GreenUp n.172 marzo

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE

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Anno MMXVIII - Marzo 2018

REPORT GCNT

Dove il garden prende ispirazione. E nuovi spunti espositivi

MARKETING

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

Il “fiore dell’anno”? Buona idea. E un’ottima trovata commerciale

Mario Nobile al lavoro nel suo negozio, dove accoglie i clienti con tutta la sua personalità foto di Michael Gardenia

APRIR BOTTEGA DISTRIBUZIONE

UN MODO DI CONCEPIRE IL VERDE CHE EMOZIONA

MERCATI

Piante: primo bimestre sottotono. Gli ultimi dati ISMEA a pagina 58


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Editoriale / QUESTO NUMERO

Un numero di GreenUp che è un racconto. Un racconto di storie, imprenditori, scommesse, passioni, tendenze. Di gente che vuole fare la differenza. Che ci prova. In questa uscita di inizio stagione, cerchiamo di capire come si sta muovendo il mercato e quali potrebbero essere le opportunità da esplorare, sperimentare. Proviamo a essere parte per un pezzetto delle vostre vite, del vostro lavoro, con la speranza di accendere un’idea, dare un momento di distrazione, aggiungere un punto di vista. Sarebbe già un privilegio. E la copertina di questo numero si muove in questa direzione. Parliamo di urban garden, un format di negozio cittadino che si sta facendo spazio nelle città. Tre storie di tre piccoli imprenditori che hanno saputo intercettare il bisogno green dei consumatori, facendo una scelta ‘glocal’. Controtendenza: piccoli negozi di piante e fiori contaminati da business paralleli, dove le relazioni fanno la differenza, casomai anche con un’etica e un’estetica nuove. E che producono fatturato, alla fine. Poi trend, trend e ancora trend. Il report sull’evento Garden Center New Trend (un successo!), che ha lanciato una nuova idea di visual merchandising: un punto d’incontro di stimolo e riflessione, visto che il centro di giardinaggio è chiamato a nuove sfide e ha la necessità di raccontare storie e declinare le nuove proposte commerciali utilizzando innovative idee espositive. Osando, a tratti. E di questo si parla anche nell’articolo sul Garden Retail Experience olandese, nel quale abbiamo selezionato dieci suggerimenti per creare atmosfera nel punto vendita. Ma non piace raccontare solo questo, a noi (che siamo qui di fianco). C’è spazio anche per novità di prodotto, andamenti di mercato, spunti di marketing. Insomma, un giornale che vuole assomigliare a una piazza, dove si fanno incontri, dove le soluzioni si cercano assieme. Insomma, dove si vive la vita. Quella vera!

di FRANCESCO TOZZI FRANCESCO TOZZI - @Lab_VERDE

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Editoriale / IL PENSIERO

“Il giardino deve sem ANNA PIUSSI Garden designer, insegnante di storia dei giardini, medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.

Uno scorcio del giardino La Landriana.

U

sua), che dà un intento all’intera proprietà compartendo n grande giardino è un dialogo fra la proin 33 “stanze” il collezionismo botanico della marchesa, gettazione e il giardinaggio. Nella manucon una struttura assiale tipica del giardino all’italiana. tenzione si deve tenere in mente cosa Alla Landriana sono arrivata con aspettative abbastanza sono le grandi intenzioni del giardialte, generate dalla lettura del libro di Page “L’educaziono, le sue linee progettuali, la sua fine di un giardiniere”. In mezzo secolo gli alberi sono losofia, altrimenti si rischia di vederle scompamolto cresciuti, e le stanze a cielo aperto hanno perso la rire col tempo. Nel giardino non basta “mantenere” nettezza visibile nelle vecchie foto. Alcuni elementi le strutture verdi principali, bisogna anche interpretamantengono intatta la forza del disegno, come re cosa succede e intervenire in maniera creativa, per il Viale Bianco, il viale di cipressi che forma un rinfrescare le intenzioni progettuali. L’equilibrio fra asse principale percorrendo il i due, nel tempo, è quello che giardino dall'alto in basso. La rende un giardino vivo, altriforma alta e scura del cipresso, un menti è lettera morta. È questo tunnel d’ombra familiare nel giardiciò che mi resta impresso dopo aver no italiano, qui sembra solo una scuvisitato, nello stesso weekend, due sa per l'esplosione di fiori biangrandi giardini del Lazio: La LanCONSIGLIA chi ai suoi piedi, una schiuma driana e il Giardino di Ninfa. di anemone japonica, aster Investire bene in manutenzione non bianche, gaura e rose bianche. VECCHIO VA BENE, consiste nel riportare il giardino È magnifico, come il Giardino degli alle origini, ma nel selezionare STANTIO NO Olivi e quello degli Aranci. I giardini della Landriana nascono cosa evidenziare o rimuovere del In certe parti però il giardino scigrazie alla marchesa Lavinia Tapassaggio del tempo, cambiando vola nella senescenza. Con il buio verna che acquista il terreno piantumazioni a seconda della crescente, i bossi sono filati, la colnel 1956 e comincia a piantare alnecessità. A partire da questa lezione di rose chinensis fioriscono beri in prossimità della casa, in quelconsapevolezza emerge la a stento con l’ombra alla gola e il lo che era un paesaggio rurale. Nel possibilità di un confronto muschio ai piedi, c'è un ambiente 1967 le si affianca Russel Page, interessante con i clienti rispetto sottomarino in cui si perdono le un grande progettista inglese (la cialle nuove varietà disponibili. trasparenze, i controluce e stacchi tazione che dà il titolo all’editoriale è

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brare

inevitabile”

che danno risalto alle piante. Invecchiando il giardino si addensa, in certo modo, e si appiattisce, perché prevalgono le piante più competitive. Si perdono le intenzioni originali. La vasca spagnola resta elegante ma è diventata incomprensibile, annegata nella mezz’ombra muschiosa, anziché evocare i giardini andalusi a cui si ispira. Non si può mettere il giardino sotto una campana, altrimenti diventa un po’ stantio. Per restare vivo, ha bisogno di interventi periodici per modularne la crescita. Ci vuole coraggio per far pulizia con la motosega, abbattere qualche albero che non corrisponde più alle intenzioni di progetto, avere una mano un po' più pesante con la potatura o cambiare completamente la composizione di una bordura diventata infelice. Lavinia Taverna era una giardiniera appassionata, e poteva contare sull'assistenza di Mario Margheriti, fondatore degli adiacenti Vivai Torsanlorenzo, di grande importanza nel coltivare e propagare le piante utilizzate alla Landriana. Fino alla sua scomparsa nel 1997, Lavinia, affiancata da Mario, rinfrescava e rinnovava la collezione, con un occhio alle necessità delle piante (giardinaggio) e un altro alle intenzioni del progettista (design), per mantenerlo fresco. Non so se negli ultimi anni si sia data altrettanta attenzione al giardinaggio e al rinnovamento.

fino a un ponte che attraversa il fiume, portando l’occhio su per la montagna che domina il paese. Il giardino gioca con gli spazi con grande semplicità e consistenza. Conta la struttura di piante mature, come la collezione di malus decorativi, e ciliegi decorativi, che ti accolgono a intervalli lungo il percorso. Le rose, molte e di un numero limitato di specie, sono ripetute con persistenza. La ripetizione dà calma, stabilisce un leitmotiv di piante che ti portano da un luogo all’altro, e quando scompaiono non te ne rendi conto perché sei già ammaliato dalla prossima combinazione che aveva cominciato a raggiungerti un paio di passi più in là, come i fili di un arazzo che da essere un colore di sfondo diventano la campitura dominante. Concludendo, la Landriana è caduto sotto alle mie aspettative perché non aveva più il taglio netto dei giardini di Page, ma neanche si rapportava al paesaggio. Come se ci fosse stata una perdita delle intenzioni iniziali, dell’importanza del design, a pari passo con una manutenzione corretta ma non intraprendente. A Ninfa sono rimasta travolta dalla freschezza, dagli spazi, da un senso di grande coraggio per tutte le combinazioni di piante. Questo non può essere che accaduto con periodiche scelte di eliminare o rinfrescare delle zone, con una visione verso il futuro: un’impostazione della manutenzione da cui dobbiamo imparare.

Un dettaglio del Giardino di Ninfa.

INTERVENIRE, PENSANDO AL FUTURO

Al contrario Ninfa si rivela una visita spettacolare. Creata attorno al 1920 da Celosio Caetani, sotto l'influenza della madre, l’inglese Ada Bootle-Wibraham, è l'incarnazione del giardino romantico inglese, un dialogo fra natura esuberante e rovine antiche, dove la mano umana si sente appena. Il giardino è stato creato sulle rovine di una città romana che era scomparsa nel corso del Medioevo. Nonostante sia emerso da un'estate infernalmente secca, e sopporti un traffico di oltre settemila visitatori l’anno, questo giardino informale in cui a malapena si distinguono i sentieri nel verde, sembra fresco e in ottime condizioni. Il pubblico entra solo con visite guidate ben sorvegliate, limitando i danni da usura. A differenza di un giardino formale, una planimetria del luogo servirebbe a orientarsi ma non aggiungerebbe molto alla comprensione dell'ambiente che si svela passo passo, lungo muri in pietra grondanti rose, attraverso case abbandonate, navate di chiesa, prati aperti, densa boscaglia. Dentro e fuori dal bosco, costeggiando le mura di cinta, lungo un laghetto e poi

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Som ma rio

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PRIMO PIANO COPERTINA

Aprir bottega

di Daniela Stasi

ESTERO

InVivo + Jardiland di Stefania Medetti

20 RICORRENZE

Garden mum

di Filippo Terragni

TENDENZE

MERCATI

41

59 FIORI E PIANTE

FIERE Spazio di incontro a cura di Marta Meggiolaro

44 ASSOCIAZIONI

47

Bello, buono, bonus di Filippo Terragni

DÈCOR

Ispirazione nordica

51

RETAIL

di Costanza di Matteo

Vendo prodotti, offro esperienze

di Marta Meggiolaro

54 MARKETING

Il “fiore dell’anno”? Buona idea

57

BIO Biologico, mercato in crescita

sostiene

08 GreenUp

di Marta Meggiolaro

di Costanza di Matteo

61

Attesa per la ripresa di Paola Lauricella

NOVITÀ

Eccellenze in vetrina di Filippo Terragni

64 AZIENDE

Regina di fiori

La scelta giusta

di Filippo Terragni

65 AZIENDE

di Filippo Tommaseo


www.laboratorioverde.net / N°172 Marzo 2018

DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi f.tozzi@laboratorioverde.net

consulente tecnico Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net

PROGETTO E GRAFICA

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Francesco Fedelfio / francesco.fedelfio@gmail.com

COLLABORATORI Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Belfiore, Jurg Burger, Erica Cherubini, Costanza di Matteo, Charles Lansdorp, Paola Lauricella (ricercatrice Ismea), Stefania Medetti, Nicolò Pensa, Anna Piussi, Filippo Tommaseo

PROMOZIONE E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net

SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net

STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

54 EDITORIALI

05 QUESTO NUMERO

di Francesco Tozzi

06 IL PENSIERO

“Il giardino deve sembrare inevitabile”

L’azzurro fa figo di Matteo Ragni

28 VISUAL IDEA

La stanza nascosta di Erica Cherubini

RUBRICHE

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GREENSHOP

Il meglio in primo piano

23 NEWS

Brevi dal mercato

66 GREENMETEO

Le tecniche oltre l’incanto

Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net GreenUp, periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. Spedizione posta target magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

ASSOCIATA AD

di Anna Piussi

26 BUSINESS VERDE

Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

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DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

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GreenUp è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice:

• Flortecnica e vivaismo • Greenstyle • Bio Calendario

• IL giardiniere • Bio Agenda

Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

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Primo Piano / COPERTINA

Aprir

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Negozi in cui la vendita sembra essere l’elemento accessorio. Si entra e ci si emoziona. Tutto è scelto dal titolare che trasmette il proprio modo di concepire il verde. È il nuovo concetto di urban garden. Ne abbiamo visitati tre a Milano. Ecco cosa ci ha sedotto (e non abbandonato) di DANIELA STASI

A

Nella foto sotto, uno scorcio de la Fioreria, a destra un angolo di Bici&Radici.

vete presente i fioristi tradizionali? Negozi duri e puri, dove il fine primo e ultimo è vendere un prodotto. Non offrono servizi, non organizzano incontri né eventi, non regalano emozioni. Ecco, durante la lettura di questo articolo, accartocciate quell'idea di fiorista e cestinatela. In queste pagine parleremo di altro. C'è chi li definisce urban garden, chi come noi, le chiama semplicemente botteghe. Negozi coraggiosi, aperti da pochi anni, in un periodo in cui la vendita al dettaglio (intesa in senso stretto), per i motivi più vari, sembra essere passata di moda. Negozi che diventano punto di incontro per appassionati di verde e di bello, che fanno della passione il loro modo di essere e di vendere. Non pensate a un discorso idealistico. È realtà. È quotidiano. Vita vissuta

e sudata. In cui tutto, dall'arredo ai prodotti venduti fino al più piccolo dettaglio, è frutto di scelte e gusti personali e comunica senza mezzi termini il modo di concepire il verde di chi quel negozio l'ha voluto, ideato e aperto. E il cliente, una volta entrato e chiusa la porta alle spalle, si fida e affida, si fa consigliare, si racconta e ritorna. È chiaro che le dinamiche di un garden center sono differenti, è un aspetto da cui non si può prescindere: sono diversi i numeri, le dimensioni, le gerarchie, i ruoli. Ma siamo convinti che il concetto che sta dietro a questi negozi, al di là delle specificità, può essere esportato a qualsiasi modello di business. Per dare concretezza a questa lunga premessa, abbiamo visitato tre realtà milanesi, ubicate in tre zone diverse della città: Bici&Radici, nell'area che ora viene chiamata NoLo (a Nord di piazzale Loreto); la Fioreria (zona Porta Romana); Offfi (nel quartiere Isola). Leggere per credere.

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© Bici&Radici: Alessandro Zambianchi

Primo Piano / COPERTINA

BICI&RADICI

Piazza Morbegno, su cui si affaccia il negozio, sorprende sempre. È un angolo che non ti aspetti a Milano. Circondata da palazzi in stile liberty sembra appartenere a un altrove indefinito. Profuma di quartiere, anzi di paese. L'idea di Bici&Radici è unica, e già dal nome è facile intuire cosa venda: biciclette, piante e fiori, due mondi apparentemente distanti, uniti tra loro dal fil rouge dell'ecosostenibilità. È nata nel 2012 da Stefania Tussi e Marco Fantasia, compagni di studi all'Accademia di Belle Arti, di lavoro e di vita. Intervistare Stefania è stata una bella occasione per recuperare il senso del tempo e dell'attesa. E dar loro importanza. Le nostre parole venivano costantemente interrotte da clienti che entravano, sostavano e uscivano. Con la penna in mano, attendevo. Chi entrava per acquistare, chi per portare qualcosa da assaggiare, chi ancora per fare vedere la pianta rinata grazie alle indicazioni di Stefania. Come è nata l'idea? «Ce la portiamo dietro da un'esperienza pregressa, quando io e Marco ci siamo occupati del restauro di una ex stazione abbandonata nell'hinterland milanese. Un progetto arricchente, che ha unito finalità sociali al recupero del luogo. In quegli anni, dovendo rinverdire il cortile, mi sono appassionata ancora di più di giardinaggio, mentre Marco ha irrobustito il suo interesse per il ciclismo creando una ciclofficina. Con Bici&Radici abbiamo unito due macro mondi, cercando di farli compenetrare l'uno nell'altro. Alla fin fine entrambi portano in sé un concetto di vita più lento, più sostenibile». Il riscontro è stato positivo sin dall'inizio? «Sì. Qui non c'era né un ciclista, né un fiorista, da subito il negozio è stato accolto con entusiasmo. Il legame con alcuni clienti è forte, inoltre nel nostro negozio sono nate amicizie e sbocciati amori». Al di là della vendita, qual è l'anima più autentica della vostra attività? «La nostra è una bottega con una matrice molto artigianale, basata sul fare, sull'aggiustare, sul reinventare. Animiamo lo spazio con attività, corsi, incontri, sia a tema ciclismo, sia a tema verde. Per quanto riguarda le biciclette, cuore pulsante è la ciclofficina, mentre per il verde, offriamo servizi di progettazione

Per saperne di più bicieradici.com lafioreriacuccagna.info offfi.com

e manutenzione (per i lavori che richiedono macchine e attrezzature particolari ci affidiamo a un giardiniere) e ci occupiamo di allestimenti per eventi. Uniamo i due mondi anche attraverso il decor: una delle nostre creazioni più apprezzate, per esempio, è Fiorfior di copertone, una composizione realizzata abbinando piante e fiori a vecchi copertoni. È diventato il simbolo dell'evento che curiamo per Rossignoli».

Con quale criterio scegliete i fornitori? «Per quanto riguarda fiori e piante, propongo solo prodotti stagionali, dando priorità a vivaisti vicini. Anche per il reciso, presto attenzione al bio. Mentre per gli accessori vendo prodotti di artigianato artistico cercando di promuovere realtà poco note. Per quanto riguarda le biciclette, vendiamo esclusivamente bici rigenerate da noi (sia sotto il profilo meccanico, sia sotto quello estetico) e due marchi storici milanesi Cinelli e Taurus, oltre a pieghevoli di buona qualità». Che consiglio daresti ai garden center? «Consiglio di fare in modo che gli addetti alla vendita siano coinvolgenti, possano fare emergere la loro passione. È anche importante osare, proporre piante non di moda e approcciare alla sostenibilità e all'ecologia ospitando realtà che possano farsi conoscere».

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Primo Piano / COPERTINA

progetti. Lavoro anche molto sui set, per shooting o video. Il ritorno è grande. Ogni giorno è diverso dall’altro e ogni incarico lo è. Un lavoro in continua crescita e in continuo movimento».

LA FIORERIA

Custodita nel cortile di Cascina Cuccagna, autentica cascina settecentesca nel pieno centro di Milano, sapientemente recuperata e oggi luogo di incontro e aggregazione, la Fioreria è un progetto spin off dello studio di progettazione del verde Twentytrees. Cuore e anima di entrambi è Irene Cuzzaniti, architetto dei giardini e fiorista, che ha risposto alle nostre domande. Nell'osservare il vostro modo di operare sembra quasi che abbiate ribaltato i canoni tipici del negozio di piante e fiori e che la pura vendita sia la parte "accessoria". Confermi? «Vendere beni non è mai stato il nostro principale obiettivo. Se ho ribaltato i canoni della vendita l’ho fatto senza premeditazione: sono convinta che abbiamo troppo, la nostra vita è davvero piena di oggetti e di stimoli. Il cliente viene accolto con un sorriso, se si può si scambiano due parole e poi amo che ci si senta liberi di curiosare, anche a lungo. Le proposte in vendita hanno un valore sentimentale, evocano luoghi e momenti felici, cerco nei miei viaggi e voglio che le persone abbiano il tempo di innamorarsi». Tra i vostri fiori all'occhiello spiccano in particolare i workshop, i corsi e gli allestimenti. Attività non meramente commerciali, che peraltro richiedono un notevole dispendio di energie, risorse e competenze, oltre a una programmazione del lavoro a lungo termine. Qual è il ritorno principale di queste attività? «Sono lavori molto diversi tra loro, e l’elenco è più lungo: ci occupiamo anche della progettazione e realizzazione di terrazze e interni e gli allestimenti vanno dalla festa o cena privata ai matrimoni e altri grandi

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Al di là della passione e della competenza, che consigli daresti ai garden center per evolversi e cambiare approccio? «Negli ultimi anni hanno aggiunto molti articoli, si è iniziato a offrire corsi gratuiti per attirare clientela. Le piante proposte sono sempre le stesse e non si offre aiuto alla clientela per orientarsi. Credo che la chiave sia seguire il cliente, puntare sulla consulenza più che sulla quantità. Potrebbero organizzare la merce per aree tematiche e specializzarsi in maniera chiara per il pubblico. Così come accade per i vivai: se cerco le erbacee perenni mi vengono in mente una serie di vivai, per gli alberi da frutto altri, e via dicendo. Nel garden prevale la logica del supermercato, in Italia non funziona più di tanto». Tra gli allestimenti realizzati, mi segnali qualche case history? «Vorrei parlarti dell’allestimento più grande che ho per il Salone del Mobile di Milano ma è top secret. Sarà visibile presso Six Gallery, dove ho anche il mio studio e nuovo spazio vendita. Si tratta della mia specialità: strutture appese. Ricordo tra le più spettacolari i 150 kokedama appesi l’anno scorso, a maggio, presso Eataly Milano, la cena in onore di Tino Sehgal presso OGR a Torino con ben 40 metri di tavola e i 500 ranuncoli bianchi sospesi sulla tavola per una cena di Salvatore Ferragamo sempre presso Six Gallery. In giro per il mondo, la campagna Benetton 2018, scattata da Oliviero Toscani, piena dei nostri fiori». Parlando di vendita, quale ruolo ha la parte vegetale e quale l'accessorio? «È un equilibrio tra le due componenti, sopratutto per i fiori recisi. Negli interni e sulle terrazze i vasi giocano un ruolo importante, caratterizzano molto l’estetica di un luogo. Sto realizzando due linee di vasi per il Salone del Mobile. Edizione limitata di vasi da interno, scultorei oggetti di arredo anche a sé stanti, con Studio Testo e Ah/Ok, disponibili presso ‘Irene’ (in Via Scaldasole 7, a Milano). Il progetto si chiama Aedes. Oltre a una linea di sacchi vaso da esterno con Essent’ial: tre diverse misure che si adattano al davanzale al balcone e al terrazzo, permettono di realizzare il proprio orto urbano e sono trasportabili».


OFFFI

Con tre effe, sì, si scrive proprio così. Un tocco di originalità che emerge in ogni angolo del negozio, una piccola giungla urbana con richiami a terre lontane. Il padrone di casa, Mario Nobile, accoglie i clienti con tutta la sua personalità. Ex uomo marketing nel settore chimico-farmaceutico, ha scelto di reinventarsi. Con forza e passione. Doveva fare, non solo pensare. Le alternative erano due: cucinare o occuparsi di verde. La natura ha vinto, ed ecco Offfi. Da dove nasce la passione per il verde? «Nasce da piccolo, ma non è una vocazione. Avrei potuto fare altro. Per me è stata una necessità: a un certo punto ho avvertito il bisogno di creare qualcosa di mio, di riprendermi i miei tempi». Qual è la peculiarità di Offfi? «L'originalità, l'unicità. Il mio non è né un negozio romantico, né un negozio moderno. Qui non si trovano copie o collage di qualcos’altro. Quello che vendo e che creo nasce dal mio gusto e dall'ascolto del cliente. Questa logica mi accompagna in qualsiasi attività: dalla scelta delle piante e dei fiori da vendere in negozio, alla composizione di un bouquet, fino all'allestimento per un evento».

A proposito di allestimenti, confermi che si tratta della principale attività insieme alla vendita? «Sì, lavoro molto per il mondo degli eventi, privati, aziendali, cene di gala. Lavoro tanto con la moda, poco per i matrimoni». Mi è scappato l'occhio sul cartello “Chiuso per evento privato”. Lo spazio stesso diventa location per eventi? «Sì, viene scelto per organizzare eventi, per lo più press day, come quello recente di Lindt Italia». Come scegli i fornitori? «Con un attento lavoro di ricerca che parte comunque dal mio gusto personale. Vendo solo quello che mi piace, i tulipani non mi piacciono, non li vendo. Per vasi e contenitori, propongo prodotti artigianali (per lo più in ceramica e terracotta) fatti fare per me, come le collezioni di vasi marcati Offfi, una più materica, un'altra di nuova ideazione che sarà più di design». Cosa consigli ai garden center? «Nei garden, proprio per come è strutturato il punto vendita, chi vende, vende qualcosa scelto da qualcun altro. E questo emerge. Quindi consiglio di motivare gli addetti alla vendita e di umanizzare sempre di più».

© Offfi: Michael Gardenia

INTERVISTA TRIPLA Cosa cerca il cliente da voi? Bici&Radici: «Consigli su come prendersi cura delle piante, scambio di idee e un’occasione per raccontarsi». la Fioreria: «Consigli, quindi la competenza, e soluzioni creative ad hoc. A volte anche asilo per le proprie piante. Cerca la nostra passione per questo mondo, in costante crescita». Offfi: «Qualcosa di diverso, di esclusivo, che abbia un sentimento». Qual è la pianta più venduta? Bici&Radici: «Indubbiamente il Plectranthus, seguito dalla Pilea peperomioides». la Fioreria: «Dipende dalla stagione, cerco di proporre sempre qualcosa di nuovo o di diverso. Sicuramente i Kokedama, le tillandsie e altre piante che purificano l’aria sono sempre richieste». Offfi: «La Pilea peperomioides».

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Primo Piano / ESTERO

L

a notizia era nell’aria già da un po’, ma i partner hanno confermato solo da poco: InVivo Retail, a cui fanno capo Gamm Vert e Delbard, acquisirà Jardiland. Anche se bisognerà aspettare il via libera dell’antitrust francese atteso per giugno, l’accordo fra le principali insegne del verde in Francia si avvia a rivoluzionare la fisionomia del mercato. Come ha spiegato Jean-Pierre Dassieu, general manager di InVivo Retail parlando con la testata Bricomag, il settore è attualmente dominato da due tipologie di punto vendita, le “Gsb” e “Gsa”, ovvero le grandi superfici del bricolage e dell’alimentare, caratterizzate da un approccio stagionale e da una politica di prezzo unica. La nuova partnership, invece, intende riequilibrare le cose e dare agli specialisti del settore del verde, i garden appunto, il posto che si meritano. L’intenzione è di arrivare al 30% del mercato, una mossa che avrà effetti allargati.

I PUNTI DI FORZA DEI PARTNER

Con la fusione cambierà anche l'assetto azionario. InVivo Group, infatti, è disponibile ad accogliere anche le cooperative agricole, una scelta che rappresenta un cambio di paradigma volto a creare valore per i clienti.

1.185 185 200

sono gli store di Gamm Vert, con tre modelli di garden distribuiti soprattutto nelle aree rurali

sono i punti vendita che porta in dote Jardiland, e si trovano tutti in città

sono i negozi federati del franchising di Delbard per garden indipendenti

InVivo +

25%

giro d’affari dei garden center: vendite di prodotti per animali

Il gruppo, in particolare, punterà su un network di punti vendita con tre insegne, posizionamento e formati di vendita differenti. Gamm Vert conta 1185 store, con tre modelli di garden distribuiti soprattutto nelle aree rurali, Jardiland porta in dote 185 punti vendita in città e Delbard completa l’offerta con una proposta orientata soprattutto alle piante, ma anche con un programma di franchising per i garden indipendenti che finora ha portato a una cinquantina di nuovi ingressi negli ultimi tre anni e un totale di 200 negozi federati. Le insegne metteranno in comune centrali d’acquisto, marketing, logistica e siti internet cross-canale che dovrebbero favorire lo sviluppo della formula “click & collect”. La digitalizzazione del punto vendita, infatti, è una delle priorità, insieme alla creazione di community di clienti ed esperti attraverso i social network.

PIÙ VALORE AL FRESCO

Un'altra area che il gruppo intende sviluppare riguarda il food. La nuova insegna “Frais d’Ici”, che ha iniziato a comparire accanto ai garden, è un punto vendita che commercializza i prodotti dei contadini locali che appartengono alle cooperative. Per rispondere alla domanda dei consumatori, Gamm Vert ha in programma di lanciare una linea di biologico chiamata Organic Green Gamm. Sul versante food, il futuro potrebbe riservare ulteriori novità. In partnership con Nouvelle-Aquitaine Food Agency, InVivo ha da poco aperto a Singapore il concept store di “bistronomy” So France che fornisce alle cooperative agricole del sud est del paese un nuovo strumento di marketing per l’expo. A Digione, Frais D’Ici sta lavorando a un’offerta per la tavola che potrebbe tradursi in un ristorante vero e proprio.

Jardiland

Nasce il nuovo polo del verde francese. Il garden di campagna si fonde con il garden di città per dare vita a un nuovo leader che sfida la concorrenza sul fronte food, pet e online di STEFANIA MEDETTI

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OCCHI PUNTATI SUL PET

Al momento il settore del verde non risente troppo fortemente nella concorrenza delle vendite on-line, ma le cose hanno iniziato a cambiare per i prodotti per animali. Il pet shop, infatti, si dimostra particolarmente aperto a questo nuovo canale distributivo. Le vendite on-line cominciano a guadagnare consenso e, secondo le previsioni, giocheranno un ruolo di primo piano nei prossimi anni. Considerato che le vendite di prodotti per animali rappresentano circa il 25% del giro d'affari dei garden center, si capisce perché con il nuovo accordo c'è anche tutta l'intenzione di muoversi in modo aggressivo nel settore e sul canale digitale, distinguendosi dalla concorrenza che non proviene più solamente - e questa è un'altra notizia - dall’universo del garden. Il matrimonio fra InVivo e Jardiland, dunque, intende fare leva sull'esperienza maturata dai garden nel rapporto personale con i proprietari di animali per contrastare strategicamente l'arrivo di nuovi player.

IN BREVE • • • • • • • • •

InVivo Retail, a cui fanno capo Gamm Vert e Delbard, acquisirà Jardiland Via libera dell’antitrust francese atteso per giugno Obiettivo: occupare con i negozi specializzati nel verde 30% del mercato Verranno accolte le cooperative agricole In comune centrali d’acquisto, marketing, logistica e siti internet cross-canale Apertura al food con la nuova insegna “Frais d’Ici” Verrà lanciata una linea di biologico chiamata Organic Green Gamm PET: le vendite rappresentano circa il 25% del giro d’affari dei garden center Affrontare la concorrenza puntando sul rapporto personale con i proprietari di animali • Diventerà un network di punti vendita con tre insegne, posizionamento e formati di vendita differenti

La digitalizzazione del punto vendita è una delle

priorità

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Primo Piano / RICORRENZE

Garden mum Una selezione di regali per la Festa della Mamma, per organizzare un angolo ispirativo nel vostro punto di vendita di FILIPPO TERRAGNI

S

icuramente la data è già segnata nella vostra agenda del gardenista: domenica 13 maggio si celebrano le mamme ed è uno degli appuntamenti in cui figli e mariti ricorrono ai fiori. Ma chi entra nel vostro garden center può trovare molto più di un bouquet: ecco qui un ventaglio di prodotti che possono diventare il regalo giusto per la mamma che ama il verde.

TI PORTO AL MARE

Coastal Living di Yankee Candle, è una gamma di quattro fragranze ispirate ai profumi marini, capace di suscitare l’emozione di una passeggiata sulla costa sotto il primo sole primaverile: un attimo di piacevole relax che verrà apprezzato dalle mamme di oggi. I colori pastello e gli accessori in tema rendono il regalo della giara ancora più prezioso. Per rivivere insieme un ricordo… o fare una promessa.

DIECI, CENTO, MILLE BACI

I mini Dianthus di Selecta One sono garofanini da vaso caratterizzati da petali rosa orlati di un rosa più scuro: li hanno chiamati Pink Kisses® (“baci rosa” in inglese), rimandando all’idea dell’affetto fra amiche. Ma troviamo che sia l’idea regalo adatta anche alle giovani mamme, soprattutto se accompagnato da un bacio vero, e da un vaso che si possa agganciare al balcone.

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CACTUS, UNA PASSIONE

Fra le composizioni ideate da Cactusmania per la nuova stagione risalta questa scatola di latta dal sapore vintage. Il disegno in stile anni ’50 raffigura una signora elegante che augura “buon appetito”. All’interno, una selezione di giovani e sane piante grasse. Per le mamme che amano il verde ma non hanno un giardino, e per quelle affette dalla cactus…mania!


FASCINO NORDICO

Vimmerby è la nuova serie di vasi di Soendgen Keramik, dal design minimalista, caratterizzata da toni chiari che ben si sposano con ambienti classici o moderni, rimandando alle atmosfere scandinave. I vasi sono alti 20 centimetri, perfetti per contenere il bouquet che festeggia la mamma; ma al tempo stesso grazie a una “base” che mantiene i vasi alla giusta altezza, possono contenere vasi del 13 senza bisogno di rinvasare.

IL MEGLIO, PER LA MIGLIORE

La Buddleja spopola fra le signore con giardino, per il colore, il profumo, e perché attira le farfalle. Questa varietà, Buddleja alternifolia ‘Unique’, è stata eletta Migliore introduzione vegetale del 2017 dai membri di KVBC (Royal Dutch Horticultural Society) per il suo portamento compatto, che la rende ideale in vaso e in piccoli giardini.

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A regola d’arte

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News / BREVI DAL MERCATO

PRODOTTO DELL’ANNO 2018 “Eletto prodotto dell’anno” è il premio all’innovazione basato esclusivamente sul voto dei consumatori ed è organizzato dalla società Marketing e Innovazione Italia srl. Dopo aver superato il giudizio di ammissibilità del Comitato composto da professionisti, i prodotti vengono presentati in un questionario online a più di 12.000 individui tra i 15 e i 65 anni. Per ogni categoria è stato eletto il prodotto o il servizio che ottiene la media più alta tra questi due parametri: innovazione e soddisfazione. Il sistema estensibile rosso di Fitt per innaffiare e lavare, YOYO, è stato Eletto Prodotto dell’Anno 2018 nella categoria Giardinaggio. Collegato al rubinetto, Fitt YOYO si allunga di circa il doppio della sua lunghezza originaria per tornare, dopo l’uso, alla dimensione di partenza; assicura un flusso d’acqua costante anche se schiacciato, non si attorciglia e non si strozza. È dotato di sistema Aquastop, che previene spiacevoli fuoriuscite di acqua e di raccordi a tenuta perfetta che evitano lo sgocciolamento. Comodo da avvolgere senza carrello avvolgi-tubo, infine, è riponibile in piccoli spazi.

Comuni Fioriti, sono aperte le iscrizioni Un’occasione per estendere la conoscenza del verde e per essere presenza attiva nel territorio: Asproflor (Associazione produttori florovivaisti) organizza la dodicesima edizione del concorso nazionale Comuni Fioriti in collaborazione con l’Agenzia Turistica Locale Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, con il patrocinio di: International Challenge “Communities in Bloom”, Associazioni A.E.F.P. (Association Européenne pour le Fluerissement et le Paysage), UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), FederUnacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) e UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani). Scopo del concorso è premiare le Amministrazioni che si impegnano attivamente nel miglioramento del quadro di vita quotidiano, arricchendo e perfezionando la fioritura e l’aspetto degli spazi pubblici comunali, e stimolando la cittadinanza a far crescere la fioritura di giardini, case, locali, aziende e scuole. Il concorso è aperto a tutti i Com uni d’Italia. I Sindaci devono inviare la propria candidatura alla segreteria del concorso, versando la quota associativa d’iscrizione prevista, entro il 27 aprile. Ulteriori informazioni sul sito www.asproflor.it

L’ANNO DELLE AROMATICHE

Non accenna a diminuire l’interesse per rosmarino, timo, salvia, anzi, la proposta di nuove varietà trova un pubblico ricettivo. Lo dimostra anche il successo del Porte Aperte dell’azienda agricola Bonato, che si è svolto lo scorso 25 febbraio in collaborazione con Piante e Fiori d’Italia. Alcuni associati hanno partecipato all’evento portando il fiorito, ma sono state le piante aromatiche di Fresco Aroma ad avere il posto d’onore. Un successo nonostante il meteo avverso; e un buon auspicio per la stagione.

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News / BREVI DAL MERCATO LE BIOMASSE FONDAMENTALI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI 2020 UE In Italia gli obiettivi 2020 indicati dalle UE per la riduzione dei consumi e l’impiego di energie rinnovabili sono già stati raggiunti. Le fonti rinnovabili coprono il 17,5% dei consumi, di questi ben il 73% è costituito dall’uso di biomasse solide, che corrispondono a 7,8 Metp (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). È quanto emerge dal workshop “Le rinnovabili termiche: i dati e le prospettive al 2030” organizzato nell’ambito degli appuntamenti di BIE - Biomass Innovation Expo 2018, che si è svolto dal 13 al 16 marzo a Fiera Milano. Secondo i dati Istat riguardo il panorama dei consumi energetici nell’ambito residenziale (che costituisce il 51% del totale), sono circa 6 milioni quelle che utilizzano le biomasse per il riscaldamento domestico, sia come impianto principale sia a integrazione, corrispondenti al 25% delle abitazioni, consumando circa 20 milioni di tonnellate di biomasse legnose (legna o pellet) ogni anno. Il trend positivo dell’utilizzo delle biomasse è confermato dall’analisi degli indicatori di fatturato del settore degli apparecchi domestici realizzata da Ceced Italia, che nel primo semestre del 2017 indica un +15% rispetto allo stesso periodo 2016. In un settore composto da poco più di 35 pmi, alle quali si aggiungono circa 100 microimprese, molte delle quali quasi a livello artigianale, per un fatturato che sfiora i 600 mln di euro. Importante anche il valore complessivo dell’export che si attesta tra il 40 e il 60% per le aziende primarie, soprattutto in ambito europeo, con Francia, Germania, Belgio e Spagna tra gli acquirenti più significativi.

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PIÙ ATTENZIONE ALLA TECNOLOGIA

Questo il focus della prossima edizione di Plantarium, che avrà luogo dal 22 al 24 agosto in Olanda, come di consueto insieme a Groen Direkt. Lo slogan di quest’anno è “Growing together” (crescere insieme), ed è con questa intenzione che lo show ha deciso di fornire uno spazio più grande e più definito alle aziende che offrono prodotti tecnologici. Sarà organizzata infatti il “technology square”, ovvero la piazza della tecnologia. Al centro, un palco dove gli espositori potranno presentare i loro prodotti e svolgere delle dimostrazioni durante tutte le giornate di Plantarium. Le dimostrazioni si terranno anche presso l’Hebe Center, che si trova accanto alla fiera. Per informazioni www.plantarium.nl

Orlandelli.it Orlandelli.it


www.corinobruna.com


Business Verde

L’azzurro fa figo

MATTEO RAGNI Rappresentante di alcune aziende israeliane e olandesi leader nella produzione di giovani piante, e consulente per imprese floricole e vivaistiche.

I toni freddi piacciono sempre di più. Importante scegliere essenze a bassa manutenzione e proporre gli accostamenti giusti

S

e vuoi fare colpo sui tuoi clienti, se vuoi essere cool, allora vendi Coolvista! La Dianella Coolvista infatti ama mettersi in mostra durante tutto l'anno con il suo fogliame blu-grigio. Ha una crescita continua, e ramifica facilmente. Coolvista è resistente alla siccità e al calore e preferisce un terreno ben drenato in pieno sole, il sole le serve anche per fiorire! Questa varietà non è resistente al freddo, devi proteggerla in inverno. Coolvista è ideale come pianta solitaria in vaso sul tuo terrazzo o balcone, perché ha le caratteristiche che oggi vanno tanto di moda: una pianta da foglia di un bel colore inusuale. Però si può usare Coolvista anche con altre piante, creando bellissime composizioni miste con Delosperma, Senecio, piante grasse e Calibrachoa. Goditi i toni blu-grigi nel tuo negozio, e fai colpo sui tuoi clienti, con Dianella Coolvista!

IN BREVE • Dianella Coolvista • Fogliame blu grigio • Resiste a siccità • Non resiste al freddo • Ideale come pianta da vaso • Brevetto gestito da Plantipp

IL VASO

Wave Globe Slim è uno degli ultimi prodotti aggiunti alla gamma Wave di Scheurich. La forma alta e tondeggiante lo rende adatto a molte location diverse, sia outdoor, sia indoor, negli ingressi o nelle zone living. In ogni caso, il punto di forza è che non occupa molto spazio in larghezza, ma è un ottimo eye catcher sull’altezza. Come il resto della gamma, Wave Globe Slim ha un sistema integrato di drenaggio. È disponibile in bianco, nero e taupe, e la superficie ricorda il granito. È prodotto con plastica riciclata. Leggero, quindi facile da trasportare, può essere riempito di sabbia o ciottoli alla base per renderlo più stabile. All’interno, l’inserto in cui trovano dimora le piante offre spazio a diverse combinazioni, o a una singola pianta.

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Visual Idea

La stanza

ERICA CHERUBINI Consulente professionista creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center.

nascosta

Realizziamo una particolare esperienza di shopping nel mondo del giardinaggio, collocando una sorpresa per i nostri clienti fra le piante da esterno

L

a primavera è alle porte, le file di banchi riprendono vita, arriva il colore, il verde si fa più brillante, gli occhi dei visitatori cercano tra i filari con curiosità le varietà nuove. Camminano lungo i corridoi tra i banchi, guardano, immaginano, desiderano e… sono arrivati in fondo. Ora non resta che tornare indietro verso le casse, qualcuno con il carrello pieno, qualcuno ripromettendosi di tornare. E se invece del fondo i visitatori trovassero una speciale stanza nascosta?

CONSIDERA LE PECULIARITÀ DEL TERRITORIO

La visual idea di questo mese è questa: creare in pochi metri quadri una sorpresa per i clienti, là dove i banchi finiscono, un luogo tutto da scoprire, un cubo, meglio se con tetto a verde, in cui entrare e trovare un accogliente mini mondo dedicato al giardinaggio, al relax e all’ispirazione. Tenendo presenti le caratteristiche dei propri consumatori e del territorio di appartenenza, sono numerose le possibilità di sviluppo e personalizzazione. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a chi visita un

garden center di vivere in prima persona ciò che potrebbe ricreare sul proprio balcone o nel proprio giardino. Ecco le indicazioni di base: • Attenta progettazione • Da 9 a 16 mq • In legno o ferro, con tetto a verde o con una parete vegetale • Circondata da piante che creino un effetto vedo non vedo • Interno arredato, con possibilità di fruire lo spazio (un dondolo, un divano, un tavolo con sedie, un banco da rinvaso) • Proposte di interazione (riviste, informazioni, magari una teca dove far lasciare un messaggio, occasionalmente qualcosa da bere, musica che si attivi entrando, e così via) • Inserimento di prodotti proposti nel punto vendita in abbinamento alle piante La stanza segreta può diventare uno spazio trasformabile stagionalmente, un luogo che creerà, come la meraviglia delle piante, aspettativa ad ogni stagione negli spazi solitamente un po' statici dell’area esterna.

DA RICORDARE Ragione ed emozione si influenzano a vicenda. Muovere il cliente all’acquisto è un percorso che non può escludere l’uno o l’altro aspetto. Supportare il proprio prodotto con stimoli emotivi rafforza il percorso decisionale.

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GIARDINAGGIO

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REPORT GCNT

L’evento Garden Center New Trend si è sviluppato su una superficie di oltre 400 mq.

Dove il garden prende

ispirazione

Small concept, smart business è stato il filo conduttore della terza edizione dell’evento Garden Center New Trend. Per una nuova idea di visual merchandising, dove il centro di giardinaggio diventa il luogo in cui fare cultura del verde di FRANCESCO TOZZI foto di MAURO CONSILVIO

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REPORT GCNT

Zone del moderno garden diventano veri e propri angoli casalinghi, in cui l’aspetto emozionale è prevalente e i prodotti esposti inseriti in modo discreto ed elegante.

I NUMERI • 32 aziende coinvolte nell’esposizione dei prodotti • 3 sponsor tecnici • 3 partner istituzionali • 5 gli organizzatori

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uccesso per il grande evento-ambientazione Garden Center New Trend dedicato ai punti vendita del garden del futuro, inserito all’interno della manifestazione Myplant & Garden (successo anche per la fiera 650 marchi presenti e 18mila visitatori!). Articolato in sei differenti aree commerciali, su oltre 400 metri quadrati, lo spazio ha visto la partecipazione di 35 aziende del settore, oltre al patrocinio dell’Associazione Italiana dei Centri di Giardinaggio e il supporto di Fondazione Minoprio e Ifda. Un concentrato ricco di novità proposte dalle aziende. Un punto d’incontro, di stimolo e riflessione, visto che oggi il centro di giardinaggio è chiamato a nuove sfide e ha la necessità di raccontare storie e declinare le nuove proposte commerciali utilizzando innovative idee per l’esposizione e il visual merchandising. Infatti, il punto vendita si fa sempre più un luogo dove vivere emozioni e fare esperienze, prima che acquisti. Così, il garden center ha l’opportunità di coinvolgere il consumatore attraverso un percorso in cui dare ri-

sposte concrete alle sue attese e i suoi desideri, lasciandosi raccontare quali sono i nuovi trend e le novità di prodotto. La nuova edizione di Garden Center New Trend ha avuto come filo conduttore il concetto di small concept, smart business. Una proposta progettuale innovativa: nuovi format, nuovi prodotti, nuove formule espositive per guidare il cliente nella scelta e rendere l’acquisto emozionante. In tutto, sei differenti aree commerciali, quelle classiche del garden center, ripensate in chiave moderna e funzionale: #creativelab, #zappachetipassa, #unapiantatiralaltra, #sporcatilemani, #botanicadentro, #drinkgreen. Sono questi i “nuovi” originali reparti del centro di giardinaggio. L’evento è stato progettato da VG Crea, segreteria organizzativa di Myplant & Garden, e la rivista GreenUp, con la direzione artistica di Erica Cherubini e la collaborazione tecnica di Green House Italia. Più di 30 le aziende coinvolte, oltre a tre sponsor tecnici: Organizzazione Orlandelli per le strutture, Sapore Food per il food and beverage e Verdina per l’allestimento luminoso.


La pianta è l’essenza commerciale di un centro di giardinaggio e rappresenta il suo dna. Delle volte serve anche osare con varietĂ poco conosciute, proprio per ritagliarsi la definizione di specializzato. Qui, un esemplare di Protea, pianta distribuita in Italia da Flora Toscana.


REPORT GCNT

GLI OBIETTIVI • Esplorare nuove opportunità • Aumentare frequenza di acquisto • Aumentare la proposta merceologica • Aumentare l’appeal sui prodotti

A sinistra, prodotti ed elementi appesi sono una bella soluzione per mettere in risalto proposte commerciali interessanti, intercettando l’attenzione dei clienti. Sotto, l’area dedicata alla fioreria diventa una vera e propria boutique, dove gli stessi vasi esposti diventano contenitori per i fiori e gli elementi decorativi per mazzi e composizioni fanno bella scena sugli scaffali.

Insomma, un evento realizzato a più mani, proprio per offrire al gardenista stimoli e spunti di ispirazione, grandi o piccoli, da portare nei propri punti vendita. La finalità principale dello spazio Garden Center New Trend rimane quella di suggerire modalità espositive funzionali ed emozionali, proporre selezioni e abbinamenti di prodotti tradizionali e non, sottolineando così l’importanza del centro di giardinaggio come luogo vocato in cui fare cultura del verde. #UNAPIANTATIRALALTRA (serra calda/serra fredda). È il cuore dello spazio di un centro di giardinaggio, l’anima. Qui piante e fiori diventano elemento sostanziale (e vivo) dell’area espositiva del garden. Il punto di partenza e di arrivo, tra specie, varietà di interno, particolarità e collezioni per lo spazio esterno.

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A sinistra, quando la luce fa la differenza. Perché no, utilizzando per un’area specifica del garden un’illuminazione decisamente appariscente e accattivante. Per esempio, per presentare nuove collezioni o promozioni. Sotto, pannelli decorativi che richiamano gli elementi esposti aiutano il consumatore a individuare con più semplicità l’area merceologica e poi ingentiliscono l’esposizione. E il punto vendita.

Oggi il centro di giardinaggio è chiamato a nuove sfide e ha la necessità di raccontare storie e

declinare le nuove

proposte commerciali

#CREATIVELAB (fioreria e creazioni). Qui il garden diventa ‘fai da te’. Per fare del proprio garden un laboratorio di idee e nuove opportunità di business. Alternative per sperimentare e lasciare spazio alla fantasia dei propri clienti. #SPORCATILEMANI (area tecnica). Dal giardino alla casa, per arrivare alla tavola. Così piante fiori e prodotti dell’orto trovano una nuova espressione tra lo spazio interno ed esterno, in una dimensione più fluida del concetto di décor e arredo.

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REPORT GCNT

Sopra, le serre Orlandelli consentono di ricreare zone del garden più raccolte per realizzare vere e proprie aree espositive ben delineate all’interno del garden. Shop in shop o temi merceologici affini possono trovare spazio. A lato, elementi decorativi e piante, anche da esterno, posizionate su bancali: un’altra possibile soluzione per avvicinare i clienti con maggiore comodità.

#BOTANICADENTRO (home & garden). Benessere e relax si fanno sempre più armonia in un intreccio di fantasie e nuovi elementi. Il garden deve ispirare, emozionare con nuove formule di arredo e lasciare spazio alla ricerca. #ZAPPACHETIPASSA (emporio). È la nuova tendenza, il nuovo must per il moderno centro di giardinaggio; il garden non può fare a meno di uno spazio dedicato alle merceologie inerenti il biologico, perché le scelte del consumatore vanno in quella direzione.

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Elegante l’espositore creato da Bolsius per il lancio della nuova linea dedicata ai garden.

Le composizioni di piante grasse piacciono! Qui una soluzione di Cactusmania.

Sempre più spazio nei garden per i piccoli macchinari a batteria.

Semplici espositori di legno possono mettere in risalto prodotti sui quali si vuole puntare.

Al GCNT anche alcuni prototipi, nuove modalità espositive per i vasi.

Spazio alle collezioni grazie a marchi riconosciuti e dall’interessante valore commerciale.

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REPORT GCNT

Serre Greenhouse

Food & Beverage

Aziende / Companies

Blumen GROUP

Patrocinio di Patronage of

Supporto di Support of

Progetto di / Design by

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Floristik

Arredo

• Trading

Packaging

Luminarie Lights


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Tendenze / FIERE

Spazio di

incontro

Myplant & garden è la fiera che più di altre ci vede protagonisti. Ecco allora il nostro personale reportage, dove parole e immagini sono voci e volti di un comparto vivo e vivace a cura di MARTA MEGGIOLARO

È qui la festa? Cos’è stato per me questo Myplant edizione 2018? Prima di tutto una festa. Sì, una festa del settore. Come fosse una festa di paese che si aspetta da un anno all’altro, che si prepara da un anno all’altro. Piena zeppa di luminarie, di gente, di bancarelle, canti e musica popolare. E alla fine anche i fuochi d’artificio. Tutti in piazza a raccontarsi le proprie storie, in un momento di felicità, contagiati dall’entusiasmo della passione. Ecco, questo è stato per me Myplant: un momento di entusiasmo. Da anni non si assisteva nel mercato italiano a un appuntamento fieristico capace di intercettare la passione di produttori e imprenditori, al di là delle sfide del settore, di bilanci e andamenti delle vendite. Un appuntamento che ha raccolto i tanti inviti al confronto e alla voglia di fare (finalmente!) sistema, non ragionando solo in termini di business, ma di esperienze. E allora tutti con il naso all’insù alla scoperta di novità e innovazioni, di stimoli e opportunità. E nuove persone da conoscere. E se da un lato questo Myplant è stato una festa, dall’altro è una speranza. Una speranza nel florovivaismo italiano, che torni a essere protagonista in Europa, trainato da tanti ottimi imprenditori e da un prodotto mediterraneo invidiato in tutto il mondo. È il momento di investire, di metterci la faccia, di trovare un unico comune denominatore verso uno sviluppo diffuso. Di tutti. Siamo solo alla quarta edizione, ne abbiamo davanti a noi di feste da organizzare. Francesco Tozzi

SAVE THE DATE La quinta edizione di Myplant & garden si terrà dal 20 al 22 febbraio 2019 a fieramilano.

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Tendenze / FIERE

Abbiamo vinto una scommessa Se cinque anni fa mi avessero detto che oggi avrei scritto questo editoriale, non ci avrei creduto, mi sarei fatta una bella risata con la mia squadra. E invece, eccomi qui! Quando ci siamo imbarcati in questa avventura, non sapevamo come sarebbe andata; ci sembrava che mancasse un luogo per gli operatori italiani del settore del verde, e abbiamo scommesso che potevamo essere noi di VGCrea a creare l’occasione giusta. Ci ha stupito, colloquio dopo colloquio, il terreno fertile che abbiamo trovato: una bella scoperta. Abbiamo incontrato persone desiderose di mettersi in gioco, di fare squadra, con la voglia di mettere le proprie energie nel nostro progetto. E così, anno dopo anno, il gruppo di aziende che scommette su Myplant, le collaborazioni e i visitatori aumentano; diventiamo grandi seguendo l’obiettivo di rendere questa fiera il polo d’attrazione in cui gli operatori del settore possono incontrarsi e crescere. Quando Myplant&Garden ha visto la luce, non avrei immaginato che dopo quattro edizioni avrebbe riempito tre padiglioni. Però avevo visto di cosa è capace chi lavora nel verde ed ero pronta a scommettere sul buon esito del nostro progetto. È una scommessa che abbiamo vinto tutti insieme. Il premio? La nostra fiera! Valeria Randazzo

Ci vuole tempo MYPLANT & GARDEN 2018 IN NUMERI • 21 – 23 febbraio 2018 • Quarta edizione • 655 espositori • 17.300 visitatori • 3 padiglioni • 45mila metri quadrati di spazio espositivo • 20% degli espositori provenienti dall’estero • 150 delegazioni ufficiali di buyer • 50 paesi di provenienza dei buyer • 230 giornalisti accreditati • 50 meeting

Come i frutti, come il pane, le cose buone hanno bisogno di tempo per maturare. Il Myplant & Garden è come una delle nostre stagioni. Parte piano e poi cresce in modo esponenziale fino a non avere il tempo di parlare con tutti, e poi lentamente ci si assesta. Poi, alla fine, si tirano le somme. Ho visto novità, aziende piccole crescere, così come è cresciuta la fiera e ho visto maturare dei rapporti. La stagione che ci aspetta si profila brillante e generosa. Alcuni prodotti, ascoltando amici clienti e produttori, sembrano avere un ritorno commerciale interessante: dalle piante d’appartamento alle perenni, così come le fioriture estive e le piante tropicali. Grande fervore anche per i fiori recisi e le composizioni. Ricchissima questa edizione di eventi più o meno grandi che sono serviti a intrattenere i visitatori. Quello che mi porto a casa di questi giorni di Myplant & Garden sono le persone incontrate e due certezze. Si deve partire per tempo e si deve dare spazio alla pianificazione, devo imparare ad organizzarmi, ogni settimana della stagione è come se fosse un giorno del Myplant, tutto ha valore, sia i momenti difficili che quelli buoni, tutto si può superare basta chiedere aiuto se si è in difficoltà, non copiare, non imitare ma farsi aiutare. Da soli siamo persi e il Myplant è un luogo di amici. Matteo Ragni

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Lo stand di Arena Vivai, sempre affollato!

I sorrisi da Corino Bruna sono belli come la loro ospitalitĂ .

Dimostrazioni eloquenti allo stand di Fitt.

La squadra di Apulia Plants sembra soddisfatta!

Da Florsistemi, una spiegazione seguita con interesse.

Dove vai, se il cappello di Orlandelli non ce l’hai?

Charles Lansdorp (a destra), sempre disponibile a fare da ponte fra Italia e Olanda.

La squadra al completo di Newpharm, in un attimo di pausa.

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Tendenze / ASSOCIAZIONI

Bello, buono,

bonus

In tre parole, la sintesi di ciò che è e che dovrà essere sempre di più il verde, attraverso i professionisti e gli operatori della filiera del giardinaggio. Ecco come di FILIPPO TERRAGNI

ri del mercato italiano, non solo grazie alla ricchezza dei contenuti, ma anche per l’organizzazione accurata. «Sono molto soddisfatto per la riuscita dell’evento – ha commentato Silvano Girelli, presidente di AICG - La location suggestiva e i temi trattati, tutti di grande attualità, hanno riscosso l’interesse e l’entusiasmo dei partecipanti. Sono contento anche per l’andamento positivo dell’Associazione, che nel 2017 ha raggiunto quasi 200 associati, tra ordinari e sostenitori: un risultato che ci conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione».

IMPEGNO EDUCATIVO E SOCIALE

La tavola rotonda conclusiva del convegno AICG.

I

l 17 e il 18 gennaio a Palazzo di Varignana – Castel San Pietro Terme (BO) si è tenuto il sesto Convegno nazionale di AICG, a cui hanno partecipato circa 280 persone tra gardenisti, operatori del settore, giornalisti. L’AICG, ovvero Associazione Italiana Garden Center, è un ente senza scopo di lucro con sede a Verona, costituito nel 2012 per sviluppare un’identità professionale e un processo virtuoso di sviluppo delle aziende che operano nel settore specializzato del giardinaggio e del florovivaismo, come centri di giardinaggio o garden center.

UN IMPORTANTE MOMENTO DI CONFRONTO

L'Associazione ha lo scopo di tutelare, qualificare, promuovere e sviluppare la cultura del verde all’interno dei centri giardinaggio. Anno dopo anno il convegno è diventato l’occasione per mostrare concretamente questo impegno e per “fare il punto” fra gli operato-

PER APPROFONDIRE “Hurrà! Ho un negozio” di Harry Bijl (INRetail.nl), è un testo che pone l’attenzione sul valore aggiunto di gestire un negozio “reale” rispetto alla vendita online e sui trend della vendita al dettaglio evidenziati da ricerche di settore olandesi.

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Molti gli argomenti discussi nel corso della parte privata del convegno, riservata ai soci AICG: il più importante è il progetto di formazione specifica per i collaboratori dei centri di giardinaggio, realizzato con la Fondazione Minoprio. Obiettivo del progetto, formare figure in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei garden center, andando a colmare alcuni ambiti che le scuole tecniche di settore non sono in grado di affrontare. L’avvio è previsto per il mese di giugno e consisterà in 160 ore di formazione su argomenti tecnici trasversali, come ad esempio elementi di botanica, attrezzi da giardinaggio, tappeti erbosi, varie tipologie di piante, tecniche vivaistiche, tipologie di allestimenti dei garden center, e su argomenti in ambito comunicazione e marketing. Le lezioni saranno tenute da alcuni docenti della Fondazione Minoprio, da fornitori e consulenti del mondo dei Garden. Durante l’assemblea sono stati confermati inoltre l’adesione anche per il 2018 al Progetto Margherita di AIRC e l’organizzazione del Garden Festival d’Autunno.

UNO SGUARDO ESAUSTIVO SUL MONDO DEL VERDE

Moltissimi i relatori che sono stati chiamati a intervenire – nella parte pubblica - sugli argomenti di maggiori attualità e i trend legati al mondo del verde e delle piante: il titolo del convegno era infatti “Gustiamoci il verde. Le 3 B del verde: Bello, Buono, Bonus!” e l’obiettivo è stato quello di trattare il valore del verde a 360°, passando dal Bonus Verde, cioè lo sgravio fiscale recentemente approvato dal Parla-


mento per chi effettua spese per la sistemazione delle aree verdi, al benessere che le piante trasmettono per l’ambiente e la salute, fino all’importanza dell’e-commerce anche per i garden center e ai suggerimenti su come valorizzare i rapporti con i propri collaboratori e migliorare l’organizzazione delle imprese. Infine, sono state particolarmente interessanti le testimonianze di imprenditori di successo e di mental trainer e coach. In chiusura, si è tenuta la tavola rotonda “Confrontiamoci per crescere” a cui hanno partecipato vari attori della filiera con i loro differenti punti di vista su alcune tematiche comuni: Andrea Bardin, portavoce del Gruppo d’acquisto Giardinia; Andrea Santambrogio, Responsabile Commerciale del Gruppo d’acquisto Garden Team; Federica Drago di Giardineria Drago, con la testimonianza dei suoi stage all’estero presso alcuni Garden Center europei; Francesco Tozzi, Direttore della rivista Green Up; Paolo Milani, Direttore Generale di Promogiardinaggio; Lucio Brioschi di Green House Italia, Paolo Montagnini di Studio Montagnini e Severino Sandrini di Mc Sinergie.

Per informazioni AICG Associazione Italiana Centri Giardinaggio www.aicg.it segreteria@aicg.it 0458241903 - 0458241907

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Tendenze / DÈCOR

Ispirazione

nordica

Piacciono sempre di più le atmosfere hygge, giocati sui toni bianchi e disegni geometrici. E a Natale i Babbi smettono di stare appesi ai balconi per entrare in casa di COSTANZA DI MATTEO

U

na piattaforma fondamentale per il business e per la formazione: questo il giudizio che raccoglie la nona edizione di HOMI, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano, che ha accolto 82.300 visitatori professionali di cui il 17% esteri. Le migliori performance arrivano da Russia, Cina, Francia e Giappone, mentre si registrano nuovi paesi come Corea del Sud, Bielorussia e Guatemala. Particolarmente elevato il profilo degli operatori presenti, professionisti sempre più attenti e selettivi nelle scelte di business, che considerano il Salone degli Stili di Vita come un contesto di grande interesse per confrontarsi su tendenze e nuove idee.

LA STORIA SI FA (ANCHE) A TAVOLA

CONSIGLIA La tavola apparecchiata è un buon set per presentare i prodotti novità e per ispirare gli acquirenti. Importante scegliere bene le palette di colori, e giocare con la presenza di fiori recisi e piante, dando loro particolare risalto.

HOMI è anche laboratorio di stili e tendenze, e non esaurisce la sua attività nella manifestazione in fiera. Fino al 15 febbraio a Palazzo Reale a Milano è stata aperta la mostra gratuita “CONVIVIANDO - L’arte della tavola tra passato e futuro”, promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, Palazzo Reale, HOMl, e curata da Cinzia Felicetti, direttrice responsabile di Marie Claire Maison Italia. L’allestimento ha proposto dieci mise en place che prendevano spunto da altrettanti film memorabili, per scandire i momenti storici diventati simbolo di stile, eclettismo e bellezza.

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Tendenze / DÈCOR

QUALITÀ E CREATIVITÀ AL CENTRO

SAVE THE DATE La prossima edizione di HOMI sarà a fieramilano dal 14 al 17 settembre 2018.

Un’edizione particolare, in cui è stata dedicata molta attenzione allo standard dei prodotti in esposizione: in molti casi sono stati presentati pezzi unici o rari, tutti dotati di particolare carica innovativa. “HOMI si conferma una manifestazione ricca di proposte di contenuto - dichiara Fabrizio Curci, Amministratore Delegato di Fiera Milano – una piattaforma efficace perché in grado di generare business ma anche conoscenze intorno al settore di riferimento. Questo caratterizza il Salone degli Stili di Vita come una manifestazione matura, pronta ad evolvere ulteriormente verso nuovi obiettivi utili al mercato”. Protagonisti di questa edizione sono stati 1.463 espositori di cui 25% esteri, provenienti da 39 Paesi, tra i quali Spagna, Francia, Germania, Grecia, India. Ottimo riscontro per alcune delegazioni, come quelle di Iran e Argentina, che hanno potuto entrare in contatto con il mercato italiano e internazionale della manifestazione, portando prodotti di artigianato di eccellenza e valorizzando la cultura e la tradizione dei rispettivi Paesi.

Sopra, colori freddi e atmosfere romantiche per Avanti. A sinistra, il legno grezzo risalta contro il blu profondo, nell’allestimento di Starflowers. In basso, anche le decorazioni natalizie ricordano le atmosfere nordiche

VIVA LA SEMPLICITÀ

Sarà un Natale, quello del 2018, all’insegna dell’essenzialità nordeuropea: questa è la tendenza emersa nel padiglione Festivity, l’area dedicata alle decorazioni natalizie e alle festività. Tante le proposte di decorazioni di legno, minimali per forma e colore (spesso il legno non è trattato): forme tipiche dell’inverno nordico, come renne, oppure eleganti sagome che si ispirano alla vegetazione, spesso innevata o coperta di brina.

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Il materiale è il legno vero, autentico, ma gli alberi di Natale diventano più essenziali e geometrici. Qui, la proposta de La Fabbrica del Verde.

Jewel of Desert® - Garnet

Anche l’albero di Natale si semplifica, diventa un semplice triangolo di legno costituito da listelli sagomati, all’interno del quale trovano posto piccole decorazioni fisse o interacambiabili. L’albero “hygge” (l’approccio ispirato alla vita semplice e naturale del Nord Europa) non ingombra, può essere appeso in ogni angolo della casa e rappresenta l’allegria e il calore del Natale con elegante discrezione. Naturalmente non mancano nemmeno gli alberi ecologici, verdi o bianchi. Il bianco, in particolare, sembra sfidare la tradizione con eleganza, con varianti “verde innevato”, che uniscono le tonalità calde e profonde del “classico abete”, al bianco delle nuove tendenze. E per ogni Natale che si rispetti, non può mancare Babbo Natale: archiviati (con sollievo!) gli anni degli inquietanti “babbi” appesi ai balconi, ora Santa Claus “scende a terra” e si prepara ad accogliere gli ospiti all’ingresso delle nostre case. Ma non solo, i nuovi babbi sono dotati di meccanismi che danno loro voce e movimento: vanno in bicicletta, suonano il violino o il sax, leggono un libro di antiche fiabe o semplicemente sorridono, incontrando lo sguardo dei bambini di tutte le età che li scorgono nell’androne o sull’uscio di casa.

Azienda Agricola Bonini Paolo - www.paolobonini.com



Tendenze / RETAIL

Vendo prodotti,

offro esperienze Abbiamo selezionato per voi dieci idee espositive presentate al Garden Retail Experience 2018, in Olanda. Focus del progetto, suggerire come trasformare i garden center in ambienti di atmosfera

L’

di MARTA MEGGIOLARO

evento organizzato da TPK Media & Events, la casa editrice di TuinZaken, Garden Retailer, e DPK Florist Magazine, cresce e fa parlare di sè. Sono stati 150 i partner espositori di TREx 2018, svoltosi il 7 e l’8 febbraio a Nieuwegein, nei Paesi Bassi. Obiettivo, offrire agli operatori del green retail la possibilità di attingere a nuove soluzioni espositive, concept e presentazioni che rendano i centri di giardinaggio luoghi di atmosfera. Un’esigenza, quella di essere aiutati a trovare la giusta innovazione, che si fa sentire: quest’anno TREx ha potuto contare su una superficie aumentata del 50% e ha ospitato il 25% di visitatori in più, grazie anche alla posizione più centrale. Aumenta in modo significativo anche la percentuale di visitatori stranieri: oltre a tedeschi, belgi, francesi, a cui si aggiungono gli italiani, gli inglesi e gli spagnoli, gli irlandesi e gli svizzeri, oltre ai giapponesi. Inoltre, molti garden center olandesi hanno deciso di far trascorrere ai propri impiegati una giornata presso l’esposizione: una buona occasione per fare formazione e team building.

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Tendenze / RETAIL

IN BREVE TREx è un ampio concept store realizzato e organizzato come un garden center. Qui, in vari angoli e stand, è possibile trovare ispirazione per rinnovare il proprio punto vendita, anche grazie all’esposizione dei prodotti della stagione primavera/estate 2018.

Il titolo di quest’anno era programmatico: “From stores to stories”, ovvero: da punto vendita a luogo che racconta la vita, per cercare di parafrasare il gioco di parole inglese. Il motto riporta alla necessità per il garden center di diventare, da un sito di distribuzione fisica, a una location multicanale: storytelling, scoperte, esperienze, l’offerta di soluzioni per il consumatore. Questi sono aspetti che devono giocare il ruolo più importante.

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1 1. Picnic di primavera: una location allestita come se ci si trovasse fuori, al parco. Con la possibilità di scegliere le proprie piante per ricreare quell’atmosfera nel proprio giardino. 2. A nessuno piace comprare “a scatola chiusa”: qui è possibile vedere il terriccio che si sta acquistando, toccarlo con mano e scegliere. 3. I fiori recisi diventano un elemento di dècor prima di trasformarsi in bouquet. 4. Non si tratta solo di vendere le piante di fragole, ma di far vedere quanto piacere possono dare le fragole, coltivandole, assaporandole, guardandole. 5. Fra i servizi più importanti da offrire nel post-vendita, l’affiancare il cliente le cui piante si ammalano. Creando un angolo in cui, oltre alla vendita di fitofarmaci, è possibile far vedere al cliente cosa sta succedendo, facendo formazione.


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8 6. Un letto di stagionali su un tappeto di stagionali. L’idea non è nuovissima, ma l’effetto è assicurato. 7. Semplifica la vendita delle sementi mettere davanti al cliente non solo l’immagine di ciò che crescerà stampata sulla bustina, ma l’ortaggio vero e proprio, in una bella composizione. 8. Fai da te, qui da noi. Ti spieghiamo come fare e ti forniamo di tutto l’occorrente, così elimini il fastidio di fare il rinvaso a casa. 9. L’allestimento di un ambiente outdoor arriva fino a rappresentare l’interno della casa, dato che vuole esserne l’ideale prosecuzione. 10. Sempre in tema servizi, l’angolo dedicato ai pet si trasforma in uno spazio accogliente, dove è possibile ricevere informazioni precise su come accudire il proprio animale da compagnia.

10 Importante la presenza di prodotti della tecnologia, dei social media, di applicazioni che incontrano i desideri e i gusti dei consumatori contemporanei, cercando anche di allungarsi a prevedere cosa sarà il garden center negli anni a venire. Le parole chiave: personalizzazione, informazione e partecipazione. E la trasformazione coinvolgerà anche lo staff: da commessa a hostess, da scaffalista a visual merchandiser, da buyer a curatore; da direttore a ispiratore.

SAVE THE DATE TREx 2019 si svolgerà dal 12 al 14 febbraio presso De Beursfabriek, a Nieuwegein.

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Tendenze / MARKETING

Il “fiore dell’an Quando una trovata commerciale è un’utile spunto culturale, e viceversa. E la data di nascita di questa iniziativa vi sorprenderà di MARTA MEGGIOLARO

“SERVONO ISTRUZIONI DI BASE” Coreopsis Big Bang ‘Star Cluster’ di Dummen Orange.

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C

onosciamo tutti l’operazione di Pantone inc., il “Colore dell’Anno”: ogni anno fa parlare di sé e influenza il mondo della moda, del design, del dècor, fino a naturalmente a intercettare quello dei fiori. Quello che forse non sapete è che Pantone ha iniziato nel 2000, mentre nel nostro settore un’associazione americana, il National Garden Bureau, ha iniziato ben vent’anni prima, nel 1980, ad eleggere una annuale e una edibile come “pianta dell’anno”; la perenne è stata aggiunta nel 2012 e il bulbo nel 2016. Ma il NGB ha origini ancora più remote: è quasi centenario.

CONSIGLIA Individuare una strategia a lungo termine come quella dell’elezione di una “Pianta dell’Anno” permette di pianificare per tempo le azioni a supporto dell’iniziativa. L’obiettivo è coinvolgere durante tutto l’anno i propri clienti con occasioni ricreative e formative, creando aspettativa e dando vita a una sorta di “tradizione” che dà personalità al proprio punto vendita.

È dalla constatazione che gli americani non sapevano come coltivare, che James H. Burdett, prende lo spunto per fondare il National Garden Bureau. Siamo nel 1920, Burdett è un giornalista e lavora anche come pubblicitario per un’azienda sementiera, quando si rende conto che sarebbe necessario un ufficio centralizzato per le comunicazioni che rappresenti l’industria delle sementi e del giardinaggio. Conoscendo il potere dei media nell’educazione delle masse, Burdett progetta un organismo che raccolga le forze dei media e delle aziende per istruire le persone sulle pratiche basilari del giardinaggio. Un’esigenza che diventa stringente durante la Se-


no”? Buona idea conda Guerra Mondiale, quando Burdett insieme al National Garden Bureau diffonde la pratica dei Victory Garden, un progetto federale volto a sollecitare l’autoproduzione di ortaggi per far fronte alle carenze dovute alla guerra. I Victory Garden si diffonde grazie all’opera del NGB, che pubblica fra le altre cose un manuale (il “Victory Garden Manual”), che incitati gli Americani a fare l’orto per patriottismo, aiutando la vittoria fornendo ortaggi freschi per sopperire alle carenze causate dalla guerra. Fu un successo: nel 1942 le vendite di semi salirono del 300% e secondo uno studio effettuato negli anni ’80, nel 1944 il 40% degli ortaggi consumati dagli Americani erano prodotti nei Victory Garden.

Tulipano ‘Xtreme’ in mix di Van Zyverden Inc.

FACILE DA TROVARE E DA CRESCERE

Torniamo ai giorni nostri: per il 2018 l’organizzazione non-profit ha scelto come annuale la Calibrachoa, come perenne il Coreopsis, come bulbo il tulipano e come ortaggio la rapa. Ma secondo quale criterio? In un’intervista rilasciata a Jill Odom per un portale americano (totallandscapecare.com), Diane Blazek, direttore esecutivo di NGB, ha risposto così: «L’intero progetto è un modo per educare il pubblico e far conoscere queste differenti classi di prodotti, raccontando qualcosa su di loro e lavorando con i membri dell’associazione (una novantina di aziende

Rapa ‘Lutz Green Leaf’ di Territorial Seed Company.

VICTORY GARDEN, NE RIMANE UNO

Quando la Seconda Guerra Mondiale terminò, l’interesse per gli orti svanì e il giardinaggio fu abbandonato da molti. Ma uno degli originali “Giardini della Vittoria” è stato conservato e si coltiva tuttora. È il più antico del paese, fondato nel 1942 da Richard D. Parker. È il Memorial Victory Garden, a Boston.


Tendenze / MARKETING

IN BREVE • National Garden Bureau • Associazione americana no profit per il verde • Fondata nel 1920 • Nel 1980 istituisce il “Year of…” per ortaggi e annuali • Nel 2012 aggiunge il “Year of…” per le perenni • Nel 2016 aggiunto il “Year of…” dei bulbi • www.ngb.org

della filiera) per mettere in luce le nuove varietà». Qui si colloca una delle caratteristiche più interessanti dell’operazione del NGB: la genericità. Le altre associazioni scelgono varietà specifiche, mentre il NGB sceglie un’intera specie. Perché? «Perché cerchiamo di proporre piante che non siano troppo difficili da coltivare né da trovare in commercio. Vogliamo rendere il giardinaggio più semplice, più raggiungibile per le persone di oggi. Per quanto possa sembrare triste a chi è del settore, c’è una gran massa di persone là fuori che, ad esempio, non sa che per vedere i tulipani fioriti in primavera dovrebbe piantarli in autunno. Noi cerchiamo di “educare” la prossima generazione».

PROGETTI A LUNGO TERMINE

Come avviene quindi la selezione delle piante dell’anno? Il NGB conduce un sondaggio fra i suoi associati, che votano un limitato numero di opzioni secondo alcuni criteri – ad esempio, che sia stato fatto un nuovo lavoro di ibridazione sulla specie scelta. Le piante vincitrici sono selezionate a gruppi di tre: intendiamo dire che a gennaio il NGB ha votato e decretato le piante dell’anno per il 2020, 2021, 2022. «In questo modo, possiamo pianificare al meglio i prossimi anni di lavoro» ha commentato Diane Blazek. Anche se questa modalità presenta il rischio di selezionare una pianta che poi per qualche motivo imprevisto risulti inadatta. «È successo due anni fa con gli impatiens: la scelta andava benissimo, ma all’ultimo abbiamo avuto un’epidemia di peronospora che ci ha costretto a cambiare con qualcos’altro, che andasse comunque bene. Il punto è che non puoi mai sapere quando capiterà una cosa del genere. Se avessimo mantenuto gli Impatiens come pianta dell’anno, però, saremmo stati ridicoli e non avremmo svolto un buon servizio per la filiera».

MISSION E MEMBRI

“Fornire ispirazioni nel giardinaggio, connettere gli appassionati con gli esperti, far crescere più fiori e ortaggi per rendere bello e nutrire il mondo”: questa la mission delle attività no-profit del National Garden Bureau, possibili grazie al contributo dei soci. Ad oggi sono ben 89 le aziende coinvolte, fra cui: ABZ Seeds Holland, American Takii, Bailey Nurseries, Dummen Orange, Floranova, Florensis, Griffin Greenhouse Supplies, Harris Seeds, Hem Genetics, National Gardening Association, PanAmerican Seed, Proven Winners North America, Sakata Seed America, Selecta, Suntory Flowers Limited, Syngenta Seeds, Van Hemert & Co, Wild West Seed.

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C’è anche da dire che quello degli impatiens è stato l’unico caso di un imprevisto così grave.

UN LAVORO CHE VA A BENEFICIO DI TUTTI

Un altro criterio usato dal NGB nel selezionare la pianta dell’anno, è che non si ripeta la stessa specie per dieci – quindici anni, in modo che la volta successiva si possano presentare delle innovazioni consistenti. Il pomodoro è una delle pochissime piante che è stata nominata due volte, grazie ai nuovi colori e alle nuove varietà. «Guardiamo a cosa è stato fatto negli ultimi vent’anni: se ne abbiamo parlato in questa fascia di tempo, allora non è ancora il momento di riproporlo. Qualche volta accade che le persone ci suggeriscano delle specie: ne prendo nota in una lista, perché ci aiuta a capire cosa è trendy, cosa si sta vendendo bene». Il lavoro del NGB è a disposizione di tutte le aziende americane. Le “piante dell’anno” sono sostenute materiale grafico (loghi e foto) che è liberamente a disposizione. «Ad esempio, le aziende possono usare i loghi nei loro cataloghi, per dire che è l’anno giusto per piantare questa o quella varietà». I vincitori dell’anno successivo vengono solitamente annunciati in luglio, in modo che i membri possano organizzare le stagioni successive al meglio, ma in questo caso abbiamo avuto un’anticipazione: «I loghi del prossimo anno sono molto belli, sono davvero soddisfatta. Il 2019 sarà l’anno della Bocca di Leone, della Salvia nemorosa, della Dahlia e della zucca».


Tendenze / BIO

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onsumatori più attenti alla salute e all’ambiente, domanda di prodotti sani e sensibilità delle aziende nei confronti di processi produttivi “naturali”: sono questi i tre fattori che stanno trainando l’espansione del mercato bio. In questo scenario l’Italia gioca un ruolo da protagonista, si contano infatti più di 60mila aziende certificate. Questo significa che il bio non è un fenomeno passeggero, ma si è fortemente radicato negli ultimi anni, trasformandosi da tendenza rivolta a mercati di nicchia a vero e proprio stile di vita per milioni di consumatori.

VERDE PIÙ VERDE

Newpharm Home & Garden propone un sostegno naturale per potenziare le difese delle piante grazie alla creazione di barriere fisiche che allontanano gli attacchi dei parassiti. Si tratta di concimi e potenziatori delle difese naturali in grado di stimolare le difese endogene e combattere così gli attacchi di parassiti e malattie. La linea Il mio orto Bio è ammessa in agricoltura biologica ed è composta da prodotti che si trovano facilmente in natura: propoli, carbonato di sodio, e così via. I corroboranti favoriscono l’autodifesa delle piante e si usano in tutte le fasi fenologiche, perché non hanno effetti nocivi. I prodotti sono consentiti in agricoltura biologica e in tutti i disciplinari di produzione che adottano metodi naturali (biodinamici, vegani) grazie all'origine vegetale e all'azione positiva sui microrganismi del suolo, che degradano la sostanza organica e contribuiscono a migliorare la struttura, la fertilità e la salute del terreno. Una rivoluzione verde, in cui si riconoscono molti utenti, sostenu-

ta dalla campagna pubblicitaria: “Il tuo verde si fa più verde con Il mio orto Bio”, il cui obiettivo è la riduzione dell'uso di fitofarmaci, ormoni ed altri prodotti di sintesi, per proseguire verso prodotti naturali, ecosostenibili e a zero impatto ambientale.

QUALITÀ SENZA COMPROMESSI

Enrico Bagarollo, direttore generale di Newpharm, presenta così la strategia aziendale: «Oggi le compagnie con le maggiori probabilità di successo sono quelle i cui leader non si limitano a parlare di cambiamento, ma lo praticano. In un settore che negli ultimi anni ha visto crescere sensibilmente l’offerta, abbiamo puntato a distinguerci investendo sul benessere, l’innovazione e la qualità, senza scendere a patti di nessun genere. Anche il nuovo headquarter è stato costruito secondo gli stessi criteri». Rincara la dose Roberto Calore, sales manager: «Vogliamo aiutare il consumatore finale con una facile e immediata identificazione del prodotto e delle sue finalità. Pensiamo in particolare alle nuove generazioni, grazie anche all’attività di formazione per professionisti e consumatori finali. Questo lavoro è destinato a rivoluzionare l’offerta con principi attivi alternativi e nuove tecniche applicative che puntano alla prevenzione e protezione. Il primo obiettivo è quello di assicurare il pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza finalizzate a garantire la salvaguardia del consumatore e dell’ambiente».

Biologico,

mercato in crescita

Per renderlo un punto di forza del punto vendita, una proposta di concimi e corroboranti sempre più completa, la cui efficacia sta anche nella comunicazione semplice e immediata che offre all’hobbista di COSTANZA DI MATTEO

Sopra, Enrico Bagarollo, direttore generale di Newpharm Home & Garden. A destra, l’espositore della gamma di prodotti biologici “Il mio orto Bio”.

IN BREVE • Di Newpharm Home & Garden • Linea di prodotti biologici per l’hobbista • Composta da prodotti naturali • Concimi e corroboranti • Utilizzabili in tutte le fasi fenologiche • Consentiti in agricoltura biologica • Origine vegetale • Azione positiva sui microrganismi del suolo • Ecosostenibili • Zero impatto ambientale

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Mercati / FIORI E PIANTE

Attesa per la ripresa Il primo bimestre 2018 è passato sotto tono, ma si aspetta la crescita della domanda nel periodo pasquale. Intanto segnano un buon andamento le vendite di alberi e arbusti di PAOLA LAURICELLA, ricercatrice ISMEA

Piante fiorite stagionali, soprattutto le primule e viole

I

dati più recenti pubblicati dall'organizzazione tedesca relativi ai primi nove mesi del 2017 hanno presentato un quadro non proprio di ripresa, a causa di una primavera climaticamente poco favorevole, ma sostanzialmente soddisfacente. I risultati dell'asta Florahollad confermano un incremento medio generale modesto (fiori e piante +1,2% il fatturato del 2017) che diviene importante per le piante da esterno (+7,1%) a fronte di volumi in contrazione (-2,5%). In questo scenario i valori delle esportazioni italiane di piante, alberi e arbusti e più in generale dell'intero comparto floro-ornamentale si attestano su livelli più elevati rispetto al 2016.

PICCO PER LE PIANTE DA INTERNO

Agrumi, piante grasse e succulente, piante verdi

Complessivamente infatti il flusso di prodotti ornamentali (inclusi i fiori essiccati, ma esclusi quelli artificiali) è aumentato del 10,2% rispetto al 2016. Non tutte le categorie seguono l'andamento generale, le piante in vaso in pien'aria infatti continuano il trend discendente in atto da diversi anni per cui si è passati dai 162 milioni di euro del 2013 ai quasi 110 milioni del 2017. Molto bene invece la performance registrata dagli alberi e arbusti che raggiungono quasi 449 milioni di euro, pari al 15,6% in più. Anche le piante da interno presentano un innalzamento significativo (9,3%) recuperando quanto perso nei quattro anni precedenti ed anzi costituendo un picco nel quinquennio 2013-2017. Le vendite dei primi mesi del 2018 si sono sviluppate in modo modesto a causa delle ondate di freddo, della pioggia e del vento, che si sono succedute soprattutto nel Nord Italia. Le piante fiorite stagionali sono state vendute per livelli

LA STRATEGIA OLANDESE • Sviluppare le rotte dell’esportazioni sulle grandi distanze • Anticipare la disponibilità delle produzioni fiorite nel mercato europeo, tentando di invogliare i consumatori prima dell’arrivo della primavera: aumentano gli investimenti nella coltivazione di piante in vaso su grandi superfici in Portogallo

58

GreenUp

449

milioni di euro: fatturato 2017 alberi e arbusti

bassissimi, soprattutto le primule e viole. Positive invece le vendite di agrumi, piante grasse e succulente e nel Lazio e Toscana, come anche le vendite di piante verdi. Le piante verdi stanno tornando ad essere popolari anche per la loro azione filtrante degli inquinanti presenti negli interni di case e uffici. Piante come Aloe Vera, Sansevieria, Areca Palmata, Dracaena, Ficus elatisca, Chlorophitum, Ficus Benjamina, Golden Pothos, Syngonium e Spatiphillum sono state le protagoniste dei messaggi promozionali del Noida Flower Show, in India. Un paese che nelle grandi città presenta livelli altissimi di inquinamento fuori e dentro le mura casalinghe. Una buona comunicazione basata sugli studi effettuati in passato su tali piante potrebbe risvegliare il desiderio di protezione della propria salute che non passa solo tramite l'alimentazione, ma anche tramite la capacità assorbente di elementi chimici delle piante. Rimane tuttavia la diminuita attitudine degli acquirenti a prendersi cura del verde ornamentale per cui si preferiscono le succulente o piante resistenti al caldo.

SI TENTA DI ANTICIPARE LA STAGIONE

Gli ordinativi di piante, alberi e arbusti sono in crescita rispetto al bimestre dell'anno precedente e anche le spedizioni nei primi due mesi, nonostante la difficoltà dei lavori in campo per via del clima, sono state positive. Si determinerà, con molta probabilità, nel breve periodo CONSIGLIA la mancanza di alberi e arbusti di taglia grande, perché ormai le scorte Una buona comunicazione accumulate negli anni di crisi sono basata sugli studi effettuati finite. sulle piante verdi da interno I mercati esteri, come evidenpotrebbe risvegliare il desiderio ziato dai dati del 2017, hanno di protezione della propria salute, ripreso su ottimi livelli l'acquitramite la capacità assorbente di sto di prodotti vivaistici e come elementi chimici che queste specie mostrato dal bilancio consuntivo posseggono.


2017 Export in quantita - Kg

Var.% ‘17 su 16

2017 Export in valore - milioni di euro

Var.% ‘17 su 16

Florovivaismo

723.163.949

2,5

1.177.938.077

10,2

• piante, alberi e arbusti

408.410.075

8,6

633.707.562

11,2

• alberi, arbusti da esterno

274.142.486

16,5

448.542.244

15,6

• piante da interno e da piena aria

134.267.589

-4,6

185.165.318

1,9

47.106.665

5,3

75.339.697

9,3

87.160.924

-9,2

109.825.621

-2,6

• piante da interno • piante in pien'aria

Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat

EXPORT ITALIANO NEL 2017

La tabella riporta i dati sulle esportazioni italiane di piante, alberi e arbusti nel 2017.

delle aste del gruppo Florahollad, il trend di prezzi più elevati su base annua a fronte di una bassa offerta, si ripeterà anche nella primavera 2018. Altri fattori positivi evidenziati dai più grandi esportatori olandesi risiedono in una quota di domanda nei mercati dell'est Europa che mostra ulteriori possibilità di sviluppo, così come il mercato russo. Il sistema olandese continuerà quindi a sviluppare le rotte dell'esportazioni sulle grandi distanze, ma allo stesso tempo cerca di anticipare la disponibilità delle produzioni fiorite nel mercato europeo, tentando di invogliare i consumatori prima dell'arrivo della primavera. Aumentano infatti gli investimenti nella coltivazione di piante in vaso su grandi superfici in Portogallo per poter disporre di piante in vaso con alcune settimane di anticipo rispetto alla programmazione delle serre olandesi.

+9,3%

crescita delle vendite di piante verdi da interno

AUMENTANO GLI ACQUIRENTI DEI GARDEN ITALIANI

Tornando al mercato italiano le vendite di piante in vaso anche in base al panel degli acquisti delle famiglie italiane di fonte Ismea non ha registrato innalzamenti nel primo bimestre del 2018, imputabile, tale andamento, alle avversità climatiche. I punti vendita al dettaglio per poter incentivare gli acquisti hanno fatto leva sulle promozioni e infatti la numerosità dei clienti è salita di oltre il 3% rispetto al primo biennio del 2016, ma supera il 20% se il confronto è con il primo bimestre del 2015. Inoltre la penetrazione dell'acquisto tra le famiglie del campione è del 9% per le piante e corrisponde:

• a una quota del 3% che ha speso per un acquisto sia di piante da interno sia da esterno; • all'8% di coloro che hanno preferito le piante da interno contro il 4% delle persone che hanno scelto quelle da esterno. (La penetrazione complessiva del 9% è calcolata sul totale individui del campione, mentre la penetrazione per segmento specifico ha un denominatore diverso che corrisponde agli individui che hanno acquistato piante, quindi la somma delle percentuali specifiche non può essere comparata con la penetrazione complessiva). Infine per l'anno in corso, attraverso un'adeguata pubblicità, il settore dovrebbe beneficiare anche del bonus “verde” cioè la detrazione del 36% fino a 5.000 euro per chi effettua spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di qualsiasi tipo: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali, anche se con impianti di irrigazione e recupero del verde storico. I dati parziali sulle vendite del mese di marzo mostrano infine una contrazione delle vendite sempre a causa dell'instabilità climatica (pioggia e giornate di freddo intenso), tuttavia con l'avvicinarsi del periodo pasquale e in base a previsioni di un week end con il sole in buona parte delle regioni italiane, gli operatori sono tornati a spedire a ritmi elevati le scorte presenti nelle serre. Speriamo che con la Pasqua la stagione inizi davvero.

IL MERCATO ITALIANO NEL PANEL ISMEA • Primo bimestre 2018 presenta numerose avversità climatiche • Vendite di piante in vaso non registrano innalzamenti nel primo bimestre del 2018 • I punti vendita al dettaglio hanno fatto leva sulle promozioni • La numerosità dei clienti è salita di oltre il 3% rispetto al primo biennio del 2016 (+20% rispetto al 2015)


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Mercati / NOVITÀ

Eccellenze in vetrina

Prodotti appena lanciati sul mercato che introducono qualcosa di nuovo o di migliorato per chi lavora nella filiera. Tutti i vincitori del concorso e una selezione dei partecipanti di FILIPPO TERRAGNI

I

l premio dedicato alle aziende espositrici di Myplant & Garden cresce insieme alla fiera. Giunto alla sua terza edizione, ha visto quest’anno la partecipazione di un gruppo nutrito di candidati, che ha richiesto un lavoro attento di selezione alla giuria, composta da Renato Ferretti, Silvano Frigo, Mara Lombardo, Alberto Locatelli, Ester Nunziata, Valter Pironi, Francesco Tozzi e Gaetano Zoccali. I membri hanno preso in esame tutte le candidature, selezionando i più meritevoli dell’essere esposti nella Vetrina delle Eccellenze. Dopo aver visionato i prodotti candidati, tre per ogni categoria, la giuria ha scelto i vincitori per il 2018. Ve li presentiamo uno per uno.

C iclamino Masako della dit ta Schoneveld Breeding per la riproduzione da meristema, e per la forma del fiore, che ha c arat teristiche interessanti dal punto di vista ornamentale. Vincitore nella c ategoria Piante ornamentali.

Bouvardia “ crazy pink” di C hrywijk, per gli steli lunghi circ a 70 c m c on molti fiori, molto adat to ai bouq uet. Vincitore nella c ategoria Fiori recisi.

GreenUp 61


Mercati / NOVITÀ

Blue Country c on mic o-naturactive di Tempoverde, misc uglio di graminac ee per formare il tappeto erboso, resistente alla sic cità grazie all'apparato radic ale partic olarmente profondo; è possibile utilizzare anche ac q ue di bassa q ualità. Vincitore nella c ategoria Assortimenti e preparazioni c ommerciali di piante ornamentali e di fiori recisi che abbiano un partic olare signific ato ec ologic o, ambientale e/o eq uo-solidale.

Bioten di IC L, fungicida biologic o a base di Tric oderma spp. c onforme alla normativa EC N. 834/2007. Risponde ai req uisiti di utilizzo dei programmi di agric oltura biologic a e di lot ta integrata. Adat to per il c ontrollo delle malat tie fungine Pythium, Phytophtora, Rhizoctonia, sia in vivaio che nel verde urbano. Vincitore nella c ategoria Mezzi di produzione. Biulite-net di Lite Soil impianto di irrigazione interrato realizzato in tessuto non tessuto c ostituito da una rete che si stende sot to la c oltura e c onsente di risparmiare fino al 70% di ac q ua. Vincitore nella c ategoria Mac chine, at trezzature e impianti per la produzione florovivaistic a.

Primavera Plus di Nic oli. Casset ta da balc one c on ferri di aggancio inc orporati e rec upero dell'ac q ua in ec c esso. Vincitore nella c ategoria Vasi e prodot ti per la dec orazione.

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GreenUp

Ipm-Gloe Drena Lumi TM di Ipm Italia, sistema di pavimentazione permeabile e filtrante ec o c ompatibile, che mantiene le c arat teristiche ambientali senza nec essità di vasche di ac c umulo; c arat terizzato da un ef fet to luminesc ente gradevole ed utile nei viali e parchi per la fruizione not turna. Vincitore nella c ategoria Materiali edili e/o arredi per la realizzazione del giardino e del paesaggio.


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Mercati / AZIENDE

zioni climatiche di alta montagna infatti conferiscono alla pianta una vita in vaso superiore e una fioritura più rigogliosa. youRoses® quindi è una proposta alternativa con solide basi: brand identity, riconoscibilità del prodotto attraverso il packaging, comunicazione pubblicitaria destinata al pubblico finale. Ed è un progetto esclusivo della Barile Flowers Service, che, posso dire con orgoglio, mai era arrivata così in alto: youRoses® rappresenta infatti il perfetto connubio fra le migliori varietà dei migliori produttori nelle aree geografiche ideali di coltivazione. Queste rose esprimono una qualità e raffinatezza che vengono da lontano, racchiudono l’incanto di un’esperienza senza confronti, e la cura estrema per i dettagli non tradisce le attese del pubblico più esigente».

PER INFO www.fbarile.it Barile Flower Service su facebook

U

n progetto che racconta la quotidianità dei gesti, dai più piccoli ai quelli più complessi, che influenzano le emozioni, l’energia, la passione, la relazione con sé stessi e con gli altri: questo è il concept dietro youRoses®, il nuovo progetto di Barile Flowers Service.

VERSO IL MERCATO INTERNAZIONALE

In una fase stabile del trade, la Barile Flowers Service guarda oltre gli orizzonti del mercato, grazie al nuovo brand dedicato al fiore – donna per eccellenza: la rosa. Ha dichiarato il CEO, Nino Barile: «Abbiamo scelto di commercializzare la rosa di montagna, un prodotto esclusivo per qualità e consistenza. Le condi-

Regina di fiori Nasce youRoses®, il nuovo brand che, dalla coltivazione alla distribuzione, porta la rosa al livello più alto. E la rende ancora più attraente per il pubblico femminile di FILIPPO TERRAGNI


Mercati / AZIENDE

U

n rilancio importante quest’anno per Ital-Agro: la gamma Naturen si dota di un look nuovo e fresco, che esprime la naturalità attraverso una nuova identità, pur mantenendo la garanzia e l’eccellenza che da sempre distinguono il marchio KB. Le nuove confezioni puntano La confezione Doypac, studiata per conservare le caratteristiche del prodotto su immagini attraenti ed evosenza rinunciare alla praticità della confezione, è richiudibile e sta in piedi da sola. cative, che attirano l’attenzione; chiaro e ben evidente sulla confezione la degranulo fornisce nutrimento alle piante per tre stinazione “Consentito in agricoltura biologica”; mesi in modo omogeneo rendendo sufficienti infine si riportano i benefici del prodotto in madue applicazioni l’anno. Il concime viene rilaniera evidente per facilitare la scelta a scafsciato seguendo le esigenze della pianta, fale. Per quanto concerne i prodotti della evitando il rischio di bruciare le radici e protezione, il punto di forza è indubbiadi perdere i nutrienti per lisciviazione. mente l’immagine dei parassiti all’interno La zeolite permette un’eccellente ritendi un mirino rosso, che evidenzia effizione idrica e consente di fissare e recacemente i target. In ultimo, ma non distribuire i nutrienti quando la pianta per importanza, i materiali di supporto al ne ha più bisogno. punto vendita: la bandiera Naturen con marchio e slogan “consentito in agricoltura ORTICA CONTRO LO STRESS biologica” ben evidenti, l’espositore NatuAltro fiore all’occhiello della linea Naren per cross-selling dei concimi granulari turen è l’Estratto d’ortica: una prepanelle piante, il display per aumentare la virazione tradizionale a base di ortica sibilità e la rotazione e non ultima la guida ottenuta dalla fermentazione naturale pratica Naturen per il consumatore. delle foglie della pianta, ma stabilizzata grazie alle più moderne tecnologie formulative. Il prodotto racchiude le RISPETTA LE ESIGENZE DELLE proprietà benefiche dei succhi cellulari PIANTE dell’ortica rendendoli facilmente assiI concimi granulari mettono a disposiziomilabili per le piante. L’estratto d’ortica ne tutta la forza della natura con l’ausilio rafforza le piante, controlla numerosi della più avanzata tecnologia formulativa, parassiti ed è adatto per ortaggi, fruttii nutrigranuli: costituiti da NPK e arricchiferi e ornamentali. menti di calcio, alghe e zeolite. Ogni singolo

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Greenmeteo

Le tecniche oltre l’incanto

Il resoconto della nevicata che ha coinvolto le aziende di produzione floricola del Mediterraneo. I cambiamenti climatici esigono nuovi studi e nuove strategie

IN BREVE • Cambiamenti climatici hanno portato a un inverno rigido nel Sud Italia • Le zone a clima Mediterraneo sono state interessate da gelo e neve • Caporal Plant sta attuando dei protocolli di emergenza per la salvaguardia delle piante Il freddo non è totalmente negativo: • Seleziona naturalmente gli esemplari • Abbatte malattie e parassiti

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P

GreenUp

aesaggi imbiancati e distese ricoperte di neve, fino a bassa quota, sul mare: uno spettacolo magico, offerto dalle tempeste siberiane – come Burian – che quest’anno hanno colpito anche le zone d’Italia più fortunate dal punto di vista climatico. La neve è arrivata a sorpresa, creando atmosfere magiche; purtroppo però questa condizione, per chi si occupa di florovivaismo, è un problema, e una sfida: è quello che è successo nelle contrade di Canosa di Puglia, dove si trovano i vivai di Caporal Plant. Al di là dello spettacolo magnifico, il meteo di questo inverno è stato una grande scuola per lo staff dell’azienda, che si è dedicato a salvaguardare 80 ettari di produzione. Giovanni Caporale ha commentato: «Il Mediterraneo non è abituato a fenomeni metereologici come questi, per noi del Sud è anomalo avere ghiaccio, neve e periodi freddi improvvisi. Per questo l’azienda ha cercato tecniche agronomiche di tutela. Essere preparati è la regola fondamentale per reagire a eventi atmosferici inaspettati. Quest’anno per la prima volta abbiamo messo in atto il protocollo di emergenza con una squadra formata da un tecnico agronomo e il nostro staff produzione, perché gli scherzi climatici ormai sono da mettere in conto. Abbiamo deciso di spostare nelle serre le varietà che solitamente si coltivavano all’esterno e resistevano all’inverno mite, per garantire sia la qualità sia la consegna al cliente. Il piano di emergenza prevede una fase di prevenzione (concimazione, potatura, innaffiatura) e una fase di preparazione al freddo attraverso una copertura fatta con tessuto-non-tessuto. Il Mediterraneo viene messo alla prova dalla natura, e dimostra la sua capacità di reazione. Le piante si stanno

abituando a questi climi. Ogni strategia necessita però di aggiornamenti continui». L’agronomo Damiano Merra, tecnico di Caporalplant, ha fatto il punto su cosa significa per una pianta attraversare un periodo di freddo intenso: «La natura è regolata da leggi che sono anche alla base dei processi fisiologici di una pianta: tutto questo è definito “bioritmo”. Fatta questa premessa, l’eccezionale ondata di freddo che ha investito l’Italia ha creato danni e disagi, ma è anche vero che all’interno di una pianta che avverte il freddo - e un esempio è la frutta - si innescano dei processi fisiologici che portano a una buona allegagione e fruttificazione, con ovvi aspetti positivi. Altro vantaggio, l’arrivo del freddo ha un’azione abbattente nei confronti di patologie e insetti, quindi rende le piante sane e pulite. Nella nostra azienda esiste un protocollo di emergenza che comprende il coricare le piante al suolo in modo da preservare la chioma e coprirle col tessuto per creare un blando isolamento. Non è garantito il successo al 100%, sono profilassi che possono preservare una parte della produzione; alcune volte i danni sono comunque irreversibili. Il freddo opera una selezione naturale sulle piante: sopravvivono i soggetti più resistenti sia al freddo, e anomalie varie, appartenenti alla stessa specie, che che portano avanti la generazione».


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CONSENTITO IN AGRICOLTURA BIOLOGICA

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