I luoghi di Lovecraft – ed. brossurata

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INDICE

New England

Innsmouth

Dintorni di Innsmouth

Arkham

Dintorni di Arkham

Kingsport

Dunwich e dintorni

Providence e Salem

Parigi

Rue d’Auseil

Antartide

Le montagne della follia

Oceano Pacifico

R’Lyeh

Medio Oriente

La città senza nome

Le terre del sogno

Dylath-Leen

Picchi di Throk

Valle di Phnot

Celephais

Altopiano di Leng

Ulthar

Pagine riassuntive per il viaggiatore

CARTINE E PIANTE nel testo: Lovecraft County pag. 15, Innsmouth pag. 34, Arkham pag. 58, Kingsport pag. 86, Dunwich pag.100, R’lyeh pag. 169, Dreamlands pag. 182

Dizionarietto essenziale Indice dei luoghi di interesse Autori & Collaboratori Credits 17 31 37 60 73 89 103 129 137 161 173 184 187 191 193 197 203 223 225 226 228 232 181

Cari esploratori di terre sconosciute, questa agile guida illustrata è per voi. Vi sono racchiuse, come perle in uno scrigno, alcune destinazioni piuttosto affascinanti, per quanto talvolta ardue da raggiungere. Ma non è, invero, l’andata il problema più stringente. Alcune sono a pochi passi da voi, altre in luoghi remoti, alcune sono nel cuore di grandi metropoli, altre in lande desolate, altre ancora in dimensioni che la stessa mente umana fatica a immaginare. Due caratteristiche singolari le uniscono: la prima è che quel misero scribacchino che portava il nome di Howard Phillips Lovecraft, defunto di recente, si è permesso di parlare diffusamente di tutti questi luoghi senza la mia autorizzazione (ma ha pagato per questo, oh sì!). La seconda, essere luoghi da cui non sempre è agevole tornare. Anzi, in realtà la maggior parte dei viaggiatori non torna affatto.

Per questo, prima di tutto non posso che ringraziare con particolare intensità coloro che hanno reso possibile quest’opera: Mr. Jerome K. Adams, Mr. Rufus T. Snodgrass, Mr. Andrew Littlemeow, Mr. Melvin B.Thomas e la deliziosa quanto inconsapevole Miss Ethel Hobson. Per me è una triste incombenza rivelarvi che di tutti costoro si sono perse, ahimé, da tempo le tracce. Alcuni sono, in effetti, tornati dai viaggi intrapresi solo per svanire all’improvviso, urlanti, in una strada affollata senza che apparentemente alcuno di visibile li avesse sfiorati. Altri hanno deciso di togliersi la vita per dimenticare quanto visto, udito o assaggiato. Qualcuno è rimasto nelle città di cui ci ha raccontato, ci auguriamo con soddisfazione, se non sua, almeno di qualche abitante del luogo.

Sono stati, comunque, tutti in grado di fornirmi quanto avevo incaricato loro di procurare: una descrizione puntuale e più possibile esauriente del luogo visitato, completa di immagini esplicative e utilissime mappe. Di questo li ringrazio: hanno reso un ottimo servizio agli Dei Esterni. Altre due signorine, mie assistenti personali, hanno avuto un ruolo assai significativo nella stesura di quest’opera di divulgazione: si tratta di Miss Deliverance Davenport e Miss Abigail Harvey. Un saluto a voi e alla vostra follia! Iä Iä Shub Niggurath!

Vi sarebbe un’altra precisazione da fare: quelli di cui si va a rivelare l’ubicazione sono luoghi finora segreti, la cui esistenza si sussurrava nelle biblioteche polverose del New England e nei bassifondi malfamati di Boston. Per qual motivo, vi chiederete, ho deciso di alzare il velo della conoscenza su queste terre un tempo proibite? La mia missione su questo pianeta, di questi tempi - sempre che il tempo sia una misura adatta a descrivere la mia opera

- è semplice quanto piacevole: servire il Grande Signore Azathoth, colui che gorgoglia nell’abisso delirando al suono di flauti blasfemi, e portare l’umanità intera alla follia. Escogitare sempre nuove strategie per farvi impazzire è stato per me, da eoni, quello che voi stolti chiamereste un “hobby”. Una passione non retribuita da nient’altro se non la soddisfazione di vedere il mio lavoro ben eseguito.

La guida turistica è strumento piuttosto recente, ma già di gran successo. Consultarne alcune, come le Murphy e le Baedeker utilizzate da ogni viaggiatore che si rispetti, mi ha dato l’ispirazione per questa che, vi assicuro, è niente più che una marachella al confronto di ciò che vi aspetta. Io che ho percorso lo spazio e il tempo vi posso rivelare che il mio scopo si sta per compiere in maniera ben più ampia: nel futuro prossimo, grazie a coloro che ho reso devoti al mio Credo, grandi conflitti esploderanno, la follia dilagherà come mai prima, conoscenze scientifiche dalle mostruose possibilità, da me rivelate alla bisogna, faranno strage di milioni di umani. Altre empie conoscenze renderanno sempre più stolti e incapaci voi deboli creature, trasformandovi in schiavi al giogo della vostra stessa smania di denaro e potere.

Questa guida è niente, al confronto, ma mi ha divertito molto poterla realizzare in modo da poter avvicinare una più ampia porzione di umanità a luoghi dove certamente perderanno il senno e incontreranno alcune delle mie entità preferite. Ciò che è proibito e misterioso esercita una fascinazione irresistibile nella vostra sciocca specie, e svelarlo porterà certo intere orde di scriteriati visitatori tra le braccia di quelle potenti, arcaiche entità che mi compiaccio di servire. Già immagino pullman affollati di famigliole festanti percorrere le putride strade di Innsmouth, scolaresche al seguito di insegnanti ancor più folli di me affollare le sale della biblioteca proibita di Arkham e, chissà, gruppetti di esploratori perduti nell’abominevole altopiano di Leng. Confido per questo nella più ampia diffusione di questo piccolo e utile strumento. So già che verrà apprezzato molto dagli Antichi Dei, di cui sono umile messaggero, e dagli stessi Grandi Antichi, intrappolati da eoni e forse destinati a essere liberati - per il mio divertimento - da una turista americana armata solo di un ombrellino parasole.

Nel giorno della prima apparizione della stella Sirio, rendo partecipe l’umanità di questi luoghi arcani, nel nome di Azathoth, tra le braccia di Shub Niggurath, il capro dai mille cuccioli, e di Yog Sothoth, il Tutto-in-Uno e Uno-in-Tutto.

Nyarlathotep, il Caos Strisciante, l’Occhio che Tutto Vede, Dio Oscuro della Terra del Nilo, Emissario degli Dei esterni, servitore di Azathoth. 21 giugno 1937

NEW ENGLAND

INNSMOUTH

INNSMOUTH

Vedi carta a pag. 34

Ormai da molti anni nessuno visita più l’isolata e quasi spopolata cittadina di Innsmouth, alle foci del fiume Manuxet in Massachussets.

Per la precisione dal 16 luglio del 1927, quando l’ultimo viaggiatore di cui si sia saputo, un lontano discendente del capitano Obed Marsh, uno dei maggiorenti del porto, fuggì nottetempo raccontando alle autorità di essere stato inseguito da immonde creature metà uomo metà pesce.

Del rampollo dei Marsh si sono perse, da tempo, le tracce, ma si può supporre che una certa qual fragilità psichica, unita all’uso assai probabile di sostanze allucinogene e alcool, ne abbiano accelerato la dipartita e, probabilmente, stimolato oltremodo l’immaginazione. La realizzazione di questa guida non pote-

va prescindere da una visita attenta ed esaustiva di questo piccolo borgo di pescatori, ricco di testimonianze originali della storia americana. Così, il vostro rassegnato viaggiatore si è messo in marcia alla volta di Innsmouth, non senza qualche vaga inquietudine, scacciata immediatamente da quel pensiero razionale e illuminista che è suo vanto e orgoglio. Va detto, a onore del vero, che gli abitanti dei paesi vicini ben poco fanno per stemperare l’atmosfera cupa che circonda Innsmouth: chiunque io abbia interpellato cortesemente sull’opportunità di visitarla mi ha risposto solamente con sguardi atterriti o, nella migliore delle ipotesi, scuotendo vigorosamente la testa e allontanandosi da me in fretta. Sospetto che gli ameni cittadini di Newburyport,

Rowley e Ispwich si siano voluti prendere gioco del povero turista, rinfocolandone le paure a sommo studio. Ma, come ho detto, la ragione è il mio faro e la mia guida, e, come potete ben vedere, il capitolo su Innsmouth è qui, pronto per essere letto dai futuri viaggiatori che vorranno esplorarne le affascinanti e singolari vestigia. Debbo però specificare una sola, piccola, avvertenza per il turista: non avvicinatevi per nessun motivo al mondo, ripeto, per nessun motivo al mondo alla Scogliera del Diavolo e, se proprio non è indispensabile, non pernottate a Innsmouth. Non ritengo di dover specificare di più, né di poterlo, o in coscienza di volerlo fare.

1° STORIA E ATTIVITÀ COMMERCIALI

Fondata nel 1643, fu un celebre cantiere navale prima della Rivoluzione. Si trova a nord-est di Ipswich e a sud-est di Rowley, sulla strada tra Newburyport e Arkham, a sud delle selvagge Plum Islands e a nord di Cape Ann, nella grande foce del fiume Manuxet. Prima della guerra del 1812 fu un porto di rilevante importanza alle foci del Manuxet, ma l’epidemia del 1846, le cui cause sono tuttora misteriose, decimò la popolazione riducendola a non più di quattrocento abitanti. Innsmouth non si riprese più dal triste evento, si dice, dovuto a una malattia sconosciuta arrivata da Oriente a bordo di una nave commerciale. Dopo la Guerra Civile solo una delle varie industrie un tempo fiorenti, la raffineria Marsh, continuò a portare lavoro a Innsmouth. Con la presenza della guarnigione militare in città, negli anni ‘60 del XIX secolo la situazione migliorò, ma solo per poco. Alla fine della guerra, dopo il ritiro della guarnigione, la decadenza ricominciò, i negozi chiusero e la ferrovia venne abbandonata. Le altre attività locali sono, da sempre, la pesca e il commercio di lingotti d’oro e gemme, di provenienza non del tutto chiara. Riguardo a tale commercio, alcuni reperti singolari provenienti da Innsmouth sono conservati ad Arkham, presso il museo della Miskatonic University, e (fino a poco tempo fa) all’Archivio Storico di Newburyport, nel Salone di esposizione. (Vedi: dintorni di Innsmouth)

2° DA VEDERE

Il colpo d’occhio, al primo apparire di Innsmouth, è senz’altro suggestivo. Piuttosto estesa, con costruzioni fitte e un’aria di grande decadenza, offre al primo sguardo tre campanili diroccati e alcune pregevoli case di epoca georgiana con le caratteristiche “passeggiate della vedova” (Widow’s Walks), piattaforme sopraelevate con scale e una piccola cupola sul tetto degli edifici. Autentici gioielli dell’architettura costiera nordamericana del XIX secolo, le “Widow’s Walks” devono il loro malinconico nome al loro scopo originario: permettere alle mogli dei marinai di scrutare il mare dall’alto, in attesa del ritorno dei propri mariti. Un’attesa spesso destinata a essere tragicamente delusa.

18 19 I Luoghi di Lovecraft Innsmouth
Innsmouth — Banchine del porto

Il fiume Manuxet la attraversa, offrendo alla vista del visitatore ben tre cascate, o rapide, che si gettano fragorosamente verso il mare e possono essere ammirate dai ponti che uniscono le due parti della cittadina.

d) Town Square

Nei dintorni di Town Square, la piazza semicircolare dove si trova l’unico albergo della città (v. Gilman House) è possibile ammirare i resti di un antico cancello che fronteggia un suggestivo parco in rovina. Gli alberi contorti e la sensazione di romantico abbandono non mancheranno di colpire il vostro lato più melanconico.

a) Tempio dell’Ordine di Dagon

Innsmouth, tra le sue singolarità, è nota per aver abbandonato ogni sorta di culto canonico, soppiantato da una curiosa forma di religione, non propriamente ortodossa. I vecchi edifici di culto cristiano sono stati adibiti a templi del nuovo credo, l’ “ Ordine Esoterico di Dagon ”. Sulla natura di tale religione, poco è dato sapere se non che promette una sorta di immortalità in questa terra, che prevede un percorso iniziatico di tre giuramenti progressivi e che, in qualche modo, è collegata al realizzarsi stagionale di una pesca fruttuosa. Il Tempio principale dell’Ordine è l’ex Sala Massonica monumentale di New Church Green. Altre pregevoli chiese della cittadina, tutte oltremodo in rovina e riconsacrate al culto di Dagon, sono l’Ex-Chiesa protestante, l’ExChiesa Battista, l’Ex-Chiesa congregazionale, tutte nella zona tra la Main Street e la Church Street. Non sono previste visite guidate all’interno dei luoghi di culto né in generale è previsto l’accesso dei turisti. Si raccomanda di non fotografare tali luoghi, né di indugiarvi nei pressi per più del tempo necessario a una rapida occhiata.

b) Broad Street, Lafayette Street, Adams Street, Washington Street e dintorni

Area residenziale caratterizzata da vie alberate. All’ombra dei grandi olmi secolari, le antiche case signorili, ora parzialmente abbandonate, vi daranno una sensazione di maggior leggerezza rispetto agli opprimenti bassifondi del porto vecchio. In particolare vale la pena dare un’occhiata alle belle residenze aristocratiche, con prati e giardini ben tenuti, che danno su Washington Street. Tra queste, la più importante è la grande residenza della famiglia Marsh, riconoscibile per le belle aiuole a terrazza.

c) Ponte di Main Street

Uno dei punti più suggestivi di Innsmouth. Il ponte attraversa una gola dove il fiume Manuxet forma una cascata. Dal ponte si può apprezzare la vista sui tetti storti e frastagliati della città, con al centro uno straordinario, antico campanile decapitato di una chiesa ormai in disuso.

e) Banchine del porto e Devil’s Reef (Scogliera del Diavolo)

Il porto antico, assai pittoresco, è in parte ostruito dalla sabbia e circondato da un antico argine di pietra che porta fino alle fondamenta di un vecchio faro. È possibile vedere i pescatori del posto appostati tra le poche barche e le nasse sfasciate un tempo usate per la pesca delle aragoste. Un angolo del paese con grandi potenzialità turistiche, se solo gli abitanti desiderassero aprirsi al mondo, ma su questo mi permetto di avere dei forti dubbi. Oserei dire, anzi, che l’isolamento di Innsmouth mi è di un certo qual conforto. Lunga striscia rocciosa semisommersa di fronte alle banchine malridotte del vecchio porto, la Devil’s Reef normalmente affiora di poco dall’acqua, tranne con la bassa marea, che la rende più visibile. Protesa in mare per più di un miglio, è una sorta di penisola che costringe le barche a fare una deviazione rilevante per evitarla. Luogo da cui, secondo le leggende locali, talvolta emergono “legioni di diavoli”. Un’altra leggenda del folklore locale narra invece di straordinari tesori di pirati che ivi sarebbero nascosti. Dalle banchine del porto si può apprezzare una bella vista su Plum Island, la grande isola di forma allungata che fronteggia Innsmouth.

20 21 I Luoghi di Lovecraft Innsmouth
Uno scorcio delle banchine in rovina. Sullo sfondo, la Devil’s Reef

Per gli appassionati di macchinari in disuso e antiche fabbriche diroccate, Innsmouth è una vera attrazione da non perdere. Per questo propongo al vero appassionato alcune tappe imprescindibili.

1) Binari della ferrovia Rowley-Ipswich ormai ricoperti dalla vegetazione e arrugginiti. Pregevole la vecchia stazione ferroviaria abbandonata, con il portico ad arcate.

2) Raffineria Marsh ancora in uso, ma comunque meritevole di una visita (da fuori), si distingue per una certa imponenza e per la sua tipica architettura: una vera, antica fabbrica vecchia di almeno un secolo. Ne sono certo, in futuro qualcuno pagherà fior di dollari per visitarla.

3) Fish Street e Water Street, aree industriali dove si possono ancora ammirare alcuni vecchi magazzini di mattoni dell’epoca in cui il porto era ancora vitale. Water Street offre anche una serie di scorci che danno sul mare. Attenzione, il ponte su Fish Street è in rovina, prendere quello su Water Street.

4) Caserma dei vigili del fuoco in rovina, Paine Street. Anche in questo caso la linea tra cosa sia in attività e cosa sia abbandonato è alquanto sottile, a Innsmouth. A vederla da fuori non c’è dubbio che la vecchia caserma sia deserta, ma, in realtà, in caso di incendio o di altra emergenza, pare animarsi di una frenetica vitalità.

5) Bank Street altri magazzini in rovina. Da questi edifici si possono udire dei rumori curiosi, che fanno pensare a una qualche forma di vita che vi alligni. Naturalmente, non fate caso alle dicerie che parlano di una creatura chiamata Shoggoth che vivrebbe proprio all’interno di queste vetuste mura: sono tutte leggende prive di fondamento. Comunque, nel dubbio, ammirateli pure, ma transitando celermente.

6) Ponte di legno coperto sul baratro prima di River Street (strada per Rowley). Classico esempio di ponte coperto americano di fine del XIX secolo, attualmente in disuso. Completamente privo di qualsivoglia illuminazione, coperto di ragnatele e parzialmente crollato, non è certo il posto ove passeggiare senza uno straccio di torcia. Se proprio ci tenete, state bene attenti a dove mettete i piedi.

5° DOVE MANGIARE E BERE QUALCOSA

Non c’è nemmeno bisogno di dirlo: a Innsmouth è il pesce a farla da padrone. Il menu del rinomato Barnaba’s Seafood offre in effetti ben poche suggestioni al turista che non ami mangiarlo. Il personale è infatti di pochissime parole e, al di fuori del pesce, ci sono soltanto pasti in scatola, minestre precotte di verdura e cracker.

Per il visitatore assetato, consigliamo l’Emporio di Eliot Street, dove è possibile comprare del bruciabudella a buon mercato.

22 I Luoghi di Lovecraft 4° TOUR DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

GIANT CLAM

INNSMOUTH’S CHOWDER

Grazie agli oscuri commerci del vecchio Marsh, dalle parti di Innsmouth il pesce è sempre abbondante e gustoso. In particolare, tra le prelibatezze del luogo ci sono le vongole giganti della Devil’s Reef. Delle vongole grosse quanto un cane di medie dimensioni, la cui raccolta presenta alcune piccole difficoltà. Per esempio, non essere divorati dalla vongola stessa. Il piatto più apprezzato nella zona del vecchio porto è la Giant Clam Chowder, una squisita zuppa di vongole e patate: purtroppo non è facile convincere i locali a farvene assaggiare un piatto, se non come ultimo desiderio prima di diventare noi stessi parte della catena alimentare, quindi abbiamo pensato di fornirvene la ricetta, trovata su un antico libro ammuffito all’interno di una locanda abbandonata da decenni. Si tratta di un tipico piatto consumato tradizionalmente dai pescatori del luogo e viene servita dentro un pezzo di pane scavato a mo’ di scodella.

24 I Luoghi di Lovecraft
RICETTA:

6° SHOPPING

Difficile parlare di shopping, da queste parti. Diciamo che qualche negozio c’è, ed è già qualcosa. Segnaliamo quindi i tre unici negozi del centro di Innsmouth:

1) Una sobria Drogheria, dove si può trovare una utile mappa della città.

2) Un grossista di pesce, per chi desideri assaggiare il pescato locale.

3) La sede della compagnia di raffinazione Marsh, di cui non siamo in grado, francamente, di dire alcunché, visto che al nostro approssimarci siamo stati allontanati da alcuni figuri dall’aria sinistra.

7° DOVE DORMIRE

a) Gilman House

Antica costruzione sormontata da una cupola, il suo intonaco giallo screpolato e la sua insegna semicancellata non promettono niente di buono. E, in effetti, non c’è proprio niente di buono per voi presso la Gilman House tranne, e non è cosa da poco, i prezzi decisamente bassi. Una vera tentazione per i turisti che si muovono con pochi mezzi, studenti, ricercatori squattrinati e amanti delle autentiche architetture del New England. La stanza 428 è grande, senza acqua corrente, e costa solo un dollaro!

Del resto, il mobilio spoglio e a buon mercato, i pavimenti e le scale cigolanti, la frequente mancanza di chiavistelli e l’esistenza di muri sottili e camere comunicanti rendono discutibile anche quel misero dollaro di spesa. Il bagno in corridoio è un pregevole esempio di modernariato: dal vaso di marmo alla tinozza di stagno, dalla debole lampadina alle pareti fatte di pannelli di legno, vi permetterà di tuffarvi in un’atmosfera più unica che rara.

b) Linea Ferroviaria per Rowley

Benché non sia propriamente un campeggio, segnaliamo questa soluzione come largamente preferibile rispetto alla Gilman House. Sdraiatevi sui binari arrugginiti, in un punto dove nessuno vi possa vedere, e godetevi il meritato riposo.

9° SPORT E DIVERTIMENTI

a) Innsmouth Swim Team

Grandi appassionati di mare, abilissimi nuotatori, in grado di andare ben oltre la Devil’s Reef, gli abitanti di Innsmouth sono soliti gareggiare tra loro e con gli stranieri in competizioni di nuoto. Non è dato sapere cosa si vinca, poiché nessuno straniero ha mai vinto. Considerando però che nessun partecipante non residente in loco è mai tornato a casa, ci siamo fatti un’idea del premio. Gli abitanti di Innsmouth sono anche abilissimi nell’immersione in apnea, con prestazioni impressionanti, soprattutto considerando che non usano né maschere, né boccaglio, né altre attrezzature.

b) Alcool

Capitano Obed Marsh, Famiglie Gilman, Marsh, Watt, Eliot, Mr. Zadok Allen

Autentica piaga sociale. I residenti, quando non sono impegnati nelle attività lavorative o di culto, tendono a consumare quantità mostruose di sostanze alcoliche. Nonostante questo, possiamo garantirvi che non c’è una gran differenza, dal punto di vista comportamentale, tra gli abitanti sobri e quelli ubriachi: entrambi saranno egualmente ostili nei vostri confronti.

c) Festività

30 aprile e 31 ottobre

26 27 I Luoghi di Lovecraft Innsmouth
Veduta di Innsmouth dalla Devil’s Reef
8° PERSONAGGI FAMOSI
28 29 I Luoghi di Lovecraft Innsmouth
Veduta del Tempio dell’Ordine di Dagon

10° TRASPORTI

da Newburyport. — l’unico mezzo che raggiunge l’antico porto è l’autobus Arkham-Innsmouth-Newport che fa la spola due volte al giorno (la mattina e la sera) dalla piazza centrale di Newburyport, Market Square, di fronte alla vecchia farmacia Hammond. La strada che separa Newburyport da Innsmouth percorre la costa interna del Massachussets, offrendo alla vista del viaggiatore le belle e desolate Plum Islands. Due ponti di legno malandati rendono ancora più isolata Innsmouth, in quanto le maree periodicamente li rendono inagibili. Ricordiamo che l’unico autobus serale che da Innsmouth torna a Newburyport parte alle venti. Forse.

da Arkham e da Newport e viceversa. — l’autobus di cui abbiamo detto sosta effettivamente anche ad Arkham e Newport, ma purtroppo non siamo riusciti a ottenere in loco alcuna informazione utile. Gli abitanti delle due principali città della zona sono particolarmente restii a dare qualunque tipo di informazione in merito. Quel vecchio autobus grigio e scassato si deve pur fermare da qualche parte, ma vi assicuro che lo sguardo degli impiegati presso le stazioni degli autobus delle due città sono stati tali da farmi desistere, certo che una mia insistenza avrebbe portato conseguenze oltremodo spiacevoli per lo stato della mia dentatura, cui tengo abbastanza.

Nota: pur esistendo una stazione ferroviaria in rovina e dei binari che portano a Rowley, tale linea è abbandonata ormai da molti anni. Un’altra linea ferroviaria era in programma al tempo del massimo momento di prosperità di Innsmouth, ma non venne mai terminata.

DINTORNI DI INNSMOUTH

NEWBURYPORT

Cittadina sonnacchiosa a pochi chilometri da Innsmouth, fondata nel 1635, vive principalmente di pesca e turismo. Le attività principali (negozi e ristoranti) sono tutte raccolte intorno a Market Square, da dove parte anche due volte al giorno lo scassato pullman che porta a Innsmouth: la fermata, come abbiamo detto poc’anzi, si trova di fronte alla farmacia di Hammond. Nella piazza ci sono molti posti per rifocillarsi. Consiglio soprattutto il piccolo ristorante di pesce Ideal Lunch, particolarmente affollato di abitanti del luogo (evidente garanzia di qualità).

Non c’è molto da vedere a Newburyport, a parte il grande ponte sospeso sul fiume Merrimack costruito nel 1910. Merita una breve segnalazione, ma non una visita, l’archivio storico: nel salone principale fino a qualche anno fa era possibile ammirare una sinistra opera d’arte d’oro intarsiato di gemme dalla forma indefinibile. Purtroppo l’opera è stata trafugata, a dare ascolto ai perdigiorno che bivaccano intorno a Market Square, da un gruppo di ladri incappucciati che hanno lasciato come unico indizio alcune strane orme di piedi palmati, fradicie di acqua salmastra. Non so che tipo di furfanti se ne vada in giro lasciando simili impronte, ma penso di non avere alcuna voglia di fare la loro conoscenza.

La tiara rubata. — si tratta di un’antica tiara di oro misto con una lega sconosciuta e gemme, di rara bellezza e misteriosa provenienza. Non sembra riferirsi ad alcuna corrente artistica sconosciuta, sia nella forma, curiosamente oblunga e apparentemente non adatta alla forma del cranio umano, che nella fattura, raffinatissima e incentrata su motivi geometrici e misteriose quanto repellenti creature marine e anfibie, un chiaro riferimento allo stretto rapporto tra il mare e il decrepito porto.

Ogni tentativo di datazione dell’opera è al momento fallito miseramente, mentre è piuttosto sicura la connessione tra il singolare copricapo e gli adepti dell’Ordine Esoterico di Dagon, un culto che presenta ampi riferimenti a figure marine.

Se doveste vedere qualcuno che la indossa, vi raccomandiamo di avvertire immediatamente le autorità competenti, non prima di esservi accertati che dette autorità siano prive di squame.

30 31 I Luoghi di Lovecraft Innsmouth
L’autobus che porta a Innsmouth

CITTÀ SOMMERSA

DI Y’HA-NTHLEI

- la città dalle mille colonne -

Si trova, secondo le poche e frammentarie indicazioni ricevute, appena al di là della Scogliera del Diavolo. Ammetto di non averla visitata (e mai potrei farlo), ma le voci che girano in città parlano di grandi palazzi fosforescenti dalle molte terrazze e di immensi giardini pieni di strani coralli lebbrosi ed efflorescenze grottesche. Insomma, un posto senz’altro degno di un’esplorazione, se avete le branchie.

10° COMUNICAZIONI

Solo due linee telefoniche arrivano a Innsmouth. Del resto la città è quasi abbandonata, ritengo quindi che tali linee siano utilizzate solamente per casi di emergenza, e solamente dagli indigeni. Scordatevi quindi di comunicare col mondo esterno, finché risiedete in città. Insomma, Innsmouth è un’ottima destinazione per chi è stanco della vita sociale. O della vita in generale.

11° VIAGGIARE SICURI

Davvero vi aspettate che esista un modo per viaggiare sicuri a Innsmouth? Va detto che la normale criminalità spicciola è ridotta all’osso. Insomma, non dovete preoccuparvi di essere truffati, rapinati o borseggiati. Questa è la sola buona notizia. La pessima è che dovete preoccuparvi di sopravvivere. Posso solo darvi qualche consiglio, che è servito al vostro modesto narratore per riportare a casa la pelle, a differenza di altri meno fortunati viaggiatori:

a) Non pernottate a Innsmouth.

b) Se proprio dovete, chiudetevi dentro tirando il chiavistello e tenete a portata di mano corde e torcia elettriche per potervi calare dalla finestra.

c) Non girovagate intorno alle chiese e presso il Tempio dell’Ordine di Dagon.

d) Non fate domande agli abitanti, limitatevi a parlare del più e del meno e a chiedere informazioni basilari.

e) Procuratevi una mappa presso la locale drogheria (V. Shopping).

f) Se vi trovate in situazioni pericolose, non fidatevi di nessuno tranne che di voi stessi.

g) Cercate di non svenire. O almeno, fatelo solo quando siete fuori da sguardi indiscreti.

h) Non parlate male dei pesci, della pesca, degli antenati, degli Antichi, di Dagon, della famiglia Marsh, degli Shoggoth. Anzi, non parlatene proprio.

12° ANIMALI DOMESTICI E ANIMALI DA SOMA

A Innsmouth non vi sono né cani né gatti. Non vi consigliamo quindi di portarne, sembra che la popolazione non li gradisca, o li gradisca troppo. In generale, gli animali domestici, in particolare i cavalli, hanno grossi problemi con gli abitanti di Innsmouth. Per questo, l’avvento dell’automobile ha semplificato molto la vita della comunità.

Nota: non so se sia possibile chiamarlo animale domestico, ma si dice che nei dintorni dei magazzini di Bank Street siano ospitati alcuni Shoggoth. Chi ne ha visto uno lo descrive come un’enorme creatura, più grande di un vagone della metropolitana, un’informe congerie di bolle protoplasmiche, luminescenti, con migliaia di occhi che si formano e poi scompaiono. In grado di creare a piacere arti e organi, particolarmente abili in ambienti acquatici, sembrano comprendere il linguaggio degli antichi e possono essere addestrati e controllati tramite ipnosi.

32 33 I Luoghi di Lovecraft Innsmouth
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ISBN:978-88-36270-09-5

14,90
euro

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