I testi che seguiranno contengono copiosi e sfacciati spoiler di molti libri del R Noi vi abbiamo avvertito!
I LUOGHI DEL RE – Guida alle città immaginarie di Stephen King di Michele Ming rone, Sara Vettor i, Cater ina Scardillo © 2023, Imaginary Travel Ltd.
© 2024 Solone srl per questa edizione Collana Horror, 24
Direttore Editoriale: Nicola Pesce
Caporedattore: Stefano Romanini
Ufcio stampa: Gloria Grieco
Coordinamento Editoriale: Cristina Fortunato Correzione bozze: a cura della redazione Progetto Grafico e illustrazione di copertina: Imaginary Travel Ltd.
Stampato tramite Tespi srl – Eboli nel mese di marzo 2024
Edizioni NPE
è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA)
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I contenuti di questo volume sono stati realizzati come omaggio allo scrittore Stephen King e alla sua opera, redatti con la massima diligenza e sottoposti ad un accurato controllo.
Gli autori e l’Editore, tuttavia, declinano ogni responsabilità, diretta e indiretta, nei confronti dello scrittore Stephen King, dei lettori e in generale di qualsiasi terzo, per eventuali imprecisioni, errori, omissioni, danni (diretti, indiretti, conseguenti, punibili e sanzionabili) derivanti dai suddetti contenuti.
imaginary travel ltd.
JU
ITY N°
L I B R A R Y O F
N C T I O N C
217
Indice
Introduzione a cura di L. 13
30 cose da non fare 16
Iowa
Junction City | 23
Maine
Castle Rock E Dintorni | 35
Chamberlain | 61
Haven | 77
Ludlow | 95
Lisbon Falls: La Tana Del Coniglio | 113
Derry | 123
Carcere Di Shawshank | 151
Little Tall Island | 161
Bridgton | 169
Willow | 179
Jerusalem’s Lot (Primo Insediamento) | 189
Salem’s Lot | 205
Guida Alle Terre Post-Pan 223
Nebraska
Gatlin | 259
Oregon
Rock’n’roll Paradise | 273
Louisiana
Carcere Di Cold Mountain | 285
Pennsylvania
Libertyville | 301
Connecticut
Fairview | 311
Colorado
Sidewinder | 319
Crouch End | 347
Londra
— Suoni Dopo Mezzanotte 361 Gli Autori 364 Debiti di gioco 372
DERRY & ALTRE STORIE
I luoghi del Re
a cura di L.
Dicembre, 1993
Sapete cosa mi piace delle guide turistiche, miei cari lettori? Che portano gente. Ma non basta.
Portano gente ignara. La tipica famigliola media americana di Detroit che ha voglia di un po’ di laghi, montagna e campagna, oh, così autentica, è pura gioia per me. Zampettano in giro per la mia città, anzi, per la mia mensa privata senza nessuna consapevolezza. I miei concittadini un po’ la sentono, l’aria… specie alcuni, che, per ragioni che ancora non capisco, sembrano più in grado di altri di tenermi testa. Sono esigui e dureranno poco, anzi, ancor meno, ma mi danno un certo fastidio. Zanzare noiose, niente di più. Io sono legione, e se ne accorgeranno molto presto. A Castle Rock, per dire, se ne sono già accorti.
Ma quelli che arrivano dalle mie parti seguendo le indicazioni delle guide sono così… innocenti. Ecco, innocenti è la parola giusta. L’altra è saporiti. Tutto gli sembra pittoresco. Tutto è folklore locale. Sorridono con quelle bocche grandi e stupide e continuano a sorridere fino all’ultimo. Fino all’esatto momento in cui il sorriso si spezza, scoprendo che alla fine, a sorridere, resto io. E sorrido, sorrido… oh, se sorrido.
Non ci sono solo io a potermi togliere qualche soddisfazione
INTRODUZIONE 13
invitando visitatori nel Maine. Sono tante le creature che apprezzeranno questa guida… assassini seriali, creature soprannaturali, a volte leggendarie come il Wendigo o il Poliziotto della Biblioteca, solo per citarne un paio.
Qualcuno potrebbe pensare che nessuna persona sana di mente passerebbe per Derry, o per Castle Rock, dopo aver letto quanto segue, ma io sono sinceramente convinto del contrario. La mente umana è bizzarra, e il fascino del mistero muove più turisti della Gioconda di Leonardo!
Ma bando alle ciance… godetevi il presente libercolo, e venite a trovarci. Ammetto di essermi divertito molto a incaricare questi bravi ragazzi di realizzare una guida tanto speciale. Volevano così poco, in cambio...
Saremo tutti lì ad aspettarvi, felici e pronti a ofrirvi un aperitivo.
Sì, proprio tutti: io, il Wendigo, Bob Gray il Clown Ballerino, Jack Torrance e molti, molti altri.
Non vediamo l’ora di incontrarvi.
Con tutto il mio amore, Leland Gaunt
14 I LUOGHI DEL RE
Le 30 cose da non fare.
1. Non avvicinatevi ai tombini
2. Non parlate con gli sconosciuti, specialmente se vestiti da clown
3. Non sfogliate album di fotografe senza indossare guanti protettivi
4. Non fate birdwatching
5. Non avvicinatevi ad automobili d’epoca. Non entrateci, soprattutto
6. Non cercate di fare amicizia con i cani locali
7. Non avventuratevi nella nebbia
8. Non prendete in giro le adolescenti disturbate
9. Non ordinate i biscotti della fortuna
10. Non fate amicizia con i baristi degli alberghi di lusso
11. Non mettete in dubbio che una rosa possa cantare
12. Non dite mai «non è vero che mi sono perso»
13. Non fate vacanze in coppia in luoghi solitari ma così pittoreschi
14. Non fate entrare nessuno che bussa alla fnestra
15. Non addentratevi in un campo di grano
16 I LUOGHI DEL RE
16. Non evocate un verme gigante
17. Non andate nei supermercati, negli aeroporti, nei centri commerciali
18. Non arrampicatevi troppo in alto nel fenile di casa
19. Non cercate di cucinare un’aramostra
20. Non ridete dei racconti degli ubriachi: hanno sempre ragione
21. Non fatevi ospitare da una vostra fan
22. Non credete alle favole sul buon vicinato
23. Non acquistate oggetti nelle piccole botteghe
24. Non fatevi fare un pompino in macchina
25. Non fdatevi dei bambini
26. Non accettate in dono un palloncino
27. Non costruite barchette di carta
28. Non trascorrete le vostre vacanze in alberghi isolati
29. Non dimenticate di restituire i libri della biblioteca
30. Non dissotterrate e non seppellite niente
30 COSE DA NON FARE 17
United States of America
UTAH NEVADA OREGON WASHINGTON IDAHO MONTANA WYOMING NEW MEXICO COLORADO
ARIZONA
NORTH DAKOTA SOUTH DAKOTA
KANSAS
ALASKA
TEXAS
NEBRASKA
CALIFORNIA
HAWAII
MAINE
ARKANSAS MISSOURI IOWA MINNESOTA WISCONSIN MICHIGAN INDIANA ILLINOIS KENTUCKY TENNESSEE MISSISSIPPI ALABAMA GEORGIA SOUTH CAROLINA NORTH CAROLINA VIRGINIA WEST VIRGINIA WASHINGTON, DC DELAWARE NEW JERSEY CONNECTICUT RHODE ISLAND MASSACHUSETTS NEW HAMPSHIRE VERMONT PENNSYLVANIA FLORIDA OHIO OKLAHOMA N S W E ATLANTIC OCEAN
LOUISIANA
IOWA
Junction City
JUNCTION CITY
I libri vanno restituiti
di Imaginary Travel Ltd.
La cittadina di Junction si trova proprio al centro dell’Iowa e, come suggerisce il nome, un tempo era un importante snodo ferroviario. Da qui si raggiungevano St. Louis e Chicago e addirittura ci passava il celeberrimo Sunnyland Express: se stavi in Iowa e volevi arrivare in luoghi leggendari come Las Vegas o Los Angeles, dovevi per forza venire qui. Ma questo è il passato: oggi ci sono solo due binari, uno va a est, l’altro a ovest. Gli altri sono arrugginiti, coperti di erbacce. La maggior parte delle traversine sono scomparse, usate come legna da ardere, e il vento fa cigolare il cartello arrugginito “Junction City” sopra la pensilina. C’è un giornale locale, la «Gazette», un Rotary Club, un ospedale a Cedar Rapids, qualche ristorante e un paio di supermercati, ma il vanto di Junction City è senz’altro la biblioteca, davvero unica nel suo genere. Intorno alla città, grandi distese di granturco che d’inverno sono una spianata di terra brulla e dissodata.
Cosa vedere
BIBLIOTECA. Si trova all’angolo tra State Street e Miller Avenue, uno scatolone di granito con finestre strettissime. Il tetto di ardesia spiove su tutti i lati dell’edificio, lanciando un’ombra continua
IOWA - JUNCTION CITY 23
sulle facciate. Sembra un volto cupo e aggrondato, una maschera di pietra o un robot. Questo stile è comune nell’architettura dell’Iowa, e viene definito ironicamente da alcuni «Stile Brutto Midwest». Intorno, è circondata da fitti aceri che nella bella stagione addolciscono l’efetto, ma in inverno, coi rami spogli, la sensazione è quella di entrare in una cripta.
VESTIBOLO. Appena entrati c’è un piccolo vestibolo con pavimento di marmo a scacchi bianchi e neri e un cavalletto posato al centro. Sul cavalletto un cartello con una sola parola: SILENZIO!
SALA PRINCIPALE. La sala principale è sei o sette metri più alta del vestibolo, ci sono sfere di vetro appese al softto, ma sono spente. A illuminare, due ampi lucernari inclinati e rinforzati di fili di ferro che, nelle giornate grigie, difondono poca luce. Negli angoli, pozze d’ombra nera. L’acustica è eccezionale, ogni parola crea una sorta di rimbombo. La sensazione è che ci sia qualcosa di molto sbagliato. Gli scafali, altissimi e fitti di libri, sono ovunque, afancati da alte scale con ruote di gomma. Due isole di legno interrompono lo spazio che separa l’ingresso dal banco: il primo è una rastrelliera in quercia per riviste con buste trasparenti, ognuna contenente un periodico. Un altro avviso recita perentoriamente: “Riporre tutte le riviste nella rispettiva busta!”. A sinistra c’è uno scafale dedicato a nuovi saggi e nuovi romanzi. Sul banco una tar-
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Biblioteca di Junction City.
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