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Il Coro Tridentum... da incorniciare
Musica, canto e amicizia in palcoscenico
di Franco Zadra
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TRIDENTUM, un coro da incorniciare
«La passione per il canto e le emozioni che da essa scaturiscono, spesso danno vita ad amicizie profonde e durature nel tempo. Ed è proprio da un gruppo di amici di vecchia data, che in uno dei consueti incontri conviviali, è nato il desiderio di incontrarsi con più regolarità e impegno per coltivare la gioia di cantare insieme». Parole semplici, quelle di Danilo Vesco, presidente del coro Tridentum, capaci però di dire perfettamente l’essenziale del “miracolo” della nascita di una compagine corale, giovanissima, compirà il prossimo inverno il suo primo lustro, ma dal canto già maturo, forte dell’esperienza dei suoi coristi, gran parte dei quali provenienti da una lunga militanza canora in altri cori del Trentino, alcuni dei quali non hanno superato la dura prova della pandemia. «Tali sono stati fin dall’inizio – continua Vesco - l’entusiasmo e l’affiatamento, che in modo molto naturale e spontaneo il progetto musicale si è fatto via via più ambizioso, con l’aggiunta di nuove leve che hanno così allargato la compagine iniziale». Il gruppo composto inizialmente per lo più da valsuganotti, ha iniziato piano piano a parlare anche “el solandro, el nones, el fiamaz, el giudicariese, el trentin de zità”, e da ultimo perfino il veneto, sotto la direzione artistica del Maestro Stefano Vaia, con l’ausilio
di Fausto Ceschi e Davide Minati. Il ritrovo settimanale, nella sala prove ospitata nella Casa delle associazioni in via Bronzetti, a Trento, è stato fissato al mercoledì, tant’è che gli amici del gruppo si definivano simpaticamente «quei del mercol»; denominazione che è rimasta sino alla costituzione ufficiale del coro, avvenuta nel 2020 con il nome di “Coro Tridentum”, scelto proprio per rappresentare la provenienza di cantori da tutto il Trentino. La formazione corale conta attualmente 33 elementi diretti dal Maestro Stefano Vaia di Masi di Cavalese, guida esperta e sensibile. Il Coro Tridentum ha già avuto modo di esibirsi all’estero, a Matrei (2019) e Hard (2018) in Austria, e finalmente in Italia, dopo due anni di pandemia, a Scurelle per il concerto di Natale 2021. «Le difficoltà di questo periodo – dice ancora Vesco - incerto e complicato, che ha imposto distanziamenti e nuove regole da assimilare per la convivenza tra le persone, hanno sicuramente rallentato il nostro percorso, ma senza intaccare il nostro entusiasmo e tanto meno la nostra amicizia». Ma l’esordio ufficiale dal Coro Tridentum, più volte rimandato a causa della pandemia, è stato ai primi del mese scorso sul palco del Palarotary di Mezzacorona dove, con palpitante trepidazione, il presidente Vesco ha potuto dire giustamente che: «Non abbiamo mai perso di vista il nostro obiettivo e quindi eccoci qui oggi, motivati più che mai e soprattutto felici di poterci esibire pubblicamente, con la speranza di trasmettere a chi ci ascolta le stesse intense emozioni che proviamo noi mentre cantiamo». A riprova che sia l’amicizia il seme originario del coro Tridentum vi è anche il connubio artistico scaturito dall’incontro del coro con la pittrice tirolese Margit C. Egg, figlia di un operaio delle ferrovie di origine trentina che, ritrovando le sue radici valsuganotte è stata colpita dallo spirito interpretativo della compagine di Vesco, e ha così prodotto una serie di quadri, esposti al Palarotary il giorno dell’esordio, intitolata “Canto”, realizzati con sicura tecnica iper-realistica, sembrano rappresentare dal vivo lo spirito dei coristi, in una sorta di istantanee del cuore, nella loro caparbia ricerca di fare qualcosa di nuovo, di perfezionare le sonorità e l’armonia corale, attraverso l’impegno e la costanza, che per alcuni coristi costa più di un’ora di viaggio per la prova settimanale e il rientro in famiglia a notte fonda. La creatività comune, per l’artista tirolese, era proprio l’opposto della dominanza egoistica maschile e patriarcale con cui si era confrontata in tutta la sua vita professionale e sociale. Un giudizio “artistico” del tutto sorprendente che in qualche modo ribalta alcuni luoghi comuni inveterati sul carattere chiuso e introverso, poco femminile, della gente di montagna. Sarà anche questo da attribuire alla miracolosa dinamica di gruppo che funziona nei cori? Comunque sia, “quei del mercol”. sono lanciati verso un luminoso orizzonte di successi corali che faranno presto dimenticare le ristrettezze dei due anni appena trascorsi. Un programma di eventi che tutti gli appassionati e simpatizzanti possono fin d’ora seguire consultando la pagina Facebook @corotridentum.
Musica, canto e amicizia in palcoscenico
Danilo Vesco con il maestro Stefano Vaia
I coristi del CORO TRIDENTUM
Acler Stefano Aliprandi Gabriele Anderle Diego Armellini Paolo Broilo Mirko Calovini Sartori Gianluca Campestrini Marco Ceschi Fausto Dalmut Luciano Decarli Maurizio Dell’eva Roberto Divigili Alessio Dezulian Giuliano Divan Mirko Flori Elvio Fontanari Luigi Fuitem Ivan Giotto Andrea Gonzo Stefano Gregori Elio Mariotti Damiano Mariotti Francesco Mazzarolo Michele Micheletti Alvise Minati Davide Penasa Gianni Ropelato Oscar Sbetti Roberto Tomaselli Fabio Tomaselli Luca Trentin Antonello Usini Gianluca Vaia Stefano Vesco Danilo