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I vini di Premiata Degustazione: bombette pugliesi Laura Franchini

progetto che è valso alla Cantina la vittoria del premio di categoria al Gist Travel Food Award 2020 di Rimini come Miglior progetto italiano per il rilancio del territorio e dell’enogastronomia. Alla data del 26 febbraio 2021 erano stati raccolti 128.930 euro.

Cantina Colli Euganei è un’azienda certifi cata che impiega tecnologie all’avanguardia in tutte le fasi della lavorazione.

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di oltre centomila bottiglie, negli scaffali della distribuzione organizzata, di due vini caratteristici del territorio, il Serprino Spumante DOC Colli Euganei e il Rosso DOC Colli Euganei, ad un prezzo standard (€ 4,95). Per ogni bottiglia venduta € 1,00 andrà in dono all’Università di Padova per la ricerca sul Covid e 10 centesimi al Comune per fi nanziare la ripresa economica del territorio. Un

La storia

Cantina Colli Euganei ha una lunga storia alle spalle, se pensiamo che la cooperativa è nata nel 1948. Parliamo di un’azienda certifi cata, che impiega tecnologie all’avanguardia in tutte le fasi della lavorazione. E che, in ogni caso, come per le altre aziende euganee, è socia del Consorzio di tutela Vini Colli Euganei e si trova a lavorare uve di prim’ordine cresciute su pendii collinari di origine spesso vulcanica dove si pratica la viticoltura da secoli. Un territorio riconosciuto DOC dal 1969 e DOCG dal 2011 con il Fior d’Arancio (Moscato giallo).

Uve coltivate nelle aziende agricole dei comuni di Vo’, Rovolon, Torreglia, Galzignano Terme, Lozzo Atestino, Cinto Euganeo, Arquà Petrarca, Este, Baone, estese su una superfi cie vitata di 700 ettari composta per lo più da Pinella e Serprina, Moscato bianco e

giallo, Merlot, Cabernet franc e Cabernet Sauvignon. Per quanto riguarda la certifi cazione, la Cantina adotta lo standard BRC, riconosciuto in Inghilterra ed in rapida diffusione in molti Paesi europei, e IFS, che ha lo scopo di facilitare la selezione dei fornitori food a marchio della GDO sulla base della loro capacità di fornire prodotti sicuri, conformi alle specifi che contrattuali e ai requisiti di legge. «Il 75% della produzione è destinata al mercato italiano, mentre il restante 25% va all’estero — spiega il direttore della cantina sociale NICOLA ZANDONÀ — e per il 2020 abbiamo raggiunto una chiusura di bilancio in tenuta nonostante la crisi rispetto ai risultati del 2019».

Il Consorzio

Istituito a Padova nel 1972, il Consorzio volontario per la tutela della Denominazione di Origine Controllata dei vini Colli Euganei venne fondato da 47 soci con 43 aziende vitivinicole, un commerciante, due industriali e la Cantina Sociale di Vo’. Tra i progetti più signifi cativi si devono ricordare: il lavoro di zonazione, che si può considerare il Piano Regolatore Generale del vino che ha consentito un signifi cativo aumento del livello qualitativo di prodotto, l’ottenimento della DOCG per il Fior d’Arancio, l’allestimento del museo del vino e un continuo e costante lavoro di ricerca e promozione. Il Consorzio vanta anche un laboratorio analisi accreditato, che offre servizi a soci e non soci, dalla curva di maturazione delle uve all’analisi dei mosti e dei vini fi niti, attestando parametri come il grado alcolico, l’acidità, gli zuccheri, per permettere al viticoltore di ottenere prodotti qualitativamente sempre più elevati. Il laboratorio del Consorzio oggi rappresenta un’eccellenza nel settore delle analisi enologiche, essendosi dotato nel tempo della più moderna strumentazione e raggiungendo nel 2001 il marchio di accreditamento, allora SINAL, oggi Accredia. È un punto di riferimento per tutta la zona e per tutte quelle aziende che vogliono ottenere prodotti di alta qualità.

Il museo

Il MUVI – Museo del Vino Colli Euganei è allestito nella sede del Consorzio di tutela Vini Colli Euganei, nel centro Situato nella sede del Consorzio di tutela, il MUVI – Museo del Vino Colli Euganei è suddiviso in 24 aree tematiche e si articola in pannelli illustrativi ed oggetti che permettono di scoprire curiosi ed insoliti aspetti della cultura vitivinicola della zona.

di Vo’. Il percorso museale ripercorre attraverso documenti, fotografi e, testi ed alcuni oggetti la storia della viticoltura nell’area euganea, dalla genesi ad oggi. All’ingresso suggestioni vulcaniche di esplosioni sottomarine catturano il visitatore, comunicando una delle caratteristiche principali del terroir che si va raccontando. Il percorso continua mostrando le tappe della coltivazione della vite e della produzione del vino nel tempo: dai primi insediamenti dei Veneti antichi al Medioevo, dall’Illuminismo e la Serenissima all’Ottocento, narrando la rivoluzione della viticoltura.

Il visitatore scopre come l’antica origine della cultura dell’uva si fondi nel mito e si sviluppi nel tempo. Al piano terra è dedicata una sezione al territorio fertile che dà origine ai vini euganei, raccontandone clima, terroir e caratterizzazione pedologica. Una sezione è ovviamente dedicata al Parco Regionale dei Colli Euganei, fl ora, fauna, bellezze architettoniche e prelibatezze enogastronomiche.

Si completa la visita degustando i vini dei Colli Euganei nella sala emozionale costruita per degustazioni guidate, laboratori e convegni. In quest’ultima sezione possiamo conoscere le tipologie di vino prodotte nei Colli Euganei ed imparare a scoprire le loro qualità olfattive e gustative grazie agli originali strumenti creati appositamente per questa curiosa sala. Il MUVI, con tutte le limitazioni che in questo periodo comporta la pandemia, apre dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00. Gli altri giorni è possibile visitarlo su appuntamento.

2020, annata splendida

Il 2020 per il vino di Vo’ e dei Colli Euganei è stata un’ottima annata dal punto di vista della qualità di prodotto. Un paradosso se si pensa alla situazione dal punto di vista sanitario, ma le condizioni climatiche registrate durante l’anno hanno permesso una vendemmia di altissima qualità. «È stata una vendemmia da incorniciare; le vigne non sono praticamente mai andate sotto stress» rimarca DANIELE STENICO, enologo del Consorzio. «Il clima ha favorito massimamente la produzione di uve sane. I bianchi che andranno sul mercato tra pochi mesi sono molto profumati mentre dai rossi, viste le condizioni di maturazione dell’uva, ci aspettiamo molto. La qualità dei vini c’è, ora speriamo che riparta bene anche il mercato».

Fior d’Arancio DOCG, Serprino e poi le varietà bordolesi (Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet franc, Carmenere) sono i vini caratteristici di questo territorio collinare di origine vulcanica.

Gian Omar Bison

Degustazione: bombette pugliesi

di Laura Franchini

Terra straordinaria quella di Puglia, sotto tanti aspetti. Una natura rigogliosa e un mare cristallino, antiche tradizioni e località colme di arte e storia, nonché una gastronomia poliedrica e diversifi cata, ricca di piatti del costume contadino come di moderni locali e ristoratori giovani e geniali, proposte ricche di pesce e di carne ma anche di moltissime verdure ed erbe aromatiche, per chiudere in bellezza con dolci rinomati e gustosissimi come i pasticciotti e i mostaccioli. E se è il pesce uno degli indiscussi protagonisti delle tavole pugliesi, particolare nota merita la tradizione macellaia della regione, particolarmente importante soprattutto in alcune zone, come la Valle d’Itria. Qui assistiamo alla nascita di un piatto molto amato e conosciuto: le bombette. Le bombette pugliesi sono involtini di piccole dimensioni, intorno ai 3/5 cm, di carne di maiale, i 3/5 c d ripieni di formaggio, il più delle volte si utilizza il Caciocavallo Podolico del Gargano o il Canestrato pugliese, spezie ed erbe aromatiche. Vengono poi cotte alla griglia o alla brace, ma si può azzardare anche una cottura casalinga, al forno o al sugo. Alle ricetta originale si sono affi ancate diverse versioni, con pancetta, speck, mozzarella, solo per citarne alcune. Versioni forse non sempre nel solco della tradizione, ma non per questo meno gustose. Le troviamo come cibo di strada, nelle tante sagre di paese, servite in coni alimentari e accompagnate da una fetta di pane abbrustolito, o mangiate direttamente nelle macellerie con cucina. Ottime accompagnate da una buona birra ghiacciata, vi proponiamo alcuni vini che saranno perfetti in abbinamento.

LE BOMBETTE SONO UN PIATTO DI CARNE TIPICO DELLA PUGLIA, UNA DELLE REGIONI PIÙ CARNIVORE D’ITALIA. DORATE FUORI, DAL RIPIENO SAPORITO E FILANTE, SONO COME LE CILIEGIE, UNA TIRA L’ALTRA

Bo omb bette pug u lies e i piccant n i se s rvit te con fi fiam a ma viva e e patate fritt t e (p photo © © Vi V nc cn en e zo VAD A – stoc o k. k ad a obe.co c m). )

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