N U O V O. PA S S I O N I D A C O LT I VA R E N E L V E R D E
greenstyle AUTUNNO 2014 | numero 18
BIO•GIARDINO BIO•ORTO BIO•CUCINA
Euro 2,50
PREZZO di LANCIO
décor
Euro
1,20
TRIMESTRALE NUMERO 18| AUTUNNO 2014 - EDIZIONI LABORATORIO VERDE SRLS
8 ABBINAMENTI VASO + PIANTA
tecnologia VOGLIA DI GIARDINO DIGITALE
cucina MENÙ COMPLETO A BASE DI UVA
scoprire È BOOM DI ORTI URBANI
L’edizione 2015 vedrà come protagonisti gli gnomi e il bosco con notizie e racconti su piante, fiori, frutti ed erbe, oltre a tante ricette e curiosità. Le illustrazioni, vista la particolarità degli argomenti, sono molto suggestive e coinvolgenti, tutte realizzate a mano.
LA PRIMA CASA EDITRICE DI FILIERA
Bio
Agenda 2015
PRENOTA LA TUA COPIA PRESSO IL TUO GARDEN DI FIDUCIA info@laboratorioverde.net TE.:
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Via Pasubio 16 | 21020 BREBBIA | Tel.: 0332 989 211 | Fax: 0332 989 122 | info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net
AUTUNNO 2014 | L’EDITORIALE
La natura si prende tempo per far maturare i frutti Una stagione che rappresenta il tempo del raccolto e della meditazione. Dopo l’estate veloce e colorata e prima dell’inverno lungo e lento c’è l’autunno profumato e ghiotto ome nelle filastrocche dei bambini sull’autunno, così nei giardini e nei parchi le piante, la terra, rallenta per permettere a tutti di contemplare quanto è bello il mondo. Gli alberi si spogliano facendoci cadere in testa le foglie colorate, le bacche ci tentano dense di colore e di gusto, l’erba e la terra diventano scivolose e ci costringono a rallentare il passo. Anche questo greenstyle di Autunno è da leggere lentamente, per dare il giusto tempo a tutti gli articoli, alle foto e ai racconti di conquistarci e farci compagnia in questo autunno. Ma è l’orto il luogo dove l’autunno segna la differenza. Si strappano le piante che tanto ci hanno dato in estate, forse poco quest’anno con il tempo che abbiamo avuto, si vanga di nuovo e si piantano rapanelli, spinaci e valeriana, rucola e carote. Tutte piante che ci costringono a chinare la testa e a piegare la schiena che ci portano vicini alla terra. E dopo aver faticato in giardino o dopo aver pulito il vialetto dalle foglie, non ci resta che riposare e goderci il riposo, mangiando un paio di noci, aspettando che l’infusione colori l’acqua bollente. Ora non ci resta che aspettare, che tutto maturi e si compia. di Francesco Tozzi
Disegni FRANCA DEGHI
N° 18 - Autunno 2014 Diretto da Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net REDAZIONE Jessica Bertoni, Alessandro Coraggio, Filippo Tommaseo GRAFICA Creative Way di Karol Lazarz PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / Ornella Zanetti SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello info@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 20120 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 989122 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi
Greenstyle periodico trimestrale, registrato presso il Tribunale di Busto Arsizio (VA) il 27/03/2007, n. 2. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Greenstyle è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Flortecnica e vivaismo • Businessverde.com • Bottega editoriale Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
Prezzo di copertina: 2,50 Euro • Abbonamento da 4 numeri: 10,00 Euro
espodesign.it
Dà più calore, aiuta l’ambiente, e ti fa risparmiare: il legno. L’uso della legna per riscaldarsi è radicato nella cultura e nella tradizione italiane. Lo dimostrano i 10 milioni di stufe e caldaie installate e i 19 milioni di tonnellate di legno usate ogni anno. AIEL ricorda, a chi ha già scelto una stufa a pellet, l’importanza di utilizzare combustibile di qualità garantita dalla Certificazione ENplus. Per chi sceglierà il calore rinnovabile del legno in futuro, invece, c’è il Conto Termico, l’incentivo che sostiene l’investimento in un nuovo apparecchio domestico di moderna concezione.
Per informazioni sul pellet ENplus
Per informazioni sugli incentivi previsti dal Conto Termico
www.enplus-pellets.it
www.aiel.cia.it
AIEL. Energia dal Bosco al Camino
VIVERESTYLE
PASSIONE VERDE Dilagano gli orti urbani
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Orto bio, successo garantito
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Arriva il freddo? Non si fermano i lavori
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Vaso + pianta
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SOMMARIO Autunno 2014
PIANTARE
TECNOLOGIE Voglio un giardino digitale!
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Il sole in una stanza
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RICETTE VERDI Autunno, tutto a base di uva
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SALUTE VERDE Ampeloterapia o cura dell’uva
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BIO CUCINA La nuova stagione di Quattro Stagioni
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Go vegan, go!
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IN GIARDINO Fioriranno a primavera
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Tessiture fragranti
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Spazi in miniatura
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L’aforisma “Di due frutti dello stesso ramo uno può essere dolce e l’altro aspro”
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AMBIENTE
BIODIVERSITÀ Sentinelle dell’ambiente in pericolo
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Ma quanto sono buone le bacche
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LA VISITA Le meraviglie di Murabilia
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LE RUBRICHE
CAROSELLO STYLE 7 vasi, una rosa e una sedia
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CAROSELLO Prodotti ad hoc
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Per la prossima stagione
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IL SEGNALIBRO La memoria e i fiori
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33 22 Greenstyle fa parte del progetto Edizioni Laboratorio Verde - www.laboratorioverde.net
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Mod.Orvieto
Calde emozioni. L’emozione del fuoco, i sapori di una cucina genuina dove puoi preparare le tue specialità preferite e condividere atmosfere felici in piacevole compagnia. Un focolare che esalta il fascino del fuoco a vista, realizzato in refrattari pregiati ad alto spessore, per arredare, cucinare alla piastra, alla griglia o allo spiedo e riscaldare rapidamente in modo uniforme lo spazio circostante. Vivi la tua casa in maniera naturale per scoprire calde emozioni.
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CAROSELLO STYLE
vasi, una rosa e una sedia
Alcune delle novità per immaginare, decorare e arredare il proprio spazio verde
IN MOVIMENTO
Forme geometriche di base come le sfere sono possono essere reinventati. Tuttavia, ci vogliono solo semplici modifiche, come diverse superfici, colori di tendenza o disegni insoliti per trasformarle. Proprio come MOVIMENTO, la nuova gamma di contenitori Scheurich. (scheurich.de)
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ACCOPPIANTA VINCENTE
VASI LACCATI, ondulati, tondi, a base quadrata, in bianco puro o in nero dai richiami mediterranei sono abbinati a inconfondibili bonsai: Bonsai Ginseng, Bonsai Carmona e bonsai mix, provenienti da tutte le zone del mondo. È un’idea di Paganopiante. (paganopiante.it)
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CAROSELLO STYLE
ROMANTICO PROFUMO
PLANT'N'RELAX® FROM FAR AWAYTM è una romantica varietà di rosa da giardino in vaso con una grande quantità di fiori con un particolarissimo profumo. Affascinante anche il colore, un delicato albicocca con sfumature rosa e foglie lucide e scure, che mettono in risalto lo splendore dei fiori.
DUE SPAZI
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PER TUTTI GLI AMBIENTI
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MODERNA E ORIGINALE
Il design della poltroncina STUDIOS di Ethimo reinterpreta, in chiave moderna e originale, la famosa seduta del ‘regista’, con l’utilizzo di materiali estremamente resistenti agli agenti atmosferici e al trascorrere del tempo. (ethimo.it)
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PASSIONE VERDE
Dilagano
gli orti urbani Voglia di coltivare, in casa e in spazi pubblici. Dall’ultimo report Istat sulla qualità dell’ambiente emergono dati incoraggiati: in aumento tutti gli indicatori di FRANCESCO TOZZI
È
una bella notizia. Incoraggiante. Controcorrente quasi. Stando ai dati dell’ultimo rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano nel 2013 nei comuni italiani aumentano le aree “green”, anche se ancora lentamente (quasi l’1% annuo): oggi la disponibilità supera i 32 metri quadrati pro capite. E si fa strada una nuova modalità di “costruire verde”, frutto della sinergia con l’agricoltura. Dagli orti verticali ai muri vegetali, i vantaggi sono molteplici: riducono le polveri sottili e contengono gli effetti dello smog, rallentano le acque piovane in un’ottica di difesa idrogeologica, tutelano il paesaggio contro incuria e degrado, moltiplicano le possibilità di urban farming.
CRESCITA DIFFUSA Quindi, non solo meno auto e più biciclette, con l’effetto di un’aria più respirabile: in città conquista terreno anche il verde urbano. Nei capoluoghi di provincia la superficie occupata dai parchi, prati e giardini ha guadagnato negli ultimi 10 anni sei metri quadrati per cittadino. Una conferma che arriva da Cia-Confederazione Italiana Agricoltori in merito al rapporto Istat. In realtà c’è ancora tanto da fare per migliorare la qualità ambientale della delle città italiane, ma anche la piccola agricoltura, compresa quella hobbistica, dimostra di aver colto questa tendenza, promuovendo una nuova sinergia con l’agricoltura – sottolinea la Cia – e lavorando a soluzioni urbanistiche innovative in un’ottica di riduzione delle emissioni, di sostegno al city farming e di tutela del paesaggio contro incuria e cementificazione selvaggia. Ed è boom di verde in città. Dai dati emerge una crescente diffusione di aree destinate alla forestazione urbana e agli orti pubblici. La prima, a elevato valore ecologico grazie ai benefici che ne derivano in termini di regolazione del microclima e della complessa qualità dell’ecosistema urbano, nel 2013 incide per l’1,9% sulla superficie del verde urbano dei capoluoghi (in media circa 90mila metri quadrati), ma ci sono delle eccezioni: Modena e Messina con oltre due milioni di metri quadrati e Verbania più di un milione di metri quadrati.
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ALCUNI NUMERI » 3,3 milioni di mq di terreno comunale adibito alla coltivazione a uso domestico » 57 comuni nel 2013 hanno scelto gli orti urbani per gestire il verde pubblico » 81% di orti urbani è nelle città del nord (Torino, Bologna e Parma in testa) » 5 città con orti urbani al sud (Napoli, Andria, Barletta, Palermo, Nuoro)
È ORMAI UNA TENDENZA Il fenomeno degli orti urbani sta dilagando. Piacciono vuoi per necessità (si risparmia sulla spesa alimentare!), vuoi per hobby. Si tratta di piccoli appezzamenti di terra di proprietà dei comunale utilizzati per la coltivazione a uso domestico, l’impianto di orti o il giardinaggio ricreativo, assegnati in comodato ai cittadini richiedenti. Oltre al valore ambientale, sociale e didattico, la loro promozione contribuisce a preservare dall’abbandono e dal degrado le aree verdi interstiziali presenti tra le zone edificate. Nel complesso gli orti urbani pesano mediamente lo 0,6% sul verde urbano e trovano la più ampia estensione a Torino (quasi due milioni di metri quadrati complessivamente destinati). In tutto sono 57 le amministrazioni comunali che nel 2013 hanno utilizzato gli orti urbani tra le modalità di gestione del verde pubblico, con forti polarizzazioni regionali: quasi l’81% delle città del nord (oltre che Torino, superfici consistenti sono dedicate anche a Bologna e Parma, entrambe intorno a 155mila metri quadrati), meno di due città su tre al centro, mentre nel Mezzogiorno sono presenti solo a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro. Ma quanti sono in Italia gli orti urbani? È difficile ancora fare una stima dettagliata. Secondo la Confederazione italiana agricoltori nel 2013 sono stati circa nove milioni (+9% rispetto al 2012) i city farmer che hanno curato un orto in giardino, in terrazzo o in uno spazio di proprietà comunale, per un totale di 1,8 milioni di ettari. E oltre a Torino, Bologna e Parma, gli orti urbani risultano in piena espansione a Milano e in Liguria.
SEMPRE PIÙ URBAN FARMER “I nuovi stili di vita e le emergenze ambientali, infatti, impongono di concepire in modo nuovo gli spazi cittadini, dando al verde un ruolo diverso che non è più solamente ‘ornamentale’, ma diventa strutturale”, osserva la Cia. Nascono così i giardini verticali, i muri vegetali, i garden roof e ovviamente gli orti urbani: tutte nuove forme del
NEL COMPLESSO Nel 2013 il verde urbano pubblico rappresenta in media il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 577 milioni di metri quadrati). Rispetto al 2012 la superficie complessiva del verde urbano cresce dello 0,7 per cento. Quasi il 16% della superficie di questi comuni è, inoltre, inclusa tra le aree naturali protette e complessivamente le aree verdi coprono oltre 3,7 miliardi di metri quadrati (pari al 18,2% del territorio dei capoluoghi).
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PASSIONE VERDE
Elenco dei comuni capoluogo di provincia con maggior numero verde urbano - Anno 2013 (superficie in metri quadrati) - Fonte: Istat
COMUNI
Totale Grandi parchi urbani
Verde attrezzato
Forestazione urbana
Giardini scolastici
Trento
531.053
1.077.858
0
150.102
Roma
17.856.896
10.734.485
385.000
1.180.005
Milano
9.295.945
6.146.918
140.313
1.384.130
Torino
979.999
3.329.613
0
1.791.022
Napoli
549.200
131.265
0
342.600
Bologna
2.920.135
2.359.990
0
744.825
Reggio nell’Emilia (a)
3.126.100
1.071.688
….
439.342
Venezia
1.416.888
3.000.190
1.811.342
445.783
Modena
25.000
2.515.697
2.335.976
313.734
Prato
107.740
2.918.385
30.000
284.602
Verona
0
4.189.547
0
315.962
Padova
60.320
3.229.355
300.000
358.065
Pordenone
20.300
476.111
13.357
83.717
Firenze
822.480
1.680.930
55.103
661.118
Palermo
0
620.000
0
716.000
Sondrio
486.086
163.041
0
70.606
Trieste
169.700
395.140
0
248.671
Perugia
0
919.328
120.000
651.436
Ferrara
278.310
1.423.663
301.000
153.242
0
289.890
0
213.000
299.300
847.167
67.000
223.230
Brescia
0
2.955.624
0
381.657
Parma
0
1.870.839
0
205.811
Genova
733.244
965.700
0
98.497
Rimini
799.202
374.432
0
131.697
Vicenza
696.499
523.371
167.001
173.874
0
165.528
50.000
82.022
Piacenza
402.751
1.165.159
71.900
105.693
Vercelli
11.196
405.010
0
61.819
Como Ravenna
Pavia
verde che non sono più solo limitate ad aree circoscritte della città, ma si insinuano all’interno delle architetture in modo nuovo, penetrando negli spazi e negli interstizi ricavati nella tessitura dei palazzi. E portando con sé molteplici vantaggi, che vanno dalla riduzione del delta termico e delle polveri sottili al forte rallentamento delle acque piovane, fondamentale in un Paese come il nostro dove il rischio idrogeologico coinvolge ben 6.633 comuni. Senza contare, poi, l’importanza dell’impatto estetico e sulla biodiversità. “Il verde – ha dichiarato il presidente della Cia, Dino Scanavino – aumenta la vivibilità dentro
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Orti urbani
28.300 40.000 52.839
1.958.237 8.775
160.781 6.500
16.600 68.367 5.305
59.352 52.019 12.612 72.309 30.000 5.103 840
44.955 82.351 21.000 81.145 12.042
150.894 3.500
18.866 5.050
15.700 5.404 3.582
48.618.891 45.362.005 22.442.773 21.376.632 12.040.267 11.207.811 9.903.709 9.803.285 8.912.997 8.181.820 8.152.539 8.151.194 7.191.616 7.158.145 6.987.940 6.871.272 6.693.035 6.132.749 6.094.773 5.854.940 5.767.963 5.752.628 5.627.172 3.697.624 3.628.175 3.081.628 2.836.897 2.819.755 2.420.659
le mura cittadine, svolgendo una duplice funzione. Da una parte contiene gli effetti dello smog, responsabile dell’11% dei casi di aggravamento di asma dei bambini e del 18 per cento dei problemi acuti negli anziani affetti da problemi respiratori; dall’altro il verde pubblico può essere adibito alle coltivazioni a uso domestico con gli orti urbani. In questo modo non solo si dà un sostegno alle famiglie, ma si salvaguarda il paesaggio sottraendo all’incuria e al degrado terreni spesso lasciati incolti e abbandonati”. Insomma, il futuro sarà sempre più degli urban farmer. Per un giardinaggio sempre più agricolo.
Sono 57 le amministrazioni con orti urbani
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PASSIONE VERDE
Orto bio,
successo garantito Come avere prodotti genuini rispettando il terreno? Salvaguardando l’humus e seguendo le consociazioni di CARMEN ANTONA
P ALCUNE REGOLE » Utilizzare letame, humus di lombrico o compost di residui vegetali » Seguire le fasi lunari » Utilizzare prodotti naturali contro i parassiti » Praticare le consociazioni
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erché l’orto produca buona e sana verdura, è indispensabile che il terreno sia fertile e quindi, prima dell’inizio delle coltivazioni, è necessario apportare ammendati che aiutino a mantenere la fertilità del terreno, migliorando oltre alle caratteristiche chimiche anche quelle fisiche (come la sofficità) e biologiche (presenza di microflora, microfauna, lombrichi). Il prodotto che meglio si addice per un orto biologico è il letame, in alternativa si può utilizzare o l’humus di lombrico, oppure il composto di residui vegetali. E l’autunno è il periodo migliore per fare scorta di foglie e rami delle potature. L’uso di ammendanti è essenziale e importantissimo nell’orto biologico, perché sono i principali responsabili della formazione dell'humus nel terreno, e quindi lo mantengono vivo. Seguire le fasi lunari sarà di grande aiuto, per organizzare al meglio i lavori in accordo con i ritmi della natura. Quando si presenta la necessità di combattere parassiti o malattie, non dovranno essere utilizzati prodotti antiparassitari chimici; la natura mette a disposizione
sostanze che possono essere tranquillamente impiegate per combattere i parassiti (come il piretro, il macerato d’ortica, il macerato di cannella); un aiuto viene anche dalla consociazione degli ortaggi, ad esempio: • È da evitare la coltivazione vicina di piante della stessa famiglia botanica come patate e pomodori; due specie simili tenderanno a consumare le stesse sostanze nutritive impoverendo velocemente il terreno e finendo per ostacolarsi a vicenda.
IL PRODOTTO NATURALE
Piretro verde di Copyr è un insetticida concentrato a base di Piretro, 100% naturale, ammesso in agricoltura biologica. Può essere impiegato in qualsiasi stagione contro i parassiti delle colture orticole, frutticole, floreali e ornamentali. Agisce per contatto su insetti succhiatori e defogliatori (afidi, aleurodidi, psilla, dorifora, lepidotteri) ed è caratterizzato da rapida azione abbattente, effetto insettorepellente e breve intervallo di carenza. I trattamenti vanno effettuati alla prima comparsa dei parassiti, possibilmente la sera e comunque nelle ore più fresche della giornata.
• Dove possibile, coltivare una leguminosa in consociazione ad altri ortaggi in quanto, grazie all’azione di batteri detti azoto-fissatori, riescono a fissare l’azoto atmosferico rilasciandolo nel terreno e mettendolo in questo modo a disposizione delle piante loro vicine. • Non mettere vicini ortaggi con sviluppo radicale uguale, ma coltivare piante con radici superficiali vicine a piante con radici profonde per sfruttare al meglio la fertilità del terreno. Per esempio, i piselli crescono bene se coltivati in consociazione con finocchio, carote, cavoli, lattuga, ravanelli; non si devono invece coltivare vicini ad aglio, cipolla, fagioli, prezzemolo. La carota cresce bene vicino a: piselli, aglio pomodori, cipolle, ravanelli, non bisogna però coltivarla nello stesso posto per tre anni per evitare l’attacco dei parassiti, inoltre il rosmarino, l’assenzio, e la salvia allontanano la mosca della carota. La cipolla cresce bene con: carota, pomodori, peperone, melanzane e cavoli, può essere coltivata avvicendata alle patate, i piselli, le fave, i pomodori; solo dopo. Ottima la consociazione con la camomilla (contro il marciume) mettendo una pianta di camomilla ogni tre metri di cipolle.
CONTRO I PARASSITI » Prodotti a base di Piretro » Macerato d’ortica » Macerato di cannella
CURIOSITÀ UN PEPERONE IN QUATTRO FORME Oggi Carmagnola è una delle capitali italiane del peperone, risorsa fondamentale per l’agricoltura e l’economia di questa zona e alimento conosciuto e apprezzato in Piemonte e in Italia, per il suo colorito giallo intenso o rosso vivace il suo profumo e le sue caratteristiche di qualità e genuinità. Ci sono quattro tipologie riconosciute dal Consorzio dei produttori che hanno la denominazione di “Peperone di Carmagnola”: il Quadrato (il bragheis, quasi un cubo, con quattro punte), il Corno di bue (il lung, un cono molto allungato), la Trottola (a forma di cuore) e il Tumaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro, tomatica o pomatica nei dialetti subalpini). Per gustarlo al meglio bisogna prepararlo crudo in pinzimonio o farlo appassire al forno. È in attesa del riconoscimento europeo IGP ed è un presidio di Slow Food.
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PASSIONE VERDE
Arriva il freddo?
Non si fermano i lavori Non sarà l’inverno a fermare chi ama il proprio giardino. Basta scegliere le piante giuste e sapere come prendersene cura. Il raccolto sarà soddisfacente a cura di MARTA MEGGIOLARO
P
er gli appassionati dell’orto la stagione autunnale non è esaltante: nella maggior parte dei casi si abbandona l’attività che in primavera ed estate ci ha tanto assorbito, e di cui abbiamo letteralmente gustato i frutti, per lasciare il passo alla stagione fredda, che trascorre guardando dalla finestra il rettangolo di terra brulla, fantasticando su nuovi progetti, su quanto sarà bello, in primavera, riempirlo di piantine, e raccogliere in estate abbondanti ortaggi di cui saremo orgogliosi e deliziati. In realtà, la lunga pausa non è obbligatoria: se non avete paura dell’umidità e del freddo, questo è il periodo giusto per preparare l’orto invernale. Servirà qualche accorgimento in più per proteggere le vostre piante, e anche voi stessi, mentre sarete fuori a lavorare, ma le giuste varietà, unite ai giusti accorgimenti, vi daranno grandi
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soddisfazioni. Allora, se avete voglia di stare in giardino con giacca a vento e cuffia di lana, vediamo cosa fare!
PREPARARE IL TERRENO Il primo passo è predisporre le aiuole in modo che possano affrontare le precipitazioni e le basse temperature: conviene sopraelevarle di 10-25 cm e pacciamare. In questo modo si eviterà il ristagno d’acqua, e la temperatura del terreno si conserverà più alta, evitando la possibilità di marciumi. La protezione dalle temperature basse è un elemento essenziale: tenete a disposizione teli di tessuto non tessuto per coprire all’occorrenza le piantine; potete anche preparare piccoli tunnel con archetti in legno e teli di plastica per proteggere le lattughe e le indivie, ma ricordate di arieggiare durante il giorno.
L'AZIENDA
COSA COLTIVARE È meglio non coltivare nello stesso punto piante della stessa famiglia botanica di quelle estive, ma non preoccupatevi, le varietà fra cui scegliere sono davvero tante: fra le Compositae abbiamo la Cicoria Pan di zucchero, la Catalogna, il Radicchio di Chioggia o Trevisano, il Cardo e i Carciofi, le Lattughe, l’Indivia Riccia e la Scarola. Fra le Cruciferae, potete scegliere fra i tanti cavoli: cavolfiore, cavolo broccolo, cavolo di Bruxelles, cavolfiore verde di macerata, cavolo nero, cavolo verza. Fra le Chenopodiaceae, la bietola verde a costa bianca e le barbe rosse. Per quanto riguarda le Liliaceae, ci sono tantissime varietà di cipolle: Bianca e Rossa di Lucca, cipollotto fresco, Lunga Tropea rossa, Porro lungo della riviera. Last but not least, dalla famiglia delle Umbrelliferae, il Finocchio: Precoce, Medio Montebianco, o Tardivo.
COLORI E SAPORI Le varietà invernali resistono bene al freddo, e sono anche fragranti e saporite; con qualche accorgimento potrete avere anche un orto variopinto come quello estivo. Per esempio, l’orto invernale proposto da L’Orto Fruttifero vi permette di spaziare fra molte possibilità. Provate il cavolfiore in tutta la gamma di colori, bianco, verde, arancione e viola. Accostate l’indivia verde al radicchio rosso; mettete a coltura diverse varietà di carciofi, come il Romanesco, dai colori più tenui e forme morbide, e il Carciofo violetto Thema, più scuro, e anche rifiorente. La Bietola verde a costa bianca non è la sola, c’è anche la bietola da taglio arcobaleno, che presenta la costa bianca, gialla intenso o rossa. Anche i cavoli permettono di sfumare dal bianco al verde al rosso-violaceo. Tra l’altro, ordinando le piantine di questa azienda, potete richiedere quelle coltivate in modo biologico, la consegna è garantita in 24 ore e potete richiedere assistenza online ad esperti agronomi. Insomma, dimenticatevi il rettangolo di terra spoglia; rimboccatevi le maniche e preparatevi a rendere il vostro inverno colorato e a… gustarlo fino in fondo!
» L’Ortofruttifero è un’azienda toscana la cui attività principale riguarda la produzione e la distribuzione di piantine da orto da coltivazione biologica e tradizionale. L’area produttiva è caratterizzata da un centro di produzione all’avanguardia e la superficie di coltivazione, dislocata nella provincia di Pisa, consente la coesistenza della produzione convenzionale e di quella biologica e una vasta gamma di oltre 400 articoli. (lortofruttifero.it)
COSA PIANTARE Famiglia delle Compositae • • • • • • •
Cicoria Pan di zucchero F1 Catalogna Radicchio (di Chioggia, Trevisano F1) Cardo Carciofo (Spinacio sardo, Romanesco, Terom, Thema) Lattughe Indivie (Riccia e Scarola)
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Cavolfiore Cavolo broccolo Cavolo di Bruxelles Cavolfiore verde di macerata Cavolo nero Cavolo verza
Famiglia delle Cruciferae
Famiglia delle Chenopodiaceae • Bietola verde e costa bianca • Barbe rosse
Famiglia delle Liliaceae • • • • •
Cipolla bianca di Lucca Cipolla Lunga Tropea rossa Cipolla Rossa di Lucca Cipolla Vernina di Firenze Porro lungo della riviera
Famiglia delle Umbrelliferae • Finocchio (Precoce 60 gg, Medio Montebianco 90-100 gg, Tardivo 120-140 gg)
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PASSIONE VERDE
VASO + PIANTA 1
Abbinamenti originali e ricercati per rallegrare piccoli angoli in casa e in giardino. Nuove forme e colori a cura della REDAZIONE
IL SOLE IN VASO La Cotula hispida è una bella erbacea perenne che può essere utilizzata sia in vasetti per spazi interni, ma anche all’esterno come sera pianta tappezzante.
COLOUR HAPPY GERBERA La Gerbera Durora all’aperto è una vera bomba di fresco, è in grado di colorare balconi e terrazzi fino all’autunno inoltrato. Grazie all’ibridazione e alle tecniche di coltivazione, questa nuova gerbera è in grado di resistere a notti fredde e giornate calde.
GRANDE APPREZZAMENTO Enorme successo in giardino per la Verbena bonariensis (o Verbena purpletop), che parte come una piccola pianta di pochi centimetri, fino a raggiungere anche il metro e mezzo di altezza. Con delicati fiori all’apice.
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8 CON BASSA MANUTENZIONE La Cleome fiorisce da ottobre e con il suo portamento elegante e i colori delicati dei fiori, regala angoli raffinati in giardino. Viene spesso utilizzata negli ambienti pubblici del nord Europa, perché richiede una bassa manutenzione.
UTILIZZI ANTICHI
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L’Hibiscus sabdariffa o ‘Pianta del Tè’ è un’essenza con una crescita veloce e dalla facile manutenzione, per quei consumatori moderni. Fin dall’antichità le capsule dei fiori secchi venivano utilizzati per fare bevande salutari.
IN PICCOLI SPAZI La Lewisia è una piccola pianta molto affascinante, che ama la luce e i suoi fiori resistono sia all’interno, come all’esterno. Inoltre, sopporta le temperature invernali miti. È ideale per composizioni in miniatura per abbellire piccoli spazi.
IDEALI PER IL DAVANZALE L’Adenium o rosa del deserto è una succulenta che in natura cresce come pianta selvatica nel deserto. I suoi fiori sono esuberanti dal colore bianco, rosa e rosso. Resiste molto bene alla luce diretta, quindi si adatta su davanzali in pieno sole.
PER INTERNO ED ESTERNO La While Sarracenia è adatta a essere piantata all’aperto e sopporta temperature che raggiungono anche i 20 gradi sottozero. E dà il suo meglio in autunno. Può essere utilizzata anche per gli interni.
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TECNOLOGIE
Voglio un giardino
digitale!
Edyn è firmato dallo studio di design americano Fuseproject. Il sistema include un sensore a energia solare, resistente all’acqua e ai fertilizzanti.
La tecnologia fa il suo ingresso anche nel più tradizionale dei settori: il garden. Tutto grazie al wifi e a una app dedicata di STEFANIA MEDETTI
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suggerimenti e avvisi per mantenere sane le piante. Ma c’è anche un terzo elemento, sempre a energia solare: “Water Valve”, ovvero la valvola dell’acqua che, utilizzando i dati raccolti dal sensore, si occupa di controllare il sistema di irrigazione in relazione alle condizioni meteo e climatiche.
PRONTO NEL 2015
La grafica della app disponibile per smartphone.
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oltivare un orto o un giardino sarà sempre più facile. Sì, perché adesso la tecnologia arriva in aiuto di neofiti ed esperti sotto forma di un sistema digitale che misura e comunica le condizioni ambientali del proprio orto o giardino, per piante sane e rigogliose. L’ultimo nato nel panorama della tecnologia applicata al verde è Edyn, un prodotto intelligente a energia solare firmato dallo studio di design americano Fuseproject, che ha lavorato con lo scienziato del suolo ed ecologo Jason Aramburu. «Un orto è un’alchimia fra luce, aria, terra e acqua e un buon giardiniere deve capire l’interazione fra tutti gli elementi della natura e cosa significa per le proprie piante. È per cercare di rendere più comprensibili tutte queste variabili che è nato Edyn», racconta Aramburu.
«A differenza degli altri sistemi che possono essere programmati solo per irrigare, Edyn Water Valve sa esattamente di cosa ha bisogno l’orto ogni giorno. Il che significa la giusta quantità di acqua». Tutti i dati raccolti, inoltre, possono essere incrociati con informazioni relative al tipo di pianta, terreno e meteo per ricreare le condizioni migliori per il benessere delle coltivazioni. Edyn, infine, può essere utilizzato per individuare le piante che hanno le maggiori possibilità di crescere bene, date le condizioni del terreno e quelle meteo, ma sa anche individuare quali si possono coltivare nello stesso spazio per il miglior risultato e quando devono essere piantate. «Sia che siate novizi dell’orto, sia che siate esperti, Edyn può essere d’aiuto. Nel primo caso, per guidarvi nella coltivazione dell’orto, nel secondo per evidenziare, prima del loro manifestarsi, le condizioni che potrebbero diventare un problema». Lanciato come una campagna su Kickstarter, il sito che finanzia le buone idee attraverso i contributi da parte delle persone, Edyn sarà pre-ordinabile in autunno e le vendite cominceranno negli Stati Uniti a partire dal 2015. Per maggiori informazioni: www.edyn.com.
IN BREVE » Nuovo strumento digitale per il controllo di orto e giardino » Sempre maggior interazione con l’energia solare » Finanziato attraverso la campagna Kickstarter » Edyn sarà pre-ordinabile in autunno » Vendite programmate dal 2015 negli Stati Uniti
IN TEMPO REALE Il sistema, dunque, include un sensore a energia solare, resistente all’acqua e ai fertilizzanti che, inserito nel terreno, analizza e monitora autonomamante la situazione e si connette tramite wifi al cloud di Edyn per scaricare le informazioni. «Il sensore valuta i nutrienti presenti nel terreno, individua il grado di umidità, misura la temperatura e l’intensità della luce solare nel corso della giornata. Una volta raccolti tutti questi dati, li incrocia con le informazioni meteo della zona e poi li comunica al giardiniere», prosegue l’imprenditore. Edyn, inoltre, valuta e consiglia il miglior tipo di fertilizzante ed è accompagnato da un app che mostra i dati in tempo reale sottoforma di un grafico di facile interpretazione che si può ricevere per mail o su smartphone via mail. L’app, inoltre, fornisce ai giardinieri
La valvola dell’acqua controlla il sistema di irrigazione in base al meteo.
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TECNOLOGIE
L’idea è quella di portare la coltivazione degli ortaggi in casa, soprattutto per quegli ambienti poco luminosi.
Il sole in una stanza È firmata dall’azienda bolognese Bulbo Light la nuova generazione di luci a Led per la coltivazione domestica. Anche dell’orto di STEFANIA MEDETTI
IN BREVE » Nuova generazione di elettrodomestici » Consente la coltivazione di ortaggi in casa » Prodotto in collaborazione con l’Università di Bologna » Design di Lorenzo Antonioni » Utilizzo della tecnologia Led » Target ideale rappresentato dai cittadini delle metropoli » Per informazioni: www.bulbolight.com
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i chiamano Cynara, Quadra e Quadra Pro e rappresentano una nuovissima generazione di elettrodomestici in grado di sostituire la luce solare per far crescere in casa ortaggi, erbe aromatiche, fiori e piante grasse. Sviluppate in collaborazione con il Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna – Alma Mater Studiorum, le nuove lampade prodotte dall’azienda bolognese Bulbo Light, si distinguono per un design elegante e accattivante, firmato da Lorenzo Antonioni.
Con un consumo energetico di soli sette watt, analogo a quello del wifi di casa, le lampade sono in grado di sfruttare la luce bianca e le frequenze rosse e blue: le prime, in particolare, sono necessarie durante la fase vegetativa, mentre le seconde stimolano la produzione di fiori e frutti. Volendo, dunque, anche in una casa con poca luce si possono coltivare insalate, spinaci, pomodori, peperoni, fagiolini, fragole e piante aromatiche. Zeno Pasquini, co-fondatore di Bulbo ci racconta perché questo prodotto può fare la differenza e quali sono i suoi plus. “Il primo è la tecnologia a Led, sviluppata insieme al Dipartimento di scienze agrarie dell’Università di Bologna, che consente di concentrare in lampade relativamente piccole una fonte luminosa potente e a bassissimo consumo. In secondo luogo, il punto di vista del nostro designer, Lorenzo Antonioni, che mette al centro della progettazione l’interazione fra l’utilizzatore e la pianta e fra la lampada e l’ambiente domestico in cui deve essere inserita. Infine, la visione di Bulbo, che punta a dare un nuovo significato alle lampade per la crescita di piante indoor (grow light), mettendo al centro il rapporto dei cittadini con la natura e il miglioramento dei nostri stili di vita”.
RICETTE VERDI
Autunno, tutto a base di uva Un menu che racconta il gusto dell’acino. In diverse sfumature e sapori di CARMEN ANTONA
L’ANTIPASTO Lattuga stufata all’uva Ingredienti (per quattro persone) • • • • • • • • • •
2 cespi di lattuga 1 grappolo di uva moscato 1 carota 1 costa di sedano 1 cipollina 1 mestolo di brodo di carne (o di dado) ½ bicchiere scarso di vino bianco secco 1 ciuffo di prezzemolo 50 gr di burro Sale e pepe q.b.
Preparazione Pulire e dividere i cespi di lattuga in quattro parti; tagliare a metà gli acini d’uva grossi; tritare finemente la carota, il sedano e la cipolla e far rosolare e il trito con il burro a fiamma dolce, unire la lattuga e farla rosolare bene; aggiungere sale e pepe. Quando la lattuga sarà rosolata, aggiungere gli acini d’uva, il vino bianco alzando la fiamma in modo da farlo evaporare. Aggiungere poi il brodo, coprire e cuocere per altri 10 minuti. Togliere il coperchio e fare addensare a fiamma alta. Spolverizzare di prezzemolo tritato e servire in tavola.
IL PRIMO Risotto con uva rosé Ingredienti (per quattro persone) • • • • • • •
1 grappolo di uva rosé 100 gr di salsiccia 1 cucchiaio di erba cipollina 3 cucchiai di olio extravergine di oliva 75 ml di vino Grignolino 800/900 ml di brodo vegetale 300 gr di riso Carnaroli
Preparazione Preparare il brodo vegetale e mantenerlo bollente. Lavare l’uva e asciugarla delicatamente. In una casseruola larga e bassa, mettere l’olio, l’erba cipollina, la salsiccia sbriciolata e il riso. Far prendere colore per 3-4 minuti mescolando, versare il vino e farlo sfumare a fiamma viva. Aggiungere successivamente il brodo bollente, un mestolo alla volta. Nel frattempo staccare gli acini di uva rosé, lavarli, dividerli a metà eliminando i semi. Aggiungere l’uva al risotto 10 minuti prima della fine della cottura. Mescolare delicatamente per evitare che gli acini si rompano. Aspettare 5-10 minuti prima di servire.
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RICETTE VERDI
IL SECONDO Involtini di pesce spada Ingredienti (per quattro persone) • • • • • • • • • • •
500 gr. pesce spada a fette alte mezzo cm. 25 gr uva passa 25 gr pinoli sgusciati 2 filetti di acciuga 50 gr pangrattato 25 gr. parmigiano grattugiato 1 spicchio aglio 1 cipolla bianca 1 mazzetto di prezzemolo Olio extra vergine di oliva q.b. Alcune foglie di alloro
Preparazione Togliere la pelle alle fette di pesce tenendone da parte 150 gr per fare la farcitura, che consiste nel far rosolare in poco olio l’aglio e il pesce spada tritato finemente insieme al prezzemolo. In una padella far sciogliere in poco olio le acciughe e unire l’uva passa ammollata, i pinoli, il pangrattato e il parmigiano e cuocere per alcuni minuti unendo poi il trito preparato prima. Disporre l’impasto su ogni fetta del pesce e arrotolare. Gli involtini andranno infilzati o su spiedini o su bastoncini di legno alternandoli a fette di cipolla e foglie di alloro. Oliare e impanare gli involtini e porli in una pirofila da infornare a 180°C per 20 minuti circa.
IL DESSERT Cestini di uva alla crema Ingredienti (per quattro persone) • • • • • • •
300 gr di pasta sfoglia pronta Uva bianca e uva rosata 200 gr di zucchero ½ litro di latte 50 gr fecola di patate 6 tuorli d’uova Una bustina di vaniglia
Preparazione Stendere la pasta sfoglia e ricavarne quattro quadrotti di circa 8 cm, porli su una teglia rivestita di carta forno e spennellare con il tuorlo d’uovo sbattuto con un cucchiaio di latte. Incidere leggermente il quadrotto, formando all’interno un quadrato di 5 cm da cuocere in forno a 220°C per 10 minuti. Dopo la cottura staccare delicatamente la parte incisa. Per la crema: sbattere i tuorli con lo zucchero, finché non diventino soffici, aggiungere la fecola e lentamente il latte fatto tiepido. Unire la vaniglia, mettere su fuoco basso mescolando. Quando la crema risulterà consistente, toglierla dal fuoco e versarla su un piattino sistemando sopra un cestino di sfoglia. Riempire con qualche chicco di uva bianca e rosata e con un cucchiaino di crema. E decorare a piacere.
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SALUTE VERDE
SPONTANEAMENTE RIDOTTE Gli altri alimenti, man mano si aumenta la quantità di uva, vanno diminuiti iniziando dai cibi grassi e proteici come carne, uova, latticini e pesce; vanno limitati o eliminati anche il vino, la birra, liquido, thè e caffè; anche le verdure vengono spontaneamente ridotte e questo è di aiuto per evitare che si inneschi una reazione di fermentazione intestinale. Dopo due o tre giorni in cui ci si alimenta esclusivamente con uva, si possono reintrodurre gli altri alimenti un po’ alla volta, iniziando con i cereali e consumando l’uva lontano dai pasti (spuntino di metà mattina o pomeriggio) per evitare appunto disturbi intestinali.
LE VIRTÙ » L’uva è estremamente digeribile, aiuta la digestione, combatte la dispepsia » È lassativa e diuretica » Combatte le emorroidi, la calcolosi urinaria e delle vie biliari » Attiva le funzioni epatiche, contribuisce all’abbassamento del colesterolo e dell’acido urico » Possiede proprietà disinfettanti ed antivirali » Giova al sistema nervoso ed aiuta a prevenire i processi di demineralizzazione dell’organismo, specialmente durante la gravidanza e l’allattamento » È ricostituente e disintossicante
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Ampeloterapia o cura dell’uva
Un digiuno mitigato grazie a una dieta energetica, efficace e salutare. Ecco le regole di CARMEN ANTONA
L’
uva, di cui l’Italia vanta il primato nella produzione mondiale, possiede proprietà terapeutiche che è giusto vengano sottolineate, in quanto è un frutto largamente consumato. Perché tutte le virtù terapeutiche siano sfruttate al meglio, è preferibile consumare l’uva la mattina a digiuno.
PER DUE SETTIMANE
La cura dell’uva che è una tradizione dei Paesi di lingua tedesca, viene praticata a fine estate, inizio autunno e consiste nell’alimentarsi, progressivamente, solo di uva nell’arco della giornata, sostituendola un po’ alla volta agli altri alimenti. È un modo energico ed efficace per approfittare dei vantaggi dell’uva attraverso una forma di digiuno mitigato. Questa cura si protrae per un paio di settimane, utilizzando o uva appena colta o succo d’uva fresco e rigorosamente biologico. Inizialmente si possono consumare 500 grammi di uva al giorno, sia uva bianca che nera, aumentando gradualmente sino ad arrivare alla fine della prima settimana a consumarne un chilo e nel corso della seconda arrivare anche a due chili al giorno di frutta fresca oppure 700 ml. di succo fresco.
COSA CONTIENE?
100 grammi di uva fresca contengono: • Acqua 80,3 gr • Proteine 0,5 gr • Lipidi 0,1 gr • Glucidi disponibili 15,6 gr • Fibra alimentare 1,5 gr • Sodio 1 mg • Potassio 192 mg • Ferro 0,4 mg • Calcio 27 mg • Fosforo 4mg • Niacina 0,1 mg • Vitamina C 6 mg • Calorie 61 Anche la cura con l’uva, come per tutte le altre cure, ha delle controindicazioni: è sconsigliata a chi soffre di ulcera gastrica o di gastrite, ai diabetici e ai colitici; in questi casi è possibile comunque consumare a piccoli sorsi, qualche bicchiere di succo d’ uva.
BIO CUCINA
La nuova stagione di
Quattro Stagioni Il classico vasetto diventa icona di modernità e tendenza. E si trasforma in un contenitore per fiori ed erbe aromatiche. Ma non solo a cura di LAURA DE BERNARDI
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orte di tutti gli anni in cui ha racchiuso e sigillato in sicurezza gusti e sapori di generazioni, il vasetto Quattro Stagioni di Bormioli Rocco ha deciso di uscire ufficialmente dalla dispensa per aprirsi a un’intera gamma di nuovi utilizzi, in cucina come in tavola, fino a diventare contenitore non più solo di gusto, ma di idee, di tutte quelle idee con cui la creatività personale e la fantasia di chi da sempre usa un Quattro Stagioni può renderlo versatile, con l’orgoglio di farne un pezzo veramente unico. Se gli amanti della tradizione, sulle orme delle nonne, continuano a usarlo per le conserve fatte in casa (arte praticata in Italia da una famiglia su tre), oggi i guru della cucina scrivono libri, post e blog sulla vasocottura, che si ottiene sfruttando il vapore sprigionato all’interno del vaso chiuso durante il processo di cottura a bagnomaria (anche mediante il ricorso alla lavastoviglie), mentre nei locali cool di New York e di Shanghai è scoppiata la
PER OGNI PALATO L’Azienda Agricola Di Meo Remo propone 24 diverse varietà di peperoncino: la Chili Pepper Collection in grado di soddisfare ogni palato, anche il più esigente e raffinato. Una volta sistemate le piante in posizione soleggiata, la vegetazione crescerà e sbocceranno i fiorellini bianchi da ognuno dei quali cominceranno a svilupparsi i frutti, dapprima piccoli e verdi, poi sempre più grandi e colorati (toccando le varie sfumature di rosso, giallo, arancione e finanche violetto), ognuno di forma diversa secondo la varietà: conica, a ciliegina, affusolata, a lanterna.
moda del “drinking-in-a-jar”, ovvero bere nel vasetto, perché, sorseggiati in un Quattro Stagioni made in Italy, anche i cocktail metropolitani sembrano più buoni (così come, del resto, i dolci al cucchiaio, quali tiramisù, panne cotte, budini e crème caramel hanno un’altro sapere se gustati direttamente dal vasetto). Per non parlare dei vasi Quattro Stagioni trasformati dagli interior decorator in lampadari, segnaposto, porta candele e vasi da fiori o piantine aromatiche, nel segno sia di un design, sia di un’ispirazione creativa che consentono di reinterpretare originalmente questo oggetto evergreen, simbolo nello stesso tempo di affidabilità, cultura contadina e trasformismo contemporaneo.
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BIO CUCINA
VEGAN » 1 miliardo di vegani nel mondo » 4,2 milioni di vegani in Italia » 7 milioni di vegani in Germania » 2 mila le persone che ogni settimana scelgono il Vegan
Go Vegan, go! Probios entra nel mercato dei prodotti privi di elementi di origine animale con una linea inedita che promette di rendere la scelta vegana non solo etica e salutare, ma anche gustosa
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robios, azienda leader in Italia nella produzione e nella distribuzione di prodotti biologici, ha lanciato GOvegan: una nuova gamma di prodotti pensata per chi sceglie lo stile di vita vegano, che evita il consumo di ogni tipo di elemento di origine animale. I nuovi prodotti rispondono al gusto tutto italiano del mangiare bene e con gusto, rispettando i requisiti vegani con la certificazione della Vegan Society che per prima, nel 1944, coniò il termine per assicurare ai propri soci la qualità degli alimenti. Sono presenti prodotti per la colazione o la merenda vegan, presidente di Probios, spiega: “Con questa nuova gamma abbiamo voluto proporre qualcosa di inedito, mai fatto prima, a tutti coloro che per scelta personale preferiscono non mangiare prodotti di origine animale. Con la ricca varietà di sapori GOvegan, vogliamo dimostrare che mangiare vegano non significa rinunciare al gusto”. Aggiunge Roberto Politi: “Dopo anni di ricette e di libri, collaborare alla produzione di una linea con nuove alternative da sperimentare ai fornelli è stato molto stimo-
lante e ha reso più completa la mia esperienza vegana in cucina. Sono convinto che questa gamma possa contribuire nel miglior modo alla nuova cultura del mangiar bene e sano nel rispetto degli animali”. I vegani nel mondo oggi sono circa un miliardo, in continuo aumento, in virtù di una sempre maggiore ricerca di cibi che rispondano anche ad esigenze etiche. La Germania è il paese più veg, con sette milioni di aderenti; in Gran Bretagna, secondo i dati dell British Vegetarian Society, lo è il 5% della popolazione e duemila persone alla settimana scelgono di diventare vegetariani. Anche l’Italia segue il trend, come segnalato dal “Rapporto Italia” di Eurispes, che quest’anno si è focalizzato sul rapporto tra gli uomini e la natura, nella fattispecie riguardo il tema della vivisezione e della scelta vegetariana o vegana. Il 7.1% degli italiani ha dichiarato di non mangiare prodotti di origine animale: stiamo parlando di 4,2 milioni di persone, con un aumento significativo rispetto al 2013. Sono soprattutto le donne a scegliere questo stile di vita, per una spiccata sensibilità verso gli animali, mentre per gli uomini si tratta per lo più di incrementare il proprio benessere fisico; una parte lo fa anche per tutelare l’ambiente. Probios è un’azienda che affonda le sue radici nel 1978, quando Elvira Rigo de Righi, dottoressa in farmaceutica ed appassionata di macrobiotica e cure naturali, inizia a importare dal Giappone prodotti macrobiotici, allora introvabili nel nostro paese. Nel giro di un anno la gamma dei prodotti si allarga a quelli biologici. Da lì in poi, la crescita è inarrestabile: i consumatori sono sempre più attenti e consapevoli e Probios completa la propria offerta con prodotti italiani ed europei in grado di soddisfare al meglio le nuove esigenze: oggi fornisce alimenti biologici, alimenti vegetariani, vegani, e alimenti privi di glutine e latte. La convinzione di fondo, che contribuisce certamente all’affermazione dell’azienda, è che vendere prodotti biologici non sia solo un business, ma in primo luogo favorisca comportamenti che contribuiscono a rendere il mondo migliore.
ROBERTO POLITI Architetto e designer, dal 1993 vive la filosofia vegan promuovendo numerose iniziative a favore dei “diritti” animali, del veganismo e dell’antispecismo. È fra i fondatori del “Progetto Vivere Vegan” e della Sagra del Seitan. Il festival vegan fiorentino riscuote ogni anno un successo maggiore, grazie al graduale interessamento degli italiani nei confronti della cultura vegan. Ha fondato Campagne per gli animali e il progetto “Pubblicità antispecista” e il progetto “Idee Vegan”. Uno dei suoi maggiori interessi è la cucina vegana: è fra i curatori del volume “Vegan. La nuova scelta vegetariana”, di Giunti editore; è autore di “La cucina etica dolce”, edizioni Sonda, che propone le ricette di dolci tradizionali in stile vegan e ricette di nuova ideazione; per Terranuova Edizioni ha pubblicato “Vegan ricette per fare festa”, in cui rivisita la grande tradizione culinaria italiana in chiave vegan. Con le ricette della carbonara vegan e del crostino toscano vegan ha contribuito alla realizzazione della linea GOvegan di Probios.
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I PRODOTTI
CROISSANT DI FARRO
» Senza farcitura o con marmellata di albicocche
VEGAN CIOK
» Crema spalmabile di cacao e nocciole italiane
PIADINE WROP
» Un sostituto del pane, fatto di frumento e acqua
VEGAN CARBONARA
» Sugo con tofu e seitan
VEGAN CROSTINO DI MARE
» Crema spalmabile di alghe e agrumi
VEGAN CROSTINO TOSCANO
» Patè a base di seitan
VEGAN MAYO
» Salsa a base di vero yogurt di soia
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e d i z io n i
Laboratorio
verde
Il primo portale GL ĆOLHUD GHO ćRURYLYDLVPR
Il progetto Edizioni LABORATORIO VERDE, nasce per creare un punto di riferimento specializzato nell’informazione lungo la filiera del VERDE; una “BOTTEGA EDITORIALE” in grado di farsi
interprete e di realizzare prodotti B2B e B2C, capaci di intercettare i bisogni/necessità del cliente/ committente e di tradurli in strumenti editoriali innovativi. Le tre testate cartacee specializzate,
il portale online, gli strumenti di social web e i tre annuali/planner definiscono stile e metodo di fare business, connettendo e coinvolgendo consumatori, distributori e produttori in tutta Italia.
Osservatorio
Via Pasubio 16 - 21020 Brebbia (VA) | tel. 0332 989211 | www.laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net
BIODIVERSITÀ
Sentinelle
dell’ambiente in pericolo Moria delle api e produzione di miele a -50%: sotto accusa l’uso indiscriminato di pesticidi e il maltempo. L’allarme di Conapi e Unaapi di FILIPPO TERRAGNI
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onapi e Unaapi lanciano l’allarme, ancora una volta: oltre 60 le segnalazioni di grave avvelenamento di interi apiari nella scorsa primavera in tutta Italia, in coincidenza con la semina di mais e trattamenti di frutta e cereali. Ad acuire la situazione il fattore clima: si stima una flessione della produzione del 50% per il miele di acacia, castagno e per quello di agrumi e mille fiori. Conseguenti aumenti di prezzi in acquisto tra il 20 e il 30 per cento. Quello lanciato dai principali attori del comparto è un autentico grido d’allarme. Sono oltre 60, infatti, le segnalazioni di grave avvelenamento di interi apiari raccolte tra marzo e maggio 2014 dalla rete “Spia” del progetto Beenet. Come sei anni fa, anche nei mesi scorsi gli eventi si sono manifestati in coincidenza con la semina di mais e i trattamenti di fruttiferi e vite, di cereali e ornamentali, mentre si è accertato che le cause delle morie non sono di tipo veterinario. Per questo Conapi e Unaapi hanno voluto richiamare l’attenzione delle istituzioni nei confronti di alcune pratiche agronomiche scorrette e talvolta non in linea con le normative vigenti. Cosa è successo dunque nella primavera 2014? Il clima mite invernale ha favorito le infestazioni di insetti nocivi spingendo gli agricoltori a intensificare i trattamenti anche in colture solitamente non trattate come i cereali vernini. I controlli, dopo anni di relativa tranquillità per gli apicoltori, possono non essere stati così stringenti. In più, alcuni nuovi preparati recentemente autorizzati e alcune pratiche fitosanitarie si sono rivelati pericolosamente impattanti su api e altri impollinatori. A gravare ulteriormente sulla campagna miele, inoltre, le condizioni meteo decisamente sfavorevoli che hanno determinato pesanti ripercussioni sulle rese. In riferimento alla produzione italiana, quest'anno si prevede una flessione media del 50% per i mieli di acacia,
Oltre 60 le segnalazioni di grave avvelenamento di interi apiari nella scorsa primavera in tutta Italia
LA CURIOSITÀ Veniva chiamato “il cibo degli dei” già nel mille avanti Cristo: gli antichi, infatti, lo impiegavano sia per scopi curativi sia per la cosmesi ed era anche largamente utilizzato in cucina. Le caratteristiche del miele derivano tutte dalla natura, senza manipolazione alcuna da parte dell’uomo. È particolarmente indicato prima o immediatamente dopo uno sforzo fisico, perché aiuta a recuperare le energie utilizzate. È un valido aiuto anche per chi svolge attività che impiegano sforzi mentali, quindi per gli studenti, per chi lavora, perché aiuta il sistema nervoso e il cervello migliorando e controllando efficienza mentale. Anche per le persone deperite o malate e soprattutto per gli inappetenti il miele è di grande aiuto grazie alle sue proprietà energetiche. È invece controindicato in chi soffre di diabete data l’alta concentrazione di zuccheri e per chi deve seguire una dieta ipocalorica, in quanto contiene 320 Kcal per 100 grammi di prodotto.
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castagno, agrumi e millefiori primaverile-estivo. Il che si tradurrà in un aumento dei prezzi d'acquisto che si attesterà tra il 20 e il 30 per cento. Dolenti note anche su molti mercati internazionali: al raccolto per il miele di eucalipto in Australia addirittura vicino allo zero, fanno riscontro il Sud America (-50%), la Spagna (-40%) e il -60% per l'acacia in Europa dell'Est. I provvedimenti richiesti da Conapi, Fai e Unaapi non puntano però a tutelare solo il mercato, un comparto che vale, indotto compreso, tra i 57 e i 62 milioni di euro e nel quale operano 40mila apicoltori e 12mila produttori apistici, ma tutti i cittadini visto che l’ape, con la sua diffusione e la sua attività di bottinatrice, è la migliore sentinella del nostro ambiente.
bacche Rosa canina
BIODIVERSITÀ
Ma quanto sono buone le
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acche, bacche, bacche. D’autunno molte piante si riempiono di bacche colorate, dalle forme diverse e spesso anche buone da magiare. Oltre ai classici frutti di bosco ci sono molte piante che producono bacche commestibili, un tempo consumate dai nostri progenitori, sia in Europa, sia in altri continenti; alcune di queste piante trovano ancora posto nei nostri giardini, ma generalmente solo gli animali si cibano dei loro frutti, che spesso vengono prodotti in grande quantità. Ecco le piante che abbiamo scelto da piantare in giardino.
AMELANCHIER: anche detto pero corvino, produce piccole mele, scure a maturazione, che hanno sapore dolce, e consistenza leggermente farinosa. BIANCOSPINO: produce piccole bacche rossastre, utilizzate per preparare prevalentemente marmellate, ma anche per liquori e bevande dal gusto asprigno. CORBEZZOLO: da tempo immemore consumato nella nostra penisola. I romani lo chiamavano unum edo, ovvero “ne mangio uno solo”; per lungo tempo le credenze popolari attribuivano questo nome a una ipotetica tossicità dei frutti, che si diceva potessero essere consumati soltanto in piccole quantità. In effetti, i frutti del corbezzolo non sono tossici, ma i romani non li trovavano sufficientemente gustosi da mangiarne più di uno. I corbezzoli sono molto gustosi e dolci, vengono utilizzati crudi, oppure per preparare marmellate e gelatine. CORNIOLO: anche il Cornus mas produce piccoli frutti rossi, hanno sapore aspro, ma si possono utilizzare per confetture e salse. COTONEASTER: come la Pyracanta produce piccoli frutti rossi o arancioni, commestibili, dal sapore dolce; venivano consumati un tempo, quando le tavole non erano imbandite di leccornie come ai giorni nostri. FITOLACCA: i frutti scuri vengono utilizzati dall'industria per produrre coloranti alimentari, con essi si possono preparare marmellate e gelatine. ROSA CANINA: ancora oggi le bacche di questa pianta sono molto utilizzate per preparare tisane. Le nostre nonne confezionavano un'ottima marmellata di rosa canina, dal sapore asprigno, molto profumata. SAMBUCO: i frutti del sambuco sono tossici se non perfettamente maturi, si possono impiegare, a maturazione completa, nella preparazione di confetture dalle proprietà lassative. SORBO: le bacche del sorbo si consumano prevalentemente in confettura, si possono utilizzare anche nella preparazione di liquori. TASSO: è una pianta molto velenosa, in tutte le sue parti; è commestibile solo la polpa che circonda i semi, gli arilli. Un tempo si mangiavano i frutti del tasso, evitando di masticarne i pericolosi semi.
Un tempo molto usate per l’alimentazione di tutti i giorni, potrebbero trovare nuovo spazio in giardino. E in tavola di CARMEN ANTONA disegni FRANCA DEGHI
Corbezzolo
Biancospino
Sambuco
Sorbo
Tasso
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LA VISITA
Le meraviglie di Murabilia A Lucca va in mostra la biodiversità: nuove risorse per il futuro dei giardini, riscoprendo il passato di ELENA ACCATI foto di MIMMA PALLAVICINI
Vista panoramica delle mura e dell’esposizione.
Esposizione di agrumi.
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a Nord a Sud, nel nostro Paese sono assai numerose le mostre destinate ad alberi, arbusti, fiori e a quanto può essere utile per il giardinaggio. Tuttavia ben poche possono competere con Murabilia per ricchezza di espositori, qualità e varietà di materiale, e soprattutto per l’attenzione ai contenuti scientifici: anche per questo la manifestazione conta un grande numero di visitatori ed è conosciuta a livello internazionale. Contribuisce al fascino dell’esposizione il luogo in cui è dislocata, le superbe mura della città di Lucca, che quest’anno festeggiano il cinquecentesimo anno di fondazione: si tratta di un luogo unico in cui ammirare con calma e piacere i vari stand accuratamente distribuiti, inseriti all’ombra di alberi imponenti, ultrasecolari, in un contesto verde perfettamente curato che si affaccia sul ricco Orto Botanico istituito nel 1820 da Maria Luisa di Borbone. La proposta culturale di quest’anno è stata la biodiversità, declinata nei suoi diversi aspetti, e con una particolare attenzione al recupero delle vecchie varietà: sono state allestite mostre tematiche sui cereali, in particolare il riso, su ortaggi e frutta, sono state organizzate conferenze, e presentate rassegne di nuovi libri. Il tutto accompagnato da un prezioso catalogo e da un volume, “Piante cibo del Mondo”:
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un omaggio in sette storie sul ruolo della cultura agronomica e gastronomica, entrambi opera di Mimma Pallavicini, nota scrittrice e giornalista specializzata sui temi dell’orticoltura e del giardinaggio, anima da anni della manifestazione.
ERBE ED ERBACEE, LA GIOIA DEL GIARDINIERE
LINK UTILI » » » »
murabilia.com phytotrend.it lumen.fr mgarboricoltura.com
Bellissime le erbe come la sontuosa Elegia capensis, una Restionacea, e le graminacee ornamentali come Calamagrostis, Pennisetum, Stipa, nota anche come “Erba delle fate”, Carex, Festuca, Eragrostis, Miscanthus, presenti in tantissime cultivar. Eleganti, morbide e flessuose, ricche di forme, di movimento, di colori, variabili in altezza da 15-20 cm fino al 3-4 metri, offrono scenografie particolari e suggestive in tutti i periodi dell’anno. Rivestono importanza sempre maggiore sia nel giardino, sia nel verde pubblico, per la loro semplicità di coltivazione e la resistenza anche a condizioni climatiche e di terreno poco favorevoli. Versatili e dinamiche sono pure le erbacee perenni, che fanno la gioia del giardiniere perché non lo costringono a lavori onerosi. In questo gruppo vanno citate quelle esposte da Livio Piumatto, adatte in particolare alle condizioni di montagna, la superba collezione di Echinacee di Susigarden di
Aiello nel Friuli, le Heuchere e le Hosta e tante piante insolite reperibili presso Vivaio Baradel di Lomazzo (CO), gli Aster come gli Ericoides, apprezzati per la leggerezza e la raffinatezza della fioritura, l’Erigeron karvinskianus, una graziosa palla di margherite gioiose che non crea difficoltà e che, una volta insediate, vivranno per molti anni, la Lychnis coronaria “Alba” con fogliame grigio e fioritura bianca de Il Giardino Vivace di Didier Berruyer e campanule, gaure, salvie di Fenix Floricoltura di Besana Brianza (MB). Come già aveva insegnato il famoso paesaggista inglese Repton, nessun giardino è completo senza le rose. A Murabilia abbiamo ammirato le cultivar ricche di bacche presentate da MondoRose, le rampicanti di Cipriani Piante, le piante a fiore piccolissimo come nelle varietà esposte da Saverio Biagini di Pistoia, il ricco assortimento di varietà anche per il fiore reciso e per il vaso di Sauro Lari di Capezzano Pianori (Lu).
TRA BORGHI E CASTELLI LA SAGRA DELLA CAROTA DI AARAU Aarau è situata ai piedi dei contrafforti orientali del Giura, al centro del triangolo formato dalle grandi città di Zurigo, Basilea e Lucerna. La sua posizione centrale veniva già apprezzata nelle epoche passate e per questa ragione nel 1798 essa è anche stata per pochi mesi la prima capitale della Svizzera. Il primo Parlamento della Svizzera venne proprio stato costruito qui. I numerosi tetti a capanna dipinti, la maggior parte dei quali risale al XVI
PIÙ ALBERI DA FRUTTO Gli arbusti, piante adatte a conferire la struttura al giardino, erano presenti in grande numero. Pregiate soprattutto le collezioni di ortensie antiche e moderne e da collezione: circa quattrocento specie, tra cui “Miss Saori”, giudicata pianta dell’anno a Chelsea, esposte da Tara Vivai di Bolsena e da Borgioli di Firenze; da notare anche le peonie arbustive e erbacee di Tropeal, il cui vivaio ha sede ad Aprilia (LT). L’albero da frutto entra sempre più a fare parte del giardino, specialmente se si ha la possibilità di scegliere tra le varietà di frutti antichi, come quelli esposti da Belfiore di Lastra a Signa (Fi), da Omezzoli di Riva del Garda, da Frutticoltura Orvieto. Su questo argomento è stato presentato il libro ‘Il Giardino dei Frutti Perduti’ edito da L’Artistica di Savigliano, che raccoglie 170 tavole a colori di frutti ormai quasi completamente scomparsi o in via di recupero grazie ad alcuni interessanti progetti di ricerca. Sono molti gli argomenti che a Murabilia hanno trovato spazio, e di cui ancora sarebbe interessante parlare: la valorizzazione dell’artigianato tramandato di padre in figlio in alcune aziende produttrici di cesti, vasi, ceramiche, porcellane, dimostrando originalità e creatività. Oppure la lotta alle malattie degli alberi, le consulenze fitopatologiche, la rigenerazione di apparati radicali, il miglioramento della fertilità del suolo. L’appuntamento, da non perdere, è per il prossimo anno, dal 4 al 6 settembre 2015.
I visitatori di Murabilia 2014.
secolo, periodo in cui la città era in piena espansione, sono una caratteristica del centro storico di Aarau. La città moderna denota a sua volta l’interesse per le belle arti: il Museo dell’Arte, la cui costruzione è stata ampliata dai famosi architetti Herzog & de Meuron, apre nuovi orizzonti in materia di architettura e di esposizioni d’arte. Il Museo di Storia Naturale “Naturama” non assomiglia affatto a un museo: gli animali, le piante, i coinvolgenti filmati mostrano le interazioni e i campi di tensione esistenti tra la natura e l’uomo in Argovia. Il parco faunistico di Roggenhausen ospita animali selvaggi nel loro habitat naturale e un sentiero didattico. I sentieri per passeggiate e le piste ciclabili lungo l’Aar, come pure i versanti del Giura invitano a trascorrere delle vacanze attive. Gli abitanti di Aargau sanno creare l’atmosfera giusta quando si annuncia una delle feste locali, come il corteo del “Maienzug” in luglio, la festa del “Bachfischet” o il “Rüeblimärt” (mercato delle carote) il prossimo 5 novembre. Il cantone di Argovia vanta un folto numero di castelli, alcuni dei quali rientrano tra i più impressionanti della Svizzera come quello di Lenzbourg, il castello di Hallwyl circondato da fossati o il castello di Habsbourg – feudo di questa famosa dinastia dal X secolo.
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IN GIARDINO
Fioriranno a PRIMAVERA Ăˆ tempo di piantare i bulbi, che tra qualche mese torneranno a sbocciare con forme insolite, colori sgargianti e spiccate screziature di FILIPPO TERRAGNI
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VARIETÀ DI TENDENZA » Hyacinthus 'City of Bradford' » Tulipa 'Candy Prince®' » Hippeastrum 'Limona' » Muscari armeniacum 'Lady Blue' » Hyacinthus 'China Pink' » Galanthus nivalis » Muscari armeniacum 'Christmas Pearl'
Fiori preziosi, freschi ed eleganti dal profumo magico e avvolgente
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IN GIARDINO
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assione, allegria e spontaneità. Delicatezza romanticismo e stravaganza. La Primavera tornerà presto, in uno di quei giorni di marzo, ancora un po’ infreddoliti ed è proprio in uno di quei giorni che torneranno a spuntare e fiorire le nostre bulbose. E così, le emozioni che ci coinvolgeranno con il suo arrivo saranno sempre forti e incalzanti, rappresenteranno il motore delle nostre giornate e l’essenza della nostra personalità. I bulbi da fiore primaverile che vanno piantanti in questo periodo, con i loro colori e con le loro infinite varietà creeranno un ambiente allegro, rilassante o romantico a seconda dei momenti e delle occasioni. Renderanno unico e speciale ogni momento dell’anno. Tulipani, narcisi e giacinti diventeranno un dolce regalo per gli appuntamenti importanti come San Valentino, la Pasqua, la Festa della Mamma e una sorpresa romantica per tutti gli altri giorni dell’anno. I bulbi da fiore da fiore sono messaggeri di eleganza e bellezza e ravvivano l’atmosfera del giardino e degli interni con toni brillanti e lucenti della primavera. Poi, nella bella stagione, basterà recidere i fiori al mattino o nel tardo pomeriggio e immergerli in un vaso colmo di acqua fresca. Dopo averli disposti, tenere il vaso in un luogo fresco, lontano da fonti di calore e da correnti d’aria. A questo punto, basterà godere del colore e del profumo dei fiori e lasciarsi trasportare dalle proprie emozioni… Ma ci vorrà ancora qualche mese. Ora dobbiamo pensare a piantare i bulbi e aspettare che la natura faccia, come sempre, il suo corso.
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IN GIARDINO
Tessiture fragranti
Uno spazio verde caratterizzato da linee geometriche che si intrecciano formando percorsi e stanze all’aperto. Ecco il progetto
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testo e progetto di ANNA PIUSSI
n percorso invitante attraverso bordure miste ricche di erbacee perenni, graminacee, e nuvole di infiorescenze in primo piano su un fondale di siepi dalla geometria precisa, porta a una stanza aperta al cielo, centrale su uno specchio d’acqua che riflette una scultura. Il crescendo di pareti verdi di essenze diverse, alcune dalla fioritura profumata, crea intimità senza chiudere la vista, così che dalle sedute sul terrazzo e lungo il percorso è possibile contemplare l’alternarsi di larghi del verde tutto attorno. Un’alta alberatura segue un percorso alternativo, nascosto dalle siepi, e ombreggia una seduta. Questo giardino di ispirazione modernista utilizza
le diagonali per dilatare lo spazio e renderlo dinamico, pur formando angoli intimi e raccolti. Ecco perché il progetto prende il nome di Tessiture: le linee geometriche del disegno si intrecciano a formare percorsi e stanze all’aria aperta. È ispirato dal Phormium, uno dei protagonisti del giardino, utlilizzato dai Maori per tessere. Texture: come le stoffe e la loro consistenza, aspetti che vengono ripresi nel giardino attraverso un’esperienza tattile, grazie all’utilizzo di siepi con una struttura solida, alternate a graminacee dalle forme vaporose. E poi l’odore, con fragranze ricercate: un senso celebrato con piante dalle foglie o fiori profumati, in grado di catturare i profumi in stanze all’aria aperta dove sedersi. Anna Piussi nel progetto di questo giardino ha scelto piante dalla forma e dal fogliame importante, creando uno spazio verde che sia interessante in
Il progetto prevede la realizzazione di un giardino di circa 190 metri quadrati, con l’inserimento di piante ad alto fusto, siepi, piante perenni e dettagli di alta finitura.
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Giardino con una forte ossatura formale e piante che contrastano con lo sfondo.
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I TRATTI DISTINTIVI » Bordure miste ricche di erbacee perenni e graminacee » Siepi dalla geometria precisa » Alternanza tra siepi e graminacee » Percorsi con molte vedute » Intimità senza chiudere la vista » Linee del progetto che ricordano trame dei tessuti » Giardino con una forte ossatura formale
ANNA PIUSSI
LE PIANTE
Fragranze ricercate in grado di catturare i profumi in stanze all’aria aperta
» Anna Piussi, garden designer e storica di giardini, progetta, scrive e insegna corsi sull’argomento. Fiorentina di nascita, si è laureata in Storia dell’Arte a New York University e poi a Oxford University. Ha conseguito qualifiche professionali in giardinaggio e come Garden Designer in Inghilterra. Anna è Pre-Registered Member della Society of Garden Designers, UK. Vive in Toscana dove ha un giardino in cui sperimenta soluzioni xerofile e coltiva un orto ornamentale. Ha partecipato alle ultime due edizioni di Orticolario, vincendo il primo premio per miglior giardino nel 2012. Nel 2013 ha partecipato alla centesima edizione del Chelsea Flower Show a Londra, con Passerotti Piussi Gardens, dove il “Sonic Pangea Garden” ha vinto la medaglia di Bronzo. Anna ha progettato orti, tetti verdi, bordure miste e giardini in Inghilterra, Italia, Francia e Uk. Scrive di giardini nel suo editoriale sulla rivista italiana GreenUp, e per varie pubblicazioni di lingua inglese. Insegna Storia dei Giardino per il semestre estivo di New York University a Villa La Pietra, a Firenze. (in-giardino.it)
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Anemone japonica (Rosa semplice) Aster “cielo stellato” Aster novi-angli “Septemberubin” Aster novi-belgi “Autumn Rose” Aster novi-belgi “Royal Ruby” Calamagnostis x acutiflora “Karl foerster” Carex testacea Cosmos atrosanguineus “Black Bidens” Erigeron karvinksianus Equisetum hyemalis Heuchera “Electra” Heuchera micrantha “Palace Purple” Heuchera sanguinea ‘Leuchtkafer” Knautia (arvensis o macedonica) Miscanthus sinensis “Morning light” Muhlenbergia capillaris (White cloud o Regal mist) Panicum virgatum “Dacotah” (o Shenanadoah) Pennisetum mexicanum “Red button” Persicaria amplexicaulis “Firetail o Blackfbird” Persicaria virginiana filiformis Phormium cookianum “Black adder” Phormium sundowner Phormium tenax purpureum o “All-Black” Phormium tenax variegatum Sedum hibridum “matrona” Stipa tenuissima
SIEPI Ilex crenata Osmanthus fragrans aurantiacus Eleagnus ebbingei
ALBERI Zelkowia
tutte le stagioni e non dipenda da solo dalle fioriture per colore e interesse. Queste sono le linee guida dei giardini contemporanei internazionali, di cui Andrew Wilson è un grande interprete, un’estetica che nasce dalla scuola modernista ma ecologica di Mien Ruys. Un giardino con una forte ossatura formale, ma piante che contrastano con lo sfondo di siepi e lo alleggeriscono con veli di infiorescenze e forme mobili. Il design del giardino ha una forte impronta geometrica e linee diagonali che dinamizzano lo spazio, creando un percorso con molte vedute, pur creando angoli racchiusi per sedersi. Il progetto prevede la realizzazione di un giardino di circa 190 metri quadrati, con l’inserimento di piante ad alto fusto, siepi, piante perenni e dettagli di alta finitura, come una terrazza in decking e un laghetto. Tessiture, fragranze, sfumature e dettagli che diventeranno unici nelle nuove forme di questo giardino.
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Affrontare i primi freddi con tanto colore! Questa la nuova proposta di Bama che lancia le nuove FIORIERE NATURA e i nuovi VASI TERRA in mille tinte e pieni d vita. Adatti per interno e per esterno, dal design nuovo e attraente, sono prodotti con la tecnica a immersione e con materiali atossici e completamente riciclabili.
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IN GIARDINO
Spazi in miniatu
Piccoli giardini dove tutto convive in una scala geometrica perfetta. Quasi da invidiare a cura di FILIPPO TERRAGNI
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terrarrium sono dei contenitori in vetro trasparente, generalmente chiusi, dove possono essere coltivate diverse specie di piccole piante. All’interno dei vasi si crea un microclima differente rispetto a quello degli ambienti dove sono collocati, questo favorisce la crescita delle piante, garantendone la corretta umidità e quantità di luce. L’uso di contenitori in vetro trasparente adatti alla coltivazione di piccole piante sembra risalire già alla civiltà greca. L’invenzione vera e propria del Terrarium è attribuita a un fisico inglese del XIX secolo, il dottor Ward, grande appassionato di piante. Questi, quasi per caso, conducendo alcuni esperimenti, si accorse della facilità delle piccole felci di crescere propagarsi in una
TANTI SOGGETTI
ra
bottiglia di vetro chiusa e della pochissima manutenzione e idratazione richiesta da queste piante per sopravvivere. Pubblicò in seguito il libro Growth of plants in closely glazed cases, considerato una pietra miliare di questo fantastico sistema colturale. La scoperta fu importantissima per i tempi, poiché permise di trasportare alcune specie di piante dalle colonie fino all’Europa, garantendo durante le lunghe fasi del trasporto un clima protetto. E deve essere stata questa storia dalle radici lontane che ha mosso la fantasia di Alfredo Cabrini, tanto da creare Terrarium Art, la nuova linea di vasi in vetro con muschi e miniature con soggetti originali, allegri ed eleganti. Muschi e miniature dentro contenitori trasparenti, sembrano
» Sport: calcio, ciclismo, nuoto, tennis, basket, volley, golf, equitazione, football americano, arrampicata, sci e altri » Tempo libero: escursionisti in montagna o bagnanti sulle rive di un lago, pescatori sul torrente, famiglie al pic-nic » Serie romantica: matrimonio, innamorati che ballano o che corrono a bordo di uno scooter
appartenere a uno stesso piccolo mondo dove tutto convive in una scala geometrica perfetta. “Prepariamo i nostri terrarium artigianalmente, non in serie, ogni vaso è praticamente un pezzo unico e le miniature disponibili sono svariate”, racconta Alfredo. Dagli sport più diffusi come calcio, ciclismo, nuoto, tennis, basket, volley, golf, equitazione, football americano, arrampicata, sci e altri. Il tempo libero: escursionisti in montagna o bagnanti sulle rive di un lago, pescatori sul torrente, famiglie al pic-nic. Poi c’è la serie romantica dedicata al matrimonio, agli innamorati che ballano o che corrono a bordo di uno scooter. Oltre alle piante trovano spazio altri materiali naturali: ciottoli di marmo, sfagno, fibra di cocco, argilla e terricci specifici per il substrato. Insomma, un mondo in miniatura e protetto, quasi da invidiare.
DOVE TROVARLI? » Terrarium Art è un marchio di Hydrocoltura. È possibile visitare il TerrariumArt Shop: via Adige 6 20135 Milano Tel. 02 49480063 www.facebook. com/TerrariumArt
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IL SEGNALIBRO
La memoria e i fiori Il giardinaggio obbliga a un lavoro duro, però effimero, che solo le parole sanno trattenere. Per questo i giardinieri scrivono
Ballando sui tavoli Di Rita Paoli, collana Scrivere Verde, Maestri di Giardino Associazione Culturale, pagg. 108, € 9 “Ho vissuto molto e con molta intensità, sia per scelta che per incapacità. Non sono certo una scrittrice, ho solo raccontato delle cose come fanno gli anziani di fronte al fuoco, con un bicchiere di vino, parlando della loro gioventù”… Rita Paoli, famosa per la collezione di 350 ortensie del marchio fiorentino Paoli Borgioli, si racconta con semplicità e schiettezza. Attraverso i suoi incontri e le sue scoperte disegna per noi un quadro di cosa è stata la sua vita di vivaista “non tanto brava”, fino ai progetti di questi ultimi anni, perché “si può ricominciare a cinquantatrè anni”. Un racconto coinvolgente da cui emerge la personalità decisa e frizzante della protagonista. Parte del ricavato della vendita viene devoluto all’Associazione 365GiorniAlFemminile e al Centro Antiviolenza Liberetutte, di cui l’autrice fa parte.
Latino per Giardinieri Oltre 3.000 nomi di piante spiegati e raccontati Di Lorraine Harrison, Guido Tommasi Editore, pagg.224, € 24.90 Con l’aiuto di questo libro, ogni giardiniere potrà attingere alla ricchezza di informazioni che si cela dietro una nomenclatura latina: per esempio, il latino botanico suggerisce la provenienza di una pianta e quindi le condizioni ambientali più congeniali alla sua crescita. Alcune piante sono descritte nel dettaglio, mettendo in luce le caratteristiche fisiche e culturali che spiegano il nome che le contraddistingue, portando alla luce storie avvincenti e poco note. A completare il quadro, la narrazione delle avventure di importanti “cacciatori di piante” come Sir Joseph Banks e Alexander von Humboldt, che spiegano anche come le loro scoperte abbiano influenzato l’aspetto che hanno oggi i nostri giardini. L’edizione è molto elegante: la copertina telata, le pagine di carta pesante, le tavole disegnate e colorate con cura lo rendono un oggetto prezioso e gradevole al tatto e alla vista. Perfetto per un regalo.
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Camelie dell’Ottocento nel Verbano A cura di Elena Accati, direttore della Scuola di Specializzazione in “Parchi e Giardini” della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, unitamente alla Direzione regionale Sviluppo dell’Agricoltura. Pagg.261. Una raccolta di 100 cultivar di Camelia japonica quasi sconosciute, presenti in giardini di ville situate lungo il Verbano. L’intento è permettere a molti di accedere a una patrimonio finora di pochi, ma un altro scopo dichiarato è riproporle ai florovivaisti per ridurre onerose importazioni. Il testo si compone di una indispensabile ricerca storica, seguita da una rigorosa metodologia di campo per l’identificazione e la schedatura delle cultivar. Insieme a bellissime foto e tavole illustrate, le schede dettagliate restituiscono il lavoro di ricerca e raccolta dei diversi esemplari. Alcuni sono davvero meravigliosi, impossibile non farsi incantare.
Ortensie e idrangee – la storia, la varietà, la coltivazione Di Eva Boasso Ormezzano, L’Artistica Editrice, pagg. 175, € 28 Il libro ci porta alla scoperta delle ortensie e delle idrangee attraverso la storia della loro classificazione e a note botaniche e paleontologiche, che fanno luce sul grande successo in Europa di queste piante fin dal Seicento. Il capitolo sui metodi di coltivazione e di propagazione è frutto delle osservazioni dirette sulla collezione di oltre cento varietà e dal confronto con esperti ed agronomi. Una sezione a schede presenta cinquanta varietà descritte nel dettaglio, con un ricco apparato di immagini. Adatto a neofiti e ad appassionati del settore.
businessverde.com
Botanica Urbana – riconoscere le piante medicinali in città Di Fabrizio Zara, introduzione di Michele Serra, edizioni Aboca. Pagg. 103, € 5. “Le piante spontanee di città sono un mistero e sono un presagio” (dall’introduzione di Michele Serra). Questa piccola, agile guida è composta di schede descrittive corredate di fotografie. L’intento è risvegliare gli occhi di chi vive in città, recuperando il nome e le proprietà medicinali delle piante che crescono, irriducibili, fra il cemento delle nostre strade. Armati di curiosità e di voglia di sorprenderci, con occhi nuovi, e magari insieme ai bambini, che in questo sono più bravi di noi, possiamo vivere ogni passeggiata come un’avventura che ci farà scoprire e apprezzare i piccoli tesori nascosti nel grigio urbano.
ORA ON LINE
Eco Gardening for everyone Burgon & ball, Sheffield England, pagg. 95, £ 8.95 Pubblicato in inglese, il libro raccoglie i tanti modi per fare giardinaggio in modo ecosostenibile, con l’obiettivo di cambiare il mondo a partire dal proprio orticelllo. Si tratta di tecniche di semina, conservazione dell’acqua, attrezzi, conservazione della frutta e degli ortaggi, il rapporto con la fauna e la flora selvatica, le possibilità di riciclo, la produzione del compost, la riduzione delle componenti chimiche. Le foto sono molto belle e il design è accattivante. Il testo è organizzato in schemi che rendono più facile la lettura. Fra le pagine più interessanti: come trasformare le bottiglie di plastica in mini serre per le piantine dell’orto, come costruire una casetta per i pipistrelli, come eliminare le lumache senza usare veleni (non vi dico come si fa, scopritelo!).
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GREENUP
CAROSELLO/finale
ACCESE SFUMATURE
Tra le Surfinia® le novità sono da ricercare nei colori e fiori particolari come la Double Dark Pink, la Surfinia® Heavenly Blue, Surfinia® Velvet Blue, Surfinia® Bouquet Denim (nella foto). Sfumature accese e portamenti compatti per un tocco di colore. Di MOERHEIM.
FOGLIAME DECORATIVO
PANAMERICAN SEED - KIEFTSEED svilupppa da tempo prodotti di grande interesse come la Begonia Griffon (nella foto) sempre più conosciuta e i peperoncini ornamentali, come l’elegante Black Pearl, l’ecccentrico Medusa dai frutti a corno coloratissimi su fogliame scuro.
Per la prossima stagione Quest’estate sono state presentate dai maggiori ibridatori del mondo le ultime varietà in materia di fiori e piante. Eccone alcune in anteprima di MATTEO RAGNI
TUTTO DOPPIO
Gazania Gazebra Red è particolare per il colore dei fiori, ma anche per il fogliame variegato e il fiore con petali semi-doppio dal brillante colore rosso. Una doppia valenza ornamentale. Di PETER VAN DER PLASS.
CARICHE DI FIORI
Le begonie Boliviensis (Begonia boliviensis Santa Cruz® Sunset e Begonia x benariensis BIG) di BENARY restano tra i miei prodotti ideali dal punto di vista della coltura e risultato, assicurando coltivazione efficace e piante compatte e cariche di fiori.
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VERAMENTE PICCANTI
I nuovi peperoncini Chilly Chili sanno colorare anche le aiole più assolate, rendendo veramente “piccante” ogni ambientazione. Dello stesso ibridatore la varietà decorativa Red Missile: perfetti in aiuola e molto convincenti in vaso. Di PanAm.
Tutto dedicato agli gnomi
Bio
Calendario 2015
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