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Comunicare la carne Campagna di comunicazione europea 2022: “Con il vitello è ancora meglio”
Accademia dei Georgofi li ha accompagnato lo sviluppo delle scienze agrarie, nella loro accezione più ampia. Seguendo l’evolversi dei tempi, continua ad aff rontare le nuove problematiche che investono l’agricoltura e tutti i rapporti dell’uomo con l’ambiente naturale. Conduce studi e ricerche, adottando le più moderne metodologie, al fi ne di promuovere concrete iniziative. I risultati vengono esposti e discussi pubblicamente in apposite “adunanze pubbliche”, poi riportate nell’annuale volume degli Atti. Per aff rontare lo studio di ogni singola problematica, l’Accademia liberamente si avvale della collaborazione dei più qualifi cati studiosi e tecnici, ovunque siano, anche se aff erenti a diversi enti pubblici e privati. Per lo studio di specifi ci temi sono costituiti anche appositi centri e comitati consultivi. Inoltre, al fi ne di potenziare attività e collaborazioni sull’intero territorio nazionale, i Georgofi li hanno realizzato Sezioni geografi che.
L’attività editoriale oggi comprende anche la RIVISTA DI STORIA DELL ’ AGRICOLTURA, le INFORMAZIONI DAI GEORGOFILI, monografi e su specifi ci argomenti, pubblicazioni commentate di antichi manoscritti, vari cataloghi. La Biblioteca, la Fototeca e l’Archivio off rono agli studiosi un patrimonio documentario tematico di ineguagliabile valore, oggetto continuo di indagini storiche da parte di studiosi di varie discipline. I pregi di tale patrimonio vengono messi in rilievo anche da numerosi momenti espositivi organizzati periodicamente su tematiche specifi che.
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Fra le attività dell’Accademia vi sono altre iniziative, quali corsi di formazione e aggiornamento i Georgofi li hanno rappresentato e rappresentano uno strumento per confrontare e far circolare le idee, collegandosi con il mondo e contribuendo a mantenere alto il prestigio della nostra cultura, sempre nel pieno rispetto del proprio motto Prosperitati Publicae Augendae.
>> Link: www.georgofi li.it
Il prof. Giuseppe Pulina tra gli scienziati più autorevoli del mondo
Per il secondo anno consecutivo il prof. Giuseppe Pulina è stato incluso, insieme a due suoi allievi ora colleghi, nell’importante lista mondiale “World’s Top 2% Scientists List” di ELSEVIER. La graduatoria include gli autori più citati nelle pubblicazioni scientifi che ed è un prestigioso riconoscimento che misura il successo di uno studioso. Il database è pubblicamente disponibile con oltre 100.000 top scientist, con dati relativi alla carriera aggiornati alla fi ne del 2020. Questi forniscono informazioni standardizzate su vari parametri indicatori di successo, quali ad esempio l’h-index oppure il co-authorship adjusted hm-index, metriche a livello di autore che misurano la produttività, gli articoli più citati, il numero di citazioni e l’impatto di queste nelle pubblicazioni e nelle riviste scientifi che. Il riconoscimento è comune a 63 animal scientist italiani, pari al 18% di quelli attivi nel nostro Paese. Un dato nove volte superiore alla media mondiale, a conferma dell’eccellenza della Scuola zootecnica italiana, della sua associazione scientifi ca ASPA e del suo giornale Italian Journal of Animal Science. Ciò signifi ca che il nostro sistema zootecnico è all’avanguardia, non solo per la qualità indubbia delle produzioni, ma anche per la ricerca e il trasferimento tecnologico a cui partecipano collettivamente Università, istituzioni di ricerca, imprese di produzione e di trasformazione (fonte: carnisostenibili.it).
Il recente confl itto tra Russia e Ucraina ha pesato molto sulle importazioni da quei Paesi di cereali utilizzati largamente per nutrire i nostri animali. In un’intervista al maiscoltore Marco Pasti, pubblicata recentemente su “Georgofi li INFO”, è stato evidenziato come il fatto che l’Italia abbia interrotto anni fa certe produzioni per le quali era autosuffi ciente sia stato il frutto di deliberate scelte strategiche, che oggi si sono rivelate controproducenti. Secondo lei c’è margine per recuperare?
Sarà possibile ancora produrre carni sostenibili con questa crisi?
«In 20 anni siamo passati dall’autosuffi cienza ad una fortissima dipendenza (60%) per l’approvvigionamento della principale fonte di amido per la mangimistica, il mais. Teniamo conto che i maiscoltori italiani sono bravissimi, se assistiti dalle nuove tecnologie, a produrre mais anche con gli ibridi tradizionali (in alcune realtà di sfi orano i 200 quintali di granella ad ettaro).
Il problema risiede nel prezzo che per anni è calato fi no a livelli non compatibili con un’economia di coltivazione. ASSALZOO da diversi anni cerca di strutturare contratti di fi liera in modo tale da garantire un prezzo congruo ai coltivatori, ma la recente fi ammata dei prezzi e l’incertezza sugli approvvigionamenti futuri potrebbero creare il clima giusto per poter strutturare una fi liera nazionale che riporti i livelli di approvvigionamento a livelli di sicurezza.
Per quanto riguarda la seconda domanda, la crisi in atto sta portando in questi giorni il Governo (e il Parlamento) a varare una serie di misure che incentivano la produzione di biogas. Il fatto positivo è che dalle deiezioni animali, secondo i calcoli del CRPA, possono essere ottenibili 3-4 miliardi di mc di biometano (il 10% dell’attuale import dalla Russia); quella negativa è che il Decreto Energia incentiva l’impiego dei sottoprodotti agroindustriali direttamente per la produzione di biogas, privando il settore mangimistico di una preziosa fonte di nutrienti. Su questo aspetto, la Commissione Zootecnia dell’Accademia ha in animo di stendere un report completo. Le prime analisi mostrano che almeno 1 milione di tonnellate di sostanze edibili (in materia secca), di cui almeno 110.000 tonnellate di proteine e 30.000 tonnellate di polifenoli (preziosi antiossidanti) potrebbero fi nire nei digestori, peggiorando la dipendenza dalle materie prime importate. Uno spreco e un danno enorme per l’economia circolare della zootecnia italiana».
Giulia Bartalozzi
Campagna di comunicazione europea 2022: “Con il vitello è ancora meglio”
La carne di vitello è da sempre uno degli ingredienti preferiti dai consumatori italiani, per la sua versatilità, la facilità di utilizzo e la possibilità di accostarla ai gusti più delicati o quelli più decisi. Elemento fondante di alcune tra le più cucinate (e amate) ricette tradizionali italiane, anche nel 2022 è protagonista della campagna di promozione europea cofi nanziata dall’Unione Europea 2019/2021 e realizzata in Italia da ASSOCARNI – Associazione Nazionale Industria e Commercio Carni e SBK – Fondazione Interprofessionale olandese dell’industria della carne di vitello. La campagna ha l’obiettivo di ampliare la conoscenza sulla carne di vitello e i suoi mille modi per poterla utilizzare in cucina, attraverso il claim “Con il vitello è ancora meglio”. Tra le celebrity più conosciute che prendono parte alla campagna vi sono BENEDETTA PARODI,
FRANCESCO PANELLA e SONIA PERONACI, che, insieme a vari TV chef e food infl uencer creeranno ricette di grande ispirazione per tutti i consumatori. Insieme a loro ROBERTO VALBUZZI, da sempre testimonial della campagna, che realizzerà 5 nuove video ricette che saranno pubblicate nel sito
vivailvitello.it
La campagna svilupperà durante l’anno oltre 200 contenuti social tra Instagram e Facebook, attraverso uno storytelling che racconta come un ingrediente semplice e versatile come la carne di vitello possa essere la base per piatti e ricette gourmet facili e di grande impatto. Alcuni esempi? Il Filetto alla
Un piatto a base di vitello di ispirazione BBQ fi rmato dallo chef Roberto Valbuzzi.