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I gusci dei muscoli spezzini diventeranno materiale da costruzione

Il segretario generale dell’AdSP Federica Montaresi, invitata recentemente alla trasmissione di Radio24 “Si può fare”, ha illustrato il progetto “Greenlife4seas”, che coinvolge Italia e Grecia ed è realizzato dal Politecnico di Bari in collaborazione con i centri di ricerca del Politecnico di Zurigo, Eth. Le miscele di sedimenti, cementi e farine di gusci di muscoli, grazie al progetto, diventeranno infatti nuovi materiali green che, nell’ambito del progetto, verranno ulteriormente ottimizzati e trasformati in prototipi di prodotti industriali. Nel corso della trasmissione, l’ing. Montaresi ha spiegato come il porto della Spezia sia stato individuato come uno dei siti dedicati per la sperimentazione del progetto. «Il settore della mitilicoltura, che caratterizza il nostro Golfo, è fondamentale per economia del nostro territorio. Quando il Politecnico di Bari ci ha proposto di partecipare al progetto abbiamo accettato senza indugi perché risolve in maniera innovativa due problemi: lo smaltimento dei sedimenti derivanti dai dragaggi portuali e quello dei gusci del muscoli. Miscelati assieme anche ad una parte di cemento, danno vita ad un nuovo materiale utile ed altamente resistente utilizzabile per la realizzazione di blocchi di pavimentazione in ambito portuale, massi per frangiflutti, rinforzi per le banchine. Per consentire la composizione di questa miscela, verrà realizzato un piccolo impianto sul Molo Garibaldi che servirà a costruire una porzione della pavimentazione sulla testata dello stesso molo. Nelle attività verrà coinvolta anche la Cooperativa Mitilicoltori Spezzini Spezia, stakeholder del progetto».

L’Italia è tra i primi dieci produttori mondiali di cozze e ostriche con il 10% della itticoltura totale (fonte: FAO-Fishstat). Di tale prodotto complessivo, mediamente oltre il 50% diventa scarto, anzitutto gusci. I sedimenti dei porti sono usualmente dragati per garantire la navigabilità e/o per rimuovere i contaminanti presenti. In Italia ci sono circa 50 milioni di metri cubi di sedimenti da dragare, con un incremento annuo di circa 5 milioni (fonte: Assoporti). Attualmente, i sedimenti dei porti sono gestiti come rifiuti e conferiti in vasche di colmata, con conseguente dispendio di ingenti risorse per lo smaltimento. Il progetto “Greenlife4 seas (GREen ENgineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shells)” è stato proposto all’Agenzia esecutiva europea per il Clima, le Infrastrutture e l’ambiente da un consorzio di 9 partner, guidato dal Politecnico di Bari, composto da enti di ricerca, enti pubblici e aziende italiane e la presenza dell’Autorità portuale del Porto del Pireo (Grecia), uno dei più grandi porti del Mediterraneo. Il progetto è stato ammesso al finanziamento europeo, con oltre 4 milioni di euro per l’arco temporale 2023-2028, nell’ambito del programma LIFE, il più rilevante strumento dell’Unione Europea per il finanziamento a progetti inerenti azioni su ambiente e clima (fonte: portlogisticpress.it; photo © Gil Ndjouwou x Unsplash).

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Pesca: verso un sistema di quote pluriennali

Il semestre di presidenza spagnola dell’UE incentiverà il sistema di Catture totali ammissibili (TAC) nella pesca. Lo ha annunciato il ministro spagnolo dell’Agricoltura e della Pesca Luis Planas (in foto), nel corso della partecipazione all’ultimo Consiglio dei ministri europei dell’agricoltura della presidenza svedese a Lussemburgo. Planas ha ricordato che è stata la Spagna a proporre un sistema di quote di pesca pluriennali per le popolazioni nelle acque comunitarie, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza e la prevedibilità dell’attività della flotta europea. Il fatto che la Commissione europea abbia accettato questa proposta dimostra che «possiamo iniziare questo viaggio con una visione del futuro e uno spirito costruttivo durante il prossimo semestre».

In generale il livello di sostenibilità biologica delle acque marine, ha aggiunto Planas, ha raggiunto dei progressi, pertanto ora «si deve continuare a rafforzare anche la dimensione socioeconomica di questa sostenibilità», perché, ha sottolineato, «senza redditività non c’è sostenibilità». Per questa ragione, il ministro ha proposto alcune modifiche al Fondo europeo per la pesca marittima e l’acquacoltura (FEMPA) per sviluppare il necessario processo di ammodernamento e decarbonizzazione della flotta nei prossimi anni. Nella riunione i ministri hanno affrontato anche il contenuto del pacchetto sulla politica comune della pesca (PCP) che la Commissione ha presentato a febbraio e al quale la Spagna, dopo la sua pubblicazione, si è opposta. Adesso, Planas ha assicurato di sostenere la formulazione dell’ultima proposta, che ha ritenuto «realistica» e più equilibrata. Il ministro ha informato che la Spagna ha partecipato al loro dibattito con un «approccio costruttivo», in linea con le ultime conclusioni del Consiglio, che riconosce che l’applicazione della strategia per la biodiversità 2030 del Patto verde è perfettamente compatibile, nelle aree marine protette europee, con l’esercizio di un’attività di pesca sostenibile e responsabile, compresa quella praticata con reti a strascico. Sulla necessaria decarbonizzazione del settore della pesca, Planas ha spiegato che è importante avere un quadro ambizioso di finanziamenti e cambiamenti normativi che consentano di promuovere la transizione energetica del settore e di ridurne la dipendenza dai combustibili fossili (fonte: EFA News – European Food Agency; photo © lamoncloa.gob.es).

1. Sustainable Shrimp Partnership

Sustainable Shrimp Partnership (SSP) è un gruppo di aziende leader che intendono trasformare il futuro dell’allevamento dei gamberi. Con base in Ecuador, i membri della SSP si impegnano ad ottenere e promuovere prodotti di altissima qualità, realizzati secondo elevati standard ambientali. Link: sustainableshrimppartnership.org (photo © facebook.com/pyscis.conserves).

2. Pyscis

L’azienda austriaca Pyscis GmbH (pyscis.com) produce conserve gourmet, in quantità limitata, combinando la qualità antica con un approccio moderno. “Le specie ittiche e i frutti di mare che non sono più al centro dell’attenzione dell’industria e dei consumatori ci interessano per le loro proprietà culinarie, per i fattori di sostenibilità e per l’approvvigionamento responsabile e tracciabile. Il packaging ecologico delle nostre confezioni riflette il contenuto: qualità, tradizione e artigianalità per una dispensa moderna”. Da seguire su instagram. com/pyscis.conserves

3. Il tonno di Fratelli Carli

Fratelli Carli Spa (oliocarli.it), storica azienda olearia ligure specializzata nella consegna a domicilio, oltre all’olio, prodotto di punta, offre anche una serie di prodotti ittici: tranci, ventresca e filetti di tonno ovviamente tutti in olio di oliva Carli (photo © instagram.com/robilant).

4. Antica Acquacoltura Molin di Bucchio

Non si può non seguire la pagina Instagram dell’Antica Acquacoltura Molin di Bucchio su @antica_acquacoltura. Un progetto di acquacoltura sostenibile alle sorgenti dell’Arno, nelle magnifiche Foreste Casentinesi. Anche su facebook.com/anticaacquacolturamolindibucchio. “Nessun farmaco, acqua pura, bassa densità e mangime Bio. Non ci sono trucchi o segreti, la qualità non accetta compromessi”.

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