Tarzan – Il mito dell’avventura tra giungla, storia e società

Page 1

Raffaele De Falco

IL MITO DELL’AVVENTURA TRA GIUNGLA, STORIA E SOCIETÀ


TARZAN Il mito dell’avventura tra giungla, storia e società di Raffaele De Falco © 2019 dell’Autore per i testi © 2019 Edizioni NPE per questa edizione © Degli aventi diritto per le altre immagini Collana: L’Arte delle Nuvole, 31 Direttore editoriale: Nicola Pesce Ordini e informazioni: info@edizioninpe.it Caporedattore ed Ufficio Stampa: Stefano Romanini – ufficiostampa@edizioninpe.it Coordinamento Editoriale: Valeria Morelli Correzione bozze: Stefano Romanini e Gloria Grieco Copertina e quarta di copertina: Nino Cammarata Stampato presso MIG srl – Bologna Prima Edizione, novembre 2019 Edizioni NPE è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE #edizioninpe Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi modo senza preventiva autorizzazione scritta da parte di Solone srl. Fanno eccezione piccoli estratti a corredo di articoli e recensioni. L’Editore si dichiara disponibile a riconoscere eventuali diritti relativi ad immagini di cui non fosse stato possibile rintracciare i titolari.


Raffaele De Falco

TARZAN Il mito dell’avventura tra giungla, storia e società La storia, il costume, l’epica del figlio della giungla



INDICE Tarzan, fantasia senza limiti di Raffaele De Falco Altri Tarzan

11

EDGAR RICE BURROUGHS

17

di Alfredo Castelli

Capitolo Primo

9

La rocambolesca vita di un genio…

Capitolo Secondo IL PRIMO EROE

47

Capitolo parte i

Terzo

I ROMANZI

63

Capitolo parte ii

Terzo

GLI ILLUSTRATORI

129

Capitolo parte i

Quarto

IL CINEMA

155

Capitolo parte ii

Quarto

Il signore della giungla di Gene Roddenberry!

233

Capitolo Quinto

LA RADIO

243

Capitolo Sesto

TELEFILM & CARTOONS

259

Capitolo parte i

Settimo

I FUMETTI – DAILY STRIP & SUNDAY PAGES

289

Capitolo parte ii

Settimo

I FUMETTI – I DISEGNATORI SYNDICATE

349

Nascita del mito!

Un’avventura ineguagliabile!

L’arte dell’effigie!

L’urlo del re, dalla penna allo schermo

Segnali selvaggi in onda dalla giungla…

L’Africa in salotto…

Nera china per bianca pelle!

Linee di grafite per strutture d'immagini


Capitolo parte iii

Settimo

I FUMETTI – COMIC BOOK

391

Capitolo parte iv

Settimo

I FUMETTI – GLI AUTORI DI COMIC BOOK

421

Capitolo parte v

Settimo

TARZAN NEI “GIORNALETTI” D’ITALIA

435

Capitolo parte vi

Settimo

CRONOLOGIA ITALIANA

467

BIBLIOGRAFIA

493

La rivoluzione del comic!

Artist: the beast comics!

Cronistoria

La giungla di carta!


Edgar Rice Burroughs La rocambolesca vita di un genio…


tarzan

18


edgar rice burroughs - la rocambolesca vita di un genio!

Le storie di Edgar Rice Burroughs con Tarzan, John Carter e David Innes sono grandi. I suoi personaggi sono veri e propri classici… tutto quello che ho letto nei fumetti e nei libri, mi ha fatto desiderare una vita di avventura. Queste letture sono state un fattore di motivazione molto forte. E posso dire (che tali personaggi) mi hanno aiutato a essere onesto e moralmente forte. Erano buoni esempi da emulare quando si sta crescendo. Le persone che scrivono storie di fantascienza sono sognatori. Essi creano le idee da cui gli scienziati iniziano la loro ricerca. Basti pensare come sarebbe questo Paese se non avessimo avuto scrittori che sognano di fare e migliorare le cose… Senza i sognatori, il nostro Paese non sarebbe lo stesso. La fantascienza è il materiale da cui i sogni iniziano il loro viaggio verso la realtà… Non sarei mai andato nello spazio se non fosse stato per qualcuno che in passato un giorno si è chiesto se era possibile viaggiare nello spazio – è una fortuna che questa persona abbia immaginato un sogno ed io sono stato molto fortunato a essere in grado di realizzare il suo sogno di tanto tempo fa. terry wilcutt

– Astronauta della nasa

Diciannove marzo 1950. È una domenica grigia e mesta ed è una data che sarà ricordata negli annali. Al 5565 di Zelzah Avenue, nella cittadina di Encino, in California, alle ore 8:55, dopo aver fatto colazione ed essersi guardato la pagina domenicale del giornale disegnata da Hogarth e dedicata a Tarzan, a settantaquattro anni muore per una crisi cardiaca Edgar Rice Burroughs. Colui che i detrattori letterari hanno spesso considerato un narratore sciovinista e, più volte ancora, uno scrittore dalla penna rozza. Lasciando questo mondo, nella plumbea atmosfera del mattino, il fervente romanziere ottiene la sua rivincita, sostituisce la mortalità delle sue carni con l’immortalità del suo nome che entra nella leggenda. Un nome che diventa vero e proprio marchio della creatività. Testimone principe di questo passaggio da scrittore a mito è la sua creatura più celebre: Tarzan, il Signore della giungla. L’eroe eterno, il character di fama mondiale, capace di cambiare la cultura popolare diventandone parte integrante, assurto a imprescindibile punto d’inizio che ha segnato la strada per tutto quanto è venuto dopo di lui. erb nasce a Chicago, Illinois, il primo settembre 1875 da una famiglia benestante. Il padre, il Maggiore George Tyler Burroughs (un veterano della Guerra Civile che si è trasformato in un uomo d’affari di successo), insieme alla moglie Mary Evaline Zieger, ha messo su una famigliola composta di altri cinque figli oltre a Edgar. Sfortunatamente, dapprima il fratello che l’ha preceduto (Arthur Mc Culloch, morto a tre mesi dalla nascita) e, poi, quello nato dopo di lui, Charles Stuart, morto a cinque mesi dalla nascita, lasciano Edgar come il più giovane della casa. Il piccolo “Eddie”, durante i suoi anni di formazione, frequenta diverse scuole, facendo spesso la spola da un istituto all’altro. La causa dei vari spostamenti che la famiglia affronta è conseguenza della paura del diffondersi di varie malattie che sono già costate la vita a due dei membri del nucleo familiare. Di questo periodo Burroughs si è spesso lamentato.

Pagine 14 e 16: Edgar Rice Burroughs, 1934

19


tarzan

In alto:

erb

a 16 anni in Idaho, cowboy, 1891

In basso: erb sul dorso del suo cavallo Belle, alla Michigan Military Academy, aprile 1895

20

Perché causa, a suo dire, del suo irregolare frequentare la scuola e, di conseguenza, dello studio che l’ha portato a imparare poco la composizione della lingua inglese, mentre ha ripetuto più volte i corsi di greco e latino. Nonostante le sue affermazioni in senso contrario, questa precoce esposizione alla letteratura classica e mitologica in qualche modo è servita ad espandere i limiti della sua fantasia. Cosa fondamentale per la sua futura carriera di scrittore. Nel 1891 l’epidemia d’influenza che colpisce Chicago e provoca centinaia di morti, mette per l’ennesima volta in apprensione i genitori di Edgar che, preoccupati per il figlio quindicenne, si chiedono come fare per proteggerlo. Per loro fortuna, qualche anno prima i figli George Tyler Jr. e Henry (Harry) Studley avevano realizzato un ranch nell’Idaho e, in quel momento, ai coniugi Burroughs questo apparve un rifugio sicuro. Messo su un treno e traslocato dai fratelli, Edgar è proiettato in un mondo a lui sconosciuto ma che gli è estremamente congeniale. Affronta la vita di frontiera trovandosi sorprendentemente a suo agio: impara a raggruppare, indirizzare e a guidare i capi di bestiame nelle grandi mandrie, ha modo di conoscere ladri, assassini e molti uomini ostici. Ciò non è un caso. L’Idaho in questo periodo è ancora una terra selvaggia, dove nascono frequenti conflitti tra i residenti, come le guerre per i pascoli tra allevatori e pastori, e la legge, quando presente, è a dir poco “permissiva” per cui le sparatorie in città sono all’ordine del giorno. Il giovane erb trascorre bene ed è contento del tempo che passa all’Ovest fino a quando i suoi genitori, scoperta la durezza del luogo e sconvolti dai sordidi eventi della vita di frontiera, dopo sei mesi lo mandano alla Phillips Academy di Andover, in Massachusetts. In tale ambito, però, finisce con l’essere un po’ “troppo poco signorino” per la prestigiosa accademia ed è così trasferito alla Michigan Military Academy di Orchard Lake, definita dallo stesso erb “un cortese riformatorio”. Qui, l’abilità di uomo di frontiera gli torna utile. Diventa un eccellente tiratore, quarterback di football e completa abbastanza bene gli studi. Sono questi gli anni della piena vitalità giovanile e l’indole ribelle di erb salta fuori spesso (ha cercato persino di mollare tutto durante il suo primo anno) ma, tutto sommato, apparentemente trova un clima favorevole al suo spirito. Dopo la laurea conseguita nel 1895, accetta l’offerta dell’Accademia di fare il capo istruttore di cavalleria con il grado di ufficiale tattico e vicecomandante; in verità erb prova persino ad entrare all’Accademia Militare di West Point, ma non ne supera l’esame d’ammissione.


edgar rice burroughs - la rocambolesca vita di un genio!

Dopo circa un anno, il desiderio di partecipare all’azione è tanto forte da portarlo a lasciare il suo posto all’Accademia e a firmare con l’esercito americano, nella speranza d’intraprendere la carriera d’ufficiale. Essendo un ottimo cavaliere ottiene d’essere assegnato al 7° Reggimento di cavalleria degli Stati Uniti (il leggendario reggimento del generale Custer), d’istanza a Fort Grant nel territorio dell’Arizona. Il lasso di tempo trascorso in queste terre (1896-1897) è stato pieno di aspettative, ma parco d’avventure. Il lavoro è stato tutt’altro che affascinante, limitato allo scavare fossati e riparare il forte traballante (altro che peripezie e gesta eroiche!). Burroughs esce di pattuglia, ma i pochi Apache ancora in libertà si rivelano sfuggenti e difficili da catturare. A complicare le cose, poi, durante un esame clinico di routine da parte del medico del presidio, viene fuori che Edgar ha un soffio al cuore ​​e, dunque, non è ammissibile alla carriera d’ufficiale. Con il percorso militare ormai compromesso, erb riceve il congedo nei primi mesi del 1897. Decide allora di tornare in Idaho, dove lavora ancora per i fratelli e per un certo tempo diventa commerciante in libri e articoli di cancelleria, a Pocatello, dove apre una cartoleria. Questa vita autogovernata però non dura molto, gli affari non decollano e nel 1899 ritorna a Chicago dove comincia a lavorare presso la American Battery Company di suo padre occupandosi di tesoreria e contabilità. Con la disponibilità di uno stipendio fisso nel 1900, il 31 gennaio decide di sposare il suo amore d’infanzia, Emma Centennia Hulbert, figlia del Colonnello Alvil Hulbert, proprietario di una serie di alberghi a Chicago e Saint Louis (in questo periodo scrive un libretto illustrato con una lunga poesia per bambini dal titolo The Violet Veil; in seguito tre libretti dedicati ai nipoti e un libretto umoristico sui membri della famiglia, e ancora una raccolta di poesie e disegni per bambini, Snake River Cotton-Tail Tales; infine, un libretto di ricette: Nonna Burroughs’ Cook Book per il Natale 1901). Per l’intraprendente erb, i successivi tre anni non si rivelano esaltanti per il gradimento lavorativo. Il tempo scorre e la vita di normale routine di un’esistenza senza imprevisti, in cui è stato risucchiato suo malgrado, gli va stretta, non è quello che lui desidera. Così, nella frustrante ricerca di una sua identità produttiva e posizione nella società, nel 1903, si ritrasferisce in Idaho con Emma.

In alto:

erb

in Arizona a Fort Grant, 7° Reggimento di cavalleria, 1896 In basso:

erb

a Pocatello, 1898

21


tarzan

In alto: erb in Idaho con Emma e il cane Rajah

In basso: “El Nido” a Snake River, 1903

I fratelli George e Henry (Harry), nel frattempo, hanno rinunciato all’allevamento di bestiame, infatuati dal miraggio della corsa all’oro. I due coinvolgono in quest’utopia anche Edgar che, finanziato da un prestito di trecento dollari dall’altro fratello Coleman, si reca sul bacino del fiume Salmon ed entra in società con George, che draga il corso d’acqua con la sua casa galleggiante “El Nido”. Questa, però, si rivela una società dall’effimera durata, in quanto, dopo una lite col fratello, Ed ed Emma, caricate su un carro merci le loro cose insieme a Rajah, il loro cane collie, lasciano il posto per unirsi all’altro fratello (Harry) che a sua volta sta dragando, in cerca d’oro, il fiume Snake. Durante il viaggio, Ed scommette il poco denaro che aveva racimolato (40 $), lo perde, ed è costretto a farsi finanziare il resto del viaggio da Harry. Sono anni, questi all’inizio del Novecento, che segneranno in modo indelebile la vita di erb. Nell’ottobre del 1903 manda al padre una lettera di compleanno illustrata, informandolo che sta prendendo lezioni di disegno per corrispondenza e che spera di diventare un disegnatore. Nell’autunno dello stesso anno scrive (cosa che si diletta a fare da qualche tempo per nipoti e familiari) e realizza il suo primo pezzo di narrativa: Minidoka: 937th Earl of One Mile Series M.; pagine scritte a mano sul retro di fogli sciolti di carta intestata (un testo archiviato e dimenticato fino a molto tempo dopo la sua morte).


edgar rice burroughs

All’inizio dell’anno successivo, gli affari restano incerti e, a marzo, erb sveste i panni del cercatore d’oro e grazie al fratello Harry ottiene un lavoro come poliziotto della ferrovia per l’Oregon Short Line Railroad Company a Salt Lake City, nello Utah. Dopo un po’, ancora una volta scontento della sua attività, rinuncia all’opportunità di lavoro, mette all’asta i mobili di casa per racimolare quanto basta per comprare i biglietti del treno e con la moglie ritorna a Chicago andando a vivere insieme ai genitori di Emma. In realtà, nello stesso periodo tutti i fratelli Burroughs, avendo sperimentato le imprese fallimentari in Idaho, sono tornati a Chicago. George ha assunto la presidenza della società di famiglia al momento del pensionamento del padre. Harry, dopo aver recuperato da un grave infortunio all’occhio, accetta un lavoro con una compagnia telefonica e poi con Automatic Electric come assistente del direttore. Coleman, il cui negozio Minidoka era stato perso in un incendio, lavora come responsabile delle vendite alla Hawtin Incisioni. Alle porte dell’inverno del 1904 e nei successivi sette anni, il giovane erb sperimenta numerosi e fugaci posti di lavoro impegnandosi come: venditore porta a porta (di libri, lampadine e caramelle), responsabile contabile (presso la T.J. Winslow Co., Chicago), direttore del dipartimento stenografico (alla Sears, Roebuck & Company), socio di una agenzia, la Burroughs & Dentzer Advertising Contractors (finalizzata alla realizzazione di corsi per corrispondenza nell’arte del vendere), venditore ambulante di una fantomatica bevanda a base di olio di serpente “l’Alcola” (per la cura dell’alcolismo, la schizofrenia, la psoriasi, la sindrome di Down, ecc.), imprenditore (rileva un’agenzia e ottiene un lavoro nel quale dirige le vendite come grossista di temperamatite da un ufficio preso in prestito al mercato di Chicago) e, infine, segretario e responsabile pubblicitario (presso la Champlin-Yardley Co.).

- la rocambolesca vita di un genio!

In alto: Sears, Roebuck & Company, 1904

erb

In basso: a Parma in Idaho con la moglie Emma, 1903

23


tarzan

Minidoka, stampato postumo In basso: erb si occupa di temperamatite, 1911

24

A dicembre del 1910 i pochi guadagni avevano costretto erb a creare disegni e versi fatti in casa per le cartoline di Natale. Nel 1911 ha due figli: Joan, nata il 12 gennaio 1908, e Hulbert, nato il 12 agosto 1909. È al verde (per comprare cibo e carbone ha dovuto impegnare il suo orologio e i gioielli di Emma) e non sembra esserci una via d’uscita da questa impasse, ha persino presentato domanda (che gli è stata respinta!) per entrare come ufficiale nell’esercito cinese, insomma, le ha provate proprio tutte, ha toccato il fondo e ora davanti a sé non vede sbocchi. Inaspettatamente, proprio quando il baratro sembra aprirsi sotto i piedi, la sua vita ha una svolta. Come narra la leggenda, un mattino, nel suo ufficio di rappresentante di temperamatite dove ha in programma un incontro con alcuni venditori, nell’attesa si dedica alla consueta verifica del posizionamento degli annunci pubblicitari su varie riviste. Queste sono in maggioranza magazine d’avventure, i cosiddetti pulp (molto popolari negli anni VentiCinquanta), una lettura che era fonte primaria di materiale d’evasione per la classe media in rapida espansione. erb controlla gli annunci e, poi, visto che all’appuntamento non si è presentato nessuno, si mette a leggere alcuni racconti. Dopo aver letto pagine su pagine, sentenzia – o almeno così ha affermato anni dopo: «Se delle persone sono state pagate per la scrittura di storie insignificanti, come ho letto in alcune di queste riviste, allora posso scrivere storie altrettanto insignificanti!». Certo erb aveva già scritto delle storie prima di allora, per lo più favole e poesie da lui create per i figli e i nipoti (la più elaborata di queste storie, Minidoka, scritta e dimenticata, è stata stampata dalla Dark Horse Comics solo nel 1995). È un dato di fatto, però, che sino a questo momento non ha mai scritto professionalmente, né ha mai incontrato un editore. Non sa assolutamente se sia in grado di scrivere storie divertenti, all’altezza o addirittura migliori di quanto gli era capitato di leggere nelle riviste. Scrivere storie è comunque una possibilità per sbarcare il lunario che non ha ancora vagliato e, anche se con non troppo entusiasmo, decide di provarci scrivendo qualcosa da pubblicare sui pulp. Vuole confrontarsi con quelli che, a dispetto della loro veste povera, sono fonte d’intrattenimento sicuro, di grande espressione di fantasia e meraviglia.


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

Un mondo fatto dal susseguirsi di storie fantasy, western, sci-fi, gangsters… dove mostri, spie, alieni, eroi, strani mondi, appassionano i lettori… storie laddove protagonista assoluta è l’avventura! Siamo in pieno 1911, in preda alla disperazione per i pochi guadagni percepiti, erb ha deciso di provarci e usa il tempo libero in ufficio per iniziare a scrivere quello che sarebbe diventato il racconto A Princess of Mars (“La principessa di Marte”). A trentasei anni, inizia a trasferire i suoi fantastici sogni ad occhi aperti sul retro di vecchi fogli di carta d’imprese fallite. Il contesto però non è sereno, di lì a qualche mese la situazione lavorativa s’inasprisce ancor di più. L’azienda di temperamatite chiude e, nella ricerca disperata di mantenersi a galla, gli è d’aiuto il fratello Coleman che possiede una società di produzione di cancelleria – la Champlain-Yardley Co. – e lo prende a lavorare in azienda. In quella stessa estate, nelle ore libere dal lavoro, erb usa il suo nuovo ufficio per completare la prima metà della storia dal titolo di lavoro My First Adventure on Mars (“La mia prima avventura su Marte”). Scrive un vero e proprio romanzo. La storia che ne emerge è quanto di più lontano dalla normale vita che un commerciante come lui potrebbe immaginare. Questo elaborato di fantasia, è così esotico che, preoccupato dalla reazione degli editori (avrebbero potuto pensare che l’autore fosse un po’ fuori di testa), firma la storia con lo pseudonimo di “Normal Bean” (oassia “un soggetto qualunque”), un’arguzia per indicare che la sua testa non fosse affatto fuori posto. Il 14 agosto invia la prima parte del suo componimento (12 capitoli, 43.000 parole, 180 pagine di manoscritto), alla «All-Story Magazine» della Frank A. Munsey Company di New York. Dieci giorni dopo, riceve una lettera di accettazione provvisoria del manoscritto dal caporedattore della rivista «All-Story Magazine», Thomas Newell Metcalf che, avendo apprezzato il lavoro, gli chiede di completarlo offrendogli quattrocento dollari per la pubblicazione. Compiaciuto per quanto ottenuto, un trasognato erb comincia a prendere in considerazione l’idea di far diventare l’attività di scrittore una fonte di guadagno primaria. A dir poco galvanizzato dal risultato del suo primo componimento, si rimbocca le maniche e nei mesi finali del 1911, tra novembre e dicembre, scrive un altro romanzo, The Outlaw of Torn. Lo invia a Metcalf e, sulle ali dell’entusiasmo, inizia a ordinare le idee per scriverne addirittura un terzo, un nuovo racconto ambientato questa volta nella giungla africana. La strada intrapresa, però, non è per niente facile o semplice come gli era ingannevolmente apparsa in prima battuta e le difficoltà non tardano a emergere in tutta la loro drammaticità. A riportarlo con i piedi per terra c’è il rifiuto di The Outlaw of Torn da parte di Metcalf.

erb nel 1912, quando la sua carriera di scrittore è iniziata

25


tarzan

In alto: «All Story», gennaio 1912, l’annuncio per l’imminente pubblicazione di Under the Moons of Mars In basso: «All Story», febbraio 1912, pubblica la 1° puntata di Under the Moons of Mars

Una delusione mitigata solo in parte dalla pubblicità, comparsa a gennaio su «All-Story», dove si annuncia l’imminente pubblicazione di «Una sorprendente vivida storia d’amore interplanetaria», la storia della sua principessa marziana che con il titolo di Under the Moon of Mars (“Sotto le Lune di Marte”) è serializzata da febbraio a luglio del 1912 (e sarà il primo di una saga di undici titoli). Lo pseudonimo di “Normal Bean” per un errore dei redattori in fase di stampa è modificato in “Norman Bean”. In seguito, quando la storia fu raccolta in forma di libro, ricevette il titolo finale: A Princess of Mars (“La Principessa di Marte”) e sia Normal che Norman furono abbandonati a favore del vero nome dell’autore, (infatti, allorché si era lamentato del refuso con l’editore, questi gli aveva rinfacciato che se voleva evitare errori doveva firmare col suo vero nome!). Al momento dell’ultimo episodio edito di Sotto le lune di Marte, Burroughs sta lavorando al suo terzo romanzo iniziato a dicembre: Tarzan of the Apes (“Tarzan delle scimmie”). Il secondo, The Outlaw of Torn, come detto, era stato respinto da Metcalf (che gli aveva proposto 100 $ solo per il soggetto da affidare ad altri scrittori!) e a febbraio un racconto di 3.500 parole dal titolo The Avenger era stato respinto dalla «Associated Sunday Magazines», cui era stato proposto, con la motivazione di essere troppo raccapricciante! Nello stesso mese erb ripresenta una versione rivista di Outlaw of Torn a Metcalf, che lo rifiuta ancora – come rifiuterà tutti i suoi successivi aggiornamenti. Come se non bastasse, un ulteriore rifiuto gli viene da Houghton Mifflin Co. (Boston) cui erb aveva cercato di vendere i diritti di pubblicazione. Dopo l’incoraggiante ma illusorio botto iniziale, scontratosi con le successive, gravose, realistiche difficoltà, per il novello autore la carriera di romanziere è iniziata, ma non è ancora stata decisa e, anzi, cominciano a farsi strada i primi opprimenti ripensamenti. Metcalf, dall’alto della sua esperienza, capisce il momento delicato di erb e, da amico, lo sprona invitandolo a scrivere il sequel de La principessa di Marte suggerendogli d’esplorare il tema religioso della Valle di Dorr. L’orgogliosa risposta dell’ex commerciante di temperamatite e di mille altri mestieri è che gli va bene di scrivere quel sequel, ma che al momento sta lavorando a un altro romanzo del genere dei racconti “improbabili”. Intanto l’attività del fratello Coleman, che lo regge economicamente, non è più in grado di sostenere due famiglie.

Nella pagina successiva: Outlaw of Torn, il secondo romanzo, viene rifiutato – Illustrazione di Frazetta

26



tarzan

Tarzan in una illustrazione di Jeff Jones

28

Edgar prende un secondo impiego come responsabile per la Service Bureau of System; il suo compito è di dare consulenza aziendale agli abbonati al «The Magazine of Business Efficiency» (“Il magazine di efficienza aziendale”). I tempi sono sempre più duri e Burroughs cerca di conservare il suo lavoro d’impiegato dedicandosi alla scrittura sempre più di rado. Dopo le recenti esperienze negative non è ancora del tutto convinto di poter diventare uno scrittore a tempo pieno, ha trentasei anni e realizza tutto il lavoro di scrittura nel solo tempo libero. Finalmente il terzo romanzo Tarzan delle Scimmie è ultimato e accettato dalla «All-Story». Un mese dopo, come promesso all’amico caporedattore, comincia a scrivere il sequel di Sotto le lune di Marte e il lavoro finito è inviato a Metcalf con il titolo di Gods of Mars (“Gli dei di Marte”). Poi, in un incredibile, iperproduttivo e densissimo mese di ottobre, dopo la pubblicazione di Tarzan delle Scimmie su «All-Story» e il riscontro del suo clamoroso successo (che lo “obbliga” a impostarne subito un sequel il cui titolo provvisorio è Monsieur Tarzan), erb sottopone questo stesso racconto all’editore AC McClurg & Co. per la pubblicazione in libro (offerta che è declinata). Invia un racconto di 3.500 parole dal titolo For The fool’s Mother alla Story-Press Corporation. Propone Tarzan delle Scimmie, ancora per l’edizione in libro, all’attenzione di altri editori ma lo rifiutano tutti. Alla fine del dicembre 1912, erb è passato dall’euforia del successo della pubblicazione di Tarzan allo scoraggiamento dovuto ai tanti rifiuti ricevuti dagli editori che ha contattato e soprattutto dai due di Metcalf, l’ultimo dei quali è addirittura per il secondo romanzo dedicato a Tarzan: The Ape man (“l'uomo scimmia”). Lo scoramento di erb è tale che il pensiero di mollare l’attività di scrittore (come ha già fatto in passato per decine di altre occupazioni) si fa sempre più strada in lui ed è una decisione che giunge ad un passo dall’essere presa. Intanto, però, tra gennaio e febbraio del 1913 «All-Story» pubblica Gli dei di Marte e, soprattutto, l’«Evening World Magazine Daily», un giornale di New York, inizia la serializzazione di Tarzan delle Scimmie. Questo è il primo di molti giornali a proporlo ai propri lettori. Una scelta editoriale condivisa in gruppo dai quotidiani, consequenziale all’enorme riscontro “popolare” ottenuto dal romanzo sul diffusissimo «All-Story». Ciononostante, a causa degli altalenanti risultati, erb è deciso a fare un ultimo tentativo prima di smettere le vesti di scrittore. Si rivolge alla Rival Street & Smith che, tramite l’editor A. L. Sessions, accetta il romanzo The Ape man, pubblicandolo nel 1913 su «New Story Magazine» con il titolo di The Return of Tarzan (“Il ritorno di Tarzan”), pagandogli una cifra addirittura superiore a quelle ricevute in precedenza da «All-Story».


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

Dopo la morte del padre e la nascita di John Coleman, nel febbraio del 1913, erb giunge a un bivio e stupisce i familiari, ma soprattutto se stesso, decidendo di saltare il fosso. Il part-time di scrittore del tempo libero è poco produttivo e, probabilmente incoraggiato dagli ultimi eventi, scopre rapidamente che ha molte storie da raccontare e, con decisione, rinuncia al lavoro con la Shaw Sistem per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura pur autodefinendosi un pazzo (e giudicato tale dai familiari!) nel prendere una decisione del genere. Oltre agli inevitabili sequel di Tarzan e Marte, decretati dalla grande affermazione dei due racconti, la fantasia di Burroughs viaggia in tutte le direzioni vagando in mondi e generi tra i più disparati. Così, dopo aver ricucito lo strappo creatosi con Metcalf (va a fargli visita a New York alla fine di luglio del 1913), negli anni futuri avrebbe caricato la sua penna dell’inchiostro di quasi ogni tipo di storia che si potesse immaginare. Alla fine dello stesso anno, dopo aver scritto The Cave Girl, A Man without a soul, Monster Men, The Warlord of Mars, The Girl from Harris’s, The Mucker, The mad King of Lutha, Nu of the Neocene, Metcalf gli fa un’offerta di prelazione per tutti gli scritti che realizzerà nel 1914, promettendo un pagamento di due centesimi e mezzo a parola: erb è riluttante e rilancia a tre e mezzo… la sua stella si è accesa. Nel 1914 la firma di Edgar Rice Burroughs è ormai nota nell’ambiente, i suoi romanzi sono ricercati ed egli, da buon imprenditore ora ricerca l’offerta più alta per i suoi scritti. All’inizio del 1915, la versione rivista di The Mucker gli frutta 1.450 dollari, The Beasts of Tarzan (“Le Belve di Tarzan”) addirittura 2.500. Sull’onda favorevole, finalmente, raggiunge l’accordo con A.C. McClurg & Co. per la pubblicazione in volume dei romanzi di Tarzan. Nell’arco di tutto l’anno, l’incontentabile erb si affanna a presentare una serie di romanzi, racconti, sinossi e adattamenti ad aziende cinematografiche nel cui potenziale sfruttamento per le sue opere crede molto, ma i suoi spasmodici tentativi purtroppo non sortiscono l’auspicato intento. Alla fine si consola con l’entrare a far parte della “Lega degli Autori d’America” e col contratto stipulato con A. L. Burt & Co. e Grossett & Dunlap che a partire da quest’anno saranno esclusivisti della pubblicazione delle ristampe dei suoi libri. L’anno seguente, nel 1916, erb è ormai un autore affermato e si concede una vacanza. Fatti i bagagli con Emma, i bambini e il loro cane Tarzan, la famiglia Burroughs parte per una cross-country in direzione del Maine per poi finire nel sud della California. Al termine la spedizione fa il viaggio di ritorno a Chicago, consapevole che l’esperienza ha lasciato una traccia: la California ha profondamente colpito Burroughs.

«All-Story», novembre 1913, A Man Without a Soul, copertina di PJ Monahan

«All-Story», dicembre 1913, Warlord of Mars 1

29


tarzan

In alto: «All-Story», luglio 1913, The Cave Girl

In basso: «All-Story Weekly», 21 marzo 1914, The Mad King

30

Al momento del ritorno dalla vacanza, la notorietà dell’autore è in ascesa e i successi si susseguono. Tarzan spopola, ormai la situazione economica è di quelle ottimali (la povertà patita solo pochi anni prima sembra un ricordo lontano) ed erb s’impegna a comprare una nuova casa. A questo punto si sente un uomo realizzato tanto che, quando il 6 aprile del 1917 gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania, l’autore fa di tutto per arruolarsi. Ostacolato dall’età e dalla famiglia, alla fine, il non poter servire il proprio Paese diventerà una frustrazione mitigata solo dal rendersi attivo come istruttore militare assegnato al primo battaglione di fanteria della Riserva militare dell’Illinois con il grado di Maggiore. Ad agosto dello stesso anno, comincia insistentemente a circolare la voce che negli studi della National Film si stia preparando un film. Il desiderio per erb di veder realizzare un film da una sua opera, desiderio rincorso per così tanto tempo, si rende concreto nel 1918 quando esce il film su Tarzan con protagonista Elmo Lincoln nel ruolo del Signore della giungla. Il passaggio dalle pagine del libro alla pellicola cinematografica contribuisce a rendere Tarzan – e con esso Burroughs – ancor più popolare e ricco. Con la California sempre in mente, vista come una meta dal clima più salutare in grado di garantire una migliore salute a tutti i membri della famiglia e, soprattutto, di allontanare i pensieri nefasti delle epidemie mortali d’influenza. Grazie ai successi ottenuti come autore e alle royalties percepite (tra il 1919 e il 1920 erb vende due milioni di copie di libri), acquista dall’editore del «Los Angeles Times», il Generale Harrison Gray Otis, per 125.000 dollari, un complesso immobiliare di 540 acri. La proprietà è su una collina che domina la S. Fernando Valley, appena a sud della città di Los Angeles, ai piedi delle montagne di Santa Monica. erb vi si trasferisce e costruisce una casa nel suo centro: Tarzana! Come “signore” di Tarzana, Burroughs ha apparentemente trovato la sua posizione ideale. I suoi libri sono venduti in tutto il mondo (anche in Unione Sovietica, dove queste storie non sono ben viste dal governo comunista) e la vicina comunità di Hollywood si è messa in moto, impegnata nella realizzazione dei film di Tarzan (Tinseltown ha anche fornito a Burroughs un genero: Jim Pierce, infatti, reciterà in Tarzan e il leone d’Oro, sposando poi la figlia di erb, Joan Burroughs, nel 1928).



tarzan

Il massimo riconoscimento a erb è stato dato dai cittadini della comunità che era sorta intorno al ranch Tarzana: quando la loro comunità si costituisce ufficialmente, questi voteranno per adottare il nome “Tarzana” per quella che diventerà una vera e propria città nel 1928. A Burroughs piace pensare di se stesso come a un hard-headed, un uomo d’affari, ed è convinto di poter ottenere maggiori guadagni e fare una vita ancora migliore fondando un’azienda che curi direttamente i suoi affari. Seguendo quest’idea, sin dal 1923 Burroughs era diventato un dipendente della Edgar Rice Burroughs Inc. e l’atto di “prendere se stesso come dipendente” per amministrare al meglio i propri interessi, anche se oggi è ormai una pratica abbastanza comune, al tempo è stato un passo a dir poco insolito per un autore. A fare da segretario e tesoriere amministratore della erb Inc., Burroughs chiama nel giugno del 1927 l’amico Cyril Ralph G. Rothmund. Nel 1930, dopo la triste vicenda della morte a quarantotto anni del fratello, Frank Coleman Burroughs, erb comincia a pensare al perché debba dipendere da un editore e sul cosa può fare per liberarsi da questa sudditanza. La soluzione non tarda a essere trovata, lui è già dipendente di se stesso, visto che la sua società, la Edgar Rice Burroughs Inc., ne amministra gli interessi che ruotano intorno alle sue opere e personaggi: basterà che un ramo di questa società diventi casa editrice ed è fatta. A partire dal 1931 con Tarzan the Invincible, Burroughs inizia a pubblicare i suoi libri (l’ultimo a essere edito sotto il marchio della Edgar Rice Burroughs Inc. è stato I am a Barbarian – letteralmente “io sono un Barbaro” – nel 1967). 32

In alto in questa pagina: Tarzana Nella pagina precedente: la locandina del primo film con Elmo Lincoln, 1918 Nella pagina seguente: erb e Rothmund in riunione, 1937


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

A tale scopo, a febbraio, è stato lo stesso erb ad informare Elser del «Metropolitan», che ha in programma di prendere in consegna la pubblicazione dei suoi libri, una mossa definita sconsiderata perché fatta nel mezzo della Grande Depressione. Ancora una volta, però, Burroughs ha ragione, ha scavato una miniera d’oro nella giungla africana letteraria col suo Tarzan e ora non vuol lasciare nulla al caso. Il crescente successo come scrittore e la capacità di mantenere il controllo sui suoi lavori letterari fa sì che le royalties raggiungano vette favolose. Per fare un solo esempio, il merchandising di Tarzan è all’apice: Tarzan è alla radio e la sua immagine appare su: costumi da bagno, giarrettiere, tazzine, barattoli del caffè, camicie, orologi, scatole di dolci, mazze da golf, dischi, yo-yo, gioielli, giocattoli telecomandati, scatole di colori, gomme da masticare, gelati, pane, fumetti (che negli anni Trenta gli portano solo di diritti cinquemila dollari al mese) e mille altre cose. Inoltre, dai soli diritti cinematografici del re della giungla, erb realizza oltre cinque milioni di dollari. È proprio con il cinema e “l’urlo” di Tarzan del primo film sonoro prodotto nel 1932 dalla mgm Tarzan, the Ape-Man (“Tarzan l'uomo scimmia”), con l’ormai leggendario Johnny Weissmuller, che Hollywood entra prorompente nella vita di erb.


tarzan

In basso: erb e Weissmuller

34

Pur non mantenendo una grande fedeltà alla storia originale di Burroughs, il film, forte dell’incredibile successo, ha un massivo effetto trainante e i libri di Tarzan vendono più che mai anche all’estero, per cui l’autore si guarda bene dal manifestare la sua disapprovazione. L’anno dopo, nel 1933, Burroughs passa dall’amarezza della notizia che gli studenti nazisti in Germania bruciano i suoi libri, alla soddisfazione di essere stato accettato nell’International Mark Twain Society, Webster Groves, del Missouri. Soddisfazione che si rinnova allorché erb è eletto sindaco onorario di Malibù Beach. Nonostante il grande successo personale e finanziario, il periodo è offuscato da problemi nella vita familiare: il matrimonio con Emma è entrato in crisi. erb si concede una vacanza e, per la prima volta, da solo si reca a Springerville nelle White Mountains dell’Arizona. Uno degli scopi del viaggio è d’ispezionare la contea di Cochise, in cui ha degli interessi ma, poiché questa è la sua prima vacanza senza i figli ed Emma, diventa un periodo di solitudine e depressione con grande nostalgia di casa. Ma ormai il matrimonio con Emma è compromesso e i due coniugi finiscono col divorziare solo pochi mesi dopo. Nel corso del 1934 erb, Ashton Dearholt e altri due investitori si uniscono in una società, la Burroughs Tarzan Enterprises, per produrre un film di Tarzan in Guatemala.


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

Intanto il nome “Tarzan” è elencato nella sezione principale del Merriam-Webster New International Dictionary e il merchandiser ufficiale di Tarzan, Stephen Slesinger, in un articolo su «Boys» descrive e fornisce dati sulla popolarità di Tarzan che fino a quel momento ha al suo attivo: trentaquattro milioni di copie di libri venduti, la striscia a fumetti è su 253 giornali e, in giro, si trovano il “pane” (“per l’energia e la forza”), coppe gelato “Lily-Tulip”, cinture, e svariati gadget con tanto altro materiale per ragazzi col marchio di Tarzan, una vera e propria moda! L’anno dopo erb sposa Florence Dearholt, attrice ed ex moglie del suo socio Ashton Dearholt, con la quale riassapora l’emozione di ritrovarsi padre di due bambini. Ai due figli di Florence erb piace, l’hanno accettato come nuovo genitore e lui è entrato nel ruolo a tal punto che all’occorrenza racconta loro le stesse storie avventurose che aveva raccontato ai suoi Joan, Hulbert e Jack. Le vicende familiari sembrano dunque rimettersi sui giusti binari e gli anni che seguono, dal ’37 al Quaranta, dal punto di vista professionale lo gratificano moltissimo. Il romanziere erb è sulla cresta dell’onda: nei primi mesi del 1938, in sei parti (per un guadagno complessivo di tremila dollari) viene pubblicato su «Argosy Weekly» Carson of Venus (“Carson di Venere”) e, intervistato su «kfwb Hollywood», dichiara tra le altre cose che le strisce di Tarzan stanno comparendo su trecento giornali, che inizialmente aveva previsto di scriverne solo due libri di Tarzan e che Tarzan è in corso di pubblicazione in trentacinque paesi ed è stato tradotto in cinquantotto lingue. Il successo del suo Tarzan è inarrestabile, dimostrato anche dal fatto che nel ’39 le edizioni originali di Tarzan delle Scimmie sono ormai pezzi da collezione (già nel 1936 il primo libro era stato quotato a 25 dollari) ed è praticamente impossibile procurarsene uno! E, sempre nello stesso anno, la Parker Brothers viene annunciata come la ventiseiesima azienda cui è concessa una licenza per la fabbricazione di prodotti collegati a Tarzan. Sono in commercio giochi di Tarzan, caramelle, maschere, costumi, mappe, costumi da bagno, caschi, yo-yo, set di tiro con l’arco, ecc. La delicata “bolla di felicità” della raggiunta gratificazione umana e professionale, sfortunatamente per erb non dura molto e finisce per scoppiare dando inizio ad un periodo che lo fa sprofondare in una grave crisi. Prima, insorgono problemi di salute, difficoltà che lo costringono a un lungo ricovero e a un lungo periodo di convalescenza (fatto in incognito sotto il nome di John B. Downs, presso l’Ospedale del Buon Samaritano di Los Angeles), a cui, nell’arco di pochi mesi, si aggiungono problemi cardiaci di angina e, in seguito, un altro ricovero con un doppio intervento chirurgico.

Mr and Mrs Edgar Rice Burroughs e Florence Gilbert nel 1935

35


tarzan

In alto: «Argosy Weekly», Carson di Venere, 8 gennaio 1938 In basso: erb al dittafono nel marzo del 1934

36

Poi, il ritrovarsi forzatamente separato e lontano dai figli, cui è molto legato, per colpa dei suoi ricoveri, che lo obbligano a non vederli per anni. Ancora, lo scoppio della seconda guerra mondiale quando compie sessantaquattro anni, che lo costringe a non poter fare nulla per il proprio Paese. Tutti eventi che lo scalfiscono profondamente. Come se non bastasse, con la guerra che infuria in Europa, nel 1940 le royalties provenienti dai diritti d’autore stranieri subiscono una battuta d’arresto. Ciò non lo aiuta con la sua angina e i problemi d’ansia, ulteriormente incrementati dalla morte del fratello Harry (Henry Studley) dopo una grave malattia, a tutto ciò si sommano le conseguenze dovute all’uso e abuso, sempre più frequente, di alcol. Provato nel fisico e nello spirito, erb decide di spostarsi più a ovest, alle Hawaii. Ad aprile, affittata la casa di Beverly Hills, s’imbarca sulla ss Monterey e dopo l’approdo a Honolulu trova casa sul mare a Kailua Bay, Lanikai, sull’isola Oahu, dove mette su un ufficio nel garage. Qui scrive quasi tutti i giorni e sforna nuove avventure di Venere, Marte, Pellucidar… e Tarzan. L’ultimo scritto di John Carter è stato realizzato proprio in questo luogo, a Lanikai. Pur investito da tanti problemi, ed entrando nell’ultimo decennio della sua vita, Burroughs rimane dunque attivo, continuando a sviluppare storie per le riviste pulp e per la sua azienda.


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

Nell’arco dell’anno (1940) scrive Tarzan and the Madman (“Tarzan e il Pazzo”), romanzo che, grazie al figlio Jack, è registrato sotto dettatura su un cilindro di cera (uno scritto di circa 1.500 parole mai apparso su rivista, ma edito in libro pubblicato dalla Canaveral Press nel 1964). Grazie all’arrivo del “dittafono” erb continua a scrivere a un ritmo febbrile e conia la parola scientifiction per categorizzare i suoi racconti. Realizza Synthetic man of Mars, John Carter and the Giants of Mars (scritto in buona parte dal figlio Jack), e altri capitoli delle saghe di Marte, Pellucidar, Venere, ecc… cui si aggiungono diversi elaborati, come ad esempio una commedia parodistica di Tarzan chiamata Tarzan’s Good Deed today, e altro ancora… A maggio del 1940, erb introduce una nuova serie radiofonica e Tarzan debutta sulla stazione kgu Hawaii. Radio alla quale dichiara pure di voler mandare presto in onda i suoi racconti di Marte, aggiungendo che si sarebbe fatto in modo di non spaventare il pubblico, com’era stato pensato da Orson Welles, che aveva indotto i radioascoltatori a credere che Marte stesse attaccando la Terra! A causa della guerra in Europa che è al culmine, la maggior parte dei suoi diritti d’autore stranieri provenienti da libri, film, riviste e strisce – che qualche tempo prima avevano subito una battuta d’arresto – ora sono irrimediabilmente persi e il denaro comincia a mancare.

erb, Virginia Bowles e

Robert Young alla nbc Studios, Hollywood, 30 marzo 1939

37


tarzan

È l’inizio di ulteriori difficoltà che si rendono ancor più evidenti quando a luglio con lo pseudonimo “John Tyler McCulloch”, scritta la storia The Strange Adventure of Mr. Dinwiddie, non riesce a trovare editori per stamparla (sarà pubblicata solo nel 2001). Ad agosto, con la famiglia, si trasferisce da Lanikai a Honolulu e una settimana dopo occupa un ufficio a Kapiolani Boulevard in cui lavora dalle 9:00 alle 16:00, preferendo mantenere il lavoro separato dalla sua homelife anche perché le difficoltà di convivenza con la moglie Florence cominciano a essere sempre più evidenti. Il periodo duro, le paure, le ansie, i tormenti interiori con i sensi di colpa e la crescente dipendenza dall’alcol portano a tensioni e a una nuova crisi matrimoniale, oltre a grossi problemi di salute con frequenti ricoveri in ospedale. Pur riuscendo a mantenere un programma di scrittura quotidiana, erb ha nelle ore serali regolari incontri con gli amici – due dei quali erano i vicini di casa John Halliday e Janet Gaynor – che sconfinano di solito in un grosso consumo di alcol che, a sua volta, porta alla nascita di forti sentimenti d’inferiorità circa la capacità di scrittore. Manifesta un profondo risentimento verso gli autori “letterari” e una pesante rabbia verso i suoi critici, che lo avevano escluso dai circoli “colti”. Ineluttabilmente tutto ciò si ripercuote sul suo operato, tanto che il fido Rothmund gli manda a dire che il feedback su Tarzan and the Jungle Murders (“Tarzan e gli omicidi nella Jungla”) e The Giant of Mars (“Il Gigante di Marte”) non erano buoni e che molti fan cominciavano persino a dubitare che li avesse scritti lui! In realtà la storia de John Carter and the Giants of Mars fu effettivamente scritta da John Coleman Burroughs, come ha spiegato in seguito Hulbert: erb,

In basso in questa pagina: erb sulla ss Monterey nel 1940 si trasferisce alle Hawaii Nella pagina successiva: Savage Pellucidar di Frank Frazetta

38



tarzan

The Deputy Sheriff of Comanche County erb Inc., 1940

«Giant è stato originariamente scritto come Whitman Better (“Piccolo Libro”) e successivamente ampliato in forma di romanzo breve e anche se erb ha dato degli input da Honolulu, Jack, con il contributo redazionale della Whitman, ha fatto la maggior parte del lavoro su di esso». In questo clima greve, nel settembre del 1940 la erb Inc. pubblica, illustrato da John Coleman Burroughs e dedicato a Mary Lucas Pflueger (un caro amico di una famiglia di Honolulu) quello che a causa della guerra e della penuria di carta sarà il suo ultimo libro ad uscire, almeno fino al 1944: The Deputy Sheriff of Comanche County (“Il vice sceriffo della contea di Comanche”). I titoli precedenti della trilogia erano That Damned Dude e The terrible Tenderfoot. La mattina del 27 marzo del 1941, come probabile ripercussione dei problemi finanziari e familiari con la moglie Florence, ma soprattutto della trascuratezza fisica, subisce nel sonno un’angina con conseguente leggero ictus.

40


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio! A lato: erb a Honolulu,

21 novembre

È l’anticamera di una profonda depressione e di una chiusura in se stesso in cui sprofonda e da cui sembra non poterne uscire. La crisi è tale che ad aprile, contemporaneamente all’inizio del nuovo romanzo I am a Barbarian, erb scrive, inviandole a Rothmund, le istruzioni da seguire dopo la sua morte. In questo rovinoso stato – aveva perso undici chili nell’ultimo mese – a complicare le cose si ripresentano vecchi problemi di salute (che lo costringono a ripetuti ricoveri in ospedale) e il rovinoso annuncio pubblico della moglie Florence Gilbert (attraverso il suo avvocato) che aveva depositato istanza di divorzio con l’accusa di crudeltà mentale. erb, come ha sempre fatto, delega le questioni legali all’amico Ralph Rothmund: si sente veramente sull’orlo del baratro, ad un passo dalla fine; subisce vari interventi chirurgici e passa attraverso pesanti terapie e trattamenti, tanto da redigere un nuovo testamento e istruire i figli ad eleggere Rothmund come presidente della Edgar Rice Burroughs Inc. La delicata situazione si trascina per diversi mesi ma, lentamente, man mano che la salute migliora, erb dedica sempre più tempo alla scrittura, tanto che a novembre finisce I am a Barbarian. La stesura del romanzo ha risentito, però, dell’influenza negativa del gravissimo stato d’animo dello scrittore ed è respinto da McCall di «Red Book» e «Blue Book» che scrive motivando: «Troppo macabro e deprimente, una storia che in questo momento noi non possiamo prendere in considerazione, non ci può dare qualcosa di più allegro?». Il romanzo sarà poi pubblicato nel 1967 dalla erb Inc. 41


tarzan

erb reporter di guerra 1942

Alla fine, grazie ancora una volta all’aiuto dei suoi mondi fantastici, erb riesce a venir fuori dal tunnel in cui sembrava destinato a finire i suoi giorni e ritorna alla voglia di vivere. La mattina del 7 dicembre 1941, Hulbert Burroughs va a trovare suo padre: mentre i due decidono di fare una partita di tennis, i giapponesi bombardano Pearl Harbor nelle vicinanze. Ha così inizio l’ultima avventura della vita di Edgar Rice Burroughs che, pur essendo troppo vecchio per il servizio militare attivo (sessantaseienne al momento dell’attacco di Pearl Harbor), decide di partecipare alla seconda guerra mondiale come scrittore diventando un corrispondente di guerra. Era il più anziano corrispondente di guerra nel teatro del Pacifico e, volando da un’isola all’altra (anche contro il parere del figlio Hulbert, che serviva come fotografo di guerra), scrive articoli per la «United Press» e l’«Honolulu Advertiser», descrive le attività delle truppe e va in missione con i bombardieri dell’Air Force 7.

42


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

Scrive una serie di diari di guerra: Happenings in Nuova Caledonia e In Australia. Alla fine raccoglierà i punti salienti di questi diari in un dattiloscritto di sessanta pagine, che successivamente presenta ai membri della famiglia come The Diary of a Confused Old Man, or Buck Burroughs Rides Again. Nonostante i pericoli cui si espone, Burroughs attraversa questo periodo della vita illeso, e non molto tempo dopo manda Tarzan in una missione piena di pericoli con Tarzan e la Legione Straniera (1944). Con la fine della guerra, Burroughs torna in California e si stabilisce in una piccola casa vicino a Tarzana. Lui e Florence avevano divorziato nel maggio del 1942: in tal modo Ed avrebbe dedicato gli ultimi anni ai suoi tre figli avuti dal primo matrimonio con Emma Centennia Hulbert: Joan, Hulbert Jr. e John Coleman. erb trova rifugio fisico laddove aveva lasciato il cuore e la serenità d’animo continuando a tuffarsi nei suoi spazi immaginari creando avventure e universi mai visti prima sino alla fine. Al momento della sua dipartita, per suo espresso desiderio, le ceneri furono riportate a Tarzana, dove sono conservate in una tomba anonima. Al tempo dell’addio da questo mondo, ben quindici romanzi erano in attesa di pubblicazione. La maggior parte delle storie create da Burroughs (in totale circa sessantotto titoli) sono state anche raccolte in forma di libro, e sono disponibili nelle biblioteche e librerie di tutto il mondo. Le opere scaturite dalla fantasia di Edgar Rice Burroughs dureranno come racconti classici di mondi fantastici, di avventura, romanticismo e meraviglia. Scritti che confermano l’inattaccabilità rispetto allo scorrere del tempo di questo autore e delle sue fantastiche avventure.

erb

in Nuova Caledonia 1943


tarzan

e Hully a Hickam Field, Oahu, Hawaii nel 1942

erb

Ha creato il favoloso mondo preistorico di Pellucidar (a partire da At the Earth’s Core), ha scritto altre fantasie dell’uomo delle caverne (The Lover Eternal e The Land That Time), racconti di intrighi di corte (The Mad King), una storia dell’orrore (The Monster Men, pubblicato in Italia con il titolo “Virginia e gli uomini mostro”), romanzi di realismo sociale (The Girl From Hollywood), avventure sul tipo di Robinson Crusoe (The Girl Cave), una storia che ha combinato tutti i generi elencati prima (The Mucker) e più tardi avrebbe scritto anche western (The War Chief e altri) e creato un’altra saga, oltre al ciclo di Marte di John Carter, questa volta impostata sul pianeta Venere (a partire da Pirates of Venus). È, però, con «Tarzan» che Burroughs ha realizzato il suo trionfo e l’affermazione planetaria. Carter di Marte di Boris Vallejo e Giulia Bell

44


edgar rice burroughs

- la rocambolesca vita di un genio!

Del re della giungla ha prodotto un totale di ventisei libri, lasciandone un frammento di uno che è stato scoperto solo molto tempo dopo la sua morte (rivisto e completato da Joe R. Lansdale e pubblicato dalla Dark Horse nel 1995). I suoi racconti e personaggi hanno intrattenuto quattro generazioni di lettori e, finalmente, nel 1962 l’autore ha ottenuto il riconoscimento formale della sua opera quando la Oxford University Press ha collocato, in una serie di volumi per uso scolastico britannico, un’edizione del suo primo racconto: La principessa di Marte, affiancandolo ad autori come Shakespeare, Conan Doyle, Robert Louis Stevenson, Sir Walter Scott. Negli anni Sessanta, dopo un fisiologico calo d’interesse, grazie al boom del formato tascabile, una nuova generazione ha “scoperto” gli scritti di Edgar Rice Burroughs riportando sugli scudi i suoi lavori per anni. Poi, all’inizio del nuovo millennio, una nuova progenie ha riscoperto Burroughs e il “classico Tarzan” attraverso i film animati Disney e, in seguito, con il film John Carter di Marte, con il Tarzan in 3D della tedesca Costantin Film Produktion, girato con animazione computerizzata e, ultimo in senso cronologico, il fenomenale film La leggenda di Tarzan del 2016, che hanno tutti confermato la trasversalità rispetto allo scorrere del tempo di quest’autore e delle sue fantastiche avventure.

Il noce sotto cui sono sepolte le ceneri di Edgar Rice Burroughs a Tarzana

The legend of Tarzan, 2016

45


Frutto di anni di ricerche, questo nuovo, corposo lavoro di Raffaele De Falco (già autore del bestseller Tex – Fiumi di China italiana in deserti americani) rappresenta il saggio più completo in Italia su tutto ciò che riguarda il mondo di Tarzan, l’uomo scimmia. Il celebre personaggio di Edgar Rice Burroughs viene analizzato dall’autore in tutte le sue sfaccettature e la sua multimedialità. Dal romanzo ai comic-book, passando per il cinema, le serie tv, i cartoon e persino le trasmissioni radio dedicate. Tarzan non è soltanto un eroe, un giustiziere, un “super uomo”: il personaggio di Burroughs incarna il senso assoluto della libertà. L’opera, ricca di immagini e foto di repertorio a colori, si avvale di una completissima cronologia di tutte le opere e gli adattamenti che si sono avvicendati negli anni e che hanno permesso a più generazioni di poter conoscere la leggenda di Tarzan e delle sue avventure.

ISBN: 978-88-94818-75-8

edizioninpe.it Edizioni NPE euro 49,00


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.