Flortecnica e vivaismo n. 407

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TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

407

dal 1977 informa il settore

Ottobre / Novembre • anno MMXIX

*

I fratelli Morel attualmente alla guida dell’azienda di famiglia hanno festeggiato il centenario dalla fondazione inaugurando le nuove serre dedicate allo svolgimento delle prove commerciali e alla coltivazione delle linee sperimentali.

Morel, cent’anni di ciclamini dal “tocco francese” e dai colori sempre più brillanti 14 PRIMO PIANO / aziende Meilland, alla ricerca della rosa “per tutti”

33 TENDENZE / andamenti Bene le sempreverdi, con focus sul viburno

PRODUZIONE

21 stagionali I risultati delle prove

sulle diapladenie del Centro Po di Tramontana

26 aziende Giambò Piante, pronti

a rispondere alle nuove esigenze del mercato



Via Nazionale Km. 57 + 07 98054 Furnari (ME) Italia tel. fax +39 0941 802051 www.giambopiante.it info@giambopiante.it



EDITORIALE | questo numero

L

a copertina di questo Flortecnica ci porta sulla Costa Azzurra, a Fréjus, per festeggiare i 100 anni di Morel. Un’occasione per inaugurare anche le nuove serre costruite per ottimizzare le prove commerciali da una parte, dall’altra per aumentare la superficie di produzione usata per le linee sperimentali di ricerca. E rimaniamo in Francia, grazie alla bella intervista di Matteo Ragni con Alain Meilland, alla guida di una delle più importanti aziende di genetica nel campo delle rose, che in italiano ci ha confessato: il nostro obiettivo è ottenere rose sempre più rose profumate, rifiorenti e resistenti alle malattie. Parole che sintetizzano la visione del futuro della rosa. Una visione che nasce dall’esperienza di una vita, anzi, non una, ma tante, spese per arrivare fino a noi con la stessa generazione di Meilland. Poi, a pagina 21, dalle rose passiamo alle dipladenie, grazie alle prove del Centro Ortofloricolo Po di Tramontana, che hanno segnato un passo avanti rispetto alla resistenza al calore. Qui, Giovanna Pavarin ha coltivato le varietà di sette differenti aziende e noi ne abbiamo selezionate 14, segnalando alcune caratteristiche particolari. Per parlare ancora di coltivazione siamo andati in provincia di Trento e poi in Sicilia, mentre dall’Olanda ci arrivano gli ultimi report di Groen Direkt. E alla fine siamo volati a Francoforte e a Essen, per scoprire le ultime novità di Christmasworld e IPM. Allora, pronti a partire anche voi?

di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

P

rovo un’invidia verde, secca e bruciante. Nelle ultime settimane ho incontrato numerosi ibridatori. Tutti matti gli ibridatori, l’ho sempre detto. Mi difendo quando li incontro, li considero degli ingenui, dei sognatori; degli “artisti”. Mi mangio il fegato dall’invidia, mi si secca la lingua dalla gelosia, mi bruciano gli occhi dal desiderio di essere anche io capace di creare qualcosa di vero, unico, eccezionale. Un’invidia, la mia, che non tiene conto degli anni di lavoro, della pazienza dell’attesa, della voglia di migliorare. Una secca e bruciante voglia di affermazione di sé. Un desiderio di riempire il proprio ego che viene prima ancora della forma della pianta, del colore dei fiori, della forza delle radici. Un’affermazione del proprio volere sulla natura, diventare come degli dei che dispongono della natura e degli uomini a loro piacimento. Io non sarò mai un ibridatore, non sarò mai un coltivatore, ma un appassionato narratore dei sogni degli ibridatori, la voce delle piante, che con le loro storie sono capaci di placare la mia invidia.

di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 407 - 2019 Ottobre / Novembre

Flortecnica

TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

407

dal 1977 informa il settore

Ottobre / Novembre • anno MMXIX

*

I fratelli Morel attualmente alla guida dell’azienda di famiglia hanno festeggiato il centenario dalla fondazione inaugurando le nuove serre dedicate allo svolgimento delle prove commerciali e alla coltivazione delle linee sperimentali.

Morel, cent’anni di ciclamini dal “tocco francese” e dai colori sempre più brillanti 14 PRIMO PIANO / aziende Meilland, alla ricerca della rosa “per tutti”

33 TENDENZE / andamenti Bene le sempreverdi, con focus sul viburno

PRODUZIONE

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21 stagionali I risultati delle prove sulle diapladenie del Centro Po di Tramontana 26 aziende Giambò Piante, pronti a rispondere alle nuove esigenze del mercato

PRIMO PIANO

IN COPERTINA Grandi festeggiamenti a Frejus, nel sud della Francia, dove la storica azienda ibridatrice di ciclamini, Morel, che ha compiuto cent’anni, ha inaugurato le nuove serre dedicate alle linee sperimentali.

PRODUZIONE

09 COPERTINA

21 STAGIONALI

100 anni di savoir faire nei ciclamini di Marta Meggiolaro

Caldo estivo, prova superata di Giovanna Pavarin

25 AZIENDE

14 RACCONTI

Floricoltura, innanzi tutto colloquio con Matteo Roncador di Francesco Tozzi

Latitudine rosa di Matteo Ragni

28 AZIENDE

Agrumi che sanno di sole di Marta Meggiolaro

30 EVENTI

Florovivaismo applicato di Filippo Terragni

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Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI

N° 407 - Ottobre / Novembre 2019 DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Costanza di Matteo, Jacopo Fromelli, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo, Pietro Vanetti

32 TENDENZE

GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon

32 ANDAMENTI

Sempreverdi, avanti tutta di Costanza di Matteo

PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net

36 CONSUMER

SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net

Fiori e piante, scelta digitale di Costanza di Matteo

39 DISTRIBUZIONE

STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

42 FIERE

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi

Nuove parole d’ordine per il retail di Marta Meggiolaro

IPM nuova di zecca di Filippo Terragni

44 MARKETING

Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

Guarda la stella di Bianca Belfiore

47 APPUNTAMENTI

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

Tempo di opportunità colloquio con Francesca Cangianiello di Marta Meggiolaro

ASSOCIATA AD

RUBRICHE e d i z io n i

05 EDITORIALE

Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni

18 FATTI & BREVI

News dal mercato

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario

50 FOCUS/MERCATI

10,2 miliardi di euro di Filippo Terragni

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Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.it Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | copertina

S

ituata sulla Costa Azzurra, dal 1970 Frejus è la sede di Morel sas, che ibrida ciclamini da cent’anni. Il clima mediterraneo non è quello ideale per i ciclamini, che non amano il caldo, gli sbalzi di temperatura e il vento; eppure, è proprio in queste condizioni estreme che Morel riesce a sviluppare una genetica robusta per i suoi ciclamini, che risultano quindi adattabili sia alle condizioni dei climi del Sud e del Nord. I fratelli Guy, Paul-Henri e Olivier Morel hanno saputo raccogliere l’eredità paterna e fraterna (erano sei, inizialmente) e stanno traghettando l’azienda nel nuovo millennio raccogliendo le sfide che il nuovo mercato propone. La spinta verso l’innovazione e il rinnovamento non si spegne, nonostante anzi forse proprio in virtù della storia che questa azienda ha alle spalle: proprio i festeggiamenti del centenario sono stati l’occasione per inaugurare le nuove serre dedicate ad accogliere i visitatori

durante le prove commerciali da una parte, dall’altra aumentare la superficie di produzione usata per le linee sperimentali di ricerca. SERRE OTTIMIZZATE L’esperienza raccolta nelle vecchie serre, situate a 500 metri, ha consentito nella costruzione delle nuove di ottimizzare il progetto e gli spazi per ottenere più superficie per la selezione, per aumentare la produzione di semi, oltre a rendere i trial più belli. Le nuove serre sono alte cinque metri, hanno un sistema di ventilazione con doppia apertura, dotato di Insect Proof. I pannelli sono stati imbiancati, e si è notato che la nuova serra è più calda di 2 gradi. D’altro lato la luce è molto più omogenea e diffusa, senza le ombre che si verificavano nella vecchia serra. È stato scelto uno schermo termico Svensson. Il riscaldamento è ad aria soffiata, il combustibile è gas naturale. L’irrigazione è goccia a goccia e la fertilizzazione

ABBIAMO PARLATO DI: • • • • • • • • • • •

Latinia Success Metalis Indiaka Tianis Success Fantasia Metis fucsia vivo Smartiz rosso brillante Halios Curly Halios Rebelle Halios Cattleya Halios Mélange

100 ANNI DI SAVOIR

FAIRE NEI CICLAMINI

Grandi festeggiamenti per la storica azienda ibridatrice Morel, che animata da instancabile passione ha inaugurato la nuova serra e ha in serbo molte novità di Marta Meggiolaro foto di E. Ulzega

©

Cyclamen Morel

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PRIMO PIANO | copertina Olivier Morel, presidente di Morel sas, durante il discorso di apertura della giornata. L’inaugurazione delle nuove serre con il taglio del nastro da parte dei tre fratelli Morel.

è un sistema a due vasche, una alimenta i grandi fiori e l’altra alimenta i fiori midi e mini. Sono stati scelti bancali a rete metallica, perché è stato notato che in questo modo la temperatura resta più omogenea e sono più arieggiati. Il programma climatico è stato progettato da un’azienda Joan Verges, il perito tecnico di Morel, conduce uno dei gruppi lungo i bancali delle prove.

OTTIME PERFORMANCE OUTDOOR Le prove esterne evidenziano la buona resistenza dei ciclamini Morel selezionati con il label Oustanding Cyclamen, che raccoglie le varietà adatte per la piantagione in giardino. Considerando che l’ondata di maltempo che ha colpito il nostro Paese è stata sentita anche qui, la condizione dei ciclamini è ottimale. Per fare parte della selezione Outstanding Cyclamen i ciclamini devono avere un punteggio di almeno 7/10 sommando il risultato di questi criteri: salute delle piante; fogliame; numero fiori; omogeneità. Una garanzia in più che Morel fornisce ai suoi clienti. 10

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monegasca, Enoleo, ed è lo stesso in tutte le serre Morel. Questo trial a cui abbiamo potuto assistere, insieme ad altre duecento persone invitate, è stata una vera e propria prova per tutta l’azienda, perché usare la nuova serra ha voluto dire proprio mettere tutto alla prova. PROVE A TUTTO TONDO Da oltre 20 anni a novembre si svolgono a Frejus le prove varietali, che riuniscono più di 400 varietà di ciclamini ibridi F1. L’evento è riservato ai professionisti e permette di valutare i comportamenti degli ibridi, le precocità, il mantenimento delle linee. Ogni varietà sperimentale è testata per tre anni in otto Paesi, in ventitré siti climatici diversi. Le prove esterne permettono invece di testare i ciclamini in condizioni più estreme, per va-


Laurence Prete è il contatto italiano di Morel e ha guidato uno dei gruppi italiani nelle serre.

lutare la resistenza alla pioggia, la resistenza al freddo, la durata della vita dei fiori delle diverse varietà. I ciclamini vengono osservati da ottobre a febbraio ed è possibile su richiesta visionare i risultati delle prove. Infine, in Olanda si svolgono le prove di produzione, durante due settimane in ottobre. Queste prove servono per dimostrare il comportamento delle sei serie di ciclamini ibridi F1 nel clima nordeuropeo. Ogni anno vengono coltivate oltre 45mila piante, al ritmo di un bancale per varietà, occupando tremila metri quadrati di serre. In questo modo si verificano le prestazioni delle varietà, l’affidabilità dei colori e l’omogeneità della genetica. COLORE, COLORE, COLORE Come si legge nella storia dell’azienda, la sensibilità per il colore è una delle caratteristiche della selezione di Morel, e un vantaggio ulteriore di queste nuove serre è stato proprio il fatto che ha fatto emergere i colori dei ciclamini in modo più intenso. Il risultato? La distesa dei ciclamini nelle serre inondate di luce è un mare di rosa, di rossi, di bianchi, in cui, se si concentra lo sguardo, si notano sfumature particolari di rosa salmone, corallo, Lo spazio dedicato all’internazionalità di Morel: i ciclamini sono stati presentati in diverse ambientazioni a seconda dell’area geografica.

petali orlati di bianco, foglie brillanti, quasi argento. La nostra guida ci conferma che lo spostamento della coltivazione in queste serre ha permesso ai colori di emergere molto meglio. In particolare i rossi e i bianchi splendono. Per quanto riguarda le linee di Morel, ecco cosa abbiamo notato durante la visita. Fra le novità in

Molti i rappresentanti del mercato orientale presenti all’evento.

MOREL, UNA STORIA DI FAMIGLIA Siamo nel 1919, a Châtillon-sur-Chalaronne, dove Pierre Morel possiede uno stabile orticolo in cui coltiva ciclamini, primule e ortaggi. All’epoca, il ciclamino richiedeva 18 mesi di coltura dal seme fino alla pianta fiorita! Oggi con il miglioramento delle varietà e delle tecniche colturali, questo periodo si riduce a 6 -8 mesi. Negli anni 1930, l’impresa P. Morel è premiata alle esposizioni orticole di Lyon, e suo figlio Charles si appassiona alla selezione, in cui vuole migliorare i colori. Questa sensibilità per l’importanza e l’intensità delle tonalità è oggi ancora un carattere distintivo delle selezioni Morel. Con la creazione della sua impresa a Golfe Juan, Charles Morel diventa negli anni Sessanta un ibridatore riconosciuto al livello internazionale. Commercializza il tipo diploide “a grandi fiori”, il tipo tetraploide a “fiori giganti” e quello a “fiori mostruosi” in cui dominano i rossi. Questa selezione, realizzata nel sud della Francia, possiede un carattere unico per la sua resistenza al caldo, una delle particolarità specifiche alla genetica Morel, che ritroviamo oggi. Nel 1975, Charles Morel cede la sua impresa con tutto il suo potenziale genetico ai suoi figli. Inizialmente sei, poi quattro, infine tre attualmente alla guida. Guy, Paul-Henri e Olivier proseguono l’avventura, ognuno con il proprio talento. Grazie alla loro volontà comune e alla perseveranza delle loro squadre, l’impresa conosce un ampio sviluppo riconosciuto internazionalmente. Il polo della ricerca si è arricchito questi ultimi 10 anni e oggi è composto da due selezionatrici a tempo pieno con un team di supporto. Sulle tracce di Guy Morel, Céline Pesteil e Violaine Vanpouille operano per rispondere ai bisogni di un mercato sempre più esigente in termini di qualità e di diversità. Le prospettive future le hanno condotte ad aumentare fortemente la quantità di ibridi sperimentali e ad adattare le loro strategie di selezione. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | copertina Le prove esterne quest’anno hanno mostrato buoni risultati, considerando anche che il sud della Francia è stato colpito dal maltempo che ha coinvolto anche le regioni italiane.

Il momento conclusivo della mattinata, in cui i due fratelli, insieme a Heloïse Morel, l’ultima generazione entrata in azienda, hanno piantato tre alberi che simbolicamente rimandano alla longevità e al prospero futuro augurato all’impresa.

La foto di gruppo finale; sullo sfondo, le nuove serre inaugurate in occasione del centenario.

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prova e le pre introduzioni, abbiamo visto la maggior parte delle future novità. Tra le serie dei grandi fiori i Latinia Success nella nuova serra hanno dato piante più compatte, con grandi fiori e maggior omogeneità. La ricerca nel Latinia punta a migliorare gli sfumati in modo da renderli più intensi, mantenendo la compattezza. Una novità dello scorso anno, i Metalis, quest’anno si trova in catalogo. Bellissimo fogliame argentato, gamma molto regolare. È consigliata come pianta da interno, e per l’esterno nelle zone in ombra e mezz’ombra. È una linea con fogliame

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luminoso e fiori dai colori intensi, che va tantissimo sia nel Sud che nel nord Europa perché aiuta a illuminare gli angoli più in ombra delle stanze. Abbiamo visto gli Indiaka, fra cui la ricerca sta cercando di selezionare il rosso e il fuxia chiaro, per completezza di gamma, un ciclamino con ottime performance sia dentro che fuori. Vince per la precocità Tianis Success, che è la serie commerciale più apprezzata per la sua resistenza in esterno e la sua sincronizzazione di fioritura. Fantasia invece è la varietà su cui si stanno ottenendo fiori più grandi e omogenei.


PER INFORMAZIONI www.cyclamen.com CICLAMINI MINI, E MAXI Metis e Smartiz sono le due linee di ciclamini mini. Per quanto riguarda Metis, è il ciclamino più venduto in Europa e in Giappone, anche se in Europa a causa della sovrapproduzione il prezzo tende a scendere. Metis ha un nuovo colore, fucsia vivo. La pianta cresce più della versione precedente ed è più fiorifera. Lo sforzo della ricerca è volto a migliorare l’uniformità della serie conosciuta per essere ben resistente alla botrite. Sono ciclamini inoltre con buone performance in giardino. Notevole la nuova varietà di Smartiz di colore rosso brillante. Fra i ciclamini a grandi fiori, ci soffermiamo su Halios Curly, per cui si sta cercando un bianco puro. Interessante il color salmone intenso, quasi corallo, ancora in test. In Italia il mercato del curly è ancora una nicchia; c’è anche la difficoltà che è tardivo. La strada giusta forse è quella adottata dagli olandesi, che lo usano come fiore reciso grazie allo stelo solido. Il mazzo dura dalle due alle quattro settimane. Sempre fra gli Halios si fa notare il rosso Rebelle, che presenta fiori dai petali arrotondati e piatti, di un bel rosso acceso. È anche un’ottima pianta dal bel portamento rotondo. Il rosso è un colore importante perché si usa in più occasioni. Per questo stanno sperimentando dei rossi nuovi per capodanno cinese, per San Valentino. Una novità in catalogo quest’anno è l’Halios Cattleya: un bellissimo colore quasi viola e che in Italia spesso si associa proprio al color ciclamino. Halios mélange è il miscuglio più gettonato: quest’anno hanno inserito fra i colori il salmone fiammato, buona idea perché illumina il mix. Con questi festeggiamenti e con queste nuove serre, le innovazioni continuano, e Morel, con la sua offerta diversificata propone centinaia di possibilità al mercato mondiale di ibridi F1 di ciclamino: insomma, il centenario, come mi ha detto Isabelle André, la responsabile marketing, Ce n’est qu’un début!. (“È solo l’inizio!”).

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PRIMO PIANO | racconti

LATITUDINE

ROSA

Il futuro delle rose raccontato da chi continua a cercare nuove varietà per i giardini di tutto il mondo. La vita di Alain Meilland passata a cavallo del 43’ parallelo nord di Matteo Ragni

P

er certe cose ci si deve preparare, come quando ti sposi e incontri il Papa, sei la persona più felice del mondo e una grande emozione ti blocca il cervello. Ecco che il rito, il cerimoniale ti viene incontro per fare le cose per bene. Ho scelto la penna bella che scrive sempre, ho scaricato un nuovo programma per scrivere sotto dettatura, mi sono riletto i cenni biografici e il materiale che suo figlio Matthias mi ha mandato per prepararmi all’intervista e gli ho telefonato: Alain Meilland. Un’emozione grande la mia che nasce, oltre che dal rispetto per Alain Meilland, anche dal fatto che le rose non mi piacciono e temevo che questo mio grande peccato venisse scoperto. Un peccato, quello della mia poca simpatia per le rose, dovuto al fatto che ho innestato molte rose da studen-

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te. Piegato, sotto il sole estivo e con le mani inesperte. Le rose mi ricordano il Alain Meilland, sangue, il mio, e le attualmente alla guida fiacche sulla schiena della storica dove la maglietta si azienda francese. appiccicava alla pelle, (vietato per un minoprino stare a torso nudo). Ottenere “rose profumate, rifiorenti e resistenti alle malattie”: queste le parole in italiano di Alain Meilland che sintetizzano la visione del futuro della rosa. Una visione che nasce dall’esperienza di una vita, anzi, non una, ma tante. Tante vite spese per arrivare fino a noi con la sesta generazione di Meilland.


UNA VERA INNOVAZIONE NEL MONDO DELLE ROSE ZEPETI® Meibenbino è la rosa per tutti, creata da Meilland e presentata ai Flower Trial 2019. Una rosa con fioritura continua, foglie verde scuro lucido che non si staccano mai dai rami perché ha un’estrema tolleranza alle malattie fungine. È anche resistente al caldo estivo e al gelo invernale. Molto compatta, è stata pensata per adattarsi alla coltura in contenitore. Questo la rende adatta alle case moderne, dotate di terrazzo o balcone ma quasi mai di giardino. Tuttavia, le sue performance se viene messa a dimora in piena terra sono ottimali. Dà un buon risultato in mix con piccoli cespugli e altre perenni. Per informazioni: www.meilland.com

ROSE PER TUTTI La cosa che mi ha colpito di più delle parole di Alain Meilland è che quando, con grande lucidità e semplicità ha tracciato il futuro della rosa, e aggiungerei delle ornamentali occidentali, è partito da una considerazione, anzi da un luogo: il mediterraneo. Il 43’ parallelo nord è il parallelo che divide il Mediterraneo dal blocco dell’Europa centrale. È geograficamente il luogo dove molte delle piante ornamentali più conosciute nascono e si sviluppano. Lo spartiacque tra le piante per i climi temperati e quelli tropicali, il luogo da dove la civiltà del giardino ci guarda. È il parallelo che passa dalla Provenza alle steppe russe, dalle pianure americane a Grottammare. La sfida che

da sempre ha in mente Alain è quella di avere delle rose che crescano e si sviluppino bene sia al di sopra di questo parallelo, cioè che non perdano le foglie e che possano continuare a fiorire anche nei climi freddi, e rose che crescano al di sotto del 43° parallelo, cioè dove l’umidità e il calore possono mettere a dura prova la sanità delle piante. Una sfida che contempla anche i cambiamenti climatici, infatti se le rose di ieri erano destinate a climi temperati, quelle di oggi, grazie al grande lavoro di selezione svolto in diverse parti del mondo, resistono in aree e areali climatici molto diversi. 23 ottobre 2019: il team di Meilland in secondo piano; in primo piano, Knock Out® Radrazz nei campi prova di Meilland International.

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PRIMO PIANO | racconti

CONCOURS INTERNATIONAL DE LA ROSE NOUVELLE DE NYON • 88 nuove rose in coltivazione. • 5 categorie: ibride, fiore multiplo, miniature, roseti da parchi, rose rampicanti • 27 allevatori • 13 Paesi di provenienza, fra cui la Cina per la prima volta • 4 criteri: fioritura (30%), vegetazione (30%), resistenza alle malattie (30%), profumo (10%) • 1 giuria permanente incaricata di valutare periodicamente le rose (60% del giudizio finale). • 1 giuria internazionale il giorno del concorso (40% del giudizio finale) • 7 valutazioni fra il 2019 e il 2020 • 1 giorno di concorso: 20 giugno 2020 • Novità dell’anno: le rose saranno coltivate senza trattamenti • Informazioni sul sito: https://larn.ch/concours/

IL NASO VUOLE LA SUA PARTE Parlando con Alain Meilland di rose è inevitabile parlare di “profumo”; una delle ricerche che più lo interessano è quella di portare il profumo anche nelle rose di taglia piccola usate come copri suolo. Una caratteristica, quella del profumo, che deve essere ricercata in vivo e non in vitro, questo perché solo l’osservazione dell’uomo, il suo gusto e la sua interpretazione possono portare ai risultati sperati. Un lavoro, quello delle persone che è al centro della Maison Meilland, una casa appunto dove rac-

cogliere le esperienze e le domande di un mondo che cambia. Entrano così nelle selezioni Meilland anche i nuovi mercati, come quello asiatico dove la domanda di rose è in crescita nelle grandi città dove, sia per clima che per uso, quello delle rose è veramente un nuovo mondo.

STORIA UNA PASSIONE DI FAMIGLIA DA 6 GENERAZIONI Nata a metà del XIX secolo, la piccola impresa familiare è diventata la referenza mondiale e l’eccellenza della creazione varietale francese Le origini. Siamo nel 1850, l’epoca in cui Lione è la capitale dei rosicoltori in Francia. Joseph Rambaux, semplice giardiniere al Parco della Tête d’Or, si appassiona alle rose e inizia a creare delle varietà. Fra il 1880 e il 1914 Francis Dubreuil, il genero del giardiniere, si lancia nella produzione e la commercializzazione per corrispondenza delle rose create dal suocero. Recluta poi un giovane apprendista, Antoine Meilland, innamorato delle rose come lui, così come di sua figlia Claudia, che il giovane sposa nel 1909. La Maison Meilland nasce nel 1918 quando Antoine (“Papa Meilland”) e Claudia Meilland creano gli stabilimenti Meilland a Tassin-la-Demi-Lune ad ovest di Lione e decidono di commercializzare le loro nuove varietà grazie a un catalogo realizzato con una macchina da scrivere dalla signora Claudia. Il loro figlio Francis condivide da subito la passione e si lancia nelle sue prime ibridazioni già dall’adolescenza. La qualità delle rose Meilland attira l’attenzione dei professionisti inglesi 16

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e americani. Per la prima volta le rose Meilland partono in Pennysilvania. Nel 1939 Louisette Paolino, figlia di un produttore di fiori recisi di Antibes, sposa Francis Meilland. Louisette continuerà i programmi di creazione di Francis fino al 1987. Lo spirito di impresa della quarta generazione Fra il 1933 e il 1958 Francis Meilland rivolge il suo sguardo verso gli Stati Uniti e dirige la società verso una nuova dimensione, esportando varietà come Golden State® o Peace® (chiamata “Madame A. Meilland” in Francia e “Gioia” in Italia). In anticipo rispetto ai tempi, con una visione ambiziosa e idee innovative, è anche il primo a fornirsi di depositi frigoriferi per assicurare la disponibilità dell’offerta ai suoi clienti francesi ed europei. Organizza inoltre la tutela giuridica delle nuove varietà create e si batte per una legge sull’esclusiva per i ritrovati vegetali a protezione delle nuove varietà. Il passo successivo, fu pensare in grande associandosi con la famiglia Richardier, produttori anch’essi nella regione lionese. Separa quindi le due attività della società: la creazione varietale, ambito


UN MERCATO GLOBALE MA DIVERSIFICATO Le rose del futuro saranno quindi piante più resistenti alle malattie, fiori dai colori universalmente apprezzati, e soprattutto piante rifiorenti con il fogliame persistente, in modo da poter essere usate in tutto il mondo. Però non facciamoci confondere: il mercato delle rose da giardino si sta diversificando molto. Infatti se da un lato sono scomparse quasi del tutto le rose vendute a radice scossa, resta qualche vendita per corrispondenza per veri intenditori, e le rose da giardino a fiore grande restano in numerose collezioni, ma sempre meno nei giardini. La moda vuole rose dai fiori semplici a mazzetto portati da piante erette, resistenti e facili da coltivare come la Zepeti che, presentata in Europa la scorsa primavera, sta già riscuotendo un discreto successo. In Italia la vendita delle rose ha subito una certa flessione negli ultimi anni: i motivi sono molteplici ma certamente la diminuzione delle qualità delle piante prodotte, così come la produzione massiccia di poche varietà, ha banalizzato il mercato, svilendolo. Anche la spinta degli appassionati di rose si sta affievolendo, non solo in Italia ma anche in molti altri paesi europei. Le mostre dedicate alle rose in Italia sono quasi del tutto sparite e in Europa sono poche le occasioni di confronto. In particolare il nuovo appuntamento per gli appassionati di rose è a Nyon, in Svizzera. Si

tratta del “Concours international de la rose nouvelle de Nyon”, alla cui prima edizione, il prossimo anno, parteciperanno 88 nuove cultivar provenienti da tutto il mondo e che sono seguite dalla giuria dal giugno 2019. Grazie per suo lavoro Alain, per favore ci aiuti a tenere accesa la passione per le rose perché a me è appena nata e mi spiacerebbe non vedere un futuro per queste varietà. Continui a ibridare, a selezionare a cercare la rosa del futuro perfetta in tutti i climi in modo che si possa sempre approfittare del fiore più famoso del mondo.

della Meilland International nel sud della Francia e la produzione/commercializzazione, ambito della Meilland Richardier nella regione lionese. Francis Meilland è anche il primo a mettere in pratica le basi di una strategia commerciale orientata verso la vendita per corrispondenza con un catalogo a colori pubblicato due volte l’anno: ogni volta un evento. Si impegna anche a cooperare con altri creatori per arricchire l’offerta della casa, garantendo ai suoi collaboratori l’assicurazione di una protezione dei loro diritti e di una larga diffusione. Modernizzazione e apertura all’internazionale Dal 1958 ad oggi, è il momento della quinta generazione. Francis infatti muore prematuramente nel 1958 e suo figlio Alain sale a capo della società a 18 anni, al fianco di sua madre Louisette Meilland e di sua sorella Michéle. Rapidamente Alain Meilland diviene l’ambasciatore delle rose Meilland in tutto il mondo, analizzando i mercati per individuarne le tendenze e per far evolvere le metodologie di lavoro. Proseguendo l’opera di suo padre e di suo nonno, le sue priorità sono la ricerca e la protezione varietale. Dopo anni di lotta, l’esclusiva per ritrovati vegetali a protezione delle nuove varietà è votata in Francia: siamo

nel 1968. Spinto dalla grande passione per le rose e per le relazioni umane, Alain permette alle rose Meilland di allargare il proprio territorio e di conquistare l’America Latina e il Giappone. Meilland Richardier assicura il lancio delle varietà, la produzione e la distribuzione in Francia. Alain è un visionario: anticipa già dagli anni ’80 le future aspettative degli acquirenti di oggi con un programma di rose “zéro phyto”, coltivate cioè senza insetticidi e senza fungicidi. Oggi, anche la sesta generazione ha raggiunto la società. Dalla ricerca, cuore del mestiere della famiglia, passando per la proprietà intellettuale, la comunicazione e il marketing, i figli di Alain Meilland e Raymond Richardier portano avanti attivamente l’eredità di famiglia. La visione indirizzata verso il mondo va sempre più lontano, con nuove zone di sviluppo economico, come il Brasile, l’India e la Cina. Dopo il 1995, la vendita per corrispondenza apre il suo catalogo alla vendita di altre piante oltre alle rose per rispondere a tutte le necessità: fiori da bulbo, annuali, vivaci, alberi e arbusti, alberi da frutto, piante da orto, piante rampicanti e accessori. Oggi, Meilland è il punto di riferimento della rosa ovunque nel mondo e l’avventura continua con nuove specie e la promessa di nuovi sviluppi e di grandi soddisfazioni per i giardinieri di domani. Flortecnica e vivaismo

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FATTI & BREVI | news dal mercato

PRESENTATA LA ROSA

GABRIELE D’ANNUNZIO Si tratta di una varietà creata da Beatrice Barni, ibridatrice dello storico vivaio Rose Barni fondato nel 1882. La rosa Gabriele d’Annunzio è una varietà a cespuglio a grandi fiori, dal portamento eretto e fogliame largo, verde scuro, assai resistente alle malattie e di un’altezza di circa cm 80-100 per una larghezza di cm 50-60. I fiori presentano un boccio elegante e rilevato, si aprono lentamente, rivelando corolle grandi, doppie, di forma antica. Il colore è rosso intenso, con tonalità che passano dallo scuro al vellutato durante l’apertura. Il profumo è delicato e leggermente fruttato, le fioriture si ripetono con continuità da maggio all’autunno inoltrato. Presenza costante nell’opera poetica e letteraria di d’Annunzio, simbolo di amore e bellezza, la rosa si trova in numerose varietà nel Parco del Vittoriale e ora è occasione di un ulteriore tributo al Vate. A questo fiore è dedicato anche un progetto culturale multidisciplinare, “L-ODO-ROSA”, ideato dal presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri con Sabina Antonini e finanziato da Regione Lombardia, che comprende la riqualificazione del roseto del Vittoriale, che verrà inaugurato in primavera 2020 e ospiterà, oltre alle rose dannunziane, dodici varietà provenienti da Paesi legati al Poeta. L’obiettivo, creare una vera e propria “rete internazionale della Rosa”. Quest’opera di recupero è stata inaugurata sabato 21 settembre in occasione della festa Di porpora così fulgida, attraverso la simbolica messa a dimora della prima Rosa Gabriele d’Annunzio.

RADICEPURA GARDEN FESTIVAL, BENE LA SECONDA EDIZIONE

Con la fine di ottobre si è conclusa a Giarre la seconda edizione della prima biennale dedicata al paesaggio mediterraneo, che per sei mesi ha riportato i giardini al centro della cultura, dell’arte e del dibattito internazionale intorno a tematiche di ecologia e sostenibilità. Per 183 giorni - dal 27 aprile al 27 ottobre - il parco botanico Radicepura ha ospitato oltre 30 eventi, è stato visitato da oltre 35mila persone provenienti da 20 paesi diversi e da 5mila bambini. Sono stati creati 14 giardini e 4 installazioni, utilizzate 2.500 piante ed essenze, prodotte oltre 100 kg di verdure biologiche dall’orto della dieta mediterranea. Tra gli eventi si ricordano i 4 workshop condotti da grandi protagonisti del paesaggismo internazionale, James Basson, Clive Nichols, Sarah Eberle e Antonio Perazzi. L’edizione 2019 ha sancito anche l’impegno della Fondazione Radicepura a favore di alcuni importanti enti benefici avviando collaborazioni e progetti anche attraverso il festival e il parco. Tra questi si ricorda il sostegno a La Casa di Toti, per la quale la Fondazione realizzerà le aree verdi dell’albergo solidale di prossima apertura a Modica. Consolidato, anche, il legame che unisce la famiglia Faro alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica attraverso la Fundrising dinner, evento benefico che ormai da cinque anni si svolge nella suggestiva cornice del parco botanico Radicepura. Infine da quest’anno parte il sostegno alla Fondazione IEO-CCM, centro di avanguardia medica, alla quale sono stati devoluti parte dei ricavati dell’evento conclusivo del festival per sancire la nuova collaborazione che prevederà diversi eventi di charity a loro dedicati durante il corso dei prossimi due anni. La giornata conclusiva del festival, infine, è stata ricca di eventi e incontri per celebrare la seconda edizione appena conclusa e porre le basi per i progetti di domani. In questo contesto si colloca il premio Gardenia assegnato a NaCl team per “Come back to Itaca” giardino che nel tempo dei 6 mesi si è evoluto in maniera armonica. «Un lungo percorso che ci fa essere entusiasti del festival appena terminato e che subito ci proietta nel futuro, nella volontà di restituire alla Sicilia e al nostro territorio un ruolo importante nel diffondere una cultura del paesaggio mediterraneo» afferma Mario Faro, ideatore del festival Radicepura. La prossima edizione si terrà nel 2021. L’esperienza dei giardini produttivi continuerà nei prossimi mesi e saranno ancora visitabili su prenotazione. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul sito: www.radicepurafestival.com.

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CRESCE GROOTGROENPLUS

La fiera olandese dedicata alle piante da vivaio si è tenuta dal 2 al 4 ottobre, sotto una pioggia incessante che non ha scoraggiato i visitatori e anzi forse ha portato in fiera qualche addetto ai lavori in più. Giunta alla ventinovesima edizione, ha avuto come slogan Great in green, “grandi in verde”. Scelta azzeccata, dato che i numeri hanno segnato una crescita per l’evento: +4,4% i visitatori, +3% gli espositori, +1,7% i visitatori internazionali: si aggiungono fra i Paesi di provenienza Egitto, Marocco e le Bermuda. Un altro segnale positivo: molti dei visitatori si sono fermati per tutti e tre i giorni dell’evento. Dai sondaggi raccolti la soddisfazione dei partecipanti e dei visitatori è stata buona. Alto il gradimento per la Road Show, per l’allestimento, per il lancio del libro di Pierre Domen e la presentazione di cultivar di buxus più resistenti. Buona parte degli espositori ha già confermato la propria partecipazione all’edizione autunnale del 2020, e hanno richiesto informazioni sull’edizione primaverile. Buona anche la presenza della stampa internazionale, che ha potuto visitare la fiera con tre programmi ad hoc.

TAGLIO BONUS VERDE, SCELTA ANACRONISTICA

La notizia che il Bonus Verde fosse stato escluso dalla manovra di bilancio del Governo per il prossimo anno aveva scatenato reazioni di delusione in tutto il comparto. La ragione della delusione è che questo era uno dei pochi provvedimenti dello Stato che potessero incentivare la cura del verde da parte dei privati; insomma il Bonus Verde, all’interno di un progetto di Green Economy e di città verdi, e per la nuova sensibilità ambientale, avrebbe dovuto essere esteso e incentivato, invece che cancellato. La cancellazione è stata dunque rimandata: un emendamento governativo permetterà di protrarre nel 2020 il Bonus. La conferma è arrivata dal Ministro Teresa Bellanova. Il budget messo a disposizione per incentivare la cura del verde negli spazi privati e condominiali è di sette milioni di euro. Si potrà quindi portare in detrazione del 36% ai fini Irpef le spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze, recinzioni di giardini e terrazzi, oltre che per la costruzione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili fino al 31 dicembre 2020. Un respiro di sollievo per il comparto florovivaistico, che come abbiamo detto aveva fortemente protestato per la mancata conferma e che era pronto a suggerire elementi per migliorarne la fruibilità, a fronte della prima sperimentazione effettuata in questi due anni. Positive le reazioni. Per Coldiretti “l’emendamento governativo per la proroga del bonus verde nella manovra risponde alle nostre ripetute sollecitazioni per favorire con le detrazioni fiscali la diffusione di parchi, giardini e terrazzi in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento”.


FATTI & BREVI | news dal mercato

MEGLIO IL CRISANTEMO “NATURALE”

La festività del 2 novembre coinvolge in particolare il polo floricolo di Pescia. Coldiretti – Pistoia ha colto l’occasione per fare il punto sulla produzione pesciatina. Questo il commento: «La qualità del crisantemo pesciatino è riconosciuta dal mercato, e gli ordinativi non mancano; purtroppo i prezzi non valorizzano tutta la qualità della produzione». L’associazione segnala fra le cause principali di questa situazione la concorrenza straniera che, con un approccio più industrializzato alla produzione, riduce i margini per i floricoltori pesciatini. Il numero dei produttori di crisantemi negli anni si è ridotto, ma gli investimenti in essere e quelli programmati stanno producendo le giuste innovazioni, affinché Pescia si confermi come eccellenza. Un esempio è l’Azienda Agricola Vezzani Fabrizio, uno dei maggior produttori di crisantemi pesciatini, che ha aumentato la resa produttiva e la qualità dei crisantemi riducendo del 95% l’utilizzo di fitofarmaci. Fabrizio Vezzani ha spiegato che «Produrre minimizzando l’uso di prodotti chimici aiuta l’ambiente ed è molto apprezzato dai nostri clienti; abbiamo cambiato approccio lavorativo, sono quattro anni che per combattere insetti e funghi nocivi usiamo estratti naturali a base di aglio e ortica ed insetti antagonisti. Di certo non torneremo indietro». Il nuovo approccio ha portato anche al cambiamento della tipologia di clientela. Se prima l’intera produzione era venduta ai grossisti, oggi per il 70% va direttamente ai negozi di fiori, che apprezzano e valorizzano un crisantemo più naturale e rispettoso dell’ambiente, e questo fa aumentare i margini per il produttore perché il riconoscimento della qualità e della freschezza rispetto a quelli di importazione permette di differenziarli anche come fascia di prezzo.

I FLOROVIVAISTI ITALIANI SONO ONLINE

È ufficialmente a disposizione il portale dei Florovivaisti Italiani, l’associazione nata per diventare punto di riferimento nazionale delle imprese del settore nel dialogo con le istituzioni. Con il sito web ufficiale, l’associazione si rivolge a produttori e tecnici e a un pubblico più vasto di appassionati di tematiche green. Il portale è un vero e proprio sito di notizie, che racconta ogni aspetto dell’attività florovivaistica e permette l’accesso a tutte le informazioni rilevanti per il settore, fornendo supporto alle imprese mediante servizi specifici: consulenze legali, fiscali, agronomiche e convenzioni. L’obiettivo è creare un network tra produttori, finalizzato alla promozione di tutte le imprese che operano nel comparto florovivaistico: dal verde ornamentale, alle piante in vaso, alla floricoltura da reciso al vivaismo da produzione. Ci sarà spazio per approfondimenti con professionisti del verde, oltre a una vetrina dedicata alle tante realtà degli associati, attraverso video-storie di successo da tutto il territorio. La struttura è semplice e intuitiva, molto fruibile, e il sito è integrato in tempo reale con i social media che richiamano alle sue news, aggiornate costantemente. Dinamico, funzionale, con grafica e struttura responsive, è facilmente navigabile adattandosi ai diversi dispositivi (desktop, smartphone, tablet, smart tv). Partner dell’associazione per questa operazione la società Iblend-Interact. Il settore florovivaistico rappresenta in Italia il 5% della produzione agricola totale e si estende su una superficie di quasi 30mila ettari, contando 21mila aziende (100mila addetti), di cui 14mila coltivano fiori e piante in vaso e 7mila sono vivai. Il comparto vale circa 2,5 miliardi di euro, di cui il 55% va attribuito ai prodotti vivaistici (alberi e arbusti). In Europa, le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l’Italia, vale il 15% della produzione comunitaria. Tra i maggiori produttori in Italia c’è la regione Liguria, seguita da Toscana, Campania e Sicilia. www.florovivaistiitaliani.it

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PRODUZIONE | stagionali

CALDO ESTIVO,

PROVA SUPERATA

Le dipladenie testate dal Centro Ortofloricolo Po di Tramontata questa estate hanno segnato un passo avanti rispetto alla resistenza al calore. Una selezione delle più promettenti

ALLA PROVA HANNO COLLABORATO:

di Giovanna Pavarin

P

remettiamo che non vedrete dipladenie lussureggianti, dalle dimensioni importanti; il colpo d’occhio non sarà quello che forse potreste aspettarvi in una prova di questo genere, con queste varietà. Il motivo è presto detto: il test prevedeva una prova di coltivazione veloce di un vaso piccolo ad invaso tardivo, per la produzione di maggio- giugno. Sappiamo tutti però che è stata una stagione difficile, iniziata con una primavera molto fredda che poi in modo repentino è virata verso un’estate molto

calda e asciutta, soprattutto in giugno. Quindi, quando le piante sono state messe fuori, erano ridotte dal punto di vista della crescita vegetativa e hanno subito un “attacco diretto” dalla stagione estiva. Date le condizioni, non abbiamo ottenuto piante di grandi dimensioni, ma il comportamento è stato buono: buona la vegetazione e buona la fioritura. Tutto ciò ci conferma che queste sono piante che possono sopportare stagioni estive anche piuttosto pesanti. Qui troviamo una selezione delle ottanta varietà presenti in prova.

• Florensis • Psenner • Selecta • Sentier • Syngenta • Lazzeri • Suntory

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PRODUZIONE | stagionali

Q KIENTZLER-PSENNER BELLA Hot Pink Vigorosa e con buona ricadenza, si fa notare per i fiori molto grandi e dal colore brillante anche in pieno sole.

H KIENTZLER-PSENNER BELLA Early Red Compatta e semieretta, con ottima fioritura rosso scuro e buona tenuta del colore.

P KIENTZLER-PSENNER BELLA Compact Red I fiori, numerosissimi e grandi, quasi coprono la vegetazione di questa varietĂ compatta. Notevole anche la tenuta del colore.

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P SUNDAVILLE Apricot Molto vigorosa e ricadente, con un’abbondante produzione di fiori molto grandi dal colore insolito.


H SELECTA Pink 044 exp. Varietà sperimentale, interessante per i fiori molto grandi dal particolare colore rosa sfumato. H SELECTA Dundee Pink Varietà dall’ottimo accestimento e rifiorenza, e bel colore rosa intenso.

R SELECTA Red 015 exp. Altra varietà sperimentale, in cui spicca soprattutto l’ottima resistenza al sole dei fiori.

P SUNDAVILLE Carmine Red Notevoli i fiori, grandi e dal colore brillante, in questa varietà dalla buona vigoria.

▲ SUNDAVILLE Early scarlet Vigorosa, inizialmente semieretta, si distingue per il colore decisamente brillante dei suoi numerosi fiori, che resiste bene al sole estivo. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | stagionali

P ENDISCH-FLORENSIS DS519exp. Particolare la forma dei fiori in questa sperimentale dal fiore rosso scuro, compatta e molto fiorifera.

▲ ENDISCH-FLORENSIS DWT 269 exp. Ottimo accestimento e abbondanza di fiori per questa sperimentale dal portamento eretto.

P SYNGENTA Rio Grande Red Ottima la ricadenza e la produzione di fiori, grandi, dal bel colore rosso intenso che tiene bene anche in pieno sole.

▲ SYNGENTA Rio Elegant Velvet Red Gradevole portamento semieretto e grandi fiori brillanti, molto resistenti al sole.

R SYNGENTA Rio Appleblossom Grande abbondanza di fiori bianco rosati in questa compatta dall’ottimo accestimento.

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PRODUZIONE | aziende

LE FASI COSTRUTTIVE • 1993 realizzazione primo tunnel di coltivazione • 1996 costruzione del secondo tunnel di coltivazione • 1998 realizzazione della struttura in vetro adibita alla vendita • 2018 realizzazione terzo tunnel di coltivazione e spazio laboratorio per i clienti

M

atteo Roncador, 36 anni, terza generazione di coltivatori, ci tiene a identificare la sua attività come floricoltura, tanto che ha inserito questa parola in modo evidente nel logo aziendale. Questo perché è un termine che racchiude un valore aggiunto ricco di significato in provincia di Trento, a Mezzolombardo, nel bel mezzo della Piana Rotaliana. Attenzione per i propri clienti, appartenenza al territorio, rispetto delle tradizioni: tutti aspetti che fanno la differenza. Qui. Matteo è entrato in azienda all’età di 19 anni, ha fatto in tempo a lavorare con la nonna, originaria del 1913 con la scorza da centenaria, e negli anni si è creato un suo spazio, supportato dai genitori, che lo hanno sempre spinto e stimolato. Così, oggi, Matteo si occupa della gestione del punto vendita e della serra di coltivazione, Flora, la mamma, della produzione e delle composizioni e Valentino, il papà, delle attività più legate all’agricoltura: mele e vigneti. Quella di Matteo e della sua famiglia è una bella storia da raccontare, perché è comune a tanti piccoli produttori e proprietari di punti vendita, che hanno scelto di investire

La famiglia Roncador presenta così l’azienda in provincia di Trento, tra coltivazione (biologica!) e vendita al pubblico nel garden center colloquio con Matteo Roncador di Francesco Tozzi

FLORICOLTURA,

INNANZI TUTTO Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | aziende

ALCUNI NUMERI • 1993 anno di fondazione dell’attività floricola (prima produzione di ortaggi e fiori) • 1.000 metri quadrati la superficie coperta • 3.000 metri quadrati lo spazio esterno • 25.000 abitanti il bacino d’utenza • 3 dipendenti titolari • 2 dipendenti fissi • 2 collaboratori stagionali

nelle proprie attività, ragionando in un’ottica di visione futura e tutelando le proprie produzioni. «Rappresentiamo una piccola azienda floricola, tipica del territorio di queste valli, ma non abbiamo niente da invidiare ai grandi punti vendita e garden center per quanto riguarda l’aspetto gestionale e di accoglienza», così chiosa entusiasta Matteo. E noi di Flortecnica e vivaismo siamo d’accordo con lui, dopo aver passato una mezza giornata in sua compagnia a Mezzolombardo. Quindi, Matteo, in prima battuta siete dei floricoltori? «Esatto, siamo dei coltivatori da tre generazioni ed è un fattore distintivo della nostra attività. Ci piace coltivare, offrire ai clienti le nostre piante, sperimentare anche particolarità. Credo sia un valore aggiunto che vogliamo conservare, tanto che lo scorso anno abbiamo realizzato un nuovo tunnel di coltivazione per implementare la produzione». Cosa coltivate? «Produciamo principalmente stagionali e piante da orto: stelle di Natale, oltre 1.000, ciclamini, primule, viole, gerani. Inoltre, mi piace sottolineare che coltiviamo ri26

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spettando i protocolli di coltivazione biologica con insetti utili e dal prossimo anno utilizzeremo anche vasi biodegradabili». Una scelta coraggiosa… «Lo facciamo ormai da otto anni, quando hanno iniziato grandi produttori come Planta e Psenner, e di conseguenza ci siamo adeguati anche noi. Non ti nascondo che i primi anni sono stati duri, ma poi è andato tutto per il meglio. È una scelta che abbiamo fatto naturalmente in un’ottica di rispetto dell’ambiente e del consumatore: il cliente che entra in serra deve sentire i profumi, l’umidità della terra… Insomma, vivere un’esperienza». Insomma, la pianta è al centro anche della vostra attività commerciale… «Il nostro core business è la pianta, sia da interno sia da esterno. Lavoriamo sulle composizioni, proponiamo piante particolari, concetti di vendita nuovi più vicini ai temi ambientali. Abbiamo fatto anche un importante investimento per quanto riguarda il vivaio, trasformandolo in uno spazio di vendita didattico con una nuova cartellonistica semplice, immediata e che invogli all’acquisto. Questo perché il cliente quando arriva deve trovare tutte le informazioni e le risposte ai suoi dubbi. Inoltre, abbiamo introdotto anche dei bancali per esterno per favorire il processo di acquisto dei clienti».


biamo stretto accordi con le scuole e organizziamo visite guidate in azienda, con laboratori ad hoc per i bambini. Aderiamo al Distretto Famiglie della provincia di Trento, riconoscendo servizi aggiuntivi e scontistiche particolari alle famiglie. Inoltre, siamo attivi anche in ambito culturale su diversi fronti, tra cui il Premio Floricoltura Roncador che si occupa di valorizzare la scultura in legno». Il vostro impegno a livello associativo? «Da un paio di anni siamo soci AICG, l’Associazione Italiana dei Centri di Giardinaggio, e devo dire che sono particolarmente soddisfatto di questa scelta: è una realtà che offre un sacco di stimoli per lavorare meglio. Inoltre, siamo soci ASPROFLOR».

Le vendite sono aumentate? «Sì, abbiamo registrato un aumento di fatturato». Il legame con il territorio? «Per noi è fondamentale e investiamo molto in questa direzione. Tieni presente che lavoriamo in un bacino di circa 25mila persone e sono presenti otto floricolture. Ab-

Secondo te, il cliente giovane è una potenzialità? «Certo, ne sono sicuro. I giovani, però, devono essere guidati, aiutati nelle loro scelte. Certo, spendono meno di un cliente tradizionale, ma comunque spendono e, se seguiti, possono diventare degli ottimi consumatori. È importante, però, utilizzare anche i loro canali di comunicazione, come Instagram e Facebook». Sei contento del tuo lavoro? «Sono più che contento del mio lavoro: mi fa stare bene».


PRODUZIONE | aziende

AGRUMI

CHE SANNO DI SOLE

Formazione e innovazione continua fanno sì che Giambò Piante sia sempre al passo con i tempi. Un’ampia gamma di varietà coltivate con cura lo rendono un partner affidabile, riconosciuto in tutta Europa di Marta Meggiolaro

S

ono vent’anni esatti quest’anno: risale infatti al 1999 la nascita di Giambò Piante di Vito Giambò, che a Furnari, in Sicilia, si estende su una superficie di 22 ettari totali, in cui spiccano le serre computerizzate e le aree di coltura fuori suolo. Un’azienda da visitare anche per

RICONOSCIMENTI • Nel 2005 Giambò Piante ha ricevuto la certificazione internazionale MPS (programma ambientale di coltura ornamentale). Un riconoscimento meritato per l’impegno costante, il rispetto dei principi etici, la cura per la sicurezza dei lavoratori. • Nel 2017 ha ricevuto invece la certificazione MPS Fruit & Vegetables, per la commestibilità dei frutti prodotti dalle sue piante. • Nel 2019 è stato ottenuto anche il successivo livello di certificazione, MPS Proof. 28

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il splendido panorama di cui gode: si affaccia infatti sul mar Mediterraneo e guarda le Isole Eolie, il promontorio del Santuario di Tindari e il Golfo di Milazzo. LEADER DEL SETTORE Dopo vent’anni di instancabile lavoro, dopo aver superato grandi difficoltà e dopo aver vinto altrettanto grandi sfide, oggi Giambò Piante è orgogliosamente una delle più grandi e affermate realtà di produzione, con più di cinquanta varietà di agrumi in catalogo e una produzione annua di 1.900.000 piante. Gran parte di queste sono alberi, cespugli, piramidi e spalliere in vasi da quindici a venti centimetri di diametro. All’interno dell’ampio assortimento si trova anche una gamma prodotta in vasi di plastica riciclabile colorata e una in vasi di cotto decorato, rendendo omaggio ai tipici decori siciliani. Il mercato in cui si muove Giambò Piante comprende tutta Europa, e infatti il 90% della produzione è dedicata all’export. La produzione e la fornitura delle piante di agrumi di Giambò è rivolta


principalmente alla grande e media distribuzione e alla distribuzione all’ingrosso. L’offerta include anche piante dalla dimensione ridotta, sempre più piccole, ma con frutto commestibile. VENTI SFUMATURE DI GIALLO La novità con cui Giambò Piante ha festeggiato il suo ventennale è una collezione formata da venti varietà dell’agrume più famoso al mondo, il limone. La collezione comprende limoni dalle caratteristiche particolari,, ad esempio il Limone Zagara Bianca, Limone Femminiello SiracuSiracu sano, Limone Ovale di Sorrento, Limone Amalfitano, Limone Cerza. Ma si preparano grandi novità anche per il prossimo anno, che sono già visibili in anteprima nello showroom: la collezione di arance, composta da sedici varietà scelte per le loro caratteristiche uniche: Arancio Moro, Arancio Tarocco, Arancio Corrugato, Arancio Washington, Arancio Navel, e così via. LEGAME INTENSO CON LA NATURA Passeggiando per i campi e le serre di Giambò Piante, e visitando i vari settori dell’azienda, si percepisce molto bene il legame che la famiglia Giambò ha saputo costru-

Kumquat e limone in taglia mini, una delle linee proposte da Giambò Piante che risponde alle nuove tendenze del mercato. La taglia è piccola ma le piante producono comunque frutti commestibili.

ire fra la coltivazione dei suoi agrumi e l’ambiente circostante, che si esprime al massimo nella cura e nell’amore per la crescita in perfetta sintonia con i ritmi e le esigenze della natura e dell’ecosistema in cui l’azienda è immersa. “La natura è casa nostra”, ama ripetere Vito Giambò, il proprietario di Giambò Piante: per questo in azienda vengono promossi sistemi naturali di produzione, la sicurezza alimentare dei prodotti che vengono commercializzati e la riduzione dei consumi energetici e degli sprechi. Per fare questo, è importante che tutto il personale sia consapevole e formato: per questo un’altra caratteristica di Giambò Piante è la formazione continua del personale e l’investimento in tecnologie produttive a basso impatto ambientale.

GIAMBÒ PIANTE IN CIFRE • Nasce nel 1999 • 22 ettari totali • 50 varietà di agrumi • 1.900.000 piante prodotte all’anno • 90% export

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PRODUZIONE | eventi

FLOROVIVAISMO

APPLICATO Giunta alla settantesima edizione, Flormart si presenta al pubblico con una immagine rinnovata. Punto nodale, il legame fra floricoltura e infrastrutture di Filippo Terragni

C’

era attesa e aspettativa per questa edizione di Flormart: non solo per la cifra tonda che è sempre un anniversario importante, ma anche perché la nuova governance dei soci pubblici faceva sperare che fosse la volta buona per il rilancio della fiera. Obiettivo centrato secondo le dichiarazioni di Luca Veronesi, direttore generale della Fiera di Padova: «Era importante dare un segnale di fiducia e ci siamo riusciti, come dimostra la crescita dei visitatori nazionali e internazionali. Ha funzionato la scelta di coniugare il florovivaismo, da sempre settore cardine di Flormart, con

NUOVO LOGO PER IL DISTRETTO FLOROVIVAISTICO DI SAONARA È di Rossella Ruzza il nuovo logo per il distretto florovivaistico di Saonara, promosso dalla Camera di Commercio di Padova. Nasce dall’unione di due concetti (tradizione ed evocazione), è facile da decifrare e mira ad assicurare un’associazione immediata tra la percezione visiva e il distretto che intende promuovere. Rappresenta la stilizzazione dei pistilli di un fiore (una rosa) visti dall’alto. La stessa grafica però può essere intesa anche come la visione, sempre dall’alto e in prospettiva grandangolare, di alberi con altezze diverse o come l’insieme dei percorsi dei singoli (imprenditori) che, seppur diversi nelle individualità (di prodotti) sono uniti nel nucleo centrale, fanno parte di un unico gruppo e di un unico territorio, di un unico elemento vitale (il Distretto). La contestualizzazione geografica viene affidata alla scritta “Saonara” posta orizzontalmente al centro della composizione e parte integrante della grafica stessa, tanto da diventare un pittogramma vero e proprio. Alla vincitrice, di Occhiobello (Rovigo) vanno i 3mila euro messi in palio. Come evidenzia il presidente della Camera di Commercio di Padova, Antonio Santocono, «il nuovo logotipo aiuterà certamente quest’area produttiva ad essere valorizzata di più e a crescere in termini di competitività». 30

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PER APPROFONDIRE www.flormart.it le applicazioni del verde nell’architettura del paesaggio, nei parchi urbani e nel mondo della ricerca e delle startup. Siamo già al lavoro per l’edizione del 2020, che confermerà e approfondirà questa impostazione». SUPERATI I SEIMILA INGRESSI Il comunicato stampa di chiusura registra i numeri dell’edizione in termini positivi: i visitatori sono in crescendo e toccano le seimila unità, con provenienza da 52 Paesi, 19 regioni e 102 province italiane. Gli espositori che da giovedì 26 a sabato 28 settembre hanno animato la Fiera di Padova sono stati invece 300. Il Salone internazionale del florovivaismo, architettura del paesaggio e infrastrutture verdi ha portato a Padova più di 200 esperti che hanno condiviso le loro competenze in oltre 60 eventi tra convegni, workshop e presentazioni. La giuria del Premio Flormart, formata da Alberto Manzo del Ministero delle politiche Agricole, alimentari, forestali e del turismo, Renato Ferretti di Lineaverde e Cristiana Bertero, project manager di Flormart, ha assegnato quattro premi e altrettante menzioni speciali per le aziende che si sono distinte per la qualità del prodotto o del servizio proposto. Per la sezione “Vivaismo e floricoltura” vince Masaro Vivai di Legnaro (Padova), con menzione speciale a Minier di Beaufort en Valleè (Francia). Per la sezione “Tecnologie e prodotti tecnici” vince Peruzzo di Curtarolo (Padova), con menzione speciale a Gea di Sona (Verona). Il premio per il migliore stand in ambito “Innovation” è andato al Raggruppamento di


imprese Fast, Nuovo Verde, System Turf e Marchini Abeti, mentre ad aggiudicarsi la menzione speciale per la sezione “Green Innovation Hub” è la Compagnia del Lago Maggiore di Verbania (Verbania Cusio Ossola). Vince il riconoscimento per il settore “Architettura e progettazione sostenibile” Serranova di Perugia, mentre la menzione va a Green Habitat di Marmorta (Bologna). Serranova è la migliore startup del settore green in Italia. La serra modulare, ideata dall’architetto e designer Stefano Chiocchini, ha vinto la prima edizione del Flormart Future Village – ideato e organizzato da Blum -­che ha visto competere otto giovani aziende, selezionate da un apposito bando, in un padiglione dedicato all’innovazione. Serranova permette di coltivare ortaggi e verdure biologiche garantendo una crescita fino a 3 o 4 volte più veloce della norma, grazie alle polveri fotoluminescenti inglobate nei vetri che convertono la luce solare o artificiale in frequenze luminose molto vicine ai picchi della fotosintesi clorofilliana, rilasciandola progressivamente con un’intensità simile a quella del sole a mezzogiorno. Si aggiudica una serie di servizi e opportunità, tra cui la possibilità di partecipare come espositore all’interno di Flormart 2020. ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO PROTAGONISTA Si è svolta anche la seconda edizione del Premio Internazionale EcoTechGreen, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Paysage con la rivista Internazionale Topscape, in collaborazione con Padova Fiere, in occasione della decima edizione del Forum Internazionale EcoTechGreen. Il primo premio per la categoria “Verde Tecnologico e Infrastrutture Verdi” è stato assegnato ad Agri.te.co Ambiente Progetto Territorio con il progetto “Piano delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale dei siti di interesse comunitario e della zona a protezione speciale della laguna di Venezia”. Nella categoria “Green wall & visual identity” per la sezone “Green Wall” premio ex aequo allo studio Ottaviani Associati per l’ampliamento di Bplace Hotel a Roma, e a AG&P greenscape per Cascate vegetali – Hotel Viu Milan a Milano. Nella stessa categoria per la sezione “Visual Identity” primo premio a Prysmian Headquarters presentato da Maurizio Varratta. Nella categoria “Hi-­tech city landscape” vince il progetto Groupe Scolaire Aimé Césaire a Nantes, presentato da Mabire/ Reich e phytolab. Per la sezione “Verde tecnologico e shopping mall” il primo premio è andato al progetto Green Tech for Green Store – Alì supermercati a Onè di Fonte (Treviso) dello Studio Associato di Architettura Michieletto Morelli. Nell’ambito del “Verde Tecnologico e Ricettività” lo studio 3lhd studio za arhitekturu i urbanizam ha ricevuto il primo premio per i progetti Grand Park Hotel Rovinj a Rovigno e L’acquario d’acqua dolce e museo a Karlovac. Infine, nella sezione “Studi, ricerche, brevetti, tesi, prototipi relativi al verde high-­tech” sono stati numerosi i riconoscimenti a partire dai due premi speciali assegnati al progetto Clever Cities presentato dal Comune di Milano e al progetto Life Asap presentato da Piero Genovesi dell’Ispra.


TENDENZE | andamenti

SEMPREVERDI, AVANTI TUTTA

La top ten delle piante vendute in autunno vede ai primi posti Abies e Picea, perchè ci si prepara al Natale. Ma in generale sono le piante sempreverdi a dominare il mercato di Costanza di Matteo

I

l report di Groen Direkt riguardanti le piante vendute fra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno segna l’anticipo della vendita di sempreverdi già nella top 25 estiva. Il motivo è che le temperature alte rendono la gestione delle piante fiorite più dif-

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ficile e rischiosa, mentre le piante verdi danno sicurezza. Per quanto riguarda ottobre e novembre, si confermano le sempreverdi, ma questa non è una sorpresa: Abies e Picea, sono le due protagoniste del Natale ormai prossimo, e quindi danno il passo.


L’IMPORTANZA DELLE FIORITURE I consumatori vogliono i fiori anche in inverno. Questo è uno dei dati che viene evidenziato dall’aumentare delle vendite di erica, skimmia, viole, camelie ed ellebori. Anche il viburno è davvero molto popolare. Ed è proprio sul Viburnum che vogliamo fermare l’attenzione: un genere molto ampio, che raccoglie specie davvero molto diverse fra loro. Le persone spesso rimangono sorprese dallo scoprire che Viburnum davidii è legato a Viburnum bodnatense, perché se ne rendono conto solo quando vedono il nome botanico. Anche se fra i produttori c’è l’impressione di una certa fluttuazione della popolarità delle diverse specie, se guardiamo l’intero genere, nel complesso per quanto riguarda i dati di Groen-Direkt le vendite sono in crescita.

IL CONSIGLIO PER I CONSUMATORI Spesso i vostri clienti sono inesperti e una delle pratiche da cui preferiscono tenersi lontani è la potatura. Ricordate quindi di accompagnare la vendita al consiglio di potare senza paura dopo la fioritura. La pianta sopporta bene le potature, che le permettono di crescere ancora più forte.

UN BEST SELLER: VIBURNUM TINUS Asra Plant, un’azienda di Hoogstraten in Belgio, pone l’attenzione su questa specie, che è uno dei best seller fra i Viburnum. In particolare consiglia di selezionare per il proprio assortimento la varietà “Spirit”, una pianta molto robusta, che ha una fioritura intensa e in autunno colora le foglie di bronzo. La vendita del Viburnum tinus inizia in agosto e termina in aprile. La maggior parte delle vendite si realizza fra settembre e novembre. Il consiglio del produttore Ad van Heesbeen è di metterlo

Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | andamenti

TOP 25 AGOSTO In base alla quantità di piante vendute

In base al fatturato

▲ Euonymus

-- Hydrangea

▲ Hebe

▲ Acer

▼ Hydrangea

▲ Viburnum

▲ Calluna

▼ Prunus

-- Sempervivum

▲ Euonymus

▲ Pennisetum

▲ Skimmia

-- Buxus

▲ Pennisetum

▲ Ilex

▼ Buxus

▼ Lavandula

▼ Ilex

▲ Skimmia

▲ Hebe

▼ Prunus

▲ Rhododendron

▲ Gaultheria

▼ Buddleja

▲ Pachysandra

▲ Miscanthus

▲ Erica

▼ Clematis

▲ Rhododendron

▲ Thuja

▲ Viburnum

▲ Gaultheria

▲ Viola

▼ Lavandula

▼ Buddleja

▲ Calluna

▼ Sedum

▲ Pieris

▲ Coniferen

In base alla quantità di piante vendute

In base al fatturato

▲ Coniferen

Abies

Abies

▼ Calibrachoa

▼ Echinacea

Viola

Picea

▼ Vinca

▲ Cortaderia

Picea

Ilex

▼ Clematis

▲ Panicum

Skimmia

Skimmia

▼ Hedera

▼ Taxus

Ilex

Viburnum

▲ Acer

▼ Hibiscus

Gaultheria

Buxus

Chamaecyparis

Prunus

Euonymus

Helleborus

Erica

Leucothoe

Hedera

Camellia

in vendita già ad agosto ed eventualmente di spostarlo in una serra non riscaldata dalla fine di settembre. MEGLIO IN GRANDI QUANTITÀ Alcuni produttori hanno visto calare la vendita di Viburnum davidii e plicatum; una delle ragioni è che hanno un periodo di vendita più corto, che si colloca più o meno in tre settimane fra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, che coincide chiaramente con il momento della fioritura; per questo si consiglia di acquistarli prima e di 34

TOP TEN IN OTTOBRE – NOVEMBRE

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tenerli in serra. Per quanto riguarda invece Viburnum tinus e bodnatense, il periodo di vendita è più lungo e il trend dei consumatori inizia a essere quello di comprarli in quantità maggiore in una sola volta.


VARIETÀ PARTICOLARI Il Viburnum è una delle tradizioni della regione di Zundert, dove viene coltivato da sempre in piena terra, sfruttando il terreno sabbioso caratteristico della regione e viene poi spostato in vaso al momento della stagione di vendita, come racconta, ad esempio, Elst-Bevers, un coltivatore che si dedica in particolare alla coltivazione delle specie decidue di Viburnum come V. bodnatense “Dawn” e V. opulus e opulus “Roseum”. Il Viburnum non è una delle maggiori produzioni, ma è essenziale perché è una delle piante che non può mancare negli assortimenti dei garden center. Inoltre, il Viburnum ha buone prestazioni nelle estati sempre più calde, si comporta bene anche in situazioni di siccità e ha un valore positivo per la biodiversità grazie alle sue bacche.

IL CONSIGLIO PER IL RETAIL Il Viburnum ha un carattere curioso. Se la pianta cade a terra e resta distesa anche solo per un giorno, le sue foglie iniziano a diventare “brutte” e nel giro di qualche giorno la pianta è rovinata. Quindi, nel caso le piante esposte nel garden center cadano per qualunque motivo, provvedete a rialzarle subito. O ancora meglio, fate in modo che siano collocate in luoghi ben riparati.


TENDENZE | consumer

FIORI E PIANTE,

SCELTA DIGITALE La percentuale di acquisti online è ancora bassa, ma è destinata a crescere grazie alla facilità di acquisto e alla comodità della consegna a domicilio. Soprattutto fra le giovani generazioni, naturalmente di Costanza di Matteo

C

he siamo un Paese ffortemente legato alle tradizioni è risaputo, e che il comparto del florovivaismo benefici di questa situazione è altrettanto vero: gli italiani regalano spesso fiori, soprattutto rose, orchidee e girasoli, soprattutto alle donne, specialmente nelle occasioni a loro dedicate. Questo è uno dei risultati del sondaggio parallelo condotto da Colvin, startup che vende e consegna fiori a domicilio, e da GimmeLike, la prima app italiana che connette pmi e millennial attraverso questionari d’indagine. Ma alcune delle informazioni raccolte potrebbero sorprenderci: vediamo quali.

IDENTIKIT DEL CONSUMATORE

62% è donna 83% ha titolo di studio superiore 39% si informa su piante e fiori online 51% si affida a passaparola 18% cerca freschezza e profumo 15% sceglie il design 17% guarda la stagionalità 58% compra fiori 70% li compra fra 2 e 4 volte l’anno 55,5% compra per sé 44% regala fiori e piante IL PROFUMO E LA STAGIONALITÀ FRA I CRITERI PRINCIPALI I due sondaggi hanno tracciato l’identikit dei consumatori di piante e fiori in Italia. Come ci si aspetterebbe, sono soprattutto le donne ad acquistare fiori e piante (62%) ma anche gli uomini sono acquirenti abituali e hanno il pollice verde (38%). I Millennial appassionati di fiori e piante sono equamente ripartiti tra Nord, Centro e Sud Italia e sono istruiti (il 26% è laureato e oltre il 57% è diplomato), amano leggere un buon libro (36% tra i clienti di Colvin) più che fare shopping (27%), viaggiare e partire

PER APPROFONDIRE - COLVIN Colvin è una nuova piattaforma per l’acquisto di fiori recisi online. Offre un servizio di consegna entro 24 ore dalla raccolta e un nuovo modello di business direct to consumer che accorcia la filiera consentendo un maggiore controllo sulla qualità e prezzi molto più vantaggiosi e competitivi rispetto agli standard di mercato. È stata fondata nel novembre del 2016 da Andrés Cester, Marc Olmedillo e Sergi Bastardas dopo la loro esperienza in multinazionali come Amazon, Citigroup e GSK. A due anni dalla sua costituzione la startup ha già raccolto investimenti per 11 milioni di Euro ed è presente, oltre che in Spagna e in Italia, anche in Portogallo, Germania e in Olanda. 36

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I FIORI PREFERITI

1. ROSE 2. ORCHIDEE 3. TULIPANI 4. GIRASOLI per il fine settimana (32%) o andare a concerti e festival musicali (19%). Le rose sono senza dubbio i fiori preferiti, seguiti da orchidee, tulipani e girasoli. Il 18% degli intervistati cerca la freschezza ed il profumo quando acquista piante e fiori, mentre per il 15% è il design a determinare la scelta. Stagionalità (17%) ma anche sostenibilità e attenzione all’ambiente, nel packaging e nella filiera di coltiva coltivazione (13%), influenzano la decisione dei consumatori.

PER APPROFONDIRE L’indagine di Colvin è stata svolta nel mese di luglio 2019 su un database proprietario composto prevalentemente da donne, residenti in tutta Italia (a eccezione delle Isole e della Calabria, dove Colvin non è ancora presente), con un’età compresa tra i 18 e i 55 anni, attraverso l’invio di un questionario online. Anche l’indagine di GimmeLike è stata svolta nel mese di luglio 2019, su un campione rappresentativo di 1500 utenti di età compresa fra i 20 ed i 35 anni di ambo i sessi presenti su tutto il territorio italiano, con propensione all’acquisto di piante e fiori.

PIÙ PER SÉ CHE PER GLI ALTRI Uno dei risultati che non ci si aspetta riguarda il motivo per cui si acquistano fiori, ovvero: per chi sono i fiori che vengono comprati abitualmente, più volte nel corso dell’anno? Con un po’ di sorpresa, ma in linea con gli atteggiamenti individualistici dei Millennial, leggiamo che nel 55,5% dei casi i fiori acquistati sono per sé stessi, mentre “solo” il 44% del campione compra piante e fiori per regalarli. Tra le principali


TENDENZE | consumer

OCCASIONI DI ACQUISTO

occasioni in cui si sceglie di regalare sto il passo sarà sempre più breve. i fiori o le piante spiccano le festività I due sondaggi paralleli insomma 25%: Festa della Mamma dedicate alle donne: il 25% li acquievidenziano un possibile bacino di 18%: compleanni sta per la Festa della Mamma, per il utenza ancora poco sfruttato negli 16%: Festa della Donna 18% rappresenta un’idea regalo per i acquisti digitali. compleanni, il 16% li compra per la 12%: San Valentino Festa della Donna - emblematico in “WEBBIZZAZIONE” IN 12%: Natale tal caso il regalo di mimose - e, a pari ATTO merito con il 12% delle preferenze, Colvin è sul mercato da poco chi regala composizioni floreali per tempo, ma ha saputo cogliere le San Valentino e Natale. Come detto in Italia piante e esigenze di questa fascia di clientela e le ha rese i suoi fiori si acquistano prevalentemente dal fioraio (51%) punti di forza: freschezza dei fiori, attenzione al design, ma anche al supermercato (22%), approfittando magari stagionalità, facilità di acquisto sono attributi impliciti e imprescindibili nell’offerta. E fin dalla nascita della startup l’attenzione all’ambiente è parte GIMMELIKE integrante del modello di business: tutti i vasi GimmeLike è la prima app italiana che connette le PMI con venduti e regalati in abbinamento ai bouquet i Millennial attraverso questionari di indagine e ricompensa sono infatti in vetro riciclato e anche il box che gli utenti con una somma dai 5 centesimi a 1 euro a contiene e preserva i fiori consegnati a domicisondaggio, su temi tra i più disparati: da opinioni su lio è green, composto al 100% da cartone riciargomenti d’attualità, a valutazioni su prodotti e servizi. clato. L’acquisto online è ancora basso perché Il panel è composto da circa diecimila utenti, per l’80% sono ancora pochi gli attori sul mercato in in un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, con un tasso di questo settore che Colvin, arrivata in Italia abbandono e inutilizzo inferiore al 5%. I dati raccolti nell’aprile dello scorso anno, sta contribuendo vengono aggregati e analizzati in tempo reale. a digitalizzare e a innovare grazie alla vendita online e a un modello di business che accorcia la filiera e consente un maggiore controllo sulla del momento in cui si fa la spesa, mentre il 19% si reca qualità. «Sono molto impressionato dai risultati di queste al vivaio. due Indagini parallele. Sono sempre di più gli italiani, e non solo donne, che acquistano abitualmente fiori e INFORMAZIONI? SEMPRE DI PIÙ ONLINE piante e che amano prendersene cura. A poco più di un Nonostante internet sia ancora poco utilizzato per anno dal nostro arrivo in Italia, stiamo contribuendo a fare acquisti, con una percentuale che si attesta intor- digitalizzare ed innovare un settore ancora molto trano al 2,87%, c’è una forte dizionale – ha dichiarato Simon Tokatzian, Country richiesta di digitale nel set- Manager di Colvin per l’Italia – Sono orgoglioso che il tore dei fiori e delle piante: 44% dei clienti che abbiamo intervistato ha scelto ColDOVE SI ACQUISTA il 39% degli intervistati in- vin per la sua prima esperienza di acquisto di fiori online fatti naviga online per sele- e adesso utilizza questo nuovo canale abitualmente, per zionare i fiori che preferisce comprare i fiori per sé e la propria casa o da regalare. 51%: fioraio (contro il 51% che si affida Quello dei fiori e delle piante - continua Tokatzian, - è al passaparola di familiari e un settore importante del made in Italy, che rappresenta 22%: supermercato amici) e tra i clienti di Col- il 5% della produzione agricola, per un controvalore vin una percentuale molto annuo di 2,6 miliardi di Euro. Il dato che emerge con 19% si reca al vivaio alta, il 44%, ha acquistato forza è che c’è un enorme potenziale di crescita nella fiori online per la prima vendita online di fiori e piante, con internet che è, dopo 2,87%: internet volta e considera la facilità il passaparola, la prima fonte di informazione per le dedi acquisto l’attributo più cisioni di acquisto». importante nella scelta del servizio (52%). Un dato che fa presupporre la fidelizzazione del cliente all’acquisto GREENUP CONSIGLIA online. Un’opportunità interessante per le aziende che Internet sta diventando una risorsa vogliono conquistare questa fetta di mercato. I Millennial importante, se non (ancora) per l’acquisto, italiani infatti amano e sono abituati ad acquistare i fiori sicuramente per la raccolta di informazioni (58% del campione), più volte l’anno (il 70% li compra su fiori e piante. Essere presenti online, tra le due e le quattro volte l’anno) e usano già internet, con un sito e con i social, usando le parole dopo il passaparola e i consigli di amici e familiari, come chiave giuste che ci permettono di essere prima fonte d’informazione nella scelta e nell’acquisto trovati, è sempre più fondamentale. di piante e fiori. Dal raccogliere informazioni all’acqui38

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© Pietro Sutera

TENDENZE | distribuzione

NUOVE PAROLE D’ORDINE

PER IL RETAIL

Se è vero che il business è fatto “dalla gente, per la gente”, è vero anche he a forti cambiamenti sociali deve seguire il cambiamento commerciale. Messe Frankfurt ha isolato alcune direttrici fondamentali

L

di Marta Meggiolaro

a conferenza stampa di presentazione di Christmasworld, Paperworld e Creativeworld ci porta in un luogo particolare di Milano, al confine con la Chinatown meneghina: siamo da Sonia Factory, il lab di Sonia Peronaci, ideatrice del famosissimo blog Giallozafferano. Una scelta emblematica, che preannuncia il sugo del discorso di Eva Olbrich, direttrice di Christmasworld: «Siamo qui, in questo spazio in cui diverse attività si mescolano e ci avvolgono in una serie di esperienze, perché questo è il futuro del commercio. Quest’anno internet festeggia cinquant’anni, e nulla è più com’era una volta. Siamo davanti a un mondo di grandi sfide, che nascondono grandi opportunità. Dobbiamo però essere disponibili a ripensarci completamente». DODICI FATTORI DI INFLUENZA DEL BUSINESS È la stima fatta seguendo il trend dei dati raccolti finora. Nel 2017 i negozi che hanno chiuso negli Stati Uniti sono stati 8600; nel 2026, saranno 75mila. «La realtà che abbiamo di fronte oggi è descritta da parole chiave nuove: digitalizzazione, frammentazione, accelerazione. Chi non tiene il passo, chi non è proattivo, resterà indietro e alla fine non ce la farà. Ma ricordiamoci che il business è e sarà sempre fatto dalle persone, per le persone: possiamo disegnare il futuro insieme. Noi di Messe Frankfurt siamo qui per farlo con voi», ha proseguito Eva Olbrich. Il primo passo per stare al passo è conoscere i trend. Il team di esperti incaricato da Fiera di Francoforte ne ha

SAVE THE DATE individuati 12: urbanizChristmasworld, si terrà presso la Fiera zazione, trasformazione di Francoforte dal 24 al 28 gennaio; digitale, intelligenza arPaperworld e Creativeworld tificiale, mobilità, condal 25 al 28 gennaio 2020. nettività, cambiamenti demografici e sociali, sharing economy e community, equilibrio vita-lavoro, nuovi lavori, coscienza green e sostenibilità, big data e costumer journey, individualizzazione. «Questi trend che abbiamo rintracciato nella vita di oggi si sviluppano in parallelo, influenzano la nostra quotidianità, e quindi il business. Qui interveniamo noi, la piattaforma del business. Abbiamo delineato tre “mega” trend – urbanizzazione, nuovo lavoro e individualizzazione - e ne abbiamo affidato uno a ogni show, da sviluppare», ha chiarito Eva Olbrich. E così entriamo nel vivo di Christmasworld 2020, con il suo tema: urbanizzazione. SI ANNULLA LA DISTANZA FRA PRIVATO E PROFESSIONALE Ritorniamo alla Factory di Sonia Peronaci: un luogo ben R arredato, confortevole, collocato idealmente al crocevia fra culture diverse. Un luogo dove si può mangiare, e fare corsi di cucina; fermarsi per una pausa relax, e fare shopping; affittarlo per un evento, o iscriversi a un workshop di Sonia. Insomma, un luogo multifunzionale. Per usare una parola attuale, un luogo dall’identità ibrida, in cui convergono diversi aspetti della vita. «Una delle barriere che è destinata a essere completamente abbattuta nel prossimo futuro è quella fra vita privata e professionale» Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | distribuzione

le periferie industriali per aprire uno shop in centro, con lo slogan Let us help you, “permetteteci di aiutarvi”. Un caso isolato? No. Anche Ikea sta aprendo degli shop nei centri città, dove offre consulenze in arrendamento – e poi rimanda al negozio Ikea in periferia per l’acquisto dei prodotti: nel negozio in centro non importa più la vendita, ma la consulenza, il servizio, il consiglio, all’interno di una fantastica ambientazione. Altri esempi? Made by we, a New York, è uno spazio in cui si lavora, ma allo stesso si mangia e si acquista/ prosegue Eva Olbrich «Per i nativi si mette in vendita. A Berlino, sta digitali è già così. le case sono zone diventando famosissimo The Cordi lavoro, i luoghi di lavoro offrono CHRISTMASWORLD ner, uno spazio di concreta sharing spazi per il ristoro o lo shopping. Il PER I RETAILER economy: una pasticceria francese telefono cellulare ci rende costante1. La piattaforma: che vende anche prodotti di moda e mente raggiungibili sia per questioni conzoom.solution di design, un mix di esperienze agli personali che per questioni lavorati2. Trend Show estremi che qui si toccano. «Uscive. Siamo sempre connessi e gli spazi 3. Retail Boulevard re dal proprio campo, questa è la si adattano a questa nuova modalità. 4. Decoration Unlimited nuova ricetta per creare business», Il nostro compito, in questa situazio5. 1085 espositori ha commentato Eva Olbrich, agne, è orientare». Per questo Messe giungendo qualche altro esempio Frankfurt ha commissionato uno per rinforzare il concetto: a Fürth, studio a un istituto per la ricerca commerciale, IFH, è un successo il garden center realizzato insieme da dal titolo: “Cambiamenti strutturali nel retail: la pro- Dehner e Decathlon, che permette a tutti gli appassiospettiva del consumatore”. Da questo studio è emerso nati di vita all’aria aperta, che sia per fare sport o per fare che i consumatori possono essere divisi in tre categorie giardinaggio, di avere un luogo per i propri acquisti: e a seconda dell’esigenza che li muove: così sono aumentati i clienti di entrambi. Esperienza: consumatori che cercano il piacere dell’acquisto; AGGIORNAMENTO COSTANTE Convenienza: consumatori che cercano l’acquisto T Tutto questo lavoro ha portato Messe Frankfurt a riverapido e con buon rapporto qualità-prezzo; dere le proprie modalità di orientamento e di supporServizio: consumatori che cercano la consulenza, to dei propri clienti, delineando nuove possibilità. La che è il pre-requisito di ogni negozio specializzato. prima è conzoom.solutions: una piattaforma messa a «Dobbiamo concentrarci sul cliente, non sul prodotto», disposizione dalla fiera, online 365 giorni all’anno, come ha chiosato Eva Olbrich. supporto continuo ai commercianti: buone pratiche, tendenze, suggerimenti utili ai punti vendita, tutto ciò IL PROBLEMA NON È IL MAGAZZINO che la Fiera avrà da offrire confluirà qui. La piattaforma «Il problema del retail non può più essere la giacenza, o il sarà disponibile in inglese e tedesco e tutti i contenuti metro quadrato» ha proseguito Eva «il futuro del retail saranno gratuiti. E qual è il primo consiglio da dare ai è la fidelizzazione del cliente». Il che avverrà tramite punti vendita? «È il momento di ispirare. I vostri clienti due punti nodali: una politica orientata devono avere la possibilità di entusiasmarsi: ispirazione, al cliente, e la collaborazione fra tutte servizio, vendita, offerta fisica e digitale… tutto deve le parti in gioco. Collaborazione arrivare al cuore del cliente. Questo è il nostro scopo», significa anche fusione: per ha risposto Eva Olbrich «E Christmasworld, il punto di offrire al cliente ciò che desi desi- incontro fermo in un mondo fluido, che cambia», ha dera, diversi attori del retail proseguito. «Christmasworld ha un’offerta unica al mondovranno mettersi insieme. do, che entusiasma, e che collega emozione e business in Eva ha presentato alcuni modo eccezionale». E nella prossima edizione, questo siesempi: il mercato coperto gnificherà esplorare insieme agli addetti ai lavori il mega di Rotterdam, che non offre trend dell’urbanizzazione, come dicevamo, per capire solo la shopping experience di come cambierà i modelli di business che conosciamo. prodotti freschi e particolari, ma anche luoghi di ristora ristora- EMOZIONARE, SEMPRE zione e alloggi. Oppure, Sempre più persone vivono nelle città e il trend semil DIY store Horst, ad bra non arrestarsi. Questo significa che entro il 2035 Amburgo: un negozio quasi tutti vivranno nel tessuto urbano. Le città divendi articoli per la casa teranno un mix si culture, di aspettative, di lingue e che ha abbandonato di linguaggi. Inevitabilmente cambieranno i modi di

I TRE TIPI DI CLIENTE 1. Esperienza: consumatori che cercano il piacere dell’acquisto; 2. Convenienza: consumatori che cercano l’acquisto rapido e con buon rapporto qualità-prezzo; 3. Servizio: consumatori che cercano la consulenza, che è il pre-requisito di ogni negozio specializzato.

1. 2. 3.

Eva Olbrich direttrice di Christmasworld.


I 12 TREND ◗ Urbanizzazione ◗ Trasformazione digitale ◗ Intelligenza artificiale ◗ Mobilità ◗ Connettività ◗ Cambiamenti demografici e sociali ◗ Sharing economy e community ◗ Equilibrio vita-lavoro ◗ Nuovi lavori ◗ Coscienza green e sostenibilità ◗ Big data e costumer journey ◗ Individualizzazione

comunicare, le esigenze dei consumatori, le scelte di acquisto e quindi di vendita. «Dobbiamo chiederci allora? Come portare in negozio queste persone, e fare in modo che ci ritornino? La risposta di Christmasworld è: format emozionanti e servizi convenienti. Per attirare nel proprio negozio, bisogna sapere sorprendere. Le parole chiave per farlo sono: emozione, convenienza, esperienza». La domanda però è, come mettere in pratica questi suggerimenti? «Iniziamo col dire che in futuro, come abbiamo visto, sparirà sempre di più il negozio tradizionale. Avere un punto vendita significherà avere storie da raccontare, essere degli intrattenitori, e fare parte noi stessi di una storia, di un mondo. Inoltre, lo shopping non avrà più limiti – vediamo già anche questo, con gli acquisti online fatti a qualunque ora, in qualunque giorno – non ci saranno linee di demarcazione, neppure fra online e offline». Il programma di eventi di Christmasworld renderà concreto tutto questo. I FORMAT DELLA FIERA, A DISPOSIZIONE DEL RETAIL Il 30% dei visitatori di Christmasworld non viene innanzi tutto a fare acquisti, ma per vedere lo show dei trend. «Una scelta comprensibile» commenta la Olbrich «dato che il lavoro fatto dallo studio bora.herke.palmisano permette di guardare nel futuro e di orientare al meglio i propri acquisti. Quest’anno poi la galleria dei trend è stata organizzata in modo diverso, e varrà la pena vederlo. Tre gli stili proposti: green ritual, happy together e silken party. Un unico motto: la famiglia conta e sarà il centro del trend show». Un altro settore fondamentale da visitare per chi si occupa di retail sarà Retail Boulevard: «Inaugurato l’anno scorso, raccoglie diversi pop up stores che espongono differenti tipi di esposizione, offrendo differenti contatti e possibilità. È lo spazio in cui vedrete come sarà in futuro lo shopping al dettaglio». Last but not least, non si può dimenticare il lavoro sempre sorprendete di 2Dezign in galleria. Il tema del 2020 sarà “Decoration unlimited: dark ocean”. «Un evento di design che permetterà di immergersi in un mondo nuovo. Un importante esposizione di come deve essere una vetrina e un negozio “esperienziale”, che permetterà ai retailer di scoprire nuovi modi per attrarre il consumatore. Due le chiavi: storytelling e wow-experience. Sarà un’esperienza incredibile».

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TENDENZE | fiere

S

iamo ormai agli sgoccioli e se non avete ancora prenotato il biglietto aereo e l’albergo è proprio il momento di decidere, prima che i prezzi inizino a volare: appuntamento dal 28 al 31 gennaio a Essen, dove si terrà per la 38esima volta IPM, lo show più completo e più internazionale del florovivaismo europeo. Un motivo in più per esserci: sono terminati i lavori di ristrutturazione e ora la fiera di Essen si presenta in otto ampi padiglioni sullo stesso livello, equipaggiati con le infrastrutture più moderne. Per la prima volta, i visitatori potranno raggiungere IPM Essen attraverso il nuovo, importante, ingresso in vetro del Foyer Est, che darà loro un adeguato benvenuto. La Galleria e la Hall 1 saranno l’area di presentazione ideale e accoglieranno più di millecinquecento espositori da oltre cinquanta Nazioni. SEMPRE PIÙ GLOBALE L’offerta presente in fiera includerà prodotti innovativi e servizi utili nel campo delle piante, della tecnologia, della fioreria e di tutto ciò che riguarda il giardino. Il programma di eventi collaterali è come sempre ampio. Gli stand nazionali sono una delle caratteristiche che rendono IPM unica. Nel 2020, la Turchia sarà presente con uno spazio di 220 metri quadrati. Il Guatemala sarà presente di nuovo, dopo un anno di interruzione. La Lituania sta progettando il suo stand. Altre nazioni hanno confermato la loro partecipazione: Belgio, Cina, Costa Rica, Danimarca,

Gran Bretagna, India, Israele, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Sri Lanka, Taiwan, Ungheria, e Stati Uniti d’America presenteranno nuove soluzioni e le loro migliori innovazioni. Sarà data attenzione speciale agli stand nazionali della Francia perché nel 2020 sarà partner ufficiale dell’evento. Per esempio, il Forum Internazionale dell’Orticoltura si terrà sotto la bandiera francese. Lo spazio Green City nella Hall 1A sarà la sede delle cerimonie di premiazione delle competizioni che si svolgono durante IPM. “Innovation Showcase”, che riguarda le più belle e migliori varietà messe in gara dagli espositori, e selezionate da una giuria di esperti. Lo slogan di quest’anno sarà I live it this way – it won’t get greener! (“La vivo così – non sarà più verde!”) Il risveglio delle generazioni più giovani nei confronti del clima e della protezione dell’ambiente non può

IPM NUOVA DI ZECCA

L’ente fiera di Essen ha completato il ciclo di ristrutturazione. Grande attesa per la trentottesima edizione della fiera internazionale del florovivaismo di Filippo Terragni

PER INFORMAZIONI www.ipm-essen.de

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Flortecnica e vivaismo


A PROPOSITO DI VAL’HOR Si tratta dell’organizzazione che in Francia riunisce sotto un’unica insegna tutta l’industria delle piante ornamentali: produttori, garden center, fioristi, architetti del paesaggio e appaltatori. Lo scopo è supportare e far crescere 50mila aziende, promuovendo il verde. www.valhor.fr

essere ignorato. Tutti gli attori della filiera sono chiamati a lasciar correre la loro immaginazione, lasciandola libera di esprimere il loro amore per la natura nei loro lavori: “Show Your Colour Award” sarà lo spazio giusto, nella Hall7, con gli speciali concept per il marketing di perenni e arbusti. Più la storia dietro alla pianta è inusuale, più è alta la possibilità di vincere il premio. PRESENZA STORICA E FONDAMENTALE Il Paese partner ufficiale di IPM Essen 2020 è la Francia, un produttore importante e dalle mille sfaccettature, con una ricca e importante storia alle spalle nel mondo del florovivaismo. Come sempre, essere Paese partner significa accompagnare l’evento fieristico in molti modi. In primo luogo, l’edizione sarà particolarmente focalizzata sulla Francia, seguendo il motto Quality & Innovation. The French touch (“qualità e innovazione, il tocco francese”). I visitatori avranno l’opportunità di scoprire prodotti innovativi dai breeder e dai produttori di tutta la Francia; un’ampia offerta di prodotti coltivati nella molteplicità di climi offerti dalle regioni francesi saranno presentati tutti insieme. IPM sarà l’occasione per la Francia di far vedere il livello delle sue performance, della sua esperienza e della sua conoscenza nel settore. Mikael Mercier, segretario di VAL’HOR, l’organizzazione francese per il mercato nazionale dell’industria delle piante ornamentali, ha dichiarato: «Siamo onorati di presentare la Francia e la sua industria florovivaistica a IPM Essen 2020. Mentre IPM Essen ha senz’altro sviluppato la più ampia piattaforma mondiale per le piante ornamentali, il trade e le innovazioni, è anche diventata la più importante piattaforma per gli esportatori francesi. Per più di trent’anni i breeder e i produttori francesi sono stati espositori in questo evento che ha loro permesso di consolidare la loro reputazione a livello internazionale». Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen, è allo stesso modo soddisfatto della partnership: «La Francia è da decenni una delle più importanti nazioni che espone qui a Essen, e la sua preparazione nel comparto è riconosciuta a livello internazionale. Siamo molto contenti di offrire agli espositori francesi una piattaforma esclusiva nell’edizione 2020, che darà ai visitatori della fiera un valore aggiunto reale». IL TOCCO FRANCESE DA CUI IMPARARE La Francia raccoglie in sé zone climatiche molto differenti, così come terreni, paesaggi e tradizioni. Le industrie del vino, dei formaggi, della gastronomia, del turismo, e anche

quella del florovivaismo, beneficiano di questa condizione di eccezionale diversità. Una lunga tradizione di ibridazione, selezione, coltivazione, radicata in queste identità territoriali forti, rende il settore capace di fornire un’ampissima gamma di piante di alta qualità, alcune molto famose e riconosciute come distintive specialità della zona: rose, alberi da frutto, rododendri, camelie, ortensie, ciclamini, crisantemi, gigli e dalie. Lo stile di vita green è un valore, per i Francesi. Sia le grandi città, sia i piccoli paesi, sono maestri nell’abbellire il panorama cittadino con piante e fiori, che non solo promuovono il turismo e l’economia ma aumentano anche il benessere degli abitanti. La stretta cooperazione fra i decision-makers, i buyers e il settore del florovivaismo prova che questo è l’approccio vincente per il nostro settore: più la società fa i conti con i cambiamenti climatici, più diventa cosciente dell’importanza di alberi e piante in tutte le città. Città come Parigi, Lione, Nantes, sono esempi eccellenti di come la figura dei “green advocates”, introdotta recentemente, possa oggi più che mai lavorare a favore degli spazi verdi, investendo in essi e rendendo in questo modo le città più attraenti per i cittadini, per i turisti e soprattutto per gli investitori.

FLOROVIVAISMO FRANCESE IN CIFRE • Produzione: 3600 aziende, 19mila impiegati, 1 miliarso e 600 miliioni di fatturato • Retail e grande distribuzione: 19mila aziende, 58mila impiegati, 7 miliardi di fatturato • Giardinaggio: 30mila aziende, 91mila impiegati, 5miliardi e 300milioni di fatturato La produzione di piante ornamentali in dettaglio • 3.600 produttori • 16.150 ettari di produzione • Un miliardo e 600 milioni di fatturato • 1.600 ettari di produzione coperta • 2mila ettari di produzione in contenitore • 19mila impiegati Produzione pari al 12% del totale europeo (12% germania, 32% Olanda) Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | marketing

R “Xmas effetto Wow!” Natale come non l’avete mai detto: letterone addobbate con le mini Stelle di Natale per comporre la parola “XMAS”. Sono necessari dei vassoi per piante a forma di lettera di dimensione medio/grande, 35 mini Stelle di Natale e un mix di altrettante piccole piante verdi. I vassoi per piante a forma di lettera sono un’idea nuova e funzionale per realizzare decorazioni personalizzate e sempre diverse. I colori più vivaci di Stelle di Natale si abbinano molto bene alle diverse tonalità di verde delle piante, ma basterà cambiare dimensione dei vassoi o giocare con differenti colori di Stelle di Natale per creare delle alternative.

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LA STELLA

Parte essenziale degli allestimenti natalizi, prodotto di punta della serra calda stagionale, possono essere dotate di un valido supporto alle vendite di Bianca Belfiore

È

la stagione delle Poinsettie, che si presentano in tutti i garden nostrani, e fanno bella mostra di sé negli allestimenti natalizi, nei villaggi di Natale, nella serra calda che acquista, grazie alla loro presenza, un’atmosfera caratteristica e una carica di colore. Ma come per tutti i prodotti tradizionali, anche per le Stelle di Natale c’è stato un momento di crisi del mercato, che ha interrogato le aziende produttrici su come rinnovare la domanda di questa pianta. Per questo è nata SFE (Stars for Europe), l’associazione che riunisce i grandi produttori di Stelle di Natale e che consente ai coltivatori e al retail di dotarsi di opporPER SCARICARE tuni strumenti per la GRATUITAMENTE IL MATERIALE promozione. Si tratwww.sfe-web.com/it/pos-material-download ta di cartellonistica ispirazionale, di slogan e foto evocative. Un buon metodo per togliere l’aria di vecchio e “già saputo” che spesso aleggia intorno alla Poinsettia, per rinnovarne l’immagine e per incuriosire nuove fasce di consumatori. Insieme alla cartellonistica, il sito di Stars for Europe è ricco di idee per reinventare il ruolo della Stella di Natale nelle case dei consumatori finali. Ecco Il sito di Stars for Europe dedicato allora alcune delle idee che Stars for Europe ha proposto alla parte business è ricco di materiale scaricabile quest’anno e che troverete, insieme a tutto il materiale gratuitamente per la comunicazione e la promozione. per la vendita, online gratuitamente. 44

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R Pop Style Usciamo dagli schemi e proponiamo la Poinsettia con insoliti compagni: agrifoglio, Panicum virgatum e un mix di colori vivaci di schiuma floreale che fanno risaltare le Stelle di Natale recise. Importante: scegliamo in abbinamento dei vasi in vetro, creando un gioco di contrasti. Da sapere: prima di inserire i cubetti di schiuma floreale nel vaso di vetro, immergerli in acqua per circa cinque minuti fino a quando non sono completamente saturi, in questo modo saranno pronti per infilarvi le Stelle di Natale recise.

Q Decorazioni da soffitto Decorazione dell’Avvento, oppure originale alternativa al classico albero di Natale: utilizzare un ramo sospeso e arricchirlo con sfere natalizie colorate può essere un’idea semplice e facile da realizzare, ma dal sicuro impatto visivo. Le Stelle di Natale saranno bellissime appese con il loro vasetto, una tendenza attuale, per cui si è diffusa la moda dei portavasi in macramè; ma si può anche trasformare in piccoli vasi le sfere. Basterà rimuovere il gancio delle sfere insieme al suo supporto per trasformare la sfera in un vaso in cui inserire la Stella di Natale recisa.



TENDENZE | appuntamenti

TEMPO

DI OPPORTUNITÀ Durante il Porte Aperte di Leonessa Vivai due workshop e la guida agli allestimenti insegnano a migliorare e sviluppare il lavoro di squadra e la presentazione dei prodotti nel punto vendita colloquio con Francesca Cangianiello di Marta Meggiolaro

S

i chiama Piantonario l’evento con cui Leonessa Vivai apre la stagione autunnale: un giorno di festa, organizzato con aziende partner, amici e clienti da Francesca Cangianiello, socia di Leonessa, ed Erica Cherubini, visual designer. Anno dopo anno la lista di partner e sponsor aumenta, segno positivo dell’interesse che l’evento suscita nel mercato. Due gli elementi di cui sicuramente beneficia: una collocazione temporale anticipata rispetto agli altri eventi della stagione, che lo rende idealmente il momento di ripresa dei contatti dopo le vacanze estive, e un’atmosfera rilassata, quasi da “festa di paese”, in cui è difficile non sentirsi a proprio agio. Il tutto unito a un’organizzazione efficiente e alla proposta di nuove strategie di marketing che aiutano i gardenisti a migliorare le performance del proprio vivaio. Quest’anno ho notato che avete dato grande risalto alla presentazione del vostro assortimento…

«È vero, mai come quest’anno le persone che hanno visitato il nostro Piantonario hanno anche girato il vivaio in completa autonomia: avevano a disposizione circa dieci ettari in cui curiosare! Le novità a cui abbiamo dato risalto, e che hanno riscosso parecchio successo (esposte e vendute tutte nello stesso giorno dell’evento) sono le Lagerstroemie a foglia nera, le Black Solitaire®, una novità strepitosa con un contrasto fiore/foglia eccezionale. Nelle novità di quest’anno abbiamo anche inserito l’Hydrangea arborescens Lime Rickey dal fiore verde lime, l’Eucalyptus France Bleu, dal fogliame piccolo e azzurrissimo, e la Gardenia First Edition® Double Mint dal fiore doppio, profumatissimo. In evidenza abbiamo anche presentato la gamma completa di Phormium: quindici varietà tra nani e classici. Anche le Cordyline con le loro venature fucsia sono state apprezzate». Uno spazio interessante è quello che avete dedicato alle sempreverdi. Ci parli di questa collezione?

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TENDENZE | appuntamenti

«Ti riferisci a Evergreen Garden - Il giardino delle conifere, una delle novità che abbiamo presentato al Myplant 2019. Si tratta di una collezione composta da ventuno varietà selezionate accuratamente che si distinguono per portamento e colore. Il nome è stato scelto giocando sul doppio senso dell’aggettivo, “evergreen” come sempreverdi ed “evergreen” perché le conifere sono, a mio avviso, delle piante che non passeranno mai di moda. Altre collezioni che hanno riscosso come un buon successo sono state le nostre Bande (dei frutti e dei fruttini) e le nostre Lovely Hydrangea, sempre in prima linea».

CROSS SELLING Fra gli artigiani coinvolti nell’evento di Leonessa Vivai, anche viviana_vi_made, che realizza gioielli botanici ricoprendo in rame fiori e foglie, ma anche insetti, e componendoli insieme a pietre semipreziose. Fra i pezzi preferiti, gli anelli con fiore di ortensia. Per informazioni, visitate il suo account instagram o lo shop in Etsy. 48

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Insomma, siete soddisfatti! «Assolutamente sì, siamo pienamente soddisfatti! L’evento è stato un grande successo. Credo che la parola che possa identificarlo nella maniera più appropriata sia opportunità. Opportunità per farci conoscere, per interagire, per creare sinergie, per insegnare, per cambiare e crescere. La natura ci insegna che, nonostante le avversità, i frutti si possono raccogliere sempre. Ci insegna a riconoscere le opportunità, ci insegna ad aspettare, a fare bene e fare meglio. Opportunità siamo noi». Opportunità di imparare, dicevi. E in effetti i due appuntamenti di Piantonario sono stati davvero pregnanti.


«Il tema che abbiamo scelto per quest’anno aveva come slogan “Dall’arte alla magia delle piante”. Questo è anche l’anticipo della campagna marketing per il 2020: coltiva la tua arte. Credo fermamente nell’acquisto d’impulso, quello dettato dall’emozione, ed è su questo genere di acquisto che abbiamo concentrato il nostro studio e il nostro impegno. Questo è anche il criterio con cui abbiamo progettato i pannelli della campagna 2020: un insieme di colori ed emozioni che stimolano il cliente finale a dire “Sì, lo voglio!”. Quello che suggeriamo al nostro cliente gardenista è di dare vita a un corner camaleontico con pochissimi accorgimenti. Per rafforzare questo messaggio, quest’anno a Piantonario abbiamo regalato un laboratorio esperienziale curato dalla visual Erica Cherubini e dalle psicologhe del centro Paradoxa di Treviso: la dottoressa Francesca Forner e la dottoressa Marta Sartor. Quattro intensissime ore dove quattro squadre, lavorando in team, hanno ricreato un angolo di garden, impegnandosi a comprendere regole e strategie di comunicazione. Un altro aspetto su cui abbiamo lavorato insieme è stato la valorizzazione del lavoro di squadra, fondamentale in qualsiasi azienda e che ha come esito

IN BREVE Piantonario Da Leonessa Vivai a Travagliato (Brescia) 28 agosto 2019 Due incontri: La squadra = valore aggiunto per l’azienda Visual 4.0 = valore aggiunto per il business Laboratorio Esperienziale a squadre con Marta Sartor, Francesca Forner ed Erica Cherubini Allestimenti Emozionali a cura di Erica Cherubini Show Cooking, Street Food e Musica Con la partecipazione del dottor Andrea Sales Esposizione delle collezioni di Leonessa Apertura dei dieci ettari di vivaio visitabili in autonomia

della trasmissione della propria passione e formazione, la creazione di energie mai viste prima. In fondo potrei riassumere Piantonario dicendo che è stato l’emblema di ciò che siamo: voglia di imparare, crescere e condividere».

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FOCUS | mercati

10,2 MILIARDI DI EURO

Giovanni Toffoli, presidente di Federchimica– Assofertilizzanti.

È quanto vale in Europa il mercato dei fertilizzanti, e l’Italia contribuisce con numeri rilevanti. Cogliamo l’occasione del Global Fertilizer Day per fare il punto del mercato

F

di Filippo Terragni

ra le diverse date da celebrare – una per ogni giorno, a ben vedere – una di quelle che il nostro comparto non deve dimenticare è il 13 ottobre. In questa data si celebra la Giornata Mondiale dei Fertilizzanti. Promossa da Fertilizer Europe, l’Associazione con sede a Bruxelles che rappresenta la maggior parte dei produttori europei di concimi minerali, quest’anno è caduta di domenica, ma è la data del 13 ottobre a essere importante. infatti, il 13 ottobre 1908 è il giorno in cui il chimico tedesco Fritz Haber scoprì il processo di sintesi dell’ammoniaca, che sta alla base della produzione su larga scala dei fertilizzanti.

66 MILIONI IMPIEGATI SUI SOCIAL IN RICERCA E SVILUPPO Attraverso l’hashtag L’appuntamento nasce per ricordare il L #FertilizerDay ruolo fondamentale dei fertilizzanti per è possibile rintracciare l’intero sistema agricolo: sono mezzi le attività connesse tecnici che permettono di conservare alla Giornata. e migliorare la fertilità del terreno garantendo così derrate abbondanti. E non stiamo parlando di luoghi lontani e ostili, ma in primo luogo del nostro Paese, e degli altri Paesi Europei, anche se è evidente che l’uso di fertilizzanti contribuisce in modo non indifferente ad arginare le problematiche connesse alla malnutrizione in tutto il mondo. Le stime evidenziano che oggi l’utilizzo razionale ASSOFERTILIZZANTI Costituita nel 1985 con lo scopo di tutelare e rappresentare tutte le realtà produttive del settore dei fertilizzanti, Assofertilizzanti è una delle 17 Associazioni di Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica). Apartitica e senza fini di lucro, Assofertilizzanti elabora le linee tecniche, giuridiche e normative relative alla produzione e all’utilizzo di fertilizzanti promuovendole nei confronti dei decisori pubblici, delle organizzazioni imprenditoriali, della comunità scientifica e del mondo della comunicazione. Vi aderiscono 50 aziende. 50

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di fertilizzanti in agricoltura garantisce circa il 50% della produzione mondiale di cibo e che senza il loro impiego possono verificarsi nei raccolti agricoli perdite fino al 75%. I numeri dimostrano quello che stiamo dicendo in modo eloquente. A livello europeo il comparto dei fertilizzanti conta oltre 120 siti produttivi di grandi dimensioni, che impiegano circa 76mila lavoratori, e il fatturato complessivo del comparto è di circa 10,2 miliardi di euro, di cui 66 milioni vengono impiegati in ricerca e sviluppo. L’ITALIA, UN’ECCELLENZA In questo panorama, l’Italia si difende bene. L’80% delle imprese del comparto è di piccole e medie dimensioni e sono impiegati circa 2000 lavoratori; il fatturato complessivo del comparto è di 1,3 miliardi di euro, più del 10% del totale europeo quindi è realizzato dalle aziende italiane. E come ha ricordato il presidente di Federchimica–Assofertilizzanti Giovanni Toffoli, questo risultato dipende anche dall’eccellenza che l’Italia rappresenta in questo settore: «In questa data emblematica desidero ricordare un importante traguardo che l’intero comparto ha recentemente raggiunto. Mi riferisco al Nuovo Regolamento Ue sui fertilizzanti approvato a Strasburgo la scorsa primavera. Oltre a porre chiarezza in merito a numerosi aspetti tecnici, il nuovo testo ha ampliato notevolmente lo spettro dei fertilizzanti disciplinati, spalancando così le porte alla libera circolazione di tanti prodotti, soprattutto eccellenze italiane, che prima non potevano fregiarsi del Marchio CE, come ad esempio i concimi organici, organo-minerali e biostimolanti, che in questi ultimi anni hanno assunto sempre più importanza per gli agricoltori». UN’INFORMAZIONE IN PIÙ L’industria dei fertilizzanti incide per il 2,8% sul totale della produzione chimica italiana.




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