Viaggi, isole e misteri
di Claudio Ferracci
Direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia
Di quanto debba il fumetto al romanzo popolare (o romanzo d’appendice, o feuilleton) dell’Ottocento è stato scritto. Autori che venivano pagati un tanto a pagina, e che dovevano tenere inchiodati i lettori a una narrazione a puntate, serrata e coinvolgente, sono i veri padri del fumetto d’avventura e i nonni delle serie televisive. Tra questi, insieme a Dumas, Hugo, Stevenson e altri, primeggia forse Jules Verne, almeno per quantità di traduzioni1. Considerato con H.G.Wells uno dei due padri della fantascienza, lo scrittore francese ha segnato profondamente l’immaginario a cavallo tra Ottocento e Novecento, trasmettendo quella fducia incondizionata nella scienza e nella tecnica, in particolare fnalizzate al viaggio di scoperta in un mondo, allora, in gran parte misterioso, e che permettevano ai protagonisti dei suoi romanzi di avventurarsi “ventimila leghe sotto i mari”, “dalla terra alla luna” o “al centro della terra”. Raggiunse il successo nel 1863, con il suo primo romanzo Cinq Semaines en ballon, pubblicato dall’editore Pierre-Jules Hetzel2. Da quel momento metterà mano al formidabile ciclo dei Viaggi Straordinari, sessantadue romanzi e diciotto racconti, talvolta pubblicati a puntate su riviste destinate ai giovani, o in periodici rivolti ad adulti come Le Temps o il Journal des Débats. Tra questi, se certamente i più noti sono Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in 80 giorni, spiccano altri titoli indimenticabili quali ad esempio L’isola misteriosa, dodicesimo romanzo della serie, pubblicato a puntate sulla rivista bisettimanale «Magasin d’Éducation et de récréation», diviso in tre parti tra il 1874 ed il 1875. Il romanzo racconta le avventure di cinque uomini che, fuggendo dall’assedio di
1 Secondo l’Index Traslatiorum dell’unesco, si colloca al terzo posto fra gli autori più letti in lingua straniera con un totale di quattromilacentosessantadue traduzioni, dopo le produzioni Walt Disney e i romanzi di Agatha Christie.
2 Scrittore ed editore francese (Chartres 1814-Montecarlo 1886). Iniziò l’attività editoriale nel 1836 e pubblicò, talora a dispense, le opere di Stendhal, Balzac e George Sand. Repubblicano, nel 1852/60 fu esule a Bruxelles ove iniziò l’edizione delle opere di V. Hugo. Di nuovo in patria, fu lo scopritore di J. Verne (1862) e pubblicò il Magasin d’éducation et de récréation.
Frontespizio dell’edizione italiana di Sonzogno, 1893.
spazio alle parti dedicate agli avvenimenti rispetto a quelle più descrittive. Tra le prime edizioni italiane per ragazzi va senz’altro ricordata quella dell’editrice utet nella prestigiosa e pionieristica collana «La Scala d’Oro»5. Nel 1935 esce infatti la riduzione del romanzo, narrata da Mary Tibaldi Chiesa e con le illustrazioni di Guido Moroni Celsi6, al quale si dovevano già le immagini a corredo de I fgli del Capitano Grant e di Ventimila leghe sotto i mari, nella stessa collana. Ne seguiranno di innumerevoli, in varie collane specialmente dedicate a un pubblico giovane, alcune anche in edizione integrale, come l’edizione di Giuseppe Principato (MilanoMessina prima edizione 1947), con la traduzione di Gino Cornali. Il volume si presenta con un’immagine di copertina mediocre, ma contiene all’interno pregevoli illustrazioni del pittore Carlo Nicco7 .
Meno accurata seppure sempre integrale l’edizione di Lucchi (Milano, prima edizione 1957), tradotta da C. Siniscalchi, con copertina e illustrazioni interne in bianco e nero di difcile attribuzione e quella della Capitol di Bologna (1956), corredata da una copertina di G. Michetti e disegni originali a colori di F. Baldi. Pregevoli le illustrazioni dell’edizione ridotta da Fratelli Fabbri (1955) di Libico Maraja.
In tutte queste edizioni il nome in copertina di Verne viene ancora italianizzato in “Giulio”, mantenendo un uso instaurato nel periodo anteguerra e che persisterà inspiegabilmente anche in molte riduzioni a fumetti successive. Per quanto riguarda la trasposizione con altri media, “L’isola” non ha ispirato opere cinematografche indimenticabili; si può citare forse il flm L’isola misteriosa e il Capitano Nemo, con Omar Sharif, montato nel 1973 come riassunto dello sceneggiato televisivo omonimo.
5 Collana di libri classici illustrati per ragazzi edita dalla utet di Torino e difusa dal 1932 al 1945 in novantadue volumi, suddivisi in otto serie dedicate ai lettori tra i 6 e i 13 anni.
6 (Roma 1885 - Napoli 1962) illustratore e fumettista italiano, autore del primo fumetto italiano avventuroso di fantascienza, S.K.1 e di una serie di volumi a fumetti del ciclo malese di Emilio Salgari, nonché del primo fumetto western italiano Ulceda, la fglia del Gran Falco della prateria.
7 Nato a Torino nel 1883, fu disegnatore, costumista, scenografo, pittore, incisore, cartellonista e illustratore. Lavorava già da giovane come intagliatore del legno, poi apprendista meccanico. La sua opera di illustratore è concentrata in centocinquanta libri per editori piemontesi, tra cui Paravia. Morì nel 1973.
L’isola a fumetti
Inutile dire quanto siano stati importanti i “Viaggi Straordinari” per il fumetto franco-belga; certamente, per cercare un parallelismo, quanto lo sono stati i romanzi di Salgari per il fumetto italiano. Tra i cicli che più devono al grande scrittore possiamo certo annoverare Le avventure di Blake e Mortimer, di Edgar P. Jacobs, ma anche la serie delle Città oscure di Benoit Peeters e Francois Schuiten è permeata da citazioni esplicite o meno dirette dalla produzione di Verne. Una vera e propria libera interpretazione de L’isola misteriosa viene realizzata da Jean-Claude Forest8, il creatore di Barbarella, che traspone la narrazione in chiave “spaziale” nel suo Misteriosa mattina, pomeriggio e sera, giocando sull’analogia tra mare e spazio, isola e pianeta. Nell’ambito del fumetto popolare italiano, l’editrice Inteuropa pubblica tra il 1970 e il 1971 una riduzione a fumetti nella collana I Grandi Classici (dall’edizione usa «Classic Illustrated» della Gilberton Company ed. del 1947, ma con la copertina dell’edizione 1957), adattata a fumetti da Manning Stokes e con disegni di David Heames e Bob Webb. Sarà invece la Edigamma che ne pubblicherà una versione nel 1980, nella collana «Romanzi celebri illustrati per tutti», tratta da un’edizione spagnola ma con una suggestiva copertina di Severino Baraldi 9. Ma la più interessante riduzione a fumetti italiana è senz’altro quella realizzata da Franco Caprioli per la rivista cattolica settimanale per ragazzi «Il Giornalino» delle edizioni San Paolo, pubblicata a puntate dal 25 ottobre 1970 al 7 febbraio 1971.
8 (1930-1998) Famoso per la sua sconfnata immaginazione, l’eleganza del segno e il sex appeal delle sue eroine, tra cui Barbarella, portata sullo schermo da Roger Vadim, con Jane Fonda nel ruolo della protagonista.
9 (1930-2023) illustratore italiano. Per la qualità e la quantità delle tavole dipinte nel corso della sua lunghissima carriera, è collocato dai critici ai vertici dell’illustrazione italiana, assieme ad Achille Beltrame e Walter Molino, che furono i suoi primi punti di riferimento artistico.
Illustrazione di Guido Moroni Celsi per la riduzione nella collana «La Scala d’Oro» utet, 1935.
Mappa disegnata da Guido Moroni Celsi per la riduzione nella collana «La Scala d’Oro» utet, 1935.
Realizzata su una sceneggiatura di Claudio Nizzi10 la storia è composta da ottanta tavole a colori, successivamente ripubblicate in vari albi e volumi sia in Italia che in Francia e Olanda. Caprioli, considerato il disegnatore del mare, seppure nato sull’appennino, a Mompeo in provincia di Rieti, realizza qui uno dei suoi capolavori, superato forse solo dalla riduzione del Moby Dick di Melville, disegnato a fne carriera e pubblicato postumo. Si deve a Don Tommaso Mastrandrea la riscoperta e il ritorno al fumetto del grande disegnatore, che dopo i successi delle pubblicazioni anteguerra e la collaborazione al «Vittorioso» era stato un po’ dimenticato e snobbato dalla critica del fumetto,
10 Sceneggiatore e scrittore italiano, scrive da oltre trent’anni le storie di Tex, diventando di fatto l’erede di Giovanni Luigi Bonelli, creatore della serie.
Illustrazione di Carlo Nicco per l’edizione Principato, 1947.
nata in ambienti di sinistra e che stava ostracizzando gli autori delle testate di stampo religioso. Ne L’isola misteriosa la meticolosità nella rappresentazione della natura selvaggia, oltre che delle ambientazioni marine, che contraddistingue il lavoro inimitabile di Caprioli, si sposa perfettamente con l’atmosfera di scoperta dell’isola nella quale i nostri “Robinson” debbono adattarsi a sopravvivere.
Volumi di Franco Caprioli già pubblicati:
Moby Dick – la balena bianca – isbn: 978-88-36270-56-9
Michele Strogof – Il corriere dello zar / I violatori del blocco – isbn: 978-88-36270-91-0
Un capitano di quindici anni – isbn: 978-88-36270-97-2
I fgli del capitano Grant – isbn: 978-88-36271-82-5
La casa editrice del fumetto d’autore