RIZA
Bimestrale Febbraio/Marzo 2019 Numero 10 - € 9,90 Italia P.I. 9/02/2019
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Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, LO/MI
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FAI RIPARTIRE IL TUO METABOLISMO
FAI RIPARTIRE IL TUO METABOLISMO E DIMAGRISCI SUBITO, SENZA FATICA
GLI INTEGRATORI BRUCIAGRASSI Le ultime novità che aiutano il corpo a smaltire i chili USA LE SPEZIE SUPERDIMAGRANTI Zenzero, curcuma e cannella: il tris che scioglie subito il grasso addominale RIATTIVA IL FEGATO I cibi, le tisane, le erbe che lo ripuliscono da tutte le tossine IPOTIROIDISMO È una delle cause più frequenti di un metabolismo lento. Scopri come rimediare in modo naturale
LE MOSSE DIMAGRANTI PIÙ EFFICACI I trucchi per bruciare più rapidamente le calorie
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SOMMARIO Le azioni sbagliate
34 Gli errori a tavola che possono bloccarlo Valuta ora il tuo
38 Quanto è pigro il tuo metabolismo? GLI ACCELERATORI METABOLICI
Una sostanza preziosa
40 Lo iodio è la benzina del tuo motore bruciagrassi
Un altro minerale indispensabile
44 Se manca il ferro, si riduce anche il consumo di calorie
Il tocco in più a tavola
48 Le spezie gli danno un’accelerata Chi dorme bene si sveglia magro
IL MOTORE DEL DIMAGRIMENTO
Che cos’è il metabolismo?
6 Come funziona il nostro falò interno Cambia nel tempo
10 I fattori che lo influenzano
52 Lo dice la scienza: il sonno ti fa snello Gli altri alleati
54 Acqua e movimento: il segreto per bruciare di più
La lettura psicosomatica
58 Per dimagrire bisogna risvegliare anche il metabolismo mentale!
QUANDO È TROPPO LENTO: LE CAUSE
Gli organi coinvolti
12 I registi del motore metabolico L’intervista all’esperto
14 Che cosa lo fa rallentare?
Il pedale con cui regoliamo il motore
ATTIVA IL METABOLISMO A TAVOLA
Più mangi, più dimagrisci
62 La prima regola: mangiare ogni 3 ore I mattoni che costruiscono il corpo
64 Proteine magre nella giusta misura
16 Se la tiroide è pigra, il metabolismo funziona meno
Il coinvolgimento del microbiota
20 Si ingrassa di più quando l’intestino è infiammato
Nemici insidiosi
24 Anche le intolleranze lo fanno impigrire Le cause fisiologiche
28 In menopausa rallenta per effetto degli ormoni
Legami pericolosi
32 Il fattore stress: quanto incide? 4
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I pasti giusti sono così
70 I consigli dalla colazione alla cena Occhio alle mode alimentari
74 No alle diete keto fai da te. Sono rischiose Fai scorta di alimenti dimagranti
76 I cibi fat killer da tenere in dispensa
SEGUI I RITMI CIRCADIANI
Il superfood che non può mancare
82 La maca è l’aiuto in più per alimentare il fuoco I cibi sospetti
La dieta dell’orologio: la più efficace
102 Riattiva gli ormoni bruciagrassi Ogni cibo ha la sua ora
84 Questi alimenti lo ingolfano
106 Le regole base della cronodieta La cronodieta in pratica
I MENU SU MISURA
110 La giornata perfetta per smuovere
Il programma per te
il metabolismo lento
86 La nostra dieta del Supermetabolismo La dieta che la mette in riga
ERBE E INTEGRATORI BRUCIAGRASSI
90 Il menu che dà il buongiorno alla tiroide e la tiene sveglia
Disintossicati così
I super poteri delle alghe
94 Se depuri il fegato dalle tossine,
118 L’alga fucus: ne basta un pizzico
lo fai ripartire subito
Mangia sano e gustoso
98 Le ricette che aiutano a smaltire i chili in più
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Direttore responsabile Vittorio Caprioglio Direttore Scientifico Raffaele Morelli Direttore Generale Liliana Tieger Progetto grafico Roberta Marcante Redazione Stefania Conrieri Immagini Fotolia, 123rf, ShutterStock Direttore Pubblicità Doris Tieger Ufficio Pubblicità Luisa Maruelli, Ugo Scarparo
I nuovi integratori per consumare di più
114 Con questi alleati il metabolismo riparte
Bevi e dimagrisci
120 Le tisane bruciagrassi per ogni occasione
Responsabile amministrativo Danila Pezzali Segreteria di Direzione Daniela Tosarello Ufficio tecnico Sara Dognini Redazione, amministrazione: Edizioni Riza S.p.a. via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. fax 02/58318162 www.riza.it - info@riza.it Pubblicità: Edizioni Riza S.p.a. via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. fax 02/58318162 www.riza.it advertising@riza.it Stampato in Italia da: Rotolito S.p.a. - Stabilimento di Cernusco sul Naviglio (MI)
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Riza Speciale cita i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
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LEGAMI PERICOLOSI
il fattore stress:
Quanto incide?
Ha il suo peso perché un eccesso di tensione costante può compromettere la funzionalità della tiroide ricaricati con iL MagnEsio
Per combattere nervosismo e tensioni ci viene in aiuto un minerale prezioso: il magnesio, un rilassante naturale, che agisce sulle contratture muscolari, oltre che sul sistema nervoso. Puoi farne scorta a tavola con i cibi che ne sono più ricchi (riso integrale, datteri, cacao amaro, fichi, mandorle e noci, germogli di soia e semi di zucca). Nei casi di aumentato fabbisogno puoi ricorrere a un integratore a base di magnesio citrato da far sciogliere in poca acqua. 32
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o stile di vita moderno ci espone a livelli costanti ed elevati di tensione, impensabili in epoche precedenti. Così il nostro motore endocrino e metabolico è sempre iperattivo, sovraeccitato e chiede un compenso. Lo stress altera i nostri comportamenti e ci rende più fragili, più bisognosi di momenti di recupero e di ricompense… che è fin troppo facile cercare nel cibo. E
in particolare negli alimenti meno indicati per chi è a dieta: dolci confezionati, merendine, patatine, cioccolata… Il cosiddetto “cibo spazzatura”, alimenti artificiali progettati proprio per essere irresistibili. Ma il legame fra stress e metabolismo lento è ancora più profondo e coinvolge una ghiandola chiave che regola l’energia nel corpo: la tiroide.
stress e tiroide: un legame stretto Fra stress e tiroide corre un legame intimo. Se da una parte infatti il cortisolo, l’ormone dello stress, è indispensabile per fare entrare l’ormone tiroideo T3 nelle cellule, se è presente in eccesso nel corpo agisce rallentando la funzione tiroidea e favorendo l’ipotiroidismo. Quando siamo sottoposti a uno stress continuo, il cortisolo in
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eccesso nel sangue comunica con la centrale di comando dicendole di conservare l’energia e di consumarne meno perché si è in una condizione di necessità. Il corpo reagisce bloccando la produzione di ormoni tiroidei. Questo porta a una riduzione del metabolismo basale e a un rallentamento delle funzioni cellulari, a un calo della libido e dell’efficienza.
può ridurre il metabolismo dei grassi I ricercatori dell’Università della Florida (UF) hanno scoperto che lo stress cronico stimola la produzione di un ormone peptidico chiamato betatrofina. Questo agisce inibendo un enzima necessario per il metabolismo dei grassi che quindi rallenta. Lo studio del gennaio 2016, “Angiopoietin-Like Protein 8 (Betatrophin)” è stata pubblicato sulla rivista Molecular and Cell Biology of Lipids. I ricercatori hanno visto che i livelli di betatrofina in cavie animali sottoposte a stress ambientali e metabolici aumentavano e i normali processi di smaltimento dei grassi erano rallentati.
è il cortisolo che ti fa ingrassare Davanti allo stress di oggi, il corpo reagisce come milioni di anni fa, come se l’emergenza mettesse sempre a repentaglio
LA MIGLIOR CURA? Che lo sport faccia bene al metabolismo e aiuti a recuperare calma interiore e una buona forma fisica non è certo una novità. Quindi, per combattere sovrappeso e stress non resta che muoversi! L’attività fisica, eseguita con regolarità, si dimostra in grado di diminuire in maniera significativa tutti i parametri legati all’infiammazione sistemica. Inoltre stimola le difese immunitarie, alza la soglia aerobica migliorando l’ossigenazione del sangue e regolarizza la produzione ormonale.
Controlla anche l’intestino La serotonina, l’ormone del benessere, della felicità e dell’appagamento, è prodotta prevalentemente dall’intestino (per circa il 90%) e svolge un ruolo cruciale nel mantenimento del buonumore. Se l’intestino è infiammato, stressato, permeabile, la produzione di serotonina può risultare alterata, così come la conversione periferica del T4 in T3, nonché l’assorbimento di micronutrienti indispensabili per la formazione degli ormoni tiroidei stessi.
la sopravvivenza. Quindi non solo la tensione fa alzare i livelli di cortisolo, un ormone attivatore, che aumenta reattività e prontezza, ma blocca anche gran parte della lipolisi, invitando anche il corpo a trattenere i grassi, per aumentare la possibilità di sopravvivenza. Per controllare i livelli di cortisolo, occorre evitare di saltare i pasti, e moderare gli zuccheri, perché i picchi e i crolli glicemici determinano rimbalzi nella produzione di cortisolo. n
L’astragalo contro gli squilibri
L’astragalo, di cui puoi assumere la radice essiccata e polverizzata, è una pianta erbacea di origine cinese, tonificante e immunostimolante: usala se stai attraversando un periodo di forte stress e stanchezza (una capsula al giorno la mattina con un bicchiere d’acqua, per un mese). L’agnocasto, usato come coadiuvante nella cura dei disturbi della menopausa, come abbiamo detto prima, è utile per contrastare gli squilibri ormonali: si utilizza sotto forma di tintura madre e se ne bevono 30 gocce due volte al giorno diluite in acqua, lontano dai pasti, per un mese. È anche un buon diuretico.
MUOVERSI! QUALI BISOGNA PRATICARE? Per poterci considerare degli sportivi che mirano alla conservazione della linea e della salute, bisogne-
rebbe svolgere 150 minuti a settimana di attività fisica, l’equivalente di mezz’ora al giorno per cinque giorni. L’esercizio deve essere a media intensità, quindi generare traspirazione (far sudare, insomma) ma senza stressare in maniera eccessiva l’apparato cardiocircolatorio: si deve riuscire a parlare, mentre si svolge attività fisica. La camminata veloce, la corsa lenta, il nuoto regolare, le escursioni in bicicletta sono le attività più semplici da organizzare nel quotidiano. E anche le più salutari.
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GLI ALTRI ALLEATI
Acqua e movimento:
IL SEGRETO PER BRUCIARE DI PIÙ
Il motore metabolico non si smuove se non ti muovi! Secondo la scienza bastano 100 passi al minuto per la linea
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er tenere sveglio il metabolismo ed eliminare i depositi adiposi è importante stimolare il grasso bruno, che brucia le calorie anziché immagazzinarle. Per aumentarne le riserve, oltre a dormire a sufficienza fai un po’ di movimento moderato subito dopo mangiato. L’ideale è camminare a passo spedito per 45 minuti, meglio sarebbe in un bosco o in un parco. Camminare oltre a stimolare il grasso bruno e la circolazione, favorendo l’ossigenazione dei tessuti, stimola anche il rilascio di alcune proteine (miochine), che influiscono positivamente sul metabolismo attraverso un’azione diretta sul sistema nervoso centrale.
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LA CAMMINATA VELOCE, SÌ MA QUANTO? Camminare a passo svelto è uno degli esercizi fisici più utili per accelerare il metabolismo, visto che si tratta di un’attività aerobica. Un esercizio si definisce “aerobico” quando lo sforzo prodotto dalla persona non arriva a generare acido lattico poiché l’ossigeno respirato dall’individuo è sufficiente a innescare le reazioni chimiche per la produzione di energia. Un’attività del genere (come anche la corsa leggera o il nuoto), praticata per almeno mezz’ora al giorno, è un ottimo bruciagrassi. Quanto deve essere veloce la camminata? Uno studio dell’università del Massachusetts pubblicato
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CAMMINANDO AIUTI IL TUO CORPO A... Diminuire l’appetito Bruciare più grassi Migliorare la circolazione e l’attività di polmoni e cuore Controllare la glicemia
QUANTO CAMMINARE?
Mantenere bassi i livelli di colesterolo e trigliceridi Ridurre lo stress
PROVA A MUOVERTI DI PIÙ AL MATTINO Spesso ci si dedica all’attività fisica a fine giornata, per scaricare la tensione accumulata durante il giorno e concedersi del tempo per sé dopo aver affrontato impegni e doveri. Praticare esercizio al mattino però può essere un’efficace azione “accelera-metabolismo”. Nonostante al risveglio possa capitare di sentirsi “privi di energie”, non è davve-
ro così: è solo un’abitudine, non un reale bisogno di “calma” del corpo. Durante la notte, infatti, il metabolismo rallenta, ma il motore comincia a lavorare a pieno ritmo appena il corpo viene risollecitato al movimento. Se cominci la giornata con un po’ di attività fisica, quindi (per esempio con una bella passeggiata a passo spedito), puoi dare al corpo il massimo vigore per il resto del giorno. Così facendo non solo stimoli il metabolismo, ma ti dai una carica di positività che ti sosterrà anche da un punto di vista psicologico: l’attività fisica, infatti, stimola la produzione dell’endorfina, l’ormone del benessere, che aiuta a migliorare il tono dell’umore.
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su un numero speciale del British Journal of Sports Medicine che ha esaminato 38 ricerche sull’argomento è arrivato alla conclusione che per camminata veloce bisogna intendere quella che contempla in media 100 passi al minuto.
Il consumo calorico durante la camminata cambia in base al peso della persona, alla durata dell’attività fisica e alla superficie su cui si cammina. Quanto camminare? Fino a 60 anni 10 mila passi al giorno per almeno 5 giorni a settimana (di cui una parte al ritmo di 100 passi al minuto) che equivale a un’ora e 40 minuti. Sopra i 60 anni, 8mila passi al giorno.
L’ALLENAMENTO METABOLICO Un altro ottimo modo per rimettere in sesto il metabolismo, perdere peso e ottenere degli effetti duraturi nel tempo nel mantenimento della forma fisica è svolgere degli esercizi aerobici come la corsa leggera, il ciclismo (non agonistico), il nuoto ed esercizi di tonificazione per accrescere il tono muscolare. Non è obbligatorio usare pesi e bilancieri, basta solo il peso del corpo per produrre resistenza e rinforzare i muscoli senza eccessivo sforzo. Esiste una forma specifica di fitness, chiamata allenamento metabolico, che consiste nel praticare esercizi aerobici moderati, unitamente a esercizi isometrici (di contrazione) per accrescere la forza (vedi la scheda della pagina seguente).
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FAI SCORTA DI ALIMENTI DIMAGRANTI
i cibi Fat Killer
da tenere in dispensa
Non sono un sogno, esistono veramente! Sono i migliori antagonisti di grassi e zuccheri e vanno consumati spesso
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cibi bruciagrassi esistono davvero! Sono quelli che stimolano il metabolismo a lavorare di più e a consumare calorie. Si chiama alimentazione termogenica quella che sfrutta le loro proprietà e che ti permette di dimagrire mangiando. È davvero un sogno che si realizza: mangiare e, nello stesso tempo, perdere peso. Ma perché questi alimenti possono essere definiti bruciagrassi? Innanzitutto perché contengono dei nutrienti, vitamine, minerali e composti naturali, che favoriscono l’eliminazio-
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ne del grasso. Il corpo per trasformare il contenuto delle cellule adipose in energia (insomma per bruciare i grassi) ha bisogno di attivare alcuni processi chimici e in questi cibi sono presenti proprio quegli elementi che rendono possibili tali reazioni chimiche. Ma c’è un’altra ragione che li rende preziosi: quando vengono mangiati e quindi digeriti, stimolano il metabolismo a lavorare di più per scomporli e questo ti fa consumare calorie, in particolare nelle ore immediatamente dopo il pasto.
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Il pompelmo, lo sciogligrassi per eccellenza Il pompelmo contiene una sostanza potente, la naringenina, in grado di sciogliere i grassi, stimolare il metabolismo e ridurre il peso corporeo. Inoltre questo agrume apporta iodio e cromo, due sostanze in grado di stimolare il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, facendo bruciare più calorie. Contiene anche acido idrossicitrico, capace di inibire la trasformazione dei nutrienti in depositi adiposi che soffocano la circolazione linfatica, impedendo il drenaggio dell’eccesso di
liquidi. Bere una spremuta di pompelmo prima dei pasti fa dimagrire: questo è quanto afferma uno studio condotto presso la Scripps Clinic di San
Diego in California. Il segreto del pompelmo sarebbe nella sua capacità di abbassare i livelli di insulina, riducendo il senso dell’appetito e regolando il controllo degli zuccheri nel sangue. La sua presunta capacità di abbassare i livelli di insulina sarebbe di duplice utilità in presenza di sovrappeso. Da una parte perché l’insulina induce il senso di fame, comunicando con l’ipotalamo, dall’altra perché questa sostanza stimola il fegato a trasformare in grassi gli zuccheri ingeriti.
La ricotta. Contiene le proteine più dimagranti
Lo stimolo maggiore viene dagli alimenti che sono ricchi di aminoacidi, come il pesce e i legumi. Possono essere considerati gli “antagonisti” di grassi e zuccheri, che invece addormentano il metabolismo, poiché è molto facile estrarre da loro acidi grassi e zuccheri che altrettanto in fretta vanno a riempire le cellule adipose. Questo aumento dei consumi energetici dovuto all’effetto di specifici alimenti viene chiamato “termogenesi indotta dalla dieta”. Se tutti conoscono il peperoncino come alimento bruciagrassi, meno noto è il potere termogenico della ricotta, dei frutti di mare, degli alimenti ricchi di vitamina C o ancora degli alimenti grezzi e ricchi di cellulosa, come le radici o i cavoli. Serve ancora una ragione per considerarli bruciagrassi? Eccola. Questi cibi convincono il corpo a utilizzare proprio i grassi per produrre energia anziché gli zuccheri. Come fanno? Tengono basso il livello degli zuccheri subito disponibili nel sangue. Così quando il corpo ha bisogno di energia deve per forza servirsi dei grassi, anche di quelli che aveva messo da parte. Porta in tavola spesso gli alimenti che ti illustriamo in queste pagine perché più di frequente li consumi, più aumenterà il loro potere bruciagrassi.
A sorpresa anche la ricotta è bruciagrassi. Questo latticino è infatti realizzato con il siero di latte e uno studio dell’American Journal of Clinical Nutrition ha provato che proprio le proteine in esso contenute hanno una maggior capacità di mobilitare e sciogliere il contenuto lipidico degli adipociti. Inoltre la digestione della ricotta alza il tasso metabolico per 6 ore. Ma c’è di più: è stato dimostrato che inserire alimenti fonte di calcio nella dieta favorisce la diminuzione degli accumuli adiposi. Il consiglio: consumala a colazione. Dà agli ormoni che regolano l’utilizzo dei grassi il giusto segnale per poter procedere allo sfruttamento di quelli accumulati.
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Spingono il corpo a produrre energia
L’aceto: il miglior bruciagrassi
L’aceto è un ottimo condimento bruciagrassi. Di vino bianco o rosso oppure di mele che sia, si tratta in ogni caso di un ottimo alleato per accelerare il metabolismo. Innanzitutto, grazie ai batteri del ceppo Acetobacter, questo condimento disinfetta la flora intestinale. Inoltre alcuni studi mettono in luce la sua azione benefica nei confronti del metabolismo rallentato grazie all’acido acetico, un buon stimolatore della combustione dei grassi.
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FAI SCORTA DI CIBI DIMAGRANTI
ANATOMIA E FISIOLOGIA xxxxxxxxxx
gli altri alleati che accendono il fuoco metabolico
iL Leggerissimo daiKon
Questa grossa radice bianca è molto diffusa nella cucina giapponese. Il suo sapore piccante è indice della presenza di sostanze bruciagrassi. Si tratta di un vegetale magrissimo: 100 g apportano soltanto 18 calorie. Questa radice, grattugiata e tagliata a julienne agisce in modo efficace contro i grassi che sono presenti nel piatto (e infatti in Giappone accompagna sempre i fritti). Se quindi mangi della carne prepara un contorno con daikon in insalata: i grassi animali saranno neutralizzati da questa preziosa radice che, in più, è diuretica.
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Dolci e anti-grasso? I lamponi sono effettivamente capaci di combinare queste due qualità opposte. Dalla loro parte hanno ben tre caratteristiche vincenti. La prima è la presenza di vitamina C, che è indispensabile ai processi di produzione dell’energia: senza questa vitamina il “fuoco metabolico” non si accende. Apportano poi manganese, minerale che entra nella composizione di enzimi metabolici che spingono il corpo a bruciare i grassi più velocemente. Infine sono fonte di fibre: anch’esse aumentano il dispendio energetico durante la digestione. Mangiali a fine cena. Oltre a farti dimagrire, essendo ricchi di acido folico, servono alla produzione di serotonina, dopamina e noradrenalina, neurotrasmettitori che sono coinvolti nei processi di rego lazione dell’appetito.
Frutti di mare. Stimolano la tiroide Che si tratti di vongole, cozze e persino ostriche, i frutti di mare sono preziosissimi se hai la necessità di agire sulla “centralina” bruciagrassi per eccellenza, ovvero la tiroide. In essi è presente infatti lo iodio, minerale che serve a far funzionare al giusto regime il metabolismo. Sono poi fonte di proteine magrissime e stimolanti, che rappresentano circa il 60% del loro apporto nutritivo. Cucina le vongole e le cozze in modo molto semplice, in padella senza aggiungere grassi. Condiscile con del pepe nero che, grazie alla presenza di piperina, le renderà ancor di più un piatto capace di attaccare le cellule adipose.
Salmone FreSco, 2-3 volte alla Settimana Il pesce azzurro e quello grasso (in particolare il salmone) sono ricchi di proteine (ben 25,4 g per etto di prodotto) e rappresentano una fonte di Omega 3, sostanze che riducono i processi infiammatori con ripercussioni positive sul metabolismo.
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I frutti di açaì: una sferzata di vitalità
Il tè oolong fa bruciare più calorie
L’açaì è una bacca di colore blu simile al mirtillo, una fuoriclasse nella categoria superfood antiossidanti. L’açaì ha un contenuto straordinario di antocianine e di altri nutrienti come le vitamine A, C ed E. Queste sostanze, agendo in sinergia con aminoacidi, calcio, potassio e fosforo, aumentano il metabolismo e i livelli di energia vitale, con un’immediata azione rinvigorente su organi e tessuti. Di questa vitalità beneficia anche il sistema immunitario. Inoltre i frutti di açaì sono straricchi di acidi grassi Omega 3, 6 e 9 che spengono le infiammazioni, abbassano il colesterolo e i trigliceridi naturalmente e svolgono un’efficace fluidificazione del sangue.
Secondo diversi studi il tè oolong (un mix di tè verde e di tè nero) può essere considerato una preziosa bevanda funzionale in grado di dinamizzare un metabolismo impigrito, attivando la termogenesi dei grassi. Le proprietà snellenti di questa varietà di tè semifermentato sono dovute al contenuto di metilxantine, particolari molecole che, agendo in sinergia, aumentano la velocità di ossidazione dei grassi e regalano una sferzata di energia a tiroide e metabolismo. Gli esperti consigliano di sorseggiare il tè oolong con del succo di limone nel corso della giornata, anche a colazione al posto del caffè, nell’ambito di una dieta sana e bilanciata.
Inoltre, il pesce contiene una buona quantità di iodio, un minerale che viene usato dalle cellule tiroidee per produrre gli ormoni T3 e T4. Se l’assunzione di iodio, attraverso l’alimentazione, risulta inferiore al fabbisogno giornaliero, la sintesi degli ormoni diventa inadeguata e la loro secrezione si riduce. Per assimilare le proteine del salmone, per esempio, l’organismo usa più energia (28-30%) rispetto a quella impiegata per demolire i carboidrati (510%) o i grassi (2-4%). Per questo, mangiare pesce 2-3 volte alla settimana può aiutare ad aumentare il metabolismo.
i Fagioli dell’occhio Trasformano il cibo in energia Sono facili da riconoscere: hanno un piccolo occhiolino scuro proprio al centro. Questi particolari tipi di legumi, essendo proteici, mantengono attivo il metaboli-
smo e tra i tanti aminoacidi che contengono ve n’è uno che hanno in quantità maggiori rispetto ad altri legumi come lenticchie, cannellini e borlotti ovvero la fenilalanina. Si tratta di un aminoacido essenziale, il che vuol dire che il nostro corpo non è in grado di produrlo da solo. La sua importanza però è grandissima perché serve per la sintesi di tirosina, a sua volta mattone per la costruzione degli ormoni tiroidei che mantengono attivo il metabolismo. Inoltre apportano vitamine del gruppo B che trasformano il cibo in energia e non in rotolini. I fagioli dell’occhio sono perfetti poi per evitare di avere troppi zuccheri nel sangue, cosa che anziché portare all’utilizzo del grasso, ne favorisce l’accumulo. Quando prepari i fagioli del l’occhio, dopo l’ammollo, aggiungi all’acqua di cottura un centimetro di alga kombu, è anch’essa un potente bruciagrassi.
Nel pesce, ma anche nei cereali integrali e nei funghi è presente il selenio, altro elemento fondamentale, con lo iodio per la produzione degli ormoni tiroidei. Anche le alghe stimolano la tiroide (sconsigliate infatti se si soffre di ipertiroidismo): le puoi acquistare disidratate o in polvere da aggiungere ad esempio alle minestre. La più nota e usata è l’alga kombu.
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Alghe e pesce: dal mare gli attivatori naturali
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