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Sapore di mare La Barcaccia, attrazione fatale per mare e terra Riccardo Lagorio
La Barcaccia, attrazione fatale per mare e terra
di Riccardo Lagorio
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Mezzo secolo di vita, di cui 20 anni trascorsi sotto l’insegna della famiglia Di Cesare. È una Barcaccia che porta tanto mare sulle tavole di Pescara, città che si affaccia sull’Adriatico e possiede, come spesso accade nel nostro Paese,
un’attrazione fatale per i prodotti
di terra, dall’olio alle lumache. Sono i due fratelli MIRKO e MASSIMILIANO ad avere raccolto il testimone dei genitori, EMILIO e MARIA, e condurre con mano salda il locale a pochi passi dal salotto buono e dal lungomare del centro. C’è un pianoforte nel mezzo della sala, «perché suonare e cucinare sono due facce della stesso fenomeno, l’arte», suggerisce con acutezza Mirko, diplomato al conservatorio in questo strumento. È lui a comporre soavi note ai fornelli e, a fi ne serata, allo strumento che per anni ha studiato.
Il menu è stampato quotidianamente. E questo è buon segno. «Un piatto non è mai uscito dalla carta, gli Spaghetti quadrati con scampi, aglio, olio e peperoncino: si tratta del nostro biglietto da visita» avanza Massimiliano. «Del resto — prosegue — questa fascia dell’Adriatico che va dalle basse Marche al Molise ci regala ancora pescato straordinario, ma la notorietà deriva soprattutto dagli scampi».
Il crostaceo è protagonista di un altro piatto simbolo del locale, gli Scampi al ghiaccio. Passati per pochi istanti in acqua bollente, subiscono uno shock termico passando nel ghiaccio e fermando il processo di cottura. All’interno del carapace si “fi ssano” così gli umori dello scampo. Inoltre il particolare metodo di preparazione consente di staccare facilmente la parte edibile, che si serve con maionese d’ostrica. Il risultato fi nale è un piatto caldo/ freddo e insolitamente croccante.
Una delle pietre angolari della cucina dei Di Cesare è il rispetto della materia prima. Avviene sempre, se questa è di buon livello. In autunno inoltrato e inverno le Alici sono il metro di misura. Qui, portate al tavolo
A pochi passi dal lungomare di Pescara e dal suo centro, un locale con una storica conduzione famigliare e un menu che varia nel quotidiano a celebrare il pescato straordinario dell’Adriatico e l’entroterra abruzzese
In alto: le Pallotte cac’ e ove con cozze in sugo di pomodoro e i fratelli Massimiliano e Mirko Di Cesare. La famiglia Di Cesare ha tagliato il traguardo dei primi 10 anni di gestione di questo storico ristorante nato dalla passione di papà Emilio, già cuoco rinomato ed apprezzato In basso: sarde scottadito.
direttamente dalla griglia rovente, denunciano una bontà innata, naturale. Quelle di misura inferiore vengono destinate alla frittura, leggera e di solito accompagnata da peperoni arrosto. In questa stagione gli scampi si ripetono in un’altra portata che mette d’accordo la terra e il mare, forse la più golosa: Spaghetti alla chitarra (quindi preparati sottilissimi, con l’aggiunta di uova nell’impasto) con scampi e tartufo bianco.
Chi proprio la pasta non la vuole ha l’alternativa degli Gnocchi di patate, serviti in un tegame di terracotta con un sugo al pomodoro di scampi e calamari. Alla fi ne si cederà alle lusinghe del pane, inzuppato nel ricco intingolo. C’è tutto il Mediterraneo invece negli Spaghetti alla chitarra con scampi, canocchie e bottarga di muggine che proviene dagli stagni sardi.
L’incontro del mare con l’entroterra ha creato un piatto suggestivo e dalle tinte forti, le Pallotte cac’ e ove con cozze in sugo di pomodoro. Le pallotte cac’ e ove, impasto di formaggio, uova e pane raffermo al quale si dà forma rotonda, sono una delle espressioni più autentiche della cucina abruzzese. Le sfere vengono fritte e poi ripassate in sugo di pomodoro: in questa versione trovano ad attenderle la frazione marinara del piatto, le cozze appunto.
«La cottura a bassa temperatura trova anche nel pesce il suo perfetto impiego. Noi proponiamo il Baccalà o il Polpo cotti sottovuoto per 7 ore a 72 gradi» spiegano i due fratelli. «Nei mesi che vanno da dicembre a marzo Rombi e Pescatrici vengono cucinate al forno con carciofi: il gusto di questa verdura stagionale crea un’euritmia di sapori con la polpa dei pesci» assicura Mirko. Il cibo, una musica: scelta una nota, ne vanno scelte tra mille altre quelle giuste per toccare l’anima. Accade anche qui.
Riccardo Lagorio
Ristorante La Barcaccia
Piazza I maggio 33 – 65122 Pescara Telefono: 0854 217426 Info: info@ristorantelabarcacciapescara.com Web: www.ristorantelabarcacciapescara.com