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Editoriale
UUn numero concreto, pensato per chi operativamente deve progettare il proprio lavoro e organizzare il cantiere. Un numero fatto di proposte pratiche, soluzioni e macchinari ideati per migliorare prestazione e qualità del lavoro degli operatori. Un approccio che si capisce subito, come sempre, fin dalla prima di copertina, e dalla cover story a pagina 12, realizzata in collaborazione con Peruzzo, azienda padovana specializzata nella costruzione di macchine per l’agricoltura e la manutenzione del verde. Grazie a un confronto tra l’azienda e un giardiniere professionista, abbiamo preso in esame uno degli ultimi modelli, del progetto Panther Professional, di trinciaerba che permette di eseguire tagli, verticut e raccolta in una sola passata. Una risposta alle esigenze degli operatori in un’ottica di innovazione, tecnologia e (soprattutto!) praticità. Ma la capacità di essere pratici e concreti, passa anche da una maggiore consapevolezza in ambito formativo, perché è conoscendo e sperimentando - come ci suggeriscono Betsabea Maisto e Luca Bergoglio, due giovani progettisti del verde -, che si può organizzare al meglio la propria professione. Sembrerebbe una cosa ovvia, questa, ma che ovvia non è. Il loro monito? Studiare la materia e conoscerla a fondo, per ottenere il massimo dal mondo vegetale ogni giorno. Poi, tanto spazio alle piante, dai consigli degli esperti di Fondazione Minoprio a una lunga intervista sul tema della riforestazione, fino alle ultime novità (alcune premiate) presentate da due aziende vivaistiche di riferimento del settore. Per i super appassionati di innovazione, andate subito a 27, nella sezione ‘Soluzioni’. Qui un ampio carosello di nuovi strumenti e tecniche per il lavoro in cantiere. Ma come sempre, questo è solo un assaggio di questo nuovo numero de IL giardiniere, che vuole essere uno spunto di riflessione, per un miglioramento continuo per la professionalità di tutti.