Diabolik – dietro le quinte: Ginko all’attacco! di Simone Silvestri 2022 © Simone Silvestri 2022 © Solone srl per questa edizione © Astorina srl per il personaggio di Diabolik © degli aventi diritto per le immagini utilizzate Collana L’arte delle nuvole, 43
Direttore Editoriale: Nicola Pesce Ordini o informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore: Stefano Romanini Uficio Stampa: Gloria Grieco uficiostampa@edizioninpe.it Coordinamento Editoriale: Valeria Morelli Correzione bozze: Ada Maria De Angelis Grafica di copertina: Simone Silvestri
Stampato tramite Tespi srl – Eboli nel mese di DICEMBRE 2022 Edizioni NPE è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE
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PREFAZIONE
Io sono un artista che viene da una famiglia di artisti e che ha vissuto e respirato arte fin dalla nascita.
L'arte spesso è un viaggio solitario, come un pittore che trascorre ore da solo in campagna a contemplare una tela vuota, decidendo quale combinazione di colori renderebbe giustizia al soggetto che sta guardando, o come uno scrittore che, con la penna in mano, fissa la pagina vuota in attesa che l'ispirazione lo colpisca come un fulmine. Tuttavia il cinema non è fatto per artisti solitari. È l’arte della grande collaborazione, è per le anime che scelgono di andare all’avventura in compagnia ed è proprio per questo motivo che me ne sono innamorato.
Vedete, da bambino a solo dieci anni, ho avuto la mia prima parte in un film a Cinecittà. Tante cose mi colpirono: la finzione, i costumi, il regista che urlava "azione!", gli attori e i tecnici che giocavano come me… un bambino.
Ciò che mi ha impressionato di più e che mi è rimasto nella memoria fino a oggi, è l'incredibile quantità di persone che ci vogliono per realizzare un film.
Ogni persona non è solo responsabile per la sua parte, ma è di fatto un ingranaggio dei tanti e contribuisce a far girare un enorme meccanismo, proprio come in un orologio. Se un ingranaggio non gira come dovrebbe, rischia di procurare intoppi e ritardi o addirittura potrebbe mandare tutto il resto in pezzi.
Così come avviene nel miracolo della vita, dove milioni di cose si devono allineare perfettamente per permettere la nascita di un bambino, così succede per il cinema, dove la concentrazione, le abilità e l'esecuzione di molti può trasportare il pubblico in un'altra dimensione ricordandogli cosa significa essere vivi.
Amo il mio lavoro che mi permette di incontrare, conversare, imparare e, spesso, anche di fare amicizia con artisti di ogni tipo provenienti da tutto il mondo.
PREFAZIONE
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Persone che espandono le mie conoscenze, il mio cuore e la mia anima oltre ciò che la mia fantasia avrebbe mai potuto immaginare.
Dopo aver raggiunto un accordo per interpretare Diabolik con i Manetti Bros, il nostro primo incontro è avvenuto presso la loro sede di produzione a Roma, la Mompracem, dove (all'epoca) c'era un certo "Pischello" che secondo loro dovevo assolutamente incontrare.
Una persona che non è solo uno dei loro più grandi e longevi collaboratori, ma una grande anima, un grande amico e un fan, come tutti noi, del potere che ha il cinema di trasportarci in altri mondi.
Quando finalmente sono entrato nello studio di efetti speciali di Simone, prima ancora di incontrarlo, ero già immerso nel mondo di un appassionato di cinema. Pareti adornate con action figure di ogni tipo, da Star Wars a Jurassic Park, con tutti gli eroi dei miei fumetti preferiti e, naturalmente, con il genio del delitto, Diabolik.
Ho capito subito che era un fan. Che questo non era il suo “lavoro” ma la sua passione, la sua vita. Che anche lui, come me, aveva la fantasia di un bambino e che nonostante fosse “cresciuto” (come tutti un giorno dobbiamo fare) non ha mai perso la capacità di giocare.
Ci siamo incontrati e ci siamo collegati subito parlando della nostra infanzia, dei film con cui siamo cresciuti e del nostro comune amore per il maestro Steven Spielberg, che ci ha fatto innamorare e realizzare a entrambe, il potere di ciò che possono fare gli efetti speciali, per il cinema e per il pubblico.
Una grande parte del lavoro di Simone infatti, è fotografare e fotografarci sul set per creare referenze che aiuteranno la postproduzione e quindi la sua presenza è spesso richiesta.
Per questo abbiamo passato molto tempo insieme, e il più delle volte lui scattava foto.
Ho notato che oltre a farle con il chiaro intento di aiutare il suo studio, la Palantir Digital, scattava anche per piacere, per passione, e devo dire che sono contento che l'abbia fatto.
Le sue fotografie sono bellissime e sono molto di più di un semplice archivio per i fan. Raccontano una storia.
La storia di un gruppo di artisti provenienti da tutta Italia (più uno da Los Angeles) che si sono uniti per un obiettivo comune, una missione comune e una passione comune: creare e raccontare la storia del famigerato ladro di Clerville.
Queste fotografie sono il suo dono, il frutto della sua passione e dovremmo sentirci tutti molto fortunati che le abbia condivise con noi.
Grazie Simone, alla prossima.
Giacomo Gianniotti AKA Diabolik
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INTRODUZIONE
La struttura in tre atti è il modello più tradizionale di sceneggiatura cinematografica e costituisce una guida alla costruzione e all'organizzazione dei passaggi drammaturgici, allo scopo di narrare la storia in modo eficace.
Se il primo atto ha una funzione preparatoria, volta a delineare il conflitto, Il secondo atto è lo sviluppo centrale di una storia. Dura più di un terzo del racconto e per questo che è il più lungo dei tre, preparando il protagonista allo scontro finale con il nemico, aiutandolo a comprendere i suoi punti di forza e di debolezza e ad accrescere la consapevolezza di se.
Quando ho pensato a un secondo volume sulla realizzazione di Diabolik, avevo in mente questa similitudine tra una storia divisa nei tre atti e i volumi di backstage. Esattamente come i due film che abbiamo girato in contemporanea da ottobre 2021 a marzo 2022, ho suddiviso il racconto cercando di mantenere un filo narrativo unico.
L’idea mi frullava in testa già mentre scattavo durante i mesi di lavorazione e ripensandoci credo che concettualmente si sposi
perfettamente sia con il progetto, che con me in quanto fotografo. Ho cercato di sfruttare i momenti migliori cercando angolazioni particolari, componendo le inquadrature in maniera più cosciente e senza la “paura” di perdere l’attimo, aumentando il numero degli shooting, modificando tempi di esposizione e diaframmi, cercando di curare l’estetica mantenendo sempre il focus sugli occhi dei soggetti.
Andando avanti il lavoro più dificile è stato, in post-produzione, dar vita a una sintesi dalla vastità di materiale che avevo a disposizione, cercando di ridurre sensibilmente il numero delle foto per arrivare al cuore del racconto, selezionando quelle che mi emozionavano di più.
Se il primo volume nasce in maniera abbastanza casuale, lo stesso non si può dire del racconto che state per sfogliare.
Ho cercato di calarmi il più possibile in questa doppia veste di supervisore agli efetti visivi e fotografo, con l’intento di raccontare un dietro le quinte non solo visivamente ricco, ma, grazie anche al bianco e nero, con un’anima.
INTRODUZIONE
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Come diceva uno dei più grandi fotografi, Gordon Parks: “Devi conoscere a fondo il soggetto che stai fotografando per poterne cogliere il lato umano”.
E oggi conosco sicuramente meglio sia gli attori che la troupe rispetto al 2019, condividendo con loro momenti di svago e di intenso lavoro, e questo mi ha permesso forse di essere più attento, quasi di “prevedere” uno scatto.
Li ho potuti osservare, studiare e seguire le varie dinamiche tra Miriam, Valerio, Monica, Alessio, Ester, Linda, Marco e Antonio che conosco da tanti anni, e Giacomo naturalmente.
Persone, prima ancora che artisti, immortalati nel momento in cui stanno creando qualcosa che prima non esisteva, attraverso il mio obbiettivo che, insieme al mio inseparabile iPhone, a diferenza del precedente lavoro è un Canon EF 50mm f/1.8. Una lente fissa e molto luminosa con cui ho cominciato a fotografare intorno al 2004 per hobby, prima di lavorare nel cinema e che non utilizzavo più molto sui set, per via di un campo visivo
ristretto e poco grandangolare, ma più simile alla visione che ha l'occhio umano.
Volevo volontariamente raccontare questa storia, e più precisamente questo secondo atto, e lo volevo rappresentare in maniera consapevole durante i giorni, le notti e nei luoghi straordinari che ho avuto la fortuna di condividere con questa splendida troupe e questi bravissimi attori.
Citando un grandissimo regista, nato come supervisore degli efetti e divenuto uno dei massimi creatori di blockbuster americani, Jim Cameron: “Adoro salire su una montagna o scendere nelle profondità marine, arrivare a vedere oltre un nuovo orizzonte e guardare cosa c’è aldilà, solo per poi tornare indietro e raccontare a tutti cosa ho visto e provato.”
Simone Silvestri
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PRE-PRODUZIONE RIECCOCI DI NUOVO!
La preparazione è quella parte del processo produttivo di un film forse più afascinante. Bisogna innamorarsi di una nuova storia, di personaggi vecchi e nuovi, di luoghi ma soprattutto bisogna conoscere e studiare sempre cose nuove. Molte riunioni, letture delle sceneggiature e sopralluoghi, oltre a
Con mio f iglio Luca e (sullo sfondo) l'organizzatore generale Daniele Spinozzi durante la lettura della sceneggiatura.
PRE-PRODUZIONE
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"CIAO PISCHELLO!"
La prima volta che ho incontrato Giacomo Gianniotti è stato nel nostro vecchio studio di Via Monte Santo a Roma. Dopo avermi salutato come "pischello", si è prestato a una improvvisata pre-visualizzazione della scena del deltaplano in corridoio con il mio modellino di Jaguar E-Type e un X-Wing di Star Wars.
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Con Niccolò Falsetti.
SOPRALLUOGHI
Ripartiamo sul campo da dove avevamo cominciato il primo Diabolik, ossia dai sopralluoghi a Trieste, città di mare piena di storia e dal respiro europeo. Questa volta parto in aereo assieme al regista di seconda unità Niccolò Falsetti.
Appuntamento a Fiumicino e subito dentro l'aeroporto Leonardo Da Vinci e, chiacchierando delle tante scene che andremo a preparare, ci distraiamo dopo i controlli e ci ritroviamo fuori dall'area protetta. Così siamo costretti a rifarli due volte!
SOPRALLUOGHI
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NUOVAMENTE GHENF TRIESTE
Tempo di salutarci appena arrivati, che già si parte con il tour di location da vedere. Ovviamente non tutte riguardavano gli efetti visivi, ma è molto stimolante immergersi di nuovo in questo fantastico mondo creato dalle sorelle Giussani esattamente sessant'anni fa.
NUOVAMENTE GHENF
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Antonio Manetti interpreta un’auto della polizia durante un inseguimento.
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Il presidente della Film Commission Friuli-Venezia Giulia Federico Poillucci , Antonio e Marco Manetti , dietro il direttore della fotogra f ia Angelo Sorrentino, Niccolò Falsetti, il location manager Alessandro Coleschi e io.
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Al centro la scenografa Noemi Marchica.
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Un ambiente riccamente invaso da stalattiti, stalagmiti e vaschette di concrezione nelle quali scorre perennemente un velo d'acqua. Il fenomeno, fortemente ridotto nella parte tedesca, si deve al fatto che l'ultimo tratto della galleria italiana
mostre permanenti. Al termine di questa galleria "tedesca" c'è una porta che immette in un ricovero antiaereo costituito da una galleria lunga circa 250 metri, dove la natura sta lentamente, ma inesorabilmente, riprendendo il possesso dell' ipogeo.
Il risultato è che si ha l'impressione di trovarsi in una grotta naturale carsica in pieno centro cittadino. All'interno di questo incredibile luogo abbiamo girato l’arrivo di Diabolik e scattato l’immagine della "falsa galleria" che si vede attraverso uno specchio nel suo laboratorio delle maschere.
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Altri volumi della stessa collana pubblicati da Edizioni NPE:
Diabolik – I numeri 1 – n.e. limited 978-88-36270-96-5
Realizzando Diabolik – ISBN: 978-88-36270-72-9
Diabolik – Il Libro Rosso – ISBN: 978-88-36270-00-2
Fenomenologia di Diabolik – ISBN: 978-88-94818-10-9
John Carpenter – Il regista da un altro mondo – ISBN: 978-88-94818-97-0
Guida ai cinecomics – ISBN: 978-88-36270-18-7
Dune – Tra le sabbie del mito – ISBN: 978-88-36270-10-1
Tom Ford – Percorsi di moda e cinema – ISBN: 978-88-36270-02-6
La storia delle serie TV – ISBN: 978-88-94818-90-1
Storia degli efetti speciali – ISBN: 978-88-94818-61-1
David Lynch, il tempo del viaggio e del sogno – ISBN: 978-88-94818-60-4
James Wan da Saw e Insidious al Conjuring Universe e Aquaman – ISBN: 978-88-94818-74-1
La casa editrice del fumetto d’autore edizioninpe.it
Una raccolta di fotografie esclusive dal set di Diabolik – Ginko all’attacco!, il secondo adattamento cinematografico del re del terrore, diretto dai Manetti Bros. Un racconto per immagini ad opera di Simone Silvestri, che illustra le fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione di questo progetto ispirato a uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano. Un “dietro le quinte” che cerca di immortalare amicizia, talento ed entusiasmo appena prima o subito dopo un ciak, tra aneddoti, curiosità e istanti sospesi nel tempo.
ISBN: 978-88-36271-19-1 euro 45,00
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