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Pergine Valsugana in cronaca
di Chiara Paoli
Premiata a Milano la 2 F
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delle scuole Garbari di Pergine
Il 6 giugno scorso, la classe 2 F della scuola secondaria di primo grado Tullio Garbari è stata doppiamente premiata al Politecnico di Milano nell’ambito della sedicesima edizione del progetto PoliCultura, per il video “Women in Stem”. Questo progetto, portato avanti dalle insegnanti di lingua inglese Martina Minati e dalla docente di tecnologia Rita Scarcipino Pattarello, ha consentito al gruppo di ottenere ben due premi, rispettivamente nella categoria “Digital storytelling” e “Premio per la
qualità e l’approfondimento dei contenuti”.
Il concorso, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado in Italia e nel mondo, che intende promuovere il digital story telling come strumento per una didattica efficace; ogni classe seleziona e decide in autonomia l’argomento da presentare, che va però rigorosamente esposto utilizzando strumenti multimediali. Al concorso nazionale hanno partecipato: 5 classi della Scuola dell’Infanzia, 11 classi della Primaria, 21 classi della Secondaria di Primo Grado e 12 classi della Secondaria di Secondo Grado, provenienti da undici regioni italiane. I lavori sono stati valutati sulla base dell’impatto pedagogico e della capacità comunicativa volta ad attivare pratiche positive nel gruppo classe da una giuria composta da professori del Politecnico di Milano, Università di Padova e Università del Sacro Cuore, con il contributo di Boston Consulting Group. Gli obiettivi didattici del digital storytelling in ambito educativo sono molteplici; serve ad aumentare la familiarità con le tecnologie e migliorare l’approccio con la multimedialità non solo come strumento passivo ma attivo, perché studenti e studentesse possano sviluppare e realizzare in gruppo progetti complessi che chiamano in causa anche capacità di problem solving. Questo tipo di attività inoltre è funzionale ad incrementare negli studenti la motivazione e la partecipazione alle attività scolastiche in generale. I ragazzi della seconda F si sono messi in gioco realizzando un video che attraverso la simulazione di un telegiornale, volto a narrare la vita di molte donne che si sono distinte nel corso degli anni nel campo della scienza, della tecnologia, della matematica e dello spazio, da cui il titolo “Women in STEM”, acronimo inglese per science, technology, engineering and mathematics. Un lavoro volto a mettere in luce che anche le donne possono brillare nella scienza, anche se ancora oggi in Italia solo il 22% delle ragazze sceglie facoltà di questo tipo. È invece importante sottolineare che l’uguaglianza di genere, anche in campo scientifico, è cruciale per perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030.