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di Cristiana Meo Bizzari
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i accoglie nella sede storica del Bambino Gesù al Gianicolo, nella Capitale, come se fosse casa sua. D’altronde, lei è la “mamma” dell’Ospedale pediatrico che da oltre 150 anni è il fiore all’occhiello della medicina in Italia e nel mondo. La presidente Mariella Enoc si batte ogni giorno per la ricerca, la formazione e la cura dei bambini. Costruire «un contenitore dove il dolore possa essere gestito con empatia e partecipazione» lo considera un suo compito, che verrà tradotto in realtà con l’apertura, a gennaio 2022, del Centro di cure palliative di Passoscuro, sul litorale romano. La struttura accoglierà i bambini che non possono guarire e le loro famiglie, accompagnando entrambi nel percorso di cura in ospe-
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dale e a casa. Dieci posti letto saranno destinati ai pazienti della Regione Lazio e altrettanti a quelli delle regioni limitrofe. Come è nato il progetto? A settembre abbiamo iniziato un percorso velocissimo, acquistando l’immobile da una congregazione di suore e realizzando un’importante opera di trasformazione interna. È un ambiente umanamente bello dove è facile gestire le emergenze grazie alla vicinanza con Palidoro, uno dei cinque poli ospedalieri del Bambino Gesù. E poi intorno c’è un bellissimo parco con accesso diretto al mare. Come sarà organizzato il centro? Sarà quasi una casa: piccole unità abitative con una camera per il bambino, una per i genitori e uno spazio diurno, come voluto anche dalla Regione La-
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APRE A GENNAIO, SUL LITORALE ROMANO, IL CENTRO DI TERAPIE PALLIATIVE PER I PIÚ PICCOLI REALIZZATO DALLA FONDAZIONE BAMBINO GESÙ. A RACCONTARE IL PROGETTO, SOSTENUTO DA FS ITALIANE, LA PRESIDENTE DELL’OSPEDALE MARIELLA ENOC
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MI PRENDO CURA DI TE
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zio. Qui le famiglie potranno seguire i figli nelle funzioni vitali e apprendere alcune tecniche da usare poi a casa, magari con l’aiuto di un servizio domiciliare. Sarà un luogo dove trascorrere un periodo di transizione, non necessariamente solo quello della fine della vita. Per questo ci tengo a chiamarlo Centro di cure palliative. Cosa si intende per cura palliativa? Il pallium era il mantello, nato per proteggere. Non si tratta di una cura vera e propria perché non può portare alla guarigione, ma è un sostegno per vivere meglio e togliere il dolore per quanto possibile. È un percorso di assistenza e partecipazione, richiede un rapporto di empatia con le famiglie che vivono quotidianamente un grande dramma. Come le supportate?
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