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Speciale Cibus Cibus 2022 si conferma la piattaforma permanente dell’agroalimentare italiano
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di Elena
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1. Meat Church BBQ 2. Le Bœuf Volant
Inizia l’estate ed è tempo di cotture al barbecue. Noi ci prepariamo seguendo i consigli di Meat Church BBQ Supply (instagram.com/meatchurchbbqsupply), azienda texana che produce BBQ rubs. E poi, a dirla tutta, ci piacciono moltissimo le loro t-shirt. Info: linktr.ee/meatchurch (photo © instagram.com/meatchurchbbqsupply).
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È a Parigi, è una micro-steakhouse ed è al 37o posto della classifi ca del World’s 101 Best Steak Restaurants. L’abbiamo scoperta grazie alle stories di BEPPE ROMEO e ce ne siamo innamorati. Semplicità, cotture perfette, una super selezione delle carni sono alla base del lavoro di Le Bœuf Volant (instagram.com/leboeufvolant). Da seguire e visitare presto! In foto un fi letto di manzo Wagyu australiano di @blackmorewagyu (photo © instagram.com/leboeufvolant).
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Benedetti
3. WBC, giudici annunciati!
È uffi ciale! I 13 giudici dell’edizione 2022 del World Butchers’ Challenge sono stati annunciati, uno per ciascun Paese. I giudici avranno il compito di supervisionare il lavoro svolto secondo i criteri del regolamento. Per l’Italia ci saranno il nostro ORLANDO DI MARIO, per la World Butchers’ Challenge, e GIANNI GIARDINA per la World Champion Butcher Apprentice & Young Butcher Competition. In attesa di essere a Sacramento ad inizio settembre noi seguiamo tutti gli sviluppi su instagram.com/ worldbutcherschallenge (photo © WBC).
4. Il Boss delle Costate
Sui social è #ilbossdellecostate! CLAUDIO TROLESE dell’omonima macelleria di Arzignano (VI) conta quasi 18.000 follower su instagram.com/macelleria_trolese_claudio e ha un profi lo social veramente ben fatto! Grazie a passione, professionalità, visione e competenza. Insomma, c’è tutto (photo © instagram.com/macelleria_trolese_claudio).
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Cibus 2022 si conferma la piattaforma permanente dell’agroalimentare italiano
Si torna ai numeri pre-pandemia: 3.000 espositori, migliaia di nuovi prodotti, 60.000 operatori professionali, 3.000 dei quali top buyer esteri, confermano l’esigenza di un appuntamento annuale dedicato al made in Italy agroalimentare. Nonostante la tempesta infl attiva, c’è ottimismo per il ritorno ad una relativa normalità in corso d’anno. Dalle riforme comunitarie ai trend di mercato delle diverse geografi e si defi niscono i nuovi scenari competitivi per il food made in Italy. Sullo sfondo l’impegno corale su sostenibilità e tracciabilità
L’ edizione 2022 di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e FEDERALIMENTARE, ha superato le attese tornando a numeri pre-pandemia, nonostante l’endemia strisciante del Covid e il confl itto in Ucraina. La 21a edizione della fi era è stata una rappresentazione corale, ma non inaspettata, della vitalità del made in Italy agroalimentare e della manifestazione fi eristica che lo rappresenta da oltre quarant’anni. Gli operatori esteri, arrivati grazie al grande lavoro di ICE Agenzia, e quelli italiani hanno potuto approfondire le opportunità dei loro assortimenti scoprendo le migliaia di novità spesso legate alla tradizione dei territori.
La vera novità di Cibus 2022 è proprio che la crisi ha dimostrato la solidità delle imprese a carattere familiare del nostro Paese, che hanno continuato a lavorare e a progettare anche durante l’emergenza pandemica e la crisi ucraina senza lasciarsi scoraggiare, anzi, aumentando i loro sforzi per raggiungere l’eccellenza e la sostenibilità dei loro prodotti. Tutti gli operatori in fi era hanno confermato che il made in Italy agroalimentare è la ricetta ideale non solo per la ristorazione, come possiamo leggere ormai da decenni sulle tavole di tutto il mondo, ma anche per il retail, dove i nostri prodotti si stanno trasformando da nicchia di importazione a mainstream per i consumatori.
Nel corso dei tanti convegni dedicati alle problematiche del fuoricasa, della Grande Distribuzione, delle private label, dell’agricoltura, dell’industria, della ricerca scientifi ca, è stata ribadita questa migrazione qualitativa dei consumi verso prodotti più sani e più sostenibili dei quali il made in Italy alimentare è campione, proprio grazie alle sue radici e alle sue tradizioni.
Questa domanda, che continua a crescere in doppia cifra, ormai da oltre 10 anni, da parte degli importatori e distributori ha imposto agli organizzatori di calendarizzare Cibus anche nel 2023 (dal 29 al 30 L’edizione ammiraglia di Cibus si tiene ogni due anni ma, come da tradizione, anche nel 2023, dal 29 al 30 di marzo, Fiere di Parma organizzerà la versione “light”, Cibus Connecting Foodland, in concomitanza con il Vinitaly, per consentire agli operatori internazionali di spendere più giorni in Italia e conoscere da vicino le imprese delle eccellenze alimentari made in Italy (photo © cibus.it).
Prosegue la campagna di comunicazione della carne bovina francese con l’appuntamento a Cibus 2022
Dopo due anni di pandemia si è fi nalmente riaperta la stagione delle fi ere con momenti di incontro e di scambio tra gli operatori a livello internazionale. La fi liera della carne bovina francese, sotto l’egida di Interbev, non è mancata all’appello di Cibus 2022 ed ha presenziato nel Padiglione 3 con uno stand nel quale erano ben rappresentate le principali aziende francesi esportatrici tra cui Bigard, Charal, Socopa, Elivia, Bressuire Viandes e Sicarev. Durante i quattro giorni della fi era lo spazio è stato animato dal maestro macellaio (e ristoratore) professionista DONATO TURBA che, insieme al fi glio DANIELE, ha realizzato per i visitatori tante preparazioni di tendenza a base di carne bovina francese. Gli attori della fi liera francese sono stati protagonisti anche nell’area lounge esterna di Cibus After, un’arena di intrattenimento all’interno del quartiere fi eristico per dei momenti di incontro conviviali con i propri partner.
La partecipazione a Cibus rientra nel progetto di comunicazione e promozione sostenuto da Interbev e dal CVBE (club delle aziende esportatrici), che porta la fi rma “La nostra passione, il nostro impegno”. Tra le attività previste nel 2022 la formazione rivestirà un ruolo importante: da una parte verrà incrementata la realizzazione di video didattici dedicati agli operatori della macelleria e ai meat lovers. L’obiettivo è quello di fornire una serie di elementi tecnici per valorizzare al meglio la carne, tenendo conto delle caratteristiche di ogni taglio. Verranno così sviluppati due nuovi video in complemento ai cinque esistenti e disponibili sul canale YouTube “Carne bovina francese” e nella sezione Formazione del sito web carnebovinafrancese.it
Dall’altra parte verranno coinvolti e sensibilizzati i professionisti del mondo della ristorazione con l’organizzazione di due masterclass dedicate alla carne bovina francese, in collaborazione con Metro Academy e APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani. Infi ne, continuano anche le attività promozionali in alcune catene di supermercati del Nord e Centro Italia e la campagna media off e on-line sulle principali testate di settore.
A sinistra: Daniele e Donato Turba, butcher milanesi e ristoratori, hanno preparato originali degustazioni a base di carne francese nello spazio gestito da Interbev. A destra: un dettaglio dell’allestimento espositivo dell’area.
Lorenzo e Luca Levoni del Gruppo Alcar Uno di Castelnuovo Rangone (MO), una realtà che da più di 60 anni è leader nella selezione e lavorazione di tagli primari di carne suina, personalizzati secondo le richieste di mercato, oltre che nella produzione di prosciutti e altre attività nella fi liera delle carni.
Montana, Gruppo Cremonini, lancia gli “Hamburger leggeri”, una nuova linea a tasso ridotto di grassi, senza glutine, da allevamenti 100% italiani
All’interno della cornice di Cibus 2022 e nello spazio del Gruppo Cremonini, Montana ha presentato i nuovi “Hamburger leggeri” di carne bovina, surgelati, con tasso ridotto di grassi (solo l’8%), senza glutine, senza conservanti né allergeni e provenienti da allevamenti italiani al 100%. Si tratta di 4 hamburger da 100 grammi, frutto di una nuova ricetta per dare una opportunità di consumo a tutte le famiglie che devono mettere d’accordo diverse necessità in un unico pasto. Sono perfetti per i consumatori più sensibili agli aspetti salutistici, ideali per chi soff re di intolleranze alimentari perché senza glutine e senza allergeni, ma anche per chi cerca prodotti di carne bovina da fi liera italiana corta e controllata e, soprattutto, per tutti quelli che vogliono mangiare di gusto.
Questa nuova linea si inserisce in una tendenza di consumo consolidata da tempo e raff orzata nel periodo pandemico: l’hamburger rappresenta il surgelato di qualità che permette di avere sempre a disposizione un’ottima soluzione in cucina, facile e veloce da preparare, ed estremamente versatile. Non a caso, sia il consumo di hamburger che di surgelati continuano in GD ad avere crescite a volume superiori al periodo pre-Covid, confermando quindi che il consumatore italiano si è abituato alla qualità a portata di mano garantita dal freezer. La shelf-life, fi no a 12 mesi, garantisce infatti una disponibilità di lungo periodo.
Inalca Spa è la società del Gruppo Cremonini leader in Europa nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne, salumi, bacon e snack (con i marchi Inalca, Montana, Manzotin, Italia Alimentari, Fiorani e Ibis), e nella distribuzione internazionale di prodotti alimentari d’eccellenza (Inalca Food & Beverage). La società, con oltre 6.000 dipendenti, controlla tutta la fi liera produttiva, dall’allevamento alla distribuzione, e ha registrato nel 2021 ricavi per 2.387,8 milioni di euro, di cui il 40% in esportazioni. La struttura industriale consta di 24 stabilimenti produttivi (16 dei quali in Italia, 8 nel mondo distribuiti tra Russia, Polonia, Canada, Canarie e Hong Kong) e 55 piattaforme logistiche di distribuzione (di cui 29 della controllata IF&B), in Russia, Polonia, Kazakistan, Angola, Algeria, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Costa d’Avorio, Capo Verde, Cina, Tailandia, Malesia, Australia). Le aziende agricole sono 9: controllano oltre 100 allevamenti, per una capacità totale di 180.000 capi allevati ogni anno.
A sinistra: il pack degli Hamburger leggeri, la risposta Montana alla domanda di benessere e praticità, senza dover rinunciare al gusto. Si tratta di un unico pack contenente quattro hamburger senza conservanti, né allergeni né glutine, nel rispetto dei gusti e delle intolleranze alimentari di tutta la famiglia. L’apporto calorico è ridotto rispetto alla media: 161 kcal ogni 100 g (photo © Gruppo Cremonini). A destra: Roberta Ferri, responsabile Marketing e Comunicazione di Inalca Spa, nel corso della presentazione della linea Hamburger leggeri.
marzo), in armonia con l’altra grande fi era del made in Italy, Vinitaly, in un format più leggero, per consentire agli operatori internazionali di spendere più giorni sul territorio al fi ne di visitare e conoscere da vicino le imprese che hanno reso celebre l’agroalimentare italiano.
Durante la quarta e ultima giornata, Cibus ha voluto sottolineare il ruolo della ristorazione italiana nel mondo, ambasciatrice della cucina italiana e della molteplicità delle produzioni alimentari del Belpaese. Nel corso del convegno “Il futuro del fuoricasa: la ristorazione al servizio del made in Italy”, l’associazione culturale I LOVE ITALIAN FOOD ha riferito di aver creato una rete di circa 20.000 ristoratori, in tutti i continenti, per i quali organizza eventi B2B, food festival e formazione professionale. Le nuove proposte di prodotti alimentari industriali eco-innovativi sono state presentate nella 12a edizione di “Ecotrophelia Italia”, organizzata da FEDERALIMENTARE, in cui hanno partecipato gli studenti delle Università e degli Istituti Tecnici. Anche quest’anno, infi ne, si è svolta l’iniziativa Cibus Food Saving, realizzata dal Banco Alimentare per recuperare a fi ne fi era le eccedenze degli espositori: gli alimenti donati, ancora in perfetto stato, sono andati a 742 strutture caritative convenzionate. È stato poi presentato un progetto di Fondazione Fiera Milano, Fiere di Parma e Federalimentare per realizzare due mense in Ucraina per i profughi che si affollano lungo i confi ni.
Cibus traccia la strada delle riforme comunitarie e il futuro delle private label
Uno dei temi della 21a edizione di Cibus è stato quello di come realiz zare l’autosuffi cienza agroali mentare a livello europeo e quindi le riforme PAC e Farm to Fork. Secondo PAOLO DE CASTRO, Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, «si rischia che la transizione ecologica possa mettere gli agricoltori con le spalle al muro, chiedendo loro una forte riduzione della chimica senza alternative concrete». «La pressione sulle aziende rischia di diventare insostenibile e compromettere la qualità di prodotti con degli standard produttivi che non sono solo soggettivi ma anche garantiti dai consorzi di tutela» ha detto GIUSEPPE AMBROSI, presidente EDA (European Dairy Association) e AD AMBROSI SPA. «L’aumento dei prezzi è una prospettiva inevitabile, che rischia di compromettere lo straordinario trend di crescita dei prodotti italiani», ha sostenuto LUIGI SCORDAMAGLIA, consigliere delegato di Filiera Italia e AD di Inalca.
Una leva di business decisiva per le industrie alimentari per continuare a crescere sui mercati esteri è rappresentata dai prodotti a marca privata. Se ne è parlato nel convegno “La dinamica delle private label a livello internazionale”. ANNA
Lorenzo Signori, Manuele Beccari, Valentina Avanzi, Stefano Queirolo, Ilaria Barbieri, Salvatore Magro, Francesco Buschi del Gruppo Quabas, con sede a Castelvetro Piacentino (PC).
Fiorani presenta la nuova linea di prodotti da fi liera suina certifi cata FBA all’insegna del benessere animale e della sostenibilità
Fiorani, società del gruppo Inalca specializzata nella produzione e commercializzazione di carni suine e bovine, è tornata al Cibus di Parma con contenuti di innovazione e sostenibilità grazie al nuovo progetto di fi liera suina certifi ca FBA – Filiera Benessere Animale. L’obiettivo è la valorizzazione delle produzioni suinicole italiane mediante un sistema certifi cato di controlli che garantisce in tutte le fasi della fi liera il benessere animale, la sostenibilità e sicurezza dei mangimi, l’uso responsabile del farmaco veterinario (assente negli ultimi 120 giorni di allevamento) e i più elevati standard di biosicurezza. Alla fi liera aderisce un gruppo selezionato di allevamenti e di strutture di macellazione e lavorazione tra loro integrati e coordinati da Inalca secondo i principi ISO 22005, garantendo un parco di circa 100.000 capi suini certifi cati fi n dalla nascita da un organismo terzo riconosciuto (DQA– Dipartimento di Qualità Agroalimentare) con un controllo del 100% dei soggetti in fi liera. I prodotti Fiorani così certifi cati — hamburger, ribs, tagliata, ecc… — sono caratterizzati da un packaging sostenibile e dal logo identifi cativo FBA – Filiera Benessere Animale.
Come ha spiegato GIOVANNI SORLINI, Responsabile Qualità, Sicurezza e Ambiente Inalca, «la nuova fi liera certifi cata fa perno su principi di benessere animale che vanno molto oltre quanto previsto dalle norme minime di legge. In particolare vengono garantiti maggiori spazi adeguati, attenzione alla salute fi sica e psicologica, alla prevenzione dei rischi biologici e ai criteri nutrizionali degli animali. In più, garantiamo l’assenza di trattamenti antibiotici negli ultimi 120 giorni di allevamento e imponiamo controlli stringenti degli indicatori di benessere animale durante tutte le fasi di trasporto e macellazione».
Anche CLARA MAFFEI, Quality Assurance Specialist di Inalca, ha sottolineato nel corso della presentazione della nuova linea i punti cardine della nuova fi liera: la biosicurezza, la sicurezza alimentare, l’utilizzo consapevole del farmaco e il benessere animale. «Oggi i consumatori sono sempre più orientati all’acquisto delle carni da allevamenti sostenibili», ha spiegato VALERIA FIORANI, responsabile marketing Fiorani&C., riprendendo alcuni dati di mercato di MARK UP di fi ne 2021. «Fiorani ha lavorato per portare sulle tavole degli Italiani dei prodotti di carni suine certifi cate all’insegna del benessere animale e della sostenibilità, realizzando un logo dedicato alla nuova fi liera certifi cata FBA per aiutare il consumatore a fare scelte più consapevoli e signifi cative. Inoltre, anche il packaging di tutti i prodotti della nuova fi liera è pensato in modo sostenibile, con cartoncini sottovuoto skin e vassoi certifi cati FSC».
La nuova Filiera Benessere Animale (FBA) signifi ca: • minore densità in allevamento rispetto ai parametri di legge; • spazi adeguati che favoriscono contatti con i propri simili in tutte le fasi dell’allevamento, con particolare attenzione al parto e allo svezzamento; • giochi a disposizione dei suini per soddisfare la loro naturale curiosità.
«Il consumatore oggi ricerca prodotti sempre più locali e per questo motivo la scelta di Fiorani è stata quella di lavorare su una fi liera corta certifi cata dal DQA in un’area geografi ca delimitata tra allevamenti suini FBA, macelli, centri lavorazione Fiorani» ha sottolineato Valeria Fiorani nel corso della presentazione del progetto (in foto a lato). A fronte della richiesta sempre più incisiva di packaging sostenibili da parte dei consumatori, Fiorani ha sviluppato cartoncini sottovuoto skin che garantiscono una maggiore shelf-life di prodotto riducendo l’invenduto e aiutando la gestione delle scorte, oltre a vassoi certifi cati FSC (ovvero l’imballaggio da fonti gestite in modo responsabile). Valeria Fiorani ha inoltre anticipato che in un secondo step di progetto già pianifi cati ci sarà un upgrade dell’attuale Aticelca C del cartoncino che diverrà Aticelca B, riciclabile nella carta.
A Fiorani il Premio Industria Felix
Fiorani&C. è stata recentemente insignita del Premio Industria Felix 2022, un importante riconoscimento attribuito alle imprese italiane sulla base del bilancio 2020 analizzando le migliori performance gestionali e di affi dabilità fi nanziaria determinata dal Cerved Group Score Impact. A Fiorani è stata conferita un’Alta Onorifi cenza di Bilancio perché “tra le migliori imprese a conduzione under 40 per performance gestionale e affi dabilità fi nanziaria Cerved con sede legale nella regione Emilia-Romagna” e annoverata uffi cialmente come impresa competitiva, affi dabile e sostenibile. L’onorifi cenza è conferita alle realtà aziendali che favoriscono il benessere sociale e il progresso economico del Paese. «Per me e per mio fratello questa è una grande soddisfazione che attesta l’ottimo lavoro di tutto il nostro team» ha dichiarato con soddisfazione e gratitudine Valeria Fiorani.
Fiorani&C. nasce come piattaforma di lavorazione della carne e copacker delle più importanti insegne operanti su territorio nazionale. È partner di Inalca (che ne detiene il 51%), che nel 2018 è stata promotrice del lancio del brand Fiorani con una linea completa di prodotti porzionati e elaborati pronti di carni bovine e suine. L’azienda si avvale di impianti produttivi d’avanguardia specializzati per evitare rischi di cross-contamination: due dedicati esclusivamente alla lavorazione di prodotti a base di carni suine, a Castelnuovo Rangone e Solignano (MO), e uno dedicato alle carni bovine a Piacenza, dove c’è la principale piattaforma distributiva dell’azienda.
>> Link: www.fi oraniec.com
Presso lo stand di Quabas i super butcher Andrea Mantovani, Francesco Buschi e Carlo Ferrando con Matteo Marchetti, quest’ultimo per la prima volta presente a Cibus con la sua Lux Trading, società commerciale di realtà leader a livello mondiale nelle carni. Sotto alcuni scatti di tagli esposti da Lux Trading, cucinati e off erti in degustazione con la collaborazione di WeGrill and More.
Renzo e Fabio Bervini, insieme allo staff di commerciali della Bervini Primo Srl di Salvaterra di Casalgrande (RE), hanno accolto clienti, buyer e visitatori nel loro spazio. La cornice di Cibus è stata l’occasione perfetta per presentare al mercato la nuova linea “Riserva Bervini” che off re le migliori carni bovine, selezionate a mano singolarmente, pezzo per pezzo, taglio per taglio, perché “la perfezione si raggiunge solo con impegno, dedizione e passione” (si veda l’articolo a pagina 64).
1) Primo piano sul pack della picanha della linea Riserva Bervini. 2) Menù di Medolla (MO) ha presentato la linea di salse e pesti con dosatore salvagoccia perfette per la realizzazione di preparati in macelleria e per le ristomacellerie. 3) Foto di gruppo di Suincom con Roberto Agnani, la fi glia Valentina e i collaboratori dell’azienda modenese specializzata nella lavorazione e commercializzazione di carni suine.
Gian Luca Vercelli con Dante Bosia e Matteo Zanasi nello spazio del Gruppo Vercelli, leader nell’allevamento, macellazione e lavorazione di carne di vitello italiano. Nel corso di Cibus 2022 il Gruppo Vercelli ha organizzato numerosi showcooking per fare assaggiare a tutti i visitatori la bontà della carne di vitello. Con l’occasione è stata anche presentata una nuova linea di prodotti “Già cotti nel sacco”, pronti da scaldare e molto pratici nell’utilizzo.
1) Dawn Meats è tra i principali produttori europei di carne bovina, ovina e di trasformazione alimentare. In Italia a Fidenza (PR) DMS è la società del Gruppo che gestisce e sviluppa i contatti con la clientela garantendo supporto tecnico-amministrativo e commerciale. In foto, Fabrizio Pavesi, Brian Cullinane, Darragh O’Connor, Erika Untersteiner, Elena Borlenghi, Jane Kehoe, Gary Grady e Dermot Eviston. 2) I preparati a base di carne della cooperativa Terremerse.
1) Lo staff di Centro Carne di Sant’Omero (TE) ha accolto clienti e visitatori a Cibus 2022 in uno stand ricco di novità di prodotto. Da sinistra, Claudia Corradetti con il socio Luca Nardinocchi, Agnese Nardinocchi, responsabile commerciale, e l’altro socio Remo Antelli. 2) La vetrina con i tagli e le lunghe frollatura di Centro Carne. 3) Il Grill master Daniele Govoni con la nuova linea di Pulled Pork di Centro Carne.
1) Anche l’Agnello di Sardegna IGP presente a Cibus 2022 con il proprio Consorzio di Tutela. 2) Andrea Petrini e Roberta Panella del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, che certifi ca e garantisce la carne prodotta dalle tre razze bovine da carne tipiche dell’Italia centrale: Chianina, Marchigiana e Romagnola. 3) Focus su alcuni pack del Salumifi cio Sandri di Montescudaio (PI).
Preparati e carni fresche di selvaggina della spagnola Sierra Wild.
VERGA, head of global sales and business development COOP ITALIAN FOOD, ha ricordato che COOP fornisce prodotti a proprio marchio a importanti catene distributive internazionali, mostrando come anche i retailer italiani riescano a fare export in assenza di catene italiane internazionalizzate.
Un panel di aziende leader nella private label in Italia e all’estero composto da FORMEC BIFFI,
CLAI, ZANETTI FORMAGGI e ZUCCHI ha indicato chiaramente quali sono le linee strategiche di approvvigionamento delle principali catene estere, ovvero puntare sui fornitori italiani per intercettare e soddisfare il gusto dei loro consumatori per continuare ad implementare le loro premium store brand. Infatti, il
segmento premium della marca privata è l’unico che cresce a livello internazionale, creando valore sullo scaffale e fi delizzazione dei consu-
matori. Basti pensare che, pur di avere i prodotti DOP, la Francia ha addirittura rinunciato al Nutriscore sulle sue PM. La consapevolezza di questa forza sarà la stella polare per lo sviluppo delle aziende e anche di Cibus nel futuro.
GDO, obiettivi e strategie
La Grande Distribuzione e l’industria hanno accelerato il loro percorso sulla strada della ecosostenibilità, come riferito nel convegno “La sfi da sostenibile del sistema alimentare: il ruolo del packaging”, a cui hanno partecipato tra gli altri FRANCESCO AVANZINI (direttore generale CONAD), GIORGIO SANTAMBROGIO (AD GRUPPO VÉGÉ), MARCO PEDRONI (presidente ADM), con la moderazione di ARMANDO
GAROSCI (LARGO CONSUMO).
Un sostegno concreto alle imprese sul tema della tracciabilità è arrivato da ICE Agenzia, che nel corso del convegno “Blockchain per l’agroalimentare” ha annunciato un nuovo servizio: «Da giugno ICE offrirà alle imprese servizi di operatori qualifi cati per tracciare e certifi care l’origine di prodotto nei diversi step di fi liera su tecnologia blockchain» ha affermato CARLO FERRO, presidente di ICE Agenzia. «L’obiettivo è duplice: difesa del brand e contrasto all’Italian sounding e marketing della sostenibilità. Infatti, non c’è marketing della sostenibilità se non c’è tracciabilità dell’origine del prodotto. Regole, comunicazione e strumenti per il contrasto all’Italian sounding: più accordi di libero scambio di nuova generazione, la campagna di Nation branding beIT e ora la tracciabilità su blockchain».