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Tutto il biologico, oggi Finalmente l’Italia ha la sua legge sul biologico Guido Guidi

Social

di Elena

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1. Carnivor Design

È un designer con l’ossessione della carne e delle bistecche e per questo già ci piace! Si chiama PESCHÄ BILANG e su Instagram è Carnivor Design (instagram. com/carnivor_design). Le sue opere sono acquistabili e nel caso di interesse si può contattare in Direct Message sulla piattaforma social (photo © instagram.com/ carnivor_design).

2. St. John forever

Per noi è sempre fonte di idee e ispirazione per lo spirito essenziale, l’eleganza e la bellezza di ogni immagine. È il profi lo instagram.com/st.john.restaurant dei mitici

FERGUS HENDERSON e TREVOR GULLIVER, che a Londra

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hanno ristorante, bakery e produzione di vini. Il loro libro culto Nose to Tail non può mancare nella libreria di un amante delle carni. St. John vale un viaggio a Londra, sempre (photo © instagram.com/st.john.restaurant).

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meat

Benedetti

3. Prime and Proper

Interpretazione moderna della steakhouse americana, Prime and Proper è un locale raffi nato, elegante e semplice che mette al centro la carne. Con sede a Detroit, USA, si può seguire su instagram.com/primeandproperdetroit. Qui un taglio di A5 Wagyu dell’allevamento Mizusako Ranch a Ibusuki, Kagoshima, sottoposto a 28 giorni di maturazione. Impeccabile (photo © instagram. com/primeandproperdetroit).

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4. Meatopia 2022

Sono iniziate le vendite dei biglietti per partecipare all’edizione 2022 di Meatopia, l’evento ad alto contenuto carnivoro di griglie roventi, birre e musica che si svolge ogni anno nella capitale inglese. Noi li seguiamo con instagram.com/meatopiauk (photo © _zamaniego).

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Finalmente l’Italia ha la sua legge sul biologico

Camera e Senato si rimpallavano il disegno di legge da anni. Qualcuno narra che la prima stesura fosse del 2007. Ci sono voluti dunque tre lustri e tre legislature. Un momento storico, soprattutto alla luce degli spazi di mercato che questo settore, già molto espanso, sembra diretto ad acquisire ulteriormente

di Guido Guidi

La strada intrapresa è quella che chiede l’Europa: la transizione ecologica prevista dal “Farm to Fork”, il fulcro del New Green Deal, dovrebbe portarci, entro il 2050, alla neutralità climatica, anche grazie alla riduzione del 50% dell’uso di fi tofarmaci di sintesi e antibiotici e del 20% di fertilizzanti chimici. Si tratta del DDL n. 988, che detta Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico e contiene elementi per favorire quella transizione ecologica dei sistemi agricoli non più rinviabile. In quest’ottica, da oggi e sino al 2027, sarà messe in campo una notevole quantità di risorse per favorire lo sviluppo del biologico, investimenti importanti che complessivamente ammontano a quasi 3 miliardi di euro, comprendendo il Fondo per il biologico, il PNRR e il Piano Strategico Nazionale della PAC. La norma era dunque indispensabile e a questo punto urgente per una spesa oculata e capace di ricadute reali sul territorio. Quanto saranno capaci i nostri legislatori di tradurre una norma generale in misure con un’effettiva capacità di generare sviluppo si vedrà nel Piano d’azione nazionale del biologico, che deve essere licenziato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge che, tra le altre cose, prevede l’attivazione di un tavolo tecnico per la produzione biologica: due passaggi fondamentali per avviare una programmazione mirata e puntuale.

Tra gli altri elementi sostanziali della norma vi è l’istituzione del marchio “Made in Italybio”, ma anche il riconoscimento dei distretti biologici, che permettono di sviluppare l’agricoltura e l’economia dei territori rurali, con una particolare attenzione alle aree interne e alle aree naturali protette.

I Bio distretti rappresentano una nuova modalità di fare bio che apre allo sviluppo di intere aree rurali. Territori che, subendo una conversione vera e propria, potranno promuovere le risorse locali nel loro complesso, a partire dall’agroalimentare per fi nire col turismo, l’artigianato, il commercio e, in generale, tutte le attività economiche della zona, valorizzando al tempo stesso ambiente e paesaggio. L’impostazione sarà dunque quella della costituzione e consolidamento di fi liere corte che privilegiano al-

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