Flortecnica e vivaismo n. 405

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

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dal 1977 informa il settore

Maggio / Giugno • anno MMXIX

*

Pelargonium Toscana® hybrida Red Explosion: un’esplosione di fiori rossi semidoppi e autopulente, con ottime performance in estate. Conveniente per il produttore e consumer-friendly.

Florensis rinnova la gamma di Pelargonium: ecco a voi Toscana® 12 PRIMO PIANO / legislazione La privativa in sette passaggi

33 PRODUZIONE / aziende Per brillare bisogna sudare

PRODUZIONE

22 contenitori Oltre la plastica c’è di più: vasi biodegradabili alla prova

37 tendenze Agapanthus, la passione per il blu aumenta. Le varietà più compatte e più resistenti





EDITORIALE | questo numero

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uesto numero di Flortecnica e vivaisto ha il giusto mix: il giusto mix di informazioni. Perché è proprio questo equilibrio di notizie, approfondimenti, case history, interviste che la redazione cerca di condensare nell’uscita di ogni fascicolo. Come in questo numero, a partire dall’attualità con un colloquio con Simone Pallavicini, avvocato che si occupa di consulenza in materia di proprietà intellettuale, comunicazione e nuove tecnologie, che ci suggerisce con estrema precisone la definizione di privativa – concetto ben differente dal brevetto –, un aspetto che tutti i produttori dovrebbero conoscere molto bene, in modo da capire come muoversi nella produzione e commercializzazione di varietà protette, facendo i passi giusti e affidandosi agli specialisti. Continuando sul tema legislativo, c’è da segnalare che la Regione Lombardia ha riconosciuto (finalmente!) i centri di giardinaggio come realtà assimilabile alle imprese agricole, naturalmente entro certi limiti. C’è ancora molto da fare su questo fronte, ma sicuramente un passo per procedere alla modernizzazione della filiera del florovivaismo e un punto di partenza per nuovi possibili sviluppi del canale. Per quanto riguarda la sezione dedicata alla produzione, tanti gli spunti: una soluzione alternativa all’utilizzo di contenitori in plastica, un approfondimento sull’importanza della programmazione delle coltivazioni (per risparmiare tempo e denaro!), il nuovo regolamento sulle biomasse inserito nel Decreto Crescita che sblocca i certificati bianchi. E questo è solo un pezzettino di questo mix. Ora non vi resta che scoprire il resto. Buon lavoro! di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

I

mparare ad apprezzare gli oleandri bianchi, le azalee e i rododendri non mi è stato facile, solo la gentilezza e la convincente passione sono state capaci. Non la mia esperienza sul campo, non la mia capacità, ma quella di una persona della quale ci si fida. Per imparare a riconoscere ed apprezzare le piante ci si deve fidare di qualcuno. Come all’asilo ci si fida della maestra e si impara a contare, così in giardino, e ancora di più in vivaio ci si deve fidare di qualcuno. Le persone gentili mi sono sempre piaciute, le persone educate mi hanno sempre messo a mio agio. Emilio Trabella per me è stato un maestro discreto, mi ha sempre aspettato, non mi ha mai forzato e mi ha sempre detto che andavo bene, che ero bravo, anche quando sbagliavo, soprattutto quando sbagliavo. La purezza nella scelta dei colori, la classica semplicità delle forme, la pulizia e la gentilezza delle scelte anche in giardino per me sono la cifra di Emilio. L’estate scorsa gli ho chiesto, mentre guardavamo Orticolario che mi ha dato modo di conoscerlo, come si fa a diventare esperti in qualcosa, e lui mi ha raccontato la storia di una amicizia: di tante amicizie, si diventa esperti se ci si fida di qualcuno. Io mi fido di te, ciao Emilio.

di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 405 - 2019 Maggio / Giugno

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

405

dal 1977 informa il settore

Maggio / Giugno • anno MMXIX

20

*

Pelargonium Toscana® hybrida Red Explosion: un’esplosione di fiori rossi semidoppi e autopulente, con ottime performance in estate. Conveniente per il produttore e consumer-friendly.

Florensis rinnova la gamma di Pelargonium: ecco a voi Toscana® 12 PRIMO PIANO / legislazione La privativa in sette passaggi

33 PRODUZIONE / aziende Per brillare bisogna sudare

PRODUZIONE 22 contenitori Oltre la plastica c’è di più: vasi biodegradabili alla prova

37 tendenze Agapanthus, la passione per il blu aumenta. Le varietà più compatte e più resistenti

IN COPERTINA Florensis si rinnova e punta a crescere portando innovazione nel mercato. La serie di Pelargonium Toscana®, rinnovata e razionalizzata, offre un assortimento di colori e di foglia più completo e ampio. Pelargonium Toscana® hybrida Red Explosion, autopulente e resistente, è conveniente per il produttore e consumer-friendly.

PRODUZIONE

PRIMO PIANO

09 COPERTINA

Crescere e innovare colloquio di Marta Meggiolaro con Luca Antoniazzi

12 LEGISLAZIONE

La privativa in sette passaggi colloquio di Marta Meggiolaro con Simone Pallavicini

22 CONTENITORI

Oltre la plastica c’è di più di Matteo Ragni

25 FERTILIZZANTI

Meglio giocare d’anticipo di Filippo Tommaseo

28 GESTIONE

Biomasse, si riparte di Filippo Terragni

15 ATTUALITÀ

Lombardia, i garden hanno un’identità di Francesco Tozzi

30 NOVITÀ

Coltivazione smart di Filippo Terragni

31 NOVITÀ

Il posto giusto per mettere radici di Costanza di Matteo

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COMUNICAZIONE Ancora più facile di Filippo Tommaseo AZIENDE Per brillare bisogna sudare di Matteo Ragni


Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 405 - Maggio / Giugno 2019

DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni

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IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Giacomo Castagna , Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net

37 PIANTE E FIORI

La suggestione del blu di Alessandro Coraggio

40 MARKETING

Ortensie, come un dipinto colloquio di Marta Meggiolaro con Francesca Cangianiello

42 NOVITÀ

Giochi di contrasto di Bianca Belfiore

44 EVENTI

I trials non stancano mai di Alessandro Coraggio

47 STAGIONALI

Novità dagli USA di Costanza di Matteo

48 FIERE

Tre giorni di business di Costanza di Matteo

RUBRICHE

05 EDITORIALE

Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni

18 FATTI & BREVI

News dal mercato

20 FOCUS

Assofloro diventa nazionale di Filippo Terragni

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe. ASSOCIATA AD

e d i z io n i

TENDENZE

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STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro Flortecnica e vivaismo

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Via Nazionale Km. 57 + 07 | 98054 Furnari (ME) Italia | tel. fax +39 0941 802051 www.giambopiante.it | info@giambopiante.it


PRIMO PIANO | copertina

Euphorbia hypericifolia Euphoria.

CRESCERE E INNOVARE

Sono i due obiettivi di Florensis che si declinano in differenti maniere, fra cui un video che narra la sua nuova immagine, e un investimento nel miglioramento della genetica colloquio di Marta Meggiolaro con Luca Antoniazzi

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Osteospermum ecklonis Dalina.

lorensis si rinnova, cambia il modo di guardarsi e di raccontarsi e si presenta al pubblico con un video il cui titolo è “If you want to grow”, che ripropone la sua storia dagli inizi fino ad arrivare ai cambiamenti di oggi. Ne abbiamo parlato con Luca Antoniazzi, “product manager South cluster”, responsabile prodotto per il sud Europa. È un periodo denso di novità in Florensis? «Sì, denso, vivace, ricco di spunti e di iniziative che puntano a far crescere la compagnia e a portare innovazione nel

mercato. La vision aziendale in questo momento è quella di diventare l’azienda di ibridazione e propagazione più affidabile, innovativa, sostenibile. Ti faccio un esempio: in aprile una troupe del National Geographic ha visitato la nostra sede produttiva in Olanda per fotografare il nostro impianto robotizzato di messa a dimora delle talee per un articolo sull’interazione e il rapporto fra uomini e robot. Nell’articolo del National Geographic si parlerà anche di altre aziende che usano i robot in PER SAPERNE DI PIÙ Olanda, Giappone e Stati Uniti. www.florensis.com Florensis è la prima azienda in www.toscanapelargonium.com Europa che lavora con i robot nel settore delle piante. I nostri attuali dodici robot insieme piantano l’incredibile numero di 30mila talee all’ora, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il tutto sotto l’attenta supervisione di solo due impiegati! E in più Florensis entro fine anno prevede l’implementazione di Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | copertina Osteospermum ecklonis Serenity Pink Eyed-Beauty.

altri sei robot per un totale di 18 macchine automatiche e autonome». La stagione ha avuto il suo culmine nei Flower Trials… «I Flower Trials sono sempre un momento importante per noi, perchè apriamo le porte dell’azienda in Olanda e mettiamo in mostra tutto quello che Florensis offre. Il che significa un assortimento ampio e variegato forma formato da annuali, perenni, piante da vaso, primule, viole per un totale di circa tremila diverse varietà. Tutte queste cultivar sono prodotte al livello qualitativo più alto possibile, cercando le variazioni di colore più belle e sorprendenti, usando metodi di coltivazione innovativi e sostenibili. In più, sappiamo come collocare sul mercato con successo questi prodotti: questa è la nostra forza. Le novità salienti di questi quattro giorni intensi, sono state molte: nell’assortimento delle annuali da seme e talea per esempio, la riclassificazione delle nostre serie di Osteopermum Optimal: Dalina® e Serenity® con più di 12

Salvia nemorosa Marvel.

Echinacea purpurea Sombrero Adobe Orange.

Impatiens Nuova Guinea Clockwork.

diverse colorazioni. L’incredibile presentazione del nostro nuova guinea a fiore grande ClockWork® con un ciclo colturale di sole 8-10 settimane, la Salvia hybrida Mysty® ideale per dipingere i giardini di blu, un assortimento vastissimo di begonie SQUAD e l’ineguagliabile Euphorbia hypericifolia Euphoria. Mentre per quanto riguarda le novità nell’assortimento delle perenni non possiamo non citare il coreopsis UpTick, un sole di giallo bicolore, la Salvia nemorosa Marvel presente come un supereroe, un mare di Lavande Essence, Ardechè, Valence e Spear Blue per garantire un’estate all’insegna del blu, l’uniforme echinacea Sombrero in cinque diversi colori e il candido e splendente Leucanthemum Madonna». C’è un prodotto in particolare di cui vogliamo parlare? «Sicuramente il Pelargonium Toscana® merita attenzione. Abbiamo rinnovato e razionalizzato la nostra gamma

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Flortecnica e vivaismo


RED EXPLOSION Adatto a vasi da 10 a 14 cm l Adatto a tutto il mercato europeo l Ampia finestra di vendita l Autopulente l Bassa manutenzione, non necessità PGR l Fioritura abbondante e continua l Ottime performance in giardino l Bel contrasto fra il fiore rosso e la zonatura della foglia ben marcata. l

varietale, ora possiamo offrire un assortimento di colori e di foglia più completo e ampio per ogni singola serie. Abbiamo quindi Pelargonium Toscana® crispum, fragranti, hortorum, peltatum, hybrida e zonale. Con questa nuova classificazione siamo in grado di proporre la miglior genetica di Pelargonium, capace di adattarsi a qualsiasi

esigenza, quindi adatto a ogni singolo cliente europeo. Toscana® ha ottime performance in giardino, in vaso, ed è caratterizzato da colori molto brillanti che si mantengono per tutta l’estate. Fra questi va considerato Pelargonium Toscana® Dolce Vita, la serie a foglia scura più precoce e completa in assoluto. Mentre per quanto riguarda il Pelargonium Toscana® hybrida Red Explosion: un’esplosione di fiori rossi intenso, semidoppi e autopulente, con ottime performance in estate senza bisogno di troppe cure, ideale in giardino e aiuole. Non per nulla noi lo definiamo “conveniente per il produttore e consumer-friendly”!».

Salvia x hybrida Mysty.

Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | legislazione

LA PRIVATIVA

IN SE T

Più un esempio a conclusione. Per capire come muoversi nella produzione e commercializzazione di varietà protette, facendo i passi giusti e affidandosi agli specialisti

colloquio di Marta Meggiolaro con Simone Pallavicini

Simone Pallavicini è fondatore dello studio Pallavicini Legal e si occupa di consulenza in materia di proprietà intellettuale, comunicazione e nuove tecnologie.

LA VARIETÀ È TUTELABILE SE È: • • • •

Nuova Omogenea Distinta Stabile

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1.

C

ontinuano gli articoli di Flortecnica e vivaismo che approfondiscono la questione dei brevetti. Dai criteri per il rilascio agli step per ottenere in licenza del diritto, fino ai rischi per chi propaga e commercializza indebitamente le varietà vegetali protette: cosa deve sapere e come deve muoversi un rivenditore per rispettare le regole e non incorrere in procedimenti legali? Questa volta ne parliamo con l’avvocato Simone Pallavicini. Simone Pallavicini è un avvocato di Milano fondatore della realtà consulenziale Pallavicini Legal. Pallavicini Legal (www.pallavicinilegal.com) ha sede a Milano, via Tortona 68, e si occupa di consulenza in materia di proprietà intellettuale, comunicazione e nuove tecnologie. Il focus dello studio riguarda, tra l’altro, nuove varietà vegetali, marchi, brevetti, segreti industriali e concorrenza sleale.

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Che cos’è una privativa per varietà vegetale? U privativa per varietà vegetale è un diritto di proprietà Una intellettuale riconosciuto e protetto a livello europeo dai Regolamenti CE 2100/94 e 1768/1995 e a livello nazionale italiano dagli artt. 110-116 del Codice di Proprietà Industriale (D.lgs. 30/2005, come successivamente modificato). Con l’istituto giuridico in questione il legislatore ha voluto incentivare il miglioramento genetico delle piante e gli investimenti volti a creare variazioni genetiche con caratteristiche desiderabili e stabili, attribuendo al costitutore di una nuova varietà un diritto di esclusiva o privativa sui generis. Questo diritto consente, ove ne ricorrano i presupposti, di impedire a terzi l’indebita propagazione e commercializzazione della nuova varietà vegetale. Oggetto della tutela è quindi in particolare il materiale di moltiplicazione della varietà.

2.

Cosa si intende esattamente per varietà vegetale e quali presupposti devono ricorrere per conseguire l’esclusiva? In senso tecnico, per varietà vegetale si intende un insieme vegetale nell’ambito di un unico taxon botanico del più basso grado conosciuto. Nel regno agronomico varietale esiste infatti una classificazione tassonomica suddivisa in unità sistemiche o taxon botanici progressivamente più circoscritti cioè a dire: “divisione”, “classe”, “famiglia”, “genere”, “specie”. Ebbene la varietà vegetale di cui ci occupiamo costituisce un’unità ausiliaria della “specie”, ovvero dell’ultima e più circoscritta unità sistemica botanica. Per capirci meglio, prendiamo ad esempio il


LE PAROLE CHIAVE ◗ Varietà vegetale: un insieme vegetale nell’ambito di un unico taxon botanico del più basso grado conosciuto. ◗ Privativa sulla varietà vegetale: è un diritto di proprietà intellettuale riconosciuto e protetto a livello europeo e nazionale. Attribuisce al costitutore di una nuova varietà un diritto di esclusiva che consente di impedire l’indebita propagazione e commercializzazione della nuova varietà vegetale.

Oggetto della tutela è il materiale di moltiplicazione della varietà. ◗ Brevetto: diritto di proprietà intellettuale che ha per oggetto un’invenzione atta a risolvere in modo originale un problema tecnico ancora insoluto e riproducibile su scala industriale. ◗ Royalty: corrispettivo economico che il titolare di una privativa per varietà vegetale chiede a un’azienda florovivaistica per concedere in licenza il diritto di propagare, commercializzare, esportare la varietà protetta.

E TTE PASSAGGI genus della “photinia”, il grande arbusto diffuso anche nelle nostre città che in primavera assume un caratteristico colorito bronzeo/rossastro: l Divisione: Magnoliophyta l Classe: C Magnoliopsida l Famiglia: F Rosaceae l Genere: G Photinia l Specie: S Photinia x fraseri l Varietà: V Chico, Red Robin, e così via Per ottenere un diritto di esclusiva su una varietà vegetale è necessario avviare una procedura avanti ai competenti uffici europeo o nazionale, a seconda dell’ambito di protezione che si intende conseguire. Tale procedura è volta a verificare la ricorrenza di alcuni requisiti che è necessario sussistano affinché la varietà vegetale sia tutelabile. Senza entrare in un dettaglio eccessivo, con riferimento allo scenario normativo nazionale (ma i requisiti sono analoghi anche a livello europeo), la varietà deve essere: l nuova: la varietà si reputa nuova quando il materiale di riproduzione o di moltiplicazione vegetativa, o un prodotto della raccolta della varietà, non è stato commercializzato da oltre un anno in Italia e da oltre quattro anni fuori dall’Italia (sei anni in caso di alberi o viti); l omogenea: la varietà si reputa omogenea quando è suf sufficientemente uniforme nei suoi caratteri pertinenti e rilevanti; l distinta: la varietà si reputa distinta quando si contraddistingue nettamente da ogni altra varietà la cui esistenza, alla data di deposito della domanda, è notoriamente conosciuta; l stabile: la varietà si reputa stabile quando i caratteri pertinenti e rilevanti rimangono invariati in seguito alle successive riproduzioni o moltiplicazioni. Il diritto di privativa sulla varietà vegetale dura venti anni dalla data di concessione dal competente ufficio, ovvero venticinque anni in caso si tratti di privativa comunitaria.

La durata è inoltre pari a trent’anni in caso di varietà di alberi o viti.

3.

È prevista una tutela per marchi e denominazioni di varietà vegetali? Una U na varietà vegetale deve avere un suo nome “ufficia “ufficia-le”, altro requisito essenziale ai fini dell’ottenimento del diritto di privativa di cui si è detto. Il nome della varietà ne costituisce la denominazione generica con la conseguenza che il costitutore non può registrarlo come marchio, dovendo la varietà vegetale poter divenire liberamente disponibile una volta caduta in pubblico dominio, decorso cioè il termine di durata della privativa stessa. Detto ciò, è ammessa tuttavia la possibilità di commercializzare una varietà vegetale anche in abbinamento a un marchio registrato, a condizione che la denodeno minazione generica della varietà sia sempre facilmente riconoscibile per il pubblico.

4.

Che differenza c’è tra varietà vegetale e brevetto? Brevetto revetto e varietà vegetale sono due diritti di proprietà intellettuale tra loro distinti, in quanto caratterizzati da differenti presupposti e I PASSI DEL RIVENDITORE 1. V Verificare di avere a che fare con un soggetto legittimato a concedere in licenza una determinata varietà vegetale 2. Controllare la durata temporale della varietà stessa 3. V Valutare con attenzione il contratto proposto per verificare che in esso siano presenti le tutele contrattuali minime. 4. Affidarsi a consulenti legali specializzati per dar corso alle opportune verifiche Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | legislazione QUANTO DURA LA PRIVATIVA? ◗ 20 anni dalla data di concessione dal competente ufficio nazionale; ◗ 25 anni in caso si tratti di privativa comunitaria; ◗ 30 anni in caso di varietà di alberi o viti. finalità. A differenza della varietà vegetale, il brevetto ha ad oggetto una vera e propria invenzione che risolve in modo originale un problema tecnico ancora insoluto nello stato dell’arte e che presenta una riproducibilità su scala industriale. Il nostro ordinamento giuridico esclude peraltro espressamente dalla brevettabilità sia le varietà vegetali (intese come prodotto), sia i procedimenti essenzialmente biologici di produzione di nuove varietà vegetali e ciò anche con riferimento alle invenzioni biotecnologiche (cfr. artt. 45, comma 4, lett. b e 81-quater Codice di Proprietà Industriale). È aperta invece la possibilità di brevettare procedimenti di incrocio e produzione di nuove varietà vegetali che abbiano natura “non essenzialmente biologica” e dunque tecnica, come avviene ad esempio nel caso dell’ingegneria genetica.

5.

Cos’è una royalty e quando è dovuta? Nella prassi i soggetti titolari di una privativa per varietà vegetale sono soliti concedere in licenza ad aziende agricole o florovivaistiche il diritto di propagare, commercializzare, esportare la varietà protetta. Ciò avviene generalmente a fronte del pa pagamento di un corrispettivo economico, detto appunto royalty, calcolato sul prezzo di vendita di ciascun esemplare della varietà vegetale in questione. La royalty può essere espressa con varie modalità, come ad esempio in termini percentuali sul prezzo di vendita o in un valore monetario fisso per ciascuna pianta commercializzata.

6.

Dove si può trovare un elenco di piante coperto da privativa? Di chi ci si può fidare? L’elenco delle piante coperte da privativa varietale naL zionale è disponibile presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), con sede a Roma (sito internet: www. uibm.gov.it). L’elenco delle piante coperte da privativa varietale comunitaria è invece disponibile presso l’Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali (CPVO), con sede ad Angers, Francia (sito internet: cpvo.europa.eu). Nei rapporti commerciali, è sempre consigliabile verificare di avere a che fare con un soggetto legittimato a concedere in licenza una determinata varietà vegetale, controllare la ELENCHI DI PIANTE COPERTE DA PRIVATIVA VARIETALE 1. Nazionale. UIBM = Ufficio Italiano Brevetti e Marchi www.uibm.gov.it 2. Comunitaria. CPVO = Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali - www.cpvo.europa.eu 14

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durata temporale della varietà stessa, nonché valutare con attenzione il contratto proposto per verificare che in esso siano presenti le tutele contrattuali minime. In generale, è bene affidarsi a consulenti legali specializzati per dar corso alle opportune verifiche.

7.

Quali sono i rischi per chi coltiva illegalmente delle piante coperte da privativa? Chi coltiva illegalmente varietà vegetali coperte da privativa si espone al rischio di incorrere in contestazioni che il titolare ha diritto di proporre in Tribunale, avanti alle sezioni specializzate in materia di impresa territorialmente competenti. Tali contestazioni possono assumere la forma del procedimento cautelare d’urgenza, nonché dell’azione ordinaria di merito. T Tra le misure che il tribunale può concedere in via d’urgenza, vi sono, oltre alle misure di istruzione preventiva, l’inibitoria, il sequestro, il ritiro dal commercio, nonché l’ordine di pubblicazione del provvedimento giudiziario su uno o più quotidiani o periodici di settore, concesso in genere in casi di particolare gravità/estensione della condotta illecita. Nell’ambito di una azione di merito, proponibile anche all’esito di un procedimento cautelare d’urgenza, il titolare della privativa potrà invece richiedere anche il risarcimento del danno, quantificato in base alle regole generali del nostro ordinamento. Da notare che in caso di violazione di una privativa varietale comunitaria, la normativa europea prevede espressamente una “norma punitiva” di maggior rigore secondo la quale è sempre dovuta una equa compensazione, anche a prescindere dalla prova del dolo o della colpa in capo al contraffattore.

8.

Possiamo fare un esempio di sentenza a favore di un costitutore? Possiamo citare una sentenza del Tribunale di Milano del febbraio 2019 che ha riguardato la varietà vegetale comunitaria “Korpatetof ” relativa ad una particolare tipologia di rosai ibridati, oltre alla violazione dei relativi marchi di impresa registrati. Il caso, come spesso accade, si è svolto dapprima con una fase cautelare d’urgenza nell’ambito della quale il titolare della privativa ha altresì raccolto prova della violazione dei propri diritti, individuando oltre mille piante detenute dall’azienda florovivaistica convenuta. In sede cautelare il giudice incaricato non ha però ritenuto di concedere i provvedimenti di inibitoria e ritiro dal commercio richiesti dal titolare, accogliendo la tesi difensiva della resistente che sosteneva di aver acquistato legittimamente le piante da un rivenditore autorizzato con conseguente esaurimento dei diritti di privativa sulla varietà. Non soddisfatto dell’esito del procedimento cautelare, il titolare della privativa “Korpatetof ” ha comunque promosso un successivo procedimento di merito al termine del quale il Tribunale, con la sentenza qui citata, ha ribaltato la pronuncia cautelare, ritenendo non verosimile, né sufficientemente provato l’acquisto delle piante tramite rivenditore autorizzato. Sono stati quindi concessi provvedimenti di inibitoria e distruzione, oltre al risarcimento del danno subito e al rimborso delle spese legali in favore del titolare della privativa.


PRIMO PIANO | attualità

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inalmente! Finalmente anche la Lombardia ha una sua legislazione in materia di centri di giardinaggio. Il Consiglio Regionale, infatti, con la legge numero 32 ha fatto il punto sulle “nuove disposizioni volte a promuovere il settore del florovivaismo e a favorire la modernizzazione, nel quadro dei riferimenti normativi statali alla figura dell’imprenditore agricolo professionale”. Ed è qui il primo termine innovativo: modernizzazione. Anche nel sistema distributivo e i garden center ne sono un esempio.

MILLE METRI QUADRATI AL MASSIMO Più volte abbiamo scritto su queste pagine quanto la mancanza di un quadro legislativo di riferimento per il garden significasse una sorta di immobilismo del canale, tanto da limitare in alcuni casi attività e investimenti imprenditoriali. Così, oggi vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, perché regione Lombardia dà la sua interpretazione su cosa può vendere o meno un centro di giardinaggio, facendo riferimento specifico anche ai prodotti complementari: “Il florovivaismo consiste nell’attività principale di coltivazioni di fiori, piante e relativi materiali di moltiplicazione, per il cui esercizio

PER APPROFONDIRE Legge Consiglio Regionale n. 32 Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foresta, pesca e sviluppo rurale) Approvata nella seduta dell’11 giugno 2019 è necessario l’autorizzazione di cui all’articolo 7, nonché nell’attività complementare di vendita diretta al dettaglio, secondo le disposizioni dell’articolo 4 del d.lgs. 228/2001, di prodotti provenienti in prevalenza alla coltivazione del fondo o da essi derivanti, di prodotti agricoli acquistati da altri agricoltori, del medesimo settore o altro settore merceologico, e di prodotti complementari all’attività principale, nei limiti di cui all’articolo 75 ter. La prevalenza è riferita al ricavo conseguito dalla vendita dei prodotti dal fondo rispetto a quelli forniti da terzi”. Eccoli qui i famosi prodotti complementari, quelli che hanno sempre destato preoccupazioni tra gli operatori del settore e che, in alcuni casi, si sono prestati a interpretazioni restrittive o estensive, a danno o favore dello stesso punto vendita: quindi un prodotto poteva essere complementare a Desio, comune in provincia di Milano, e invece non complementare ad Arcore, in provincia di Monza Brianza.

È stato messo a punto un quadro legislativo organico per i centri di giardinaggio. Un passo per procedere alla modernizzazione del florovivaismo, un punto di partenza per nuovi sviluppi del canale di Francesco Tozzi

LOMBARDIA, I GARDEN HANNO UN’IDENTITÀ


PRIMO PIANO | attualità COSA SI PUÒ VENDERE SU TERRENO AGRICOLO? Questo l’elenco dei prodotti complementari che possono essere venduti in un centro di giardinaggio su terreno agricolo: • substrati colturali e prodotti per la cura del verde, quali humus, ammendanti, concimi, terricci, cortecce, torbe, prodotti fitosanitari non professionali; • materiali per la messa a dimora delle piante, quali vasi, fioriere, sostegni e graticci; • materiali idonei a confezionare e decorare le piante e i prodotti derivati; • attrezzi e accessori per la gestione e la cura del verde in giardino e in casa; • animali da compagnia e da cortile, prodotti e accessori a essi dedicati.

IL NATALE È FUORI Quindi, il riconoscimento (o meno!) del prodotto complementare è stato sempre il punto delicato di ogni confronto sul tema. Questa volta, grazie al supporto e alla mediazione di Aicg (Associazione nazionale dei centri di giardinaggio), un grosso passo avanti è stato fatto. «Si tratta di un risultato importante per il settore, vista anche la mancanza fino ad oggi di un riferimento legislativo chiaro – ha commentato Stefano Donetti, presidente Aicg –. Il fatto che sia stato riconosciuto il format commerciale del garden center pone le basi per uno sviluppo più armonico del canale e del mercato, almeno in Lombardia. È un primo passo e il nostro impegno sarà quello di lavorare

Insomma, una sorta di libero arbitrio. Con la nuova legge, la definizione è più chiara. In prima battuta sul concetto di spazio: “Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 59 della l.r. 12/2005, la superficie destinata all’esercizio dell’attività di vendita dei soli prodotti complementari all’attività principale non può eccedere il limite del dieci per cento del totale della superficie aziendale e comunque non superiore a mille metri quadrati”. Ecco un primo vincolo, quello dei mille metri quadrati: quindi i prodotti complementari possono essere venduti su terreno agricolo su un’area non superiore ai mille metri quadrati. Ma quali sono questi prodotti complementari? ancora in questa direzione, anche nelle altre regioni, in modo da arrivare a un risultato nazionale». Tornando ai prodotti che un centro di giardinaggio può vendere, ecco cosa dice la legge: L’imprenditore agricolo florovivaista può esercitare la vendita al dettaglio delle seguenti categorie merceologiche: a) prodotti agricoli e derivati quali piante a radice nuda e in contenitore, comprese piante acquatiche, bonsai e piante grasse, fronde e fiori recisi, materiale da propagazione provenienti dalla propria azienda o forniti da terzi; b) prodotti complementari all’attività principale, quali: - substrati colturali e prodotti per la cura del verde, quali humus, ammendanti, concimi, terricci, cortecce, torbe, prodotti fitosanitari non professionali; - materiali per la messa a dimora delle piante, quali vasi, fioriere, sostegni e graticci; - materiali idonei a confezionare e decorare le piante e i prodotti derivati; - attrezzi e accessori per la gestione e la cura del verde in giardino e in casa; - animali da compagnia e da cortile, prodotti e accessori a essi dedicati. Due le grandi merceologie escluse, almeno per ora: i mobili da giardino e i prodotti natalizi. Un altro aspetto è da sottolineare: “La Giunta regionale può approvare disposizioni di maggior dettaglio dell’elenco merceologico di cui al comma 2. Con la medesima deliberazione può stabilire, con riguardo ai prodotti di origine extra aziendale, soglie massime di vendita di tali prodotti al fine di valorizzare le produzioni florovivaistiche locali”. Ma su questo punto non ci dovrebbero essere particolari problemi. 16

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FATTI & BREVI | news dal mercato

AL VIA LA

CERTIFICAZIONE VIVAIFIORI

Sono iniziati gli audit che verificano i processi produttivi delle aziende florovivaistiche che hanno richiesto di essere certificate. Le prime quattro aziende verificate e associate ad ANVE, sono: Oasi Vivai Piante (Abruzzo), Vivai Acciarri Alfredo (Marche), Vivai Capitanio Stefano (Puglia), Vivai de Laurentiis (Abruzzo). Nel corso delle prossime settimane saranno verificati i requisiti del disciplinare anche nelle altre aziende vivaistiche d’Italia aderenti al sistema di controllo. Per l’occasione anche il segretario ANVE Edoardo Sciutti e il segretario del Distretto Florovivaistico Alto Lombardo Flavio Boninsegna, in qualità di tecnici incaricati per gli audit interni delle rispettive Organizzazioni, hanno assistito alle verifiche dell’auditor di Parte terza dell’ente Certiquality per approfondire i criteri di valutazione che riguardano gli aspetti ambientali, Il logo ufficiale della certificazione VivaiFiori. sociali, organizzativi e documentali. VivaiFiori è una certificazione volontaria di proprietà dell’Associazione Nazionale di tutela del marchio VivaiFiori che nasce dal Piano di settore, approvato dal Tavolo di Filiera del settore Florovivaistico coordinato dal MiPAAFT e reso operativo da un’iniziativa progettuale di ISMEA. L’Associazione VivaiFiori è composta dalle seguenti organizzazioni: Asproflor - Associazione Produttori Florovivaisti, AICG - Associazione Italiana Centri di Giardinaggio, Associazione Italiana Professionisti del Verde, ANVE - Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, Associazione Piante e Fiori d’Italia, Consorzio Milazzoflora, Distretto Florovivaistico Alto Lombardo, Fiori Tipici del Lago Maggiore e del Biellese, Florasì - Consorzio Nazionale per la promozione dei prodotti florovivaistici, Florveneto. ANVE, in qualità di aderente all’associazione VivaiFiori, consente ai propri soci di richiedere la certificazione ed il marchio. Per gli aderenti esistono vantaggi di tipo pratico ed economico: infatti il Disciplinare è stato elaborato per renderlo paragonabile alle performance di altri sistemi di certificazione di processo mantenendo altresì i requisiti ad un livello accessibile da gran parte delle aziende italiane; sul lato dei costi, invece, il calcolo per l’accesso e per la certificazione è stabilito sulla radice quadrata dei partecipanti rendendolo dunque altamente competitivo in funzione del numero degli aderenti. Il Presidente dell’Associazione VivaiFiori Roberto Magni esprime così la sua soddisfazione: «Dopo anni di confronti a livello nazionale e internazionale siamo riusciti a costituire un’associazione che gestisce il marchio e un Disciplinare in linea con i requisiti normativi europei relativi ai marchi di qualità. A breve sarà inoltre pubblicato il Decreto per il riconoscimento istituzionale. E ora siamo partiti con le verifiche in campo, un traguardo possibile grazie allo sforzo di tanti che hanno creduto in questo progetto. Lavoreremo per apportare integrazioni al Disciplinare, per promuoverlo nel mercato e per proporlo anche ad altre Organizzazioni così da ampliare la platea delle aziende aderenti ed avere maggiore rappresentatività ed una distribuzione uniforme di aziende certificate sia territorialmente sia per tipologia produttiva. Ringrazio in particolare Alberto Manzo che con la sua perseveranza e competenza ci ha aiutati ad arrivare fino a questo punto».

IL RITORNO DELLA CAMELIA

Dal 5 al 13 Ottobre, a Fiere di Parma, la camelia Sasanqua sarà protagonista di Archi e Parchi, la sezione di Mercanteinfiera (Pad.5) dedicata all’arredo dei grandi Giardini. In esposizione più di 20 specie di questo fiore asiatico che, rispetto alle Camelie più note che possono avere fino a 100 petali, ne ha solo 15, fiorisce con lentezza ma è molto resistente. Cleopatra, Beatrice Emily, Apple Blossom, Sparkling Burgundy, Rainbow sono alcune delle varietà di Camelia in mostra. L’esposizione, curata dalla paesaggista Silvia Ghirelli in collaborazione con il vivaista Paolo Zacchera sarà un’occasione interessante anche per i professionisti del settore, dato il rinnovato interesse che questa pianta sta suscitando nel mondo dei consumatori. 18

Flortecnica e vivaismo

Camelia Sasanqua Cleopatra.


PORTE APERTE DA FLORICOLTURA CHIARA

L’8 e il 9 settembre si terrà il Porte Aperte di Floricoltura Chiara e Landgard presso la sede di Floricoltura Chiara a Oderzo, via Maggiore di Piavon. I visitatori avranno a disposizione una vasta esposizione di prodotti olandesi e tedeschi selezionati nella rete di coltivatori aderenti a Landgard, oltre a poter visitare la produzione dell’azienda stessa. Per informazioni 0422 286611.

Per Klemm, Andrea Dohm, Nils Klemm e Ulrich Sander.

SELECTA ONE SI PREPARA A EVOLVERE

I mesi passati hanno visto alcuni importanti avvicendamenti all’interno dell’azienda olandese. Klaus Gaumann è il nuovo direttore marketing & product manager di Selecta. Thomas Meise è il nuovo Head of product management sotto la direzione di Klaus Gaumann. Inoltre i soci di Selecta one, Nils Klemm e Per Klemm, hanno deciso di ampliare la società e di riorganizzare parzialmente le aree di responsabilità. Quindi, da aprile i manager di Selecta one sono: Nils Klemm, CEO, responsabile per l’amministrazione e HR; Per Klemm, CEO e responsabile per la produzione, SCM e IT; Ulrich Sander, CMO, responsabile vendite e marketing di tutti i prodotti, IP, promozione e sviluppo; Andrea Dohm, CTO, responsabile della nuova area Ricerca e Sviluppo.


FOCUS | associazioni

ASSOFLORO

DIVENTA NAZIONALE

La svolta è stata ufficializzata a Palazzo Pirelli. Nel corso della conferenza anche la presentazione delle prossime azioni che il comparto vuole portare avanti in sinergia con le altre realtà del territorio

L

di Filippo Terragni

unedì 17 giugno nella sede della Regione Lombardia, si è svolta la conferenza “Florovivaismo in Lombardia: problemi e prospettive”. Organizzata da Assofloro con il patrocinio di Regione Lombardia, Symbola e MilanoPiùV MilanoPiùVerde, questo incontro ha messo a confronto aziende e alti rappresentanti di svariati settori con le criticità emergenti del mondo del verde che interessano tutto il territorio ita italiano. La conferenza è culminata nella comunicazione uf ufficiale del passaggio di Assofloro da associazione regionale a nazionale. Una trasformazione dovuta all’evoluzione spontanea dell’associazione, che in questi ultimi anni ha condiviso il lavoro con altri enti e associazioni su tutto il territorio italiano. In particolare è stato decisivo l’ingresso in Assofloro della Società Italiana di Arboricoltura e dell’Associazione Arboricoltori, a cui seguirà l’ingresso di altre associazioni nazionali. COLLABORARE ALLA TRASFORMAZIONE DELLE CITTÀ Elemento fondante e comune di tutte le relazioni esposte alla conferenza è stata l’impellenza di incentivare il verde creando sinergie tra diversi ambiti. Dal presidente Burrelli di Anaci arriva un forte richiamo alle condizioni del verde dei condomini, su cui non si investe, se non quando occorre vendere, perché parchi e giardini, aumentano il valore dell’immobile sul mercato. Va in questa direzio-

ASSOFLORO, LE FINALITÀ Creare e rafforzare il dialogo tra i professionisti del florovivaismo e dell’arboricoltura con il mondo politico ed economico, dando vita a progetti e realizzazioni che vadano a toccare il quotidiano di ogni singolo cittadino, così che la società tutta possa godere degli enormi benefici che il ricchissimo mondo vegetale è in grado di offrire all’essere umano. 20

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ne l’inedito protocollo d’intesa, siglato tra Assofloro e Anaci, che promuoverà, tramite azioni concordate a un tavolo nazionale permanente, la trasformazione dei giardini condominiali di città in rigogliose stanze all’aperto da vivere, che vadano ad arricchire la foresta urbana, contro isole di calore, polveri sottili, smog e gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Ad agevolare questa trasformazione degli agglomerati urbani contribuisce il Bonus Verde che, a partire dal 2018, offre a tutti i privati e i condomini un incentivo fiscale del 36% sulle spese per il rinnovo degli spazi verdi. L’obiettivo dei prossimi anni sarà aumentare questo tipo di agevolazione, dichiara Rota di Coldiretti, per promuovere le produzioni nazionali che valorizzano e promuovono lo sviluppo del territorio. Centrale per questa nuova attenzione al verde il rapporto di collaborazione con le amministrazioni dei comuni, dichiara l’Assessore Rolfi, carta vincente per un verde di qualità. In arrivo, annuncia Rolfi, un bando legato al finanziamento dei boschi urbani per la lotta allo smog ma anche con l’intento di esplorare e sperimentare soluzioni di bonifica di siti inquinati grazie all’azione fitodepurativa delle piante. Complementare al Bonus Verde a livello nazionale, il fondamentale accordo firmato con Assimpredil - la più grande realtà di ANCE, l’Associazione Nazionale dei Co-


Non più solo elemento ornamentale. Il valore delle alberature e del verde in generale nelle città cresce, con l’aumento della consapevolezza dei loro benefici, fino a muovere la pubblica amministrazione.

LE SINERGIE, IN BREVE • Protocollo d’intesa tra Assofloro e Anaci per la promozione del verde condominiale. • Bonus Verde: privati e condomini hanno un incentivo fiscale del 36%. • Bando rivolto ai Comuni per il finanziamento dei boschi urbani. • Accordo con Assimpredil perché l’edilizia metta a bilancio strutturale il valore dell’elemento vegetale. • FAO: il 2020 sarà l’anno dedicato al tema del verde di qualità. • Verde pubblico: maggiore consapevolezza ed efficienza al contrasto verso gli organismi nocivi. • Verde pubblico deve prevedere alberature provenienti da produzioni che seguono criteri di assoluta qualità. • La manutenzione deve essere fatta da professionisti, contrastando la barbara pratica delle capitozzature. • Bando (progetto Clever Cities) legato alla promozione delle coperture verdi a Milano con l’offerta della progettazione gratuita di tetti e pareti verdi. • Collaborazione tra Ambiente Italia e Assofloro per permettere ai professionisti di accedere ad una formazione tecnica specifica su specie e varietà vegetali e materiali ideali per la realizzazione di coperture verdi.

struttori Edili di Confindustria - per la nuova edilizia che metta a bilancio strutturale il valore dell’elemento vegetale. VERDE DI QUALITÀ, MANUTENZIONE DI QUALITÀ Risulta quindi urgente, per poter avere spazi verdi sani e rigogliosi, la protezione della salute delle piante – e il 2020 sarà l’anno dedicato dalla FAO a questo tema; su questo insiste Andrea Azzoni, Dirigente Struttura Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca UTR Val Padana della Regione Lombardia, che chiama a raccolta uno sforzo congiunto al fine di una maggiore consapevolezza ed efficienza al contrasto verso gli organismi nocivi - parassiti come insetti, micosi e batteri - che minacciano le produzioni italiane, ostacolando il loro arrivo, da aeroporti e porti, e la loro diffusione incontrollata su territorio italiano (interessando anche il verde pubblico, spesso il meno vigilato), in quanto sempre più causa di enorme perdita economica legata alla produzione ed esportazione di piante ornamentali (xylella, tarlo asiatico, e così via). Verde pubblico sano e valorizzato, ribadisce la Presidente di Assofloro Nada Forbici, che deve prevedere alberature provenienti da produzioni che seguono criteri di assoluta qualità, per poi essere manutenute da professionisti,

contrastando la barbara pratica delle capitozzature che ne amputano la chioma e che impediscono quindi alla pianta di catturare le polveri sottili. Gli alberi rappresentano una soluzione strategica, ricorda la Presidente, per mettere gli agglomerati urbanizzati in condizione di offrire salute, benessere e migliore qualità della vita ai cittadini. A proposito di verde in città, Maria Berrini segnala l’uscita a settembre 2019 del bando, frutto del progetto Clever Cities, legato alla promozione delle coperture verdi a Milano con l’offerta della progettazione gratuita di tetti e pareti verdi. Sottolinea Burrelli che peraltro basta una maggioranza di quattro quinti dell’assemblea (e non più il voto unanime) per cambiare la destinazione d’uso di tetti e parti comuni del condominio: la legge del 13 giugno 2013 offre dunque l’opportunità di mettere a verde spazi che originariamente non lo prevedevano. Nella costituzione di una filiera ad hoc per questo genere di soluzioni, la collaborazione tra Ambiente Italia e Assofloro permetterà ai professionisti di accedere ad una formazione tecnica specifica su specie e varietà vegetali e materiali ideali per la realizzazione di coperture verdi. IL PASSAGGIO AD ASSOCIAZIONE NAZIONALE È culminato nella comunicazione ufficiale, ma è una trasformazione dovuta all’evoluzione spontanea dell’associazione che in questi ultimi anni in particolare ha condiviso insieme ad altri enti e associazioni. In particolare è stato decisivo l’ingresso in Assofloro della Società Italiana di Arboricoltura e dell’Associazione Arboricoltori, a cui seguirà l’ingresso di altre associazioni nazionali. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | contenitori

OLTRE LA

PLASTICA C’È DI PIÙ

Facciamo il punto sulla situazione in Europa dopo la messa al bando della plastica usa e getta. Fra riciclo e uso di materiali alternativi, di Matteo Ragni le prospettive per il florovivaismo sono interessanti

Abbiamo testato le performance dei vasi biodegradabili coltivando la Portulaca. E i risultati? Promettenti.

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e abbiamo parlato nel primo numero dell’anno, Flortecnica e vivaismo numero 403. L’Eurocamera ha approvato lo scorso ottobre il divieto di utilizzo nell’intera Unione Europea di prodotti realizzati con la plastica usa e getta: parliamo in primo luogo di contenitori e oggetti usati moltissimo nell’alimentare come piatti e posate di plastica, e le famigerate cannucce, per estendersi fino ai contenitori in polistirolo per alimenti e le bottiglie di plastica (entro il 2025 dovremo arrivare alla raccolta e al riciclo del 90%). Le conseguenze di questa svolta europea

DUE VASI A CONFRONTO Il vaso Vipot di Future Power è composto per l’80% da lolla di riso, uno scarto della lavorazione del riso e per il restante 20% da aggreganti vegetali. La miscela viene indirizzata agli stampi per la formatura, per poi passare ai forni di cottura e stabilizzazione. I vasi Vipot possono durare da 1 mese a 8 anni. In floricoltura si usano i vasi con durata breve che facilitano, ad esempio, il trapianto delle giovani piante. Eco-Expert di Modiform è una linea di vasi e i vassoi realizzati in carta e cartone riciclati al 100%. Possono essere riciclati facilmente mediante il sistema standard per i rifiuti di carta del cliente o dei negozianti. Nel caso finissero nell’ambiente naturale, si trasformerebbero in compost nel giro di un anno! 22

Flortecnica e vivaismo

verso l’eco-sostenibilità, come abbiamo già detto in febbraio, si fanno sentire anche nell’ambito del florovivaismo. Abbiamo cercato di capire, quindi, quale sia la situazione reale. IN GERMANIA I VASI SONO IN PLASTICA, MA RICICLATA Gli imballi sono la prima fonte di plastica da riciclo in tutti i settori produttivi, basti pensare alle confezioni di cibo e di prodotti non commestibili. Anche in agricoltura e nel florovivaismo gli imballi svolgono un ruolo importante. Se poi includiamo anche vasi e buste, possiamo ragionevolmente dire che ogni singola pianta venduta genera plastica residua. In Italia il sistema del riciclaggio affidato a Comuni e a centrali di smistamento non prevede di differenziare la plastica a seconda delle tipologie. Abbiamo così una raccolta di plastica che viene destinata alla creazione di nuovi prodotti molto bassa. In Germania invece una percentuale sempre maggiore della plastica alimentare raccolta con la differenziata entra a far parte delle plastiche riciclate, cioè quelle che, ad esempio, vengono usate per la produzione di vasi. Generare nuova plastica riciclando vecchia plastica sembra essere la soluzione in molti paesi dell’Unione, ma quali sono le opzioni nel settore florovivaistico? Partiamo dal presupposto che dei vasi di plastica non possiamo fare a meno, non solo per gli aspetti economici ma anche per gli aspetti logistici e produttivi. Un ciclamino possiamo coltivarlo anche in vaso di cotto, ma quante sono le colture che possono essere coltivate anche nel cotto con i medesimi risultati?


OBIETTIVO: ABBASSARE LA PRODUZIONE DI CARBONIO Pur constatando che non ci sono al momento alternative con caratteristiche perfettamente sovrapponibili al vaso in plastica, proviamo a vedere quali sono le aspettative della riduzione dell’uso di plastica. Se il punto è il bilancio del carbonio, allora si deve cercare di utilizzare prodotti che abbiano un basso impatto ambientale e che quindi siano biodegradabili o convertibili. L’impronta carbonica della plastica si compone di due elementi: l’emissione di CO2 derivanti dal processo di produzione e il carbonio contenuto nella plastica stessa. Si parla di grandi volumi di carbonio generato per produrre plastica che a sua volta contiene carbonio che quando viene bruciato si libera e sprigiona. Quali sono le possibilità che un floricultore ha per mitigare il carbonio emesso per realizzare i nostri contenitori da coltivazione? Come mitigare l’impatto della plastica sul clima? Quando si parla di sostenibilità non esiste una sola soluzione. Anche quando si parla di plastica in agricoltura si deve pensare ad un lungo processo di transizione che aiuti tutti gli attori (produttori di plastica, coltivatori, consumatori finali) a produrre meno CO2. Un processo di transizione che tenga in considerazione le esigenze di tutti e che tenga in considerazione gli sviluppi tecnologici futuri. Detto questo, si possono individuare quattro possibilità. QUATTRO SOLUZIONI PER GESTIRE L’EMISSIONE DI CARBONIO

1.

2.

Bilanciare il carbonio generato dalla produzione del vaso di plastica e in lui contenuto coltivando al suo interno piante capaci di sequestrare anidride carbonica generando biomassa. L’ipotesi è quella di chiedere alle aziende che producono plastica di stimare quanta CO2 è stata generata per ogni singolo vaso e fare in modo di dare degli indicatori che permettano, a chi produce piante, di coltivare le piante per un lasso di tempo necessario al bilanciamento del carbonio prodotto. Sostituire la plastica con altri materiali. È possibile? Ci abbiamo provato con dei prodotti diversi nei materiali, e nei risultati. Nella scheda a seguire si mostra come sia possibile usare vasi alternativi per la coltivazione di piante con un ciclo di coltivazione corto come le orticole e alcune stagionali.

LE CARATTERISTICHE DELLA PROVA l Sede: Centro Po di Tramontana di Veneto Agricoltura l Aziende coinvolte: Modiform e Future Power srl l Scopo: confronto fra vasi biodegradabili e vasi in plastica in ciclo breve l Durata prova: sei settimane l Pianta coltivata: Portulaca l Irrigazione a flusso e riflusso su bancali l No trattamenti, no cimatura

3. 4.

Usare energia rinnovabile per alimentare i processi produttivi, sia di produzione della plastica che di produzione delle piante che verranno coltivate nella plastica. Aumentare il tasso di riciclaggio soprattutto per le plastiche tecniche, e cioè quelle che non coinvolgono i consumatori direttamente.

METTIAMOLI ALLA PROVA Insieme alla dottoressa Giovanna Pavarin del Centro Po di Tramontana di Veneto Agricoltura e alle aziende Modiform e Future Power srl abbiamo testato la soluzione numero due: sostituire la plastica con altri materiali nella coltivazione di piante con ciclo corto. La prova è durata 6 settimane, i vasi sono stati coltivati su bancali a flusso e riflusso, non sono stati fatti trattamenti e le piante non sono state cimate. Abbiamo scelto di coltivare delle Portulaca perché è una A coltura breve, facile e con un apparato radicale ben sviluppato. Nella prova si sono mostrate alcune particolarità nel confronto con piante coltivate in tradizionali vasi di plastica. Il vaso Eco-Expert ha prodotto piante più compatte: probabilmente perché non è un vaso pensato per la coltivazione su bancali a flusso e riflusso, sia per una questione estetica sia per ragioni di assorbimento capillare del terriccio e dell’acqua. Il risultato sono state piante leggermente più compatte, con più fiori e con un ottimo apparato radicale che si è ancorato stabilmente con il vaso stesso. La tenuta al flusso e riflusso è stata buona e le piante a 9 settimane dall’inizio della coltivazione continuano ad essere ben vegetate. Il vaso poggiato a terra si è quasi completamente decomposto e le radici delle piante si sono sviluppate bene nel terreno.

Quando si parla di plastica in agricoltura si deve pensare ad un lungo processo di transizione che aiuti gli attori della filiera a produrre meno CO . Un processo 2 di transizione che tenga in considerazione le esigenze di tutti e degli sviluppi tecnologici futuri Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | contenitori Il vaso Eco-Expert ha prodotto piante leggermente più compatte, con più fiori e con un ottimo apparato radicale che si è ancorato stabilmente con il vaso stesso. La tenuta al flusso e riflusso è stata buona e le piante a 9 settimane dall’inizio della coltivazione continuano ad essere ben vegetate. Il vaso poggiato a terra si è quasi completamente decomposto e le radici delle piante si sono sviluppate bene nel terreno.

Le piante coltivate nel vaso ViPot hanno vegetato molto bene. Le radici si sono ancorate stabilmente al vaso e hanno generato molte cacciate laterali. Il vaso ha mantenuto forma e colore originari. Ha mostrato un’ottima areazione delle radici. Le piante in questo vaso dopo 9 settimane dall’impianto hanno mostrato una buona crescita.

Le piante coltivate nel vaso di plastica, per finire, si sono asciugate primache nei due vasi organici, ma certamente la capacità igroscopica del terreno ha permesso di distribuire meglio l’acqua assorbita nella coltivazione su bancali a flusso e riflusso.

Il vaso Vipot è adatto alla coltivazione a flusso e riflusso dal punto di vista della tenuta del vaso. Le piante coltivate in questo vaso hanno vegetato molto bene. Le radici si sono ancorate stabilmente al vaso e hanno generato molte cacciate laterali. Nel lungo periodo il vaso ha mantenuto la sua forma e colore originario. Ha mostrato un’ottima areazione delle radici. Le piante in questo vaso dopo 9 settimane dall’impianto hanno mostrato una buona crescita. Le piante coltivate nel vaso di plastica, per finire, si sono asciugate prima che nei due vasi organici, ma certamente la capacità igroscopica del terreno ha permesso di distribuire meglio l’acqua assorbita nella coltivazione su bancali a flusso e riflusso. RINGRAZIAMENTI Ringrazio per la disponibilità alla collaborazione la dottoressa Giovanna Pavarin di Veneto Agricoltura, e le aziende Modiform e Future Power srl per la disponibilità a mettersi in gioco fornendo i vasi per la prova. 24

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BUONE PROSPETTIVE PER I VASI BIODEGRADABILI Concludendo possiamo affermare che il vaso Eco-Expert è un vaso adatto a coltivazioni medio brevi, mi sembra perfetto per annuali, orticole e aromatiche a ciclo breve. Ha un immediato impatto “ecologico” agli occhi del consumatore finale. Il vaso ViPot è un vaso adatto alla coltivazione professionale di colture anche a ciclo medio lungo. Ha un’ottima resistenza alle intemperie e il colore e la forma non cambiano con il tempo. Ha bisogno di essere raccontato al consumatore finale che lo percepisce sì come naturale per via del colore ma viene assimilato alla plastica. Uno degli aspetti per cui questa prova è stata importante U è che al consumatore finale l’aspetto ecologico interessa, molto. Se si considera che sempre più spesso il mercato di riferimento per stagionali, orticole, piante grasse e aromatiche è (anche) la grande distribuzione, è giunto il momento di dare la giusta attenzione anche a questi prodotti ecologici, che hanno linee decorative che possono stupire sia per la bellezza dei materiali che per l’impatto sui consumatori. Quindi, avanti con il lavoro per ridurre le emissioni di CO2 con l’augurio che si faccia anche nel settore floricolo scegliendo vasi biodegradabili per le colture che lo permettono. E avanti anche con il nostro lavoro di documentazione, che prosegue ora con la raccolta delle esperienze di chi ha scommesso sull’uso dei nuovi materiali nella propria azienda.


PRODUZIONE | fertilizzanti

GIOCARE D’ANTICIPO MEGLIO

Programmare fin dall’inizio la coltivazione permette di risparmiare tempo e denaro, e di ottenere risultati ottimali di Filippo Tommaseo

I

produttori di crisantemo sanno che i cinque mesi della coltivazione attraversano fasi delicate, in cui occorre calibrare attentamente i propri interventi per fare sì che rispondano bene alle esigenze della pianta. Dall’esperienza di ICL, le tre tematiche più scottanti sono la gestione dell’acqua, la nutrizione e la difesa. Per questo l’azienda propone alcune semplici soluzioni che aiutino ad ottenere ottime piante con un contenimento dei costi di produzione e una maggior semplificazione delle operazioni colturali. GESTIONE DELL’ACQUA Nella coltivazione del crisantemo si deve affrontare il problema della gestione dell’acqua, sia nella fase estiva che nella fase autunnale; soprattutto durante l’estate sarà importante ottenere una distribuzione dell’acqua su tutto il volume del pane di terra. Nel caso in cui l’acqua non si distribuisse bene, magari perché costretti ad un solo gocciolatore per vaso, la superficie esplorabile dalle radici delle piante diventerebbe ridotta con un effetto negativo

PROVA ANCHE TU H2GRO H2Gro è un agente umettante per uso professionale che favorisce l’idratazione e la reidratazione dei substrati in floricoltura e vivaismo. Vuoi provare l’effetto di H2Gro sulle tue colture? Vai su http://h2gro.icl-sf.com/it, e compila il modulo per richiedere un litro di prodotto omaggio. sulla pianta. Di contro un ristagno o un eccesso idrico, possono causare problemi seri alle radici con marciumi e deperimento, questo è tipico nel momento delle massime bagnature come nell’ultima fase di coltivazione in caso di tempo avverso. Una soluzione sicura per ovviare a queste problematiche U è l’uso degli agenti umettanti come H2Gro, specifici per florovivaismo, che favoriscono l’idratazione e reidratazione dei substrati, prevenendo cosi stress idrici alla pianta. H2Gro può essere somministrato direttamente in azienda Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | fertilizzanti Due le soluzioni di ICL contro gli afidi: una preventiva, e una curativa.

PER INFORMAZIONI www.icl-sf.it tramite l’impianto irriguo o al momento dell’invaso. Può essere applicato direttamente dal produttore di substrato. NUTRIZIONE Il crisantemo è una pianta molto esigente in termini di quantità di concime ed è perciò importante gestire correttamente la concimazione fin dall’inizio. Ricordiamo che c’è un elevato assorbimento di azoto nella prima metà del ciclo ed è molto importante apportarne subito dopo le cimature. Nella fase finale, invece, l’azoto allunga i petali e il potassio ne ravviva la colorazione. Le notevoli esigenze nutrizionali del crisantemo sono ben note. Ma se da una parte tutto o quasi si sa sul “quanto” ed il “cosa”, meno conosciuto - anche perché sta cambiando nel tempo - è il “come”, ovvero con che modalità nutrire la pianta. Anno dopo anno si assiste ad un incremento dei coltivatori che spostano parte dell’apporto nutrizionale dall’idrosolubile ad un concime a cessione controllata. Il motivo principale risiede nel fatto che, con il crisanteCRISANTEMO

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mo, una stagione particolarmente piovosa può inficiare un corretto programma di fertirrigazione. Effettuando una concimazione di base con Osmocote Exact 8-9 mesi si ha la certezza di aver fornito parte o tutto il nutrimento necessario alla pianta fin oltre il momento della vendita. L’esperienza nell’utilizzo di concimi a cessione controllata L e idrosolubili insegna che i vantaggi sono notevoli: piante più verdi fino alla fine del ciclo colturale, possibilità di evitare qualche fertirrigazione se l’andamento climatico lo impedisse, crescita più omogenea nel tempo, che permette di evitare di “inseguire” le necessità della pianta, forzandola e rischiando picchi di salinità. CONCIMAZIONE Per la concimazione di base, se il terriccio non contiene fertilizzanti, ICL consiglia Osmocote Exact 8-9 mesi. A seconda delle esigenze aziendali la scelta potrà variare tra: Osmocote Exact standard 15-9-11+micro; Osmocote Exact HK 12+7+19+micro; Osmocote Exact Hi End 15-


9-11+ micro. I dosaggi consigliati vanno da un minimo di 2,5 kg/m3 ad un massimo di 4,5 (5,0 kg/m3). Per quanto riguarda la fertirrigazione, nella fase iniziale possono essere usati dei titoli come i Peters Professional 10-52-10 e 20-20-20. In entrambi i casi, si Per ottenere un risultato eccellente, consiglia di procedere le fasi di crescita del crisantemo vanno con un paio di concirispettate con attenzione, fornendo mazioni a 1 grammo/ i nutrienti di cui le piante hanno bisogno. litro. Nel caso in cui l’azienda utilizzi acque normali, la gamma Universol è la migliore soluzione per qualità/prezzo. Universol 18-11-18+micro è adatto fino all’ultima cimatura. Se la pianta risulterà sufficientemente formata si potrà proseguire con Universol 16-5-25+micro ed eventualmente, solo nella fase finale, utilizzare come mantenimento Universol 10-10-30+micro. I dosaggi all’apice dell’assorbimento dopo l’ultima cimatura arrivano a 3-4 grammi/litro/settimana nel caso di una concimazione con solo idrosolubile. Questo dosaggio andrà proporzionalmente ridotto nel caso si fosse Q proceduto con una concimazione di base con Osmocote Exact. Nel caso di acque dure o dolci si dovrà ricorrere ai titoli analoghi a quelli sopracitati ma specifici per acque dolci o acque dure: acque dolci: UNIVERSOL 18-7-12+ 6 CaO+ 2 MgO+micro a cui seguirà 14-7-22+ 5 CaO+ 2MgO +micro. Acque dure: UNIVERSOL 23-10-10 + 2 MgO+micro a cui seguirà 11-11-28 + 2MgO +micro. DIFESA CONTRO GLI AFIDI Tra i problemi fitopatologici del crisantemo si possono annoveT rare gli afidi. È arduo contrastarli perché si “nascondono” sotto la foglia e risultano difficilmente raggiungibili dai trattamenti che, per questo motivo, devono essere ripetuti con una certa frequenza. ICL propone una soluzione preventiva e una curativa. Azione preventiva: è possibile prevenire utilizzando Exemptor, A un insetticida granulare da mescolare al substrato (persistenza d’azione è di 2-4 mesi). Con questo prodotto la pianta assimila progressivamente il principio attivo Thiacloprid e gli afidi, seppur “nascosti”, muoiono per ingestione. Exemptor, in modo specifico, è efficace contro afidi (Macrosiphoniella sanborni, Macrosiphum euphorbiae, Aphis gossypii, Myzus persicae), coleotteri, larve e adulti di oziorrinco (Otiorhynchus spp.), lepidotteri (Cacyreus marshalli), aleurodidi (Trialeurodes vaporariorum, Bemisia tabaci). È fondamentale rispettare le indicazioni d’uso riportate in etichetta. Azione curativa: sempre per trattamenti in coltura protetta, Megic 240 è un piretroide che agisce per contatto e si dimostra molto efficace verso tutti gli insetti fitofagi, in particolar modo verso gli afidi. È attivo anche verso neanidi di cocciniglie, minatori fogliari, tripidi, tignole, nottue, cavolaie, aleurodidi, altica, coleotteri, acari ecc. Un’altra caratteristica interessante del prodotto è la sua selettività nei confronti degli insetti pronubi e insetti utili.


PRODUZIONE | gestione

BIOMASSE, SI RIPARTE IN BREVE • Decreto Crescita approvato in Senato • Ridefinisce i Certificati Bianchi • Sblocca investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia termica da biomasse • Consentirà di incrementare la produzione di termica rinnovabile con impianti estremamente performanti • Il Conto Termico riguarda solo la climatizzazione • AIEL stima nei prossimi cinque anni la realizzazione potenziale di 1.600 impianti • Investimenti per oltre 1,5 miliardi di euro che coinvolge il settore delle coltivazioni protette (serre) • Un risparmio potenziale di circa mezzo milione di tonnellate equivalenti di petrolio

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Dopo una fase di stagnazione dovuta a una legge troppo interpretabile, il Decreto Crescita fa chiarezza e sblocca e i certificati bianche per le biomasse di Filippo Terragni

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inalmente si aprono nuove prospettive per la filiera legno-energia, che da anni era in attesa di indicazioni indispensabili per pianificare il suo modello di business e i relativi investimenti. Con le indicazioni contenute nel DL Crescita infatti si è fatta chiarezza sulle possibilità di utilizzo dei Certificati Bianchi, confermando in modo definitivo che il meccanismo incentivante per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili si estende anche alle biomasse. Soddisfatto il presidente di AIEL, Domenico Brugnoni: «La certezza delle regole consentirà al settore di pianificare il proprio futuro in termini di sostenibilità economica ed ambientale». SÌ ALL’INCENTIVO ANCHE PER GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE La buona notizia è questa: il DL Crescita ridefinisce il meccanismo dei Certificati Bianchi riconoscendo un incentivo equlibrato oltre che per l’incremento di efficienza anche per la sostituzione dei vettori fossili per le termiche rinnovabili: biomasse legnose, solare termico, bioliquidi e biogas. Questa misura “sblocca” finalmente molti investimenti virtuosi per la realizzazione di impianti di produzione di energia termica da biomasse, soprattutto nel settore industriale, ovvero nei processi produttivi, per i quali mancava un meccanismo incentivant. Il Conto Termico incentiva infatti solo la climatizzazione. La misura sostiene finanziamenti orientati all’efficientamento energetico, favorendo il turn-over tecnologico e la sostituzione dei vettori fossili, gasolio e olio combustibile in primis. Preme evidenziare che questo meccanismo consentirà di incrementare la produzione di termica rinnovabile con impianti estremamente performanti, in quanto la scala industriale consente l’applicazione di soluzioni tecnologiche avanzate che, dal punto di vista delle emissioni di PM e NOx sono paragonabili alla combustione del metano, con una differenza importante,

Flortecnica e vivaismo

PER APPROFONDIRE AIEL è l’associazione delle imprese della filiera legno-energia, con sede legale a Roma e sede operativa a Legnaro (Padova) presso il Campus di Agripolis, che da 15 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi. L’associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, in particolare circa il 70% delle industrie italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie (circa 700 M€ di fatturato). Sul fronte dei biocombustibili rappresenta circa 150 produttori di legna e cippato e 60 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus (pellet), Biomassplus (legna, cippato e bricchette) e Aria Pulita (stufe, inserti, caldaie domestiche a legna e pellet). www.aiel.cia.it che con le biomasse legnose risparmiamo l’emissione in atmosfera di 250 kg di CO2-eq per ogni MWh di energia primaria sostituta, un contributo importante alla mitigazione dei cambiamenti climatici senza alcun impatto negativo locale sulla qualità dell’aria. Secondo le stime di AIEL il meccanismo, nei prossimi cinque anni, potrebbe attivare potenzialmente la realizzazione di 1.600 impianti, investimenti per oltre 1,5 miliardi di euro, nei settori agroindustriali e industriali, nel teleriscaldamento, nel settore alberghiero e nel settore delle coltivazioni protette (serre). Abbiamo stimato un risparmio potenziale di circa mezzo milione di tonnellate equivalenti di petrolio. PIÙ EFFICIENZA E PIÙ SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE C’è soddisfazione in AIEL, l’associazione italiana energie agroforestali, per i contenuti del Decreto Crescita appro-


vato in via definitiva dal Senato. Da tempo infatti, l’associazione era in prima linea per sbloccare il meccanismo dei Certificati Bianchi applicati alle biomasse, rimasto di fatto inapplicato a causa di difficoltà interpretative. Lo sblocco dei Certificati Bianchi per le biomasse è un risultato importante, che finalmente dà agli operatori della filiera legno-energia che rappresentiamo regole certe. Lo conferma Domenico Brugnoni presidente di AIEL: «Siamo molto soddisfatti per il lavoro svolto dall’asso-

ciazione, che ha richiesto molta determinazione, perseveranza e gioco di squadra. Il settore finalmente può pianificare il proprio futuro con la certezza delle regole e questo è molto importante dal punto di vista imprenditoriale ed economico. Ma voglio anche sottolineare che questa misura apre la strada alla realizzazione di progetti e investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo sostenibile, dando finalmente un segnale concreto nella direzione della lotta ai cambiamenti climatici e della transizione energetica, come richiesto dagli accordi internazionali a cui l’Italia ha aderito, a cominciare dalla COP21 di Parigi fino alla COOP24 di Katowice». Va infine positivamente sottolineato il fatto che su questo tema si è registrata una convergenza tra le diverse espressioni politiche nell’ambito delle Commissioni parlamentari che hanno esaminato il provvedimento.


PRODUZIONE | novità

R-smart, completo di sottovaso, fa parte della linea Roof. È disponibile in tre misure, nei colori antracite, mandorla, tortora, terracotta, salvia.

COLTIVAZIONE

SMART

All’interno della linea Roof di Erba, i prodotti Smart, che si caratterizzano per semplicità funzionale e ricercatezza estetica. Vi proponiamo due soluzioni di Filippo Terragni ottimali per la coltivazione

L

a storica azienda milanese da sempre è attenta a fornire ai florovivaisti soluzioni efficienti ma al tempo stesso esteticamente gradevoli, che aiutano a realizzare un prodotto “finito” e pronto alla vendita. Con C-smart e R-smart, Erba reinterpreta allora due forme primarie, con una progettazione moderna e orientata all’estetica semplice e ricercata insieme. La facilità di utilizzo e la possibilità di

C-smart, completo di sottovaso, fa parte della linea Roof. È disponibile in tre misure nei colori antracite, mandorla, tortora, terracotta, salvia.

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Flortecnica e vivaismo

inserimento in ogni contesto fanno di C-smart e R-smart il vaso giusto per la coltivazione, con una estetica particolare che fa la differenza.

Erba, l’eleganza è un particolare


PRODUZIONE | novità

IL POSTO GIUSTO PER METTERE RADICI

La scelta di terricci specifici per colture protette è il primo passo da fare per iniziare nel migliore dei modi il ciclo di produzione di Costanza di Matteo

A

ll’inizio della produzione è opportuno valutare i partner a cui affidarsi. In Bioflor è possibile trovare il supporto di consulenti esperti del settore orto-floro-vivaistico, che sapranno consigliare il migliore substrato e le miscele più innovative per le esigenze concrete dei propri clienti. Bioflor è un’azienda innovativa nella produzione e commercializzazione di prodotti per l’agricoltura e il florovivaismo professionale e amatoriale, che produce usando tecnologie avanzate terricci di alta qualità. TEMPO DI CICLAMINI E POINSETTIE Ora che è il momento di mettere a coltura queste due importanti stagionali, concentriamoci sui substrati Bioflor ad esse relativi. Per quanto riguarda il ciclamino, il substrato è composto da una miscela di torbe di diversa struttura, addizionata con perlite ed argilla, e una corretta aggiunta di conSUBSTRATI PER COLTURE PROTETTE • Semina • Taleaggio • Annuali • Surfinie e petunie • Ciclamino (mini e standard) • Poinsettia (mini e standard) • Crisantemo

cimi a lenta cessione e microelementi. Due le possibilità, la miscela per ciclamini mini, coltivati in vaso dieci, e quella per i ciclamini standard. Cambia la struttura del terriccio – nel primo caso media, nel secondo caso grossa – e cambia la composizione di torbe, calibrate con differenti percentuali. Per quanto riguarda invece la coltivazione della poinsettia, il substrato assomiglia molto a quello per il ciclamino ma cambiano le percentuali delle torbe e dei fertilizzanti. Anche qui, due possibilità: il substrato per poinsettia in vaso dieci o dodici, e quello per la taglia standard.

Il substrato per ciclamini è formato da un mix di torbe addizionate con perlite, argilla, concimi a lenta cessione e microelementi.

IN BREVE Sia per i ciclamini sia per le poinsettia sono disponibili due miscele differenti, in cui le torbe sono calibrate a seconda della taglia (mini o standard). Per un radicamento ottimale.

• Consulenza degli esperti di Bioflor • Miscele innovative • Tecnologie avanzate di produzione • Terricci di alta qualità

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE PRODUZIONE| |comunicazione comunicazione

IN BREVE • Stampanti della Serie C800 • Stampa toner LED in quadricromia • Risoluzione massima: 1.200 dpi • Disponibilità di supporti di vario tipo (non solo carta) fino al formato A3 • Possibilità di realizzare banner • Supporti di stampa impermeabili e antistrappo • Costo di acquisto e gestione (TCO) tra i più bassi sul mercato

ANCORA

PIÙ FACILE

PER INFORMAZIONI www.oki.com/eu

Dal Giappone una nuova serie di stampanti adatte a diventare protagoniste del florovivaismo grazie alle molteplici funzioni disponibili di Filippo Tommaseo

O

KI Europe Ltd è una divisione di OKI Data Corporation, che da 60 anni fornisce soluzioni di stampa avanzate in tutto il mondo, introducendo tecnologie all’avanguardia che supportano le esigenze di aziende grandi e piccole. Grazie alla stampa digitale a led oggi OKI è all’avanguardia nel mercato nella fornitura di dispositivi di stampa eco-compatibili ad alta definizione e ha messo in commercio una gamma di soluzioni che hanno il loro punto di forza nella polivalenza applicativa

e nella sostenibilità di una tecnologia di stampa. Un approccio, quello di OKI, che mira a rendere la comunicazione più smart, versatile e immediata. DALL’A4 AL BANNER Le stampanti della Serie C800 sono basate sulla tecnologia di stampa toner LED proprietaria e stampano in quadricromia, con una risoluzione massima di 1.200 dpi e quindi in grado di fornire una qualità di stampa molto elevata. Sono in grado di gestire supporti di vario tipo (non solo carta) fino al formato A3, con la possibilità di realizzare anche banner con dimensioni fino a 297x1.300 mm, particolarmente interessanti per la comunicazione in-store. «Siamo estremamente convinti che il florovivaismo sia un ambito applicativo estremamente interessante per i nostri prodotti e servizi – spiega Romano Zanon, General Manager South Europe Regional Marketing OKI Europe (Italia) - Ci siamo mossi in anticipo rispetto agli altri, prevedendo la rapida evoluzione delle PMI intuendo che, per supportare adeguatamente questa evoluzione siano necessarie flessibilità e rapidità. Qualità che da sempre caratterizzano la nostra offerta».

La serie C800 è adatta a soddisfare in maniera completa le necessità di comunicazione visiva all’interno di negozi, boutique, piccole catene e franchising, con una particolare attenzione anche al mondo del garden, grazie a una tipologia di supporti di stampa impermeabili e antistrappo. Tutto ciò con la possibilità di coniugare qualità, versatilità e un costo di acquisto e gestione (TCO) tra i più bassi sul mercato. 32

Flortecnica e vivaismo


PRODUZIONE | aziende

PER BRILLARE BISOGNA SUDARE

Schoneveld Breeding ha inaugurato lo scorso giugno PlantXperience. Le parole chiave: coinvolgimento personale per la riuscita aziendale, affidabilità, ricerca genetica e visione moderna del mercato

P

di Matteo Ragni

eter van de Pol ha voluto invitare tutti alla spettacolare inaugurazione, tenutasi lo scorso 14 giugno a Wilp, di PlantXperience. Una inaugurazione in grande stile dove non sono mancate battute, droni per il trasporto di ciclamini e stelle filanti. Una nuova sede concepita come una casa, una sede capace di ospitare tutti gli investimenti fatti negli scorsi anni, un luogo dove continuare a crescere in modo sostenibile. Alla cerimonia di apertura Peter van de Pol accompagnato dai suoi collaboratori, in primis Gianfranco de Leo che da alcuni anni segue per Schoneveld i paesi mediterranei, ha presentato la nuova sede a clienti, fornitori, giornalisti insieme a tutti i dipendenti, tra cui anche una delegazione del sito produttivo di Schoneveld in Tanzania, che ha celebrato il suo decimo anniversario nello stesso giorno. È LA “NOSTRA” AZIENDA Nel suo discorso di apertura Peter van de Pol ha sottolineato il fatto che l’imprenditorialità ha successo solo quando lo fai insieme. Insieme ai par-

La nuova sede di Schoneveld Breeding.

tner della catena e internamente anche insieme a tutti i reparti e dipendenti con le proprie competenze ed insieme alle famiglie che negli anni si sono succedute alla guida dell’azienda. Pepijn Schoneveld, figlio del fondatore Patty Schoneveld e ora noto comico e attore olandese Peter van de Pol, ha condotto l’inaugurazione intervistando alcuni nuovi leader di Schonveld e vecchi dipendenti. Durante le interviste sono stati di- Breeding, durante scussi argomenti come il coinvolgimento personale per il discorso la riuscita aziendale, l’affidabilità, la ricerca genetica di inaugurazione. e la visione moderna del mercato. Come ha detto Pepijn: Schoneveld è “un SCHONEVELD IN NUMERI grande gruppo familiare”, • L’azienda impiega 300-400 Peter van de Pol ha definito persone i dipendenti “il mio popo• 200 milioni di semi all’anno lo”, e come dicono i dipen• Gruppi di prodotti: Cyclamen, denti stessi, Schoneveld è Primula (obconica e acaulis), “la nostra” azienda. Ranunculus, Campanula e alcuni nuovi prodotti. • Sede in Olanda e in Tanzania

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE PRODUZIONE || aziende aziende

Il vetro ha un ruolo fondamentale nell’architettura della nuova sede: dà continuità agli spazi, e permette di sfruttare al massimo la luce naturale. Le nuove serre sono alte 18 metri.

Ranuncoli in produzione. Sono uno dei cinque prodotti di punta di Schoneveld Breeding.

CYCLAMEN SUPERSERIE, WHAT ELSE? La Superserie è composta da 18 serie differenti di ciclamino, con le quali, facendo una accurata scelta, si può: • Coprire tutte le dimensioni di vaso (dal 6cm al 22cm) • Coprire tutte le tonalità cromatiche esistenti in natura nel ciclamino • Coprire tutte le grandezze di fiore (micro-mini-midi-large) • Coprire tutte le finestre di mercato (da agosto ad aprile) • Avere varie forme del fiore e variazioni cromatiche del fogliame

Ciclamino Superserie Verano Victoria.

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APERTURA A NUOVE SINERGIE Lo spazioso layout di PlantXperience non è destinato solo a far fronte alla crescita futura, Schoneveld Breeding intende anche condividere le sue nuove strutture con altre aziende. Nel prossimo futuro, ci sarà spazio per workshop e dimostrazioni per ispirare i partner della catena a sviluppare ulteriormente e commercializzare la propria azienda e i prodotti Schoneveld Breeding. L’allevatore e il produttore di sementi di Wilp metteranno a disposizione le sale per riunioni e conferenze anche per le aziende esterne al settore delle piante ornamentali. La collaborazione intelligente mira ad aumentare l’apprezzamento di piante e prodotti vegetali ornamentali. PlantXperience è un ottimo esempio di design e tecnologia, con 20 km di tubi di riscaldamento, 70 km di cavi fuori terra e 150 tonnellate di acciaio. L’idea alla base del progetto è la tipica cascina olandese del Gelderland: una piazza centrale con uffici in stile fattoria intorno ad essa. Serre alte fino a 18 metri dalle linee semplici e funzionali capaci di mettere in comunicazione tutte le strutture e le persone sotto la cupola di vetro. Vetro che gioca un ruolo fondamentale in tutti gli aspetti della vita aziendale al fine di massimizzare lo sfruttamento della luce naturale. CAMBIARE VECCHIE DINAMICHE, PER UNA NUOVA INDIPENDENZA Dopo questo enfatico e commovente atto di apertura, gli ospiti sono stati guidati in gruppi a scoprire PlantXperience. Diversi ambienti e numerosi collaboratori per parlare non solo delle cinque big di Schoneveld (Ciclamino, Primula obconica, Primula acaulis, Ranuncolo e Campanula) ma per parlare anche di sostenibilità delle produzioni e di purezza dei semi. In particolare sul ciclamino si è reso chiaro il lavoro che stanno facendo sulla Super Serie per arrivare a trasferire le grandi caratteristiche di durabilità e semplicità nella coltivazione anche alle altre serie della genetica Schoneveld. Una parte rivelante è la ricerca, non solo il miglioramento genetico ma anche il miglioramento


Ai ciclamini è dedicato un grande investimento in ricerca e innovazione. Il risultato sono serie di qualità, molto affidabili. L’inaugurazione ha visto in prima fila i dipendenti dell’azienda. Il coinvolgimento personale per la riuscita aziendale è un tema molto sentito e vissuto.

delle varietà dal punto di vista della resistenza delle malattie. Un aspetto che mi ha molto colpito, parlando con Peter van de Pol è il parallelismo che più volte durante la giornata di inaugurazione è stato preso d’esempio. Peter ha infatti raccontano che la sua famiglia in passato coltivava patate. I suoi genitori erano intrappolati tra i vari players della catena produttiva e distributiva. Van de Pol ritiene che i coltivatori di piante in vaso stagionali siano spesso bloccati nella stessa situazione: da una parte chi produce, da un’altra parte chi commercializza e consuma. Questa “distanza” tra le parti può e deve cambiare. L’idea del PlantXperience nasce proprio da questo desiderio di avere un elevato livello di indipendenza dei produttori, indipendenza che può essere raggiunta solo lavorando insieme per creare valore aggiunto al prodotto

Durante l’evento inaugurale, un drone ha catturato l’attenzione del pubblico trasportando sul palco i ciclamini di Schoneveld Breeding.

e collaborando con tutti gli attori della catena. In questo modo si avranno consumatori finali soddisfatti e fidelizzati al prodotto. INVESTIMENTI + PROGETTUALITÀ R Ringraziando Peter van de Pol per la bella giornata non ho potuto fare a meno di notare la forza e la speranza che questo uomo ha deciso di investire in Schoneveld. Investire non solo denaro ma soprattutto cre-dere in una visione, in un progetto per il futuro.. Nella speranza che i suoi figli non facciano i comici e nella speranza che i ciclamini non vengano venduti solo con i droni e al supermercato, aspetto di vedere come Schoneveld intende rivoluzionare il mercato europeo delle piante stagionali da seme e soprattutto il ciclamino. Credo che ne vedremo delle belle! INFORMAZIONI SU SCHONEVELD BREEDING Schoneveld Breeding introduce e commercializza a livello globale piante da fiore innovative, prodotte in modo sostenibile e di qualità per una coltivazione più produttiva, buoni rendimenti di mercato per l’intera catena e per la soddisfazione dei consumatori.

Gli altri tre prodotti di punta di Schoneveld: Primula obconica, Primula acaulis, Campanula. Sostenibilità della produzione e purezza dei semi sono due dei fattori per i quali Schoneveld è leader del mercato. Flortecnica e vivaismo

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, Short n Sassy, Helenium Energetico

Una distesa di fiori arancioni che iniziano a fiorire al principio dell’estate e non smettono fino alla fine dell’autunno! Compatto, resistente alle malattie e a temperature invernali fino a -30° C, fiorisce in abbondanza in pieno sole. E soprattutto, rientra fra le piante a bassa manutenzione tanto richieste dai consumatori.

Helenium autumnale L. ‘Short ‘n’ Sassy’ PBR EU 43299 Pianta protetta da brevetto, riproduzione vietata senza autorizzazione di Plantipp. Chiedila ai tuoi produttori di giovani piante o scrivi a matteo@matteoragni.eu


TENDENZE | piante e fiori

LA SUGGESTIONE DEL

BLU

Una collezione di Agapanthus che comprende diverse colorazioni e diverse dimensioni. Un must have negli assortimenti estivi

L

di Alessandro Coraggio

a prima volta che ho visto un Agapanthus in tutto il suo splendore è stato a 14 anni a casa di un amico napoletano che li coltivava come fiore reciso. Poi mi sono imbattuto in una coltivazione intensiva in Sudafrica. La passione è cresciuta quando ho iniziato a frequentare Patrick Fairweathers, che mi ha fatto scoprire le nuove varietà compatte, rifiorenti e soprattutto precoci. La cosa che mi è sempre mancata tra gli Agapanthus erano le varietà compatte: appartengono a questo genere infatti una decina di specie tutte grandi, vigorose e sudafricane.

UN ECCELLENTE LAVORO DI IBRIDAZIONE Grazie al lavoro di ibridazione e di selezione si è riusciti con il tempo a ridurre la taglia di questa preziosa pianta estiva. La micropropagazione ha permesso a queste nuove varietà compatte di essere sane, omogenee e facili da coltivare. La passione per gli Agapanthus trova molti adepti sia in Italia che in Inghilterra, dove sono riusciti a acclimatare alcune specie sempreverdi. Con le nuove varietà si è lavorato anche molto sulla resistenza al freddo delle varietà sempreverdi. Infatti la grande distinzione che si deve fare con gli Agapanthus è quella tra le piante sempreverdi e le piante vivaci che perdono la vegetazione in inverno. Le selezioni più interessanti, così come emerso anche dall’ultimo HTA National Plant Show, l’Agapanthus è il nuovo re del giardino. Infatti la varietà Fireworks (‘AMB001’) è stata proclamata nuova pianta dell’anno dalla sempre prestigiosa RHS! Quello che ha colpito la giuria inglese, e i tanti appassionati che hanno visitato l’evento,

è stato l’effetto sorpresa di avere un Agapanthus bicolore. Fireworks è la prima varietà di Agapanthus che è uscita dai giardini per entrare nei vasi delle case di molti appassionati. Si sta passando così dal coltivare piante belle per la fioritura estiva in giardino a piante per la coltivazione in vaso dove le piante si possono iniziare a vedere in bocciolo in primavera per poi continuare tutta l’estate fino ad arrivare, soprattutto se coltivati in vasi grandi e freschi, ad avere fiori fino all’autunno. Ovviamente dietro alla vincita dell’Agapanthus Fireworks c’è lo zampino di Patrick che con la sua Fairweather’s Nursery sta introducendo e collezionando moltissime varietà di Agapanthus grazie anche alla collaborazione con De Wet Plant Breeders dal Sud Africa coordinati da Plantipp. INDICAZIONI PER LA COLTIVAZIONE In queste pagine una selezione di Agapanthus scelte per le loro caratteristiche decorative e di ottima performance sia in coltivazione che sul punto vendita. In generale gli Agapanthus hanno bisogno di un terreno ben drenato ma ricco di sostanza organica, con questo tipo di terriccio le piante possono resistere bene sia al freddo invernale che al caldo estivo. Le piante se ben drenate possono resistere fino a -10 ° C e se il terriccio è organico le piante sopportano meglio anche il caldo estivo. In coltivazione si consiglia sempre di coltivare le piante con un ombreg ombreggio che funga anche da antigrandine. Infatti in estate è utile proteggere le piante dal maltempo e soprattutto dalle piccole scottature fogliari che possono accadere se le foglie restano bagnate durante il giorno. Flortecnica e vivaismo

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Agapanthus ‘Brilliant Blue’.

TENDENZE | piante e fiori PUNTI DI FORZA Fioritura abbondante l Dopo cinque anni produce più di cento fiori ogni estate l Fiori di un blu intenso l Portamento compatto (75 centimetri di altezza massima) l Adatto a balconi e terrazzi l Attrae api e farfalle l Facile manutenzione l Pieno sole, terreno drenante l Resiste al secco l Resiste fino a -10° C l

Agapanthus ‘Double Diamond’. PUNTI DI FORZA l Fioritura abbondante l Fiore doppio sterile l Colore bianco puro l Molto compatto: 20 centimetri di altezza massima

LE NUOVE VARIETÀ DI AGAPANTHUS • Appariscenti grazie ai loro fiori che per forma e per colore attraggono l’attenzione. I colori dei fiori degli agapanthus sono principalmente il Blu, Viola, e Bianco. Iniziano ad esserci sempre più varietà bicolore, rosa e porpora scuro. Anche gli steli e i singoli peduncoli florali iniziano ad essere sempre più colorati e interessanti. • La fioritura degli Agapanthus è sempre più lunga ed abbondante. Con alcune varietà come la selezione Ever è possibile anche anticipare la fioritura. Silver Moon è interessante tutto l’anno grazie al fogliame variegato. • Resistenti al caldo, al freddo e alla coltivazione in contenitore. Riuscire ad avere un Agapanthus fiorito in vaso è una delle sfide che hanno coinvolto maggiormente gli ibridatori sudafricani. Portare gli Agaanthus in casa non solo come fiore reciso ma anche come pianta fiorita è una sfida che permette a molti floricultori di aumentare il loro assortimento con piante di valore. PUNTI DI FORZA l Ombrello grande con fiori penduli l Rifiorente l La fioritura dura tre mesi l Sempreverde l Bicolore: blu e bianco l Fogliame pulito, corto e lucido l Resiste fino a -10° C l Terzo posto al Chelsea Flower Show 2019

Agapanthus ‘Northern Star’. PUNTI DI FORZA Fioritura abbondante l Colore blu intenso l Fiorisce anche quando la pianta è giovane l Pieno sole, terreno drenante l Cresce fino a 80 centimetri di altezza e 60 di larghezza l Resiste al freddo fino -18° C l Perfetto per bordure di perenni l Attrae api e farfalle l

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Flortecnica e vivaismo

Agapanthus ‘Fireworks’.


PUNTI DI FORZA l Combinazione unica di fiori e foglie l Fogliame variegato l Fiori blu l Fioritura abbonante l 60 centimetri di altezza, 40 di larghezza l Pieno sole, terreno drenante l Moderatamente resistente al freddo Agapanthus ‘Silver Moon’.

Agapanthus Ever Sapphire. PUNTI DI FORZA l Varietà compatta l Tanti fiori l Fiorisce prima degli altri l Colore dei fiori blu intenso l Stelo corto e di colore verde scuro l Fiorisce dalla primavera fino all’autunno l Pianta semi persistente anche in inverno Agapanthus Ever White.

PUNTI DI FORZA l Fiori bianchi e luminosi l Ottima resistenza al caldo l Pianta compatta l Pianta semi persistente anche in inverno l Stelo corto di colore verde scuro l Lungo periodo di fioritura l Fiori adatti ad essere recisi

Agapanthus ‘Twister’.

PUNTI DI FORZA l Fioritura abbondante l Fiori bicolori che sfumano dal blu al bianco l Portamento compatto, altezza massima 70 centimetri l Adatto a coltivazione in vaso e in balcone l Adatto a bordure di perenni l Resiste fino a -15° C l Pieno sole, terreno drenante l Attrae api e farfalle Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | marketing

ORTENSIE,

COME UN DIPINTO

Per rendere possibile il coinvolgimento emozionale dei consumatori occorre inserire le piante in un contesto. Etichette e forex trasmettono le informazioni e le suggestioni necessarie perché l’esperimento riesca colloquio di Marta Meggiolaro con Francesca Cangianiello

Un esempio di allestimento con le ortensie in un garden center. La macchia di colore attira il visitatore.

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e ortensie sono uno dei grandi amori di Francesca, che due anni fa le ha rese protagoniste di una campagna pubblicitaria che aveva fatto centro. E in effetti sono uno dei prodotti di punta di Leonessa, Vivai la giovane azienda bresciana che coltiva e vende piante per i garden center nostrani e per l’estero. Molte le specie e le varietà a disposizione a catalogo: la collezione ad oggi vanta ben 62 varietà di Hydrangea macrophylla, con infinite sfumature di colori. Ma accanto a una sapiente scelta delle varietà non possono mancare i corretti strumenti di marketing.

La qualità del prodotto con i giusti supporti grafici, abbinata ad un’accattivante esposizione, sono il mix vincente per promuovere le vendite 40

Flortecnica e vivaismo

UN PO’ DI STORIA Il mondo delle ortensie è ricco di varietà: Macrophylla, Arborescens, Serrata, Aspera, Paniculata, Quercifolia e Petiolaris. Provenienti dalle Indie Orientali, fu il francese Philibert de Commerson, nel 1771, a battezzarle con il nome della figlia del principe di Nassau: Hortense. Il nome botanico, Hydrangea, deriva da due parole greche: hydros (acqua) e angeion (vaso), per la particolare forma delle capsule contenenti i semi, che assomigliano a delle piccole conche d’acqua. DA PROPORRE TUTTO L’ANNO «La prima cosa da ricordare è che la vendita dell’ortensia non ha una vera e propria stagionalità. In realtà la domanda del cliente finale è sempre alta e spesso ci ritroviamo a venderle nei periodi più insoliti dell’anno» mi dice Francesca «Anche se chiaramente possiamo identificare un momento “di punta” per la vendita. L’ortensia, la macrophylla in particolare, inizia a darci grandissime soddisfazioni dal mese di maggio: arriva in sordina a rubare il posto alla sovrana dei giardini, la rosa». I clienti principali di Leonessa sono i centri di giardinaggio. Cosa deve avere una pianta per fare centro in questo contesto? «Poniamo di essere nel momento clou delle Hydrangea, che si presentano ricoperte di fiori. Come presentarle sul banco di vendita? Prima di tutto, pensando agli abbinamenti e proporne alcuni in piccoli corner espositivi in prossimità dei banchi di vendita che catturino l’occhio del consumatore è certamente una strategia per invogliare gli acquisti e far sì che il cliente dica “Anch’io potrei farlo”». Quali sono gli abbinamenti ideali? «Hosta, Felci, Hedere, Lavanda, Perovskia, Hakonechloa, Salvia nemorosa, Stipa, Cotinus, Pittosporo Heterohpyllum, Heuchera, Carex e rose. Il garden deve suggestionare con la composizione che presenta.


La campagna adv per le ortensie permette di scegliere fra un’immagine “hipster” e una più romantica. Molto curate entrambe, permettono di raggiungere differenti target di consumatori.

Il cliente solitamente è attratto dal colore e dalla

comunicazione

chiara e facilmente

interpretabile EMOZIONE + INFORMAZIONE Ma si può fare di più, grazie alla comunicazione. Ad esempio, provando a suggerire l’immagine del giardino come tela di un’artista, in cui le piante sono la tavolozza colori, le mani del giardiniere (abbinate ad una buona dose di pazienza) il pittore. Poi è tutto un gioco fra seguire il proprio gusto e rispettare le necessità delle piante. Come non innamorarsi di un mondo così ricco di

La collezione di ortensie si dividono in cinque gamme, ognuna rappresentata da un colore e da una poesia.

sensi e magia? Questo è il messaggio che il garden center dovrebbe trasmettere ad ogni visitatore». «Chi entra nel garden center ha voglia di fare da sé, di mettersi alla prova, di sperimentare prima nel garden e poi a casa esperienze positive legate al rapporto con piante e fiori. Ma spesso sono persone che hanno bisogno di essere accompagnate e seguite in questa impresa che tanto li affascina. Il cliente solitamente è attratto dal colore e dalla comunicazione chiara e facilmente interpretabile. Per questo Leonessa ha creato una linea di etichette accattivante e di facile lettura, che sul fronte riporta una fascia colorata che indica la gamma a cui appartiene la pianta, il nome della varietà ben in vista e le caratteristiche principali; sul retro invece si trova l’altezza massima della pianta, il periodo di fioritura, la posizione e la quantità di acqua necessaria. Ad esaltare l’aspetto romantico della pianta, una citazione poetica dif differente per ognuno dei cinque colori della gamma presente nella collezione di Leonessa. Ma non è finita qui, a valorizzare ulteriormente la collezione, a fronte di un ordine minimo si ha in omaggio un forex personalizzato dedicato all’ortensia con la possibilità di scegliere fra quattro varianti. La qualità del prodotto con i giusti supporti grafici, abbinata ad un’accattivante esposizione, sono il mix vincente per promuovere le vendite». PIANTONARIO 2019 Il 28 agosto Leonessa aprirà le porte di casa con oltre 1000 metri quadrati di allestimenti suggestivi. Un’intera giornata dedicata a piante, sinergie, incontro, confronto. Grazie alla continua collaborazione tra Leonessa Vivai con il dottor Andrea Sales, Erica Cherubini e AINEM (Associazione Italiana di Neuromarketing), Leonessa proporrà ai suoi ospiti due esclusivi momenti formativi, in una giornata esplosiva pronta a stupirvi, seguendo questo tema: “Dall’arte alla magia delle piante!”. Per informazioni: eventi@leonessavivai.it Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | novità IN BREVE • Ben radicate nel terreno, resistono alle basse temperature fino a -20° C • Buona tolleranza al secco • Fioritura da metà luglio a settembre • La potatura è consigliata una volta all’anno, fra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera • Terreni drenanti • Esposizione in pieno sole

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ra le piante ornamentali è sulla cresta dell’onda, è sempre più richiesta e piace per l’ampia gamma di colori della fioritura che la adorna nella bella stagione. Oggi la famiglia della Lagerstroemia indica si arricchisce del gruppo ‘Black Solitaire’ , che in più presenta la foglia nera. Originarie degli Stati Uniti, sono distribuite in Europa da DHM Innovazione e le prime nove Lagerstroemia ‘Black Solitaire’ saranno disponibili a breve anche sul mercato italiano tramite Vivai Nord,, che ne ha ottenuto la licenza per la moltiplica moltiplicazione e la produzione. La loro introduzione in Italia avviene sulla scia di buone performance all’estero: secondo le indicazioni commerciali degli Stati Uniti, infatti, le varietà di ‘Black Solitaire’ stanno ottenendo successo nel gradimento degli utilizzatori e, quindi, nella vendita.

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EFFETTO ESTETICO MODERNO Il fogliame nero, intenso e brillante, contrasta con i colori dei fiori e la rende una pianta ornamentale dal gusto decorativo molto contemporaneo, giocato sui contrasti. Per quanto riguarda la coltivazione, se le piante di queste

varietà sono ben radicate nel terreno, resistono alle basse temperature fino a -20° C, dimostrando anche una buona tolleranza al secco. Temperature calde combinate con una forte illuminazione tra maggio e giugno rappresentano le migliori condizioni per un’ottima fioritura, che si verifica da metà luglio a settembre. La potatura è consigliata una volta all’anno, fra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, lasciando la struttura con i rami maturi da cui origineranno i rami giovani che possono portare molte infiorescenze. Per quanto riguarda invece il terreno, come tut tutte le Lagerstroemie, anche le ‘Black Solitaire’ preferiscono terreni drenanti ed esposizione in pieno sole.

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Black Solitaire® ‘Crimson Red’.

GIOCHI

DI CONTRASTO Elevato valore ornamentale per la nuova serie composta da nove varietà di Lagerstroemia indica a foglia scura. Senza dimenticare l’abbondante fioritura estiva di Bianca Belfiore

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PER INFORMAZIONI Vivai Nord snc, Via Brianza 1/A, 2 2040 Lurago d’Erba (CO) Italy Tel.: +39 031 699749 - Fax: +39 031 699804 vivainord@tin.it - www.vivainord.it Black Solitaire® ‘Blush’.

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Black Solitaire® ‘Best Red’.

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Flortecnica e vivaismo


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5

Black Solitaire® ‘Lavender Lace’.

LAGERSTROEMIA INDICA ‘BLACK SOLITAIRE’®: LE VARIETÀ DISPONIBILI IN ITALIA N°

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Black Solitaire® ‘Mystic Magenta’.

Nome varietà

Colore fiori

1

‘Best Red’®

Rosso vivace

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‘Blush’®

Rosa tenue

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‘Crimson Red’®

Rosso-cremisi vivace

4

‘Lavender Lace’®

Lavanda

5

‘Mystic Magenta’®

Rosso-magenta

6

‘Pure White’®

Bianco brillante

7

‘Purely Purple’

Viola vivace

8

‘Red Hot’®

Rosso caldo, vivace

9

‘Shell Pink’®

Rosa corallo

®

Black Solitaire® ‘Shell Pink’.

Black Solitaire® ‘Pure White’.

6 Black Solitaire® ‘Purely Purple’.

7 Black Solitaire® ‘Red Hot’.

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TENDENZE | eventi

I TRIALS NO N

Salvia Joy, di Jaldety.

Appuntamento fisso in settimana 24 quello con i Flower Trials, che porta in Olanda migliaia di professionisti curiosi di vedere in anteprima le novità della floricoltura mondiale di Alessandro Coraggio

I

n settimana 24 l’ombelico del florovivasimo è l’Olanda. Sono stati più di settemila i professionisti e gli appassionati che da 66 Paesi diversi si sono concentrati lì per vedere cosa bolle in pentola. 62 breeder hanno saziato la loro fame di novità con centinaia di introduzioni e molte più varietà già esistenti di piante da vaso e da giardino. Il parere raccolto fra i coltivatori, i distributori e i retailer che hanno visitato le sedi dei Flower Trials è sempre lo stesso: «Non ci si stanca mai di prendere parte a questo evento». CONDIVIDERE FA BENE Il numero dei visitatori internazionali, come sempre, è alto e anche quest’anno nuove delegazioni hanno preso parte all’evento, in particolare da Taiwan, Messico e Corea. Il numero totale di visitatori locali ha mostrato un leggero declino rispetto al 2018, il che certamente può essere imputato al Whitsun weekend che precedeva la settimana 24, e al maltempo. Con il ritorno del bel tempo anche il numero dei visitatori ha ricominciato a crescere, fino ad attestare la data di giovedì come un record di ingressi. Per quanto riguarda gli espositori, crescono del 9% quelli presenti nelle cinque location dei Flower Trials.

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Flortecnica e vivaismo

Gli allestimenti, sempre molto curati, hanno ricevuto l’apprezzamento degli oltre settemila visitatori.


Importante la presenza di delegazioni dall’Oriente, a cui quest’anno si è aggiunta la Corea.

O N STANCANO MAI

Fuchsia Polar, di Volmary.

Un risultato positivo ottenuto anche grazie alla politica di “condivisione” che è stata proposta quest’anno agli espositori. Infatti, a causa del crescente numero di espositori, a questi è stato proposto di condividere gli spazi espostivi, per rendere la visita più semplice. E in effetti, le location che hanno visto la partecipazione congiunta di più aziende hanno segnato il numero di visite più alto. Una SAVE THE DATE conferma arriva anche La prossima edizione dei Flower Trials dagli espositori stessi. si terrà dal 9 al 12 giugno 2020. Gill Cordless, marketing manager di Sakata Ornamentals Europe e segretario della Flower Trials Foundation ha dichiarato: «Se prendiamo ad esempio la mia azienda, siamo soddisfatti della decisione di accogliere Queen Genetics e Van den Bos nella nostra location. L’assortimento più vario in esposizione ha generato una differenziazione dei visitatori, e noi vediamo questo come un risultato positivo per i Flower Trials in generale». Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | eventi COLORE BRILLANTE, FIORI ATTRAENTI, IMMAGINE FRESCA Sono queste le tre caratteristiche che hanno convinto la giuria a premiare Begonia Dreams Garden MacaRouge con la medaglia d’oro di FleuroStar. Si tratta di una begonia estremamente facile da mantenere, i cui fiori sono colorati di un bel rosso acceso. Perfetta per gli spazi outdoor, durante la fioritura si copre di una moltitudine di fiori rossi dal cuore giallo. MacaRouge è vigorosa, cresce bene in vaso ma è anche un’ottima bordura. IL FATTORE WOW SI VESTE DI ROSSO Come di consueto durante i Flower Trials si è tenuto il concorso di FleuroStar, che prevede la partecipazione delle novità di stagione dei membri di Fleuroselect. Una giuria formata da trenta professionisti del settore fra cui ibridatori, produttori, retailer e venditori hanno valutato l’attrattività nel punto vendita e il potenziale commerciale delle piante candidate: il fattore “wow”, insomma. Il riconoscimento è molto ambito perché potersi fregiare della vittoria – e del premio ad essa connessa – è considerato un valido aiuto alla vendita della pianta vincitrice. La vincitrice di quest’anno ad esempio riceverà un considerevole supporto marketing da Waterdrinker, un grande grossista olandese che ha fra i suoi clienti garden center e fioristi a livello internazionale, e che ha offerto come premio una posizione di prim’ordine per questa pianta nel suo Green Trade Center per la durata di un

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Flortecnica e vivaismo

Pilotus Exaltatus Joey®, di Benary. Cleome Spindance Violet, di Cohen.

mese. Stokvis, la casa produttrice di numerosi programmi televisivi olandesi sul giardinaggio, presenterà la vincitrice all’interno di uno dei programmi più seguiti. Pull Position, infine, un’azienda specializzata nel marketing per il retail, ha offerto un progetto su misura che assegna alla nuova vincitrice una posizione di rilievo nella prossima brochure di DeschPlantpak. A questo punto possiamo anche svelare il nome della vincitrice: è Begonia Dreams Garden MacaRouge di Beekenkamp Plants.


TENDENZE | stagionali

È

costato tanto in termini di energia, di tempo e di denaro, ottenere un Impatiens walleriana resistente alla peronospora. Un investimento che negli Stati Uniti rispondeva a uno stato di emergenza riconosciuto, data la moria delle coltivazioni che aveva messo in difficoltà tutta la filiera. PanAmerican Seed, che ha ottenuto nei suoi laboratori la genetica giusta, ha annunciato recentemente che la sua seria di Impatiens, Beacon™, è ora brevettata.

IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE Beacon™ eacon™ come dicevamo è un nuovo Impatien walleria walleriana resistente alla peronospora, disponibile in sei colori e in due mix, senza rischio di scolorire durante la stagione. Ma le richieste di brevetti per PanAmerican non finiscono qui. «Fin dal suo debutto ufficiale all’inizio di quest’anno, l’interesse che Beacon ha suscitato è stato sorprendente. Ricevere questo brevetto sottolinea la fiducia che questo prodotto dà e siamo orgogliosi di riportare un fiore così importante sul mercato» ha dichiarato Lisa Lacy, global product manager di PanAmerican Seed, membro chiave del team che ha portato al lancio di Beacon sul mercato «Ora abbiamo altri brevetti da portare avanti, non ci fermiamo qui». Impatiens Beacon™ è stato presentato ai California Spring Trials a marzo; una quantità limitata di semente è disponibile ora negli Stati Uniti, mentre la disponibilità su scala globale partirà da gennaio 2020. LE NOVITÀ PER L’EUROPA Aspettando che il nuovo Impatiens sia disponibile da noi, A durante i Flower Trials olandesi PanAmerican Seed ha messo in mostra le sue qualità con un piccolo trial in cui ha paragonato Beacon con gli altri Impatiens walleriana,

mettendone in risalto le prestazioni superiori. I Flower Trials sono stati l’occasione per presentare molte novità già disponibili agli oltre 1400 visitatori che si sono recati alla loro esposizione nella regione di Aalsmer. In totale sono state più di cento le novità presentate. Ne citiamo alcune partendo da Leucahtemum Madonna, medaglia d’oro di FleuPER INFORMAZIONI roselect, le serie di Zinnia Zesty™ e la nuova www.beaconimpatiens.com caledula Flamenco. Appesa sopra il banco, www.panamseed.com la nuova Calibrachoa Kabloom™, accanto a una distesa di Petunia Wave® e di viola Cool Wave®. Erano presenti tutte e quattro le serie di Petunia Wave, incluse la nuova Easy Wave® Lavender Sky Blue, Cool Wave Strawberry Swirl, e Raspberry Swirl. Fra le perenni, Lavandula Bandera che ora include due nuovi colori, Deep Purple e Deep Rose.

Beacon Impatiens Landscape.

NOVITÀ DAGLI USA Beacon™, l’Impatiens walleriana ibridato da PanAmerican Seed, è ora protetto da brevetto, e sarà disponibile in Europa da gennaio 2020 di Costanza di Matteo Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | fiere

TRE GIORNI

DI B

Il verde sta bene a tutti, recita lo slogan di quest’anno. Ecco perché Plantarium continua a essere punto di riferimento per il florovivaismo internazionale. Bene anche Garden Trials and Trade di Costanza di Matteo

PER APPROFONDIRE www.gardentrials.com

L’

appuntamento più atteso di agosto si terrà dal 21 al 23 del mese presso il Plantarium building, a Denemarkenlaan in Olanda. Un’occasione da non perdere per incontrare aziende e imprenditori che lavorano nel settore del florovivaismo e che in questa sede cercano ispirazione e nuove collaborazioni anche al di fuori del settore per avere maggiori opportunità di crescita. Stiamo parlando naturalmente di Plantarium.

IL VERDE STA BENE A TUTTI La trasversalità e l’internazionalità del settore sono ben sintetizzati nello slogan di questa edizione, la trentasettesima per essere precisi: “Green fits all”. Scopo dichiarato dell’organizzazione infatti è proprio offrire nei tre giorni di fiera una piattaforma per sviluppare partnership. E sempre a proposito PLANTARIUM della positività delle collaborazioni, anche Dal 21 al 23 agosto quest’anno, visto il successo degli scorsi Registrazioni aperte anni, gli organizzatori confermano la collawww.plantarium.nl borazione con Groen-Direkt che si troverà in due sale adiacenti presso l’International Trade Center Boskoop / Hazerswoude. Una piccola novità per quanto riguarda le date: quest’anno si conferma la tradizionale trentaquattresima settimana, ma il Board of the Nursery Trade Fair Foundation sta 48

Flortecnica e vivaismo

considerando di anticipare alla settimana precedente, a partire dal 2020. Il format è lo stesso dello scorso anno: tre giorni di show che offrirà spazio a coltivatori, vivaisti, rivenditori e fornitori. Sono attesi 11.000 visitatori professionali da 44 paesi. Il layout, come sempre sarà molto curato e gli espositori hanno potuto scegliere fra tre formule differenti. SI PUÒ FARE (ANCORA) DI PIÙ Come l’anno scorso, anche quest’anno in contemporanea ai Flower Trials ha avuto luogo lo show Garden Trials and Trade, organizzato da Plantarium. La seconda edizione ha ricevuto un buon apprezzamento in generale, sia da parte degli espositori, che hanno sottolineato la qualità dei visitatori, sia dai visitatori, che sono rimasti colpiti dalla gamma di prodotti in esposizione e dalla buona organizzazione dello spazio. Buona la percentuale di visitatori internazionali, che sono venuti, oltre che dai mercati


I BUSINESS

europei “classici”, anche da Australia, Canada, USA, Giappone, Cina e Russia. Diminuisce leggermente il numero di visitatori rispetto alla prima edizione dell’anno passato. Ma gli organizzatori sono già al lavoro sulla prossima edizione, tenendo conto anche dei feedback ricevuti dai visitatori, per far crescere non solo la qualità ma anche i numeri di questa giovane iniziativa.

LA PIÙ BELLA NOVITÀ Sono state ventisei le cultivar presentate nella galleria delle novità e presentate alla giuria, che ne ha selezionate diciannove. È Clematis ‘ST17333’ (Multi Pink), la migliore novità premiata durante i Garden Trials and Trade. Presentata da Van der Starre di Boskoop, presenta una combinazione unica fra la forma del fiore e il colore. deriva da Clematis ‘Hagley Hybrid’ ed è altrettanto forte, sana e vigorosa. La Royal Boskoop horticultural Society l’ha giudicata un’introduzione eccellente e innovativa.


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12 PRIMO PIANO / legislazione La privativa in sette passaggi

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37 tendenze Agapanthus, la passione per il blu aumenta. Le varietà più compatte e più resistenti

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