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Slalom Spingere il PIL perché la ripresa è solo un punto di partenza Cosimo Sorrentino

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The Butcher & Larder è una macelleria stupenda di Chicago ubicata all’interno del mercato Local Foods. Qui uno dei suoi butchers mostra con orgoglio una coscia lavorata di maiale. Tutte le carni provengono da allevamenti sostenibili. In attesa di poter tornare presto negli USA alla ricerca di nuove storie da raccontare, potete seguire The Butcher & Larder su facebook.com/butcherandlarder. Sono bravissimi (photo © The Butcher & Larder, bonappetit.com).

Spingere il PIL perché la ripresa è solo un punto di partenza

di Cosimo Sorrentino

Èopinione comune che l’economia mondiale sia spinta da una provvidenziale forza, dimostrata dai più recenti dati statistici. Nell’anno in corso, infatti, secondo fondate previsioni, dovrebbe aumentare del 6,1% e riguarderà tutte le grandi aree del mondo. Tra queste, si esalterà la Cina, con una crescita maggiore dell’8,5%; non dovrebbero deludere neanche gli Stai Uniti, che vedranno il proprio PIL aumentare del 6,7%. Per quanto concerne la Zona Euro, la sua crescita potrebbe essere più modesta, potendosi collocare sul 4,3% e con l’Italia, evviva, che si potrà assestare anche un punto superiore a tale ultimo dato.

Le ragioni della buona ripresa sono certamente dovute ad un sostegno pubblico all’economia senza precedenti, tassi di interesse molto bassi, buona ripresa del commercio mondiale ed una massiccia riserva di potere d’acquisto, da parte accumulata dai consumatori nel periodo di crisi. Ciò detto, però, è opportuno sottolineare che probabili turbolenze potrebbero ostacolare un cammino che sembra buono da percorrere: le diffi coltà riguardano un rischio di infl azione negli USA, ipotizzato dai più nel 4% circa, il forte aumento delle materie prime e la scarsa disponibilità di importanti

prodotti necessari in ampi settori

dell’economia, come per esempio i semiconduttori. E poi l’emergenza Covid che non è terminata e c’è ancora bisogno di fare debito; “debito buono” come lo defi nisce il presidente Draghi, il quale, anche di recente, ha specifi cato meglio detto concetto, che si può sintetizzare affermando che il ricorso alla spesa in defi cit è opportuno per

Photo © Jonathan Bean x unsplash

fronteggiare gli effetti diretti di un evento estremo come la pandemia, fi nanziare gli investimenti e permettere ai governi di attuare una politica anticiclica, cioè che sia di stimolo alla economia in una fase nella quale questa è in calo.

Ma per concretizzare questo tipo di politica economica bisogna ricordare che anche i Paesi più deboli devono essere messi in condizione di emettere “debito sicuro”, tale da far scattare un rialzo dei tassi d’interesse. Si tratterebbe, in altre parole, di adottare qualche forma di garanzia comune a seguito di quanto avvenuto col piano di rinascita europeo.

Il nostro capo del Governo difende la scelta fatta a livello europeo a sostegno di famiglie e imprese, quando l’alternanza era tra recessione e depressione. La prima strada ha comportato l’utilizzo di grandi risorse pubbliche, quindi l’aumento del debito pubblico, incrementando di 15 punti in percentuale del PIL nella media europea e di 25 punti nel nostro Paese. Le politiche espansive, nella visione del capo del Governo, dovrebbero servire, oltre che a fronteggiare le emergenze, anche a stimolare l’accelerazione della ripresa, poiché, pur raggiungendo un picco del 5%, non è suffi ciente per ripianare i danni causati dalla crisi sanitaria e recuperare ritardi accumulati in precedenza.

Gli investimenti dei programmi nazionali di ripresa devono essere un esempio di buon uso delle risorse in defi cit, ma anche una prova impegnativa per Paesi, come la nostra Italia, che ha deciso di usare tutte le risorse, sia sotto forma di sovvenzione che di prestiti. Poi, come del resto ricorda sempre Draghi, l’Italia è la principale benefi ciaria del Next Generation EU e deve utilizzare le risorse ingenti “in maniera produttiva ed onesta”, poiché in tal modo non si aiuterà soltanto l’economia italiana, ma si rafforzerà anche la fi ducia all’interno dell’Unione Europea. Allo stesso tempo si tratta anche di dare garanzie ai Paesi che “hanno

tassato i loro cittadini per poter dare denaro a noi sotto forma di sussidi”. Strumenti annunciati dovrebbero essere previsti, sul piano europeo, anche per eventuali shock che potrebbero investire altri Paesi, per i quali, secondo quanto sostiene continuamente Draghi, dovrebbe essere apprestato qualche meccanismo europeo per permettere a tutti gli Stati Membri di emettere “debito sicuro per stabilizzare le economie in caso di recessione”. Se non proprio una garanzia comune, qualche strumento che vada nella stessa direzione, da defi nire nei prossimi mesi, nel quadro di una revisione del patto di stabilità — per ora sospeso fi no a dicembre del prossimo anno — e potrebbe essere l’occasione ideale per farlo, ha sintetizzato il capo del nostro Governo.

Per ora, potendo usufruire di una ingente somma di risorse, è necessario fare maggiori sforzi non solo per recuperare i livelli del passato ma per avvicinarsi a quelli dei Paesi a noi più simili e, per ottenere tanti risultati, occorrono tempo e continuità di azione. Perciò senza indugi, nell’assumere decisioni guidate dai contenuti del PNNR e con una visione comune da parte di tutti gli attori in campo, imprese, sindacati, istituzioni tutte, per dar luogo ad una stagione unica, con la consapevolezza che c’è molta strada diffi cile da percorrere e tante cose da ricostruire su numerosi fronti aperti. Pur in presenza delle grandi diffi coltà che continuano a frapporsi sul piano sanitario, con le continue varianti del virus, vaccinazione e green pass, che possono ostacolare l’azione di risanamento e di avvio delle necessarie soluzioni, soprattutto il conseguire livelli soddisfacenti pre-pandemia deve rappresentare un mezzo per un salto di qualità permanente e non un punto di arrivo. Abbiamo speranza e fi ducia che tutto proceda nel migliore dei modi, altrimenti si rischia di adagiarsi e perdere l’ennesima occasione per attestarsi su posizioni egualitarie europee rispetto a quelle fi nora tenute.

Cosimo Sorrentino

Saremo presenti dal 22 al 26 ottobre 2021

Saremo presenti a iMeat 2021 dal 12 al 14 settembre

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