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Assemblee Un progetto per accrescere la conoscenza dei salumi italiani Anna Mossini

Fiere, strumenti innovativi per comunicare al meglio. Informare, intrattenere e attirare l’attenzione: ecco perché molti scelgono i ledwall

Ritornano le fi ere e le aziende riprendono a lavorare pensando a come allestire al meglio lo stand. Per molti è un’occasione per consolidare il proprio ruolo nel settore e diff ondere i valori aziendali in maniera coinvolgente. E la tecnologia può rappresentare un utile alleato in questo senso. In diversi settori, ad esempio, i roll up — i tradizionali pubblicitari pannelli verticali in plastica tipici di molti stand — stanno lasciando sempre più spazio alla loro versione elettronica, decisamente molto più accattivante.

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Queste specie di roll up 2.0 si chiamano in diversi modi: display, ledwall, videowall. Sono sistemi composti da pannelli alti circa 2 metri che trasmettono immagini nitide in qualsiasi condizione di clima o luce. Trovano il loro maggiore impiego nelle vetrine dei negozi, nei convegni e nelle fi ere.

Pratici e facili da installare, i ledwall veicolano messaggi dinamici e proiettano immagini in movimento collegando semplicemente una chiavetta USB e si telecomandano dal nostro smartphone. Quindi possiamo scegliere noi quali contenuti mostrare e in quale momento. Si possono acquistare o noleggiare per le fi ere o per un evento anche in maniera modulare, componibile, in modo da aumentare la superfi cie di proiezione, mettendoli uno di fi anco all’altro.

Questi roll up 2.0 sono una delle tante soluzioni messe a disposizione ad esempio da una società come Lorri Mediaservice a Modena, partner delle aziende di tutta Italia che individuano in queste tecnologie innovative la chiave per catturare l’attenzione e magari fare interagire le persone, proponendo formule di acquisto o noleggio e tutta l’assistenza del caso. Non solo con i ledwall, ma anche con regie video e installazioni speciali quando l’esigenza di un WOW è particolarmente richiesta. Il ritorno alle fi ere in presenza è un banco di prova per presentarci nella nostra migliore versione. Chi è attento alle novità può dunque approfi ttarne per proporsi con una comunicazione rinnovata, unica ed emozionante.

Lorri Mediaservice Srl >> Link: lorri.it/news/ledwall-portatili-a-noleggio

Un progetto per accrescere la conoscenza dei salumi italiani

Alla recente assemblea di ASS.I.CA. è stato presentato un innovativo progetto triennale che vede coinvolti il nostro Paese e il Belgio. Nella stessa occasione è stato illustrato l’andamento del settore nell’anno della pandemia

di Anna Mossini

Trust Your Taste, Choose European

Quality. È questo il nome di un progetto triennale cofinanziato dall’Unione Europea che vede nel ruolo di protagonista ASS.I.CA., l’Associazione industriali delle carni e dei salumi aderente a CONFINDUSTRIA. L’iniziativa è stata presentata di recente durante l’annuale assemblea dell’associazione e ha come obiettivo la chiamata a

raccolta della fi liera suinicola per stabilire una rinnovata fi ducia nel settore da parte dei consumatori di

Italia e Belgio, che rappresentano i Paesi coinvolti dal progetto durante il quale, da qui al 2024, quando si concluderà, verranno messe in atto numerose iniziative.

«Uno dei principali driver si concentrerà sulla corretta informazione circa i metodi di produzione dei salumi europei» spiega DAVIDE CALDERONE, direttore di ASS.I.CA. «Mi riferisco alla sicurezza alimentare, agli aspetti nutrizionali, al benessere animale e alla sostenibilità, che oggi rappresentano i temi più dibattuti e controversi da parte dei cittadini comunitari. I salumi italiani e la carne suina saranno i protagonisti della campagna, mentre il destinatario di tutte le iniziative previste sarà il consumatore finale che verrà raggiunto attraverso diversi canali — web, social, TV, media tradizionali, comunicazione diretta nei vari punti vendita — per favorire una maggiore conoscenza dei dati e dei risultati delle ricerche scientifi che in atto, oltre che dei progressi compiuti dall’intera fi liera, che nel nostro Paese è stata coinvolta in maniera massiccia, per incentivare un consumo consapevole».

Innovare nella tradizione

«Gli operatori del settore potranno inoltre usufruire di una Digital Academy che prevede videolezioni, seminari formativi e workshop per favorire il miglioramento continuo del comparto e stimolare il dialogo e il confronto, fi no ad arrivare a un nuovo modello di fi liera, più innovativo e sostenibile» continua Calderone. Se l’Italia rappresenta per il settore suinicolo una delle eccellenze dell’agroalimentare, il Belgio ricopre un ruolo centrale a livello europeo grazie alla sede, nella sua capitale, delle istituzioni comunitarie ma anche alla dinamicità del suo mercato. Attualmente, infatti, rappresenta il terzo Paese di destinazione dei salumi italiani, con 7.489 tonnellate di prodotti esportati, per 96,2 milioni di euro in valore. Nei primi due mesi del 2021, i segnali arrivati per il nostro export sono stati particolarmente positivi, con una domanda di salumi a +12,1% in quantità e a +8,8% in valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Mortadella e würstel si sono

confermati i prodotti preferiti, a cui si sono aggiunti i salami, i prosciutti crudi stagionati, le pancette e le bresaole. «Riteniamo sia sempre necessario comunicare di più e meglio ciò che si fa ed essere sempre più aperti e trasparenti rispetto agli elevati standard di produzione europei» sottolinea ancora Davide Calderone. «Anche per questo è nato il Progetto Trust Your Taste. Nel consumatore, sia italiano che belga, la sensibilità verso le tematiche legate ai valori nutrizionali, alla sostenibilità alla sicurezza alimentare e al benessere animale è in crescita costante e dimostra che questi nuovi driver di acquisto sono sempre più importanti e rilevanti.

Il consumatore moderno si interessa molto di più al contesto che lo circonda e all’origine di ciò che mangia rispetto al passato. Pertanto, questo progetto ci offre una straordinaria occasione per dimostrare di saper affrontare le criticità trasformandole in opportunità. Immaginiamo allora una fi liera diversa, non più costituita da anelli concatenati dove ognuno di essi è responsabile solamente della propria parte, bensì formata da una rete di imprenditori e operatori interconnessi, che anche grazie all’innovazione tecnologica possono e devono saper guardare all’insieme, contribuendo tutti al successo del prodotto fi nito: un vero e proprio network inclusivo per costruire valore e redistribuirlo in forma equa, aumentando la competitività del settore».

I numeri di un anno terribile

Alla presentazione del Progetto Trust Your Taste, Choose European Quality è seguita l’esposizione dei numeri che hanno caratterizzato l’andamento economico del settore nel 2020, colpito inevitabilmente dalle drammatiche conseguenze della pandemia. Il fatturato ha in-

fatti dovuto registrare un calo del

3,3% rispetto al 2019, per un totale di 8.237 milioni di euro rispetto a 8.522 milioni di euro dell’anno prima. Riguardo la produzione di salumi, la fl essione è stata del 7,1%: 1,093 milioni di tonnellate (2020) contro 1,176 del 2019. In calo è risultato anche il valore alla produzione, che ha mostrato una fl essione più contenuta, scendendo a 7.927 milioni di euro (–3,6%) da 8.225 milioni del 2019.

Tutte le produzioni di salumi hanno comunque registrato valori negativi. Vediamoli nel dettaglio. La produzione di prosciutti crudi stagionati, dopo la contenuta fl essione del 2019, ha evidenziato un calo del 7,3%, per 261.100 tonnellate, e un –4,9% in valore, per 2.115 milioni di euro. La chiusura del canale

HO.RE.CA. e il blocco del turismo determinata dall’emergenza sanitaria Covid-19 ha particolarmente penalizzato la categoria, in special

modo le produzioni tipiche, dinamica che non ha risparmiato i mercati esteri. In decisa fl essione la produzione di prosciutto cotto, scesa a 271.100 tonnellate (–6,3%) per 1.934 milioni di euro (–2,7%).

La quota di prosciutti crudi e cotti, prodotti leader del settore, si è mantenuta relativamente stabile rispetto al 2019: le quantità si sono attestate a 48,7% da 48,6% del 2019, mentre il valore si è fermato a quota 51,1% da 51,2%.

Per quanto riguarda la mortadella il trend produttivo è stato negativo con un –4,3% (157.100 tonnellate), mentre il valore non ha subito variazioni di rilievo (+0,4% per 681,7 milioni di euro); rispetto alla produzione di würstel, la produzione è scesa a quota 58.900 tonnellate (–1,2%), mentre il valore ha raggiunto 187,4 milioni di euro (+2,5%). Lo speck ha registrato una produzione di 32.700 tonnellate (–4,4%), per un valore di 346,4 milioni di euro (+1,2%).

Flessione anche per la produzione di salame, che ha raggiunto un totale di 109.000 tonnellate (–3,5%) e un valore di 992 milioni di euro (+1,4%). Un contributo positivo a questa tipologia di prodotto è arrivato dalla domanda estera, cresciuta sia a volume sia a valore.

Segno negativo per la pancetta, che sempre nel 2020 ha visto la produzione fermarsi a quota 47.700 tonnellate (–5,5%), per un valore di 243,3 milioni di euro (+4,1%). Analogamente al salame questo salume ha evidenziato un aumento delle esportazioni. La differenza registrata negli andamenti di quantità e prezzi ha risentito anche della pressione esercitata dalla domanda estera sulla materia prima.

Hanno chiuso in fl essione, infi ne, le produzioni di coppa con 39.400 tonnellate (–7,1%), per 315,2 milioni di euro (–1,1%), e di bresaola, che ha chiuso l’anno con un –9,6% in quantità per 27.100 tonnellate e un –6,2% in valore per 442,5 milioni di euro.

Consumi interni in sofferenza

Nel 2020 la disponibilità totale per il consumo nazionale di salumi (compresa la bresaola) è stata di 962.700 tonnellate (–7,6%) contro 1,041 milioni dell’anno precedente. Il consumo pro capite, considerato l’andamento della popolazione e la drastica riduzione degli arrivi dei turisti, si è attestato intorno ai 16,2 kg contro i 17,3

Il visual di Trust Your Taste, Choose European Quality, il progetto triennale co-fi nanziato dall’Unione Europea che vede nel ruolo di protagonista ASS.I.CA. (photo © ASS.I.CA.).

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