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Blueat: Alien is good, Alien is food
Legacoop Agroalimentare a sostegno della start-up Mariscadoras
Blueat: Alien is good, Alien is food
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Con l’intento di una profi cua collaborazione tra il mondo della pesca professionale e lo sviluppo commerciale delle specie aliene è stato siglato un “Memorandum of Understanding”
tra LEGACOOP AGROALIMENTARE NORD ITALIA e la neonata società benefi t MARISCADORAS, per costruire un percorso teso a stimolare la domanda di consumo delle specie aliene, a cominciare dal Granchio blu, ma anche per promuovere le caratteristiche della specie per sostenerne la commercializzazione, sia nel settore dell’HO.RE.CA., sia attraverso la GDO o strutture collegate.
Il Granchio blu (nome scientifi co Callinectes sapidus) è una specie invasiva; da alcuni anni è presente nel Mar Adriatico dove, conseguentemente al surriscaldamento globale, ha trovato un habitat ideale. Trasportato dalle grandi navi che solcano mari e oceani, il granchio blu si riproduce in fretta; una femmina depone milioni di uova e non ha predatori che lo contrastano. Divora gamberi, latterini, seppie, sogliole. I danni sono rilevanti anche per l’attività degli operatori del settore della pesca e dell’acquacoltura: le chele come tenaglie strappano le reti, danneggia i letti di alghe che servono da vivai per i pesci locali, divora le cozze e le lumache che costituiscono il loro cibo e ingoia i giovani più facili da catturare. E proprio da questa invasione aliena che nasce l’idea di 5 giovani romagnole di costituire una start-up innovativa fi nalizzata a promuovere, commercializzare e trasformare le specie aliene (alloctone) per il consumo alimentare umano. «Abbiamo scelto il nome “Mariscadoras” perché è sinonimo di quelle donne di mare galiziane che hanno lottato per i loro diritti e per essere riconosciute nel settore della pesca e dell’acquacoltura, per ricevere protezione legale, sicurezza sociale, e la stessa parità e gli stessi privilegi garantiti agli uomini» dichiara ALICE PARI di Mariscadoras. «Abbiamo impostato la nostra strategia di
Alice Pari, Ilaria Cappuccini, Matilda Banchetti e Carlotta Santolini di Mariscadoras con Massimo Bellavista, Legacoop Agroalimentare Pesca.
Il Granchio blu, nome scientifi co Callinectes Sapidus.
marketing sul concetto che anche le specie aliene, lontane dalle nostre abitudini alimentari, possono essere inserite nella Dieta Mediterranea ma necessitano di una forte azione di informazione e sensibilizzazione verso i consumatori».
«Con “Mariscadoras Srl Società Benefi t” — incalza CARLOTTA SANTOLINI — vogliamo fare impresa ma contemporaneamente contribuire a salvaguardare l’ambiente, la società di chi lavora in mare e per il mare, con una particolare attenzione a quelle donne che purtroppo ancora oggi sono “invisibili” e sottopagate nella Blue Economy».
«L’accordo Legacoop Agroalimentare e Mariscadoras prevede una stretta collaborazione tra i pescatori di Goro, Cesenatico, Rimini e Cattolica e la neonata società per monitorare la numerosità degli esemplari alieni e identifi care azioni tese a inserire sul mercato alimentare questo prodotto (vivo, lavorato o trasformato in polpa)» dichiara MASSIMO BELLAVISTA di Legacoop Agroalimentare Pesca. «Nel 2021, nel solo mercato ittico di Goro, ne sono stati commercializzati oltre 350 quintali, con un prezzo medio che si attesta sui 5,50 euro. La specie aliena transita anche sui nastri del mercato ittico di Rimini ed è presente sui banchi del mercato coperto. Con questo accordo intendiamo sostenere questa giovanissima start-up coinvolgendo l’intero comparto e la fi liera della pesca e dell’acquacoltura al fi ne migliorare le condizioni socioeconomiche degli operatori del settore ma anche sostenere la parità di genere e contestualmente salvaguardare l’ambiente e la risorsa sia marina che lacustre».
Da alcuni anni Legacoop Agroalimentare è al fi anco delle imprese costituite da giovani che portano avanti progetti e iniziative innovative fortemente connotate sul versante della sostenibilità. Da due anni ad esempio è in corso il progetto con l’impresa sociale greca ENALEIA che raccoglie nelle marinerie dell’EmiliaRomagna reti da pesca dismesse e abbandonate per il recupero dei fi lati per poi produrre calzini (oltre 40 tonnellate di reti sono state raccolte e inviate alle industrie di recupero e riciclo dei materiali plastici).