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Non solo animali: i cani vaganti
Non solo animali di Monica Argenta
Cani vaganti: un problema sempre più diffuso anche in provincia di Belluno
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L'animale domestico più vicino a noi per diffusione e per questioni storiche, sociali e culturali è il cane. Ci sembra così naturale e facile adottarne uno in famiglia che spesso, anche in buona fede, si compiono però errori grossolani. Ad esempio quello dei cani vaganti è un problema che attanaglia la provincia di Belluno da tempo. Ma cos'è un cane vagante? E' un cane regolarmente chippato e quindi che ha un padrone ma che viene lasciato libero, o che "scappa" o per meglio dire, che gli si permette di vagare sul territorio. Questo fenomeno ha parecchie ripercussioni, tutte negative in quanto il cane vagante rappresenta un problema per se stesso, per gli altri e per il proprio propetario, che ne dovrà rispondere civilmente e penalmente. Questo mese ne parlo con Cristiano Fant, rappresentante dell'Associazione Earth per la Regione Veneto. Cristiano, sempre più spesso siamo testimoni in prima persona di cani vaganti (palesemente non randagi) che entrano nei nostri giardini o attraversano le strade mentre guidiamo. E' evidente che rappresentano un pericolo. Certo, tutto questo è in violazione con la normativa vigente. Infatti l'Ordinanza 27 luglio 2021, concernente l'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani, prevede tra le altre cose (museruola al seguito, ecc) che ogni cane (di qualsivoglia taglia o razza) venga movimentato con apposito guinzaglio della lunghezza massima di 1, 5 mt. Non va mai dimenticato che come riportato dall'Art 1 comma 1 dell'Ordinanza 6 agosto 2013 e successive proroghe "il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso". Tradotto in parole più semplici: se lasciamo che il nostro cane vaghi libero, ogni danno che provoca sarà rimesso a noi. A volte, da parte dei proprietari è semplice incapacità di controllare le "fughe" dei loro compagni canini. Cosa può consigliare in proposito? La corretta detenzione in sicurezza del proprio animale non è cosa complessa. Per impedire al cane di scappare bastano alcune regole (poche) e del buon senso. Partiamo dal presupposto che il cane deve vivere in famiglia, in branco, con noi in casa. Il libero accesso al giardino, dove presente, prevede una recinzione adeguata. Quando usciamo con il cane che sia per una passeggiata, per caricarlo in auto o per qualsiasi altra cosa, la pettorina o il collare, va fatta indossare al cane prima di aprire la porta o il cancello del giardino. Sino a quando il cane non si abitua a portare la pettorina è buona cosa movimentarlo con due guinzagli, uno sul collare (che il cane deve sempre avere con medaglietta recante il nostro numero di telefono ed il suo nome o, meglio numero di microchip) ed uno sulla pettorina, legando quest'ultima al guinzaglio con un pezzo di spago cosicchè non possa sfilarsi nessuno dei due. Per chi vive in condomnio valgono le regole per la conduzione in sicurezza che valgono sulla strada: cane al guinzaglio e attenzione che non crei danni. È importante, qaundo conduciamo il cane in passeggiata, non farci distrarre. Spesso il guinzaglio, sfugge di mano perchè stiamo intergendo con il cellulare o accendendo la sigaretta. La pas-
seggiata col cane è la passeggiata del cane, non la nostra. Concentrandoci su di lui potremo anche conoscerlo meglio, guardando come interagisce con gli altri esseri viventi che incrociamo per strada. Che cosa consiglia di fare quando ci ritroviamo davanti ad un cane vagante? Il cane vagante è un soggetto che oggi, in provincia di Belluno, non ha l'attenzione che merita. Quando vedete un cane vagante dovete chiamare il 112 (oggi numero unico di emergenza) e segnalarne il luogo di presenza affinchè venga inviato personale adeguato per il recupero. Questo è quanto previsto. La realtà è che vi si chiede di mettere il cane in un luogo dal quale non possa scappare con tutti i rischi del caso; infatti mentre tentate di prenderlo rischiate di prendervi un morso, di cadere e ferirvi o di finire sulla carreggiata venendo investiti da un'auto. La normativa prevede che un cane vagante venga portato in canile. Molto spesso si ha la pessima abitudine di riportarlo al proprietario. Questo genera due effetti negativi: il proprietario del cane non viene sanzionato quindi non percepisce la gravità del fatto e non si può verificare lo stato detentivo del cane. Infatti, prima di ridare il cane al proprietario sarebbe buona cosa che il canile inviasse personale di fiducia per verificare come il cane è detenuto. E' un nuovo anno e la promessa e la speranza di un mondo migliore si affaccia alla coscienze: tra sogni e ambizioni grandiose è importante capire che bisogna agire per piccoli passi quotidiani. Anche nel nostro rapporto con gli animali, anche nelle situazioni più comuni.
Ringrazio per il prezioso aiuto e invito per ulteriori informazioni o consulenze contattare: Cristiano Fant: belluno@earth-associazione.org Cell. 347/8824026