francesco artibani Ivo Milazzo
IL boia rosso
Il Boia Rosso
di Francesco Artibani e Ivo Milazzo Colori di Isabelle Merlet © 2006-2007, Artibani e Milazzo © 2018, per questa edizione NPE – Nicola Pesce Editore Tutti i diritti riservati. Collana Ivo Milazzo, 3 Direttore Editoriale: Nicola Pesce Ordini o informazioni: info@edizioninpe.it Ufficio stampa per il volume: Stefano Romanini ufficiostampa@edizioninpe.it Stampato presso Arti Grafiche Cecom – Bracigliano (SA) nel mese di dicembre 2018 Nicola Pesce Editore (Edizioni NPE) è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE #edizioninpe
Il Boia Rosso di Francesco Artibani e Ivo Milazzo
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Come se fosse vero di Francesco Artibani
Il protagonista di questa storia, Giovan Battista Mori, prende spunto dalla figura di Giovanni Battista Bugatti, meglio noto come Mastro Titta, di professione boia. Dal 1796 al 1864, per quasi settant’anni, Bugatti fu l’esecutore delle sentenze capitali nello Stato Pontificio, giustiziando 514 persone nell’arco di una carriera discutibile ma unica. Il boia investigatore che io e Ivo Milazzo abbiamo creato è un personaggio verosimile ma non reale e la Roma in cui si muove è ricostruita fedelmente ma allo stesso tempo ci ha lasciato spazi d’invenzione. Un esempio è il patibolo su cui si svolge l’esecuzione con cui si apre il racconto: l’abbiamo sistemato davanti Castel Sant’Angelo mentre, nella realtà storica, sarebbe stato più corretto collocarlo all’estremità opposta del ponte che si trova di fronte alla fortezza. Abbiamo in ogni caso cercato di mettere in scena una Roma credibile partendo dal più incredibile dei suoi personaggi: il boia. A lui abbiamo dato degli scrupoli e dei dubbi insieme a una profonda curiosità nei confronti delle sue vittime. Un esempio di scrupolo e condotta morale ce l’ha dato il grande Luigi Magni, il regista di tanti film dedicati alla Roma papalina e risorgimentale che sono stati determinanti nella genesi di questa storia. Nel 2007, in occasione della prima edizione italiana di questo volume, lo contattai nella speranza di avere una sua prefazione. Gli raccontai il progetto e gli inviai il volume nella sua edizione francese (Il Boia Rosso era uscito in Francia nel 2006 con Les Humanoïdes Associés). Pochi giorni dopo ci risentimmo e Magni mi rispose con un rifiuto abbastanza indignato: per lui, dedicare un racconto a Mastro Titta era inaccettabile. Quel personaggio simboleggiava tutto il male e le storture di un governo autoritario e illiberale.
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Per il regista, quello con il boia era un conto ancora aperto e dunque, pur ringraziandomi per l’interessamento, la risposta non poteva che essere negativa. Di solito i rifiuti non fanno mai piacere a nessuno ma quello di Magni è stato un “no” speciale, motivato dalla passione e dal ragionamento, un “no” che mi ha fatto riflettere sull’impegno e la dedizione che i grandi autori come lui mettono nel loro lavoro. La mia gratitudine nei suoi confronti e verso tutto ciò che ci ha lasciato resta infinita e questa nuova edizione del Boia Rosso, con tutte le cautele del caso, la dedico a lui.
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arrivederci, giovan battista!
arrivederci, padre…
non sarà facile trovarla! padre lupo e la sua banda hanno tanti nascondigli…
ancora niente, ma le ricerche continuano! il maggiore ha sospeso i turni di riposo e le licenze…
notizie della figlia di alybert?
…e troppi complici tra i pezzenti come loro…
…ma li prenderò mori… fosse l’ultima cosa che faccio!
allora vi lascio soli! con permesso…
maggiore alybert! accomodatevi, prego!
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sì? la testa. spinetta…
avete l’aria stanca signore! posso fare qualcosa per voi?
ascoltarmi. è da un po’ che non scambiamo due parole.
perché quando padre lupo salirà su quel patibolo, ci sarò io al vostro posto!
che effetto fa stare lì in mezzo? come ci si sente davanti a tutta quella gente?
ho visto che oggi la piazza era piena…
perché volete saperlo?
non credo che questa sia una buona idea…
lo saprò io… e soprattutto lo saprete voi.
nessuno saprà chi c’è sotto quel cappuccio!
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è un momento difficile, lo so… ma allontanate questi pensieri! certe cose lasciatele a me.
siete una brava persona, mori!
no, non lo sono.
i rapitori di julie hanno chiesto ventimila scudi per la sua libertà! per un cardinale è la rendita di cinque anni!
pagherei se potessi… ma come vedete, io non vesto di rosso.
Signore! è rientrata la squadriglia del capitano mattei!
be’… se bastasse il colore, allora sarei un uomo ricco!
arrivo subito!
a presto allora… e grazie!
buona fortuna, maggiore!
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mi dispiace, maggiore.
abbiamo risalito il tevere per quindici miglia battendo la campagna tutto intorno‌ ma senza risultati!
forse stiamo cercando nella direzione sbagliata, o forse‌
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non giustificatevi, capitano. riprenderete le ricerche domani all’alba!
rientrate a palazzo, signore? il vostro cavallo è pronto!
buonanotte, signore!
maggiore alybert?
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grazie.
a domani.
pietro! che ci fai qui?
!
allarme! allarme! hanno sparato al maggiore!
santa madonna!
prendilo! prendilo!
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ah!
no! no!
no…
urgh…
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«C’è tutta Roma che vi aspetta...» Nella Roma del xix secolo, il Papa si arroga il diritto di far giustiziare in nome di Dio ladri, briganti e suoi oppositori. La “giustizia” è affidata a Giovan Battista Mori, il boia dal mantello rosso, il quale non si limita a decapitare i malcapitati, ma si spinge oltre ed indaga sulle loro vite, come un eroe poliziesco ante litteram.
Cercando così di salvare quando può gli innocenti e punire i colpevoli, scoprirà i sordidi giochi del potere e le grandi miserie umane. Per la prima volta a colori in un unico volume cartonato, e con una copertina inedita, torna dopo oltre dodici anni il memorabile Boia Rosso, per la sceneggiatura raffinata di Francesco Artibani ed i pennelli di Ivo Milazzo.
Ivo Milazzo (Tortona, 20 giugno 1947), trasferitosi giovanissimo in Liguria, cresce artisticamente sotto la guida di Luciano Bottaro, Carlo Chendi e Giorgio Rebuffi. Fatale l’incontro con Giancarlo Berardi: insieme creeranno l’immortale Ken Parker, un personaggio umano ed imperfetto che rivoluzionerà i canoni del fumetto western. Gli acquerelli di Ivo Milazzo sono l’irripetibile punto d’incontro tra una estrema sintesi grafica ed il meraviglioso incantamento di un pennello che va libero sul foglio e ne sfrutta la magia e la porosità.
edizioninpe.it ISBN: 978-88-94818-58-1
euro 19,90