Flortecnica e vivaismo n.388 luglio/agosto

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

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dal 1977 informa il settore

Luglio/Agosto 2016 • anno MMXVI

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Da sinistra: Paolo Bonini, Joan Verges, responsabile promozione e supporto tecnico di Morel, e Sabrina Bonini.

Bonini, l'ingrediente segreto della produzione

16 PRIMO PIANO / attrezzature

LED, ultimi sviluppi professionali

33 TENDENZE / vivaio

Ellebori, dalla Liguria nuove cultivar per un clima mediterraneo

13

PRIMO PIANO / gestione

In 10 passaggi le linee guida per introdurre una nuova varietà in assortimento


L’ALTRA COPERTINA

TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

Una pianta che sta conoscendo un periodo d’oro. In Liguria l’IRF si sta adoperando per sviluppare cultivar adatte al clima mediterraneo. La proposta: fiori non da vaso, ma da reciso, per evitare la concorrenza del Nord

colloquio con Margherita Beruto di Marta Meggiolaro

ELLEBORI, ANCHE DA NOI a pag. 33



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EDITORIALE | questo numero

PER FARE LA DIFFERENZA

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ià, molto dipende dai rapporti umani. Molto del successo di un’azienda è strettamente correlato alle relazioni, al confronto, allo scambio di idee. Ma anche dal rapporto che siamo in grado di creare con i nostri fornitori e collaboratori, oltre che con i clienti. Sì, il rapporto umano può fare la differenza, come nel caso di Paolo Bonini, al quale abbiamo voluto dedicare la copertina di questo numero. Per raccontare una famiglia, la famiglia Bonini, seria, competente, felice e indaffarata che in questo caso, con Morel, ha creato quel rapporto umano che va ben oltre la logica cliente-fornitore e che, per loro fortuna, ha un gusto in più agli occhi del mercato. E ci si incontra e ci si confronta anche durante uno degli appuntamenti di riferimento del florovivaismo, i Flower Trials, che anche quest’anno si è confermato uno degli appuntamenti più importanti di incontro per il settore – appunto, per instaurare rapporti umani. Con una pecca da colmare: speriamo di vedere più ibridatori il prossimo anno, perché è quello che piacerebbe vedere di più al visitatore. Ma c’è confronto anche nella ricerca, come ci racconta Margherita Beruto nell’intervista a pagina 33. Perché è proprio dal confronto con il mercato (e i suoi produttori) che nasce l’esigenza di nuovi Ellebori, una pianta che sta conoscendo un periodo d’oro. Così, L’Irf della Liguria si sta adoperando per sviluppare cultivar adatte al clima mediterraneo. La proposta? Fiori non da vaso, ma da reciso, per evitare la concorrenza del Nord. Alla fine, bisogna confrontarsi anche con i conti – sì, è la parte più noiosa, ma ahimè ci tocca. E delle volte, qualche dato ci potrebbe anche sorprendere. Come quello della vendita di piante da interno, che nei primi tre mesi dell’anno, è tornato a crescere, sia quelle fiorite, ma (soprattutto!!) quelle verdi. In linea con il nuovo “trend foresta” che arriva dal Nord Europa e dall’ultimo Chelsea Flower Show. Preparatevi! di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

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CIAO CLAUDIO

l 10 luglio 2016 è morto Claudio Ferrarini (nella foto) di Domina Seeds and Plants di San Felice sul Panaro. Un amico per molti, un fornitore per altri. Tante le persone che hanno deciso di andare a salutarlo e a salutare la sua famiglia. Morire a 63 anni non deve essere facile. Non è facile perché ci sono ancora un sacco di cose da fare, anche se quelle già fatte hanno un valore e un’importanza tale da meritare di essere ricordate. Claudio dopo essersi diplomato all’Istituto Tecnico Agrario di Finale Emilia è stato assunto come tecnico presso la Mon Jardin che trasformava la verdura che faceva produrre in zona. Passa poi diversi anni come responsabile della rete commerciale del Nord Italia nel settore delle sementi da orto per Royal Sluis. Quando Royal Sluis decide di potenziare il settore fiore in Italia, Claudio accetta questa sfida entrando in un settore completamente nuovo Dopo qualche anno è responsabile dell’esperienza “ Botanica” che si occupa di produrre giovani piante. In quella veste si occupa dell’’introduzione sul mercato italiano della Dahlia da talea “Royal Dhalietta” di Pan America Seed. Quando Monsanto acquisisce Royal Sluis il comparto fiori è destinato alla chiusura e Claudio decide di farsene carico fondando “Domina Seeds”. Diventa così imprenditore Claudio e grazie al suo carattere facile e brillante, in collaborazione con partner commerciali provenienti da Royal Sluis, che gli confermano stima e collaborazione inizia a crescere e a diventare un riferimento sul mercato italiano. Si avvicina così al settore del fiore reciso e con i lisianto e i girasoli introducendo varietà e ibridatori specializzati in queste colture in un Paese che sta cambiando e che passa da una produzione dei grandi numeri ad una produzione di qualità. Sunrich orange, Dorine, Vincent sono fra i girasole da fiore reciso più importanti promossi da Claudio, e Dorine è proprio il suo. Grazie ai tanti viaggi per il mondo, grazie ai bei rapporti fraterni che nel tempo ha saputo coltivare, il suo lavoro è fiorito tanto da partecipare attivamente al lancio e allo sviluppo dei SunPatiens in Italia. Il lavoro di Claudio va avanti, il lavoro di Domina non si ferma: deve crescere e maturare con tanta pace e tanto amore per la vita e le cose belle che la natura ci regala, come Claudio. di Matteo Ragni - @matteoragni_eu Flortecnica e vivaismo

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EDITORIALE | l’esperienza

ARTURO CROCI Esperto del comparto florovivaistico e fondatore della rivista Flortecnica. Oggi è consulente per aziende e importanti manifestazioni del settore.

LARGO AI GIOVANI

Breve storia delle riviste professionali nel florovivaismo in Italia e del ruolo che nel tempo hanno avuto, a beneficio della filiera. Anche ora, soprattutto ora, con “il nuovo che avanza” di Arturo Croci

A

ll’inizio vi erano i libri, il primo in assoluto nel Seicento fu “De Florum cultura” del gesuita senese Giovan Battista Ferrari; nei secoli fecero seguito vari bollettini e notiziari, ma nessuno era realmente specializzato nel florovivaismo. Nel Novecento e più esattamente nel 1931, anno della storica Mostra del Giardino Italiano a Firenze, nasce la rivista “Il Giardino Fiorito”, la prima dedicata al giardinaggio, della Società Italiana Amici dei Fiori

Ho sempre cercato di

attorniarmi di gente in gamba e di lettori critici e attenti coordinata da Mario ed Eva Calvino, poi seguita da “Floricoltura Pesciatina”. La prima vera rivista professionale di floricoltura, invece, fu fondata nel 1964 a Milano dal compianto Bruno Nunziata. Le radici de “Il Floricultore” hanno a che vedere con i contatti di Bruno, allora rappresentante di fitofarmaci e concimi, con Ermanno Sozzi, 6

Flortecnica e vivaismo

Alfred Dufour e i Professori della Scuola di orto-floro-frutticoltura e giardinaggio di Minoprio. Per inciso è su quella rivista che, ancora allievo a Minoprio, ho iniziato a pubblicare gratuitamente i miei primi articoli tecnici e, in seguito, i resoconti della Costituzione e dell’attività dell’Associazione ex-allievi della Scuola. LA RIVISTA DI FILIERA Il primo articolo “a pagamento”, pubblicato nei primi anni Settanta, riguardava l’uso dei vasi in plastica e mi era stato commissionato da Armando Cassera, che aveva appena fondato l’azienda Arca a Curno, e che avevo conosciuto a Minoprio in occasione della prima mostra nazionale del crisantemo. Dopo qualche anno, nel novembre del 1974, ho incontrato Bruno Nunziata a Milano al Parco Sempione. Mentre passeggiavamo gli ho presentato il progetto per una nuova rivista che voleva rivolgersi a tutto il settore ornamentale e non specificatamente alle piante in vaso. Bruno cercò di dissuadermi spiegandomi che non era per paura della concorrenza, anzi «ben venga un’altra rivista, così non sarò più solo, credimi, è molto brutto essere soli». Bruno continuò: «Come amico ti devo mettere in guardia, una rivista è come un bambino piccolo

che ha bisogno di cure continue: perché non cresce mai. Ogni mese riparti con pagine bianche e tutto ricomincia. Non avrai più sabati, domeniche, ferie e spesso dovrai dedicarti al giornale anche la notte. Pensaci, è necessaria una grande passione, molta comprensione per gli altri, e per di più… con la floricoltura non diventerai mai ricco». Naturalmente aveva ragione ma non lo ascoltai. Nel marzo del 1975 fondo “Flortecnica”, coniando per la prima volta il termine “florovivaismo”. Per ragioni finanziarie e per la necessità di supporti da parte delle aziende il primo numero sarà distribuito ai professionisti nel 1977. L’anno seguente, nel 1976, Guido Franco Clamer, ad Arese, inizia la pubblicazione di “Clamer Informa”. Pian piano negli anni successivi, grazie a Mauro Bonciani, vedrà la luce anche “Linea Verde” specializzata nelle piante da giardino, poi diverse riviste a loro volte dedicate a vari segmenti, “Acer” nel verde pubblico, “Greenup” nei garden center e così via. A SERVIZIO DELLA CRESCITA PROFESSIONALE Verso la metà degli anni Ottanta “Flortecnica” inventa “Gardenia Blù”, il corsivista che scriveva peste e corna di tutto e di tutti, su


tangenti, scandali e pettegolezzi. Il culmine “Gardenia Blù” lo raggiunge con i Mondiali del Novanta. Va a finire che arriva una denuncia per diffamazione a mezzo stampa. Sono costretto a mettere di mezzo amici influenti e fortunatamente tutto per il meglio. Con i collaboratori discutemmo della cosa e la conclusione fu: “gli amici florovivaisti non hanno bisogno di scandali e pettegolezzi. La crescita morale e professionale è la cosa più importante, forse si venderanno meno copie ma saremo più utili alla società”. Da quel momento in poi, questo è stato lo spirito che ha animato il direttore e tutti i suoi collaboratori. Tutte le riviste professionali sono importanti ed essenziali per il settore perché forniscono una pluralità e una completezza di informazioni; nello stesso tempo sono anche l’espressione di diversi punti di vista dei vari professionisti, mettendo quindi in grado il lettore di valutare cum grano salis gli avvenimenti e le notizie. PER FAR FIORIRE NUOVE IDEE “Flortecnica” e “Il Floricultore” per oltre trent’anni hanno avuto un ruolo importante e decisivo nello sviluppo e nell’evoluzione

È necessaria

una grande passione, molta comprensione per gli altri, e per di più… con la

floricoltura non diventerai

mai ricco

del settore. Entrambe le riviste sono nate, anche se in modo diverso, sotto l’influenza della Scuola di Minoprio e dei grandi personaggi che l’hanno fatta diventare grande. Anche “Clamer Informa” è stata essenziale per la divulgazione delle note tecniche di coltivazione. Per darvi un’idea delle iniziative, azioni e stimoli dovuti a “Flortecnica” e ai suoi collaboratori: la presenza continua dalla fondazione alla vita associativa della CEJH (Comunautè Europeenne des Jeunes de l’Horticulture), dell’AIPH (Association Internationale des Producteurs de l’Horticulture) e di Horti Media Europe (l’Associazione della stampa professionale orticola europea); la fondazione della GFA Giovani Florovivaisti Associati; l’organizzazione dei Florum; nel primo, a Bordighera nel 1984, è nata l’Unaflor, in quello di Mantova, del 2003, è nato il Tavolo florovivaistico nazionale e a San Marino, nel 2008, è emersa la necessità della formazione dei fioristi e della promozione del nostro mestiere. “Flortecnica” è stata al fianco di Euroflora, del Flormart, del Miflor, della Biennale del Fiore, di tante trasmissioni televisive e di tanti altri eventi, per finire con Orticolario. Ha collaborato con le associazioni, con i mercati e le cooperative. Ha partecipato e collaborato a grandi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, a importanti trasmissioni televisive. Ha contribuito all’organizzazione dei Florshop, del Sanremo Italian Style, delle Porte aperte nel marsalese. Il direttore di “Flortecnica”, con Franco Locatelli, Valter Pironi e Wim van Meeuwen ha dato vita alla Festa dei nonni. Wim van Meeuwen soleva dire: «Flortecnica è l’ambasciatrice della floricoltura italiana nel mondo, dall’Europa all’Asia, dall’Africa all’America, all’Australia». La casa editrice ha pubblicato anche una quarantina di libri tecnici su argomenti di estrema attualità come la propagazione per talea e in vitro, monografie di floricoltura, vivaismo e giardinaggio.

Nel marzo del 1975

fondo Flortecnica, coniando per la prima volta il termine

“florovivaismo” UN LAVORO DI SQUADRA Queste sono solo alcune delle attività nelle quali “Flortecnica” è stata parte attiva, ma sarebbe un grave errore attribuire il merito solo al direttore. Tutto questo è stato possibile perché “Flortecnica” aveva una grande rete di collaboratori, a partire dai professori della Scuola di Minoprio, dagli ex allievi che si sono succeduti negli anni, da tutte le Associazioni e gli Istituti di ricerca, delle principali Università italiane e nel mondo. E infine, un ruolo importantissimo lo hanno avuto gli inserzionisti, che hanno contribuito alla crescita della pubblicazione unitamente a tutti i lettori in Italia e nei 100 paesi floricoli del mondo. Il grazie va soprattutto a loro. Bruno mi aveva consigliato bene: “è brutto essere soli”, e io, in questo caso fedele al suo insegnamento, ho sempre cercato di attorniarmi di gente in gamba e di lettori critici e attenti; aveva ragione anche sul fatto che non avrei più avuto una vita privata e questo è stato vero per trent’anni, sino al momento in cui, per ragioni di salute, ho lasciato la guida ad Aldo Colombo e lui, a sua volta, a Edizioni Laboratorio Verde. L’avventura continua con Francesco Tozzi e i suoi collaboratori: è il nuovo che avanza ed è giusto così. “Flortecnica” continua con immutato entusiasmo nel suo lavoro per lo sviluppo del mestiere. Credetemi, oggi più che mai c’è bisogno di professionalità e passione. Continuate a sostenere la stampa professionale e “Flortecnica”: sono strumenti importanti al vostro servizio. Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 388 - 2016

uglio

gosto

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

388

dal 1977 informa il settore

Luglio/Agosto 2016 • anno MMXVI

18 IN COPERTINA I titolari dell’azienda Paolo Bonini: 20mila mq di serre specializzata in petunie, delosperma e ciclamini.

PRIMO PIANO

PRODUZIONE

10 COPERTINA

ingrediente segreto della produzione di Matteo Ragni

Elle ori anc e da noi colloquio con Margherita Beruto di Marta Meggiolaro

13 GESTIONE

38 PIANTE

16 ATTREZZATURE

40 FIORI

18 EVENTI

42 ESTERE

ome avere successo con le succulente a cura di Alessandro Coraggio

ecide il mercato di Matteo Ragni

ed ultimi sviluppi professionali di Alessandro Coraggio

26

33 RICERCA

uattro capitoli della primavera di Matteo Ragni

ina un grande potenziale di Werner Oschek

i era meno trials di Matteo Ragni

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43 RICERCHE

iscaldamento nuove possi ilit a cura di Marta Meggiolaro

46 PIANTE

elocit massima di Filippo Tommaseo

47 GESTIONE

l so are per i florovivaisti di Filippo Terragni

33 8

Flortecnica e vivaismo

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Flortecnica e vivaismo

ivista fondata da ARTURO CROCI uglio

gosto

DIRETTO DA Francesco ozzi f.tozzi la oratorioverde.net con la consulenza di atteo agni IN REDAZIONE arta eggiolaro redazione la oratorioverde.net COLLABORATORI essica ertoni urg urger auricella tefania ede ommaseo

50 TENDENZE

48 GARDEN CENTER

n autunno garden in festa di Marta Meggiolaro con il contributo di AICG

50 FIORI

na pianta tanti volti di Bianca Belfiore

52 ANDAMENTI

rimo trimestre dati positivi a sorpresa per le piante da interno a cura di FILIPPO TERRAGNI testo e dati ISMEA

55 ANNIVERSARI

uaranta ma non li dimostra di Margherita Beruto, direttore IRF di Sanremo

57 NOVITÀ

iallo osso di Alessandro Coraggio

rturo roci arles ansdorp aola arta eggiolaro Filippo erragni Filippo

GRAFICA Francesco Fedel o PROGETTO GRAFICO aniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO atteo agni m.ragni la oratorioverde.net tefano arlin s.carlin la oratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO atiuscia .morello la oratorioverde.net STAMPA ll rap

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ovara

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni a oratorio erde srls via asu io re el. fa .la oratorioverde.net info la oratorioverde.net E O E E O E Francesco ozzi

O

ia

Flortecnica e vivaismo periodico mensile registrato presso il ri unale di iacenza n. del n. .O. . . pedizione osta arget agazine autorizzazione O . O .

Flortecnica e vivaismo è organo u ciale di .F. . e associato a orti edia Europe. ASSOCIATA AD

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EDITORIALE uesto numero di Matteo Ragni e Francesco Tozzi L’ESPERIENZA argo ai giovani di Arturo Croci

22 FATTI & BREVI

e s dal mercato

26 FOCUS

occia Floradecora di Marta Meggiolaro

29 ECONOMIA & GESTIONE

erc è lavorare seguendo un progetto di Jurg Burger

e d i z io n i

RUBRICHE

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni a oratorio erde srls. Fanno parte della stessa casa editrice reen p giardiniere reenst le usinessverde.com io genda io alendario Edizioni a oratorio erde srls titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pu licazione informa c e le nalit di tale trattamento sono rivolte a consentire l invio della presente rivista e o altre di propria edizione allo scopo di agevolare l aggiornamento dell informazione tecnica nonc alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e conta ile dell a onamento. Edizioni a oratorio erde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diri di cui all art. del . gs. .

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onamento da

numeri

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PRIMO PIANO |

e tina

SEG R

L’INGREDIENTE DELLA PRODUZIONE Fare la differenza, essere convincenti, avere qualcosa che vale i soldi che spendi. Il punto però alla fine non è il rapporto qualità-prezzo, ma i rapporti. Umani. Come nella collaborazione fra Bonini e Morel di Matteo Ragni

aolo onini e oan erges.

PAOLO BONINI • •

asce nel mila metri uadrati di serre • mila metri uadrati di om raio • estione con computer climatico • ue computer gestiscono le concimazioni • dipendenti • pecialista in etunie elosperma ol gala iclamino • irca essenze coltivate • Estrema cura dellimmagine

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S

apere di avere un luogo dove andare e sentirsi a casa è importante. Nella lunga esperienza di coltivazione e di produzione di piante che ha la famiglia Bonini quello che conta è la casa. Una casa di floricoltori come tante in Italia legate all’azienda, tutt’uno con le serre. Una casa con un bel portico dove stare con la famiglia, con gli amici e con gli amici del lavoro: clienti, rappresentati, fornitori, collaboratori, consulenti e qualche fortunato come me. La mia simpatia per la famiglia Bonini nasce da quando li ho visti la prima volta. Seri e competenti, felici e indaffarati. E poi con il tempo e con gli anni questa simpatia ha portato stima e lavoro. LA FORZA DI INTERAGIRE Uno stile quello dei Bonini che è simile a quello che si trova in tante

Flortecnica e vivaismo

altre aziende italiane, dove mogli e mariti, fratelli e sorelle, lavorano insieme e fanno bene. Il punto non è coltivare, il punto è fare bene, fare un ciclamino, una petunia o una perenne così bene che vale la pena spendere di più pur di averla sui propri bancali. E non è solo una questione di rapporto qualità-prezzo. È anche una questione di rapporto umano. Che banalità direte voi, che cosa vuol dire che vendi di più perché hai dei buoni rapporti. Allora non parto dai Bonini. La prendo larga. Parto dal fatto che ho propo-


G RETO

MOREL, STORIA DI UNA PASSIONE uattro fratelli della societ Jean-Charles, Guy, Paul-Henri e Olivier Morel discendono da una famiglia di orticoltori c e diede inizio a uesta attivit nel . fratelli orel sono la terza generazione ad occuparsi del ciclamino. Da oltre 90 anni la famiglia Morel è specializzata nella selezione e coltivazione del ciclamino nel Sud della Francia, una selezione c e a un carattere unico per uanto riguarda la resistenza al caldo. Fino al arles orel a sviluppato una selezione di tipo tradizionale. oi u orel ingegnere E a messo a punto dei metodi di selezione moderni per ottenere i ridi F per la selezione e la produzione di ogni variet sono necessari anni di lavoro. I primi ibridi F1 Ch. Morel sono stati immessi sul mercato nel 1989 e godono oggi di una fama mondiale. orel iffusion è unazienda di ricerca di grande livello con 3 ettari di serre. a sua filiale cea di ontoure produce i semi i ridi F delle variet create. l fine di avere un controllo totale della ualit tutta la ricerca la produzione e la raccolta vengono eseguite a Fréjus. d oggi orel iffusion produce 6 serie di ciclamini. www.cyclamen.com

Germania in fiera. Incontri semplici, fatti di poche parole. Incontri dove si può parlare di produzione e dove si può parlare anche di novità varietali per il futuro. I Bonini con i ciclamini hanno fatto un mondo, per i Morel è tutta la vita. Una bella coppia che fa bene alla produzione e alla vita di chi tutti i giorni ha a che fare con i ciclamini.

sto alla redazione di Flortecnica una copertina con Paolo e Sabrina Bonini e con Joan Verges responsabile per Morel del settore Promozione e Supporto tecnico. Una copertina che sembrerà ruffiana per alcuni, inutile per altri. A me sembra giusta per questi tempi. Una copertina giusta perché testimonia la capacità di interagire che certe aziende hanno. Non è importante solo la tecnica di produzione, non importano solo le varietà per fare un buon prodotto finale. ESSENZIALE IL CONFRONTO Quello che importa, e sia Morel che Bonini lo sanno bene, è la qualità delle giovani piante e il periodo di consegna. La genetica la conosce Paolo, così come le tecniche di

coltivazione sono note e i ciclamini di Morel sono codificati da tempo. Quello che è sempre ignoto e che fa il bene o il fallimento di una varietà è la qualità ed il periodo di consegna delle giovani piante e il clima che ci sarà quando i nostri ciclamini saranno pronti. Tutti abbiamo a che fare con le piante e con i fattori che influenzano la nostra produzione e tutti sappiamo di quanto il tempo sia imprevisto ed imprevedibile. Tempo importante è anche quello dedicato alla ricerca di confronto e di conforto nella produzione. Così accade che tre volte all’anno, i Bonini incontrano Joan, una volta guardano insieme la produzione appena piantata, una volta vedono le novità in Francia e ultimamente ci si incontra anche in Olanda o in

sinistra. iclamino osso ivo di orel nelle prime se mane dopo il trapianto.


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LA FIERA PROFESSIONALE

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PRIMO PIANO | e ti ne

C

ome nasce un nuovo prodotto? Con questa domanda ho approcciato tanti dei discorsi durante le mie ultime visite tra coltivatori di giovani piante, altri di prodotto finito e di vasi. Ho posto la stessa domanda anche a chi le piante le vende, le distribuisce e le reclamizza. Un nuovo prodotto nasce dalla domanda che ci poniamo tutti: cosa produrre? Ripenso a tutte queste conversazioni mentre scrivo questo articolo, seduto all’aeroporto di Bari, mentre torno verso Milano, dopo due giorni passati tra serre, giardini e tavoli di ottimi ristoranti.

Ma soprattutto, i venditori stanno tanto in macchina, parlano tanto e incontrano venditori di altre aziende che poco o niente hanno a che fare con il nostro settore. Capita spesso quindi che i commerciali tornino a casa da un viaggio con un’idea, che poi viene passata e confrontata con la produzione.

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I VENDITORI LO SANNO Le tappe per la nascita di un prodotto possono essere sintetizzate in cinque punti.

IMPOSTARE LA PRODUZIONE E PROVARE Provare non vuol dire farsi mandare dei campioni gratuiti. Provare vuol dire scegliere un prodotto, selezionare la varietà migliore e prendere dei campioni che si distinguano da questa varietà per colore, forma e vigore o periodo di fioritura. Una volta scelto un criterio, iniziare a provare altre varietà simili.

INPUT COMMERCIALE Chi vende comanda spesso il processo di nascita di un nuovo prodotto. Sono i venditori che viaggiano, sono i venditori che vedono la concorrenza e sono loro che hanno il rapporto con i clienti.

DEFINIRE IL MERCATO Il mercato è il mio alleato, non è un nemico, e nemmeno un ostacolo al mio successo. Il mercato mi deve essere maestro, perché ha sempre ragione e perché detta il passo.

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IPOTESI DI VESTITO COMMERCIALE Mi viene mal di testa mentre scrivo queste righe ma è necessario scriverle ancora: le etichette sono importanti. Il nome della varietà è fondamentale. Raccontare baggianate o coprire le piante brutte con etichette enormi, allontana dai clienti. Il vestito della pianta è importante, ma dobbiamo tendere sempre di più a produrre delle piante gioiello. Non siamo né olandesi né polacchi: siamo italiani

IN BREVE . nput commerciale . mpostare la produzione e provare . efinire il mercato . potesi di vestito commerciale . alutazione di costi e ricavi

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DECIDE IL

MERCATO Molti gli step da considerare per introdurre una novità in assortimento. E tutti gli ingranaggi devono fare il loro lavoro per bene. Ma ricordiamo che la prima parola spetta a chi vende: perché noi facciamo piante per venderle di Matteo Ragni Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | e ti ne

SCEGLIERE IL BRAND MESSAGE . alutare la concorrenza . deare una strategia di comunicazione . efinire il target di riferimento . ndividuare la promessa del rand . efinire i punti di forza del prodotto

e la produzione di massa non fa più per noi.

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COSTI / RICAVI E qui mi farò dei nemici. Ci fidiamo di chi fa i conti in azienda? Sì certo, spesso sono le mogli, le madri o le sorelle. Spesso sono tra le persone che più paghiamo, perché ci dobbiamo fidare di loro e perché svolgono un lavoro fondamentale. Coinvolgiamo queste adorabili persone nel percorso decisionale. Ma non è detto che le persone a cui vogliamo bene e il nostro programma gestionale siano sufficienti per determinare i conti e le migliori ipotesi di risultato dei prodotti. Da questo conto non deve uscire solo il costo di produzione, ma anche i costi di gestione, cioè il costo di uscita considerati gli sconti, le provvigioni, le promozioni e le spese di investimento per il lancio del prodotto.

TROVATE IL MESSAGGIO GIUSTO LA CONCORRENZA, COSA FA? Dobbiamo guardare gli altri, controllare, raccogliere informazioni. Girare e vedere, soppesare ogni dettaglio. La misura del vaso, la varietà scelta, il periodo, il numero di piante per carrello. Solo quando ho individuato i prodotti che io percepisco come miei concorrenti, posso fare una valutazione su quello che ho in mente. O si è molto bravi o solo confrontandomi posso capire cosa il mercato vuole.

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COMUNICAZIONE Noi siamo i più bravi, i più belli, i più giusti nel prezzo e i più convenienti. Noi lo sappiamo, ma gli altri no: agli altri lo dobbiamo dire. Qual è lo strumento giusto? Chi ci può aiutare nel comunicare? Quanto costa la comunicazione? A tutte queste domande può rispondere solo una persona per volta. Scegliete il più bravo, quello di cui vi fidate di più e chiedetegli un consiglio, invitatelo a pranzo e chiedetegli: tu cosa faresti?

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DEFINIRE IL TARGET DI RIFERIMENTO A chi ci vogliamo rivolgere? È la domanda fondamentale per individuare le strategie di comunicazione più efficaci.

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INDIVIDUARE LA PROMESSA E IL CARATTERE DEL BRAND Quali sono i benefici e le esperienze che il brand mira a soddisfare? Quale mondo si vuole costruire attorno al brand? I quesiti di partenza per creare una campagna di comunicazione.

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DEFINIRE I PUNTI DI FORZA DEL PRODOTTO Trovare il messaggio di brand efficace può fare molto anche per la vostra strategia di lancio. Per capire l’efficacia esplosiva del “brand message” basta pensare a claim come “think different” o “just do it” oppure, per essere italiani, per capire l’efficacia esplosiva degli strilli pubblicitari basta pensare a “la più amata degli italiani” o “beato chi lo fa”.

L’ESEMPIO PRATICO/1 PHOTINIA PINK CRISPY Questa Photinia è un prodotto di recente introduzione. Nel 2016 ne sono state prodotte in tutta Europa 16mila piante, cioè pochissime. È una varietà di Photinia serrulata ottenuta in olanda da Van Oploo, uno che di piante se ne intende, con le sue centinaia di ettari di produzione. Cosa ha capito Van Oploo? Che ha bisogno di diversificare la sua produzione se vuole continuare a sopravvivere, visto che ormai i suoi bellissimi Ilex crenata, coltivati per sostituire i Buxus nel mercato europeo e divulgati in tutto il mondo, costano come un pacchetto di noccioline, e forse meno. Allora cosa ha fatto: ha osservato il mercato. Cosa sta facendo la concorrenza? I cugini di lingua francese stanno selezionando nuove varietà di piante facili da capire per il mercato. Un esempio? Le Photinia. Cosa manca sul mercato delle Photinia? Una vera Photinia variegata bianca, senza rosso, anzi con il rosso giusto come fiocco sul pacco regalo. E così in tre anni hanno trovato una mutazione naturale, l’hanno rinforzata con alcuni passaggi di mani esperte, ed ecco nascere una Photinia a foglia finemente variegata che in primavera germoglia con delle bellissime foglie rosse. Varietà registrata, quindi royalty da pagare ed etichetta obbligatoria.


RETI ESTENSIBILI Soluzioni differenti per le varie tipologie vendita, fasciatura carrelli e trasporto di specie vegetali. In esclusiva per l’Italia. MORALE DELLA FAVOLA Come nasce allora un prodotto nuovo? Ascoltando i commerciali che guardano il mercato, cercando di essere unici e di produrre gioielli, facendo bene i conti e sapendo quanto ci si guadagna e per quanto tempo. Ma soprattutto, un prodotto nasce quando inizio a promuoverlo, inizio a parlarne, lo mostro ai clienti. Banalità? Raccontami la tua storia, quale è stata l’ultima pianta che hai introdotto nel tuo assortimento?

PER UNA PROTEZIONE

TOTALE

L’ESEMPIO PRATICO/2 PETUNIA NIGHTSKY L’ennesima petunia? Sì, l’ennesima petunia di Selecta Klemm. Qual è l’idea, in un momento di stagnazione del mercato, per una delle aziende storiche europee? Sbaragliare tutti. Cosa manca nel mercato delle petunie? Una petunia con i puntini. I puntini bianchi nel fiore viola scuro assomigliano ad una costellazione di stelle in continuo cambiamento nel cielo notturno. Alcuni puristi ci vedono una instabilità commerciale. I clienti finali, mia moglie che guarda solo il colore e poi manda me a comprarle, ne ha volute tre! NightSky è anche una pianta che fiorisce molto facilmente e convince per la sua eccellente ramificazione. Grazie alla perfetta scelta del nome, questa originale pianta ha ispirato una storia per dire e portare il cielo notturno sulle terrazze e balconi. Hanno associato l’immagine dei bambini che guardano le stelle, hanno evocato cieli stellati e occhi sognanti e tutti si sono innamorati. Selecta si è così mantenuta sulla cresta dell’onda in un momento di grande cambiamenti e di concorrenza strepitosa. Domani arriveranno anche gli altri con questa varietà, ma intanto loro sono arrivati per primi.

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LED, ULTIMI

SVILUPPI PROFESSIONALI Uomini e piante hanno esigenze diverse in fatto di luce. Ecco perché in serra è meglio pensare a un sistema di illuminazione ad hoc per le seconde, che ne favorisca la crescita e la salute di Alessandro Coraggio

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mbra Elettronica è una azienda italiana che progetta, sviluppa e produce schede e apparecchiature elettroniche ad uso civile ed industriale, tenendosi in costante aggiornamento tecnologico per cercare soluzioni intelligenti e anticipare le richieste del cliente con una risposta non solo sul presente, ma anche per il futuro. Passione e dinamismo sono quelli dei primi giorni, incrementati nel corso del tempo da importanti collaborazioni sia con clienti leader a livello mondiale nel loro settore, sia con le università italiane. ESPERIENZA DECENNALE L’esperienza nell’impiego dei LED di potenza è più che decennale: nel 2003 infatti l’azienda realizza il primo prodotto con questa tecnologia, un sistema di illuminazione a LED per lampadari. Nel corso degli anni vengono sviluppate e realizzate molte tipologie di lampade a LED,

Flortecnica e vivaismo

sia per uso residenziale che uso civile, come lampioni stradali a LED, e schede di controllo e comando di LED di potenza (driver RGB). Quello che mancava per una ulteriore espansione era la conoscenza e l’esperienza nel settore dell’orticoltura e nella biologia. Perciò nell’estate del 2013 è iniziata una collaborazione con la Facoltà di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) dell’Università degli Studi di Padova, per lo sviluppo e la realizzazione di lampade a LED da impiegare per la coltivazione e la crescita delle piante, sia per impiego residenziale che per impiego professionale all’interno di serre. In questo modo è nata la linea di prodotti AmbraLight. Ambra Elettronica può quindi offrire una

consulenza specializzata, direttamente nelle serre, per la realizzazione degli impianti in funzione del tipo di coltivazione, grazie all’uso di strumenti che quantificano e valutano la luce presente all’interno delle serre e quella emessa dalle proprie lampade a LED. Inoltre, per migliorare la qualità dei servizi offerti ai propri clienti, il Laboratorio Tecnico è dotato degli strumenti in grado di verificare che tutti i prodotti siano conformi alle normative europee per l’immunità ai disturbi elettromagnetici e alle emissioni condotte su linea elettrica. Da più di 10 anni i processi aziendali di progettazione e produzione sono conformi al Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008.

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Non sai quante lampade a LED utilizzare e come disporle all’interno della serra? Contatta Ambra Light: i suoi tecnici ti aiuteranno a trovare la soluzione migliore. www.ambralight.it info@ambralight.it

SOSTITUISCE LE HPS Gli scienziati sanno da molto tempo che lo sviluppo delle piante e la loro fisiologia sono fortemente influenzate dallo spettro e dalla quantità della luce. La luce è uno dei maggiori fattori ambientali che influenzano la crescita e un insufficiente livello di luce può causare uno stress delle piante e limitare la fotosintesi. Al giorno d’oggi, l’illuminazione artificiale realizzata tramite lampade al sodio ad alta pressione (HPS) è largamente usata all’interno delle serre di coltivazione, però queste lampade sono elettricamente non efficienti e hanno una emissione spettrale insufficiente e non corretta. L’illuminazione a LED può significativamente incrementare l’efficienza di produzione dei vegetali con il controllo della luce e queste lampade sono molto adatte a fornire la luce corretta per ogni fase della crescita e tipo di pianta fornendo ottimi livelli di Photosynthetically Active Radiation (PAR), ossia i fotoni che promuovono la crescita senza sprecare energia perché utilizzata in modo efficiente da parte della pianta. Gli studi fisiologici riguardanti la crescita delle piante hanno dimostrato che la fotosintesi è più efficiente con la luce blu (400÷500nm) e con la luce rossa (600÷700nm) all’interno dello spettro visibile e questo è dovuto all’alto assorbimento di clorofilla a queste lunghezze d’onda. Le lampade HPS emettono uno spettro di luce nel quale il blu e il profondo rosso sono insufficienti, mentre è presente una eccessiva percentuale di luce gialla; inoltre la durata della loro vita è ridotta e attorno alle 8000 ore. I principali vantaggi delle lampade a LED sono:

• Spettro di emissione realizzato su misura • Significativo risparmio di energia • Incremento significativo della vita del prodotto • Efficienza delle lampade a LED superiore alle lampade HPS • Raggiungimento istantaneo della massima luminosità • Produzione di livelli molto elevati di luce a bassa emissione di calore radiante • Possibilità di specificare le fasi della crescita sfruttando la dimmerabilità delle lampade a LED • Adattamento dinamico ai cambiamenti di luce durante il giorno (se accompagnato dall’uso di un Quantum Sensor) che comporta un aumento del risparmio di energia SU MISURA PER LE PIANTE AE80 e AE200 sono lampade a LED italiane per uso professionale ad alta efficienza energetica che QUALITÀ TUTTA ITALIANA Ambra Elettronica crede nella tradizione e nel rispetto del Made in Italy: per questo tutte le lampade sono prodotte in Italia con materiali di altissima qualità, nel rispetto delle norme più restrittive e secondo criteri tecnici volti a garantire un utilizzo pratico e sicuro. Tra i componenti impiegati nella costruzione delle lampade di Ambra Light, sono sicuramente da evidenziare i LED della OSRAM. Sviluppati specificatamente per questo settore di mercato, garantiscono un’ottima qualità e affidabilità.

omini e piante anno esigenze di luce di erenti per uesto in serra le lampade a E con spettro fra il lu e il rosso sono meglio delle .

emettono luce nelle regioni dove avviene il processo di fotosintesi. Esse si propongono come sostituzione o integrazione delle lampade HPS (High Pressure Sodium) usate normalmente fino ad oggi. AE80 e AE200 sono state progettate per avere un alto valore di efficienza energetica poiché la luce emessa è all’interno dello spettro visibile e soprattutto in quelle lunghezze d’onda dove il processo di fotosintesi ha la massima efficienza. Le lampade HPS producono oltre 100 lumen/ watt ma distribuiti in un’ampia fascia di lunghezze d’onda. Perché? Perché queste lampade sono state realizzate per l’uomo e per rispondere alle esigenze della vista. I nostri occhi hanno una sensibilità che ha il suo massimo attorno ai 555nm (tra il verde e il giallo). Ma le piante non hanno occhi, e usano in tutto o in parte la luce che le colpisce. Il processo di fotosintesi avviene in modo preferenziale tra i 400-500 nm e tra i 600-700nm, ossia nelle zone del blu e del rosso. Perciò uomini e piante hanno opposte esigenze di luce. Applicazioni in campo e test universitari permettono di assicurare che AE200 e AE80 forniscono valori di crescita molto elevati e una qualità superiore perché favoriscono lo sviluppo e la salute delle piante. Sono progettate per resistere al duro ambiente delle moderne serre di produzione e per sostenere un lungo periodo di lavoro nel corso degli anni. AE80 e AE200 sono appositamente sviluppate per essere resistenti all’umidità, alle fluttuazioni di temperatura e alla polvere. La scelta giusta per una serra efficiente.

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PRIMO PIANO | e enti

PIÙ FIERA,

MENO TRIALS Si conferma uno dei momenti più importanti di incontro per il settore, confermato dai numeri di quest’anno. Begli allestimenti e bene le novità. Ma è questa la vera natura dei FlowerTrials®? di Matteo Ragni


PRIMO PIANO | e enti

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a notizia, anzi la novità vera e importante dei FlowerTrials® 2016 è il numero dei visitatori, tanti, tantissimi come non mai. Tanti i visitatori di nuovi mercati, nuovi paesi. Tanti visitatori Italiani in più, non solo rappresentati ma anche tanti coltivatori. Un’importante novità è stata che è anche più facile visitare i FlowerTrials® perché le esposizioni erano più accorpate, ci sono sì molte più aziende che espongono; alcune di queste, soprattutto plastica e pubblicità, che devono ancora capire qual è lo scopo dei Trials europei. Trials che sono sempre più una bella fiera, un evento, e sempre meno trials. Sono di più le belle location con il buon cibo che le belle serre con della bella produzione. Quest’anno, lo dico soprattutto per le aziende che ho visitato, la qualità delle piante mostrate, a causa della primavera poco calda e molto buia che in Olanda come nel resto d’Europa ha impedito alle piante di crescere bene, era inferiore. UN SUCCESSO DA SOTTOLINEARE Un fattore importante degli scorsi FlowerTrials® è che i visitatori hanno iniziato ad iscriversi, hanno mostrato interesse per le azioni promozionali che le aziende hanno realizzato

in occasione dei trials. Azioni che hanno spinto i visitatori a concentrarsi soprattutto nel Westland, che continua ad attrarre la maggioranza dei visitatori con il 70% sul totale di 32.286 persone. La sola regione di Aalsmeer conta il 25% delle visite totali. In Germania, Rheinland Westfalen ha visto uno spettacolare aumento del 30% nel numero di visitatori. Gill Corless, Presidente di turno del Consiglio FlowerTrials® si è congratulata con tutti i 52 membri del bel risultato ottenuto. MANCA LA VERA NOVITÀ Risultato buono soprattutto perché i numeri sono aumentati grazie all’aumento di visitatori provenienti dal settore retail. Compratori e venditori che gli espositori continuano ad attrarre perché rispondono alla domanda: che cosa vendere nella prossime stagioni? Nel 2017 i FlowerTrials® saranno in settimana 24 dal 13 al 16 giugno; io di mio mi auguro di vedere più breeding, più novità in termini di ricerca e presentazione di nuovi prodotti. I FlowerTrials® per me sono ancora delle serre con le novità. Mi piacciono tanto le belle esposizioni, sono felice di incontrare un sacco di gente. Ma io voglio il breeding nuovo. E quest’anno non ne ho visto.

Ricche le esposizioni di PanAmerican Seed, mi sono piaciute molto i Tagetes Fireball impressionanti nelle forme e nei colori.

Danziger - Imperial plants con la varietà di Petunia Amore™ Queen of Hearts ha conquistato molti visitatori. Sempre molto frequentata questa location, grazie alla sempre bella e ricca esposizione di piante da giardino e ricadenti segna una tappa forzata nel tour dell’Olanda.

Grande esposizione da Endisch dove i Pelargonium hanno ancora un posto rilevante. Ottima partecipazione di pubblico anche nel Rheinland Westfalen.


La bella Verbena Estrella Peach Wesverepea proposta da Pac-Elsner è una delle Verbena più belle proposte sul mercato sia in termini di colore che di prestazioni della pianta. Resistente alle malattie e docile nella coltivazione.

Beedance è la serie di Bidens colorati che più colpisce. Bella la gamma, bello anche il modo sapiente di Moerheim di mostrarli affiancati ad altri prodotti. Da Moerheim impressionante la Surfinia Sumo e le novità nella famiglia delle Sundaville®.

Fleuroselect e Flower Trials® sono sempre più legate non solo perché parte dell’organizzazione è la stessa, ma anche perché, come è giusto che sia, la promozione commerciale così come la promozione varietale è sempre più un lavoro congiunto.

Esposizione istituzionale a Syngenta che include molti prodotti noti. La curiosità, nata in molti visitatori, anche in relazione agli ultimi sviluppi aziendali ha giustificato un’ottima presenza di pubblico.

“Urban Food” quante volte ce lo siamo sentito ripetere durante i giorni del trial? Dalla campagna per ridurre lo spreco alimentare che abbiamo visto in alcuni punti ristoro alla selezione di piante da orto per il balcone che Thomson & Morgan cerca di proporre sul mercato europeo.


FATTI & BREVI | news dal mercato

STOP AI GIARDINIERI

ABUSIVI

Lo dice la legge: basta a chi svolge attività di manutenzione senza possedere l’iscrizione obbligatoria al Registro dei produttori florovivaistici. Lo stabilisce una precisa norma contenuta nel Collegato Agricolo da poco approvato al Senato. «Ci saranno ricadute importanti e positive sul territorio – puntualizzano il presidente e il Vice Presidente di Asproflor/Comuni Fioriti Renzo Marconi e Sergio Ferraro –perchè l’attività di cura del verde pubblico e, in particolare, la tenuta di parchi e giardini costituisce una voce importante di integrazione al reddito per le imprese florovivaistiche. Ma la normativa, ottenuta grazie anche all’impegno profuso in questi anni dal tavolo per il florovivaismo, che raggruppa le associazioni più rappresentative dell'intera filiera, è una precisa tutela anche nei confronti dei consumatori: ora chi vorrà offrire questi servizi dovrà garantire ancor più qualità e competenza». La filiera

del florovivaismo Italiano fattura circa 4 miliardi di euro, il 6% circa della PLV agricola, con 47mila aziende che occupano 158mila addetti nel comparto e 37mila appartenenti al gruppo "Cura e manutenzione del paesaggio". In

molte regioni italiane il florovivaismo vanta tradizioni storiche grazie alla professionalità e specializzazione degli operatori; tuttavia, negli ultimi anni ha visto numerose imprese affiancare all’attività produttiva in serra e/o vivaio l’attività di cura e manutenzione del verde pubblico e privato, per affrontare le criticità che da parecchi anni attanagliano il settore: tra esse, oltre l’abusivismo, ci sono l’aumento dei costi di produzione e la minacciosa concorrenza dei mercati stranieri. «Finalmente la legge dice stop all’improvvisazione, alla concorrenza sleale e valorizza il ruolo dei professionisti veri e certificati, le uniche figure in grado di offrire garanzie certe ai fruitori destinatari – conclude il comunicato Asproflor - A questo punto occorre che mirati controlli vadano a scoraggiare gli abusivi».

AROMATICHE, SI CAMBIA IVA È stata modificata l'aliquota Iva per alcune tipologie di erbe (o piante) aromatiche. Nello specifico, basilico, rosmarino e salvia fresca, non in pianta, passano dal 4 al 5%. Le medesime erbe in pianta, invece, dimezzano l'Iva dal 10 al 5%. L'origano in rametti o sgranato, che attualmente ha Iva al 22%, scende al 5%. Una buona notizia? Forse, ma uniformare l’Iva su tutte le aromatiche sarebbe meglio, per evitare la confusione in cui versa attualmente questo mercato.

LINEE GUIDA PER I FITOFARMACI È uscito a cura di Syngenta, CeRSAA, e Università Cattolica /Opera un manuale che nasce dalla necessità di conoscere molto bene gli obblighi derivanti dall’applicazione delle più recenti normative nazionali ed europee su trattamenti fitosanitari (D.Lgs. n. 150 del 14/08/2012 e Decreto Interministeriale del 22/01/2014, in attuazione della Direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e Direttiva 2009/127/ CE). Il testo si chiama “Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, raccoglie le raccomandazioni per raggiungere un elevato standard di qualità nella gestione dei prodotti fitosanitari, ed è frutto di tre anni e mezzo di lavoro in partnership. Il testo è scaricabile dal sito di Syngenta, nella categoria “agricoltura responsabile”: www.syngenta.com

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Flortecnica e vivaismo


PORTE APERTE PER VIVAI NORD La stagione vivaistica 2016-2017 è alle porte e Vivai Nord, azienda storica lombarda, ha aperto i cancelli della nuova sede di Pistoia (30-31 agosto e 1 settembre), con un porte aperte dedicato. La filiale toscana, in tutto tre ettari, rappresenta per Vivai Nord una nuova realtà produttiva per intercettare una nuova tipologia di cliente, sia italiana che estera.

I tre soci di Vivai Nord.

PLANTIPP PREMIATA AL CHELSEA FLOWER SHOW La Clematis chiisanensis “Amber” ('Wit141205'PBR), di Marco & Bianca de Wit e gestita da Plantipp B.V. ha vinto

il prestigioso Chelsea award durante il Chelsea Flower Show. La giuria l’ha selezionata per il suo colore

unico, fra il giallo e il crema, e per la fioritura, che inizia poco prima della metà dell’estate e si conclude con la fine di settembre. Questa è la seconda vittoria per Plantipp, che già nel 2014 si è aggiudicata il premio “Pianta dell’Anno” del Chelsea con l’Hydrangea Miss Saori.

ISPIRAZIONI TARGATE PW Proven Winners ha pubblicato “Il libro delle idee”, in cui le nuove varietà si presentano al consumatore in mix originali e gradevoli. Abbandonato il rigore degli elenchi, le piante si presentano accostate con fantasia, per affinità di colore, perché sono abbinamenti alla moda, perché sono adatte al giardino in autunno. E in ogni pagina, un suggerimento o la descrizione di una caratteristica delle piante PW. Uno strumento agile e utile che può aiutare anche i gardenisti a trovare nuove idee per i bancali.

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FATTI & BREVI | news dal mercato

ESSEN

RISTRUTTURA LA FIERA Fiera di Essen sta investendo 90 milioni di euro per il rimodernamento di alcuni padiglioni, segno di una politica di sviluppo anche per il salone IPM che mira a servizi sempre più accoglienti e performanti. I lavori riguarderanno i padiglioni 9 e 9.1,

che verranno sostituiti dal 13 e 14, temporanei per l’edizione 2017. «La risposta è stata positiva e senza eccezioni – ha precisato Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen –. Nessun problema sul fronte della funzionalità e l’attrattività degli spazi, in quanto sarà garantito un percorso ottimale per i visitatori». Anche il padiglione 6 sarà impegnato dai lavori, di conseguenza le aziende italiane verranno ospitate nelle due strutture provvisorie, che avranno un’altezza al colmo di otto metri.

ANCEF, FIRMATO NUOVO CONTRATTO Buone notizie per i 15mila addetti alla lavorazione, al commercio e al trasporto, all’esportazione e all’importazione all’ingrosso di fiori freschi recisi, verde e piante ornamentali. I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Flai Cgil e UIltucs hanno siglato con l’Ancef, l’associazione

nazionale commercio ed esportazioni fiori, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre del 2015. L’intesa, triennale

con efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2018, interviene sulla struttura contrattuale, contemplando il livello decentrato aziendale, e sul sistema di relazioni sindacali, con la costituzione di un osservatorio nazionale e delle commissioni paritetiche territoriali. Sul trattamento economico il nuovo contratto nazionale riconosce un aumento di 75 euro al terzo livello, da riparametrare per gli altri, oltre agli arretrati che saranno erogati in due tranche a luglio e novembre. L’intervento

OBI INVESTE SUL VERDE VIVO Il nuovo OBI Roma Casilina dispone di una superficie di 8.400 metri quadrati, suddivisi in 7.200 mq di area interna e 1.200 mq di esposizione esterna

dedicata al reparto garden, con ben 1.500 referenze di verde vivo, delle quali 500 piante da esterno e mille da interno. Un numero molto interessante che fa capire l’interesse della catena tedesca al mercato del verde e conferma, inoltre, il trend positivo della merceologia all’interno del

canale della grande distribuzione specializzata.

Naturalmente l’offerta tecnica e decorativa è ampia, profonda e perfettamente attinente a tutto quanto ci si può aspettare di trovare in un centro brico. Quello che però ci interessa mettere in evidenza è la grande presenza di prodotti per il giardino in questo punto vendita. Nel punto vendita di Roma Casilina usare la parola “reparto” per parlare dello spazio dedicato al giardino è davvero riduttivo: si tratta, più che mai, di un vero e proprio garden center. L’area esterna ha sempre caratterizzato fortemente i negozi OBI, come in questo in particolare, dove lo spazio serra è ben riconoscibile sia per forma sia per comunicazione. L’intera area garden copre un’area di 3mila metri quadrati, dei quali 1.200 all’esterno. Già questi numeri la dicono lunga. Naturalmente l’offerta è completa e profonda: dalle macchine, all’irrigazione, dagli attrezzi agli accessori, ma ciò che stupisce e distingue l’offerta garden di OBI rispetto a qualsiasi altro centro o insegna brico, è proprio l’offerta del verde vivo. Flortecnica e vivaismo

più significativo riguarda il welfare contrattuale,

con una dichiarazione di intenti sull’adesione al Fondo Est, il fondo di assistenza sanitaria integrativa di settore, oltre all’adesione ai percorsi di formazione professionale erogati da Fondoprofessioni. nSull’organizzazione del lavoro l’intesa prevede il riposo domenicale e disciplina anche il ricorso al lavoro stagionale correlato ai cicli produttivi del fiore reciso e del verde ornamentale. Soddisfazione in casa Fisascat. Il segretario nazionale Vincenzo Dell’Orefice ha sottolineato in particolare «il recupero di fluidità nell’ambito delle relazioni sindacali in un settore che, seppure di nicchia, rappresenta in alcune economie locali un volano di sviluppo e ripresa occupazionale». L’intesa è stata siglata a Imperia,

dove l’occupazione del settore coinvolge circa 3.500 addetti, il 20% della forza lavoro del settore. «Dopo anni di crisi il comparto è in ripresa

soprattutto nella provincia ligure, dove la floricoltura rappresenta un pezzo importante dell’economia territoriale» ha sottolineato il segretario generale della Fisascat Cisl Imperia Savona Massimiliano Scialanca che ha sottoscritto l’accordo.


UN DATABASE SULLE FITOPATIE È nato PlantVillage.org, un database per riconoscere le

fitopatie e soprattutto mettere in essere le cure necessarie alla guarigione delle piante, spesso non sempre semplice anche

per un professionista. Per semplificare il processo un team della Penn State della Pennsylvania e dell’EPFL, l’Istituto Federale di Tecnologia di Losanna, hanno messo a punto il nuovo portale, con informazioni open source, consigli per coltivare le piante e articoli didattici, e oltre 50mila immagini. L’obiettivo è quello di creare una community sul tema.

FLORA TRADE SHOW, INTERNAZIONALE E ATTENTO ALL’AMBIENTE Il salone del florovivaismo e del paesaggio di Rimini Fiera giunge alla sua seconda edizione, dopo il successo dello scorso anno. La manifestazione si svolgerà in contemporanea a MACFRUT, dal 14 al 16 settembre nella fiera di Rimini, dando vita a un marketplace internazionale fortemente orientato al business e alla formazione professionale. Non mancheranno gli elementi vincenti della scorsa edizione: la piattaforma di business meeting con i buyer internazionali, i seminari per urbanisti e paesaggisti, oltre a numerosi

momenti di confronto tra mondo istituzionale, trade e produttori. Non mancheranno attrezzature e accessori per garden

center e fioristi, sistemi e tecnologie per la produzione, aree dimostrative dedicate al verde urbano. Flora Trade Show, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Confagricoltura, CIA, Coldiretti Emilia-Romagna, Associazione Nazionale Piante e Fiori d´Italia, offre quindi agli operatori coinvolti, dai grossisti di piante, ai responsabili del verde pubblico, paesaggisti e urbanisti, buyer di catene specializzate nella distribuzione di prodotti florovivaistici, ma anche buyer di grosse strutture turistiche, centri sportivi, parchi tematici e così via, una panoramica unica in Italia sul settore del florovivaismo e del paesaggio. Per concludere Rimini Fiera rappresenta un’eccellenza italiana in termini di quartiere espositivo, una struttura moderna e luminosa, organizzata su un unico livello, con stazione ferroviaria interna al quartiere e collegata tramite navette all'aeroporto di Bologna.


FATTI & BREVI | focus

SBOCCIA FLORADECORA • n contemporanea a ristmas orld • n colla orazione con reen eam onsultanc e ezign • Flo ercircles di o metri uadrati • a fiera si fa carico di sistemare rifornire e curare regolarmente i prodotti fresc i • Esposti negli stand • er ogni tipologia di compratore • na opportunit per il settore dei fiori fresc i • l concept mira al confronto tra le varie aziende • l cuore sar la fattoria • peciali giornate a tema per diversi target di u er

DOVE E QUANDO? • esse Fran furt • adiglione . • al al gennaio

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FLORADECORA Fra i primi espositori grandi nomi del settore. Un rivoluzionario concept espositivo che vuole offrire nuovi stimoli commerciali al settore green e al retail di Marta Meggiolaro

I

l nuovo concept fieristico di Messe Frankfurt registra già oltre 30 iscrizioni di rinomati coltivatori di fiori, produttori, rivenditori di fiori all'ingrosso, importatori/esportatori, cooperative di distribuzione, consorzi, aziende di confezionamento e società di logistica così come fornitori di ceramiche e articoli di fioristica. Qualche nome? Dümmen Orange, Landgard, MM Flowers Europe, Royal Flora Holland, Smithers-Oasis e van der Lugt Lisianthus. «Questi e molti altri espositori si presenteranno nell’ambito di un format espositivo mai visto prima d’ora. Con Floradecora percorriamo strade completamente nuove», ha dichiarato Eva Olbrich, direttrice di Christmasworld, Messe Frankfurt Exhibition GmbH. La nuova offerta della fiera non solo rappresenta per Christmasworld una coerente evoluzione, ma offre anche all’intero settore dei fiori freschi una nuova opportunità di mercato nel cuore dell'Europa. NOVITÀ: SEGNALETICA INTUITIVA PER I VISITATORI L'elemento centrale di Floradecora è il prodotto fresco. Il padiglione 11.1, con i suoi quasi 12mila metri quadrati di superficie, sarà infatti suddiviso in due settori espositivi: uno dedicato ai fiori freschi e l’altro alle piante. I numerosi piani espositivi monotematici saranno riempiti

Flortecnica e vivaismo

Floradecora sar organizzato come un parco il cui centro sar un allestimento a fattoria dove verranno organizzati incontri e or s op a tema.

con specifiche specie di fiori o piante di produttori diversi. Il compratore interessato ad esempio alle rose bianche potrà ammirare l'intera offerta di questo fiore e fare così dei confronti tra le varie aziende. Sui vasi saranno specificati il nome del fiore o della pianta, il periodo di fioritura, la disponibilità in quantità/numero, il nome dell'espositore e il suo numero di stand. «Poniamo la bellezza delle piante e dei fiori freschi al centro dell’attenzione dei visitatori e in un secondo momento orientiamo i compratori in modo mirato verso l'azienda e il produttore d’interesse. La fiera si farà completamente carico di sistemare, rifornire e curare regolarmente i prodotti freschi esposti negli stand; questo pacchetto completo è un'idea rivoluzionaria per il settore», ha spiegato la direttrice Olbrich. Rivoluzionario è anche

il fatto che Floradecora è in grado di soddisfare le richieste di qualsiasi tipologia di compratore. In piccoli o grandi quantitativi, per la vendita in grossi volumi nei garden center o per un assortimento mirato per esclusivi negozi di fioristica o boutique del regalo, a Francoforte non esistono quantitativi minimi di ordine né limitazioni dovute, ad esempio, alla scarsa disponibilità della merce. NUOVO LOOK NELL’ESPOSIZIONE Gli stand degli espositori di Floradecora avranno una forma circolare. Gli espositori potranno scegliere tra "flowercircles" di 12, 28 o 113 metri quadrati. Il risultato sarà un allestimento uniforme e mai visto prima per l'intero padiglione, curato dallo studio 2Dezign. Il cuore del


padiglione, allestito come un parco, sarà la fattoria posta in posizione centrale, che fungerà da punto d'incontro e piattaforma per attività di networking, conferenze, workshop, concorsi e premiazioni. Sono previste speciali giornate a tema per garden center, centri per il faidate, supermercati e fioristi. Nelle concept areas saranno presentati decorazioni e concept di vendita come espositori con fiori freschi e piante per la vendita diretta nel point of sale. «Vogliamo mostrare ai commercianti come i fiori freschi e le decorazioni possano essere presentati l’uno accanto all’altro e incrementare così le vendite presso il cliente finale», ha spiegato Eva Olbrich. Inoltre gli scaffali a parete disposti sui lati lunghi del padiglione offriranno spazio ad accessori come ceramiche, articoli in vetro e prodotti per fioristi. Christmasworld 2017

o erta di ogni ore sar presentata si svolgerà dal 27 al 31 gennaio a nello stesso spazio per un confronto Francoforte sul Meno. La nuova immediato. ui vasi saranno area ‘Floradecora’ (padiglione 11.1) speci cati i dati per e ettuare sarà aperta a compratori, produttol ordine dall espositore. ri e fornitori di servizi al 30 CONTIENE PRIMINA · dal 27NON gennaio 2017 e terminerà quindi DA COLTIVARE E TRASPOR· FACILE con un giorno di anticipo rispetto TARE alla fiera, in ragione della particolare · LUNGO PERIODO DI FIORITURA natura dei prodotti esposti.

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ECONOMIA & GESTIONE

PERCHÉ LAVORARE SEGUENDO UN

PROGETTO

La condivisione degli obiettivi e l’analisi delle priorità sono determinanti per l’attività imprenditoriale. Ecco alcuni punti fermi per organizzarsi al meglio di Jurg Burger

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e nuove competenze imprenditoriali, capaci di trasformare la crisi in opportunità di crescita, hanno un filo conduttore comune: la progettualità. La capacità di sviluppare progetti è una competenza trasversale, utile per gestire cambiamenti, realizzare innovazioni, coordinare le attività di un team e trovare soluzioni valide per un problema. Un progetto è una previsione scritta delle risorse e delle attività necessarie per raggiungere un obiettivo. Prevedere cosa serve e cosa occorre fare è un processo mentale creativo, grazie al quale si individua la via più economica e veloce per raggiungere la meta.

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LE FASI PRINCIPALI viluppare un progetto non è difficile. Le riflessioni da fare sono semplici e non molto diverse da quelle che si fanno abitualmente. È importante tuttavia seguire un metodo di lavoro che metta ordine nei pensieri. Quando si pensa a un’innovazione o a una nuova proposta da lanciare sul mercato, nella mente si affollano pensieri di natura diversa: imma-

gini e “film” del nuovo prodotto esposto nel punto vendita, valutazioni razionali che riguardano i costi, dubbi sulla fattibilità e considerazioni sul modo di organizzare il lavoro. Questi pensieri sono di natura diversa: alcuni riguardano l’obiettivo da raggiungere, altri le risorse necessarie, altri ancora le attività da organizzare. Inoltre, un progetto richiede creatività e fantasia in alcune fasi e valutazioni razionali in altre. È utile perciò distinguere le diverse fasi di elaborazione del progetto. • L’analisi della situazione di partenza o del problema da risolvere • La definizione dell’obiettivo: una descrizione del risultato finale desiderato • La previsione delle risorse umane, materiali e finanziarie necessarie per raggiungere l’obiettivo • La previsione delle attività da svolgere per realizzare l’obiettivo

Un progetto è una previsione scritta delle risorse e delle attività necessarie per raggiungere un obiettivo

Grazie a queste prime quattro fasi è possibile passare a una stima dei costi e dei tempi, che consentirà di verificare la fattibilità del progetto. Se il progetto supera l’esame e si decide di passare alla fase operativa, si aggiungerà un’ulteriore fase importante: la programmazione delle attività.

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I FATTORI SIGNIFICATIVI. Un progetto può nascere da un’idea che si desidera realizzare, oppure da un problema che si vuole risolvere. In entrambi i casi è utile iniziare con una descrizione analitica della situazione di partenza. Si fa “il punto della situazione”, come si suol dire, elencando i fattori significativi ai fini del raggiungimento dell’obiettivo. Il quadro Flortecnica e vivaismo

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ECONOMIA & GESTIONE

della situazione di partenza fornisce al cervello i dati di realtà di cui ha bisogno per elaborare le soluzioni. Per esempio: dati statistici sull’andamento delle vendite, sulle preferenze dei clienti, eccetera.

legislazione

DETRAZIONI PER IL VERDE? A SETTEMBRE

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Questa è la promessa del Governo dopo l’incontro con le associazioni di settore. Il decreto dovrebbe essere incluso nella Legge di Stabilità Si è svolto lo scorso luglio a Roma, presso la Camera dei Deputati, il convegno dal titolo dell’occupazione”. Promossa e organizzata dalle associazioni, dai distretti e dai consorzi del Nada Forbici, presidente Francesco Mati, presidente del Distretto di Pistoia.

GRANDE PARTECIPAZIONE I risultati sono dovuti alla tenacia, al lavoro di squadra, alla partecipazione. Le parole di Nada Forbici manifestano entusiasmo e orgoglio: «Grande partecipazione da parte dei parlamentari, intervenuti per il governo: il viceministro dell'agricoltura, il viceministro Ministero dell'Economia e Finanze, il presidente Realacci. La politica italiana da oggi sa che il nostro settore esiste. Posso dire che se si è uniti qualcosa forse riusciamo a raggiungere,sia a livello nazionale che regionale, se abbandoniamo campanilismi e interessi di parte. Anche il vice ministro Olivero lo ha detto: grazie alla nostra unione a livello nazionale hanno potuto capire quanti siamo, i nostri numeri e che cosa abbiamo chiesto con la "voce grossa". IMPORTANZA TRASVERSALE

-

lavoro a circa 158mila addetti, con 37mila appartenenti al gruppo “cura e manutenzione del paesaggio”, il verde privato ha un’importanza trasversale perché verde privato e pubblico hanno una del lavoro. A SETTEMBRE L’EMANDAMENTO In pratica, i risultati ottenuti sono che è stato confermato l'impegno da parte del governo in legge di stabilità per l'approvazione di un emendamento per gli incentivi per la detraibilità, che dovrà essere messo a punto entro settembre. Inoltre, è stato approvato l'emendamento che riconosce giuridicamente la professione del costruttore e manutentore del verde. L’importanza di questo passaggio per tutto il settore è sottolineato dalle parole di Nada Forbici idoneità professionale. Torniamo da Roma soddisfatti dei nostri risultati».

1,2 miliardi di euro

la stima di incremento del fatturato che deriverebbe

manutenzione del verde esistente, sia in ambito privato, sia in ambiente urbano 30

Flortecnica e vivaismo

LA DEFINIZIONE DELL’OBIETTIVO. La visione dell’obiettivo raggiunto è il catalizzatore della creatività. Ciò che immaginiamo, la mente tende a realizzare, fornendo idee e intuizioni. Per questo è importante costruire nella propria mente un desidera realizzare. Si può immaginarlo come un reportage televisivo che mostra e descrive l’obiettivo realizzato. Lo scopo di questa descrizione è di attivare l’immaginazione, mettendo a fuoco più dettagli possibili. Il cervello elabora i dati di realtà della situazione di partenza e li connette alla visione dell’obiettivo raggiunto, mettendo in moto una ricerca inconscia di idee e possibilità utili per realizzare la visione.

3

LA PREVISIONE DELLE RISORSE. Risorse possono essere: capitali, persone, conoscenze,

PERCHÈ UN PROGETTO? • Per prevedere le attività e le risorse necessarie per raggiungere un obiettivo • di un’idea o di un obiettivo • Per mettere a fuoco dettagli importanti, che altrimenti sfuggono all’attenzione; sono i dettagli che fanno la •

in gruppo, con un metodo comune e un documento condiviso • Per coordinare le attività di coloro che partecipano alla realizzazione del progetto • Per raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile e con i minori costi


attrezzature, fornitori, consulenti, eccetera. Tutto ciò che serve per realizzare il progetto. Si scrive un elenco delle risorse di cui si dispone e un elenco delle risorse da acquisire.

4

LA PREVISIONE DELL’ATTIVITÀ. Si inizia ponendosi la domanda: “Cosa occorre fare per raggiungere l’obiettivo?” e scrivendo le risposte su un foglio di carta. Poi si riprende ciascuna attività e ci si chiede: “In che modo farò? In tal modo si va più in dettaglio. Ogni attività è la somma di altre attività più piccole. Organizzare una riunione, per esempio, è la somma delle seguenti attività: scegliere i partecipanti; decidere la data, l’ora, il luogo; inviare le e-mail d’invito o telefonare; decidere l’ordine del giorno; prepararsi sugli argomenti di cui si parlerà. Più si entra nei dettagli, più sarà facile prevedere i costi del

progetto e i tempi di realizzazione. Si potrà valutare realisticamente la fattibilità del progetto, individuandone anche i potenziali rischi.

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LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ. Se la previsione delle attività mira ad individuare le azioni da compiere, il programma ha lo scopo di dare un ordine temporale alle attività. Si tratta quindi di riportare in un’agenda o in un calendario le attività, valutando la corretta sequenza delle azioni e decidendo chi le svolgerà ed entro quando. Se la previsione delle attività mira a individuare le azioni da compiere, il programma ha lo scopo di dare un ordine temporale alle attività. Si tratta quindi di riportare in un’agenda o in un calendario le attività, valutando la corretta sequenza delle azioni e decidendo chi le svolgerà ed entro quando.

LE DOMANDE GUIDA 1. Analisi della situazione di partenza - Qual è il problema da risolvere? - Quali sono le sue cause? negativamente il raggiungimento dell’obiettivo? 2. - Come immagino l’obiettivo realizzato? - Cosa vedrò e sentirò quando avrò raggiunto l’obiettivo? 3. Previsione delle risorse - Quali risorse possiedo per raggiungere l’obiettivo? - Quali risorse occorre trovare? 4. Previsione delle attività - Cosa occorre fare per raggiungere l’obiettivo? 5. Programma - Chi e quando svolgerà le attività?


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PRODUZIONE | ricerca

ELLEBORI, ANCHE DA NOI

Una pianta che sta conoscendo un periodo d’oro. In Liguria l’IRF si sta adoperando per sviluppare cultivar adatte al clima mediterraneo. La proposta: fiori non da vaso, ma da reciso, per evitare la concorrenza del Nord colloquio con Margherita Beruto di Marta Meggiolaro con la collaborazione di Diego Maccario e Federico Di Battista – Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo

I

l progetto “Percorsi di innovazione in floricoltura” si propone l’obiettivo di ottenere nuovi prodotti adatti alla coltivazione del territorio ligure, caratterizzato dal clima mediterraneo. Le nuove colture, a basso impatto ambientale, vengono introdotte per una valutazione pre-commerciale e un successivo sviluppo industriale delle varietà-colture più promettenti attraverso la stretta interazione fra ente di ricerca e realtà produttive territoriali. In particolare, sono state brevettate due varietà di elleboro da reciso Helleborus x nigercors “Francesco” e “Nikita” e nuovi genotipi sono in sviluppo anche in collaborazione con l’azienda ibridatrice Domenico Gagliardi.

D: Come mai vi siete concentrati su questa particolare possibilità? R: Perché la produzione da vaso ha un peso molto importante nella produzione del Nord-Europa e questo ci ha fatto riflettere sul fatto che ci sarebbero diverse criticità nel complementare o affiancare commercialmente tali produzioni; allora le nostre ricerche si sono focalizzate sull’elleboro da fiore reciso, non escludiamo, tuttavia, di riprendere il discorso vaso fiorito nelle nostre sperimentazioni. Inoltre, l’elevata rusticità dell’elleboro favorisce lo

sviluppo di tale coltura anche in zone dell’entroterra ligure ove la richiesta di alternative produttive per contrastare l’abbandono è importante. Pensiamo che l’elleboro e, in particolare, le nostre selezioni, che sono ben adattate al clima mediterraneo, possano contribuire a rispondere a tali esigenze. D: A che punto è la vostra ricerca? R: Premesso che il nostro lavoro di ibridazione e selezione per l’ottenimento di nuove varietà di elleboro da fiore reciso è in ampliamento, e che quindi nel corso dei prossimi anni si potranno sviluppare diverse varietà con fiore dai diversi colori (bianco, rosa, rosso, viola) e dalle diverse forme (semplice, doppio, semidoppio),

ora come Istituto stiamo puntando su due varietà di Helleborus x nigercors per cui il nostro Ente ha richiesto ed ottenuto la protezione brevettuale a livello europeo: Francesco e Nikita. Sono state ottenute attraverso la tecnica di clonazione in vitro. Il processo ha quindi investito diversi anni e previsto diverse fasi relative a: scelta delle linee parentali, incrocio, ottenimento di seme e successiva semina, sviluppo delle plantule, stadio vegetativo e fioritura (circa tre anni), selezione genotipi meritori, clonazione in vitro attraverso la coltura di gemme ascellari in vitro, valutazione del clone in vivo e successive prove agronomiche presso IRF e presso aziende pilota per verificare se il clone possa essere ritenuto valido per una domanda di Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | ricerca

SCHEDA TECNICA Propagazione in vitro per i cloni. otre e anc e trovarsi la produzione da seme c e tuttavia è piuttosto eterogenea. oi a iamo considerato tale propagazione gamica solo nella necessit di fiori colorati di complemento. i ita e Francesco sono cloni ottenuti in vitro. mpianto in primavera da marzo fino a giugno.

iccola curiosit una azienda locale di moda a ideato un foulard di seta su cui sono disegnati tu gli elle ori dell F.

privativa comunitaria e quindi per diventare una varietà. L’intero processo è lungo, anche perché l’elleboro è una pianta a lenta crescita, e sono necessari anche 8-10 anni prima di arrivare ad ottenere una varietà. D: Come sta andando la coltivazione presso le aziende pilota? R: Ad oggi abbiamo circa una decina di aziende che sono localizzate tra Imperia e Nizza; in particolare, abbiamo tre aziende significative sul territorio ligure che fanno parte delle più importanti cooperative del territorio e che stanno sviluppando la coltura in strutture protette con buoni risultati. Ci teniamo ad evidenziare che la Cooperativa Tre Ponti di Sanremo ci ha sostenuto dall’inizio delle nostre sperimentazioni, facendosi promotore anche di un progetto nazionale “INNORNA” che ha affrontato lo sviluppo di diverse colture, tra cui l’elleboro. Un’azienda ci ha richiesto la licenza di propagazione per una varietà e con questi stiamo sviluppando un sistema di produzione che tenga conto di tutti i punti sopra elencati. D: Quali figure sono coinvolte nella produzione? R: Dal punto di vista della filiera di produzione sono necessari diversi professionisti: ibridatore e vivaista, propagatore, coltivatore. Ad oggi è deficitario l’aspetto commerciale-promozionale; si reputa che in Italia potrebbe essere una coltura più diffusa se ci fosse una rete tecnico-commerciale-promozionale di supporto.

Flortecnica e vivaismo

Condizioni pu essere coltivato sia in serra c e in pienaria e se ene sopporti il caldo ric iede un sistema di protezione per evitarne leccessivo surriscaldamento. a pianta fiorisce in inverno e per essere indotta a fiore ric iede di affrontare un periodo di freddo. l caldo eccessivo del periodo estivo pu causare la ridotta produzione di fiori e laccorciamento degli steli fiorali. ome sopra ricordato le selezioni dell F sono particolarmente adattate al clima mediterraneo e uindi risentono meno di tali aspetti tuttavia si sta sempre parlando di elle ori. on anno isogno di supporti per la crescita si mantengono eretti naturalmente. Coltivazione in serra usiamo una rete om reggiante al da distendere nel mese di maggio e procediamo allim iancamento dei vetri con pittura ianca calce entro il mese di giugno. a maggior parte del ianco viene portato via dalle piogge durante lautunno mentre la rete viene smontata nel mese di otto re. Coltivazione in pien’aria alle nostre condizioni impieg iamo una rete om reggiante al mantenuta costantemente durante lanno. lcune aziende pilota anno testato limpiego della rete nei soli mesi estivi al fine di prevenire il surriscaldamento delle piante. ale sistema per è da gestire con estrema cautela ed attenzione perc durante giornate particolarmente calde leccessiva traspirazione delle foglie e la luce diretta del sole possono causare ruciature. Note da recenti indagini su altre variet è stato osservato c e limpiego della medesima rete om reggiante in aggiunta ad un ulteriore sistema di om reggio da applicare nei mesi invernali ed in prossimit della fioritura potre e consentire di mantenere pi ianco il colore del fiore. ale tecnica è ancora da testare su ueste variet . Substrato elle oro si adatta ene ai diversi tipi di terreno. stato osservato c e una notevole importanza risiede nel non cam iare il su strato di coltivazione in seguito allimpianto. na volta posta a dimora è ene evitare di cam iare il tipo di terreno su strato. Raccolta la prima fioritura si osserva gi durante il primo inverno dallimpianto ad esempio piantagione ad aprile fioritura a gennaio durante la uale si possono ottenere da uno a tre fiori per pianta. a prima raccolta commerciale avviene per al secondo anno di coltivazione in cui la pianta pu arrivare a produrre da tre a otto fiori in funzione della variet . a uesto momento in poi terzo anno di piantagione fino a otto dieci anni di coltura la produzione fiorale a pianta aumenta fino a fiori pianta con differenze legate soprattutto al genotipo. econdo il nostro standard di produzione la raccolta si effettua uando circa un terzo dei fiori sullo stelo si sono distesi. Schema esemplificativo

NIKITA

FRANCESCO

Aprile

Aprile

1° fioritura (dopo 8-10 mesi)

Dicembre – Gennaio

Gennaio – Febbraio

1° fioritura commerciale (dopo 20-22 mesi)

Dicembre – Gennaio

Gennaio – Febbraio

10 anni

10 anni

Impianto

Durata stimata della pianta

Costo indicativo tra e comprensivo di ro alties Prezzo di vendita il prezzo registrato presso i nostri coltivatori varia in funzione della lung ezza degli steli. d oggi e med e e d m a d ma per steli di cm il prezzo sale fino a mentre gli steli al di sotto dei cm non sono stati commercializzati. e a e ande e med ann a e a e d a


VARIETA’ NIKITA Priv. Comunitaria n. EU42522 del 08/02/2016 Helleborus x nigercors

FIORE

Clone a fiore semplice bianco, elegante e rivolto verso l’osservatore, con stelo ramificato di circa 35-45 cm in base alle condizioni colturali. La fioritura è tardo invernaleprimaverile

HABITUS

Simile ad H. argutifolius. Rispetto alla varietà Francesco presenta foglie lanceolate più strette e fioritura più precoce

VOCAZIONE COMMERCIALE

Vaso fiorito e stelo reciso (anche quando sono presenti i frutti)

RESISTENZA ALLE MALATTIE

COLTIVAZIONE

RISPOSTA ALLA MICROPROPAGAZIONE

NOTE

· deale per gli acquisti d’impulso · Molto compatta e facile da coltivare · Abbondante fioritura

Estremamente resistente all’attacco di insetti e muffe Perfettamente idoneo alla coltivazione in clima mediterraneo può essere allevato sia in serra che in pien’aria. E’ consigliata la dimora in ambiente ombreggiato nei periodi più soleggiati

Peach Kiss

Buona Il fiore tende rapidamente al verde durante la fioritura in clima mediterraneo mentre il colore è mantenuto per periodi più lunghi se la pianta è stata vernalizzata in autunno e si sono create condizioni di penombra. Se vengono utilizzati come portaseme, i frutti non generano semi. Presenza di diverse aziende pilota sul territorio ligure che coltivano questa varietà. Disponibilità per pianificazione commerciale

Orange Kiss

Pink Kiss Florensis Italia s.r.l. Via Vittorio Emanuele 24, 20824 Lazzate (MB) T: +39 2 963 20 342 F: +39 2 967 21 807 E: italia@florensis.com www.florensis.com


PRODUZIONE | ricerca

VARIETA’ FRANCESCO Priv. Comunitaria n. EU42521 del 08/02/2016 Helleborus x nigercors

FIORE destra. a coltivazione presso le aziende pilota. Fra mperia e anremo ce ne sono tre facenti parte della ooperativa re onti. n asso. azzo di elle ori Francesco coltivati da una delle aziende pilota.

HABITUS

Flortecnica e vivaismo

Simile ad H. argutifolius

POSSIBILI UTILIZZI COMMERCIALI

Vaso fiorito e stelo reciso (anche quando sono presenti i frutti). E’ stata valutata anche la produzione della foglia recisa che si presenta molto bella ed adatta ad essere usata in composizioni floreali

GESTIONE COLTURALE

Perfettamente idoneo alla coltivazione in clima mediterraneo può essere allevato sia in serra che in pien’aria. E’ consigliata la dimora in ambiente ombreggiato nei periodi più soleggiati. E’ estremamente resistente all’attacco di insetti e muffe

RISPOSTA ALLA MICROPROPAGAZIONE

Buona

NOTE

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Clone a fiore semplice bianco, elegante e rivolto verso l’osservatore, con stelo ramificato di circa 35-45 cm in base alle condizioni colturali. La fioritura è tardo invernale-primaverile

Il fiore tende rapidamente al verde durante la fioritura in clima mediterraneo mentre il colore è mantenuto per periodi più lunghi se la pianta è stata vernalizzata in autunno e si creano condizioni di penombra. Se vengono utilizzati come portaseme, i frutti non generano semi. Presenza di diverse aziende pilota sul territorio ligure che coltivano questa varietà. Disponibilità per pianificazione commerciale.


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PRODUZIONE | piante

COME AVERE SUCCES SO

SUCCULENTE Quello delle piante grasse è un mercato vivace che sempre più produttori stanno considerando. Un mercato fluido che considera piante da aiuola stagionali, ma anche piante da collezione a cura di Alessandro Coraggio

IN BREVE • •

iante succulente actacee rassulacee loeacee rovengono da climi con piovosit scarsa alta luminosit e alte temperature li stomi delle succulente sono c iusi durante il giorno il c e significa c e perdono poc issima ac ua e accumulano poco diossido di car onio ossono sopportare condizioni estreme come la siccit a maggior parte pu tollerare il freddo fino ai 10° C uelle con fogliame variegato non tollerano ene il pieno sole rescente interesse nella produzione ornamentale

S

i sta registrando un crescente interesse nella produzione ornamentale di succulente, siano esse da clima caldo o i Sempervivum che non gelano durante gli inverni del nord. Dal punto di vista botanico, queste piante sono membri di molte famiglie differenti che includono Cactacee, Crassulacee, Aloeacee. La maggior parte delle varietà crescono naturalmente in climi con piovosità scarsa, alta luminosità e alte temperature diurne. Esattamente come nel caso di tutte le altre coltivazioni ornamentali, bisogna conoscere le condizioni in cui crescono le succulente per poterle riproporre negli ambienti controllati come le serre. Questa primavera ho visitato alcuni produttori che hanno sperimentato dei fallimenti nella crescita delle succulente; gli errori che hanno causato l’insuccesso possono essere attribuiti principalmente alla temperatura troppo bassa, alla bassa luminosità, o a substrati che trattenevano troppa acqua. L’idea di molti produttori però era buona: portare le succulente tra le piante da aiuola in quel processo intrapreso anni fa che vede piante perenni trattate come stagionali.

SUBSTRATO MOLTO DRENANTE L’errore più comune che ho trovato nella produzione di succulente è provare a coltivarle nello stesso substrato usato per le tappezzanti o le piante fiorite. Questi tipi di terricci trattengono molta acqua e questo significa che si asciugano troppo lentamente per le succulente, che invece hanno bisogno di stare all’asciutto, condizione che si ottiene più facilmente se si usa un terriccio che drena molto. I coltivatori farebbero bene a usare un substrato specifico, più poroso, che includa sabbia o altri elementi come pomice o lapillo. In alternativa si può aggiungere al terriccio standard dal 30 al 50% di perlite per aumentare la capacità di drenaggio e ridurre la ritenzione. INNAFFIARE RARAMENTE A differenza della maggior parte delle piante, gli stomi delle succulente sono chiusi durante il giorno, il che significa che perdono pochissima acqua. Questa è la strategia che hanno ideato per sopravvivere, quindi sono piante che possono sopportare condizioni piuttosto estreme, inclusa la siccità. Sappiamo tutti che


ES SO CON LE

E

sinistra. e proposte di mi con diversi colori arricc iscono l o erta senza entrare in concorrenza con i produttori di piante grasse. n alto. na delle serre dell azienda actusmania della famiglia anera di entimiglia.

generalmente è bene innaffiare in anticipo le piante, per evitare il colpo di secco durante una giornata calda e assolata, ma questo sistema è assolutamente da evitare con le piante grasse. Il substrato deve essere asciutto e bisogna dargli il tempo di asciugarsi per bene fra una irrigazione e l’altra. Le bagnature devono avvenire a pioggia possibilmente, perché aiutano a mantenere la pianta in un clima favorevole. È fondamentale mantenere una temperatura medio-alta: anche se la maggior parte di queste piante può tollerare il freddo fino ai 10° C, la crescita è favorita se si mantiene la temperatura fra i 21° e i 23° C. Se la notte è stata particolarmente fredda, può essere alzata ulteriormente.

LINEE GUIDA GENERALI •

OFFRIRE SEMPRE PER VENDERLE SEMPRE Dal punto di vista commerciale le succulente sono particolarmente interessanti perché hanno un ampio periodo di vendita, dei costi di coltivazione limitati e sono molto longeve. Suggerisco di non entrare in concorrenza con i produttori di piante alpine o di piante grasse, così come non si deve fare l’errore di considerare queste piante un ricordo della mosaicoltura. L’idea giusta invece è quella di produrre delle belle Echeverie, Senecio, Sedum, Sempervivum, Aloe in modo da avere dei prodotti che arricchiscano la nostra offerta. Graminacee e senecio sono molto belli, così come basket di Sedum, Euphorbia e Plectranthus. Anche la scelta del vaso è importante, un semplice vaso di coccio con una bell’ibrido di Echeveria a foglia rossa e riccia è un colpo al cuore. e variegate non sopportano ene il pieno sole ma una luminosit alta in serra è necessaria per la crescita e la radicazione.

• •

sare un terriccio poroso molto drenante Oppure aggiungere al terriccio standard dal al di perlite l su strato deve essere asciutto antenere la temperatura fra i 21° e i 23° C Ottime prestazioni nelle serre con alta luminosit on vanno posti as et sopra i vasi delle piante grasse

IN GENERALE, MOLTA LUCE Alcune succulente, specialmente quelle con fogliame variegato, non tollerano bene il pieno sole, ma la maggior parte hanno ottime prestazioni nelle serre con alta luminosità. Si raccomanda inoltre la luce supplementare quando la luce del giorno è più bassa nella serra (da 10 a 12 mol∙m−2∙d−1). Un’avvertenza importante: non vanno posti basket sopra i vasi delle piante grasse. Ci sono due ragioni per cui non va appeso niente sopra le succulente. Prima di tutto, i vasi appesi riducono la quantità di luce che raggiunge le piante sotto i basket, e questo rallenta la crescita e la radicazione. Questo va ricordato specialmente durante l’inverno e i primi tempi della primavera, quando la luce è già di suo limitata in molte località. In secondo luogo, quando i basket vengono irrigati, l’acqua spesso esce e gocciola nei vasi sottostanti, contribuendo a mantenere le succulente più umide di quanto abbiano bisogno. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE |

PLANTA S.S. •

zienda di giovani piante • Fiori e ortaggi da seme e da talea • i ressanone • Fondata nel •

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I QUATTRO C A DELLA PRIMAVERA Novità durante il Porte Aperte di Planta: Impatiens come validi sostituti delle walleriana, tagete più compatti e d’effetto, e il Bidens che tutti vorranno la prossima primavera di Matteo Ragni

A

ndare fino a Bressanone per vedere i Porte Aperte di Planta è sempre interessante. Avere anche la pazienza per godersi l’Alto Adige a inizio giugno è un lusso che in molti hanno deciso di concedersi. Molti dei visitatori che hanno girato per Porte Aperte questo inizio di estate hanno deciso di perdere del tempo prezioso per vedere con calma. Da vedere, come sempre, da Planta, c’era molto. Alcune delle piante proposte durante i trials sono in prova in pieno campo durante questa estate in modo da poter raccogliere tutte le informazioni necessarie per confermare le caratteristiche mostrate durante il porte aperte.

FIORI GRANDI E RESISTENTI Un bell’esempio di piante in prova sono gli Impatiens interspecifici Bounce, la risposta resistente alla peronospora dei walleriana ormai entrati in un declino senza fine. Quest'anno, Planta introduce con vigore tutta la serie Bounce grazie anche all’esperienza maturata con il tempo nelle Impatiens. Le Bounce, a differenza di Impatiens Nuova Guinea hanno delle ottime performance in giardino essendo capaci, Flortecnica e vivaismo

come le walleriana, di garantire belle masse di fiori. Anche in vaso, non troppo grande, il comportamento è ottimo arrivando a garantire buoni risultati anche nel mese di luglio. Per i bei Tagetes Superland lo spazio in aiuola non deve mancare. Il più bello è il superland giallo: crescita omogenea, fiore molto grande ed accattivante. Molto buone le performance anche in vaso grazie alla naturale compattezza e alla buona capacità di accestire.


C APITOLI È IL MOMENTO DEI BIDENS Bidens Golden Empire, tutti ne parlano e per il prossimo anno questo fiore avrà il giusto posto in tutti i balconi. Il bel comportamento di questa selezione di Bidens, simile ad un Coreopsis, con fiori alti resistenti al caldo, fa di questo Bidens una bella pianta da balcone, ma anche un valido alleato in aiuola. Chi invece è pensato per il vaso sono le Petunie del gruppo Sputnik. Un gruppo di Petunie a crescita compatta (specie all’inizio della fioritura), molto precoce, con colori brillanti e un’ottima resistenza al caldo. Dall’esperienza di Aldo Staboli una risposta al mercato precoce.

frutti sta diventando un cavallo di battaglia sempre più importante per Planta, che così completa e conferma l’assortimento di orticole e aromatiche. Un sempre più interessante vaso da 2,5 litri, belle etichette e una pianta pronta per entrare in produzione nell’anno della vendita. Un assortimento che cresce e che continuerà a crescere per garantire soluzioni pratiche e facili a tutti i clienti Planta. In un libro il finale è la parte più importante. Nel libro di Planta, ne ho avuto le prove anche quest’anno, è l’inizio la parte migliore, soprattutto se la stagione viene pianificata con pace e tranquillità al mese di giugno.

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SOLUZIONI FACILI Sempre in vaso, sfruttando il clima delle Alpi, la selezione di piccoli

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PRODUZIONE | estere

LA CINA: QUALCHE NUMERO •

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della popolazione cinese vive in citt le citt principali olitica del figlio unico la popolazione è formata da anziani del terreno è contaminato della terra coltiva ile mondiale delle risorse idric e mondiali della popolazione mondiale n miliardo e mezzo di individui olo una piccola percentuale compra regolarmente piante

A

nche se la crescita sta rallentando, il settore ortoflorovivaistico orientale ha ancora tanto da dare. Per questo alla 18esima edizione di Hortiflorexpo IPM molte compagnie si sono ritrovate in Cina. Questa manifestazione internazionale è la più grande del settore e quest’anno si è svolta per la prima volta nella cornice del nuovo polo fieristico di Pechino, su un’area di 31mila metri quadrati. Con 700 espositori fra cinesi e stranieri, questo è l’evento più grande che si è svolto finora.

dell’ambasciata negli ultimi cinque anni è cresciuto del 40%, a riprova della sempre più intensa rete fra i due paesi.

SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE Quest’anno durante la fiera, che si è svolta dal 11 al 13 maggio, i visitatori sono stati circa 29mila 10mila in più rispetto a due anni fa – e provenivano da 46 paesi intorno al mondo. Anche quest’anno l’organizzazione ha coinvolto, oltre all’ente fiera, la China Flower Association e IPM Essen. Il format è simile a quello di IPM Essen, una piattaforma per tutta l’industria del verde. Il carattere internazionale della fiera cresce, soprattutto da Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Olanda e Taiwan. Il padiglione tedesco, organizzato grazie alla collaborazione del Ministero dell’Agricoltura e dall’Ambasciata tedesca a Pechino, ha avuto una particolare rilevanza. Lo staff

CRESCE IL BENESSERE, CRESCE LA DOMANDA Il 60% della popolazione cinese vive nelle 2020 città principali. L’urbanizzazione ha suscitato l’esigenza di comfort e di cibo sano, che si traduce in una grande importanza dei fiori e delle piante, e nella domanda di tecnologia e automazione: sistemi di irrigazione intelligenti, prodotti per lo stoccaggio dell’acqua, fertilizzanti e stimolanti sono molto richiesti perché la forza lavoro è scarsa e costosa. La politica del figlio unico ha generato una popolazione di vecchi: sempre meno giovani devono lavorare per sempre più anziani. La Cina ha anche un altro problema: l’80% del terreno è contaminato, quindi ci sono molte opportunità per le aziende che fanno bonifica del suolo.

UN MERCATO PRONTO, MA DIFFICILE Il business dei fiori in Cina, dicevamo, è solo agli inizi: Hortiflorexpo l’ha dimostrato con il grande interesse che rose, protee, e tutta l’attrezzatura europea ha suscitato. La popolazione conta un miliardo e mezzo di individui, più che Europa, USA e Giappone messi insieme. La differenza è che in queste zone il consumo di fiori a persona è già alto, mentre in Cina solo una piccola percentuale compra regolarmente piante. La domanda però sta crescendo rapidamente, il che fa sperare in una crescita a lungo termine. Già ora la Cina è pronta per qualcosa di nuovo: per esempio, i giovani hanno iniziato a comprare fiori bianchi e crisantemi – che prima venivano usati esclusivamente per i funerali. Il problema oggi è che è complicato importare in Cina dall’estero e che non sempre è possibile comunicare in inglese, spesso è meglio avere a disposizione qualcuno che conosca il cinese. Ma la strada è aperta.

CINA, UN GRANDE POTENZIALE

Un bilancio positivo alla conclusione di Hortiflorexpo, a Pechino. Un mercato in crescita che ha destato l’attenzione dei produttori europei. Uno scenario possibile anche per l’Italia? di Werner Oschek

Flortecnica e vivaismo


PRODUZIONE | ricerche

RISCALDAMENTO, NUOVE POSSIBILITÀ Uno studio evidenzia quali possibilità di risparmio si offrono alle aziende florovivaistiche italiane. Qui presentiamo una prima parte: dal quadro generale del comparto, ai consigli pratici per risparmiare fino al 30% a cura di Marta Meggiolaro

S

ono stati pubblicati i risultati di “FloroBaSco”, un progetto nato dalla collaborazione fra Florveneto, Associazione Florovivaisti del Veneto e Veneto Agricoltura, con il supporto della Regione Veneto. Nato per dare una risposta polifunzionale a diverse esigenze aziendali che si sono concretizzate in ambito ambientale, e con lo scopo di contribuire all’abbattimento dell’apporto dei nutrienti di natura agricola nella laguna di Venezia, il progetto ha avuto un approccio innovativo nella soluzione del problema, collegando l’obiettivo principale con altri secondari che sono di interesse per tutto il comparto.

L

PER SOSTITUIRE I COMBUSTIBILI FOSSILI a realizzazione del progetto sperimentale ha coniugato l’uso di digestati di origine agricola, cioè il prodotto di “scarto” degli impianti a biogas, per fertilizzare impianti arborei destinati alla produzione di biomassa legnosa a scopo energetico, l’utilizzo della biomassa legnosa stessa, che andrà ad alimentare gli impianti di riscaldamento delle aziende florovivaistiche e, di nuovo, il digestato che, nella sua forma solida, verrà usato come surrogato della torba necessaria alla col-

tivazione delle piante ornamentali da giardino in vaso. La fase sperimentale del primo obiettivo è stata affidata a un gruppo di lavoro coordinato da Veneto Agricoltura, composto dall’Università di Udine, Arpav e Consorzio Futuro in Ricerche. Lo scopo: determinare l’effetto fitodepurante delle piante arboree usate per la produzione di biomassa, e il loro incremento in massa. Gli altri obiettivi sono stati l’uso del separato solido del digestato nella preparazione dei substrati di coltivazione in ambito vivaistico, l’analisi dei fabbisogni energetici di alcune aziende florovivaistiche, lo studio di fattibilità tecnico-economica di una filiera corta e chiusa del legno energia per l’alimentazione degli impianti funzionanti a biomassa sempre al servizio di serre, nonché la determinazione della soglia minima della potenza termica da installare; queste ultime azioni sono state affidate a Florveneto. La pubblicazione, di cui presentiamo alcuni estratti di interesse, riporta i risultati dei tre anni di sperimentazione riguardanti questi ultimi punti; per quanto riguarda invece lo studio dell’effetto fitodepurante delle piante arboree, è stata realizzata una pubblicazione a parte. In particolare ci concentriamo sulla seconda parte del progetto, che propone una guida pensata per incrementare il risparmio energetico

In Italia 30mila ettari

di serre coperte sono dedicati alla coltivazione di ortaggi e circa 5mila sono invece le serre

florovivaistiche

all’interno delle serre riscaldate. Nel prossimo numero invece ci concentreremo sulla scelta degli impianti termici alimentati a biomassa, con una analisi di dieci casi di studio relativi ad aziende florovivaistiche rappresentative del settore e, per concludere, la determinazione delle soglie di convenienza economica sia all’installazione di un impianto a biomassa che all’autoproduzione del combustibile.

N

I NUMERI DEL COMPARTO el bacino del Mediterraneo l’agricoltura protetta di estende per circa 400mila ettari concentrandosi soprattutto in Spagna, Italia, Egitto, Francia, Grecia, e Turchia. Le serre permanenti raggiungono una superficie totale di 140mila ettari. In Italia, nello specifico, le

I NUMERI DEL RISPARMIO ENERGETICO •

• • •

mila ettari agricoltura protetta fra Spagna, Italia, Egitto, Francia, Grecia, e Turchia. e serre permanenti ma ettari n talia 35mila ettari erre permanenti 6mila ettari 30mila aziende agricole

Flortecnica e vivaismo


PRODUZIONE | ricerche

Circa il 50% della produzione floricola e circa il 15% di quella orticola si

coltiva in ambienti protetti

FLORBASCO, OBIETTIVI GENERALI /1 . tudio delle capacit fitodepuranti di impianti per la produzione di iomassa legnosa nella riduzione di azoto contenuto nel digestato e nel li uame di origine zootecnica. . nalisi delluso del digestato solido nella preparazione di su strati di coltivazione in aziende florovivaistic e. . nalisi dei fa isogni energetici delle aziende florovivaistic e per fornire alternative valide ai com usti ili fossili. . tudio di fatti ilit tecnico economica di una filiera corta e c iusa del legno per lalimentazione di impianti a cippato.

coltivazioni protette coprono circa 35mila ettari, 30mila sono dedicati alla coltivazione di ortaggi e circa 5mila sono invece le serre florovivaistiche. Le serre permanenti coprono circa 6mila ettari. Oltre il 50% della produzione floricola e circa il 15% di quella orticola si coltiva in ambienti protetti con un coinvolgimento di circa 30mila aziende agricole. Campania e Lazio sono le due regioni leader e rappresentano insieme oltre la metà, precisamente il 54%, del comparto dell’agricoltura protetta nazionale. Al Nord le serre si concentrano nel bacino padano, in particolare in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, e Piemonte (24%). Il terzo distretto per ordine di importanza è al Sud, dove Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata rappresentano insieme il 15% del comparto. I materiali di copertura più impiegati sono quelli plastici, con 85mila tonnellate di pellicola utilizzata, e le coperture rigide costituite da PMMA (polimetilmetacrilato), lastre in PVC e materiali in fibra di vetro (circa 2mila ettari). Il fatturato annuo del comparto supera i

3 mld di euro

e, su scala europea, l’industria costruttiva di strutture, impianti e altre componenti, fattura circa 2 miliardi di euro. Nel bacino del Mediterraneo il consumo di energia dei sistemi serra si attesta tra i 5 e i 7 kg equivalenti di petrolio l’anno, ovvero 60-80 Flortecnica e vivaismo

kWh/m², mentre nell’Europa centro settentrionale, dalla Germania all’Olanda, si arriva a 460-930 kWh/ m², benché lo stesso carico energetico possa essere rilevato anche in alcune aziende del nord Italia, per esempio in Veneto. Attualmente in Italia il costo del riscaldamento incide circa del 30% sul costo di produzione in serra. Le serre riscaldate sono molto diffuse al Nord e stanno diventando frequenti anche al Sud. Considerando una superficie delle serre permanenti di 6mila ettari, si stima un consumo per il solo riscaldamento di 3500-5800 GWh/ anno. In termini di biomassa, stiamo parlando di 1,4-2,3 milioni di tonnellate: lo stesso quantitativo di biomassa che userebbero all’anno circa 30 centrali elettriche italiane con rendimento elettrico del 25%, e che, dissipando tutto il calore di processo, “sprecano” oltre l’80% dell’energia primaria della biomassa. Supponendo che tutte le serre lo usino,

si tratta di un consumo annuo di

350 mln di litri in gasolio

ovvero 350 milioni di euro di controvalore economico “perso”, in termini di potere di acquisto, dalle imprese e dal paese, per la fornitura di questo combustibile fossile. Inoltre, l’uso di questi combustibili causa un impatto significativo sulla emissione di sostanze clima-alteranti: il riscaldamento delle serre contribuisce a emettere circa 1,1 milioni di tonnellate di CO²-eq/ anno, al netto degli elevati costi ambientali e sociali che la produzione, il trasporto e la contesa delle fonti fossili comportano.

D

IL RISPARMIO È POSSIBILE i fronte a uno scenario di progressivo aumento dei costi dell’energia e una crescente competizione sui mercati internazionali, gli ope-

ratori oggi cercano soluzioni per: ridurre il fabbisogno energetico aziendale; impiegare con maggior efficienza l’energia; ridurre il costo dell’energia. Quando la componente dei costi energetici di un’azienda è pari a circa il 10% del fatturato annuo, ci sono i margini per conseguire un risparmio. Pertanto, se si punta a un risparmio energetico del 20% rispetto a un fatturato medio annuo di 500mila euro, si ottiene un maggiore profitto annuo di 10mila euro. In particolare nel settore delle colture protette sono raggiungibili risparmi energetici nell’ordine del 5-30% in molti settori produttivi. Dato che nelle serre più del 90% del fabbisogno energetico è da attribuire al riscaldamento, si possono adottare misure che consentono di risparmiare e di ridurre i costi: l’uso di schermi energetici, a seconda del materiale e della modalità di utilizzo, può arrivare a far risparmiare fino al 40% dell’energia per il riscaldamento. L’isolamento delle coperture e dei sistemi di aerazione permette di risparmiare il 20% del fabbisogno di calore. L’applicazione di pellicole e materiali isolanti nelle falde e nelle pareti verticali, adeguatamente montate, riduce il fabbisogno energetico del 8%. Anche i sistemi di distribuzione del calore possono essere resi più efficienti, uniformando la distribuzione del calore nella serra, portando il calore il più possibile vicino alle piante, scegliendo un sistema di distribuzione a basso fabbisogno di calore. L’impianto di riscaldamento può essere ottimizzato, isolando la caldaia e le condutture, effettuando la manutenzione e la pulizia regolarmente, riducendo le fasi di stand-by con la separazione della potenza, e usando sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura e cambiando, in caso sia vecchio, il generatore. Importante anche predisporre la giusta regolazione climatica, con l’ausilio di computer che, collegando fra loro diversi ambiti di regolazione della serra, possono aiutare a stabilire corrette e complesse strategie di regolazione, realizzando un risparmio che si aggira sul 20%. Anche i sistemi di rilevazione sono molto


GLI SPECIALISTI FLORBASCO, OBIETTIVI GENERALI /2 .

eterminazione della sogli minima di potenza termica da installare perc sia conveniente la sostituzione dellimpianto a com usti ile fossile con uno a cippato. . ttivit di divulgazione organizzazione di un convegno realizzazione di sc ede e prontuari pratici.

importanti per ottenere un quadro preciso della condizione climatica in serra, ed è altrettanto importante il tipo di strumentazione e il suo posizionamento: la scelta ideale consente un risparmio del 10%. Ottimizzare lo sfruttamento della superficie coltivabile, con banchi mobili e progettando in modo logisticamente corretto gli spazi, aumenta la produttività per metro quadrato e di conseguenza riduce i costi energetici per pianta. Un valido contributo viene anche dal risparmio d’acqua e di energia per l’irrigazione: sostituire un sistema di irrigazione a sommersione con uno a goccia rende possibile un risparmio energetico del 10%. Infine, le lampade a basso consumo o di tipo LED consentono di ridurre drasticamente i consumi energetici, fino al 80% rispetto alle lampade tradizionali, e migliorando la crescita delle piante e l’efficienza di trasmissione della luce, riducono la dispersione di calore, e inoltre riducono i costi operativi e di manutenzione.

I TOP 10 del risparmio energetico Posizione

Azione

Risparmio energetico conseguibile %

1

Schermi energetici

20-40

2

Isolamento delle coperture e dei sistemi di aerazione

10-20

3

Coibentazione e materiali di copertura

7-10

4

Sistemi di distribuzione del calore

10-18

5

Ottimizzazione dell’impianto di riscaldamento

10-15

6

Regolazioni climatiche

10-20

7

Sistemi di rilevazione

5-10

8

Ottimizzazione dello sfruttamento della superficie coltivabile

8-10

9

Risparmio d’acqua e di energia per l’irrigazione

5-10

10

Lampade a basso consumo o di tipo LED

50-80

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PRODUZIONE | piante

VELOCITÀ

MASSIMA Nuove possibilità da Techmek con Multibelt, una macchina per la produzione di paper pot che può raggiungere la produzione di 15mila pot all’ora di Filippo Tommaseo

Scoprite di più su techmek.it e seguendo la pagina Facebook Techmek.

ulti elt la nuova macc ina di tec me per la produzione di paper pot raggiunge i mila pot all ora.

T

echmek nasce nel 2002 dall’esperienza e dalla passione di Aldo Maggion, nato e cresciuto nel campo dell’impiantistica e delle automazioni industriali più sofisticate. Spinta dal desiderio di individuare e realizzare soluzioni automatizzate sempre più efficienti, la giovane azienda si evolve rapidamente, ed è sempre più competitiva in Italia e all’estero. La missione di Techmek è sviluppare soluzioni che permettano ai clienti

Flortecnica e vivaismo

di emergere nel mercato dell’orticoltura e della floricoltura per qualità e costi. In questo contesto si colloca Multibelt, la nuova macchina per la produzione di paper pot, veloce e ad alta redditività. MODIFICHE AGILI La nuova macchina di Techmek per la produzione di paperpot è pensata per raggiungere elevati livelli di produzione dei pot, utilizzando un solo tubo formatore e offrendo un’elevata flessibilità operativa, con il miglior

rapporto qualità-prezzo. La tecnologia, sviluppata da Techmek, si basa sul “concetto multibelt”, cioè la presenza di due nastri sincronizzati, che operano contemporaneamente in carico e in scarico. Questa soluzione ha permesso di raggiungere una produzione fino a 15.000 pot/ ora, mantenendo elevata facilità ed economicità nel cambio formato, aspetto molto importante in questo tipo di lavorazioni. Operando “fila a fila”, Multibelt richiede il cambio formato quando si deve cambiare il diametro del pot e la tipologia di cassa, senza alcuna modifica elettrica o pneumatica: in caso di cambio diametro del pot con cambio di contenitore è sufficiente cambiare solo quattro componenti meccaniche, mentre, nel caso poco frequente senza cambio di contenitore, è sufficiente cambiare solo il tubo formatore. Multibelt è stata sviluppata per produrre pot con le collaudate e affidabili macchine I-POT-PRO-CONT e I-POT-EVO di Techmek.


PRODUZIONE | e ti ne

IL SOFTWARE

PER I FLOROVIVAISTI Gli strumenti informatici sono indispensabili per stare al passo. Meglio quelli pensati per un settore specifico, che ne conoscono le esigenze e propongono soluzioni ad hoc per ogni azienda di Filippo Terragni

B

rain Force Spa è un’azienda che da oltre venticinque anni si occupa di IT, fornendo consulenza, software e servizi. Specializzata nell’integrazione di soluzioni business e nell’ottimizzazione delle infrastrutture ICT, è in grado di offrire competenze in aree differenti. L’azienda fa parte inoltre del gruppo Cegeka, fondato nel 1992 e che ha sede in Belgio, con filiali in tutta Europa: Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Romania e Slovacchia. L’obiettivo di Brain Force è sempre lo stesso: aiutare le imprese a ottenere i massimi benefici dalla gestione ottimale dei sistemi informativi, attraverso la consulenza e i servizi professionali, per fornire soluzioni e piattaforme tecnologiche innovative. ALLINEARE IT E BUSINESS Brain Force ritiene che l’IT possa esprimere il suo potenziale di trasformazione solo se è gestita e applicata in modo funzionale alle effettive esigenze di business. La parola d’ordine è, quindi, allineare IT e business. La sfida per le aziende è duplice: bisogna ripensare il ruolo della tecnologia in funzione degli obiettivi strategici e cogliere nello stesso tempo tutte le opportunità che l’IT può offrire. Grazie alla sua

competenza ed esperienza, Brain Force è in grado di assistere le aziende che decidono di investire in questo importante cambiamento, progettando e realizzando soluzioni IT innovative, che rispondono alle esigenze specifiche di ogni realtà: è così che è nato NAV for Garden: un software per aziende florovivaistiche nazionali e internazionali che aiuta a generare utili, a rimanere agili, a rispondere alle mutevoli richieste del reparto retail, dei fornitori e dei consumatori. SCELTO DA 2500 AZIENDE ITALIANE NAV for Garden è stato realizzato specificamente per le aziende florovivaistiche e racchiude tecnologia innovativa e profonda conoscenza del settore. In questo modo è possibile portare avanti le vendite in maniera più veloce ed efficace: per questo è uno strumento di gestione scelto già da 2500 aziende italiane. L’azienda che ha sviluppato

il software, Brain Force, combina l’esperienza internazionale del gruppo a cui appartiene con la profonda conoscenza del territorio italiano e delle esigenze delle aziende locali. Inoltre, Brain Force è fortemente focalizzata sulla piattaforma tecnologica Microsoft. A prescindere dalla dimensione dell’azienda e dalle esigenze specifiche, NAV for Garden è già pronto per l’uso, garantendo un time-to-market più rapido e risparmiando tempo e denaro. Inoltre è un software in grado di adattarsi, con la flessibilità di selezionare le funzionalità sulla base del budget a disposizione.

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Flortecnica e vivaismo


TENDENZE | garden center

LE INFO •

ove n tutti i garden • uando E uinozio di autunno • i iante e prodotti correlati • erc er destagionalizzare la vendita

IN AUTUNNO,

GARDEN IN FESTA

AICG lancia l’idea di un festival che riempia i centri di giardinaggio anche in bassa stagione. Al centro la presentazione di piante particolari e adatte all’abbassarsi delle temperature di Marta Meggiolaro con il contributo di AICG

destra. iniziativa di mira a promuovere la cultura del verde fra gli o isti con corsi e iniziative nei garden fra cui il or s op l alcone orito .

A

giugno, nella cornice dell’Orto Botanico di Padova, l’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio ha presentato alla stampa e ai propri associati la prima edizione dell’iniziativa “Garden Festival d’Autunno”. Una festa nel centinaio di garden center associati, presenti su tutto il territorio nazionale, che partirà il 24 settembre, terminerà il 2 ottobre e che avrà il suo clou domenica 25 settembre. DESTAGIONALIZZARE LE VENDITE Gli obiettivi che AICG si propone con il Festival sono numerosi. Per quanto riguarda gli associati, questa iniziativa comune aiuterà a rafforzare il senso di appartenenza dei membri, e ci si augura anche che sia l’occasione per attrarre nuovi soci e per sensibilizzare e coinvolgere maggiormente i soci sostenitori. Inoltre, questa sarà l’ambito ideale per far conoscere AICG ai consumatori,

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veicolando l’idea che i garden di AICG sono punti di attrazione e di diffusione della cultura del verde, mostrando la loro specializzazione e professionalità. Per quanto riguarda il mercato, il Festival è un tentativo per destagionalizzare le vendite di piante a prevalenza primaverile. Il progetto prevede di appoggiarsi alle riviste di settore nazionali per pubblicizzare l’evento, la manifestazione sarà simultanea in tutti i garden aderenti, e le aziende fornitrici potranno collaborare presentando le loro collezioni. I garden saranno supportati nel far conoscere il Festival con brochure, locandine, filmati, video e uno spot radiofonico.

DIFFONDERE LA CULTURA DEL VERDE Fondamentale infatti è sensibilizzare curiosi e appassionati di giardinaggio all’importanza di questi mesi per la salute e la bellezza dei propri spazi verdi, svelare i segreti delle piante di questa stagione e far conoscere il fascino di nuove varietà che contribuiscano alla ricchezza di un giardino che cambia in tutte e quattro le stagioni. Per esempio, non è scontato che gli hobbisti sappiano che l’autunno è il periodo migliore per mettere a dimora le piante, o che i bulbi, che si sviluppano e fioriscono all’inizio della primavera, possono essere piantati fra ottobre e


novembre. L’iniziativa di AICG mira a far conoscere al vasto pubblico le varietà grazie a cui anche nei mesi autunnali si può avere un giardino fiorito: piante come i ciclamini, le viole, l’elleboro, l’erica, oltre a piante più ricercate. Inoltre è opportuno ricordare che per avere uno spazio rigoglioso e in salute i mesi autunnali sono il momento giusto per manutenzione, concimazione e potature. CORSI E DIMOSTRAZIONI Moltissime le attività proposte nei centri di giardinaggio durante il Garden Festival d’Autunno: mini aiuole dimostrative per suggerire nuovi e originali abbinamenti di piante autunnali d’effetto, rispettando le giuste proporzioni tra forme ed altezze e le esigenze delle diverse piante; workshop gratuiti come “Il balcone fiorito”, video tutorial con indicazioni e segre-

ti per colorare d’autunno i propri terrazzi; verranno distribuite mini guide informative per mostrare come scegliere e piantare le piante dell’autunno 2016; presentazione di una selezione di piante ricercate e insolite, ideali per valorizzare il giardino d’autunno. Anche i bambini, gli appassionati di giardinaggio del futuro, verranno coinvolti nell’iniziativa: per loro verranno infatti organizzati laboratori a tema, come il corso gratuito “Pianta un bulbo”, in cui riceveranno in omaggio un bulbo e un vasetto. Le possibilità per ogni garden sono molte, e l’appoggio dell’Associazione può essere prezioso nel successo di questa iniziativa, ma non dimentichiamo che l’intraprendenza e le capacità di ogni imprenditore saranno determinanti per il successo dell’iniziativa.

uovi mi ada a sopportare la stagione fredda ideali per aumentare le vendite di piante nel periodo di assa stagione.

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TENDENZE |

UNA PIANTA,

TANTI VOLTI

Ci prepariamo all’arrivo delle Poinsettie presentando l’iniziativa Stars for Europe. Per diffondere e sostenere la vendita delle Stelle di Natale facendone conoscere le molteplici varietà di Bianca Belfiore

IN BREVE • tars for Europe FE • ampagna mar eting nata nel • ttualmente in corso in nazioni europee • n ermania e in otto altri paesi fra cui l talia iniziativa sostenuta dall E

L

a maggior parte delle persone associa la Stella di Natale alla pianta rossa, di medie dimensioni, che si può comprare ovunque dall’inizio di Novembre di ogni anno. Ciò non sorprende, considerato che l’80% di tutte le Stelle di Natale vendute in Italia sono rosse. Ma il restante 20% è caratterizzato da tanti altri bellissimi colori, che rappresentano una valida e originale alternativa al classico rosso, comunque sempre di gran moda. Le palette colori variano dall’albicocca al bor-

I PROMOTORI •

E m • ngenta eeds BV • E roup • electa lemm m o.

l delle telle di atale vendute in talia sono di colori diversi dal rosso e la maggior parte si vende fra otto re e novem re.

50

Flortecnica e vivaismo

deaux, dal bianco crema al salmone, dall’arancione al rosa, fino alle differenti sfumature del rosso, del color cannella e del giallo limone. Inoltre esistono numerose varietà bicolore con colori sfumati e screziature, in varie dimensioni e con diverse caratteristiche. GENETICA MIGLIORATA La Poinsettia è originaria delle foreste del Messico. Qui la pianta cresce spontaneamente come un cespuglio ed è in grado di raggiunge un’altezza di cinque metri.

Dal 1950 la Poinsettia è diventata una popolare pianta d’appartamento. In quegli anni infatti gli agricoltori tedeschi, per la prima volta, riuscirono a coltivare delle piante a stelo corto in vaso e a farle così sopravvivere all’interno di ambenti riscaldati, condizioni che inizialmente erano sfavorevoli alla crescita della pianta stessa. Da allora molta ricerca è stata fatta e oggi sono circa 150 le varietà esistenti. Qualche nome celebre? Autumn Leaves, Christmas Aurora, Christmas Beauty Nostalgia, Christ-


Le Calluna a boccioli Resistenti al gelo

Oggi sono circa le variet esistenti di oinse a frutto di un lungo lavoro di i ridazione.

LE VENDITE •

di tutte le telle di atale vendute in talia sono rosse • gli altri colori • Fra fine di ottore principio di novem re disponi ili molte variet • icem re le tonalit pi rare e le forme pi particolari risultano pi difficili da trovare

mas Feelings Glitter, Ice Punch, Maxima, Mira White, Premium Ice Crystal, Premium Picasso, Primero Glitter, Princettia, Sigma e Titan. Le varietà differiscono per colore, crescita e forma delle foglie: il fogliame ad esempio può essere frastagliato, lanceolato, oppure rugoso come quello di una quercia. Le Poinsettia sono disponibili in svariate misure: da “mignon” di solo pochi centimetri di altezza a “regular” più grandi e cespugliose, fino ad arrivare ai piccoli alberi che possono arrivare a misurare anche un metro. Rispetto alle varietà precedenti, le coltivazioni moderne sono considerate più forti e più resistenti. UN MERCATO SU CUI LAVORARE All’inizio della stagione della Stella di Natale, fine di ottobre/ principio di novembre, molte sono le varietà che possono essere ammirate all’interno dei vivai di tutto il mondo. Le serre infatti vengono riempite con Poinsettie di una vasta gamma di colori. Mentre verso dicembre, le tonalità più rare, come albicocca o salmone, e le forme più particolari, come arbusti o piccoli alberi, risultano più difficili da trovare, anche nei negozi specializzati ben forniti. Si può fare di più? Certamente. La proposta al consumatore di varietà che si discostano dalla tradizionale Stella rossa è ancora agli inizi e con una adeguata campagna è possibile far avvicinare i più interessati alle novità alle varietà particolari. Ecco allora che nasce Stars for Europe (SFE), un'iniziativa di marketing fondata dai coltivatori di Poinsettia europei DUMMEN GmbH, Syngenta Seeds BV, DUMMEN Group BV e Selecta Klemm GmbH & Co. KG. L'iniziativa è nata nel 2000 con l'obiettivo di promuovere le vendite di Poinsettia a lungo termine in Europa. La campagna Stars for Europe, a cui Edizioni Laboratorio Verde partecipa con tutte le sue testate e con le iniziative online, è attualmente in corso in 16 nazioni europee. In Germania e in otto altri paesi, fra cui l’Italia, l'iniziativa è sostenuta dall'UE.

Beneficia della qualità del leader del mercato

Ampia gamma di colori di fiori e di foglie Molte combinazioni possibili Disponibili da Agosto a Novembre Pubblicità sui migliori organi di stampa con un brand chiaro e riconoscibile

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TENDENZE | andamenti

PRIMO TRIMESTRE:

DATI POSITIVI

EVE

(A SORPRESA!)

Europe

gna ng nata

PER LE

ente in europee ania e in paesi talia iniostenuta

PIANTE DA INTERNO I dati di Ismea fotografano un andamento delle vendite con buoni risultati, nonostante un meteo poco favorevole e il mercato dell’edilizia che ancora non cresce a cura di FILIPPO TERRAGNI - testo e dati ISMEA

52

Flortecnica e vivaismo


L’anno 2016 è iniziato con un risultato negativo, -4,22% a gennaio rispetto allo stesso mese del 2015, anche se questo è un mese considerato poco influente sul totale annuo. Le condizioni climatiche sono state nella norma, ma gli acquisti sono stati scarsi. A febbraio invece, il clima più mite rispetto a quello del 2015 ha incentivato le vendite generali assestando il risultato su

+9,36% rispetto al 2015.

Anche il secondo mese dell’anno non è considerato di grande importanza ai fini del risultato delle ANDAMENTO GENEREALE 1° TRIM. • Piante verdi da appartamento •

an e

eda

a amen

• Piante serra fredda • Vivaio

vendite, complessive annue ma è stato di positivo impatto. A chiusura del trimestre, il mese di

marzo è stato caratterizzato da condizioni climatiche avverse, con temperature inferiori alla media, fino a ridosso della terza settimana; soltanto dalla domenica delle Palme e per tutta la settimana fino alle festività pasquali – celebrate in anticipo rispetto allo scorso anno – si è avuto un innalzamento delle temperature e le vendite sono aumentate. In realtà le osservazioni sulla rete garden center rivelano situazioni contrastanti: alcuni garden, grazie al miglioramento climatico e alla migliore offerta di prodotto, sono riusciti a recuperare la perdita di gennaio e di marzo, chiudendo in pareggio o addirittura in positivo, altri non hanno ottenuto risultati migliori del resto del trimestre ed hanno chiuso ancora in negativo. Nel complesso marzo si attesta al -3,64% come dato medio di vendita rispetto a marzo 2015. Questa la fotografia di Ismea per i primi tre mesi dell’anno, alla ripartenza della stagione. Una fotografia che spiega anche le dinamiche del consumatore e le modalità di acquisto, che sono cambiate negli ultimi anni.

I

FEBBRAIO: MOLTO BENE IL VIVAIO l dato progressivo dei tre mesi di avvio del 2016 è -0,45 per cento. Rispetto a questo risultato è stata fatta un’analisi del settore ricordando che già dallo scorso anno ci sono stati segnali relativi all’andamento dell’economia nazionale generale; si sono attribuite le colpe del mancato approvvigionamento di materiale florovivaistico alla mancanza di progetti di edilizia residenziale, che comportano quasi sempre la sistemazione di giardini e parchi condominiali, ma in realtà si è accertato che anche gli altri fruitori del verde per il giardino si sono ridotti e questo vuol significare che anche lo spirito di rinnovazione dei giardini è venuto meno e quindi i clienti acquistano soltanto se necessario e con minore frequenza e l’acquisto non dipen-

de dal prezzo o dal costo del materiale, ma dalla reale necessità di comprare. Per questo i volumi di vendita si contraggono, anche se il numero di coloro che frequentano i garden non è diminuito. Relativamente alle singole categorie merceologiche, gennaio ha avuto un andamento molto positivo: inaspettatamente hanno registra-

ANDAMENTO DELLE VENDITE GLOBALI DI UN GARDEN CENTER DI MEDIE DIMENSIONI • enna • e a • a

to un incremento le piante verdi da appartamento, come tutte le altre categorie e l’andamento delle vendite generali in negativo è imputabile agli altri prodotti “non pianta”. Solo le piante della serra fredda segnano un dato negativo, dovuto principalmente alla mancanza di offerta. A febbraio, con il clima più favorevole, le vendite sono aumentate in tutte le categorie, anche in misura consistente. Il vivaio – anche se bisognerà aspettare i dati del primo semestre – è stato il vero protagonista, anche grazie a un numero sempre mag-

I clienti acquistano soltanto

se necessario e con minore frequenza

giore di aziende fornitrici e a un prodotto più delle volte di pronto effetto e più accattivante. A marzo, la vera linea di partenza della stagione primaverile, per quanto anticipato sull’andamento generale, si è avuta qualche sorpresa: sempre positive le categorie delle piante da interno, soprattutto le fiorite, che grazie alla ricorrenza della Pasqua


TENDENZE | andamenti

EVOLUZIONE DELLA DOMANDA GARDEN CENTER • • • • • • • • • • • • • •

Piante stagionali an e a mati e Piante verdi da esterno an e am anti da e e n an e e da e e n an e a d e da e e n Piante da siepe an e da Piante verdi da interno Piante verdi da interno in basket Piante verdi da interno su bastone an e e da n e n Piante grasse o succulente Composizioni di piante

2 2

1 3 2 1 2 2

PRESENZA DI PROMOZIONI • Piante stagionali • an e a mati e • Piante verdi da esterno • an e am anti da e e n • an e e da e e n • an e a d e da e e n • Piante da siepe • an e da • Piante verdi da interno • Piante verdi da interno in basket • Piante verdi da interno su bastone • an e e da n e n • Piante grasse o succulente • Composizioni di piante ___________________________________________________

2 2

2 2 2 2 2 2

Superiore: 3 Uguale: 2 Inferiore: 1

sono state le più vendute. La serra fredda ha avuto un rallentamento, perché il clima delle prime tre settimane non è stato favorevole: sono stati venduti meno ortaggi, i gerani erano ancora piccoli e in produzione e, inoltre, non c’è stata un’apparente volontà da parte della clientela di avviare gli acquisti di stagione. Infine, il vivaio ha subito un rallentamento.

C

OFFERTA SEMPRE PIÙ COMPLETA omplessivamente la parte “vivo” ornamentale delle vendite del canale si è attestata a +7,53%, a

Flortecnica e vivaismo

I gestori dei garden center non hanno fatto azioni promozionali di rilievo e non hanno per così dire

“aggredito il mercato” conferma del ritorno delle piante già segnalato nel 2015, come insieme di prodotti che attraggono la clientela. Le ricorrenze hanno inciso poco sui risultati, hanno invece pesato la diversa propensione all’acquisto da parte della clientela e il clima che, a causa di una temperatura instabile, ha spostato gli equilibri stagionali ora verso la crescita, ora verso la contrazione. La domanda del canale è iniziata discretamente già da gennaio e febbraio, per poi arrestarsi, data la scarsa richiesta dei prodotti da parte del consumatore, per contro l’offerta è stata completa e disponibile. Se osserviamo in ambito regionale l’evoluzione delle vendite in generale, l’andamento climatico ha fatto si che vi fosse una maggiore uniformità dei valori rilevati, soprattutto per quanto riguarda il centro-nord. In merito ai prezzi e i listini si osserva che non sono variati di molto e che gli sconti praticati dai fornitori non sono stati di ausilio alle vendite. Anche gli esportatori esteri non hanno praticato sconti maggiori dell’usuale. Per questa ragione anche i gestori dei garden center non hanno fatto azioni promozionali di rilievo e non hanno per così dire “aggredito il mercato”, tranne l’attenersi alle strategie di vendita definite a inizio anno con un calendario specifico per le singole realtà commerciali. Per quanto attiene i prezzi praticati e rilevati nel canale garden center non si sono osservate fluttuazioni importanti sui listini di base. Le composizioni di piante più conve-

nienti rispetto allo stesso periodo del 2015 in relazione alla presenza, nei punti vendita, di composizioni di piccole dimensioni e pertanto di costo contenuto rispetto ai normali standard. Una partenza non eccellente, ma che prova la maggiore propensione dei consumatori agli acquisti di piante e fiori nei garden, rispetto altre categorie merceologiche. Un trend che si riconferma negli ultimi anni. ANDAMENTO MENSILE 1° TRIM. Gennaio • Piante verdi d’appartamento •

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• Piante serra fredda • Vivaio Febbraio • Piante verdi d’appartamento •

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• Piante serra fredda • Vivaio Marzo • Piante verdi d’appartamento •

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TENDENZE | anniversari

QUARANTA, MA

NON LI DIMOSTRA L’Istituto per la Floricoltura di Sanremo festeggia una importante ricorrenza, senza dare segni di vecchiaia: molta la strada percorsa, e molte le attività e le iniziative, tutte a sostegno del territorio di Margherita Beruto, direttore IRF di Sanremo

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arafrasando la commedia di Peppino e Titina De Filippo, ricordiamo a colleghi, amici e lettori che questo mese ricorre l’anniversario della costituzione dell’Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF), Ente strumentale della Regione Liguria (L.R. 2 luglio 1976) istituito con la finalità di supportare la produzione florovivaistica ligure. Da allora sono trascorsi 40 anni durante i quali l’IRF ha profuso un grande impegno per essere protagonista attivo nel panorama tecnico-scientifico regionale, nazionale ed internazionale nell’interesse delle aziende del territorio. UN SOSTEGNO CONTINUO Molti sono i ringraziamenti da fare; in questa sede il nostro pensiero va alla Regione Liguria che ha supportato il nostro Ente, anche in questi anni di difficoltà economica. Grazie alle amministrazioni comunali, associazioni e cooperative che aderiscono all’Istituto; nel tempo, purtroppo, ci sono state recessioni legate al momento di difficoltà, ma sappiamo di avere sempre il territorio al nostro fianco. Per me che sono l’attuale Direttore IRF, l’Istituto è stata come una seconda casa, da quando appena uscita dall’Università, nel dicembre 1982, sono approdata in questa bellissima Provincia. Le continue sfide, difficoltà ma anche soddisfazioni, mi hanno mostrato quanto la ricer-

ca possa contribuire allo sviluppo di un comparto e di un territorio. Condivido tutto questo con colleghi “di lungo corso” e con giovani collaboratori che, nonostante l’incertezza del momento, sono al nostro fianco. Sono grata per tutto ciò. AL FIANCO DEI PRODUTTORI Nel momento della nostra istituzione, primi anni ‘80, le attività del territorio erano rivolte al garofano, fiore leader di mercato che negli anni Sessanta/Settanta nella sola Provincia di Imperia raggiunse una produzione pari a quella che oggi è praticata nel mondo intero. Il nostro Ente era allora un supporto attivo nella fornitura di piante sane per il controllo del materiale vivaistico degli ibridatori; servizio, quest’ul-

timo, ancora attivo per supportare le imprese vivaistiche ed ibridatrici della Regione. Con il progressivo declino della coltivazione del garofano le nostre aziende, attorno alla metà degli anni ‘80, chiedevano di essere accompagnate verso nuove produzioni remunerative. Nel 1986, l’IRF, attraverso la propria attività di genetica, ottenne una varietà di margherita adatta alla coltivazione in vaso. Si trattava della famosa varietà “Camilla Ponticelli” (Brev. N. 1141 NV 27.09.1993), che, con una produzione di circa 70 milioni di piante in vaso, ha accompagnato e favorito la riconversione colturale della piana di Albenga. IRF fu il punto di riferimento della produzione ingauna non solo per aver licenziato la propria varietà, ma anche per aver attivamente supportato la

IN BREVE: STORIA DELL’IRF • •

fondazione nni supporto fornitura piante sane per la produzione di garofano l F ottiene una variet di marg erita adatta alla coltivazione in vaso la amilla onticelli nni ovanta ricerca e introduzione di fronde recise essa a punto del sistema di clonazione del ranuncolo

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TENDENZE | anniversari

LE RECENTI ATTIVITÀ DI RICERCA DELL’IRF •

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olture da fiore reciso c e potre ero espandersi anemone olture innovative ed ancora poco o scarsamente coltivate elle oro peonie statice olture da vaso affermate marg erita succulente olture con possi ile sviluppo i eris olture da fronda eucalipto uide per la diagnostica e la lotta delle fitopatie osteni ilit e eco compati ilit delle colture

produzione con la fornitura di talee da ricoltivare, con la definizione di protocolli di coltivazione e con l’assistenza tecnica in campo e a fianco degli esportatori per il rilascio del passaporto per le minatrici fogliari richiesto dal governo svedese quale condizione sine qua non per l’accettazione del prodotto rivierasco. LA NOVITÀ DEL CLONE DI RANUNCOLO A seguito di tale importante impatto, l’attività dell’IRF si indirizzò principalmente verso ricerche rivolte all’introduzione di nuovi prodotti in azienda, tematica che tutt’oggi costituisce l’asse portante della nostra missione. Negli anni Novanta si sviluppano ricerche nel settore delle fronde recise per introdurre nuove specie adattabili al nostro ambiente e valorizzare quelle tipiche della nostra macchia mediterranea. Si susseguivano anni di intensa attività che portavano a volgere l’attenzione anche ad altri prodotti quali girasole, cartamo, limonium, peonie arboree, diverse fronde da bacca ed orchidee terrestri tipiche del nostro areale, per fornire schede tecniche di gestione colturale e segnalare le cultivar

La ricerca può davvero

contribuire allo sviluppo di un comparto e di un territorio

a coltivazione di marg erite appartiene all rf il revetto della amilla onticelli .

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meglio performanti. L’attività dell’IRF era, a quel punto, matura per affrontare un’attività di incentivazione alla creazione di filiere di produzione. E il grande risultato giunse attorno alla seconda metà degli anni ‘90, con la messa a punto da parte dei nostri laboratori del sistema di clonazione del ranuncolo: il nostro Istituto è fiero di poter dire di aver

Flortecnica e vivaismo

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saputo guidare il territorio verso tale riconversione produttiva che riportava il fiore al centro della produzione imperiese, grazie allo sviluppo del nuovo prodotto “clone di ranuncolo”. L’affermarsi della coltura ha fatto sì che l’IRF mettesse la propria esperienza e professionalità, maturata anche nel campo della patologia e difesa, al servizio della filiera produttiva. Venivano quindi delineati schemi di produzione di qualità ed affinati i mezzi diagnostici e di lotta per le diverse fitopatie. PRONTI PER NUOVE SFIDE Sappiamo che in questo ultimo decennio, la floricoltura sta affrontando importanti problematiche, strategiche per il settore. La polverizzazione e la frammentazione dell’offerta (ampiezza media aziendale 0,50 ha), la carenza a livello di commercializzazione e la scarsa integrazione nei livelli della filiera hanno determinato perdite di competitività. A questi si sono poi aggiunti nuove norme comunitarie, l’aumento della concorrenza internazionale e dei costi di produzione, nonché la diminuzione dei prezzi e dei consumi interni, che hanno ridotto il margine operativo delle imprese floricole e vivaistiche. La ricerca e

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la conoscenza in grado di generare innovazione sono, pertanto, ritenute un cardine su cui fondare le diverse azioni volte a supportare le imprese e creare un volano economico per il territorio. Questo approccio sta portando ad una nuova concezione del “fare ricerca”: l’IRF sta interagendo in reti territoriali, nazionali ed internazionali al cui interno ci sono attori del mondo della ricerca, dell’imprenditoria e della divulgazione. Si sta consolidando il ruolo del nostro Ente nell’introduzione di nuove colture e prodotti, tenendo in considerazione, quale punto di partenza e arrivo imprescindibile, le esigenze del mercato e del consumatore finale. Il prossimo ottobre organizzeremo la giornata commemorativa del nostro quarantennale che non sarà un mero momento celebrativo ma vuole essere un’occasione di incontro con amministrazioni e strutture operative del territorio al fine di riflettere sul cammino fatto ma soprattutto su quello ancora da fare nell’interesse del nostro territorio e dei nostri giovani affinché questi siano veramente stati “ i nostri primi quarant’anni”. La nostra struttura è una giovane quarantenne, pronta a mettersi in gioco per nuove avventure!


TENDENZE | novità

La prossima edizione di Plantarium, a fine agosto, sarà ricca di curiosità e nuovi concept interessanti per i produttori e per il retail. Una anteprima a tema di Alessandro Coraggio

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GIALLO + ROSSO UNA FIAMMATA DI COLORE L’Acer shirasawanum ‘Moonrise’ sorprende tutti con i suoi colori spettacolari: in primavera, le cacciate di un rosso brillante creano un contrasto molto bello con le foglie più giovani. In estate ‘Moonrise’ si copre interamente di un fogliame che sembra quasi fluorescente. E in più, questa varietà è molto resistente alle malattie e alle bruciature delle foglie; può sopportare temperature molto rigide, fino a -22° C. Può essere potato in primavera o in estate, ama la mezz’ombra e il terreno ben drenato. È una fiammata di colore nel giardino.

lantarium è una delle fiere più important del settore del florovivaismo, e si tiene in Olanda, a Booskoop. I partecipanti giungono da 15 paesi e i visitatori raggiungono gli stand della fiera da 48 nazioni: questo per sottolinearne la natura internazionale e lo status di luogo ideale per capire i trend del mercato, soprattutto europeo. Gli espositori saranno circa 300 e mostreranno una vastissima gamma di prodotti. Anche le aziende che producono supporti e offrono servizi legati alla filiera saranno presenti con gli ultimi sviluppi. Plantarium sarà dal 24 al 27 agosto. Ecco alcune delle novità che troverete in mostra.

SOLE TUTTO L’ANNO Grazie alle foglie di un bel giallo intenso, Euonymus japonicus ‘El Dorado’ regala al giardino, per tutto l’anno, colore e calore : come un piccolo sole. Resiste alle basse temperature, fino a -15° C, si adatta a qualunque tipo di terreno e sta bene sia al sole sia in mezz’ombra. Il colore giallo delle foglie si mantiene per tutto l’anno, ha un portamento compatto e richiede poca manutenzione: è perfetto per fare delle siepi basse o in mix. Ma anche in un bel vaso, da solo, è una presenza di spicco.

PREZIOSA COME UNA GEMMA La bellissima Clematis chiisanensis ‘Amber’ porta il nome di una pietra preziosa, e non a caso: ha una fioritura molto abbondante, i fiori sono ricchi, e i petali hanno un affascinante colore giallo sfumato di rosa. ‘Amber’ può resistere fino -25° C. Inizia a fiorire in aprile e prosegue per tutta l’estate. In giugno giova una leggera potatura. Ama stare in pieno sole, in un terriccio ricco di humus, ben drenato. Particolarmente adatta a essere un colpo d’occhio in posizione solitaria o per creare pareti verdi. Premiata al Chelsea Flower Show come Best Plant. Flortecnica e vivaismo

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