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Le piante, dal “Vangelo” secondo Instagram

Una community social sempre più attiva di plant lover cerca risposte sui profili di coetanei più esperti. Ma se la nuova generazione di pollici verdi non si accontenta e vuole di più, il garden center dov’è?

di ALICE NICOLE GINOSA

Che l’amore per il verde abbia raggiunto il suo apice negli ultimi anni ce ne siamo accorti tutti, anche voi che per primi lo avete vissuto sulla vostra pelle e visto consolidarsi tra le corsie del vostro garden. Le nuove generazioni,

millennial soprattutto, hanno riscoperto il piacere della cura e dell’attesa, si sono fermati a vedere una talea radicare, hanno rinvasato per la prima volta

le loro piante, le hanno viste diventare gialle e si sono domandati cosa avessero sbagliato. Qualcuno addirittura nel 2020 ha comprato per la prima volta il suo primo set di piante, quelle più semplici che richiedono attenzioni ma non troppe, e poi - dopo qualche insuccesso e con la voglia di capirne sempre di più - hanno cominciato a informarsi, con l’obiettivo di

diventare pollici verdi, hanno trovato alternative meno popolari ai comuni substrati, abbat-

tuto alcuni cliché consolidati e si sono aggiunti via via all’audience digitale di giovanissimi esperti di piante, soprattutto da interni. A metà tra “guru” e content creator, con i loro scatti, stories e sperimentazioni sono punti di riferimen-

to, feed consolatori per amateur alle prime armi, che sempre più spesso vengono contattati in DM (la chat di Instagram) per

i loro consigli sulle condizioni di una pianta, sulla formula perfetta per il substrato o per ricevere una pacca virtuale di incoraggiamento. Il bello è che poi questi “insta-guru” ti rispondono, perché con il tempo sono stati in grado di generare intorno a loro una community di plant lover. E tutto questo sì, avviene online su Instagram,

I NEO POLLICI VERDI HANNO COMINCIATO A INFORMARSI, HANNO SCOPERTO ALTERNATIVE MENO POPOLARI AI COMUNI SUBSTRATI, ABBATTUTO ALCUNI CLICHÉ CONSOLIDATI GRAZIE AL DIGITALE

perché qui, a quanto pare, le persone trovano le risposte. Bizzarro, non credi?

LA RICERCA DI INFORMAZIONE GENERA RELAZIONE

I dati parlano chiaro: una fetta di pubblico giovane si è avvicinato al mondo del verde. Ma questo non significa che tu gardenista debba

5PIANTE DECISAMENTE INSTAGRAM-FRIENDLY

Un altro canale su cui “spingere” è l’online, un’opportunità per far capire chi sei e come ti posizioni ma anche un richiamo per coloro che si informano sui social (a patto che tu sappia interpretare i cambiamenti del settore con la chiave giusta). Un elemento essenziale su cui puntare e da mettere in “vetrina”, sia nei post sia in stories quotidiane, sarà la selezione di piante acquistabili nel punto vendita.

1. Monstera deliciosa “Albo Variegata” 2. Philodendron “Pink Princess” 3. Begonia maculata 4. Hypoestes 5. Maranta Leuconeura Fascinator

non guardare oltre e non porti alcune domande: le piante si venderanno anche da sole ormai, ma è la relazione con le persone quella da coltivare. Innanzitutto, per di più, dovresti chiederti perché

il centro di giardinaggio non sia sempre l’interlocutore prediletto dei nuovi pollici verdi.

Esiste forse una barriera fra questi due mondi? Perché il giovane under 35, il prototipo del nuovo consumatore di piante da interno, non trova nel tuo punto vendita le risposte che cerca? Un quesito spinoso e se vuoi anche un po’ provocatorio che ha richiesto da parte nostra un po’ di ricerca sul campo, digitale e non, che ci ha portato a scoprire che

poi questi micro-divulgatori e le loro community si incontra-

no in diverse città italiane, da Torino a Milano fino a Firenze. Insomma, il fenomeno sta prendendo una piega interessante tanto da avere dei propri “riti”. Il “Monday Monstera”, per esempio, è un giorno dedicato a questa varietà in cui condividere il proprio scatto e inserire nella caption l’hashtag #mondaymonstera. Il confronto con gli altri amanti della monstera è immediato. E ancora, sono nati

dei cosiddetti “profili contenitori” con un feed ricco di scatti botanici e floreali della community di @italiansloveplan-

ts. Tanti volti e altrettante piante di varietà e grandezze differenti si avvicendano, post dopo post, ispirano e non fanno sentire mai soli i nuovi pollici verdi. Oltre a sostenersi digitalmente, in più, la community si incontra e passa una giornata insieme scambiandosi talee e consigli, uniti dalla condivisione di esperienze e insuccessi.

DUE MONDI PARALLELI L’impressione è quella che il garden center viaggi a una frequenza diversa rispetto a quello

dei nuovi consumatori. O meglio, se da una parte la domanda non manca, come confermano i dati, dall’altra non sempre il cliente si sente compreso totalmente. L’offerta potrebbe essere più sensibile ai trend che si stanno imponendo? O forse anche l’allestimento e la co-

N.B: ai clienti piace tutto ciò che è raro, peculiare e possibilmente instagrammabile. Una caratteristica, quella di essere “fotogenica”, che valorizza una varietà a discapito di un’altra e che attira una fetta di pubblico che non resiste alla condivisione social e all’estetica. Ebbene sì, anche l’occhio di questi tempi vuole la sua parte.

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