I Luoghi di Lovecraft

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I LUOGHI DI LOVECRAFT di Michele Mingrone, Sara Vettori, Caterina Scardillo Edizione Italiana Collana: Horror, 3 Direttore editoriale: Nicola Pesce Ordini e informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore ed Ufficio Stampa: Stefano Romanini – ufficiostampa@edizioninpe.it Coordinamento Editoriale: Valeria Morelli Stampato presso Arti Grafiche Cecom srl Bracigliano (SA) Prima Edizione, dicembre 2018 Edizioni NPE –Nicola Pesce Editore è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE #edizioninpe Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi modo senza preventiva autorizzazione scritta da parte di Solone srl. Fanno eccezione piccoli estratti a corredo di articoli e recensioni.


Imaginary Travel Ltd.

presenta

I LUOGHI

di

LOV ECR A FT NOVISSIMA GUIDA ad uso del viaggiatore.

A cura di N.



INDICE New England Innsmouth Dintorni di Innsmouth Arkham Dintorni di Arkham Kingsport Dunwich e dintorni Providence e Salem

17 31 37 60 73 89 103

Parigi Rue d’Auseil

129

Antartide Le montagne della follia

137

Oceano Pacifico R’Lyeh

161

Medio Oriente La città senza nome

173

Le terre del sogno

181

Dylath-Leen Picchi di Throk Valle di Phnot Celephais Altopiano di Leng Ulthar

184 187 191 193 197 203

Pagine riassuntive per il viaggiatore

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Dizionarietto essenziale Indice dei luoghi di interesse Autori & Collaboratori Credits

225 226 228 232

CARTINE E PIANTE nel testo: — Lovecraft County pag. 15, Innsmouth pag. 34, Arkham pag. 58, Kingsport pag. 86, Dunwich pag.100, R’lyeh pag. 169, Dreamlands pag. 182




N EW ENGL A N D



I Luoghi di Lovecraft

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Innsmouth — Banchine del porto

INNSMOUTH Vedi carta a pag. 34 Ormai da molti anni nessuno visita più l’isolata e quasi spopolata cittadina di Innsmouth, alle foci del fiume Manuxet in Massachussets. Per la precisione dal 16 luglio del 1927, quando l’ultimo viaggiatore di cui si sia saputo, un lontano discendente del capitano Obed Marsh, uno dei maggiorenti del porto, fuggì nottetempo raccontando alle autorità di essere stato inseguito da immonde creature metà uomo metà pesce. Del rampollo dei Marsh si sono perse, da tempo, le tracce, ma si può supporre che una certa qual fragilità psichica, unita all’uso assai probabile di sostanze allucinogene e alcool, ne abbiano accelerato la dipartita e, probabilmente, stimolato oltremodo l’immaginazione. La realizzazione di questa guida non pote-

va prescindere da una visita attenta ed esaustiva di questo piccolo borgo di pescatori, ricco di testimonianze originali della storia americana. Così, il vostro rassegnato viaggiatore si è messo in marcia alla volta di Innsmouth, non senza qualche vaga inquietudine, scacciata immediatamente da quel pensiero razionale e illuminista che è suo vanto e orgoglio. Va detto, a onore del vero, che gli abitanti dei paesi vicini ben poco fanno per stemperare l’atmosfera cupa che circonda Innsmouth: chiunque io abbia interpellato cortesemente sull’opportunità di visitarla mi ha risposto solamente con sguardi atterriti o, nella migliore delle ipotesi, scuotendo vigorosamente la testa e allontanandosi da me in fretta. Sospetto che gli ameni cittadini di Newburyport,


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Innsmouth

Rowley e Ispwich si siano voluti prendere gioco del povero turista, rinfocolandone le paure a sommo studio. Ma, come ho detto, la ragione è il mio faro e la mia guida, e, come potete ben vedere, il capitolo su Innsmouth è qui, pronto per essere letto dai futuri viaggiatori che vorranno esplorarne le affascinanti e singolari vestigia. Debbo però specificare una sola, piccola, avvertenza per il turista: non avvicinatevi per nessun motivo al mondo, ripeto, per nessun motivo al mondo alla Scogliera del Diavolo e, se proprio non è indispensabile, non pernottate a Innsmouth. Non ritengo di dover specificare di più, né di poterlo, o in coscienza di volerlo fare.

STORIA E ATTIVITÀ COMMERCIALI

Fondata nel 1643, fu un celebre cantiere navale prima della Rivoluzione. Si trova a nord-est di Ipswich e a sud-est di Rowley, sulla strada tra Newburyport e Arkham, a sud delle selvagge Plum Islands e a nord di Cape Ann, nella grande foce del fiume Manuxet. Prima della guerra del 1812 fu un porto di rilevante importanza alle foci del Manuxet, ma l’epidemia del 1846, le cui cause sono tuttora misteriose, decimò la popolazione riducendola a non più di quattrocento abitanti. Innsmouth non si riprese più dal triste evento, si dice, dovuto a una malattia sconosciuta arrivata da Oriente a bordo di una nave commerciale. Dopo la Guerra Civile solo una delle varie industrie un tempo fiorenti, la raffineria Marsh, continuò a portare lavoro a Innsmouth. Con la presenza della guarnigione militare in città, negli anni ‘60 del XIX secolo la situazione migliorò, ma solo per poco. Alla fine della guerra, dopo il ritiro della guarnigione, la decadenza ricominciò, i negozi chiusero e la ferrovia venne abbandonata. Le altre attività locali sono, da sempre, la pesca e il commercio di lingotti d’oro e gemme, di provenienza non del tutto chiara. Riguardo a tale commercio, alcuni reperti singolari provenienti da Innsmouth sono conservati ad Arkham, presso il museo della Miskatonic University, e (fino a poco tempo fa) all’Archivio Storico di Newburyport, nel Salone di esposizione. (Vedi: dintorni di Innsmouth)

DA VEDERE

Il colpo d’occhio, al primo apparire di Innsmouth, è senz’altro suggestivo. Piuttosto estesa, con costruzioni fitte e un’aria di grande decadenza, offre al primo sguardo tre campanili diroccati e alcune pregevoli case di epoca georgiana con le caratteristiche “passeggiate della vedova” (Widow’s Walks), piattaforme sopraelevate con scale e una piccola cupola sul tetto degli edifici. Autentici gioielli dell’architettura costiera nordamericana del XIX secolo, le “Widow’s Walks” devono il loro malinconico nome al loro scopo originario: permettere alle mogli dei marinai di scrutare il mare dall’alto, in attesa del ritorno dei propri mariti. Un’attesa spesso destinata a essere tragicamente delusa.


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Il fiume Manuxet la attraversa, offrendo alla vista del visitatore ben tre cascate, o rapide, che si gettano fragorosamente verso il mare e possono essere ammirate dai ponti che uniscono le due parti della cittadina. 3°

MONUMENTI PRINCIPALI

a) Tempio

dell’Ordine di Dagon

Innsmouth, tra le sue singolarità, è nota per aver abbandonato ogni sorta di culto canonico, soppiantato da una curiosa forma di religione, non propriamente ortodossa. I vecchi edifici di culto cristiano sono stati adibiti a templi del nuovo credo, l’ “Ordine Esoterico di Dagon”. Sulla natura di tale religione, poco è dato sapere se non che promette una sorta di immortalità in questa terra, che prevede un percorso iniziatico di tre giuramenti progressivi e che, in qualche modo, è collegata al realizzarsi stagionale di una pesca fruttuosa. Il Tempio principale dell’Ordine è l’ex Sala Massonica monumentale di New Church Green. Altre pregevoli chiese della cittadina, tutte oltremodo in rovina e riconsacrate al culto di Dagon, sono l’Ex-Chiesa protestante, l’ExChiesa Battista, l’Ex-Chiesa congregazionale, tutte nella zona tra la Main Street e la Church Street. Non sono previste visite guidate all’interno dei luoghi di culto né in generale è previsto l’accesso dei turisti. Si raccomanda di non fotografare tali luoghi, né di indugiarvi nei pressi per più del tempo necessario a una rapida occhiata. b) Broad

Street, Lafayette Street, Adams Street, Washington Street e dintorni

Area residenziale caratterizzata da vie alberate. All’ombra dei grandi olmi secolari, le antiche case signorili, ora parzialmente abbandonate, vi daranno una sensazione di maggior leggerezza rispetto agli opprimenti bassifondi del porto vecchio. In particolare vale la pena dare un’occhiata alle belle residenze aristocratiche, con prati e giardini ben tenuti, che danno su Washington Street. Tra queste, la più importante è la grande residenza della famiglia Marsh, riconoscibile per le belle aiuole a terrazza. c) Ponte

di Main Street

Uno dei punti più suggestivi di Innsmouth. Il ponte attraversa una gola dove il fiume Manuxet forma una cascata. Dal ponte si può apprezzare la vista sui tetti storti e frastagliati della città, con al centro uno straordinario, antico campanile decapitato di una chiesa ormai in disuso.


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Innsmouth

d) Town

Square

Nei dintorni di Town Square, la piazza semicircolare dove si trova l’unico albergo della città (v. Gilman House) è possibile ammirare i resti di un antico cancello che fronteggia un suggestivo parco in rovina. Gli alberi contorti e la sensazione di romantico abbandono non mancheranno di colpire il vostro lato più melanconico. e) Banchine

del porto e Devil’s Reef (Scogliera del Diavolo)

Il porto antico, assai pittoresco, è in parte ostruito dalla sabbia e circondato da un antico argine di pietra che porta fino alle fondamenta di un vecchio faro. È possibile vedere i pescatori del posto appostati tra le poche barche e le nasse sfasciate un tempo usate per la pesca delle aragoste. Un angolo del paese con grandi potenzialità turistiche, se solo gli abitanti desiderassero aprirsi al mondo, ma su questo mi permetto di avere dei forti dubbi. Oserei dire, anzi, che l’isolamento di Innsmouth mi è di un certo qual conforto. Lunga striscia rocciosa semisommersa di fronte alle banchine malridotte del vecchio porto, la Devil’s Reef normalmente affiora di poco dall’acqua, tranne con la bassa marea, che la rende più visibile. Protesa in mare per più di un miglio, è una sorta di penisola che costringe le barche a fare una deviazione rilevante per evitarla. Luogo da cui, secondo le leggende locali, talvolta emergono “legioni di diavoli”. Un’altra leggenda del folklore locale narra invece di straordinari tesori di pirati che ivi sarebbero nascosti. Dalle banchine del porto si può apprezzare una bella vista su Plum Island, la grande isola di forma allungata che fronteggia Innsmouth.

Uno scorcio delle banchine in rovina. Sullo sfondo, la Devil’s Reef


I Luoghi di Lovecraft 4° TOUR

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DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

Per gli appassionati di macchinari in disuso e antiche fabbriche diroccate, Innsmouth è una vera attrazione da non perdere. Per questo propongo al vero appassionato alcune tappe imprescindibili. 1)  Binari della ferrovia Rowley-Ipswich ormai ricoperti dalla vegetazione e arrugginiti. Pregevole la vecchia stazione ferroviaria abbandonata, con il portico ad arcate. 2)  Raffineria Marsh ancora in uso, ma comunque meritevole di una visita (da fuori), si distingue per una certa imponenza e per la sua tipica architettura: una vera, antica fabbrica vecchia di almeno un secolo. Ne sono certo, in futuro qualcuno pagherà fior di dollari per visitarla. 3)  Fish Street e Water Street, aree industriali dove si possono ancora ammirare alcuni vecchi magazzini di mattoni dell’epoca in cui il porto era ancora vitale. Water Street offre anche una serie di scorci che danno sul mare. Attenzione, il ponte su Fish Street è in rovina, prendere quello su Water Street. 4)  Caserma dei vigili del fuoco in rovina, Paine Street. Anche in questo caso la linea tra cosa sia in attività e cosa sia abbandonato è alquanto sottile, a Innsmouth. A vederla da fuori non c’è dubbio che la vecchia caserma sia deserta, ma, in realtà, in caso di incendio o di altra emergenza, pare animarsi di una frenetica vitalità. 5)  Bank Street altri magazzini in rovina. Da questi edifici si possono udire dei rumori curiosi, che fanno pensare a una qualche forma di vita che vi alligni. Naturalmente, non fate caso alle dicerie che parlano di una creatura chiamata Shoggoth che vivrebbe proprio all’interno di queste vetuste mura: sono tutte leggende prive di fondamento. Comunque, nel dubbio, ammirateli pure, ma transitando celermente. 6)  Ponte di legno coperto sul baratro prima di River Street (strada per Rowley). Classico esempio di ponte coperto americano di fine del XIX secolo, attualmente in disuso. Completamente privo di qualsivoglia illuminazione, coperto di ragnatele e parzialmente crollato, non è certo il posto ove passeggiare senza uno straccio di torcia. Se proprio ci tenete, state bene attenti a dove mettete i piedi.

DOVE MANGIARE E BERE QUALCOSA

Non c’è nemmeno bisogno di dirlo: a Innsmouth è il pesce a farla da padrone. Il menu del rinomato Barnaba’s Seafood offre in effetti ben poche suggestioni al turista che non ami mangiarlo. Il personale è infatti di pochissime parole e, al di fuori del pesce, ci sono soltanto pasti in scatola, minestre precotte di verdura e cracker. Per il visitatore assetato, consigliamo l’Emporio di Eliot Street, dove è possibile comprare del bruciabudella a buon mercato.




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