10 minute read
Sommario
ANNO 8 - AGOSTO 2022
DIRETTORE RESPONSABILE
Advertisement
Armando Munaò - 333 28 15 103 direttore@valsugananews.com
VICEDIRETTORE
Chiara Paoli
COORDINAMENTO EDITORIALE
Enrico Coser
COLLABORATORI
Waimer Perinelli - Erica Zanghellini - Katia Cont Alessandro Caldera - Massimo Dalledonne Emanuele Paccher - Francesca Gottardi - Maurizio Cristini Dott. Claudio Girardi - Silvana Poli - Laura Mansini Marco Nicolò Perinelli - Francesco Zadra - Erica Vicentini Eleonora Mezzanotte - Laura Fratini - Patrizia Rapposelli Dott. Alvise Tommaseo Ponzetta - Zeno Perinelli Alice Rovati - Adelina Valcanover - Nicola Maschio Giampaolo Rizzonelli - Mario Pacher
CONSULENZA MEDICO - SCIENTIFICA
Dott. Francesco D'Onghia - Dott. Alfonso Piazza Dott. Giovanni D'Onghia - Dott. Marco Rigo
EDITORE - GRAFICA - STAMPA
Grafiche Futura srl Via della Cooperazione, 33 - Mattarello (TN)
PER LA TUA PUBBLICITÀ cell. 333 28 15 103 direttore@valsugananews.com info@valsugananews.com
Registrazione del Tribunale di Trento: nr. 4 del 16/04/2015 - Tiratura n° 7.000 copie Distribuzione: tutti i Comuni della Alta e Bassa Valsugana, Tesino, Pinetano e Vigolana compresi
COPYRIGHT - Tutti i diritti di stampa riservati Tutti i testi, articoli, interviste, fotografie, disegni e pubblicità, pubblicati nella pagine di VALSUGANA NEWS e sugli Speciali di VALSUGANA NEWS sono coperti da copyright GRAFICHE FUTURA srl e quindi, senza l’autorizzazione scritta del Direttore, del Direttore Responsabile o dell’Editore è vietata la riproduzione o la pubblicazione, sia parziale che totale, su qualsiasi supporto o forma. Gli inserzionisti che volessero usufruire delle loro inserzioni, per altri giornali o altre pubblicazioni, possono farlo richiedendo l’autorizzazione scritta all’Editore, Direttore Responsabile o Direttore. Quanto sopra specificato non riguarda gli inserzionisti che, utilizzando propri studi o agenzie grafiche, hanno prodotto in proprio e quindi fatta pervenire, a GRAFICHE FUTURA srl, le loro pubblicità, le loro immagini, i loro testi o articoli. Per quanto sopra GRAFICHE FUTURA srl, si riserva il diritto di adire le vie legali per tutelare, nelle opportune sedi, i propri interessi e la propria immagine. L’editoriale: tutti al voto 3 25 settembre 2022: si vota per Camera e Senato 4 Sommario 5
Il senso religioso 7 Guerra, politica e istruzione 8
Quando le cantine facevano la musica 10 Il personaggio: Marylin Monroe 12
La letteratura per il BenEssere 15
Accade nel mondo: Israele, garanzia di sicurezza 16 San Valentino, fra Veneto e Trentino 18 Personaggi in controluce: Don Ivan Maffeis 20
Francesco IV di Castellato 23 Effetto farfalla, effetto bomba 24 Società oggi: StalKerware 26
La storia siamo noi: Gino Bartali 28 Centro d’Arte La Fonte: artisti al sole d’agosto 30 Muse: tutti i dati dal 2013 ad oggi 31
Lo sport della 4 ruote: la Ferrari 32
Qui Europa: da Novaledo a Bruxelles e ritorno 35
Ieri avvenne: un pattugliamento didattico in Valsugana 39
Niccolo’ Machiavelli: un “Maestro” di politica 42
I grandi maestri del passato: Giotto 44 Ultimato il corso per la sicurezza dei bagnanti 46
A Castel Ivano arriva il “Medioevo in gioco” 49 Presentato il libro di Waimer Perinelli 50 Francesco Antonio Rodolfi 52
Studio e formazione: INFOPOINT 54
Il personaggio: Manuel Manca 56
Ottone Brentari, giornalista, scrittore e geografo 59
Qui USA: Alcatraz, la terribile prigione 60
Conosciamo il territorio: il Castello di Avio 62
Il cielo sopra noi: a rimirar la stelle 64 Il personaggio di ieri: Tullio Garbari 65
Conosciamo le leggi: uccisione e maltrattamenti di animali 67
“Mercanti di luce”, storie di commercianti tesini 68
Medicina & Salute:Il Gruppo Romano Medica 70 La prevenzione delle malattie cardiovascolari 71 Medicina & Salute: i bambini e la resilienza 72
Conosciamo la nostra storia: La Valsugana Irredenta 74 Che tempo che fa: Estate 2022 all’insegna del caldo e siccità 76 Leggende in Valsugana: i fantasmi di Caldonazzo 78 Il Concorso fotografico Luigi Cerbaro 79
I Personaggi DON IVAN MAFFEIS
Pagina 20
Storie italiane GINO BARTALI
Pagina 28
I Maestri del passato GIOTTO
Pagina 44
LA CIMINIERA di Frattin Francesco CALCERANICA AL LAGO – Via Donegani, 2 – Tel: 0461 723500
Edicola - Tabacchi Cartoleria Ricariche telefoniche Lotto Puntoposta PuntoLIS per pagamento bollette
Il senso religioso
di Franco Zadra
In rapporto libero con l’infinito... L’uomo e l’irriducibile originalità della sua personalità
Nel capitolo ottavo de “Il senso religioso”, don Giussani contrappone due visioni dell’esistenza umana che determinano in questa nostra epoca, la scelta fondamentale che ciascuno prima o poi deve compiere in ordine al credere, mostrandoci ancora una volta come di fatto sia irragionevole, quindi non pienamente umano, il negare la speranza di una salvezza dell’io, anche se si tratta di un avvenimento che supera i limiti dell’esperienza esistenziale, di ora. «Lo scopo della vita è vivere!», leggiamo di continuo in tweet di adolescenti o di gente “arrivata” che sembra aver capito tutto della vita; uno spot tra i più convincenti della pubblicità che non trova ormai alcuna resistenza nel comune “filosofare” in quei, sempre meno frequenti purtroppo, momenti di confronto sul senso dell’esistenza; un vero e proprio arpione intellettuale per la nostra anima, sfruttato con successo da molte interminabili serie televisive, e che motiva ogni mese il pagamento del canone a Netflix, in quella che non è difficile identificare come una vera e propria dipendenza. Siamo tutti compresi nel grande meccanismo della macchina del mondo che continua a macinare vite, progetti, sogni e passioni, per ridurre tutto in polvere, servendo il grande ideale, dalla disumana astrattezza, descritto in quella vasta enciclopedia pubblicata nel XVIII secolo, in lingua francese, da un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Denis Diderot e con la collaborazione di Jean-Baptiste Le Rond d’Alembert, il frutto più consumato del secolo dei lumi. «Oh posterità, santa e sacra! - scrive l’Encyclopedie – Sostegno degli oppressi e degli infelici, tu che sei giusta, tu che sei incorruttibile, tu che rivelerai l’uomo buono e smaschererai l’ipocrita, idea consolante e certa, non abbandonarmi. La posterità è per il filosofo quello che l’altro mondo è per il religioso». Una definizione che è diventata tanto nostra da sorprenderci ad accettare come ovvio che lo scopo di tutte le nostre energie è quello di dissolverci per il progresso del futuro. Ma Dostoevskij, ne “I fratelli Karamazov” – ed è questa l’alternativa religiosa che Giussani propone a quel razionalismo irragionevole che va per la maggiore – scrive: «L’ape conosce la formula del suo alveare, la formica conosce la formula del suo formicaio, ma l’uomo non conosce la propria formula», perché, scrive Giussani, «la formula dell’uomo è rapporto libero con l’infinito, e perciò non sta in nessuna misura e sfonda le pareti di qualsiasi dimora in cui la si voglia arrestare». Volgiamo dunque in domanda il suddetto slogan progressista, servendoci delle parole di Anna Vercos di fronte al cadavere della figlia Violaine nel dramma di Claudel “L’Annuncio a Maria”: «Forse che scopo della vita è vivere? Non vivere, ma morire e dare in letizia ciò che abbiamo. Qui sta la gioia, la libertà, la grazia, la giovinezza eterna. Che vale il mondo rispetto alla vita? E a che vale la vita se non per essere data?». Una prospettiva impossibile senza la fede, ma assolutamente ragionevole, poiché tiene conto di tutti i fattori in gioco dentro il mistero del mondo.
Don Luigi Giussani
Guerra, politica e istruzione
di Cesare Scotoni
Il GIRO di BOA con
NAVIGAZIONE a VISTA
Siamo ad un “giro di boa” e, forse finalmente, stiamo entrando nel XXIesimo secolo. La Politica delle cannoniere ha trovato protagonisti nuovi e chi, Oceano dopo Oceano, ha conquistato il Mondo, scopre oggi modi nuovi di giocare in difesa. Equilibri che in tanti neppure sapevano riconoscere, si propongono con i loro scricchiolii all’attenzione dei più e con quelli emerge almeno un secolo e mezzo di compromessi. Tanti gli episodi di quel recente passato che meriterebbero una rilettura, ma scarseggiano i testi di approfondimento ed il sistema di formazione è in mano a chi dell’Istruzione ha Paura. Per cui gli esempi del Passato non servono a guidare il Presente anche quando ciò avrebbe un’indubbia utilità. L’Istruzione che da vantaggio competitivo in un progetto di crescita del Paese si riduce a Formazione per l’Impiego e le Competenze che non precedono più le Tecnologie, ma pretendono di inseguirle. Progresso e Conservazione, in un progetto politico perdente, vogliono smettere di essere antinomici, sfidando quella Legge più antica di tante altre che vede nella tensione tra opposti la fonte per il muovere lungo le rotte del Progresso Tecnico e Sociale. La Stabilità ad Entropia nulla è la Morte dell’Essere, ma c’è chi ne spaccia furbescamente i vantaggi in un Mondo che la fugge, Crisi dopo Crisi. Questo lo scenario in cui i nostri figli, i figli di chi ha visto i vantaggi di una buona istruzione e degli ascensori sociali di cui quella apriva le porte, tornano ad essere i cottimisti di uno sviluppo tecnologico e sociale che cerca altrove l’energia per procedere. Mentre un artificioso contesto di Comunicazione senza una Comunità dei giovani, voluti più ignoranti della generazione che li ha preceduti, potrebbero quindi solo gioire del Consumo come spazio sociale e delle risorse loro elargite con parsimonia per farne parte. Riportati ai gradini inferiori della catena alimentare, precari in un sistema che riduce progressivamente le garanzie, tenuti a bada con nuove Paure e da nuovi Tabù. Chi vuole questo? La maggioranza del Nostro Paese è d’accordo? La Democrazia può ridursi a Parodia? Vi è ancora la Capacità per mettere in campo una Progettualità di Medio Termine e le Scelte che possano supportarLa? Una Politica che non sia nel Presente, non può poi immaginare un Futuro ed un’Informazione Pubblica che non voglia farsi protagonista e spazio di un dibattito che fugga gli slogans e la pretesa di conformarsi tradisce il suo compito nell’ambito della Costituzione. Il Silenzio è nemico della
Guerra, politica e istruzione
Verità. Chi tradisce la Verità tradisce la Società che la Politica vorrebbe e dovrebbe rappresentare. Da oltre un decennio, dal quel fragoroso “FATE PRESTO” sulla prima pagina del Sole 24 Ore che inaugurò non tanto la fuga della Carta Stampata ai suoi doveri di Verità, quanto il palesarsi senza pudore o vergogna dei tanti compromessi che dal 1978 al 1992 han portato il Paese a perdere sui troppi fronti che i dati crudelmente ci propongono ogni giorno, aspettiamo un segno di riscatto da chi si è fatto megafono del Peggio. Come si può fingere soddisfazione se delle risorse straordinarie destinate a chiacchiere al rilancio del Paese si sprecano con logiche già morte, figlie di un tempo lontano e dei cattivi compitini fatti da chi tradiva, da ben prima di allora, l’Interesse Generale del Paese. O si recuperano gli oggettivi disequilibri del Paese o si finge di inseguire un’equità di facciata continuando a sperequare e sperperare. C’è per certo chi all’Italia ha voluto rubare anche la speranza. Offrendo di sancire in Parlamento l’assenza di una Classe Dirigente che non è certo un problema solo della Politica. Il Senso dello Stato come optional di cattivo gusto. La Viltà come Paradigma. Quindi serve cambiare musica. Tornare allo spartito ed allo spirito del secondo dopoguerra. A quei partiti senza leadership mediatiche costruite sui sondaggi. Partire dalla Carta Costituzionale, costruire sui Dati una mappa della distanza tra i Diritti e Doveri Attesi ed i Diritti Erogati e Doveri Mancati e darsi un metodo per recuperare quel Gap intervenendo su Infrastrutture Materiali ed Immateriali la cui carenza penalizza prima gli Italiani e poi la Nazione. Smettere di rimbalzare chiacchiere fatte di Programmi e di Alleanze e concentrare l’azione di Governo per migliorare il Presente. Fantomatici esecutivi tecnici sotto i quali peraltro il Paese vide in più occasioni deteriorarsi non solo i parametri relativi all’Economia, al Welfare, alla Qualità dell’Istruzione, ma Credibilità e Fiducia in Italia ed all’Estero sono porcherie che debbono solo servire ad andare alle elezioni, Non diventare la norma per un Paese in costante carenza di Peso Internazionale e Credibilità fin dalla commedia mediatica imbastita da pochi con Tangentopoli per eliminare chi lo Sviluppo del Paese lo garantì partendo dalle macerie, anche morali, lasciate dalla seconda Guerra Mondiale. La Terza, cominciata con la invasione sovietica in Afganistan, si chiuderà quest’anno. Con la vittoria della NATO sull’Unione Europea.