche se l’operazione risulta delicata e di difficile realizzazione. I punti possono essere così sintetizzati:
50%: quantità di N dispersa nelle acque di percolazione implicazioni di tipo ambientale sono più severe. L’uso di materiali come torba, compost, pomice, pozzolana, tufo, che hanno un peso specifico molto basso, vantaggioso per le operazioni di trasporto, ha ridotto il substrato alla funzione di supporto fisico per la pianta, con una limitata disponibilità di nutrienti inorganici. La prima conseguenza è l’importanza che ha assunto in questo panorama la nutrizione, che è diventata una condizione irrinunciabile al pari dell’irrigazione. Ma il limitato volume del contenitore, unito alle caratteristiche dei substrati e alla frequenREGOLARE LA GESTIONE DELL’ACQUA IN 5 PASSI 1. Dotare gli impianti di irrigazione di un sistema di lettura e registrazione dell’acqua consumata, per avere piena coscienza dei propri consumi. 2. Scegliere un sistema di irrigazione che garantisca i minori consumi (irrigazione localizzata). 3. Adeguare tecnologicamente gli impianti. 4. Ridurre la quantità di acqua percolata frazionando le irrigazioni e aumentando la frequenza dei turni. 5. Adottare il sistema a ciclo chiuso per il vivaio. 16
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- Occorre perfezionare la regimazione idrica. Azzerando la perdita di acqua dai vasi, si azzera la dispersione di N e quindi l’eutrofizzazione delle acque di falda. Dai lavori di calcolo raccolti in letteratura emerge infatti che la quantità di N dispersa nelle acque di percolazione si aggira intorno al 50% di quello fornito. - Ridurre le irrigazioni significa quindi ridurre la quantità di nutrizione somministrata, con forti benefici anche ambientali. Nello studio Yelanich e Biernbaum del 1990 si evidenzia che le Poinsettie coltivate in vaso senza percolazione dai contenitori non presentavano qualità inferiore a quelle coltivate in modo “tradizionale”, seppure avessero ricevuto solo il 25% dell’azoto somministrato alle altre. - Occorre porre attenzione alle prime quattro settimane dopo il rinvaso: in questo periodo infatti il dilavamento è maggiore e può essere arginato frazionando l’erogazione idrica in somministrazioni ripetute. - Bisogna valutare con attenzione il fenomeno della fertilizzazione di sostegno effettuata in copertura in estate, perché ha alti costi ambientali. Alcuni studi effettuati sull’agrifoglio hanno dimostrato ad esempio che gli interventi a metà stagione hanno determinato crescita
maggiore, ma non sufficiente a inserire le piante in una categoria commerciale superiore, ma hanno determinato un aumento di N nell’acqua pari al 42%. (RI)PARTIRE DALL’ACQUA L’acqua è l’elemento più importante nel processo produttivo, ma probabilmente è anche quello usato nel peggiore dei modi. Occorre iniziare a considerarla una risorsa limitata anche in luoghi geograficamente avvantaggiati come il nostro, applicando le rigide regole che ne limitano l’uso, ad esempio, in Australia o in California. In questi Paesi non si è mai proprietari dell’acqua, nemmeno se è prelevata dal proprio pozzo; si è sempre “utilizzatori”, e il costo sociale (se uso io, tolgo a te) entra fra le voci dei costi esattamente come il costo tecnico (impianti, pompe, gestione, manutenzione). Un esempio: in Florida i vivai devono sottostare alla legge, che è severamente applicata, di irrigare solo nella fascia oraria dalle 17.00 all’alba, con deroghe speciali per le giornate più calde. Ecco alcune indicazioni per una gestione dell’acqua più rispettosa: 4 PUNTI PER UN EQUILIBRIO FRA I FATTORI IN GIOCO 1. Perfezionare la regimazione idrica. 2. Ridurre le irrigazioni significa ridurre la quantità di nutrizione somministrata. 3. Fare attenzione alle prime quattro settimane dopo il rinvasoin cui il dilavamento è maggiore. 4. Valutare se conviene la fertilizzazione di sostegno effettuata in copertura in estate, perché ha alti costi ambientali. - Dotare gli impianti di irrigazione di un sistema di lettura e registrazione dell’acqua consumata, per avere piena coscienza dei propri consumi. - Scegliere un sistema di irrigazione che garantisca i minori consumi. In generale, si tratta di sistemi a irrigazione localizzata, che consentono un risparmio idrico del 40% rispetto a quelli sovrachioma. Nel caso di irrigazione sovrachioma, limitare al massimo lo spreco facendo attenzione alla disposizione dei vasi e alla direzione del getto. - Adeguare tecnologicamente gli impianti: ad esempio, usare ugelli moderni e che evitano lo sgocciolamento a fine erogazione. - Considerare l’acqua percolata dal vaso come una risorsa andata persa. Per ridurre la quantità di acqua percolata è sufficiente ridurre i volumi d’acqua frazionando le irrigazioni e aumentando la frequenza dei turni, oppure riprogrammando gli orologi a seconda delle condizioni climatiche. - Adottare il sistema a ciclo chiuso per il vivaio. Questa modalità di gestione prevede che l’acqua percolata defluisca in canali di scolo da cui viene raccolta in un bacino di omogeneizzazione e sedimentazione, dove può essere anche trattata, miscelata con acqua di qualità, stoccata in un laghetto e re-impiegata nell’irrigazione. È il sistema già in uso in Olanda, in USA e in Germania, dove più severe sono le leggi sull’inquinamento ambientale. Spesso l’obiezione che si fa al sistema è che rimetta in circolo anche patogeni e malattie, ma il rischio sembra solo potenziale. Resta la perplessità sui costi che il vivaio deve addossarsi per dotarsi di un tale impianto, oltre al fatto che lo spazio richiesto viene tolto al sito di produzione. Flortecnica e vivaismo
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FATTI & BREVI | news dal mercato
POINSETTIA, PUBBLICATE LE SCHEDE VARIETALI
Sul sito di Veneto Agricoltura, pagina EditoriaCatalogo editoriale-Ortofloricoltura, sono pubblicate le schede varietali Poinsettia 2018 del Centro Po di Tramontana, a cura di Giovanna Pavarin. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la dottoressa Pavarin. Di seguito i contatti: Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana” via Moceniga, 7 45010 Rosolina (Ro) Tel. 049/8293955
A MATERA SI DISCUTE DI IRRIGAZIONE
Dal 17 al 20 giugno nella città della cultura 2019 si terrà il IX International Symposium On Irrigation Of Horticultural Crops. Organizzato congiuntamente dalla International Society for Horticultural Science (ISHS) e dal dipartimento DiCEM/Università degli Studi della Basilicata, il convegno si svolgerà presso il campus universitario e si prevede la partecipazione di circa 250 ricercatori provenienti da tutto il mondo. Durante i quattro giorni di congresso, esperti e ricercatori provenienti da tutto il mondo presenteranno le attuali tendenze di ricerca in ambito di irrigazione, introdurranno nuove scoperte e pianificheranno progetti per le nuove frontiere della ricerca. Le principali tematiche riguarderanno: • Fabbisogno irriguo delle colture e gestione dell’irrigazione; • Relazioni idriche e valutazione dello stress idrico delle piante; • Stato delle piante e qualità dei frutti; • DSS (Decision Support Systems) e remote sensing; • Gestione dell’irrigazione in ambienti aridi e semi-aridi; • Approcci sostenibili alla gestione dell’irrigazione; • Aspetti sociali ed economici connessi alle risorse idriche. Durante i giorni del convegno e nella stessa location, sarà organizzato, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro SOI “Strategie per l’ottimizzazione dell’irrigazione” (GdL Irrigazione SOI), il “Festival dell’innovazione” sulle tematiche acqua e irrigazione, in cui saranno coinvolte aziende, associazioni e reti a livello nazionale e internazionale, responsabili delle ultime tecnologie e innovazioni. Rivolto sia ai tecnici del territorio che ai
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Flortecnica e vivaismo
ricercatori, ha l’obiettivo di avvicinare il mondo scientifico della ricerca a quello del lavoro, realizzando workshop tematici, attività di training e networking. Per questa iniziativa si prevede la partecipazione di oltre
400 persone. Infine il programma del “Festival dell’innovazione” prevede la presenza di espositori delle ultime tecnologie relative all’irrigazione, la realizzazione di workshop tematici e attività di training come l’installazione sonde, l’utilizzo di app da cellulare, e l’organizzazione di meeting di progetto e networking da parte di gruppi nazionali e internazionali. A questo programma si affiancherà un programma culturale aperto anche all’intera cittadinanza, che prevede mostre fotografiche, video e concerti. Per informazioni: www.irrigationmatera2019.com. Per contattare direttamente gli organizzatori: info@ irrigationmatera2019.com
© Plantipp
A MILANO IL CONVEGNO INTERNAZIONALE SUI SUBSTRATI
Le foglie rosse e lucide di Syzygium australe Etna Fire (‘Crysyred’PBR) EU 49179.
UNA ROSSA FRA LE MEDITERRANEE
Proprio negli stessi giorni in cui a Giarre si inaugurava il Radicepura Garden Festival (che sarà visitabile fino a ottobre 2019), Piante Faro, azienda leader in Europea per la produzione di piante mediterranee e subtropicali, e Plantipp, società che rappresenta in tutto il mondo molti ibridatori di piante ornamentali, hanno siglato e annunciato l’accordo che porterà le due aziende a collaborare per la promozione di Syzygium australe Etna Fire (‘Crysyred’PBR) EU 49179 nel mercato europeo. Si tratta di un arbusto mediterraneo molto interessante per il colore delle foglie, un rosso scuro lucido – da cui il nome. Etna Fire è una pianta perfetta per creare siepi e bordure nelle zone a clima mediterraneo. È adatto anche a essere coltivato in vaso per circondare il terrazzo. Infine, ha una grande resistenza al clima secco e alle malattie.
Fra gli argomenti in programma: • Nuovi materiali inorganici e organici per la coltivazione fuori suolo • Progressi tecnologici nella produzione, nella lavorazione e nell’uso dei costituenti dei substrati • Nuove tecnologie: tetti verdi, muri verdi, supporti per sistemi robotici • Progressi nella caratterizzazione analitica dei substrati • Gestione delle esigenze idriche e nutritive dei substrati • Processi di compostaggio e utilizzo di prodotti finali compostati come componenti dei substrati • Microbiologia e substrati di coltivazione: microrganismi benefici e dannosi • Controllo delle infestanti, dei saprofiti, dei parassiti e delle malattie nei substrati • Progressi nell’impiego degli additivi aggiunti ai substrati • Sistemi di coltivazione basati su idroponica e acquaponica • Coltivazione fuori suolo e sostenibilità in orticoltura • Utilizzo sostenibile della torba • Valutazione del ciclo di vita dei substrati e dei loro componenti • Uso in orticoltura di materiali provenienti da processi bioenergetici (biochar, digestato, bioplastica).
FATTI & BREVI | news dal mercato
363MILA EURO PER MIGLIORARE IL PACKAGING
Non si tratta di trovare mezzi più efficaci o veloci, ma di migliorare le condizioni in cui vengono trasportate le piante, per valorizzare al massimo l’eccellenza qualitativa della produzione pistoiese. Questo in sostanza lo scopo del progetto In.Tra.Viva, presentato a Firenze nell’ambito della “Settimana dell’innovazione nello sviluppo rurale di Regione Toscana”, che mette sul piatto 363 mila euro di investimenti (324 mila euro il contributo Ue). Aziende vivaistiche, enti di ricerca, università compongono il Gruppo Operativo che curerà le attività, con capofila Impresa Verde Pistoia (società di Coldiretti Pistoia). «Il settore vivaistico vende e consegna i propri prodotti in tutto il mondo –spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia - Di conseguenza assume particolare rilevanza concorrenziale la puntualità delle consegne ed il mantenimento dello stato vegetativo ottimale delle piante durante i trasferimenti, che possono essere anche molto lunghi». In.Tra.Viva quindi ha l’obiettivo di creare valore aggiunto per il settore regionale delle piante ornamentali, tramite l’introduzione di innovazioni tecnologiche e di processo nella fase post produzione di confezionamento e trasporto dei prodotti vivaistici. Al fine di ridurre lo stress che le piante subiscono durante il trasporto In.Tra.Viva sperimenterà nel florovivaismo tecnologie e modalità organizzative mutuate dalla logistica di altri comparti (in particolare nelle filiere agro-alimentari). Verranno simulati trasporti a breve, medio e lungo raggio utilizzando un container a temperatura e umidità controllata, da caricare con le varietà di piante più frequentemente trasportate. Inoltre, saranno inseriti nel container, in abbinamento a piante campione, micro sensori innovativi per il settore vivaistico, capaci di rilevare i processi di alterazione che interessano le piante durante il trasporto simulato. E poi, si verificheranno le potenzialità di un imballo realizzato con materiale eco-compatibile che consenta di tutelare l’integrità della pianta durante il trasporto e che sia un efficace veicolo promo-pubblicitario. In altre parole, si tratta di verificare cosa offra il mondo del packaging da riadattare ed utilizzare per il confezionamento delle piante. A In.Tra.Viva partecipano 11 soggetti: Università degli Studi di Milano, Università degli studi della Tuscia, Università di Pisa, Scuola superiore Santa Anna di Pisa, Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea), e poi il Centro di assistenza imprese di Coldiretti Toscana, le aziende agricole Giorgio Tesi Vivai Sas, Società agricola Romiti Vivai, Società agricola G e G Baldetti SS e Floramiata srl. Capofila del Gruppo Operativo è Impresa verde Pistoia, società di Coldiretti Pistoia.
GARDEN TRIALS, PRONTA LA SECONDA EDIZIONE
Sono più di trenta le aziende che hanno confermato la propria presenza a Garden Trials and Trade. L’evento si terrà a Boskoop dal 11 al 13 a giugno e prevede l’esposizione delle ultime novità per quanto riguarda gli arbusti e le perenni nel momento migliore per valutarne le possibilità, cioè quello della fioritura. La gamma dei partecipanti è varia: tredici compagnie arrivano dalla regione Greenport Boskoop, e gli altri partecipanti da altre parti dell’Olanda, dalla Germania, dalla Francia, dalla Svizzera e dagli Stati Uniti. L’allestimento della fiera è stato pensato per valorizzare al meglio la bellezza delle piante in esposizione, con una struttura aperta e trasparente, al cui centro si troverà il punto d’incontro, il Green Cafè. Le aziende espositrici possono partecipare al concorso “novelty showcase”, i cui vincitori verranno proclamati martedì mattina. Tutte le piante partecipanti al concorso saranno esposte in una galleria particolare all’entrata della fiera. Sul sito www.gardentrials.com si trovano tutte le informazioni, che vengono costantemente aggiornate. 20
Flortecnica e vivaismo
FATTI & BREVI | focus
50 ANNI
DI PASSIONE
S
i dice “cinquant’anni e non sentirli”, e forse è appropriato anche quando parliamo di grandi aziende che hanno fatto e che ancora stanno facendo la storia del florovivaismo italiano. Come Florpagano, l’azienda pugliese leader nella coltivazione e commercializzazione di piante verdi e fiorite da interno, che ha raggiunto il mezzo secolo di attività a dicembre del 2018. INVESTIRE NELLA FORMAZIONE Il momento della nascita di Florpagano è racchiuso nella richiesta di un figlio ai genitori: nel 1968 Antonio Paga Pagano, giovane appassionato di piante, chiede di poter trasformare i 25 metri quadri di soffitta in una piccola serra. Nel ’70 a Ruvo di Puglia nasce la prima serra in ferro vetro, di 500 metri quadrati. In pochi anni l’azienda passa dalla carriola ai robot, attraverso un piano di investimenti che ha fatto delle tecnologie il grande alleato di successo di questa famiglia. Da allora la passione ed il coraggio si sono evoluti in un modello di business, seguito dai figli e dai collaboratori con creatività e dedizione. In questo senso la formazione è stato l’investimento più importante. Oggi parlare di innovazione e formazione come capisaldi sembra quasi scontato, ma non lo era cinquant’anni fa. Grazie alla lungimiranza di Antonio, oggi Florpagano annovera al proprio interno molti fra dipendenti e collaboratori e si stende su una superficie di 14 ettari. PASSAGGIO DI TESTIMONE «Dare testimonianza della mia storia significa non dimenticare le origini, per non disperderne i valori fon-
Cinquant’anni fa, dall’amore per i fiori coltivati in una soffitta, nasceva Florpagano. Tanti i traguardi raggiunti, ma per il fondatore c’è ancora tanto da fare di Filippo Terragni
danti», racconta Antonio Pagano «il cuore pulsante di questa azienda è sempre stato nei sogni e nella passione di quel ragazzino che coltivava piante in una soffitta. È importante ricordarsi da dove veniamo, per capire dove vogliamo andare e fin dove possiamo arrivare». Un famoso teorico una volta ha detto «Non basta inventare qualcosa, PER INFORMAZIONI bisogna anche saper comunicare agli alwww.florpagano.com tri l’invenzione», e questo trasmettere è certamente nel DNA dell’azienda, oggi guidata dai due figli Alessandro e Gianluca Pagano, cui Antonio ha passato il testimone di una corsa che è ancora tutta da correre. 50 anni, ci tiene a sottolinearlo Antonio, «sono una straordinaria tappa, non un traguardo, perché è solo scommettendo sul futuro che si costruisce una comunità e un’attività». Flortecnica e vivaismo
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REPORTAGE
MYPLANT
di Marta Meggiolaro
UN POSTO PER ME
D
i fiere per i florovivaisti è pieno il mondo. L’Europa in particolare, nel triangolo d’oro Olanda – Belgio – Germania, abbonda di occasioni, di eventi, di show. Poi ci siamo noi, l’Italia, che pur essendo ai primi posti quando si parla di produzione, di import-export e di qualità, pare avere il fiato corto quando si parla di fatturato. I motivi? Ognuno dice la sua. Su una cosa sola concordiamo sempre tutti: non facciamo sistema. “L’unione fa la forza” è solo un proverbio, perché quando bisogna mettersi insieme davvero, le difficoltà prevalgono sull’obiettivo e si torna all’altro proverbio, “ognuno per sé e Dio per tutti”. Myplant è un segnale positivo in questo momento storico M nel nostro Paese perché nasce da una spinta “dal basso”, da un consorzio di aziende della filiera che si mettono insieme e che hanno trovato in Milano, da sempre crocevia dei mercati fra l’area mediterranea e l’area del nord Europa, il posto giusto per farsi vedere. Certamente Myplant è ancora giovane, deve crescere; ci sono fiere più grandi e più importanti a cui un floricoltore non può mancare, l’abbiamo dichiarato in apertura. Ma ritorniamo al discorso di prima: perché ognuno da singolo? Proviamo a ribaltare la prospettiva e a guardare Milano, Myplant, come l’occasione per la filiera del florovivaismo italiano di guardare se stessa, dove possono essere presenti i piccoli e i grandi. La possibilità quindi di fare una conta, di iniziare a sperimentare nuove forme di associazionismo, alleanze e strategie che potrebbero determinare un nuovo peso e un nuovo posto nel mercato del ventunesimo secolo, per me, per te.
PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
nu o
404
dal 1977 informa il settore
giardiniere N° 015
IL
Marzo / Aprile • anno XLII
Marzo – Aprile 2019
*
+VERDE SPORTIVO
Una collaborazione, quella tra Danziger e Podere Luen, che porterà respiro al mercato del reciso italiano.
I sistemi ibridi naturali e rinforzati degli stadi più innovativi
+PRATICHE
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Una guida per progettare il giardino come fosse una “stanza fuori”
Processionaria: identikit esoluzioni
ATTUA LITÀ
SFALCI SMART LA NUOVA RIVISTA
Accordo tra Podere Luen e Danziger: la riscossa del reciso 10 PRIMO PIANO / legislazione
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Il brevetto, una tutela per tutti
32 PRODUZIONE / case history Efficentamento termico, passaggio per ridurre i costi
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REPORTAGE MYPLANT fiere I numeri, i trend e i prodotti selezionati a Milano
andamenti Il report di Groen Direkt da febbraio a maggio e le piante più vendute
E POTATURE PER GIARDINIERE FUORI DAIIL RIFIUTI
1 Endoterapia, nuove frontiere con Newpharm 2 I loietti striscianti di Padana Sementi 3 John Deere migliora i tosaerba per ampie superfici
TECNOLOGIA IN AIUTO DELLA PROFESSIONE Strumento online gratuito sviluppato da Enea per selezionare specie tra le oltre 7.000 italiane
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Flortecnica
TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
REPORTAGE MYPLANT | i numeri
DIVENTARE
GRANDI
È il momento di fare il bilancio della quinta edizione della fiera milanese Myplan & Garden: si conferma il trend di crescita di Costanza di Matteo
L
a manifestazione dell’orto-florovivaismo milanese ha portato, dal 20 al 22 febbraio, il mondo del paesaggismo, dei fiori e del garden in Italia. La quinta edizione segna un ulteriore passo in avanti per l’evento realizzato da VGCrea, che quest’anno registra il record di accessi in fiera rispetto al 2018. THE PLACE TO BE La tre giorni ha condotto nei padiglioni di Fiera Milano Rho 733 imprese (+12% rispetto al 2018), il 21% delle aziende provenienti dall’estero. Cresce il numero di visitatori, più di ventimila, attirati dalla presenza nutrita
Espositori Provincie italiane presenti con assessori al verde e all’urbanistica Eventi speciali
di aziende e dal nome dei relatori che sono intervenuti nel ricco ventaglio di congressi e workshop. Il giudizio raccolto dagli espositori si riassume dicendo che Myplant è uno degli eventi in cui esserci significa fare la differenza, poter fare rete, cogliere opportunità, incontrare validi interlocutori e nuovi target. E ancora “the place to be” per scoprire nuovi trend, intercettare soluzioni innovative, ispirarsi, emozionarsi, e respirare positività ed entusiasmo. Il progetto Myplant inizia anche a imporsi sulla scena internazionale, ponendosi al centro dell’attenzione di una ideale “green chain” che lega i servizi al mondo vegetale, la decorazione, la progettazione, creando valore e trainando i mercati.
insegne internazionali selezionate
Paesi presenti
SAVE THE DATE La prossima edizione di Myplant & Garden si terrà a Fiera Milano Rho dal 26 al 28 febbraio 2020.
Tipologie di compratori Convegni e incontri PER INFORMAZIONI www.myplantgarden.com
delegazioni ufficiali Flortecnica e vivaismo
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REPORTAGE MYPLANT | #GCNT Uno spazio che ha come obiettivo quello di stimolare il visitatore sul concetto di esposizione e visual merchandising. Idee, spunti e riflessioni che l’imprenditore della distribuzione, e non solo, può ricreare nel proprio punto vendita. Una carrellata di soluzioni che possono valorizzare l’identità del garden center, grazie ad ambientazioni capaci di coinvolgere il consumatore nel suo percorso di acquisto. Per la prima volta, #GCNT ha presentato sei differenti trend, tipici del mercato italiano per individuare differenti modalità di consumo. Così, il garden diventa un luogo dove far rivivere l’idea di home&décor al cliente.
L’evento must della fiera milanese giunto alla sua quinta edizione. Un punto di incontro e di stimolo per gli imprenditori della distribuzione di Francesco Tozzi
QUI SI FA IL
GARDEN!
U
n punto dove incontrarsi. Un evento dove prendere spunto. Uno spazio dove raccogliere stimoli. Questo (e molto altro!) è stata l’edizione 2019 del Garden Center New Trend, uno degli appuntamenti principali di Myplant & Garden. Circa 600 metri quadrati di creatività, coinvolgenti iniziative, showcooking, novità. Un progetto per soddisfare l’interesse dei visitatori e uno strumento in più per le aziende espositrici che vengono coinvolte con i propri prodotti. Piante e fiori, in primo piano. Quest’anno il tema era incentrato sulle Identità del business, con un focus su sei consumatori-tipo, associati a sei trend differenti: Lorenzo il musicista, Alice l’artista, Fabio lo chef, Giacomo e Caterina i fratellini, Paola la pubblicitaria, Marco l’architetto. In tutto, 34 le aziende coinvolte, che all’interno degli spazi espositivi progettati e ricreati per l’evento, hanno potuto mettere in mostra il meglio dei loro prodotti. Per dare forma a un’unica idea di garden.
Punto di partenza dell’iniziativa, come ogni anno, la pianta: il vero core business del centro di giardinaggio. Nuove varietà presentate in una “versione mix”, dove è l’ampiezza di gamma il punto di forza, così da mettere in mostra le novità e dà un tocco di colore unico all’esposizione. E poi, angoli tematici per dare spazio a prodotti selezionati; dove mobili, piante e contenitori diventano dei veri e propri salottini, con tanto di carta da parati. Non mancano focus su merceologie di tendenza, come quelle legate alla cura degli animaletti selvatici, che popolano i giardini dei consumatori. 26
Flortecnica e vivaismo
EVENTO A CURA DI:
Cooking, aromi, voglia di stare all’aperto, salotti ricercati ed eleganti. Il centro di giardinaggio è sempre più il luogo dove si incontrano gardening e cucina. E in questo ambito il garden può fare la differenza. Aromi, profumi, sapori si intrecciano con la vita all’area aperta, lasciando spazio anche alle nuove cucine professionali, ad arredi funzionali e moderni, con aromatiche che fanno da contorno e diventano le nuove protagoniste del giardino.
Qui puoi vedere la video-intervista dell’evento
REPORTAGE MYPLANT | novità
VISTI A
MYPLANT
Una selezione non esaustiva di prodotti che segnaliamo dopo la nostra visita in fiera di Filippo Terragni
Rispetto per l’ambiente
Eurosa ha presentato una gamma di vasi biodegradabili che facilitano il rinvaso successivo perché evitano di provocare danni con il trapianto. Inoltre i vasi biodegradabili rientrano nelle strategie per l’ecosostenibilità ambientale.
Vero giallo
Golden Glo è la prima Poinsettia dotata di brattee naturalmente gialle, che spiccano sul fogliame verde scuro. Un colore unico sul mercato che non mancherà di trovare il favore del pubblico. Il portamento è compatto, si presta bene alla coltivazione fino al vaso 13.
Eye catcher naturale
Floral Scoop™ è una nuova linea di Scabiosa di Danziger, qui nel colore Hot Pink. Il fiore è particolarmente grande, fra gli 8 e i 10 centimetri, lo stelo è molto forte e gli consente un portamento eretto, la vita in vaso è lunga, intorno alle dodici settimane. 28
Flortecnica e vivaismo
Giochi di colore
Un aiuto ai vivai
I Lite-cubes prodotti da Lite-Soil sono cubetti da aggiungere alla terra nel contenitore dell’invasatrice (circa un 5-10% del volume totale): infatti sono sufficientemente piccoli da passare attraverso l’apertura di distribuzione. Poiché sono composti fino al 90% di pori aperti e collegati, stoccano acqua quando il terreno circostante è umido e lo rilasciano senza sforzo per le piante quando il terreno è asciutto. Il substrato è allentato, l’acqua è disponibile al 100% per le piante ogni volta che ne hanno bisogno e gli intervalli di irrigazione diventano più lunghi! Inoltre i Lite-cubes prevengono la compattazione del suolo, dando alle radici della pianta uno spazio sufficiente per crescere e prosperare. Abbassano il tasso di reiezione delle piantine e rendono la propagazione d’alberi più facile e sicura.
La nuova varietà di Osteospermum di Selecta, Purple Sun, presenta un fiore particolare, che dal bordo sfuma in diverse tonalità di arancione fino ad arrivare al centro, viola scuro. La pianta non schiarisce al sole, ramifica facilmente, ha una crescita facilmente controllabile e una buona performance all’esterno.
Per piante da orto
Soil plus di Miraflor è un substrato specifico per la semina ed il trapianto di tutte le piante da orto, costituito da una miscela di torbe pregiate e materiale vegetale humificato alla quale vengono aggiunte sostanze naturali potenziatrici ed enzimi di origine vegetale che garantiscono un apporto nutritivo equilibrato. Inoltre l’impiego di Zeolite consente una drastica riduzione degli apporti concimanti mentre la Perlite determina un contenuto ottimale in aria ed elevate capacità di reidratazione.
Per lo sviluppo radicale
Momix contiene Bacillus subtilis e Bacillus amynoliquedaciens ad altissima concetrazione. L’inoculo nel terreno favorisce l’assimilazione da parte delle radici degli elementi nutritivi e ostacola l’insediamento dei funghi patogeni grazie all’azione di antagonismo e competizione con essi. Favorisce inoltre la produzione di ormoni fitostimolanti che migliorano i processi di umificazione della sostanza organica, e crea intorno alle radici un ambiente favorevole alle colture. Consentito in agricoltura biologica. Di Agraria Di Vita. Flortecnica e vivaismo
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REPORTAGE MYPLANT | novità
Ehinacea a produzione annuale Da Florensis una nuova Serie di Echinacea: si chiama Sombrero™ ed è riprodotta solo per via meristematica. Questa serie è caratterizzata da una maggiore uniformità all’interno dello stesso colore ed è la più uniforme tra i diversi colori. La peculiarità di questa serie a ciclo breve e ben ramificata è che può essere programmata per la produzione annuale, in quanto fiorisce lo stesso anno dell’impianto. Piante robuste e ben formate, ideali anche in vasi grandi da 2-3 litri. I colori brillanti dei fiori singoli attireranno l’attenzione di tutti gli operatori e raggiungono un’altezza massima di 40-50 centimetri.
Diamo aria alle radici
Dall’impegno di Nuova Pasquini e Bini nell’innovazione, un vaso di coltivazione dalla struttura pensata appositamente per evitare la spiralizzazione e per la separazione da terra del foro di fuoriuscita dell’acqua di irrigazione. Per garantire alle radici la corretta areazione e migliorare quindi lo sviluppo della pianta, evitando i danni da ristagno idrico.
Prendersi cura del globo
Il motto di Desch Plantpak BV è “ci prendiamo cura delle tue piante e del nostro pianeta”. Come? Offrendo una gamma di vasi e vassoi ecosostenibili per l’agricoltura e il florovivaismo professionale, realizzati in materiali biodegradabili o frutto di riciclo.
Contro l’oziorinco
Fra i mezzi di produzione rispondenti ai requisiti dell’agricoltura ecocompatibile Met 52 – Antioziorinco biologico di ICL, un insetticida biologico adatto al controllo di tutti gli stadi di sviluppo dell’oziorinco in vivaio. I conidi depongono ife germinanti che penetrano la cuticola dell’insetto. Dentro l’insetto il fungo produce tossine che lo paralizzano fino a provocarne la morte. Va miscelato al substrato di coltivazione. Autorizzato per la difesa professionale nel florovivaismo. 30
Flortecnica e vivaismo
PRODUZIONE | case history
IMPRESE VERDI,
LA SOLUZIONE?
Con il Piano nazionale energia clima le aziende sono invitate a impegnarsi in una rivoluzione verde. Che sia questa la strada per uscire dalla crisi?
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di Costanza di Matteo
reta Thunberg a parte, sono anni che la comunità europea insieme a tutti i Paesi aderenti è attenta alle tematiche “green”: uso dell’energia, ecosostenibilità, salvaguardia del clima, inquinamento. L’Italia si è ufficialmente impegnata con l’Europa a diventare più efficiente a livello energetico, diminuendo le emissioni inquinanti attraverso il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), presentato a Bruxelles, che prevede che entro il 2030 il 30% dei consumi finali lordi siano coperti da fonti rinnovabili. Il solo settore termico riveste un ruolo decisamente importante (33% di quota rinnovabili) per il raggiungimento degli obiettivi, sui quali il nostro Paese dovrà comunicare alla Commissione europea, ogni due anni, i progressi compiuti. SIAMO DIRETTAMENTE COINVOLTI Uno dei comparti che impegna in modo consistente il settore termico è quello rappresentato da buona parte dei lettori della nostra rivista, Flortecnica. Il florovivaismo infatti in Italia copre una superficie pari a 37mila ettari.
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Flortecnica e vivaismo
Si tratta di un campo altamente energivoro nel quale il contenimento dei costi di riscaldamento diventa decisivo per la vitalità di molte aziende. L’alto costo del gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre durante il periodo invernale pone le aziende in condizioni di notevole svantaggio competitivo, con costi per tecnologie che, per essere ridotti, necessitano di un radicale cambio di approccio e di un efficientamento energetico importante. Una sfida, quella di rivoluzionare radicalmente l’approccio, raccolta dal produttore italiano di piante da fiori in vaso Azienda Agricola Luca Maffucci, che ha sede a Viareggio e che commercializza i suoi prodotti anche con il marchio commerciale registrato “LorAline”. L’azienda ha un’estensione di superficie totale di circa 540mila metri quadrati, di cui la metà è coperta da serre. Proprio su quest’area Enerqos Energy Solutions, ESCo specializzata in servizi integrati per l’efficienza energetica, ha iniziato un percorso di efficientamento con lo scopo di abbattere significativamente l’emissione di anidride carbonica e polveri sottili in atmosfera e risparmiare combustibile fossile.
È NECESSARIO RISPETTARE IL PNIEC Il primo passo ha previsto la sostituzione delle due vecchie caldaie alimentate a gasolio/btz da 5 MW con due nuove caldaie a biomassa da 1.250 kW, alimentate da cippato di legno proveniente da filiera corta con approvvigionamento inferiore a 70 chilometri. La ESCo guidata da Giorgio Pucci ha inoltre introdotto un’innovativa soluzione di finanziamento che ha incoraggiato l’imprenditore all’investimento. «Abbiamo sviluppato un sistema - spiega Pucci - con una proposta di intervento ad hoc. La nostra ESCo finanzia l’intervento al 100% a fronte di una condivisione del risparmio per un breve periodo di tempo contrattualmente definito, una formula che quindi non grava sul bilancio delle aziende soprattutto nella fase iniziale del progetto. Inoltre permettiamo, grazie all’installazione di nuove caldaie a biomassa, di sostituire i vecchi impianti a gasolio rispondendo anche alle necessità di seguire gli obiettivi nazionali prefissati dal Pniec oltre che a rendere i nostri clienti più competitivi sul mercato anche attraverso la significativa riduzione dei costi energetici». Luca Maf Maffucci, fondatore e titolare dell’Azienda Agricola Luca Maffucci, osserva: «Ci sentiamo pionieri perché abbiamo iniziato un percorso di efficientamento i cui risultati non saranno decisivi solo per la nostra azienda ma andranno a vantaggio dell’intero settore florovivaistico. Il cambiamento in atto dell’economia verso una green economy è fondamentale per realizzare uno sviluppo sostenibile nel quale le imprese devono avere un ruolo
Il caso italiano: il primo produttore nazionale di piante da fiori in vaso, Maffucci, spegne le caldaie a gasolio e si affida alla tecnologia green.
che individua l’economia verde come la strada maestra per incentivare l’economia del nostro Paese». Un primo passo all’interno di una lunga strada che, tappa dopo tappa, dovrebbe portarci all’uso esclusivo di energia pulita, e che – questo è l’auspicio – potrebbe essere anche una delle chiavi per far uscire le imprese italiane dalla crisi. IN BREVE • Pniec: Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), prevede che entro il 2030 il 30% di consumi finali lordi siano coperti da fonti rinnovabili • Il settore termico copre il 33% di quota per il raggiungimento degli obiettivi •L L’Italia dovrà comunicare alla Commissione europea, ogni due anni, i progressi compiuti • Il florovivaismo è uno dei settori più energivori • Risparmiare sulla produzione di energia termica significa abbattere i costi •L L’azienda agricola Luca Maffucci si è rivolta a Enerqos Energy Solutions • Scopo: percorso di efficientamento per abbattere l’emissione di anidride carbonica e polveri sottili in atmosfera e risparmiare combustibile fossile • Mezzo: sostituzione delle due caldaie alimentate a gasolio/btz da 5 MW con due nuove caldaie a biomassa da 1.250 kW, alimentate da cippato di legno proveniente da filiera corta con approvvigionamento inferiore a 70 chilometri •L L’intervento è finanziato dalla ESCo al 100% a fronte di una condivisione del risparmio per un breve periodo di tempo contrattualmente definito • Le aziende diventano più competitive sul mercato, anche grazie alla riduzione dei costi energetici. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | case history
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onosciuti a Myplant, Andrea e Merilde mi hanno colpito per la decisione che mostrano nel perseguire il loro progetto e per la cura che mettono in ogni dettaglio che riguardi le “loro” piante, riunite nella collezione SoulGreen. Per questo io e il direttore siamo andati a trovarli nella sede di PD Plants Holland. Partiamo dal principio, Andrea: cos’è PD Plants Holland? È un sistema web integrato per ordinazioni e importazioni dirette di piante da Italia, Olanda, Belgio, Germania. In pratica, la sede dell’azienda è in Olanda ma non abbiamo un magazzino di stoccaggio. Ogni ordine viene confezionato e spedito al cliente direttamente dall’azienda di cui lui ha acquistato le piante tramite il nostro shop
online. Solo in Italia, ad esempio, sono quattro le aree in cui siamo presenti: Sicilia, Puglia, Agropontino e Liguria. Il ragionamento che sta alla base è questo: perché i limoni cresciuti in Sicilia devono essere portati in Olanda per essere venduti? Di solito si risponde che i problemi logistici dello spostamento interno al nostro Paese sono tali da preferire l’acquisto in Olanda, ma con il nostro sistema stiamo provano – e ci stiamo riuscendo, direi – a rendere l’acquisto diretto ed efficace. Quali sono i vantaggi di questo tipo di acquisto? Lo direi in una sola parola: efficienza. Che può essere spiegata poi con tre elementi: il prezzo è competitivo perché si tratta di una vendita diretta, senza costi intermediari. L’assortimento in cui scegliere è maggiore, e permette di formare gamme complete e personalizzate. Inoltre, sul nostro webshop è possibile effettuare ordini di piccola entità: questo permette di far ruotare velocemente lo stock nel punto vendita, avendo sempre merce fresca a disposizione. È interessante il fatto che offriate una consulenza, perché toglie la “spersonalizzazione” che di solito si crea in internet… È vero, teniamo molto al questo servizio. Direi anzi che è una caratteristica essenziale del nostro progetto e che si attua su due livelli: il primo è la nostra scelta di cosa mettere in vendita, che significa che noi operiamo un filtro fra tutti i prodotti che potenzialmente sono a disposizione nel mercato. Il secondo passaggio è il contatto diretto con i nostri venditori, che sono sempre a disposizione per consigliare il miglior acquisto in base alle esigenze del cliente. Sempre a proposito di “personalizzazione”, direi che è il momento di parlare di SoulGreen con Merilde! SoulGreen è un progetto nato per valorizzare con etichetta, comunicazione integrata al prodotto e comunicazione in garden, una speciale selezione di piante mediterranee già pronte, prodotte nel distretto italiano, vendute durante la primavera. In più con lo stesso marchio
LE PIANTE HANNO
UN’ANIMA
Un progetto grafico completo per dare loro identità e renderle riconoscibili per nuove categorie di consumatori: ecco il progetto di Andrea e Merilde colloquio di Marta Meggiolaro con Andrea Rigobon e Merilde Visaggi
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Flortecnica e vivaismo
abbiamo firmato delle collezioni di piante a metà coltura, che comprende rose, frutti minori e da quest’anno anche rose edibili e ortensie. Le piante che offriamo sono “vestite” da un progetto grafico completo che permette loro di esprimere al massimo la propria anima: la cartolina che le accompagna indica come coltivarle e dà informazioni utili e curiose, l’etichetta in carta minerale (quindi sostenibile e biodegradabile) riporta sul retro il nostro ringraziamento per l’acquirente che ha scelto una pianta della selezione speciale; in più invitiamo a prendersene cura usando il nostro sito. La stessa etichetta diventa biglietto di augurio nella eventualità che la pianta fosse un regalo. Infine, mettiamo a disposizione dei nostri clienti la comunicazione legata al concept di SoulGreen su diversi formati supportati dalle nostre piantane, sia quelli adatti al bancale sia quelli che permettono di creare nel garden dei veri e propri corner firmati SoulGreen. Colori, font, fantasie sono scelte creando un insieme armonico e gradevole, e molto di tendenza. Quindi creandolo hai pensato a una tipologia di cliente precisa? Esatto. La collezione di SoulGreen è rivolta a un target di consumatori relativamente “nuovo”, fatto da persone giovani, informate, consapevoli delle problematiche ambientali e
con un gusto estetico affinato. Se vogliamo che il mercato del verde si apra e sfrutti le potenzialità della fascia di acquirenti fra i 30 e i 40 anni, è opportuno iniziare a parlare usando il loro linguaggio e inserendo le piante in un’ottica che viene percepita da queste persone come attrattiva. Insomma, target differente, marketing differente? Certo. I potenziali acquirenti di SoulGreen usano i nuovi canali commerciali, come i social, quindi noi siamo presenti sui social in modo forte. Abbiamo scelto un tipo di linguaggio evocativo, che tende a parlare di ogni pianta come se fosse una persona, dotata di un carattere, di un’anima come dice il nome stesso della collezione, e stiamo molto attenti anche alle tematiche della biodiversità e dell’ecologia, perché noi per primi ci crediamo e perché per attirare un consumatore di nuova fascia questi sono aspetti decisivi.
PRODUZIONE | case history
L’uso degli agenti umettanti in florovivaismo: l’esperienza di Arden Lea Nurseries, e la possibilità di diventare tester di Filippo Terragni
UN AIUTO INVISIBILE
MA EFFICACE
N
on si può dire di aver veramente compreso il potenziale di un prodotto finché non lo si è provato sul campo. Per questo ICL sta presentando l’agente umettante H2Gro ai coltivatori e sta usando tutti i canali possibili per raggiungere i produttori e far loro comprendere insieme ai tecnici come ottimizzare l’uso dell’acqua riducendo l’effetto idrofobico del substrato. RIDUCE I TEMPI DI LAVORO E I COSTI Arden Lea Nurseries (Hesketh Bank – Nord Ovest dell’Inghilterra), racconta volentieri la sua esperienza. L’azienda usa soprattutto substrati peat-free (cocco) e produce piante di qualità destinate ai garden della catena B&Q e ai supermercati Booths. Con loro ICL ha condotto la prima prova con H2Gro due anni fa, allo scopo di migliorare i problemi di gestione dell’acqua, e da allora i responsabili di produzione, David Golding e Barry Townsley, hanno deciso di inserire questo agente umettante nella loro pratica colturale, perché ne hanno visto l’utilità sia per la gestione dell’acqua sia perché si riducono i tempi di lavoro e i costi della nutrizione. MEGLIO IL COCCO DELLA TORBA Nei sedici acri di serre, corrispondenti all’incirca a sei ettari e mezzo, divisi tra cinque siti differenti, Lea Arden coltiva oltre un milione di piante: dalie in vaso
I VANTAGGI DI H2GRO • Il processo di reidratazione dell’agente umettante migliora il volume del substrato • Riduce le irrigazioni necessario a mantenere l’idratazione corretta • Riduce il volume d’acqua necessario • Riduce la quantità di concime necessario • È facile da usare • Un’applicazione dura per l’intera vita della pianta in vaso • Le piante restano belle anche durante la vendita e nel post vendita 36
Flortecnica e vivaismo
pansé, viole del pensiero, viole, fuchsia e pelargonium. Anche la produzione di piante in basket è un segmento molto importante per l’azienda, con oltre 800mila pezzi prodotti nel 2017. Il cambiamento da substrati a base di torba a quelli alternativi ha richiesto diverse modifiche nella gestione della coltivazione, fino alla soluzione definitiva, che vede il cocco come substrato di preferenza. «La maggiore porosità del substrato favorisce la radicazione» ci racconta Berry. «Le radici si sviluppano più velocemente e le piante si affrancano più velocemente. La parte superiore del cocco resta più asciutta e abbiamo meno presenza di sciaridi e problematiche legate alle malattie».
La tanica da dieci litri di H2Gro.
PROVA ANCHE TU H2Gro è un agente umettante per uso professionale in floricoltura e vivaismo. Vuoi provare l’effetto di H2Gro sulle tue colture? Vai su http://h2gro.icl-sf.com/it, e compila il modulo per richiedere un litro di prodotto omaggio.
cocco sufficientemente idratato era quasi una sfida. Ora possiamo irrigare con minore frequenza. È un’operazione che facciamo a mano e poiché ci affidiamo molto all’uso di idrosolubili di solito concimiamo ad ogni irrigazione. H2Gro ha ridotto di molto le ore dedicate alle irrigazioni, i volumi d’acqua utilizzati e, cosa forse più importante, la quantità di concime usato». AUMENTA LA SHELF LIFE «E infine, è facile da usare: una singola applicazione di H2Gro dura l’intera vita della pianta in vaso. Significa che irrighiamo meno frequentemente quando c’è la fioritura, con minori perdite e meno tempo speso nella selezione dei boccioli danneggiati». Barry evidenzia come H2Gro apporta benefici anche a rivenditori e ai consumatori finali, in quanto le piante restano migliori più a lungo, nel punto vendita e in post-vendita. «Applicato ad alti dosaggi prima della spedizione, rende un ottimo servizio ai clienti perché mantiene le piante idratate a lungo». Per finire David ci dice: «H2Gro non ha solo semplificato la gestione delle nostre colture, in più ci permette di usare meno acqua e meno concime, ottenendo alla fine piante di livello qualitativo uguale o perfino migliore».
RIDUCE LA QUANTITÀ DI FERTIRRIGAZIONI Inizialmente Lea Arden ha spostato la produzione sempre di più sull’utilizzo di substrato di cocco 100%, per rispondere ad una richiesta che B&Q ha formulato tre anni fa. Il substrato arriva in vivaio in blocchi ed è lavorato e reidratato sul posto. «L’agente umettante (H2Gro) è incorporato durante la fase di lavorazione – quando frantumiamo i blocchi di cocco e li reidratiamo con acqua» spiega David «Con l’agente umettante il processo di reidratazione migliora significativamente: il cocco ha un miglior volume e riempiamo più vasi. Inoltre, ci stiamo accorgendo di altri benefici quando irrighiamo le giovani piante. Prima di utilizzare H2Gro, mantenere il
David Golding e Barry Townsley sono i responsabili di produzione di Arden Lea Nurseries. Da due anni usano l’agente umettante di ICL, H2Gro, con notevoli benefici.
TENDENZE | substrati
COSA C’È
DENTRO?
Colture, condizioni climatiche e sistemi di irrigazione sono solo alcuni dei fattori da prendere in considerazione per scegliere il substrato, di Marta Meggiolaro una volta considerate tutte le sue caratteristiche
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osa c’è dentro a un terriccio? Se parliamo di torba, bisogna distinguere fra bionda, bruna, irlandese, impiegate in varie percentuali a seconda del diverso utilizzo a cui il terriccio è destinato. E poi alla miscela così realizzata, a seconda del suo diverso impiego, si possono aggiungere altri materiali per migliorare le caratteristiche fisiche del substrato: perlite, pomice, argilla granulare, lapillo, cocco e un agente umettante. Per migliorare le caratteristiche chimiche, il substrato è arricchito di fertilizzanti organici a lenta cessione, NPK, e microelementi. Alla fine del ciclo produttivo il terriccio viene controllato e si analizza il corretto bilanciamento delle caratteristiche chimico-fisiche, in particolare pH, salinità, densità e porosità. Per finire, i substrati di Bioflor sono personalizzabili, nel senso che su richiesta è possibile aggiungere microorganismi antagonisti autorizzati. La ricetta giusta per l’esigenza specifica dipende da diversi fattori, fra cui tre fondamentali: le colture, le zone climatiche, e i sistemi di irrigazione. In particolare, fra i substrati presenti nella linea Pro di Bioflor, ne segnaliamo tre.
I substrati per le coltivazioni delle PIANTE ANNUALI sono tre, variano per le caratteristiche della loro struttura, più o meno fine e fibrosa, a seconda del contenitore e della stagionalità in cui vengono impiegati. In particolare il substrato per Annuali MF (medio/ fine) è adatto per contenitori da 40 fori a vaso diametro 8-10. Tutti e tre sono disponibili anche con perlite, argilla e cocco.
Infine fra i substrati per colture protette segnaliamo quello per SURFINIE E PETUNIE. È un substrato ottenuto dal frazionamento della torba, un terriccio fibroso a struttura mediamente grossa ideale per la coltivazione di piante a ciclo medio-lungo.
SEMINA: dalla corretta miscelazione fra torba e bionda e torba bruna fine, si ottiene un terriccio ideale per la semina di ortaggi e fiori in contenitore alveolare e packs. Il substrato Semina è disponibile in versione primaverile e autunnale, con diverse percentuali di torba bionda e bruna, per garantire il giusto equilibrio idrico a seconda della stagionalità.
BIOFLOR Bioflor è un’azienda trevigiana che produce e commercializza prodotti per l’agricoltura e l’ortoflorovivaismo professionale e amatoriale. Esperienza e qualità al servizio delle esigenze di ogni cliente, con un particolare occhio di riguardo verso l’ambiente: la gamma di prodotti Bioflor è infatti naturale e organica, e la sua produzione usa esclusivamente fonti di energia pulita. La consulenza di esperti del settore ortofloro-vivaistico permette a Bioflor di offrire substrati, torbe, cortecce e concimi selezionati e predisporre miscele innovative, in grado di dare risposte concrete agli utilizzatori. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | annuali
IMPATIENS
SENZA RISCHI
IMPATIENS BEACON, IL SITO www.beaconimpatiens.com
Colore pieno e duraturo per i nuovi Impatiens Beacon di PanAmerican Seed, forti e resistenti.
I nuovi Beacon™ hanno mostrato un’alta resistenza alla Plasmopara obducens. La campagna di lancio include anche una donazione a un’associazione benefica di Bianca Belfiore
L’
alta resistenza alle malattie è solo una delle qualità. La più vistosa, quella che spingerà le vendite nei garden e nei vivai di tutto il mondo, sarà il colore, pieno e brillante, insieme al famoso “valore aggiunto”: in questo caso, una raccolta di fondi per un’associazione che si occupa di una malattia rara e poco conosciuta. UN SOLLIEVO PER I PRODUTTORI La qualità che non si vede è però quella che dà il titolo all’articolo, perché la diffusione della Plasmopara obducens ha causato ingenti perdite di piante nelle serre dei florovivaisti e ha determinato le scarse performance degli Impatiens nei giardini di tutto il mondo. Sono queste le ragioni per cui molti rivenditori hanno esitato a riassortire nei loro stock questo fiore così bello per le sfumature dei suoi petali. Ora, grazie agli sforzi degli ibridatori
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Flortecnica e vivaismo
I Beacon sono il prodotto di anni di lavoro di squadra coordinati da PanAmerican e che hanno coinvolto esperti a livello mondiale.
DALL’AMERICA AL MONDO IN UN ANNO Gli Impatiens Beacon hanno fatto il loro debutto ufficiale ai California Spring Trials e in altri eventi professionali del 2019. Ad oggi la gamma conta sei colori di base e due mix. Ad oggi in America è disponibile una fornitura limitata, la disponibilità a livello globale sarà aperta a gennaio 2020. Maggiori informazioni sul sito e presso i distributori.
Confronto fra la vecchia serie di Impatiens e i nuovi Beacon trattati con inoculi.
e a una collaborazione che si può definire mondiale, PanAmerican Seed può offrire i nuovi Impatiens walleriana resistenti alla malattia: si chiamano Beacon e promettono di reintrodurre nei punti vendita e nei giardini questo prodotto ben conosciuto, richiesto, facile da crescere e versatile. E ora, senza rischi. Anne Leventry, presidente di PanAmerican Seed, ha dichiarato: «Gli Impatiens Beacon sono il risultato di anni di lavoro. Dai primi giorni dall’epidemia che ha devastato le produzioni, i coltivatori hanno atteso l’occasione di riportare sui bancali gli Impatiens. Quel momento è arrivato. Gli Impatiens sono tornati, sono forti, resistenti e noi confidiamo nel fatto che tutti gli attori della filiera avranno il desiderio di metterli alla prova». Lisa Lacy, manager globale per gli Impatiens Beacon, ha aggiunto: «La struttura della pianta, il tempo di fioritura e la dimensione dei fiori è simile alle serie esistenti: questo permette di incorporare facilmente i Beacon nel proprio programma di produzione. E in più, hanno un colore che dura molto a lungo. Ci si può affidare ai Beacon per avere successo». IL VALORE AGGIUNTO Seguendo lo spirito del portare luce e gioia, di nuovo, nei giardini in ombra di tutto il mondo, la campagna di lancio dei Beacon verrà supportata a livello mondiale da una raccolta fondi a favore di un’associazione benefica non molto conosciuta. Il 3% delle vendite globali del 2020 di Impatiens Beacon sarà devoluto da PanAmerican Seed a combattere l’Osteogenesis Imperfecta (OI), un’anomalia genetica che causa la fragilità delle ossa, rendendole più predisposte alle fratture, conosciuta anche come “malattia
Le spore di Plasmopara obducens, che gli scorsi anni ha decimato le coltivazioni di Impatiens.
PER INFORMAZIONI www.panamseed.com delle ossa fragili”. È stimato che negli Stati Uniti siano approssimativamente fra 25mila e 50mila le persone affette da questa malattia. La donazione di PanAmerican aiuterà la Fondazione OI a incrementare la qualità della vita di chi è affetto dalla malattia attraverso la ricerca, l’educazione, e la possibilità di incontrarsi in gruppi di supporto. «Accendere la luce sulla OI, un disordine genetico raro, è uno dei modi in cui noi come azienda possiamo lasciarci alle spalle gli effetti devastanti della Plasmopara obducens e condurre la nuova generazione di Impatiens a lavorare per una buona causa» ha commentato Sean Valk, direttore globale delle vendite «PanAmerican Seed selezionerà un nuovo ente benefico per la stagione 2021, e così via nei prossimi anni, per fare il maggior bene possibile».
UN SITO AD HOC A marzo l’azienda ha annunciato che la presentazione dei nuovi Impatiens sul mercato sarà accompagnata da un sito. Il sito si rivolge a un’ampia audience, e include diverse pagine, fra cui la storia dietro il lancio del prodotto e il team che lo ha riportato sul mercato, così come la donazione a OI Foundation per la stagione 2019 - 2020. «Con un lancio prodotto così importante, abbiamo reputato necessario disegnare un sito speciale che incontrasse i bisogni dei consumatori che cercano informazioni, così come dei produttori e degli architetti del paesaggio» ha dichiarato Claire Josephson, product marketing manager «Avere un coinvolgimento visivo con tutti gli Impatiens Beacon e con tutte le loro caratteristiche e vantaggi, permette di condividere per intero la loro storia con i nostri clienti in tutto il mondo e creare aspettativa nel mercato».
Un campo prova di Impatiens Beacon colore salmone.
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TENDENZE | arbusti
U
n arbusto versatile, che rende facile la vita del vivaista così come quella di chi fa giardinaggio. L’alta tolleranza al caldo e alla siccità, la resistenza al freddo, e il fatto che non necessita di potatura sono le caratteristiche per cui è così richiesto dai consumatori finali. È innegabile, le piante che semplificano la progettazione e la gestione dello spazio verde sono sempre amatissime e ricercate. BIANCO E ROSSO Loropetalum oropetalum Ruby Snow è una varietà che porta foglie scure e fiore bianco: un contrasto unico di foglie e fiori che rende questa scelta particolarmente ricercata. Il fogliame è viola scuro e i fiori bianchi sbocciano splendidamente all’inizio della primavera. In estate c’è una seconda fioritura, quindi si rinnova nei giardini la combinazione di colori ed è possibile venderlo per tutta la stagione.
LOROPETALUM
UN PER OGNI ESIGENZA
La gamma si amplia ed è possibile venire incontro a tutte. Qui presentiamo due varietà interessanti, protette da brevetto di Alessandro Coraggio
Loropetalum Ruby Snow, una varietà unica, a fiori bianchi
Il portamento strisciante rende Ruby Runner adatto alla coltivazione in basket o a essere usato come coprisuolo.
Ruby Snow è una pianta molto resistente, che può essere coltivata in vaso come esemplare.
RUBY RUNNER Ruby Snow ha un portamento strisciante • Portamento strisciante e diventa circa 70 centimetri di altezza e • Resistente al caldo 40 centimetri di larghezza. Ruby Snow va • Resistente alla siccità posto in pieno sole in un terreno ben dre• Resistente fino a -10º C nato. È semi sempreverde e non ha bisogno • Fogliame viola scuro di essere potato, tollera molto bene sia il • Fiori rosa abbondanti caldo che la siccità ed è resistente a -10° C. • Doppia fioritura Ruby R uby Runner prende il nome dal suo bel • Bassa manutenzione fogliame rosso rubino e dal portamento strisciante. All’inizio della primavera, l’abbonRUBY SNOW danza di fiori rosa rende questa pianta uni• Fogliame viola scuro ca. Senza bisogno di potatura, Ruby Runner • Fiori bianchi fiorirà di nuovo in estate. Questo arbusto • Doppia fioritura prospera in pieno sole ed è resistente a -10º • Fioritura abbondante C. Con un’altezza di 10 centimetri e una • Resistente al caldo larghezza di circa 50 centimetri, è un’ottima • Resistente alla siccità copertura per il terreno ed è perfetto anche • Resistente fino a -10º C per cesti appesi. • Bassa manutenzione Insieme a Loropetalum Ever Red, questa è una gamma di Loropetalum che può rispondere a tutte le esigenze. Le tre varietà sono gestite da Plantipp e protette da brevetto. La riproduzione è vietata senza licenza.
Ruby Runner fiorisce abbondantemente con fiori di colore rosa. I fiori di Ruby Snow sono bianchi e fioriscono in primavera e in estate: una lunga stagione di vendita. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | andamenti
PRUNO A MARZO, ACERO A MAGGIO
Il report di Groen Direkt ci offre uno spaccato delle piante più richieste dal mercato: Buxus e Hydrangea si contendono il primo posto. Bene la Spring Fair svolta in febbraio di Marta Meggiolaro
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uali piante sono in cima alle vendite nella prima parte della primavera? Per rispondere abbiamo a disposizione uno specchio dell’andamento delle vendite registrate a Groen-Direkt. Ecco allora le top ten, in base al numero di piante vendute e in base al fatturato realizzato, per due bimestri: febbraio – marzo e aprile – maggio.
PIANTE MEDITERRANEE ALLA RIBALTA Durante la Fiera di Primavera hanno ricevuto molta attenzione le gamme di piante mediterranee, grazie alla loro diversità, alla loro particolare presentazione, in un’isola centrale, e infine grazie ai grandi esemplari esposti nella nuova Solitary Plaza. 44
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BIMESTRE FEBBRAIO – MARZO In base al numero di pezzi venduti 1. Buxus 2. Viola 3. Hydrangea 4. Hebe 5. Euonymus 6. Prunus 7. Rhododendrum 8. Lavandula 9. Hedera 10. Clematis
In base al fatturato 1. Prunus 2. Acer 3. Hydrangea 4. Rhododendrum 5. Ilex 6. Buxus 7. Magnolia 8. Euonymus 9. Paeonia 10. Camelia
Gli aceri si collocano fra le piante meglio vendute nel bimestre aprile – maggio, secondo i dati di Groen Direkt.
CRESCE IL RODODENDRO, SOLIDA L’ORTENSIA Guardando le liste, è da notare la crescita di vendite di Ilex e Rododendro, dovuta probabilmente al fatto che l’ultima estate, molto secca, ha decimato gli esemplari di queste piante nei giardini, e che quindi molti di essi vanno adesso sostituiti. La viola, al secondo posto nella classifica delle vendite, non trova spazio nella classifica in base al fatturato a causa del basso prezzo per unità. L’ortensia Hydrangea tiene saldamente il primo posto in entrambe le top ten del secondo bimestre, sia quella basata sul numero di piante vendute sia quella basta sul fatturato realizzato. Scende il Buxus perché in alcune regioni d’Europa le vendite sono in calo a causa della piralide del bosso. Comunque in altre aree è ancora il bosso a essere la pianta più venduta: per questo la troviamo ai primi posti in entrambe le liste.
SPRING FAIR, EVENTO NON SOLO COMMERCIALE L’edizione 2019 della fiera di primavera organizzata da Groen Direkt si è tenuta il 5 e il 6 febbraio e ha raccolto una variegata gamma di prodotti, fra cui i più appetibili e popolari dal punto di vista del consumatore finale, ma non solo: negli anni infatti sta assumendo sempre di più anche il ruolo di esposizione delle novità e di esemplari particolari. In sintesi, l’edizione chiude in positivo, con un numero crescente (+10%) di visitatori del settore trade e di buyer provenienti da tutta Europa. Ha riscosso un buon successo la Product Promotion Plaza. Un altro settore che ha suscitato interesse è stata la nuova linea di Groen Direkt, “Concepts”, in cui Groen Direkt si è impegnata a raccogliere intorno a temi precisi una selezione delle centinaia di piante differenti presenti in fiera, rendendo questa moltitudine più ordinata e quindi più accessibile.
BIMESTRE APRILE – MAGGIO In base al numero di pezzi venduti 1. Hydrangea 2. Euonymus 3. Lavandula 4. Buxus 5. Pelargonium 6. Hebe 7. Tappezzanti 8. Dianthus 9. Sempervivum 10. Osteospermum
In base al fatturato 1. Hydrangea 2. Buxus 3. Acer 4. Prunus 5. Lavandula 6. Euonymus 7. Rosa 8. Hebe 9. Clematis 10. Ilex
L’edizione 2019 della Spring Fair ha visto crescere del 10% i visitatori, provenienti da tutta Europa. Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | andamenti
La fioritura di ciliegio, una delle più amate e spettacolari.
TRE SFUMATURE DI PRUNUS
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ssendo un prodotto più esclusivo, solitamente offerto in taglie grandi, prende il primo posto nelle vendite di febbraio – marzo per quanto riguarda il fatturato. Il Prunus si vende bene nei garden center nei primi mesi di primavera perché è un prodotto parecchio diversificato, che incontra diversi gusti. Qui delineiamo tre segmenti che si trovano all’interno della famiglia dei Prunus. ORNAMENTALI Prunus triloba: probabilmente il più conosciuto fra i pruni ornamentali. B.D. Rijnbeek a Boskoop è uno dei pochi produttori che continua a coltivarlo su larga scala. Il metodo di coltivazione è particolare: inizia in vaso, poi PRUNUS, CONSIGLI PER L’ASSORTIMENTO • Prunus triloba • Prunus ‘Comet’ • Linea da frutto “Wondertree” • Prunus laurocerasus ‘Rotundifolia’ • Prunus laurocerasus ‘Otto Luyken’ • Prunus laurocerasus ‘Novita’ • Prunus laurocerasus ‘Mariblon’
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per sei mesi vengono coltivati in piena terra, e infine vengono spostati di nuovo spostati in vaso. Le piante di Prunus triloba coltivate in questo modo sono cinquantamila all’anno, in vasi che vanno dai due ai cinque litri. L’azienda produce anche una varietà più compatta, Prunus ‘Comet’. Entrambe le specie sono in boccio per un periodo relativamente lungo, che estende la stagione di vendita dalla settimana 8 ala settimana 12. Dopo di che le piante fioriscono e il numero di ven-dite scende in modo significativo. Per questa ragione il consiglio è di acac quistare un numero non troppo grande di piante, per prevenire i residui di magazzino. DA FRUTTO Pesco esco e albicocco sono conosciuti anche per la loro meravigliosa fiorifiori tura. Ma il motivo maggiore per cui si
Sempre nella famiglia dei Prunus, il laurocerasus è uno dei più richiesti per la realizzazione di siepi.
vendono e si comprano queste piante naturalmente sono i frutti. Insieme ai prugni e ai ciliegi, fanno parte anche loro della famiglia dei Prunus. De Fruithof Fruithof, un’azienda olandese di Kapelle, coltiva questi alberi in vasi da 5 a 31 litri, coprendo le taglie dagli alberi nani a quelli standard. Specialmente le taglie piccole, pensate per essere alberi da frutto da terrazzo, hanno conosciuto una forte crescita in questi ultimi anni.. L’azienda ha rilevato anche un buon movimento riguardo l’assortimento: cresce l’inte l’interesse per varietà particolari come le pesche bianche, le nettarine, e così via. Quest’anno De Fruithof lancia la sua nuova linea “Wondertree”: grazie al portainnesto più lungo, queste piante iniziano a dare i frutti fin dal pri primo anno e continuano a farlo con abbondanza ogni anno seguente.
SIEPI SEMPREVERDI Senza il Prunus laurocerasus laurocerasus, il Prunus non potrebbe trovarsi nella top ten. Le piante sempreverdi, è risaputo, raggiungono sempre, per tutto l’anno, buoni numeri di vendita e inoltre sono una base irrinunciabi irrinunciabile dell’assortimento dei garden center. Boomkwekwrij Braspenning Braspenning, della città olandese di Zundert, consegna un grande numero di laurocerasus tramite Groen-Direkt. Sono molto diffusi e conosciuti ‘Rotundifolia’ e ‘Otto Luyken’ Luyken’, ma anche nuove varietà, molto forti, stanno andando bene, come ‘Novita’ e ‘Mariblon’ ‘Mariblon’. Sono piante che resistono alle rigide temperature invernali, e per questo stanno trovando un buon posto in ogni angolo d’Europa. Braspenning coltiva queste e altre varietà in vasi da 3,5 a 7,5 litri. In caso di siepe, il coltivatore consiglia da due a quattro piante per metro lineare, Gli alberi da frutto a seconda della misura del vaso, di De Fruithof. della cultivar scelta e dei tempi in In crescita la vendita cui si vuole raggiungere l’obiettivo. di alberi nani, adatti Inoltre, e questo è vero per il lauro lauroa terrazzi e balconi. cerasus più che per le altre varietà, potare con coraggio stimola la cre crescita e assicura una siepe bella fitta. Questa è una cosa da non dimenti dimenticarsi di dire ai propri clienti. Flortecnica e vivaismo
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FOCUS SULL’ACERO GIAPPONESE
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e vendite di Acer sono particolarmente buone in aprile e maggio, ma vanno bene anche nel resto dell’anno. Anche se nella top ten non hanno una posizione fra le più alte, il prezzo medio più alto e i margini più alti lo rendono un prodotto da non perdere per il retail. Concentriamoci allora sugli aceri giapponesi (Acer palmatum e Acer japonicum) perché le altre varietà di Acer sono prevalentemente alberature da verde pubblico, oppure prodotti di nicchia. POCHE ALTERNATIVE La popolarità degli aceri giapponesi forse non è quello che ci si aspetterebbe per un prodotto che non è sempreverde e non è edibile, e che peraltro non fiorisce in modo vistoso. Non ci sono molti altri prodotti con le stesse caratteri-
Un esempio di lotto misto fornito da Cees Koemans.
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Il vivaio di Willelm Jan Hooftman, a Boskoop, dove si coltivano esclusivamente aceri per tutto il mercato europeo.
stiche che vendano altrettanto bene. Ma i consumatori sanno esattamente perché vogliono quell’albero nel loro giardino: per il suo raffinato e colorato fogliame, per il suo portamento elegante, e – perché no – per il suo aspetto esotico. Questo look esclusivo inoltre lo rende molto adatto sia al giardino naturale sia a stili più moderni o minimalisti. Un’altra ragione del suo grande successo è la grande diversità dei prodotti all’interno dello stesso gruppo.
L’ANGOLO GIAPPONESE I produttori hanno notato che i loro prodotti vendono particolarmente bene nei garden center con un “angolo giapponese”, cioè un ambiente d’atmosfera che ispira i visitatori e promuove il cross-selling fra aceri e bambù, graminacee, felci, vasi e fontane. la Scandinavia del nord. I suoi clienti principali sono i garden center, se seguiti dai paesaggisti.
IL ROSSO VENDE SEMPRE BENE «Atrop, Atrop, o il migliorato Bloodgood è molto popolare. Finchè si tratta di foglie rosse, venven de bene» ci racconta il produttore Willelm Jan Hooftman di Boskoop «le varietà di Dissectum con la loro forma a ombrello sono un’altra garangaran zia». Il vivaio di Hooftman si è specializzato nella colticolti vazione di aceri giapponesi da decenni. Sono prodotti che vendono sempre, ma in questi mesi in particolare i produttori si dichiarano soddisfatti Hooftman coltiva circa un centinaio di varietà in vasi che vanno dai dieci ai centosessanta litri, o anche più grandi. La maggior parte sono alberi di taglie standard, con un tronco che va dai 60 ai 90 centimetri. La Gran Bretagna è l’unico paese in cui i consumatori non vogliono aceri giapponesi con misure standard. In tutti gli altri paesi, specialmente in Germania, al contrario c’è una grande domanda. Hooftman esporta i suoi alberi in tutta Europa, eccetto
VANNO BENE I LOTTI MISTI Ill vivaio di Cees Koemans, che si trova sempre a mans Boskoop, si concentra esclu esclusivamente sulla produzione di grandi numeri di aceri giappo giapponesi – all’incirca 130mila all’anno. Gli alberi, con portamento eretto, sono forniti solo in due misure: vaso da quindici e vaso da venti centimetri. Le piante in vaso quindici sono vendute soprattutto in lotti che comprendono colori differenti per le offerte speciali nei supermercati e nelle catene di bricolage. Le piante più grandi, in vaso venti, sono dirette ai garden center e a negozi di fai-da-te di livello superiore. I lotti misti comprendono per la maggior parte varietà rosse, accompagnate da varietà che hanno foglie di diverse sfumature di giallo, verde e anche variegate. Koemans spesso provvede anche a fornire lotti di aceri esclusivamente rossi, per i quali la domanda è più alta.
Hooftman coltiva in vasi dai 10 ai 160 litri, e oltre. La Gran Bretagna è l’unico mercato che non chiede alberi in misure standard.
PER INFORMAZIONI www.groen-direkt.nl
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TENDENZE | appuntamenti
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Segnatevi la data, perché dal 11 al 14 giugno i Flower Trials sono pronti ad accogliere i professionisti del settore con molte novità di Bianca Belfiore
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aranno 62 le aziende presenti fra le aree di Westland e di Aalsmeer, in Olanda, oltre alla zona tedesca di Rheinland Westfalen. Trentuno, invece, le location che apriranno le loro porte per mostrare gli ultimissimi ingressi nei loro assortimenti di piante da vaso e di tappezzanti per i produttori, gli esportatori e i buyers che arriveranno da tutto il mondo. TRE NUOVI PARTECIPANTI L’edizione 2019 dei Flower Trials accoglie anche tre nuoL vi espositori: le loro varietà innovative e la loro location saranno inclusi nelle attività promozionali dei Flower Trials. Si tratta di AllPlant Young Plants che produce giovani piante per la consegna ai coltivatori professionali. È una azienda olandese attiva nello sviluppo di prodotti come Echinacea, Heuchera, e Phlox e il suo catalogo comprende oltre 500 innovative varietà ottenute da diversi breeder. De Cock Plants, belga, è un produttore internazionale di giovani piante molto coco nosciuto con una farm di piante madri in
UN NUOVO MEMBRO DELLO STAFF Frans-Peter Dechering, direttore commerciale di Schoneveld Breeding, è un esperto di marketing e di vendite nel settore ortoflorovivaistico. Parteciperà al direttivo dei Flower Trials per supportare l’organizzazione nelle sue attività promozionali. 50
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PER ORGANIZZARE LA VISITA Consulta il sito www.flowertrials.com per uno sguardo dettagliato sugli espositori e sull’assortimento di ognuno di loro. Usando il planner a disposizione nel sito puoi calcolare e pianificare il tuo viaggio lungo le 31 sedi. I professionisti del settore che intendono recarsi in visita sono invitati a registrarsi sul sito.
Etiopia. La compagnia ha il suo programma di breeding, basato su Lavandula, Osteospermum e Poinsettia. Infine, una joint venture australiana-greca, Ramm Botanicals/ Kalantzis, che produce Anigozanthos, Lomanda, Dianella e altre piante native australiane. NUOVE LOCATION Quest’anno si aggiunge una nuova tappa ai Flower Trials, Q presso FN Kempen in Mijdrecht (area Aalsmeer), dove si troveranno i nuovi partecipanti De Cock e AllPlant che esporranno insieme a Kientzler. Quest’ultima azienda, oltre ad accogliere i visitatori nella sua location princi principale, in Germania, ha deciso di essere presente anche in Olanda. Per quanto riguarda invece Ramm Botanicals/Kalantzis Plants, essa condividerà lo spazio ad Aalsmeer con Royal van Zanten. Gli espositori del World Horti Centre intanto stanno cambiando la loro locationa: Queen e Van Den Bos dividono con Sakata lo spazio a Demokwekerij Westland Zwethlaan e Schonveld invece si è associato a Selecta one e VWS Flower Bulbs presso Nursery P. van Geest. Questo sito conterà in totale cinque espositori, si sono aggiunti infatti anche Prudac e DHMI. Dummen Orange ha annunciato che si sposterà da Westland ad Aalsmeer, nella propria sede di De Kwakel.
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