Greenup, cactus journal

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green up Cactus journal

by www.cactusmania.it

in collaborazione con Cactusmania

PRIMAVERA/ESTATE 2020

Cenerentola va al ballo

È questa la metafora che abbiamo scelto per il nostro lavoro sulle cactacee e le succulente. La sorpresa è stato vedere quanto fosse calzante: mano a mano che approfondivamo i vari aspetti, si confermava la nostra intuizione. In breve, questo Cactus Journal racconta come è possibile trasformare la Cenerentola della serra calda, la pianta grassa, nella principessa della festa. E lo fa occupandosi di ogni aspetto, proprio come la fata Madrina della favola con Cenerentola: dalla posizione nel punto vendita al layout espositivo, dall’assortimento varietale alle composizioni, fino alla comunicazione con i clienti e all’uso dei social. Dicevamo che quello che vi offriamo è uno strumento di lavoro, pensato per voi che vendete fiori e piante per suscitare innanzi tutto una riflessione, per ispirare l’idea giusta. Cactus Journal però fa di più, vi mette in grado di essere operativi da subito, grazie alla collaborazione con una delle aziende di riferimento del mercato, capace di offrire prodotti di qualità, mai banali, che fanno la differenza sui bancali di un garden. Insomma, il cambiamento che renderà il vostro punto vendita ancora più personale, ancora più accogliente, ancora più bello è qui, fra queste pagine, e aspetta solo di prendere forma. FRANCESCO TOZZI

C’è verde / speranza per tutti Mai come quest’anno si sente il bisogno di portare la natura in casa, dato che non possiamo viverla pienamente fuori casa. È la grande occasione della serra calda. C’è molto da offrire: dalle splendide e sensuali orchidee alle misteriose tillandsia, dai bonsai carichi di storia e sapienza, alle maestose piante esotiche, da fiore o da foglia… Fino ai cactus. Cactacee e succulente sono state definite “le Cenerentola della serra calda”, non a torto, perché, ammettiamolo, capita di maltrattarle anche all’interno del punto vendita. Eppure loro non smettono di essere buone e belle: non ci chiedono di essere curate, non si ammalano, non vengono attaccate dai parassiti, crescono armoniosamente dispiegando le loro strutture affascinanti, non muoiono (quasi) mai. E così, in silenzio, dalla loro posizione di secondo piano rispetto alle regine e reginette della serra calda, - tra le altre, molte varietà possono essere mantenute anche in serra fredda - generano un’entrata costante nelle casse del garden, un’entrata che non conosce stagionalità né crisi. La pianta grassa è un prodotto trasversale: piace a uomini e donne di tutte le età, anche ai giovanissimi. Colori, forme, varietà sono migliaia e c’è sempre qualche novità valida da provare: non annoiano mai. Forti e solide, trasmettono speranza e sicurezza, riuscendo nell’impresa che non riesce a nessun’altra pianta: farsi comprare anche da chi non ha giardino, da chi non ha tempo, da chi non ha spazio, da chi non ha il pollice verde. La favola della popolana, umile e forte, che diventa la regina amata da tutti ci piace da sempre. E allora mettiamo al piede di questa Cenerentola la scarpetta che le manca e diamole il trono che si merita.

UN

laboratorio di idee

E SE M PL A R E DI NOME MANER A

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Ampiezza e profondità

Presentazione top in cinque passi

Come per tutte le altre merceologie del garden center, anche parlando di piante grasse non mancano i concorrenti, soprattutto per la fascia bassa di prezzo. Se vogliamo toglierle dal ruolo di Cenerentola e farle diventare principesse, allora, è importante che la qualità sia alta e che il valore giustifichi il prezzo. In sostanza dobbiamo avere un buon assortimento, che tenga conto dei gusti della clientela locale e delle tendenze di mercato. L’assortimento ideale deve essere ben bilanciato in ampiezza, cioè comprendere un giusto numero di varietà, e in profondità, cioè considerare le diverse taglie per ogni varietà. L’ampiezza aumenta la possibilità di scelta, la profondità favorisce la segmentazione del prezzo: il prodotto diventa così abbordabile per tutti. L’offerta deve prevedere sia piante singole, sia in composizione. Nel primo caso, si stimola la libertà di scelta, senza esagerare perché l’ampiezza di assortimento può confondere il cliente. Le piante in composizione invece hanno un maggiore valore aggiunto, ma rendono più difficile avere un assortimento vario. Un altro elemento essenziale è la freschezza del prodotto: anche se le piante grasse hanno un’ottima resistenza, meglio ricorrere ad acquisti settimanali, tenendo conto, soprattutto per le composizioni, della stagione e delle ricorrenze. Infine, non dimentichiamoci di offrire qualche novità stuzzicante e qualche rarità, opportunamente presentate: il lavoro di ibridazione sulle succulente ce lo permette ed è soprattutto questo a fare la differenza fra il nostro assortimento e quello di chiunque altro.

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Inutile girarci intorno, la prima impressione è quella che conta. Cenerentola al ballo si fa notare perché splende in un vestito da urlo: per le piante è lo stesso. Vediamo i cinque “mai più senza” da ricordare. 1. Giusto rapporto fra dimensione della pianta e vaso. 2. Etichetta sempre presente, con nome botanico corretto, e note per la manutenzione. 3. Prezzo su tutte le piante. 4. Reparto pulito e in ordine. 5. Layout che rispetta le esigenze del prodotto, limita i costi di gestione, rende raggiungibili le piante. Insomma: stop alla trascuratezza. Le piante vanno bagnate, riposizionate, quelle non più vendibili vanno buttate; cartellonistica e prezzature vanno aggiornate periodicamente. Ripulite dalla polvere e rivestite a nuovo, le piante grasse possono ora competere con le reginette della serra.

Il successo della vendita dipende molto da come vengono fornite le informazioni ai clienti insicuri, o digiuni delle conoscenze più banali. Bisogna essere chiari, ma soprattutto gentili. Il reparto va dotato di cartellonistica informativa e ispirativa. I clienti cercheranno supporto anche dopo, se la pianta manifesterà qualche fisiopatia: un’occasione per dimostrare professionalità e fidelizzare il cliente. Le piante grasse possono essere l’accesso preferenziale al giardinaggio: la percentuale di insuccesso con loro è tanto bassa che spingono a provare anche con altro. Proponiamole con convinzione: non ci deluderanno.

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Istruzioni, per cortesia

Un posto al sole Se c’è un modo per far patire le piante grasse, è relegarle in un angolo ombroso del garden. Il posto giusto per loro deve essere luminoso, soleggiato, inoltre sopportano anche le elevate temperature. Gli spazi organizziamoli con gradiente espositivo, e predisponiamo la cartellonistica con informazioni sul prodotto e sul prezzo. Non dimentichiamo oggetti e accessori per le ambientazioni, da rinnovare a seconda della stagione e delle ricorrenze. Infine, sfruttiamo il cross-selling: concimi, terricci, guanti, vasi di design. Così il garden center offre un servizio completo e dà un’immagine professionale di sè. A beneficio dello scontrino finale.

il bello è tra le spine

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Vedi alla voce #cactus Le piante grasse sono fra le piante più amate anche nel web: l’hashtag #cactus è presente in più di 13 milioni di post, #succulents in più di 8 milioni di post, #cacti sfiora i tre milioni e #cactuslover arriva a quasi due milioni. Non mancano i profili Instagram da cui prendere qualche lezione di stile: @goodmorningcactus, che tratta di composizioni con le succulente; @cactusmagazine, la community degli appassionati; @cactus_danii, che esplora tutte le varietà esistenti. Anche Pinterest è una miniera di ispirazioni. Tutto sta nel saper mettere a frutto, abbandonando l’idea della copia pedissequa. La ricerca di idee tramite i social è il primo passo; deve seguire la concretizzazione dell’idea, con l’aggiunta di una varietà appena scoperta all’assortimento, un abbinamento di vasi e piante di tendenza, un nuovo stile nelle composizioni. Il percorso si compie con la partecipazione ai social, postando le proprie foto (non dimenticate mai di segnalare la proprietà dell’immagine e il link per lo shop). È così che le piante grasse escono dall’anonimato e diventano star.

Effetto WOW

Le piante grasse non sono difficili da maneggiare, sono robuste, tollerano qualche ora fuori terra: insomma sono facili da lavorare. Lo sviluppo di ibridi, specialmente di Echeveria, ha portato ad avere una grande ricchezza di colori e forme. Le applicazioni sono infinite: oggi troviamo le succulente nei bouquet, nelle ghirlande, nelle pareti verdi, e per finire sono protagoniste di magnifiche composizioni. I contenitori possono essere i più svariati, gli accostamenti sono infiniti e si producono effetti sempre diversi. Anche il fai da te può essere una strada, invogliando i propri clienti a creare il proprio mix, unico e originale. Ed è proprio questa la forza delle piante grasse: possiamo vederne - e venderne - migliaia, ma “apparecchiate” nel modo giusto riusciranno sempre a farci dire: wow!

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L’ARTE DI COMPORRE Abbinare varietà e specie diverse per creare angoli originali e ricercati. Unire più piante nello stesso vaso è una passione che ci contraddistingue

Piccoli dettagli che, se accostati tra di loro, regalano spazi di carattere. Forme particolari abbinate a contenitori dai toni ricercati si completano a vicenda.

Ancora Echeverie che si alternano tra i colori del verde, con differenti sfumature. Abbinamenti semplici capaci di trasformarsi in piccoli complementi d’arredo.

Smalti, tegami, mug e teiere dal sapore antico fanno da contenitore a esemplari di Echeverie. Qui i toni del verde sono protagonisti in un mix dai contorni delicati. Così gli accostamenti tra varietà diverse di piante diventano un tutt’uno in una composizione elegante e delicata. Poi i colori pastello del contenitore ne esaltano le forme.

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