3 minute read
Maria Teresa, d’Austria
Conosciamo il passato
di Guido Nesler
MARIA TERESA
sovrana illuminata
Maria Teresa, figlia di Carlo Sesto d’Asburgo, regnò dal 1740 al 1780 sul vastissimo impero d’Austria, che si estendeva dalla Lombardia al Tirolo, comprendendo quindi anche l’attuale Trentino, fino all’Ungheria e alla Boemia. Fece scelte amministrative e politiche capaci di organizzare, oltre al Trentino, anche il Veneto, specialmente nelle vallate alpine del Feltrino e delle Dolomiti quando la regione venne da Napoleone strappata a Venezia e annessa all'Austria.
Fu detta la “Sovrana Illuminata”, perché introdusse riforme di fondamentale importanza, prima fra tutte la scuola obbligatoria e gratuita per i bambini di entrambi i sessi dai sei ai dodici anni. Istituì il catasto, riformò la giustizia e la pubblica amministrazione, promosse l’arte, la cultura e la fondazione di università. In campo sanitario favorì la sperimentazione dei primi vaccini contro il vaiolo. Si avvalse inoltre sempre di collaboratori molto validi, anche se talvolta di umili origini. Durante il periodo del suo regno si distinsero dei personaggi di alto livello in vari campi. In particolare nelle Valli del Noce, uomini intelligenti, le cui scelte ebbero effetti positivi in tutto l’impero. Fra questi alcuni meritano di essere ricordati. Carlo Antonio Martini nacque a Revò nel 1726. Fu professore di diritto all’università di Vienna. Godette della stima di Maria Teresa , che lo volle presso la sua residenza per seguire l’educazione dei figli, due dei quali divennero imperatori d’Austria: Giuseppe Secondo, che regnò dal 1780 al 1790 e Leopoldo Secondo dal 1790 al 1792. Il Martini sostenne la necessità di rendere l’istruzione elementare gratuita ed obbligatoria, che venne istituita nel 1774. Propugnò inoltre l’abolizione della pena di morte e della tortura. Leopoldo Secondo lo nominò presidente della Commissione Aulica di Legislazione, con l’incarico di redigere il nuovo codice civile austriaco, che rimase in vigore per tutto l’ottocento. Francesco Vigilio Barbacovi nacque a Taio nel 1738 da una famiglia di antica tradizione forense. Nel 1774 il principe vescovo di Trento Sizzo de Noris lo incaricò di redigere il primo codice civile trentino. Nel 1792 il principe vescovo Pietro Vigilio Thun gli affidò il compito di armonizzare tale testo legislativo con quello elaborato a Vienna dal Martini.
Maria Teresa d'Austria da giovane
Conosciamo il passato
Giovanni Battista Lampi nacque a Romeno nel 1751. Fu ritrattista della Casa d’Asburgo. Nel 1786 ritrasse, a figura intera e in grandezza naturale, l’imperatore Giuseppe Secondo. Anche Caterina Seconda di Russia gli commissionò il suo ritratto. Pure il figlio primogenito, anch’egli di nome Giovanni Battista, fu un famoso ritrattista e lavorò con il padre sia a Vienna che a S. Pietroburgo. Peter Josef Kofler nacque a Ruffrè nel 1700 e studiò giurisprudenza a Vienna. Nel 1737 divenne presidente di quel tribunale Dal 1741 al 1764, anno della sua morte, fu borgomastro (sindaco) di Vienna. Bartolomeo Antonio Bertolla nacque a Mocenigo di Rumo nel 1702. Frequentò, in piccolo centro presso Vienna, un triennio di apprendistato, conseguendo quindi il diploma, che gli consentì di esercitare la professione di orologiaio. Ritornato a Rumo, si dedicò alla costruzione di orologi a pendolo. La sua opera più famosa fu la costruzione, per Maria Teresa, di uno straordinario orologio astronomico dotato di un grande numero di indicazioni, fra le quali le fasi lunari, le maree, i segni zodiacali, le eclissi solari e lunari. Per il progetto ed i relativi complessi calcoli il Bertolla si avvalse della collaborazione di Francesco Borghesi, parroco di Mechel (frazione di Cles), nonché matematico e astronomo. Al termine della prima guerra mondiale gli americani portarono l’orologio presso lo Smithsonian Institut di Washington, dove si trova tuttora. Cristoforo Migazzi, la cui famiglia era di Cogolo di Peio, fu cardinale di Vienna dal 1757 al 1803, anno della sua morte. Fu sepolto nella cattedrale di S. Stefano. Carlo Firmian di Mezzocorona fu nominato da Maria Teresa ministro plenipotenziario della Lombardia nel 1759. In tale ruolo si occupò, in particolare, dell’istituzione delle scuole obbligatorie, del catasto e della riforma della giustizia. Fu pure uomo di grande cultura e raffinato collezionista di opere d’arte.