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Pianeta donna. Influenzer, il caso Chiara Ferragni
Pianeta donna di Eleonora Mezzanotte
INFLUENCER: TRA LE PROFESSIONI DEL FUTURO? IL CASO CHIARA FERRAGNI
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Nel nostro vocabolario corrente, specialmente in quello giovanile, è entrato a far parte della quotidianità un nuovo termine, ovvero “influencer”, relativamente all’ambiente social e pubblicitario. Ma chi è l’influencer, cosa fa, come e quanto guadagna? Sono le domande a cui cercheremo di rispondere con chiarezza, per fugare una volta per tutti la fitta coltre di dubbi che si cela dietro a questa professione del futuro, che attrae l’attenzione di sempre più giovani. L’influencer è, secondo la definizione Treccani, un “personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguito dai media, che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico.” Una definizione breve e concisa, che accomuna la figura dell’influencer a quella del leader d’opinione, capace di condizionare e convogliare le scelte del suo pubblico verso una direzione ben precisa di mercato, abile nell’accattivarsi le simpatie e il rispetto di una platea virtuale grazie anche al suo carisma e alla sua dialettica. Mettendo in atto strategie di comunicazione e di marketing, gli influencers vengono scelti dalle aziende per pubblicizzare un determinato prodotto, poiché la loro popolarità sui social è molto ampia e capillare. Sempre più persone di qualsiasi età, al giorno d’oggi, possiedono un profilo social Facebook, Twitter o Instagram e gli accessi e le interazioni virtuali di milioni di persone in tutto il mondo permettono una diffusione delle notizie che non è mai stata così vasta e globale come ora. Pertanto, un post pubblicitario di un influencer di grande fama e seguito, può raggiungere migliaia di persone in un lasso di tempo relativamente breve. I profili social degli influencers sono diventati dei veri e proprio canali di comunicazione, delle vetrine di contenuti, che le aziende stanno imparando sempre di più a sfruttare strategicamente per mettere in mostra prodotti e per veicolare nuove tendenze.
Ma ora ci viene da chiederci: in che modo e quanto guadagna un influencer? Prima di rispondere a questa domanda è opportuno fare una considerazione. Nel 2018, l’associazione americana Ana (Association of
National Advertisers) ha suddiviso gli influencers in quattro categorie, sulla base dell’ampiezza del loro pubblico social: si parla di micro-influencers (fino a 25.000 follower, ovvero seguaci), macro-influencers (fino a 100.000 follower), mega-influencers (fino a 500.000 seguaci) e infine le celebrities (oltre 500.000 seguaci). Ovviamente, ogni influencer ha un tariffario che è determinato dal numero di follower e quindi dal bacino di utenti che può potenzialmente raggiungere con la sua attività social di promozione pubblicitaria e dal potere d’acquisto del suo pubblico. Prendendo ad esempio un post pubblicato su Instagram, un micro-influencer può guadagnare tra i 250 e i 750 euro, mentre un mega-influencer può guadagnare dai 1000 ai 5000 euro a post. Per non parlare delle celebrities, che con le loro pubblicazioni possono guadagnare cifre da capogiro. Si pensi che un post sponsorizzato da Chiara Ferragni, prima tra gli influencers italiani, è valutato 51.000 euro.
Ed è proprio la Ferragni, con la sua indole dinamica, la sua simpatia e la sua lungimiranza, che ha inaugurato il mestiere di influencer. Nel 2009 ha fondato il blog di moda The Blonde Salad, dove si proponeva al pubblico come fashion blogger, dispensando consigli di stile e cominciando a promuovere alcuni prodotti. Intuendo il potenziale comunicativo e persuasivo dei social, in pochi anni la bionda lombarda ha raggiunto un pubblico di vaste dimensioni non solo in Italia, ma su scala globale. Nel 2015 niente meno che l’università di Harvard l’ha presa come caso studio, invitandola presso la sede della Harvard Business School per tenere una lezione e raccontare i segreti della sua ascesa al successo e nel 2016 Forbes l’ha inserita tra gli under 30 più influenti al mondo. L’influenza che Chiara Ferragni esercita sul suo pubblico è merito anche della sua straordinaria umiltà: episodi della sua vita quotidiana sono raccontati con leggerezza, simpatia e trasparenza, facendoci apprezzare la persona prima del personaggio. Consapevole della possibilità di arrivare a milioni di persone, la Ferragni ha spesso associato la sua immagine a campagne sociali e umanitarie importanti, nonché ha collaborato con istituzioni e associazioni per la promozione di eventi, iniziative e opportunità culturali. L’abbiamo vista di fronte alla Venere del Botticelli mentre faceva visita agli Uffizi di Firenze per documentarne la bellezza, l’abbiamo vista impegnata nella raccolta fondi per i malati Covid e per il rafforzamento del reparto di terapia intensiva del San Raffaele a Milano. Più di recente è apparsa al fianco di Liliana Segre al memoriale della Shoah di Milano, per trasmettere storie di vita e farci conoscere i luoghi della memoria che ancora oggi conservano le tracce di quella che è stata una parentesi drammatica della nostra storia recente. Perché il ricordo di quegli avvenimenti possa essere conservato, tutelato e trasmesso alle generazioni future, affinché la storia non si ripeta. Un personaggio che ha saputo fare del suo mestiere uno stile di vita e che ha saputo prima di tutti cogliere le potenzialità dei social network per trasformarle in una realtà professionale redditizia, stimolante e, in ultima analisi, umanamente arricchente.
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