TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE
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Anno XVII - Ottobre 2015
CONSUMER
Emerge il bisogno di uno spazio confortevole e concreto
MERCATI
Vasi, tiene il sell-in. Grazie a prodotti in continua evoluzione
* Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)
Crescono gli hobby farmer, a sorpresa giovani e donne superano gli uomini. I comuni che seguono il trend si diffondono. Un ambito in cui i numeri suggeriscono che vale la pena investire
ORTO,
PASSIONE ITALIANA
andamenti PIANTE E FIORI, LA SPESA TIENE PAG.48
Arrivano le NovitĂ Bayer Garden 2016 Nuovi concimi, nuovi insetticidi domestici e soprattutto un grande ritorno: la pillola insetticida da mettere nel terreno. Queste sono solo alcune delle novitĂ Bayer Garden per il 2016. Chiedi al nostro collaboratore della tua zona il nuovo catalogo e preparati ad una nuova stagione con noi!
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Editoriale / QUESTO MESE
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o sempre pensato che uno dei luoghi più indicati per mostrare commercialmente – passatemi il termine – il passaggio delle stagione fosse, senza ombra di dubbio, il centro di giardinaggio, se non altro perché è in queste realtà che si vendono piante e fiori. E ho sempre pensato che ogni singola stagione potesse trasformarsi in un’ottima opportunità di marketing, e quindi di vendite, per il garden center. E in realtà lo penso ancora. Anche se certe scelte mi lasciano sempre un po’ perplesso. Quest’anno mi sembra ci sia una gran fretta di Natale, una sorta di smania prematura, con punti vendita – anche nomi importanti – che hanno già organizzato con un po’ troppo anticipo il reparto del décor natalizio. Giustissimo. Ma non c’è il rischio così di affrontare l’autunno in modo un po’ troppo frettoloso, perdendo le opportunità commerciali di questa stagione? E poi, non si corre sempre il rischio di inflazionare un settore merceologico – appunto quello del Natale – che dovrebbe essere strategico per le vendite di fine anno? Il mio naturalmente è un ragionamento da consumatore, nel senso: essendo un assiduo frequentatore di garden center, vuoi per lavoro, vuoi perché è uno dei miei posti preferiti dove fare acquisti – e non potrebbe essere altrimenti –, mi piacerebbe un po’ più di di Francesco Tozzi coerenza commerciale. In autunno un centro di giardinaggio dovrebbe esaltare il bello di questa stagione, proprio come si fa per il Natale, perché le potenzialità potrebbero rivelarsi molto interessanti: però bisogna investire tempo, spazio e idee. Questo non vuol dire rinunciare ad anteprime che richiamino il tema del Natale, ma non spostiamo completamente l’attenzione su questa merceologia ancor prima che sia tempo di castagne. Così, corriamo il rischio di bruciarci l’autunno, con le sue vendite, e di ridurre tutto a un mercatino. Spesso visitato con troppa fretta.
L’appuntamento CONVEGNO AICG, FISSATE LE DATE L’appuntamento annuale di AICG, Associazione italiana dei centri di giardinaggio, è stato fissato per il 14 e 15 gennaio 2016. Programma e dettagli ancora in fase di definizione, ma la due giorni si terrà presso le strutture di Fondazione Minoprio, a Vertemate con Minoprio in provincia di Como. Una scelta interessante, che richiama il rapporto stretto fra la vocazione dei centri di giardinaggio e l’attenzione per le nuove generazioni. www.aicg.it
FRANCESCO TOZZI - @Lab_VERDE
GREENUP
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Editoriale / IL PENSIERO di ANNA PIUSSI
ANNA PIUSSI Garden designer, insegnante di storia dei giardini, medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.
Mediterranei globali Cercare le piante adatte al clima, al paesaggio e alla funzione di un ambiente, e scoprire che le contaminazioni sono alla base della ricchezza della nostra zona. Un dato di fatto. Oltre l’ecologia
C
erte richieste dei clienti danno enormi grattacapi a un garden designer. Mi è capitato uno chef italiano a Londra che voleva un orto con verdure mediterranee, perché, diceva, gli inglesi non sanno neanche cosa sia il sapore dei pomodori, delle melanzane italiane. Mi ci sono voluti mesi per convincerlo che non era per sciovinismo dei giardinieri inglesi, ma perché le sue scelte, così diffuse in Campania, non volevano saperne di crescere a Putney. Alla fine i colleghi oltremanica crescono cultivar adatti al loro clima, di verdure così mediterranee che in realtà vengono dal Sud America una, dall’Asia l’altra. Ancora più complicato selezionare piante per un giardino sulla costa toscana, in cui celebrare un matrimonio estivo. Per legarmi all’ambiente naturale circostante volevo piante autoctone, toscane DOC, per cui ho scelto mirto, rosmarino, lentisco, elicriso e cineraria. E mi son placcata lì. n giardino, a dif ferenza di una riserva naturale, è natura domata, arte verde, dove le piant e hanno f unzioni decorative, non puramente botaniche. Una delle mie piante spontanee preferite, Euphorbia dendroides, è dormiente in piena estate, sembra morta. La dormienza estiva di piante della garriga mediterranea è quello che permette loro di sopravvivere al caldo estremo. A un cliente, però, sembrerebbe tutto bruciato, non la cornice ideale per un matrimonio. Quindi, per creare bordure colorate, tappeti prof umati, e non una sterpaglia botanicamente corretta ma secca a luglio, ho allargato il campo di ricerca a piante Mediterranee in generale. Solo, come si definisce ‘Mediterranea” una pianta? E qual è il limite fra il purismo e la pulizia etnica, in contesti botanici? La “Mediterranean Plant Society”, è
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un’ottima risorsa, perché dal 1994 questi appassionati di piante raccolgono e pubblicano informazioni su piante mediterranee da tutti gli angoli del mondo. Sì, perché esistono piante Mediterranee, dei paesi intorno al Mare Nostrum, il bacino del Mediterraneo con la maiuscola, e piante di climi mediterranei con la minuscola. Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda, California, Cile e altre parti del Sud America hanno tutte zone di clima mediterraneo, e piante adatte a questo clima. In questo momento storico pensare alle piante è inevitabile che ci porti a pensare a noi stessi, alla nostra identità culturale. Quanto può essere utile definire e proteggere l’origine di una pianta, e quando diventa inutile, o perfino cretino? Torniamo a selezionare piante per un giardino su un mare che, da sempre, ha visto più traffico di gente, semi e piante, della stazione centrale di Budapest. o iniziato componendo una lista di piante xerofile, che presto si è trasformata in una tabella di caratteristiche, come tolleranza alla salsedine, o al vento, periodo di fioritura. Ho aggiunto una colonna per il paese di origine, dividendole inizialmente in ‘autoctone’, Mediterranee o altro, essendo affetta dal morbo di Oxford, ho aggiunto una colonna per la data di introduzione. Dove mettere il paletto cronologico per fare un giardino filologicamente ‘Mediterraneo’? Sicuramente includo piante introdotte già nel Medioevo e Rinascimento, se no addio agrumi, visto che sono di origine asiatica e al tempo dei Romani l’unico già introdotto sulla penisola italica era il cedro. Il Fico d’India, riportato indietro da Colombo nel 1493, dopo cinque secoli si può dire Mediterraneo?
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Il paesaggio e la cultura italiana sarebbero infinitamente più poveri senza i contributi delle piante di tutto il
mondo
La “Mediterranean Plant Society” raccoglie e pubblica dal 1994 informazioni su piante mediterranee da tutti gli angoli del mondo. www.mediterranean gardensociety.org
Va bene. L’Agave, una delle piante più spettacolari delle nostre coste, la posso tenere? Agave americana, il nome stesso rivela che è post–colombiana, quindi ho spostato il paletto fino al Seicento quando è arrivata dal Messico. Le palme avrei potuto introdurle, se solo mi piacessero in Toscana, ma con la scusa dell’infestazione di punteruolo che le sta devastando rifiuto di usarle. i pianta in pianta sono arrivata alla Bouganvillea così dif fusa nei paesini di mare, che avrei escluso per motivi estetici, ma richiesta dai clienti. Il paletto si è spostato all’Ottocento, quando questa sudamericana sgargiante ha cominciato a dif fondersi in Europa. Si può essere puristi etnici nel Mediterraneo? Provate ad eliminare dalla vostra vita tutti i contributi “stranieri”, e vi trovereste seduti nudi sotto un olivo, mangiando fichi secchi, fave e ceci, la vera dieta Mediterranea. Addio comode mutande in cotone, addio spaghetti al pomodoro, patate, fagioli, zucche, se togliamo le verdure ex tracomunitarie dal carrello della spesa. Nel giardino scordatevi il caro vecchio geranio, il Pelargonium in tutte la sua molteplicità, perchè è sudafricano, come la Diascia, dite addio alla Petunia (Sud America), e a quasi tutte le Rose (migranti da mezzo mondo). A questo punto ho solo due possibilità. Fermarmi a un periodo storico arbitrario o abbracciare le contaminazioni etniche e scegliere piante di altri mediterranei, cercando i nostri simili agli antipodi. Il giardino si è arricchito di Phormium (Nuova Zelanda), di Restionacee e Plumbago (Sud Africa), e dalle Americhe, Nord e Sud, è entrato di tutto, a partire dal peperoncino, che, caro il mio chef di Putney, non è calabrese di origine. Ho scelto specie simili a quelle Mediterranee DOC, o naturalizzatesi da tempo. Evito piante che sembrano estranee al nostro paesaggio, come i Callistemon, oppure Mesembryanthemum e Carpoprotus edulis che, oltre ad avere fiori di colori acrilici, stanno diventando un vero pericolo ecologico sulla costiera ligure per la loro facilissima propagazione. on sono riuscita a fare una barriera di origine geografica, è una scelta ecologica ed estetica che determina la paletta di piante con la quale creare il quadro del giardino. Il paesaggio e la cultura italiana sarebbero infinitamente più poveri senza i contributi delle piante di tutto il mondo. Con il “giardino all’italiana”, abbiamo esportato nel mondo una visione della natura che non è nazionalista, etnocentrica, ma curiosa di esplorazioni e di scambi culturali. Se vediamo quanto le piante straniere hanno contribuito alla nostra identità, è inconcepibile non estendere la stessa fiducia alle persone.
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Per fare un fiore, ci vuole l’arte Secondo appuntamento con la rubrica di Auricchio & Sons sulle pagine di GreenUp, ed è l’autunno il protagonista. I mesi autunnali in floricoltura rientrano ancora ampiamente in una fase preparatoria. I campi aperti sono sempre adibiti alla messa a dimora, alla spuntatura e alla ripulitura saltuaria di qualche varietà invernale, ma soprattutto di quelle primaverili. Ma, l’autunno è anche notoriamente il periodo dedicato al ciclamino e l’azienda si è prodigata nella vendita di questa splendida fiorita, offrendo oltre ai consueti servizi alla clientela, anche una vetrina d’eccellenza per la bella varietà, in un nuovo progetto che vuole unire arte e fiori. L’arte che ha inaugurato il progetto è stata la scrittura, che unita alle varietà di melograno, limone e soprattutto ciclamino, ha creato un’unione sublime, nel contesto letterario della libreria Persepolis di Andria con la collaborazione della fotografa Mirella Caldarone.
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Sommario 155 Ottobre 2015
PRIMO PIANO
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SOCIETA ’
Orto, passione italiana di Marta Meggiolaro
MERCATI
33 LEGGE
48 PIANTE
APERTURE
Blúm, finalmente si apre di Francesco Tozzi
TREND
La stella tra i classici di Filippo Terragni
Domenica, sì o no di Bianca Belfiore
34 FIERE
Plantarium, l’internazionale delle piante di Matteo Ragni
38 NOVITA
Ortensia, il fiore quattro stagioni di Bianca Belfiore
20 CONSUMER
TENDENZE
Ritorno alla base di Marta Meggiolaro
54 NOVITA
Per Natale vorrei… di Marta Meggiolaro
di Filippo Terragni
Bisogna mettersi in mostra di Marta Meggiolaro
Brevi dal mercato
26 BUSINESS
VERDE
Profumo che ha fatto storia di Filippo Tommaseo
29 ECONOMIA
Tre sezioni per nove riconoscimenti di Filippo Tommaseo
43 ESTERO
&
GARDEN
40 CONCORSI
Il meglio in primo piano di Filippo Terragni
24 NEWS
Vasi, un mercato che tiene di Uberto Marni
12 GREENSHOP
E FIORI
La spesa tiene, rimonta del Sud di Paola Lauricella
50 ANDAMENTI
39 Foglie come gioielli
RUBRICHE
Più informazione, più possibilità di Jessica Bertoni
38 39
46 GESTIONE
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Investire nella formazione di Sue Allen
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36 sostiene GREENUP
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GLI EDITORIALI
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QUESTO MESE
Ma l’autunno? di Francesco Tozzi
N° 155 - Ottobre 2015
IL PENSIERO
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni
Mediterranei globali di Anna Piussi
58 PEPE
REDAZIONE Jessica Bertoni, Marta Meggiolaro, Fili ppo Terragni
VERDE
Web, scelta impegnativa di Arturo Croci
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GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon COLLABORATORI Mauro Consilvio (fotografo), Jurg Burger, Arturo
Croci, Charles Lansdorp, Paola Lauricella (ricercatrice Ismea), Uberto Marni, Stefania Medetti, Gabriele Parimbelli (esperto in visual merchandising), Nicolò Pensa, Anna Piussi, Fili ppo Tommaseo PROMOZIONE E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net
Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
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Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 20120 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 989122 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi GreenUp, periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. Spedizione posta target magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.
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FILOSOFIA EDITORIALE Tendenze, consumi, leggi, normative e andamenti di mercato del settore green/gardening e della piccola agricoltura amatoriale. Reportage e analisi della distribuzione tradizionale e moderna italiana ed estera.
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GreenUp è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice:
• Flortecnica e vivaismo • greenstyle • businessverde.com • Bottega editoriale Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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Primo piano / SOCIETÀ di MARTA MEGGIOLARO
Orto,
passione italiana Crescono gli hobby farmer, a sorpresa giovani e donne superano gli uomini. I comuni che seguono il trend si diffondono. Un ambito in cui i numeri suggeriscono che vale la pena investire
CONSIGLIA Chi si occupa dell’orto per hobby, soprattutto fra i giovani, spesso non ha conoscenze pregresse a cui fare riferimento: proporre dei corsi è un modo interessante per rendersi visibili.
L’
indagine Coldiret ti /Censis “Gli italiani nell’orto”, sulla base del rapporto Istat sulla qualità del verde urbano del 2014, ha mostrato che il 46,2 per cento degli italiani usa il giardino o i terrazzi per dedicarsi, oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lat tughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da
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GREENUP
raccogliere all’occorrenza. I risultati della ricerca sono stati resi pubblici in occasione della presentazione della prima rete di “tutor dell’orto” promossa dalla Fondazione Campagna Amica con iniziative a Roma, Milano, Terni e Ostuni.
DIMINUISCE L’ETÀ MEDIA Il 46,2 per cento degli italiani af ferma di coltivare da sé piante e ortaggi soprattutto per la voglia di mangiare
Raggiunto il record di
3,3 milioni di metri
quadrati di orti urbani
Anche nelle città aumenta lo spazio dedicato all’orto, e i terrazzi si riempiono di ortaggi.
prodotti sani e genuini (25,6%), ma anche per passione (10%) e in piccola parte per risparmiare (4,8%). Si trat ta di un interesse che ha una dif fusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza, anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. Tra i giovani di età compresa tra i 18 ed i 34 anni la percentuale sale addirittura al 50,8% e ha sorpassato quella degli anziani over 65 anni che è del 47,9%; per quanto riguarda il genere, a coltivare l’orto è oltre il 47,5% degli uomini a fronte del 43% delle donne. Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene la Coldiretti - è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od of frire a familiari o amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche
in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un dif ficile momento di crisi.
NASCONO I TUTOR PER L’ORTO Se in passato erano soprat tut to i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso la passione si sta dif fondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Il bisogno di conoscenza è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma ha favorito la nascita di una nuova figura professionale. La rete degli orti urbani di Campagna Amica mette infatti a disposizione dei veri e propri “tutor dell’orto” con il compito di of frire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale. Mai così tante aree verdi sono state destinate a orti pubblici nelle città capoluogo, dove si è raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi
Fonte: Rapporto Coldiretti/Censis
GLI ITALIANI CHE COLTIVANO PIANTE E ORTAGGI (per età in %) Lei coltiva un orto? Se sì, qual è il motivo principale?
18-34 anni
35-64 anni
65 anni e oltre
Totale
50,8
43,6
47,9
46,2
· per mangiare prodotti genuini
27,8
25,8
23,0
25,6
· per passione/hobby
9,9
9,3
11,4
9,9
· per risparmiare
4,4
4,0
7,1
4,8
· mi gratifica
6,4
4,1
4,5
4,7
· altro
2,3
0,5
1,9
1,2
49,2
56,4
52,1
53,8
100,0
100,0
100,0
100,0
Sì i di cui:
No Totale
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Primo piano / SOCIETÀ
GLI ANDAMENTI • Le vendite di macchine per il giardinaggio nel 2014: +7,6% • Trattorini: +16% • Decespugliatori: +14,9% • Raserba: +10,8%
L’INVESTIMENTO L’investimento per realizzare un orto in giardino si può stimare – informa la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terra, vasi, concime, attrezzi, reti per limitare le piantine, sostegni vari, sementi e piantine.
La diffusione degli orti ha aumentato le vendite di trattorini, rasaerba e decespugliatori.
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in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo: gli orti urbani in Italia sono triplicati in due anni. Le coltivazioni degli orti urbani non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in dif ficoltà e ad avere anche un valore didattico, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all’abbandono e al degrado.
AL NORD I COMUNI PIÙ VIRTUOSI A livello nazionale – precisa la Coldiretti – sono 57 le amministrazioni comunali capoluoghi di provincia che hanno messo a disposizione orti urbani per la cit tadinanza. Si trat ta in media di una percentuale pari a poco meno del 50% del totale, ma esiste una forte polarizzazione regionale con la percentuale che sale all’81% nelle cit tà del Nord (oltre che a Torino, superfici consistenti sono dedicate anche a Bologna e Parma, entrambe intorno ai 155mila metri quadrati), meno di due città capoluogo su tre al Centro Italia hanno orti urbani, mentre nel Mezzogiorno sono presenti solo a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro. A questi spazi “legali” se ne aggiungono altri occupati forzatamente da gruppi spontanei, spesso giovanili, con le tecniche di “guerrilla gardening” che possono essere adottate da quanti non hanno spazi disponibili per piantare ortaggi e frutta nei terreni nei centri delle città.
SI RITORNA AI TEMPI DI GUERRA La tendenza delle amministrazioni pubbliche si accompagna anche a un diverso uso del verde privato con i giardini e i balconi delle abitazioni che sempre più spesso lasciano spazio ad orti per la produzione alimentare fai da te. La crisi economica – rileva la Coldiretti – fa ricordare i tempi di guerra quando nelle città italiane, europee e degli Stati Uniti si dif fondevano gli orti per garantire approvvigionamenti alimentari. Sono famosi i “victory gardens” degli Stati Uniti e del Regno Unito dove nel 1945 venivano coltivati 1,5 milioni di allotments, sopperendo al 10% della richiesta di cibo. Ma sono celebri anche gli orti di guerra italiani nati al centro delle grandi città per far sì che, nell’osservanza dell’imperativo del Duce, “non (ci fosse) un lembo di terreno incolto”. Sono negli annali della storia le immagini del foro Romano e di piazza Venezia trasformati in campi di grano e la mietitura svolta in piazza Castello, centro e cuore di Torino in ogni epoca.
BOOM DI VENDITE DI TRATTORINI Questa estate sono stati oltre 20 milioni gli italiani che si sono messi al lavoro negli orti, nei giardini o e nei terrazzi. Un modo per rilassarsi con l’arrivo della bella stagione ma anche per superare gi ef fetti negativi dell’ora legale e recuperare i normali ritmi. Numerose sono le possibilità per superare il problema dello spazio limitato: per piantare ortaggi e frutta dall’orto portatile a quello verticale, dall’orto “riciclabile” a quello in terrazzo. Questa tendenza ha importanti effetti sul mercato e sull’occupazione. Secondo i dati dif fusi da Comagarden le vendite di macchine per il giardinaggio nel 2014 hanno registrato un incremento del 7,6% sul 2013, con un vero boom per trat torini (+16%), decespugliatori (+14,9%) e raserba (+10,8%).
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Blúm,
finalmente si apre È il nuovo garden center a Rescaldina, in provincia di Milano. Un punto vendita con un’impronta olandese e un layout moderno e innovativo
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inalmente! Dopo circa tre anni di attesa, Blúm è riuscito ad aprire e non con poche dif ficoltà. Il nuovo garden center di Rescaldina, in provincia di Milano, ha come pay-of f “La natura si fa bella” e si dif ferenzia per una struttura molto particolare che richiama i garden olandesi e si distingue per gli ampi spazi, un format innovativo e un layout moderno.
SI PARTE DALLA SERRA FREDDA In tutto 4.700 metri quadrati coperti e 2.000 metri quadrati di vivaio per un investimento che supera i tre milioni di euro. Ottima la posizione, su una strada provinciale a elevata percorrenza, e vicino a un centro Auchan e a un complesso commerciale con diversi punti vendita importanti. Anche la struttura del percorso presenta un’impronta innovativa rispetto alla solita impostazione classica del garden center: infatti nel punto vendita si accede dalla parte sinistra direttamente
nella serra fredda, con le varie proposte stagionali; poi la serra calda e, via via, tutti gli altri reparti. Gli arredi interni per l’esposizione sono realizzati in legno e gli scaf fali sono in ferro di colore grigio antracite, in modo tale che il prodotto possa risaltare al meglio.
ESPERIENZA DI FAMIGLIA Ideatore e proprietario di Blúm è Claudio Toppi, che lavora in questo settore dal 1988 nell’azienda familiare, dove si occupa dell’impresa di progettazione e manutenzione dei spazi verdi e, insieme al padre, Tiziano Toppi, gestisce anche il punto vendita a San Vit tore Olona, sempre in provincia di Milano. Ed è proprio da questa esperienza che è nata la volontà di fare un passo in avanti. Impegnativo. Coraggioso. E poi, con le dif ficoltà e gli intoppi burocratici che l’apertura di un nuovo garden center comporta. E Toppi le ha dovute af frontare tutte, queste dif ficoltà. Ma il risultato è sicuramente degno di nota.
Il rendering della facciata del punto vendita.
LA COPERTINA Proprio la prima di copertina del numero 125 di GreenUp era stata dedicata a Claudio Toppi, con un servizio sul nuovo punto vendita, che era già stato realizzato e, all’epoca, di prossima apertura.
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Primo piano / TREND di FILIPPO TERRAGNI
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Stella tra i classici
Decorazioni natalizie da consigliare nel punto vendita utilizzando oggetti di riciclo. È una delle tendenze di Stars for Europe per la campagna “A Natale ospita una Stella”
C
ontinua la promozione “A Natale ospita una Stella”, lo slogan a cui si ispira quest’anno la campagna di Stars For Europe a sostegno delle Stelle di Natale. Tanti centri di giardinaggio hanno ormai organizzato il proprio reparto dedicato al Natale, ma c’è sempre spazio per seguire i trend e aggiornare le nuove proposte per i clienti. Di fatto, non tutti conoscono le tante opportunità decorative delle Poinsettie. Queste piante diventano le protagoniste di originali e particolari composizioni da suggerire all’interno del punto vendita, che si potrebbero trasformare in ottime occasioni di vendita. Uno dei trend delle decorazioni d’interni è senza dubbio il riciclo di oggetti classici, come i paralumi e le lampade, da far rivivere in una versione più moderna. Lampade o lampadari decorati con fiori recisi di Poinsettia, rametti di abete e diversi ornamenti daranno un tocco natalizio e originale alla casa. uggerite ai vostri clienti di sistemare i fiori recisi in piccole fialette riempite con dell’acqua e fissare alla struttura della lampada con del filo di ferro. Consiglio: ricordarsi di usare delle lampadine LED in modo che la luce non si surriscaldi troppo una volta accesa e che non danneggi il fogliame. I più classici paralumi possono diventare la base d’appoggio per i coloratissimi vasi di Stella di Natale, da sistemare qua e là sui vari ripiani di casa. Si potrà giocare su varie combinazioni di colori e stili per scegliere quello che meglio si adatta all’arredamento. Spazio alla fantasia e alla creatività.
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MATERIALE A SOSTEGNO La campagna prevede anche una serie di azioni a sostegno di garden e fioristi. Collegandosi al sito www.sfe-web.com sarà possibile scaricare gratuitamente diversi materiali informativi sulle Stelle di Natale, come poster, banner, care tips card e altro, con la possibilità di personalizzazione.
PROPOSTE AD HOC “Se i fiori potessero esprimersi, sceglierebbero la scrittura”, questa è lo slogan della nuova campagna di Auricchio & Sons, azienda pugliese specializzata nella produzione di piante e fiori. Diverse le varietà of ferte, oltre a un progetto di visual marketing esclusivo (Auricchio Exclusive), con packaging e gadgets dedicati. www.auricchioesons.it
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Primo piano / CONSUMER di MARTA MEGGIOLARO foto e testi di EFSA
Ritorno ALLA BASE
Le esigenze che la prossima stagione porteranno le persone nei nostri negozi non sono nuove, sono antiche come l’essere umano. Emerge il bisogno di uno spazio confortevole, concreto, da dividere con persone “vere”
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l rapido processo che sta rendendo il mondo virtuale e digitale ha modificato anche i sentimenti e le idee della gente. La tendenza, oggi, è quella di met tersi in controtendenza: non si può (forse non si vuole) rinunciare ai nuovi strumenti, ma si cerca di ritagliarsi lo spazio per entrare in rapporto con la natura, per far emergere le proprie capacità creative
e manuali. E soprattutto, ci si vuole circondare con il calore di amici e famigliari, pensando a spazi in cui sia possibile la condivisione - non di facebook: quella reale, di quando ci si siede sullo stesso divano. I trend che EFSA propone per la primavera-estate 2016 rispondono a questi desideri, declinati secondo cinque temi e cinque palette di colori.
CONSIGLIA I clienti sono attratti da spazi in cui sia possibile avere un contatto con la natura e un’atmosfera intima con i propri cari.
CHARMING ARTY Allegria, libertà, spontaneità e un sof fio di aria fresca e di creatività riescono a illuminare qualunque atmosfera triste. Questo tema è pieno di colori brillanti e energetici, decorazioni fai da te con un sapore rètro, stampe astratte e oggetti tradizionali ricolorati in un modo af fascinante, un po’ bohème.
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AUTHENTIC NATURE Le persone che amano i prodotti autentici, consumati dal tempo o modellati dagli agenti atmosferici, si troveranno a proprio agio con questo tema, che riporta alla luce l’essenza delle atmosfere rurali e industriali. Il focus è sui materiali e sulla sostenibilità con il rinnovo degli usi.
EASY LIFE Ripercorriamo i passi degli anni ’50 e ’60, animati da ottimismo e dall’idea di rendere la vita di ogni giorno sempre più facile e bella. Un tema pragmatico, coloratissimo, dinamico, in cui coesistono in armonia materiali sintetici e naturali.
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TREASURE ISLAND Questa è la storia di un’isola. Un luogo pieno di emozioni positive, che non conosce lo stress, in cui si vivono momenti di autentica calma e di contemplazione. La combinazione di materiali preziosi e naturali, di colori raffinati, di materiali che giocano con la luce, crea una atmosfera da sogno.
POETIC FICTION Pronti per un viaggio immaginario verso un futuro ancora inesplorato? Questo tema lo immagina così, un mondo in cui la tecnologia convive e supporta la poesia e le emozioni, un mondo in cui la gente vuole usare il tempo per stare insieme abbastanza a lungo da godere insieme momenti di vera serenità.
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È pronto il nostro nuovo catalogo Autunno/Inverno 2015! Inoltre abbiamo preparato un bellissimo opuscolo per realizzare corone d’Avvento! E come ultima novità Disponibile assoluta proponiamo gratuitamente su richiesta: una scelta di articoli Il nuovo catalogo decorativi Drescher‼
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News / BREVI DAL MERCATO
FLORA TRADE, ORIENTATO AL BUSINESS
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onta 4.793 visitatori la prima edizione di Flora Trade Show, il nuovo evento di Rimini Fiera dedicato al mondo del florovivaismo e del paesaggio. Un appuntamento che, per la prima volta in Italia, ha visto riunirsi in un unico market place l’intera filiera agricola, grazie alla contemporaneità con MacFrut, evento leader nell’ortofrutta, organizzato da Cesena Fiera. “Flora Trade – commenta il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni – vanta un format B2B dinamico e innovativo, fortemente profilato sulle esigenze del comparto: incontri d’af fari internazionali, alta formazione, un quartiere fieristico moderno e funzionale al servizio di aziende e visitatori, incontri istituzionali che hanno fatto di Flora Trade Show un importante momento di sintesi e di confronto per l'intero settore florovivaistico. Abbiamo gettato buone basi af finché questo primo appuntamento diventi nel tempo l’evento di riferimento, capace di rilanciare la leadership del settore florovivaistico italiano nel mondo”. “Le aziende presenti – rivela Patrizia Cecchi, direttore di Business Unit a Rimini Fiera – hanno confermato il loro apprezzamento per un modello decisamente orientato al business, che ha permesso loro di allacciare relazioni importanti con buyers esteri. Sono stati apprezzati la bellezza dei padiglioni, l’ef ficienza dei servizi che hanno reso più piacevole e facile il business insieme alla proverbiale accoglienza del territorio”. L’evento si è caratterizzato per la sua spiccata vocazione internazionale grazie alla presenza di buyer provenienti dai più interessanti paesi legati al comparto, come Turchia, Romania, Bulgaria, Montenegro, Serbia, Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio e Croazia. Oltre 600 gli incontri d’affari che gli operatori esteri avevano programmato prima della fiera, attraverso la piattaforma digitale di Rimini Fiera. Per Flora Trade Show Rimini Fiera ha attivato un’area espositiva di circa 10mila metri quadri, con un centinaio di aziende (in aggiunta ai 33mila mq dedicati al concomitante MacFrut), un intero padiglione adibito a Giardino all'Italiana, grazie all’apprezzatissima collaborazione dello Studio Grassi Design, rendendo così possibile la creazione di un nuovissimo format espositivo dove far incontrare aziende, prodotti, paesaggisti e buyer secondo logiche accattivanti. Confermata l’edizione 2016 sempre a settembre.
NUOVA VITA PER VIVAI FIORI
VIRIDEA, BILANCIO DOPO UN ANNO
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stato presentata presso la sala lounge del Ministero delle Politiche Agricole Alimentare e Forestali a Milano Expo la nuova Associazione Nazionale di tutela del Marchio VivaiFiori. “Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dal Ministero delle Politiche Agricole – ha detto il vice presidente Marco Cappellini – per rilanciare l’attività di un settore. Anche in Italia esiste ora un marchio uf ficiale, registrato e, tramite le organizzazione florovivaistiche che già aderiscono e che aderiranno all'Associazione di Tutela del Marchio VivaiFiori, di proprietà delle stesse aziende florovivaistiche. Un forte impulso al raggiungimento di questo importante traguardo è stato dato dall’ANVE che ha svolto un ruolo di cerniera tra il Ministero e le numerose organizzazioni florovivaistiche”. L'Associazione Nazionale di Tutela del Marchio VivaiFiori è stata composta dalle seguenti nove organizzazioni dei produttori e del settore: di livello nazionale ci sono l'Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori e l'Associazione Nazionale Piante e Fiori d'Italia; mentre di livello regionale e locale si trovano il Consorzio Campano de Florovivaismo SRL, la Cooperativa Floricoltori Riviera dei Fiori, il Distretto Florovivaistico Alto Lombardo, Fiori Tipici del Lago Maggiore, Associazione Florovivaisti Florveneto e Associazione Milazzoflora. Inoltre, hanno contribuito fattivamente alla stesura del Regolamento e del Disciplinare tutti i componenti del Tavolo di Filiera nazionale del Florovivaismo e le stesse Organizzazioni di categoria nazionali.
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iridea ha festeggiato il primo anniversario dall’apertura del garden center di Montebello della Battaglia: oltre 4.500 mq di superficie di vendita coperta, a cui si af fiancano circa 3.000 mq di area scoperta, inseriti all’interno di un importante polo commerciale, negli spazi occupati fino ad agosto 2014 da Botanic. Il primo anno di attività si è caratterizzato per un rilancio concreto della struttura, con risultati in forte crescita rispetto a quelli riportati dalla catena francese nell’ultimo anno di attività: la proiezione di fatturato per il 2015 è pari infatti a 5,5 milioni di euro contro 4 milioni di Botanic. In crescita costante anche il reparto dedicato all’alimentazione biologica, presente per ora solo nel punto vendita di Montebello della Battaglia, vera scommessa e novità del 2015: i dati di vendita, con una proiezione di oltre 600.000 euro di fatturato per l’anno in corso, confermano interesse e propensione all’acquisto da parte dei consumatori, anticipando prospettive di ulteriore sviluppo per il 2016.
“CON WEBER VINCI CHICAGO”
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n’attività promozionale a vantaggio del punto vendita, studiata nei dettagli per attrarre clientela e indurla all’acquisto di prodotti Weber. È questa l’anima del concorso “Con Weber Vinci Chicago”, un’iniziativa che si protrarrà per 70 giorni e che sarà sostenuta da un’importante campagna di visibilità. Dal 1 novembre al 6 gennaio chiunque acquisterà prodotti Weber per un valore minimo di 50 euro concorrerà all’estrazione del primo premio: un viaggio a Chicago di 5 giorni per due persone, completo di visita agli stabilimenti Weber e cena presso il presso il “Weber Grill Restaurant”, il tempio del barbecue negli Stati Uniti. Un concorso che premia due volte, sì, perché oltre al fortunato estratto, verrà premiato con un viaggio a Chicago per due persone anche l’esercizio commerciale in cui verrà emesso lo scontrino! Facile la procedura di partecipazione, con semplice registrazione dello scontrino di acquisto sul sito www.webervincichicago.it Natale con un maggior traf fico per i negozianti quello alle porte grazie al concorso e alle novità di prodotto a integrazione della già articolata of ferta Weber. L’inverno 2015-2016 darà il benvenuto al “Weber Kettle Toys”, un barbecue-giocattolo in miniatura dedicato ai piccoli-grandi griller. La nuova stagione potrà poi contare sui barbecue a gas Spirit Premium E330 GBS e Spirit Premium S330 GBS, modelli dotati sia di griglia GBS sia di Sear Station. Previsti per l’inverno anche dei nuovi e divertenti colori, come il blue, green, orange, purple e fucsia per i modelli Q1200 (gas) e Q1400 (elettrico). www.weber.com
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Business verde / NOVITÀ di FILIPPO TOMMASEO
Profumo che ha fatto
storia
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el 1963 Antoine Meilland lancia una rosa rossa dal profumo intenso, chiamata Papa Meilland®. In occasione del suo giubileo, i suoi successori hanno de cis o di int ro dur re una nuova rosa: jubilè PAPA MEILL AND®. La pianta ha portamento a cespuglio, fogliame verde scuro e regala un fiore per ramo. Raggiunge all’incirca il metro di altezza. È stata premiata a Le Roeulx, in Belgio, con la medaglia d’argento e la coppa profumo. Più resistente e rifiorente, questa varietà conserva il colore rosso vellutato dei petali e l’intenso profumo dalle note di geranio e pesca bianca. Una novità che sarà un piacere incontrare nei garden center.
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Una nuova rosa che celebra i cinquant’anni dall’introduzione della celebre Papa Meilland®. Alcune caratteristiche sono state migliorate; ma la fragranza, quella è la stessa
Una delle novità di elho è pure straight crystal: una forma molto semplice, nel classico stile della casa olandese, ma la superficie è arricchita da una texture composta da linee diagonali. E il vaso acquista un’apparenza sof fice, come un cuscino trapuntato.
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più possibilità QUESTO MESE TRATTIAMO I SEGUENTI ARGOMENTI: LE MAGGIORI AGEVOLAZIONI 2015 IN CAMPO AGRICOLO, REGIME SEMPLIFICATO PER LA PAC, I PSR REGIONALI, OCCASIONI DA NON LASCIARSI SFUGGIRE, E IL DECRETO COMPETITIVITÀ
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ediamo dunque di riassumere brevemente di che genere di aiuti si tratta in modo da tenere sempre d’occhio l’informazione che può aprire nuove possibilità per l’agire imprenditoriale. Ricordiamo il bonus per le assunzioni di giovani nel settore agricolo, gli incentivi per chi investe o amplia investimenti in e-commerce, le detrazioni di imposta per chi af fit ta terreni agricoli e le rivalutazione dei redditi dominicali e agrari che nel 2015 è passata al 10%.
POTENZIARE IL COMMERCIO ELETTRONICO Le agevolazioni in agricoltura commercio elettronico, sono previste dall’articolo 3 del Dl 91/2014 ed entrano in vigore dal 2014 fino ai due anni successivi, per cui fino al 2016. Consistono in un’agevolazione fiscale sotto forma di credito di imposta del 40% delle spese fino a 50mila euro per tutti coloro che investiranno negli anni 2014, 2015 e 2016 risorse per istituire o ampliare la rete del commercio elettronico in agricoltura, ossia, nello sviluppo di nuove infrastrutture informatiche atte a potenziare il commercio elettronico e quindi le vendite online dei prodotti agricoli italiani in tutto il mondo. L’articolo 3 del decreto Competitività prevede inoltre un altro credito di imposta pari al 40% e non superiore a 400mila euro, per le spese sostenute per sviluppare nuovi prodotti, processi e tecnologie, e tecniche di cooperazione di filiera.
DETRAZIONE 19% SULLE SPESE DI AFFITTO DEI TERRENI AGRICOLI Tale incentivo è contenuto nell’articolo 7 del decreto 91/2014 e consiste nel poter detrarre in sede di dichiarazione dei redditi il 19% delle spese sostenute per i canoni di af fitto dei terreni agricoli, nel limite massimo di 80 euro per ciascun ettaro di terreno
affittato e per un massimo di 1200 euro all’anno. La detrazione spese affitto terreni agricoli, è consentita ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola e di età inferiore ai 35 anni. L’incentivo è a decorrere dal 2014. Sempre all’articolo 7 del Dl 91/2014 è prevista la modifica della norma della Legge di Stabilità 2013 che ha disposto per il triennio 2013–2015, la rivalutazione dei redditi dei terreni pari al 15% ovvero del 5% per i terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Tale rivalutazione, che per la maggior parte dei contribuenti sarà del 30% nel 2015 e del 7% a decorrere dal 2016, per effetto del decreto Competitività diventerà per il 2015 per coltivatori diretti e Iap non più al 5% ma al 10%.
ASSUNZIONI GIOVANI Sono stati introdotti dall’articolo 5 del decreto Competitività 2014 degli incentivi per i datori di lavoro che assumono giovani tra i 18 e i 35 anni senza lavoro retribuito regolarmente negli ultimi 6 mesi e senza diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Consiste in un premio pari ad 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo di 18 mesi. Tale premio è fruibile in termini di compensazione dei contributi che varia a seconda del tipo di contratto, a tempo determinato o indeterminato. Nell’articolo 5 del decreto Competitività è inoltre prevista la riduzione deduzioni IR AP del 50% da dicembre 2013, non solo come avviene attualmente solo ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato, ma anche a lavoratori stagionali in agricoltura impiegati per almeno 150 giornate all’anno con contratto a tempo determinato di durata triennale.
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economia&garden PAC PER GIOVANI E NUOVI AGRICOLTORI Nell’ambito della nuova Pac è prevista la Riserva Nazionale dei titoli, uno strumento che serve per assegnare titoli a soggetti che non hanno maturato pagamenti percepiti nel 2014, ma non vale per tutti. L’accesso alla Riserva Nazionale è infatti consentita in via prioritaria: 1. Ai giovani agricoltori. Il giovane agricoltore è chi si insedia per la prima volta in azienda in qualità di capo azienda o chi si è già insediato nei cinque anni precedenti il 2015, e che non ha più di 40 anni compiuti nell’anno di presentazione della domanda. 2. A i nuovi agricoltori che iniziano la loro attività agricola. Nuovo agricoltore è la persona fisica o giuridica che nel corso dei cinque anni precedenti l’inizio dell’attività agricola non ha praticato in nome e per conto proprio alcuna attività agricola né ha esercitato il controllo su una persona giuridica dedicata ad attività agricola. La domanda alla Riserva Nazionale può essere presentata entro il 15 maggio di ogni anno, dal 2016 al 2020. Ci sono le cosiddette situazioni particolari per le quali è possibile attingere alla Riserva Nazionale, e cioè: • C oprire il fabbisogno per il pagamento giovani agricoltori per arrivare al 2% in caso di necessità. • A ssegnare titoli ad agricoltori per evitare che le terre siano abbandonate, comprese le zone soggette a programmi di ristrutturazione. • A ssegnare titoli ad agricoltori che hanno subìto svantaggi specifici. • A ssegnare titoli ad agricoltori ai quali è stata negata l’assegnazione di titoli Pac per causa di forza maggiore o circostanze eccezionali. In questi casi possono presentare domanda gli agricoltori attivi di età compresa tra 18 e 65 anni. Il valore del titolo della Riserva Nazionale dovrebbe essere di circa 189 euro/ha nel 2015 e di 179 euro/ha nel 2019, e il pagamento greening dovrebbe attestarsi tra 47 euro/ha del 2015 a 45 euro/ ha del 2019.
AFFITTO DEI TITOLI PAC CON O SENZA TERRA I nuovi titoli Pac all’aiuto possono essere af fittati in due forme: insieme alla terra o senza la terra. • A ffitto con la terra: si tratta di un trasferimento temporaneo con un numero equivalente di ettari ammissibili e non è soggetto ad alcun vincolo o trattenuta. • A ffitto senza la terra: si tratta di una novità della nuova Pac, perché nella vecchia Pac questa possibilità non era consentita. In effetti si tratta di una pura rendita a favore del possessore dei titoli e per questa ragione l’Italia ha deciso di scoraggiare questo tipo di trasferimento. Infatti i titoli dati in af fitto senza che vi sia trasferimento di ettari ammissibili subiscono una riduzione del valore unitario iniziale pari al 30%, che viene riversato nella cosiddetta riserva nazionale.
VENDITA CON O SENZA TERRA: ATTENZIONE I titoli all’aiuto possono essere venduti in due forme: insieme alla terra o senza la terra.
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• V endita con la terra: si trat ta di un trasferimento a titolo definitivo con un numero equivalente di ettari ammissibili. • Vendita senza la terra: si può fare e la vendita non è soggetta ad alcuna trattenuta. Va specificato che l’af fitto dei titoli deve essere ef fettuato tramite un contratto di locazione annuale o poliennale e l’atto di affitto va scritto e registrato. Anche la vendita dei titoli nelle due forme ammesse deve essere ef fettuata mediante atto scritto e registrato. I trasferimenti vanno comunicati da parte del cedente all’organismo pagatore entro cinque giorni dalla sottoscrizione allegando la documentazione. Nei contratti di affitto e di compravendita va indicato il numero e il valore dei titoli, ma questi dati non sono ancora disponibili perché verranno comunicati da Agea (ente pagatore) solo al termine di una complessa procedura di calcolo e di controllo che ha come termine ultimo il 1° aprile 2016. Entro il 15 ottobre 2015 Agea comunicherà a ogni agricoltore il portafoglio provvisorio dei titoli e dell’importo dei pagamenti. Si sottolinea inoltre che, il valore dei titoli nella nuova Pac è molto diverso dalla Pac passata in quanto i titoli riguardano solo il pagamento di base, che è pari al 58% del massimale nazionale ed il valore dei titoli cambierà in tutti gli anni che vanno dal 2015 al 2020 per ef fetto del meccanismo della convergenza. Dunque gli agricoltori che vendono o che af fittano i titoli devono essere consapevoli del valore dei titoli nei vari anni che può cambiare anche in maniera rilevante e che il valore dei titoli del pagamento di base genera automaticamente il pagamento Greening che è una percentuale del pagamento di base. In definitiva, il valore dei trasferimenti dovrà essere calcolato e valutato con molta attenzione per non fare errori macroscopici a danno dell’uno o dell’altro.
REGIME SEMPLIFICATO Il regime semplificato della Pac, si applica a chi ha un livello massimo di pagamenti diretti pari a 1250 euro. Questi in Italia sono circa 750mila agricoltori, pari a due terzi di tutti i beneficiari. Gli agricoltori che a seguito della presentazione della domanda unica 2015 (giugno 2015) hanno ottenuto l’attribuzione dei nuovi titoli Pac, possono optare per il regime semplificato dedicato ai piccoli agricoltori solo nel 2015 e devono presentare la domanda, per esercitare questo diritto, ad Agea o agli organismi pagatori entro e non oltre il 15 ottobre 2015. Si tratta di una domanda aggiuntiva a quella già presentata entro il 15 giugno scorso. I tre vantaggi per gli agricoltori 1. Gli agricoltori sono esonerati dalle pratiche del Greening. 2. L a domanda di accesso è più semplice. 3. L a condizionalità e i controlli sono semplificati. Come già premesso, l’importo del pagamento annuo per ciascun agricoltore ha un livello massimo di 1250 euro/azienda e tut ti gli agricoltori possono partecipare a questo regime, anche chi ha diritto a importi Pac maggiori, purché si accontenti di ricevere al massimo 1250 euro. Il piccolo agricoltore può decidere di recedere dal regime semplificato in un anno successivo al 2015, ma non potrà poi più rientravi.
economia&garden Nuovi PSR 2015-2020: giochiamo d’anticipo Non sono ancora stati approvati, ma è il momento di dare un’occhiata ai Piani di Sviluppo Rurale, per non farsi prendere alla sprovvista. Le possibilità di finanziamento sono molte: state all’erta Ogni Regione ha già scritto il suo Piano di Sviluppo Rurale e anche se la maggior parte dei documenti sono ancora sotto osservazione a Bruxelles, è probabile che entro il mese di ottobre tutti i programmi regionali PSR 2015-2020 riceveranno il via libera. Vista la vastità degli argomenti e l’importanza degli stessi è opportuno giocare d’anticipo ed iniziare a capire gli ogget ti e le modalità di finanziamento in modo da non arrivare impreparati all’uscita dei bandi (considerato che spesso la documentazione da reperire per presentare le domande non è di semplice assemblaggio). Dunque, ciascuna impresa a seconda della propria competenza territoriale, può cercare sul sito web della propria Regione il PSR di suo interesse. Sono infat ti già presenti contenuti e linee guida in riferimento ai filoni di investimento finanziabili. In generale comunque le misure del PSR 2015-2020 finanziate in tutto il territorio nazionale saranno: M 01 – Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione: sostegno a formazione professionale, attività dimostrative e azioni di informazione, scambi interaziendali di breve durata e visite ad aziende agricole e forestali. M 02 – Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione dell’azienda agricola: sostegno per le prestazioni tecnico-professionali allo scopo di trasferire conoscenze specifiche all’azienda agricola per risolvere problemi concreti, introducendo processi innovativi e sinergie tra imprese. M 03 – Regimi di qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari: sostegno per promuovere e raf forzare le filiere sostenibili, favorire i processi di certificazione di prodotto e di processo e di etichettatura volontaria, incentivare all’adesione ai regimi di qualificazione delle produzioni certificate, migliorare l’integrazione tra produttori che operano all’interno di regimi di qualità. M 04 – Investimenti in immobilizzazioni materiali: sostegno agli investimenti dell’azienda agricola per promuovere la gestione sostenibile dei suoli, l’ef ficienza delle risorse idriche, la qualità delle acque, il contenimento delle specie invasive, la realizzazione di infrastrutture di viabilità e logistica, le buone pratiche per ridurre le emissioni di gas serra e ammoniaca nei processi produttivi, sistemi a elevata ef ficienza energetica. M 05 – Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione: sostegno a interventi di prevenzione per contrastare il dissesto idrogeologico, i fenomeni franosi, eccetera con interventi quali per esempio drenaggi, consolidamento dei versanti, eccetera. M 06 – Sviluppo delle aziende agricole e imprese: sostegno alla diversificazione delle attività delle aziende agricole per migliorare le condizioni economiche dell’azienda e perseguire
finalità ambientali, all’avviamento per i giovani, alla creazione di agriturismi e fattorie didattiche, a impianti di produzione di energia da fonti alternative. M 07 – Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali: occorre far rimanere la popolazione anche nelle zone più svantaggiate e “difficili”, quindi sostegno a banda larga, sistema socio-sanitario assistenziale, ristrutturazione fabbricati rurali, servizi indispensabili di base per evitare l’isolamento sociale. M 08 – Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nei miglioramenti della redditività delle foreste: confermato il ruolo chiave della selvicoltura per conservare la biodiversità, mitigare i cambiamenti climatici, prevenire l’abbandono dei territori montani, preservare l’ambiente. Sostegni per garantire la valorizzazione anche economica dei boschi per incrementare il nostro potenziale forestale. M 10 – Pagamenti agro-climatici-ambientali: sostegno alle produzioni sostenibili, al miglioramento della qualità delle acque, alle lavorazioni conservative dei suoli in sostituzione delle arature, alla gestione mirata di agrofarmaci e fertilizzanti per ridurre emissioni e dilavamenti, alla tutela delle razze autoctone a rischio di estinzione. M 11 – Agricoltura biologica: sostegno per adottare o per il mantenimento di sistemi di produzione biologica. M 12 (solo per alcune regioni) – Indennità Natura 2000 e indennità connesse alle direttiva quadro delle acque: sostegno alle aziende che devono rispettare rigidi vincoli ambientali perché dislocate all’interno dei siti di Natura 2000 regionali. M 13 – Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici: sostegno a favore di agricoltori di zone montane o svantaggiate per compensare i loro costi aggiuntivi e i loro mancati guadagni dovuti ai vincoli a cui è soggetta la produzione agricola in zone specifiche. Tutto questo anche per evitare l’abbandono di zone sensibili. M 14 (solo per alcune regioni) – Benessere degli animali: sostegno all’introduzione di pratiche rispettose degli animali che innalzino il livello qualitativo di vita dell’allevamento. M 16 – Cooperazione: promuovere il trasferimento di conoscenze e innovazione nelle aziende agricole attraverso progetti che devono risolvere un problema concreto e che prevedono la costituzione di gruppi operativi formati da agricoltori e da enti di ricerca e di altri soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare. M 19 – Sostegno allo sviluppo locale Leader: l’approccio Leader da sempre cerca di costruire interventi integrati dal basso che incorporano il principio di sviluppo locale partecipativo, per dif fondere la cultura di impresa, dell’innovazione e della diversificazione. Quindi sostegno allo sviluppo locale nelle sue varie forme, in specifiche zone rurali quali quelle marginali, alla crescita di una progettazione integrata e innovativa, alla concentrazione e razionalizzazione degli strumenti di governance locale. Pertanto, per tutti gli operatori del comparto agricolo è questo, più che mai, il momento di tener monitorata l’informazione: a ben vedere paiono esserci interessanti possibilità di finanziamento in diversi filoni specifici, occhio dunque ai PSR regionali (per reperire i quali erano stati dati riferimenti nello scorso numero) e buon lavoro a tutti!
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Usare i biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.
BIOCIDA
O T A P U C C O DIS RODENTICIDA
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Tendenze / LEGGE di BIANCA BELFIORE
Domenica, sì o no
Dopo la liberalizzazione voluta dal governo Monti, in Senato si tenta la marcia indietro. Molti gli emendamenti, anche se la maggioranza non vuole grandi cambiamenti. Ma vale la pena tenere aperto durante le feste?
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opo le liberalizzazioni volute dal governo Monti, nel 2014 la Camera è tornata indietro sulla legge sulle aperture festive degli esercizi commerciali, introducendo la chiusura per almeno 12 giorni festivi all’anno: in pratica tut te le festività più importanti. Nunziante Consiglio, senatore della Lega Nord, ha proposto di aggiungere 48 giorni, e così si coprirebbero tutte le festività annuali. Ancora più in là si sono spinti i grillini Gianluca Castaldi e Gianni Pietro Girotto, che vorrebbero aggiungerne altri 12. Oggi come oggi, in Italia un negozio può restare aperto quanto vuole e quando vuole, senza limitazioni territoriali né riguardo i prodotti venduti. Semplificando al massimo la questione, il vantaggio è che le attività sono aperte nei momenti in cui è più facile, per chi lavora durante la settimana, dedicarsi allo shopping, e inoltre in questo modo si può concorrere meglio con il commercio online, che in questi anni si sta conquistando molti clienti; d’altro canto l’apertura continua implica che gli impiegati degli esercizi commerciali lavorino anche durante le feste, rinunciando quindi a trascorrerle con la famiglia – e non è sempre detto che il costo del giorno di apertura sia coperto dal fatturato prodotto.
SI VALUTA LA CHIUSURA OBBLIGATORIA A settembre la norma è tornata al vaglio della Commissione Industria del Senato: la proposta è di ripristinare la chiusura obbligatoria delle attività per le 12 principali festività nazionali, cioè Capodanno, Epifania, festa della Liberazione, Pasqua e pasquetta, festa del Lavoro, festa della Repubblica, Assunzione, Ognissanti, Immacolata Concezione, Natale e Santo Stefano. I nuovi vincoli dovrebbero valere anche per le zone turistiche. Gli esercenti possono derogare all’obbligo di chiusura fino a un massimo di sei giorni, dando comunicazione al comune. Bar e ristoranti non hanno vincoli, ma i sindaci possono definire una differente regolazione delle aperture: si pensa in
particolare alle zone della movida, con ordinanze che valgono tre mesi. Le sanzioni sono severe: da 2 a 12mila euro per chi non rispetta i sei giorni di chiusura, da 1 a 10 giorni di stop per chi commette due infrazioni in un anno.
MOLTI GLI INTERESSI IN GIOCO Pare che la maggioranza al Senato voglia introdurre solo piccole modifiche. A ottobre governo e commissione bilancio dovrebbero dare il loro parere e a quel punto si procederà alle votazioni. Fino ad ora il lavoro è andato a singhiozzo non solo per il sovraf follamento di provvedimenti che le camere stanno vagliando, ma anche perché gli interessi legati a questa legge sono molti. La GDO e Confimprese, oltre a molte associazioni di consumatori, criticano la marcia indietro. Anche Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust, ritiene che questo provvedimento freni lo sviluppo della concorrenza commerciale. Dalla parte opposta, i sindacati, Confcommercio e Confesercenti giudicano “devastante” la liberalizzazione voluta da Monti.
IN BREVE • È in discussione la re-introduzione della chiusura obbligatoria nelle festività • La chiusura riguarda tutti gli esercizi commerciali • Sono previste deroghe con il permesso del Comune • Le multe sono severe, si arriva alla chiusura • È probabile che non ci saranno grandi cambiamenti • GDO, Confimprese e alcune associazioni di consumatori sono contrari alla marcia indietro • Sindacati e, Confcommercio e Confesercenti sono favorevoli ai ritocchi
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Tendenze / FIERE di MATTEO RAGNI
Plantarium , l’internazionale delle piante
CONSIGLIA Un modo interessante per proporre una pianta fiorita? La ripetizione, declinandola in molti modi diversi.
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Aumenta la presenza dall’estero, aumentano i buyer, e la soddisfazione è generale. Uno sguardo ai numeri, alle novità, e alle buone idee
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niziamo con i numeri uf ficiali: il totale di partecipanti ricalca quello dello scorso anno, 17.150 persone. Molto nutrita la presenza di stranieri: quest’anno 44 nazionalità si sono incontrate in Olanda, il 25% dei visitatori: la fiera olandese ottiene a buon diritto il titolo di meeting internazionale. La maggior parte di questi, il 23%, è tedesca. Segue il Belgio con il 16%, e l’Italia è terza con il 12%. Francia al 9%, UK al 7% e Polonia sesta con il 4%. La Danimarca è settima con il 3%, pari merito Svezia e USA con il 2,5% all’ottavo posto. Il 14% ha dichiarato che fosse la sua prima volta al Plantarium. La folla che si è radunata in Olanda nei giorni della fiera, può essere
divisa in proprietari di aziende (51%), impiegati (34%) e buyers (15%). Aumentano i proprietari: +11%.
REAZIONI POSITIVE Il parere di chi ha partecipato alla fiera è buono. In parte grazie al nuovo layout, che ha fatto apparire lo spazio più aperto, e in parte per la connessione con Groen-Direk t. Soddisfazione anche riguardo le novità esposte, che erano più di cento, provenienti dall’Olanda e da altri 11 paesi. Le attività proposte in fiera per favorire i contatti sono state accolte con pareri altrettanto positivi. E infine, i premi: il Best New Plant quest’anno è andato all’Hydrangea macrophylla
Piccoli oggetti di arredamento, per allestire giardini in miniatura: un’idea di sicuro effetto.
‘Ruby Tuesday’ (MAGICAL RUBY TUESDAY), di De Jong Plant BV da Boskoop. L’Hydrangea macrophylla Music Collection® e il Cosmos bipinnatus ‘Xanthos’ hanno vinto il premio della stampa e gli stands di J.G. Cammeraat vof e TPK Media & Events (Retail Experience Shop) hanno ricevuto il riconoscimento come migliori stand di Plantarium 2015.
IL POSTO PER LE ISPIRAZIONI GIUSTE Ma che cosa vale la pena portare a casa dal Plantarium? Delle idee, qualche spunto, aiutati magari dalle medaglie d’oro che le giurie hanno assegnato. A Plantarium però sono numerosi anche gli spunti interessanti su come vestire il garden center. Le composizioni di piante fiorite autunnali con piante da frutto è certamente molto bella. Così come il desiderio di associare piccole piante fiorite a elementi di arredo o presentare belle composizioni. Bastano 40 cm di bancale per mostrare le piante in modo sapiente, basta un angolo dove mostrare le piante in composizione e poi ripetere. La ripetizione è un elemento importante e non scontato. Se si sceglie una specie fiorita è bello poi declinarla in tanti modi diversi. Ma la cosa che ho portato a casa da Plantarium come regalo per le mie nipoti e come spunto per questo articolo sono i piccoli oggetti da arredamento, per fare il proprio giardino in miniatura. Proviamolo prima di dire che in Italia non funziona, altrimenti chiamatemi che li faccio comprare alle mie nipoti, anzi alle mie sorelle, una delle tre ci cascherà!
Molti suggerimenti e spunti interessanti su come vestire il garden center.
Studenti 1%
Commerciali Orticoltori
18,5%
34,5% Produttori
5%
Servizi 13%
2,5% Appassionati 25,5%
Garden center/ rivenditori
I visitatori di Plantarium sono stati per la maggior parte produttori di piante e rivenditori, in aumento rispetto gli anni passati.
Tendenze / FIERE
La nostra selezione Il gruppo di Berberis Golden Ruby, Berberis Orange Ice e Berberis Ruby Star sono una bella variante di Berberis a foglia variegata sulle tonalità del rosso, dell’arancio e del bronzo. Più o meno compatte, destinate a vasi più o meno grandi, sono variazioni sul tema capaci di colorare i punti vendita, i balconi e le case dei nostri giardini. Perfetti i Berberis a foglia rossa accanto al Berberis thunbergii Golden Horizon o in contrasto con la splendida Nandina domestica ‘Twilight’ o l’Abelia kaleidoscope. 1 Una bellissima Photinia Serratifolia Pink Crispy di Van Oploo Tuin Planten ha ricevuto una medaglia d’oro per la delicata combinazione di colore del fogliame variegato in bianco e rosa e dei rami rossastri. 2 La Crocosmia Pek Or ha l’interno dei petali dipinti di arancione e giallo. L’esterno del fiore è rosso. Questa Crocosmia produce una profusione di fiori dal risultato meravigliosamente colorato sia in vaso che in giardino. La pianta raggiunge un’altez za di circa 70 cm e fiori sono garantiti da luglio a settembre. Nelle stesse sfumature d’oro il Bidens Beedance Painted Red che completa l’assortimento dei Bidens bicolore che ormai conosciamo. 3 Sambucus nigra Golden Tower e Sambucus racemosa Welsh Gold hanno deliziose foglie di un verde tenue profondamente incise. Il Golden Tower è un arbusto alto e colonnare dalla splendida fruttificazione mentre il Welsh Gold è un basso cespuglio dai ricchi fiori bianchi. 4 Weigela ‘Velda’ (Ebony and Ivory) ha i fiori bianchi luminosi dal centro giallo–arancio che formano un piacevole contrasto contro le foglie scure. 5
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FLORA ARTISTICA di Celso Pecorari e C. snc - 25018 Vighizzolo di Montichiari -BS- Via San Giovanni, 405 Tel. 030 961716 - Fax 030 9962842 - info@florartistica.it - www.florartistica.it
Tendenze / NOVITÀ di BIANCA BELFIORE
Ortensia, il fiore quattro stagioni
È la vincitrice del Plantarium di quest’anno. E in effetti ha tutte le carte in regola: è una pianta forte, sopporta bene sole e gelo, e soprattutto: è bellissima
“Magical four seasons” è il nome di una nuova ortensia Hydrangea che arriva dall’Olanda. Bella in vaso come a terra, ha un fiore forte e compatto. Le hydrangea che compongono la collezione sono state selezionate per essere molto resistenti, il che rende possibile proporle agli appassionati di giardinaggio, ma anche a chi non ha molto tempo da dedicare ai fiori.
Il colore evolve nel tempo in un modo davvero speciale. La promessa di “Magical four season” infatti è che in ogni stagione l’ortensia si presenterà con una nuove veste, dai brillanti toni primaverili fino ai magnifici toni autunnali. Inoltre, la novità di quest’anno è il colore rosso della Hydrangea Ruby Tuesday®, premiata al Plantarium.
La collezione delle hydrangea Magical Four Season è dotata di un buon supporto marketing, con poster e foto che ne illustrano le qualità nel punto vendita. Inoltre, è un ottimo regalo: il vaso è elegante e sull’etichetta c’è lo spazio per un messaggio che accompagni questo presente floreale. www.magicalfourseasons.com
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Il Salone deglI StIlI dI vIta 29 gennaio - 1 FeBBraio 2016
Decorazioni D’atmosfera paD. 5 •
H O M I M I L A N O . C O M
Tendenze / CONCORSI di FILIPPO TOMMASEO
Tre sezioni per nove riconoscimenti I vincitori di nòva_green, premiati alla scorsa edizione di Flormart. In evidenza piante, nuove tecnologie e forme di vendita. Per ottimizzare produzioni e sell out
LE DATE 2016 Già fissate le date per il prossimo anno di Flormart, che torna alla sua collocazione storica, dopo la metà di settembre, dal 21 al 23 settembre. www.flortmart.it
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l premio nòva _ green, al debut to e assegnato alla scorsa edizione di Flormart a Padova, come ha spiegato il curatore Andrea Vitali, era articolato in tre sezioni: “Piante e fiori”, “Tecnologie” e “Forme di vendita” e ha previsto come ricompensa per i vincitori la possibilità di usare l’apposito marchio e logo per un anno, con le relative linee guida per farlo in maniera ef ficace dal punto di vista del marketing. A vincere sono state una pianta di Ginkgo Biloba, frutto di un programma di miglioramento varietale di Tesi Group, dal nome della dea protettrice dei boschi e delle messi Feronia, le “ Termostrisce Sunnyday” di Janus Energy per un ef ficace riscaldamento basale in serra, e i vasi da ringhiera funzionali e dalla linea al tempo stesso attraente “Sky Balcon” di Scheurich.
INNOVAZIONE VARIETALE
Fabio Fondatori premiato da Dino Scanavino per Ginkgo Biloba “Fastigiata Feronia”.
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Come ha detto il responsabile comunicazione di Giorgio Tesi Group, Fabio Fondatori, ritirando la targa della sezione “Piante e fiori” da Dino Scanavino, presidente di Cia (Confederazione italiana agricoltori) per la Ginkgo Biloba “Fastigiata Feronia”, una pianta dal bellissimo portamento, per il suo gruppo «l’innovazione e la ricerca varietale sono un asset centrale». Tant’è che hanno in corso un ampio programma di miglioramento varietale su diversi generi di piante e collaborazioni con il Cnr di Firenze. Fra i risultati, di queste ricerche vi sono anche
Sky Balcon ha vinto per la sezione “Forme di vendita”.
cloni di cipresso resistenti al cancro e pini resistenti alla cimice. Ma lo scopo del programma è anche ottenere selezioni di piante con caratteristiche ornamentali e paesaggistiche di maggior pregio. Il secondo posto della sezione è andato a Nannini Vasco & F.lli con l’olivo bianco (Olea europea Lutea), in onore del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco. Il frutto della pianta riproposta dal vivaio Nannini è un olio dal colore chiaro che in passato veniva utilizzato come olio sacro nei sacramenti. Il terzo, invece, all’azienda Pepinieres Minier per “Arbutus unedo Roselily”, volgarmente il corbezzolo del nord, ottenuto dai Vivai
I PREMIATI Sezione “Piante e Fiori”
Ginkgo Biloba “Fastigiata Feronia” / Giorgio Tesi Group Olea Europea Lutea / Nannino Vasco & F.lli Arbutus unedo Roselily / Vivai Minier
Sezione “Tecnologie”
Termostrisce Sunnyday / Janus Energy Dosatore non elettrico / Comagri Landscape designer / Nbl
Sezione “Forme di vendita”
Sky Balcon / Scheurich Landscape designer / Nbl Naturart / Giorgio Tesi Group
Minier. Si tratta di una «pianta sempreverde, compatta e molto ramificata, dall’abbondante fioritura rosa precoce, seguita da una fruttificazione molto decorativa. Roselily è una varietà di corbezzolo molto resistente al freddo e alle malattie crittogamiche».
SI RIDUCONO I COSTI A premiare Janus Energy, l’azienda che ha vinto la sezione “Tecnologie” è stato Gianluca Burchi, direttore del Cra-Viv di Pescia, l’unità di ricerca per il vivaismo e la gestione del verde del Cra (adesso Crea dopo la fusione con Inea), che ha consegnato la targa all’amministratore unico Valerio Ballerini. Le “Termostrisce Sunnyday” per il riscaldamento basale in serra (coltivazione a letto caldo) che hanno dato la vittoria a Janus Energy consentono di aumentare la produzione riducendo i costi e di distribuire calore con efficienza. «Grazie alla distribuzione uniforme del calore – ha spiegato Ballerini – le piante crescono tut te insieme. Inoltre «la temperatura viene regolata in tempo reale con più ef ficienza produttiva e si riesce ad arrivare sul mercato al momento giusto». Il secondo posto della sezione “Tecnologie” è andato a Comagri per un “dosatore non elettrico”, cioè un dosatore per la fertirrigazione che funziona senza elettricità nell’ef fettuare «il micro-dosaggio proporzionale di prodotti sanitari per la cura delle piante: fitofarmaci e antiparassitari». Essi vengono, infatti, dosati in percentuale precisa senza più sprechi e/o errori di miscelazione. È molto adatto al montaggio su macchine per diserbo e trattamenti anti zanzara. Il terzo posto è stato assegnato a Nbl per il software “Landscape designer”, che è entrato sul podio anche nella sezione “Forme di vendita”, per la sua doppia valenza. Si trat ta di «un sof t ware dedicato alla progettazione paesaggistica – si legge nella nota – dotato dell’innovativa tecnologia OCULUS rift, che permette all’utente di entrare in una realtà virtuale a 360 gradi».
dal design funzionale e la linea essenziale, che sono comodissimi da posizionare sulle ringhiere dei balconi e sembrano a prova di caduta. A premiare il responsabile vendite di Scheurich Italia Ottavio Riva è stato Roberto Betto, presidente di Cia Padova. Al secondo posto si è classificato il software “Landscape designer”, che, oltre ad essere un novità a livello tecnologico, «rappresenta soprattutto una svolta anche nel settore commerciale, dando vita a una nuova forma di vendita. Utilizzando il sof tware Landscape Designer abbinato alla tecnologia OCULUS rif t i proget tisti potranno infat ti mostrare le loro idee in modo più accattivante andando a colpire la parte emozionale degli acquirenti». Terzo si è classificata Naturart di Giorgio Tesi Group, rivista che è al centro di un’ef ficace strategia di marketing indiret to basata sulla valorizzazione del territorio di Pistoia e delle sue eccellenze.
EFFICACI STRATEGIE Il primo premio per le “Forme di vendita” l’ha conquistato la serie di vasi “Sky Balcon” di Scheurich,
FIORI, NUOVA TENDENZA Il nuovo trend ‘invasioni’ era centrato sull’esuberanza quasi tropicale della natura, anche fuori contesto, ma alleggetito dal colore biscary bay.
L’ Arbutus unedo Roselily di Vivai Minier.
APPUNTAMENTO ANCHE A GENNAIO
Un’edizione agile e flessibile calata sulle esigenze del territorio Archiviata la 66ma edizione di Flormart, a gennaio 2016 prenderà il via Flormart Tour, nuova edizione invernale itinerante che nasce proprio dalla scommessa di “incontrare i territori”, tessendo un dialogo diretto e serrato con i luoghi della produzione florovivaistica, con un format espositivo agile, flessibile e calato sulle esigenze di ogni territorio: così, ad anni alterni, Flormart toccherà nel mese di gennaio un’area italiana e uno fra i più interessanti mercati esteri. Una proposta che non si sostituirà all’edizione principale (già annunciate le date per il 2016, con una manifestazione che tornerà alla collocazione storica della terza settimana di settembre, dal 21 al 23): la tappa invernale è infatti pensata come un momento di avvicinamento all’edizione autunnale. «Il mio grazie, a nome di tutto lo staf f di PadovaFiere – spiega l’amministratore delegato Daniele Villa – va a quanti hanno collaborato al successo di questa edizione: dai partner istituzionali, Ministero in primis, agli espositori fino a tutti i soggetti che hanno dato il loro contributo per la realizzazione del concorso internazionale Flormart Garden Show e di Master Flower».
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Tendenze / ESTERO di MARTA MEGGIOLARO
Bisogna mettersi in
mostra Allo spoga+gafa molta la voglia di raccontarsi, di presentarsi al meglio. E di conseguenza, tanti i suggerimenti per il sell out. Perché si compra quando piace l’idea che il prodotto suggerisce
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ono andata a Colonia per la prima volta quest ’anno, piena di aspet tative per un evento che, a giudizio del direttore, è sempre capace di stupire. E in ef fetti, per quanto possa contare il parere di una novellina, direi che è vero. Il primo impatto è da togliere il fiato: 225mila metri quadrati, e sono tut ti da vedere. È stato facile orientarsi e capire la struttura dell’esposizione, anche grazie alla riorganizzazione di quest’anno: le aree tematiche erano quat tro invece che cinque, i percorsi erano più corti e sono stati ripensati i gruppi di prodotti correlati, per facilitare i buyer e per agevolare gli incontri.
AUMENTA LA PRESENZA INTERNAZIONALE Partiamo con i numeri: 37mila visitatori da 108 paesi. Il totale resta stabile rispetto allo scorso anno, ma aumentano gli stranieri in visita, che raggiungono il 60%. Katharina C. Hamma, chief operating of ficer di Koelnmesse, ha dichiarato che in molti hanno scelto la fiera come piattaforma per chiudere gli ordini e per stabilire nuovi contatti. La leggera diminuzione di visitatori tedeschi non preoccupa, a fronte di una crescita forte di Francia, Svizzera, Turchia e dei paesi oltreoceano: Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa, Sud America. Gli espositori sono stati 2024 e provenivano da 59 stati. La percentuale di stranieri anche in questo caso è alta,
SAVE THE DATE La prossima edizione di spoga+gafa sarà dal 4 al 6 settembre 2016.
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CONSIGLIA Stanno prendendo piede i prodotti multifunzione, soprattutto nell’arredo outdoor: fanno risparmiare spazio e danno al cliente l’impressione di aver comprato più cose di quelle effettivamente acquistate.
LA FIERA IN NUMERI • 255mila metri quadrati • 37mila presenze • Visitatori da108 paesi • Percentuale di stranieri in visita: 60% • 2024 espositori • Aziende provenienti da 59 stati • Percentuale di stranieri fra gli espositori: 83%
Al centro kit di Garden Girl; qui sotto, il gazebo Ring di Stiliac.
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83%, +2% rispetto all’anno passato. Questo significa che lo spoga+gafa si sta affermando come la fiera del garden internazionale per eccellenza. Inoltre, una parte rilevante di queste aziende ha scelto i tre giorni dell’esposizione per presentare le proprie novità. Questo, insieme a un programma di eventi interessante, ha alzato il gradimento dei visitatori che hanno giudicato l’esperienza a Colonia di alta qualità. Parere confermato anche dagli espositori con cui ho potuto chiacchierare in due giorni di fiera: i visitatori si sono mostrati soddisfatti, molto interessati, e ci sono state buone possibilità sia di farsi conoscere da nuovi clienti, sia di chiudere contratti interessanti.
LA NOVITÀ: SI APRE AL PUBBLICO Dopo anni di richies t e, Ko e lnme s s e ha de cis o que s t ’anno di raccogliere la domanda del pubblico di poter partecipare allo spoga+gafa. Ovviamente però era necessario pensare una forma adeguata, per non togliere alla fiera la sua portata a livello professionale. È stato pensata una apertura “in anteprima” della fiera, il giorno prima dell’apertura uf ficiale, e che ha occupato Rheinpark, un parco vicino ai padiglioni, il Grill Park fra la Hall 7 e la Hall e la Hall 8 – unico punto in cui i due eventi si sono intersecati, permettendo così di proseguire senza interferenze l’allestimento dell’esposizione “professionale”, ma creando una buona sinergia fra il segmento trade e il consumer. Fondamentale la cooperazione con IVG (German Garden Industry Association), che è stata
promotrice dell’apertura al pubblico. Gli espositori dello spoga+gafa che hanno partecipato all’evento sono stati 114, provenienti da otto paesi. Grazie anche allo splendido sole, i partecipanti sono stati più di 15mila. Una bella idea, inizialmente accolta con qualche scetticismo, e che invece ha ricevuto molti consensi; pare entrerà nel format della fiera.
SI RAFFORZA L’IDEA DEL CONCEPT
Pe r t o r n ar e al s e gm e n t o professionale, tut ti hanno puntato sul mettere in mostra ciò che esprime al meglio la propria idea di azienda. È stato interessante farsi raccontare come, dalle grandi compagnie a quelle più piccole, si stanno investendo le risorse nel dare concretezza a questo punto: avere una immagine aziendale distintiva, che faccia la dif ferenza rispetto alla concorrenza. Bello anche farsi presentare le novità, in alcuni casi ideate da un team di esperti e di designer, come da Weber, in altri casi pensate dal papà della persona con cui parlavo, come da Bama o da Keira. Un altro punto su cui tut ti si sono voluti fermare è il supporto al marketing of ferto per il sell out, fondamentale per poter raggiungere il segmento consumer con il proprio concept, che aggiunge valore al prodotto in vendita. Molti gli stand in cui una parte era organizzata con espositori e materiale per presentare al meglio le gamme nel proprio negozio. Da Edelman, che occupava uno spazio grandissimo e si trovava proprio di fianco al concept store di EFSA, tutto era organizzato secondo questo criterio: far capire al rivenditore le emozioni e le ispirazioni che la vista dell’esposizione dovrebbe suscitare nel cliente.
PAROLA D’ORDINE: VERSATILITÀ Molte delle novità che ho visto percorrono la strada del “multiuso”: l’idea è suggerire che comprando una cosa sola, se ne stanno comprando in realtà molte di più, che potranno svolgere più funzioni. Qualche esempio: il vaso B.for Up di Elho, che può essere usato come contenitore con un particolare coprivaso oppure come vaso con alzata porta vaso; Storus di Degardo, grandis-
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SEMINARE IDEE, RACCOGLIERE SUCCESSI
Per sfruttare tutto lo spazio possibile, i set outdoor di myBalconia.
simo, con una forma arrotondata, è una luce, una seduta e un vaso. Le sdraio di SIEGER GmbH strizzano l’occhio alla maggioranza della popolazione europea, che è formata da anziani, con una seduta molto più alta delle solite sdraio da giardino e sei diverse posizioni. Uno degli stand più sorprendenti è stato quello di myBalconia, una giovane azienda tedesca che ha ideato mobili trasformabili per poter godere appieno del proprio balcone o terrazzo: si allargano o si rimpiccioliscono o cambiano funzione a seconda delle esigenze. Un altro motivo ricorrente è la migliore resa con minimo ingombro, come per Firecase di SVR Development SA, una valigetta che racchiude un grill, e i vari tubi retrattili di Fitt, Euroequipe e Tecnotubi.
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ALLE DONNE PIACE… Inglesi e olandesi hanno un’of ferta di cesti da pic–nic e di at trezzatura per le gite fuori porta che strizzano l’occhio al vintage e al shabby chic. Ho visto cesti di forme e dimensioni varie, molto vezzosi ma anche superaccessoriati. Considerando quanto più a lungo di loro possiamo goderci parchi e i giardini, dovremmo sfruttare l’idea. In casa nostra invece, per stare all’aria aperta Stiliac osa un gazebo con struttura circolare, anzi, quasi sferica, in cui si possono inserire diversi mobili e che si può rinnovare con tessuti di diverso colore. Un ultimo appunto sulle novità al femminile, che ovviamente hanno suscitato il mio interesse. Fra le aziende che propongono linee di abbigliamento, ho notato quelle con prodotti pensati per hobby farmers al femminile, come Garden Girl: guanti corti e lunghi con diverse fantasie, pantaloni e grembiuli da lavoro in tessuto tecnico ma in colori pastello, cappelli, stivali di gomma, e tutta una serie di attrezzi a misura e a gusto di donna. Io li comprerei, anzi: me li farei regalare tutti.
Soluzioni e ispirazioni lungo la catena di creazione del valore – per costruire il vostro successo! Approfittate dell’esclusiva offerta della fiera mondiale del settore del giardinaggio, con oltre 1.600 espositori provenienti da 49 paesi. Soltanto alla IPM ESSEN gli espositori presentano l’intera catena di creazione del valore aggiunto. Dalla produzione alla tecnica del giardinaggio, fino all’allestimento del punto vendita e alla commercializzazione dei vostri prodotti. La IPM ESSEN riassume in sé i temi focali del settore in modo tangibile, condivisibile e realizzabile nel vostro negozio. Ci vediamo ad Essen.
www.ipm-essen.de
Tendenze / GESTIONE di SUE ALLEN
CONSIGLIA Provate a stilare un semplice sondaggio per i dipendenti, per creare il piano aziendale dell’anno successivo includendo gli obiettivi generali e il contributo che ognuno può fornire.
COSA SI INSEGNA AI DIPENDENTI? • Rispettare le 4P • Gestire i reclami dei clienti • Aggiungere valore alle vendite • Saper esaltare i vantaggi di un prodotto • Sorridere
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SUE ALLEN Imprenditrice, mamma, e sostenitrice del garden center. La donna che offrirà spunti di riflessione sul futuro delle nostre aziende.
Investire nella
formazi o Crescere come azienda famigliare ed espandersi mantenendo gli standard qualitativi dell’inizio, anzi, migliorandoli. Un progetto ambizioso, ma fattibile. Come? Ecco il sistema Millbrook.
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ei primi anni di vita del Garden Center Millbrook è stato facile trasmettere a quei pochi che hanno lavorato per noi i nostri valori e principi. Ogni giorno mio marito Dick ed io lavoravamo insieme allo staf f nel nostro piccolo centro, of frendo l’opportunità di osservarci parlare e vendere ai clienti, curare le piante e altro: eravamo orgogliosi di sviluppare il nostro business familiare tutti insieme. Ora abbiamo 150 dipendenti in ben tre garden center e, inevitabilmente, è diventato più difficile trasmettere il nostro messaggio e il nostro orgoglio per questo business famigliare, tutti i giorni. Quando ci hanno chiesto che cosa volessimo esprimere col nome “Millbrook”, non è stato facile trovare le parole giuste per presentare la nostra vision a clienti e dipendenti. Provare per credere: annotate le parole chiave che descrivono la vostra azienda, poi fate un passo indietro e chiedetevi come trasmettere il vostro credo tutti i giorni.
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L’AZIENDA DELLE “QUATTRO P” lla Millbrook facciamo uso di un elenco ben definito di requisiti basati sulle competenze in fase di colloqui e nuove assunzioni; questa lista viene anche utilizzata tutto l’anno per stilare le valutazioni annuali e quelle semestrali. Lo scopo è garantire che ognuno stia facendo del suo meglio per soddisfare tali requisiti. Si tratta delle “quattro P”. Ogni volta che sorgono dubbi o domande sul comportamento di un membro del personale o sulla idoneità per un posto di lavoro, consultiamo questo elenco e ci chiediamo: vengono rispettate le “quattro P”? Tutti hanno a disposizione una copia del documen-
to, un semplice foglio di carta con la spiegazione delle “quattro P” e dei requisiti richiesti (e non richiesti) a ogni membro della Millbrook. Le magiche “quattro P” sono:
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PER SONE A L PR IMO POS TO: un’as sistenza clienti impeccabile.
POSITIVITÀ: il contributo di ogni singolo individuo alla creazione di un’atmosfera piacevole e di supporto, grazie a una continua comunicazione aperta. PROFESSIONALITÀ ED EFFICIENZA: l’approccio ai nostri standard.
PROFIT TO E CRESCITA: concentrarsi sui risultati e assumersi la responsabilità personale di controllare i costi e aumentare il profitto.
Ad esempio, mettendo le “Persone al primo posto”, idealmente tutti dovrebbero sostenersi a vicenda nell’offrire un eccezionale servizio clienti, condividendo conoscenze ed esperienze. Vogliamo vedere ogni membro del personale comportarsi cordialmente, mostrandosi molto disponibile. Non vogliamo assistere a conversazioni private del nostro personale di fronte ai clienti. Per ogni P sono elencati almeno quattro esempi di buono e cattivo comportamento: le aspettative della Millbrook sono chiare. Ov viamente abbiamo speso molte energie per stilare il documento sulle “quat tro P”, ma ora ci fa risparmiare moltissimo tempo e non dà adito ad ambiguità o malintesi.
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ESAMINARE L’OPERATO PERSONALE
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GLI STEP PER LAVORARE ALLA MILLBROOK
i rendo conto che le leggi sul lavoro in Italia sono diverse da quelle in Inghilterra, ma cercherò di spiegare come i nuovi dipendenti si integrino sul posto di lavoro. Il nostro iter per ogni nuovo assunto comporta un incontro di tre ore, possibilmente prima del loro primo giorno di lavoro e in gruppo se più persone iniziano insieme, all’inizio della primavera, ad esempio. Questo viene portato avanti dal Line Manager e da un Trainer che spiega la normativa su salute e sicurezza, la routine quotidiana, l’ubicazione dei servizi igienici del personale e altro ancora. Viene distribuita una Guida dello staff (45 pagine) che include una breve storia dell’azienda, i nostri obiettivi, le “quattro P”, i dettagli del contratto di lavoro e altro, tra cui la nostra politica sull’uso di droghe o alcol e quale premio si può ottenere dopo dieci anni di servizio. Ogni nuovo dipendente inizia con un periodo di prova di tre mesi, alla fine del quale verrà allontanato dall’azienda se ritenuto non idoneo. I manager af frontano invece un periodo di prova di sei mesi e, analogamente, verranno licenziati se considerati non idonei. Poiché abbiamo definito det tagliatamente le competenze, è semplice capire se un candidato sia o meno adatto a lavorare alla Millbrook. Dopo sei mesi, il personale appena assunto riceve un training di gruppo da Tammy (Amministratore Delegato) e Tracey (Direttore delle Risorse Umane). Viene spiegata la nostra storia, si approfondiscono le “quattro P”, viene esaminato il linguaggio del corpo e spiegato come ognuno possa essere in grado di risolvere il problema o la lamentela di un cliente.
gni dipendente ha poi un incontro individuale con il manager e una volta all’anno, a fine gennaio, tutti ricevono una valutazione completa e più dettagliata dal manager: ci si accorda sugli obiettivi e su date precise entro cui raggiungerli. Dopo sei mesi, la valutazione verrà riesaminata e aggiornata. Anche in estate ogni dipendente è invitato a compilare un semplice sondaggio rispondendo con un semplice sì o no. Ad esempio: sapete che cosa ci si aspetta da voi sul lavoro? I vostri colleghi vorrebbero ottenere una promozione? Ritenete divertente lavorare alla Millbrook? Dopodiché, partendo dalla revisione della valutazione, manager e director creeranno il Business Plan aziendale dell’anno successivo. Sono inclusi gli obiet tivi dell’azienda e come ogni dipendente possa contribuirvi. Mia figlia Tammy, amministratore delegato, parte per un Roadshow in ogni centro, spiegando esattamente a tutti come siamo organizzati. Come potete vedere, siamo flessibili sui nostri progetti futuri e sul ruolo svolto da ogni membro del personale.
Sì, è servito un grande
I
IL LAVORO È CONTINUO
noltre, investiamo tempo e risorse nella formazione. Se vogliamo sopravvivere in questo dif ficile ambiente di vendita al det taglio, dobbiamo of frire un impeccabile servizio clienti. I nostri potenziali acquirenti devono lasciare il garden center non solo soddisfatti, ma felici. Solo se tutti i nostri dipendenti lo comprendono e offrono un ottimo servizio, fioriremo insieme come azienda indipendente. Ogni martedì mattina per otto mesi l’anno, apriamo mezz’ora più tardi e il personale segue una lezione di formazione su come: rispet tare le quat tro P, gestire i reclami dei clienti, aggiungere valore alle vendite, sorridere, vendere i vantaggi di un particolare barbecue o di un set di mobili. A volte si terrà un dibattito su chi siano i nostri diretti concorrenti o su altre questioni sollevate in passato dal personale. Infine, tutti i nostri manager sono coinvolti in un Programma di Sviluppo che prevede corsi di formazione tenuti da professionisti esterni. Sì, è servito un grande sforzo congiunto per realizzare tutto ciò. No, non siamo perfetti... non ancora! Ma ce la stiamo mettendo tutta! Alla domanda “A che scopo spendere tempo e denaro per la formazione dei dipendenti, se poi questi ti lasciano per avere un figlio o per andare a lavorare altrove?”, rispondo sempre: “E se poi invece rimangono con te, nella tua azienda?”.
sforzo congiunto per realizzare tutto ciò. No, non siamo
perfetti... non ancora!
• L’iter per i nuovi assunti • Un incontro di 3 ore prima del primo giorno di lavoro • Consegna della guida dello staff • Periodo di prova di tre mesi • Training di gruppo dopo sei mesi • Una volta all’anno incontro con il manager • A gennaio consegna della valutazione personale
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Mercati / PIANTE E FIORI di PAOLA LAURICELLA
IN BREVE • Il maltempo del primo trimestre fa diminuire gli acquisti di piante, ma crescono quelli di fiori. • Si contrae il numero di acquirenti, ma aumenta la spesa media. • Aumenta la spesa anche nei canali “altri”. • Buon recupero della domanda di piante da esterno.
I NUMERI RISPETTO A MAGGIO 2014 • Numero di acquirenti: –10,5% • Spesa per articoli floroornamentali: +2% • Spesa per piante: +18% • Spesa per alberi e arbusti: +15% • Acquisti piante da esterno: +8%
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La spesa tiene, rimonta del Sud Sembra diminuire l’erosione di acquirenti e del valore della spesa osservato nei trimestri degli ultimi due anni, con valori che nel Meridione non si vedevano da tempo
’ L
indagine Ismea sugli acquisti delle famiglie italiane di fiori e piante pubblicate nel mese di luglio 2015 confermano un andamento poco dissimile rispetto ai precedenti dodici mesi, anche se viene sot tolineata una maggiore tenuta della spesa complessiva nel primo trimestre 2014 e nel primo trimestre 2015 rispetto al corrispondente periodo del 2013.
ANDAMENTO POSITIVO PER I FIORI Nell’autunno 2014 si è av vertito una forte debolezza nella richiesta di piante sia ad ot tobre sia a novembre, mentre i fiori ad ot tobre registravano una spesa in leggera crescita tendenziale. Dif ficile af fermare se in alcune aree geografiche si è verificato tra ot tobre 2014 e maggio 2015 un lieve segnale di cambiamento. L’evoluzione della spesa mostra però a livello nazionale diminuzioni meno significative rispet to a quelle registrate nei medesimi periodi degli anni passati. Nel primo trimestre è l’elemento climatico ad influenzare negativamente la spesa, in particolare quella di piante, alberi e arbusti. Le basse temperature e gli improvvisi acquazzoni hanno disincentivato gli acquisti di piante, mentre quelli di fiori risultano positivi, grazie ad una maggiore richiesta proprio nel mese di marzo. Ciò ha spostato l’esigenza di acquistare piante nei mesi successivi, in particolare nel Meridione e nel Nord Est. Nel Sud si registrano due innalzamenti tendenziali della spesa sia ad aprile sia a maggio e tale buona evoluzione in quest’ultimo mese, non avveniva da anni.
AUMENTANO GLI ACQUISTI IN TUTTI I CANALI Si nota in tut to il periodo osservato una contrazione del numero di acquirenti soprat tut to di piante che è pari ad oltre il 16% nel primo trimestre 2015 rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, quando gli acquirenti di fiori presentano diminuzioni a due cifre solo
nel Nord Italia. Altro scivolone verso il basso si registra a maggio per le piante, alberi e arbusti (–15%). Il rapporto Ismea sot tolinea che complessivamente il numero di acquirenti di fiori e piante scende tendenzialmente del 10,5% rispetto a maggio 2014 ed “infrange la soglia minima di 8 milioni riscontrata, in rari casi dal 2004 ad oggi”. La spesa media di coloro che dichiarano di aver acquistato un articolo floro-ornamentale aumenta del 2% su base annua nel primo trimestre e del 10% nel mese di maggio di quest’anno. Quella di piante, alberi e arbusti rispettivamente del 18% e 15%. Questo aumento si registra non solo nei canali tradizionali ma anche nel canale cosiddetto “altro”, che comprende gli acquisti tramite internet, mercato riona-
le, grande distribuzione alimentare, del “fai da te”, gli acquisti via posta e gli ambulanti.
BUONA RIPRESA DELLE PIANTE DA ESTERNO Infine è interessante osservare che la ripartizione degli acquisti tra piante da interno e piante da esterno, la cui definizione è ben definita nella metodologia, mostra un buon recupero della domanda di quelle da esterno
ad aprile nelle regioni del Nord–Est e soprattutto in quelle del Centro: 25% la quota di chi ha acquistato piante da esterno del Centro Italia sul totale aree geografiche contro il 17% di aprile 2014, come mostrato anche dall’evoluzione della spesa; nel mese di maggio la ricorrenza della festa della mamma risulta aver dato un impulso più positivo solo nel Nord Est (dal 15% di maggio 2014 passa al 23% di maggio 2015).
QUOTE % DI PERSONE CHE HANNO DICHIARATO DI ACQUISTARE PIANTE RIPARTITE IN BASE ALL’AREA GEOGRAFICA PIANTE DA INTERNO 100 90 80
34,3
21,1 36,4
33,9
28,7
15,2
29,1
28,2
28,1
26,7
44,0
31,6
33,2
15,0
22,7
18,1
26,8
33,9
70 31,3
60 50
30,8
31,6
40 30 20 10
18,5 16,2 18,6
0 Genn/ Febb ‘14
20,4
21,2
17,0
29,1
29,6
25,7
20,2
17,6
22,0
Apr ‘14
Magg ‘14
Ott ‘14
Nov ‘14
Genn/ Febb ‘15
Mar ‘15
11,6 Mar ‘14
16,5
25,4
30,9
Apr ‘15
22,5
LEGENDA Nord Ovest Nord Est + Emilia Centro + Sardegna Sud + Sicilia
21,3 22,2 Magg ‘15
Per PIANTE DA INTERNO si intendono quelle piante la cui etichetta di acquisto riporti una temperatura dai 5°C in su. Le piante da interno fiorite sono piante che per mezzo di determinate tecniche - anticipando o ritardando la fioritura - consentono di allargare il periodo di vendita delle stesse. Sono piante da esterno che in quanto forzate (azalee, ortensie, bulbose forzate, plat ycodon, ecc.) non perdono l’identità del prodotto originale perché terminato il loro periodo programmato di vendita come pianta da interno oppure stagionale, tornano ad essere piante da esterno.
PIANTE DA ESTERNO 100 90 80 70
37,9
40 30 20 10
28,2 37,5
35,0
26,3
27,3
30,2
21,7
60 50
32,3
22,8
30,5 30,2
20,4
21,1
19,0 Genn/ Febb ‘14
0
33,4
33,7
27,6
37,5
24,9
33,9
30,9
LEGENDA Nord Ovest Nord Est + Emilia Centro + Sardegna Sud + Sicilia
29,6
30,7
17,1
23,9
16,1
15,2
14,0
Mar ‘14
Apr ‘14
Magg ‘14
17,5
16,5
14,1
25,3
22,5
21,0
21,4
21,5
18,3
16,0
17,0
Ott ‘14
Nov ‘14
Genn/ Febb ‘15
Mar ‘15
Apr ‘15
Magg ‘15
Per PIANTE DA ESTERNO invece si intendono quelle piante la cui etichetta di acquisto riporti una temperatura: inferiore ai 5°C. Inoltre spesso sempre sull’etichetta per le piante da esterno il nome della pianta è preceduta dal termine inglese hardy seguito dal gruppo botanico (es: ‘hardy perennial’).
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Mercati / ANDAMENTI di UBERTO MARNI
Vasi,
un mercato che tiene A certe condizioni: velocità nella consegna, gamme in continua evoluzione, qualità che si rifletta anche nel layout. E naturalmente, contatti e informazioni per i clienti. Bisogna puntare sul valore del Made in Italy
I MERCATI PIÙ RICETTIVI Nord America Europa
I MERCATI MENO RICETTIVI Australia Nuova Zelanda
MERCATI IN CRESCITA Indonesia Corea Giappone
D
al 2012 a oggi, il mercato dei vasi ammonta a circa 190 milioni di Euro, con un andamento oscillante anno su anno, e valori pressoché costanti. Gli sviluppi delle vendite, quando si sono verificati, sono dovuti alle esportazioni e a massicci investimenti in diversificazione delle referenze, spesso uniti a sforzi commerciali più importanti. Il pensiero comune è per una generale minore disponibilità di denaro per famiglie e hobbisti, che si concretizza nello sviluppo delle vendite del segmento iniezione, a danno dei più costosi rotazionali e terracot ta. È vero che non tutti concordano su questo trend, con produttori storici di terracotta che hanno visto crescere le vendite anche del 15%, tuttavia, in generale, la quota dei prodotti a iniezione è oggi molto più importante rispetto a qualche anno fa. Il 2014 è stato un anno di soddisfazioni per numerosi produttori, con crescite anche sensibili. A fronte di questi sviluppi sono, però, da annotare notevoli sforzi per l’of ferta di servizi ai punti vendita, nel nostro paese, o gli impegni per lo sviluppo di mercati esteri. Meno bene, invece, il 2015, anno più “piatto” rispetto al precedente, anche se le aziende più impegnate nell’innovazione di prodotto dichiarano dati in crescita, nonostante la concorrenza.
LE CHIAVI: NOVITÀ E TRASPARENZA L’impegno nell’innovazione e nell’ampliamento della gamma sono le chiavi per lo sviluppo in una fase delicata come quella at tuale, secondo Claudio Furlan, Sales Manager Southern Europe di elho: «In generale abbiamo avuto degli ottimi risultati con i prodotti più innovativi i o più “tipicamente elho”; nuove forme, nuovi colori, nuove famiglie di prodotto - come ad esempio la linea dedicata all’orto domestico - e nuovi concetti espositivi; circa il 23% del fatturato elho 2015 è stato sviluppato con le novità, un risultato davvero incredibile che ci ripaga degli sforzi e degli investimenti ef fettuati.
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Oggi la gamma si evolve con grande rapidità, con nuove referenze presentate ogni pochi mesi. Vasi con supporti per parete, di Corino Bruna.
Il segnale che ci manda il mercato è evidente: i consumatori sono alla continua ricerca di innovazioni e noi vogliamo continuare a investire e a sorprendere i nostri clienti». L’innovazione è ormai continua, con la richiesta di forme e colori sempre diverse da parte della clientela finale sempre più pressante e anche per l’ef fetto della concorrenza da parte dei paesi dell’Est Europa. I consumatori oggi sono decisamente più consapevoli e in cerca di informazioni. I prezzi dif ferenziati per prodotti similari oggi devono essere sostanziati e, con il ricorso a Internet, oltre alle tradizionali fonti di informazione, la necessità di trasparenza e chiarezza delle offerte è ormai un dato di fatto. «La domanda è per nuovi colori e nuove forme, differenziati da quelli tradizionali e indirizzati al rallegramento dei balconi e delle aree verdi; sia nel segmento dell’inie-
LA NUOVA FRONTIERA È L’ORIENTE
La concorrenza si gioca sul piano della disponibilità e affidabilità del fornitore. Vaso Musa di Erba.
zione, sia per il rotazionale, la gamma deve essere arricchita continuativamente per tinte e proporzioni». Così ci ha raccontato Lele Pinto, senior designer di Telcom, azienda che esporta in tutto il mondo e dispone di uno stabilimento in Romania e uno in Albania. «Il design e il made in Italy sono molto ben percepiti all’estero, tanto che esportiamo anche nei mercati dell’estremo oriente e in Cina, con più attenzione alla qualità e minore ai prezzi, rispetto alla domanda nazionale». Abbiamo parlato con Dana Trova, AD di Corino Bruna che ha confermato questo trend: «Oggi la gamma si evolve con grande rapidità, con nuove referenze presentate ogni pochi mesi, mentre in precedenza la gamma si rinnovava solo annualmente». L’offerta di Corino Bruna include tutti i segmenti di riferimento per i vasi e, in tutti i casi, l’innovazione è continua e i tempi molto stretti: «Le nuove referenze in terracotta stanno andando molto bene, così come i prodotti a iniezione, con livelli qualitativi sempre maggiori; meno bene l’offerta di rotazionali, che scontano prezzi più elevati rispetto all’iniezione». Anche il commento di Thomas Shorr, International Sales Director di Stefanplast è nella medesima direzione: «Il 2014 è stato un anno molto buono, con una crescita importante dovuta soprattutto al consolidamento della partnership con alcuni clienti e al lancio di molte nuove referenze». L’azienda segue attentamente la domanda della clientela, infatti, prosegue il manager di Stefanplast: «Siamo specializzati nella produzione di vasi a iniezione, convinti quindi che questa tecnologia possa soddisfare le richieste di un consumatore che deve essere colpito emozionalmente con forme, finiture e soluzioni tecniche innovative; un consumatore diciamo evoluto che non guarda meramente al prezzo, ma che ef fettua una valutazione più approfondita di ciò che sta acquistando».
Le esportazioni sono, a parere di quasi tutti gli intervistati, il reale motore dello sviluppo nell’ambito dei vasi, mentre il mercato nazionale appare più come un ambito di mantenimento delle posizioni. Ovviamente le nostre aree di eccellenza sono la vicina Europa, gli USA e i paesi dell’Est, con qualche dif ficoltà per la Russia, dovuta alla svalutazione del Rublo. Ma non mancano esperienze anche in paesi molto più distanti, segnate dalla concorrenza da parte della Cina. Ecco il punto di vista di William Coriele, direttore commerciale e marketing di Deroma: «I prodotti Made in Italy hanno sicuramente un forte appeal sul consumatore che chiede qualità e contenuto; è importante che si sappia che il prodotto è realizzato in Italia e per questo cerchiamo di comunicarlo sempre sul prodotto stesso; i vasi dell’estremo oriente rispondono a esigenze diverse e possono essere in taluni casi un complemento all’offerta, ma sicuramente non possono sostituirsi ai prodotti italiani». Un dato, quello della maggiore qualità e valore dei nostri prodotti, che viene percepito da molti operatori, anche sul mercato interno; infatti, prosegue il manager: «Quello che Deroma nota è che il prodotto italiano, sia terracotta sia plastica, è riconosciuto nel suo valore». Abbiamo chiesto quali fossero i mercati più ricet tivi: «Sicuramente l’Europa Occidentale e il Nord America continuano ad essere dei riferimenti importanti per le vendite dei nostri prodot ti; Deroma però sta puntando molto anche sullo sviluppo dei mercati Far East con l’apertura di un uf ficio commerciale a Hong Kong, che sta portando buone soddisfazioni». Ancora su paesi distanti abbiamo sentito il parere di Paolo Percassi, direttore vendite Italia di Stefanplast: «Se parliamo di mercati come Australia e Nuova Zelanda, l’influenza orientale è molto marcata; tut tavia il design e il Made in Italy sono fondamentali per lo sviluppo e ci danno quel valore aggiunto che ci permette una maggiore penetrazione nel mercato; naturalmente il mercato tradizionale europeo è la locomotiva per la vendita nell’ambito vaso, ma cominciano ad aumentare d’importanza paesi che prima non erano nel focus commerciale come Indonesia, Corea e così via».
NUOVE TENDENZE NELLA DISTRIBUZIONE La concorrenza da parte di produttori relativamente vicini, come l’est Europa, la Turchia o la Serbia si fa sentire in modo sempre più pressante e, oltre alle nostre capacità riconosciute per il design e la moda, molti produttori si sono at trezzati per of frire servizi a maggior valore aggiunto, dalla logistica più fine, all’assistenza per il lay-out dei punti vendita, fino alla personalizzazione dei prodotti specifica per i clienti. A questo proposito ci sembra opportuno inserire il commento di Silvia Erba, titolare di Erba: «Più che sui prezzi, oggi la concorrenza si gioca sul piano della disponibilità e affidabilità del fornitore; la richiesta è spesso per grandi quantitativi in
I TREND • Incremento di fatturato grazie alle novità di prodotto • Consumatore alla continua ricerca di innovazione • Ritorna l’interesse per i vasi in terracotta • Esportazione reale motore dello sviluppo • Richiesta del mercato per grandi quantitativi in tempi limitati
CONSIGLIA L’offerta poco differenziata e confusa mette in difficoltà il cliente. L’ordine e la cura dello spazio espositivo offrono una percezione di maggiore qualità ai consumatori.
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Mercati / ANDAMENTI
IN BREVE • Mercato dei vasi: 190 milioni di Euro • Crescono i prodotti a iniezione • 2014: crescite sensibili • 2015: anno più “piatto” • Cambia il consumatore • Disponibilità e affidabilità del fornitore • Aree export: Europa, USA, i paesi dell’est • Nuova frontiera: Cina e Giappone
L’investimento nell’innovazione continua è essenziale. Vaso b.for up di elho.
tempi limitati, oltre a servizi di più elevato livello, sia IL MODELLO VINCENTE: IKEA per la logistica sia per la personalizzazione dei vasi, in Per i punti vendita si sta delineando una nuova frontiera. termini di gamme di colori o di realizzazione ad hoc, in Come per la valutazione dei prodotti, anche l’ordine e modalità semi-artigianale». Questo trend, ci ha detto la cura dello spazio espositivo of frono una percezione la titolare di Erba, non è più confinato alle catene di di maggiore qualità ai consumatori, che non sono più distribuzione più importanti, ma sta prendendo piede disposti a spendere denaro in ambienti disordinati e anche nei punti vendita di minori dimensioni: «Anche con scarso livello di servizio. Il modello di riferimento nell’ambito dei negozi di medie e picè quello di Ikea, con la contestualizzazione dei vasi in cole dimensioni, si af frontano ambienti definiti e curati nel dettematiche come la programtaglio, una modalità che ofmazione e la gestione più fre soluzioni a pacchetto per oculata degli acquisti, con i clienti e che ha l’indubbio il consolidamento dei rappregio di valorizzare il vaso in porti con i fornitori, minore ambienti esteticamente piacedispersione per gli acquisti e voli. È di nuovo Dana Trova, AD at tività meno basate sul daydi Corino Bruna che ci ha of ferto by-day». Crescono i volumi di venun dettaglio del crescente ricorso al dita, mentre il livello dei fat turati modello Ikea: «L’evoluzione dei punti tende ad appiattirsi sempre più, con vendita è, al minimo, indirizzata alla sviluppi meno che proporzionali ai vorealizzazione di isole dedicate con vasi lumi e un generale contenimento dei e piante, con la crescente richiesta dei prezzi, specchio delle preferenze per i clienti di trovarsi in ambienti accattiprodotti a iniezione. vanti e piacevoli e la disaf fezione per i Queste nuove esigenze dell’anello finagarden center più disordinati e meno le della distribuzione comportano anche organizzati; ma il modello vincente un ripensamento nelle attività dei è senza dubbio quello che prevede È importante investire nel distributori, che offrono servizi sia la realizzazione di ambienti finiti, marketing e nella comunicazione. alla Grande Distribuzione Speciaesteticamente piacevoli, con la diVaso Tulipano di Bama. lizzata sia ai piccoli punti vendita, sposizione di arredi, complementi ov viamente con le oppor tune dif ferenziazioni. «La e vasi, per offrire alle famiglie riferimenti precisi GDS cresce ancora più rapidamente rispetto al canale e definiti». tradizionale e la nostra azienda la raggiunge tramite intermediari, che devono avere carat teristiche speciNECESSARIO INVESTIRE NEL MARKETING fiche». Virgilio Destro, AD di Degrea, ha spiegato: L’evoluzione dei canali di distribuzione è un tema caldo, «La selezione dei distributori è piut tosto complessa; in un ambito in cui l’Italia vede un elevato numero di devono garantire gamme molto ampie, servizi dedicati piccoli operatori, af fiancati da catene distributive più e presenza sul territorio, al minimo, quindi le dimensioni strutturate nazionali o dif fuse in tutta Europa. Abbiamo devono essere piuttosto ampie, l’of ferta essere tale da chiesto se si fosse giunti a nuovo equilibrio, con la stagarantire trattamenti da one-stop-shop per contenere il bilizzazione del canale in una nuova forma o se, invece, numero dei fornitori, le capacità logistiche sufficienti per lo sviluppo fosse ancora confuso e con obiet tivi poco garantire consegne frequenti in tutto il territorio, inoltre definiti. Ci ha fornito un’idea Davide Dal Poggetto, la capacità finanziaria deve essere tale da garantire la responsabile commerciale di Bama: «Il cambiamento è continuità del servizio». ancora in corso ma soprattutto il canale on-line si sta LE ESIGENZE DEI PICCOLI Per i piccoli punti vendita, tra le esigenze, sono centrali la logistica e l’assistenza per il lay-out delle aree di vendita. La crisi economica e la contrazione delle disponibilità per le famiglie hanno fatto uscire dal mercato i punti vendita più esposti e fragili, e altri sono in dif ficoltà di liquidità. Questo significa, per i produttori e i distributori del comparto, una minore numerosità della clientela, a volte anche sensibile. Dall’altro lato, invece, crescono le iniziative di affiliazione e i gruppi d’acquisto, con un miglioramento nelle comunicazioni tra i diversi punti vendita. Il canale di accesso al mercato si è evoluto, sia per il miglioramento delle condizioni di acquisto, sia per la richiesta di servizi e collaborazione nella gestione della clientela finale.
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sviluppando costantemente, anche se con una velocità abbastanza moderata in Italia, mentre all’estero è già una realtà consolidata; la nostra azienda ha puntato molto sul servizio pronto e puntuale». Abbiamo quindi chiesto maggiori dettagli sulle attività di Bama per il marketing e la comunicazione: «Stiamo investendo molto in pubblicità, sia su carta che su web, attività con blogger e video dimostrativi dei prodotti, unite ad una costante innovazione di prodotti e di maggiore coinvolgimento della nostra clientela, utilizzando servizi di mailing e comunicazione diretta». Interessante, per il coinvolgimento della clientela, l’iniziativa messa in campo da elho, come ci ha raccontato il responsabile vendite sud Europa Claudio Furlan: «Ogni anno la nostra azienda investe almeno il 10% del proprio fatturato in marketing e credo che questa sia una delle ragioni per cui elho si è imposto all’attenzione dei media in così breve tempo. Al tempo stesso vogliamo coinvolgere sempre di più i consumatori e, infatti, abbiamo lanciato una nuova piattaforma globale (www. myelho.com) pensata per i nostri clienti e alimentata dai consumatori stessi. Gli utenti potranno postare le loro foto con i prodotti elho da qualunque parte del mondo e utilizzando qualunque social media; sarà suf ficiente taggare la foto con #myelho e sarà automaticamente pubblicata sulla piattaforma. Ogni mese selezioneremo
una foto e il vincitore riceverà un premio. È un modo nuovo per avere più interazione con la nostra clientela e abbiamo già avuto dei riscontri dav vero positivi, i consumatori ci sorprendono ogni giorno dandoci un sacco di entusiasmo e ispirazione».
GLI ANDAMENTI Vasi a iniezione, terracotta
Rotazionali
Il prodotto italiano, sia terracotta sia plastica, è riconosciuto nel suo valore in tutto il mondo. Vaso Gea di Deroma.
LE NOSTRE PRODUZIONI • • • • • • • • • • • • • • • •
piante da frutto in vaso frutta minore in vaso vite da tavola hemerocallis iris germanica paeonie rose grandi fiori rose coprisuolo / paesaggistiche rose rampicanti clematis / passiflora / lonicere / hedere wisterie / parthenocissus / campsis euonymus / abelie ciclamini primule veris primule obconica annuali di primavera
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Mercati / NOVITÀ di MARTA MEGGIOLARO
Per
Natale vorrei…
Idee per grandi e piccini per attività all’aria aperta, immersi nella natura. Ma con stile e attenzione alla qualità dei materiali, come si chiede al vero made in Italy
Milaniwoods è un’azienda di Lecco e produce giocattoli in legno certificato. La collaborazione con giovani designer dà ai loro prodotti una linea moderna e accattivante che li rende anche splendidi oggetti da tenere in mostra. L’albero di Natale è formato da una molla, uno dei simboli di Lecco, e una serie di biglie di legno colorate che si possono comporre a piacimento.
M²City è un gioco per grandi e piccini. Disponibile in due formati, è un gioco di costruzioni in legno certificato: si costruisce una città di cui vanno progettati anche gli spazi verdi.
Il pannetto magico è grande come un foglio A4, ed è la base ottimale per disegnare con i pennarelli lavabili, senza spreco di carta: basta immergerlo in acqua ed è pronto per nuove opere d’arte.
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I sabbiarelli è una bella novità made in Italy. La confezione è composta da sabbie colorate prodotte con marmo di Carrara, e da fogli adesivi su cui sono stampati 25 disegni a tema natalizio. Il gioco consiste nel staccare la pellicola dalle diverse componenti del disegno, ricoprirle con la sabbia e comporre tutto il disegno. L’ef fetto finale è suggestivo e luccicante.
GIOCOPLAST, con il suo nuovo marchio House of Fun, è una giovane azienda che si presenta sul mercato con decorazioni per tutte le feste dell’anno. Questo Natale si può scegliere una nota di calore domestico con la serie in legno e stof fa, oppure l’allegria luminosa dei led.
Italtrike è un’azienda di Bassano del Grappa, e produce tricicli e cavalcabili. Fra le of ferte, anche una gamma di attrezzi da giardino a misura di bambino, in legno certificato e metallo. Un’of ferta coloratissima e ricchissima, che va dalla carriola ai guanti, per veri giardinieri in erba.
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Bio Agen d Bio Agenda 2016
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n da 2016
Protagonista il Nonno Gino e i suoi nipoti con notizie e racconti su piante, fiori, frutti ed erbe, oltre a tante ricette e curiositĂ .
Pepe verde
di ARTURO CROCI ARTURO CROCI Esperto del comparto florovivaistico e fondatore della rivista Flortecnica. Oggi è consulente per aziende e importanti manifestazioni del settore.
Web
scelta impegnativa
Abbiamo già parlato dei vantaggi dell’ingresso nel mondo online. Questa volta valutiamo chi deve occuparsene. Il primo e principale requisito è una tenace motivazione
IN BREVE • Non si può gestire il negozio online nei ritagli di tempo • È auspicabile che almeno un dipendente si occupi solo delle attività online • Il sito deve essere aggiornato in tempo reale • Bisogna scegliere la promozione più adeguata • Se aprite un blog, serve molta dedizione
I
n Internet si trovano migliaia di pagine che offrono fiori e piante o che ripetono quanto sia importante aprire un negozio online, ma nessuno spiega come. Questi articoli di Greenup hanno lo scopo, per quanto possibile, di farvi riflettere e di indirizzarvi verso la giusta direzione.
ALMENO UN DIPENDENTE DEDICATO Il numero dei collaboratori che un negozio online necessita dipende da una serie di fattori: il numero di ore da dedicare al sito web, il volume d’af fari che si prefigge di raggiungere, se si opera solo con un negozio virtuale o se si dispone anche di un negozio “fisico”. Dipende anche dall’eventuale partnership in rete o locale e dal grado di automazione del sito web. La maggior parte dei garden o dei negozi di fiori s olitamente si av vale di un webmaster esterno e presume di poter gestire il negozio online nei ritagli di tempo. Inutile dire che immancabilmente le due attività finiscono per sovrapporsi e una va sempre a discapito dell’altra. È auspicabile prevedere che almeno una persona, abbastanza pratica in grafica, abbia modo di operare in modo continuo in rete, anche nella promozione e come post master.
Dovete essere
letteralmente
appassionati, questa è la garanzia
SEMPRE AGGIORNATI La vendita tramite il negozio online richiede un marketing appropriato che va sviluppato a seconda che sia diretto alla propria area geografica, al di fuori di essa o in tutte e due. Alcune tecniche sono: la partecipazione ad altri negozi online che hanno lo stesso target. L’inserimento nel sito web di un formulario che chieda ai clienti se vogliono essere avvisati quando un ser vizio o i modelli delle composizioni, i bouquet, e simili, saranno aggiornati o modificati. L’organizza-
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GREENUP
zione delle promozioni giornaliere, settimanali e le offerte speciali. Queste devono cambiare regolarmente e oltre ad apparire sulla pagina web dovrebbero essere inviate regolarmente alla mailing list. L’istituzione sul sito di un servizio di promemoria in modo che i visitatori possano registrarsi ed essere informati di eventi come compleanni, San Valentino, matrimoni, ricorrenze. L’organizzazione di una campagna pubblicitaria nei motori di ricerca. L’elaborazione di una strategia basata sui collegamenti con altri siti e sulla generazione del maggior numero possibile di collegamenti al sito da altri siti. Per rendere più intere s s ante e completa l’of ferta è possibile aggiungere altri prodot ti a pat to che gli accessori non oscurino i prodot ti principali, ad e s empio: piccoli doni e cesti regalo da inviare con i fiori, o coprivaso con le piante. Palloncini per speciali occasioni e altri prodotti. Prodotti per la cura delle piante: terricci, concimi.
SERVE MOTIVAZIONE Il “blog” è un sito in cui i contenuti sono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano più o meno regolarmente dei contenuti multimediali: in pratica un articolo con foto e filmati. Per avere successo con un blog e mantenerlo vitale, sono necessari tre ingredienti: passione, audience e strategia. Siete pronti a pubblicare almeno tre articoli la settimana per un anno su un argomento, ovviamente floreale? Se non siete sicuri della risposta, non avviate il blog. Dovete essere letteralmente appassionati, questa è la garanzia affinché il blog sopravviva e cresca nei primi mesi, i più difficili. È importante pensare al target. Uno degli elementi chiave del successo è misurare sempre i risultati e valutare in quale direzione proseguire.
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