Greenup n. 206 - Aprile/Maggio 2023

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Edizioni Laboratorio Verde srlsvia Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGRARIE greenup maggio 2023 n.206 ORA CI SIAMO NOI, VERSO NUOVE PROSPETTIVE NEW GENERATION sara camazzola 27 anni davide favaron 29 anni matteo roagna 20 anni nadia cavinato 32 anni Il servizio fotografico è stato scattato all’interno del parco di Fondazione Minoprio Servizio di copertina realizzato in collaborazione con matteo segantini 33 anni LA SCELTA SOSTENIBILE EcoFibra® è una materia 100% naturale e rinnovabile, adatta di piante; è ottenuta dalla trasformazione, un processo di estrusione del essenze arboree in fibre soffici, dall’eccezionale valore EcoFibra > VIGORPLANT.COM
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TUTTO UN ALTRO MAGAZINE

Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.

AGRARIE up
laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net g Seguici su: SCELTA SOSTENIBILE EcoFibra® è una materia prima naturale e rinnovabile, adatta a tutte le tipologie è ottenuta dalla trasformazione, mediante processo di estrusione del legno di particolari arboree in fibre soffici, aerate e sterili dall’eccezionale valore agronomico. EcoFibra VIGORPLANT.COM TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN AGRARIE greenup n.200 green TRADE MAGAZINE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN AGRARIE giugno/luglio n.200 Agenda del verde 2023 La festa dei fiori 18 La festa dei fiori 18 EDIZIONE & RISPETTO DEL GENIUS LOCI + Architettura totalmente integrata nel paesaggio per la nuova cantina Leonildo Pieropan a Soave, in Veneto sceltoperlegarel’attività Floor Wall n.16 magazine Mapecontact PROGETTO Atmosfera istituzionale ma accogliente nella nuova sede milanese di Chiara Ferragni Brand Le novità esposte in cinque manifestazioni in cui coinvolto il mondo delle superfici magazine F&W

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Editoriale /

da un gruppo di cinque giovani (entusiasti!) che inizia il nostro viaggio, in questo nuovo numero di greenup. Cinque giovani pronti a dire la loro e a trasformare le parole in fatti. Li abbiamo invitati a passare una giornata con noi nella splendida cornice di Fondazione Minoprio e qui, tra uno scatto fotografico e un caffè, ci siamo fatti raccontare le loro esperienze, ma soprattutto, le loro speranze. E sono pronti a tutto. Le storie che ci hanno raccontato riflettono un settore dalle infinite possibilità, che sta cambiando al ritmo della società e dei tempi, non sempre clementi. E solo i titoli di queste cinque interviste ci invitano a nuove riflessioni: Il garden è donna, Sarà una boutique del verde, Un’isola felice, Gardeiniste, fatevi sentire!, Effetto wow… Il moderno centro di giardinaggio non potrà che diventare un luogo fatto di persone e pensato per la comunità, senza confini tra dentro e fuori. Un luogo che si apre, accoglie, informa. greenup è un giornale fatto di persone e cose, di storie e tendenze. C’è la testimonianza di Christoph Büscher, presidente dell’Indstreverband Garten, per i 50 anni dell’associazione tedesca, con il quale abbiamo ragionato sul mercato del giardinaggio in Germania. Poi ci sono le ultime novità vegetali, piante e fiori che hanno il potere di sorprendere ogni anno grazie alla tecnologia e alla ricerca messa in campo per offrire colori e prestazioni mai uguali a se stesse. E le tendenze che, in questo numero, ci portano a scoprire il crevice garden, un particolare tipo di giardino roccioso che (in più!) è climate friendly. In un mondo perfetto, tutto potrebbe essere garden, in un linguaggio continuo da dentro e fuori, dove lo spazio verde è il filo conduttore tra la casa e l’esterno. È con questo spirito ci infuturiamo - il verbo esiste, andate a scoprire il suo significato a pagina 40 -, ci prolunghiamo verso il futuro, con la speranza di coltivare progetti, sogni, relazioni che possano renderci felici.

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Instagram/ FRA_SETTE ED.LAB.VERDE È

TENDENZE 048

043 Intervista

PRIMO PIANO

014 Under

Tra piante monumentali e secolari a cura del comitato di redazione di Fondazione Minoprio

016 Cover story

New Generation:

ora ci siamo noi, verso nuove prospettive servizio di Francesco Tozzi, testi di Alice Nicole Ginosa e Benedetta Minoliti, foto di Mauro Consilvio

020 Il garden è donna colloquio con Nadia Cavinato di Benedetta Minoliti

022 “Sarà una boutique del verde” colloquio con Matteo Roagna di Alice Nicole Ginosa

Il servizio di copertina è stato scattato presso il parco Fondazione Minoprio.

024 Un’isola felice colloquio con Davide Favaron di Alice Nicole Ginosa

026 Gardeniste, fatevi sentire colloquio con Sara Camazzola di Benedetta Minoliti

028 Effetto wow colloquio con Matteo Segantini di Alice Nicole Ginosa

Essere la voce del giardinaggio tedesco colloquio con Christoph Büscher di Bianca Ferraris

046 Garden

Quarant’anni insieme colloquio con Giulia Zocca di Alice Nicole Ginosa

048 Novità

Cosa c’è di nuovo? di Bianca Ferraris

052 Fiera

Viva il social garden di Alice Nicole Ginosa

054 Ibridazione

Fate spazio alla Mandevilla colloquio con Christine Besson di Marta Meggiolaro

056 Giardini

Voglia di rock garden di Stefania Medetti

060 Intervista

“Biologico da sempre” colloquio con Stefano Losio di Francesco Tozzi

062 Sostenibilità

L’acquisto alla spina piace a tutti colloquio con Francesca Rampi e Jessica Evangelio di Alice Nicole Ginosa

064 Eventi

La green therapy sbarca al Fuorisalone colloquio con Nunzia Guerra di Bianca Ferraris

066 Marketing

Alla conquista di Milano di Bianca Ferraris

069 Trend

Ossessione natura di Alice Nicole Ginosa

g Sommario / 206 MAGGIO 2023
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Foto di Mauro Consilvio Greenup sostiene AICG

www.laboratorioverde.net / 206 maggio 2023

Direttore responsabile

Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione

Alice Nicole Ginosa, Benedetta Minoliti, Rachele Pozzato / redazione@laboratorioverde.net

Grafica

Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com Collaboratori

Lucio Brioschi, Erica Cherubini, Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Nicolò Pensa, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

Produzione e segreteria

Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net

Promozione e sviluppo

Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net

Stampa Bieffe s.r.l.

Via Mariano Guzzini 38 62019 Recanati (MC)

Direzione, redazione e amministrazione

Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445 www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior

Amministratore unico

Francesco Tozzi

Segreteria generale

Katiuscia Morello

Greenup è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls.

Fanno parte della stessa casa editrice:

• Agriflortec • IL giardiniere

• Agenda del verde • Calendario del verde

• I Quaderni di greenup • FIORItales

Rappresentante e collaborazioni:

• floorewall.com

• F&W magazine

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RUBRICHE
Editoriale di Francesco Tozzi 011 Greenshop Il meglio in primo piano 032 Brevi dal mercato 036 Visual idea Comunichiamo con i giovani di Erica Cherubini 036 Aipsa Informa Formazione permanente in collaborazione con Aipsa 040 Le parole del numero Alla voce… di Nicolò De Rossi
#sisboccia Vincere perdendo. Il potere della resa di Alessandro Fornasaro
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MERCATI
Segnali di ripresa di
Minoliti
076 Dati
Benedetta
Calma piatta
069 076
078 Appuntamenti La fiera del giardinaggio a 360° colloquio con Sebastian Galimberti di Francesco Tozzi 080 Commercio
di Benedetta Minoliti

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Con l’avvicinarsi della bella stagione, iniziano anche le giornate dedicate alla buona compagnia, da godere all’aria aperta e durante un buon barbecue. La proposta pensata da Palazzetti, punto di riferimento per le attrezzature outdoor, è Alain: una soluzione a gas e portatile, grazie alle pratiche ruote, con tre griglie e una piastra in ghisa, oltre al tradizionale fornello pensati appositamente per la cucina all’aperto, efficiente e agevole. Alain è interamente realizzato in acciaio inox e con coperchio, adattandosi così a ogni contesto esterno, specialmente per i terrazzi, anche di dimensioni contenute. Il peso arriva infatti a un totale di 112 chilogrammi, in soli 80 per 60 centimetri con ben cinque aree di cottura. www.palazzetti.com

IL MEGLIO IN PRIMO PIANO

La

 QUALITÀ PREMIATA

Grazie alla cooperazione e sinergia delle attività di ricerca, come quella portata avanti dall’Università della Tuscia ed enti umbri, insieme al lavoro di Kollant, che grande impulso ha dato sia per la distribuzione a livello nazionale, sia per la messa a punto del prodotto e fino al packaging, la Farina di Basalto ha ottenuto diversi riconoscimenti e risultati. Il prodotto è stato infatti premiato alla mostra internazionale Macfrut di Rimini dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste Lollobrigida e dall’ingegnere Gianluca Pizzuti della Basalti Orvieto, come vincitore del Biosolutions Innovation Award, premio prestigioso che riguarda le innovazioni e sostenibilità tecnologiche in campo agronomico, proposto e coordinato da Agri2000 Net. La sua efficacia nel migliorare i parametri qualitativi e quantitativi è stata infatti testata su diverse colture erbacee e arboree. Farina di Basalto è l’unico corroborante a base rocciosa, prodotto mediante macinazione meccanica del minerale puro, proveniente dal giacimento della Basalti Orvieto.

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nostra selezione di soluzioni per gli spazi verdi, la casa e gli animali domestici

UNA NUOVA GENERAZIONE DI ROBOT TAGLIAERBA 

Automower Nera, il robot tagliaerba di ultima generazione progettato da Husqvarna, è in grado di affrontare con maggiore facilità terreni accidentati, angoli e pendenze di giardini fino a 5000 metri quadri, con risultati che rimangono precisi, anche senza necessità di utilizzare il filo perimetrale. Tutti i tre modelli disponibili sono infatti dotati di tecnologia EPOS, Exact Positioning Operating System, già disponibile sulla gamma professionale e ora proposta anche per l’uso privato. Questa innovazione permette di lavorare entro precisi confini virtuali, tramite un app disponibile su smartphone, e di gestire le aree di lavoro in modo flessibile e personalizzato. Tra i vantaggi non si possono poi non menzionare la metodologia di taglio che, basata sul mulching, garantisce un prato brillante e sempre in salute, oltre ai risparmi in termini di consumi elettrici, tempo ed economico: un’innovazione, insomma, a 360°. www.husqvarna.it

CURA NEI DETTAGLI 

 ATMOSFERA DAI TONI BLU

Uno speciale viaggio tra le sfumature del blu, accompagnati da fragranze ora fresche e delicate, ora eleganti e avvolgenti, per impreziosire la propria casa. Lady Venezia, azienda attiva da oltre dieci anni nel settore del beauty, ha così ampliato la sua offerta di profumatori per ambiente dando vita alla nuova linea di diffusori Blu Collection. Da Blu Iris, che racchiude le delicate note dell’omonimo fiore, passando per Blu Ocean, leggero e frizzante, e Blu Sky, arricchito da talco pregiato, fino a Blu Nobile, con le intense note dei frutti di bosco, questa nuova linea mette al centro sentori naturali e il raffinato monocromatismo del blu. www.ladyvenezia.com

Il momento del “restyling” del guardaroba si avvicina e Tassotti diventa un alleato affidabile, con il suo stile elegante e inconfondibile. Ordine e raffinatezza sono infatti assicurati, grazie alla nuova collezione di scatole, scatole guardaroba e cappelliere, disponibili nelle più di 300 varianti di fantasia e colore dell’offerta Tassotti. Veri e propri elementi d’arredo, con una carta realizzata con materie prime ecologiche, così come le saponette vegetali per profumare gli armadi, disponibili in diverse fragranze, confezionate con carta Tassotti, eleganti e versatili. Alla nuova collezione si aggiunge poi anche la gamma delle scatole archivio, anch’esse disponibili in tutte le fantasie di carta in catalogo. Un lancio che è stato anche occasione per rinnovare la partnership dell’azienda di grafiche con Love Paper, campagna globale per la promozione delle qualità sostenibili e prestigiose della carta. Tassotti ha inoltre acquisito per i suoi prodotti la certificazione FSC, che garantisce la provenienza della carta da una foresta e da una filiera di approvvigionamento gestita in modo responsabile. www.tassotti.it

 L’ALTERNATIVA PER IL GIARDINAGGIO SOSTENIBILE

Se già lo scorso anno Gardena si era distinta per la sua attenzione al tema della sostenibilità, con il lancio della linea EcoLine, per il 2023 l’impegno viene rinnovato e rafforzato, ampliando la gamma con il nuovo tubo EcoLine. Disponibile da solo o in versione Set, completo di accessori, il nuovo tubo è realizzato in elastomero termoplastico e con oltre il 65% di materiale riciclato. Il profilo Power Grip garantisce poi una presa ottimizzata e un collegamento sicuro tra il tubo e gli altri componenti del sistema proposto da Gardena per l’irrigazione. L’ampia gamma comprende infatti, oltre al Set base, una lancia a doccia a impulsi, un irrigatore oscillante, e tre attrezzi manuali, un trapiantatore, un estirpatore e un raschietto, oltre a un paio di forbici da giardino. Tutto il necessario, insomma, per prendersi cura di piante e prati con efficienza, ma sempre con un occhio di riguardo all’impatto ambientale.

www.gardena.com

g Prodotti / GREENSHOP 12 greenup

TRA PIANTE MONUMENTALI E SECOLARI

Jacopo Giudici è un ex studente della Formazione

Professionale della Fondazione Minoprio, diplomatosi nel 2019, che oggi lavora come tirocinante presso il Parco Guerrieri Gonzaga, un giardino storico del network Grandi Giardini Italiani

Durante i tirocini scolastici, ha svolto le mansioni di vivaista, fiorista, progettista e manutentore del verde nella zona di Milano. Appassionatissimo di piante, per la tesina di terza si è occupato dei giardini pensili e del verde nelle città, mentre il quarto anno ha trattato le piante succulente. Questo mese parliamo dell’ex studente Jacopo Giudici che, dopo il diploma nel 2019, oggi è giardiniere tirocinante in un giardino storico. La scuola di Minoprio ha fornito a Jacopo le basi che ora mette in pratica al lavoro e che gli permettono di affrontare nuove e stimolanti esperienze lavorative. In particolare, ricorda le lezioni del professor Tiziano Bianchi che gli ha trasmesso la sua grandissima passione per il mondo vegetale. Oggi, invece, frequenta un corso ITS di Tecnico Superiore del Verde presso la Fondazione “Edmund Mach” di San Michele all’Adige (TN) e, da circa un mese, lavora come tirocinante presso il Parco Guerrieri Gonzaga, nel Comune di Villa Lagarina (TN), vicino a Rovereto, in Trentino-Alto Adige.

UN GIOIELLO CUSTODITO NEL TEMPO

Il Parco, anche se poco noto, è uno dei più estesi del Trentino-Alto Adige, con i suoi circa tre ettari e mezzo e fa parte della rete dei Grandi Giardini Italiani. Di fatto è privato e solo da due anni a questa parte è stato aperto al pubblico. In passato le visite erano possibili, ma solo su appuntamento. Dopo che è stato aperto al pubblico sono iniziati importanti lavori di ripristino e riordino del verde ed è stato necessario assumere giardinieri da impiegare a tempo pieno. Già a inizio Seicento esistevano un giardino (in gran parte occupato da un vigneto) e un edificio. Gli allora proprietari, i Conti Festi di Braunfeld, vendettero ai Conti di Lodron, che a loro volta, nel 1806, cedettero il lotto al Barone Sigismondo de Moll, uno statista e botanico che, durante l’Ottocento, ingrandì il Parco, grazie al supporto dei progettisti dei giardini del

Castello di Schönbrunn, a Vienna, ricostruendolo quasi da zero. Un suo erede, il Barone Leopoldo de Moll, sposò infine Beatrice Guerrieri Gonzaga,

LA LIMONAIA PIÙ SETTENTRIONALE D’ITALIA

Il giardino ha uno stile romantico molto suggestivo, riconducibile a quello all’italiana. Questo è composto da differenti ambienti, quali il Belvedere, da cui si può osservare il magnifico panorama, la Valletta, una parte più bassa e scavata e la Grotta Ghiacciata, con un suggestivo laghetto che accoglie acqua sorgiva. La parte più interessante è la Limonaia più settentrionale d’Italia, implementata all’epoca dai Conti di Lodron. Lo scorso anno sono stati ripiantumati i limoni allevati a spalliera, mentre nella serretta adiacente si trovano i limoni in vaso. Di questi se ne occupa un esperto, proveniente dal vicino Lago di Garda. Il giardino è composto prevalentemente da piante monumentali e secolari; tra le principali essenze vegetali presenti si annoverano sofore, faggi, tigli e bossi, oltre a ortensie e particolari varietà di evonimo a foglia lucida.

RESPIRARE IL PASSATO, OGNI MATTINA

La manutenzione è ora affidata a due tirocinanti, di cui uno è Jacopo, al capo giardiniere e, saltuariamente, ad altre tre persone. Solitamente il lavoro per Jacopo inizia alle 8 del mattino con la soffiatura delle strade, la tiratura della ghiaia, a mano o con il trattore e i lavori di irrigazione. Questa è quasi completamente manuale, anche se è presente un impianto molto rudimentale. Secondo Jacopo, svolgere la mansione di giardiniere in un giardino storico è molto stimolante perché si è circondati da piante e fiori che hanno da raccontare storie di tempi passati. Oltretutto, la sua passione per la progettazione, gli permette di suggerire al Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, attuale proprietario del Parco con cui ha un ottimo rapporto, idee e progetti per il suo miglioramento.

14 greenup g Primo piano / in collaborazione con UNDER
IL LAVORO PER JACOPO INIZIA ALLE 8:00 CON LA SOFFIATURA DELLE STRADE, LA TIRATURA DELLA GHIAIA, A MANO O CON IL TRATTORE E I LAVORI DI IRRIGAZIONE
Jacopo Giudici.

GENERATION NEW

ORA CI SIAMO NOI

Matteo, Nadia, Davide, Sara e Matteo. Li avete visti sorridere in copertina e li ritrovate qui, nelle prossime pagine, mentre raccontano la loro storia e i loro sogni. Quello che li accomuna è la loro giovinezza e il fatto che chi prima e chi dopo si è trovato tra le mani la possibilità di dire la propria, rendere suo un progetto di vita portato avanti da generazioni. Una grande scommessa e (anche) un grande rischio. Eppure eccoli qui, pronti a tutto. Le loro storie, tutte diverse e speciali proprio per questo motivo, riflettono un settore dalle infinite possibilità che sta cambiando al ritmo della società e dei tempi, non sempre clementi. Matteo, Nadia, Davide, Sara e Matteo sono il futuro. Siete pronti a seguirli? In bocca al lupo!

servizio di copertina realizzato in collaborazione con e

greenup 17 COVER STORY
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Un luogo fatto di persone e pensato per la comunità, senza confini tra dentro e fuori. Il garden center cambia ritmo e prospettive, si apre, accoglie, informa. È lo specchio di una società nella sua contrastante evoluzione
servizio di FRANCESCO TOZZI, testi di ALICE NICOLE GINOSA e BENEDETTA MINOLITI, foto di MAURO CONSILVIO si ringrazia
COVER STORY g Sara Camazzola Vivaio Dueggi 27 anni Davide Favaron Bronte Garden 29 anni
Nadia Cavinato Garden Cavinato 32 anni Matteo Roagna Roagna Vivai 20 anni Matteo Segantini Segantini Green Passion 33 anni

IL GARDEN È DONNA

UNA PASSIONE TRAMANDATA DI MADRE IN FIGLIE, CHE OGGI PORTANO A GARDEN CAVINATO LE LORO MOLTEPLICI COMPETENZE PER DARE VITA AD UN CENTRO DI GIARDINAGGIO DOVE VIVERE UN’ESPERIENZA IMMERSIVA E COMPLETA

colloquio con NADIA CAVINATO di BENEDETTA MINOLITI

Una piccola serra di produzione di piante stagionali che diventa un garden center. Una madre che trasmette la propria passione alle tre figlie. Garden Cavinato, in provincia di Padova, è quello che si potrebbe definire un vero e proprio “garden donna”. Qui Nadia Cavinato, insieme alle sorelle Patrizia e Silvia, porta avanti l’attività di famiglia, occupandosi della gestione e della comunicazione del centro di giardinaggio. Un luogo in cui si incontrano capacità di organizzazione, creatività e competenze, e dove le tre sorelle si completano, dando ancora più valore all’attività, che non è un semplice negozio dove trovare piante e complementi, ma molto di più.

Siete tre sorelle e la storia del vostro garden ha avuto inizio con tua madre. Com’è essere una giovane donna in questo settore?

«La nostra realtà è nata da una donna, ma senza mai nascondere che papà è stato indispensabile. Quando siamo entrate noi tre sorelle c’è stato un cambio generazionale femminile, consolidando l’idea di un punto vendita a misura di donna. Lo dico sempre: il nostro è un “garden donna”, dove si vede il tocco femminile. Per me è sicuramente un valore aggiunto, senza però dimenticare che anche gli uomini nel nostro garden center hanno un valore importante e sono spesso fondamentali».

Qual è la tua giornata tipo?

«Mi piace partire presto. Alle 8, prima dell'apertura del garden, mi incontro per un caffè con le mie sorelle, per fare il punto e confrontarci sul nostro lavoro. Con i collaboratori facciamo poi un breefing, per aggiornarci e non trovarci impreparati durante la giornata, che cambia a seconda della stagione. In questo periodo, per esempio, il lavoro da fare è tantissimo».

Quali caratteristiche deve avere il garden center perfetto?

«Deve essere un posto bello dove passare il tempo non solo

per i clienti, ma anche per noi e i nostri collaboratori. Un luogo dove si è sereni e in cui si trova tantissima passione, con un bel clima che possa essere apprezzato anche dai clienti. Soprattutto, non ci devono essere paletti. Nel garden center ognuno deve essere libero di poter esprimere al massimo la propria creatività, capacità e talento. Non lo vedo come un negozio, ma come un luogo anche di crescita. Tutta la nostra comunicazione è basata anche su questo: offriamo corsi ed eventi, di modo che i clienti possano passare due ore in mezzo al verde, imparando qualcosa, senza vedere così il garden center solo come un posto in cui “vieni, acquisti e vai a casa”».

C’è molto creatività nei garden center. Al di là degli avventori dell’ultimo minuto, gli appassionati vivono un’esperienza.

«Questo è importantissimo, il garden deve lasciare un messaggio. Nella nostra biografia su Instagram abbiamo proprio scritto che prima di tutto siamo un garden center che promuove la cultura del verde. È il nostro obiettivo principale e lo portiamo avanti vendendo prodotti di qualità e varietà particolari senza limitarci a questo, ma trasmettendo un messaggio che ricordi che quel verde che porti a casa non è solamente una pianta che appoggi su un mobile perché “è bella”, ma è anche qualcosa che ti fa bene e ti rende felice».

Che cosa porta in più una figura giovane nel garden center?

«Per me il settore garden è giovane, non sta morendo, non è statico ma anzi, diversamente da altri, ha potenzialità incredibili, con un futuro nuovo e innovativo davanti. E chi se non i giovani possono cavalcare l’onda in questo momento? Credo che i nostri genitori ci stiano lasciando tanto spazio, perché hanno capito che il nostro è un settore in crescita che ha bisogno di idee e persone nuove. È indispensabile che ci siano giovani freschi e soprattutto appassionati, perché la passione non deve mai mancare in questo lavoro».

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Garden
Cavinato | Via Piovego, 119, 35010 Arsego PD | www.gardencavinato.it

“SARÀ UNA BOUTIQUE DEL VERDE”

FIERO DELLA SUA CUNEO E DALLA PARLANTINA SVELTA E COINVOLGENTE, MATTEO È UN GIOVANISSIMO GARDENISTA IN ERBA CHE HA LE IDEE CHIARISSIME SUL FUTURO SUO E DEL GARDEN DI FAMIGLIA. IL SUO PERCORSO È ANCORA TUTTO DA SCRIVERE E VIVERE MA È CHIARO CHE LA VOGLIA DI FARE, SOGNARE E CURIOSARE NON MANCANO. PER NIENTE

colloquio con MATTEO ROAGNA di ALICE NICOLE GINOSA

Sono tanti gli elementi che hanno avvicinato Matteo Roagna alla professione del manager di garden center. Un lavoro che conosce bene grazie all’attività di famiglia ma della quale sta conoscendo retroscena e segreti attraverso gli stage formativi durante i suoi studi presso Fondazione Minoprio, ma non solo. Da sempre è innamorato della montagna e della natura e già a dodici anni ha imparato a guidare il trattore con suo nonno, colui che ha dato avvio all’azienda di famiglia con la vendita di piante da frutto. Matteo ha 20 anni, è giovanissimo ma è come se sapesse già in che direzione andare: sa che vuole portare avanti l’azienda che oggi è nelle mani di suo padre e sua zia e sa che lo farà puntando sul suo saper comunicare con le persone e imparando attraverso l’esperienza, anche all’estero. Il suo sogno? Creare una boutique del verde, circondarsi di persone di valore e diventare un punto di riferimento per la comunità. Mica male.

Qual è la storia di Garden Roagna?

«Tutto è cominciato con mio nonno che ha deciso di aprire un garden vicino alla città di Cuneo in cui si vendevano principalmente piante da frutto. In seguito si sono affiancati mio padre e mia zia che hanno modificato l’azienda, rinnovandola con una serra calda e fredda e includendo anche piante esotiche che non si trovano in questo territorio. Una parte dell'azienda si occupa di progettazione e realizzazione di giardini, principalmente privati. Mi sono avvicinato a questo mondo fin da piccolo, tanto che, grazie a mio nonno, ho imparato a guidare il primo trattore a dodici anni. Per questo quando ho scoperto il corso di manager di garden center ho deciso di buttarmi. Mio padre e mio nonno mi hanno supportato in questa scelta e sono contento perché solo in questo primo anno lavorato in due realtà importanti che mi stanno permettendo di imparare».

Quando entrerai in azienda cosa ti piacerebbe fare?

«Credo di voler intraprendere la strada del garden center per-

ché, per il momento, sto imparando molto in questo campo e anche perché mi sono reso conto che mi piace creare relazioni con le persone, collaboratori e clienti. Ho una bella parlantina e credo che questa mia dote innata mi potrebbe essere utile. Allo stesso tempo, ho a cuore la società agricola di cui si è sempre occupato mio padre e porterò avanti il suo lavoro».

Com’è la vita da studente e lavoratore?

«Al momento sto facendo uno stage attraverso la scuola: si tratta di quattro mesi suddivisi lungo tre periodi importanti per i punti vendita: Natale, Santi e primavera. Noi studenti abbiamo anche la possibilità di scegliere se lavorare per tre garden center diversi, di rimanere nello stesso o di stare nel garden di famiglia. Fin da subito ho scelto di fare più esperienze diverse e di guardare come si lavora anche fuori da casa mia. Un modo per portare innovazioni e nuove idee. Vorrei lavorare per il terzo anno all’estero in Olanda».

In qualità di terza generazione, cosa porterai con te in azienda?

«Le idee sono tantissime. Fin da bambino mi è sempre piaciuto mettere le mani in pasta, sono creativo e ho sempre voglia di fare. Mi piacerebbe aprire un secondo punto vendita ma non è il mio obiettivo primario. Prima di tutto voglio rendere il garden di Cuneo - che è un fiore all’occhiello sia per la posizione sia per come è stato strutturato - fruibile tutta la settimana alla comunità. Sarà un luogo di ritrovo, un luogo da vivere e non dove si vende e basta. Sarà una boutique del verde».

Come dovrebbe essere, secondo te, il garden perfetto?

«Dal mio punto di vista il garden non deve diventare un supermercato di piante ma un punto fisico e online in cui la professionalità è il perno. Un’altra caratteristica fondamentale è quella di essere a misura d’uomo, proprio per favorire i rapporti tra le persone e per far vivere l’esperienza del verde a tutti».

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Roagna Vivai | Via Basse Stura, 1 12100 Cuneo | www.roagnavivai.it

UN’ISOLA FELICE

UN LUOGO PENSATO PER LA COMUNITÀ IN CUI PASSIONI E VISIONI CONDIVISE SI FONDONO E CREANO VALORE. UN SOGNO, QUELLO DI DAVIDE, CHE STA PRENDENDO FORMA E CHE (SIAMO CERTI) SI REALIZZERÀ PERCHÉ SI FONDA SU PRINCIPI GENUINI COME LA COOPERAZIONE E IL CONFRONTO.

UN GARDEN CENTER, INSOMMA, CHE GUARDA ANCHE FUORI DAI SUOI CONFINI

All’interno della serra mediterranea di Fondazione Minoprio, Davide inizia a raccontare la storia di Bronte Garden che da quattro anni viene gestito totalmente da lui. Anzi, come ci tiene a precisare lui stesso, durante la nostra chiacchierata, da soli è difficile fare tutto e per crescere si ha sempre bisogno di compagni di viaggio. E Davide di compagni di viaggio ne ha ben dieci che, ogni giorno, lo accompagnano nella gestione di Bronte Garden. Quello che comprendo fin da subito è che il suo approccio è dedito al confronto e al dialogo, alla flessibilità e alla possibilità di sbagliare per poi riprendere il percorso e fare meglio, ancora di più. Speciale è anche la prospettiva da cui decide di guardare le cose e di impostare il suo lavoro. Una prospettiva che va “oltre al garden” perché “siamo contenitori da riempire con le nostre passioni e con ciò che ci circonda”.

Come nasce Bronte garden?

«L’azienda nasce come cooperativa quarantacinque anni fa dall’idea di due soci, uno dei quali è mio padre, e la sua attività si può suddividere in due aree principali. La prima è l’orticoltura professionale, la seconda è la vendita al pubblico, il garden center, da sempre gestito da dipendenti interni. Quattro anni fa abbiamo iniziato i lavori di sistemazione delle serre di produzione e abbiamo introdotto alcuni gruppi merceologici per renderlo sempre più moderno e cercare di attrarre un pubblico più ampio».

E tu quando sei entrato in azienda?

«Subito dopo il diploma. In quel periodo mi trovavo in una fase di transizione e non sapevo cosa fare. Avevo iniziato l’università ma non ero convinto, poi si è presentata l’occasione di prendere in gestione il garden e ho deciso di provarci. Mi è stata data la possibilità di mettermi in gioco, e dopo un periodo di transizione e affiancamento sono arrivato oggi a gestire totalmente».

L’inizio non deve essere stato facile…

«Mi sono trovato a gestire qualcosa che non conoscevo e che presentava una serie di sfaccettature complesse e di mansioni di cui non mi ero mai occupato. Posso dire di essere cresciuto insieme al garden e grazie al supporto dei miei dieci colleghi

che mi accompagnano in questa crescita continua. Da soli è impossibile portare avanti un’attività simile».

Come dovrebbe essere, secondo te, il garden center ideale?

«Deve avere la possibilità di creare un impatto sulla comunità in cui si trova. Vorrei renderlo un luogo in cui si va oltre il semplice scambio di beni e nel quale creare momenti dedicati alla comunità in spazi che non comprendano il servizio di vendita. Il garden ideale dovrebbe fare questo: andare oltre la semplice vendita e creare comunità, scambio e confronto».

Hai progetti in futuro che vorresti realizzare?

«Avere progetti e una visione sul futuro è fondamentale e necessario. Credo fortemente nel cambiamento come costante di vita e rifuggo l’immobilità; lo stesso vale per le persone che mi accompagnano in questa impresa. C’è bisogno di dare loro un obiettivo, un motivo per venire ogni mattina. Proiettandomi in divenire il desiderio è quello di creare una struttura nuova da progettare insieme che non esaurisca mai la sua fertilità».

La tua gestione sembra piuttosto democratica…

«Credo nella cooperazione e nel lasciare i miei collaboratori liberi di autogestirsi, condividendo obiettivi, responsabilizzando e garantendo autonomia oltre che il potersi ritagliare del tempo, al di là del lavoro. Voglio che si realizzino anche da un punto di vista umano e che possano dedicarsi ai loro interessi così da portarli (anche) dentro al garden center. Ognuno di noi è un contenitore che si riempie dei propri interessi e passioni e per poterlo fare deve avere la possibilità di guardarsi intorno e andare oltre il proprio lavoro».

Pensi che le nuove generazioni abbiano una marcia in più rispetto a quella precedente?

«Non credo che una generazione sia meglio di un’altra. Penso che vadano entrambe comprese nella loro interezza e nelle proprie visioni, contestualizzandole nel periodo storico in cui sono immerse. Io, anche se giovane, non voglio imporre una mia visione, anzi preferisco capire quali sono stati i principi fondamentali che hanno portato l’azienda da ieri a oggi, facendone tesoro e utilizzandoli come fari».

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colloquio con DAVIDE FAVARON di ALICE NICOLE GINOSA
Davide
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(VE) | www.brontegarden.it COVER STORY g
Favaron
Bronte Garden
Via Molinella, 10 30034 Mira

GARDENISTE, FATEVI SENTIRE!

SEGUIRE UNA POSSIBILE STRADA TRACCIATA DAI GENITORI O CAMMINARE SCEGLIENDO LIBERAMENTE IL NOSTRO FUTURO? E SE CAMBIAMO IDEA, POSSIAMO TORNARE SUI NOSTRI PASSI?

SONO DOMANDE CHE RACCONTANO BENE LA STORIA DI SARA CAMAZZOLA, GIOVANE GARDENISTA DEL VIVAIO DUEGGI DI SABAUDIA, IN PROVINCIA DI ROMA

colloquio con SARA CAMAZZOLA di BENEDETTA MINOLITI

Isuoi genitori hanno aperto Vivaio Dueggi nel 1991 e Sara, dopo una prima esperienza, ha deciso di prendere una strada alternativa dopo aver vinto una borsa di studio in fashion design, per poi tornare a lavorare con la sua famiglia, iniziando nella contabilità. “Da lì sono arrivata in cantiere. Mio padre mi ha portato a vedere come si faceva un giardino e mi sono innamorata”. Così, oggi Sara Camazzola è una giovane garden designer che si muove abilmente tra centro di giardinaggio e cantieri, con la consapevolezza di aver scelto un lavoro che ama davvero in totale libertà, con una famiglia alle spalle che l’ha sempre spronata a seguire le sue passioni, trovando da sola il suo posto nel mondo.

Sara, tu disegni anche a mano libera.

È interessante, perché quando si pensa al cantiere vengono subito in mente i disegni tecnici, mentre qui c’è un vero e proprio lavoro artistico.

«Esatto. Io non sono un architettto, non faccio disegni tecnici, e quando porto i miei lavori ai clienti rimangono sempre meravigliati, senza parole. Immaginano di vedere planimetrie, forme definite, che non rappresentano per niente quello che facciamo, e invece si trovano davanti acquerelli pieni di colori».

Qual è la tua giornata tipo?

«La mattina mi sveglio con il sorriso, che per me è importantissimo. Mi presento al lavoro, saluto tutti i dipendenti e stabiliamo insieme cosa faremo durante la giornata. Io tendenzialmente sono fuori con le squadre per opere di realizzazione di nuovi giardini, oppure rimangono nel punto vendita. In questo caso, come venditrice, cerco di capire dai clienti cosa cercando davvero, perché il giardino è come una casa: bisogna sapere cosa si vuole, e tante volte questa aspetto è un po’ sottovalutato nei garden. Non vendiamo beni immutabili, non è fast fashion quello che proponiamo, ma prodotti che cambiano nel tempo, ed è importante aiutare i clienti a ragionare a lungo termine».

I clienti arrivano con le idee poco chiare, quindi. Perché, secondo te? Non conosco le piante?

O semplicemente le vedono come un ornamento e basta?

«Dipende molto da età e sesso. I giovani puntano sull’estetica, ma vogliono anche piante che purifichino l’aria, che facciano ombra, guardando tanto agli aspetti più green. Le persone anziane, invece, tendenzialmente preferiscono il colore e le piante fiorite. Per quanto riguarda uomini e donne, i primi sono più pratici. Ad esempi ti chiedono l’agrume, perché poi possono utilizzarlo, mentre le donne prediligono i fiori».

Quale pensi sia il valore aggiunto di una figura giovane all’interno di un garden center?

«I miei genitori fanno fatica a relazionarsi con il mondo dei social, quasi lo rifiutano. Invece, secondo me, se usati bene questi strumenti diventano una cassa di risonanza con cui si può arrivare quasi ovunque e a chiunque. È importante che i più giovani insegnino a chi è venuto prima di loro come comunicare oggi. E poi, bisogna svecchiare il modo di vendere, perché non serve passare minuti a parlare con il cliente, se ha bisogno è lui che ti cerca. Le persone che entrano nei nostri garden vanno lasciate libere».

Com’è essere una giovane donna in questo settore?

«Quando mi chiedono “come ti vedi da qui a 10 anni”, io rispondo che voglio aprire la nostra zona alle donne. Ho sofferto molto, perché già di base se sei una ragazza pensano che tu non abbia qualità e che tu sia dove sei perché sei carina e non perché hai studiato e hai un grande rispetto per il tuo lavoro. Io vorrei che chi arriverà dopo di me non soffra come ho sofferto io. Il mio compito, secondo me, è proprio quello di aprire questo settore alle donne della mia zona, perché al momento ci sono solo io, e per me è assurdo».

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Vivaio Dueggi Sabaudia | Via Litoranea, 7270, Sabaudia | www.vivaiodueggi.com

LASCIARE IL CLIENTE A BOCCA APERTA È LA MISSIONE QUOTIDIANA DI GARDEN SEGANTINI GREEN

PASSION CHE, GIUNTO ALLA TERZA GENERAZIONE, È GESTITO DA MATTEO E SUO FRATELLO FEDERICO. IL LORO SEGRETO? IMPATTO ESTETICO E TANTA, ANZI, TANTISSIMA SCELTA DI QUALITÀ

Tre generazioni e un’evoluzione costante nel tempo: dall’attività agricola del nonno fino a un garden center che conta 11mila metri quadrati e una gamma vastissima di prodotti che soddisfano ogni cliente. Matteo Segantini è uno dei titolari - insieme al fratello Federico - di Garden Segantini Green Passion, inaugurato ufficialmente dopo la ristrutturazione il 20 marzo 2022. Una data che simboleggia l’inizio dell’avventura dei due fratelli al comando dell’attività di famiglia.

Qual è la storia del tuo garden center?

«L’attività di famiglia nasce da mio nonno e inizia nel settore dell’agricoltura. Nel corso degli anni si è evoluta e aperta alla floricoltura e all’orticoltura fino a diventare un garden center fornito a 360°. Oggi conta una metratura di 11mila metri quadrati, suddivisi in area tecnica, area piante da interno, serra fredda con ortaggi e floricoltura e un vivaio esterno, di cui 2mila metri quadrati sono coperti e fruibili anche durante l’inverno. Il nostro obiettivo è offrire la più vasta gamma di articoli possibili, cercando di cogliere e soddisfare ogni tipologia di cliente».

Un bell’impegno in termini di spazi e assortimento…

«Il garden è stato ristrutturato due anni fa con l’obiettivo di ampliare gli spazi. Lo abbiamo inaugurato il 20 marzo 2022. Dai 5mila metri iniziali siamo arrivati agli attuali 11mila e a motivare questo cambiamento sicuramente la volontà di rispondere alle richieste del cliente. C’era bisogno di contare su maggiore spazio e su una disposizione quanto più scenografica con una vasta scelta di referenze. Non volevamo avere un garden esteticamente bello ma con carenze in assortimento e varietà. Inoltre, volevamo fidelizzare non solo i vecchi clienti ma anche acquisirne nuovi».

Come è avvenuto il passaggio generazionale?

«È stato un processo lento, avvenuto circa 4 anni fa. Passare da una visione a un’altra richiede tempo e dedizione perché comporta difficoltà iniziali nel gestire e capire chi da quel momento in avanti sarà responsabile delle decisioni. Il punto di avvio è stato il 20 marzo 2022 con l’inaugurazione anche se in un’azienda familiare non c’è mai un netto stacco tra prima e dopo. Oggi noi della terza generazione, io e mio fratello Federico, abbiamo due raggi d’azione differenti: lui si occupa della

pubblicità e dei social media, oltre che della cartellonistica ed etichettatura mentre io mi dedico all’acquisto e alla gestione commerciale e generale del punto vendita e reparti».

Cosa pensi di aver apportato all’attività di famiglia rispetto alla generazione precedente?

«Partiamo con una buona base storica. La nostra attività è sempre stata riconosciuta per la qualità, per l’offerta e per il prezzo adeguato. Dovevamo consolidare ulteriormente questa identità e lo abbiamo fatto con un’esposizione ampliata e rinnovata soprattutto nell’arredo giardino e nell’ arredo da interno da una parte mentre dall’altra. Un altro punto importante su cui abbiamo puntato è il servizio. Abbiamo realizzato un parcheggio comodo, la merce è sistemata su ripiani ad altezza fruibile, ci sono sempre carrelli a disposizione e forniamo gratuitamente l’imballaggio per il trasporto della merce».

Com’è la tua giornata tipo?

«Mi sveglio alle 6, faccio colazione e vado al garden. La prima parte della mattinata la dedico a organizzare il lavoro per la giornata e controllo se ci sono urgenze. Alle 8.30 apriamo al garden e io mi dedico a organizzare gli ordini e gli acquisti e gestisco la parte commerciale. Nel pomeriggio, invece, normalmente mi occupo di eventuali preventivi e supervisioni dei lavori. La mia giornata finisce intorno alle 20.30-21».

Un approccio decisamente stakanovista il tuo…

«Si soprattutto per un motivo: l’ampliamento della struttura ha richiesto più personale e al momento ci sono alcune figure che stanno crescendo e che ancora non hanno la capacità di prendere decisioni in autonomia. Questo vuol dire che io mi devo occupare di formarli. Ci siamo dati un tempo - tre anni dall’inaugurazione - per arrivare a costruire un organico che riesca a funzionare in maniera autonoma nel punto vendita. A quel punto forse riuscirò ad essere meno stakanovista (ride)».

La tecnologia è un’alleata del punto vendita?

«Vorrei anche introdurre un nuovo progetto: vorrei realizzare un’applicazione gratuita che, oltre a contenere tutte le schede botaniche, possa fornire al cliente informazioni su un determinato articolo: dove trovarlo, in quale stagione è disponibile, ecc.».

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colloquio con MATTEO SEGANTINI di ALICE NICOLE GINOSA
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| www.segantinigreenpassion.com COVER STORY g
EFFETTO WOW Segantini Green Passion
Castiglion Fiorentino, Loc. manciano, 46/A

EFFICACIA APPROVATA DALLA NATURA

La mission del progetto VerdeVivo è quella di proporre una linea di prodotti che siano in grado di portare innovazione a tutti i livelli e sono tre gli asset su cui si sviluppa: basi di origine vegetale, efficacia di risultato e pieno rispetto dell’ambiente. Con questo progetto, Kollant vuole riportare nelle case le qualità di un prodotto professionale in grado di soddisfare le esigenze dei garden lover, in un’ottica di sostenibilità e prevenzione. “Oggi VerdeVivo propone nuovi prodotti fedeli a una identità totalmente in linea con l’armonia della natura, ma dai contenuti estremamente innovativi e pionieristici - hanno raccontato Arianna Fracasso, marketing manager, e Paolo Panico, sales manager, durante l’incontro con i giovani gardenisti -. Prodotti capaci di coniugare la massima efficacia testata dai professionisti del settore agricolo, con l’uso di principi attivi derivanti dalla ricerca di soluzioni naturali”. La prevenzione, ormai, è la via principale per assicurarsi piante sane e i prodotti VerdeVivo mirano proprio a soddisfare questo obiettivo: grazie a fitoestratti tecnologicamente avanzati, oli vegetali ed estratti marini capaci di stimolare in modo naturale le difese immunitarie delle piante. “Si tratta di prodotti che vanno incontro anche ai desideri delle nuove generazioni, perché abbracciano il concetto più ampio di cultura del giardinaggio, nella piena consapevolezza dell’impatto ambientale”, prosegue Fracasso. Una cultura del giardinaggio che è sempre più diffusa, anche tra i giovani, e Kollant, con il marchio VerdeVivo, vuole diffondere proprio il concetto della cultura del giardinaggio, in un’ottica di benessere, di qualità e stile di vita.

LO SLOGAN

You, first. Fai fiorire la tua parte migliore

TERA® / TERAPLAST

www.verdevivo.bio

ORIENTATO ALL’ETICA DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Un progetto responsabile, quello che Teraplast ha avviato sei anni fa con il lancio del marchio Tera® Un progetto ambizioso, perché punta a “dare nuova vita alla plastica rendendola una risorsa per sempre riutilizzabile”, si legge nel catalogo di presentazione. E lo fa con un’offerta completa di vasi e contenitori: quattro linee di prodotti - Insula, Aura, Petra e Harena -, ognuna con differenti referenze, tutte curate nel dettaglio, dal colore alle forme, dal design ai possibili accessori abbinati. Tutti gli articoli sono realizzati in plastica e sono certificati PSV (plastica seconda vita) in quanto manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici, perché proprio i rifiuti rappresentano la materia prima dei prodotti Tera®. Ma l’impegno in termini di sostenibilità non si ferma solo a un aspetto di prodotto, perché “Teraplast ha avviato un percorso verso il riconoscimento di azienda sostenibile, che la porterà a presentare nel prossimo esercizio, oltre al bilancio economico-finanziario, anche il bilancio di sostenibilità”, ci ha anticipato Sebastiano Cavazza, marketing manager dell’azienda. “Vogliamo andare oltre, perché, secondo noi, non basta più parlare solo di prodotto sostenibile, ma dobbiamo avere ben chiara una visione spinta da un principio etico forte. È questo il nostro obiettivo”. Un obiettivo che è necessario condividere con la rete distributiva, “perché non sempre i rivenditori sono così attenti al tema della sostenibilità, spesso per vecchie convinzioni commerciali ancora troppo radicate, ma la strada non potrà che andare verso una maggior sensibilità a questi temi. E noi vogliamo essere tra i primi”, ha continuato Marco Baio, area manager Italia. In occasione della prossima spoga+gafa, inoltre, Tera® presenterà il nuovo progetto verso l’impatto zero con il quale introdurrà una nuova collezione di prodotti, a conferma dei grandi investimenti che sta portando avanti l’azienda vicentina.

LO SLOGAN

Diamo alla plastica una nuova vita

www.teraitaly.com

30 greenup COVER STORY g KOLLANT / VERDEVIVO
Labellezzacisalverà www.arenavivai.com

Palma Piatta raddoppia a Milano

Dopo Roma e Torino, Palma raddoppia a Milano e apre il suo secondo negozio in Corso Lodi, 12. Di questa realtà ne avevamo già parlato su greenup, proponendola come un’alternativa al garden center. Ma perchè? Workshop, Whatsapp e una comunicazione social, che non lascia nulla al caso e modellata sul target dei plant lovers, sono solo tre degli strumenti che lo stanno rendendo un modello di business apprezzato. Qui, tra piante tropicali e rare e prodotti firmati Palma, si entra in uno spazio in cui l’appassionato si sente a suo agio e diventa protagonista della diffusione della cultura del verde. Sono diverse le caratteristiche che danno carattere a questa nuova idea di business. La metratura, prima di tutto, che regala una dimensione urbana ma anche il focus specifico su merceologie che piacciono ai proprietari. “Non abbiamo la necessità di proporre prodotti che sono richiesti dai clienti ma che non si combinano con il nostro modo di concepire il punto vendita” ci aveva raccontato Gabriele De Santis, proprietario di Palma. “Un altro aspetto su cui puntiamo è anche la presenza e la centralità delle piante. Il negozio nasce con l’idea di essere esso stesso una giungla”. In bocca al lupo per questa nuova avventura!

ANDREA SANDINI CONFERMATO ALLA GUIDA DI AIPSA

ll nuovo Consiglio direttivo, nominato durante l’assemblea ordinaria di AIPSA, Associazione Italiana Produttori Substrati e Ammendanti, ha confermato Andrea Sandini come presidente. «La qualità dei prodotti delle aziende associate deve rimanere alta» ha affermato Sandini durante l’assemblea, lanciando un monito alle aziende che sul mercato presentano prodotti di scarsa qualità. Sono stati poi presentati con Daria Orfeo, direttore delle attività associative, i diversi progetti promossi da AIPSA, dallo studio approfondito sulle matrici organiche all’indagine di mercato sul mondo dei substrati, i cui risultati serviranno a disporre di strumenti utile per agire in modo ottimale per sanare le criticità e migliorare il rapporto produttori/utilizzatori e produttori/distributori/consumers. Alla fine degli interventi i soci presenti, in rappresentanza di 16 delle 22 aziende associate AIPSA, hanno votato per il rinnovo del consiglio direttivo. Dalle urne sono stati eletti: Andrea Sandini (Geotec srl), Flemming Hansen (Nuova Flesan srl), Monica Cadei (Terflor srl), Marco Petranca (Vigorplant Italia srl), Sergio Armari (Compo Italia srl), Filippo Colleoni (Fertil srl) e Riccardo Billi (Europomice srl). Il Consiglio direttivo a seguire ha rinnovato le cariche di presidente di Andrea Sandini e vicepresidente a Flemming Hansen.

Giorgio Tesi Group: 50 anni festeggiati alla grande

50 anni di storia. Un traguardo importante per Giorgio Tesi Group, che festeggia il mezzo secolo di vita anche sulla rivista Forbes, che ha scelto di raccontare nel numero di aprile, nella rubrica Stories dell’inserto Small Giants, la storia dell’azienda vivaistica pistoiese. Un risultato importante che non conferma la crescita di un’azienda nata a conduzione familiare che oggi è una vera e propria industria green, tra le più importanti aziende europee nel settore del vivaismo di piante ornamentali. Inoltre, Giorgio Tesi Group è stata anche premiata a IPM Essen nell’ambito del concorso IGOTY, International Grower of the Year, da AIPH, diventando così la prima azienda vivaistica italiana a raggiungere la finale e ad essere premiata, con la conquista della medaglia d’argento nella categoria Finished Plants & Trees. A tutto questo si aggiunge anche il conseguimento del marchio GLOBAL G.A.P., che certifica Giorgio Tesi Group per lo standard di Sicurezza Integrata in Agricoltura, verificando e prendendo in esame tutti gli elementi di sicurezza e sostenibilità riguardanti diversi aspetti della produzione, dalla gestione dei rifiuti all’utilizzo consapevole delle risorse energetiche.

A sinistra Marco Cappellini, Direttore Generale GTG, e a destra Fabrizio Tesi, Legale Rappresentante dell’azienda vivaistica pistoiese

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Foto di Luisa Falcone dall’assemblea ordinaria di AIPSA

Giuseppe Bonanno è il nuovo direttore

di FSC Italia

Diego Florian, da dodici anni direttore dell’ufficio di rappresentanza di FSC Italia, ha lasciato il posto a Giuseppe Bonanno, esperto forestale e già presidente per dieci anni del Parco Nazionale della Maddalena in Sardegna, entrato ufficialmente in carica dal primo di Aprile. Florian passa a collaborare con l’ufficio europeo della ong Internazionale che da ormai trent’anni si occupa globalmente della promozione della gestione forestale sostenibile. «Mosso da ragioni familiari e stimolato dalla possibilità di collaborare con l’ufficio europeo di FSC ho deciso di concludere la mia esperienza di Direttore di FSC Italia, supportando il Consiglio Direttivo nell’individuare un successore capace di guidare uno degli uffici nazionali più strutturati e più competenti non solo a livello europeo, ma anche a livello mondiale». Così Diego Florian ha spiegato la scelta di “cedere il testimone” di Direttore di FSC Italia a Giuseppe Bonanno. Florian, nel ringraziare i componenti del Consiglio Direttivo e i Presidenti che si sono alternati in questi anni, i soci, i consulenti, gli auditor e gli stakeholder, ha particolarmente tenuto ad esprimere la sua gratitudine per i colleghi della sede italiana di FSC, oltre che ai collaboratori incrociati in questi anni: «Sono la vera essenza dell’ufficio nazionale. Uno staff competente e motivato, che ha portato il marchio FSC ad essere uno dei brand di responsabilità socio-ambientale più riconosciuto nel nostro Paese». «Non c’è cosa che più delle foreste possa, direttamente o indirettamente, rappresentare meglio l’essenza stessa della vita su questo pianeta» ha dichiarato Bonanno. E il nuovo Presidente di FSC Italia ha sottolineato come le foreste abbiamo permesso “l’insediamento della vita sulla Terra per come noi la conosciamo e, ancora oggi, potremmo dire spesso nonostante l’uomo, sono capaci di sostenerla”. «Sono felice di essermi unito a FSC che con scienza e coscienza, in tutto il mondo, ha assunto questo obiettivo come costitutivo della sua esistenza. Oggi, più che mai, bisogna impegnarsi per creare un’alleanza tra produttori e consumatori o, meglio, co-produttori, passando per il tessuto imprenditoriale e le Pubbliche Amministrazioni».

Diego Florian e Giuseppe Bonanno

Remko Muntinga è il nuovo CEO di Chrysal International

Dal 13 febbraio Chrysal International ha un nuovo CEO, Remko Muntinga, che è andato a sostituire dopo 5 anni Peter Vriends, che ha guidato l’acquisizione dell’azienda da parte di OAT ed è stato “la forza trainante della crescita” di Chrysal. Muntinga, laureato all’Università di Wageningen, lavora in azienda dal 2014, prima come Operations Director e successivamente come Chief Operating Officier. Inoltre, il nuovo CEO di Chrysal International ha maturato un’importante esperienza lavorativa presso KraftHeinz, dove ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità in diversi Paesi. «Negli ultimi 5 anni la nostra azienda ha registrato una crescita impressionante e sono stati fatti passi importanti nel campo della sostenibilità» ha dichiarato Peter Vriends, commentando il nuovo incarico di Muntinga. «Con Remko abbiamo un successore fidato e forte che può garantire la continuità e la crescita di Chrysal con una forte attenzione alla sostenibilità». E ha concluso: «Remko è un manager motivato e orientato ai risultati. Con la sua passione per la sostenibilità e il miglioramento continuo, potrà dare un importante contributo all’ulteriore crescita di Chrysal». E anche Muntinga ha commentato il suo nuovo ruolo: «Vorrei ringraziare Peter per la sua leadership negli ultimi anni e ammirare la sua scelta di scegliere la vita e non il lavoro! Per me, la definizione di CEO non è solo quella di Chief Executive Officer, ma anche quella di Chief Engagement Officer, responsabile dell’impegno. Non vedo l’ora di collaborare più intensamente con tutti gli stakeholder e di accelerare il processo per rendere la nostra catena floricola ancora più sostenibile. Con i nostri prodotti, servizi e con il nostro team globale di appassionati possiamo aggiungere ancora più valore per i nostri clienti e partner strategici, oltre all’impareggiabile affidabilità delle consegne».

RemkoMuntinga,nuovoCEOdiChrysalInternational

STIAMO CERCANDO PROPRIO TE!

ADPConsulting, società che da oltre 20 anni è attiva nell’ambito della grande distribuzione, ha deciso di ampliare la sua offerta commerciale anche verso il canale specializzato dei garden center e centri di giardinaggio, attraverso un nuovo marchio nel settore dei VASI.

Al fine di operare al meglio su tutto il territorio nazionale, ADPConsulting è alla ricerca di agenti di commercio, possibilmente già inseriti, che possano prendersi in carico la promozione del nuovo marchio e seguire garden center e vivai con vendita al pubblico in tutta Italia.

Sei interessato? Allora, scrivi a adp@adpsrl.it

GARDEN

TOP-TUNIA ®, UN PROGETTO CHE UNISCE MADE IN ITALY E ALTE PRESTAZIONI

AICG, Associazione Italiana Centri Giardinaggio, e Gruppo Padana hanno unito le forze, collaborando per dare vita al progetto Garden Top-Tunia ®, che propone un prodotto unico nato dall’unione tra Made in Italy e alte prestazioni. Infatti, tutto il ciclo, dall’idea alla produzione delle talee, protagonista del progetto, è totalmente realizzato nel nostro Paese. Il risultato è quello di petunie uniche, disponibili in 30 colori, di cui 10 tonalità in esclusiva per i Centri Giardinaggio AICG. Tra i principali punti di forza della Garden TopTunia ® ci sono: elevata densità per metro quadrato, grazie al portamento naturalmente

compatto e globoso, resistenza alle temperature elevate, con possibilità di allungare il periodo di coltivazione e vendita, con trapianti anche a fine primavera. E ancora: la pianta proposta da AICG e Gruppo Padana si mantiene “piena” e fiorifera, estremamente versatile e adatta a qualsiasi tipo di utilizzo, dalle fioriere alle balconette, fino alle aiuole. Inoltre, la pianta non si apre e non “svuota” al centro. Tutte le piante del progetto vengono fornite direttamente con un vaso brandizzato AICG, appositamente realizzato per l’occasione, ovviamente Made in Italy e riciclabile al 100%.

Alcuni dei colori delle petunie del progetto Garden Top-Tunia ® realizzato da AICG e Gruppo Padana

g News / BREVI DAL MERCATO

VIGORPLANT FORNITORE ESCLUSIVO DI GARDALAND

Il progetto è stato creato sulle basi di valori distintivi, trovando affinità non solo nei contenuti ma anche nella filosofia. Due aziende che hanno al centro il proprio cliente e che fanno della cura del dettaglio un elemento di differenziazione

di FILIPPO TERRAGNI

“Vigorplant ti porta a Gardaland”… Questo è lo slogan dell'impattante operazione a premi firmata dall’azienda lodigiana in collaborazione con il parco divertimenti tra i primi in Europa. E la mascotte di questa iniziativa non poteva che essere Prezzemolo, il draghetto verde con i capelli rossi, da sempre protagonista di Gardaland. Ma come funziona questa iniziativa? Nel 2023 Vigorplant ha proposto importanti novità, tra cui il terriccio professio nale per Piccoli Frutti in Special Edition, prodotto simbolo della collaborazione, con una confezione allegra e di forte appeal, grazie anche alla presenza proprio di Prezzemolo. Un meccanismo semplice e di facile comprensione: acquistando una confezione di Piccoli Frutti e ritagliando il coupon presente sul retro della confezione, con segnandolo direttamente alle bi glietterie del parco, i consumatori avranno diritto, a fronte dell’acquisto di due biglietti a tariffa intera diurna, a ricevere subito un ingresso omaggio. Un’operazione che punta ad aumentare la visibilità di Vigorplant attraverso canali non convenzionali.

“In concreto il nostro brand, oltre alla presenza sul sito di Gardaland nell’esclusiva sezione ‘partner ufficiali’, potenzia la propria visibilità anche grazie all’installazione di diversi cartelli di importanti dimensioni in posizione strategiche e di forte traffico, una tra tutte: l’aiuola più grande che caratterizza la piazza principale, dove durante l’anno vengono realizzati anche numerosi eventi a tema - ha

ACCORDO UFFICIALE

Matteo Laconi, responsabile marketing di Vigorplant -.Non solo, le grafiche inserite sono in armonia con il contesto, area di grande impatto, in cui si colloca per altro la prima attrazione al mondo a tema Jumanji® -The Adventure, ispirata alla nota serie cinematografica campione d’incassi di Sony Pictures Entertainment”. Di fatto, “Vigorplant ti porta a Gardaland…” è un’iniziativa vantaggiosa e convincente sia per i grandi, sia per i più piccoli, creando un plus tangibile per uno dei target centrali dei garden center: le famiglie. Un prodotto ideale per la coltivazione di piccoli frutti come fragole e lamponi. Viene proposto nel pratico formato 10 litri con maniglia e può essere impiegato per la coltivazione in vasi, balconette o direttamente nell’orto. Una proposta che asseconda positivamente il trend in continua crescita delle vendite di fruttiferi minori, sempre più apprezzati dai clienti dei centri di giardinaggio. Con questo progetto si consolida il piano di marketing emozionale: Vigorplant strizza l’occhio ai genitori e bambini, invitandoli a vivere una giornata di divertimento insuperabile.

È stato siglato un nuovo importante accordo, che vede Vigorplant come fornitore ufficiale e in esclusiva di Gardaland per terricci e substrati professionali. Come primo progetto i terricci a marchio Vigorplant sono stati impiegati per la realizzazione della novità 2023: Jumanji® -The Labyrinth. La nuova attrazione si compone, tra le altre, di un labirinto con oltre 2mila piante appartenenti a specie di origine tropicale e mediterranea, una vera e propria giungla. Un intervento per il quale è stato scelto il nostro miglior prodotto professionale specifico per giardini pensili: Intensivo PE, a norma UNI11235.

Una delle aiuole interne di Jumanji® -The Labyrinth.

g News / BREVI DAL MERCATO

COMUNICHIAMO CON I GIOVANI

Se c’è una tendenza che possiamo individuare nel modo in cui le nuove generazioni si approcciano ai prodotti e servizi è l’esigenza di incorporare nei consumi quotidiani le loro convinzioni valoriali ed etiche

Dal 2018 ho avuto la possibilità di collaborare con Fondazione Minoprio alternando alcune ore di docenza al coordinamento di stage in varie edizioni di Myplant&Garden. È stata per me un’interessante occasione per mettermi in relazione con persone di età diversa dalla mia. Giovani che, attraverso lo studio, cercano di crearsi una professionalità nel mondo dei centri di giardinaggio. Questi studenti e studentesse affrontano discipline sempre uguali a se stesse come le nozioni di botanica, processi gestionali e di contabilità, burocrazia e sicurezza, altre invece sono più fluide, come la materia che mi riguarda, il visualmerchandising, che cambia continuamente. È chiaro che ci sono regole base da conoscere anche nel visual merchandising ma, per via delle nuove tendenze di mercato e per il rinnovarsi delle generazioni, non si può prescindere dal parlare di cambiamento e fluidità nell’ideare e realizzare strategie espositive. Il visual merchandising è questo: contatto e dialogo visivo con chi frequenta il centro di giardinaggio. In una parola, è comunicazione.

COS’È IL MARKETING GENERAZIONALE?

Confrontandomi con questi giovani, ho toccato con mano quanto sia importante rimodellare tecnica e creatività per riuscire a coinvolgerli, sia come futuri operatori del settore sia come rappresentanti di una delle generazioni che nei prossimi anni avrà notevole rilievo come potenziale cliente. In questo numero, voglio accendere la vostra curiosità portando alcu ni accenni che riguardano un’ interessante materia che anche il mondo del visual mer chandising può tenere in considerazione: marketing generazionale. Un ambito che indaga e prova a definire tratti socio culturali comuni che possano costituire una fonte di informazioni e la base di partenza necessaria per costruire proposte commerciali sempre più centrate e coinvolgenti.

CONCENTRARSI SUI BISOGNI CHE IL PRODOTTO SODDISFA

Se c’è una tendenza che possiamo individua re nel modo in cui le nuove generazioni si

DI CREARE UN VERO VALORE PER IL CLIENTE. PHILIP

approcciano a prodotti e servizi è l’esigenza di incorporare nei consumi quotidiani le loro convinzioni valoriali ed etiche. Va quindi fatta attenzione al modo in cui si presenta il prodotto, attraverso quali canali e alla coerenza di messaggio. In un panorama socio culturale in cui i contenuti sono sempre disponibili e apparentemente in quantità illimitata, grazie a internet, è necessario passare da un visual centrato sul prodotto ad un visual centrato sui bisogni che il prodotto soddisfa. Nell’edizione 2023 dell’evento Garden Center New Trend abbiamo provato a tradurre questo pensiero in piccole vetrine, associando prodotti a tematiche ambientali.

Uno stimolo in più: cito di seguito tre interessanti ambiti presi in prestito al marketing generazionale quando indaga sulla generazione Z,i nativi digitali nati tra il 1997 e il 2012, al centro di questo articolo. Da questi spunti il centro di giardinaggio può partire per elaborare idee innovative e fornire questa generazione la migliore esperienza possibile.

1 - Avere una presenza riconoscibile e coerente sui social media

2- Alimentare una conversazione: usare qualsiasi possibile occasione per interagire con le nuove generazioni, offrendo ambienti e strumenti per stabilire un vero dialogo. Recensioni e feedback online giocano un ruolo cruciale senza però togliere spazio al più tradizionale passaparola e al “faccia a faccia” con gli addetti alle vendite in negozio

3- Personalizzare la comunicazione, i prodotti e i servizi: modificando linguaggi e selezionando gruppi specifici di prodotti con valori e caratteristiche ispirate a quelli di giovani che a breve saranno i nuovi adulti. In conclusione, l’obiettivo a cui tendere quando parliamo di visualmerchandising offline per le nuove generazioni è la costruzione di una esperienza coinvolgente, fluida e priva di attriti da realizzare facendo interagire i canali di riferimento e il punto vendita.

36 greenup g Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING
ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività.
IL MARKETING NON È L’ARTE DI TROVARE MODI INTELLIGENTI PER SMALTIRE CIÒ CHE PRODUCI. È L’ARTE
In questa foto il vaso Elho della collezione Ocean è stato associato al concetto B-Changing TO SAVE WATER.

Piante più belle, sane e rigogliose.

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in collaborazione con

FORMAZIONE PERMANENTE

Dai primi rivoluzionari dell’agricoltura nell’Ottocento, ai giorni nostri dove le new generation si fanno strada cercando metodi agricoli di coltivazione sempre più avanzati. Tra i primi pionieri a capire l’esigenza di rinnovare i metodi di coltivazione, e irrigazione, attraverso lo studio e la formazione continua, c’è Calvino. Mario Calvino, che oltre ad essere il padre di Italo, uno dei più grandi rappresentanti della letteratura italiana del ‘900, è stato un agronomo inventore, precursore dei tempi nel campo delle invenzioni atte a migliorare le condizioni agricole. Infatti alla fine dell’Ottocento inventa la fertirrigazione che consisteva nella costruzione di serbatoi cilindrici di cemento armato (le pile) dove poter diluire i concimi da poco introdotti per fertilizzare i campi. Leggendo il trattato Teoria della riproduzione vegetale scritto nel 1816 da Giorgio Gallesio, un altro illustre agronomo ligure, scopre che incroci tra individui molto differenti producono progenie presentanti grande variabilità su cui operare efficacemente con la selezione. E su queste teorie Calvino progetta dei corsi pratici di ibridazione per i floricoltori in cui spiega dettagliatamente le varie tecniche di emasculazione e impollinazione su garofano e rosa.

NASCE LA SCUOLA AGRARIA

E CHAPARRA AGRICOLA

Calvino soggiornerà per molto tempo in Messico con

sua moglie Eva Mameli, botanica di fama internazionale, prima donna italiana a ottenere la libera docenza all’università, co-direttrice della Stazione Sperimentale di Floricoltura di Sanremo e una delle più importanti scienziate del Novecento, e lì introduce l’uso dei concimi e del sovescio, allora metodi sconosciuti. Insieme alla moglie studiano, inventano, insegnano. Tutte le loro scoperte scientifiche sono per migliorare la qualità della vita delle classi più povere, ed è con questo intento che Mario e Eva fondano una Scuola Agraria per formare i coloni, e la rivista Chaparra agricola collegata alla scuola: le coltivazioni sperimentali operate dalla Stazione Sperimentale di Santiago di Las Vegas divengono un polo attrattivo per molti neolaureati e stagisti anche italiani.

ANCHE AIPSA SI IMPEGNA

Un esempio preso da lontano nel tempo, ma che dimostra che in agricoltura e floricoltura così come in altri campi la formazione e l’aggiornamento continuo sono elementi fondamentali per far crescere ogni realtà lavorativa. Per essere all’avanguardia e sempre aggiornati ci vogliono studio e professionalità, ci vuole quel salto di qualità che può fare la differenza e questo Aipsa (Associazione Italiana Produttori di Substrati di coltivazione e Ammendanti) lo ha subito recepito e, oltre ad occuparsi della promozione dell’impiego dei substrati di coltivazione e degli ammendanti di qualità controllata, del monitoraggio delle leggi del settore, dell’assistenza sulle normative ai propri soci, richiederà a breve l’accreditamento come Agenzia Formativa CONAF – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei dottori Agronomi e Forestali -, lanciando il messaggio per il settore: la formazione continua è fondamentale. L’agenzia si avvarrà della collaborazione di professionisti esperti con un percorso di insegnamento universitario e di lifelong learning. Le attività di formazione saranno destinate agli agronomi e tecnici AIPSA e a tutti gli interessati del settore.

38 greenup g Focus settori / di Daria Orfeo ha collaborato Luisa Falcone AIPSA INFORMA
In agricoltura e floricoltura così come in altri campi l’aggiornamento continuo è fondamentale per far crescere ogni realtà lavorativa
DARIA ORFEO/ Agronomo e consulente per il settore dei fertilizzanti, substrati e ammendanti. Dal 2007 è segretaria di AIPSA, l'associazione italiana dei produttori di substrati di coltivazione e ammendanti.

ALLA VOCE…

Una nuova rubrica per prendere in esame alcuni termini significativi del nostro vocabolario, che spesso ritroviamo nel linguaggio professionale di tutti i giorni

Benvenuti e benvenute in questo nuovo spazio di riflessione sulle parole. Una rubrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla nostra lingua e – perché no? – accendere la curiosità dei lettori. Bando alle ciance! Nuovo numero, nuove parole.

HÚMUS

Il termine húmus (rar. úmus) – da non confondere con hummus (arabo ‘ceci’)! – è un sostantivo maschile che, come sappiamo, designa l’insieme delle sostanze organiche del terreno, decomposte o in via di decomposizione, importanti per la fertilità del terreno stesso. E se vi dicessi che húmuseuomo, inteso come essere umano, hanno la stessa origine, ci credereste? La parola latina hŭmu(m), ‘terra’, infatti, dà origine ad entrambe. L’uomo è hŏmo perché ‘terrestre’ (in opposizione agli dèi ‘celesti’). Se non ne siete convinti, sappiate che lo stesso Quintiliano, grammatico latino, nel riportare l’origine di hŏmo ‘uomo’ da hŭmu(m) ‘terra’, chiosava con ironia: “(…) come se tutti gli esseri animati non avessero la stessa origine o i primi mortali avessero dato un nome alla terra prima che a sé stessi?” (Institutio oratoria, 1, 6, 34).

È GIOVANE… NON HA ESPERIENZA

Tra le molte definizioni della parola esperienza, una mi sembra particolarmente calzante: ‘conoscenza e pratica delle cose acquistata per prove fattene da noi stessi o per averle vedute fare ad altri’. Ora, lasciando a margine l’esperienza ‘rubata con gli occhi’, che nel campo lavorativo non sempre è concessa, soffermiamoci sul termine ‘prove’. L’esperienza è il frutto dei tentativi, delle prove, degli sforzi convogliati verso un unico fine. Non è un fatto anagrafico, né una dimostrazione di forza. Esperienza è esperire, provare, perfino tentare la sorte, a volte, fornire a sé stessi e alla propria azienda infinite occasioni di conoscenza e miglioramento.

INFUTURIAMOCI!

Ultimo, ma non per importanza, un verbo a cui tengo molto: infuturarsi. Come tante altre parole della nostra lingua, è stata coniata proprio da Dante nella sua Divina Commedia. Il suo significato è tanto semplice quanto impegnativo: si costruisce a partire dall’aggettivo futuro e significa ‘prolungarsi, estendersi nel futuro’. Dante fa pronunciare questo verbo al suo antenato Cacciaguida, il quale gli profetizza il perdurare eterno del suo nome e della sua opera. Le infinite potenzialità del nostro futuro si concentrano in questo pratico verbo. Oggi non è utilizzato, ma possiamo comunque tenere a mente la sua esistenza, con la speranza di coltivare progetti, sogni, relazioni che possano infuturarsi e renderci felici.

NICOLÒ DE ROSSI/ Nato e cresciuto a Venezia. La marea lo ha portato a Torino e a Pavia, dove si è laureato in Lingue e poi in Linguistica. Ama la scrittura in tutte le sue forme, e le lingue, di oggi e di ieri. Il suo profilo Instagram: @nico.teca

40 greenup g Le
SIGNIFICATI
parole del numero / di Nicolò De Rossi
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Essere la voce del giardinaggio tedesco

Da cinquant’anni l’IVG,

Industrieverband Garten, rappresenta gli interessi dei professionisti del settore. In occasione dell’anniversario dell’associazione, il presidente Christoph Büscher ci ha presentato il suo punto di vista sull’andamento del mercato locale

con

L’IVG rappresenta gli interessi dei produttori di beni di consumo nel settore verde per il mercato hobbistico e professionale. Attualmente riunisce circa 150 aziende associate e si impegna per i loro interessi a tutti i livelli. Da 50 anni si prende cura, lato fornitore, del mercato del giardinaggio, un mercato che offre promettenti prospettive future e che ha bisogno di una voce forte per farsi sentire. Negli ultimi anni, infatti, la società e il settore hanno imparato a gestire e rispondere a

crisi di varia natura, dalla guerra alla pandemia. In occasione dell’anniversario dell’associazione, abbiamo intervistato il presidente Christoph Büscher. Ecco cosa ci ha raccontato.

Cosa significa essere presidente di IVG?

«In qualità di presidente di IVG rappresento gli interessi dei produttori all'interno del mercato verde, interloquendo con la politica, i media e la vendita al dettaglio. Insieme al personale dell'ufficio IVG

sostengo gli interessi delle nostre aziende associate. Il nostro obiettivo principale è proteggere i loro interessi e difendere la concorrenza leale».

Come descriverebbe il mercato del giardinaggio in Germania?

«La maggior parte delle persone ha sempre considerato il giardino come un luogo di ritiro, dove rilassarsi dallo stress della vita quotidiana e godersi il tempo libero con amici e familiari. Durante la pandemia e con l'inizio della guerra in Ucraina,

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Christoph Büscher, presidente IVG.

NEL SETTORE DEL GIARDINAGGIO”

questo desiderio di un rifugio sicuro si è intensificato. Il giardino ha sempre rappresentato uno spazio in cui le emozioni e il benessere trovano terreno fertile. Questo è precisamente il compito principale del settore verde: commercializzare i prodotti che possono essere utilizzati per generare felicità - in tempi di crisi e non».

La formazione è un tema urgente nei garden center?

«Le aziende in Germania sono già gravemente colpite dalla carenza di lavoratori qualificati - questo vale anche per l'intero mercato del verde. Poiché c'è da temere che questa situazione possa peggiorare nei

prossimi anni, sia l'industria che il commercio al dettaglio stanno ponendo sempre più l'accento sul tema della formazione o dell'istruzione».

Come descriverebbe il consumatore tedesco?

«I clienti sono sicuri di sé e ben informati. La maggior parte della clientela è composta dai seguenti gruppi, quelli che hanno ricostruito la Germania dopo la seconda guerra mondiale, i "baby boomer" e la "Generazione X. Tuttavia, sempre più Millennial sono interessati al giardinaggio. Nel complesso, il comportamento dei consumatori è stato caratterizzato da una grande

incertezza negli ultimi tre anni con la pandemia, la guerra e l'aumento dell'inflazione, che si è riflesso anche nei dati di vendita nel mercato del giardinaggio. Tuttavia, poiché la fiducia dei consumatori in Germania riprende velocità, guardiamo al futuro con fiducia».

Per quanto riguarda le nuove generazioni, avete notato un interesse crescente, durante e dopo la pandemia, per il giardinaggio?

«Da alcuni anni abbiamo notato un crescente interesse per il giardinaggio tra le giovani generazioni. Tra le altre cose, il movimento dell'urban gardening evoca un desiderio quasi nostalgico tra i giovani abitanti delle città di coltivare il proprio cibo. Gli spazi abitativi densamente popolati, insieme a una nuova consapevolezza della salute tra la gente, hanno portato a una nuova ondata di coltivazione in casa. Da alcuni anni gli orti sono tornati di moda. La pandemia ha

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“SECONDO GFK, LA SPESA DELLE FAMIGLIE NEL SETTORE NON ALIMENTARE È STATA DI 99,5 MILIARDI DI EURO NELLA PRIMA METÀ DEL 2022, DI CUI 8,4 MILIARDI DI EURO

ulteriormente rafforzato questo sviluppo, poiché molte persone hanno cercato un luogo di ritiro per riprendersi dallo stress quotidiano e trovare sicurezza e pace».

Qual è il fatturato del mercato tedesco del giardinaggio?

«Con un giro d'affari di circa 21,5 miliardi di euro, il mercato del giardinaggio si mantiene sui livelli del 2021. Particolare impulso nel 2022 è venuto dal comparto delle forniture chimico-biologiche (+7,5 per cento), mentre i comparti della ferramenta (-0,6 per cento) hanno subito leggere flessioni nelle vendite. Anche il lifestyle green perde terreno rispetto all'anno precedente (-0,9 per cento)».

Quanto è la spesa di una famiglia tedesca?

«Secondo GfK, la spesa delle famiglie nel settore non alimentare è stata di 99,5 miliardi di euro nella prima metà del 2022, di cui 8,4 miliardi di euro nel settore del giardinaggio».

IL FATTURATO DEL MERCATO TEDESCO DEL GIARDINAGGIO

Il giro di affari è di circa 21,5 miliardi di euro e si mantiene sui livelli del 2021.

Alcuni dati di riferimento del 2022:

• +7,5 % forniture chimico-biologiche

• -0,6 % ferramenta

• -0,9 % lifestyle green

LA SPESA MEDIA DI UNA FAMIGLIA TEDESCA PER IL GIARDINO

La spesa delle famiglie nel settore non alimentare è stata di 99,5 miliardi di euro nella prima metà del 2022

8,4 miliardi di euro è destinata settore del giardinaggio

Qual è il fatturato del commercio online?

«Con 1.287 milioni di euro e -19,8% rispetto all'anno precedente, l'e-commerce nel 2022 ha dovuto affrontare per la prima volta dopo anni un crollo inatteso quanto considerevole. Mentre l'e-commerce è stato in grado di raggiungere una crescita superiore alla media negli ultimi due anni a causa del coronavirus, il favore dei consumatori ha chiaramente rallentato nell'anno in corso. Tuttavia, Internet è diventato sempre più popolare tra i consumatori come luogo per fare acquisti, quindi si può presumere che il trend di sviluppo negativo nel 2022 sia più probabilmente un'eccezione che una tendenza».

Come si può offrire un'esperienza più sostenibile ai propri clienti?

«Gli assortimenti di per sè forniscono i migliori prerequisiti per momenti stimolanti nel punto vendita: non sono solo decorativi, ma possono anche creare un approccio emozionale, se allestiti in modo adeguato. L'obiettivo dovrebbe essere quello di presentare gruppi di prodotti complementari in modo tale che attirino il cliente nel miglior modo possibile - l'aspetto stagionale è di fondamentale importanza. Offerte aggiuntive come workshop e tutorial possono attrarre ulteriormente la vendita al dettaglio stazionaria, garantendo la vicinanza e il coinvolgimento del cliente. Un accordo stretto e collaborativo tra il commercio al dettaglio e il settore è indispensabile per l'attuazione di tali approcci. Una classica situazione vantaggiosa per tutti può verificarsi solo se il produttore fornisce al partner di vendita al dettaglio i dati anagrafici completi del prodotto, nonché i materiali di promozione delle vendite e gli assortimenti vengono presentati in modo attraente nel punto vendita».

Per maggiori informazioni

ww.ivg.org

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Quarant’anni insieme

L’anniversario è stata l’occasione per aprire le porte dell’azienda al pubblico e raccontare l’impegno per la sostenibilità ambientale. Dalla caldaia a biomassa al laghetto fino a un progetto speciale. Quando il garden è sempre più un punto di riferimento

Zoccagarden è l’unione di quattro teste che convivono. Così i fratelli Giulia e Riccardo Zocca ci avevano descritto il loro ingresso in azienda al fianco del padre e dello zio. Un anno dopo da quell’intervista eccoci di nuovo con loro per festeggiare i quarant’anni dell’impresa di famiglia. Una storia iniziata nel 1983 con la floricoltura Zocca, diventata nel 2000 un centro di giardinaggio che, ancora oggi, punta ad essere punto di riferimento

oltre che esempio di sostenibilità ambientale.

L’anniversario è stata l’occasione per presentare ai clienti come vi state muovendo per essere sostenibili. Si tratta di una svolta recente o già in atto da tempo?

«L’idea è arrivata da mio padre e mio zio. Nel concreto la scelta di utilizzare una caldaia a biomassa - per la quale utilizziamo il truciolato di legno per riscaldare grandi boiler di acqua che mantengono le

serre a temperatura - è stata fatta ancora prima che io e mio fratello ci insediassimo in azienda. È già attiva da 6 anni. L’obiettivo è quello di portare avanti questo lavoro in maniera sostenibile e rispettando l’ambiente che ci circonda. Anche una goccia in mezzo al mare può fare la differenza. La nostra azienda è come quella goccia: se modifichiamo in piccola parte le nostre abitudini possiamo fare la differenza».

Oltre alla caldaia a biomassa, quali altre novità sono state introdotte?

«Facciamo arrivare i tronchi da recupero da diverse zone, tra cui quelle colpite dalla tempesta Vaia, che usiamo per alimentare la caldaia a biomassa. Un altro elemento su cui agiamo è l’acqua che

Tendenze / GARDEN g 46 greenup
Giulia e Riccardo con il papà e lo zio.

GOCCIA IN MEZZO AL MARE PUÒ FARE LA DIFFERENZA:

viene raccolta dai tetti delle serre e che viene convogliata attraverso dei tubi nel laghetto, un bacino di raccolta d'acqua piovana che ci permette di soddisfare il bisogno idrico della nostra produzione e coltivazione di piante per il 95%.

Allo stesso modo, l’acqua utilizzata per l’irrigazione ed espulsa dalle piante viene raccolta in un’altra vasca sottostante e rimessa in circolo. Ultima ma non meno importante è la lotta biologica. Abbiamo sostituito tutto il concime chimico per combattere le malattie delle piante con insetti buoni che vanno in contrasto con quelli che possono danneggiarla».

Qual è la reazione del cliente alla lotta biologica? Ne comprendono il valore?

«Fino ad ora non abbiamo comunicato la lotta biologica a do-

vere ma solo con un cartello nel reparto piante. In occasione del quarantesimo anniversario, però, abbiamo cercato di farci conoscere dai clienti e abbiamo organizzato dei tour all’interno dell’azienda in cui mostravamo come ci stiamo impegnando per la sostenibilità. Ora abbiamo progettato con una cartellonistica ad hoc per raccontare al pubblico tutti gli interventi che abbiamo messo in atto. Credo, però, che sia difficile far percepire completamente il concetto: solo mostrandolo nel concreto è possibile far arrivare il messaggio».

La sostenibilità si riflette anche nell’offerta del punto vendita?

«Non totalmente, non avremo la possibilità di offrire una gamma ampia di varietà. Non tutti sono pronti per questo cambiamento e

Il vaso brandizzato Zoccagarden in plastica riciclata.

questo significa che la nostra offerta non può essere unicamente bio e sostenibile. Produciamo una nostra linea che coltiviamo con la lotta biologica, identificabile con un vaso in plastica riciclata. Il cliente riconosce il nostro brand. Tutto ciò che non è brandizzato invece non segue questa filosofia di coltivazione».

Oltre all’impegno sostenibile, ci sono altri progetti speciali?

Alcuni degli animali della fattoria di Zoccagarden.

In occasione del quarantesimo anniversario abbiamo voluto inaugurare la nostra fattoria, accessibile dal garden center. Pecore, capre, pony e asini ci avvicinano ai bambini e al cliente. Diamo così un motivo in più per venirci a visitare senza dover per forza acquistare. Vorremmo aprirci anche alla collaborazione con scuole e asili».

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“UNA
LA NOSTRA AZIENDA È COME QUELLA GOCCIA”

Cosa c’è di nuovo?

Piante e fiori hanno il potere di sorprendere ogni anno grazie alla tecnologia e alla ricerca messa in campo per offrire colori e prestazioni mai uguali a se stesse. Ecco le proposte selezionate per voi di

Spesso ci siamo chiesti perché è importante investire nella ricerca di nuove varietà. Si potrebbe affermare che quello delle novità varietali è uno dei temi caldi per l’intero settore dal momento che ogni anno si investono ingenti somme nella ricerca e nell’innovazione. L’obiettivo? Offrire una gamma di piante e fiori mai uguali a se stesse a un consumatore che ormai sa cosa vuole. Il garden center, dal canto suo, riceve e comunica al suo cliente cosa c’è di nuovo sul mercato, così da essere un punto di riferimento ma anche ricercatore attivo di new entry sul mercato. Per questa volta, abbiamo fatto una breve ma accurata selezione di alcune proposte di aziende produttive. Speriamo vi siano utili per rendere il vostro garden center aggiornato e appetibile per i plant lover.

GAZANIA RIGENS

F1 ZANY SUNNY-SIDE UP

I suoi fiori sono caratterizzati da un bicolore tra arancione dorato e giallo chiaro che fanno venire subito voglia di estate. Inoltre, le piante hanno una crescita costante, con una produzione floreale numerosa. Sunny-Side Up, dell’azienda Benary è perfetta non solo come pianta singola in vaso, ma anche in combinazione con altre varietà, da inserire ad esempio in aiuole basse e persino come elemento paesaggistico in grandi piantagioni. Infine, ma non meno importante, è estremamente tollerante al calore, dà il meglio di sé in pieno sole e riesce a sopravvivere anche ai periodi di siccità.

HELIANTHUS ANNUUS DESIRE RED BURPEE

Una punta di rosso per il giardino estivo

consumatori compresi, grazie ai suoi fiori color ruggine. Il colore, molto intenso e ricco, non passa di certo inosservato. Questa varietà, inoltre, è caratterizzata da elevate prestazioni e da una fioritura abbondante, che può andare avanti anche fino a fine autunno. Il colore dei fiori, tra l’altro, si fonde poi meravigliosamente con il fogliame verde scuro che caratterizza la varietà premiata. Commercializzabile da maggio ad agosto, va ad arricchire la gamma di girasoli compatti con una nuova variante cromatica in grado di donare un tocco caldo ed estivo a giardini e terrazze.

Parola di Burpee.

Tendenze / NOVITÀ
g
bicolore è
Quando il
vincente

LYCOPERSICON ESCLULENTUM TINY TEMPTATIONS F1 ORANGE PRUDAC

Non solo fiori, ma anche un nuovo pomodoro ciliegino tra le medaglie d’oro di Fleuroselect per il 2024 dell’ibridatore Prudac. Questa varietà si contraddistingue non solo per i suoi frutti di colore arancione brillante, ma anche per il suo “sapore meraviglioso”, ultra dolce. Una caratteristica elogiata dalla giuria di Fleuroselect, che ha anche evidenziato l’eccellente portamento della pianta, con un’ottima ramificazione e una costante produzione di nuovi frutti. Le foglie, piccole e robuste, sono altamente tolleranti alla Phytophthora, non suscettibili alla muffa e quindi semplici da coltivare. In sintesi, una varietà non solo decorativa, ma che da anche una buona rendita in termini produttivi.

SERIE LEOPARDO

Un ciclamino già cult

Sette colorazioni, e diverse in arrivo in futuro, e con una fioritura precoce. sotto stress per la coltivazione estiva, è meno sensibile alle alte temperature. I test sulla nuova genetica sono stati effettuati in un primo momento in Israele in stretta collaborazione con Neta Quality Seeds. Dal momento che il metodo di lavoro ha portato rapidamente a buoni risultati, è stato possibile effettuare ulteriori test in Italia per verificare che le performance ottenute in Israele fossero analoghe anche nel nostro Paese. Il ciclamino Leopardo è stato testato in tutta Italia, da Nord a Sud, in differenti circostanze climatiche e tipologie di serre, con ogni coltivatore che seguiva il proprio metodo di coltivazione. Dopo il lancio, Leopardo sta diventando un prodotto di punta e un best seller nel suo segmento.

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Un pomodoro ciliegino da assaporare

PETUNIA BEE’S KNEES Un nuovo giallo brillante in città!

La Penutia Bee’s Knees di Florensis porta sul mercato un nuovo giallo standard, brillante e vivace, con una buona tolleranza alla pioggia e buone prestazioni in giardino. Se tutto questo non dovesse bastare, è anche la vincitrice del FleuroStar Award dal 2022 al 2023.

FRIENDLY®

Una rosa coltivabile anche per reciso

Dotata di qualità eccezionali, la nuova gamma FRIENDLY® di Meilland si integra facilmente in un ecosistema favorevole alla biodiversità. I fiori singoli, raggruppati in mazzi da 5 a più di 20 fiori, hanno il fascino delle rose selvatiche, con il vantaggio di essere più colorati e di rinnovarsi rapidamente da maggio-giugno fino al gelo. Ricche di polline e nettare, attirano irresistibilmente api, farfalle e altri insetti. Le fioriture sono seguite da abbondanti fruttificazioni, i cinorrodi rosso vermiglio nutrono gli uccelli (merli, tordi, ecc.) e rimangono decorativi a lungo durante l’autunno e l’inverno. Brillano sotto il gelo! Naturalmente molto resistenti alle malattie, le rose FRIENDLY® non necessitano di alcun trattamento fitosanitario. La loro manutenzione annuale si riduce alla potatura (preferibilmente corta) in febbraio-marzo. Colori disponibili: pink, purple,sweet e red.

DA NON PERDERE!

Schoneveld Breeding ha presentato a IPM 2023, la Super Serie Fusion, un ciclamino a fiore grande in diversi colori, che sono la vera novità di questa varietà presentata a IPM Essen. Al momento, però, sarà disponibile per iniziare in Fusion Large Neon Pink.

GIALLARDIA GUAPA

Bella, come il nome

Già dal nome “Guapa” (che in spagnolo significa “bella”) possiamo capire che questa nuova serie proposta da Florensis è tutta un programma, decisamente interessante. ll bicolore, oltre a non farla passare inosservata, la rende unica nel suo genere. Inoltre, questa varietà è la più affidabile nella produzione e nella fornitura, promette fiori grandi e una fioritura precoce, con una buona resistenza al freddo.

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Viva il social garden

Sarà al centro della prossima edizione di spoga+gafa 2023 e racconterà la forza del giardino come luogo di incontro e condivisione. Dopo la conferenza stampa europea di a Madrid, abbiamo raccolto tutto quello che c’è da sapere per la fiera in arrivo dal 18 al 20 giugno. Appuntamento a Colonia!

L’evoluzione della fiera spoga+gafa è palpabile, come lo dimostra fin da subito la rinnovata disposizione dello spazio espositivo. I contenuti dei quattro segmenti espositivi “garden unique”, “garden creation & care”, “garden bbq” e “garden living” saranno infatti, in questa edizione 2023, ampliati. “Notiamo con orgoglio che i visitatori troveranno a Colonia la più grande offerta al mondo di decorazioni outdoor, giochi e mobili da giardino, sistemi di ombreggiatura e BBQ. Non

solo cresce la forza espositiva, ma i nostri espositori potranno anche godere di un'esperienza in fiera ancora più intensa. Nei padiglioni BBQ sarà per esempio ulteriormente potenziato il numero di aree esclusive per la dimostrazione di BBQ e di stazioni di live cooking", racconta Stefan Lohrberg, direttore della spoga+gafa.

UNA TEMATICA CHE FA PARLARE

Arricchito sarà allo stesso modo anche il programma in tutto il comprensorio che rifletterà sul tema dei social garden, un topic al centro della nostra quoti-

dianità. Il giardino di casa, il balcone o il terrazzo infatti stanno acquistando sempre maggiore importanza e si trasformano in luogo d'incontro per famiglie, amici e vicini. Le aziende e il commercio allo stesso tempo, cavalcando l’onda positiva, promuovono questa funzione sociale del giardino con nuovi prodotti e soluzioni e amplificano il ruolo sociale globale del verde privato. Durante la fiera saranno seminari e incontri con esperti internazionali del mondo del verde ad approfondire ulteriormente questo tema, analizzando le sfide

Il programma collaterale della fiera sarà completato da interessanti aree speciali come il Boulevard of ideas, il Trendshow Outdoor Furniture, Decoration and BBQ, ma anche molteplici visite tematiche.

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Tendenze / FIERA g
Stefan Lohrberg, direttore di spoga+gafa durante la conferenza stampa di Madrid.

del settore, sia sul palco dedicato allestito nel padiglione 6 sia presso il BHB-Garden Summit che si svolge in contemporanea alla rassegna (martedì 20 giugno 2023) e che quest'anno adotterà il motto "fit per il clima e ricco di valori".

IL GIARDINO TRA SOCIALITÀ, SOSTENIBILITÀ ED ERGONOMIA

1. A Colonia si parlerà di giardini come luoghi di incontro e condivisione sociale. Le aziende produttrici di mobili da giardino offrono una lunga serie di novità: tavoli da pranzo, divani e sedie imbottite, strumenti da cucina, addirittura intere cucine compatte

per esterni che invitano a condividere il tempo all'aperto. Insieme si mangia, si ride, si parla e ci si rilassa. Il giardino diventa un luogo sociale, con un'alta dose di design e funzionalità.

2. I social garden non interessano solo la sfera privata ma anche e soprattutto quella pubblica della città. Qui nascono trend come il City Gardening, che promuove la comunità e lo scambio sociale e rafforza il buon vicinato. Oltre all'aspetto sociale anche la protezione del clima svolge un ruolo centrale per il gardening sostenibile. Un trend in crescita riguarda la rivisitazione della nostra cultura del prodotto con un minor consumo di risorse naturali: plastica riciclata per mobili da giardino, vasi da fiori o mini serre realizzate con materiali recuperati dagli oceani o altri rifiuti plastici.

3. Il giardino infine è da concepire anche come spazio aperto a tutte le generazioni:

• utensili da giardino e guanti da lavoro o tavoli per piante colorati pensati per i bambini

• un'ergonomia ottimizzata e un utilizzo più semplice agevolano il gardening degli anziani

• utensili leggeri con rivestimento soft touch, ammortizzatori morbidi o un design volto a mantenere una postura che non gravi sulla schiena

• nuove proposte a scatto migliorano il comfort per la cura del

Previsti effetti positivi sul numero di visitatori grazie all'organizzazione del Global DIY Summit di EDRA/ GHIN a Berlino prima della fiera che si terrà dal 14 al 16 giugno, solo pochi giorni prima della spoga+gafa.

prato, facilitando il cambio degli inserti o proponendo sistemi di irrigazione smart. Anche la posa dei substrati e lo spargimento della semenza vengono alleggeriti da tool multifunzionali

4. Il verde è anche indoor grazie a vasi con illuminazione a LED o serre per interni si possono coltivare erbe aromatiche e verdure all'interno delle proprie quattro mura. Vasi pensili, scaffalature per piante e carrelli mobili per fiori trasformano in paesaggi fioriti non solo appartamenti, ma anche uffici e lounge di hotel.

Alla spoga+gafa saranno esposte tutte le novità del settore, evidenziando il potenziale per gli spazi verdi pulsanti di vita. Con i social garden la fiera leader internazionale si riallaccia agli ultimi trend del verde, sposta l'attenzione sull'importanza sociale mondiale dei giardini e si trasforma essa stessa in luogo di scambio e d'incontro.

LA PIATTAFORMA DI MATCHMAKING SPOGA+GAFA 365 Oltre al ritrovo annuale a Colonia, a fine marzo la spoga+gafa offre all'industria del garden lifestyle anche una casa virtuale. Il matchmaking gestito dall’ IA, la possibilità di preparare la fiera in tutta semplicità e gestirne il follow up, insieme a interessanti eventi B2Buyer amplificano l'offerta della spoga+ gafa nel mondo digitale.

"Siamo esperti di matchmaking B2B per l'industria del garden lifestyle internazionale e facciamo incontrare acquirenti e fornitori. Ora grazie alla nostra piattaforma innovativa di matchmaking spoga+gafa 365 possiamo garantire questo valore aggiunto senza limitarlo alle giornate espositive. Ogni giorno dell'anno, in tutto il mondo e sul digitale", racconta Stefan Lohrberg, direttore di spoga+gafa.

greenup 53 Per maggiori informazioni www.spogagafa.com

Fate spazio alla Mandevilla

Condizioni climatiche sempre più difficili, un mercato che affronta una crisi dopo l’altra, cambiamenti sociali rapidissimi: la risposta di Syngenta è puntare su strategie a lungo termine e su piante a bassa manutenzione

Ne parleremo meglio dopo i Flower Trials, quando potremo vedere dal vivo le novità di Syngenta Flowers, ma il 2023 della nota azienda ibridatrice promette bene: ci sono quattro novità nell’offerta di Dipladenia-Mandevilla, una nuova serie di Petunia, Sanguna Mega, una nuova Violetta e una Lavandula da seme con prestazioni sorprendenti. Ma non solo: Syngenta Flowers ha definito nel 2022 il suo piano quindicinale di sviluppo, identificando i pilastri in base ai quali l’azienda crescerà in questo periodo burrascoso. Abbiamo parlato di tutto questo e soprattutto dei progetti per l’Italia con Christine Besson, Product Marketing Communication Specialist, che dalla sede francese gestisce tutto il Sud Europa.

Christine, l’Italia è un mercato importante per Syngenta?

«Molto: grazie al lavoro del nostro team di vendita, diretto da Ivan de Marco, Sales Manager per il Sud Europa, e grazie al nostro efficiente reparto logistico, in Italia consegniamo talee, semi e giovani piante. Inoltre, un Key Account Manager e undici agenti sono ogni giorno presso i clienti per fornire tutte le informazioni necessarie. I nostri clienti sono supportati anche dal Servizio Clienti, di lingua italiana, con sede in Francia. E,

PER SAPERNE DI PIÙ

ultimo ma non meno importante, una persona si dedica al supporto tecnico, Antonio Sagaria. L’Italia è un mercato in crescita, anno dopo anno, in molte colture».

Quindi c’è spazio ulteriore per Syngenta?

«Certo che sì! Ed è per questo che stiamo facendo molti investimenti per trovare la genetica giusta per i coltivatori del sud Europa. Stiamo testando sempre più genetiche presso i coltivatori italiani, per verificare come si comportano e scegliere quella adatta alle condizioni calde».

Quali sono i prodotti best seller?

«Siamo i leader del mercato per Mandevilla/Dipladenia con la nostra genetica Rio, che consegna dall'Etiopia e dai Paesi Bassi.

Più che la genetica stessa, penso che i nostri coltivatori apprezzino il fatto che possiamo fornire loro

Syngenta Flowers è un'azienda di ibridazione che produce e vende fiori in tutto il mondo con clienti e partner in 84 paesi e oltre 2300 dipendenti. Le giovani piante vengono prodotte nei Paesi Bassi, in Portogallo, in Kenya e in Etiopia. Sono 4350 le varietà che Syngenta ha sviluppato e produce, costruendo un business sostenibile dei fiori.

grandi quantità con piante di alta qualità, in poche settimane. Quindi possono davvero contare su di noi per i loro programmi completi al fine di consegnare i loro clienti come previsto. Abbiamo molte genetiche promettenti del Catharanthus, con la nostra genetica resistente a Phytophtora, chiamata Cora XDR. E anche per la Lavandula, dove cresciamo anno dopo anno. Nella nostra pipeline abbiamo altre n genetiche in arrivo, che saranno molto interessanti per l'Italia nei prossimi anni».

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Rio Hot Pink, un colore nuovo e attraente nell’offerta DipladeniaMandevilla.

SUPPORTO A 360˚

Dalla scelta delle specie alle serre, fino allo sviluppo di concept per la vendita, Syngenta Flowers è sempre accanto ai clienti. La forza vendita viene formata dagli specialisti ogni stagione, contribuisce a orientare i clienti ed è disponibile anche per risolvere difficoltà tecniche durante la coltivazione. Il Servizio Clienti è in lingua italiana. Infine, per quanto riguarda la comunicazione, i clienti hanno a disposizione una libreria di immagini e diversi concept a supporto delle vendite. Quest’estate si punterà su piante che amano il sole e tollerano la siccità: il concept si chiama Heat Lover Story».

nostra offerta Dipladenia-Mandevilla. Rio Hot Pink è un co lore nuovo e attraente. Per completare la nostra serie Rio Petite, per vasi piccoli, introdurremo Rio Petite White. Rio White Imp e Rio Deep Red Imp sostituiranno le varietà formali nei prossimi anni. La nostra nuova serie Sanguna Mega sarà sicuramente uno dei leader nell'assortimento di Petunia per i prossimi anni. Gli enormi fiori, combinati con una grande abitudine e una straordinaria resa in giardino, convinceranno davvero coltivatori, rivenditori e consumatori finali. Voglio segnalare anche

incredibile. Le sue prestazioni sono molto vicine a quelle delle varietà da talea. Sono davvero curiosa di rivederci l'anno prossimo, per parlare di come si sarà sviluppata».

Cosa consiglieresti di provare a un coltivatore italiano?

«Sicuramente la Dipladenia-Mandevilla Rio. Questa pianta sostenibile è resistente alla siccità, ama il sole e non ha bisogno di cure particolari. Tutte le qualità necessarie affinché una pianta fiorisca per tutta l'estate nel Sud Europa. E, ultimo ma non meno importante, non devi prendertene cura. Lo slogan di Rio? “Rilassati , perché devi solo piantarla e divertirti a guardarla crescere. Rio ha un sito web dedicato e un account Facebook».

Ci sono eventi in cui i coltivatori italiani possono incontrare Syngenta? «L'evento più importante per Syngenta è il Flowertrials dove i nostri coltivatori possono vedere tutta la nostra offerta nel nostro campo prova, dove teniamo le piante per Ogni anno vediamo molti coltivatori italiani venire a trovarci e conoscere meglio le nostre novità e la nostra ofA volte organizziamo alcuni viaggi con alcuni clienti specifici. Ad esempio, quest'inverno siamo andati in Florida con dieci coltivatori italiani, per visitare i clienti più importanti negli Stati Uniti, e dare un'idea del mercato statunitense. È molto importante rimanere in contatto, condividere idee per essere davvero al centro dell'attenzione dei coltivatori.

Cinque anni fa, altri clienti hanno visitato le nostre fattorie in Etiopia. In Etiopia produciamo le piante madri di Dipladenia-Mandevilla, il materiale di base per la maggior parte dei nostri coltivatori italiani».

Riguardo gli scorsi anni: come è cambiato il mercato, considerato tutto ciò che è accaduto nel mondo?

«Il mercato è molto più impegnativo per tutti. I clienti stanno cercando di ridurre i costi, assumendosi meno rischi. Allo stesso tempo, cercano sempre di più la sostenibilità. Tutti questi punti aumentano le sfide per Syngenta, che vuole trovare la proposta di valore che conta per i nostri clienti. E nonostante il momento difficile, la proposta giusta c’è».

Qual è la visione di Syngenta del mercato futuro?

«Come azienda di ibridazione siamo abituati a lavorare su una strategia a lungo termine. Nel 2022, abbiamo definito il nostro piano strategico dei prossimi quindici anni, per crescere in questo mercato difficile. Abbiamo definito dieci pilastri, di cui quattro sono fondamentali per il mercato. Il primo riguarda la conoscenza del mercato: vogliamo espandere la nostra conoscenza per sviluppare nuove idee e prodotti. Il secondo riguarda l'innovazione: non innovazione per innovare, ma per identificare le esigenze future dei clienti e offrire prodotti che siano un vero progresso per il loro lavoro. Ho già parlato di sostenibilità prima, che è il terzo, importante pilastro: stiamo costruendo un'attività sostenibile e continueremo a farlo per il futuro, con prodotti e produzione sempre più sostenibili. E, ultimo ma non meno importante, continueremo a digitalizzare le operazioni per offrire un'esperienza premium, sempre più efficiente. Questa è solo una parte della nostra strategia, ma porta con sé davvero tanti vantaggi per tutti».

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Le serie di Cora XDR in California presso Syngenta Flowers Gilroy.
iscrivere alla newsletter sul sito: www.syngentaflowers.com
Per essere aggiornati su tutte le novità di Syngenta Flowers, ci si
può
Sanguna Mega Pink Vein.

La storia dei rock garden è la storia di un viaggio che collega Oriente e Occidente. L’ha scritta oltre cent’anni fa il botanico britannico Reginald John Farrer che, appena diciassettenne e fresco di laurea a Oxford, si è imbarcato in un viaggio dall’altra parte del mondo. Appassionato alpinista, Farrer è entrato in contatto con la tradizione dei giardini giapponesi di cui ha adottato l’estetica, unendo l’amore per la botanica e quello per le montagne: «Nel giardino di rocce, le piante alpine crescono in un ambiente che, sebbene ordinato dall’uomo, copia per quanto possibile il loro habitat naturale”». Una “ricetta” condi-

Voglia di rock garden

Il contrasto fra la delicatezza dei fiori e la ruvidezza della pietra conquista nuovi adepti. Adesso, un saggio fresco di stampa svela come costruire di giardini rocciosi che (in più) è climate friendly

visa in MyRockGarden, un libro apparso nel 1907 e ristampato per oltre quarant’anni con cui ha conquistato i cuori di mezza Europa. Sono stati soprattutto gli amanti del verde in Germania, Regno Unito e nell’Europa dell’Est quelli che hanno dato vita alle comunità di appassionati di rock garden. Adesso, il libro The Crevice Garden: How to Make the Perfect Home for Plants From Rocky Places (Il giardino a crepaccio: come costruire la casa perfetta per le piante di aree rocciose, ndr) riaccende l’interesse sui giardini rocciosi con un focus su quelli “a crepaccio”. Lo hanno scritto Paul Spriggs e Kenton Seth, botanici e proprietari di imprese di landscape design in Canada e negli Stati Uniti che animano una community di oltre settemila appassionati tramite

NON SEMPLICEMENTE GIARDINAGGIO

«Sono cresciuto nel Colorado Occidentale, il posto più secco e rurale dello stato, dove la steppa incontra il deserto ed è qui che ho incontrato i fiori selvatici che mi hanno portato a conoscere e apprezzare le piante delle montagne, delle steppe e del deserto», racconta a Greenup lo stesso Seth che oggi lavora come orticoltore e garden designer indipendente. (http://www.paintbrushgardens.com/) «Insieme a Paul, siamo diventati gli “ambasciatori” del crevice gardening che, anche dai feedback che riceviamo, è tutto fuorché una moda passeggera». Il rock garden non è semplice giardinaggio,

Perfect

In alto: il rock garden non è semplice giardinaggio, perché incrocia il verde e la passione per la montagna.

perché incrocia il verde e la passione per la montagna. In più, è una festa di contrasti. «Quando pensi a un giardino, pensi a qualcosa di soffice, di delicato, invece, nei rock garden si incontrano la delicatezza dei fiori e la ruvidezza della pietra. E poi, ancora, il contrasto fra la ricchezza di fiori e la povertà del nutrimento», aggiunge Spriggs. Un mix di immagini e sensazioni che moltiplica le possibilità espressive e la voglia

Tendenze / GIARDINI g
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Il libro The Crevice Garden: How to Make the Home for Plants From Rocky Places di Paul Spriggs e Kenton Seth, gli “ambasciatori” del crevice gardening. la pagina Facebook Modern Crevice Gardens.

di sperimentare, soprattutto alla luce dell’approccio giapponese che

I CREVICE GARDEN SONO UNA SOLUZIONE INTELLIGENTE PERCHÉ RICHIEDONO POCA ACQUA E, SUL LUNGO TERMINE, NE RICHIEDONO SEMPRE DI MENO, FINO A SFIORARE L’AUTONOMIA

La globalizzazione, inoltre, ha moltiplicato le possibilità creative, perché ha moltiplicato l’offerta di piante e le opzioni di design: «Non utilizziamo più soltanto piante alpine, ma anche piante che arrivano da altri habitat in tutto il mondo, come le zone deserte e le coste», prosegue Spriggs. Proprio perché i rock garden accolgono anche piante di territori rocciosi, la formula si presta bene anche per i climi mediterranei. «In questi habitat, il terreno tende a essere molto basso, non molto ricco e sabbioso e, sulla costa, per via dei venti, crea piante che tendono a rimanere basse, perfette per l’estetica dei rock garden». Il portfolio di piante utilizzate spazia, dunque, da piante “facili”, come garofani, polemoniaceae , sempervivum, sedum e parsimonia, (quest’ultima non disdegna le coste e l’esposizione piena al sole) fino ad arrivare, con qualsiasi alternativa intermedia, alle piante che crescono ad altitudini più elevate. «Nel libro, i giardini rocciosi sono in fiore, ma le perenni non fiorisco-

no tutto l’anno. Piuttosto ti fanno desiderare la fioritura», aggiunge Spriggs. Nei climi caldi come il mediterraneo, nella scelta delle piante si può prendere spunto dalla California dove si utilizzano piante grasse e succulente. Il successo dei rock garden, pur nella varietà di stili diversi, è legato alla sua conformazione e alla scelta del terreno - sabbioso, ghiaioso, povero di nutrienti, senza azotoche assicura un perfetto drenaggio alle piante. Quanto all’esposizione, i rock garden non amano una completa esposizione al sole. «Se cresciamo piante da basse altitudini, provenienti dai deserti, come i cactus, vogliamo il sole pieno, ma le piante per collezionisti richiedono una dose di cure extra per essere trapiantate lontano dalle cimeprosegue Spriggs -. Dobbiamo dunque creare il micro-clima giusto con delle zone d’ombra». Uno fra errori gli errori più comu-

Proprio perché i rock garden accolgono anche piante di territori rocciosi, la formula si presta bene anche per i climi mediterranei.

ni, infatti, è non assicurare le migliori condizioni al proprio giardino roccioso: «Il modo per evitare questo problema è partire con la ricerca: scoprire quali sono le piante più adatte per lo spazio che si ha a disposizione», suggerisce Spriggs, tenendo presente che le piante che crescono ad altitudini più elevate hanno bisogno di più cure per poter di prosperare.

LA SCOPERTA

DEI CREVICE GARDEN

All’incrocio con le sfide del cambiamento climatico, i crevice garden (crevice vuol dire crepaccio, ndr) sono una soluzione intelligente perché richiedono poca acqua e, sul lungo termine, ne richiedono sempre di meno, fino a sfiorare l’autonomia. Il segreto è nella loro struttura che utilizza lastre di rocce “piantate” parallelamente in verticale nel terreno, come se fossero dei

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libri in una libreria, magari con un angolo un po’ obliquo per dare più movimento ed evocare la naturale stratificazione che si ritrova in natura. «Il crevice garden è un tipo di rock garden - precisa Spriggs - che utilizza una maggiore profondità e questo ci permette di coltivare piante che hanno radici lunghe». La ragione per cui c’è tanto interesse non è soltanto perché i crevice garden sono una novità recente, in quanto sono stati “inventati” nella Repubblica Ceca, alla metà degli anni Ottanta per poi arrivare nel Regno Unito e negli Stati Uniti. È stato dietro la cortina di ferro che Zdenek Zvolanek, un amante del verde, ha iniziato a sperimentare con l’idea di ricreare un giardino ricco di biodiversità in uno spazio limitato con i materiali e le piante che aveva a disposizione nella regione. I crevice garden sono molto popolari perché moltiplicano le possibilità di design: «Utilizzando le lastre di roccia, creiamo delle “tasche” profonde fino a trenta-quaranta centimetri, ma con uno spazio di al massimo 2,5 centimetri tra una e l’altra, che assicurano le perfette condizioni per la piantumazione e il drenaggio di ospitare piante “complesse” che arrivano cioè da ambienti diversi», continua Spriggs. Inoltre, la varietà delle rocce permette di ricreare il look and feel dei pendii di montagna. La “ricetta” prevede che almeno metà dello spazio disponibile deve essere occupato dalle rocce, le piante sono piantate in gruppi senza un ordine preciso e creano cuscini e macchie di colore. «Ognuno ha la propria “ricetta”, io personalmente penso al crevice garden come a una

scultura, un habitat per le piante, in relazione alle sue dimensioni e alla sua posizione. Poi, rifletto in termini di dicotomie, texture e colore, opacità e trasparenze, ma credo che, alla fine, il fascino dei rock garden sia legato al desiderio di ricreare il look and feel dell’ambiente naturale», aggiunge Seth.

NON SOLO PER GRANDI SPAZI

I crevice garden non implicano necessariamente una grande quantità di spazio e sono amici dell’ambiente anche per il fatto che, volendo, possono essere realizzati con materiale edile di riciclo. Spazi di piccole dimensioni, come aree di un metro per un metro che si trovano negli angoli poco sfruttati di un giardino sono perfetti per un crevice garden che diventa il punto focale della zona, ma non manca chi li realizza addirittura in contenitori di cemento o hypertufa che, proprio per la composizione porosa, favorisce la crescita delle piante. «Il crevice garden in piccoli giardini, spazi

Nei climi caldi come il mediterraneo, nella scelta delle piante si può prendere spunto dalla California dove si utilizzano piante grasse e succulente.

pubblici, pareti verticali e addirittura container, sia con un design naturalistico sia con installazioni non tradizionali». L’importante è rispettare le “regole” della formula che si applicano indipendentemente dalle dimensioni. «Poiché vogliamo ricreare l’idea di un ambiente montano, le lastre vanno inserite sul terreno, un mix di sabbia e di ghiaia, disposto a piramide», prosegue Spriggs. Se la costruzione avviene in un contenitore, la formula per il sostrato è un mix di sette parti di sabbia grossolana con una parte di pomice o perlite e due parti di terreno. «Una volta assicurate le pendenze, inserite le rocce, e completata la piantumazione (di solito, le piante hanno radici esposte), si completa la zona con scaglie o pezzetti di roccia». Per i garden center che vogliono stimolare l’interesse per questo tipo di design, Spriggs ha un suggerimento: «Il primo step è educare le persone alle possibilità rappresentate da questa tecnica per far comprendere la bellezza di crescere piccole piante fra le rocce». L’Italia ha i numeri per giocare un ruolo di primo piano in questa formula: «Non dimentichiamo che avete alcune delle piante alpine più belle, come Daphne Petraea e la campanula. Le rocce calcaree e vulcaniche ospitano una vasta diversità di piante, non da ultima la bellissima globularia incandescente», conclude Spriggs.

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«QUANDO PENSI A UN GIARDINO, PENSI A QUALCOSA DI SOFFICE, DI DELICATO, INVECE, NEI ROCK GARDEN SI INCONTRANO LA DELICATEZZA
DEI FIORI E LA RUVIDEZZA DELLA PIETRA. E POI, ANCORA, IL CONTRASTO FRA LA RICCHEZZA DI FIORI E LA POVERTÀ DEL NUTRIMENTO»
Tendenze / GIARDINI g

“Biologico da sempre”

Per questo, nonostante la normativa, il catalogo 2023 non perde ma anzi aggiunge referenze (anche) nella difesa. Quella de Il Paese Verde è l’esperienza di un’azienda che non ha mai scelto il chimico e di cui il cliente si fida

Il futuro per il settore hobbistico e, di conseguenza, per il consumatore si appresta a un cambiamento sostanziale in cui la lotta integrata e un approccio biologico alla cura delle piante sarà l’unica via percorribile. Lo sa bene Il Paese Verde, divisione home&garden di Agribios Italiana che, attraverso le parole di Stefano Losio, responsabile commerciale, ci ha raccontato come si sta muovendo l’azienda in questo panorama. Soprattutto perché da sempre la sua visione si muove nella direzione della sostenibilità e del rispetto ambientale.

Partiamo con i numeri. Come si è concluso il 2022 e quali sono le previsioni sul 2023?

«Il 2021 e il 2022 si sono chiusi in linea con il 2019. Sono stati due anni con un andamento pressoché simile. Le crescite registrate durante il Covid si devono consolidare e confermare per capire se il cliente si è realmente legato al rivenditore, acquistando e generando più vendite e fatturato. Una modalità che ci può aiutare è sicuramente la nuova normativa sui fitofarmaci che, da una parte,

ha creato scompiglio e, dall’altra, ha significato un interessamento della clientela verso prodotti bio e non a patentino. Per l’anno in corso Il Paese Verde può contare su un catalogo che non ha subìto perdite in termini di referenze, anzi. Abbiamo aggiunto alcuni prodotti soprattutto per la difesa».

Si può dire che la nuova normativa per voi sia un vantaggio?

«Sì, perché i nostri clienti ci conoscono come un’azienda che ha sempre concepito prodotti non

chimici e si fidano. Attraverso le nostre referenze li stiamo aiutando a vendere perché includiamo in un solo prodotto finito tutto quello di cui c’è bisogno per la cura e prevenzione delle piante. Senza dover spiegare al cliente che cosa sia la prevenzione perché trovano tutto già pronto all’uso».

Parlando di consumi, secondo te si manterranno in linea o ci sarà una flessione?

«Noi speriamo che non ci sia ma ovviamente dipende dal meteo e

Tendenze / INTERVISTA g 60 greenup
Stefano Losio, responsabile commerciale de Il Paese Verde, divisione Home & Garden di Agribios Italiana. colloquio con STEFANO LOSIO di FRANCESCO TOZZI
“UN CATALOGO 2023 CHE NON HA SUBÌTO PERDITE IN TERMINI DI REFERENZE, ANZI.
ABBIAMO
AGGIUNTO ALCUNI PRODOTTI SOPRATTUTTO PER LA DIFESA”

BRAVE BIOACTIVE

Rivitalizza il suolo e fortifica le piante

Punti di forza:

• Promotore della vitalità del suolo

• Fortifica le piante e favorisce la radicazione

• Ideale per piante da orto, da frutta e ornamentali

• Consigliato prima della semina o del trapianto

• Trichoderma attivo contro i funghi patogeni

**Consentito in agricoltura biologica

dal clima che influenzano notevolmente, oltre alla situazione internazionale. Sicuramente c’è spazio per l’orto, perché viene percepito non solo come spesa ma anche come risorsa: i frutti dell’orto infatti tornano sulla tavola».

Quali sono le richieste più frequenti da parte del garden center?

«Un prodotto che si venda da solo. Questo perché durante la stagione il tempo per dedicarsi alla vendita assistita scarseggia, anche se sarebbe quella più corretta. Il consumatore medio fa fatica a informarsi correttamente su tutti i prodotti e trovarsi davanti a uno scaffale con nuove referenze che non conosce può essere ostico. Ci si deve abituare ai formati e dosaggi».

Il distributore è predisposto a questo cambiamento?

«È predisposto perché è il suo business anche se alcuni sono più preparati di altri. Per questo vengono richiesti prodotti facili da vendere. Il problema è che alcuni prodotti del nostro catalogo sono complementari e prevedono una vendita abbinata in base al tipo di azione che devono svolgere. Richiedono consiglio e assistenza. C’è da sottolineare che la paura del punto vendita è quella di consigliare un prodotto che non risolve nell’immediato il problema e deludere il cliente. Consigliare il prodotto chimico dava maggiore sicurezza probabilmente».

Il fenomeno delle nuove generazioni che si avvicinano al garden center è ancora attuale o si è affievolito?

«Sono rimasti gli appassiona -

BRAVE CRESCITA SANA

Consigliato per ortaggi, piante da frutto e aromatiche BRAVE Crescita Sana, ricco di acidi umici, stimola la radicazione e la simbiosi tra apparato radicale e funghi micorrizici che comporta un utilizzo efficiente dell'acqua da parte delle piante e una maggiore resistenza a stress di vario genere (attacchi parassitari, fungini, idrici e termici).

**Consentito in agricoltura biologica

ti dell’orto e ci sono stati degli abbandoni da parte di chi non era particolarmente affezionato. Quel che è certo è che è cambiato il reparto delle piante da interno: sono più belle, più costose e più ricercate. Questo settore con il Covid è tornato a vivere. L’orto è ancora il trend che traina tutto il resto: se c’è bel tempo non solo si comprano prodotti per l’orto ma anche concime, vasi ecc. In un certo senso è l’orto che ti impone di recarti al garden center più volte consecutive per acquistare nuovamente i prodotti».

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L’acquisto alla spina piace a tutti

Dalla Generazione Z ai boomer, l’approccio zero waste di Lavaverde conquista ogni tipologia di cliente e diventa il simbolo dell’impegno per l’ambiente. Un messaggio che il garden center deve fare suo se vuole fare la differenza

La sostenibilità ambientale e l’economia circolare sono due concetti che da un po’ di tempo a questa parte stanno facendo parlare di sé, attirando l’attenzione e promuovendo un’azione attiva delle generazioni più giovani in termini di scelte e comportamenti d’acquisto, tra le altre cose. La filosofia zero waste, l’acquisto di prodotti sfusi e il vuoto a rendere fino a qualche anno fa non erano termini così popolari, oggi invece qualcosa è cambiato. Lo sa bene l’azienda Lavaverde che dal 2012 si impegna nella produzione di detergenti e detersivi alla spina, concentrati e con flacone riutilizzabile. Una scelta ben precisa che permette ai rivenditori non solo di fidelizzare il cliente - dal momento che i prodotti sono consumabili - ma anche di renderlo protagonista di un’azione sostenibile. Un legame che va oltre la vendita e che sembra richiamare l’interesse non solo dei più giovani ma anche delle generazioni più anziane.

Come procede l’ingresso dei prodotti Lavaverde nel canale del garden center?

J.E: «L’anno scorso tanti garden center nel vederci in una realtà come MyPlant & Garden ci percepivano come un pesce fuor d’acqua, senza vedere la potenzialità di un progetto come il nostro. Quest’anno chi ci ha riconosciuto e chi invece ci conosceva per la prima volta ci ha guardato con occhi nuovi. L’idea di includere i nostri prodotti e la sostenibilità nel punto vendita si sta facendo strada: i garden center si stanno rinnovando sotto diversi aspetti, includendo nuovi settori merceologici e servizi».

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A proposito di MyPlant & Garden: la vostra modalità di comunicare con il pubblico è stata fuori dagli schemi. Vi è utile anche per avvicinarsi alle generazioni future?

F.R: «L’utilizzo di una compagnia teatrale con la quale collaboriamo ci distingue e ci permette di comunicare idee e principi morali ed etici che noi stessi in Faster condividiamo. Le performance a tu per tu, in cui veniva richiesta una partecipazione attiva dello spettatore, attraverso domande dirette, era pensata nell’ottica di uno scambio comune. Questa modalità ci rappresenta: noi cerchiamo questa responsabilità e desideriamo metterci la faccia. Sicuramente le generazioni più giovani sono più elastiche, pronte a interagire e a mettersi in gioco. Abbiamo notato che anche le altre fasce d’età hanno gradito questo approccio fuori dagli schemi. Nonostante i testi recitati non fossero immediati e prendessero in considerazione temi importanti come il riutilizzo della plastica e l’anti-spreco, il messaggio è arrivato a destinazione. C’è stato uno scambio proficuo e siamo stati percepiti

come un’ottima possibilità per il garden center. L’anno prossimo, speriamo di essere una certezza».

Come descrivereste il vostro rivenditore medio?

Riflette la vostra filosofia?

J.E: «Il nostro rivenditore medio è una figura giovane, indistintamente uomo o donna, tendenzialmente under 45. Tra le sue caratteristiche principali quella dell’attenzione e capacità di distinguere tra prodotti commerciali tipici della GDO e quelli più innovativi e naturali. Allo stesso modo propone un servizio a misura di cliente includendo prodotti non direttamente relazionati con il proprio core business, anche con l’obiettivo di fidelizzare il cliente e presentarsi come interlocutore privilegiato. È intraprendente».

E le generazioni precedenti?

Come avvicinarsi anche a loro?

F.R: «Noi cerchiamo di abbracciare tutti con la nostra visione sostenibile. Il tema riguarda tutti a prescindere dall'età e dalla generazione. Naturalmente, non sempre è facile. Forse, se la richiesta e l'attenzione arrivasse direttamente dal cliente finale allora si accenderebbe l’interesse anche del rivenditore di più vecchio stampo. Un limite che invece non riscontriamo sul consumatore più anziano che, al contrario, per tradizione è propenso all’acquisto di prodotti sfusi e a una spesa quotidiana negli esercizi di quartiere».

Parola al rivenditore Tutto

Il punto vendita di Bedizzole (BS) da oltre sei anni ha scelto il marchio Lavaverde. Una collaborazione che continua a conquistare la clientela, non solo per il profumo ma soprattutto per i valori sostenibili che comunica

colloquio con DAVID PAPA

Qual è la storia di Tutto Natura?

«Tutto Natura è un punto vendita di Bedizzole (BS), gestito da me e da mia sorella e attivo da diciassette anni. Il focus della nostra offerta è l’alimentazione per animali, giardinaggio, e prodotti per la cura del corpo, accomunati dal fatto di essere tutti naturali».

Perché la scelta di essere totalmente sostenibili nell’offerta?

«Per differenziarci dai nostri competitor. Cerchiamo di essere controcorrente, rivolgendoci a una tipologia di cliente specifica che riconosce in noi la qualità. Tutto questo richiede la capacità di saper comunicare quello che offriamo e lo facciamo attraverso i social media e le fiere».

Come descriveresti il cliente tipo di Tutto Natura?

«Prima di tutto è a conoscenza che qui non troverà mai un prodotto commerciale. In linea generale non c’è una prevalenza di donne o uomini anche se nello specifico dei prodotti Lavaverde la percentuale femminile di clienti si alza. Ma non solo, ho notato che attirano anche i giovani che vanno a vivere da soli e, addirittura, le signore più anziane. Quando vedo che riusciamo a catturare l’attenzione di diverse fasce d’età mi rendo conto che il prodotto funziona. Nel corso della giornata, per esempio, spruzziamo i profumatori che risvegliano immediatamente l’interesse e la posizione dei dispenser all’ingresso genera un impatto visivo fondamentale. A convincere è anche il fatto che si risparmia in termini di plastica, è possibile riempire il flacone svariate volte, è iperconcentrato e soprattutto è accessibile in termini di prezzo».

Dall’ingresso dei prodotti Lavaverde nel tuo punto vendita, come si è comportata la clientela?

«Il trend di interesse è sempre stato in crescita, anche grazie alla nostra partecipazione a fiere e la vendita tramite e-commerce. Ultimo fattore, ma non meno importante: ci occupiamo anche del servizio di vuoto a rendere, inviando a

Natura
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“Così ci differenziamo dai competitor”
“L’IDEA DI INCLUDERE I NOSTRI PRODOTTI NEL GARDEN CENTER SI STA FACENDO STRADA, SEMPRE DI PIÙ”
Jessica Evangelio, direttrice commerciale. Francesca Rampi, amministratrice delegata.

La green therapy sbarca al Fuorisalone

In occasione dell’evento esperienziale, A casa ovunque: MetaVero. MetaVerso, Compo racconta i suoi prodotti al pubblico hobbista come alleati non solo per la cura delle piante ma soprattutto come attivatori di benessere e di equilibrio psicofisico

Compo è tornata nella location unica di via Savona 35, nel cuore di via Tortona a Milano per portare in scena la sua gamma di prodotti bio e attività incentrate su concetti come sostenibilità e green therapy. L’occasione è stata “A casa Ovunque: MetaVero. MetaVerso” al Fuorisalone, durante il quale si è affrontato il tema della convivialità tra innovazione e tradizione. In questa cornice si è cercato di presentare una nuova concezione dell’abitare, tra spazi dedicati alla famiglia e al lavoro e indoor e outdoor. A legare queste due aree ci hanno pensato le piante e i prodotti per la loro cura: la gamma bio di Compo e le varietà di Vivaio Banfi e dell’associazione Azione solidale. Ma perché il verde è fondamentale nelle nostre vite? Perché la volontà di tornare alla tradizione e a stili di vita più lenti è sempre più concreta. Coltivare giardini e veder crescere le proprie piante è un’attività che regala benessere psicofisico a 360°, una necessità in una società in perenne evoluzione. Pensare

Tendenze / EVENTI g 64 greenup
I prodotti Compo bio all’evento esperienziale A casa Ovunque: MetaVero. MetaVerso.

alle piante e prendercene cura ci fa stare bene. Per questo motivo i prodotti della linea Compo bio e Compo Organic & Recycled sposano perfettamente queste tematiche perché consentono alle piante di divenire più che oggetti di arredo, un toccasana per la mente che contribuisce al benessere collettivo. Un’occasione perfetta per scambiare due chiac chiere con Nunzia Guerra, marke ting manager di Compo Italia.

Nuove generazioni e piante, come si sta evolvendo questa relazione?

«Abbiamo constatato che esiste una nuova generazione di consu matori che si è avvicinata al giar dinaggio dal lockdown. Si tratta di un gruppo sociale giovane del quale ci siamo resi conto anche attraver so la partecipazione al Fuorisalo ne. Un dato che diverse indagini di mercato, sia dei nostri colleghi d’Oltralpe sia di istituti di ricerca, hanno evidenziato. Si tratta di una nuova segmentazione di consuma tori giovani e inesperti ma estre mamente attenti alla sostenibilità e rispetto dell’ambiente che fuggono dalle città. Un altro trend che abbiamo riscontrato è il ritorno alla tradizione che si traduce sui layout, packaging e grafiche di tanti brand. Questo perché non solo i boomer ma anche i Millennial hanno bisogno di certezze e il futuro, invece, li porta a guardarsi indietro verso il passato. Queste due caratteristiche centrali identificano questi nuovi consumatori, diversi da quelli pre-Covid che erano invece più passionali e di una fascia d’età più alta ma anche più funzionali, tanto da sfruttare il giardino per attività di condivisione come il barbecue.

Oggi il consumatore sente il bisogno di riconnettersi con la natura e tornare alle tradizioni e si informa attraverso i social media e con l’attività sociale tra cui orti condivisi e urbani. Essere qui e presentare i prodotti al Fuorisalone è un modo per parlare direttamente con questo target che non si intercetta facilmente nei garden center e sviluppare una comunicazione su misura per questi consumatori emergenti».

Che cosa significa per Compo partecipare al Fuorisalone?

«Questa esperienza ci serve per incontrare opinion leader e influencer con i quali normalmente non abbiamo modo di entrare in contatto, soprattutto in un conte-

LE GAMME COMPO AL FUORISALONE 2023

Organic & Recycled è la gamma Compo interamente ottenuta secondo i principi dell’economia circolare: materie prime 100% di origine vegetale, consentite in agricoltura biologica e ottenute da prodotti di seconda vita. Anche le confezioni sono di materiale riciclato, la plastica dei sacchetti e delle bottiglie ad esempio è di post consumo, ossia proveniente dal riciclo di quella ottenuta con la raccolta differenziata domestica.

Compo bio è la gamma di prodotti biologici, innovativi ed efficaci, a base di materie prime naturali, il cui utilizzo è consentito dalle normative per l'agricoltura biologica. Questi prodotti sono concepiti per chi, sensibile ai temi dell'ambiente e della sostenibilità, sceglie la strada del naturalmente bio.

sto così stimolante. Ci da la possibilità di parlare di sostenibilità e giardinaggio e fornisce ai giornalisti maggiori spunti per comunicare il brand a un target diverso. Se ci trovassimo in un orto, molto probabilmente parleremmo della cura delle piante, mentre qui è più immediato e semplice collegare il verde al benessere psico-fisico che ci regalano».

Avete nuovi progetti in cantiere?

«Stiamo già pensando al catalogo 2024 nel quale continueremo a proporre prodotti biologici, che diventeranno sempre più la normalità. Questo perché, da una parte, il cliente è sempre più attratto da un’offerta attenta alla salute nostra e dell'ambiente e, dall’altra, i prodotti minerali hanno subìto un aumento dei costi e difficoltà negli approvvigionamenti. Questo trend di necessità di prodotti organici è andato a incontrarsi con una necessità industriale di spostarsi verso altre materie prime. Continueremo quindi a lavorare nell’ambito del biologico proponendone versioni potenziate. Sarà questa la nostra direzione».

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ALLA CONQUISTA DI MILANO

La strategia del marchio Bama è chiara: mettersi in primo piano, scegliendo come palco la città. Un gesto simbolo dell’investimento sull’immagine aziendale ma anche del potere pervasivo dei prodotti da giardino nella quotidianità

IL PROTAGONISTA È TRIFOGLIO

Innovativo vaso sovrapponibile che permette la composizione di piante su più livelli, offrendo un grande appeal estetico. Resistente agli sbalzi di temperatura, agli urti e ai raggi solari.

L’avventura dell’azienda nel mondo dei pro dotti in plastica per la casa, il giardino e gli amici a quattro zampe ha inizio in Toscana nel 1980 e da allora è sempre in viaggio. La passione è il motore che spinge il team a lavorare con entusiasmo per realizzare soluzioni nuove per il vivere quotidiano: funzionali, innova-

LINEA GIARDINO

Tutto ebbe inizio con il vaso Terra, ormai un evergreen della collezione. Oggi vengono proposte diverse linee coordinate di vasi, portavasi e fioriere. Curati nei minimi dettagli e realizzati esclusivamente con resine certificate e atossiche, anche questi prodotti assicurano affidabilità e resistenza nel tempo, pur sempre nel rispetto dell’ambiente.

tive e dal design accattivante. La missione è proporre ai consumatori prodotti durevoli, made in Italy e di elevata qualità, interamente riciclabili nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone. L’attenta ricerca e la volontà di non trascurare mai il carattere emozionale di ogni singolo oggetto sono al centro della strategia del marchio, che quest’anno si è impegnato in una campagna pubblicitaria di grande impatto per le strade del capoluogo lombardo. Una scelta che dimostra il dinamismo e l’innovazione al centro delle scelte dell’azienda e contemporaneamente prova l’importanza del giardinaggio nella quotidianità dei consumatori.

TRE LINEE, UN UNICO

OBIETTIVO

Sia nelle due linee già consolidate, Casa e Giardino, che nella nuova linea Pet l’obiettivo è quello di creare prodotti innovativi che rispondano alle esigenze di mercato senza trascurare mai il carattere emozionale di ogni singolo oggetto. I prodotti delle linee sono i protagonisti della campagna. Tra queste troviamo Trifoglio, l’innovativo vaso sovrapponibile.

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Il cartellone pubblicitario di Corso Buenos Aires a Milano. Piazzale Nigra, Milano.
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Ossessione natura

Piante e fiori invadono città, colorano vetrine e sono al centro di eventi. Da qualche tempo, tra l’altro, attirano un pubblico sempre più numeroso e coinvolto. Gli addetti ai lavori, dal canto loro, rispondono a questa febbre da verde con progetti esclusivi, nuove varietà e mettono in luce le sfaccettature inaspettate e prospettive impensabili da cui ammirarne la bellezza

L’interesse per il mondo vegetale sta vivendo una nuova primavera. E no, non ci stiamo riferendo ai dati di mercato che confermano l’acquisto smisurato di piante per l’interno e l’esterno delle case. Quello è un dato di fatto, ce lo siamo ripetuti tante volte. Oggi è necessario guardare fuori dal nostro settore, andare per le strade, respirare l’aria della città che tra eventi, vetrine, abiti e manifestazioni di ogni sorta, mette in scena la natura nella sua poliedricità. Petali e steli su tessuti, rose o

tulipani all’entrata di un negozio ma anche pareti verticali dentro a bar e ristoranti, vasi e semi in vendita anche negli esercizi più impensabili. Nel 2023, dopo tre anni dalla pandemia, siamo ancora ossessionati dalla natura. Una consapevolezza oltremodo positiva che ci fa sperare per il futuro, sia delle vostre aziende ma anche del mondo intero. Se il messaggio che il verde è uno stile di vita da abbracciare, forse, sempre più città si muoveranno nella direzione della sostenibilità e circolarità, si apriranno più parchi e giardini

urbani e vivere a contatto con la natura non sarà più un proposito post pandemico ma la quotidianità, e non farà più notizia.

LA PASSIONE PER IL VERDE È UNO STATO SOCIALE

Ora però siamo ancora in una fase precedente, siamo nella fase dell’euforia e della scoperta del benessere che veder crescere una pianta ci provoca. Siamo nella fase in cui giardini, ville e orti botanici aprono i cancelli e ricevono orde di visitatori che riconoscono e vedono davanti a sé le stesse varietà che coltivano nella propria casa. Ma soprattutto stiamo contemplando la possibilità che la natura non sia una moda ma una religione. Certo, gli addetti ai lavori in questo momento sperimentano un interesse senza precedenti, non che manifestazioni ed eventi sul tema non esistessero prima (Orticola per esempio). L’attenzione è ai massimi livelli e questo spinge necessariamente a tenere il pubblico sempre all’erta sulla prossima novità. A questo proposito, prendendo ispi-

Tendenze / CONSUMER greenup 69
g

IL

razione da Orticola 2023 e dal suo vasto programma, abbiamo riflettuto su come piante e fiori abbiano acquisito un valore che abbraccia più significati. Tra questi il fatto che ormai occuparsi di piante è una nicchia sociale e anche un simbolo di stile di vita definito. Ma non solo. Il mondo vegetale entra nel mondo dell’arte, del design e del digitale. Il mondo vegetale è uno stato sociale, una tendenza che richiama a sé e lo fa giocando sulla ricchezza e la bellezza della natura. Scopriamole insieme.

INSETTI, L’ATTRAZIONE VINCENTE

I fiori non sono solo ornamento, sono l’organo riproduttivo di molte piante che riescono ad attrarre gli insetti impollinatori e a guidarli. Balconi e terrazzi si trasformano in spazi per favorire la biodiversità. Il punto vendita dovrà allora educare il cliente a conoscere la ricchezza e il potere delle piante. Qualche esempio? La salvia sclarea si è evoluta in modo da evitare l’autoimpollinazione oppure la dactylorhiza incarnata che attira l’insetto e riesce a fargli depositare il polline esattamente nel posto giusto!

DA TUTTO IL MONDO Grande appeal per le piante insolite provenienti da tutto il mondo soprattutto quelle custodite in terrari in miniatura, creazioni di muschio e composizioni di piante tropicali di ispirazione giapponese. Funzionano i piccoli ecosistemi di piante, muschi, legni e rocce, kokedama, piante viventi in sfere di muschio, kusamono e shitakusa.

ARTE A CIELO APERTO

A dimostrazione di come arte e natura stiano consolidando la lo ro relazione, le città si accendono di colore, tra vetrine addobbate di fiori e installazioni artistiche a base di foglie e petali ma non solo. In occasione di Orticola 2023, per esempio, verrà creata un’installa zione dentro la fontana barocca davanti a Palazzo Dugnani che ri fletterà l’estetica wabi-sabi propo nendo l’arte di composizione Ike bana. Ma non solo, i luoghi della

cultura milanese come le Gallerie d’Italia ospitano la mostra fotografica di Mario Carrieri in cui in 12 scatti di grandi dimensioni raffiguranti altrettanti fiori. Le immagini mirano a creare un cortocircuito tra l’estrema bellezza dei soggetti e la caducità della natura stessa. Infine, grazie agli allestimenti floreali dell’iniziativa Vetrine Fiorite, alcuni dei luoghi cittadini più antichi si coloreranno di bellezza.

Tra i vivaisti che ogni anno partecipano ad Orticola da tutt’Italia per presentare la loro produzione alla mostra-mercato Orticola, ve ne sono diversi che nei loro vivai possiedono collezioni uniche, di interesse nazionale, tanto da essere studiate e censite dalla SOI, Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, come ad esempio la collezione di Buddleja di Francesca Moscatelli di Donna di Piante, di agrumi di Oscar Tintori, delle carnivore di Daniele Righetti di Stranger Plants, delle ortensie di Tara Vivai e di Dianthus nani di Federico Billo di Floricoltura Billo.

70 greenup Tendenze / CONSUMER g
E LO
E
MONDO VEGETALE ENTRA NEL MONDO DELL’ARTE, DEL DESIGN E DEL DIGITALE, È UNO STATO SOCIALE, UNA TENDENZA CHE RICHIAMA
A SÉ
FA GIOCANDO SULLA RICCHEZZA
LA BELLEZZA DELLA NATURA

Freschi e pronti alla vendita

Poter offrire alla propria clientela la possibilità di acquistare fiori freschi nel garden center senza avere a disposizione uno spazio ad hoc o personale dedicato ora è facilissimo. E senza sprechi. A pensare a tutto è stata Decorum che ha progettato suoi coltivatori, disponibili in tre misure, S, M e L, e nati in collaborazione con FlowerLab.

GIÀ PRONTI PER IL CLIENTE

Scegliere i bouquet Decorum significa evitare gli sprechi e creare più tempo per il personale da dedi care ad altre mansioni. Infatti i fiori nati dal coltivatore in base agli ordini del giorno stesso e, presso FlowerLab, vengono confezio nati i bouquet composizioni variano in base alla stagione e di con seguenza nell’offerta. Inoltre, per richieste di grandi quantità è possibile personalizzare il proprio ordine.

PERCHÉ SCEGLIERLI?

• Alleggeriscono il lavoro

• Zero sprechi

• Sono confezionati e legati a mano

• Garanzia di fiori di prima qualità

• Prodotto ordinato fresco ogni giorno dal floricoltore

• Bouquet come li fareste voi

• Offerta adatta alle stagioni

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Per tutti quei garden center che vorrebbero un corner dedicato ai bouquet ma non hanno tempo e spazio, Decorum ha una soluzione di qualità e contro gli sprechi
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LE LINEE DISPONIBILI
Bouquet Amsterdam.
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Bouquet Berlino.

Decorum è un marchio che contiene più di cinquanta coltivatori olandesi. Si tratta di imprese familiari, molte delle quali alla terza o quarta generazione. Queste aziende contribuiscono alla diffusione di un brand che è sinonimo di qualità, innovazione e sostenibilità: il brand Decorum. Con centinaia di innovazioni ogni anno, la gamma di Decorum è sempre in evoluzione e sempre sorprendente. I coltivatori credono e investono nella sostenibilità. Dall’uso di energia naturale alle tecniche di coltivazione più avanzate, i coltivatori di Decorum lavorano duramente per rendere il mondo un posto migliore. Meno plastica e una minore presenza di carbonio sono al centro degli obiettivi di sostenibilità.

greenup 73 Informazione pubbliredazionale
Bouquet Napoli. Bouquet Zurigo.

INNOVAZIONE E SODDISFAZIONE VINCONO SEMPRE

Crescita miracolosa salvapiante 5 in 1 è stato eletto prodotto dell’anno 2023 in occasione della 18° edizione del premio omonimo. Il riconoscimento è il risultato di un’indagine di mercato su un campione di 12.000 consumatori

Il 20 marzo a Milano, BLUMEN GROUP ha ottenuto un importantissimo riconoscimento: l’ambito titolo di Prodotto dell’anno per il prodotto Crescita miracolosa salvapiante 5 IN 1, in occasione della 18° edizione della manifestazione. Da 35 anni più di 4,5 miliardi di consumatori in oltre 45 paesi al mondo si fidano dei prodotti con il logo Eletto Prodotto dell’Anno. I prodotti eletti possono infatti fregiarsi per un anno del rinomato Logo che rappresenta innovazione e soddisfazione, i due criteri fondamentali che hanno portato, attraverso l’indagine online svolta da Circana (già IRI) realtà leader nelle ricerche di mercato, 12.000 consumatori italiani a scegliere i prodotti e i servizi premiati.

FORMULAZIONE VINCENTE

Crescita miracolosa salvapiante 5 in 1 è un substrato ottenuto da residui provenienti dall’industria del legno, dal compostaggio e dall’agricoltura, privo di torba, in grado di garantire una crescita sana delle piante:

• Ideale per tutte le piante della casa, del balcone e

Qualità, innovazione e servizio rappresentano da sempre le chiavi del successo di BLUMEN GROUP che, grazie alla sua abilità nell’interpretare le esigenze dei consumatori, è capace di anticipare i mutamenti del mercato.

dell’orto, è da utilizzare puro o da miscelare con i comuni terricci

• Estremamente pratico e innovativo, è studiato per ripristinare l’ottimale fertilità organica e la micro e macro-porosità del terreno

• Utile in caso di ingiallimento fogliare, secchezza degli apici fogliari, ecc

• Grazie alla innovativa formulazione promuove il vigore vegetativo e lo sviluppo sia della parte radicale sia aerea delle piante, evitando i traumi da rinvaso

• Essendo ricco in elementi nutritivi di origine naturale, può anche essere usato in alternativa ad un concime organico per aumentare la dotazione in nutrienti di un terriccio già invasato o di una buca d’impianto per piante orticole o frutticole.

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I settori / Key sectors:

Florovivaismo / Horticulture

Verde Urbano / Landscape

Tecnologie / Technologies

Innovazione / Innovation

Segnali di ripresa?

Marzo, grazie ai tantissimi eventi legati anche alla vendita di fiori e piante, come la Giornata mondiale delle donne e la festa della mamma in Inghilterra, ha segnato una crescita per il mercato

Il primo trimestre del 2023 non è stato particolarmente semplice per il settore della floricoltura, ma i dati del mese di marzo potrebbero far ben sperare per il futuro. Lo ha evidenziato FloraFlits, pubblicazione trimestrale di Floridata e VGB.

Come si sta evolvendo negli ultimi anni il rapporto tra Italia e Paesi Bassi per quanto riguarda il florovivaismo?

«Nonostante le difficoltà che molti settori hanno dovuto affrontare durante la pandemia, le relazioni commerciali tra Italia e Paesi Bassi per il settore florovivaistico sono rimaste solide. Se il calo degli eventi organizzati ha inciso sull’esportazione di fiori

recisi verso l’Italia nel 2020 e nel 2021, nello stesso periodo abbiamo assistito a un aumento delle vendite di piante olandesi in vaso nelle case italiane, sia attraverso i fiorai che online (e questa è una novità). Tutti abbiamo sentito il bisogno di essere circondati dalla bellezza in tempi così difficili e i fiori e le piante sono stati il mezzo perfetto per darci conforto e benedirci con grazia ed eleganza. Un

esempio perfetto della proficua collaborazione italo-olandese è la Festa dei nonni, nata in Italia nel 2005 dalla collaborazione tra i settori florovivaistici dei due Paesi. Durante la pandemia i nostri anziani hanno particolarmente sofferto la solitudine e i fiori, protagonisti di questa celebrazione, trasmettevano un forte messaggio di

solidarietà e di legame tra generazioni diverse.

Guardando al futuro, quello che possiamo dire con certezza è che vediamo nell’Italia un partner formidabili e che entrambi ci concentreremo sempre di più sulla sostenibilità».

Che importanza ricopre l'Italia per il mercato dei Paesi Bassi?

«Il mercato olandese

Mercati / ANDAMENTI g 76 greenup
Intervista a Maasha Baak, Console Generale dei Paesi Bassi /

MARZO 2023

• Fiori recisi > +3% (461.389€)

• Piante > -1,63% (289.763€)

Per un totale di 751.152€ (+1,09%)

Primo trimestre 2023

Fiori recisi > +3,83% (1.259.542€)

Piante > +4,06% (710.515€)

Per un totale di 1.970.058€ (-3,91%)

Il primo trimestre del 2023 si è concluso con un valore di esportazione di quasi 2 miliardi, con una perdita del 4%.

Sviluppo valore esportazione piante e fiori (confronto tra marzo 2023 - 2022)

• Germania: -4,3%

• Inghilterra: -10,8%

• Francia: -9,4%

Valore delle esportazioni di fiori e piante per canale di vendita

(primo trimestre 2023)

• Supermercati/Grandi magazzini: 33%

• Importatori grossisti: 29%

• Centri di giardinaggio: 12%

• Negozi di fiori: 7%

• Cash & Carry: 8%

• Altro: 11%

rappresenta la seconda destinazione più importante per i fiori italiani, con un valore di esportazione di 251 milioni di euro. D’altra parte, i Paesi Bassi restano il più importante esportatore di prodotti floricoli verso l’Italia, con il 75% del mercato d'importazione italiano e 426 milioni di euro di ricavi. I due mercati sono complementari. Ad esempio, i Paesi Bassi importano dall’Italia grandi quantità di ranuncoli e

piante mediterranee. Oltre al nostro fiore più famoso, il tulipano, noi ricambiamo con i lisianthus e le rose olandesi. Aggiungo poi che i flussi commerciali sono sempre stati molto attivi, anche in questi tempi difficili: nel terzo trimestre dello scorso, l’export dei Paesi Bassi verso l’Italia ha registrato un aumento dell’1% rispetto ai primi tre Paesi esportatori nello stesso trimestre, dove il calo è stato consistente».

leader in italia nel fiore in vaso Floricoltura Luca Maffucci www.lucamaffucci.com - www.loraline.it Via Aurelia Sud km 353 int. - 55049 Viareggio (LU) Tel. +39 0584 350065 - Fax. +39 0584 352021
*dati elaborati da FloraFlits

LA SICILIA GUARDA AL GARDEN

Arriva Garden Day, la nuova fiera B2B che il 28 e il 29 ottobre ospiterà nei padiglioni di SiciliaFiera-Exhibition Meeting Hub di Catania l’intera filiera dei mondi giardinaggio e florovivaismo

Dalla partnership tra Ma.Mu Divisione Eventi, società specializzata nell’organizzazione di manifestazioni fieristiche, ed Expo Mediterraneo, Sistema Confcommercio Catania, nasce la nuova fiera B2B Garden Day. Sabato 28 e domenica 29 ottobre si alzerà il sipario su un’inedita piazza d’affari e una “due giorni” di promozioni, offerte speciali, aggiornamento, formazione tecnica e informazione, che farà incontrare tutti gli altri dei mondi giardinaggio e florovivaismo. La manifestazione, pronta a diventare un punto di riferimento del mercato della Sicilia e del Sud Italia, si preannuncia un momento indispensabile per il business e per le relazioni professionali. Abbiamo intervistato Sebastian Galimberti per sapere qualcosa in più di questo nuovo appuntamento.

Da dove nasce l’idea di organizzare un evento fieristico dedicato al giardinaggio e al florovivaismo in Sicilia?

«Con la Divisione Eventi della società Ma.Mu. Marketing Multimediale già da diversi anni organizziamo fiere ed eventi in Sicilia, collaborando direttamente con Expo Mediterraneo, Sistema Confcommercio Catania, e con la Regione. In questo modo abbiamo quindi potuto apprendere non solo tutte le necessità ma anche tutte le opportunità che la Sicilia offre, in termini di business, nei mercati giardinaggio e florovivaismo. Nello specifico, abbiamo accolto la proposta di rilanciare una fiera di settore che già esisteva nel territorio catanese, dandole però una nuova identità.

È così nata Garden Day che si configura come la prima fiera del giardinaggio a 360° in Sicilia e che, sabato 28 e domenica 29 ottobre, avrà come protagonisti i settori arredo e accessori giardino, illuminazione, decorazione, macchinari, architettura del verde, vasi, vivaio, fiori. Garden Day punta a dare risposte concrete a tutti gli operatori del giardinaggio e del florovivaismo siciliano e

del Sud Italia. La Sicilia, infatti, secondo i dati diffusi dagli istituti Crea e Istat, è al terzo posto in Italia nella produzione in ambito vivaistico (circa il 5,5% della produzione nazionale) e al secondo posto per fiori e piante (circa il 14% della produzione nazionale). Inoltre, è la regione con più alta concentrazione di gardenisti al Sud Italia».

Quali sono i partner coinvolti nel progetto?

«Siamo affiancati da Expo Mediterraneo, Camera di Commercio Catania, Regione Sicilia e Comune di Catania. Molto interessante anche SiciliaFiera-Exhibition Meeting Hub di Catania, il centro fieristico più grande del Sud Italia che ospiterà l’edizione d’esordio di Garden Day. Il polo si estende su un’area complessiva di 350.000 mq, tra aree coperte ed esterne, e i suoi modernissimi padiglioni sapranno accogliere al meglio gli espositori e i visitatori attesi».

A chi si rivolge Garden Day? Quali i principali target professionali individuati?

«Garden Day vuole essere un evento verticale per tutti gli operatori del verde. La fiera si rivolge a garden center, vivaisti, floricoltori, grossisti, dettaglianti, buyer della GDO, della DO, delle GSS e rivenditori. Attesi anche i player dell’e-commerce».

Quali gli obiettivi di medio-lungo termine che si pone questa nuova manifestazione?

«Vogliamo portare le aziende produttrici del Nord e del Centro Italia a fare business in Sicilia e far crescere il mercato del garden nell’intero Sud Italia, territorio molto promettente in cui è in atto un rinnovamento a più livelli in ambito sia distributivo sia di consumo. Garden Day, inoltre, mira a essere un evento “senza confini” e per questo siamo già al lavoro per coinvolgere anche i florovivaisti esteri, rendendoli consapevoli, dati alla mano, delle potenzialità che il mercato della Sicilia offre».

Oltre all’aspetto espositivo, quali i contenuti tecnici allo studio?

«Garden Day è anche un contenitore di formazione e informazione. Infatti, è allo studio un ricco programma di workshop e momenti di aggiornamento professionale che daranno ulteriore valore aggiunto alla manifestazione. Tanti i temi affrontati che offriranno input per le questioni aperte in tema di giardinaggio e florovivaismo. Ma, alla luce di un mercato sempre più omnicanale e di trend di consumo in continuo cambiamento, proporremo seminari su tematiche trasversali, coinvolgendo speaker di primo livello. Prossimamente sul nostro portale www.garden-day.it sarà possibile visionare il programma completo».

78 greenup g Mercati / APPUNTAMENTI
Sebastian Galimberti, organizzatore di Garden Day.

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Nel primo trimestre del 2023 le vendite al dettaglio, in termini congiunturali, sono cresciute in valore (+1,9%), ma sono calate in volume (-0,1%). È solo uno

Calma piatta

Nel mese di marzo 2023 l’Istat ha stimato una variazione nulla per le vendite al dettaglio in valore, mentre quelle in volume sono in calo rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo invece aumentano in valore, ma -2,9% in volume

I DATI DELLA STATISTICA FLASH DI ISTAT IN BREVE

Primo trimestre 2023:

• +1,9% vendite al dettaglio in valore

• -0,1% vendite al dettaglio in volume

Beni alimentari: +2,3% (valore)

Beni non alimentari: +1,5% (valore) / -0,1% (volume)

Marzo 2023:

• Variazione nulla vendite al dettaglio in valore

• -0,3% vendite al dettaglio in volume

dei dati emersi dalla Statistica flash elaborata e diffusa da Istat ad aprile 2023. In particolare, nel periodo preso in considerazione le vendite dei beni alimentari sono aumentate in valore, segnando un

Beni alimentari: -0,7% (volume)

Beni non alimentari: -0,1% (volume)

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*dati Istat Statistica Flash Commercio al dettaglio marzo 2023

+2,3%, e non hanno subito variazioni in volume. Discorso diverso, invece, per i beni non alimentari, che sono cresciuti in valore (+1,5%), ma sono leggermente diminuiti in volume (-0,1%).

L’analisi prodotta da Istat si è poi concentrata sul mese di marzo 2023 , per cui si è stimata una variazione nulla per le vendite al dettaglio in valore, mentre quelle in volume sono in calo (-0,3%). Stazionarie, sia per quanto riguarda i beni alimentari che quelli non alimentari, le vendite, mentre è stata registrata una diminuzione per entrambi i settori in volume, rispettivamente -0,7% e -0,1%.

VARIAZIONI POSITIVE, MA NON PER TUTTI

Sempre a marzo 2023, su base tendenziale, le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,8% in valore, registrando però un calo in volume del 2,9%. In particolare, è stato registrato un andamento analogo sia per le vendite dei beni alimentari (+7,7% in valore e -4,9% in volume), sia per i beni non alimentari (+4,1% in valore e -1,3% in volume). Nello specifico, secondo l’analisi proposta da Istat, per quanto riguarda i beni non alimentari sono state registrate variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti, con delle eccezioni. Infatti, elettrodomestici, radio, tv e registratori hanno segnato a marzo 2023 un -2,0%. Gli aumenti maggiori, poi, riguardano in particolare: calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+8,4%) e prodotti di profumeria e cura della persona (+8,3%).

IL CONFRONTO CON IL 2022

Se si confrontano i dati del 2023 con quelli dello stesso

periodo del 2022, il valore delle vendite al dettaglio è complessivamente in crescita per tutte le forme di vendita: grande distribuzione (+7,8%), imprese operanti su piccole superfici (+3,5%), vendite al di fuori dei negozi (+4,6%) e commercio elettronico (+10,3%).

L’ANALISI COLDIRETTI

“Si svuota il carrello, ma si spende di più”. Un dato evidenziato da Coldiretti, che analizzando i dati Istat relativi al commercio al dettaglio del primo trimestre 2023 ha sottolineato come il caro prezzi tagli del 4,7% la quantità di prodotti alimentari acquistati dagli italiani. Nonostante questo, però, a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica, si arriva a spendere il 7,7% in più rispetto allo stesso periodo nel 2022. Questo fa sì che le famiglie preferiscano acquistare prodotti low cost nei discount alimentari, che hanno segnato un +9,1% nel primo trimestre 2023 nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Per difendersi dagli aumenti l’81% degli italiani ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti, per riuscire, o almeno provare, a frenare le “spese impulsive”. Inoltre, come evidenziato dall’analisi Coldiretti/Censis, come detto gli italiani prediligono in questo momento i discount (72%) e i prodotti in offerta (83%). «Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni» ha affermato Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.

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TEMA TREND 2023 SOCIAL
GARDENS

VINCERE PERDENDO. IL POTERE DELLA RESA

Esiste il fallimento utile? Assolutamente sì.

Ho sempre pensato che per lavorare in questo settore si debba per forza es sere combattenti. Operare in un mer cato soggetto all’influenza del meteo, vendendo un prodotto non di prima necessità, che ha picchi di lavoro altissimi che ti assorbono completamente, ti rende resi liente per necessità. Ma oggi voglio scrivere di una dote che all’apparenza non è propria di chi lotta. La capacità di saper mollare, ovvero liberarsi da un'attività o un progetto che non ha dato i risultati che ci si era prefissati. Può essere una scelta difficile e dolorosa, ma a volte è necessaria.

NON SI PUÒ VENDERE TUTTO A TUTTI

Ci sono diverse ragioni per cui mollare può essere l'unica scelta sana da fare. In primo luogo, se un'attività o un progetto ci mette troppa pressione, causando uno stress eccessivo. È importante prendersi del tempo per recuperare la propria energia e trovare un equilibrio. Lavorare costantemente sotto stress fa male alla salute, e al business. Fino a poco tempo fa nella mia attività di agente di commercio, lavoravo con dieci aziende contemporaneamente. Ero convinto che offrire ai clienti un’offerta il più possibile completa mi avrebbe permesso di riuscire a vendere molto di più, ma così non è stato e mi sono reso conto che non si può vendere tutto a tutti. Perché? Perché dividendo il tempo e le energie fra molte aziende, non riuscivo a dedicare a nessuna di loro la giusta attenzione. Ho provato allora a limitare il numero di fornitori, concentrando e ottimizzando le mie risorse, rendendo più fruttuosi gli sforzi: e questo approccio ha dato risultati migliori. Non è stato facile ammetterlo a me stesso, ma se non avessi cambiato direzione avrei continuato ad esaurire le mie energie solo per l’orgoglio personale di non dover fallire.

Ma questo è il punto: si può parlare di fallimento se cambiando si ottengono risultati migliori? Penso alla scelta di alcuni Garden ad esempio, di rinunciare alla realizzazione e manutenzione di giardini. Gestire un’attività come la vendita al pubblico, il cui picco di lavoro coincide col periodo delle potature e delle manutenzioni, può rivelarsi controproducente sia economicamente che logisticamente. La mancanza o difficoltà di trovare

personale qualificato, la difficoltà a rifornirsi del materiale di consumo o la riparazione dei mezzi, si aggiungeranno inevitabilmente alle problematiche relative alla vendita del prodotto finito. Quanto senso ha guadagnare qualche migliaio di euro dai lavori esterni, se per seguirli non ci accorgiamo che siamo rimasti senza piante in garden o a causa di una distrazione abbiamo fatto seccare una linea intera di arbusti in vivaio?

APERTI ALLE REALI POSSIBILITÀ DI CRESCITA

Mollare qualcosa che non sta dando risultato è insomma la scelta necessaria per fare spazio a nuove opportunità. Se si è intrappolati in una situazione che offre poche opportunità di crescita e sviluppo aziendale, è levandosi da quei vicoli senza uscita che si possono vedere nuove strade. Porto l’esempio di un cliente che seguendo il trend della vendita di candele profumate, ha installato nella sua floricoltura un’intera parete di queste. Il format inevitabilmente funziona, in senso assoluto. Ma che successo pensate possa avere avuto, in una floricoltura della provincia di Ferrara, specializzata in prodotti per l’orto e con una clientela che in media ha dai 60 anni in su?

Naturalmente, mollare non è sempre facile. Spesso ci sentiamo obbligati a continuare, soprattutto se abbiamo investito molto tempo, energia e risorse nel progetto, rimanendo ciechi all’unico vero indicatore che dovremmo tenere sempre a mente: la cassa. Aver saputo rinunciare a qualcosa in cui credeva molto non è stato facile per il mio cliente. Ma a ragion veduta, un rinnovato reparto per la vendita di insetti utili e prodotti bio per la lotta integrata ha portato frutti inaspettati. In conclusione, mollare può essere una scelta difficile, ma a volte è necessario per proteggere se stessi e il proprio benessere mentale, fisico ed economico. Imparare a mollare significa avere la maturità per ammettere di avere sbagliato e questo è fondamentale per prendersi cura della propria attività. Se vi trovate in una situazione che sta diventando troppo stressante o malsana, non abbiate paura di ammetterlo e di trovare un’alternativa. Mollare è un verbo. Indica un’azione. Non descrive ciò che siamo. Fallire in qualcosa non significa essere dei falliti. Ma certamente lo diventeremo se smetteremo di provarci.

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ALESSANDRO FORNASARO / È figlio di un floricoltore. Ex rugbista, oggi è agente di commercio in floricoltura ed è innamorato del suo lavoro.
Capire quando è il momento di lasciar perdere o di cambiare direzione è una delle abilità necessarie per poter fare l’imprenditore
SI PUÒ PARLARE DI FALLIMENTO SE SI OTTENGONO
MIGLIORI? ©Vittoria N eto
RISULTATI

la vostra casa

y LA CASA EDITRICE DEL VERDE

Edizioni Laboratorio Verde è l’unica casa editrice di filiera, con prodotti specifici per ogni target del florovivaismo e del gardening: produzione, retail, professionisti e consumatori. Uno sguardo a 360° che ci rende il punto di riferimento preciso e aggiornato nel panorama dell’editoria specializzata. Edizioni Laboratorio Verde è la casa editrice di chi ama e lavora con il verde: la vostra casa.

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Edizioni Laboratorio Verde srls Pasubio 21020 Brebbia (VA) TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGRARIE greenup n.204 Michael Perry, meglio noto come Mr.Plant una fra le 20 persone gardening da parte Sunday Times pag. 18 FATE TESORO DELLE VOSTRE TRADIZIONI Fiera Milano, Rho 22/24 FEBBRAIO 2023 PAD 16 STAND C23 SOSTENIBILE green del del settore e lancia un messaggio ai player italiani: investite sui vostri punti di forza RIVISTA TECNICO-PROFESSIONALE E DI AGGIORNAMENTO SULLE COLTIVAZIONI PROTETTE N. 4/2023 STORIE AGRICOLE DI IMPRESE FLORICOLE E VIVAISTICHE DALLA RICERCA ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE, OCCHI PUNTATI SULLE NOVITÀ VARIETALI attualità NUOVO Prove in campo Poinsettia, risultati eccellenti sul colore e sul bianco Parola all’esperto del settore. Intervista a Silvio Fritegotto L’importanza dell’innovazione, le principali richieste dei produttori e l’attenzione sempre più forte del mercato All’interno approfondimenti su soluzioni di prodotto

BioNatura®, la prima ed esclusiva linea Cifo di prodotti biologici, ecologici e sostenibili, formulati con ingredienti naturali, per soddisfare tutti i consumatori che ricercano concimi di qualità e hanno a cuore la salute del pianeta. Prodotti sostenibili che utilizzano ingredienti e materiali realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente, dalla scelta delle materie prime al packaging del prodotto.

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Ai sensi dell’art. 48 del Regolamento CE 1272/2008 (CLP), prima di concludere il contratto d’acquisto si richiede di prendere visione dei pericoli associati al prodotto. Poichè la classficazione dei prodotti può subire variazioni nel corso del tempo, per eventuali aggiornamenti si rimanda all’etichetta del prodotto.

Soluzioni sostenibili per il benessere del verde

Cifo Tour, iniziativa B2C, creata per i vostri clienti: ‘lezioni interattive’ tenute dagli esperti Green Advisor, all’interno di tutti i Garden Center e Centri Giardinaggio nostri clienti che lo desidereranno. I temi trattati seguiranno i trend del mercato, verranno regalati gadget, coinvolti i partecipanti con quiz e aiutati nell’acquisto, supportando così il vostro Sell Out.

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