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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE
febbraio 2021
n.190
ANDAMENTI 2020 Grazie al nostro osservatorio permanente, ecco i trend di vendita delle diverse famiglie merceologiche.
Oliver Mathys da oltre 30 anni si occupa di consulenza per il settore del verde.
pag. 16
OUTDOOR
Spoga+gafa indica i trend e le novità per la stagione 2021
DIGITAL
Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)
Costruire visibilità online non è più un optional
g INTERVISTA
UN NUOVO INIZIO
I garden hanno davanti una sfida che non possono perdere: diventare il punto di riferimento per tutte le generazioni
Tel. +39 049.9303165 - info@newpharmgarden.it www.newpharmgarden.it
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TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE
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INTERNI L’estetica del comfort in un appartamento romano, grazie a pavimentazioni scelte con cura
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The Student Hotel, AGENDA la giovane e dinamica GIUNGLA
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start-up olandese attiva nel settore dell’hospitality dal 2012, ha aperto la sua prima struttura in Italia nella splendida cornice di Firenze. Lo studio Rizoma di Bologna ha realizzato il progetto. Pag. 12
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PROGETTO
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Floor&Wall NUMERO 4 - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)
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Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - foto di copertina: The FLower Council of Holland
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Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.
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Instagram/ FRA_SETTE GREENUP_LAB
uova stagione, nuove storie. Nuove storie, nuove persone. Nuove persone, nuove esperienze. Nuove esperienze, nuovi prodotti. Nuovi racconti. Questo è il flusso creativo alla base del nostro lavoro, che ci permette di realizzare il giornale numero dopo numero, con lo stesso entusiasmo di sempre e, dopo l’anno buio che abbiamo vissuto, con una determinazione ancora maggiore. Sono sempre più convinto che le riviste sono un prodotto di approfondimento, di stimolo, un prodotto da indagare: qualcosa di artigianale, tagliato su misura. E in questo numero tanti ci hanno messo le mani e hanno contribuito, con le proprie competenze, a cucinare un giornale all’altezza di una stagione pronta a ripartire. Ci siamo confrontati con diverse realtà, in Italia e all’estero, abbiamo ascoltato idee traducendole in interviste e articoli, senza lasciare niente al caso. Perché – non vedo essere certo io a ricordarlo – è nella cura del dettaglio che si vede la differenza e, senza falsa modestia, in questo numero di dettagli ne troverete. Dettagli che potrete anche ascoltare, perché quest’ultima uscita di greenup, oltre a inaugurare un anno in cui ognuno di noi ripone tante speranze, sancisce il debutto di Radio Garden, la versione podcast dei prodotti della nostra casa editrice: d’ora in poi, all’uscita di ogni numero, una selezione di articoli viene letta e trasformata in audio per poter essere ascoltata in qualsiasi momento della giornata (parliamo dell’iniziativa a pagina 38). Bene, ora basta che giriate pagina, per cominciare a leggere le storie di questo numero, con un consiglio: non soffermatevi solo sul racconto di cosa rappresentano, ma sul come, sul perché e soprattutto sul significato che racchiudono. Che sia una buona lettura, dalla prima all’ultima pagina! E buon ascolto! FRANCESCO TOZZI
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Sommario / 190 FEBBRAIO 2021
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032 PRIMO PIANO
TENDENZE
014 Under
021 Intervista
039 Outdoor
057 Indoor
Il lato positivo
(Ri)partire alla grande
Mi rifugio in giardino
colloquio con Michela Zonato di Marta Meggiolaro
colloquio con Melissa Boggiani e Federico Billo di Marta Meggiolaro
di Costanza di Matteo
Piante verdi alla conquista dell’arredo
016 Cover story
044 Décor Insieme si può
060 Tempo libero
di Marta Meggiolaro
I famosi mattoncini si trasformano in fiori
Un nuovo inizio
023 Mercato
colloquio con Oliver Mathys di Stefania Medetti
Il garden center esce vincitore dal 2020
048 Digital
di Lucio Brioschi
Voglia di social
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TR ADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGR ARIE
febbraio 2021
ANDAMENTI 2020 Grazie al nostro osservatorio permanente, ecco i trend di vendita delle diverse famiglie merceologiche.
pag. 16
di Alice Nicole Ginosa
L’imballaggio che protegge piante e pianeta
Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.
DIGITAL
Costruire visibilità online non è più un optional
066 Nuovo brand I vasi che strizzano l’occhio all’ambiente di Alice Nicole Ginosa
di Alice Nicole Ginosa greenup
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INTERNI L’estetica del comfort in un appartamento romano, grazie a pavimentazioni scelte con cura
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The Student Hotel, AGENDA la giovane e dinamica
Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - foto di copertina: The FLower Council of Holland
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CASA
start-up olandese attiva nel settore dell’hospitality dal 2012, ha aperto la sua prima struttura in Italia nella splendida cornice di Firenze. Lo studio Rizoma di Bologna ha realizzato il progetto. Pag. 12
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I garden hanno davanti una sfida che non possono perdere: diventare il punto di riferimento per tutte le generazioni
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UN NUOVO INIZIO
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gennaio/febbraio 2020
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Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)
Nuovo anno, nuovi vasi
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Il futuro della Stella di Natale è VIP
BIO AGENDA
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052 Case history
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passaporto tedesco ed è uno fra i leader europei nella consulenza per i garden center.
OUTDOOR
Spoga+gafa indica i trend e le novità per la stagione 2021
Floor&Wall NUMERO 4 - DSKronos srl, via Settala 10, 20124 Milano (MI)
Oliver ha ErbaMathys srl, da cinquant’anni il migliore alleato di chi ama il verde.
062 Coltivazione
ALTRO 054 Packaging MAGAZINE
Oliver Mathys da oltre 30 anni si occupa di consulenza per il settore del verde.
di Alice Nicole Ginosa
di Stefania Medetti
di Costanza di Matteo
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n.190
di Alice Nicole Ginosa
F&W MATERIALI 16 pagine di soluzioni, innovazione, prodotti
The Student Hotel, la nuova formula (ibrida) dell’hospitality
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www.laboratorioverde.net / N 190 febbraio 2021 Direttore responsabile Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net
In redazione Lucio Brioschi, Alice Nicole Ginosa, Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Grafica Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com
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Collaboratori Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Belfiore, Erica Cherubini, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Matteo Ragni, Nicolò Pensa, Daniela Stasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo Produzione e segreteria Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net Promozione e sviluppo Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net Responsabile editoriale Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net Stampa Aziende Grafiche Printing srl Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI) Direzione, redazione e amministrazione Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445 www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net
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Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior
MERCATI 068 Andamenti
072 Pet
Numeri in crescita e focus futuri del settore
Il petfood si tinge di verde di Alice Nicole Ginosa
di Alice Nicole Ginosa
RUBRICHE 007 Editoriale
032 Business Verde
Questo numero
Il potere del rosa
di Francesco Tozzi
di Matteo Ragni
011 Greenshop
034 Visual idea
Il meglio in primo piano
L’esperienza d’acquisto continua oltre i confini del negozio
028 Brevi dal mercato
di Erica Cherubini
Questa rivista è stampata su carta FSC
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Amministratore unico Francesco Tozzi Segreteria generale Katiuscia Morello Greenup è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • Flortecnica e vivaismo • IL giardiniere • Agenda del verde • Calendario del verde • I Quaderni di greenup • Fiori Tales Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.com • F&W magazine • Radio Garden Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03. GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.
www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde
Abbonamento da 7+1 numeri: 25,00 Euro
Prodotti / GREENSHOP
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IL MEGLIO IN
PRIMO PIANO La nostra selezione di prodotti per gli spazi verdi, la casa, e gli animali domestici
PARTE TUTTO DA UN DETTAGLIO
Il vivere l’esterno è fatto di situazioni diverse ma complementari fra loro, con il comun denominatore di voler assaporare al meglio, accomodati sul divano, attorno ad un tavolo o sdraiati sul lettino, quello che l’outdoor può offrire in termini di relax e convivialità. È proprio questo il concetto che ha spinto Myyour, brand italiano di arredi da esterno, a progettare una famiglia di arredi ispirata al divano Push, presentato nel 2020. Fil rouge dell’intera collezione è il dettaglio della gamba in alluminio, che resta il punto focale attorno al quale prendono vita i modelli della famiglia, pensata per arredare tutti gli spazi che definiscono l’ambiente esterno, dall’area relax a quella piscina, fino alla zona da pranzo. www.myyour.eu
PER UNA DIETA PIÙ BILANCIATA
Cantarì, da poco introdotto nella linea Fly Melody di Raggio di Sole, è un mangime completo in micro pellet di mantenimento polifunzionale per uccelli insettivori e frugivori ornamentali e canori, particolarmente indicato per diverse specie, come ad esempio tordi, cesene, merli e allodole. L’alimentazione in micro pellet favorisce una corretta digestione e aumenta l’appetibilità del cibo ed è inoltre in grado di ridurre gli sprechi durante il processo alimentare, in quanto il micro pellet impedisce all’uccello di selezionare e raccogliere solo alcuni ingredienti quando si deve cibare: ciò gli assicura una dieta più equilibrata e bilanciata. www.raggiodisole.biz
MINIMALISTA E RESISTENTE
IL TERRICCIO? È SUPER
Grandi novità in TerComposti per la stagione 2021: oltre ad aver realizzato un restyling di tutta la gamma di terricci universali, con una veste grafica vivace, moderna e di facile comprensione ma allo stesso tempo emozionale, è stato lanciato sul mercato SuperTerriccio, un universale con formula professionale high performance, mai utilizzata fino ad ora per un pubblico hobbista, con un pack altamente impattante, in triplice accoppiato cangiante. Questo prodotto è inoltre supportato da una serie di materiali pubblicitari che rientrano in un progetto di allestimento personalizzato dei garden center, messo a disposizione dall’azienda per i propri clienti top. www.tercomposti.com
Il nome di questa nuova serie di vasi, Amazone,, la dice lunga sui vasi stessi. Creata da Desch Plantpak, i vasi di questa linea sono indicati per la coltivazione, non solo di piante da appartamento, ma anche di piante dalle radici robuste. Il vaso ha una forma stretta e minimalista per favorire la crescita delle radici ed è dotato di un fondo più robusto, grazie all’aggiunta di separatori supplementari. La serie prevede diverse misure, da 11 a 27 cm di diametro. www.desch.nel
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IDEALI PER L’OUTDOOR (E NON SOLO)
Barceo è la nuova linea di Scheurich composta da fioriere tonde, contenitori alti e ciotole. Si tratta di prodotti resistenti al gelo e ai raggi UV e quindi ideali da utilizzare all’aperto e per tutto l’anno. Inoltre, grazie al tipico sistema di chiusura di Scheurich, possono esser utilizzati anche all’interno. La plastica utilizzata è completamente riciclabile, il metodo di stampaggio è rotazionale e l’azienda garantisce i prodotti per 10 anni. Caratteristiche che confermano l’impegno ambientale di Scheurich. www.scheurich.de
Prodotti / GREENSHOP
COMODO ANCHE DALL’APP
Nel 2021 Gardena completa la sua gamma di robot rasaerba con il nuovo modello Silenio minimo. Uno dei più piccoli della linea Gardena (52x34x22 cm), ma senza niente da invidiare agli altri in termini di prestazioni. Silenio minimo è un prodotto bluetooth che può essere collegato a uno smartphone a distanza ravvicinata e utilizzato comodamente tramite la app di Gardena. Disponibile in due modelli, per superfici da 250 a 500 mq, funziona con una batteria Li-on 18V/2,1 Ah, che garantisce un’autonomia di lavoro per ogni ricarica di 65 minuti. www.gardena.com
PER FAVORIRE IL CO-MARKETING
Qual è il problema che si incontra talvolta nell’organizzazione di spazi dedicati agli acquisti combinati? Che non sempre i formati e il packaging di prodotti diversi si armonizzano e riescono a essere fruibili dal consumatore. Ad esempio, i sacchi di terriccio posizionati accanto ai bancali di fiori e piante a volte non sortiscono l’effetto dovuto. Fertil ha pensato di risolvere l’inghippo creando una nuova linea: i terricci in balletta con maniglia puntano proprio a cogliere il desiderio di comodità del consumatore, che trova a disposizione una confezione maneggevole, e che occupa poco spazio. Il packaging di questi prodotti è stato concepito con una logica minimalista espressamente pensata per le iniziative di co-marketing. www.fertil.it
BIGLIETTI PER OGNI OCCASIONE
Tassotti presenta una collezione pensata secondo la vera tradizione dell’artigianato italiano: diverse le fantasie di carta, per innumerevoli combinazioni possibili - con un effetto nuovo e super trendy. Una proposta innovativa, declinata in una gamma completa di articoli, che esprimono perfettamente l’attitudine dell’azienda: un’attenzione scrupolosa ai dettagli, per fornire prodotti che sono oggetti preziosi. Rigorosamente Made in Italy, la carta Tassotti viene stampata esclusivamente a foglio, con inchiostri ad alta resistenza alla luce, su supporto opaco, ecologico e acid free (da ciò la straordinaria nitidezza di colori). Ampia la gamma dei biglietti d’auguri pensati apposta per la festa: i soggetti originali - immagini di frutta, fiori, animali e simbologie storiche - sono tratti dalla collezione di stampe d’arte Tassotti. www.tassotti.it
Solo L’ECCELLENZA riceve il MARCHIO di qualità Decorum Goditi la primavera! Non è mai davvero primavera senza i suoi fiori simbolo come Tulipani, Nacisi, Iris, Giacinti, Crocus e Campanule. Sapevi che nel nostro assortimento abbiamo 380 varietà di tulipani? Offriamo anche piú di 125 varietà di fiori e bulbo in vaso. Un’ampia scelta per portare la primavera a casa tua! Decorum è il marchio premium nel settore Olandese di piante e fiori. La nostra etichetta è sinonimo di qualità. Solo il meglio, eco-sostenibile e appena colto. Il consorzio Decorum è nato nel 1999 da un gruppo di lungimiranti coltivatori olandesi e, ad oggi, sono circa 50 i coltivatori che aderiscono al marchio. Tutti loro riservano a Decorum solo il meglio della loro produzione, anche in primavera!
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Primo piano / UNDER
Il lato positivo Luci e ombre della floricoltura post Covid: da una parte, la necessità di un rinnovamento urgente delle strutture; dall’altra, l’avvicinamento “forzato” al digitale, che porterà nuova linfa alla gestione e alla comunicazione colloquio con MICHELA ZONATO di MARTA MEGGIOLARO
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loricoltura Zonato è una realtà di eccellenza ben conosciuta sul territorio per la qualità della produzione. L’azienda è nata nei primi anni ’70 e si è specializzata nella produzione di ciclamini. Oggi la sede di Montagnana, in provincia di Padova, si estende su diecimila metri quadrati, la maggior parte occupati da serre in ferrovetro dotate di bancali mobili. Una scelta che permette un impiego minimo di manodopera: tre o quattro dipendenti stagionali sono sufficienti per produrre circa 550 mila vasi in un anno, di cui 220mila di ciclamini. La produzione primaverile comprende begonie elatior e hibiscus, oltre ai gerani. Abbiamo parlato con Michela Zonato, 45 anni, al timone di Floricoltura Zonato con la sorella Elisa, delle prospettive che si aprono davanti al florovivaismo
italiano in questo delicato momento storico. Michela partiamo da qui: cosa rende le vostre piante “di qualità”? «Un aspetto fondamentale, oltre all’attenzione nella scelta delle materie prime, è che abbiamo strutture moderne che consentono di seguire al meglio lo sviluppo delle piante. Inoltre abbiamo investito in energie alternative, il 50% di elettricità è prodotto da pannelli solari, e il 95% del calore deriva da riscaldamento a biomassa. Questi elementi contraddistinguono la nostra produzione, perché ci inseriscono in un’ottica che guarda al futuro e che investe nel rispetto dell’ambiente. Negli ultimi anni stiamo diminuendo l’uso di prodotti nocivi, usiamo prodotti alternativi, e da quest’anno inizieremo anche la lotta integrata».
Michela Zonato dirige con la sorella Elisa la floricoltura Zonato, fondata negli anni '70 dai loro genitori, e specializzata nella produzione di ciclamini, begonie, hibiscus. Nella foto in basso: le serre sono in ferrovetro, dotate di bancali mobili. Il riscaldamento è a biomassa e l'energia elettrica è prodotta con pannelli fotovoltaici.
FLORICOLTURA ZONATO
• Nata negli anni '70 • Produzione: ciclamini, hibiscus, begonie elatior, gerani • 10mila metri quadrati di estensione • Serre in ferrovetro • Riscaldamento con biomassa • Pannelli fotovoltaici • Via Saoncella, 16, Montagnana (PD)
Abbiamo detto della qualità della produzione, ma mi sembra che ci sia anche una certa selezione varietale… «Se fosse per un produttore, si farebbe una sola varietà, di un colore solo: quello che ti piace e ti riesce meglio! Però il mercato vuole le novità. Non le chiede, ma le vuole, e resta deluso se non hai nulla da offrire che esca dalla banalità. Provare varietà nuove, colori particolari, anche se è difficile, è un must. È mia sorella che si occupa della produzione e infatti uno dei bisticci più ricorrenti fra di noi è proprio sui colori: quando dobbiamo iniziare a coltivare, sembra sempre che ne ho ordinati troppi; quando invece bisogna preparare i carrelli misti, sono sempre troppo pochi! (ride) Bisogna avere sempre qualcosa di particolare, e cambiarlo spesso, perché dopo uno o due anni, il colore non è più nuovo. Per i ciclamini usiamo tutte le genetiche, ci sono più aziende che lavorano bene». È vero, sui ciclamini si sta facendo un lavoro interessante… «Soprattutto è necessario, se vogliamo continuare a venderli. Le stagioni stanno cambiando e lo vediamo tutti, ma la stagione che sta cambiando di più è proprio l’autunno: il freddo si sta spostando in avanti. Non si comprano i ciclamini a settembre, perché vuol dire
IL MERCATO VUOLE LE NOVITÀ. NON LE CHIEDE, MA LE VUOLE, E RESTA DELUSO SE NON HAI NULLA DA OFFRIRE CHE ESCA DALLA BANALITÀ 14
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metterli sotto il sole a 40 gradi. La vendita si è spostata su ottobre – novembre. Abbiamo bisogno di nuove varietà, più resistenti, se vogliamo tornare a sfruttare tutta la stagione». Domanda di rito: come è andato il lockdown? «Il lockdown è stato un colpo, come per tutti. Abbiamo avuto del buttato sulla merce di Pasqua, ma il danno è stato limitato: abbiamo aumentato i prezzi e poi passata la Pasqua abbiamo ripreso a lavorare bene, soprattutto sulla Festa della Mamma abbiamo fatto dei buoni numeri. Anche l’autunno è andato bene, quindi abbiamo concluso l’anno con un fatturato solo leggermente inferiore all’anno precedente. Il nostro vantaggio è stato il lavoro con Fioritalia. Con Fioritalia seguiamo, ad esempio, i consorzi agrari del Trentino, che all’inizio erano gli unici ad essere aperti e poter vendere fiori. Pensa che in una settimana abbiamo fatto un quarto del fatturato della primavera! È stato un momento intenso. Fioritalia si è occupata della vendita e della logistica, noi ci siamo concentrati sul confezionamento e sulla selezione del prodotto in serra. Il prodotto deve essere buono in produzione e poi deve essere scelto bene, bisogna dare omogeneità al cliente, in modo da essere credibili. È uno dei fattori a livello di serietà di mercato che dobbiamo rispettare». Parliamo meglio di Fioritalia: tu sei il presidente in carica, vero? «Esatto, sono io. Fioritalia è una cooperativa di produttori che decide di fare insieme la parte commerciale di marketing e distribuzione. La cosa che ci differenzia da altre strutture commerciali è che non ha un costo percentuale in base al venduto, ma fisso in base alle produzioni. Quindi, se collaboro con i venditori di Fioritalia per vendere tutto il mio prodotto in Fioritalia, alla fine ho un costo bassissimo, risparmio energie nel cercare clienti, nel gestire i paga-
menti, il trasporto, e ho più tempo per dedicarmi alla produzione. Questa è la sfida. Oggi siamo in 16 – 17 soci, con produzioni abbastanza variegate; il magazzino fa da grossista, e da logistica. Il prodotto viene mandato tutto in magazzino già confezionato e da lì viene smistato verso i clienti. Abbiamo venditori, non agenti, quindi i clienti sono seguiti come se li seguissi io. Aggiungo che quest’ultimo anno sentirsi inseriti in una realtà commerciale è stato un sollievo: sapere di non essere soli, di avere una struttura, è stato proprio un grande aiuto nell’angoscia che si viveva».
FIORITALIA
Cosa pensi che accadrà in futuro? «Abbiamo visto che in questa situazione di incertezza la pianta viene scelta: perché si sta a casa e nel proprio giardino. Questa consapevolezza ci ha dato serenità nella programmazione, abbiamo ridotto solo la Pasqua, perché abbiamo valutato che è il momento più a rischio. Ma per il resto andiamo avanti, e se il clima ci assiste sarà una buona stagione. Ovviamente viviamo sempre con l’incertezza, e questo potrebbe incidere sui prezzi, ma su questo punto penso che dovremmo noi aziende comportarci di più da imprenditori: se il rischio aumenta, il prezzo va caricato».
CAMBIA IL MODO DI VIVERE LA CASA, ANCHE PERCHÉ NEI PROSSIMI CINQUE, SEI ANNI, NON SI VIAGGERÀ COME PRIMA: AVREMO DELLE BUONE STAGIONI
Chiudiamo con uno sguardo generale sul florovivaismo italiano: punti di forza, punti di debolezza. «Penso che uno dei punti di debolezza più grossi sia la mancanza di ricambio generazionale. Presto le infrastrutture non saranno più dimensionate rispetto a ciò che è il settore. Le strutture come la mia, in dieci anni dimezzeranno per cessata attività. Ci vorrebbe una riflessione sul canale distributivo ad alti livelli. Prima i clienti ti chiedevano in un ordine dieci carrelli, adesso si fanno tre ordini da due carrelli alla settimana. I costi per lavorare e spostare il materiale si alzeranno: potremo sostenerli? Un’altra criticità
• Presidente: Michela Zonato • 16 associati • Cooperativa di produttori • Condivisione marketing – distribuzione • Il magazzino fa da ingrosso e centro logistico • Venditori • www.fioritalia.com
è l’arretratezza delle strutture. Le aziende medio-piccole che vanno a morire hanno strutture vecchie e problemi di marginalità. Come fa un giovane a entrare nel settore ex novo? Prendere in mano un’azienda datata è costoso ed è un rischio. Questo problema dovrà essere affrontato con serietà. Vedo però anche molti aspetti positivi. Innanzitutto, sta cambiando il modo di vivere la casa, perché nei prossimi cinque, sei anni, non si viaggerà come prima, e questo ci farà avere delle buone stagioni. Poi penso che ci aspetta un periodo ricco di cambiamenti. Per me questo è solo positivo, perché per quanto il nostro settore sia bellissimo, se non c’è qualche cambiamento diventa un po’ noioso. Vedere ad esempio che cambia il modo di approcciarsi al cliente, anche grazie a internet, è entusiasmante. Con Fioritalia stiamo iniziando ad accogliere questa sfida. Noi produttori veniamo da un settore un po’ “fisso”, fuori da certe dinamiche della comunicazione che adesso invece ci riguardano da vicino. Questo porterà gli esperti del web nelle aziende e le aziende a guardare più in là. Un altro aspetto positivo: se l’Olanda è l’impero dei fiori, vuol dire che si può produrre con qualsiasi tipo di clima. Noi dobbiamo solo comunicare, anche a livello di giovani piante, investendo nella ricerca di varietà, di brevetti. Possiamo non subire più il dettame olandese? Si mettono a proporre la Calanchoe e tutti ci mettiamo a vendere Calanchoe, ma perché? Vorrei che fossimo più indipendenti, ma questo è possibile se stimoliamo il settore della ricerca, collaborando con i produttori e perché no, anche con le università e le scuole!». greenup
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Primo piano / COVER STORY
Un nuovo inizio
Classificati fra le attività essenziali, i garden center hanno davanti una sfida che non possono perdere: diventare il punto di riferimento per tutte le generazioni colloquio con OLIVER MATHYS di STEFANIA MEDETTI
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Oliver Mathys ha oltre trent'anni di esperienza nella consulenza per i garden center.
Si chiama Oliver Mathys, ha un passaporto tedesco, ed è uno fra i leader europei nella consulenza per i garden center. Con oltre trent’anni di esperienza, il suo sguardo abbraccia l’evoluzione del settore, ma è capace anche di andare in profondità nell’analisi dell’operatività sul punto vendita. Dal suo osservatorio olandese con sede a L’Aia gli abbiamo chiesto di fare il punto su dove siamo e dove stiamo andando. La sfida, infatti, è
comprendere in che direzione evolverà lo scenario con cui gli operatori sono chiamati a confrontarsi. «Ci sono in atto due cambiamenti fondamentali - osserva Mathys. Il primo è precedente la pandemia e il secondo è conseguente». Prima della pandemia, infatti, i riflettori erano puntati su Greta Thunberg e il problema del cambiamento climatico. «I garden center ne hanno fatto esperienza direttamente, in quanto si sono trovati
a fare i conti con condizioni climatiche progressivamente più instabili ed estreme». Nel nord Europa, per esempio, le piogge sono diventate più frequenti e abbondanti nei mesi freddi e più rare in estate, quando le piante hanno bisogno di più acqua. «I cambiamenti climatici che vediamo influenzano anche l’offerta di piante. I garden si orientano verso esemplari e arbusti più resistenti e che richiedono minori quantità di acqua». Nella selezione di nuove varietà, però, bisogna tenere presente anche l’impatto sull’ambiente naturale. «Alcune piante di importazione si acclimatano perfettamente da noi, con il rischio, però, di una riproduzione indiscriminata nell’ecosistema locale. Alcuni Stati, dunque, si sono mossi mettendo al bando le varietà che rischiano di imporsi in maniera parassitaria sulla flora locale».
Il cosiddetto “effetto Greta”, in realtà, si è fatto sentire anche sul catalogo: i garden optano per prodotti più verdi, con un ridotto ricorso alla plastica. IL LEGAME TRA VERDE E FAI-DA-TE SI CONSOLIDA La seconda tendenza è emersa in seguito alla pandemia. «Il lockdown ha accentuato l’interesse per la coltivazione: oggi più che mai le persone amano colti-
LE PERSONE HANNO BISOGNO DI RELAZIONARSI CON IL VERDE E I GARDEN DEVONO RECUPERARE QUESTO VALORE CHE È IL CUORE DELLA LORO MISSION In alto a destra un dettaglio del Brockmeyer GÜtersloh. In basso il Brockmeyer Halle Westfalen.
vare il proprio orto e cercano varietà diverse di verdure, piante aromatiche, frutti e bacche, magari con il valore aggiunto di una componente estetica, come le fragole dai fiori rossi». I dati evidenziano l’effetto del lockdown sugli acquisti: «obbligate a passare più tempo nel proprio spazio, le persone hanno ritrovato nel giardino un’oasi di tranquillità. Con le scuole chiuse, i genitori hanno colto l’occasione per insegnare ai
UN GARDEN SEMPRE PIÙ DIGITALE
• Aggiungere il servizio click & collect al proprio menu • Offrire kit di prodotti che, tramite codice, danno accesso a un corso online su come utilizzare i prodotti • Sfruttare il potere dei social media che diventano il biglietto da visita verso il pubblico più giovane, attratto da immagini e video accattivanti
loro figli come coltivare e, complice il lavoro remoto che ha offerto più flessibilità alle loro giornate, hanno avuto più tempo per farlo». Ma non è tutto, perché è nato un più stretto legame fra il settore del verde e il fai-da-te: «sempre più persone hanno costruito letti rialzati per la coltivazione. Rispetto alla media, le vendite di terriccio sono raddoppiate. Inoltre, la vendita di aromatiche si è allungata dalla primavera all’autunno inoltrato. Guardando avanti, l’elezione di Joe Biden come Presidente degli Stati Uniti segna il ritorno negli Accordi di Parigi e, secondo Mathys, questo porterà a un’ulteriore accelerazione del trend del verde». IL CLICK & COLLECT SI INTEGRA CON IL PUNTO VENDITA La pandemia e la necessità del distanziamento sociale hanno spinto le generazioni più mature verso gli acquisti online. «È molto probabile che, ora che hanno rotto il ghiaccio e scoperto la comodità della formula, si aspetteranno lo stesso livello di servizio anche per i greenup
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Primo piano / COVER STORY A sinistra due angoli del Kremer Lennestadt e accanto il Matthies Sevetal.
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Un reparto del garden center Brockmeyer Halle Westfalen.
I TREND DEL GARDEN CENTER SECONDO OLIVER
• I cambiamenti climatici influenzano anche l’offerta di piante per questo i garden center si stanno orientando verso esemplari e arbusti più resistenti e che richiedono minori quantità di acqua • Il lockdown ha accentuato l’interesse per la coltivazione e il legame tra il verde e il fai-da-te è sempre più stretto • Il servizio online click & collect può moltiplicare le vendite e i garden center dovrebbero aggiungerlo al proprio menu, integrandolo con il punto vendita fisico • Nella presentazione dei prodotti, i garden devono prevedere maggior distanziamento fra i clienti e maggior semplicità di accesso, per aiutarli a trovare velocemente quello che cercano • Aumenteranno i pagamenti digitali • I clienti, per evitare gli spostamenti, preferiscono comprare in un solo punto vendita e sono più propensi ad accettare compromessi nei loro acquisti
loro acquisti verdi». I garden, insomma, saranno chiamati a rispondere alla sfida sul duplice fronte degli acquisti online e della consegna. «Questi canali possono diventare fonti aggiuntive di redditività». Classico esempio la formula “click & collect”. «Alcuni centri lo hanno già sperimentato durante la pandemia e hanno scoperto che i clienti sono disponibili a pagare un prezzo premium per il servizio». Quanto, esattamente? «In Austria, la consegna sul punto vendita si aggira sui dieci euro, che salgono a 49 per la consegna a domicilio». Una cifra simile a quella chiesta da Ikea per un analogo servizio. Ora che la barriera “culturale” sul click & collect è caduta, i garden dovrebbero aggiungere questo servizio a pagamento al loro menu. Vista la crescente familiarità con la rete, i garden possono anche proporre kit di prodotti che, tramite codice, danno accesso a un corso online su come utilizzare i prodotti. «Una sorta di versione 2.0 del “bundle”, cioè la combinazione di prodotti a un prezzo vantaggioso, che va tanto di moda negli Stati Uniti». La sfida dell’online si sostanzia in un cambio di mentalità. «Bisogna essere aperti al cambiamento e non considerare l’online come un concorrente, ma come un modo diverso di comunicare, integrato con il punto vendita fisico». Dare alle persone la possibilità di comprare qualcosa nel-
I GARDEN SARANNO CHIAMATI A RISPONDERE ALLA SFIDA SUL DUPLICE FRONTE DEGLI ACQUISTI ONLINE E DELLA CONSEGNA la comodità della loro casa e passare in negozio per il ritiro, infatti, moltiplica le possibilità di vendita. Anche per i social media occorre un cambio di prospettiva. «I garden devono superare il “blocco” e considerare i social come il proprio biglietto da visita verso il pubblico più giovane che è sempre attratto da immagini accattivanti». LA PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI CAMBIA PER IL DISTANZIAMENTO Al conto si aggiunge la necessità di rispettare le regole di sicurezza stabilite dai governi. «I garden devono trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere i clienti con il distanziamento sociale e l’uso di protezioni e il bisogno di farli sentire accolti». Mathys prevede un minor uso di contanti e un crescente ricorso a forme di pagamenti digitali, ma anche la presentazione dei prodotti dovrà intercettare queste necessità. «Nella presentazione dei prodotti, i garden devono prevedere maggior distanzia-
mento fra i clienti e maggior semplicità di accesso, per aiutarli a trovare velocemente quello che cercano». Per contro, rispetto al tempo prima della pandemia, i clienti sono più portati ad accettare compromessi nei loro acquisti. «Proprio perché desiderano limitare gli spostamenti, preferiscono comprare in un solo punto vendita. Quindi, per esempio, se i gerani rossi non ci sono e un tempo sarebbero andati a cercarli in un altro centro, adesso si accontentano di comprare quello che trovano sul punto vendita che hanno deciso di visitare». Per il futuro, il fatto che i garden center siano stati inseriti fra le attività considerate essenziali, è un segnale molto importante. «Le persone hanno bisogno di relazionarsi con il verde e i garden devono recuperare questo valore che è il cuore della loro mission». Da qui l’invito a diventare il punto di riferimento per tutte le generazioni. «I garden center tedeschi fanno da apripista. Hanno dimostrato di essere il cuore pulsante dell’educazione al giardinaggio per tutte le generazioni, perché integrano sostenibilità, localismo e responsabilità sociale», conclude l’esperto.
Per approfondire
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(Ri)partire alla grande Per i piccoli produttori sarà importante progettare il prossimo futuro tenendo conto che lo sviluppo del settore ha subito una drastica accelerata. Per Floricoltura Billo la direzione è: shop online e nuovi target di clienti colloquio con MELISSA BOGGIAN e FEDERICO BILLO di MARTA MEGGIOLARO
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ifficile non conoscere Federico Billo, difficile non riconoscerlo una volta che ne hai sentito parlare: alle mostre mercato e alle fiere il suo spazio si annuncia con il profumo, per poi aprirsi dinanzi agli occhi con una distesa di garofani. Lui e Melissa, sua moglie e socia, hanno in comune non solo l’azienda, ma anche il fatto di essere instancabilmente presenti, e sorridenti. Affabili e gentili, due qualità sottovalutate che invece possono fare, e fanno, la differenza, sono capaci di consigliare il garofano giusto per ogni occasione e per ogni spazio. Li abbiamo intervistati per sapere come una piccola impresa familiare abbia retto l’urto del Covid-19 e come stanno reagendo. Cominciamo con le presentazioni… Federico: «Ho iniziato questo lavoro nel ’98 a causa della scomparsa di mio padre e di mio fratello: avevo 19 anni. L’altro mio fratello, Nicola, ha iniziato a gestire la fioreria, e io mi sono dedicato alla produzione e alla vendita al mercato, ma non sapevo quasi nulla. L’idea della specializzazione nei garofani è nata quando Melissa, che prima lavorava nella panetteria industriale della sua famiglia, si è unita a questa avventura. Abbiamo iniziato con quattro colori di garofano e tremila vasi, nel 2002; l’anno scorso abbiamo raggiunto 230 fra varietà e specie in produzio-
Melissa Boggian, dottoressa in Scienze Naturali, e suo marito, Federico Billo, titolare dal 1999 dell’azienda di famiglia. Insieme hanno specializzato Floricoltura Billo nella produzione di un assortimento di Dianthus unico in Italia.
ne e quasi 60mila vasi. Vendiamo all’interno del circuito delle mostre mercato, che ci danno la possibilità di girare i posti più belli d’Italia, palchi su cui si possono proporre non solo piante, ma soprattutto cultura; oltre al fatto che il prodotto presentato in quel contesto è molto valorizzato». Il fatto di essere una monocoltura è una scelta coraggiosa e controcorrente rispetto al panorama italiano. Federico: «Sì, Floricoltura Billo è l’unica che propone in primavera e autunno 50-60 varietà di garofani fioriti: non siamo stati i primi a decidere per la monocoltura, ma sicuramente siamo stati i primi a pensare di proporre i garofani per tutto l’anno. Si pensava che presentarli in autunno fosse imprudente, perché è il periodo di altro: le bacche, gli arbusti. E invece abbiamo un buon riscontro, la clientela nel tempo ha
capito la proposta e ha risposto bene: abbiamo un ritorno quasi alla pari con le fiere primaverili». Come è possibile? Federico: «Si tratta di vedere dove c’è lo spazio per proporre qualcosa che interessi. Billo è un’azienda specializzata in garofani, quindi alle fiere portiamo i nostri fiori, e tutte le nostre conoscenze. In primavera, alle mostre mercato, i nostri garofani sono un’alternativa fra le tante a disposizione per avere fiori in giardino. Invece in autunno la proposta è differente: offriamo una perenne, una pianta che va messa a terra e che durerà per anni. Il messaggio al cliente è diverso, e noi possiamo farlo perché vendiamo direttamente al consumatore: possiamo raggiungerlo, spiegare, e lui è lì perché vuole ascoltarci. Nel circuito commerciale, in autunno, il garofano non è valutato come prodotto di interesse. Le grandi greenup
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aziende all’ingrosso preferiscono magari fare la guerra al centesimo sul ciclamino, invece che provare a cambiare genere». E nei garden center, invece? Federico: «Sono convinto che anche per un garden potrebbe essere un valore aggiunto, ma purtroppo spesso prevale la logica del costo su quella del vantaggio. La possibilità di collaborare con i garden esiste, ma è possibile solo se i garden iniziano a concepirsi in modo diverso da un centro per il fai-da-te. Penso che la direzione giusta per loro sarebbe diventare boutique, concept store». Parliamo di quest’ultimo anno: come è andata? Melissa: «La pandemia è stata una rivoluzione per tutti, anche noi abbiamo sentito la botta del lockdown, ma abbiamo valutato che la cosa migliore fosse tirare i remi in barca, riposare, risparmiare energie, e capire come muoversi quando le cose ripartiranno. Per noi la perdita peggiore è derivata dalla cancellazione delle fiere primaverili. A quel punto, abbiamo deciso di concentrarci sull’e-shop, non con l’ansia di fare, di stravolgere. Ci siamo dedicati a studiare come migliorare il sito e lo shop». Di che miglioramenti stiamo parlando? Melissa: «Il sito prima era un accessorio: parlando di numeri, vendevamo un numero limitato di piante. Ma quando è diventato il mezzo privilegiato per le vendite abbiamo cercato di calibrare al meglio il costo della spedizione per dare il miglior servizio al cliente». Altri miglioramenti? «Stiamo pensando a delle modalità che proteggano un pochino di più il nostro impegno di selezione e di ricerca varietale. Sono dieci anni che sperimentiamo, coltivando tutti i garofanini proposti dalle grandi aziende di genetica, verificandone le qualità e selezionando i migliori da proporre in Italia. È frustrante vedere che poi altri si approfittano
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del nostro lavoro. Fra le soluzioni per tutelarci abbiamo scelto le etichette che non riportano più il nome botanico, ma solo un QR code: se vuoi sapere che pianta è quella che stai guardando, dovrai o andare direttamente sul nostro sito tramite il QR code, oppure, dovrai chiedere direttamente a noi. In questo modo il cliente avrà modo di vedere molte più informazioni». Parliamo invece dell’autunno, quando avete deciso di proporre alle mostre mercato i ciclamini… Federico: «L’idea dei ciclamini è nata perché al via delle mostre mercato autunnali avevamo, invece della produzione autunnale, 60mila piante in serra, avanzate dalla primavera. Allora abbiamo cercato un prodotto locale e di qualità per i nostri clienti e abbiamo pensato a Floricoltura Zonato. La famiglia Zonato è stata una risorsa per me, quando ho cominciato: mi hanno aiutato a iniziare e mi hanno incoraggiato. La loro è un’azienda di riferimento importante nel distretto di Montagnana, è fra i fondatori di Fioritalia e il prodotto è di altissima qualità. I ciclamini erano il prodotto giusto che non avrebbe disturbato gli altri produttori presenti in fiera. Questo ci ha permesso di presentarci alle mostre in maniera discreta, senza portar via spazio a nessuno: è stata una buona intuizione, con un buon ritorno economico. Oltre al fatto che avevamo a disposizione le migliori serie di ibridi moderni, che i clienti di una fiera potessero apprezzare». Che ciclamini avete portato in fiera? «Ciclamini mini, valorizzati da etichette che riportavano il nome botanico esatto, una descrizione accurata, e qualche informazione in più. Per farlo abbiamo consultato Gianfranco de Leo di Schoneveld: lui è sembrato soddisfatto per la richiesta, perché tendenzialmente non si pensa a valorizzare il prodotto, tutti pensano solo a spingere sul prezzo. La vendita di questi ciclamini è stata un successo
FLORICOLTURA BILLO
• Azienda agricola specializzata nella produzione di Garofani (Dianthus) nani, da vaso e aiuola, penduli e botanici • Nata nel 1970 come vivaio • Nel 2002 inizia la produzione dei Dianthus • 4500 metri quadrati di estensione • Serra principale e secondaria: 1000 + 500 metri quadrati, attrezzata con tecnologie innovative per il controllo e la gestione del clima interno • Magazzino: 200 metri quadrati con zona di lavorazione • Settore “open air”: 2500 metri quadrati per lo sviluppo delle piante più rustiche • Barre computerizzate per la fertirrigazione • Maxi contenitore per il recupero delle acque piovane
e la collaborazione con Zonato ci ha dato la possibilità di progettare un’offerta autunnale più ampia e strutturata». Quindi, quali sono i progetti per il prossimo futuro? «Teniamo conto che il nostro settore si è evoluto in modo pazzesco in trent’anni: non esistono più le piantine a strappo che mia mamma vendeva al mercato in mazzetti da dieci, nella carta di giornale. Una volta era normale avere la produzione di floricole e una fioreria come punto vendita, un contesto misto in cui c’era un po' di tutto. Adesso per soddisfare un cliente devi presentarti alla mostra solo con il garofano, ma in 60 varietà. Il futuro sarà una ripartenza da zero e il primo passo sarà il potenziamento della vendita online. Un altro segmento in cui vogliamo iniziare a muoverci è quello delle forniture per i giardinieri e i paesaggisti: ci piacerebbe mostrare quali potenzialità hanno i nostri garofani. Per raggiungere questo target però dobbiamo cambiare la produzione, orientarci su taglie più piccole che possano avere un costo adeguato. Ci stiamo lavorando. Questa primavera abbiamo imparato molto, la prossima primavera saremo pronti».
Per saperne di più @FloricolturaBilloFederico @federicobillo www.floricolturabillo.it
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Il garden center esce vincitore dal 2020
Nonostante un’emergenza imprevista e imprevedibile nel suo andamento, il settore del florovivaismo in generale chiude in positivo. Ma quanto? Ecco le stime dell’Osservatorio Permanente di greenup/Soluzione Garden di LUCIO BRIOSCHI
La pandemia ha fatto sì che ogni attività di vendita al dettaglio rimanesse bloccata per almeno 60 giorni, impedendo l’apertura alla clientela, accessibilità agli spazi fisici dell’azienda e agli assortimenti e l’interazione tra cliente e venditori. Ciò nonostante, questo blocco è stato anche un momento proficuo per l’apertura verso altre modalità di vendita come quella online o via telefono con relativa consegna. Ma andiamo per ordine. Se a ognuno di noi avessero detto di fare una previsione alla fine di marzo, oppure dopo la Pasqua - mancata -, nessuno sarebbe stato in grado di prevedere un futuro roseo. E invece, complici tanti fattori, a livello di vendite complessive annuali abbiamo concluso con una media di +3% rispetto al 2019. Un valore determinato da un insieme di realtà che hanno chiuso con un -18% sul 2019 e altre con +38%. Dati sconcertanti e a volte difficili da comprendere se non collocati nel contesto. Le disposizioni di legge che hanno scandito lo scorrere della primavera inizialmente e dell’autunno/inverno poi, hanno determinato degli squilibri e risultati differenti tra i vari garden center e tra le regioni. In sostanza, le realtà ben collocate e dimensionate per il loro bacino d’utenza hanno retto il colpo inferto dall’emergenza, quelle non completamente strutturate ne hanno risentito e a volte molto. greenup
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Vendite generali
Complici vari fattori, la stima di incremento medio delle vendite si è attestata su un +3%.
GLI INGREDIENTI DELL’ANNO APPENA TRASCORSO • Le persone con la propria forza e paura. • L’online, un modo nuovo di vendere che si affianca a quello tradizionale del negozio fisico. • Gli imprenditori che si sono dati da fare per trovare soluzioni: dall’attivazione di un web shop in pochi giorni al noleggio di furgoni per garantire le consegne, fino alla vendita telefonica di non uno ma più prodotti, applicando il concetto di cross selling in modo diretto e trasparente. • La “variabile” Bellanova, ex ministro delle politiche agricole, che ha incluso l’attività florovivaistica tra quelle indispensabili. • I supermercati, reattivi ma non nel florovivaismo, e questo ha sicuramente favorito il mercato. Tuttavia, come spesso accade in tutti i settori, anche nelle difficoltà sono emer-
se le contraddizioni del canale garden center: tanti attori tra loro divisi, enti che proponevano unilateralmente soluzioni, regioni che invece di muoversi compatte agivano senza una logica. Insomma il solito caos. Ma nonostante tutto questo, quale è stato il risultato finale? -clienti , + spesa media = + fatturato COSA ABBIAMO IMPARATO E COSA DOBBIAMO MIGLIORARE PER IL 2021 Il primo elemento che salta agli occhi è il prezzo: la spesa media pro capite è letteralmente schizzata oltre i 35 euro. Il desiderio di esprimere se stessi come “compratori consumatori” e la ricerca di una sicurezza alimentare - che ha spinto moltissimi clienti a divenire orticoltori dell’ultima ora-, sono stati i motori di questa crescita. Perché allora non cominciare a pensare che il prezzo lo fa il valore che noi sappiamo trasmettere? Ed ecco il secondo elemento, il con-
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tatto umano, quello che dà valore alle cose e alle parole. Il garden center ha fatto e può fare ancora la differenza se smette di pensare solo a come combattere la GDO e si concentra sul suo patrimonio, sul valore che può trasmettere laddove molti altri non riescono. Il terzo elemento è, invece, da considerare come un insegnamento. Il 2020 ci ha dimostrato cosa voglia dire andare in rottura di stock, cioè non avere prodotti da vendere in quel preciso istante in cui qualcuno è disposto ad acquistare. Quello che possiamo imparare è di essere costanti negli assortimenti. Infine il 2020 è stato l’anno della condivisione, dalle ansie e paure ai risultati positivi, in cui le aziende si sono trasformate in partner e non in semplici fornitori. COSA È SUCCESSO SETTORE PER SETTORE Piante da appartamento verdi Chiudono l’anno con un bel +8,8%. Ser-
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Vivaio
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vizi sui giornali, trasmissione televisive in cui le piante sono padrone della scena, influencer che con i loro post mostrano il loro verde hanno spinto il pubblico ad avvicinarsi al prodotto e ai suoi derivati.
La spesa media pro capite è letteralmente schizzata oltre i 35 euro.
Piante da appartamento fiorite Non bene, quasi -12%. A incidere sul risultato, l’assenza di festeggiamenti per le ricorrenze, ma anche un problema di assortimento del garden center che tende a proporre sempre gli stessi esemplari, senza osare con le novità.
Vivaio o piante da esterno (solo per la vendita al dettaglio) Dall’enorme perdita primaverile (marzo e aprile hanno rappresentato rispettivamente -72% e -30%) si è arrivati a dicembre con un -1,28%, una grande performance utile al risultato generale. Perché tutto questo? Il consumatore nelle piante ha ritrovato l’abitudine, il prendersi cura, l’apprezzare i risultati derivanti dalle attenzioni a volte ingenue e istintive. Nelle piante, l’uomo ha riscoperto l’uomo. Naturalmente, a sostenere il risultato globale hanno giocato un ruolo importante anche i prodotti direttamente coinvolti. Utensileria e irrigazione Chiude a +35%. Il dato è supportato dagli assortimenti di attrezzi elettrici a batteria, ampiamente accolti dai consumatori per la facilità d’uso e al relativo prezzo più accessibile rispetto a quelli a motore. I consumatori hanno riscoperto la voglia di fare giardinaggio: attrezzi,
Serra fredda In migliaia di Euro
Piante stagionali o serra fredda Sfavorite dalle circostanze, chiudono con un -2,15%, bene se si pensa a cosa avrebbe potuto essere.
tutoraggio, irrigazione, ogni singola famiglia che fa parte del settore ha contribuito a sostenere il risultato sia del settore stesso sia di quello generale. Cosa imparare da tutto questo? Fare rotazione degli scaffali, mai restare senza prodotti e azzardare con l’introduzione di novità (che naturalmente andranno esposte e sostenute adeguatamente). Prodotti curativi e nutritivi Ogni singola famiglia che compone il settore (terricci, concimi e difesa) ha fatto la sua parte per raggiungere un risultato eccellente, +15%. Un po' meno performante la difesa di tipo naturale (definita biologica) che sta andando a sostituire quella chimica di sintesi, in base alle normative di legge. A mancare
IL 2020 CI HA DIMOSTRATO COSA VOGLIA DIRE ANDARE IN ROTTURA DI STOCK, CIOÈ NON AVERE PRODOTTO DA VENDERE IN QUEL PRECISO ISTANTE IN CUI QUALCUNO È DISPOSTO AD ACQUISTARE greenup
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Utensileria e irrigazione Bene gli attrezzi elettrici a batteria apprezzati dai consumatori per la facilità d'uso e al prezzo accessibile rispetto a quelli a motore.
i singoli garden, trasmettendo ai propri collaboratori le giuste informazioni, ma anche le aziende che possono trasferire i “trucchi del mestiere” e rendersi credibili agli occhi del garden center, che a sua volta potrà farlo nei confronti dei suoi clienti.
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Curativi e nutritivi
Arredo esterno (non mobili) Il settore, che esclude i mobili perché non uniformemente presenti, ha raggiunto un +32%. La voglia di verde ha infatti spinto molti clienti a risistemare il proprio giardino con accessori e pavimentazioni. In questa voce rientrano sia le grandi fioriere con grigliati, sia il prato finto ma anche pietre e pavimentazioni, che hanno performato bene. Al termine dell’emergenza, potremo mantenere vivo questo interesse se si sapranno presentare gli assortimenti in modo attrattivo e non solo come file di prodotti.
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Curativi e nutritivi
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in questo ambito però è la formazione. Ci troviamo di fronte a prodotti nuovi per tutti: aziende fornitrici (a parte la conoscenza tecnica industriale) agenti, garden, addetti e naturalmente il consumatore. La differenza la possono fare Vaseria esterna In migliaia di Euro
PER IL FUTURO RICORDIAMOCI DI AVERE COSTANZA NEGLI ASSORTIMENTI E MANTENERE UNA CORRETTA ROTAZIONE DEI PRODOTTI
Vaseria esterna Con il traino delle piante, anche questo settore ha mostrato tutte le sue potenzialità. Il risultato è stato un +21% degno di lode. La situazione ha dato modo a tanti garden center di dar fondo ai magazzini, rinnovando assortimenti e proposte. Un anno che però dovrà fare
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Sementi e bulbi
I PERDENTI E I PENALIZZATI Le normative, l’impossibilità di muoversi tra comuni, la mancanza di una primavera vissuta in presenza nei garden center e nelle sue ricorrenze come la Pasqua hanno generato alcune perdite in determinati settori. Anche l’autunno non è riuscito a creare quelle performance sul Natale che tutti si aspettavano (con eccezioni più o meno favorite dal contesto territoriale). Nel complesso è stato un anno più triste per: • Decor -10% • Fiore artificiale e secco -25% • Vaseria interna -19% Non si tratta di un risultato determinato da scelte o da strategie errate nei garden center, ma solo dal comportamento della clientela indotto dalle normative. Per il futuro ricordiamoci sempre di avere costanza negli assortimenti, mantenere una corretta rotazione dei prodotti e puntare a una presentazione che faccia percepire i prodotti da “semplici oggetti” a “fantastiche idee”. Cosa dire alla fine
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Articoli in legno In migliaia di Euro
Sementi e bulbi Tutti siamo diventati coltivatori, tutti improvvisamente abbiamo avuto l’opportunità di dedicarci all’orto. Anche sementi e bulbi hanno avuto un sussulto positivo che mostra come entrambi possano arricchire e creare quella biodiversità fondamentale sia in natura sia a livello hobbistico. Il risultato finale è + 1,17%.
Artificiale e secco
Vaseria interna In migliaia di Euro
i conti con ciò che rimarrà per il 2021: una delle preoccupazioni è se le aziende saranno in grado tenere il passo con le richieste e come, sia l’emergenza sanitaria sia il clima, evolveranno nella primavera alle porte.
Sementi e bulbi hanno vissuto un sussulto positivo e chiudono a +1,17%.
di questo lungo 2020 appena passato? Che le cose accadono non per caso. Lo scorso anno ha segnato un confine tra il
vecchio modo di fare e un nuovo modo di concepire, pensare e gestire. È nato il garden delle idee, a voi accettare la sfida.
L'OSSERVATORIO Le stime si basano sull'analisi sistematica dei dati di vendita annuali, raccolti su un campione di 23 pdv con una struttura media-media/grande. greenup
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News / BREVI DAL MERCATO
Gianluca Boeri è il nuovo vicepresidente del gruppo floricolo Copa-Cogeca.
Copa-Cogeca: Boeri è il nuovo vicepresidente
Il presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri, ha assunto nella mattinata del 12 gennaio 2021 la carica di vicepresidente del gruppo floricolo del Copa-Cogeca, la federazione europea che raccoglie le associazioni di agricoltori e le cooperative agricole. Il giovane imprenditore, classe 1983, sarà responsabile della tutela e valorizzazione del comparto florovivaistico non solo italiano ma anche europeo, rappresentando oltre 22 milioni di agricoltori e loro familiari e 22.000 agri cooperative. Titolare dell’azienda florovivaistica Boeri, specializzata nella coltivazione dei fiori recisi, il neo vicepresidente fin da subito ha dimostrato di avere le idee chiare sul da farsi. «Penso al ruolo che il settore florovivaistico potrà svolgere per guidare, non solo l’Italia ma l’Europa agricola, verso gli obiettivi del Green Deal Ue; questo prendendo atto però della crisi generata dal Covid in quest’anno di pandemia, dove ritardi, cancellazioni ordinativi e difficoltà nei commerci hanno pesato, e continuano a pesare, su numerose imprese, e alla quale si sommano problematiche legate a tensioni internazionali, come nel caso della Brexit». E aggiunge, «per il settore è necessario, a livello europeo, portare avanti non solo aiuti per sostenere la tenuta economica delle aziende florovivaistiche e per rilanciarne l’export ma elaborare proposte concrete per la piena valorizzazione, ricerca e promozione delle grandi eccellenze prodotte, nell’ottica della massima sostenibilità ambientale, sociale ed economica». Le due organizzazioni, infatti, mirano a garantire che l’agricoltura dell’Ue sia innovativa, competitiva e soprattutto sostenibile. A commentare la nuova nomina anche Nada Forbici, presidente di Assofloro: «la presenza di Gianluca Boeri nel Copa-Cogeca rafforza il florovivaismo italiano in Europa e ci consente di essere al centro delle politiche europee che riguardano il comparto florovivaistico». L’auspicio è quello di non essere più spettatori passivi ma attori di politiche europee concrete e sostenibili.
I consumatori privilegiano sempre di più l’artigianalità Lo scoppio della pandemia e dell’emergenza sanitaria, oltre a farci passare maggior tempo in casa e farci appassionare alla cura del verde in appartamento, ha evidenziato una nuova tendenza: l’interesse per l’artigianalità. In questo periodo, infatti, gli atelier artigiani e le produzioni locali hanno conosciuto una forte espansione. Come sottolinea il professore Giovanni Maria Conti, docente di storia e scenari della moda al Politecnico di Milano, «la pandemia ha cambiato i valori intorno alla sostenibilità, intensificando il dibattito che ruota attorno al materialismo e al consumo eccessivo». Questo trend, definito “handmade effect” nello studio pubblicato sul Journal of Marketing statunitense, porta i consumatori a considerare l’artigianalità come valore aggiunto, soprattutto ora che la pandemia ci ha portato a riconsiderare le nostre priorità e a privilegiare scelte più sostenibili. Solo in Italia le imprese artigiane e le piccole medie imprese generano un valore aggiunto del 67%, il 10% in più rispetto alla media europea.
PREMIO GARDENIA-AICG, VINCE AGRICOLA HOME & GARDEN
Agricola Home & Garden vince la seconda edizione del premio Aicg-Gardenia. Il premio Gardenia-Aicg, istituito per diffondere la cultura del verde in Italia e giunto alla seconda edizione, ha decretato anche per quest’anno il
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garden center vincitore. A distinguersi per iniziative consapevoli, organizzazione di corsi e laboratori, servizi di progettazione di terrazzi e giardini ma anche per azioni
concrete di responsabilità ambientale - alcuni tra i parametri tenuti in considerazione dalla giuria di Gardenia - è stato l’Agricola Home & Garden di Varese. Il garden center ha convinto i giudici grazie alla ricca offerta di piante, di ottima qualità e cartellinate con precisione: un vero e proprio invito alla scoperta della biodiversità, dal momento che in esposizione si possono ammirare anche varietà non comuni. I clienti, inoltre, grazie al servizio di consulenza sulla fitopatologia vengono accompagnati nella cura delle loro piante e indirizzati verso pratiche
sostenibili come il ricorso a antiparassitari bio e buoni per acquistare insetti utili. Durante la pandemia, inoltre, Agricola è stata vicino alla clientela grazie all’ecommerce e ha offerto la possibilità di ritirare all'esterno del garden o con consegna a domicilio. Innovativo anche il servizio di “virtual shopper” che, tramite una chiamata whatsapp, permette di visitare il negozio e vedere gli articoli. Ultimo ma non meno importante, a sancire definitivamente la vittoria, è stato il parco botanico in via di realizzazione con giardini a tema, orto e frutteto.
La transizione verso l’agricoltura bio nel 2021 è una necessità FederBio e WWF hanno definito l’anno appena concluso come un’occasione sprecata per fare un salto di qualità verso il bio. Il 2020 non ha portato a nessuna novità sul nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari per fissare regole più severe per tutelare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale. Anche i contenuti del documento programmatico del Governo sul piano per la “Next Generation EU” sono deludenti: mancano i riferimenti alle Strategie UE “Farm to Fork” e Biodiversità 2030 e non sono previsti investimenti specifici per l’agricoltura biologica. L’unico aspetto positivo del 2020, a quanto pare, è l’aumento delle vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione (+19.6%) con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere (+26.2%). Segnale che l’interesse per il biologico cresce sempre più. FederBio e WWF ritengono che per promuovere una vera agricoltura sostenibile sarebbe necessario un piano nazionale di conversione al biologico per sostenere le filiere del Made in Italy bio e per la promozione di distretti biologici. Il PNRR del Governo promuove, invece, un’agricoltura intensiva, gestita dalle grandi aziende e dalle corporazioni agricole, penalizzando quella biologica gestita prevalentemente dalle piccole e medie aziende. In aggiunta, nella Missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, la seconda delle sei del PNRR, ricade anche l’agricoltura sostenibile, con risorse destinate ai contratti di filiera (1,8 miliardi di euro), senza riferimenti al biologico, mentre nella Missione per la “Parità di genere, Coesione sociale e Territoriale” non vi è alcun riferimento al ruolo potenziale dell’agricoltura multifunzionale che rappresenta oggi un’importante opportunità per lo sviluppo delle aree interne, in particolare per le giovani imprenditrici agricole. Per questo motivo FederBio e WWF chiedono al Governo alcune modifiche sostanziali al PNRR per non perdere ancora una volta l’opportunità di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo indicati nelle due Strategie “Farm to Fork” e Biodiversità 2030. Per il 2021 le due realtà sperano in un cambio di rotta, iniziando proprio dalla correzione del documento programmatico del Governo per la “Next Generation EU” e puntando all’obiettivo ambizioso di rendere il 40% della superficie agricola in Italia certificata in biologico entro il 2030. La transizione verso un’agricoltura bio è necessaria, anche perché sembrerebbe che siano gli stessi consumatori a volerla.
“NATALE TORRE. I GIARDINI DEL SOLE”, IL LIBRO CHE OMAGGIA LA PROFESSIONE DEL GIARDINIERE Il giornalista Gaetano Zoccali (conosciuto su Instagram come @The_Pleasure_ Garden) nel suo nuovo libro racconta come valorizzare il clima mite di molte regioni d’Italia creando giardini e paesaggi unici, attraverso una lunga conversazione con il vivaista Natale Torre. Al centro della vicenda i due amici – Gaetano Zoccali e Natale Torre – e i tre luoghi cardine per la vita del protagonista: il suo vivaio a Milazzo (Messina), il Giardino del Gelso caro alla sua infanzia e l’Orto botanico di Palermo, di cui per anni proprio Torre è stato fornitore di specie rare. Ambientato in Sicilia, “Natale Torre. I Giardini del Sole” (Officina Naturalis Editore, 170 pagine, 14 euro) è il resoconto di un dialogo di 72 ore, un inno a coltivare piante straordinarie per giardini unici. «L’Italia fatta di bougainville, ibischi, bergamotti e gelsomini, dove sono cresciuto, non è stata raccontata abbastanza, ma riserva potenzialità botaniche incredibili». Quale miglior occasione per raccontare questi gioielli, se non intervistando un “cacciatore di piante” come Natale Torre?
Euroflora rinviata al 2022 La XII edizione di Euroflora è stata riprogrammata dal 23 aprile all’8 maggio del 2022. A commentare la notizia anche il primo cittadino di Genova, Marco Bucci: «questa scelta, dettata dalla situazione che stiamo vivendo, ci darà la possibilità di lavorare con maggiore impegno all'appuntamento del prossimo anno. Euroflora 2022 avrà una parola d’ordine, rinascita». Una decisione presa all’ultimo proprio perché «la società aveva predisposto studi sui flussi del pubblico e protocollo Covid, quest’ultimo trasmesso anche al Comitato Tecnico Scientifico» sottolinea Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico, società organizzatrice, «abbiamo quindi atteso sino all’ultimo prima di assumere, responsabilmente, questa decisione, ma il tempo era ormai scaduto». Anche il responsabile della manifestazione Rino Surace si è dimostrato positivo, nonostante il rinvio. «Abbiamo davanti un anno di lavoro per perfezionare il progetto e accogliere il grande pubblico di Euroflora in un’atmosfera serena e soprattutto sicura. Per quanto riguarda il pubblico le condizioni attuali non ci permettono, allo stato attuale, di poter contare su flussi di visitatori provenienti dall’estero». Per il momento, come tappa di avvicinamento, lo stesso Rino Surace ha confermato che si sta pensando di organizzare a settembre, sempre a Genova, una giornata di lavori dedicata alla promozione internazionale del florovivaismo con il coinvolgimento di MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) e ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori), e aperta anche a AIPH (The International Association of Horticultural Producers) e ICE Agenzia. Un ulteriore punto di incontro tra gli espositori e le principali realtà della filiera. greenup
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News / BREVI DAL MERCATO
Le certificazioni di filiera FSC® raggiungono un +10% nel 2020 Il Forest Stewardship Council (FSC) Italia, l’ONG che promuove la gestione responsabile delle foreste, ha parlato di numeri da record per il 2020. Per il secondo anno di seguito, infatti, si è registrato un aumento della richiesta di materiale e prodotti di origine sostenibile da parte delle aziende che sempre più dimostrano il loro impegno per filiere trasparenti. Il tutto si è tradotto in un +10% di realtà con certificati attivi della cosiddetta “Catena di Custodia” (CoC) che, a fine 2020, arrivavano a 2.831, con oltre 3.500 siti produttivi coinvolti. I numeri maggiori si registrano nei settori della carta stampata e packaging, favoriti dall’esplosione degli acquisti online durante il lockdown. I trend di crescita più sostenuti riguardano, invece, il legno-arredo e il tessile. Il settore del mobile si assesta a un +13,6% mentre per filati e tessuti (rayon, viscosa, modal, acetato di cellulosa e lyocell) si raggiunge il +57,6%, ovvero 34 nuovi certificati solo nel 2020. In Italia crescono anche gli ettari di foreste certificate, raggiungendo un +3,21% rispetto al 2019. Nel nostro paese, per la precisione, sono 68.486 gli ettari di bosco certificato FSC, suddivisi in 19 certificati attivi. «Fortunatamente, stanno aumentando le realtà che decidono di far verificare e remunerare gli impatti positivi della propria gestione forestale sui servizi naturali, i cosiddetti servizi ecosistemici: un fattore che può funzionare da volano per una nuova, più consapevole economia verde e per valorizzare il lavoro e la presenza sul territorio dei gestori forestali» ha commentato Diego Florian, Direttore di FSC Italia. A questo proposito, nel 2020, Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, Magnifica Comunità di Fiemme e Agris Sardegna hanno deciso di quantificare i servizi naturali offerti dai boschi come stock di anidride carbonica, conservazione dell’acqua, del suolo e della biodiversità, e miglioramento dell’offerta turistico-ricreativa e culturale, mettendoli a disposizione di investitori e sponsor. Ad oggi salgono a sei le verifiche sui servizi ecosistemici attive, per un totale di 55.685 di ettari interessati. Siamo i primi al mondo a misurare e certificare i servizi naturali offerti dai boschi. Per quanto riguarda la situazione fuori dai confini nazionali, gli ettari di foreste certificate FSC nel mondo sono 221.201.420 (+10% nell’ultimo anno) in oltre 80 Paesi. Tra questi spiccano in Europa, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Svezia e Russia, mentre nel continente africano sono rilevanti i trend di Repubblica del Congo e Namibia, e di Cina e Turchia per l’Asia. A livello globale sono aumentate del 10,9% le aziende certificate operanti in 130 Paesi. L’Italia, ad oggi, detiene il primato europeo per numerosità di certificati attivi e si mantiene in seconda posizione nel mondo.
COLDIRETTI ABRUZZO E SICILIA: CON SAN VALENTINO E NON SOLO POSSIAMO SALVARE IMPRESE E POSTI DI LAVORO Il crack del florovivaismo italiano ha toccato nell’ultimo anno 1,7 miliardi di euro. Un aiuto per il settore può arrivare dalla stagione 2021 della festa di San Valentino, il primo tradizionale appuntamento che può salvare imprese e posti di lavoro in un settore strategico per tutto il Paese. Come sottolinea Silvano di Primio, presidente di Coldiretti
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Abruzzo,«sono necessari interventi urgenti e concreti su tutte le scadenze, fiscali e non, per la gestione dei dipendenti e l’accesso agli ammortizzatori sociali. A livello nazionale abbiamo chiesto indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire con i nuovi cicli produttivi, esonerando il
settore dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali. Vanno inoltre potenziate nelle risorse e allargate ad una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde». Un’idea condivisa anche da Coldiretti Sicilia. «La crisi generata dal virus ha stravolto i programmi di sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende che
adesso puntano sull’apertura della stagione 2021 con il tradizionale appuntamento di San Valentino. Da tutelare c’è il futuro di un comparto chiave del Made in Italy agroalimentare». Comprare dei fiori o una pianta per San Valentino ma anche per tutte le ricorrenze è un segno tangibile che può realmente aiutare gli agricoltori.
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La voce delle piante / Matteo Ragni BUSINESS VERDE
IL POTERE DEL ROSA
Weigela Picobella Rosa è ideale per il giardino da posizionare su un tavolo a vista.
L E C A R AT T E R I S T I C H E
• Molti fiori nel periodo della fioritura • Rimane compatta • Fogliame molto fine • Resistente a -25 ºC • Bassa manutenzione
PREMI E RICONOSCIMENTI
Weigela Picobella Rosa ha vinto il Florall Award 2019
Una pianta generosa che dona colore e fiori in abbondanza durante il periodo di fioritura. Semplicemente perfetta e immancabile in ogni giardino
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olorati e intensi fiori rosa contraddistinguono la Weigela Picobella Rosa, che tra maggio e ottobre raggiunge il massimo della sua bellezza quando è nel periodo di fioritura. È ideale per il giardino sia come cespuglio sia in vaso da posizionare su un tavolo a vista.
Caratterizzata da un fogliame fine, questa varietà rimane compatta e, anche se la potatura è possibile, non è necessaria. A proposito di dimensioni, raggiunge i 40 cm di altezza e 60 cm di larghezza ed è facile nella manutenzione. La Weigela Picobella Rosa predilige il sole e un terreno ben drenato e resiste, addirittura, fino a -25 ºC. Una novità per l’outdoor che attirerà l’attenzione dei consumatori e che il garden center, per stare al passo con le tendenze, non potrà lasciarsi scappare.
Raggiunge i 40 cm di altezza e 60 cm di larghezza ed è facile nella manutenzione.
IL TUTORE DI DESIGN
Ortogiuda è il nuovo prodotto pensato per la coltivazione di rampicanti, piante pendenti e ortaggi che, oltre a essere funzionale, sa come richiamare a sé sole, acqua e aria, fondamentali per la crescita. Le piante in casa e in giardino ormai le vogliono tutti non solo perché è gratificante vederle crescere ma anche perché sono belle da vedere. E a combinare bellezza e funzionalità, ci ha pensato proprio la famiglia Ortogiuda con una linea completamente modulare. Adatti per coltivare dal gelsomino al pothos fino colture come pomodori, more e kiwi, i prodotti dal body in alluminio resistente alle intemperie e steli speciali in fibra ecofriendly sono completamente Made in Italy e utilizzabili in terra libera oppure in vaso.
La famiglia Ortogiuda al completo
• ORTOGIUDA per la coltivazione in terra libera e vaso alto 180 cm • BABYGIUDA per la coltivazione in vaso alto 120 cm • HOOPGIUDA per la coltivazione in terra libera alto 120 cm • ACEGIUDA da scrivania ideale per portare il verde negli uffici, co-working e smartworking • LINKGIUDA la giunzione per continuare a crescere Tutti i prodotti sono modulari tra loro e si uniscono per non fermare mai la crescita della pianta.
MATTEO RAGNI/ Consulente per imprese floricole e vivaistiche, esperto del mercato di fiori e piante.
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Ortogiuda permette di coltivare a metro zero qualsiasi pianta e ortaggio rampicante o pendente.
T U T TO I N I Z I A DA U N A PAS S I O N E .
ARENA VIVAI SOCIETÀ AGRICOLA S.R.L. | Via San Giovanni Bosco - 37050 Raldon di S. Giovanni Lupatoto (VR) Tel. 045 8731952 | Fax 045 8739742 | commerciale@arenavivai.com | www.arenavivai.com
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Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING
L’ESPERIENZA D’ACQUISTO CONTINUA OLTRE I CONFINI DEL NEGOZIO Ora che anche il garden center si è aperto alla vendita online, la consegna è l’ultimo punto di contatto diretto con il consumatore. Con un piccolo gesto, possiamo renderla speciale
La consegna non è la conclusione di un percorso d’acquisto ma un momento fondamentale che può arricchire e rafforzare il legame tra cliente e centro di giardinaggio.
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gni fase del processo d’acquisto, dall’ingresso nel punto vendita fino a quando portiamo a casa il prodotto, è un susseguirsi di momenti collegati tra loro. A fare la differenza tra un acquisto “normale” e uno indimenticabile è l’entrata in gioco delle emozioni, che se inserite nella shopping experience, possono portare a una maggiore fidelizzazione del cliente. L’epoca in cui viviamo è contraddistinta da una scarsa attenzione,
dovuta all’innumerevole quantità di stimoli a cui siamo sottoposti. Veniamo, infatti, sollecitati in continuazione da fonti diverse e sempre più specializzate nell’individuare le nostre preferenze, che ci costringono a percepire il mondo proposto dai social e dalla comunicazione come l’unico esistente. La consegna a casa è l’unica occasione in cui domanda e offerta si incontrano, sia che vi chiamate Amazon sia che siate il piccolo garden specializzato dietro l’angolo. Un momento speciale che negli ultimi mesi ha assunto un ruolo centrale per tante attività commerciali, tra cui lo stesso garden center, tra i più coinvolti in questo senso. Questa fase, però, al contrario di quanto si pensi, non è la conclusione di un percorso d’acquisto ma
ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività.
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un momento fondamentale che può arricchire e rafforzare il legame tra cliente e centro di giardinaggio. Ecco due idee semplici ma efficaci per due modalità differenti di consegna. SPEDIZIONIERE ESTERNO Affidarsi a uno spedizioniere anonimo richiederà un impegno particolare nella fase di confezionamento del prodotto. Il packaging dovrà infatti possedere caratteri distintivi, oltre che chiari riferimenti al brand del punto vendita. Un modo per distinguersi può essere quello di puntare sull’effetto sorpresa: provate a inserire un omaggio inaspettato. Per esempio, un cliente ha ordinato una selezione di sementi per l’orto, una paletta, un rastrello e un paio di guati perché ha in programma di iniziare i lavori primaverili in giardino. Immaginate il momento in cui riceve il suo pacco con all’interno tutto il suo ordine al completo ed entro i tempi previsti. Pensate alla sua reazione quando, insieme al resto, trova una busta in più con sementi non richieste accompagnata da un biglietto che lo avvisa dell’omaggio e lo invita, non ap-
pena sarà possibile, a incontrarsi di persona nel garden center. Questi piccoli gesti dai costi contenuti, se ben pianificati, potranno avere effetti sorprendenti nel percorso di fidelizzazione. PERSONALE DEL GARDEN CENTER Quando le consegne sono effettuate in prima persona dal titolare del punto vendita o da un dipendente preposto o occasionale, l’opportunità di rafforzare il legame è maggiore. Vediamo perché. 1. Muoversi con mezzi brandizzati è una modalità nota per veicolare il proprio marchio. Basta un logo a calamita rimovibile da applicare, se non si dispone di una flotta dedicata. 2. L’abbigliamento di chi occupa della consegna deve essere riconoscibile e rappresentativo del proprio punto vendita. 3. È fondamentale ricordare che il cliente ci sta aprendo le porte di casa e in quel frangente siamo inseriti nella quotidianità di chi ci ha scelti. Nonostante la mascherina, che non ci permette di disporre del nostro miglior sorriso, possiamo dimostrare la nostra attenzione per il cliente attraverso una domanda sullo stato di salute o un’osservazione sulle piante in giardino, a seconda della propria sensibilità. Dedicare dieci secondi a uno scambio di battute può valorizzare la relazione tra servizio offerto e fruito. Mai come ora il garden center deve cogliere questa opportunità e perfezionarla da ogni punto di vista per garantire una shopping experience indimenticabile e per diventare un punto di riferimento per i propri clienti.
Sorridere appartiene alla no stra natura... la stessa che coltiviamo co n passione! Azienda Agricola Bonini Paolo
Strada Provinciale Litoranea, 5057 | 04016 Sabaudia (LT)
www.ilmondodellepetunie.com
Uno strumento in più per una c PER SAPERNE DI PIÙ, VAI A PAGINA 38
a comunicazione che si evolve COLLEGATI SU RADIOGARDEN.IT
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Per Radio Garden /
GARDEN E VERDE A TUTTO VOLUME È nata Radio Garden, la prima web radio dedicata al green e al giardinaggio, uno spazio digitale di informazione in cui professionisti e hobbisti potranno essere sempre aggiornati sulla loro passione grazie ai nostri podcast
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i piace il verde e vorresti saperne sempre di più ma non hai molto tempo per leggere e informarti? Nessun problema, ti basterà collegarti su www.radiogarden.it da qualsiasi dispositivo per non perderti le ultime novità, raccogliere spunti e consigli e farti ispirare dalle interviste degli esperti. Ma non solo, non appena sarà possibile, ti racconteremo le fiere, gli eventi e le inaugurazioni del settore. Noi di Edizioni Laboratorio Verde, insieme a GardenTV - partner dell’iniziativa - abbiamo pensato a un palinsesto ricco di contenuti per tenerti compagnia in ogni fase della giornata, mentre vai al lavoro la mattina o la sera comodamente sul divano di casa: ogni momento è buono per un podcast! UN CONTENUTO PER TUTTI Radio Garden vuole rivolgersi proprio a tutti, nessuno escluso, e per questo abbiamo pensato di creare quattro diversi canali tematici sulla base degli interessi, tendenze e temi legati alla cura del verde. Vediamoli insieme! • Mani nella terra è dedicato agli appassionati, coloro che sono alla ricerca di consigli e istruzioni su come gestire il proprio spazio verde, senza distinzione tra giardino o balcone. Quel che conta è la passione! • Professionisti è il contenuto giusto per gli imprenditori di attività nel settore, dagli agronomi ai giardinieri, dal garden al floral designer. Un collettore di storie e consigli di esperti e spunti per la crescita professionale. • Protagonisti è il canale su coloro che contribuiscono a far evolvere il settore. • Shop experience è pensato per chi gestisce o lavora nei garden center o vivai.
DOVE ASCOLTARCI Tutti i nostri podcast sono disponibili sul sito web di Radio Garden www.radiogarden.it ma anche sulla piattaforma www.spreaker.com. Ricorda: ogni 15 giorni un nuovo episodio si aggiunge a quelli già online. Non ti resta che cominciare ad aggiornarti. Buon ascolto!
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L’ampia gamma di terricci Universali Vigorplant è composta da diversi substrati adatti per l’invasatura e la coltivazione delle piante da giardino, orto, terrazzo e interno, per l’impianto di siepi e frutticole, per la formazione e manutenzione dei tappeti erbosi. Si tratta di substrati di eccellenza formulati con l’utilizzo di torbe pregiate e selezionate.
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>V La linea Ornamentali Vigorplant è composta da ben 13 terricci specifici per soddisfare ogni singola specie vegetativa. Ciascun terriccio è ottenuto dalla miscelazione di torbe di qualità, selezionate per granulometria e grado di umificazione. Altri componenti aggiuntivi come la concimazione a lento rilascio, la pomice calibrata e l’argilla, contribuiscono a rendere questi substrati idonei alla coltivazione delle essenze vegetali consigliate.
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La linea Orto Vigorplant è composta da ben 8 prodotti specifici per soddisfare ogni singola specie vegetale per la coltivazione dell’orto. Componenti aggiuntivi come il concime organico, la torba superfine, l’argilla e la pomice calibrata, contribuiscono a rendere questi prodotti particolarmente performanti.
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La linea Decorazione Vigorplant raggruppa i materiali di origine organica, naturali e inalterabili nel tempo. La loro funzione è quella di prevenire la crescita delle infestanti, aumentare la ritenzione idrica del terreno e nello stesso tempo decorare esteticamente vasi, fioriere e giardini.
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La linea Ammendanti Vigorplant sviluppa una serie di prodotti adatti a migliorare tutti i tipi di terreno per costruire nel suolo una riserva di nutrienti naturali di lunga durata. Rendono inoltre più efficienti le irrigazioni, migliorando la fertilità del terreno stesso.
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Nuovi packaging Vigorplant: informazioni semplici e immediate RETRO PACK FRONT PACK
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IMMAGINE E COMPOSIZIONE: questa parte del pack è sempre divisa in due sezioni: a destra una composizione/aggregato simbolico, mentre a sinistra un’immagine del prodotto.
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TASSELLO DI LINEA: ogni pack ha sulla fascia diagonale un tassello in cui è indicata la linea a cui appartiene.
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DESCRIZIONE PRODOTTO: la frase scritta in giallo aiuta il consumatore nella comprensione di ciò che sta acquistando, indicando una specifica tecnica/di prodotto che ne enfatizza l’utilizzo.
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PROMESSA: è una frase che specifica l’utilizzo del prodotto e dei risultati che si ottengono. PITTOGRAMMI: una sintesi grafica che comunica in modo immediato componenti e performance di prodotto.
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LA GARANZIA VIGORPLANT: La nostra competenza agronomica nasce anche dalla partnership con i migliori floricoltori ed orticoltori d’Italia che é la miglior garanzia per i nostri clienti. LA MISCELA: una breve descrizione relativa alle performance del prodotto che aiuta il consumatore a comprendere il prodotto che ha di fronte. I CONSIGLI DELL’AGRONOMO: i nostri agronomi hanno sviluppato dei pratici suggerimenti, consigli, delle vere e proprie chicche sull’uso di un determinato prodotto. LA SCELTA SOSTENIBILE VIGORPLANT: Vigorplant ha a cuore l’ambiente grazie all’utilizzo di un’elevata quantità di plastica riciclata e all’impiego di energie rinnovabili nei processi produttivi. QRCODE: ogni packaging ha un QRCODE che rimanda alla pagina internet relativa alla scheda del prodotto, per consentire al consumatore una piena comprensione di ciò che sta acquistando.
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Mi rifugio in giardino Dati alla mano, lo spazio esterno della casa è uno dei luoghi più amati e più desiderati: spoga+gafa indica i trend e le novità della stagione 2021, all’insegna di sostenibilità e di consapevolezza di COSTANZA DI MATTEO
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obili per esterni e allestimento del giardino; attrezzi, BBQ e cucine outdoor; accessori decorativi per la vita all'aria aperta; piante e fiori. Tutti questi segmenti di prodotto sono oggi più che mai sotto i riflettori: il numero degli appassionati di giardinaggio infatti è aumentato a seguito della pandemia e la ricerca di case dotate di giardino è cresciuta. Con la cancellazione di spoga+gafa 2020 non è stato possibile vedere il lavoro che la fiera offre ogni anno sui trend in atto nell’arredo da giardino. Possiamo farlo qui, ora, in attesa di poter tornare a Colonia.
Greenup consiglia
Un aspetto importante nei giardini, che mai come in questo periodo vengono vissuti e quindi sono oggetto di investimento nella progettazione, è la luce. L’illuminazione a terra, come anche quella fornita da ghirlande e lanterne, rende l’ambiente più intimo e accogliente. Un aspetto da considerare sia componendo l’assortimento, sia nella formazione del personale, a cui la clientela si rivolgerà per avere consigli sull’allestimento. greenup
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Tendenze / OUTDOOR
Il numero degli appassionati di giardinaggio infatti è aumentato a seguito della pandemia e la ricerca di case dotate di giardino è cresciuta I mobili di nuova produzione sono realizzati in legno riciclato o proveniente da foreste sostenibili; sempre più apprezzati gli accessori che utilizzano plastica riciclata, come i tappeti da esterno.
Isole lounge e imbottiti, accessori coordinati, tappeti e lanterne, creano un'atmosfera intima e prolungano l’agio del salotto in giardino.
L'estensione del salotto
Il giardino è sempre stato un luogo prezioso in cui rifugiarsi e rigenerarsi e, in questo periodo caratterizzato dall’incertezza, è diventato essenziale anche perché la quotidianità qui sembra essere rimasta inalterata; inoltre offre un motivo di svago e aiuta a ritrovare la tranquillità. Un altro aspetto importante è la concezione del giardino come estensione del salotto: continua e si consolida il trend degli ultimi anni per cui gli spazi esterni vengono allestiti all’insegna del comfort. I nuovi mobili da esterno coniugano la comodità del salotto con materiali estremamente resistenti. Isole lounge e imbottiti vengono combinati a formare costellazioni all’insegna della convivialità e gli accessori coordinati, quali cuscini, tappeti e lanterne, creano un’atmosfera intima. Ma anche chi non possiede un giardino non intende rinunciare al verde. L’indoor gardening è sempre più amato, soprattutto nelle grandi città. Vasi da fiori, mini-serre e scaffali per erbe aromatiche colorano di verde balconi e appartamenti e non solo generano un ambiente accogliente, ma riforniscono anche la cucina.
I prodotti, meglio se di lunga durata
L’impegno per il contenimento della pandemia da Coronavirus si è sovrapposto in questo periodo alla lotta al cambiamento climatico, percepito come un obiettivo vitale per il nostro futuro. Spoga+gafa aveva posto l’accento già lo scorso anno sui giardini sostenibili. Il settore del verde si impegna in programmi di sostenibilità che vanno ben oltre i Friday for Future e toccano la produzione, il trasporto e l'utilizzo dei prodotti da giardino: bisogna puntare su soluzioni a basso consumo di risorse che garantiscano una lunga durata grazie a materiali innovativi che rendono i mobili per esterni estremamente resistenti agli agenti atmosferici. La lunga durata chiaramente va a beneficio del clima perché diminuisce gli scarti. Infine, i mobili di nuova produzione sono realizzati spesso in legno proveniente da economie forestali sostenibili e i materiali residui e riciclati costituiscono alternative eco-friendly. Mobili da giardino, tappeti per esterni e vasi da fiori contengono spesso plastica recuperata dal mare o ricavata dalle bottiglie in PET. Per i nuovi mobili si lavorano anche metalli riciclati e legno usato proveniente da barche da pesca. Tutti elementi che i nuovi garden lovers, soprattutto i più giovani, apprezzano.
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L'essenziale, sempre più un pregio
La nostalgia della vicinanza alla natura caratterizza anche un altro trend. Stili di vita più consapevoli promuovono la predilezione per materiali autentici e linee semplici. Per i nuovi mobili da giardino i designer trovano quindi spesso ispirazione in forme organiche e colori naturali. Materiali come legno, rattan e bambù creano un collegamento con l’ambiente naturale del giardino. Nelle ultime collezioni l’essenziale è reputato un pregio. Il design purista ostenta linee semplici ed essenziali. Vista l’assenza di fronzoli molti nuovi mobili e accessori per esterni appaiono quasi minimalisti. Le trame finissime di tavoli, sedie e sdraio trasmettono una nuova leggerezza. Le forme scarne di poltrone e sedute conferiscono maggiore chiarezza. I colori brillanti, in abbinamento alle classiche tonalità per esterni quali grigio e marrone, donano vivacità. Bracieri a forma di coppa, camini da esterno o elementi cubici diffondono un'atmosfera autentica e sono non solo una fonte di luce e calore naturale, ma possono anche essere usati per la griglia.
Colori neutri, linee essenziali, trame finissime. Il pregio nei nuovi mobili da esterno è il minimalismo.
I TREND IN BREVE 1. Giardini-salotto 2. Indoor gardening 3. Materiali sostenibili per l’arredo 4. Mobili resistenti, a lungo 5. Prodotti eco-compatibili per la cura 6. Prodotti biodegradabili 7. Design essenziale e minimale 8. Cura per accessori e decor 9. Importanza dell’illuminazione 10. Modularità e scelte personali 11. Cucina esterna 12. Attrezzi leggeri ed ergonomici
I mobili di nuova produzione sono realizzati spesso in legno proveniente da economie forestali sostenibili e i materiali residui e riciclati costituiscono alternative eco-friendly Anche nella progettazione degli spazi verdi è chiesto il ritorno alla naturalezza e il rispetto dell’ambiente e degli insetti utili.
Spazio alle oasi fiorite
Anche nello stile dei giardini cresce la consapevolezza nei confronti dell’ambiente, ragion per cui negli spazi all’aperto si cerca di mettere in scena il ritorno alla natura. L’ultima moda è il giardinaggio naturale. Al posto di deserti di ghiaia nascono oasi fiorite con piante e arbusti che attirano api e altri insetti. Terre e concimi contenenti materie prime naturali assicurano una crescita sostenibile, mentre prodotti antiparassitari non nocivi per le api e supporti e vasi biodegradabili consentono di prendersi cura del verde nel rispetto dell’ambiente. La scintilla “verde” ha contagiato anche il segmento BBQ: i nuovi rivestimenti in materiali organici per griglie e cucine outdoor sono privi di sostanze nocive e assicurano una lunga durata. Un’idea astuta è la griglia monouso in materiali naturali e biodegradabili come bambù e pietra lavica. La stessa carbonella si tinge di sostenibilità quando proviene per esempio da progetti ecologici di tutela del territorio. greenup
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Il plus dell'ergonomia: attrezzi per il giardinaggio in salute
Di questi tempi la salute è un tema particolarmente attuale e non solo in considerazione degli ultimi eventi. Il giardinaggio pensa alla numerosa categoria degli over 50 e mette in primo piano semplicità e sicurezza. I sondaggi mostrano che soprattutto fra gli over 70 ci sono molti appassionati di giardinaggio. Per gli attrezzi si punta quindi sulla semplicità di utilizzo. I sistemi di avviamento dei tagliaprato ne agevolano l’impiego, mentre i robot rasaerba super silenziosi si accollano direttamente tutta la fatica. Già da tempo l’ergonomia non è ad appannaggio esclusivo del lavoro da ufficio; le impugnature dei nuovi attrezzi da giardino vengono perfezionate per preservare spalle e articolazioni, mentre i manici ergonomici ottimizzano l’effetto leva. Anche il peso è un fattore importante negli attrezzi da giardino di ultima generazione: materiali quali alluminio o fibra di vetro alleggeriscono il lavoro e alcune aziende si spingono addirittura oltre, proponendo attrezzi classici da giardino per migliorare la forma fisica. All’insegna della comodità sono le batterie a carica rapida, ma anche i sensori e le app per progettare, innaffiare e curare il giardino.
Sempre più richieste, le attrezzature da giardinaggio che consentono anche alla clientela più anziana di continuare a occuparsi del proprio spazio.
Vasi da fiori, mini-serre e scaffali per erbe aromatiche colorano di verde balconi e appartamenti e non solo generano un ambiente accogliente, ma riforniscono anche la cucina
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Anche la cucina si sposta
Il piacere di cucinare all’aperto, declinato nel BBQ, un trend che non conosce fase calante, si accosta da qualche tempo alla crescita delle cucine outdoor. Oggi ai BBQ si chiede il massimo della versatilità nel minimo dello spazio, senza scelte vincolanti. Con le griglie ibride si può optare per gas o carbonella, o usarli entrambi. Anche la preparazione dei piatti è questione di flessibilità e accessori: inserti dal semplice montaggio consentono di grigliare, affumicare o dedicarsi a vari metodi di cottura senza dover cambiare attrezzatura. Le temperature estreme saranno un tema importante: grazie alle nuove tecnologie sarà possibile grigliare alla perfezione le bistecche non solo sulla carbonella, ma anche su griglie a gas ed elettriche. I nuovi schermi OLED assicurano un’impostazione precisa della temperatura. Anche i produttori di cucine per esterni rispondono alla crescente richiesta di versatilità e infatti in termini di dotazione gli ultimi modelli non hanno niente da invidiare a una piccola cucina componibile. I singoli moduli destinati alla cottura o alle preparazioni possono essere combinati a piacere proprio come nel caso dei mobili componibili. Al classico look da esterni in acciaio inossidabile si aggiungono oggi i rivestimenti in teak e tessuti e i piani di lavoro in terrazzo. Elementi quali un braciere per la griglia o anche piccole serre e mobili bar per la preparazione di cocktail conferiscono il tocco finale. Anche i forni compatti a legna o per la pizza ad uso familiare portano aria di novità nella cucina all’aperto.
Per approfondire
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Le cucine da esterno ampliano la possibilità di composizione grazie alla struttura modulare e cambiano veste, dall’acciaio a materiali più naturali, come il teak o la pietra.
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Tendenze / DÉCOR
Insieme si può In diversi ambiti si osserva la combinazione di elementi che tradizionalmente erano divisi. Il caso più eclatante è quello della dimensione domestica e lavorativa: vediamo come questa situazione impatterà sui desideri dei consumatori di MARTA MEGGIOLARO
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a direzione che sta prendendo il mercato è quella di una progressiva convergenza di settori che fino ad oggi avevamo considerato divisi: è in quest’ottica che Messe Frankfurt ha deciso di aprire una nuova stagione per due delle sue manifestazioni più importanti, Christmasworld e Paperworld, in cui le tendenze dei consumatori globali saranno esaminate e presentate in ottica unitaria. “Insieme”, come affer-
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ma il titolo scelto per la stagione 2021-2022. Un processo che Messe Frankfurt ha messo in luce da tempo, ma che ha avuto una notevole accelerazione durante la pandemia, quando moltissimi hanno dovuto adattarsi a lavorare da casa. Le nostre abitazioni sono diventate un luogo sincretico, in cui gusti personali, svago e lavoro si mescolano, e devono trovare un equilibrio armonico per convivere: l’ambiente di lavoro diventa più
Il legno di scarto e gli scarti vegetali, anche floreali, vengono assemblati per dare vita a insolite carte e confezioni regalo.
emozionale, la casa deve essere più funzionale. Ecco allora che i temi, colori, ispirazioni e stili che ci accompagneranno nel segmento della decorazione, dell’ufficio e della cancelleria sono stati raccolti insieme e rappresentati in tre stili dallo studio bora.herke.palmisano. Vediamo cosa ci chiederanno i consumatori nei mesi a venire. IL FUTURO È DEI CONCEPT STORE Il mondo delle decorazioni stagionali e il mondo della carta si stanno allineando sempre di più a livello globale. Lo stile di vita e il concetto di lavoro moderno stanno sfocando i loro confini classici. Sostenibilità e consapevolezza sono sempre più temi centrali nella scelta del consumatore, sia quando si tratta della progettazione di spazi abitativi o di lavoro, sia quando si sceglie il caffè preferito o dove condividere i festeggiamenti più amati dell’anno. «Anche il settore della vendita al dettaglio sta
I garden center nascono già come ampi “concept store”, nel senso che attorno a un solo concetto, ora in voga più che mai – il giardino – si raccolgono diverse categorie merceologiche. La strada indicata da questi trend suggerisce, più che ampliare la merceologia con la cancelleria, un approccio più individuale e definito a livello espositivo. Ci riferiamo alla scelta di una tavolozza cromatica precisa e di linee di prodotti riconoscibili, che diano carattere e permettano al consumatore di riconoscere la nostra identità singolare e irripetibile.
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Lo spirited response propone le alternative e le soluzioni non convenzionali che puntano allo zero waste, cioè all’eliminazione dei rifiuti, all’economia circolare e al riciclo.
SOLUZIONI A DISTANZA: CONZOOM SOLUTION
Conzoom Solution è la piattaforma per i rivenditori ideata da Messe Frankfurt. Offre un’ampia gamma di prodotti del settore beni di consumo, studi sui trend e sull’andamento di mercato, workshop e linee guide per il punto vendita, con il respiro internazionale caratteristico della fiera di Francoforte. www.conzoom.solutions
L’AMBIENTE DI LAVORO DIVENTA PIÙ EMOZIONALE, LA CASA DEVE ESSERE PIÙ FUNZIONALE
ESSENZIALE LA COMPONENTE NATURALE La scelta della parola “Together”, insieme, per designare le tendenze che si profilano nel futuro più vicino a noi dipende anche da un altro aspetto emerso durante la pandemia: la crisi in cui ci troviamo ha posto irrimediabili distanze fisiche fra le persone, mettendo sotto i riflettori il nostro bisogno di relazione, e spingendoci a cercare altri modi per stare vicini. Metodi che non sempre sortiscono l’effetto desiderato: «Siamo collegati digi-
talmente alla rete, siamo raggiungibili in ogni momento, ma sempre più percepiamo come un lusso la possibilità di stare disconnessi. Vogliamo vivere nella natura, in cui troviamo rifugio e pace, e che suscita in noi il desiderio di proteggere questa dimensione: per questo si stanno affermando con forza i concetti di riciclo e upcycling. Questi elementi saranno sempre più presenti nelle collezioni di prodotti relativi alla decorazione e all’ufficio», spiega Annetta Palmisano, designer dell’agenzia di stile bora.herke.palmisano, responsabile dello sviluppo e della progettazione del nuovo “Christmasworld e Paperworld Trends” per Messe Frankfurt. I tre stili che l’agenzia presenta sono quindi una combinazione di questi due elementi, la fusione fra ambiente lavorativo e domestico e il bisogno di trovare spazi naturali e disconnessi. ESALTARE LE SENSAZIONI Ed ecco quindi i nomi: contemplative approach (“approccio contemplativo”), heirloom feelings (“sentimenti cimelio”), spirited response (“risposta vivace”). Il primo si concentra sulla natura, originale, tattile e senza pretese. Il secondo
Lo stile contemplative approach enfatizza le superfici rustiche e trae ispirazione per disegni e motivi dalla foresta: ghiande, corteccia, foglie, noci, pigne, frutti.
riflette sull’importanza della poesia e della grazia: è nostalgico, giovane e giocoso. Il terzo, infine, si cimenta con le soluzioni sostenibili più originali, creative e non convenzionali. Il filo rosso che li accomuna tutti e tre? L’importanza delle sensazioni. In un mondo digitalizzato, ciò che dà sollievo e che cerchiamo è il vicino, il concreto: il reale. Guardiamo ora da vicino temi, colori, materiali e le ispirazioni che ognuno di questi stili porta con sé. credit servizio: stock.adobe.com/it
evolvendo: al posto di progetti di breve durata e collezioni ampie, l’accento si pone ora su creare un ambiente appropriato, credibile e stimolante, in cui si trovi un buon mix di prodotti», conferma la designer Claudia Herke «i negozi alla moda di tutto il mondo propongono un insieme composito di prodotti: merce nuova e di seconda mano, moda e fiori, decorazioni e cancelleria, caffè, benessere, soluzioni per il lavoro. Tutto è presentato in modo unificato ma solo attraverso una selezione accurata, che possa offrire una rappresentazione dello stile di vita nuovo e consapevole che piace ai clienti».
Per approfondire
www.christmasworld.messefrankfurt.com www.paperworld.messefrankfurt.com greenup
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Tendenze / DÉCOR
Contemplative approach: naturale, originale, tattile e senza pretese.
GLI STILI in sequenza
Contemplative approach In questo stile la natura è la fonte di ispirazione principale, e per questo il posto d’onore è dato alla scelta dei materiali. Troviamo materiali rinnovabili come il sughero, la corteccia, la iuta, l’erba e il legno, ma anche materiali più nobili come il metallo, il marmo e la pietra. Tutti questi materiali vengono presentati nel loro
Heirloom feelings La nostalgia diventa un tesoro prezioso, da custodire: ecco il cuore di questo stile poetico e giovane, che guarda al futuro con un rinnovato ottimismo. Il design propone aspetti artistici ma allo stesso tempo ludici, senza dimenticare la concretezza, ma presentandola in modo delicato. È fondamentale la presenza dei fiori, che offrono la giusta allegria, vivacità e delicatezza:
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germogli, fiori, tralci e virgulti si accostano a balze, motivi grafici raffinati, quadri e scacchi. Gli arazzi romantici sono come citazioni dell’epoca d’oro a cui questo stile si ispira. Caratteristica fondamentale è il gusto e la gioia che dà l’adornare, in ogni aspetto della vita e anche in ogni prodotto: le decorazioni festive, le confezioni regalo, le carte e i biglietti di auguri, per lavorare o
Heirloom feelings: poetico e delicato, nostalgico, giovane e giocoso.
stato naturale: sono modellati in modo grossolano, o elaborati a uno stadio grezzo, per poterne conservare l’aspetto originario. In questo modo si esalta la sensazione tattile. Vengono enfatizzate le superfici rustiche, ma allo stesso tempo anche quelle carezzevoli, finemente levigate. Un altro aspetto fondamentale è la bellezza naturale. La vecchia sapienza artigiana sta riprendendo forza. Nella decorazione stagionale sono privilegiate le argille e le ceramiche dall’aspetto ruvido e sabbioso, più genuino. Elementi tratti dalla foresta diventano tema di disegni e motivi: ghiande, corteccia, foglie, noci, pigne, frutti. A questi temi si adatta anche la tavolozza dei colori, sobria e materica: il verde scuro del ginepro, il verde chiaro dei muschi, il fulvo e il rosso, oltre a tonalità di base che rimandano alle pietre. I toni sono profondi e ricchi, arricchiti da venature e motivi caratteristici dei materiali naturali, per un effetto di completa armonia.
Spirited response: soluzioni sostenibili più originali, creative e non convenzionali.
Spirited response Prima ancora che una tendenza, una necessità: questo stile è attraente perché propone le alternative e le soluzioni non convenzionali che puntano allo zero waste, cioè all’eliminazione dei rifiuti, all’economia circolare e al riciclo. Particolare enfasi viene posta sul mondo scuola e ufficio, che propone prodotti fatti a mano, creativi, allegri, colorati e senza complicazioni, realizzati con materiali biologici. Le forme sono accattivanti, ricordano i motivi degli anni 60 e puntano ad avere un forte impatto. Ci sono motivi a stampa o disegnati a mano, schizzi quasi infantili o che ricordano le improvvisazioni, per uno stile ancora più originale. La combinazione fra lavoro quotidiano e decorazioni festive qui è più vibrante. I colori sono vivaci, generano energia positiva, e sono caratterizzati dal melange derivante dai processi di riciclaggio. La gamma si estende dal verde mare al rosso fuoco, dal marrone caramello al viola, dall’arancio al giallo
mais. Carta e rifiuti diventano cartapesta e insieme a vecchi tessuti si propongono come materiali creativi per nuovi oggetti. Il legno di scarto e gli scarti vegetali, anche floreali, vengono assemblati per dare vita a insolite carte e confezioni regalo.
SAVE THE DATE
A causa dei recenti sviluppi dovuti alla pandemia, anche l’appuntamento previsto in aprile in fiera, International Consumer Goods Show, che avrebbe riunito in un unico evento Christmasworld, Paperworld, Creativeworld e Ambiente, è stato cancellato. O meglio: si terrà comunque online con il formato digitale – già previsto – dei Consumer Goods Digital Day, il 20 aprile 2021 e sarà affiancato dalla piattaforma per gli ordini Nextrade.
per uso personale, sono pervase da questo stile sovrabbondante e gioioso. La gamma dei colori combina toni sensibili e ottimisti, che vanno da un grigio vellutato al delicato verde lime, dal bianco nuvoloso al topazio scuro fino alla più romantica tonalità di rosa e all’azzurro cielo.
Anche i materiali rimandano a un’etera compostezza e leggerezza: troviamo porcellana, vetro, carte pregiate, oggetti fatti a mano e sorprese che provengono dall’antico artigianato. Importanti sono i giochi di trasparenze, i barbagli d’oro e la lucentezza dell’ottone.
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Tendenze / DIGITAL
Voglia di social Costruire visibilità online non è più un optional ma un fondamentale del business. Katie Elzer-Peters, fondatrice di The Garden of Words, un’agenzia di marketing digitale con sede negli Stati Uniti, dispensa consigli a misura di garden
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di STEFANIA MEDETTI
ici “social” e pensi subito a Facebook ma, considerato che oltre il 75% degli over 15 che usano internet accede a più social, è difficile capire come orientarsi quando si tratta di costruire la propria visibilità in rete. Per semplificare le cose, abbiamo chiesto a Katie Elzer-Peters, fondatrice di The Garden of Words, un’agenzia di marketing digitale specializzata nel business del verde. «Comunicare sui social non è un’operazione a taglia unica, cioè non c’è una regola che vale per tutti. Le piattaforme sono diverse e i messaggi che gli utenti si aspettano di ricevere cambiano a seconda del mezzo», racconta dal suo ufficio di Wilmington, in North Carolina. «Quindi, il successo che un brand può ottenere con una campagna social è collegato al tipo di piattaforma con cui ha maggiore familiarità». I marchi, infatti, incassano risultati quando presidiano una piattaforma usata dai propri clienti e quando pubblicano messaggi che intercettano il loro interesse. AL SERVIZIO DI OGNI CLIENTE “Insomma, sui social non si può generalizzare. La cosa più importante da fare è comunicare in modo diretto con il proprio
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target di riferimento. Se riuscite a fornire del contenuto che i clienti trovano utile, saranno loro a seguirvi e a condividerlo con la loro cerchia di contatti». Semplice? Non proprio: «L’ostacolo principale che i garden incontrano in questo percorso è coprire l’intero spettro della propria clientela. Proprio per la natura del loro business, i garden raggiungono una clientela molto ampia. Idealmente, quando comunicano sui social dovrebbero cercare di presidiare tutti questi territori, con post destinati alle varie tipologie di clienti e presentati in un modo significativo e utile per loro. La sfida, dunque, è riuscire a trovare un modo per entrare in contatto con i giardinieri in erba senza alienare le simpatie dei giardinieri professionisti». Il
Katie ElzerPeters, fondatrice di The Garden of Words sviluppa strategie per i social media.
segreto della formula è nascosto nel tipo di contenuto che gli utenti dei social prediligono. «Fateci caso. Gli utenti hanno fame di contenuto interessante e utile per la loro vita». In generale, contenuti video e qualsiasi cosa che stimoli una conversazione fra gli utenti funziona bene. «Bisogna trovare un modo per stimolare il coinvolgimento. Per esempio, le persone amano vedere le proprie foto sui social. Quindi, creare delle piccole competizioni online o uno spazio dove mettere in evidenza le foto dei clienti sono operazioni che tendono a generare coinvolgimento e dunque traffico».
Ricorrere alla comunicazione sui social media rappresenta un ulteriore punto di contatto tra il garden center e l’utente. Un’opportunità da non sottovalutare per esporre su una “vetrina digitale” prodotti e servizi nuovi o poco conosciuti da arricchire, una volta attratto in negozio il cliente, con le skill relazionali e la consulenza di esperti.
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GLI UTENTI HANNO FAME DI CONTENUTO INTERESSANTE E UTILE PER LA LORO VITA TRE IDEE PER UNA CAMPAGNA DI SUCCESSO Instagram 1. Invitate i clienti a condividere video dei loro container garden da pubblicare come Instagram Stories 2. Lanciate una campagna come la pianta o l’insetto misterioso che gli utenti devono identificare, magari in abbinata con un piccolo premio 3. Realizzate un video per pubblicizzare servizi poco conosciuti o insoliti offerti dal vostro garden Facebook 1. Create un gruppo su Facebook. I gruppi sono un ottimo modo per invitare i clienti a parlare dei prodotti e per posizionare il vostro team come esperto del settore 2. Organizzate una raccolta fondi per un giardino o un orto comunitario, filmate l’evento e condividetelo come una festa su Facebook Live Watch 3. Realizzate dei video su come crescono i fiori del vostro vivaio. Molte delle cose che diamo per scontate come parte della conoscenza nel settore dell'orticoltura sono in realtà davvero interessanti per gli aspiranti giardinieri, senza contare che può diventare un progetto creativo da realizzare con gli studenti delle scuole Pinterest 1. Pubblicate delle frasi sul giardinaggio utilizzando come background immagini del verde 2. Pubblicate immagini di prodotti, nuovi, insoliti o interessanti che si possono acquistare al garden 3. Proponete idee per il giardino o idee creative legate al verde da realizzare in casa che rimandano al blog sul vostro sito greenup
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Tendenze / DIGITAL
PILLOLE SOCIAL • Tenere in considerazione le caratteristiche proprie di ogni piattaforma social e creare su misura contenuti per il proprio target di riferimento • Creare post che attraggano e coinvolgano l’intera clientela, per esempio, video e contenuti che inneschino una conversazione e scambio tra gli utenti • Prima di partire, è essenziale avere chiara la strategia e un piano editoriale definito che tenga in considerazione preferenze e bisogni del target
BISOGNA AVERE UNA SOLIDA STRATEGIA E UN CALENDARIO SU CUI FARE AFFIDAMENTO IDENTIFICARE GLI OBIETTIVI Va da sé che una campagna social di successo non si improvvisa, ma si organizza. «Non mi stanco di ripetere ai miei clienti quanto sia importante definire un calendario e una strategia per i social media. Così come non ci si mette per strada senza prepararsi al viaggio, bisogna avere una solida strategia e un calendario su cui fare affidamento». Quanto al tono di voce da usare nelle campagne, molto dipende dal tipo di utenza. «Prestate attenzione alle preferenze dei vostri clienti, con tutta probabilità intersecano il modo in cui si presenta il vostro brand».
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• I social devono servire da base per acquisire nuovi contatti e trasformare i visitatori in clienti fisici del punto vendita
blicità online, l’esperta consiglia di farlo in seconda battuta. «Senza una solida strategia sul fronte del contenuto, si rischia di sprecare l’investimento, perché non si riesce a traghettare i contatti generati dalla pubblicità verso il contenuto». In pratica, è come fare pubblicità a un evento senza aver organizzato lo spettacolo: il pubblico si presenta, ma poi non ha nulla da vedere o da fare. La parola d’ordine, dunque, è conversione: «Investire quanto più potete in pubblicità online, ma tenete presente che l’obiettivo non è costruire la notorietà del marchio, ma convertire i visitatori dei social in sottoscrittori della mailing list e in clienti sul punto vendita fisico e digitale».
Per approfondire
https://thegardenofwords.com/
credit: Adobe Stock foto
IL POTERE DEL LINGUAGGIO VISUALE Quanto ai suggerimenti per scegliere la piattaforma, Elzer-Peters spezza una lancia a favore di Pinterest. «È un social che sta crescendo molto ed è capace, molto più di Instagram, di reindirizzare il traffico verso il vostro sito. L’audience di Pinterest è molto attenta alle immagini, quindi pubblicare foto di impatto è la chiave per
catturare l’attenzione dell’utenza». A differenza di Instagram, dove bisogna inserire un link nella speranza che venga utilizzato, ogni “pin” ha un link incorporato. «Di solito, uso Pinterest per invitare i potenziali clienti a iscriversi a una mailing list o a visitare il sito del garden, così da poter creare un contatto e continuare a inviare messaggi ad hoc nel caso in cui non effettuino un acquisto quando arrivano sul sito». Ai suoi clienti Elzer-Peters suggerisce di prendere in considerazione anche YouTube, soprattutto se l’obiettivo è guadagnare visibilità in termini di search nel ranking di Google. «Non solo perché Youtube appartiene a Google, ma anche perché il sito di video sharing è il secondo più grande motore di ricerca di Internet. I video su Youtube, inoltre, sono meglio posizionati nel ranking rispetto al contento tradizionale, senza contare che si tratta di un formato che continua a guadagnare popolarità. L’expertise dei garden, inoltre, ben si presta per questo tipo di supporto». Per chi vuole investire in pub-
• Katie Elzer-Peters consiglia di puntare su immagini d’effetto grazie a Pinterest e sul formato video di Youtube, entrambi idonei per una comunicazione efficace
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Tendenze / CASE HISTORY
Nuovo anno, nuovi vasi
Cambiano le norme a proposito dei vasi e la richiesta da parte dei Paesi del nord Europa si è già adeguata. Verranno anche introdotte due tasse a livello europeo che mirano a incentivare l’uso di materiale riciclato. Bisogna farsi trovare pronti di COSTANZA DI MATTEO
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e preoccupazioni circa l’impatto ambientale dei rifiuti in materiale plastico stanno portando a grandi cambiamenti nel settore. Anche i governi nazionali, oltre alla Comunità Europea, stanno promulgando nuove normative per accelerare il passaggio a nuove plastiche ecosostenibili, cambiamenti che coinvolgono anche le plastiche ad uso agricolo. I segnali sono sempre più evidenti, e dalla fine del 2019 le aziende florovivaistiche iniziano a ricevere richieste di plastiche “green’’ dai mercati esteri, mentre più recentemente sono arrivate identiche richieste anche dalla grande distribuzione nazionale. Questo significa che farsi trovare impreparati, fra poco, signi-
ficherà perdere clienti. Perché le piante prodotte in vasi non riciclati saranno meno vendibili, e il retail prediligerà le aziende che useranno solo contenitori ecosostenibili. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, grazie al prontuario realizzato da Desch Plantpak per i suoi clienti. I 6 CAMBIAMENTI PIÙ IMPORTANTI I sei punti che seguono rendono bene il quadro generale. Emerge l’importanza del cambiamento in atto nel settore delle plastiche in generale e nello specifico per quelle di uso agricolo. La situazione è ancora in evoluzione, ma la direzione è chiara: si procede verso l’eliminazione quasi totale delle plastiche non riciclate.
1. Eliminazione del ‘Black Carbon’ dagli additivi miscelati al polimero PP per la produzione dei vasi mono-estrusi neri o co-estrusi con interno nero. Questo additivo di colore nero crea problemi agli “scanner” che selezionano la plastica riciclata; per questo diversi Paesi del Nord Europa lo hanno bandito già nel 2020. 2. Eliminazione di additivi minerali miscelati al polimero PP per la produzione dei vasi, quali idrotalciti o silicati. Questi additivi provocano un
LA RISPOSTA DI DESCH Dopo diversi mesi di incertezze la Desch ha reso ufficiali le nuove linee di prodotto che si adeguano ai nuovi criteri e permettono di conformarsi alle regole della Comunità Europea. Sono tre linee di termoformato e una nuova linea di iniezione. 1. Desch mono estruso PP NERO Questa linea, invariata rispetto al passato più remoto, è ancora uno standard in quasi tutti i modelli di vaso, e sarà possibile utilizzarla solo per l’esportazione in Paesi Extra EU o in quei casi dove non è richiesto un prodotto riciclabile. 2. D-Tect Plus® co- estruso PP
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RICICLATO-RILEVABILE-CERTIFICATO Questa linea sarà quella dove si andranno a generare i futuri volumi di vendita. L’interno del vaso co-estruso è grigio, il colore esterno, terracotta, è uno standard per quasi tutti i modelli di vaso, e segue come disponibilità di modelli il bianco e il grigio. Infine per alcuni modelli sono previsti altri colori standard (grigio chiaro, tortora, verde oliva, rosa, rosso, porpora, giallo). 3. Recover® mono- estruso PP RICICLATO da plastica riciclata urbana Questa linea ha le stesse caratteristiche peculiari del D-Tect® Plus, ma la plastica riciclata da cui viene prodotta è di esclusiva
origine da rifiuto urbano riciclato; il colore grigio scuro è uno standard ma è disponibile solo su alcuni modelli di vaso. Sono disponibili altri quattro colori (terracotta, grigio chiaro, tortora, verde oliva), sempre e solo su richiesta. 4. Epla Recover ® PP INIEZIONE RICICLATO da plastica riciclata urbana La linea dei vasi iniezione Epla è arrivata ad avere una gamma di 140 colori. È stata anche arricchita da ben 19 colori con plastica riciclata Recover®, anch’essi con certificazione Cyclos HTP. È stato creato un “digital booklet” con tutta la gamma colori.
L’INTERVISTA
Un’opportunità per il settore Il parere di Agrimedia, distributore di Desch Plantpak per l’Italia colloquio con GIACOMO ZUFFI di FRANCESCO TOZZI
aumento del peso specifico della plastica impedendo il galleggiamento in acqua, operazione necessaria in fase di selezione delle plastiche riciclate. 3. Incentivazione all’uso di plastiche riciclate provenienti sia da riciclo industriale che urbano. Le catene della grande distribuzione europea pretendono che la plastica legata alla produzione e all’imballo della pianta in vaso sia riciclata e certificata. 4. Introduzione di certificazioni europee che verifichino la qualità della plastica riciclata e la riciclabilità del prodotto finale. L’Istituto Cyclos – HTP ha certificato le nuove linee di prodotti della Desch Plantpak. 5. Introduzione di una tassa nazionale destinata alla plastica monouso pari a 45 centesimi al Kilogrammo. È stata rinviata al 1° luglio 2021 l’introduzione di un’imposta di 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI, ovvero manufatti con singolo impiego che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci
IN BREVE
• La normativa europea mira a sostituire la plastica monouso con plastica riciclata certificata. • Sarà possibile continuare a usare vasi in plastica non ecosostenibile solo per esportazione extra UE. • I Paesi del nord Europa iniziano a non accettare piante coltivate in contenitori non a norma. • I vasi realizzati secondo i nuovi criteri hanno in ogni caso un costo di produzione leggermente superiore.
o di prodotti alimentari, ad esclusione dei manufatti compostabili. 6. Introduzione di una tassa europea pari a 80 centesimi al chilogrammo. Il 14 dicembre scorso è stata approvata la decisione 2020/2053/ Ue che dal 1° gennaio 2021 impone una tassa di 0,80 centesimi per ogni kg di plastica non riciclata. La tassa è concepita come un incentivo a ridurre il consumo di prodotti di plastica monouso, promuoverà il riciclaggio e darà impulso all’economia circolare. L’Italia dovrebbe essere meno colpita di altri Paesi europei, essendo il nostro livello di riciclo tra i più elevati.
Come il florovivaismo italiano sta affrontando questo cambiamento? «C’è ancora confusione, anche perché l’Europa non è intervenuta in modo univoco su tutto il territorio e di conseguenza ci sono nazioni più reattive, come la Germania che viaggia a una velocità 10 volte maggiore rispetto al bacino del Mediterraneo e all’est Europa». Cosa sta succedendo in Italia? «Chi lavora con piccoli clienti o rivenditori nazionali è per ora disinteressato, anzi vive questo cambiamento quasi come una costrizione. Aziende più strutturate, soprattutto quelle che lavorano con l’estero, si sono dovute adeguare per non perdere commesse e clienti. Nel complesso, c’è ancora moltissimo lavoro da fare per informare la filiera». Il tema della plastica sarà sempre più di attualità… «L’Unione Europea spinge verso politiche green che prevedono una riduzione netta dell’utilizzo della plastica, con l’introduzione di soluzioni ecologiche, quindi bisognerà adeguarsi. Tra le altre cose, noi italiani consumiamo tantissima plastica, vista la nostra vocazione produttiva nel campo dell’ortoflorovivaismo». L’associazionismo, su questo aspetto, si sta muovendo a sostegno dei coltivatori ? «L’approccio è ancora molto debole, ma sono certo che a breve l’attenzione sull’argomento crescerà. Ora, però, è il momento di accelerare per non perdere l’opportunità del cambiamento e rimanere competitivi sul mercato». Mi sembra di capire che ci sia anche un problema di certificazioni… «Esatto. Il vaso, naturalmente, deve avere una certificazione che garantisca l’effettiva natura della plastica e, per ora, esistono solo certificazioni estere». Un ulteriore passo verso una produzione più sostenibile. «Proprio così, e i vasi non saranno gli unici protagonisti. Anche per quanto riguarda i substrati di coltivazione ci sono cambiamenti in corso».
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Tendenze / PACKAGING
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nline e green è ormai un binomio consolidato grazie alla nascita di piattaforme digitali per acquistare piante. Una di queste è Flob, la realtà fondata da Francesco Bovo e specializzata nella vendita di esemplari in vaso, che ha recentemente avviato una collaborazione con Raja, l’azienda leader nella distribuzione di imballaggi e forniture aziendali. L’obiettivo? Stupire il cliente e proteggere le piante durante il trasporto. Con la vendita online, infatti, l’unico vero incontro fisico tra brand e consumatore è il packaging che, per questo, deve essere curato in ogni aspetto, personalizzato per migliorare la customer experience e possibilmente sostenibile. L’inclinazione green che contraddistingue Flob ha infatti trovato in Raja Italia il partner
L’IMBALLAGGIO CHE PROTEGGE PIANTE E PIANETA L’e-commerce ha cambiato il nostro modo di acquistare il verde e ha generato nuove aspettative nel cliente tra cui una spedizione sicura e un unboxing speciale. Per questo ogni elemento della consegna deve essere curato nei minimi dettagli, come conferma la nuova partnership tra Flob e Raja Italia di ALICE NICOLE GINOSA
perfetto proprio grazie alla sua proposta eco friendly che garantisce un packaging esteticamente impeccabile e conta oltre 1.700 referenze ecologiche. DOPPIA TIPOLOGIA DI CARTA Protezione durante il trasporto e supporto originale per le piante Flob sono assicurati dal sistema di protezione Geami WrapPack che permette l’impiego di due diverse tipologie di carta contemporaneamente. All’azienda è bastato aggiungere un tocco tropicale scegliendo la carta avana e un pizzico di freschezza e alta qualità optando per la velina. Il risultato? Una confezione d’effetto che trasmette al consumatore l’identità del brand, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, grazie al nastro di carta e al film estensibile manuale 80% riciclato. La collaborazione tra Flob e Raja Italia, infine, oltre a bellezza e sostenibilità, punta anche alla sicurezza del trasporto: da qui la scelta di ricorrere al sistema di riempimento
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Protezione durante il trasporto e supporto originale per le piante Flob sono assicurati dal sistema di protezione Geami WrapPack.
con carta FillPack TT Cutter che velocizza il processo e modera l’impiego della carta senza inutili sprechi. Quella nata tra le due aziende sembra proprio un’alleanza vincente, e a confermarlo il fondatore di Flob, Francesco Bovo: «Raja ci ha permesso di raggiungere il cliente finale con una personalizzazione dell’imballaggio che si traduce al tempo stesso in integrità del prodotto e attenzione ai dettagli». Online e green non sono mai stati così in sintonia. Il fondatore di Flob Francesco Bovo.
NOVITÀ
La prima gamma di prodotti COMPO BIOLOGICA, VEGANA E SOSTENIBILE!
Ridurre, Riciclare, Riutilizzare sono i principi base dell’ECONOMIA CIRCOLARE e della nuova gamma Organic & Recycled.
Imballaggi riciclati di post consumo, ovvero materiale proveniente dalla raccolta differenziata domestica.
Prodotti di origine vegetale, consentiti in agricoltura biologica.
Ingredienti di seconda vita, sottoprodotti dell’industria alimentare o di lavorazione dei vegetali.
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TERRICCIO E CONCIMI CHE RISPETTANO LE RISORSE DELLA NATURA E FAVORISCONO UNA CRESCITA SANA, FIORITURE ABBONDANTI E RACCOLTI SAPORITI PER TUTTI I TIPI DI PIANTE IN VASO O IN PIENA TERRA.
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Altavia Cosmic - Crédits photos : Shutterstock, DR. - Prodotto autorizzato dal Ministero della Salute. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta prestando attenzione alle informazioni sul prodotto.
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Tendenze / INDOOR
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Piante verdi, alla conquista dell’arredo Il green si insinua anche nella progettazione degli interni con soluzioni ad hoc che lo rendono il protagonista della scena. Un segnale di come il legame tra gardening e design si stia consolidando sempre più di ALICE NICOLE GINOSA Tutte le vasche sono collegate a sistemi di idrocoltura con un indicatore del livello dell’acqua per la manutenzione delle piante.
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esite, azienda specializzata nella realizzazione di pavimentazioni sopraelevate, ha ideato un nuovo sistema flessibile, modulare e personalizzabile di verde da interno, facilmente adattabile a qualsiasi contesto. Il suo nome è Floora ed è la di-
Il verde si insinua anche nella progettazione degli spazi interni con soluzioni ad hoc che lo rendono il protagonista della scena.
mostrazione di come piante e fiori iniziano a farsi strada nel futuro della progettazione indoor. Ma cosa hanno in comune verde e rivestimenti? A una prima occhiata poco e niente, ma pensandoci meglio, ora che l’interesse per giardinaggio e affini ha toccato le stelle, si fa sentire la necessità di ripensa-
re lo spazio interno sia pubblico sia privato e l’architettura, pertanto, è chiamata ad accogliere questa nuova tendenza. Floora è un progetto visionario in cui convergono gardening, design e domotica, e che consente di realizzare con flessibilità aree green su più livelli. Tutto parte da un pavimento greenup
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Tendenze / INDOOR
I PLUS DI FLOORA
• Una soluzione flessibile e modulare • Dotata di un sistema di idrocoltura • Moduli facilmente intercambiabili • Personalizzabile per composizione e altezza • Colore dell’argilla espansa e copertura della pianta a scelta
Il colore dell’argilla espansa o della copertura della pianta è totalmente personalizzabile. Oltre a essere un trend, il verde farà parte del futuro del design d’interni.
sopraelevato, anche preesistente, da cui sostituire alcuni pannelli con il modulo ideato da Nesite: vasche nelle quali posizionare piante e creare elementi divisori o decorativi. UN SISTEMA MODULARE Come funziona? Tutte le vasche sono collegate a sistemi di idrocoltura con un indicatore del livello
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dell’acqua per la manutenzione e i moduli sono intercambiabili e di facile inserimento. Ogni elemento, inoltre, è totalmente personalizzabile sul sito web Floora: dalla composizione e altezza dei moduli stessi fino alle essenze e al colore dell’argilla espansa o della copertura della pianta. In perfetta sintonia con l’ambiente circostante. Come è già avvenuto
in altri settori, anche la progettazione indoor ha abbracciato il mondo green - ormai un must dando vita a soluzioni innovative che riflettono il legame tra uomo e natura. La presenza di piante negli ambienti, come è noto, influisce positivamente sul benessere della persona, riducendo lo stress e migliorando la concentrazione e la qualità dell’aria, tra le altre cose. Per questo il green, oltre a essere un trend, farà parte sempre più del futuro del design d’interni.
Per approfondire
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Tendenze / TEMPO LIBERO
Per approfondire
I FAMOSI MATTONCINI SI TRASFORMANO IN FIORI Dal 2021 anche Lego ha deciso di darsi al verde con il lancio di una collezione a tema botanical per divertirsi creando. A conferma che il green è ormai un’icona. Per tutti di ALICE NICOLE GINOSA
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interesse per il green sta spopolando e fa tendenza non solo nelle case delle persone ma anche all’interno delle aziende che, sempre più spesso, decidono di inserirlo nella propria strategia di comunicazione e nella propria proposta commerciale. Anche l’azienda danese Lego non poteva che rispondere a questo richiamo. Botanical Collection è il nome della nuova invenzione di Lego per i più attenti alla natura e per chi, invece, vuole prendere la vita con un pizzico di leggerezza. La nuova gamma di modelli include un coloratissimo bouquet di fiori per un tocco floreale in casa e un esemplare di bonsai per un’atmosfera più zen, entrambi componibili a partire dai famosissimi
Il bouquet conta 756 pezzi e gli steli sono regolabili per adattarsi a tutte le tipologie di vaso.
mattoncini assemblabili. Tutta la collezione include una serie di elementi realizzati in plastica a base vegetale derivante da canna da zucchero da fonti sostenibili. IL BOUQUET CHE NON APPASSISCE 756 pezzi sono il punto di partenza per creare boccioli variopinti dalla tinte brillanti personalizzabili a seconda del proprio gusto. Gli steli sono regolabili, si adattano a tutte le tipologie di vaso e ospitano sulle proprie estremità bocche di leone, rose, papaveri, margherite e non solo. Tutto questo è possibile grazie all’ideazione di forme e colorazioni ad hoc per la collezione, per riproporre la natura nella sua versione più veritiera.
La nuova gamma di modelli include un coloratissimo bouquet di fiori e un esemplare di bonsai per un’atmosfera più zen.
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L’ANTICA ARTE DEL BONSAI Gli amanti di questo mini-albero potranno finalmente costruirne uno a proprio piacimento con solo 878 pezzi! Il modellino di bonsai può essere realizzato sia con foglie verdi sia con fiori di ciliegio, basterà cambiare le corone colorate per un look completamente diverso. Ma non è finita qui: insieme all’albero vengono forniti un vaso rettangolare e un supporto effetto-legno come base per metterlo in bella mostra. Gli elementi personalizzabili e l’esperienza di creazione possono aiutare a coltivare la propria creatività e a prendersi una pausa rilassante, proprio come quando curiamo le nostre piante e le vediamo crescere.
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Tendenze / COLTIVAZIONE
Il futuro della Stella di Natale è VIP A fine 2020, durante il Poinsettia Star Academy di Psenner & figli, sono stati presentati in anteprima mondiale i nuovi assortimenti e l’innovativo ibrido dal “ sestuplo strato di cellule”, in commercio dal 2021. Ecco tutto quello che c’è da sapere di ALICE NICOLE GINOSA
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azienda altoatesina, produttrice di piante giovani e capofila nella coltivazione con la lotta integrata delle Poinsettie, ha aperto le porte della sua sede di Caldaro per raccontare e mostrare agli operatori quali esemplari
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di Stelle di Natale coloreranno le prossime feste. Novità assoluta è l’ibrido VIP, dalle foglie spesse e colorazione duratura, un prodotto dalle caratteristiche migliorate e di qualità superiore. Il pubblico si è trovato davanti a un assortimento ben strutturato con un numero di
Tra novembre e dicembre 2020, Psenner & figli hanno accolto nella sede di Caldaro gli operatori per presentare il nuovo assortimento e l’innovativo ibrido VIP.
varietà limitato, e disponibile in diverse tipologie - vasi grandi, medi e piccoli -, piante precoci o tardive, facili da imballare o rotonde nella crescita. Insomma, una per ogni richiesta. Tra i coltivatori, per la stagione 2020, Viva Red e Mito hanno primeggiato per le taglie grandi mentre Gloriette Brilliant Red e Santo per le medie. LA PROTAGONISTA È VERY INNOVATIVE POINSETTIA Al centro dell’attenzione, però, c’è lei, la linea VIP: foglie color rosso vivo e brillante che si fanno notare per la presenza regale e l’imponenza. VIP Excellence Red, disponibile dal 2021, è la prima varietà della gamma di ibridazione Psenner, a cui l’azienda lavora dal 2001. Tutto è iniziato con l’incrocio tra
Scopri tutte le 25 varietà
I PLUS DELLA POINSETTIA VIP
• Radica meglio • I rami sono più forti e sostengono le grandi brattee piatte (non è necessario legare i germogli) • Foglie meno delicate: i danni da strofinamento sono rari • Colorazione precoce e duratura • Vigorose e coltivabili senza necessità di nanizzanti • Ideali per vaso 12-17 cm • Vendibili dal 20 novembre a Natale
I BENEFICI DEL SESTUPLO STRATO CELLULARE
• Più energia • Radici forti • Rami più spessi • Ramificazione a V • Foglie più spesse • Brattea più grande • Ciazi in doppia dimensione
La grande novità al centro del Poinsettia Star Academy è la Stella VIP Excellent Red, la prima varietà della gamma di ibridazione Psenner.
una Poinsettia Pulcherrima e una Euphorbia selvatica dall’equatore. I primi risultati poi sono arrivati con l’impiego di nuove tecniche di ibridazione notoriamente impiegate per l’assortimento delle piante primaverili, che hanno dato il via, negli ultimi tre anni, alla selezione.
LA CONSISTENZA RICORDA UNA FOGLIA DI FICO Le Poinsettie della linea VIP hanno un’arma segreta: cellule più grandi e più numerose che conferiscono maggiore vitalità, forza e resistenza. Ma non solo. Lo spessore della foglia VIP, infatti, è tre volte mag-
giore rispetto a quella di un esemplare comune e, al tatto, presenta la stessa consistenza di una foglia di fico. Un ibrido, in un certo senso, con più energia e una struttura cellulare più solida, che racchiude tutte le caratteristiche che cerca il cliente finale: bell’aspetto, colorazione duratura, proporzione perfetta e facilità di trasporto. Da quest’anno sarà possibile acquistare la prima varietà VIP Excellence Red, commercializzata come esemplare club per clienti specifici. Che dire, sembra che la Stella VIP cambierà definitivamente il mercato delle Stelle di Natale e per ogni garden sarà un must. greenup
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Informazione pubbliredazionale
Per Dr.Soil /
Ingredienti naturali e attenzione agli sprechi sono le parole chiave che identificano tutta la linea Dr.Soil.
L’HOME GARDENING È PIÙ SEMPLICE CON DR.SOIL Una gamma di substrati ecologici e a impatto zero è la novità introdotta nel catalogo 2021 di AnticoMestiere. Una scelta in linea con i trend del momento che ispirano a una vita più sostenibile e vedono il verde farsi sempre più spazio tra le mura di casa
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utti coloro che amano le piante e si dedicano alla loro cura in appartamento, da oggi avranno un nuovo alleato, Dr.Soil, il nuovo marchio lanciato da Danilo Bruni, CEO di AnticoMestiere. Sempre più persone, complice il maggior tempo che passiamo dentro casa, hanno iniziato a dedicarsi al giardinaggio casalingo e a creare piccoli angoli verdi indoor. Sull’onda di questo hobby sempre più di tendenza, la linea di substrati è pensata appositamente per tutti gli appassionati di verde, che hanno a cuore l’ambiente e credono nell’economia circolare. Rivitalizzare, rigenerare le piante e favorire la loro fioritura non è mai stato così green. IL PACKAGING È ECOLOGICO E PRATICO Ingredienti naturali e attenzione agli sprechi sono le parole chiave che identificano tutta la linea Dr.Soil. A
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partire dai substrati, adatti a qualsiasi tipologia di pianta - dalle orchidee, bonsai, piante grasse fino agli agrumi e piante carnivore - , l’offerta si completa con il trattamento fertilizzante, la perlite per areare il terreno e il carbone vegetale per aumentare e migliorare la crescita delle piante. Ogni prodotto è confezionato in un packaging ecologico, comodo da trasportare e maneggiare in casa, infatti, come racconta Danilo Bruni, «ogni singolo sacchetto contiene un litro di terriccio, la giusta quantità per i vasi da appartamento: la pratica dell’home gardening diventa così più piacevole e pulita».
Danilo Bruni, CEO di AnticoMestiere.
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Tendenze / NUOVO BRAND
I VASI CHE STRIZZANO L’OCCHIO ALL’AMBIENTE
ANDE E DOLOMITES
Anche con le piante si può fare la differenza grazie a Tera® che ha scelto di dare nuova vita alla plastica e creare soluzioni ecologiche e funzionali per gli spazi sia indoor sia outdoor di ALICE NICOLE GINOSA
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mare la natura e contribuire con la propria passione al benessere del Pianeta oggi è possibile. E il garden center deve andare sempre più in questa direzione. Plastica riciclata post consumo e riciclabile al 100% è infatti l’ingrediente alla base della ricetta green per la realizzazione di vasi e sassi decorativi per l’arredo dentro e fuori casa. Un processo che dalla fase di progettazione fino a quella di smaltimento ha in mente una sola parola, sostenibilità, e la realizza riducendo il prelievo di risorse naturali e l’immissione di nuovi rifiuti. Un impegno che Teraplast porta avanti da diversi anni e che si è concretizzato con la creazione del brand Tera®. I prodotti, certificati "Plastica Seconda Vita" dall'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, presentano sfumature e tonalità dall'effetto naturale, derivanti dai rifiuti post consumo: nella nuova gamma colori ogni difetto diventa pregio.
La nuova collezione Petra si arricchisce di modelli dalla forma semplice e lineare e dalla finitura puntinata. A completare il tutto, i sottovasi, rettangolare per Dolomites e quadrato per Ande.
UN PROGETTO DI ECONOMIA CIRCOLARE Lo spirito green del marchio si declina in collezioni tutte sottoposte a un processo di riciclaggio che, dall’approvvigionamento della materia prima nei centri di raccolta differenziata alla trasformazione della stessa in piccoli granuli, culmina nella creazione di vasi dal design sostenibile. Diamo un’occhiata alle ultime novità!
COLLEZIONE INSULA
Una finitura leggermente rigata, piacevole al tatto e forme morbide caratterizzano la linea firmata dal design di JoeVelluto Studio. Paros Kit, Over, Capri sono i modelli di punta.
Fioriera con supporto in ferro per appendere il vaso in maniera facile e sicura.
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Capiente, tondeggiante e perfetto per coltivare le piante di medie dimensioni.
In diverse misure e colorazioni: un vaso resistente, funzionale e con un sistema di riserva d’acqua.
NATURALMENTE BIO! NATURALMENTE ECOLOGICO!
La nuova generazione BIO! Questi sono i nuovi terricci, della Floragard Vertriebs-GmbH, utilizzabili in agricoltura biologica. Con questo nuovo approccio prodotto, innovate nel vostro punto di vendita e richiamate l’attenzione dei vostri clienti. Che sia a l’interno o all’esterno, per le piante ornamentali, le piante legnose e le piante acidofile o per le piante aromatiche e piante da orto – con questi terricci unici dal punto di vista visivo e tecnico, andate a scoprire tutti i settori d’applicazione del giardinaggio vicino alla natura. Il frutto della lunga esperienza della Floragard Vertriebs- GmbH (da oltre 10 anni) nel settore ortoflorovivaismo che ha permesso questo sviluppo. Con il nuovo concime vegetale Flora Veggie-Power, rispondiamo alle esigenze del giardinaggio ecologico. Grazie al nostro lavoro di ricerche, assicuriamo che le nostre miscele utilizzabile in agricoltura biologica procurano una crescita sana, e fioritura abbondante ed un gusto saporito.
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Mercati / ANDAMENTI
Numeri in crescita e focus Flormart e Myplant & Garden fanno il punto sul florovivaismo italiano tra Covid-19 e ripresa e individuano i trend da non lasciarsi scappare di ALICE NICOLE GINOSA
un campione di 239 partecipanti tra produttori, progettisti, agronomi, amministratori e accademici e ha raccolto i loro umori e le tendenze per il 2021. Nello specifico, il 31% delle aziende ha definito la propria performance in leggedei rispondenti ritiene ro o forte aumento mentre che l'interesse per le piante un 68% si è dichiarato con da orto crescerà nei aspettative stabili o positive; il dato è in leggero calo rispetto prossimi mesi al 74% di settembre.
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opo un anno altalenante, le due fiere hanno provato a tirare le fila sullo status della produzione e commercializzazione di fiori e piante, sentimenti degli addetti ai lavori e visioni per il futuro. A emergere è che negli ultimi sei mesi dello scorso anno si è vissuto un lento ma costante progresso. Il Flormart Green City Report, l’osservatorio lanciato durante la fase di lockdown da Fiera di Padova, nella terza e ultima rilevazione di dicembre 2020 ha raccontato di una filiera green reattiva che ha registrato performance in continuo miglioramento. Le rilevazioni, avvenute nel corso del 2020, si sono suddivise in tre fasi: oltre all’ultima di dicembre, una prima survey a giugno e una seconda a settembre. Il report si è avvalso di
Greenup consiglia
COME L’URBANO INFLUENZA IL GARDEN CENTER Oltre che sull’emergenza e i suoi impatti, l’indagine di Flormart si concentra sui trend del verde che vedremo da oggi in avanti e che non solo influenzeranno la vegetazione urbana e residenziale ma anche il consumatore. Il settore florovivaistico sta infatti ampliando il suo raggio di attrazione entrando nelle dinamiche dei media e dei social, come conferma Francesco Mati, presidente della Federazione florovivaistica di Confagricoltura. Tra i risultati dell’indagine spiccano gli orti e i giardini comunitari con il 37%, biodiversità (35%) e giardini e parchi ricreativi con il 31%. Nel 2021 l’utilizzo sociale del verde, a quanto pare, avrà la meglio sulle finalità artistiche o scientifiche. Con qualche punto percentuale in meno, anche il giar-
Il 47%
dei part Green C ecipanti al Flor mart ity Rep il giardin ort ha evidenz iato o biolo il trend t gico come raina del setto nte re
dinaggio biologico (14%) si accaparra un posto tra i trend del verde urbano, anticipato dal verticale (25%), pensile (18%) e dai giardini terapeutici (16%). Sulle previsioni di mercato, invece, i professionisti di settore indicano per i prossimi 12 mesi giardinaggio, progettazione del verde e piante tra le aree di maggiore sviluppo. BIO, PIANTE AROMATICHE E ORTO PER IL RESIDENZIALE Se nel verde urbano il giardino biologico si posizionava sotto la metà
Il 61% pensa che le piante aromatiche avranno sempre più spazio nelle case dei consumatori
I trend evidenziati dalla ricerca di Flormart per il verde urbano e residenziale possono essere declinati anche nel garden center. L’attenzione del consumatore verso il mondo del verde è sempre più alta, così come quella nei confronti di tematiche bio e salute. Giardinaggio biologico, piante da orto e aromatiche sono da tenere d’occhio.
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futuri del settore della classifica, in quello privato le cose cambiano. Il 47% dei partecipanti al Flormart Green City Report lo ha evidenziato come la tendenza trainante nel settore. Anche l’interesse per gli orti urbani si riconferma con il 31%: la sensibilità per la produzione naturale è infatti in aumento. A questo proposito, tra le previsioni di mercato, i primi posti sono occupati dall’utilizzo alimentare di piante aromatiche e da orto con rispettivamente il 61% e il 73%, seguiti dalla dimensione dell’impiego pratico con piante da giardino, arbusti e siepi. FACCIAMO I CONTI Il florovivaismo e la sua economia sono stati al centro dell’analisi di Myplant & Garden che ha commentato gli ultimi dati ufficiali delle produzione orto-florovivaistica italiana fotografati dal MIPAAF. Il 2019 è stato il terzo anno consecutivo di crescita con un valore della produzione oltre i 2,7 miliardi di euro, un aumento del 5,8% rispetto agli anni precedenti. Nello specifico le piante in vaso hanno accumulato un +8,9% e il vivaismo +3,3%.
Anche un’altra area ha registrato un nuovo record, come afferma Myplant «l’export, centrale per lo sviluppo del settore, ha ritoccato il record storico del 2018 di 884 milioni di euro, raggiungendo i 903 milioni di euro. I nostri prodotti sono apprezzati principalmente in Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera e Regno Unito». Gli acquisti di prodotti florovivaistici arrivano per il 71% proprio dai Paesi Bassi seguiti da altri mercati come Polonia, Spagna e Germania. Ma torniamo nel Bel paese. Tra le regioni che possiedono un importante valore produttivo nel settore troviamo Toscana, Lombardia e Sicilia per il vivaismo mentre per il mercato di piante e fiori il podio è condiviso da Liguria, Sicilia e, infine, Campania. L’IMPATTO ECONOMICO DELLA PANDEMIA L’annullamento dell’edizione 2020 di Myplant, il blocco dei canali di vendita e la sospensione delle cerimonie sono fattori che hanno inciso sull’intero comparto, so-
Il blocco dei canali di vendita e la sospensione delle cerimonie hanno inciso sull’intero comparto, soprattutto su bulbi, piante vive e fiori recisi.
Myplant & Garden, la fiera professionale dell’orto-florovivaismo, del paesaggio e del garden in Italia, è stata posticipata a febbraio 2022. Nel 2021 la sua missione continuerà ad essere quella di dare visibilità ai suoi espositori sia tramite il webzine Myplantonline.com sia attraverso l’organizzazione di incontri online e sul territorio.
prattutto su bulbi, piante vive e fiori recisi. In quest’ultimo caso la produzione mandata al macero è stata circa del 60% e, solo in Italia, il danno delle filiere afferenti è stimato intorno a 1,7 miliardi. Come per il 2020, anche nel 2021 non sarà possibile realizzare eventi fieristici e Myplant & Garden chiede che «il sistema-fiere venga considerato in proporzione al suo peso e al valore generato: è e rimarrà uno strumento fondamentale per presidiare e diffondere il Made in Italy nel mondo. Oltre a un indelebile danno di immagine, il lasciare senza supporto le realtà organizzative significa rovinare un volano fondamentale dell’economia italiana». Il comparto fieristico, pubblico e privato, dovrà diventare in futuro una priorità del Governo.
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Per Bonfante /
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BONFANTE SA COME ACCENDERE DI COLORE IL GIARDINO Praticità, design minimal e la qualità di sempre. La serie Tavolozza per il 2021 si rinnova con una palette e rifiniture studiate ad hoc: i punti acqua non sono mai stati così belli
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i sa, una fontanella fa sempre comodo, soprattutto per chi ama stare all’aperto e si dedica al giardinaggio: sempre più persone, infatti, cercano casa con giardino e coltivano verde edibile. Irrigare piante e fiori, lavarsi le mani dopo aver sistemato l’orto o migliorare l’estetica del proprio spazio outdoor: l’acqua in giardino è un privilegio, e tutti la vorrebbero. L’azienda Bonfante, sensibile alle tendenze e alla cura di ogni dettaglio in
IN BREVE • Disponibile in 6 nuove colorazioni • Dimensione (LxPxH) 12x14x100 cm • Peso 7 Kg • Imballo su cartone 24x16x113 cm • Sicuro nei trasporti contro le rotture accidentali
materia di stile, ha aperto il nuovo anno con alcune novità: la serie di punti acqua Tavolozza ha cambiato look, giocando su sei colorazioni e un design accattivante e moderno. Un elemento di arredo per l’esterno, insomma, che punta a incontrare tutti i gusti, soprattutto quelli più esigenti delle nuove generazioni. DOPPIA VERSIONE Facili da trasportare e da installare, i punti acqua Bonfante durano nel tempo e agli agenti atmosferici grazie all’acciaio zincato a caldo della struttura e alla verniciatura con polveri poliesteri termoindurenti, ideale per conferire protezione e perfezionarne l’estetica. Ma non è tutto: la volontà di accontentare anche il cliente più esigente ha dato vita alla variante in acciaio inox 316 con finiture in ottone o cromate. Bonfante ne ha una per tutti. Il nuovo e pratico espositore per il punto vendita già assemblato. Togli la protezione ed è pronto come lo vedi in foto.
L’IMBALLAGGIO
Ogni scatola contiene tutti gli accessori preinstallati, ad eccezione del portatubo dell’acqua da inserire negli appositi fori. Nel caso in cui il punto acqua non sia montato su una base della serie Tavolozza, vengono fornite viti inox e tasselli ad espansione per il fissaggio su base in calcestruzzo.
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Mercati / PET
Il petfood si tinge di verde
Due indagini di Mediatic rivelano come stia crescendo la propensione del consumatore verso scelte etiche quando si parla dell’alimentazione dei propri amici a quattro zampe
credit: stock.adobe.com/it
di ALICE NICOLE GINOSA
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a sostenibilità è entrata a tutti gli effetti anche nel mondo del cibo per animali. L’attenzione dei proprietari verso opzioni più ecosostenibili cresce, così come la presenza sul mercato di produttori etici. Ma a che punto siamo? A delineare un quadro della situazione ci ha pensato l’Osservatorio Permanent Pet Watch di Mediatic attraverso due sondaggi realizzati a settembre e novembre 2020. Fin dai primi risultati è emerso che per il 96% del campione la sostenibilità è in generale una variabile importante da
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tenere in considerazione. Qualcosa cambia, invece, durante la fase di acquisto del petfood: la percentuale di attenzione verso questo tema si aggira intorno all’85%. Il report ha evidenziato che, indipendentemente dalla fascia d’età, il trend dell’ecologia continua a spopolare. All’interno del campione, infatti, il 100% degli under 30 e il 98% degli over 50 si dichiarano sensibili alla questione. Questi numeri, però, quando ci si riferisce al petfood per cani e gatti, scendono leggermente e registrano l’85% per il gruppo under 30 e 92% per gli over 50.
I proprietari di cani e gatti scelgono sempre di più alimenti sostenibili.
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SCELTE SOSTENIBILI PER GLI ACQUISTI Quali sono gli elementi che i pet owner valutano al momento dell’acquisto? La survey di Mediatic ha indicato che, coloro che abitualmente ricorrono agli alimenti industriali, prestano attenzione alle scelte etiche del produttore (75%), all’impatto ambientale del packaging (74%) e alle modalità di approvvigionamento delle materie prime (73%). Al momento di valutare un cibo come ecosostenibile, invece, le caratteristiche determinanti identificate dai consumatori sono l’atten-
Il degli under 30 e il degli over 50 si dichiarano sensibili al problema della sostenibilità 72
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Coloro che abitualmente ricorrono agli alimenti industriali, prestano attenzione alle scelte etiche del produttore nel dei casi
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L’OLIO DI SALMONE SCEGLIE L’ALLUMINIO
Salmoil Ricetta 1 e 2 e LinSeaOil - Ricetta 3 di Necon Pet Food sono alimenti complementari che soddisfano proprio tutti i gusti grazie all’integrazione di Omega3 da fonti diverse: olio di salmone, di krill o di lino. Indicato anche per gli animali intolleranti alle proteine animali o che seguono una dieta specifica, Salmoil contiene fonti di zinco, betacaronete, vitamina E, prebiotici e polifenoli e genera benefici alle articolazioni, alla salute di cute e mantello e supporta il benessere intestinale e la funzionalità renale. Ma non è tutto. Le tre ricette sono contenute in bottigliette in alluminio ecologiche, resistenti, che riparano dalla luce e dall’ossidazione. In questo modo sarà possibile conservare al meglio l’olio di salmone e preservarne le proprietà. Basta un cucchiaio nella ciotola!
UNO SNACK 100% NATURALE
La linea di bocconcini per cani Valdebau, artigianale e di qualità, è uno spuntino prelibato e gustoso che, essiccato a bassa temperatura, assicura il mantenimento qualitativo delle proteine. Privi di coloranti o additivi e con materie prive provenienti solo da allevamenti o stabilimenti italiani, questi snack possono essere a base di carne, pesce o vegetali per soddisfare anche i cani più esigenti. Le caratteristiche organolettiche e la conservazione del prodotto, inoltre, vengono mantenute grazie al confezionamento in atmosfera protettiva modificata (ATM). Innovativo e attento all’ambiente è infine il packaging, realizzato con una carta alimentare ecologica e riciclabile da smaltire nella carta. Per un mondo più verde per noi e per i nostri amici a quattro zampe.
zione al benessere animale (66%), la provenienza degli ingredienti da coltivazioni e allevamenti sostenibili (55%) e la composizione della confezione (64%). Al contrario, risultano non determinanti la filiera corta (20%), la certificazione biologica (15%) e l’utilizzo di ingredienti sostenibili (8%). L’IMPORTANZA DI FIDELIZZARE Il secondo sondaggio di novembre 2020 si è avvalso di un pubblico per l’85% femminile di età compresa tra i 30 e i 50 anni (62%), che possiede un cane (68%) e che acquista alimenti per animali di fascia alta (76%). In questa occasione l’indagine si è concentrata sul mo-
nitorare la percezione del consumatore riguardo alla presenza di brand green sul mercato. Il risultato? A quanto pare, per quanto il campione sia a conoscenza della loro esistenza, non è in grado di identificarli e quindi comprarli. Il sondaggio ha anche evidenziato come i proprietari di animali siano disposti, nell’88% dei casi, a cambiare marca di petfood e a pagare un prezzo superiore (80%) se l’azienda produttrice dimostra valori ecosostenibili. Il cambio di direzione dei produttori verso scelte più green è un’opportunità da non lasciarsi scappare per fidelizzare il cliente e intessere una relazione di fiducia a lungo termine.
L’80% è disposto a pagare un
prezzo superiore se l’azienda produttrice dimostra valori ecosostenibili greenup
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