AGRaRIE
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Tendenze di mercato Evoluzione del canale Nuovi possibili format
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TENDENZE
La
riscossa delle agrarie È un canale sempre più dinamico, che si apre anche alle famiglie e al consumer. Ma con un’unica prerogativa: prodotti specializzati e non di primo prezzo
IN BREVE • Ampliamento delle vendite verso le famiglie e il segmento consumer • Destagionalizzazione delle vendite, facilitate dall’appropriata disposizione degli spazi e dall’ampliamento delle gamme offerte • Punti cardine: professionalità, conoscenza delle piante e capacità di comprensione delle problematiche della clientela • In aumento servizi di consulenza per lay-out dei negozi • Competizione basata su capacità professionali e di accoglienza • Agrarie in prima fila per la vendita dei fitofarmaci
L’
evoluzione del comparto hobbistico nel giardinaggio e la continua erosione dei margini nell’area dell’agricoltura professionale hanno convinto molte agrarie tradizionali a sviluppare le vendite verso le famiglie e il segmento consumer. Il settore primario, in effetti, si sviluppa a tassi contenuti di anno in anno: ne derivano acquisti proporzionati che, troppo spesso, danno origine a bassi tassi di crescita, insufficienti per garantire lo sviluppo delle singole agrarie. Sono molte, quindi, le iniziative di sviluppo di questa tipologia di punto vendita, che si rivolge in misura crescente a diversi target, anche se mantiene lo “zoccolo duro” della clientela professionale. La tendenza è in atto da circa 15 anni, portando le agrarie più dinamiche a ottenere quote di fatturato comprese tra il 20 e il 40% del totale per vendite alle famiglie o per gamme di prodotto differenziate da quelle tradizionali, anche se rivolte agli agricoltori professionisti.
I NUOVI CLIENTI: HOBBY FARMER E FAMIGLIE
Le agrarie si sviluppano in modo molto differenziato e nella grande maggioranza dei casi sono localizzate in periferia e vedono lo sviluppo degli hobby farmer come un segmento di estremo interesse; tuttavia, in linea generale, i consumatori non sono la principale fonte di fatturato delle agrarie, che
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sono ancora prevalentemente rivolte ai professionisti. Ma la tendenza sta cambiando notevolmente. È più una questione di margini sui prodotti venduti, ma anche di pagamenti immediati e non a termine, che spinge le agrarie a sviluppare anche ambiti accoglienti per le famiglie. Di fatto, anche le aziende fornitrici negli ultimi anni registrano un aumento delle richieste di servizi di consulenza per il lay-out dei negozi e per l’appropriata esposizione delle merci. In effetti, con il giusto posizionamento di scaffalature e box è possibile ottenere una crescita dei fatturati tra il 5 e il 15%, oltre a fornire un supporto per le vendite di prodotti complementari.
PAROLA D’ORDINE: VENDERE TUTTO L’ANNO
Analizzando le dinamiche sui punti vendita, si evidenzia che la necessità delle agrarie per la destagionalizzazione delle vendite è sempre più evidente e, infatti, l’area pet è spesso la più frequentata nel mese di dicembre; inoltre la presenza femminile, nelle agrarie più evolute, è decisamente più importante che in quelle tradizionali, anche se è necessario che questa tipologia di negozi mantenga il proprio “cuore”, evitando di trasformarsi in un emporio con prodotti troppo differenziati. Sempre più, professionalità, conoscenza delle piante e capacità di comprensione delle problematiche della clientela sono i punti cardine per la domanda delle famiglie, temi cui si sta affiancando, in misura più o meno marcata, anche l’appropriata disposizione degli spazi di vendita e l’ampliamento delle gamme offerte per il giardinaggio. Per l’assortimento dei prodotti, per competere con la concorrenza delle principali catene della Grande Distribuzione Specializzata, il trend è quello di evitano i prodotti di primo prezzo, per concentrarsi sulle fasce medie o medio alte. Com’è ovvio, le agrarie hanno la necessità di mantenere i margini per offrire supporto e assistenza alla vendita, offrendo
strumenti affidabili per incrementare la fiducia della clientela. La competizione, in questa fase del mercato, non è tanto basata sui prezzi di vendita, quanto sulle capacità professionali e sull’accoglienza: la passata crisi ha spostato l’attenzione di hobbisti e famiglie dal risparmio fine a se stesso alla “giusta” destinazione delle risorse, con livelli di attenzione sempre maggiori e capacità di selezione più raffinate degli anni precedenti.
SUPPORTO AI GIARDINIERI
di servizi offerti, che oggi spesso include la progettazione e la manutenzione delle piante, degli impianti di irrigazione e delle macchine per la cura del verde, solo per citare i principali filoni. La manutenzione dei tappeti erbosi e dei giardini è stato il canale di accesso per alcune agrarie proprio per raggiungere il target delle famiglie. Nei periodi passati la cura di giardini e orti era effettuata dalle stesse famiglie. In questo speciale di GreenUp, troverete una gamma di prodotti presentati da nove aziende che forniscono le agrarie, oltre ad articoli che prendono in esame l’evoluzione del canale, degli assortimenti e di nuovi possibili format.
© Roberto Brenno Campadelli
Le quote di fatturato si differenziano notevolmente in funzione delle diverse tipologie di sviluppo: gamma di prodotti e servizi in primo luogo, ma anche cambiamenti dovuti alla stessa evoluzione nell’ambito del green. Se la gamma dedicata agli animali domestici e alla loro cura appare come elemento comune per la gran parte delle agrarie, notevole è anche il numero di coloro che si sono rivolti al segmento dei giardinieri professionisti, con offerte un tempo dedicate esclusivamente al settore pubblico. Il segmento dei professionisti della manutenzione si è sviluppato sia in termini numerici, sia per la gamma
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Nuovi terricci bio Nasce la linea Premivit e si rinnova la gamma Torfy per un'offerta di Cifo sempre più articolata
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razie alla recente acquisizione di una quota di maggioranza di Matécsa Kft., uno dei più grandi produttori di terriccio per vasi in Ungheria, Cifo ha avuto modo di ampliare e ristrutturare la sua offerta di terricci, e si presenta oggi con un catalogo dedicato che include nuove e interessanti referenze, disponibili a scaffale dal 2018.
RISPOSTE PRECISE A ESIGENZE SPECIFICHE Premivit Riserva d’Acqua è un substrato biologico a base di torbe di qualità, adatto a tutti i tipi di pianta da interno e da esterno. Contiene la molecola Water Reserve®, in grado di trattenere l’acqua e renderla disponibile gradualmente, riducendo la frequenza di irrigazioni e il rischio di stress idrico. I terricci Cifo si caratterizzano per l'utilizzo esclusivo di materia prima di qualità: le torbe sono miscelate con torbe baltiche, materiali inerti, concimi e con molecole innovative di origine naturale (Water reserve ®, APR ®) messe a punto dal reparto Ricerca e Sviluppo Cifo, che incrementano l’efficacia del prodotto.
La nuova linea Premivit si caratterizza per le confezioni compatte e con maniglia che favoriscono un pratico e maneggevole trasporto e utilizzo. Prevede due referenze: Premivit Riserva d’Acqua e Premivit Rinvigorente. La linea Torfy, già nota e apprezzata dai consumatori, è stata rinnovata nelle formulazioni e dal punto di vista dell’immagine: i nuovi sacchi presentano una nuova grafica, più funzionale e intuitiva. La linea comprende dieci referenze: Universale, Gerani e Fiorite, Acidofile, Agrumi, Tappeti Erbosi, Orchidee, Piante Grasse, e da oggi anche Piante da Frutto, Ortaggi, Aromatiche. A completamento dell’offerta, sono state inserite in gamma anche due referenze di materiali inerti: Corteccia di Piano Marittimo e Argilla Espansa.
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Protezione totale Da Ital-Agro una gamma completa di prodotti per la difesa delle colture
FACILE APPLICAZIONE
LIETO SC è un fungicida citotropico e di contatto per il controllo di peronospora e alternaria. Grazie alla presenza di ben due principi attivi (Cimoxanil e Zoxamide), possiede un duplice meccanismo d’azione, riducendo al minimo il rischio di resistenza. Inoltre questa miscela ottimizzata garantisce al prodotto anche un’efficace azione collaterale su botrite. La formulazione liquida, a differenza di altri antiperonosporici in polvere, facilita la preparazione e l’applicazione di Lieto SC.
DOPPIA APPLICAZIONE
Oikos è un insetticida di origine naturale, consentito in agricoltura biologica, il cui principio attivo, l’azadiractina, è un limonoide estratto dai semi della pianta tropicale Azadirachta indica (albero del Neem). È dotato di azione sistemica e si può applicare sia sulle foglie che in irrigazione alle radici. Oikos agisce per contatto diretto e ingestione sugli stadi giovanili degli insetti e possiede azione disappetente e repellente. Il prodotto possiede un effetto collaterale sugli acari.
Orto potenziato Grazie alla collaborazione con alcuni atenei italiani, L’Ortofruttifero sta sviluppando innovazioni che porteranno a un miglioramento dell’orticoltura hobbistica
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Ortofruttifero, nota azienda produttrice di piantine da orto, ha avviato da tempo un progetto ad ampio spettro in cui si avvale della collaborazione con alcuni atenei italiani, tra i quali l’Istituto S. Anna di Pisa, l’Università di Pisa, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università della Tuscia di Viterbo. Grazie a queste partnership può ora offrire una gamma di prodotti, nuovi o riscoperti, dalle caratteristiche nutraceutiche migliorate.
NERO E NATURALE
Il pomodoro nero Sunblack nasce dalla ricerca dell’Istituto Superiore Sant'Anna di Pisa e dalle Università di Pisa, Viterbo, Modena e Reggio Emilia. Dopo un lungo periodo di sperimentazione, è stato lanciato in esclusiva europea da L’Ortofruttifero. Il Sunblack nasce dall’incrocio naturale delle specie: non è un derivato OGM. I frutti hanno la buccia nera, ricca di antociani (sostanze antiossidanti), e polpa rossa, ricca di licopene (un altro antiossidante). Sunblack è più resistente alle principali malattie fungine grazie alla pigmentazione scura presente anche nel fusto e nelle foglie; la resistenza degli antociani alle fonti di calore, inoltre, consente al Sunblack di conservare le sue proprietà anche dopo la cottura.
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Il Pomodoro Sunblack e le torbe micorrizate del progetto Superbio
Cambiano i regolamenti e Vebi non si fa trovare impreparata. I nuovi rodenticidi per il settore non professionale sono già stati riclassificati
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rodenticidi cambiano pelle: nuove valutazioni da parte della Comunità Europea stanno modificando la loro forma “sul mercato”, soprattutto per gli hobbisti. Da una parte il regolamento CLP, che serve a valutare la pericolosità delle sostanze, ne ha cambiato la classificazione, definendo un limite di concentrazione a tutela del consumatore, al di sopra del quale i prodotti vengono considerati tossici per la riproduzione. I prodotti non riclassificati dovranno uscire dal mercato dopo il 1 marzo 2018.
NUOVE MISURE PER LE CONFEZIONI
Questa disposizione si incrocia con il regolamento Biocidi secondo cui un prodotto nocivo per la riproduzione non può essere venduto all’utilizzatore non professionale. Per questo motivo tutti i prodotti consumer dovranno essere autorizzati con una concentrazione di principio attivo inferiore a 30 ppm. Saranno introdotte tre categorie: Trained Professional, Professional e General Public. La revisione in corso richiede l’adattamento anche di pack e taglie che, per i principi attivi di seconda generazione, significa limitazione alla taglia massima per il General Public in 150 g – unica eccezione il block in 300 g - e una taglia minima per tutto il professionale fissata a 1,5 kg. Il tutto, per le aziende
del settore, si traduce in investimenti tecnico-scientifici, oltre che di packaging, per l’aggiornamento dei prodotti.
AL FIANCO DEGLI UTENTI
In questo contesto, Vebi divisione Home&Garden ha già preso le dovute misure, offrendo sul mercato, prima della data dovuta, prodotti riclassificati. Ha deciso anche di investire in comunicazione, per aiutare i propri clienti e operatori ad approcciare correttamente il cambiamento, che genera non poca confusione. Sono disponibili come sempre svariate formulazioni (pasta, block, pellet e grano) e ingredienti, che permettono la copertura delle preferenze alimentari dei roditori. Inoltre, la linea di stazioni di avvelenamento acquisisce valore, ora che si prevede l’uso obbligatorio abbinato all’esca quando si vende a chi non è professionista specializzato. La gamma di topicidi Vebi è quindi sinonimo di sicurezza e puntuale rispondenza al mercato.
Un passo avanti per il biologico La collaborazione di Arcoiris con l’Università di Bologna porta alla riscoperta e produzione di un antico miscuglio di frumento tenero. Per favorire la cerealicoltura
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rcoiris ha attenuto l'autorizzazione dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali a immettere in commercio, in via sperimentale, la popolazione di frumento tenero denominata "Bioadapt". Il responsabile del mantenimento di tale popolazione è l’Università di Bologna, dipartimento di Scienze Agrarie che ha seguito il progetto Bioadapt, sotto la responsabilità tecnico-scientifica e organizzativa del professor Giovanni Dinelli. Per la prima volta si sperimenta la commercializzazione di una popolazione di frumento tenero di antica costituzione, a taglia alta. La popolazione “BioAdapt”, unica nel suo genere, è costituita dalla ricombinazione di Andriolo, Gentil Rosso, Inalettabile, Frassineto, Verna: le più adatte in termini produttivi per la cerealicoltura a basso impatto. Un enorme passo avanti per il mondo del biologico se si pensa che fino a oggi era consentita, solo ed esclusivamente, la vendita di varietà registrate. La semente oltre a essere certificata biologica è anche cartellinata ENSE (oggi CREA-DC). Il professor Giovanni Dinelli ha commentato così la notizia: «Arcoiris è stata fondamentale nello sviluppo del progetto perché la legge
sementiera italiana prevede che la realizzazione e la produzione siano affidate a chi ha la licenza per farlo». Per quanto riguarda le prospettive commerciali, ha aggiunto: «"BioAdapt" è pensato per l’agricoltura professionale, ma è adatto anche a piccoli coltivatori disposti a rispettarne le modalità di coltivazione. Questo miscuglio viene dall’agricoltura pre-industriale, del tutto biologica. Non vuole azoto, non bisogna concimare. Va strigliato. Non sopporta bene gli insetticidi, meglio le coccinelle. Sono frumenti particolari che avvicinano a una modalità di produzione tipica del biologico. In compenso, è in grado di adattarsi alle condizioni ambientali del luogo in cui viene coltivato, creando biodiversità, mirando all’agroecologia».
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Ordine e pulizia Con i prodotti di Corino Bruna è possibile organizzare al meglio gli spazi, sfruttandoli in modo efficace. Anche la raccolta delle ramaglie è più facile ORTO DA BALCONE
BIDONE DA GIARDINO
Venezia grow box è un orto da balcone di grosse dimensioni (100x50x105, 6 litri di volume) e con gambe estraibili, utilizzabile quindi sia basso che alto. Ha la riserva d’acqua inclusa, con scarico nella parte sottostante per il drenaggio dell’acqua in eccesso; inoltre lo scarico è filettato, si può accordare con un tubo di gomma. Il coperchio è trasparente, per permettere l’ingresso della luce e garantire la perfetta crescita delle piantine. È stato testato con 80 kg di sabbia all’interno per tre mesi, esposto agli agenti atmosferici.
Un bidone ideale per i lavori con il verde; è in resina atossica riciclabile, pesa circa tre chili e ha un litraggio di 70 litri. Perfetto per la raccolta delle foglie e dei rami in giardino. E il coperchio ha la chiusura ermetica a incastro incluso.
Sapore di Mediterraneo Con Apulia Plants è possibile avere in ogni stagione il tocco giusto di profumi e colori. Con la qualità del made in Italy Apulia Plants è la nuova realtà della floricoltura pugliese che affonda le sue radici nell’esperienza trentennale di Pasquale Paparella. Da sempre impegnato nella ricerca di prodotti innovativi, nel miglioramento dei processi di produzione e nella valorizzazione del prodotto pugliese, insieme ai suoi due figli Pietro e Davide, ha scelto di commercializzare piante mediterranee e fiorito in vaso avvalendosi di un moderno network composto da quindici produttori locali. Il forte orientamento al servizio per il cliente, la qualità e l’innovazione di prodotto sono gli strumenti con i quali Apulia Plants si affaccia oggi sui mercati italiani ed europei. I prodotti Apulia Plants sono l’espressione della continua ricerca d’innovazione all’insegna della tradizione che caratterizza un’impresa giovane, dinamica ma dalla storia significativa.
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La Lavanda è una pianta aromatica tipica del bacino mediterraneo, e la scelta tra le numerose varietà dipende da fattori colturali e di mercato. La Lavanda Stoechas, dal fiore grande e inconfondibile, è pronta già agli inizi della primavera; la Lavanda Angustifolia, dal fiore più allungato e delicato, è pronta invece agli inizi dell’estate.
L’Opuntia Indica, conosciuta come Fico d’India, esula ora dai paesaggi campestri a cui siamo abituati: trasferita in vasi di vario diametro, e venduta con suoi caratteristici frutti in cima alle foglie.
Più tappeto erboso
nel Centro Sud
Bottos investe nello sviluppo del mercato, stimolando professionisti del settore e individuando nuovi bacini potenziali. Una scelta che vuole sensibilizzare anche operatori turistici nell’utilizzo del prato
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l suo incarico non sarà semplice, ma sicuramente ambizioso, e ha come obiettivo quello di rafforzare Bottos tra i player più importanti del mercato del tappeto erboso del Centro Sud. Questo sarà il compito di Federico Tuberga, nuovo project manager proprio per il Centro Sud. 51 anni e nel settore da 25 anni, con una profonda conoscenza delle dinamiche del mercato del prato. “Un progetto molto interessante per la nostra azienda e una sfida particolarmente affascinante – ci spiega Tuberga –, perché crediamo che il Centro Sud rappresenti un’importante possibilità di sviluppo e di crescita per la nostra azienda, oltre che per tutto il settore”.
FITTA RETE DI RAPPORTI
Con oltre 150 anni di esperienza nel campo dei prodotti per la creazione e il mantenimento del tappeto erboso, Bottos è una delle aziende italiane di riferimento, che investe regolarmente nel settore agrotecnico dell’inerbimento professionale e domestico. Una tradizione costruita grazie a una fitta rete di rapporti con tutti gli operatori e attori del settore. Ed è in quest’ambito che si inserisce il lavoro di Tuberga, proprio per dare una possibilità di crescita al settore. “Punteremo principalmente sull’asset del turismo, visto che si tratta di un indice in continua crescita, soprattutto nel Sud – conferma Tuberga –, ed è proprio in quest’ambito che svilupperemo servizi e competenze, per sensibilizzare gli operatori a utilizzare il tappeto erboso, come valida alternativa durante le fasi di progetto e realizzazione degli spazi verdi e ricreativi”. L’intento, sottolineano dall’azienda friulana, è quello di stimolare il consumo di tappeto erboso, come diretta conseguenza di un investimento culturale nella ricerca del bello di luoghi e infrastrutture.
SVILUPPARE POTENZIALITÀ
Un progetto importante per Bottos, che continua il suo percorso verso il miglioramento, la ricerca e lo sviluppo. L’azienda di Pordenone, infatti, vanta una qualità di prodotto (cultivar) in grado di competere con i migliori mercati esteri e il nuovo progetto si inserisce proprio nelle politiche di innovazione e creatività tipiche del Made in Italy. “Oggi abbiamo una struttura capace di rispondere in tempi produttivi rapidissimi, sia alle esigenze dei giardinieri e manutentori del verde, sia alle grandi commesse degli impianti sporti e della Pubblica Amministrazione”, chiosa Tuberga. Sintetizzando, l’operazione di Bottos mira a rispondere alle richieste sempre più puntuali ed esigenti degli operatori del settore e si fa interprete, stimolando il settore, di intercettare le necessità di una zona d’Italia dall’elevata potenzialità di mercato.
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Un popolo
di
hobby farmer
Boom vendite delle vendite dei prodotti per la coltivazione. Per un trend in continua crescita e sul quale investire
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ono oltre 20 milioni gli italiani che si sono messi al lavoro negli orti, nei giardini o sui terrazzi per dedicarsi, oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane. È quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che gli italiani sono diventati un popolo di hobby farmers.
cole con il comune denominatore che è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari e amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi.
VOGLIA DI COLTIVARE
Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – secondo Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni
Più del 25% degli italiani che coltiva da sé piante e ortaggi lo fa soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini, ma anche per passione e in piccola parte per risparmiare. Si tratta peraltro di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza, anche se emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. Tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni la percentuale sale e per quanto riguarda il genere, a coltivare l’orto è oltre il 47,5 per cento degli uomini a fronte del 43 per cento delle donne. Gli italiani si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e sui terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agri-
NASCONO I TUTOR
ALCUNI NUMERI
• 20.000.000 gli italiani a lavoro tra orti e giardini • 25,6% la percentuale che coltiva per la voglia di prodotti sani • 10% gli italiani che coltivano per passione • 3.300.000 i metri quadrati di terreno comunale adibiti a orti e giardini
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CONSUMER
IN BREVE • Forte incremento degli acquisti per la cura di orti e giardini • Percentuale più alta tra i giovani rispetto agli anziani • Nascita della professione di “tutor dell’orto” • Orti urbani triplicati negli ultimi tre anni
specializzate, ma che ora ha favorito la nascita di una nuova figura professionale. La rete degli orti urbani di Campagna Amica mette, infatti, a disposizione dei veri e propri “tutor dell’orto” con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale. Senza dimenticare che mai così tante aree verdi sono state destinate a orti pubblici nelle città capoluogo dove si è raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo. Una superficie che si è triplicata negli ultimi anni. Le coltivazioni degli orti urbani non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà e ad avere anche un valore didattico, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all’abbandono e al degrado.
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NUOVI FORMAT
Agrarie davanti a un bivio In un mercato in costante evoluzione, e oggi ancora in modo più rapido, tutti sono alla ricerca di una proposta. Noi ne abbiamo individuate due
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artendo dal concetto che “il commercio non ammette vuoti” (G. Ravazzi), ogni figura distributiva cerca di dare risposte a un consumatore sempre più consapevole di essere lui a detenere il potere di acquistare o meno. In questo scenario la grande distribuzione approccia un’evoluzione verso la specializzazione, ad esempio i reparti pet di Conad, altri verso l’economicità dei prodotti in stile discount, senza però perdere l’immagine di servizio e marchi offerti, mentre gli specializzati si affacciano verso assortimenti non propriamente tipici della loro origine ma che sembrano trovare attenzione nel consumatore. Obiettivo: non perdere quote di mercato.
UNA SITUAZIONE CHE SPINGE ALL’EVOLUZIONE
Nel mondo delle agrarie, gruppi autonomi di clienti acquistano direttamente dalle aziende, bypassando l’agraria, le recenti modifiche alla normativa sui prodotti di difesa (agrofarmaci & co.) complicano la gestione degli assortimenti e quindi l’offerta a scaffale, e una diversa attenzione del consumatore per prodotti “alternativi” sembra essere l’unica soluzione; oltre al fatto che sta avvenendo un cambiamento sociale nei modi di acquistare, imposto da modifiche demografiche e di stili di vita, che impongono una visione differente. Tutto questo dà una sensazione di
inadeguatezza che spinge negozi storici a ripensarsi. Quindi, dove vanno le agrarie? Nel bene o nel male le strutture commerciali del consorzio agrario sono state protagoniste in Italia del servizio non solo commerciale nel settore dell’agricoltura professionale e semi-professionale per almeno cinquant’anni. Dopo avere affrontato seppur a grandi linee l’evoluzione dell’agraria tradizionale in Italia ci sembra opportuno affrontarne in maniera approfondita e concreta le potenzialità evolutive. I format nei quali può naturalmente evolvere l’agraria sono essenzialmente due: l’agri cen-
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NUOVI FORMAT
Se un’agraria tradizionale
circa l’80% di clientela maschile, significa che viene tralasciata quella quota “femminile” altrettanto interessante per il volume delle vendite, le quote di mercato, ha
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visibilità, l’attrazione
AGRI GARDEN • Evoluzione più sofisticata • Nasce dall’osservazione del comportamento del consumatore • Centro multi merceologico • Piante da interno con composizioni e confezionamento • Piante stagionali decorative • Ortaggi • Piante da esterno per giardini • Decor e fiori artificiali • Servizi correlati
ter e l’agri garden. Analizziamo le caratteristiche di ciascun format premettendo che certamente nel tempo l’evoluzione e lo sviluppo naturale del mercato determineranno ulteriori cambiamenti più o meno significativi.
APERTE A PROFESSIONISTI E HOBBISTI
L’agri center risulta essere la naturale evoluzione dell’agraria tradizionale, caratterizzata dalla costituzione di un layout tipico di negozio, all’interno di un edificio o capannone che quindi caratterizza in maniera abbastanza definita l’assortimento verso le merceologie “secche” e non “vive” (intese come piante sia da interno che da esterno) per evidenti problemi che si potrebbero manifestare sia in termini di adattabilità e vivibilità. Il moderno agri center dovrebbe esprimere, dal punto di vista dell’assortimento, i seguenti reparti: animaleria, emporio, motocoltura, casalinghi,
enologia/birreria, bazar e in piccola parte universo delle piante stagionali (a elevata rotazione). Quindi l’insieme dell’offerta che coinvolge sia il cliente “professionista” che “hobbista”. A seconda dello spazio fisico a disposizione del punto vendita nonché delle caratteristiche di bacino, al livello di urbanizzazione e quindi alle reali esigenze della clientela legate all’evoluzione del tessuto sociale di una determinata porzione di territorio, può risultare conveniente scegliere per l’uno o per l’altro format.
APERTI A UOMINI E DONNE
L’agri garden è un’evoluzione ancora più sofisticata, in quanto nasce dall’osservazione del comportamento del consumatore. Se un’agraria tradizionale ha circa l’80% di clientela maschile, significa che viene tralasciata quella quota “femminile” altrettanto interessante per il volume delle vendite, le quote di mercato, la visibilità, l’attrazione. Da ciò nasce la consapevolezza che la vecchia agenzia agricola debba evolvere verso un centro multi merceologico, ancor più che nella tradizione passata, che non dimentichi la propria origine e il ruolo sul territorio, ma che strizzi l’occhio
Nell’agri center, che non ha spazi adatti per merceologie “vive” come piante e fiori, è opportuno avere un assortimento di piante stagionali ad alta rotazione.
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anche ad altre fasce di clientela interessanti. Ed ecco nell’evoluzione affacciarsi nuove famiglie di prodotto e servizi, come le piante da interno con composizioni e confezionamento, piante stagionali decorative, ortaggi, piante da esterno. Poi una proposta di decor a livello di contenitori e fiori artificiali quale servizio, con tutto ciò che ne segue ovvero consegna a domicilio, e così via. Come dire, se il garden center tende all’agraria per rilanciarsi, l’agraria evolve verso l’agri garden per mantenere e acquisire nuove quote di mercato.
QUANTO PESA IL MERCATO?
Per comprendere lo sviluppo di questa rinnovata figura distributiva è bene conoscerne le dinamiche a partire dalla grande bufera degli anni ’90, che ha portato al fallimento e alla chiusura dell’esperienza
della Federconsorzi, con il ripensamento delle attività centrali e di conseguenza di quelle periferiche, ovvero le agenzie agricole. Dopo il crollo finanziario della Federconsorzi, le singole unità si sono trovate molto vicine al fallimento. Al di là delle scelte e dei sostegni politici delle singole strutture, si sono liberate competenze e capacità imprenditoriali che da quel momento hanno contraddistinto una differente evoluzione delle attività, un modo più imprenditoriale e meno “statale” di gestire l’intera attività. Questo perché nel riassestamento, talune vecchie realtà di agenzie periferiche, pur essendo un presidio per il territorio, non son state più in grado di reggere gli oneri finanziari, prima sostenuti, e hanno chiuso i battenti. Quelle rimaste si sono ripresentate come attività private di agri center oppure hanno mantenuto, in forma più snella, la connotazione di agenzia del più grande consorzio prima operante. Questo “snellimento” ha portato all’apertura e al potenziamento del commercio al dettaglio a favore del grande pubblico dei consumatori privati, hobbisti o meno, che ha rappresentato una fonte di reddito fresco e immediato.
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AGRI CENTER • Naturale evoluzione dell’agraria tradizionale • Layout tipico di negozio, all’interno di un edificio o capannone • Merceologie “secche” e non “vive” • Animaleria • Emporio • Motocoltura • Casalinghi • Enologia/Birreria • Bazar • Piante stagionali ad elevata rotazione • Cliente “professionista” e “hobbista”
Aumentare le referenze del settore decor apre alla possibilità di aumentare la clientela femminile che transita nel proprio punto vendita.
LA CHIAVE, CONTINUARE A FARE RETE
Questa tendenza degli ultimi dieci anni non ha ancora assunto le dimensioni che potenzialmente potrebbe raggiungere; tuttavia, il consumatore privato rappresenta circa il 10% del proprio fatturato globale, e non è poco. Nell’ultima assemblea Assocap, il presidente ha dichiarato l’impegno alla «ricostruzione di una vera e propria rete di efficienti imprese su tutto il territorio nazionale, puntando a ridurre ancora il numero delle aziende per dare vita a imprese sempre più competitive, come dimostrano le esperienze già in essere di Cap interprovinciali che
Gli eredi del vecchio concetto di consorzio agrario si propongono come una forza molto importante per il futuro commerciale ed economico anche per il mercato del giardinaggio 18 speciale agrarie
stanno sul mercato e guardano al futuro. Dobbiamo accentuare il nostro impegno nell'offerta di servizi e prodotti sempre più competitivi». Con questi nuovi sviluppi e con la crescente determinazione a riconquistare un ruolo da protagonisti a tutti gli effetti, gli eredi del vecchio concetto di consorzio agrario si propongono come una forza molto importante per il futuro commerciale ed economico anche per il mercato del giardinaggio, in tutte le sue declinazioni merceologiche, prime tra tutte quelle delle macchine e dei fitofarmaci e fertilizzanti, dove la profonda esperienza degli addetti consente di offrire al cliente privato un ottimo servizio. In questo sono coinvolte anche le singole imprese familiari, nate da addetti delle vecchie realtà, evolutesi con lo sforzo degli addetti prima impiegati.
GESTIONE
Agri center o garden center,
qu a
Ecco l’elenco di prodotti che dovrebbe trattare un negozio ideale e le differenze di gamma tra i vari format di punto vendita FAMIGLIA MERCEOLOGICA
AGRI CENTER
GARDEN CENTER
EVOLUZIONE DELL'AGRICENTER
VIVO Piante verdi da interno
x
XXX
X
Piante fiorite da interno
x
XXX
X
XXX
X
XX
Occasionale
Piante grasse Bonsai
XXXX
XX
Piante stagionali
xx
XXX
X
Piantine da orto
XXXX
XX(X)
XXXX
x= poco presente o limitato, X= ben presente, il numero delle X indica le dimensioni dell'assortimento
Composizioni
Aromatiche
X
XX
XXX
Piante autunnali
x
XXX
X
Arbusti fioriti
XXX
X
Arbusti da foglia
XXX
X
Alberature
XXX
x
Piccoli frutti
X
XX
XX
Rose
x
XXX
XXX
Agrumi
x
XX
XX
XX
X
X(XX)
X
Conifere Fiore reciso DECOR
XXX(X)
X
x
XXX
XX
X (basica)
XXX
XX
Oggettistica Fiore artificiale Cesteria
XXX
XX
X (occasionale)
XXX
XX
XX(x)
X
X (basiche e non profum.)
XXXX
X
X(X)
XX
Sementi orto
XXXX
XXX
XXXX
Sementi fiore
XX
XXX
XX
Vetri Ceramiche Vasi d'arredo Candele Casalinghi EMPORIO
X
XX
XX
Bulbi orto
XXXX
X
XXXX
Bulbi fiore
XX
XXX
XXX
XXXX
XX
XX
XXX
XX
XXX
Sementi prato
DIFESA E NUTRIZIONE Antiparassitari Biocidi
20 speciale agrarie
u ale assortimento? XXXX
XX
XXXX
X
XX
XXXX
Fertilizzanti chimici
XXXXX
XXX
XXXXX
Fertilizzanti organici
XXX
XX
XXXXX
XX
x
XX
Topicidi ratticidi Prodotti Bio
Radicanti ATTREZZI E IRRIGAZIONE Attrezzi pesanti
XXX
X
XX
Attrezzi leggeri
X
XX
XX
Taglio legna
XXX
Occasionale
XXX
Potatura profess.
XXX
Occasionale
XXX
X
XX
XX
Potatura hobbistica Fissaggio
XXX
X
XXX
Tutoraggio
XXX
XX
XXX
Ferramenta
XX
Occasionale
XX
Attrezzatura per ferramenta
XX
Occasionale
XX
X
Occasionale
XX
Misuratori
Kit di semina compostabile per il vostro orto sul balcone. Bellissima idea regalo!
Ogni confezione contiene 3 vasetti in torba, 3 buste di seme biologico, 3 cialde.
Arcoiris srl - Via Labriola 18/a-b - 41123 Modena Tel. +39 059 82.26.91 - Fax +39 059 33.66.102 - sementibio@arcoiris.it - www.arcoiris.it
GESTIONE FAMIGLIA MERCEOLOGICA
AGRI CENTER
GARDEN CENTER
EVOLUZIONE DELL'AGRICENTER
XX
XX
XXX
Abbigliamento profess.
XXX
Occasionale
XXX
Teli protezione
XXX
XX
XXX
Teli a mt
XXX
XX
XXX
Guanti
Prato finto a mt Filo di ferro e spinato Recinzioni
XX
XXX
XXXX
XXX
Occasionale
XXX
XX
Occasionale
XXX
X
XX
XXX
XXX
XX
XXXX
Tubi irrigazione
X
XXX
XXX
Micro irrigazione
X
XXX
XXX
Raccorderia
X
XXX
XXX
Sprinkler
X
XX
XX
Occasionale
XX
XX
X
Occasionale
XX
Annaffiatoi Vaporizzatori
Irrigazione interrata Cisterne per acqua
X
Occasionale
XX
Pompe
XX
X
XXX
Laghetti
XX
X
XX
Sistemi captazione
Prodotti per detti
X
X
XX
Sistemi di depurazione
X
Occasionale
XX
TERRICCI, TORBE E PACCIAMANTI XX
XXX
XXX
Torbe
X
XX
XX
Leca
XX
XX
XX
Corteccia
XX
XX
XX
X
X
XX
XX
XX
XXX
Terricci
Altri pacciamanti EMPORIO ESTERNO Legno trattato Altri legni
X
XX
Vasi cotto
X
XXX
XX
XXX
XXX
XXX
Vasi plastica rotazionali
XX
XXX
XXX
Pietre
XX
XXX
XXX
X
X
XX
x
X
X
XX
XX
Vasi plastica iniez.
Pavimentazioni Gazebo e pergole Casette e ricoveri Bbq Accessori Combustibili
X
XXX
XX
XX
XX
XX
XXX
X
XXXX
XX
Occasionale
XXX
X
Occasionale
XX
LINEA FUOCO Stufe Bracieri
X
X
XX
Legna
XX
X
XXX
Pellet
XXXX
XX
XXXX
Stufe etanolo
Accessori camino Accenditori Pulisci camini
22 speciale agrarie
XX
Occasionale
XXX
XXX
X
XXX
XX
X
XXX
facil e
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