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Linee guida dei giardini storici e il PNRR
Tra le misure del Pnrr c’è anche un testo creato ad hoc per i professionisti: “Linee guida e norme tecniche per il restauro dei giardini storici” nasce infatti come strumento per definire un indirizzo nelle diverse fasi del restauro
di Anna Zottola
Linee guida
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Nello scorso numero de Il Giardiniere abbiamo trattato l’importanza del bando PNRR -Misura 1-Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura-Componente 3- Cultura 4.0. Intervento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici finanziato dall’Unione Europea - Next
Generation Eu. Con questo nuovo numero della rivista descriviamo in sintesi un manuale tecnico, forse ancora non del tutto conosciuto, che è stato introdotto dal Ministero della Cultura, tra gli allegati che devono essere utilizzati da tutti i professionisti, compresi quelli di competenza del verde. Si tratta delle “Linee guida e norme tecniche per il restauro dei giardini storici”. Un manuale di 237 pagine pubblicato a dicembre dello scorso anno allo scopo di offrire un indirizzo metodologico, tecnico ed esecutivo per le fasi di intervento di restauro.
DEFINIRE LE LINEE GUIDA
Il testo è il frutto di un lungo lavoro svolto da un Comitato di esperti, appartenenti all'Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI), e guidato da Vincenzo Cazzato, già docente universitario di Arte dei Giardini e Architettura del Paesaggio. Al gruppo si sono affiancati i funzionari dell’amministrazione dei beni culturali, allo scopo di revisionare e aggiornare la parte tecnica del capitolato dei lavori delle opere verdi da applicare in un sito storico. L’avviso pubblico aveva tre principali finalità: 1) rigenerare e riqualificare i parchi e giardini italiani di interesse culturale; 2) elevare gli standard di gestione e manutenzione, sicurezza e accoglienza;
L’ASSOCIAZIONE APGI
Si tratta di una organizzazione di coordinamento di enti pubblici e privati che si occupano della gestione di parchi e giardini storici, considerati patrimonio culturale italiano. Promuove iniziative di studio, formazione e valorizzazione con promozione dei giardini. Tra questi eventi si ricorda “Appuntamento in giardino” che apre nel primo fine settimana di giugno le porte ai più belli giardini storici d’Ialia. Tra le attività istituzionali di APGI vi è la Convenzione stipulata con il Ministero per i beni e le attività cultuali, che prevede anche la realizzazione e diffusione di strumenti culturali in grado di offrire criteri-guida per le opere di tutela, conservazione, recupero e restauro dei parchi e giardini storici. Per raggiungere questo obiettivo i membri della Associazione partecipano al Tavolo verde Visita il sito che nel 2019 si è costituito presso la Direzione Generale Musei.
web apgi.it
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3) assicurare la migliore conservazione nel tempo in un’ottica di sostenibilità e resilienza.
UN PERCORSO ATTRAVERSO TUTTE LE FASI DEI LAVORI
Le line guida offrono indirizzi di metodo e pratiche sugli interventi di restauro a partire dalle prime fasi di conoscenza, rilievo e di indagini preliminari al progetto. Per poi seguire sulla individuazione dei materiali adatti a intervenire sui manufatti presenti nei parchi e giardini storici. Grande risalto viene dato alle buone pratiche da adottare in arboricoltura e alle scelte delle specie botaniche, sia nella elaborazione progettuale sia in cantiere. La prima parte è dedicata alle diverse forme di rilevamento, a partire da quello territoriale e urbanistico che consente di inquadrare il luogo nel quale il giardino abita. Seguono i rilievi della
distribuzione dei vegetali con le necessarie carte delle stratificazioni degli impianti con il passare degli anni, o meglio dei secoli. Dopo il rilevamento delle architetture, infrastrutture e impianti vengono trattati interi capitoli sulle ricerche e analisi riguardanti il terreno, gli aspetti fitosanitari e gli impianti idrici: tutti elementi di vitale importanza per il benessere duraturo di un giardino. Il capitolo che tratta i materiali per le opere a verde si avvale di contributi tecnici scritti dall’European Nurserystock Association nel manuale “European technical and quality standars for Hardy Nurserystock”. Diventa un documento didattico per gli operatori di settore con il capitolo definito “Categorie di lavoro”, che comprende numerosi paragrafi: il suolo e la vegetazione, le opere murarie e, per esempio, le pavimentazioni, i manufatti particolari o gli impianti, ognuno di essi corredato da specifiche esecutive che entrano in un dettaglio tecnico tale da supportare anche tecnici che non hanno lunga esperienza nel campo del restauro del verde storico. Direttive utili anche per i proprietari gestori: l’ultima parte del manuale tratta infatti proprio la programmazione e gestione delle attività manutentive, di ogni tipo, dai manti erbosi ai cespugli, dalle siepi agli alberi, dal diserbo all’irrigazione, fino al monitoraggio fitosanitario, in particolare delle alberature, redatto secondo le indicazioni del Protocollo ISA sulla valutazione di stabilità degli alberi.
UNO SGUARDO AL PASSATO
I caposaldi dei progetti completano l’immaginario di un parco o giardino storico, poiché costituiti dalla componente vegetale e il disegno del giardino, sicurezza e accessibilità, l’architettura e le sculture con l’impiantistica, ed infine gli interventi di promozione per valorizzare al meglio uno dei più affascinanti e coinvolgenti patrimoni che abbiamo nel nostro paese. Interessante, non solo per il richiamo dei secoli passati alle nuove generazioni, bello per le forme, i volumi e i colori che i giardini delineano nel paesaggio italiano, ma anche in quanto spazi aperti per la didattica e per creare scenari favorevoli alle diverse espressioni culturali e artistiche. Ora bisogna solo aspettare che i diversi enti pubblici e privati, vincitori del bando, possano al meglio sviluppare il proprio progetto per poi divulgarne gli esiti e godere dei risultati di questi importanti interventi di riqualificazione ad opera dei tecnici, specializzati nella cura e conservazione del verde.
CHI SONO I BENEFICIARI?
Con il Decreto SGU 50421/06/2022 è stata approvata la graduatoria di merito delle proposte ammesse a valutazione dell’Avviso pubblico del 31/12/2021.
Sono stati ammessi a valutazione 813 progetti. Con gli allegati B1 si documenta l’approvazione di 106 progetti di giardini storici situati nelle regioni del Centro nord per un valore complessivo di 151.544.121,30 euro e con l’allegato B2 i progetti ammessi asl finanziamento per giardini storici del Sud Italia per un valore pari a 38.277.805,83 euro.
Scopri di più sul sito
beni culturali.it Si ricorda che l’Avviso pubblico prevedeva il finanziamento di 19.000.000,00 euro per interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici. Il Ministero della Cultura ha inoltre individuato e dedicato un finanziamento pari a 100.000.000,00 euro a 5 importanti siti storici (Reggia di Caserta, Real Bosco di Capodimonte, Villa Favorita ad Ercolano, Villa Lante a Bagnaia e Villa Pisani a Strà).