TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE
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Anno MMXVII - Marzo 2017
TENDENZE
Ecco i prodotti che piacciono alle donne: utili e stravaganti
Giacomo Brusa e Roberto Mendicino, rispettivamente titolare e direttore di Agricola Home&Garden
DISTRIBUZIONE
Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)
Più navigati, più ricchi: la sintesi della nuova edizione di State of the Industry 2017
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MERCATI
Analisi approfondita dei dati 2016, divisa secondo i reparti del garden
© Roberto Brenno Campadelli
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Editoriale / QUESTO NUMERO
Un numero in movimento, questo GreenUp. Perché il concetto di spazio e tempo ha visto un rapido e significativo mutamento. A partire dalle necessità del consumatore, che ricerca nel momento dell’acquisto un’esperienza (quasi) unica, da vivere con leggerezza, spensieratezza. Una tendenza dettata anche dalla trasformazione che sta interessando gli ambienti domestici, non più definiti con precisione, ma volutamente fluidi, senza soluzione di continuità: in bilico fra dentro e fuori. E così nascono nuovi desideri. Come nel caso di Agricola Home&Garden, realtà a cui è dedicata la copertina, che ha lanciato la nuova linea di piante e fiori a proprio marchio, coltivate all’interno di serre di produzione di proprietà. Le piante sono accompagnate da un’etichetta creata appositamente per la linea e facilmente riconoscibile. Una scelta che risponde proprio a quelli che sono i nuovi input dettati dal consumo, mettendo al centro la felicità del cliente: una chiave di svolta per il successo di un punto vendita. Di punto vendita si parla anche nell’articolo di Stefania Medetti sulla relazione tra età del business e profitto. Stando all’ultimo report del magazine americano Garden Center, “State of the industry 2016”, emerge una relazione proporzionale fra l’età “anagrafica” del punto vendita e i risultati di business. In pratica, i garden più anziani sono quelli con i conti più ricchi e in miglior salute. Insomma, l’esperienza vince. Ed è stato tutto dedicato alla trasformazione del garden il secondo appuntamento dell’evento Garden Center New Trend, realizzato in occasione di Myplant & Garden – da registrare il successo della manifestazione –, con un focus su colori e stagionalità. L’intento? Quello di suggerire al gardenista nuove soluzioni espositive, prive di funzioni univoche e con una destinazione d’uso che segue le abitudini del momento. Ma questi sono solo tre spunti che troverete in questo numero in movimento, appunto. Tutto da scoprire, casomai stando fermi, per non perdere il segno. Buona lettura!
FRANCESCO TOZZI - @Lab_VERDE
di FRANCESCO TOZZI
GreenUp 07
Editoriale / IL PENSIERO
Non dirmi “l’h o ANNA PIUSSI Garden designer, insegnante di storia dei giardini, medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.
su internet” Difficile il lavoro dei garden designer del ventesimo secolo, che lottano contro le mille suggestioni reperibili in rete. Per i professionisti può essere utile dare un’occhiata, ma ad alcune condizioni
P
er chi mi leggerà fra vent’anni, quando sarà scomparso, o per chi miracolosamente è rimasto all’oscuro dei tentacoli dei social media, Pinterest è essenzialmente una bacheca sulla quale puoi trovare fotografie di quello che ti interessa. Ricercando per parole chiave che spaziano dal più generico “giardini” a sempre più specifiche “orti”, “succulente”, “xerofile”, puoi trovare e mettere da parte fotografie di soluzioni architettoniche, associazioni di piante, cultivar specifiche, combinazioni espositive che vuoi usare nel tuo giardino, o proporre in progetto al cliente, o allestire nel punto vendita.
Pinterest è una enorme bomboniera, piena di caramelle... e alla fine della scorpacciata ti lascia con lo stesso senso di avere esagerato Quando ti ci infili è un labirinto: Pinterest è una enorme bomboniera, piena di caramelle diverse, tutte allettanti - e alla fine della scorpacciata ti lascia con lo stesso senso di avere esagerato con le schifezze. Però mi permette di trovare immagini di giardini che mi ispirano, o postare foto mie e condividerle con clienti per dare loro un’idea di ciò che vorrei fare. Pinterest è pie-
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IL FILTRO GIUSTO: LA REALTÀ
Il punto è che Pinterest e simili possono essere utili quanto fuorvianti. Sono fonte di molte idee, che però vanno selezionate per fattibilità economica, climatica, logistica. Le cartelle private vanno bene per proporre idee ai clienti. Ma se sono i clienti che pescano immagini e me le passano, io divento Doctor No. Gliene faccio passare un decimo, perché per quanto belle certe idee, possono essere impossibili da realizzare. Quello che manca da una collezione di immagini, è il contesto reale, che per le piante è importantissimo, perché devono vivere in un ecosistema specifico. Ogni giardino deve essere su misura del contesto paesaggistico e architettonico, e poi non tutte le caramelle hanno CONSIGLIA lo stesso prezzo o sono disponibili in tutti i paesi. La pianta che viene Tenersi aggiornati sulle prodotta in migliaia di esemplari in tendenze del mondo vegetale Australia può essere stata introdotta tramite Pinterest può essere da poco in Italia, quindi se si trova utile per raccogliere nuovi in commercio sarà in tirature limispunti da sperimentare in tate, con prezzi in proporzione, e mi negozio, per l’allestimento e ci vorrà tempo e costi per scovarla. l’assortimento.
con le schifezze
RISALIRE ALL’ORIGINALE
no di foto professionali, e quando sei fortunato ti rimandano al sito originale, in cui si dà credito sia al fotografo che al designer, ma contiene anche molti degli errori di cui è infestato il web: piante con il nome sbagliato e attribuzioni disoneste. Attribuirsi il design, esecuzione o fotografia di un giardino altrui è non solo patetico, è plagio, perseguibile per legge. Pubblicare il lavoro di altri sotto il proprio nome, o senza permesso, su un altro sito, non è legale, e credetemi che non si sfugge perché ci sono i crawlers, programmi che risalgono per le filiere del web come ragnetti, trovano le immagini rubate, e permettono di perseguire legalmente chi se ne appropria.
h o visto ”
E questo mi porta al risultato del concorso indetto presso i colleghi vivaisti: “Qual è la frase che più odiate sentirvi dire?”. Vince Cosimo F. con “L’ho visto su internet”. Non ne può più di chi lo martoria al telefono con descrizioni del genere, che tutti conosciamo: “Ha le foglie verdi, un po’ piccole ma anche grandi, i fiori sono bianchi ma coi petali celesti, a trombetta ma sembra un gelsomino, non perde le foglie, mai, e profuma di rosa moscata”, per concludere con “Me la trovi?”. Qualsiasi obiezione del povero Cosimo viene respinta dall’interlocutore: “L’ho vista su internet, quindi esiste.”
Il processo di reinvenzione, appropriazione, rende ogni opera nuova e adatta al luogo
Grandi classici e nuovi arrivi da Auricchio
Anche quest’anno la primavera non si è fatta attendere e complice il bel tempo di febbraio, le fioriture sono al massimo della loro vigoria. L’azienda Auricchio punta tutto sui grandi classici di sempre. Sono pronte in questo momento le lavandule, le dipladenie, l’euryops, il convolvolo e la polygala, per un giardino mediterraneo al top. Ma da quest’anno ci sono anche delle interessanti novità come le begonie elatior, le gardenie ricche di infiorescenze profumate e le campanule. Dietro la scelta colturale di queste varietà mediterranee c’è la precisa intenzione di accontentare un mercato sempre più vasto con esigenze sempre più varie, che spaziano dalla decorazione all’ornamento degli spazi domestici interni ed esterni. Non resta che scegliere quindi!
L’ARTE NON È BANALE EMULAZIONE
Il lavoro del designer consiste nel trovare l’insieme di piante adatte a quel luogo specifico, disponibili, e all’interno di un budget definito. Alle volte tante idee in più sono ostacoli supplementari. Internet è una grande risorsa, ma non ha un editore, non ha un vaglio. Detto questo, la ricerca di immagini porta alla luce giardini che si possono studiare per ore, per imparare un nuovo linguaggio estetico e nuove soluzioni tecniche. Nonostante tante immagini mal identificate, una ricerca per immagini può rimandare al contesto originale, e da lì si impara tantissimo di design e di botanica. Nel grande calderone trovi le opere di designers che stanno formando il paesaggio contemporaneo: è inutile cercare di copiare l’intera composizione, ma si può studiare la struttura, come si ottengono certi effetti e contrasti, per proporla con piante e materiali adatti al nostro contesto. La storia dell’arte è fatta da sempre da riferimenti ad artisti passati. Ma allo stesso modo ogni grande artista ha emulato e interpretato con i suoi mezzi, nel suo contesto culturale, quello che aveva davanti. Chi ama l’arte apprezza proprio questo processo di reinvenzione, appropriazione, che rende ogni opera nuova e adatta al luogo. Non tira su il telefono chiedendo il giardino di Boboli perché “esiste, l’ho visto su internet”. Si accontenta magari di una Santolina neapolitana “Sulphurea”, perché quella Cosimo la trova volentieri.
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Marzo 2017
Som ma rio
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PRIMO PIANO COPERTINA
Agricola, un direttore e nuove serre di produzione colloquio con Giacomo Brusa e Roberto Mendicino di Matteo Ragni
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FIERE
Myplant in crescita di Marta Meggiolaro
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TENDENZE DISTRIBUZIONE
Più navigati, più ricchi di Stefania Medetti
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FIERE
Eccellenze in vetrina
ESTERO
Dicono di noi (Italians do it better) colloquio con Valérie Langendorff di Marta Meggiolaro
EVENTI
Garden Center New Trend, il valore dell’esposizione di Francesco Tozzi
di Filippo Terragni
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EVENTI
Facce da Myplant
di Costanza di Matteo
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GARDEN
20 anni di Viridea di Filippo Terragni
sostiene
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GreenUp
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DISTRIBUZIONE
Ci vuole il seme
di Filippo Tommaseo
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CONCORSI
Cosa piace alle donne? Ve lo diciamo noi di Costanza di Matteo
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FIERE
Luce e calore
di Bianca Belfiore
FIERE
Ci riprendiamo il Natale
colloquio con Cristian Preiata di Marta Meggiolaro
www.laboratorioverde.net / N°165 - Marzo 2017
DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi f.tozzi@laboratorioverde.net
consulente tecnico Matteo Ragni IN REDAZIONE
Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net
PROGETTO E GRAFICA
Francesco Fedelfio / francesco.fedelfio@gmail.com
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COLLABORATORI
Mauro Consilvio (fotografo), Giulia Arrigoni, Bianca Belfiore, Jurg Burger, Erica Cherubini, Costanza di Matteo, Charles Lansdorp, Paola Lauricella (ricercatrice Ismea), Stefania Medetti, Nicolò Pensa, Anna Piussi, Filippo Tommaseo
PROMOZIONE E SVILUPPO
Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net
SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI
Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net
STAMPA
All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)
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Esportazioni olandesi, +9% di Paola Lauricella
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REPORT
Il garden alla prova dei fatti di Nicolò Pensa
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80 AZIENDE
Crescere nel verde
ASSOCIATA AD
Non dirmi “l’ho visto su internet” di Anna Piussi
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VISUAL IDEA
Ci piace vincere facile di Erica Cherubini
82 LADY TRADE Giardinaggio + bricolage
NOVITÀ
Stop a scarafaggi e formiche!
QUESTO NUMERO
di Francesco Tozzi
08 IL PENSIERO
PROMOZIONE
Mille buone ragioni
di Costanza di Matteo
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EDITORIALI
GreenUp, periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. Spedizione posta target magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.
di Giulia Arrigoni
RUBRICHE
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GREENSHOP
Il meglio in primo piano
NEWS
Brevi dal mercato
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GreenUp è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice:
• Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Greenstyle
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Rappresentante e collaborazioni: • DIYandGARDEN.com • bricoliamo.com • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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Greenshop / NOVITÀ IN GIARDINO COMODI IN TUTTE LE SITUAZIONI
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Il set attrezzi manuali di Gardena è composto da paletta, sarchiatore, forbici e scopetta. Gli attrezzi di distinguono per il loro design, per l’impugnatura con ergo-grip e inserti morbidi. Il set viene proposto completo di box contenitore impermeabile, per tenere gli attrezzi in ordine. Il box è dotato di un gancio sul retro e il coperchio può essere usato come paletta. www.gardena.com
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Nicolette, il progetto nato dalla collaborazione tra Patrick Norguet ed Ethimo, prende spunto dal desiderio di sperimentare combinazioni materiche nuove. Nicolette è una seduta in alluminio leggera, delicata nelle linee, robusta nell’uso, capace di resistere all’azione del tempo. È una poltroncina, pensata per l’outdoor che rende possibile la creazione delle più svariate personalizzazioni: ha una struttura, in alluminio, in sei differenti finiture (Warmwhite, Verde Oliva, Caffè, Warmgrey, Nero Seppia, Warmred) lo schienale ha un particolare disegno microforato e il poggiaschiena è realizzato in teak naturale. www.ethimo.com
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Primo Piano / COPERTINA
Agricola,
un direttore e nuove serre di produzione Molte le novità con cui il garden center di Varese inaugura il 2017. Obiettivi: la crescita e il consolidamento del brand, oltre alla valorizzazione del punto vendita. Possibile, grazie alla nuova figura manageriale colloquio con GIACOMO BRUSA e ROBERTO MENDICINO di MATTEO RAGNI
R
oberto Mendicino, 36 anni e una laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università Statale di Milano, dopo un percorso nella GDO alimentare, con una spiccata esperienza per la gestione del personale e una decisa competenza in razionalizzazione dei processi di posizionamento del prodotto. Così ci viene presentato da Giacomo Brusa il nuovo direttore di Agricola, il noto garden center di Varese, che da gennaio ha preso le redini del punto vendita.
Si concentra principalmente sulle piante stagionali, il progetto Agricola Km 0.
Roberto, ti trovi a gestire un incarico di grande responsabilità… Roberto: «Dal 2015 Agricola del Lago prima, e Agricola Home&Garden dopo, hanno sviluppato un percorso che li ha portati a essere un brand conosciuto e riconoLe etichette sono contraddistinte dal logo visibile e da una suggestiva grafica.
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Primo Piano / COPERTINA
Roberto Mendicino è alla guida del garden di Varese dallo scorso gennaio.
scibile. Brusa ha fatto un passaggio di consegna di responsabilità molto netto, che ha implicato da parte di tutti i dipendenti un grande esercizio di responsabilizzazione e di crescita della consapevolezza aziendale. L’obiettivo di crescere è alla base di tutto il processo. E qui entro in scena io». Quali sono gli aspetti di cui si occupa il direttore? Giacomo: «Ho in mente una figura di direttore piuttosto precisa. Il direttore deve occuparsi di gestione del personale in tutti gli aspetti propri del HR manager, oltre che della gestione manageriale del prodotto. Agricola è leader, perché ha dei dipendenti qualificati e molto capaci, sia dal punto di vista della conoscenza del prodotto che dal punto di vista della gestione dei clienti. Questa spiccata capacità è sintetizzata dall'esperienza del personale responsabile delle diverse aree di lavoro. Il direttore è la chiave per passare da un’azienda padronale a un’azienda da un forte asset imprenditoriale». Proprio con il tuo arrivo, Agricola introduce novità importanti per il 2017… Roberto: «La fidelizzazione dei nostri clienti, non spinta ma costruita con pazienza, negli anni, e accompagnata da un grande lavoro di sviluppo del marchio, ha implicato la nascita di nuovi progetti, come il prodotto Agricola Km 0 e il Bio parco».
Parliamo di Agricola Km 0? Giacomo: «Da gennaio abbiamo in vendita i prodotti Agricola, che sono facilmente riconoscibili, perché vestono un’etichetta creata appositamente per la linea e perché si posizionano in tutto il punto vendita. Del brand fa parte anche un concime liquido. Le piante che coltiviamo nelle nostre serre sono stagionali e perenni da fiore in vaso 14 e gerani in vaso 16. La felicità del cliente, così come la produzione delle nostre piante, sono la chiave per il futuro di Agricola, che vuole innovarsi tornando al passato».
“Agricola è leader, perché ha dei dipendenti qualificati e molto
capaci, sia dal punto di vista della conoscenza del prodotto che dal
punto di vista della
gestione dei clienti” Giacomo Brusa
“Agricola in questo modo diventa il luogo di ritrovo, si
carica di valore e di significato positivi”
Il Bio parco nasce dall'idea di fare la differenza coinvolgendo le famiglie e le scuole. Roberto: «I fini didattici, ma ancora di più quelli culturali, servono a far crescere l'idea di Agricola come di un luogo in cui fare esperienza di un certo modo, quello più giusto e anche più “saporito”, di entrare in contatto col verde. Agricola in questo modo diventa il luogo di ritrovo, si carica di valore e di significato positivi. Un sistema che rende possibile nello stesso tempo lo sviluppo del prodotto e la crescita della felicità del cliente e del personale».
Roberto Mendicino
La rivoluzione di Agricola è costante e continua. Serve molta energia, molta dedizione per fare questo, e quindi la tentazione è di dire “non è per tutti”. Eppure questa è la direzione buona e vale per tutti. Si vede dalla faccia felice di Giacomo quando guarda il suo negozio nel boom della primavera, pieno anche in un mediocre mercoledì pomeriggio; si vede anche per come gli brillano gli occhi mentre ci parla e ci mostra le sue piante crescere nelle nuove serre dell'azienda agricola. L’ultima nata in casa Brusa è la Stella, adesso, ma qualcosa ci dice che non sarà l'ultima delle sorprese che Giacomo ha in mente.
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Primo Piano / FIERE
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i è chiusa con numeri da record la terza edizione del Salone Internazionale del Verde a Fiera Milano. Myplant & Garden, nata solo tre anni fa, ha riportato a Milano dopo quindici anni una manifestazione professionale per il florovivaismo, e in sole tre edizioni ha cambiato il panorama fieristico italiano del settore. Sempre maggiori i consensi anche a livello internazionale, come testimoniano gli espositori, gli operatori e i compratori giunti dal resto del mondo.
NUMERI DA RECORD
Bella l’atmosfera che si respirava nei due padiglioni di Fiera Milano, con allestimenti curati, idee originali, piccoli e grandi espositori disponibili e attenti, ma soprattutto, indaffarati: e questo è sempre il segnale più chiaro della buona riuscita di una manifestazione di settore. Per chi non era presente parlano i numeri di questa edizione: 3 giorni di rassegna (2223-24 febbraio), 567 espositori (+30%>2016; +70%>2015) di cui 20% dall’estero, 110 le delegazioni ufficiali di buyer internazionali nei padiglioni, 40 tra incontri, convegni, talk ed eventi formativi. Otto i comparti espositivi: vivai, fiori, decorazione, edilizia, macchinari, servizi, tecnica, vasi. Ricchissimo il carnet di incontri, convegni, seminari e mostre in collaborazione con Ordini professionali (architetti, periti agrari, dottori agronomi e forestali), associazioni (paesaggismo, illuminotecnica, floricoltura), università (Bicocca, Bocconi, Statale), fondazioni, imprese, enti e centri di ricerca.
PER INFORMAZIONI
Myplant & Garden è presente in rete con il sito web www.myplantgarden.com e con i canali social (Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, YouTube), dove è possibile scoprire tutte le informazioni sulla manifestazione del 2017 e le anteprime dell’edizione 2018.
fare nuove conoscenze e imbastire nuovi legami professionali. E forse la cifra più interessante di questa fiera sta proprio nel desiderio di collaborare, di fare rete, di trovare nuovi alleati e nuove sinergie. “Non sono solo i numeri a confermare che la strada intrapresa solo tre anni fa con il Consorzio è quella giusta – afferma Valeria Randazzo, Exhibition Manager di Myplant –. La fiera è cresciuta e si è arricchita. Molti gli apprezzamenti ricevuti, insieme a incoraggiamenti, ringraziamenti e consigli. Terremo conto di tutto, come sempre, per migliorare e crescere ancora”. Sensazioni positive sono emerse tra le corsie, gli stand e gli uffici, dove sono già arrivate riconferme e richieste di nuovi espositori. «Il florovivaismo italiano sta rialzando la testa - afferma il presidente del Consorzio Gianpietro D’Adda. Da anni non si percepiva un tale entusiasmo. Myplant è una scommessa vinta insieme, da chi, nel mondo della filiera florovivaistica, invece di disperdere le proprie forze, ha deciso di unire le proprie energie per il bene del settore».
SAVE THE DATE Myplant & Garden – International Green Expo 2123 febbraio 2018 a Fiera Milano, Rho-Pero
PAROLA D’ORDINE: INSIEME
Myplant non è solo un polo di opportunità di affari, contatti e relazioni. È anche un contenitore di saperi: dalla “Vetrina delle eccellenze” fino agli innovativi 600 mq In & Out del Garden Center New Trend, Myplant è stata il luogo dove mettersi in gioco, ideare e incontrare nuove opportunità, dove
Myplant
in crescita
La fiera avanza, e trasforma Milano nel punto di incontro per i professionisti del verde. I numeri in chiusura confermano le attese e preludono a un ulteriore progresso per il prossimo anno di MARTA MEGGIOLARO
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Primo Piano / FIERE
Eccellenze
in vetrina
I sei prodotti che hanno ricevuto il premio durante la terza edizione di Myplant. Il focus è sulla forza innovativa di FILIPPO TERRAGNI
U
na giuria di professionisti del settore, composta da Renato Ferretti, Silvano Frigo, Alberto Locatelli, Paolo Milani, Ester Nunziata, Valter Pironi, Francesco Tozzi e Gaetano Zoccali ha selezionato i prodotti candidati nella Vetrina delle Eccellenze di Myplant. Alta la qualità dei prodotti concorrenti, suddivisi in sei categorie, fra cui sono stati individuati i vincitori delle targhe di eccellenza per il 2017.
Grandi fiori Fra le “Nuove varietà di fiori recisi” vince il Lysianthus Eustoma Arena della ditta Gambin Floricoltura, per il colore intenso e la dimensione dei fiori.
Ancora più ornamentale Per la categoria “Nuove varietà di piante ornamentali”, vince il premio Sanseveria Cylindrica Budda Hand della ditta Pagano Piante per le foglie più spesse e resistenti, per la forma compatta e per la curvatura delle foglie che la rendono ancora più interessante dal punto di vista ornamentale.
Ecofriendly “Nuovi assortimenti e preparazioni commerciali di piante ornamentali e di fiori recisi che abbiano un particolare significato ecologico, ambientale e/o equo-solidale”. Sono state scelte le orchidee senza pesticidi di Stolck Flora, varietà di orchidee certificate da agricoltura ecocompatibile.
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GreenUp
Gestione integrata “Macchine, attrezzature ed impianti per la produzione florovivaistica”: Omnigreen di It Selling Solutions, caratterizzato dalla integrazione di più sistemi di controllo da remoto per la gestione di più impianti d’irrigazione e dotato di un sistema di allerta in caso di malfunzionamento, o rotture.
Nuovo sistema di irrigazione Per la categoria “Innovativi mezzi di produzione”, Odrip-reserve di Ajs: un irrigatore a goccia mono piante con riserva d’acqua, utilizzabile anche a livello amatoriale, che funziona anche con basse pressioni.
Rispetto per l’ambiente “Nuovi materiali edili e/o arredi per la realizzazione del giardino e del paesaggio”: sistema geofiltra di Ipm Italia, sistema di pavimentazione permeabile e filtrante, ecocompatibile, che mantiene le caratteristiche ambientali senza necessità di vasche di accumulo.
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News / BREVI DAL MERCATO
I BACI ROSA ARRIVANO IN ITALIA Il Pink Kisses® è la varietà di garofanino non inserita in una serie più venduta in Europa, soprattutto nel mercato nord europeo. Da quest’anno la vendita al consumatore è stata associata a una campagna promozionale legata al tema dell’amicizia (“beautiful as our friendship”), indirizzata ad un target di donne dai 18 ai 35 anni. L’obiettivo è presentare Pink Kisses® come oggetto da scambiarsi in regalo. Inizialmente la campagna è partita solo per la Germania, ma a breve sarà proposta anche in Italia. Una campagna riuscita: ad oggi in tutto il gruppo Selecta sono state vendute quasi 12 milioni di piante, risultato mai raggiunto da una singola varietà di garofanino www.pink-kisses.eu FITO-FARMACI PER GLI HOBBISTI DEL VERDE: QUALI REGOLE PER I COMMMERCIANTI? Nell’ambito della terza edizione di Myplant & Garden si è tenuto il convegno organizzato da Kollant “Fito-farmaci per gli hobbisti del verde: quali regole per i commercianti italiani?”. La fiera, per la sua grande affluenza, si è rivelata l’occasione ideale per analizzare e confrontarsi su un tema caldo come l’attuale “vuoto legislativo” nella regolamentazione del mercato dei fito-farmaci ad uso nonprofessionale (Unp), una questione che tocca non solo il consumatore finale, ma soprattutto i commercianti e le aziende produttrici. Un mercato, quello dei fito-sanitari che, malgrado la sua importanza economica, è destinato a subire nei prossimi anni una profonda trasformazione, determinata da normative europee e nazionali sempre più restrittive. Al convegno, con quasi 200 partecipanti tra giornalisti, rappresentanti delle associazioni di categoria e operatori dell’intera filiera del verde, sono intervenuti personalità di spicco dell’intero settore che hanno evidenziato in sintonia la crescente centralità della figura del rivenditore, mettendone in evidenza le opportunità e facendo chiarezza sulla normativa attuale e futura. Il convegno ha rappresentato anche l’occasione per confrontarsi con i molti rivenditori provenienti da tutta Italia presenti in sala, i quali hanno espresso le loro preoccupazioni e domande rispetto le numerose “zone grigie” non ancora regolamentate dalla legge con le quali si confrontano giornalmente. «Come azienda che fa parte della multinazionale Adama, Kollant è stata tra le prime ad adattare le proprie etichette al nuovo regolamento CLP, e ora per evitare queste “zone grigie” nel segmento dei fito-farmaci, dobbiamo lavorare in maniera approfondita con Agrofarma e Compag», ha concluso Winand Rose, CEO di Kollant.
FLORMART CAMBIA APPROCCIO
Si chiama Flormart Sistema 365 ed è una delle novità più significative dello storico salone dedicato al florovivaismo, all’architettura del paesaggio e alle infrastrutture verdi. Il cambio di passo nasce dalla valutazione che il modello fieristico, di incontro B2B per quattro giorni, non possa essere esaustivo di un rapporto costruttivo con le aziende del settore ma rappresenti il momento di raccordo e di incontro di un percorso che si vuole proporre agli espositori aderenti al Flormart e che si sviluppa durante tutto l’anno. «Il cambiamento è totale e non riguarda solo il Flormart, abbiamo cambiato completamente l’approccio al tema fieristico ed espositivo, pertanto anche le singole manifestazioni non potevano che subire la stessa sorte – commenta Luca Griggio, amministratore delegato di Geo Spa, società che ha recentemente assunto la gestione della fiera di Padova – quella che stiamo scrivendo in questi mesi è una storia di innovazione – e di passione – che parte da una semplice domanda: il modello di fiera che oggi tutto il mondo propone è ancora attuale? Il progetto di rilancio che abbiamo messo in campo da quando lo scorso settembre abbiamo assunto la gestione della Fiera di Padova parte da una consapevolezza: proporre le fiere secondo il modello tradizionale è superato sia come modello di business che come modello espositivo». Cinque le aree espositive tematiche: vivaismo, architettura e progettazione sostenibile, Green Research Lab, Tecnologia e Floristry, con molti spunti per giardinieri e progettisti. Le date: 21-23 settembre 2017. www.flormart.it
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News / BREVI DAL MERCATO COMUNI FIORITI, OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER IL SETTORE
L’Associazione dei Produttori florovivaisti ha presentato a Torino a Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana, il concorso Comuni fioriti 2017 e la nuova Guida annuale. In 150 pagine, contiene tutte le informazioni per visitare i 140 Comuni più fioriti d’Italia, premiati a novembre 2016 a Bologna. All’incontro sono intervenuti i vertici di Asproflor Renzo Marconi, Sergio Ferraro e Franco Colombano, con il presidente Uncem Lido Riba. L’associazione dei Comuni e degli Enti montani patrocina il concorso nazionale dei Comuni fioriti ormai da diversi anni e ha incoraggiato la partecipazione dei Comuni e delle Unioni montane, anche con l’organizzazione di specifici eventi dedicati al marketing territoriale d’intesa con Asproflor. «Siamo certi che l’impegno congiunto delle Amministrazioni delle comunità – afferma Lido Riba – sia molto importante quale vettore di sviluppo, crescita, benessere, incoming turistico. Far fiorire un Comune fa bene a cittadini residenti e turisti. Un impegno che può essere anche di un’intera valle, come Unione montana». I vertici di Asproflor hanno consegnato a Michele Fassinotti, in rappresentanza della Città Metropolitana, la targa per il maggior numero di Comuni della Provincia iscritti al concorso. L’evento di Torino è stato anche l’occasione per fare un’analisi del settore florovivaistico. Asproflor ha rilevato, attraverso il sistema delle Camere di Commercio, la presenza in Italia di 15.500 aziende attive nella produzione di fiori e piante nel secondo semestre 2016, in leggero aumento rispetto al 2015, quando erano 15.270. Il fatturato del solo comparto florovivaistico è di 1 miliardo e 800 milioni di euro. Su una superficie di 30mila ettari, impiega circa 120mila unità produttive. «Il settore florovivaistico è tra quelli che più hanno sofferto la crisi economica, producendo beni non indispensabili per l’alimentazione, a maggior rischio taglio dei consumi da parte delle famiglie e delle amministrazioni che hanno fortemente ridotto la spesa nel verde pubblico – rileva Sergio Ferraro, vicepresidente Asproflor –. Invano, di concerto con le altre organizzazioni, è stato richiesto un provvedimento di defiscalizzazione delle opere a verde per ridare slancio al settore. È quindi necessario rilanciare, attraverso misure adeguate, questo sistema capace anche in un anno nero come il 2016, di portare un saldo attivo tra export e import superiore ai 180 milioni di euro». Il concorso di fioritura rappresenta, oltre che un’ottima azione di marketing territoriale, anche un’opportunità di sviluppo e crescita per il comparto. Sono circa 47.400 le imprese dell’indotto che si occupano della produzione, della vendita, della manutenzione e cura del verde, generando un giro d’affari di oltre 3 miliardi di euro, rappresentando il 6% dell’intera produzione agricola.
A TORINO SI STUDIA L’ARCHITETTURA DEGLI ALBERI
Si terrà il 10 maggio presso il Parco Cavour di Santena, in provincia di Torino, l’incontro con Francis Hallé, dal titolo “Alle sorgenti dell’architettura arborea”. Questo sarà l’evento inaugurale di un ciclo di contributi e conferenze che intende portare le più grandi personalità dell’arboricoltura internazionale ad esprimersi all’interno della splendida cornice del Parco. Non solo relazioni, tuttavia. Ogni studioso lascerà un proprio personale contributo destinato ad arricchire la narrazione e la comprensione di questo luogo rappresentativo della storia del nostro Paese. La partecipazione al convegno dà diritto al riconoscimento di crediti formativi ISA-International Society of Arboriculture, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta (0,875 CFP) e Collegio interprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati di Torino e Aosta. Per via della capienza della sala conferenze, è gradita la conferma di partecipazione. Per informazioni contattare la Segreteria della Fondazione Cavour al numero di telefono 011 597373 oppure via mail all’indirizzo info@fondazionecavour.it. Sono aperte le iscrizioni.
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16/03/2017
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SPOGA+GAFA 2017: ECCELLENTE LIVELLO DI ISCRIZIONI
Ampliamento del programma collaterale, nuove mostre speciali dedicate a tematiche specifiche come cucine outdoor e BBQ, trend relativi alle piante per i punti vendita, luci puntate su batterie di ultima generazione e smart gardening. Mancano ancora sei mesi circa all'apertura della spoga+gafa 2017 ma si può già dire che il settore del gardening presenzierà a pieni ranghi a Colonia. I risultati del periodo dedicato alle iscrizioni anticipate hanno già stabilito un record, e ad oggi, il 94 per cento della superficie prevista è già stato assegnato. Il bilancio provvisorio fa quindi segnare un +4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le iscrizioni sono pervenute da 50 paesi ed evidenziano la leadership della spoga+gafa a livello internazionale nel settore del gardening. Dal 3 al 5 settembre 2017 gli operatori di tutto il mondo potranno ammirare a Colonia tutto ciò che il gardening ha da offrire. I quattro segmenti “garden living”, “garden creation & care”, “garden bbq” e “garden unique” hanno già raggiunto un ottimo livello in termini di quantità, ma soprattutto di qualità. In “garden living”, il segmento tradizionalmente più esteso, saranno esposte le novità di aziende come Deroma, edelman, elho, emsa, 4 Seasons, Hartman, Keter, Koopman International, Lechuza, MWH, Müsing e Scheurich. Nel settore “garden creation & care” si potranno invece ammirare i prodotti per l'allestimento e la cura del giardino, gli attrezzi e le macchine per il giardinaggio e gli altri accessori di espositori come Biohort, Birchmeier, BM-Massivholz, Briggs & Stratton, Felco, FITT, Freund Victoria, Hozelock, Mesto e Stiga. Naturalmente in tema di giardino non possono mancare le piante vive e infatti alla spoga+gafa 2017 i buyer di piante troveranno un'ampia selezione proposta, fra gli altri, da Fleuroselect, Heidezüchtung Kurt Kramer, ma anche le giornate di Landgard dedicate agli ordini, Selecta One e zu Jeddeloh. Anche quest'anno la fiera internazionale del gardening di Colonia presenterà la più ampia offerta al mondo di articoli per la griglia e il BBQ: il segmento “garden bbq” può già contare sulla partecipazione di barbecook, Beef Eater, Big Green Egg, Broil Chef, Cadac, Char-Broil, Campingaz, DKB Outdoorchef, Enders Colsman, Landmann, Napoleon, Onward, Rösle e Weber-Stephen. Nel segmento “garden unique” tutti gli occhi saranno invece puntati sulle presentazioni esclusive di mobili da giardino e strutture pensate per allestire una piacevole zona d'ombra. Cane.line, Glatz, Houe, jankurtz, Nardi, sieger, Tuvatextil, Zebra e Zumsteg si sono già assicurati il proprio spazio nell'area premium. L’edizione 2017 di spoga+gafa sarà aperta ai visitatori specializzati il 3 e 4 settembre dalle 9.00 alle 18.00 ed il 5 settembre dalle 9.00 alle 17.00. www.spogagafa.com
Business Verde
Fresco e già
pronto
Questa la filosofia alla base dei nuovi mix in vaso di Learomatichefood. Un concept che rinnova la vendita delle aromatiche, anche grazie alla firma di uno chef famoso di BIANCA BELFIORE
S
apore Foo’d è l’idea nata dalla collaborazione fra l’azienda italiana Learomatichefood e dallo chef Davide Oldani, per introdurre in cucina l’uso di erbe essenziali non essiccate, ma fresche e a chilometri 0. Ogni vaso contiene tre varietà di aromatiche. Le referenze sono sette, e si distinguono fra loro a seconda della combinazione e della destinazione d’uso. Carni e grigliate, pesce, pasta, cocktail, insalate, dolci e tisane: ogni mix è associato a un colore diverso, che tinge anche il vaso. Per ogni piatto insomma Foo’d propone i condimenti più adeguati, senza appesantire, per una cucina più sana e salutare. Sul sito web segnalato su ogni vaso, inoltre, i consumatori possono trovare le ricette di Oldani.
BRAND VINCENTE
L’essenza delle Erbe FOO’D è il risultato di un attento studio di marketing dedicato alla vendita delle erbe nei negozi specializzati, e dall’osservazione delle tendenze
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che prevalgono nei mass-media, con riferimento alla sovraesposizione di trasmissioni culinarie e pubblicazioni specializzate del settore. Il brand si sviluppa attraverso un’etichetta chiara, che offre informazioni di facile consultazione e integrabili con l’uso del web. Il crowner pubblicitario è un chiaro riferimento allo chef Davide Oldani, da installare direttamente su carrello danese per un immediato effetto scenico. I punti di forza di questo prodotto, dal punto di vista della comunicazione, sono: il riferimento alla selezione dello chef, la compagna promozionale con show-cooking per chi ne fa richiesta, il concorso a premi, in cui si vince una cena nel ristorante di Oldani, D’O. Diverse misure di vaso e di piante, a diverse altezze, oltre alle fascette resistenti al deterioramento, rendono il prodotto particolarmente attraente nel punto vendita; il sito web, i poster, la campagna pubblicitaria rendono il prodotto facilmente riconoscibile da parte di chi visita il centro di giardinaggio.
VISUAL IDEA
Ci piace vincere ERICA CHERUBINI Consulente professionista creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center.
facile
Staccarsi dalla massa, con i suggerimenti giusti. Bastano poche accortezze per rendere più fruibile e più piacevole il nostro spazio, inducendo all’acquisto immediato qualcosa di gustoso in un luogo piacevole. Uno spunto semplice e versatile che può supportare la vendita di sementi, piante da orto, aromatiche, piccoli attrezzi, decor per la casa, in un’area piccola ma ben gestita di poco più di un metro quadro, che può restare in allestimento da marzo a fine maggio.
DARE RISALTO AI PRODOTTI DA VENDERE
TEMPI DI REALIZZAZIONE • 2 ore per la pianificazione RICETTA/PRODOTTO per 12 settimane • 1 ora impostazione grafica (dovrà essere la stessa per ogni settimana) • 2 ore impostazione dell’area tavolo • 45 min alla settimana per rinnovare la proposta; meglio ogni giovedì
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i ero ripromessa di parlarvi di colore ma il richiamo dell’orto al primo sole di marzo, e le numerose varietà di sementi che ho incontrato nel Garden Center New Trend 2017, hanno dirottato la mia attenzione su una piccola idea espositiva da mettere subito in opera. Il punto vendita deve ispirare e suggestionare il visitatore tanto quanto un’immagine su una rivista o su una pagina web, sfruttando il grande vantaggio della realtà. Incrementare la soddisfazione del cliente, rafforzare la propria credibilità, sono aspetti per i quali il mondo virtuale può essere di grande supporto, ma il punto vendita ha il vantaggio di poter stimolare attraverso la realtà l’azione immediata all’acquisto.
FOCUS SULLA DESTINAZIONE FINALE
Come sfruttare al meglio questo aspetto e mettere il consumatore a diretto contatto con il prodotto, e permettergli di trasformare un acquisto in un’esperienza ricca di soddisfazione? La voglia di riaprire il giardino, di sistemare l’orto, la voglia di prepararsi a raccogliere i frutti, la suggestione di profumi, colori e sapori sono la guida per la visual idea di questo mese: L’idea è suggerire di dare seguito a questi desideri prefigurando lo scopo, cioè mangiare insieme
Posiziono il tavolo sul percorso previsto nel mio punto vendita per raggiungere l’area dedicata alle sementi, o agli ortaggi, o alle piante aromatiche. Lo imbastisco con una curata apparecchiatura per due persone, per un terzo della dimensione del tavolo. Consiglio di scegliere un colore neutro in due, al massimo tre tonalità, per il tavolo, la tovaglia o tovagliette e anche per le stoviglie, in modo che ad aver massimo risalto sarà il prodotto stesso. Nello spazio rimanente sistemerò i prodotti nominati nella ricetta. La ricetta è il fulcro dell’installazione: dovrà essere scritta in maniera chiara, a mano, su una lavagna o su forex A3 stampato. Per i più generosi, in aggiunta, si potrebbe preparare la stessa ricetta su un foglio A4 in più copie omaggio per i clienti, dove si troveranno naturalmente tutti i contatti e i social del punto vendita.
AGGIORNAMENTO REGOLARE E COSTANTE
Perché questa idea porti buoni risultati, l’ideale è cambiare settimanalmente la ricetta proposta, per un periodo di almeno otto settimane, e alternare su una seggiola o su un piano rialzato prossimo al tavolo (cassetta di legno colorata, cubo in plastica colorato), almeno una decina di pezzi di un concime specifico, qualche piccolo attrezzo, guanti, i prodotti per la tavola, abbinati ad una promozione contestuale, di breve durata. Il mondo virtuale stimola visivamente al tutto e subito e si trasforma velocemente; questa idea vuol fare lo stesso, permette di vedere il proprio acquisto già proiettato nell’utilizzo finale, dandogli quindi maggior valore di realtà. Inoltre l’avvicendamento delle ricette permette di creare curiosità e aspettativa, stimola a tornare al punto vendita per il suggerimento successivo.
Tendenze / DISTRIBUZIONE
Più navigati,
più ricchi La nuova edizione della ricerca americana “State of the industry 2016” rivela una relazione fra età del business e profitto di STEFANIA MEDETTI
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opo la recessione che si è abbattuta sul settore in seguito alla crisi finanziaria del 2008, i garden americani hanno cominciato a registrare segni di miglioramento a partire dal 2012. Le categorie più profittevoli sono rimaste invariate: annuali, perenni, aromatiche, con un trend particolarmente accelerato per le coltivazioni alimentari fai da te, il container gardening e le piante native. Ma stando all’ultimo report “State of the industry 2016” firmato dal magazine americano Garden Center, c’è di più. Lo studio, infatti, ha evidenziato una relazione proporzionale fra l’età “anagrafica” del punto vendita ai risultati di business. In pratica, i garden più anziani sono quelli con i conti più ricchi e in migliore salute.
GARDEN DA CINQUE MILIONI DI DOLLARI
La ricerca è stata condotta in partnership con Readex Research che ha somministrato le domande attraverso questionari online ai garden indipendenti il cui business, nel 90% dei casi, è di proprietà della famiglia. Il magazine, in particolare, ha puntato su una lettura “trasversale” dei dati, dividendo i rispondenti in cinque “quadranti” corrispondenti ad altrettante aree geografiche: nord, sud, midwest, west e Canada. Una decisione presa per isolare l’impatto del meteo sul business. Il 51% dei 340 intervistati ha un giro d’affari superiore a un milione di dollari, il 32% si attesta fra uno e 4,9 milioni di dollari e il 15% supera i cinque milioni di dollari. Fra i rispondenti, il 94% di chi ha aperto l’attività da meno di cinque anni, ha un giro d’affari inferiore a un milione di dollari. In media, oltre il 50% ha oltre 25 anni di esperienza, mentre il 17% dei garden oggetto dello studio è in attività da un periodo compreso fra 25 e 34 anni, seguito dal 15% di imprenditori attivi da 50-74 anni. Un altro 15%, invece, è nel
GIRO D’AFFARI
un milione
di dollari è il fatturato del 51% degli intervistati (il 94% di chi ha aperto l’attività da meno di cinque anni si trova in questa fascia)
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Tendenze / DISTRIBUZIONE Nel Midwest il 69% dei garden coltiva le piante che mette in vendita. Nella parte occidentale del paese il 52%.
GIRO D’AFFARI
fra uno e 4,9 milioni
di dollari per il 32% degli intervistati (il 23% dei garden con un’età di business stimata fra 50 e 74 anni si trova qui)
IN BREVE • Report “State of the industry 2016” • Del magazine americano Garden Center • 340 garden indipendenti intervistati • Nel 90% dei casi business familiare • Relazione fra l’età del punto vendita e i risultati di business • Cinque “quadranti” corrispondenti alle aree geografiche: nord, sud, midwest, west e Canada
business da 10-14 anni. I garden più antichi si trovano principalmente negli stati occidentali del paese, mentre nella parte meridionale degli Stati Uniti i numeri si invertono e il 59% è in attività da meno di 25 anni. I garden con un’età di business stimata fra 50 e 74 anni sono quelli che hanno registrato il giro d’affari più consistente: il 23% vanta vendite fra uno e 4,9 milioni di dollari e il 26% ha un giro d’affari superiore a cinque milioni di dollari.
Considerato che gli stati del sud sono meno esposti a variabili climatiche negative, le ragioni che spiegano conti più floridi dove il tempo è meno favorevole si rintracciano nella composizione dell’offerta commerciale. Tendenzialmente, infatti, i garden con una maggiore esperienza sono quelli che propongono un portfolio di prodotti e servizi più ampio e articolato. Il 61% dei garden che sono in attività da oltre 50 anni possiede un gift shop, il 39% offre arredamento da giardino, il 33% vende abbigliamento e accessori, il 23% ha una sezione dedicata alle forniture per animali e il 13% propone anche articoli per la manutenzione del verde. I dati sono circa il 10% più elevati rispetto alla media dei garden indipendenti con un numero minore di anni di esperienza. Quanto all’offerta di garden con un giro d’affari superiore a cinque milioni di dollari, il 72% offre la creazione di contenitori personalizzati, il 66% possiede un gift shop, il 46% vende articoli di arredamento per il verde, il 42% propone abbigliamento e accessori, il 20% ha una divisione pet, seguono la caffetteria nel 14% dei punti vendita e una sezione food nell’8%. Infine, sono soprattutto i garden del Midwest quelli in cui è più facile rintracciare la presenza di un vivaio di proprietà: il 69%, infatti, dichiara di coltivare le piante che mette in vendita, mentre nella parte occidentale del paese il dato scende al 56%.
Se il 67% dei rispondenti attribuisce al meteo la più grande influenza esterna sull’andamento delle vendite, fra i fattori interni che impattano sui conti il 30% indica la comunicazione, seguita dallo staff (26%) e dalla qualità delle piante (21%). Fra
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oltre 25 anni 50%
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I garden center dello studio: anni di attività
15% fra 10 e 14 anni
20% fra 25 e 34 anni
15% fra 50 e 74 anni
ASSORTIMENTO AMPIO, ETÀ AVANZATA Garden che sono in attività da oltre 50 anni Gift shop: 61% Arredamento da giardino: 39% Abbigliamento e accessori: 33% Forniture per animali: 23% Articoli per la manutenzione del verde: 13%
I dati sono circa il 10% più elevati rispetto alla media dei garden indipendenti con un numero minore di anni di esperienza. Garden con un giro d’affari superiore a cinque milioni di dollari Creazione di contenitori personalizzati: 72% Gift shop: 66% Articoli di arredamento per il verde: 46% Abbigliamento e accessori: 42% Divisione pet: 20% Caffetteria: 14% Sezione food: 8%
media (84%), siti internet (74%), email (54%), stampa (52%), advertising online (50%), radio (34%), lezioni (33%), mailing (31%), eventi (31%) e tv (20%). La ricerca evidenzia che i garden si orientano sempre di più sui mezzi di digitali, con un focus sui social media, ma la metà dei rispondenti usa ancora comunicazioni a mezzo stampa, il 35% ha usato la radio e il 31% il direct mailing. Quanto alle previsioni di chiusura, la maggior parte dei titolari sono ottimisti: l’83% prevede un profitto. In particolare, il 13% stima che sarà superiore al 15%, il 16% lo attesta fra l’11 e il 15% e il 28% si attende un profitto del 6-10%. Solo il 6% dei rispondenti si aspetta un calo del fatturato.
GIRO D’AFFARI
i cinque best seller del proprio bilancio, gli imprenditori nominano le annuali (32%), gli arbusti (17%) e le perenni (13%), seguono composizioni di piante in vaso e piante edibili, entrambe all’11%. Sul fronte della comunicazione, i mezzi più utilizzati sono social
Sementi biologiche
oltre i cinque milioni
di dollari il fatturato del 15% degli intervistati (il 26% dei garden con un’età di business stimata fra 50 e 74 anni si trova qui)
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Tendenze / ESTERO
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osa vendono i garden center francesi? Quali sono i punti di connessione e di differenza fra il nostro sistema e quello dei cugini oltralpe? Jean Pouillart di Globe Planter, un’azienda che si occupa di promozione e di distribuzione di piante su tutto il territorio francese, ci descrive un panorama molto simile al nostro: il mercato francese è fatto da catene di garden center, garden indipendenti e sempre più Grande Distribuzione. I clienti si dividono tra la ricerca del prezzo più conveniente e il prodotto di alta qualità, con una costante più o meno valida sia per i garden center affiliati a catene importanti che per la GDO: il packaging. Il prodotto che un consumatore può acquistare, indipendentemente dalla tipologia di negozio scelta, viene proposto con vasi colorati e grandi etichette fotografiche esplicative o evocative ad altri universi (cucina, decorazione, viaggi…). Va da sé che in un negozio specializzato, l’assortimento, la qualità dei prodotti e la cura del cliente sono maggiori rispetto a quelli offerti da un supermercato e questo si tramuta quasi sempre in un prezzo finale differente. Quando si parla di qualità, si inseriscono nel discorso anche i produttori italiani, come Jardiservice. Da loro abbiamo saputo che il servizio dei produttori italiani interessa particolarmente a grossisti e a grandi negozi indipendenti, che vogliono prodotti “chiavi in mano”. Più difficile arrivare alle jardineries medio-piccole: per avere la possibilità di venire considerati come possibili fornitori, infatti, occorre presentare un assortimento molto ampio, di ottima qualità, con etichette fotografiche di buona fattura e adesivi con codici a barre e prezzo che accompagnano ogni pianta, vasi colorati “ton sur ton”: tutto questo, per un garden francese, è la “normalità”. A cui va aggiunto un servizio di consegna rapido, meglio se bisettimanale. Il suggerimento? Un punto di forza che Globe Planters ri-
vela nel mercato francese è la mappatura della clientela, che permette ai produttori francesi di realizzare prodotti che possano rispondere alle nuove tendenze in anticipo rispetto agli altri Paesi. E l’esperienza di Jardiservice ci dice che re-interpretare le novità suggerite dalla produzione francese, e riproporle alla nostra maniera, funziona. Vende. Perché noi ci mettiamo qualità ed estro, sfruttando i vantaggi offerti dal clima del nostro Paese, che è notevolmente migliore. In fondo si sa, “gli italiani lo fanno meglio”. Abbiamo chiesto conferma di questa visione a Valérie Langendorff, una giornalista impegnata da anni nel settore del verde.
La produzione italiana di essenze mediterranee è naturalmente una delle più interessanti per il mercato francese.
Come sta andando il mercato del verde in Francia? I dati del 2016 non sono ancora usciti, ma la primavera è stata molto piovosa e difficile. A fine luglio i dati davano un riscontro negativo. I segmenti di prodotti per il giardino faticano; un buon andamento invece è registrato dagli attrezzi motorizzati. È importante per i garden center francesi vendere prodotti italiani? Sì, molto! Se guardiamo il mercato vegetale nel suo complesso, possiamo dire che il 50% viene dall’Ita-
Dicono di noi
(Italians do it better) Al di là dei bisticci coi cugini francesi, come funzionano i rapporti commerciali con loro? E cosa sta succedendo nel loro mercato del verde? Ecco una panoramica colloquio con VALÉRIE LANGENDORFF di MARTA MEGGIOLARO
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Tendenze / ESTERO
Valérie Langendorff, giornalista professionista impegnata nella filiera del verde.
lia. I vostri grandi vivai di Pistoia, e tutta la regione di Firenze, esportano gamme di piante mediterranee che qui sono molto apprezzate. Inoltre, i francesi ritengono che gli italiani siano molto forti in materia di decorazione. Per questo amiamo molto i vostri vasi in terra cotta, i vasi medicei, le vostre collezioni di contenitori e di mobili di design, di tendenza. Dal punto di vista della produzione vegetale, i nostri produttori presentano gamme e prezzi molto interessanti, ma le vostre piante di differenziano dal punto di vista della qualità. I fornitori italiani sono percepiti come creatori raffinati.
più dentro all’economia del bisogno, che ha visto nascere i garden, ma dentro all’economia dell’invidia. Questo è d’ora in poi il desiderio da suscitare, quando pensiamo anche ai valori “aggiunti” da associare alla vendita del verde. La decisione da prendere adesso ci porta verso il giardino “aumentato”: il giardino di domani comincia prima della visita nei garden e continuerà dopo. L’obiettivo è facilitare la strada dei vostri clienti, cercando di essere il più possibile vicino alle loro coordinate spazio-temporali. Cioè, permettere ai consumatori di ordinare, non importa quando, non importa dove (casa, lavoro, auto, tempo libero…) e non importa tramite quale interfaccia (smartphone, tablet, qualunque oggetto in grado di connettersi) e di recuperare i loro acquisti non importa dove, e con tempi di consegna sempre più brevi.
Cosa suggeriresti ai produttori italiani? Io direi di continuare su questa strada e di farsi conoscere meglio dai distributori francesi. Gli italiani sono creatori, designer, hanno la maggior parte delle idee e arricchiscono il nostro mercato di prodotti interessanti e differenti. Che fanno anche la differenza. Penso che possa crescere ancora parecchio la conoscenza e la loro presenza in Francia. Per esempio, avete dei fornitori molto forti nelle decorazioni natalizie (penso a Lotti), che non sono ancora presenti in Francia. Perché?
Tu sei l’ideatrice e l’organizzatrice del Women’s Garden Executive Club. Ci spieghi qual è il suo scopo e qual è l’utilità delle etichette sui prodotti, dato che in Italia non sono così usuali? Il WGEC è la rete femminile a servizio del mercato del giardino. È un’associazione che riunisce le donne attive nella filiera del verde e ha lo scopo di accompagnare il mercato verso una “femminilizzazione” delle sue offerte e dei suoi servizi, oltre che nella promozione in senso ampio. Il nostro obiettivo è anche creare una dinamica di interazione fra le donne che lavorano nell’universo giardino, casa e animali da compagnia, e questo è particolarmente importante perché chi ha potere decisionale in questo mercato, al 90%, sono uomini. Per quanto riguarda i “label”, le etichette, o loghi, che vengono aggiunti alle confezioni, l’idea di base è riportare informazioni che possano interessare e condizionare la vendita. Come dicevamo prima, sono i “valori aggiunti”: questo prodotto è biologico, è prodotto in modo sostenibile, è riciclabile, e così via. Le nostre etichette non si riferiscono a una qualità oggettiva del prodotto, ma a come esso può essere percepito. Il prodotto che reca la nostra etichetta è stato “scelto dalle donne, per le donne”. Con questo il nostro scopo è duplice: prima di tutto vogliamo interpellare, sedurre e guidare la donna di oggi, attirandola nel nostro universo. Le due etichette derivate da queste, “Scelto dalle donne per i bambini” e “Scelto dalle donne per sorprendere gli uomini”, hanno il medesimo senso. Secondo, abbiamo un obiettivo diciamo “pedagogico”: vogliamo incoraggiare il mercato a modellare l’offerta e i servizi sulle donne, e far loro comprendere che le attese femminili vanno ben oltre un oggetto colorato di rosa. Siamo alla quinta edizione dei Label e direi che la risposta delle aziende e del mercato sono soddisfacenti e vanno nella direzione auspicata.
Tu fai parte dei media, questo significa che stai affrontando come noi la sfida con internet e le sue possibilità. A cosa deve prepararsi l’industria del verde, secondo te? Questo è un argomento molto vasto. Attualmente viviamo una vera rivoluzione in materia di distribuzione. Da una parte, più internet, l’e-commerce e il social-commerce si sviluppano, più i clienti cercano possibilità di incontro fisico e sensibile con le marche e i loro prodotti. E questa è una bella sfida per i punti vendita. Dall’altra parte, c’è un enorme cambiamento da prendere in considerazione: non siamo
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PELLE DI SPINE Con le piante grasse non è facile avere pazienza. Dentro queste piante dalle mille spine i tempi sono lunghi, lunghissimi. Quando crescono poi diventano lussuose, esageratamente eleganti.
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foto di Saverio Chiappalone grafica di Francesco Fedelfio
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Tendenze / EVENTI
Garden Center New Trend, il valore dell’esposizione Seconda edizione dell’evento dedicato al centro di giardinaggio in occasione di Myplant & Garden. Un focus su colori e stagioni, per trasformare il punto vendita in un luogo di tendenza di FRANCESCO TOZZI
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Tendenze / EVENTI
LE TONALITÀ DA RIPROPORRE • Primavera. Le tonalità di giallo, verde, azzurro, rosa e glicine con una base grigia. • Estate. I colori si accendono, predominano il turchese e l’arancio. • Autunno. Tonalità calde che richiamano la terra, con una punta di viola e di bordeaux. • Inverno. Torna il blu in tutte le sue sfumature esaltato dal bianco e dal rosa cipria di base.
LE AZIENDE PARTNER /1 • • • • • • • • • • • • • • • •
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A sinistra. Un allestimento con muschio stabilizzato e piante grasse. A destra. Abbinamenti tra piante da interno con vasi ricercati.
IN BREVE
Attraverso il colore possiamo creare impatto, personalizzare ogni stagione presentando un nuovo trend colore, declinato in diverse identità/stili di vita in cui sempre più persone possono identificarsi. • Trend = rifornirsi seguendo le stagioni • Presentare l’offerta seguendo i trend • Il colore come trend stagionale • Presentare l’offerta rappresentando diverse identità
Un vecchio mobile si trasforma in un originale espositore.
O
ggi il garden center si trova ad affrontare una sfida nuova: deve presentarsi rinnovato e al passo con i desideri dei consumatori, spesso in continua evoluzione, per continuare a essere performanti e a lavorare al meglio. Il segreto, oltre alle più attente logiche commerciali, rimane sempre quello di riuscire a emozionare il cliente quando entra in negozio. Ed è stato proprio questo lo scopo dell’evento Garden Center New Trend: emozionare. L’idea di un concept capace di offrire nuovi spunti espositivi, per armonizzare lo spazio commerciale del garden tradizionale, in modo tale che il punto vendita possa ritrovare la sua dimensione ideale, proponendo nuovi trend.
IL FORMAT IDEALE
L’evento, ideato da Vg Crea e GreenUp e progettato da Myplant & Garden, Green House Italia ed Erica Cherubini, ha visto la partecipazione di 32 aziende – in aumento rispetto allo scorso anno – e che hanno inserito i propri prodotti su una superficie di oltre 600 metri quadrati, seguendo un layout pensato per valorizzare l’esposizione e mettere in evidenza le peculiarità e caratteristiche dei prodotti. In
questa seconda edizione, il concetto delle “quattro stagioni” era il filo conduttore del progetto e il garden center è di certo uno dei format commerciali ideali per esprimere e declinare il passaggio delle sragioni, con prodotti e soluzioni idonee.
LE AZIENDE PARTNER /2
Si parte con la primavera. È l’inizio del percorso che ha contraddistinto l’evento, dove trovano spazio le classiche essenze della primavera con colori tenui, romantici e dolci. Qui, protagoniste sono state le piante, il cuore del garden center, che richiamano luci e trasparenze della stagione più floreale per eccellenza. Qui, vanno in scena profumi e tonalità e il punto vendita diventa il luogo ideale dove il cliente può passare parte del suo tempo. In estate i colori cambiano, diventano più forti, più caldi. E sono stati gli stessi colori, con i loro contrasti, che hanno esaltato i prodotto in esposizione. In estate si vive all’aria aperta tra aromatiche, agrumi e profumo di menta. È anche il tempo di ripensare al giardino e ai suoi spazi, a nuovi progetti. Così il garden center si trasforma in un vero spazio verde, dove rivivere l’estate.
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L’albero di Natale ospita un abbinamento tra una tillandsia e un contenitore trasparente; un nuovo trend.
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Tendenze / EVENTI
A destra. Angoli del garden possono ospitare espositori improvvisati, per ricreare piccoli spazi accoglienti che ricordano la casa. Sotto. In un garden non deve mai mancare una tavola imbandita, anche in modo originale.
Ed è in autunno che il punto vendita diventa spazio indoor e le piante si trasformano in oggetti di decoro, abbellendo tavole imbandite e tornando a essere protagoniste anche in casa. L’autunno è anche la stagione ideale nella quale i clienti riordinano il giardino ed è questo il momento in cui suggerire alcuni consigli utili per la manutenzione: prato, siepi, rose e orto. Mentre, all’interno, si può investire ancora di più sulle orchidee. Tutto si trasforma in un salotto pronto ad accogliere il Natale, in inverno. Qui protagonista è lo stile, a tratti ricercato, altre volte più essenziale. Un ambiente dove decorazione e addobbi si rifanno a una forma più naturale e il punto vendita è pronto a ricevere e soddisfare i desideri di grandi e piccini. È l’inverno e in questa stagione il garden deve regalare ancora più emozioni.
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IL METODO
1. Creare attesa per il nuovo trend, una sorta di “must-have” della stagione 2. Ricreare novità diverse per diversi stili di vita e per differenti identità 3. Creare allestimenti che vendano identità e avvicinino il cliente al prodotto Dobbiamo invogliare il consumatore a frequentare il garden non solo quando ha bisogno di qualcosa, ma ad ogni stagione per vedere le novità.
Tendenze / EVENTI
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Myplant
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La serata dedicata agli espositori attraverso i volti di chi è intervenuto. Sorrisi, riconoscimenti, voglia di stare insieme e anche di divertirsi: c’è anche questo nello spirito del Consorzio di COSTANZA DI MATTEO
5 1. La panoramica della Vela, l’ingresso principale di Fiera Milano Rho, in cui è stata allestita la Green Night. Molto suggestiva. 2. Il nostro direttore, da ex-allievo, abbraccia con un pizzico di timore reverenziale Anna Zottola, direttore della scuola di Minoprio. 3. Giampietro d’Adda, presidente del Consorzio Myplant, brinda con Valeria Randazzo, direttrice della fiera Myplant & Garden. 4. Il Consorzio Myplant riceve il saluto e i ringraziamenti di d’Adda per l’ottima riuscita di questa terza edizione della fiera. 5. Francesca Cangianello e Franco Roldi, le anime di Leonessa Vivai, sorridono soddisfatti dopo il secondo giorno di fiera. 6. Pietro Barisone di Corino Bruna e Mimma Palumbo di Cactusmania. 7. Nell’ambito di amicizie ancora più storiche, Antonio Pisapia e Antonio Pagano. 8. Una parte della squadra che ha reso possibile tutto questo: Viola Federico, Giulia Gandini, e Valeria Randazzo, di VG Crea. 9. E adesso, tutti a ballare!
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yplant & Garden vuol dire anche Green Night: una cena riservata ai partecipanti, organizzata da VG Crea e dal Consorzio. In apertura dell’evento, dopo i saluti di rito, è stato assegnato un riconoscimento importante: il premio alla carriera per Anna Zottola, direttrice del Centro di Formazione di Fondazione Minoprio. La musica ha accompagnato la cena, fino a che i più coraggiosi hanno aperto le danze: e via ai festeggiamenti!
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Tendenze / GARDEN
20 anni di
Viridea
La catena italiana di garden center celebra quest’anno il ventesimo anniversario del primo punto vendita aperto nel 1997 a Cusago. In tutto nove punti vendita, per un fatturato di oltre 60 milioni di euro di FILIPPO TERRAGNI
LE TAPPE
• 1997 Nasce a Cusago il primo Viridea Garden Center. Superficie complessiva: 35mila mq, dei quali 5.500 mq coperti • 2001 Il secondo garden center sorge a Rho, su una superficie di 53mila mq, di cui 8.500 mq coperti • 2004 Viene inaugurato Viridea Garden Center di San Martino Siccomario, a sud di Pavia. L’area occupata è di 33.500 mq, di cui 6.500 mq coperti • 2005 Il quarto punto vendita apre a Settimo Torinese. Complessivamente su una superficie di 27mila mq, dei quali 5mila mq coperti • 2006 In quinto garden, il secondo in provincia di Torino, sorge a Collegno e si sviluppa su un’area di circa 38.400 mq, di cui 6.500 mq coperti • 2007 Viridea apre il sesto garden a Rodano su un terreno di 58mila mq, di cui 6.900 coperti • 2009 In provincia di Vicenza, a Torri di Quartesolo, sorge il settimo garden: 50mila metri quadrati di superficie, di cui 6.800 mq interni • 2014 La società Montebello srl a marchio Viridea rileva l’ex garden Botanic di Montebello della Battaglia (PV). 5.400 mq di superficie coperta, a cui si affiancano 3.300 mq scoperti dell’area vivaio • 2016 Ultimo punto vendita nel parco commerciale Il Centro alle porte di Milano.
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ata nel 1997 dall’esperienza della Rappo srl, storica azienda attiva nel settore del giardinaggio professionale, Viridea celebra quest’anno il ventesimo anniversario della sua fondazione e in particolare del punto vendita di Cusago (MI), primo nato degli attuali nove garden presenti in Lombardia, Piemonte e Veneto.
NUMERI IN CRESCITA
Viridea rappresenta una realtà imprenditoriale di spicco nel contesto italiano. L’azienda ha saputo valorizzare l’esperienza consolidata nel settore del verde offrendo una risposta concreta all’esigenza, sempre più diffusa negli ultimi anni, di un maggiore e più autentico contatto con la natura. I punti vendita Viridea si caratterizzano per un percorso che include tre aree merceologiche distintive: giardinaggio e piante, casa e décor, animali. A queste si è aggiunto negli ultimi due garden center di Montebello della Battaglia (PV) e Arese (MI) un quarto reparto dedicato al mondo del biologico, con una gamma di oltre 3mila prodotti certificati, dall’alimentazione all’erboristeria. Guardando i numeri, nel 2016 i nove Viridea hanno accolto oltre sette milioni di visitatori registrando un fatturato pari a 60,2 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente, dato che ha confermato per l’azienda una posizione di grande rilievo nel mercato di riferimento.
AL DI LÀ DELL’ACQUISTO
«L’apertura del primo punto vendita di Cusago, 20 anni fa, fu la concretizzazione della volontà di un’impresa
60,2 milioni di euro, il fatturato 2016 (+6% rispetto al 2015)
di giardinaggio di differenziare la propria offerta – commenta Fabio Rappo, fondatore di Viridea – In quel momento si trattò di un puro gesto di passione pensato per gli appassionati, quali siamo noi stessi, di piante, fiori e animali. L’obiettivo era quello di offrire prodotti e servizi in un ambiente piacevole, che meritasse la visita indipendentemente dalla necessità di acquisto. I 20 anni trascorsi ci hanno consentito di perfezionare e replicare l’iniziativa, mantenendo immutati i principi ispirativi. Per il futuro siamo impegnati a realizzare altri punti vendita su nuovi mercati, adeguando la nostra offerta al mutare delle esigenze dei clienti, ma restando sempre fedeli alla nostra filosofia». Viridea, in un’ottica di sviluppo, basa i propri progetti futuri sul consolidamento dei fatturati e sulla crescita di quelli derivanti dalle strutture di recente apertura, nonché sull’ampliamento della presenza sul territorio. A oggi sono 490 i dipendenti Viridea e, dato importante, è bassissimo il turn over delle risorse umane.
A sinistra Fabio Rappo al taglio della torta.
I NUMERI SUI SOCIAL
Viridea ha arricchito la propria comunicazione online affiancando al sito viridea.it anche una presenza attiva su tutti i principali social network, e aprendo così un dialogo diretto con il suo pubblico. La pagina facebook Viridea conta oltre 58mila fan, mentre il canale Youtube “Viridea Tv”, ha superato le 872.900 visualizzazioni (+48% rispetto al 2016) complessive con picchi fino a 100mila visualizzazioni per video di particolare interesse. L’azienda è presente inoltre su Twitter, Linkedin, Google+, Pinterest e Instagram, dove il profilo @viridea_official è seguito da oltre 2.400 follower con un tasso di engagement superiore al 4%.
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Cura delle piante
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Ci vuole il seme È lì che si raccolgono vita, storia e sovranità alimentare: per questo è importante salvare la biodiversità, non è una questione di brevetti. Al via il progetto per la diffusione di semi locali e biologici di FILIPPO TOMMASEO
Le evoluzioni del progetto e le nuove iniziative in programma saranno disponibili su www.slowfood.it e www.eataly.it
Credit: Marcello Marengo
SSIBILE STERE
Tendenze / DISTRIBUZIONE
tradizionali italiane, tra cui l’anguria di Faenza, la carota Nantese di Chioggia, la cicoria variegata di Castelfranco, l’indivia riccia mantovana, il melone rugoso di Cosenza, il peperone quadrato d’Asti rosso, la zucca lunga di Napoli.
MOLTI GLI OBIETTIVI
Sopra. Antonio Lo Fiego, Francesco Sottile, Andrea Guerra, Carlo Petrini e Niccolò Vecchia durante la conferenza stampa di presentazione del progetto: “Seminiamo la biodiversità”. A lato. Peperone quadrato d’Asti, una delle quaranta varietà prodotte da Arcoiris, che verrà messa in vendita nei negozi di Eataly. Credit: Claudia del Bianco.
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eminiamo la biodiversità è un’iniziativa dedicata alla vendita di semi, piantine e prodotti finiti, biologici o biodinamici, di varietà tradizionali e non provenienti da ibridi commerciali. Ideato in collaborazione da Eataly, Slow Food, Università degli Studi di Palermo e Arcoiris un’azienda sementiera di Modena, il progetto si propone di chiarire e ribadire l’importanza della salvaguardia e della promozione delle varietà vegetali locali e tradizionali, raccontando il tema dei semi dal punto di vista politico e culturale e dando voce ai contadini.
QUARANTA VARIETÀ TUTTE ITALIANE
In tutti i punti vendita Eataly italiani - Bari, Bologna, Firenze, Forlì, Genova, Milano, Monticello d’Alba, Piacenza, Pinerolo, Roma, Torino Lingotto e Lagrange, Trieste - dal 1° marzo 2017, in un’apposita area individuabile da un espositore e una grafica dedicati, si troveranno buste di semi di ortaggi tradizionali italiani. La gamma comprendere solo sementi certificate biologiche o biodinamiche, prodotte da aziende di piccole dimensioni. Tutte le fasi di produzione, confezionamento e vendita sono regolate da un disciplinare supervisionato dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità. L’azienda sementiera di riferimento è Arcoiris, l’unica in Italia a produrre e commercializzare solo sementi biologiche e biodinamiche. Nella prima fase verranno proposte 40 varietà
“Seminiamo la biodiversità” consegna nuovi strumenti alle piccole aziende in modo che possano vendere autonomamente i propri semi. Inoltre, alcune varietà a rischio di estinzione verranno registrate nei cataloghi pubblici per garantirne la soprav vivenza. Rendere l’iniziativa visibile in un contesto come quello di Eataly rende possibile al pubblico la comprensione dell’importanza dei semi come primo anello della catena alimentare, elemento essenziale per coltivare, raccogliere e mangiare prodotti buoni dal proprio orto, che diventa patrimonio culturale del territorio. Dal punto di vista commerciale, infine, si valorizza la realtà delle piccole aziende sementiere. Il progetto si pone due finalità principali: la diffusione dei semi biologici e tradizionali che continuerà nei punti Eataly e l’individuazione di nuove varietà e la loro registrazione, iter che richiede molto tempo. Per questo il progetto durerà a lungo.
COINVOLGIMENTO A PIÙ LIVELLI
Il passo successivo alla registrazione delle varietà nuove, sarà identificare le aziende agricole disponibili a riprodurre e vendere questi semi. Uno dei punti più coinvolgenti del progetto è l’attività dedicata ai bambini dal titolo “Per fare un piatto… ci vuole un seme”. Durante gli incontri si realizza un mandala di semi, e una crema di ceci che verrà degustata
Credit: Marcello Marengo
IL POTERE CHE DANNO I SEMI
alla fine. Al termine dell’attività i semi utilizzati per il mandala verranno recuperati e consegnati ai bambini. Nel mese di marzo i corsi sono già stati attivati nei punti Eataly di Milano, Torino, Roma, mentre sono previsti il 25 a Bari e il 26 a Genova. Inoltre, ogni mese un prodotto simbolo è valorizzato anche nelle ricette preparate nei ristoranti di Eataly. A marzo è il turno della zuppa con il fagiolo dolico dall’occhio.
Negli anni Settanta il settore sementiero era formato da oltre 7mila aziende. Da lì in poi, attraverso ondate di fusioni e acquisti, il numero è drasticamente diminuito: oggi il mercato dei semi è concentrato nelle mani di pochissime compagnie. Nell’Unione Europea il 75% del mercato delle sementi di mais è controllato dalle prime cinque compagnie del settore (Pioneer, KWS, Bayern-Monsanto, Vilmorin, Syngenta), così come l’86% del mercato della barbabietola da zucchero e il 95% degli ortaggi. Le comunità contadine di tutto il mondo, da 10.000 anni, selezionano e producono sementi e se le scambiano fra loro. Selezionare e produrre semi significa assicurarsi la possibilità di avere un buon raccolto l’anno successivo, cioè significa garantirsi la sovranità alimentare e l’indipendenza economica, oltre a conservare la biodiversità. Per questo secondo Slow Food i semi devono essere considerati un bene comune: perché sono elementi essenziali alla sopravvivenza del pianeta, e mettere la sopravvivenza del pianeta in mano a poche aziende significa dare loro un potere infinito, che supera quello di qualsiasi capo di Stato. È questo lo spirito alla base di “Seminiamo la biodiversità”.
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Tendenze / CONCORSI
Cosa piace alle donne?
Ve lo diciamo noi L’evento francese giunge alla quinta edizione con una nuova categoria, una serie di premi sorprendenti e molti consigli utili per il mercato del verde di COSTANZA DI MATTEO
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i è tenuta nel giorno della Festa della Donna, l’8 di marzo, a Parigi, la premiazione dei prodotti che hanno partecipato al concorso per essere “Scelti dalle donne, per le donne”, e “Scelti dalle donne, per i bambini”. Novità di quest’anno, una nuova categoria: “Scelti dalle donne, per sorprendere gli uomini”. Anche quest’anno la giuria, composta da 61 esperte di garden, deco, DIY e pet, provenienti da diversi settori della filiera e da diversi paesi, ha scelto 38 prodotti meritevoli, fra cui è stato eletto anche lo speciale Gran Premio della Giuria. Come l’anno scorso, ho avuto la possibilità di partecipare personalmente alla giuria come unica delegata italiana. Mi ritrovo nelle parole della presidentessa della Giuria, Valérie Deguen, delegata generale di Unibal, che ha dichiarato: «Per me è molto importante incontrare donne coinvolte e impegnate nel mio stesso settore. Dinamismo, cordialità e professionalità hanno contraddistinto il nostro incontro. Una bella occasione, soprattutto in considerazione del fatto che il mondo in cui lavoriamo è per la maggior parte al maschile: è stato interessante vedere il lato femminile del DIY e del gardening, oltre a essere un’opportunità per toccare con mano le innovazioni del settore». Rispetto alla qualità del concorso, Valérie ha detto: «Combinare femminilità e efficienza è una sfida che i prodotti in gara quest’anno hanno capito chiaramente, prendendo sul serio le esigenze delle donne e mettendo al cuore del mercato strategie di produzione e di marketing adeguate. Le donne desiderano affrontare lavori anche pesanti e complessi, e possono farlo, se hanno gli strumenti giusti a disposizione». Ecco quindi i prodotti premiati.
C’È UN FIORE PER TE
Partiamo dalla categoria “Scelti dalle donne, per sorprendere gli uomini”. Cinque i prodotti meritevoli di ricevere il label: la scaletta multifunzione di Centaure, X power 3, due differenti scarpe da lavoro, una di Bellota Herramientas e una di Rouchette, il terriccio hipster Voodoo di Scotts France, e la serie di Clematis Black Edition di Pépinièrs Travers. A questi ultimi fiori rampicanti, dal fiore molto scuro, e inseriti
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Tendenze / CONCORSI
Il momento finale delle premiazioni dell’8 marzo, a Parigi. I prodotti meritevoli dell’etichetta “Scelto dalle donne” sono stati 38.
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Transabed XL di Lafuma Mobilier è la sdraio 3 in 1, pratica e leggera.
in un packaging molto piacevole, è andato il Gran Premio della Giuria Uomo, nella convinzione che un fiore nero, da collocare nel proprio giardino, potrebbe essere davvero la scelta giusta per sorprenderlo. Simile il ragionamento che ha portato alla premiazione “Scelto dalle donne per i bambini” delle capsule “pronte per l’uso” My Happy Garden di Scott France, molto interessanti per il concetto (capsule pronte per la semina), e per il prezzo. Altri prodotti premiati in questa categoria, una pianta di lamponi senza spine per una raccolta senza piccole dita punzecchiate, di Cerdys, e gli stivali di gomma Bezt Friends di Rouchette, per i colori vivaci e la scelta di riportare sulla gamba gli insetti amici del giardino, oltre al prezzo particolarmente abbordabile. Anche per le signore è state scelta una varietà vegetale che ha favorevolmente colpito la giuria: un gelsomino coi fiori rosa, Jasmin Pink Showers®, di Pépinièrs Travers.
+ Gran Premio della Giuria Uomo, la serie di Clematis nere di Pépinièrs Travers, apprezzate anche per il packaging.
+ Gran Premio della Giuria Bambini per le capsule “pronte per l’uso” My Happy Garden di Scott France, interessanti come concept e come prezzo.
+ Apprezzato per l’inventiva il trapiantatoio Confort Gel® Corona di Bellota Herramientas, dotatao di metro e di un lato tagliente.
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I-Clips di Burger è una pavimentazione in legno per esterni facile da assemblare, adatta anche alle piccole superfici dei balconi: le doghe si attaccano e staccano dalla struttura inferiore con un clic.
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Tendenze / CONCORSI
+ Si adatta a qualunque movimento il rasaerba GT TO 99T 41 SP 3R, di Gardiff, grazie alla ruota anteriore che ruota a 360 º.
+ Da Forest Style, Bac Blakea: un allestimento verticale modulare perfetto per i terrazzi, facile da montare e dal design urbano.
LASCIA CARO, FACCIO IO
Sono state accolte con favore le novità in fatto di utensileria e macchinari che rendono i lavori in giardino più agevoli, e quindi più alla portata delle utenti donna. Premiato il rasaerba GT TO 99T 41 SP 3R, di Gardiff: dotato di un’unica ruota anteriore che ruota a 360º, per adattarsi a qualunque movimento, è dotato di accensione con chiave sul manubrio e di batteria al litio rimovibile. Per allestire il terrazzo, Bac Blakéa di Forest Style: un sistema di casse modulari in legno su struttura di acciaio, dallo stile urbano e raffinato, facile da montare. Anche spostare la mobilia da esterno non sarà più un problema, grazie a Transabed XL di Lafuma Mobilier: una sdraio 3 in 1 che diventa anche poltrona o sedia da tavolo. Leggera, disponibile in diversi colori e completamente sfoderabile. Anche Fiskars porta a casa un premio, grazie alle forbici PX92 M PowerGear™, disegnate appositamente per le mani femminili, ergonomiche ed efficienti. Apprezzato per l’inventiva il trapiantatoio Confort Gel® Corona di Bellota Herramientas, dotato di metro e di un lato tagliente, per raggiungere esattamente la profondità desiderata. Last but not least, un sistema modulare di pavimentazione che ho trovato particolarmente interessante, I-Clips di Burger. Facilissimo da assemblare, con diverse finiture disponibili, adattabile anche alle piccole superfici dei balconi, offre in più la possibilità di attaccare e staccare in un clic le doghe.
L’IDEA IN PIÙ
Anche nel campo delle sementi due idee hanno colpito la giuria: il kit di Kapiteyn, formato da sementi e bulbi di tonalità simile (rosa o lavanda) che attirano le farfalle, e il kit di Nova-Flore, Graines de bouquet, con cui si offre la possibilità di coltivare da sé i fiori per comporre i propri bouquet.
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Tendenze / FIERE
Luce e calore I capisaldi del Natale non si toccano. Ma a Christmasworld li abbiamo visti declinati in modo nuovo. Ecco qualche idea e suggerimento che abbiamo raccolto in fiera di BIANCA BELFIORE
I PAESI VISITATORI PIÙ PRESENTI 1. Germania 2. Italia 3. Paesi Bassi 4. Francia 5. Gran Bretagna 6. Austria 7. Svizzera 8. Belgio 9. Cina 10. Polonia 11. Spagna 12. Russia 13. Stati Uniti
C
ome di consueto a fine gennaio, a Francoforte, si è tenuto Christmasworld. Numeri incoraggianti, con 43.233 visitatori professionali provenienti da 110 Paesi, che segnano un +9,7% rispetto all’anno scorso. Sul fronte degli espositori, sono state 1.070 le aziende, provenienti da 42 Paesi, che hanno deciso di partecipare alla fiera più importante nel settore delle decorazioni stagionali. Novità dell’edizione 2016, la prima edizione di Floradecora, in cui i fiori freschi e le piante come materiale decorativo vengono presentati in un format particolare e differente. «Christmasworld ha superato l’esito della precedente edizione, consolidando il suo ruolo di portabandiera del settore internazionale delle decorazioni stagionali e degli addobbi per le feste. Tutti i parametri della fiera puntano in assoluto verso l’alto, preparando così il terreno alla conclusione di buoni affari per tutti gli attori del mercato», ha dichiarato Cordelia von Gymnich, manager di Messe Frankfurt. Le sue parole trovano conferma nelle impressioni che ho riportato dalla mia visita: l’affluenza, la presenza di visitatori negli stand, tutto conferma come questo sia l’appuntamento per fare gli ordini.
“I bei tempi andati”: abbiamo già visto echi degli anni ’50 e ’60 gli scorsi anni, ma quest’anno il gusto per il vintage sarà particolarmente evidente, anche nello stile delle decorazioni.
Le palle di Natale si ricoprono di motivi naturali, si accostano a piante vive. Tornano quelle in vetro, soffiate a bocca.
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SI RISCOPRE LA QUALITÀ
Nel Trend Show, che quest’anno era collocato nel foyer del padiglione 11.0, i buyer hanno potuto dare uno sguardo d’insieme a ciò che caratterizzerà il prossimo Natale 2017. Il concept ideato dallo studio bora. herke.palmisano è “Delightful Moment”: riflette sugli ultimi cambiamenti sociali per come si traducono nella moda, nell’interior design e in architettura. La ricerca di momenti piacevoli, di calma e di atmosfere intime è il tema guida del Natale 2017. Come si declina? Dal punto di vista dei colori, i toni caldi saranno prevalenti, valorizzati da sfumature nocciola e rosa polvere. Il bianco sarà presente per tutto l’anno, dando leggerezza. Ma più ci avvicineremo alla stagione fredda, più i colori diventeranno scuri: da segnalare, il ritorno (finalmente!) del blu, accanto al più tradizionale rosso, che però assume una sfumatura arancione scuro o la vivacità del rosso fragola. Naturalmente restano il verde, l’oro e l’argento, elementi irrinunciabili di ogni Natale che si rispetti. Con una punta di nero, che non passa mai di moda.
I NUMERI • Visitatori esteri: 25.543 (+8,4%) • Visitatori tedeschi: 17.690 (+11,7%) • Espositori: 1.070
È ora di riscoprire il contenuto del baule della nonna: pizzi, oggetti in filigrana fatti in carta, in metallo, in vetro e soprattutto in legno: oggetti minuti, delicati, che ispirano purezza e dolcezza.
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IDEE PER CRESCERE
Tendenze / FIERE
I
l Salone degli Stili di Vita accoglie un mercato che cambia. Sono stati 85.115 i visitatori professionali (+4,5% sulla scorsa edizione di gennaio) che a gennaio si sono recati a Homi, a Milano, con un aumento significativo dei visitatori dal Sud Italia, e con il 20% di operatori stranieri. Un’edizione che ha messo in evidenza la crescente vocazione internazionale del Salone degli Stili di Vita: sono stati, infatti, circa 17mila i compratori internazionali arrivati da 117 Paesi. Tra questi si segnala il ritorno della Russia, la crescita degli USA, la presenza di Giappone e India e, dall’Europa, di Francia e Spagna. Con 1.500 espositori, di cui il 21% proveniente da 38 Paesi esteri (Spagna, Francia, Germania, India e Corea del Sud i più rappresentati)
la manifestazione segna un’edizione particolarmente positiva che, a tre anni dalla nascita del nuovo format espositivo, si conferma in crescita. Ne abbiamo parlato con Cristian Preiata, direttore di Homi.
A sinistra. Cristian Preiata, direttore di Homi
Com’è andata questa edizione? È stata un’ottima edizione, siamo contenti per quanto riguarda il numero degli espositori, oltre 1500 con un 21% proveniente dall’estero, il che significa che abbiamo lavorato bene per aumentare l’aspetto internazionale. Siamo soddisfatti anche del buon incremento dei visitatori, che sono stati 85mila, in aumento del 4,5%. Ma indipendentemente dai numeri, per me che sono capo progetto, la notizia più importante è che la strada intrapresa è quella corretta. Dopo tre anni e sette edizioni, iniziamo a essere un punto di riferimento per il settore.
Ci riprendiamo il Natale L’ultima edizione di Homi conferma la crescita dell’evento milanese dedicato al lifestyle. Prossimi obiettivi: ampliare Festivity e il settore outdoor
SAVE THE DATE L’appuntamento con la prossima edizione del Salone degli Stili di Vita è a Fiera Milano dal 15 al 18 settembre 2017.
colloquio con CRISTIAN PREIATA di MARTA MEGGIOLARO
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Tendenze / FIERE
Un intero padiglione è stato dedicato a Festivity, che ha aperto due giorni prima di Homi, incontrando il favore di pubblico ed espositori.
I NUMERI • 85.115 i visitatori • 17mila i compratori internazionali • 1.500 espositori
Il vantaggio per i gardenisti a Homi è la contaminazione fra arredo, complementi d’arredo e cura della persona.
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Anche per quanto riguarda Festivity? Festivity in questa edizione è aumentata in termini dimensionali: rispetto all’anno scorso, quando era inserito all’interno del settore Decorazione, quest’anno ha avuto un padiglione dedicato. Proseguiremo così, compattando la rappresentatività dell’offerta per il Natale. Un elemento importante, molto apprezzato da espositori e compratori, i due giorni di preapertura, che hanno permesso di convogliare i big buyer, vista la sovrapposizione con Christmasworld. A questo proposito, come pensate di muovervi in futuro? La posizione in calendario è piuttosto obbligatoria, sia a causa degli eventi di Fiera Milano, sia a causa del calendario internazionale: una sovrapposizione che non vorremmo e che spero nei prossimi anni andrà a risolversi. Il nostro progetto è ricompattare il settore che negli ultimi anni invece si è un po’ perso. Con il marchio Festivity vogliamo riprenderci questo spazio. Le aziende italiane sono molto importanti in questo settore, e il nostro investimento per riportarle a Homi è altrettanto importante, dal punto di vista dello spazio fieristico e della pubblicità. Ad ogni modo, la sovrapposizione non ci piace e spero che nei prossimi anni andrà a risolversi. Non vogliamo sostituirci a Christmasworld, ma essere complementa-
ri, perché possiamo lavorare su un bacino di rappresentazione diverso. Homi vuole una contaminazione di prodotto fra i dieci satelliti che sono emersi come punti imprescindibili dall’andamento del mercato, per esempio le profumazioni. Direi che la possibilità di Homi è offrire un target trasversale. E per quanto riguarda la parte dedicata al verde? Ci saranno sviluppi? C’è il progetto di ampliare la parte garden e outdoor, sviluppando soprattutto tutto ciò che riguarda il settore dell’architettura del paesaggio e dell’arredo outdoor. Stiamo lavorando in questa direzione con una prospettiva che punta a creare una precisa identità. Penso che per i gardenisti il format di Homi, che permette di avere all’interno di una manifestazione arredo, complementi d’arredo e cura della persona, a Milano, che è tornata in questi ultimi due anni ad avere un ruolo centrale, rappresenti un’opportunità di business molto importante.
Quali sono in sintesi le informazioni che un operatore del settore ha potuto ricavare da questa edizione? Homi ha messo al centro le nuove abitudini di consumo e grazie alla ricerca svolta da WGSN, Società leader internazionale in ricerche e analisi di mercato, ha tratteggiato il profilo di un consumatore più consapevole, che non cerca prodotti da possedere, ma vuole identificarsi con ciò che sceglie. Il lifestyle diventa, dunque, un mood in cui il consumatore afferma sè stesso. Per catturare la sua attenzione gli accessori sono ispirati oggi a nuovi valori, come la trasparenza dei processi produttivi o la possibilità di essere riciclati, senza rinunciare ad essere pratici e “smart”. Di conseguenza anche il punto vendita si trasforma: non più solo negozio ma un’esperienza, un momento di intrattenimento, un’occasione di incontro. Tutti questi cambiamenti costituiscono una sfida per gli operatori, a cui HOMI punta a offrire una piattaforma sempre più completa e informata.
ANTEPRIMA
2017 PER I PROFESSIONISTI DEL GIARDINO
Bioflor è un’azienda specializzata nella produzione di terricci speciali per gli hobbisti del verde e i professionisti della produzione. Questa pagina è solo un’anteprima della campagna promozionale 2017 che troverà spazio sulle pagine di GreenUp. Dal prossimo numero vi aspetta IL RACCONTO
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Mercati / PIANTE E FIORI
Esportazioni olandesi, +9%
Buona l’evoluzione delle vendite in Europa. Il modo di gestire la produzione e il commercio negli ultimi dieci anni è molto cambiato, ma si delineano nuove strade e il mercato riprende di PAOLA LAURICELLA ricercatrice ISMEA
zioni olandesi, secondo l'organizzazione degli esportatori olandesi (VGB e Floridata), è stato di 1 miliardo di euro, ben il 9% di aumento su base annua. È la prima volta che il fatturato dei Paesi Bassi raggiunge e supera il miliardo di euro nelle esportazioni dei primi due mesi: questo è dovuto all'ottima evoluzione registrata in Francia per le vendite al dettaglio, per il buon lavoro fatto dai grossisti olandesi, ma anche per quelle via internet, sempre in questo paese, che risultano in espansione.
AUMENTA LO SPAZIO DELLA GDO
O
ttime le vendite sui mercati europei secondo gli esportatori olandesi, sia nel nord Europa sia verso le destinazioni dell'est come la Polonia e la Romania. Tra i principali paesi, la Francia ha persino superato la Gran Bretagna negli acquisti dai Paesi Bassi; infatti nel mese di febbraio ha registrato un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre il valore complessivo delle esporta-
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I buoni risultati di questo primo bimestre vanno attribuiti soprattutto all’incremento dei prezzi dei fiori che è stato più elevato della variazione dei volumi: complessivamente il fatturato dei fiori nel primo bimestre è stato di 702 milioni di euro (+11%) e quello delle piante, pari a 319 milioni di euro, è aumentato del 4%. Uno studio realizzato dal “Bureau Sierteelt” in dieci paesi europei (Belgio, Danimarca, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna e Svizzera) indica che negli anni tra il 2014 e 2016 la crescita degli acquisti di fiori e piante è stata molto modesta e in nessun paese ha ragCONSIGLIA giunto i livelli del 2008-2009. Questo è dovuto naturalmente alla Sempre più utile, considerando recessione, ma anche ad uno svii cambiamenti del mercato, luppo delle vendite tramite i superpensare e proporre ai propri mercati. La domanda presso la clienti delle “occasioni di GDO (grande distribuzione consumo”, sfruttando le organizzata) è in costante auricorrenze del calendario e mento in tutti i paesi e in diversi creandone altre ad hoc per il casi il valore delle vendite per i reproprio punto vendita. gali è sotto pressione, nonostante
la destinazione “regalo” costituisca una piccola parte degli acquisti totali. Molto è cambiato negli ultimi dieci anni, le aziende e i grossi distributori sono stati costretti a investire nell’innovazione tecnologica e a inventarsi nuovi prodotti, a portare “fuori” alcune fasi produttive (dall’inglese “outsourcing”), a sviluppare il canale di vendita via web. Molte grosse società sono state acquisite nel corso di un fallimento o cedute a pezzi (Zurel, Baardse flowers, Blumex, Movrie, Ciccolella, Florimex, Wesseling), ma fortunatamente la maggior parte dei dipendenti ha ritrovato un collocamento nel settore.
INVESTIRE NEL VALORE AGGIUNTO
Nei Paesi Bassi il comparto è in buona salute e questo è dovuto al grosso supporto nella ricerca pubblica e agli investimenti per la logistica che sono stati sperimentati, di cui alcuni con successo. Qual è la tendenza per il futuro? Difficile dirlo, perché mancano statistiche e informazioni a vari livelli della filiera, e anche i privati non sono disposti a pagare per i rapporti realizzati da istituti e società di ricerca. Sicuramente bisogna investire in prodotti a maggior valor aggiunto, e le aziende devono associarsi per abbassare alcuni costi,
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soprattutto per la logistica. Un esempio di come creare “occasioni di consumo” viene da una azienda irlandese che produce lo “sharmrock”: un Trifolium Repens, che ha ampliato notevolmente la sua fama di pianta simbolo della festa irlandese di San Patrizio, diffusa ora in buona parte del mondo. In tale giorno la ricorrenza e quindi la pianta è divenuta simbolo della fortuna e grazie allo slogan “vestiti o regala qualcosa di verde”, viene stimolata la vendita in tutto il mondo. La caratteristica decisiva del prodotto più esportato da questa azienda è la possibilità di essere indossato. Le piantine vengono coltivate con un tipo di idrogel costituito da polimeri che rende possibile esportare in tutto il mondo, in quanto la durata della pianta così va dagli otto ai 10 giorni.
ESPORTAZIONI OLANDESI IN AUMENTO
Il valore complessivo per i primi due mesi dell’anno, secondo l’organizzazione degli esportatori olandesi (VGB e Floridata), è stato di 1 miliardo di euro, il 9% di aumento su base annua. È la prima volta che il fatturato dei Paesi Bassi raggiunge e supera il miliardo di euro nelle esportazioni del primo bimestre.
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Mercati / REPORT
Il garden alla prova
dei fatti Com’è andato il 2016? Un’analisi approfondita dei dati, divisa secondo i reparti del garden. Ma attenzione: il fattore più importante è quello umano di NICOLÒ PENSA
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Mercati / REPORT
I
l 2016 era considerato, dopo le annate precedenti, come il momento della crescita: voci dei media su una possibile ripresa economica, una certa stabilità, anche se non propriamente decisa, uno stop alla contrazione di quella che si va ancora chiamando “crisi” avevano ben deposto a favore di un risultato certamente più incoraggiante, il primo dopo una lunga attesa. E in effetti un certo movimento si è apprezzato; ma non come ci si sarebbe aspettato, perché in questa situazione chi ha giocato da “libero” è stato il cliente, il consumatore finale. È lui che, avendo mutato atteggiamento nei confronti degli acquisti, ha inciso anche pesantemente sul risultato del canale garden center. Cosa è accaduto?
SONO, QUINDI COMPRO
Dal lontano (ma non troppo) 2008, quando si è innestata la globalizzazione negativa, relativa all’economia e a quanto accaduto negli anni successivi, il consumatore ha preso consapevolezza che “comprare” non era solo un delirio consumistico. Questo atteggiamento poteva andar bene nel momento in cui “si era tutti ricchi”, ma quando si arriva a toccare con mano la cruda realtà, che il denaro non è eterno e che tutto può crollare, occorre agire diversamente. Come? Il cambio di criterio non è stato fatto con consapevolezza e discernimento (almeno nella stragrande maggioranza dei casi) ma secondo sensazioni, osservando i comportamenti di altri. Alla fine questa è la sintesi: si è passati dal compro quindi sono a sono quindi compro. Un cambiamento epocale: per la prima volta è il consumatore che decide se, dove e quando, ma soprattutto quanto denaro spenderà per i suoi acquisti. Nessuno era preparato tale cambiamento, neppure la GDS e parzialmente la GDO, infatti anche in questo canale distributivo c’è stata una contrazione, che si
10%
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8%
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Ago Sett
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è prolungata per tutto il 2016 e che è sfociata in ogni tentativo di recuperare il terreno perduto. Il garden e le attività assimilabili hanno subito i risvolti di questa situazione, aggravati da un andamento climatico primaverile tutt’altro che soddisfacente. Quindi sono i clienti che decidono se acquistare o meno, e pertanto se venire al garden o meno; il clima diventa l’alibi per non muoversi, e se il cliente visita il garden valuta se il prodotto gli serve o no; se serve per qualunque scopo, valuta la possibilità di acquistarlo, riservandosi eventualmente di attendere e valutare se altri lo vendono a meno, viceversa “fa un giro” e magari se ne va senza spendere un soldo. Ecco lo scenario che ha delineato il 2016 e che ha penalizzato il risultato di canale.
ANNO 2016, UNA SINTESI
Un trimestre (marzo – aprile – maggio) contraddistinto dal segno meno: -1,66%, -4,37%, - 6,29%, è stato il periodo che più ha inciso sull’andamento. Un trimestre estivo, con l’eccezione di giugno che ha totalizzato un pari, che sebbene con risultati postivi, dato il basso peso che ha sull’andamento annuale, non è riuscito a compensare completamente, per giungere a un autunno dove a parte il mese di ottobre con un + 6% circa tutti gli altri mesi sono risultati negativi, compreso dicembre ma soprattutto novembre. Quindi traffico in aumento ma con un indice di conversione basso e una battuta in contrazione hanno pesato non poco. Ciò fa pensare e occorre lavorare da subito per recuperare il terreno perduto. Certo c’è la spaccatura tra il garden di attrazione o di grande superficie, e quello più piccolo: il primo tiene in virtù di assortimenti, occasioni d’acquisto, opportunità più ampie, mentre gli altri annaspano (non tutti, fortunatamente), nel tentativo di non soccombere. Oggi chi offre assortimenti interessanti a buon prezzo (attenzione, non abbiamo detto prezzi bassi), è vincente ed è questa la sfida: il mercato cambia e va assecondato se non preceduto. Se dovessimo delineare le parole chiave che hanno contraddistinto l’anno passato esse sono: • Incertezza • Necessità • Superfluo • Valore percepito • Clima • Indispensabile • Offerta sovradimensionata • Da consumismo a consumo ponderato Ma stante la situazione descritta, come si sono comportati i diversi settori merceologici?
SERRA CALDA PIANTE VERDI
Andamento altalenante, ma rispetto agli anni scorsi è andata meglio: infatti chiude l’anno con un +2,4% circa, penalizzato dai mesi di aprile e dicembre. In tutti gli altri mesi un andamento positivo. Una sorpresa per il settore non solo nazionale (Germania per prima) che mostra una tenuta nonostante tutto e nonostante la scusa del clima. Che dire, ritorno alle origini? Forse in momenti di incertezza e sfiducia il mercato cerca rifugio in ciò che conosce e sa come gestire. Una pianta da appartamento verde è ben nota, e diviene quasi indispensabile per meglio vivere tra le quattro mura domestiche. La ripresa di concetti come “le piante purificano, depurano l’aria”, e così via, mostra la voglia di crearsi un mondo migliore, personalizzato, dove le piante hanno il giusto ruolo.
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Ott Nov Dic
COME AGIRE
Qui non si tratta di margini e volumi, ma di suggerimenti. Chi offre idee che sfruttano il concetto di benessere con le piante, o sistemi che integrano gli arredi con il verde indoor, sta seguendo la strategia vincente, come provano sia le fiere 2016, sia l’evento di apertura del canale del 2017, ovvero The Garden Retail Experience, in Olanda: piante ovunque, ma non banalizzate, bensì pensate e targettizzate, a misura di clientela. La personalizzazione del prodotto diviene la strada per passare dalle tasche del consumatore.
SERRA CALDA, PIANTE FIORITE
Andamento simile alla categoria precedente, anche se aprile, novembre e dicembre hanno penalizzato un risultato iniziato positivamente e che chiude l’anno 2016 con un +3,30%. Continua ad essere una merceologia ricercata, anche se limitata nell’assortimento, inteso come scelta effettuata spontaneamente dal consumatore: in testa Phalenopsis, a seguire Begonia, Kalanchoe e Saintpaulia, new entry l’Anthurium, per il resto, briciole. Si compra ciò che emoziona, che riempie uno spazio, che a livello ottico appaia come adeguata per il prezzo pagato. E il resto? Fa parte del contorno.
60% 50% 40% 30% 20% 10%
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Ago Sett
-5,7%-7,7% Ott Nov Dic
COME AGIRE
Il settore ha tenuto, ma occorre motivare di più la clientela perché approcci meglio questa merceologia. Come? Il canale garden deve darsi da fare per emozionare, per stimolare, per creare nuove opportunità; di bancali in fila ordinati e pieni di piante, il consumatore ne ha abbastanza, vuole trovare ispirazione.
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Mercati / REPORT
60% 50%
SERRA FREDDA
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-5,2%-5,9%
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Ago Sett
-17,2% Ott Nov Dic
COME AGIRE
Qui il clima la fa da padrone. Adeguamenti strutturali a parte, da considerare quali investimenti eventuali, c’è anche da migliorare nella costanza di presentazione degli assortimenti, nella gestione degli spazi impegnati, nel fornire più idee e suggerimenti: pertanto tanta, tanta comunicazione.
VIVAIO
71% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% -40% -50%
Il settore più colpito (e in questo caso non è un alibi) dall’andamento climatico primaverile. I mesi positivi hanno mostrato poca crescita, oppure, se l’incremento è stato consistente, si era in un periodo dove l’incidenza dei volumi di vendita generati era esigua. I periodi negativi sono stati per contro quelli più importanti: primavera e autunno. A poco sono valse azioni di forzatura sulle vendite, come le promozioni; è mancata proprio la voglia di acquistare. Quindi contrazione dei volumi di fatturato: certo l’orto è in continua crescita, ma quante piantine dovremmo vendere per compensare il fatturato perso, dato il piccolo prezzo a cui vengono vendute? Tutto questo porta ad un -0,76% sull’anno, un pari ad essere positivi su un settore che pesa dal 18 al 27% nella composizione del fatturato. Un brutto risultato che ha trainato come vedremo anche altri settori collegati.
38,1%
36%
9%
1,4%
2%
-0,7% -7,2% -9,7% -9,1%
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lu
3,4% -6,6%
Ago Sett
Ott Nov Dic
Una sorpresa se valutato nei singoli trimestri, un debole risultato in tenuta se consideriamo l’anno per intero: +1,84% a progressivo, ma con trimestri come quello autunnale decisamente al rialzo. Clienti poco invogliati dal clima e proposte banali e statiche da parte dei garden center hanno fatto sì che la primavera fosse decisamente negativa. L’estate si sa, vale poco come peso perché i clienti non ci sono fisicamente e quei pochi rimasti certamente non aiutano a recuperare. Infine l’autunno, dove a sorpresa ottobre ma anche novembre sono risultati decisamente interessanti.
COME AGIRE
Basta banalità! Lo si sta dicendo da tempo a da più parti: la pianta colpisce se insolita e coloratissima, ed è l’ambientazione che crea differenza, basta vivai allineati e gestiti come produzione, ma esposti con la stessa cura di altri settori merceologici da interno, con la stessa enfasi ambientativa e suggestiva che investiamo in altre merceologie. Solo così potremo sostenere il fatturato generato da questo settore.
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40% 30%
SEMENTI E BULBI
Chiude l’anno con un -4% circa segno del cambiamento dei tempi. Oltre al clima, ci sono nuovi concorrenti: • Per i semi da orto, le piantine vendute nelle stagionali • Per il seme da prato, oltre al prato a rotoli, conveniente su piccole superfici rispetto ad una semina ed al risultato, anche il prato artificiale che ormai si offre a diversi livelli di spesa e gamma e che sta prendendo piede liberando il consumatore dalle incombenze del prato vero, dandogli più tempo libero. • Per i bulbi, i garden ci credono poco e quindi non investono adeguatamente, mentre questa potrebbe essere la salvezza.
20% 10% 0% -10% -20% -30% Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lu
Ago Sett
Ott Nov Dic
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lu
Ago Sett
Ott Nov Dic
COME AGIRE
Comunicare, targettizzate, esporre con coinvolgimento, basta vendite perché il consumatore forse sa o cerca, ma vendite attive, presentazione del prodotto al cliente nelle fasi stagionali: “perché, come, che risultati”. È una merceologia che permette di creare complementarietà quindi animo, e rimbocchiamoci le maniche.
UTENSILERIA E IRRIGAZIONE
Continua la caduta e chiude il 2016 con un – 11,45%. In un mercato in cui il consumatore decide cosa gli conviene acquistare o meno, l’assortimento di oggi è vecchio, non soddisfa le esigenze di clienti nuovi e che cercano altro. L’irrigazione poi, paga il fatto che negli ultimi anni le estati umide e fresche hanno illuso il cliente che le piante avessero meno necessità irrigua; dall’altra parte i nuovi ibridi maggiormente resistenti alla siccità (piante fiorite in testa) confermano tale illusione, per cui il segmento irrigazione è ai minimi storici in tutti i garden center e nella GDS. L’attrezzatura richiede invece una diversa presentazione: non più giardinaggio = fatica, ma giardinaggio = leggerezza, qualcosa che dà gioia, non sudore. E se osserviamo ciò che oggi stiamo offrendo, ci accorgiamo di quanto si sia lontani da tale risultato. Naturalmente con i dovuti distinguo in funzione di: mercato in cui si opera, competitor presenti, immagine del punto vendita.
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COME AGIRE
Smaltire le giacenze e pensare al settore con rinnovato entusiasmo, puntando alla personalizzazione degli assortimenti in funzione del mercato in cui si opera e dell’utenza (città, edilizia verticale, campagna, edilizia estensiva, e così via), ambientazione propositiva (fatta bene, non a casaccio), coinvolgimento del cliente sul perché di talune lavorazioni e offerta degli attrezzi necessari e indispensabili.
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Mercati / REPORT
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CURATIVI E NUTRITIVI
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Smaltire le giacenze e pensare al settore con rinnovato entusiasmo, puntando alla personalizzazione degli assortimenti in funzione del mercato in cui si opera e dell’utenza (città, edilizia verticale, campagna, edilizia estensiva, e così via), ambientazione propositiva (fatta bene, non a casaccio), coinvolgimento del cliente sul perché di talune lavorazioni e offerta degli attrezzi necessari e indispensabili.
COME AGIRE
Servizio, consulenza, coinvolgimento sono le parole chiave da portare avanti, come d’altro canto il “naturale” che permetterebbe al garden di occupare una nicchia di mercato. Questo non compenserà della perdita di fatturato subita, ma nel tempo potrà ricostruire il fatturato su valori diversi.
ARTICOLI IN LEGNO ED ARREDI PER GIARDINO
Un debole +3,6% circa, determinato dal calo dei giardini da realizzare e dal reimpiego di prodotti già in possesso del consumatore piuttosto che nuovi acquisti. Il mobile da giardino tiene se di prezzo adeguato, altrimenti viene snobbato.
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COME AGIRE
Rivedere gli assortimenti e gli spazi impegnati, lavorare sui suggerimenti da fornire alla clientela, investire di più sulla comunicazione riguardo l’uso e l’impiego dei vari materiali. Per contrastare il web, offrire prodotti non assemblati allo stesso prezzo che in web shop o circa, e invece arricchire di servizi i prodotti assemblati, per spuntare un maggior prezzo di vendita.
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VASERIA ESTERNO
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, data la minore vendita di piante da esterno e balcone della primavera, la vaseria ha tenuto. Debole risultato a marzo, ma poi ha tenuto per tutto l’arco dell’anno arrivando a chiudere con un +8% circa. Eccellente risultato ottenuto grazie agli snellimenti degli assortimenti. Oggi spazi adeguati e proposte interessanti hanno riacceso l’l’interesse, anche perché molti vasi sono oggetti di vero arredo più che semplici contenitori.
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COME AGIRE
Anche in questo caso targettizzate. Create corner a tema per il cliente perché possa apprezzare il prodotto in un contesto realistico e non solo come vaso.
ARTICOLI DECORATIVI PER LA CASA
Con un +11,7% circa è tra settori più performanti. Certo si è ripulito bene l’assortimento dagli strascichi di magazzini passati. Con solo settembre in negativo (anche perché molti garden stavano allestendo il Natale e quindi avevano sia spazi che assortimenti non adeguati), l’anno si chiude felicemente. Cosa vuol dire? Che il garden deve aumentare il decor? Assolutamente no, semmai razionalizzarlo. Distinguiamo tra decor generico e quello natalizio. Il primo con le logiche attuali di assortimenti ben strutturati, di collezioni ben pensate, può continuare ad essere un elemento attrattivo e di complementarizzazione di piante e fiori. Quello natalizio? Non è più per tutti. Il Natale che ha funzionato è quello che ha avuto investimenti in vetrinistica ed esposizioni coinvolgenti che hanno creato emozione a suggestione. Gli altri, quelli meno scenografici e più commerciali, sono quelli che più hanno sofferto. Il motivo? Per prodotti belli ma banali il consumatore sa dove andare ad acquistarli in posti più convenienti o più comodi.
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COME AGIRE
Quindi è il piccolo – medio garden che deve ridefinire la sua proposta. O investe più di quanto non abbia fatto sino ad ora nel coinvolgere il cliente, oppure rivede il suo assortimento tipico della ricorrenza e quindi anche il risultato economico di novembre e dicembre.
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Mercati / REPORT
ARTIFICIALE E SECCO
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Siamo sul +4,4%: un buon risultato penalizzato da aprile, agosto e settembre, altrimenti si poteva conseguire un valore superiore. È un settore che chiede di essere trattato con la dignità che gli spetta: non fiori finti bensì esperienza di arredo e ambientazione. Va bene, c’è il fiore cimiteriale; quello segue la sua strada e va gestito e selezionato con questo obiettivo. Per quanto riguarda tutto il resto, o gli diamo la dignità di sostituto delle piante, altrimenti conviene ridurlo sin da subito.
COME AGIRE
Emozione, ambientazione, coinvolgimento, attrazione, immedesimazione: questi sono i concetti da sviluppare in questo settore, perché divenga la fioreria alternativa al fiore reciso.
VASERIA INTERNA
Andamento negativo, con un -3,44%, determinato più dalle minori vendite di piante che da altro. Solo sei mesi positivi, ma di quelli che pesano meno sull’anno, e sei mesi negativi, quelli maggiormente incidenti. Qui rientra il diverso comportamento di acquisto della clientela: mi serve o non mi serve? La complementarietà con le piante c’è, solo se il prezzo è adeguato ed interessante. Altrimenti, di vasi, a casa, tutti ne abbiamo.
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COME AGIRE
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Collezione spinta, ambientazione con piante e fiori, i prodotti economici a scaffale o in promo pallet, ma tutti gli altri vanno valorizzati; questa la strada.
CONCLUSIONE
Anno difficile da leggere e interpretare, ma che mette bene in risalto cosa fare perché il 2017 sia diverso. “Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte” (Karl Popper).
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PLANTA s.s.agr. • Via Brennero 45 • 39042 Bressanone / Brixen (BZ) • Tel. 0472/830000 - Fax 0472/837691 www.planta.it - info@planta.it • Per ordini: order@planta.it • Fax 0472/605101
Mercati / PROMOZIONE
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a oltre 71mila fan su Facebook e raggiunge all’incirca 300 milioni di contatti grazie alle sue promozioni, aggiudicandosi il primato per la più grande e potente community nel campo dei fiori e delle piante. Video virali, pubblicità-guerriglia per la Festa della Mamma, eventi trendy, video sul fai-da-te e tanto altro: l’iniziativa sta rapidamente collezionando fan e follower. Perché alla fine ci sono mille buone ragioni per regalare al proprio amato o a sé stessi un po’ di piacere con i fiori e le piante. Fanno semplicemente parte della vita, ed è ora di riportarli in primo piano nella coscienza delle persone. Questo è ciò che l’iniziativa Flowers – 1000 Good Reason si propone. Progettata da Landgard, nota azienda tedesca di promozione e vendita di piante e fiori, nasce per motivare le persone a guardare con entusiasmo fiori e piante, offrendo sempre nuovi emozionanti incentivi all’acquisto.
PIÙ PERSONE RAGGIUNGI, PIÙ È FACILE
La Sanseveria è stata al centro di una campagna a lei dedicata, come pianta da interno del mese di gennaio.
SVILUPPO DEL +5%
Una crescita notevole, soprattutto rispetto al periodo 2014-2015, per la cooperativa di produttori di Landgard. Bene anche la divisione Fiori & Piante, che segna un +4%. Ma la crescita più forte è stata nel commercio organizzato, che raggiunge l’8%. Gli aderenti a Landgard provenienti dal retail specializzato sono il 2% in più. Insomma, sviluppo positivo, grazie alle collaborazioni strategiche, alla centralizzazione del core business, all’internazionalizzazione sia degli aderenti che dei consumatori, grazie a un significativo numero di novità e di concept.
Scopo ultimo dichiarato, naturalmente, incrementare lo scambio di fiori e piante nella green industry, e convincere tutti della necessità di vecchie e nuove modalità di promozione. Più supporter hai, più il tuo messaggio si diffonderà con successo: fiori e piante devono diventare sempre di più parte della nostra vita. Da non sottovalutare il potenziale che l’iniziativa offre al retail specializzato: il materiale pubblicitario, il nuovo webshop, e la ricerca di continui stimoli comunicativi, questo è ciò che occorre al mercato, ai produttori e al retail, per dare nuovo impulso ai consumi. Recentemente a tutta l’attività online si è affiancata la pubblicazione di un magazine dedicato alla creatività, “Ideen to GO”, sviluppato con una casa editrice specializzata. Il tema della terza uscita è stato San Valentino, che si è focalizzato su idee per la casa e consigli per la cura delle piante stagionali. Perfetto per fioristi e garden center che vogliono sviluppare la fidelizzazione del cliente e sfruttare le possibilità del cross selling.
Mille buone ragioni
Raggiungere il cuore delle persone con il messaggio giusto, per stimolare gli acquisti. È la logica sottesa al mercato, anche – soprattutto! – se si parla di fiori e piante di COSTANZA DI MATTEO
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INDISPENSABILI, LE FOTO FATTE BENE
Landgard si sta muovendo a grandi passi verso la digitalizzazione. Oltre al nuovo webshop, ha presentato durante IPM Essen un nuovo servizio per consumatori, produttori e agenzie. Sul sito www.landgard-pictures. com, dove si trova una selezione di più di 60mila immagini di alta qualità e in alta risoluzione, che peraltro è in continua espansione. Le foto giocano un ruolo centrale nella presentazione dei prodotti, sia online sia offline. Il valore dei propri siti internet viene accresciuto notevolmente dalla qualità del materiale visivo. E anche nel campo della presentazione del prodotto nel punto vendita, nel pubblicizzare i complementi e nel proprio webshop, sui pannelli e sui poster, avere foto professionali è indispensabile. Il database di Landgard permette di acquistare i diritti per la foto scegliendo il tipo di uso e il tipo di risoluzione, ed è molto meno costoso di altri database. Inoltre sullo stesso database, durante le campagne promozionali di Landgard, sarà possibile scaricare gratuitamente il materiale per i sales concept pensati dall’azienda, oltre alle etichette bianche che è possibile completare a seconda delle necessità.
® Diamo il benvenuto alla primavera con il
Ranuncolo Riviera esclusivo di Florensis • • • • • • • •
Geneticamente compatto Accestimento esuberante Uniforme ed omogeneo in produzione Normalmente non ha bisogno di PGR La migliore serie sul mercato La gamma di colori più ampia 10 colori separati 3 miscugli
Red Impr.
Florensis Italia T: +39 2 963 20 342 F: +39 2 967 21 807 E: italia@florensis.com
Eataliano è un altro concept sviluppato da Landgard, che coniuga la vendita di aromatiche con la suggestione dei sapori della cucina italiana.
Floragard Floradur® Aquaflora per il rinverdimento urbano Garantisce spettacolari fioriture nelle fioriere sospese e a cassetta nelle aree urbane
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esti sospesi alle lanterne, cassette fiorite nella zona pedonale – molti comuni in primavera e in estate abbelliscono i loro centri storici con piante fiorite. Per fare in modo che le spese di personale per la cura delle piante siano minime, lo specialista di terricci e fertilizzanti Floragard offre al settore del giardinaggio pubblico il substrato di coltivazione Aquaflora. Il prodotto contiene un fertilizzante a lunga durata come anche un granulato per l’immagazzinamento d’acqua ed è disponibile in quattro ricette diverse in base al campo di applicazione e al tempo di coltivazione. E’ reperibile nel commercio specializzato e nella vendita diretta.
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razie alle proprietà fisiche e chimiche i quattro substrati Aquaflora sono adattati al tipo di invaso eseguito dai giardinieri comunali. Il substrato di base Aquaflora 0 contiene un fertilizzante iniziale solubile in acqua. Aquaflora 4 e 6 sono
cosiddetti substrati ad approvvigionamento parziale e completo, che oltre alla fertilizzazione iniziale contengono anche un fertilizzante rivestito a lunga durata in un rapporto di quattro o sei chilogrammi per metro cubo. Questo copre in gran parte il fabbisogno di sostanze nutritive delle piante. Con Aquaflora 4 una postfertilizzazione liquida in base al tipo di pianta e alle condizioni meteorologiche è necessaria solo a partire da luglio. Con Aquaflora 6 è necessaria un’ulteriore post-fertilizzazione liquida a partire da agosto. Con Floradur® Plant Aquaflora Bio offre Floragard un substrato nuovo per il giardinaggio ecologico.
Floragard Floradur® Substrato per giardinieri
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loragard Floradur® Gärtnererde è una miscela stabilita specialmente dei professionisti del giardinaggio. Il terriccio pronto per l’uso è adatto all’invaso e rinvaso di piante da interno, da balcone e fioriere, cosi come piante aromatiche e ortaggi in vasi, balconette, vaschette, fioriere o cassette da balcone. Floragard Floradur® Substrato per giardinieri ha una elevata capacità di trattenere l‘acqua, è facile di inumidire e favorisce grazie alla sua struttura sciolta e stabile la formazione delle radici.
Il deposito del concime a lenta cessione fornisce le piante a lunga durata con le principali sostanze nutritive e i microelementi essenziali.
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minerali argillosi preziosi trattengono l’acqua ed elementi nutritivi per rifornirle alle radici secondo le necessità. Il presupposto ideale per una crescita sana e fioriture rigogliose sul davanzale, balcone e terrazza. Nel caso di ricette divergenti di questa descrizione si prega di seguire le istruzioni stampati sul sacco.
Mercati / NOVITÀ
Stop a scarafaggi e formiche!
Dall’esperienza di Newpharm®, azienda storicamente dedicata al segmento professionale, nuove linee da proporre ai consumatori finali. Stessa efficacia, con un approccio più semplice
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urante tutto l'anno abbiamo a che fare con formiche e scarafaggi, ma con l'avvento della bella stagione ancora di più. Ci troviamo a combattere contro questi fastidiosi insetti che amano intrufolarsi nella nostra casa in cerca di cibo e condizioni favorevoli in cui soggiornare. Da Newpharm® una linea di prodotti altamente specializzati per combattere le infestazioni: l’esperienza professionale diventa disponibile in un prodotto per consumatori finali.
SICUREZZA ED EFFICACIA
La linea Bra-Newsan® comprende prodotti particolarmente versatili che detergono e disinfettano a fondo con effetto sgrassante eliminando rapidamente virus, funghi e batteri, in tutta sicurezza per una perfetta prevenzione da formiche e scarafaggi. Se invece l’ambiente domestico è già stato colonizzato, bisogna procedere alla disinfestazione affidandosi a degli insetticidi mirati, come la polvere pronto uso Recidal® Sil (anche in formulazione spray PER MAGGIORI INFORMAZIONI Recidal ® Sil Aerosol, senza clorof luorocarburi). È possibile contattare i tecnici commerciali L'azione è immediata, non Newpharm al numero 049 9302876. lascia odore e non macchia. Visitate il sito: www.newpharmgarden.it Questi prodotti sono com-
pletamente naturali e possono essere utilizzati in presenza di bambini o animali in casa. Scarafaggi Gel è un’esca per tutti i tipi di scarafaggi. Il suo effetto insorge qualche ora dopo l’ingestione. I punti esca disposti nelle zone di passaggio delle blatte diventano dei veri e propri dispensatori di principio attivo. Il trattamento non richiede particolari preparativi, pertanto le normali attività lavorative possono proseguire durante l’applicazione e dopo il trattamento.
SOLUZIONI DURATURE ED ECOLOGICHE
Newpharm® propone nel suo catalogo due prodotti specifici per le infestazioni da formiche. La linea Formirex, altamente specifica nelle due formulazioni Esca o Granuli è una soluzione più duratura perché riesce ad eliminare l’intera colonia: l’insetto è attratto dall’esca, e ritorna nella colonia portando con sé il prodotto e diffondendolo tra gli altri elementi. Le esche si possono collocare con facilità, per la protezione dell’ambiente domestico in quei punti della casa o del giardino dove gli insetti striscianti si annidano più frequentemente. Sono la soluzione ideale se si ha animali domestici o bambini in casa: la sicurezza è massima e l'applicazione localizzata, infatti non c'è dispersione di principi attivi insetticidi nell’ambiente. L'utilizzo di queste sostanze, a basso impatto ambientale, permette di difendervi dagli insetti in casa e, contemporaneamente, di rispettare l'ambiente.
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Mercati / AZIENDE
Da Verdemax il prodotto pensato per scoprire il piacere di coltivare fin da piccoli. Che potrebbe funzionare anche come occasione di fidelizzazione
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i chiama Ortobimbo il nuovo prodotto per giardinieri in erba pensato dalla nota azienda Scopri italiana di prodotti per il Ortobimbo e gli altri giardinaggio. Adatto per bambini in età scolare, ORTOBIMprodotti per bambini su BO è l’orticello personale che insegna i www.verdemax.it valori della natura e regala l’emozione di veder crescere sotto i propri occhi nuove pianticelle in modo sano e creativo.
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Il Kit è pensato per bambini dai cinque ai dieci anni, e li guida nella scoperta della natura in tutta la sua bellezza e semplicità.
Il Kit è pensato per i più piccoli, dai cinque ai dieci anni, per guidarli nella scoperta della natura in tutta la sua bellezza e semplicità. Contiene il necessario per seminare e fare crescere in maniera divertente diversi tipi di piante. All’interno si trovano paletta, vasetti, guanti e pastiglie di cocco: l’essenziale per una semina perfetta, all’altezza di un vero professionista. Seguendo le istruzioni della colorata ortoguida presente nella confezione, scritte in modo semplice e chiaro, fare l’orto sarà un gioco da ragazzi. La selezione di semi per zucca, piselli e fagioli forniti all’interno del kit germoglieranno svelando tutta la magia del verde.
CONSIGLIA La presentazione del kit Ortobimbo, con un’offerta dedicata, potrebbe essere l’occasione per invitare le famiglie a un pomeriggio nel garden per l’acquisto dell’occorrente per l’orto domestico.
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All’interno di Ortobimbo, paletta, vasetti, guanti e pastiglie di cocco, oltre naturalmente ai semi di zucca, piselli e fagioli.
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Coreopsis rosea Twinklebells® è una nuova serie di Coreopsis che riempie di fiori i vasi e i giardini. Rosa, rosso e magenta sono i colori dell’estate. 30 cm di pianta piena di fiori. Il colpo d’occhio nel tuo negozio e un rifugio ricco per le api del tuo giardino. La serie Twinklebells® è protetta in Europa da Plantipp.
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GIULIA ARRIGONI Direttore di TEN-DIYandGarden.com e opinion leader presso gli operatori della distribuzione.
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Giardinaggio + bricolage Accoppiata vincente, a vedere i numeri presentati dalle grandi catene della GDS durante i GDS Break. E il trend è in crescita
Merlin, tra tecnica e progettualità”. Partendo dal presupa terza edizione di MyPlant, Salone Internazioposto di base che vede il cliente al centro dell’attenzione, Leroy nale del verde, che si è tenuta lo scorso mese di Merlin, di conseguenza, costruisce l’assortimento, cercando di febbraio presso i Padiglioni di fiera Milano Rho intercettare bisogni e tendenze. Gamme più ampie e meno si è conclusa con successo di visitatori e soddisfaprofonde, per un mercato, quello del garden, che in Leroy zione da parte degli espositori. Numerosi anMerlin pesa per il 12% sul fatturato e rappresenta il secondo che gli eventi collaterali al momento espositivo, orgareparto per importanza. Tendenze? Meno manutenzione e più nizzati nella tre giorni del garden show milanese. Per prodotti per migliorare la vita all’aria aperta. alcuni si trattava di appuntamenti consolidati ma, per altri, di novità della terza edizione. Tra questi GDS Break, iniziativa organizzata nello spazio “Market Area”, all’interno del PadiBRICOIO, 34 MILIONI DI EURO glione 20 che, per la prima volta, ha dato voce alla granDAL REPARTO GARDEN de moderna distribuzione del bricolage e giarIl terzo incontro ha visto protagonista Luca Fanucchi, Area dinaggio. Quattro gli appuntamenti nelle diverse Manager Garden Obi Italia, professionista di grande giornate della manifestazione, dove si sono alesperienza, per l’insegna più “Green” della Gds itaternati i protagonisti delle più importanti inseliana. A tal proposito ricordiamo la presenza I quattro gne del brico, oltre a un protagonista assoluta costante dell’area serra nei punti vendita interventi di GDS break dell’e-commerce. Obi, che è una vera e proprio caratterizzazione sono disponibili in forma nel panorama della moderna distribuzione del bricolage. Una specializzazione nel verde vivo SEMI E BULBI VENDUTI integrale su distintiva, che impone una formazione del perOGNI TRE MINUTI www.diyandgarden.com sonale profonda e costante, per evadere l’assiE proprio con Paolo Valassi, Business Devestenza pre e post vendita. Perché il cliente è lopment Manager eBay Inc., si è aperto il primo sempre più attento alla qualità del prodotto GDS Break, un intervento/intervista dal titolo: e non ritiene il prezzo come la sola motiva“eBay e garden. L’opportunità elettronica per zione d’acquisto. Cerca la qualità e, per l’appunto, la operatori e consumatori”. EBay, come molti sanno è un preparazione del personale. marketplace, un luogo virtuale, ma molto concreto, dove chi Quarto e ultimo appuntamento con l’insegna italiana con la maggià fa commercio fisico può appoggiare la propria iniziativa di giore presenza di punti vendita sul territorio. L’ultima giornata e-commerce. Il successo di questi ultimi anni si vede nei nudella manifestazione ha visto protagonista Paolo Micolucci, meri, basti pensare che si vendono semi e bulbi ogni 3 minuti e direttore acquisti di Bricoio, insegna di Coop Lombardia. componenti per l’irrigazione ogni 5 minuti e, ancora, nel 2016 Qui il reparto giardino incide sul fatturato per il 12%, con una su eBay si sono vendute oltre 75 mila piante e 24 mila tosaerba. crescita che, nel 2016, è stata del 4%, per un totale di 34 milioni Il trend è in crescita. Come conferma Valassi e, nonostante le di euro. Per Bricoio, insegna di prossimità, il reparto garden è vendite in negozio, che comunque continueranno ad avere la un servizio: non potendo offrire un assortimento vasto e profonloro importanza, il canale web è in costante aumento via do, per ovvi motivi di spazio, l’attenzione si concentra nell’offrire via che la popolazione italiana ne scopre i vantaggi, che un reparto composto in modo da poter assicurare al cliente la non sono solo economici. soddisfazione delle proprie necessità. Il cliente tende a cominLa seconda giornata ha visto la partecipazione di due big delciare con prodotti più semplici, l’esempio classico sono la moderna distribuzione internazionale che, da anni, operale macchine per il giardino, per andare via via verso prodotti no con successo anche in Italia. In mattinata l’incontro con più performanti ma anche a completare il parco macchine, per Massimo Polato, direttore del Gruppo Giardino Centrale ottenere un lavoro ancora più perfetto. Acquisti Leroy Merlin Italia, dal titolo “Il garden per Leroy
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salone internazionale florovivaismo architettura del paesaggio e infrastrutture verdi
Nuovo. Costruttivo. Vitale.
Flormart 2017 è tutto nuovo. Organizzato da quest’anno da GEOspa, la società che gestisce la Fiera di Padova, Flormart ha cambiato marcia e prospetta nuovi stimoli, nuove idee e nuovi investimenti sulle aziende del verde. Non solo in occasione dell’evento, ma 365 giorni all’anno. Per dare prospettive concrete al futuro del settore.
E Flormart è anche UNICO. Perché è la prima fiera che investe sulle aziende espositrici per realizzare la riqualificazione del suo quartiere.
FIERA DI PADOVA 21·23 SETTEMBRE2017 www.flormart.it
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