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PHOTO SCATTI SURREALISTI

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HISTOIRES DE FILMS

HISTOIRES DE FILMS

IN MOSTRA A MILANO CENTO FOTOGRAFIE DI GUY BOURDIN, TRA IMMAGINI ICONICHE E CAMPAGNE PUBBLICITARIE. UN UNIVERSO CREATIVO E NARRATIVO CONTAMINATO

Dal Linguaggio Cinematografico

Colori saturi, ma anche bianco e nero. Elementi stranianti e mondi alternativi. I forti contrasti sono il tratto distintivo della fotografia di Guy Bourdin, capace di delineare narrazioni romanzesche e cinematografiche. Non a caso la mostra in suo onore all’Armani/Silos di Milano, fino al 31 agosto, si intitola Storyteller : un modo per esaltare la capacità dell’artista francese di racchiudere in ogni singolo scatto interi romanzi, soprattutto gialli o noir. Sono cento le immagini, tra iconiche e meno note, selezionate da Giorgio Armani insieme a The Guy Bourdin Estate. La rassegna conferma la volontà di trasformare lo spazio espositivo milanese in un centro di cultura fotografica contemporanea, includendo ciò che è prossimo al mondo Armani ma anche ciò che appare più lontano. «A prima vista», spiega lo stilista, «Guy Bourdin non è un autore a me vicino: il suo era un linguaggio netto, grafico, forte. Nella sua opera quel che si percepisce subito, in superficie, è la provocazione, ma quello che mi colpisce, e che ho voluto mettere in risalto, sono piuttosto la sua libertà creativa, la sua capacità narrativa e il suo grande amore per il cinema. Bourdin non seguiva la corrente e non scendeva a compromessi: un tratto nel quale mi riconosco io stesso, credo non ci sia un altro modo per lasciare un segno nell’immaginario collettivo».

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