PER UN INVERNO DA VIVERE CON STILE
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1,00 EURO
INVERNO 35 / 2018
TRIMESTRALE NUMERO 35 | INVERNO 2018 - EDIZIONI LABORATORIO VERDE SRLS - © funnyhowflowersdothat.co.uk
GIARDINO
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ORTO
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CUCINA
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BIO
Tutorial: il vaso ghiacciato per la tua Stella di Natale
Porta a tavola i piatti delle tradizioni regionali
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Coloriamo l’inverno *
Con ciclamini, amaryllis, nandina… e molto di più!
Bio Agenda 2019
IL SAPORE DELLE AROMATICHE
Il 2019 sarà l'anno delle erbe aromatiche
RICHIEDI LA TUA COPIA AL TUO GARDEN CENTER DI FIDUCIA, oppure scrivi a info@laboratorioverde.net
Siamo arrivati alla 14a edizione della Bio Agenda di Edizioni Laboratorio Verde. Anche quest’anno le prenotazioni sono moltissime e fra gli appassionati si contano anche i primi collezionisti! La Bio Agenda viene distribuita in una rete di garden center, agrarie e negozi bio selezionati. Puoi già prenotare la tua copia!
Il 2019 sarà l'anno delle erbe aromatiche Coltivate negli orti, sul balcone oppure su un semplice davanzale, le aromatiche sono sempre più diffuse e piacciano a un pubblico trasversale, giovani compresi. Per questo abbiamo deciso di scoprirle insieme, pagina dopo pagina, nella Bio Agenda e nel Bio Calendario. Ci sarà spazio per la descrizione delle specie più diffuse e alcune più curiose, consigli sull’uso delle singole aromatiche e tante ricette da sperimentare in cucina.
Insomma un nuovo anno all'insegna dei profumi e dei saporI
e d i z io n i
Laboratorio
verde
io n i
Via Pasubio 16 - 21020 BREBBIA - Tel. 0332 989 211 info@laboratorioverde.net - www.laboratorioverde.net
Laboratorio
INVERNO 2018 / L’editoriale
I
l numero invernale di greenstyle che vi apprestate a sfogliare, o a leggere, è un numero importante, perché la fine di un ciclo è sempre un momento importante. Si preparano grandi cambiamenti, e come per la terra, gli alberi e i fiori, anche per noi le novità maturano nel silenzio e nel nascondimento di questa stagione in cui tutto sembra immobile, quasi morto. Proprio così! Guardando alle circostanze che stiamo vivendo, alla mia vita personale, al lavoro, ai bulbi di tulipano che ho interrato una settimana fa, mi accorgo che questa dinamica vale per la natura, ma anche per l’animo umano…e per le riviste come la nostra. Sembra tutto finito… e invece, è già in cammino qualcosa di nuovo. Vedremo in primavera cosa sboccerà. Spero che resterete piacevolmente sorpresi. Nel frattempo, permetteteci di farvi compagnia nella stagione più fredda, con il nostro stile: ci prendiamo cura dell’orto e del giardino operando alcuni semplici trattamenti, e nel resto del tempo, quello che passeremo in casa, circondiamoci comunque di verde e di bellezza. I protagonisti di questi mesi saranno i ciclamini, gli amaryllis, e le stelle di Natale: vi proponiamo Francesco Tozzi nuove varietà e i suggerimenti per il corretto mantenimento in casa. Non mancano i consigli per gli acquisti (mai assaggiato un panettone alla manna?), una proposta di design mixato alle tillandsia (lasciatemelo dire: wow), e le irrinunciabili ricette. Ma ci sono argomenti in più che non vi anticipo, per non togliervi il piacere della scoperta. Un’ultima cosa: è ora di chiedere al vostro garden center di fiducia, oppure direttamente alla nostra redazione, la vostra copia della bio agenda e del bio calendario, illustrati da Franca Deghi, che con questa edizione ci saluta e si ritira a godersi il meritato riposo. Quest’anno esploriamo il mondo delle aromatiche (io ho scelto la mia preferita. Ha un nome bellissimo: pimpinella!).
@Lab_Verde
Ci rivediamo in primavera! Intanto seguiteci su facebook e su instagram. Buon inverno, con greenstyle!
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N° 35 - Inverno 2018
Diretto da Francesco Tozzi - f.tozzi@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Marta Meggiolaro GRAFICA Daniela Francescon - daniela.francescon@gmail.com PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni - m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin - s.carlin@laboratorioverde.net SEGRETERIA E MEZZI Katiuscia Morello - k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net
Greenstyle periodico trimestrale, registrato presso il Tribunale di Busto Arsizio (VA) il 27/03/2007, n. 2. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Associata ad Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
Prezzo di copertina: 1,00 Euro
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SOMMARIO
SOMMARIO Numero 35 – Inverno 2018
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11 LE RUBRICHE Editoriale
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Notizie brevi
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Focus Stile botanico di Bianca Belfiore
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La visita 11 Il pane degli angeli si trova qui di Marta Meggiolaro Carosello style L’inverno è alle porte di Filippo Terragni In cucina Il sapore della tradizione di Felicita dell’Orto In cucina Bollicine aristocratiche di Mattia Conti
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24 Carosello speciale Natale Regali dal cuore verde di Costanza di Matteo
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Il segnalibro Letture per tutti di Marta Meggiolaro
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Il consiglio Neve? No problem di Filippo Tommaseo
PASSIONE VERDE Fai giardinaggio, starai meglio 18 di Francesco Tozzi L’Italia pianta per pianta di Filippo Terragni
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I ciclamini? Non stancano mai di Violaine Dubois
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Inver no. Com un s eme il m e animo ha bis io del lavo ro na ogno scosto di questa sta gione. (Giusepp eU ngaretti)
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36 42 44 INTERNO
ESTERNO
Imponente bellezza di Florindo Montecchi
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E se fossero curiose? di Filippo Terragni
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Effetto biofilia di Marta Meggiolaro
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10 alberi mangia smog di Costanza di Matteo
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Le proprietà delle aromatiche di Felicita dell’Orto
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Accendiamo la stagione di Matteo Ragni
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Tutorial: Bianco Natale 36 di Bianca Belfiore in collaborazione con Stars for Europe
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NOTIZIE BREVI
Kengo Kuma, “Kodama”. Credits: Giacomo Bianchi
Aiutaci a ricostruire!
avvenuta un’accelerazione improvvisa di questo processo naturale: la forza improvvisa della natura si è manifestata e ha compresso il tempo. Il bosco alle pendici sud del monte Armentera, nel quale si snodava il percorso ArteNatura, è stato abbattuto in pochi attimi dal vento, così come il giardino di Villa Strobele, che, dopo aver ospitato le prime edizioni di Arte Sella, dal 2017 era diventato uno spazio espositivo unico, dedicato al mondo dell’architettura internazionale. Nonostante il dolore nell’osservare la distruzione di anni di lavoro, una consapevolezza si è fatta strada lentamente. In un momento in cui un evento di tali dimensioni – non solo la Val di Sella, ma tutto l’arco alpino è stato flagellato dalla forza della pioggia e del vento – si impone che la riflessione sulla coesistenza tra uomo e natura in cui l’arte può e deve continuare ad esplorare strade inedite di coesistenza. È possibile aiutare concretamente la ricostruzione di Arte Sella effettuando una donazione con bonifico bancario: c/c bancario presso Cassa Rurale Valsugana e Tesino intestato ad Associazione Sostenitori di Arte Sella IBAN IT36W0810234401000041050846
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rte Sella da più di trent’anni è un laboratorio creativo unico in Italia e nel mondo, dove l’arte tesse un dialogo continuo con la natura sorprendente della Val di Sella, valle laterale della Valsugana, in Trentino. Centinaia di artisti internazionali si sono avvicendati nel corso del tempo. Le opere realizzate da questi artisti si caratterizzano, oltre che per la capacità di conservare una propria riconoscibile ma non estranea fisionomia, per una diversa disposizione rispetto al tempo. Alle tradizionali tre dimensioni della scultura, infatti, con l’arte nella natura, il tempo ha regalato una quarta dimensione all’arte: tempo dell’attesa e dell’ascolto prima, tempo della trasformazione poi. Il 29 ottobre 2018 è
Michele de Lucchi, “Dentro Fuori”. Credits: Giacomo Bianchi
A MANTOVA PER IL FUTURO (VERDE) DELLE CITTÀ Nel 2018 in Italia per la prima volta territorio agricolo e forestale pareggiano e raggiungono la quota di 12 milioni di ettari. Questo è solo un piccolo assaggio di ciò che è stato raccontato dal 27 novembre al 1 dicembre a Mantova. La città lombarda è stata la sede del primo Global Forum on Urban
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Forestry. Moltissimi gli incontri che si sono svolti in diverse parti della città, coinvolgendo professionisti del verde, appassionati, istituzioni, ricercatori e figure famose a livello internazionale, come l’architetto Boeri, autore del Bosco Verticale di Milano, per confrontarsi sulla condizione attuale delle nostre città e su
quali possano essere le strategie di intervento per aumentare il verde all’interno del tessuto urbano. L’argomento è stato sviluppato e approfondito sotto molteplici punti di vista; ad esempio, ampio spazio è stato dedicato agli effetti benefici che il verde ha sulle persone, al contributo che fornisce alla
STIHL ESTENDE LA GARANZIA La novantaduenne azienda tedesca ha in serbo un’altra sorpresa per i suoi clienti. Acquistando una motosega presso i Rivenditori Specializzati STIHL, si otterrà gratuitamente un’estensione di garanzia di un anno. La promozione è valida su tutti i modelli di
motoseghe, sia per i professionisti del settore sia per gli appassionati del verde che scelgono STIHL perché non vogliono rinunciare alla qualità del prodotto. L’iniziativa è valida dal 1 novembre fino al 31 dicembre 2018. Per saperne di più, visitate il sito www.stihl.it e presso i rivenditori.
PRESEPI AL LAGO Da sabato 8 dicembre a domenica 6 gennaio Villa del Balbianello, a Tremezzina, mette in mostra i nuovi presepi in Loggia Segrè e Loggia Durini. I presepi sono realizzati dall’Associazione Italiana Amici del Presepe rispettando i dettami della tradizionale arte presepiale napoletana con opere provenienti da importanti collezioni private. Saranno inoltre presenti un presepe ambientato a Tremezzina con rappresentazione di Villa del Balbianello e un’esposizione di presepi in carta dalle prime stampe di inizio Ottocento alle ultime di metà secolo scorso. Incastonata nello straordinario paesaggio del lago di Como, Villa del Balbianello sorge sulla penisola di Lavedo, immersa in una vegetazione lussureggiante con ripide pareti di roccia a picco sul lago. Unico nel suo genere è lo scenografico parco con i numerosi punti panoramici affacciati sul lago, progettato alla fine del XVIII secolo per voler del cardinale Durini. È possibile arrivare dal lago con taxiboat a pagamento, oppure a piedi da Lenno, attraverso un percorso in salita di circa un chilometro, percorribile in venti minuti, illuminato da lanterne e candele.
purificazione dell’aria, alla gestione delle acque e alla conservazione del suolo. Altrettanto importante lo spazio dedicato alla gestione delle risorse verdi da parte della Pubblica Amministrazione e da parte dei manutentori professionisti, che secondo la maggior parte dei relatori andrebbero guardate non come accessorio decorativo
delle città ma come vere e proprie infrastrutture che devono essere integrate e sviluppate insieme a tutte le altre. Un appuntamento che segna un passo di rilievo nella presa di consapevolezza da parte di diversi attori presenti sul territorio italiano, un passo che va nella direzione di un progressivo arricchimento del Belpaese.
Premiato il comune più fiorito d’Italia
P
omaretto, un centro montano che unisce la Valle Chisone con la Val Germanasca, nel Pinerolese, è il Comune più fiorito d’Italia. Il premio, assieme a tantissimi altri, è stato assegnato a Bologna, in occasione delle premiazioni dei Comuni fioriti all’interno di Eima International, da Asproflor, l’Associazione dei produttori florovivaisti. Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, patrocina da sei anni questa rete e crede nell’impegno delle Amministrazioni con le comunità nel rendere più belli e accoglienti piccoli e grandi Comuni: 182 quelli che hanno aderito all’edizione 2018. «A Bologna stamani è andata in scena l’Italia della vera grande bellezza, i Comuni che sono il tessuto connettivo del Paese - spiega Marco Bussone, Scorci del vecchio borgo di Pomaretto. Presidente nazionale Uncem - C’è tantissima montagna protagonista, con Comuni che trovano nelle fioriture e nella partecipazione dei cittadini un motivo di impegno e condivisione. E molti Comuni che dall’Italia vanno a prendere parte ai concorsi mondiali ed europei. Ringrazio Asproflor per l’impegno e la dedizione nel dare supporto e slancio agli Enti, con una rete che promuoviamo perché vogliamo possa crescere». Uncem ha premiato, con la targa dell’Associazione, il Comune di Varallo, capoluogo della Valsesia: ad assegnarla sono stati il Presidente Bussone e Flavio Cera, Sindaco di Bellegra e membro della Giunta nazionale Uncem. Nel pomeriggio di sabato, Bellegra aveva anche ottenuto un successo speciale, con l’elezione di Miss Comuni fioriti, proprio del centro laziale. I quattro fiori Oro del concorso nazionale sono stati assegnati a Pomaretto (TO), Comune guidato da Danilo Breusa (presente a Bologna con 50 concittadini) che quest’anno ha partecipato alla competizione mondiale “Communities in Bloom” e vinto quattro fiori d’argento. Pomaretto ospiterà la finale del 2019 del concorso, tra un anno esatto: la macchina organizzativa, con Asproflor, è già in movimento.
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FOCUS
Il tema della festa sarà al centro di uno spazio particolarmente sensibile alle antiche tradizioni e alle nuove tendenze. Anche le festività più tipiche saranno esplorate in modo moderno e ispirativo.
Stile botanico A Festivity, lo spazio di Homi dedicato al Natale, andranno in scena le ultime tendenze per l’allestimento durante le feste. Largo al verde di BIANCA BELFIORE
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OMI, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano, torna a gennaio con una nuova edizione ricca di stimoli e novità, confermando un format che coniuga elementi di tradizione e innovazione ed offre numerosi spunti
Non mancheranno idee e suggestioni che raccontano i trend più recenti, dal sempre più diffuso Halloween fino ai compleanni a tema, senza dimenticare le feste dedicate alle stagioni, come i party di primavera e di inizio estate.
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d’ispirazione e riflessione. Un layout sempre accattivante consente di vivere la manifestazione a 360°, attraverso una formula espositiva che, anche in questa nona edizione, propone aree dedicate alla sperimentazione e focus su tendenze e abitudini sempre più diffuse.
Decorazioni e accessori per la casa da interno ed esterno, oggettistica da regalo e da ufficio, articoli per le cerimonie e ricorrenze: Homi offre la possibilità di scoprire - partendo dagli articoli e dai temi più vicini al proprio interesse - nuove possibili commistioni e nuove tendenze.
Tra le numerose aree tematiche del Salone torna a Gennaio Festivity, l’ampio spazio dedicato alle festività e alle occasioni speciali da celebrare stupirà con la sua vasta scelta di costumi a tema, decorazioni, luminarie e articoli dedicati.
SAVE THE DATE HOMI Salone degli Stili di Vita Fieramilano (Rho) www.homimilano.com 25/28 gennaio 2018 23/27 gennaio: settore Festivity
LA VISITA
Il pane degli angeli si trova qui Un manipolo di coraggiosi siciliani ha sottratto all’oblio del tempo un luogo, un bosco e una tecnica artigianale. Parliamo della manna siciliana
L
di MARTA MEGGIOLARO
a storia che vi raccontiamo si svolge nel di miele di rugiada, nelle Sacre Scritture veniva Parco delle Madonie, un suggestivo definita pane degli angeli; etimologicamente, il comprensorio verde a circa suo nome deriva dall’aramaico “Mân 90 chilometri da Palermo, una Hu?” (“cosa è?”), ovvero la domanda “Ci vuole bellezza ancora incontaminata che secondo la Bibbia gli ebrei, in fuga per fare la e per questo protetta e custodita gelodall’Egitto attraverso il deserto, rivolsero a samente. Castelbuono e Pollina sono Mosè quando videro piovere dal cielo un - rispose cibo sconosciuto, inviato loro da Dio per due comuni che si trovano all’interno di questo parco, in cui hanno sede quattro il priore - Essa è figlia sfamarli: “Era come seme di coriandolo, cooperative di ntaccaluori, cioè produtbianco e aveva il gusto di schiacciata fatta tori di manna: La 50, Oasi, Nuova Alba e con il miele” (Esodo 16, 31). Utilizzata dell’ ” Il Girasole. Nel 2015 queste cooperative per secoli come dolcificante naturale a Giuseppina Torregrossa si mettono insieme e creano il Consorzio basso contenuto di glucosio e fruttosio, (Manna e miele, ferro e fuoco – Manna Madonita. Il consorzio opera come depurativo e digestivo, ma anche Mondadori, 2011) instancabilmente per far conoscere e come lassativo privo di controindicazioni, quindi per il rilancio della produzione della manna, oggi la manna sta guadagnandosi spazi sempre antica risorsa del contesto agrario della zona e che più importanti come prodotto di nicchia in ambito oggi rappresenta un unicum nel mondo. Insomma, gastronomico. Una dolce delizia per palati gourmet. ce l’abbiamo solo noi, proprio solo noi.
grazia manna.
amore.
DOLCIFICANTE NATURALE La manna, da sempre, racchiude in sé fascino e mistero. I greci e i romani la conoscevano col nome
NTACCALUORI DAL 1500
La manna è il prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e
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LA VISITA
Qui sotto, un mannarolo raccoglie il cannolo formato dalla manna; a destra, la tacca praticata nel frassino, da cui gocciola la manna.
sulle branche principali di alcune specie di frassino (del genere Fraxinus L) coltivate solo nel comprensorio Madonita. In Sicilia viene prodotta fin dalla seconda metà del 1500 con tecniche e tradizioni tramandate gelosamente di padre in figlio. A partire dal secondo dopoguerra, però, la coltivazione di frassini da manna ha subito un rapido declino, rimanendo relegata principalmente nelle superfici di Castelbuono e Pollina. Ed è proprio in questo ristretto triangolo di terra che il Consorzio conta oggi una base produttiva di circa 60 ettari, curati con passione dagli ultimi frassinicoltori (detti anche mannaroli o, in siciliano, ntaccaluori)
che contribuiscono a mantenere viva la coltura di questa risorsa che, così straordinaria nella sua unicità, ha rappresentato per secoli una leva portante dell’economia locale.
MUSEO A CIELO APERTO Oltre alle logiche e positive conseguenze per l’indotto del contesto agricolo, preservare l’antica arte della produzione della manna ha oggi una significativa valenza ambientale e culturale, perché contribuisce a preservare la bellezza incontaminata del territorio delle Madonie e a tutelare l’importanza naturalistica e paesaggistica dei frassineti. Per questo il Consorzio si impegna a sensibilizzare e a formare giovani agricoltori capaci di mantenere viva con entusiasmo questa secolare tradizione e dall’altro a diffondere una cultura della manna attraverso la partecipazione diretta a importanti eventi nazionali e internazionali. Fra i riconoscimenti ottenuti, ricordiamo che la manna naturale in cannolo prodotta dal Consorzio Manna Madonita è presidio SlowFood.
PER SAPERNE DI PIÙ Il Parco Nazionale delle Madonie è un paradiso verde che si estende per oltre 160 chilometri quadrati nel versante nord-ovest della Sicilia, a circa 90 chilometri da Palermo. Le sue vette sfiorano i duemila metri di
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altezza. Istituito nel 1989, comprende 15 comuni, piccoli centri seminascosti fra i boschi, ricchi di storia e costellati da castelli medievali e da vestigia romane. La presenza di alte cime e un clima caratterizzato da
inverni lunghi ed estati calde ma non afose, rendono quest’area estremamente variegata. Il parco ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane, alcune delle quali estremamente rare, come ad esempio
l’Abies nebrodensis in via di estinzione (se ne contano solo 29 esemplari). Il fascino delle Madonie è racchiuso in un mix naturale fatto di natura rigogliosa, di storia millenaria e di cultura contadina ancora viva. www.consorziomanna.it
CHE BUONO! Lanciato sul mercato nel 2013 e frutto dell’estro e della creatività del primo pasticcere Nicola Fiasconaro, Oro di Manna è un panettone con crema di manna spalmabile ricoperto di glassa bianca e da una colata di mannetti prodotto utilizzando materie prime nobili e naturali (miele, latte e panna). Nell’esclusivo prodotto le qualità benefiche della Manna si uniscono ai sapori autentici legati a un territorio ricco di tradizioni. Il gusto dolce degli ingredienti di primissima scelta, in primis il miele e la stessa Manna, permette di ridurre sensibilmente l’aggiunta di zuccheri raffinati, considerati tra le principali cause di patologie
quali l’obesità, il diabete e i problemi cardiovascolari. Segno distintivo di questo panettone, come di tutti gli altri prodotti da forno Fiasconaro, è la lievitazione naturale, un lento processo di fermentazione che dura ben 36 ore e che garantisce alla pasta una leggerezza e una fragranza ineguagliabili. Oro di Manna è venduto in confezione da 1 kg insieme ad un vasetto di crema da 180 gr.
DOLCE E SALUTARE La manna è un essudato zuccherino costituito prevalentemente da mannite, acidi organici, acqua, glucosio, fruttosio, mucillagini, resine e composti azotati; una composizione qualitativa e quantitativa molto complessa fortemente influenzata dalla zona di provenienza, dall’esposizione, dalle caratteristiche chimico fisiche del terreno, dall’età delle piante e dall’andamento stagionale. La sua complessa composizione le regala numerose qualità benefiche e gustative rendendola così un prodotto utilizzabile svariati settori. Può essere usata per la preparazione di dolci, torte e biscotti e può ridurre o sostituire del tutto gli altri zuccheri aggiunti, per questo sempre più spesso è raccomandata dalle direttive alimentari. La mannite (o D-Mannitolo), il suo componente principale, è un alcool incolore, inodore e di sapore zuccherino che, noto con il nome di “Zucchero di Manna”, può essere tollerato anche da soggetti diabetici. La manna è anche un blando purgante, privo di controindicazioni sia per gli adulti sia per i bambini. È inoltre efficace contro i parassiti intestinali. Gli oligoelementi di cui è ricca la rendono un’ottima sostanza detossinante. Grazie al suo potere emolliente, rinfrescante e cicatrizzante, infine, la manna viene utilizzata nelle formulazioni cosmetiche per pelli sensibili e in prodotti anti-età.
Panettone con cioccolato alla gianduia e con crema alla manna da spalmare, ricoperto da cioccolato bianco e mannetti. Confezionato a mano.
Il borgo di Castelbuono.
caratterizzati da elevate temperature, scarse escursioni termiche e bassa umidità dell’aria durante tutto il periodo di produzione (da fine giugno a metà settembre). Verso la seconda o terza decade di luglio, i mannaroli verificano lo stato di maturazione delle piante facendo piccole incisioni, secondo regole ben precise tramandate da generazione in generazione, sulla corteccia del frassino con una particolare roncola molto affilata e appuntita, detta mannalouru o cutiéddu à manna. Se dal taglio stilla la linfa, come una lacrima, la pianta è matura e si può procedere con le incisioni, o ‘ntacche, che devono essere energiche e precise. Da questi solchi sgorga un liquido ceruleo e amaro che, a contatto con l’aria, si rapprende rapidamente formando uno strato cristallino biancastro: la manna. Per raccoglierla i mannaroli inseriscono sotto l’incisione una piccola lamina d’acciaio a cui viene legato un filo di nailon lungo il quale, nei giorni successivi, la manna gocciola formando piccole stalattiti, i cosiddetti “cannoli” che, del tutto privi di impurità, sono molto pregiati sul mercato. La parte di linfa che si rapprende sul tronco viene raschiata e costituisce la “manna in rottame”, la qualità meno pregiata. Ogni due giorni, la manna viene raccolta nelle ore più calde della giornata, separata per qualità e posta ad asciugare (fase della “stinnitura”) in luoghi ben ventilati, all’ombra per le prime 24-36 ore e poi in pieno sole su appositi ripiani di legno (“ascicaturi” o “stinnituri”). Al riparo da pioggia o umidità notturna, la manna rimane a seccare per circa una settimana fino a raggiungere il corretto livello di umidità (9%). Viene infine conservata in contenitori adeguati, in ambienti secchi e al buio.
UN’ARTE ANTICA TRAMANDATA DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE I territori di Pollina e Castelbuono sono il luogo ideale per la coltivazione dei frassini da manna perché
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CAROSELLO STYLE
L’inverno è alle porte E noi siamo pronti a viverlo al meglio, con la giusta attrezzatura outdoor e i migliori accessori indoor di FILIPPO TERRAGNI
ALTA EFFICIENZA Perfetto esempio del design Palazzetti e della tecnologia Ecofire®: è Julie, una stufa ermetica di ultima generazione, ad aria, con struttura in acciaio, rivestimento in metallo laccato e portina in vetro con sistema di autopulizia. Può essere dotata di sistemi specifici che permettono di canalizzare l’aria su uno o più ambienti, migliorandone le performance. Il sistema di accensione Quick Start permette un innesco più rapido del pellet, riducendo il consumo elettrico.
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CAROSELLO STYLE
UNA PENNELLATA DI COLORE Si chiamano Brockytony e sono piccole sfere di substrato che danno alle piante indoor e outdoor un apporto di nutrienti, oltre ad aiutare il corretto drenaggio dell’acqua se posti sul fondo del vaso; sono anche un efficiente pacciamante e sono in grado di trattenere l’acqua in eccesso per rilasciarla gradualmente alla pianta. Naturali, ecologici, decorativi, sono disponibili in 12 colori in confezioni da due, cinque o dieci litri.
COMODA E SICURA Per potare e abbattere alberi di piccola e media grandezza, per preparare la legna da ardere e per accorciare o trinciare legname da costruzione: elettrosega a batteria GE-LC 18 Li Kit. Uno dei prodotti Einhell di punta, combinato alla qualità della barra e della catena OREGON. Dispone di un impianto di protezione da contraccolpi con freno catena meccanico. Il set comprende un caricabatteria rapido e una batteria Power X-Change, utilizzabile con tutti i prodotti della serie.
IGIENE PERFETTA MA-FRA ha studiato Pet Line Body, una linea specifica per l’igiene e la bellezza dei pet, composta da cinque shampoo adatti a cani, gatti o furetti, tutti dermatologicamente testati e pensati per rispondere a diverse esigenze: pelo lungo, pelo corto o pelo bianco. Tutti gli shampoo MA-FRA garantiscono una pulizia profonda e sono semplicissimi da usare.
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L’ELEGANZA È UN PARTICOLARE Con C-Smart Erba reinterpreta una forma primaria in chiave moderna e orientata come sempre a un’estetica che sia semplice ma anche ricercata. La facilità d’uso e la possibilità di inserimento in qualunque contesto fanno di C-Smart il particolare che può fare la differenza in un ambiente. Completo di sottovaso, fa parte della linea Roof, è disponibile in diverse misure e nei colori antracite, terracotta, tortora e mandorla.
ECOSISTEMA CASALINGO Plant Terrarium, disponibile in quattro misure diverse, è un set che comprende un vaso/bottiglia, un tappo in sughero, una forchettina telescopica e un cucchiaio telescopico che arrivano fino alla lunghezza di 59 centimetri. Come accessori sono disponibili un pennellino per la pulizia, un imbuto, un sacchetto di sassetti, un sacchetto di terriccio, una confezione di carboni attivi. Basta solo aggiungere le piante che si desidera coltivare. Di Esschert Design.
SAPORE DELICATO Anche in inverno la voglia di BBQ non si spegne e anzi, dà vita a menu raffinati da proporre durante le feste più amate dell’anno. Fra i prodotti che rendono felici i griller, Wraps da affumicatura di ciliegio: sottili lamine in legno di ciliegio naturale al 100% che conferiscono ai cibi un delicato gusto di affumicato.
PERFETTA PER I LAVORI DI CASA La motosega MSA 140 C-BQ fa parte della linea a batteria Compact di Stihl ed è pensata per la cura del verde e per semplici lavori artigianali. La scelta giusta ad esempio per ottenere legna per il camino. Leggera e dalla morbida impugnatura, garantisce prestazioni di taglio ottimali. La sostituzione della catena è veloce e comoda grazie al tendicatena rapido Stihl.
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PASSIONE VERDE
Fai giardinaggio, starai meglio La psicologa e psicoterapeuta Fanny Migliaccio spiega perché dedicarsi ad attività a contatto con la natura è benefico per il corpo e per la mente di FRANCESCO TOZZI in collaborazione con MANOMANO.IT
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econdo i dati di Coldiretti, il 63% degli italiani dedica il proprio tempo libero alle attività di giardinaggio, come la coltivazione di frutta e verdura nel proprio giardino o nel proprio balcone. ManoMano, il più grande e-commerce europeo di bricolage, ha interpellato la dottoressa Fanny Migliaccio, psicologa e psicoterapeuta, per far luce sui benefici individuali e sociali dell’orto e del giardinaggio.
RIPRENDERE IL CONTATTO CON NOI STESSI L’orticoltura e il giardinaggio sono ormai considerate vere e proprie attività terapeutiche e negli ultimi anni sono state riconosciute dagli esperti con i termini di garden therapy e ortoterapia. «Alla base della garden therapy e dell’ortoterapia c’è la teoria che l’essere umano si è evoluto imparando
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Garden therapy e ortoterapia si propongono di riavvicinare gli esseri umani al loro ambiente di origine, quello naturale.
il gioco, la manipolazione e l’apprendimento per imitazione e stimolazione».
EFFICACE PER AUMENTARE IL BENESSERE
Sempre più spesso il giardinaggio è proposto anche come attività didattica per la sua funzione educativa.
a vivere a contatto con la natura» questo il commento della dottoressa Migliaccio «Ecco perché coltivare una pianta, un frutto, un ortaggio, un fiore, ci fa sentire così bene, perché ci riconduce alla nostra essenza. Non è fondamentale avere centinaia di ettari da coltivare, basta anche un piccolo spazio, un orto urbano, un po’ di vasi in terrazza, per farci sentire meglio». Un’indagine di GFK condotta su 17 paesi dimostra che l’interesse per il giardinaggio è in costante crescita: oltre un terzo degli intervistati dichiara di occuparsi della cura dell’orto, del giardino o anche solo delle piante in balcone.
LARGO AI GIOVANI Lo studio dimostra altresì che non sono più solo gli anziani a praticare il giardinaggio, ma persone di differenti fasce di età e soprattutto e le famiglie con bambini: il 41% delle famiglie con bambini tra i 6 e i 12 anni adotta il giardinaggio come attività educativa e ricreativa. A questo proposito, la dottoressa Migliaccio approfondisce la funzione del giardinaggio in famiglia: «Quello che potrebbe apparire come un semplice modo per passare il tempo è in realtà qualcosa di molto più complesso: sono attività educative e ricreative da svolgere con i figli. Abituare da piccoli i bambini al contatto con la terra non può che essere positivo, sotto diversi punti di vista: li aiuta a scoprire e a capire meglio la natura, li aiuta a rilassarsi e li aiuta a respirare aria pulita. Il giardinaggio unisce a tutto questo l’aspetto rilassante e didattico, attraverso
Ma non si tratta solo di questo. In una società iperattiva, alienante e in continuo movimento, il senso di malessere generalizzato e alcune malattie psichiche stanno aumentando in modo preoccupante. Ecco che anche in questo caso, come spiega la dottoressa, «L’ortoterapia e la garden therapy possono essere utilizzate in una vasta gamma di trattamenti riabilitativi personali e di comunità. Fare giardinaggio, occuparsi di piante e spazi verdi, aiuta a migliorare la memoria, le capacità cognitive, la socializzazione. La natura e i suoi ORTOTERAPIA: TUTTI I BENEFICI elementi svolgono una 1. Riconduce le persone all’essenza funzione riabilitativa 2. Fa scoprire e a capire la natura procurandoci benessere 3. Rilassa ed equilibrio, in quanto 4. Fa respirare aria pulita 5. Migliora la memoria attività finalizzate a fa6. Potenzia le capacità cognitive vorire il contatto con le 7. Favorisce la socializzazione piante per acquisirne gli 8. Combatte la depressione effetti benefici. L’orto9. Combatte la tossicodipendenza 10. Combatte il senso di isolamento e terapia e il giardinaggio di inutilità sono utili per combattere 11. Combatte la vecchiaia e la la depressione, la tossicosolitudine degli anziani dipendenza, il senso di 12. Sostiene chi soffre di disabilità intellettive e fisiche 13. Favorisce il dare tempo a sé stessi 14. Aumenta l’autostima e la sicurezza 15. Coltiva la tolleranza e la pazienza di fronte alle frustrazioni
Non è necessario avere grandi appezzamenti di terreno per ricevere benefici, basta anche dedicarsi alla coltivazione in vaso.
piccolo spazio sul proprio balcone per “staccare” dal caos quotidiano e ritrovare del tempo per sé stessi È sufficiente anche un
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PASSIONE VERDE Fra i benefici del giardinaggio, il fatto che aiuta a combattere la vecchiaia e la solitudine.
Ecco perché isolamento e di inutilità personale, la vecchiaia e la solitudine degli anziani; sono anche in grado di dare un sostegno a persone che soffrono di disabilità intellettive o gravi patologie come autismo, stati paranoici, handicap fisici e così via. Intendiamoci però, il verde non è un farmaco, è un complemento della cura”.
coltivare
una pianta, un frutto,
orticello, offre dei grandi vantaggi dal punto di vista psicologico e fisico. un ortaggio, un fiore, ci Queste attività permettono infatti di fa così , aumentare l’autostima e la sicurezza di sé, nonché la tolleranza e la perché ci riconduce alla pazienza di fronte alle frustrazioni. Quando ci si occupa di piante viventi nostra che crescono, si incontrano svariati problemi, nonostante si prendano Il 41% delle tutte le precauzioni. Le malattie, gli insetti, le erbe famiglie con bambini, infestanti creano danni ed il maltempo complica intervistate da SCUOLA DI VITA ulteriormente la situazione. Imparare a sopportare GFK, dichiara Non è necessario avere un grande giardino per di dedicarsi al le inevitabili frustrazioni nel giardinaggio può aiugardening: un trarre i benefici della terra: è sufficiente anche un fenomeno in tare ad accettare meglio quelle che si presentano piccolo spazio sul proprio balcone per “staccare” crescita. nella vita quotidiana». dal caos quotidiano e ritrovare del tempo per sé stessi. «In questa società dove bisogna essere sempre connessi con gli altri» prosegue la dottoressa Migliaccio, «stare da soli rubando del tempo per sé stessi, dedicandosi alla cura del proprio
sentire
bene
essenza
Imparare a sopportare
frustrazioni nel giardinaggio può aiutare ad accettare meglio quelle che si presentano nella vita
le inevitabili
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foto servizio fotolia.com
quotidiana
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PASSIONE VERDE
VENETO
Saxifraga berica (Bég.) D.A.Webb (Sassifraga dei Berici), una pianta erbacea a fiori bianchi, endemica del Veneto.
VALLE D’AOSTA
Astragalus alopecurus Pall. (Astragalo maggiore): una vistosa erba a fiori gialli, presente in Italia soltanto in Valle d’Aosta.
Campanula isophylla Moretti (Campanula di Capo Noli), una vistosa campanula rupicola, con areale limitato alla sola area di Capo Noli in Liguria.
PIEMONTE
Saxifraga florulenta Moretti (Sassifraga dell’Argentera), una bellissima pianta erbacea rupicola a fiori rosa, endemica delle Alpi occidentali e presente in Italia soltanto in Piemonte.
LIGURIA
EMILIAROMAGNA
Primula apennina Widmer (Primula appenninica) è una graziosa primula a fiori rosa, endemica dei crinali rocciosi dell’Appennino settentrionale, nei territori del Parco Nazionale dell’Appennino ToscoEmiliano.
UMBRIA
Ionopsidium savianum (Caruel) Arcang. (Bivonea di Savi), una piccolissima piantina a fiori bianchi, presente in Italia soltanto in Umbria, Lazio e Toscana.
Acer cappadocicum Gled. subsp. lobelii (Ten.) A.E.Murray (Acero di l’Obel), un albero endemico dell’Italia centro-meridionale, particolarmente frequente nelle foreste del Molise.
LOMBARDIA
Silene elisabethae Jan (Silene di Elisabetta): bellissima pianta erbacea a fiori fucsia, endemica di un’area a cavallo tra Lombardia e TrentinoAlto Adige.
PER APPROFONDIRE Il portale della Flora d’Italia www.dryades.units.it/floritaly
MOLISE
TOSCANA
Crocus etruscus Parl. (Zafferano etrusco), una graziosa pianta erbacea a fioritura precoce, presente anche in Emilia-Romagna e Umbria, ma con la maggior parte del suo areale che ricade in Toscana.
SARDEGNA
Ribes sardoum Martelli (Ribes sardo). Si tratta di un piccolo arbusto con frutti rossi, endemico della Sardegna.
L’Italia pianta per pianta Elette le piante simbolo delle venti regioni italiane, grazie alla Società Botanica Italiana e al voto di cinquecento fra appassionati ed esperti di FILIPPO TERRAGNI
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TRENTINOALTO ADIGE
FRIULI VENEZIA GIULIA
Armeria helodes F.Martini & Poldini (Spillone palustre), una pianta erbacea a fiori rosa, endemica della regione, dove cresce nell’area delle risorgive.
LAZIO
Styrax officinalis L. (Storace comune), un grande arbusto con vistosi fiori bianchi, presente allo stato spontaneo in Italia soltanto tra il Lazio e la Campania.
Androsace hausmannii Leyb. (Androsace di Hausmann): minuta pianta erbacea a fiori bianchi, endemica delle Alpi centroorientali e presente in tutta la regione. Dedicata a Franz von Hausmann, botanico altoatesino autore della prima Flora del Tirolo.
ABRUZZO
Adonis distorta Ten. (Adonide curvata): una graziosa pianta erbacea a fiori gialli, endemica delle più alte cime dell’Appennino centrale. Descritta da Michele Tenore, botanico ottocentesco di origine abruzzese.
MARCHE
Moehringia papulosa Bertol. (Moehringia vescicolosa), una piccola pianta rupicola con minuti fiori bianchi, endemica della regione.
CAMPANIA
Primula palinuri Petagna (Primula di Palinuro), una bellissima primula costiera a fiori gialli, che cresce su rupi a picco sul mar Tirreno; endemica delle coste tra Campania meridionale e Calabria settentrionale.
BASILICATA
Pinus heldreichii Christ subsp. leucodermis (Antoine) E.Murray (Pino loricato), una maestosa conifera, presente in Italia soltanto nei territori del Parco Nazionale del Pollino.
S PUGLIA
Arum apulum (Carano) P.C.Boyce (Gigaro pugliese), una peculiare pianta erbacea con una vistosa spata rossastra, endemica della Puglia. Descritta da Enrico Carano, botanico pugliese attivo nella prima metà del novecento.
CALABRIA
Soldanella calabrella Kress (Soldanella calabrese), una graziosa piccola pianta erbacea a fiori viola, endemica delle montagne della Calabria centro-meridionale.
SICILIA
Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei (Abete delle Madonie), una conifera endemica delle Madonie. Descritta da Michele Lojacono Pojero, botanico siciliano che ha operato a cavallo tra ottocento e novecento.
i va dalla alla Primula di Palinuro per la Campania, che cresce endemica a picco sul mar Tirreno, allo Zafferano etrusco per la Toscana, al Pino locato per la Basilicata che si trova solo nel Parco Nazionale del Pollino, o ancora alla Sassifraga dell’Argentera per il Piemonte, la più votata in assoluto, una bellissima pianta erbacea a fiori rosa, tipica delle Alpi occidentali. L’iniziativa volta ad assegnare a ogni regione italiana la sua pianta caratteristica, promossa dalla Società Botanica Italiana, è stata coordinata da Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica sistematica presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico. A votare sono stati oltre 500 appassionati ed esperti botanici da tutta Italia che hanno eletto le piante vincitrici a partire da una rosa di candidature. «L’idea è di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della biodiversità vegetale – spiega Lorenzo Peruzzi – e così sono state elette venti piante, che per valenza storico-scientifica, peculiarità biogeografiche e bellezza, possano essere assurte a “simbolo” di ognuna delle venti regioni italiane». I risultati della votazione sono stati presentati ufficialmente durante la giornata di studio “La flora in Italia: stato delle conoscenze, nuove frontiere, divulgazione”, organizzata dalla Fondazione per la Flora Italiana e dalla Società Botanica Italiana il 7 dicembre al Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma La Sapienza. Ed ecco allora le venti vincitrici.
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PASSIONE VERDE
I ciclamini? Non stancano mai Grazie al lavoro degli ibridatori ogni anno vengono presentate varietà nuove che rendono sempre giovane uno dei grandi classici del periodo invernale di VIOLAINE DUBOIS
Q
uando parliamo di alcune specie di piante, è facile pensare di scadere nel banale o nello scontato. E sentirci un po’ annoiati all’idea di ricomprarli per l’ennesima volta, no? In realtà, se le forme classiche ci hanno stancato, o se il classico ci sembra rétro, i modi per uscire dall’empasse sono due. Il primo è scegliere un colore nuovo, che non abbiamo mai considerato prima. Il secondo è scegliere una forma particolare, e con forma intendo anche giocare con differenti dimensioni della pianta.
PROVA A TENERLO IN CASA Se avete scelto un nuovo ciclamino che vi piace molto, probabilmente avrete voglia di godervelo
CUORE ARGENTEO Donatello è un mini ciclamino a foglia argentata, vezzoso per la variegatura della foglia che assume venature metalliche.
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tenendolo a portata di vista, ma qui nasce il problema: lui sta meglio fuori, al fresco, voi invece dentro al calduccio. Come fare? La buona notizia è che almeno per un po’ potrete convincerlo a stare bene in casa con voi. Ecco come: 1. Posizionare in una posizione fresca, lontano da fonti di calore come i termosifoni; 2. Innaffiare regolarmente, evitando che il terriccio si asciughi completamente ed evitando il ristagno dell’acqua nel sottovaso; 3. Concimare il ciclamino almeno una volta ogni 15 giorni con piccole dosi di concime liquido specifico per piante fiorite; 4. Rimuovere foglie e fiori secchi facendo attenzione a non danneggiare la pianta durante questa operazione. Ed ora ecco alcune idee di nuovi ciclamini!
PIÙ PICCOLO DI COSÌ È impossibile! Smartiz è uno dei ciclamini più piccoli sul mercato. L’abbiamo scelto rosso, vivace. In più resiste bene alle alte temperature.
ALZA LA GONNA Petticoat (in italiano, “sottoveste”) è un ciclamino dal portamento davvero caratteristico: i suoi fiori sembrano tante gonnelle che ondeggiano.
COME PIUME SVOLAZZANTI Il ciclamino Indiaka prende il nome da un gioco con la palla simile alla pallavolo, i cui giocatori si adornavano di piume colorate. In effetti la colorazione vivace e sfumata dei petali ricorda le piume degli uccelli esotici!
GRANDE E ROBUSTO La serie Halios comprende alcuni dei ciclamini più grandi disponibili sul mercato. I Victoria sono caratterizzati dal bordo arricciato, impreziosito anche dal contrasto fra il bianco del corpo e il rosa accesso che decora le estremità del petalo.
L’IDEA IN PIÙ Non è ancora usuale pensare ai ciclamini come fiori da reciso… eppure, si può e sono anche bellissimi! In questo caso abbiamo scelto la varietà Halios Curly, cioè i ciclamini frangiati più grandi possibile. Di grande effetto.
IN CUCINA
Il sapore della tradizione Rispolveriamo alcune ricette popolari adatte per scaldare la tavolata e godere della compagnia dei convitati di FELICITA DELL’ORTO
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IN CUCINA
Emilia Romagna: FRITTO ALLA GARISENDA Ingredienti • 100 grammi prosciutto crudo affettato o mortadella • 80 grammi grana padano • 20 fette di pancarrè • 4 uova • Pangrattato • Latte • Pasta di tartufo oppure un piccolo tartufo intero • Burro Ponete fra due fette di pane una fetta di grana e una di prosciutto crudo, insieme a un po’ di tartufo. Premete bene e poi tagliate in due per la diagonale. Impanate seguendo questo procedimento: immersione nel latte freddo, immersione nelle uova sbattute e poi copertura con il pangrattato. Fate friggere nel burro in una padella abbondante burro, per cinque minuti, girandole a metà cottura. Scolatele su carta da cucina, sistematele su un piatto da portata e servitele ben calde.
Friuli Venezia Giulia: frico Ingredienti • 300 g formaggio Montasio Dop mezzano • Una cipolla media • Burro • Rucola per decorare • Sale e pepe Grattugiate il formaggio con la grattugia dai fori grossi. Tagliate la cipolla a fettine sottilissime e rosolatele dolcemente in una noce di burro in una piccola padella,senza che prenda colore. Aggiungete il formaggio, il sale e il pepe e cuocete per circa cinque minuti, fino a quando il formaggio non si sarà sciolto completamente e non si sarà formata una crosticina dorata sotto. Voltate il frico e cuocetelo per altri due minuti. Trasferite in un piatto di portata e guarnite con la rucola.
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Il nome cassoeula sembra che derivi da cazzuola e confermerebbe l’origine popolare del piatto. Infatti lo strumento era usato dai muratori per mescolare il ricco e sostanzioso stufato, che veniva arrangiato nei cantieri durante le fredde giornate invernali per un carico di energia che andava ben oltre le 2000 calorie giornaliere.
Lombardia: CASSOEULA Ingredienti • 1,5 chilogrammi di verze • 800 grammi di costine di maiale • 250 grammi di cotenne di maiale pulite, raschiate e lavate • 2 verzini a persona (ovvero salamini da verza in mancanza ancora meglio in aggiunta 350 grammi
di lugànega o salsiccia) • 2 piedini di maiale puliti, raschiati e lavati • 1 orecchia di maiale pulita, raschiata e lavata • 200 grammi di carote • 200 grammi di sedano • 100 grammi di cipolla • 50 grammi di burro • 1 bicchiere vino bianco secco • Brodo di carne • Sale e pepe quanto basta
Far bollire per circa un’ora i piedini di maiale tagliati a metà, le cotenne e le orecchie. In una casseruola grande, a fuoco lento, mettere il burro e far soffriggere la cipolla affettata, quindi aggiungere le costine di maiale, l’orecchio e le cotenne tagliate a strisce. Far rosolare le carni. Aggiungere il sedano e le carote sminuzzate, far sfumare il bicchiere di vino bianco. Aggiungere uno - due mestoli di brodo, aggiustare di sale e pepe. Mettere il coperchio e lasciare sul fuoco basso per un’ora e mezza, rimestando e
aggiungendo il brodo quando asciuga. Nel frattempo pulire la verza, tagliarla a pezzi e cuocerla a fuoco basso in una pentola coperta con poca acqua finché non appassisce. Unire alla casseruola delle carni insieme alla lugànega tagliata a pezzi e ai verzini interi. Mettere il coperchio e far cuocere a fuoco moderato per altri 45 minuti controllando che non si attacchi al fondo. Provvedere ogni tanto a rimuovere il grasso che sale in superficie. Servire ben calda. Di solito viene accompagnata con la polenta.
“LA CASOEÛLA L’HA DA VESS BEN TACCHENTA E MINGA SBRODOLADA E SBRODOLENTA”, OVVERO “LA CASOEÛLA DEVE ESSERE APPICCICOSA E NON BRODOSA E LIQUIDA”!
Trentino: frittelle di mele Ingredienti • 6 mele • 125 grammi di latte • 50 grammi di zucchero semolato • 50 grammi di burro • 3 uova • Farina bianca • Lievito in polvere • Strutto o olio per friggere
Ingredienti • 6 zucchine • Olio di oliva • Aceto • 2 spicchi d’aglio • Menta • Sale Lavate e spuntate le zucchine, tagliatele a fette sottili. Friggete in olio abbondante e poi sgocciolatele su carta assorbente. Ponete su un piatto fondo, cospargendo con foglie di menta e spicchi d’aglio tritati. Salate e bagnate con l’aceto. Coprite e lasciate marinare per qualche ora prima di servire.
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© foto servizio di fotolia.com
Sbucciate le mele, poi eliminatene il torsolo per mezzo dell’apposito scavino. Tagliatele a fette dello spessore di circa cm 0,5. Stendetele su un piatto e cospargetele con un terzo dello zucchero. Fate sciogliere il burro a bagnomaria, mescolatevi lo zucchero restante, il latte, due o tre cucchiaiate di farina, le uova e mezza bustina di lievito. Immergete le fette di mela in questa pastella, quindi friggetele, poche alla volta, in abbondante grasso ben caldo, finché saranno dorate. Sgocciolatele, quindi servitele caldissime, leggermente zuccherate.
CAMPANIA: ZUCCHINE A SCAPECE
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IN CUCINA
Bollicine aristocratiche Parliamo di uno dei vini più conosciuto e più apprezzato nel mondo, diventato sinonimo di eccellenza e di ricchezza, lo champagne. E pensare che le sue origini sono così umili di MATTIA CONTI
L
o champagne è un importante vino francese, forse il più importante. Prende il nome dalla zona in cui viene prodotto, nel nord-est della Francia: la regione dello Champagne. La leggenda vuole che nel diciassettesimo secolo il frate benedettino Dom Perignon inventò questo particolare vino per errore. Lui aggiunse nelle bottiglie di vino prodotte l’anno precedente, per renderlo più gradevole, zucchero e fiori di pesco. Non solo si accorse che il vino risultava più abboccato, ma anche che ebbe anche una presa di spuma.
DIVERSO DAL PROSECCO Lo champagne si differenzia dal nostro spumante più famoso, il prosecco, perché vengono prodotti con metodi differenti. Il primo è uno spumante prodotto con metodo classico, cioè con la rifermentazione in bottiglia, a differenza del prosecco, la cui rifermentazione avviene in autoclave secondo il metodo Martinotti. Attualmente lo champagne si produce con chardonnay (bacca bianca), pinot noir e pinot meunier (bacca nera). La vinificazione avviene in due fasi: inizialmente
viene prodotto un Lo sai? vino chiamato Quando si serve lo base, con alta champagne, non bisogna acidità e poco mai riempire la flûte oltre i due terzi della capienza: alcol (sotto in questo modo non cambia gli 11°), che la temperatura prima di essere bevuto completamente. si ottiene da La temperatura ideale una vendemmia è di 8º C. precoce con una pressatura soffice delle uve; successivamenIl modo corretto te al vino base viene aggiunta di servire lo una miscela di zucchero e champagne è in due tempi, lievito, così da poter avere una per favorire lo ricca fermentazione in bottiglia. sviluppo delle catene di bollicine La fermentazione in bottiglia e per evitare di prosegue per molti mesi a far traboccare il bicchiere. venire.
QUANDO? SEMPRE! Lo champagne viene definito come un vino tutto pasto perché si accompagna ad ogni tipo di cibo, ma principalmente ai cibi grassi.
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INTERNO
Imponente bellezza È una delle bulbose più grandi e più appariscenti. Coltiviamola adesso in casa, per godere dei suoi magnifici fiori durante l’inverno di FLORINDO MONTECCHI
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niziamo con una precisazione: la pianta di cui vogliamo parlare in realtà è l’Hippeastrum, una specie bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae e molto simile al vero Amaryllis. A differenza di quest’ultimo però l’Hippeastrum proviene dal sud America, non dal sud Africa. È anche meno rustico dell’Amaryllis e caratterizzato dallo sviluppo contemporaneo dei fiori e delle foglie. Dal 1954 i botanici hanno definitivamente assegnato il nome Amaryllis esclusivamente alle piante sudafricane, eppure l’Hippeastrum continua a essere chiamato impropriamente Amaryllis.
La moda degli ultimi anni è porre i bulbi in coltivazione in acqua: per farlo occorre ricordare che solo le radici, non il bulbo, deve entrare a contatto con l’acqua. Esistono vasi appositi che permettono questo tipo di coltivazione. Ultimamente i bulbi di amaryllis sono proposti anche ricoperti di cera e decorati in vario modo: in questo caso basta porli in bella vista, senza interrarli. Non preoccupatevi per la fioritura: il bulbo è stato “preparato” per sviluppare foglie e fiori con un minimo apporto d’acqua da parte nostra.
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foto servizio di funnyhowflowersdothat.co.uk
ANCORA PIÙ FACILE
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INTERNO
Maestoso ed elegante, l’hippeastrum presenta una gamma di colori che va dal bianco al bordeaux intenso, passando attraverso diverse tonalità di rosa e graziose variegature.
NEL LINGUAGGIO DEI FIORI Per la sua raffinatezza e la sua maestosità, l’amaryllis simboleggia la forza della persona a cui lo si regala, una persona che si distingue per la fierezza, per l’eleganza e per un accenno di timidezza.
SPLENDIDO E FEMMINILE Il nome Hippeastrum deriva dal greco e significa “stella del cavaliere”. Non si sa con certezza il motivo. Quando Linneo classificò il primo Hippeastrum lo chiamò Amaryllis equestris: forse perchè all’inizio della fioritura la forma del fiore ricordava a Linneo la testa di un cavallo. Alcuni anni dopo però William Dean Herbert, un botanico del 1800, si rese conto che la pianta classificata da Linneo come Amaryllis in realtà non aveva nulla a che vedere con quel tipo di piante. Fu coniato un altro genere e per mantenere il nome dato da Linneo (Amaryllis equestris) venne chiamato Hippeastrum, “stella del cavaliere”. Per quanto riguarda invece le origini del nome Amaryllis, bisogna risalire all’antica Grecia, a un nome femminile che deriva dal verbo “amarysso”, il cui significato è “splendere”, “brillare”. Il nome è documentato anche in Virgilio, nelle Bucoliche: il pastore Titiro dedica infatti il suo canto all’amore per la bella Amarillide. Per la sua raffinatezza e la sua maestosità, l’amaryllis così come l’hippeastrum simboleggiano la forza della persona a cui vengono regalati, una persona che si distingue per la fierezza, per l’eleganza e per un accenno di timidezza.
FORZARE LA FIORITURA, COME? Il bulbo di Hippeastrum si coltiva in vaso da ottobre a febbraio, all’interno, perché è una pianta non abituata alle basse temperature e non resisterebbe al gelo, a differenza invece dell’Amaryllis. La tem-
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peratura in casa deve essere mantenuta fra i 15 e i 25 gradi. In questo modo il bulbo “penserà” di essere in primavera e inizierà a sviluppare i germogli. Questo è ciò che si intende con “forzatura”, il procedimento con cui si induce la pianta a germogliare prima del tempo. Vediamo il procedimento. 1. Mettere il bulbo in un vaso dal diametro di tre, cinque centimetri maggiore del bulbo stesso, in un substrato composto da terriccio e sabbia, senza dimenticare uno strato d’argilla espansa in fondo al vaso per il drenaggio. Coprire con mezzo centimetro di substrato e annaffiare leggermente per comprimere la terra. 2. Piantare già accanto al bulbo un bastone di bambù, che servirà da supporto al gambo quando sbocceranno i fiori. Farlo adesso evita il rischio di danneggiare le radici poi. 3. Mettere il bulbo in un luogo buio e fresco mantenendo il substrato umido. Dopo sei settimane gli steli florali si saranno sviluppati: è ora di porre la pianta in piena luce, a una temperatura dai 18°C ai 22°C, aumentando le annaffiature e ruotando spesso il vaso, in modo che lo stelo non si inclini in direzione della luce. 4. Una volta sbocciati i fiori, è consigliabile allontanare da fonti di calore il vaso: il caldo accelera
La fioritura dura circa quattro settimane. Quando i fiori iniziano ad appassire, è possibile reciderli e metterli in acqua fresca per prolungarne la durata.
L’amaryllis non necessita di vasi molto più grandi del diametro del bulbo. È possibile però accostarne diversi in coprivaso più capiente; gli spazi vuoti e la superficie saranno poi da coprire poi con muschio stabilizzato e altro verde.
la maturazione e quindi l’appassimento dei fiori. Durante la fioritura, aggiungere regolarmente un fertilizzante liquido per vasi fioriti, per mantenere la fioritura e la crescita del fogliame. La fioritura dura circa tre - quattro settimane.
COSA FACCIO DOPO?
Maestosa presenza anche all’interno dei bouquet, a cui consente di raggiungere un notevole sviluppo in verticale, senza togliere grazia e leggerezza.
Quando i fiori inizieranno ad appassire, possono essere recisi: messi in acqua con qualche ramo verde saranno belli ancora una settimana. L’importante è non tagliare le foglie: il processo di fotosintesi continua e permette al bulbo di immagazzinare energie per la fioritura successiva. L’hippeastrum può essere spostato in un ambiente più fresco, ricordarsi di annaffiare leggermente. Passato il gelo, potrà essere posto fuori, in mezz’ombra. Con l’arrivo della bella stagione annaffiare più spesso e aggiungere fertilizzante. In estate quando il fogliame inizierà ad ingiallire, si potranno recidere anche le foglie: il bulbo a questo punto sarà entrato in riposo vegetativo. Questo periodo durerà circa tre mesi, ed è fondamentale per la formazione di fiori futuri. Dopo questo periodo, non occorre rinvasare, sarà sufficiente rinnovare il terriccio più in superficie.
CURIOSITÀ ll nome Amaryllis è stato utilizzato per la prima volta nel 1738 da Carl von Linné nel libro “Hortus Cliffortianus”. Sotto questo nome erano descritte cinque piante tra di loro molto diverse, di cui una è riconducibile all’odierno Hippeastrum equestre. Fino al 1954, quindi, nel genere Amaryllis venne classificato anche l’Hippeastrum. Gli ippeastri sono conosciuti anche come gigli delle Barbados e gigli messicani.
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INTERNO
Effetto biofilia Portiamo nelle case e negli uffici il benessere delle piante, grazie alla nuova linea di complementi d’arredo integrata alle piante sempreverdi Tillandsia di MARTA MEGGIOLARO
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n occasione della Milano Fall Design Week ha fatto il suo debutto True Green. Ideata dalle aziende True Design per la parte arredo e da Michieli Floricoltura per la parte vegetale, True Design comprende una serie inedita di accessori “Pocket Garden”, dove le piante di Tillandsia sono integrate ad arredi e complementi di design, potenziandone non solo l’effetto decorativo ma anche il contributo al benessere negli ambienti chiusi, in particolare gli uffici.
OASI NATURALI DI DESIGN Nel progetto True Green il verde vivo assume nuove forme grazie all’impiego delle Tillandsia, piante epifite che si distinguono per la grande varietà e il valore decorativo di foglie e fiori. Non avendo alcun bisogno di substrato per vivere e svilupparsi, le Tillandsia si prestano bene a comporre superfici verdi capaci di impreziosire gli ambienti e migliorare la qualità dell’aria, seguendo i principi del biophilic design. Secondo questa
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tendenza, nell’uomo c’è il bisogno e il desiderio innato di avere un contatto con il mondo naturale, che diventa una componente fondamentale di qualsiasi progetto di spazio centrato sul benessere delle persone. Negli elementi di True Design si crea un proficuo dialogo tra natura e design dove, attraverso appositi accessori, si creano soluzioni di verde e giardini flottant: un sistema pratico ed innovativo per riportare le persone a contatto con la natura e per goderne gli effetti benefici. L’inserimento di elementi biofilici come le piante verdi negli ambienti chiusi, infatti, può avere un effetto positivo sulla produttività, l’umore e la salute delle persone, aumentando i livelli di concentrazione e la creatività. Per approfondire www.tillandsia.it www.tillandsiawall.com www.truedesign.it
C’È POSTO PER TUTTI Un sistema di sedute dal design contemporaneo ed essenziale: così Millepiedi rinnova il concept della seduta per grandi spazi, declinando in molte configurazioni un’idea concettuale di funzionalità e flessibilità coniugata con l’estetica fatta di dettagli curatissimi. Le componenti, variamente combinate ed arricchite dai Pocket Garden di Michieli Floricoltura, danno la possibilità di creare soluzioni dinamiche e fluide in grado di amplificare il dialogo tra natura e design. Design Parisotto+Formenton, di True Design con Pocket Garden di Michieli Floricoltura.
TAVOLO CON GIARDINO Wing ha una struttura sottostante leggera, che trae ispirazione dai cavalletti dei tavoli da lavoro, e per il top dalle forme arrotondate “a saponetta” dalle linee molto contemporanee. Dotato di grande flessibilità d’uso, si accompagna ad accessori integrati progettati per ospitare il verde vivo e i giardini flottanti, frutto della ricerca del team Michieli Floricoltura nell’ambito del biophilic design. Design Parisotto+Formenton, di True Design con Pocket Garden di Michieli Floricoltura.
DIVIDERE SENZA ISOLARE Pincettes è un elemento divisorio pensato per definire piccole isole di pace all’interno degli ambienti di lavoro. La texture delle foglie di Tillandsia, caratterizzata dal verde-argento con inaspettati giochi di colore, grazie alla soluzione Tillandsia Wall compone uno “screen” che garantisce un effetto di parziale mascheramento. La struttura è realizzata in legno massello e inserita su un piedistallo di cemento grezzo. Design di Luciano Dell’Orefice, di True Design con Pocket Garden di Michieli Floricoltura.
COS’È LA BIOFILIA? È un’ipotesi scientifica proposta nel 1984 da Edward O. Wilson, fondata sul rilievo empirico del fatto che nell’essere umano si trova “l’innata tendenza a concentrare l’attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e,
in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente”. Il termine letteralmente significa “amore per la vita” e fu coniato da Erich Fromm per descrivere la tendenza psicologica ad essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale. Sebbene non sia stato ancora possibile
definire con precisione che cosa sia la biofilia, con il tempo si sono accumulate numerose prove empiriche della sua esistenza come predisposizione biologica a prediligere le relazioni con il mondo vivente, così che l’ipotesi della biofilia è diventata una
cornice di senso in grado di raggruppare diverse discipline che investigano la relazione umana con la Natura. In sintesi, la biofilia si propone come spiegazione plausibile di una serie di comportamenti umani innati nella relazione con il mondo naturale.
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TUTORIAL
Bianco Natale Realizziamo un centrotavola sui toni del bianco usando una tecnica particolare, effetto “ghiaccio” di BIANCA BELFIORE in collaborazione con STARS FOR EUROPE
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ortare la magica atmosfera della neve e del ghiaccio in casa? Si può, usando le giuste tecniche e la Poinsettia giusta. In questo caso, scegliete un esemplare di Princettia Christmas Star, e realizzate il suo contenitore seguendo passo passo questo tutorial.
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Passa con il detersivo per i piatti la superficie della ciotola in vetro. Poi inizia a ricoprire la superficie con la colla a caldo, cercando di comporre una struttura a reticolato. Scegli liberamente quanto deve essere fitta la struttura, a seconda di quando desideri che sia trasparente. L’importante è raggiungere una densità tale da renderla stabile, solida.
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Occorrente: • Pistola per la colla a caldo • Stick di colla a caldo • Ciotola in vetro • Detersivo per i piatti • Un vassoio tondo o un piatto con diametro inferiore a quello della ciotola
• Sacchetto per congelare gli alimenti, grande abbastanza da contenere il vaso della Stella • Un nastro di lana o cotone
• Forbici • Spago • Scotch trasparente • Materiale per decorare a tema natalizio • Muschio • Pigne • Neve artificiale
FOGLIE GIALLE O CHE CADONO: COSA VUOLE DIRE? Sono i segnali che indicano che la Poinsettia è stata innaffiata troppo. In questo caso la superficie del terreno deve essere lasciata asciugare completamente prima di essere di nuovo bagnata. Con un po’ di fortuna e tante coccole la pianta si riprenderà!
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Dopo aver posto la Princettia nel tuo contenitore, riempi lo spazio restante con il materiale decorativo che hai predisposto: inizia con il muschio e le pigne per fare la base, e poi aggiungi il resto, a tuo piacere. Ecco fatto!
Una volta che la colla si sarà raffreddata, potrai staccare la struttura dalla ciotola di vetro. Poni al suo interno il vassoio o il piatto tondo che hai scelto.
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Inserisci la Princettia, solo fino al bordo del vaso, dentro a un sacchetto per congelare gli alimenti e assicuralo con lo scotch. Dopodichè avvolgi il vaso dentro al cotone o alla lana, e ferma la copertura con lo spago.
Come la innaffio? Dall’alto, dal basso o… immersa nell’acqua circa il 10% del volume del suo irrigazione l’acqua giunge Indipendentemente dal metodo scelto, contenitore, ad esempio, 90 ml per sulla superficie dal basso, ciò sono due le cose da ricordare: evitare favorisce un’adeguata umidità nelle troppa o troppa poca umidità, e usare un vaso da 12 centimetri. Importante: acqua a temperatura ambiente. non appena l’acqua esce fuori radici, ma potrebbe comportare I metodi possibili per irrigare le dal foro di drenaggio smettere di una superficie del terreno troppo asciutta, che andrà inumidita Stelle di Natale sono tre. annaffiare e rimuovere dopo quindici minuti l’acqua rimasta nel sottovaso. a sua volta. 1. Innaffiare dall’alto è il metodo più comune, ma è consigliato solo 2. La sub-irrigazione invece è il metodo 3. Il metodo ad immersione, invece, quando lo strato superiore, fino a 2 più “professionale”, usato anche è perfetto per chi ha poco tempo e centimetri di profondità, è asciutto. nelle serre. Nella versione casalinga, offre il vantaggio di poter andare via si tratta di aggiungere acqua tiepida per alcuni giorni senza preoccuparsi. Le radici al centro della pianta non Si tratta di immergere le radici dovrebbero mai essere lasciate nel sottovaso per 15 minuti ogni giorno, o ogni due o tre giorni, della pianta in acqua a temperatura asciugare. L’acqua deve essere fornita ambiente una o due volte a settimana gradualmente fino a che le radici in base al luogo in cui la pianta siano uniformemente umide, ma è collocata e alla sua grandezza. per pochi minuti. L’importante è far L’acqua in eccesso va poi rimossa. poi defluire tutta l’acqua in eccesso e non inzuppate. Inoltre, la quantità di non lasciare residui nel sottovaso. acqua tiepida che le si dà deve essere Attenzione: con questo metodo di
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ESTERNO
E se fossero curiose? Il vasto mondo delle erbe aromatiche negli ultimi anni si è arricchito di varietà particolari e curiose, dall’aroma insolito e anche intrigante, che vale la pena scoprire e provare a coltivare di FILIPPO TERRAGNI
ERBA PEPE Già dal nome s’intuisce che si tratta di una pianta dall’aroma pungente e piccante, proprio come se le foglie contenessero questa spezia. È di aiuto nella digestione, in quanto favorisce la produzione di succhi gastrici, ed è un forte antibatterico. In cucina trova impiego per insaporire le carni, brodi e minestre.
MENTA MAROCCHINA Ricorda vagamente, per la forma delle sue foglie, il rosmarino. Particolarmente fresca e aromatica è adatta per preparare dell’ottimo tè. Le foglie, strofinate sulle punture di insetti, calmano il bruciore.
Erba pepe
SALVIA ANANAS Menta marocchina
Il suo aroma, simile all’ananas, la rende adatta nella preparazione di bibite fresche e macedonie, ma è ottimo anche per cucinare pesce, pollame e per aromatizzare formaggi.
TIMO ARANCIO Ha un intenso sapore di arancio ed è ottimo per insaporire pesce, insalate e verdure.
PEPE D’ACQUA
Salvia ananas
Le foglie, se masticate, sono molto piccanti, così come tutto il resto della pianta. Si utilizza per la preparazione di salse e può essere usato al posto del pepe.
ORIGANO CUBANO O MESSICANO Timo arancio
Ottimo per insaporire le frittate, verdure, minestre, salse e sughi. È un arbusto molto decorativo e di grande impatto estetico. Origano cubano
MAZZETTI AROMATICI E BOUQUET GARNI Le erbe aromatiche vanno usate con parsimonia per non confondere il gusto; in un piatto ben cucinato nessun sapore deve nettamente prevalere sugli altri, bensì ogni aroma deve essere riconoscibile e armonizzato nell’insieme. Per salse e condimenti più vellutati e omogenei, spesso si utilizza il bouquet garni (mazzetto guarnito) costituito da un mazzetto di erbe
aromatiche legate con un sottile spago per poter, a fine cottura, toglierlo più facilmente. Questi mazzetti possono essere di tre tipi. MAZZETTI DI AROMATICHE: le erbe fresche possono essere legate in mazzetti
con un sottile spago da cucina, mentre quando sono essiccate devono essere raccolte in un sacchetto di garza ed eliminate a fine cottura. MAZZETTO GUARNITO FRESCO: è il classico bouquet garni francese, indispensabile in cucina, in quanto regala fragranza: è composto da tre steli di prezzemolo, un
rametto di timo e una fogliolina di alloro. MAZZETTO GUARNITO ESSICCATO: è composto da erbe profumate essiccate come per esempio l’alloro, il rosmarino e il timo. Bisogna unire insieme uguali quantità di erbe aromatiche essiccate e metterle in un quadrato di garza. Questa combinazione classica può essere modificata per adattarla ai vari piatti.
ESTERNO
1 ACERO RICCIO (Acer platanoides) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 3,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: media • Capacità totale di mitigazione: ottima
10 alberi mangia smog Hanno effetti benefici su salute e ambiente urbano. Per questo è meglio intensificare la piantumazione e prenderci cura in modo corretto degli esemplari che già popolano il tessuto urbano
L’
di COSTANZA DI MATTEO
autunno quest’anno è stato contrassegnato da episodi di maltempo anche molto gravi, che hanno causato vittime e tragedie non solo dal punto di vista umano, ma anche dal punto di vista ambientale. Molti alberi in zone urbane sono stati sradicati dal vento e nonostante le piogge i livelli di inquinamento sono già preoccupanti in tante città.
AUMENTIAMO IL VERDE PRO CAPITE In Italia abbiamo la fortuna di avere alcune delle più importanti aziende del settore del vivaismo. Un esempio su tutti, il distretto di Pistoia, che raccoglie i vivai in cui si coltivano alberature nella piana di Pistoia, e che per capacità produttiva e per il patrimonio di conoscenze agronomiche che
hanno raccolto nella loro lunga storia, sono un’eccellenza riconosciuta a livello continentale. Il suggerimento che arriva dai professionisti del settore è di prevenire le urgenze favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato. In questo modo, oltre al necessario ricambio delle piante malate o che vengono abbattute, si concorre anche a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. Ma a che punto siamo nel nostro Paese per quanto riguarda il verde urbano? Secondo una ricerca Istat il verde urbano pubblico in Italia è aumentato del 3,7% in un quinquennio e ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 564 milioni di metri quadrati, che corrispondono ad una disponibilità media di 31,1 metri quadri per abitante: un dato positivo, ma il patrimonio di alberi nei centri urbani italiani può migliorare ancora dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
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ESTERNO
LA TOP TEN Se vogliamo dirigere la nostra scelta sugli alberi che si distinguono per la capacità di mitigazione degli effetti nocivi dell’inquinamento, ecco la top ten realizzata da Coldiretti. Si tratta alberi che anche nei giardini privati sono capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10, che ogni anno in Italia causano circa 80mila morti premature secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente. Acero riccio, betulla, Ginko Biloba sono fra i primi. La top ten prosegue con il Tiglio e il Bagolaro, che è fra i più longevi, con radici profonde e salde come quelle dell’Olmo campestre. Il Frassino comune è un altro gigante verde che può arrivare a 40 metri, mentre l’Ontano nero è il piccolino del gruppo, con un’altezza media di 10 metri, ma che, nonostante le dimensioni ridotte, riesce a bloccare fino a 2600 chili di CO2 e a garantire un forte assorbimento di inquinanti gassosi.
CERRO
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(Quercus cerris) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 3,1 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: media • Capacità totale di mitigazione: ottima
GINKGO (Ginkgo Biloba)
BETULLA VERRUCOSA (Betula pendula) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 3,1 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: media • Capacità totale di mitigazione: ottima
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• Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: alta • Capacità totale di mitigazione: ottima
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TIGLIO NOSTRANO (Tilia Plathyphyllos) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: alta • Capacità totale di mitigazione: ottima
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BAGOLARO (Celtis australis) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: alta • Capacità totale di mitigazione: ottima
6 FRASSINO COMUNE
TIGLIO SELVATICO (Tilia cordata) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: alta • Capacità totale di mitigazione: ottima
(Fraxinus excelsior) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: media • Capacità totale di mitigazione: ottima
7 8 OLMO COMUNE
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(Ulmus minor) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,8 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: media • Capacità totale di mitigazione: ottima
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ONTANO NERO (Alnus glutinosa) • Co2 catturata (Tonnellate in 20 anni): 2,6 • Capacità anti inquinanti gassosi: alta • Capacità anti polveri: media • Capacità totale di mitigazione: ottima
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ESTERNO
Le proprietà delle aromatiche Alcune varietà sono proprio un toccasana per la nostra salute. Alloro, rosmarino, salvia, origano e menta tra le più diffuse e le più utilizzate. Ecco qualche curiosità di FELICITA DELL’ORTO
Alloro
N
ei giardini delle nostre nonne non mancavano mai le erbe aromatiche che venivano sapientemente utilizzate per insaporire molte pietanze. Lungo i muri di sasso le siepi di rosmarino regalavano in primavera bellissime fioriture blu-lilla: al calare del sole, sfiorando le piante si poteva sentire nell’aria tutto il loro profumo. Più avanti, sempre a ridosso dei muri, c’era la menta, dalle foglie verde brillante. In estate era un piacere assaporare una tisana di menta fresca. Ma la menta veniva usata anche per insaporire alcune verdure, come le zucchine o le melanzane conferendole sapori e profumi esaltanti. E poi la cara amata erba salvia dai molteplici utilizzi e il timo con il suo inconfondibile aroma. Non mancava neppure l’erba cipollina che
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Rosmarino
le nonne piantavano di solito nell’orto e della quale facevano largo uso in cucina: per aromatizzare formaggi freschi oppure nelle insalate e anche sul pesce. Era bello fra marzo e aprile vedere i suoi fiori, piccoli pon pon rosa-lilla, che coloravano e rendevano allegro l’orto. E poi c’era l’alloro, usato per tisane digestive e per la cottura di legumi e cereali, la borragine, la maggiorana, la malva e l’erba cedrina per squisite tisane e liquori. Oltre ad essere dei veri e propri assi nella manica in cucina, le erbe aromatiche possiedono proprietà curative e possono portare grandi vantaggi alla nostra salute. Vediamo l’aiuto dalle erbe più note. Alloro: utile in caso di disturbi allo stomaco, coliche e per curare la febbre. Le foglie e le bacche contengono un olio essenziale con proprietà aperitive, digestive e carminative. Viene pertanto impiegato per alleviare coliche, favorire la digestione e in presenza di meteorismo o aerofagia. Sia le foglie che le bacche esercitano azione diaforetica (utile per stimolare la sudorazione) in caso di febbre e stati influenzali ed espettorante, quindi sono utili
Salvia
Origano
per eliminare il catarro bronchiale. Per uso esterno, le bacche fresche sono utilizzate per preparare l’olio laurinato, con effetto antinfiammatorio, efficace per reumatismi, artrite, dolori muscolari o per facilitare la ripresa dell’uso delle articolazioni dopo un’ingessatura o traumi di varia natura. Rosmarino: è un eccellente tonico cerebrale. In caso di stanchezza, affaticamento e difficoltà di concentrazione, si consiglia un infuso di rosmarino da consumare tutti i giorni. Calma i reumatismi e il torcicollo: preparare un cataplasma di fiori di rosmarino (decotto caldo) o di foglie cotte a vapore. Sia l’infuso di fiori che di foglie sono utili nelle patologie del fegato e della colecisti in generale. Possiede inoltre spiccate proprietà digestive e carminative, che favoriscono l’espulsione dei gas intestinali. Attenzione però, un abuso del rosmarino determina effetti pericolosi sull’organismo: sono possibili di-
sturbi gastrointestinali e alle vie urinarie; può risultare anche convulsivante e causare insonnia. Sconsigliato l’uso in gravidanza a causa della sua azione stimolante a livello uterino. Salvia: il nome latino, Salvia officinalis, significa “pianta che salva”. È una pianta conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari: alcuni popoli credevano che addirittura potesse resuscitare i morti se veniva usata durante i riti magici. Il tè di Provenza, un infuso di salvia usato dopo pasti abbondanti, agisce da stimolante e regolatore delle funzioni digestive e, se consumato dopo il pasto, o prima di andare a letto la sera, calma e rilassa le persone ansiose. Ha effetto diuretico, antisettico, colagogo (agevola la produzione e l’escrezione della bile), e calma le vampate di calore tipiche della menopausa. Le foglie fresche strofinate sui denti hanno un effetto sbiancante. Origano: è un vero e proprio medicinale naturale. Contiene fenoli, vitamine e sali minerali (ferro, potassio, manganese, calcio). Le qualità dell’origano derivano soprattutto dall’azione analgesica e stimolante sul sistema nervoso. L’infuso di origano è consigliato in caso di raffreddore, tosse, bronchite, tracheite, cefalea. Il cataplasma fatto con le cime fiorite e scaldate a vapore, può essere utile in caso di torcicollo e di dolori articolari al collo. Sembra che l’essenza di origano, mista alla lanolina, sia un rimedio efficace contro la cellulite. Menta: è un’erba aromatica perenne e resistente. Contiene mentolo, vitamina C, sostanze antibiotiche, limonene e isovalerianato. Leggermente afrodisiaca, se usata per fare un infuso combatte ogni tipo di dolore, specialmente le emicranie recidivanti. La medicina araba le utilizza per infusi e inalazioni per curare i disturbi respiratori. Ha virtù digestive, toniche, carminative (favorisce l’espulsione di gas intestinali), vermifughe. Se consumata cruda, è un ottimo condimento per piatti di formaggio, per insalate, macedonie e cocktail.
Menta
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ESTERNO
Accendiamo la stagione Diverse sfumature di rosso, che durano a lungo: stiamo parlando della Nandina, versatile e rustica di MATTEO RAGNI
L
a Nandina è una pianta di facile coltivazione: cresce facilmente in qualsiasi esposizione, dal pieno sole alla quasi piena ombra. Per avere un buon risultato basta seguire poche regole. In primo luogo, incorporare una buona quantità di sostanza organica al terriccio; in secondo luogo, ricordiamoci di darle da mangiare: una concimazione costante e bilanciata garantisce la produzione di foglie e di bei cespugli compatti. Quello che fa la differenza sono però le incorporazioni di ferro chelato: è lui infatti a permettere alle foglie di avere il colore giusto nella stagione giusta. Ultimo consiglio: le cimature! La Nandina deve essere sostenuta con le cimature per avere una bella forma, altrimenti avremo piante alte e vuote alla base. Serve una potatura di ringiovanimento che manterrà le vostre piante di Nandina piene e sane. Ecco le varietà che ho scelto.
Nandina domestica “Flirt” ha una bella colorazione invernale, seducente e misteriosa con il suo colore talmente scuro da sfiorare il nero. Le foglie sono lunghe e molto decorative.
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Nandina domestica “Brightlight”, belle foglie verde tenue con bacche chiare.
Nandina domestica “Obsessed”, compatta, molto resistente al freddo. Con una colorazione rossa intensa. Molto appariscente.
Una delle proposte che mi sta piacendo di più in questo periodo grigio e piovoso: Nandina Blush Pink ‘Aka’. ‘Aka’ in giapponese significa rosso, e questa è la caratteristica che la distingue da tutte le altre, il suo colore rosso acceso. In primavera spuntano le nuove gemme e sono rosa, ma via via che procedono nella maturazione diventano sempre più rosse e restano tali a lungo, molto più di tutte le altre varietà. Resiste fino a -15º C.
Nandina domestica “Twilight”. Ha le foglie variegate, chiare come i raggi di luna da cui prende il nome, con tenui cacciate rosa pallido. Molto bella la giovane vegetazione completamente bianca.
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CAROSELLO SPECIALE NATALE
PREZIOSA COME UNA PERLA Gaultheria Gaulthier Pearl è una pianta compatta da esterno. D’estate si ricopre di piccole campanelle bianche, che in autunno e in inverno danno frutti tondi e candidi come perle. Le bacche sono edibili, e vengono usate per fare marmellate o per aromatizzare il tè.
AUTOIRONIA La linea Cactus di Cactusmania è spiritosa e divertente: si tratta di esemplari di cactacee e succulente messe a dimora in vasi che riproducono a loro volta dei cactus. Un bel gioco di sdoppiamento, che fa sorridere.
ELEGANZA MATERICA La linea Madrepora di Cactusmania propone una composizione di cactacee e succulente, ideata con gusto e originalità. Il vaso è parte integrante della composizione e sa valorizzarla con il suo aspetto graffiante.
Regali dal cuore verde Una selezione di idee che renderanno felici gli appassionati di fiori e piante, o che magari faranno nascere questo amore in chi ancora non lo sperimenta di COSTANZA DI MATTEO
S
i dice che i regali migliori siano quelli superflui, e in molti casi è vero. Ad esempio, io non ho bisogno di un anello con zaffiro circondato di diamanti; eppure, se lo ricevessi sarei davvero felice. Un’altra scuola di pensiero dice che non è importante il regalo, quello che conta è il pensiero. Ecco, su questo invece mi permetto di dissentire. A meno che non ci accordiamo su cosa si intenda con pensiero. Il pensiero a cui si riferisce la frase non è “Bisogna fare i regali, quindi prendiamo qualcosina di anonimo che possa funzionare per chiunque”, ma è piuttosto questo “Ho scelto questa cosa per te, piccola o grande che sia, perché vederla mi ha fatto pensare proprio a te”. In questa categoria vi suggerisco di inserire anche le piante. Le piante sono un ottimo regalo. Sono vive, sono belle, veicolano un’idea positiva. Ecco allora alcune idee che ho scelto per voi.
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LA LUCE GIUSTA Per chi ama le piante ma è troppo fuori casa, Elho ha ideato Dove Green: un sottovaso munito di luce a infrarossi che si prende cura delle piante, caratterizzato dal design nordico e pulito della casa olandese.
MAGIA, PER TE FIORI SUL CUORE In un paesino della Sicilia Federica realizza bijoux con fiori veri, raccolti da lei e dalla sua bambina, essiccati e inseriti in graziosi supporti. Myosotis, iperico, camomilla, lavanda, rose, anche le fragoline di bosco: questa è Vitamagia. La trovate su facebook al profilo fede vita magia, sulla pagina facebook vintage shop, e su instagram (Magia vita).
Le composizioni di Inverno Magico, di Proven Winners, sono realizzate con sapienza: le piante hanno crescita uniforme ed esigenze simili. Adornano il giardino e lo colorano nella stagione più difficile, con grazia.
UNICO E IRRIPETIBILE Calima è un vaso in terracotta della linea Basalt, realizzato da Spang. Viene prodotta con cinque tipi diversi di terra mischiate insieme. Il disegno del vaso si ottiene dalla rotazione delle terre durante la produzione: questo processo fa sì che ogni vaso sia un pezzo unico perché le sfumature non saranno mai uguali.
ANTICO MA MODERNO Orcia è una delle ultime novità di Bama: estremamente capiente e resistente, è in grado di contenere molte piante, anche di dimensioni notevoli. Realizzato in plastica, è leggero ma durevole. Ideale anche per chi ha poco spazio, come un balcone, ma vorrebbe ospitare più piante possibile.
IL ROSA PIÙ TENERO La calluna di Garden Girls offre moltissime possibilità di colore e di forme durante i mesi invernali. Le diverse tonalità di rosa, che durano tutto l’inverno e resistono alle temperature più basse, sono particolarmente graziose. Qui la vediamo accostata a contenitore a forma di pecora: un’idea regalo fuori dal comune. E i rami di calluna sono versatili, possono essere usati anche per fare segnaposto e ghirlande (come quella in copertina!)
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IL SEGNALIBRO
Letture per tutti C’è chi vuole qualcosa di nuovo, chi vuole aprire casa agli amici, e chi vuole entrare nel mood delle feste di MARTA MEGGIOLARO
AVOCADO RICETTE SFIZIOSE PER TUTTI I GIORNI di Inga Pfannebecker 52 pagine, 12,90 euro, Nomos Edizioni
Lo vediamo al supermercato, reparto frutta esotica, e lo lasciamo lì. Oppure lo abbiamo provato nel Guacamole, e basta. In realtà, con l’avocado possiamo scoprire un nuovo mondo di gusto. L’avocado è il frutto del momento, quello più alla moda e anche più sano. Ricco di acidi grassi insaturi, minerali e antiossidanti, il cremoso frutto fa bella figura in ogni piatto: nelle zuppe, come condimento per la pasta, in gustosi patè e persino in dolci dessert che si sciolgono in bocca. Con il suo basso contenuto di carboidrati, ti soddisfa facendoti bene: nel libro trovi 20 facili ricette per piatti supersfiziosi, ideali per conoscere meglio questo alimento e apprezzarne la versatilità e il gusto. Abbinamenti perfetti con carne, pesce, uova, verdure e bontà sorprendente nei dolci... semplicemente delizioso. Per chi vuole provare un gusto nuovo
I PARTY DI NATURALMENTE GOLOSO - SEMPLICI MENU VEGETARIANI PER ACCOGLIERE AMICI E FAMIGLIA di Erin Gleeson 256 pagine, 19,90 euro, Nomos Edizioni
Bentornati fra le magiche atmosfere della casa nel bosco di Erin Gleeson. L’affascinante foodblogger newyorkese regala al pubblico una “guida” per momenti speciali in famiglia o con gli amici intorno ad una tavola imbandita. L’arte del ricevere di Erin si snoda in menu tematici super-particolari, così come in idee living per la tavola perfetta, in suggerimenti per creare l’atmosfera più adatta a ogni occasione, per decorare casa e per presentare al meglio cibi e bevande: non solo ricette dunque, ma una vera miniera di facili spunti che ognuno può replicare per un successo sicuro. Dalla serata vino & formaggio, al banchetto dedicato alle insalate; dal party d’autunno a quello vegano e senza glutine, i 15 menu a tema propongono semplici ricette vegetariane per primi, secondi, insalate, stuzzichini, cocktail e dessert. Per chi vuole ricevere ospiti con stile e senza stress
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LA VERA STORIA DEI VENTICINQUE BABBI NATALE
Annamaria Soldera, Yvonne Campedel 32 pagine, 14,90 euro, Nomos Edizioni Sei davvero sicuro di conoscere la vera storia di Babbo Natale? E se in passato ne fosse esistito più di uno? È un nonno molto speciale a prendere per mano il lettore sin dalla prima pagina e ad accompagnarlo in un’esplosione di colori e puro divertimento. Grazie alle bellissime illustrazioni di Yvonne Campedel e alle parole di Annamaria Soldera scoprirai che un tempo ne esistevano ben... venticinque! Poi però, giorno dopo giorno... uno era troppo magro, un altro guidava troppo velocemente la slitta, uno ancora voleva diventare una star di Hollywood... insomma ne rimase solo uno! Non manca nulla della tradizione del racconto natalizio: elfi, renne, regali; ma a stupire è tutto il resto. La nuova collana di illustrati Nomos per i più piccoli si arricchisce con un eccentrico racconto grazie al quale bambini e famiglie potranno fantasticare e sorridere insieme al personaggio più amato del Natale. Per parlare del Natale, e sorridere insieme
IL CONSIGLIO
Neve? No problem Con gli spazzaneve McCulloch evitiamo disagi e fatiche. Anzi, il modello top di gamma ha anche il manubrio riscaldato di FILIPPO TOMMASEO
C
inque modelli, cinque possibilità per rispondere al meglio alle esigenze di chi deve spalare la neve davanti a casa, a seconda della larghezza di lavoro: dai 53 cm ai 76 cm. McCulloch, azienda leader specializzata in attrezzature per la cura del giardino, propone la sua gamma di spazzaneve ST53, ST61, ST61E, ST68EP e ST76EP, che si distingue per la tecnologia e il design.
SUPER COMFORT Partiamo dal modello di base ST53, pensato per un uso occasionale, per arrivare fino al top di gamma ST76EP per un utilizzo più frequente e duraturo. I modelli intermedi - ST61, ST61E, ST68EP - e il top ST76EP sono muniti di sistema bistadio che consente di convogliare la neve nella fresa e da qui, grazie all’azione della ventola, di espellerla dallo scarico. In questo modo è possibile rimuovere grandi volumi di neve in poco tempo, anche se compatta e pesante, da sentieri e vialetti, indipendentemente dal tipo di terreno e di neve. La coclea fissata con bulloni garantisce un’ottima stabilità e facilità di manutenzione e i pattini reversibili in materiale plastico salvaguardano la pavimentazione. Dotati di motore McCulloch e B&S Snow Series, questi modelli hanno impugnatura regolabile in altezza che li rende agevoli ed ergonomici. Il modello ST76EP, top di gamma, ha
addirittura le impugnature riscaldate per garantire un uso ancora più confortevole. Il pannello di controllo è stato riprogettato per rendere i comandi più intuitivi e la nuova trasmissione a disco frizione, che prevede sei marce avanti e la retro, consente un cambio rapido e preciso della velocità, in base alle condizioni della neve. È possibile inoltre scollegare il blocco differenziale e selezionare la ruota motrice per una maggiore efficienza. In dotazione ci sono anche: i fari LED per lavorare serenamente nelle ore notturne, l’avviamento elettrico e la possibilità di regolare l’angolazione del deflettore a leva. Infine i modelli ST68EP e ST76EP consentono un’ottima manovrabilità grazie al servosterzo. Per saperne di più www.mcculloch.com
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A regola d’arte...
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