Società oggi di Erica Zanghellini
VITTIME del BULLISMO
G
li episodi di bullismo ormai sono all’ordine del giorno e possono capitare a chiunque. I dati ci stanno indicare che, una buona parte di questi atti sia realizzato da ragazze. Anzi questo tipo di violenza, al femminile, è in costante crescita e i comportamenti che mettono in atto stanno diventando sempre più simili, se non uguali, ai comportamenti tipicamente dei bulli maschi. L’unica differenza è che spesso e volentieri, il bullismo al femminile è più subdolo. Si espongono le “amiche”, mentre la capo-bulla frequentemente resta in disparte. Alcuni genitori, in passato, mi hanno chiesto quali sono dei possibili campanelli di allarme che possono spingere ad approfondire se il proprio figlio si trova a subire atti di bullismo. Devo dire che non ci sono dei segnali specifici ma, sono due le cose a cui dobbiamo far attenzione: un calo del rendimento scolastico e il fatto che in un determinato momento cominci a lamentarsi di non voler andare più a scuola, o anche se frequenta normalmente, si lamenti assiduamente della classe o degli insegnanti. Infine, anche “strani” malesseri fisici che si ripetono nel tempo ma, che nel fine settima scompaiono, soprattutto nei più piccoli devono farci allertare. Logicamente questi due segni di disagio non si verificano solo nei ragazzi che subiscono questa forma di prevaricazione, ma sicuramente succedono anche a loro. Ma cosa fare se invece ci ritrovassimo nella situazione in cui sicuramente nostro figlio è stato preso di mira da un bullo? Si può facilmente ipotizzare che un ge-
nitore possa entrare in confusione e non sapere nemmeno lui cosa fare, come affrontare questa situazione delicata, fonte di estremo dolore e che spesso lascia delle cicatrici indelebili che accompagneranno il ragazzo per tutta la vita se non affrontate tempestivamente. Il primo consiglio che vi do è attenzione a non minimizzare, cercando di dare il giusto peso a quanto successo. L’obiettivo è far sentire il ragazzo compreso e passargli l’idea che noi siamo lì per ascoltarlo. Cerchiamo di rinforzare il comportamento di nostro figlio, il fatto che si sia fidato di noi e ci abbia confessato quanto subito, è importante. E’ fondamentale per lui, il poter condividere l’episodio traumatico ed è rilevante per noi in quanto ci permetterà di essere informati anche di ulteriori episodi. Tentiamo quindi di essere estremamente accoglienti e anche se dentro di noi crescono emozioni di rabbia oppure vendetta, cerchiamo di controllarci. Reazioni impulsive o rabbiose possono farlo chiudere in sé stesso e quindi rompere l’abitudine di riuscire a parlare di quanto gli succede. Adesso che ci siamo connessi con nostro figlio in modo funzionale, cerchiamo di
capire bene la situazione. Quante volte è avvenuto, in che termini, con che modalità, queste sono le domande a cui dobbiamo trovare le risposte. Tentiamo di non tralasciare niente, nemmeno quello che può a primo acchito, sembrare un dettaglio superfluo. Quello da capire è se c’è una ripetitività e che conseguenze ha su nostro figlio. Nel momento in cui abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie, rechiamoci a scuola per parlare e decidere come affrontare questa situazione. Il ragazzo deve essere a conoscenza delle nostre intenzioni. E’ importante riuscire a fargli capire che è necessario questo passaggio. Rassicuriamolo sul fatto che non passerà per spione e che si cercheranno i modi opportuni per affrontare quanto successo. Mi raccomando cerchiamo di resistere all’idea di andare in prima persona a risolvere la situazione, affrontando i ragazzi “carnefici” o a parlare con i genitori del bullo. Litigare con loro non farà altro che passare l’idea che vince il più forte e che i problemi si risolvono con le urla. Ed infine se la situazione risulta essere di difficile risoluzione, oppure se il ragazzo ha una sofferenza tale che inficia la sua qualità di vita, non abbiate paura e rivolgetevi a un professionista. Insieme troverete la strada migliore per elaborare e supportare vostro figlio.
Dott.ssa Erica Zanghellini Psicologa-Psicoterapeuta Riceve su appuntamento Tel- 3884828675
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