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Il personaggio: Erri De Luca
Il personaggio
di Veronica Gianello
Erri De Luca:
quel peso che può essere salvezza
Erri De Luca nasce con il mare negli occhi, nella Napoli affamata degli anni ’50. Nonostante la sua origine, De Luca è anche un montanaro, un alpinista, uno scalatore instancabile; è muratore, camionista, volontario in zone di guerra; è autodidatta, ricercatore e traduttore di lingue antiche. Ogni esperienza della sua ricca vita non ha escluso le altre, creando un bagaglio quantomai variegato che ci regala oggi l’inconfondibile poesia che scorre dalla sua penna.
Pubblica il suo in testa e ci costringono a modo è così. Sono entrambi vecchi, primo libro pensare. Sono parole che stanchi; si sono osservati e aspettati Non ora, non ingrandiscono un pen- da sempre. La tensione è evidente, qui, a quarant’anni siero, parole che si fanno cresce fino a sovrastare il controllo del e ne viene subito spazio in silenzio, parole bracconiere. Uccidere il camoscio è riconosciuto il valore capaci di trovare posto il suo ultimo desiderio, la sua condalla critica. È difficile nella quotidianità. D’al- ferma di essere il vero re. Il camoscio raccontare di cosa tronde De Luca è maestro è evidentemente più forte, eppure, narra, poiché quello indiscusso nel trasfor- il suo istinto naturale gli impone di che scrive riflette, in mare in poesia la vita di soccombere. Il bracconiere vince, ma qualche modo, la sua tutti i giorni, e nel can- percepisce immediatamente che in vita. Eppure è altret- tarla in modo semplice questa morte non può esserci una tanto difficile non ma estremamente vero. vera vittoria. Così si carica in spalle riconoscere la sua Non c’è finzione, non c’è l’eterno rivale ormai senza vita, e voce tra le righe dei necessità di farlo, c’è solo improvvisamente sembra incapace di suoi libri. Libri brevi, desiderio di includere nel reggere quel peso. potrebbe sembrare: io preferisco raccontare l’esperienza di un singolo Quel peso fisico diventa peso mendefinirli essenziali. Non c’è sempre che diventa esperienza di tutti. tale, peso di un continuo rincorrere, bisogno di scrivere molto per dire Tra i suoi racconti più belli va senza di un cercare di essere superiore che quello che serve. dubbio ricordato Il peso della farfalla. non porta a nulla, peso della natura Quella di De Luca è una brevità Si dispiega qui con estrema cura e che ancora sfidiamo, illusi di poter densa, che raccogliendo dal proprio delicatezza la storia più antica del davvero vincere. Le gambe del bracbagaglio una manciata di vita vera, la mondo: quella tra l’uomo e la natura. coniere tremano, eppure non riescosparge come fosse semenza, facen- Più che una storia è una lotta che no a muoversi. Una farfalla bianca, do crescere racconti che diventano difficilmente trova una risoluzione candida, si posa sulle corna del camoimmagini vivide. De Luca è artigiano, MANUALE D’USO DEL LOGO DI ART & WOOD netta. De Luca dipinge per noi la scio, naturalmente, quasi senza peso. è contadino, è forse, prima di tutto, figura del re dei camosci: un solitario, Eppure è proprio la delicatezza di Logo ART&WOOD osservatore. Non c’è narrazione in lui FONT: Fiker Futura Regular cresciuto da solo, che si è guadagna- quelle ali la goccia che fa traboccare che non sia contenitore di nuove sto&: Abadi MT Condensed Extra Bold - to il suo posto in silenzio, conquistan- il vaso. Il bracconiere cede, crolla, non rie. È una narrazione lineare e pulita, Ellisse verde: Dry Brush 2. CMYK: 64, 0, 100, 0. Ellisse arancione: Dry Brush 2. CMYK: 9, 64,100,1. do ammirazione e rispetto da tutti ce la fa più. È davvero una sconfitta? che spesso anticipa ciò che sarà, senLinee di contorno da adattare alla grandezza del logo stesso. gli animali. Lo stesso rispetto viene O è solo natura? Quel peso impercetza troppe sorprese. Tuttavia le pagine portato dal bracconiere che lo inse- tibile ma decisivo che può sembrare scorrono, e a tenerci col fiato sospe- gue da tutta la vita: sembra parados- un fallimento, spesso diventa liberaso sono bellezza e precisione delle sale che un bracconiere porti rispetto zione e nuova vita… Forse finalmente parole. Sono parole che rimangono Logo in negativo. per la sua vittima, eppure in qualche più leggera. Da usare su tutti gli sfondi colorati che non siano arancione e/o verde. NB: da valutare SEMPRE se la resa diventa migliore nel caso in cui i cerchi vengano come sotto, quindi BIANCHI. Es: nel caso scegliessi uno sfondo viola, io lascerei i cerchi bianchi.