bibbia: le menzogne della chiesa cattolica di Giovanni Coscia © dell'Autore dei testi © Edizioni NPE per questa edizione © degli aventi diritto per le immagini utilizzate
Collana: Narrativa, 25 Direttore Editoriale: Nicola Pesce Ordini e informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore e Ufficio Stampa: Stefano Romanini ufficiostampa@edizioninpe.it Coordinamento Editoriale: Valeria Morelli Progettazione grafica di copertina: Massimo De Martino Correzione bozze: Ada Maria De Angelis
Stampato presso Rotomail Italia S.p.A. – Vignate (MI) nel mese di luglio 2020
Edizioni NPE – Nicola Pesce Editore è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA)
edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE #edizioninpe
Giovanni Coscia
Bibbia Le Menzogne della Chiesa Cattolica
indice introduzione capitolo politica, cattolicesimo e libertà primo 1.1 Origini della Bibbia
1.2 Stesura del testo sacro 1.3 Le prove capitolo il mistero dell’universo: fu realmente creazione? secondo 2.1 A proposito del paradiso terrestre!
7 11 22 23 23 25 25 27
2.2 Come sono nati alcuni comandamenti 2.3 Bibbia: la violenza è di casa. È davvero un libro sacro e di pace? Sbirciando tra le righe ci si accorge che… le atrocità abitano qui, nel libro chiamato sacro 29 2.4 La Bibbia e le storie inventate: il bluff di Adamo ed Eva. La donna ebbe rapporti sessuali con i figli 33 capitolo bibbia e vangeli: le menzogne della chiesa cattolica terzo ai fedeli
3.1 Similitudini tra Odissea e Bibbia 3.2 La Bibbia: scuola di pulizia etnica 3.3 La Bibbia, di sacro, non ha nulla 3.4 L’Esodo: l’inizio della storia (inventata?) 3.5 La favola della Torre Di Babele 3.6 Le menzogne sulle dieci piaghe d’Egitto 3.7 La nascita e la storia dei Vangeli e il carro di fuoco 3.8 Bibbia: falsità dalla lettura del salmo 136 e 18 3.9 La Bibbia: l’invenzione di Sodoma e Gomorra
capitolo nessuno come dio, ha ammazzato più di tutti quarto 4.1 I dieci comandamenti non sono dieci!
4.2 Il razzismo è nella Bibbia, nella Genesi 4.3 Bibbia, Chiesa cattolica e Nuovo Testamento: tre elementi che non coincidono
35 36 39 45 48 57 58 61 62 63 67 67 69 70
Nuovo Testamento capitolo la dinastia di cristo e il santo graal quinto 5.1 Il dogma sostituisce la ragione
75 78
5.2 Politici e cattolici, lasciamo in Cristo! 5.3 Cosa significa essere “cristiano” (e perché non lo sono!) 5.4 Il grande ricatto del peccato originale capitolo la bibbia, l’invenzione di satana e l’oligarchia del male sesto 6.1 Il cristianesimo?
6.2 Chiesa e cristianesimo: quale connubio? 6.3 I grandi dogmi: Immacolata Concezione, peccato originale e paradiso terrestre 6.4 L’ uovo fecondo dell’immacolato concepimento capitolo bibbia e vangeli: le menzogne della chiesa cattolica settimo ai fedeli e la vendita delle indulgenze
7.1 Vangeli gnostici: la Chiesa cattolica ripudia la verità 7.2 Giuda: il Vangelo che scotta 7.3 «E Cristo venne condannato per sedizione». La Chiesa americana rettifica la Bibbia con la nuova Enciclopedia cattolica del 2012 7.4 Barabba? Non è mai esistito. Pura invenzione teologica, nonché trasformazione voluta e imposta 7.5 A proposito di menzogne del cattolicesimo: «Tu sei Pietro e su questa roccia edificherò la mia Chiesa». Ma è proprio vero? Una storia inventata ad arte 7.6 Gesù era un ebreo: non ha mai istituito l’eucarestia! 7.7 L’erede di Gesù Cristo, Pietro, era un assassino
80 82 84 87 89 91 93 95 99 101 105 108 110
114 116 117
La Chiesa cattolica moderna capitolo tra case e chiesa ottavo 8.1 Storia e origini della Chiesa cattolica romana e l’invenzione delle eresie
8.2 Lista delle eresie e delle invenzioni umane adottate e perpetrate dalla Chiesa cattolica romana nel corso di 1600 anni compilata dal reverendo Stefano Testa 8.3 Reincarnazione: la condanna della Chiesa 8.4 Chiesa cattolica: una storia assurda capitolo il danaro e la chiesa nono 9.1 Chiesa cattolica: dogma, fede oppure una celata casta?
9.2 Paul Marcinkus, il banchiere di Dio
125 125
129 133 134 135 135 137
capitolo chiesa cattolica: a proposito di onestà e… pedofilia decimo 10.1 Com’era la Chiesa nel tardo medioevo
141 143 10.2 La santa moderna: Madre Teresa di Calcutta e il “personal business” 144 10.3 La crisi di fede di Madre Teresa, raccontate in un libro negli usa 145
capitolo le invenzioni della chiesa cattolica undicesimo 11.1 Madre Teresa di Calcutta e i suoi disumani principi
147 dottrinali
sui moribondi 11.2 Spunta il quarto segreto di Fatima? Altra invenzione della Chiesa 11.3 Chiesa cattolica: dopo Fatima, quale segreto si nasconde tra le scritture chiamate sacre? 11.4 L’idolatria della Chiesa cattolica e le false dottrine. Credere non vuol dire “sapere” 11.5 Il purgatorio: altra invenzione della Chiesa cattolica
147 149 151 152 157
capitolo i crimini nella chiesa dodicesimo 12.1 Il fanatismo delle apparizioni mariane
159 162 12.2 La necessità impellente per la Chiesa di creare i santi 163 12.3 Medjugorje: cosa c’è di vero? 166 12.4 Alcune verità e aspetti della Bibbia non riportate ai praticanti cattolici 168 12.5 Un altro dono della Chiesa cattolica: la castrazione 169 12.6 Lo scandalo (nascosto) dell’Otto per mille 170 12.7 I cattolici moderni e i campi di concentramento 172 12.8 Il terrore cattolico nel Vietnam 173
capitolo il virus cattolico tredicesimo
13.1 Religione e politica 13.2 L’assenteismo della Chiesa cattolica nella storia e nei tempi moderni: è madre dell’oscurantismo 13.3 Lo studio della religione nello sviluppo cognitivo: conseguenze nella crescita
capitolo l’incontro con i cattolici-cristiani, quattordicesimo ovvero gli adulatori del dogma e nulla più
175 175 178 180 183
conclusioni
193
bibliografia
195
Introduzione Bibbia: Le menzogne della Chiesa cattolica. Un libro chiarificatore su una storia millenaria, che pone un’attenzione particolare a quelle che sono le vicende narrate nelle scritture definite sacre. Non è un libro che intende offendere nessuna religione, sia chiaro. Ma, nei fatti concreti, di sacro, nei testi antichi biblici, non vi è nulla. Si parla di un Signore, che definirlo Dio, è un paradosso. Nella Bibbia la parola, l’acronimo, l’aggettivo, il pronome o quant’altro, “Dio”, non è mai riportato. Per questo, l’autore, dopo attentissima lettura di alcuni testi ha osservato l’inadeguatezza di quanto riportato ai fedeli della religione cattolica, attraverso la “soppressione” di periodi estratti dai vangeli e dalla stessa Bibbia, alterando il significato e il concetto, trasformandolo in teologico e in dogma. Ma il dogma altro non è che un qualcosa di inventato e quindi non è un fatto reale o concreto, né tanto meno certo. La Bibbia altro non è che un libro storico appartenuto e scritto da un popolo che ha deciso di rimanere nella storia. E proprio attraverso una attenta lettura, che l’autore estrapola elementi essenziali di una verità che inizia il percorso ufficiale. Nel testo vengono riportate le violenze perpetrate nei secoli dalla chiesa e soprattutto l’arroganza di papi, che hanno genuflesso il popolo al proprio volere. Vittime sacrificate nel nome di un Dio presunto, buono e misericordioso, ma che di contro, è violenza inaudita e cercare una motivazione a tali atti, non trova spiegazione alcuna, su cotanta barbarie. Per finire poi, con la stessa Chiesa cattolica, che nel corso della sua storia ha infierito con le sue leggi assurde, palesando tutta una serie di macabre invocazioni al Dio buono e misericordioso, e soprattutto un interesse economico a partire dalle invenzioni che ella stessa ha creato, facendole passare per volontà divina. Un libro da leggere tutto d’un fiato, per comprendere una realtà completamente diversa e che senza dubbio alcuno, inizia a far luce, senza ombre, su una attività economica, politica e di potere, che la chiesa continua ad attuare inesorabilmente. Nel nome di un Dio buono e caritatevole, che ha lasciato scritto il suo messaggio senza interferenza alcuna ed ha chiaramente palesato di essere un Dio della guerra, per la guerra e, in primis, un Dio degli eserciti. 7
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
La Bibbia è un libro che un piccolo popolo ha scritto per mantenere la memoria di sé stesso e per affermare se stesso nella storia. (M. Biglino) Deuteronomio 23, 20-21 “Non farai al tuo fratello prestiti a interesse, né di denaro né di viveri né di qualunque cosa si presta a interesse. Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello perché il signore, tuo Dio ti benedica in tutto ciò a cui che metterai mano, nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso. Levitico,. 21,16/23 Il signore disse ancora a Mosè: Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni future nessun Uomo della tua stirpe, che abbia Deformità, potrà accostarsi a offrire Il pane del suo Dio; perché nessun uomo che abbia qualche deformità Potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per eccesso, né chi abbia una frattura al piede o alla mano, né un gobbo, né un nano, ne abbia una macchia nell’occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia eunuco. Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne, con qualche deformità si accosterà a offrire i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio. Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante; ma non potrà avvicinarsi al velo, né accostarsi all’altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi perché io sono il signore che li Santifico.
8
introduzione
Spiegare qualsiasi cosa con Dio è cedere a una soluzione di comodo. Dio non spiega niente, questa è la sua forza. D’altronde si ricorre a lui solo quando non si osa affrontare una realtà e ci si rifugia in una scappatoia. Lui è questa scappatoia Emil Cioran
Chiunque sia in possesso o sotto l’influenza di una dottrina è condannato a vivere nel falso e a operare il falso. Essere nel vero e operare il vero è pressoché impossibile. Il fatto è che l’uomo è stato irrevocabilmente corrotto dall’idea, ossia da simulacri. Emil Cioran Gli dèi non offrono alcuna ricompensa per l’intelletto. Nessuno di loro ha mai dimostrato di esserne minimamente interessato. Mark Twain
La storia umana di ogni epoca è rossa di sangue, avvelenata di odio e macchiata di crudeltà, ma è solo dai tempi della Bibbia che queste caratteristiche non hanno avuto limiti. Mark Twain
La storia della Chiesa cattolica è costellata di episodi che hanno ben poco a che vedere con la fede e con l’ammaestramento delle anime. Dalla vera e propria guerriglia urbana per l’elezione del vescovo di Roma al traffico delle reliquie, dalla gestione delle catacombe alla definizione di tariffari per la visita ai luoghi santi e per la remissione dei peccati, sin da quando alle faccende di spirito si è affiancata l’attività commerciale e finanziaria un’ombra di peccato e di colpa ha oscurato le gerarchie ecclesiastiche. La “donazione di Costantino, che fondava su un falso storico l’ambizione secolare della Chiesa, è solo uno degli scandali succedutisi, forse il più noto. Dalla “vendita delle indulgenze”, in vari modi che resiste ancora oggi, alla creazione di attività commerciali, dal riciclaggio di denaro sporco con la costituzione di istituti bancari, alla compravendita di immobili, istituti e case di cura “senza fine di lucro”, duemila anni di malaffare, di delitti e crimini, di privilegi acquisiti o venduti a caro prezzo. Perché proprio alla corte del papa, in quella che dovrebbe essere la “Santa Sede”, troppo spesso si nascondono attività diaboliche e peccaminose.
9
capitolo 1
Politica, cattolicesimo e libertà Si crede comunemente che essere cattolici implichi contemporaneamente avere un’indole e un’identità democratica, nel senso che deve essere una peculiarità cristiana rispettare le varie idee della politica presenti nel corpo sociale mettendosi a confronto; mediando e collaborando con le parti che formano l’area democratica e i vari interessi in campo sociale, con le lobby che vi operano in seno al corpo sociale. È la gloriosa storia dei cattolici europei di questi ultimi decenni presenti nelle regioni europee, ispirati in questo da una dottrina di nuova concezione dalla gerarchia ecclesiale legata molto a discorsi umanistici e spesso concreti, e molto influenzati dai “sacrosanti” principi della rivoluzione francese. I risultati di quella che potremmo definire “una sistematica apostasia” sono sotto gli occhi di tutti e non sembrano affatto positivi da tutti i punti di vista. Apostasia, s’intende, dal precedente spirito e dalla precedente dottrina cattolica, apostolica, romana, perseguita non nell’arco di pochi decenni, ma in secoli di militanza e di unità dottrinale. Con questo non si vuole mettere in discussione nessun primato e nessuna infallibilità, sia chiaro, perché siamo convinti che il “non prevarranno” si riferisce alla storia totale della Chiesa, all’istituzione pietrina e non a piccole pieghe della storia dove ha pervaso più la miseria degli uomini che la fede in Dio. È fino alla fine del mondo che non prevarranno, ma nel tragitto ci possono essere tante sconfitte momentanee e alcune battaglie perse con molti dolori e anche tradimenti per la Chiesa, infatti Cristo accolse Pietro anche dopo essere stato tradito da lui e non gli ritirò mai le sue promesse. Qui non si tratta di criticare i nuovi modelli liturgici e farne un problema ecclesiale e invocare uno scisma solo per quello, ma si tratta di differenti, anzi opposti modi di porsi di fronte al mondo e di affrontare i 11
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
problemi e non solo quelli ecclesiali. Si tratta di saldare la legge naturale e la fede; la morale evangelica che è un optional rivolto a tutti con la morale naturale che non è un optional, ma un obbligo e un impegno necessario per chi ha il potere, sempre rivolto a tutti. Perché il problema è sempre sorto quando si è voluto prendere la morale evangelica e sostituirla con quella naturale nel corpo dello stato e della società civile senza distinguere tra utopia religiosa e giustizia naturale. Magari facendo un fifty fifty tra le due morali nel campo sociale. A mio parere, nella fondamentale dottrina cattolica, non c’è un grammo di idee che possano ispirare il cristiano a una concezione democratica della vita, sia della cultura e sia della politica. Possiamo renderci conto di questa diversa impostazione e spirito con un piccolo esempio storico all’interno del mondo cattolico rivolgendo lo sguardo alla storia del francescanesimo anch’esso attraversato da utopisti e da gente che sapeva separare i due piani della morale. Cos’era sul piano politico religioso e cos’è diventato oggi il francescanesimo? I francescani hanno contrastato e combattuto l’Islam in tutti i campi. Hanno predicato le crociate coi loro più fiorenti santi e predicatori, hanno raccolto fondi per i combattenti contro i catari, gli albigesi, l’Islam, i turchi, e hanno indetto appositi concili coi loro papi per organizzare le crociate. San Giovanni da Capestrano che comanda l’ala sinistra dei crociati col saio contro i turchi a Belgrado (21 luglio 1456). San Giacomo della Marca che condusse la lotta contro gli Ussiti e predicò le crociate; il beato Raimondo Lullo che chiede al papa la riunificazione degli Ordini cavallereschi per essere più efficaci contro l’Islam. San Marco D’Aviano che salva Vienna dai Turchi e chiede al re polacco di inseguire i turchi per tutti i Balcani senza essere ascoltato. Senza contare quei fior di santi e di teologi che si distinsero come integerrimi inquisitori. Questa storia con fior di santi e di martiri va in una sola direzione fino al secolo scorso, anzi fino a sessant’anni fa. Cos’è diventato invece san Francesco oggi? Un ambientalista, un pacifista a oltranza, senza se e senza ma, una zecca sociale o un panteista figlio dei fiori mezzo tondo che parla con gli uccelli; “un apostolo del dialogo” eclettico e sincretista, mentre ci viene nascosto il san Francesco che appoggia i crociati e li anima; l’ex laico che svolgeva la sua missione nella cavalleria e combatteva nelle contrade italiane per l’affermazione della giustizia e la difesa dei deboli e non per questo era considerato un peccatore. Quello che dice al Saladino: «Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavalo!», riferendosi alla loro presenza che bisognava estirpare dal sepolcro di Cristo! E le crociate non furono fatte solo per liberare il sepolcro di Cristo come quella a Damietta in Egitto. Il popolo è stato drogato e queste contraddizioni non sono note a tutti e alla gran massa 12
politica, cattolicesimo e libertà
dei fedeli, mentre dovrebbero essere ben note a chiunque abbia avuto a che fare con la storia della Chiesa e ha “le mani nella pasta”. Chiunque è a conoscenza un po’ della tradizione e non è affetto da meaculpismo. Come dovrebbe essere ben noto il tenore di certi documenti pontifici di una volta e il tenore di certi documenti odierni ispirati più che altro da un piccolo gruppo di teologi detti “progressisti” che magari in un tempo precedente a questo avrebbero avuto vita molto difficile. Molti documenti dei quali alcuni ispirati al dialogo e all’accoglienza di presupposte verità che potrebbero esserci in altre religioni e sistemi ideologici, invitanti a superare l’attuale “impasse”. Il cattolico sa, tuttavia, che miriadi di angeli sono stati creati da Dio come esseri liberi ma che con un solo atto di volontà e di fede contraria, furono condannati allo stagno ardente moltitudini di loro. Sono esseri personali pure quelli e furono amati da Dio anche più di noi! Il cristiano sa che nel Regno dei Cieli c’è una e un’unica volontà esistente, attorno alla quale si crea la comunione dei santi e non ci potrà essere la benché minima volontà contraria della benché minima sua creatura che spaccherebbe la comunione subito. Il cristiano sa che quando un giorno si presenterà davanti al Giudice Eterno e al Padre Nostro, non potrà presentare nessun piano personale di salvezza, né alcuna nuova morale più comprensiva e non potrà battersi per nessun pluralismo, né per far ascoltare la voce “arricchente” di tutti, tanto meno quella dei “deboli e dei poveri”, perché non si potrà essere più buoni di Dio e più santi di Lui, ma dovrà invocare solo misericordia. Quaggiù invece è considerata grande virtù politica quando il cristiano si batte perché tutti abbiano voce in capitolo, quando tutti possano esprimere le loro idee contrarie perché ogni idea, anche la più bizzarra e criminogena, possa emergere nel dibattito e farsi conoscere. Anzi, il cristiano politico virtuoso è quello che è il garante della democrazia, dove ognuno esprime le sue piccole verità, perché noi tutti siamo piccole scintille di verità secondo una dottrina umanistica ben nota. La verità così verrebbe fuori dalla tesi e dall’antitesi che darebbero luogo insieme a una sintesi; mettendo insieme democraticamente le scintille. La sintesi poi porterebbe i contenuti dell’uno e dell’altro secondo i casi e le circostanze, le qualità dell’uno e dell’altro, così che il buono sarebbe anche cattivo e solo con questa sfumatura di caratteristiche potrebbe esserci la verità quaggiù. Non esiste più principio di identità e la verità si esprime nel suo contrario secondo i casi. La verità è logica e razionale e non esistono doppie verità nel creato! Si presuppone allora che Dio è Sommo Bene ma è una sintesi del bene e del male esistente nell’universo, così come la stessa verità nasce dalla mescolanza tra il bene e il male in perpetua lotta. 13
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
Dio sarà emerso dal caos dell’universo, dopo infinite lotte nella materia? L’unica grande verità sarebbe questa lotta incessante tra il bene e il male, dove tutto è il contrario di tutto, così da raggiungere sempre nuove sintesi, sempre nuove evoluzioni. Non esiste solo la verità, non esiste solo il bene, non esiste solo la luce, ma questa se c’è, viene fuori da una lotta incessante con le tenebre! In sintesi nascondono questa vecchia dottrina questi nuovi cattolici; l’accettazione a metà sul piano politico della legge naturale tentando una commistione appiccicaticcia con la legge evangelica. Eppure questi modelli di uomini propostici oggi, nessuno ancora beatificato in verità, non li abbiamo mai visti proposti nella storia della Chiesa, anzi abbiamo nei santi dei modelli di fondamentalismo e di intransigenza come se ne vedono ben pochi in giro di questi tempi. Sarà cambiata la dottrina della Chiesa? Noi crediamo che ciò sia impossibile! Cristo è morto per non obbedire a satana! Abbiamo visto nella storia dei nostri giorni che un popolo opportunamente manipolato, indottrinato dalle ideologie, ingannato, democraticamente può fare delle scelte pazze e negare qualsiasi verità portandosi all’autodistruzione. Può negare i valori fondamentali della vita con serena tranquillità e combatterli. Bisogna dire piuttosto oggi che il cattolico che si crede democratico è colui che favorisce il relativismo, che nega che ci siano verità incontestabili, è colui che spesso nega la legge naturale sul piano sociale in nome del Vangelo. È l’anarchico per eccellenza che non crede a una legge universale valida per tutti ma solo per i cattolici! Il cattolico moderato ed evangelico oggi è il sottile nemico che favorisce l’opportunismo col dialogo tra le parti, che cerca la mediazione tra le differenti verità, che vuole condurci a una pace, che non è altro se non opportunismo politico e convivenza dei molti egoismi presenti nel corpo sociale. Egli ha un bel motto e ci dice all’orecchio: «Vivi la tua fede e rispetta chi fede non ha». Una massima che è la sintesi di tutto il suo credo e di tutto il suo Vangelo. Sennonché bisogna sempre rispettare come persone a livello individuale anche il nemico più acerrimo, anzi bisogna porgere l’altra guancia, ma mai rispettare le sue idee e le sue verità se è una verità razionale, ci dice il Vangelo. Ma se una legge è universale e non è un optional, allora cosa debbo rispettare? Bisogna far progredire l’anarchia sociale, cioè il rispetto dell’altro che distrugge il bene comune? Nella concretezza della politica e delle scelte quotidiane questo significa che non posso venire a patti con nessuno nella difesa dei valori e non posso fare scelte secondo il male minore pur di vivere in pace. Ma di che pace si tratterebbe poi? Quella che ci assicura il potere comunque la pensiamo? Non si tratta in democrazia di dare il voto a una persona e sceglierla per la nostra rappresentanza, ma si tratta soprattutto di fare scelte di valore, scelte etiche! 14
politica, cattolicesimo e libertà
La democrazia è quindi il regno del relativismo morale, dove sui principi si tratta e si media in continuazione, dove non esiste verità data. Il potere invece sta a servizio della verità e la difende con la spada, ma questo è assolutamente impossibile in qualsiasi democrazia perché significherebbe rinnegare il principio stesso del potere democratico. Ripeto, non si tratta di votare semplicemente dei candidati. Il cattolico dovrebbe sapere che i suoi valori fondamentali, naturali e non di fede, sono già universali e quindi sono contenuti in tutte le realtà e non deve mai elemosinarli a nessuno, né può venire a svendite pacificatrici perché rinuncerebbe alla sua stessa identità. Questi valori, poi, non sono un optional perché sono universali e appartengono a tutti, anche ai suoi nemici. Sia il vostro parlare: sì, sì, no, no. Non sono soggetti al voto e alla propaganda ovvero alla corruzione! Democrazia quindi è sinonimo di libertà morale, di autonomia morale, di libertà sessuale, di relativismo etico, di eclettismo filosofico, tutte cose che l’uomo normale e il cristiano dovrebbero avere in odio perché il peccato di Adamo consistette soprattutto in una richiesta di libertà e di arbitrio, di autonomia democratica nei confronti di Dio, la stessa libertà richiesta da molti cristiani in nome del Vangelo. La stessa che chiedevano i sanculotti quando hanno demolito l’ancien regime e nei loro simboli mettevano la legge di Mosè e il triregno sotto i piedi della dea Ragione. Mai visto un Cristo dei vangeli che si distingue nella difesa dei valori dell’altro, mai visto un Cristo trattare sui principi, mai visto rispettare “le esigenze dell’altro”. Sì, abbiamo visto l’accoglienza di qualsiasi peccatore, mai però un cedimento o un addolcimento delle sue idee per venire incontro ai samaritani o ai farisei nei confronti della legge. Gli ha negato anche la possibilità di mandare via la propria moglie come trovavano giustificazione nelle stesse scritture! Mai visto un Cristo rispettare la coscienza dell’altro e rinunciare alla sua verità, coscienza dell’altro che è libera e va rispettata fin quando rimane a livello individuale come risposta alla grazia e non alla legge naturale. La natura è oggettiva, visibile a tutti, non può essere rinnegata perché non è un’opinione che abbiamo dentro di noi perché si fonda su valori eterni. La grazia invece può essere rifiutata e non stiamo a dire qui i motivi perché può avvenire questo, perché non c’entra col nostro discorso. Insomma, Cristo è venuto a proporci la salvezza senza la quale c’è solo una legge di condanna pronta per tutti indistintamente; è venuto a proporci la stoltezza della croce che è obbedienza al Padre e non è venuto a insegnarci nessuna verità democratica! Nessun rinnegamento della legge naturale! E diciamo queste cose sapendo che il Vangelo al discepolo chiede il distacco dai beni terreni, dall’uso naturale delle cose, l’uguaglianza, l’obbedienza 15
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
cieca… ma guai a proporre queste cose sul piano politico e sociale come bene comune al posto della legge naturale! Sul piano politico e naturale la legge naturale si basa sul principio giusto di scambio: “occhio per occhio”, un principio dettato da Dio a Mosè non per vendetta ma per giustizia. Quindi la legge naturale è contro il furto e per la difesa armata della proprietà personale. Allora il pulpito non dovrebbe invitare tutti al regime comunista soltanto, come il più giusto e più equo; per coerenza, dovrebbe invitare tutti anche alla castità come i discepoli del regno, alla verginità in vista del Regno, ma non lo fa perché capisce che lì ci troviamo in un altro ordine di valori che non riguardano la vita naturale e sociale degli uomini. Non riguardano la politica, ma la salvezza di chi opta per esso. Lo Stato instaura la giustizia della legge e non il Vangelo! È questo il regno di Dio sulla terra, quando trionfa la sua legge nelle istituzioni! Ora, se la coscienza è libera sul piano individuale, non può mai essere libera sul piano sociale, perché se la comunione esiste anche in questo mondo, allora essa si esprime solo se è adesione a dei valori eterni visibili a tutti gli uomini, perciò esiste una comunione esteriore fatta dalla legge. Per le scritture e per Agostino questa legge, era la Sapienza stessa, sotto c’era Cristo stesso. L’interiorizzazione dei valori non riguarda specificamente lo Stato. La comunione e la pace quindi si potrà avere sulla terra solo se tutti i popoli aderiranno a dei valori eterni che ogni uomo porta dentro e questa comunione si potrà avere anche a costo di terribili guerre per realizzare questa comunione sul piano politico, così come ci sono stati milioni di morti in nome della democrazia e dell’anarchia. Tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio e tutti hanno una dignità la quale però può essere perduta sia sul piano sociale e sia sul piano ontologico col peccato e abbiamo visto cosa è successo quando moltitudini di uomini si sono voluti dare l’uguaglianza sul piano sociale anziché la giustizia naturale. Infatti l’uguaglianza è un valore evangelico, un optional che non interessa allo Stato. Hanno avuto l’inferno sulla terra perché l’uguaglianza non significa giustizia, perché l’uguaglianza va vissuta solo in una prospettiva escatologica. Ecco che la Chiesa ha spesso confuso i due piani proprio come facevano certi fraticelli spirituali nel medio evo. Per tutte queste cose io chiedo, ma rimarrà un desiderio recondito e questo scritto, un nuovo Concilio che ristabilisca e riconfermi la verità su Dio e sull’uomo, una verità che è stata vilipesa e tradita di nuovo dalle false interpretazioni e dalle deviazioni. Una verità che è stata tradita in nome di una teologia umanistica e spesso immanentista che ha fatto l’occhiolino al nemico. Si perde nella notte dei tempi l’accostamento della vita di ognuno di noi a un apparentamento forzatamente religioso e imposto, oppure a una 16
politica, cattolicesimo e libertà
religione che sia o che funga da capro espiatorio per le nostre esigenze di vita per una assoluzione che con un semplice battito di pugno sul petto, ci si assolve. Il mea culpa trova una via di fuga per qualunque cosa. Un pentimento, che secondo i canoni della religione, quasi di tutte, ti da la possibilità di una ripresa morale, anche se, oramai la beffa è stata perpetrata. Poi si può riprendere nelle stesse azioni, e ritornare a battersi il petto col solito, classico, insignificante e dolente mea culpa. La religione assolve tutto e tutti, anche in punto di morte, nonostante una vita di peccati, per chi è battezzato e, magari qualcosa di peggio; basta un gesto e l’indulgenza è servita. Poi la mancia al prete e tutti vissero felici e contenti. Quella religione che ha segnato la vita, sia in positivo che in negativo di ogni essere umano. Atei e Agnostici a parte. La religione, quindi, ha incamminato la vita, sin dalle sue origini ha regolamentato il comportamento umano. Ma è davvero tutto buono e vero? Chissà, francamente ho i miei dubbi, e non ho certamente bisogno di capire che non si deve ammazzare e non bisogna commettere adulterio e chissà quale altro reato. Rispettare tutti e vivere in serenità con se stessi e gli altri. Una sorta di fratellanza che non trova il riscontro sul pianeta. Le guerre, i disaccordi tra stati e nazioni, hanno come principio, di base, un credo religioso, sfociando successivamente, in guerre e attacchi kamikaze, che hanno come ragione finale, un dogma religioso-politico. Ecco cosa ha prodotto la religione in tantissimi secoli. D’altra parte, la stessa Bibbia è un insegnamento a determinate regole, in special modo nell’Antico Testamento, laddove a partire dalla Genesi, e proseguendo al Deuteronomio, nonché Malachia e altri, vi è sempre un concetto legato alla violenza, che successivamente avremo modo di approfondire in questo stesso manoscritto. Guerre, attacchi, sfide epocali, hanno segnato i tempi trascorsi, nel bene e nel male. Se una parte soccombe, l’altra vince. Quali siano i criteri, a nessuno è dato saperlo o conoscerlo. E quella religione tanto acclamata, tanto voluta e praticata da quasi tutti, altro non è invece che un frangiflutto, dove le idee vanno a infrangersi su scogli che frantumano la morale e il buonismo che potrebbe esserci in ognuno di noi. Ragion per cui, questa religione, queste tesi tratte da un libro che narra di storia dei tempi, quale la Bibbia, avesse un trattato di pace, allora sarei il primo e uno tra i tanti, a farne uso e consumo dei suoi dettami. Ma trovarmi di fronte ad atti di guerre fratricide, di proclami di sangue, di uccisioni di primogeniti, di attacchi sanguinosi verso componenti della stessa famiglia che praticano o adorano un Dio diverso da quello descritto in quelle pagine, e di disastri come i diluvi per annientare i popoli abitanti il pianeta, perché nessuno è superiore alle sue volontà, be’, allora mi fermo un attimo e sono 17
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
costretto a riflettere sul ruolo che ha avuto e continua ad avere, quella religione tanto decantata e tanto professata, nelle sue diversità, da ognuno che sente il dovere morale di praticarla. Una sorta di ricatto, di imposizione universale, che non giova a quanti potrebbero essere invece, liberi delle proprie scelte e liberi nel credere o non credere a un Dio trascendentale, che è onnipresente su tutto e tutti. In tutte le decisioni in tutte le salse. Per fortuna, magari sarà così, vi è una sorta di risveglio quasi generale e generazionale, e le tanto acclamate effusioni della Chiesa cattolica, con i suoi Santi e le sue profezie, stanno man mano scemando nella loro credibilità e nel loro porre in atto le constatazioni di un falso che continua imperterrito a invadere le nostre personalità. Con il suo credo e il suo imporsi, la Chiesa, qualunque essa sia, comanda il suo credo, ma per fortuna, pratica bene e razzola molto ma molto male. Gli scandali del clero si perdono, come la sua stessa storia, nella notte dei tempi. Le invenzioni delle indulgenze, la ricorrenza di determinate date da osservare come giorno di particolare attenzione hanno sempre avuto un aspetto di ritorsione sui fedeli e sui credenti: quell’aspetto economico che ha reso la chiesa lo stato più ricco del mondo, fregandosene altamente delle problematiche che attraversano il pianeta. Anzi, la chiesa stessa devolve il suo totale ricavato alle opere di accoglienza e di beneficenza, solo il 10/15 percento di quanto incamera nelle sue casse non assoggettate a controlli fiscali o a tassazioni come ogni singolo cittadino. La Chiesa ha creato un impero e quelli che dovevano rappresentare la cosiddetta parola di Cristo, nella assoluta povertà, è divenuta una sorta di ricchezza impenetrabile, laddove gli scandali dello Ior (Istituto per le Opere Religiose) la banca Vaticana, hanno sempre rappresentato la fonte della corruzione assoluta, vedi Marcinkus, il banchiere di Dio, e soprattutto il lusso dove continuano imperterriti gli altolocati del clero, a sguazzare a discapito di tanta povertà, alle quali sembrano scostarsi sempre e continuativamente. Lusso ovunque e appartamenti da 500 mq. Questa è la chiesa, questi sono gli insegnamenti che hanno lasciato i loro antenati? Crediamo di no, anche se i fortissimi dubbi sulle antiche scritture lasciano ampi spazi a credere quanto nei fatti concreti e reali, tracciano una impronta indelebile del loro comportamento. Una casta, un lusso e nulla più. Pedofilia e altro, che hanno trovato il perdono da parte dei papi, lasciano uno strascico di sangue sul loro cammino. Hanno perdonato chi si è macchiato di orrori verso l’umanità. E se nel mondo non ci fossero più le sette religiose, così come la chiesa stessa, con le loro favole di Cristo? Senza Allah e Jehovah, come si starebbe? Analizzando alcuni motivi validi, si può capire che tutte le organizzazioni religiose sono inutili e dannose. 18
politica, cattolicesimo e libertà
Senza di queste, forse, il mondo potrebbe percorrere una via migliore. Iniziando a esaminare alcuni aspetti, mi sovviene che in primis, non si ingannerebbero i bambini con le falsità di babbo Natale, Maometto e tutto il circo dei santi inventati. Niente più riti idioti e inutili, come il Ramadan, il battesimo, comunione e via discorrendo. Niente più confessioni a spulciare i fatti personali privati a un pappone morboso in gonnella o tunica nera. Niente più infibulazione e dolori immensi per questa stupida e assurda pratica per molti milioni di bambini nel mondo. Niente più guerre per le religioni nel mondo e quindi milioni di morti evitati ed evitabili. Sei miliardi di Euro, in Italia, risparmiati dalla gente, invece di finire nelle casse delle cosiddette chiese o sette religiose. Migliaia di immobili in tutto il mondo che ritornerebbero a disposizione della gente che ne ha bisogno. Migliaia di quadri e opere d’arte che tornerebbero nei musei popolari di tutti i paesi e a disposizione di tutti. Niente più vessazioni e plagio per milioni di persone causate dalle sette religiose. Non più gente in carcere oppure uccisa perché non si veste come impongono le sette o per bestemmia o blasfemia. Niente più truffe e inganni alla povera gente ignorante con le promesse dell’aldilà e dei vari dèi inesistenti. Niente più pellegrinaggi delle pentole, a La Mecca, a Lourdes, Fatima e via discorrendo, per milioni di persone con false speranze e delle vergini in paradiso. Ma soprattutto tanti soldi risparmiati. Niente più papponi in gonnella e tunica, che vendono il fumo della favola di Dio al solo scopo di accumulare ricchezze, proprietà e potere. Niente più ostacoli allo sviluppo del mondo scientifico e della società civile intera. La religione ferma tutto quello che la scienza propone e si affida alle stronzate dei miracoli che nemmeno sono da supporto o di loro competenza e, soprattutto, con quale ardire osano definire un miracolo un qualcosa che non è in possesso delle loro capacità? Niente più ingerenze delle sette nelle politiche dei governi. Niente più idiote regole religiose su cosa mangiare e cosa no; tutti potranno mangiare carne e perché no, bere birra e anche tutto il resto, nelle sue dovute regole. Non più milioni di ore nelle radio e televisioni a proporre le cose assurde della Bibbia, pura scuola di violenza, nonché della Torah e del Corano. Niente più preti pedofili, dalle luride mani lunghe e quindi migliaia di bambini più sicuri, anche se poi, gli sporchi tunicati, ottengono il perdono del Papa. Vergogna. Molte energie si dedicheranno al lavoro sociale, vero e concreto, anziché sprecare le forze nel nulla e nella truffa della favola di Cristo, il cui vero nome è Yeshua, traslitterazione dell’aramaico, lingua che parlava egli stesso e che significa “salvezza”. Giuseppe Flavio (contemporaneo dell’epoca) nei suoi scritti cita una ventina di “Gesù”, quattro dei quali erano gran sacerdoti, e almeno dieci vivevano nel primo secolo. Maggiore consapevolezza della propria intelligenza e delle 19
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
proprie forze. Niente più false illusioni del Dio creatore, benevolo e risolutore. Ritengo che solo noi stessi siamo e rappresentiamo il nostro futuro. E ciò che dipende dalle nostre azioni e capacità, contando su ciò che siamo in grado di fare giorno per giorno. Non prendiamo in giro noi stessi aspettando il nulla dal cielo, ma crediamo in ciò che vediamo e tocchiamo, perché nelle truffe non vi è futuro alcuno. Eliminiamo tutte le sette religiose, con le loro millenarie mega-truffe, per una vita migliore. Solo osservando questa tipologia di conseguenze, credo, si possano risolvere le problematiche che attraversano e attanagliano l’umanità nel suo volgere la vita. Lontano da credulità e banalità inventate e create ad arte, imposte quindi da uno stato clericale, che rappresenta una forza gigantesca, potremo erigere le nostre volontà a una forza che dipende solo ed esclusivamente da noi. Siamo ricattati da secoli, e anche se ne siamo coscienti, non si ha la forza di intraprendere una strada nuova e migliore. Qualcosa è cambiato. Anzi, molto. Se non salteremo questa impasse, saremo sempre avvolti nell’oblio di una casta, che ha fatto del ricatto morale, la propria arma vincente. È ora di dire basta a queste angherie inutili e futili. Se qualcuno fosse al di sopra di noi, quindi nel cosiddetto cielo, laddove qualcuno guarda tutti noi, farebbe in modo che la carestia, le guerre e le atrocità, e perché no, i disastri e le sciagure, avessero una fine o un epilogo giusto. Invece continua sempre tutto allo stesso modo. Qualcuno ha affilato l’arma del cosiddetto “libero arbitrio”. Qualcuno quindi, secondo le cosiddette sacre scritture, ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza? Allora anche lui, aveva il libero arbitrio, viste e considerate le sciagure descritte e riportate nella Bibbia, di cui tanto si vanta la chiesa e le religioni tutte. Per questo sono convinto che il mondo senza religioni sarebbe molto migliore. Lo dimostra il fatto che siamo in tanti; che la maggior parte della popolazione mondiale è costituita da credenti non praticanti e che dove si è meno condizionati dalle religioni si vive meglio, come nei paesi più civili, più progrediti, più acculturati. In un mondo senza religioni, ci sarebbe più giustizia sociale, meno prepotenze, più rispetto reciproco, meno paure, più coraggio, più libertà individuali. Proprio perché le religioni servono per giustificare la separazione delle classi sociali, cioè la sottomissione e lo sfruttamento di servi e schiavi in favore dei ceti più abbienti. Infatti esse invitano a pregare invece che a ribellarsi alle ingiustizie sociali e a sperare in un paradiso in cielo, invece che un paradiso in terra. È un vero complotto ai danni dei ceti meno agiati in favore di quelli più benestanti. A questo scopo, ricevono riconoscimenti, onori e finanziamenti dallo Stato e dalle istituzioni pubbliche. Facciamo quindi del nostro mondo, un posto migliore, sbarazzandoci della religione, madre di tanti dissidi, tante incomprensioni e tante guerre. 20
politica, cattolicesimo e libertà
Come disfarsi quindi della religione e perché? Sulla stessa linea in tutto il mondo, esperti in vari campi del sapere, stanno caldeggiando l’abolizione della religione. Credo che il mondo intero debba svegliarsi definitivamente da questa sorta di lungo incubo religioso, nel quale si è calata sin dalle sue origini. Negli ultimi anni, infatti, l’idea che i mali di questo mondo si potrebbero notevolmente ridurre eliminando la “credenza” non è un’idea da sottovalutare, tant’è che gli stessi esperti, hanno proposto a gran voce questa possibile “messa da parte” della religione, qualunque essa sia, o magari di limitarne le infiltrazioni nei governi e nelle sue decisioni politiche. Molti studiosi, infatti, si sono riuniti per discutere quelle che considerano quasi un bisogno impellente: eliminare la religione. Nei fatti reali, c’è da chiedersi se esiste una vera e propria unica religione e perché se l’indirizzo cosiddetto “divino” ne propone diverse. E se le stesse religioni fossero un inganno e Dio non esistesse? Sarebbe naturale quindi eliminarla. E se Dio esistesse? E se sul pianeta terra, vi fosse un gruppo di persone, che rappresenta degnamente Dio e in pratica una vera religione? Da studi approfonditi della storia della religione, emerge un tipo di culto che risulta molto diverso da tutti gli altri. Oggi è seguito da un numero relativamente esiguo di persone; fu fondato da Gesù Cristo e dai suoi apostoli, ma non è affatto rappresentato da quello che i componenti della cristianità hanno fatto nel corso della storia. Quali sono le differenze tra le religioni che si dicono “cristiane” e la vera religione fondata da Gesù Cristo? Molte. Esaminandone qualcuna infatti, ci si accorge che molti aspetti non combaciano con quanto professato ai tempi nostri. «Essi non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo», dal Vangelo di Giovanni 17:16. I primi cristiani, difatti, non si mischiavano nelle controversie politiche, in armonia con la posizione neutrale che lo stesso Gesù assunse. La Bibbia riferisce che in almeno due occasioni Gesù si rifiutò decisamente di diventare un governante politico. Rimproverò addirittura i suoi discepoli, di aver pensato di usare la violenza nel tentativo di impedire il suo arresto. Quando il governatore romano della Giudea interrogò Gesù in merito alle sue presunte ambizioni politiche, egli rispose dicendo: «Il mio regno non fa parte di questo mondo; se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei, ma ora il mio regno non è di qui», dal Vangelo di Giovanni 18, 36. È evidente quindi, che Gesù non si sarebbe lasciato coinvolgere dagli organismi politici e militari dei suoi giorni. I discepoli seguirono il suo modello. Uno studio1 sul ruolo della religione nella guerra così spiega: «I primi cristiani credevano nella non violenza; quasi tutti i cristiani si rifiutavano di arruolarsi e di combattere».
1 «Svegliatevi!», Gennaio 2011 https://www.jw.org/it/biblioteca-digitale/riviste/g201101/
21
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
Gli insegnamenti di Gesù e degli apostoli mettevano in risalto l’importanza di amare il prossimo, inclusi gli estranei e coloro i quali erano di razze ed etnie diverse. Quella religione promuoveva veramente la pace. Alla fine l’essenza del cristianesimo fu contaminata da forze divisive quali filosofia, tradizione e nazionalismo. Il su menzionato studio, infatti, afferma: «La conversione di Costantino, imperatore Romano, portò alla militarizzazione del movimento cristiano. Da questo momento in poi, non più ispirato agli insegnamenti caritatevoli di Cristo ma guidato dalle ambizioni di conquiste politiche e geografiche dell’imperatore. I cristiani, incluso l’imperatore, si videro costretti a trovare un pretesto religioso per la guerra. È da qui che nasce la versione corrotta del cristianesimo e che questo tipo di chiesa attuale, ne è la giusta prosecuzione, considerate le diversità che ella stessa mette in campo, proponendo risoluzioni alle problematiche universali, senza mai addossarsi nella realtà, di responsabilità alle quali delega tutti gli altri. La chiesa è avulsa dalle tematiche che lo stesso Gesù Cristo, ha impartito o quantomeno ha tentato di fare per i suoi successori. E vedremo come la stessa chiesa, ha continuato nella sua linea “politica” di gestire le proprie idee, basando tutto o quasi tutto, sul criterio dell’economia aziendale. La chiesa? Una S.p.A. Dopo numerosi studi, è possibile accertare che a noi, oggi, la Bibbia sia pervenuta in maniera non originale. Per capire questo enunciato è necessario fare qualche passo indietro. Per ogni cristiano che si rispetti, la Bibbia è l’esatta trascrizione della cosiddetta “parola di Dio”, mentre per quanto riguarda i Vangeli, i cristiani credono che questi facciano fede ai discorsi di Gesù, riportati con cura dai suoi discepoli. Nell’opinione comune si crede, oltretutto, che gli evangelisti siano stati al fianco di Gesù per tutta la durata dei suoi viaggi e che quindi abbiano riportato rettamente sia le sue profezie che i suoi prodigi, trascrivendoli in un tempo quasi corrispondete agli eventi stessi.
1.1 Origini della Bibbia Purtroppo non è la verità. Ogni teologo, che possiede almeno qualche anno di esperienza, sarebbe in grado di confermare questa tesi. Le versioni della Bibbia, di cui si può usufruire attualmente, in realtà sono delle trascrizioni realizzate fra il IV e il X secolo dell’era cristiana. Quindi non possiamo definirli testi originali. Queste trascrizioni sono circa millecinquecento di cui nemmeno una coincide con un’altra. Sono state infatti rinvenute ben 22
politica, cattolicesimo e libertà
ottanta mila varianti, un numero pressoché sconcertante se si pensa che il popolo consideri per certo quello che viene riportato sul testo sacro. Questa considerazione può essere facilmente accettabile grazie innanzitutto ai tanti secoli che separano la stesura della Bibbia da noi. Inoltre, la Storia ci insegna che tutti i libri nell’antichità venivano redatti a mano. Per cui era più che facile incappare in qualche errore. Ma al di là degli errori di trascrizione possiamo contestare anche errori di interpretazione di interi concetti e fatti. I diversi autori che hanno messo le mani su questi testi trascrivevano e modificavano a seconda delle esigenze del momento.
1.2 Stesura del testo sacro Tutto questo diventa ancora più comprensibile se si pensa al fatto che nessun contemporaneo di Gesù ha effettivamente scritto le sue testimonianze oculari. Solo nell’anno 70 d.C. a qualcuno venne l’idea di cominciare a scrivere le vicende di Gesù e dei suoi seguaci. Marco, il primo autore del Nuovo Testamento, scrisse la sua prima opera quarant’anni dopo la morte di Cristo. Anche gli stessi padri della Chiesa, che vissero nei primi secoli del cristianesimo, dichiararono che i testi conosciuti come originali, in realtà erano dei falsi. Gli stessi parlano anche di inserti, cancellazioni, miglioramenti, ecc. che furono eseguiti sul testo sacro.
1.3 Le prove Per essere ancora più convincenti è possibile fare una prova in prima persona. Chiunque ha una Bibbia può verificare autonomamente. Nei vangeli di Matteo e Luca è riportato che la nascita di Gesù avvenne a Betlemme. Per Marco invece avvenne a Nazareth. Va sottolineato invece, che Nazareth, inteso come paese o città, ai tempi di Gesù ancora non esisteva. Nazareno è solo il significato di “consacrato”, ovvero fare un voto e seguirne i precetti. Nazirei sono anche Sansone e Samuele. Nella parte di apertura del Vangelo di Matteo viene descritta la genealogia di Cristo. Lui cita la presenza di ben quarantadue antenati di Gesù, mentre Luca, nel suo Vangelo ne stila ben sessantasei. Partendo dal presupposto che una genealogia di Cristo è inutile, dato che la sua nascita è avvenuta tramite l’immacolata concezione, ritroviamo ancora una volta delle contraddizioni. 23
bibbia: le menzogne della chiesa cattolica
Ma non è finita, secondo Marco (15, 34) e Matteo (27, 46) le ultime parole di Gesù Cristo furono: «Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?». Mentre per Luca (23, 46) egli disse: «Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio», per Giovanni (19, 30) disse: «“Tutto è compiuto”. Poi chinato il capo, rese lo spirito». In conclusione si può dedurre che nel leggere il testo sacro si può incappare in contraddizioni che, alla fine, non danno la possibilità al lettore di sapere come sia andata realmente tutta la faccenda. È evidente che la realtà è stata elaborata volontariamente con correzioni pianificate. Il risultato di tutto ciò è un enorme caos nel quale è difficile districarsi. La motivazione è semplice, gli autori hanno elaborato questo testo a favore delle esigenze che erano presenti in quel momento. Un business iniziato ai tempi del tempo. E ancora, a favore delle posizioni dogmatiche in cui si trovavano le scuole di pensiero di cui facevano parte. Tutta questa confusione e necessità di cambiare la versione “originale” fa presupporre che all’interno del testo in realtà erano presenti anche nozioni che in parte andavano e vanno ancora contro le regole della Chiesa dominante di un tempo e di oggi.
24
Un’indagine sulle Verità nascoste nel Libro più antico del mondo e sulle contraddizioni dei Dogmi della Fede cattolica
isbn: 978-88-94818-96-3
€ 14,90