per sempre giovane
L’invecchiamento dei tessuti e degli organi si può contrastare usando le sostanze antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi, causa dei danni alle cellule. Nel libro le schede complete sugli alleati antiage più efficaci, tra cui açai, acerola, goji, mirtilli, olio d’oliva, tè verde, curcuma... Di ognuno di essi troverete le caratteristiche, le proprietà e i consigli su come usarli per mantenersi giovani.
Gli antiage più efficaci
Gli antiossidanti verdi che ci allungano la vita
RIZA
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Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
Gli antiage più efficaci per sempre giovane Le sostanze naturali che eliminano i radicali liberi e ringiovaniscono le cellule e i tessuti
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Gli antiage pi첫 efficaci per sempre giovane Le sostanze naturali che eliminano i radicali liberi e ringiovaniscono le cellule e i tessuti
RIZA
Gli antiage più efficaci Editing: Giuseppe Maffeis Progetto grafico: Roberta Marcante Foto e illustrazioni: Fotolia, 123rf © 2015 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
Sommario
Introduzione ■
La natura ci dà le armi per rimanere giovani
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Capitolo pitolo 1 ■
I radicali liberi ci invecchiano
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Capitolo 2 ■
Le principali sostanze antiossidanti
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Capitolo 3 Cap ■
Gli alleati “verdi” più efficaci
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Introduzione
La natura ci dà le armi per rimanere giovani
O
ggi la prospettiva di vita si è molto allungata rispetto al passato. I tempi e i modi in cui si invecchia sono molto cambiati anche solo in confronto a pochi decenni fa. Un sessantenne dei giorni nostri paragonato a un pari età della metà del secolo scorso ci appare molto più giovane. Ormai il traguardo dei cento anni, che un tempo sembrava riservato a pochissimi privilegiati, viene tagliato e superato da migliaia di persone e lo sarà sempre di più. La lunghezza media della vita è ampiamente oltre gli 80 anni. Attualmente la questione si è spostata: non ci chiediamo più se e quanto invecchieremo, ma come invecchieremo. Ora l’obiettivo non è più la lunghezza ma la qualità della vita che ci attende. Le ricerche scientifiche dimostrano sempre più che il nostro corpo e il nostro cervello hanno potenzialità che non immaginavamo e possono conservare la pienezza delle proprie capacità molto avanti negli anni. Ce lo dimostra anche la realtà di tutti i giorni, quando vediamo persone molto anziane piene di vitalità, salute, lucidità. Ma non tutte sono così. Altre persone della stessa età mostrano invece nell’aspetto, nelle condizioni fisiche e mentali tutti i segni lasciati dal tempo. Perché queste differenze così marcate? Le ragioni sono tante e non del tutto chiare, ma una cosa è certa: i danni dell’invecchiamento per la maggior parte non dipendono da una causa genetica. L’invecchiare bene oppure male
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Introduzione non è dovuto a una “predestinazione” segnata nei nostri cromosomi, ma dipende da noi. Le abitudini di vita, l’ambiente e l’alimentazione incidono moltissimo sull’integrità del nostro corpo e le conseguenze si fanno sentire a lungo termine, quando gli effetti, positivi o negativi, si accumulano e lasciano il segno. È ovvio che chi non fuma, non beve alcol, mangia correttamente e pratica esercizio fisico, non sovraccarica l’organismo di scorie nocive e quindi lo mantiene in forma più a lungo. Ma non sempre è possibile, o piacevole, mantenere uno stile di vita così impeccabile. E in ogni caso siamo costantemente esposti a fattori che accelerano l’invecchiamento, come stress e inquinamento, che non sempre dipendono dalle nostre scelte di vita. Esistono però anche altri strumenti, del tutto naturali, utili per conservare a lungo negli anni le proprie capacità fisiche e mentali, e per rallentare i segni dell’invecchiamento sulla pelle. I mezzi per neutralizzare i radicali liberi I principali responsabili del “decadimento” delle nostre cellule sono i radicali liberi, sostanze che si producono nel nostro corpo a causa dei normali processi fisiologici, ma che possono aggredire le parti vitali delle cellule e modificare anche il DNA. Il nostro organismo è dotato di armi efficaci per annullare i radicali liberi, ma queste non bastano quando (a causa di fattori esterni o interni) essi diventano molto numerosi. Si innesca così un meccanismo pericoloso chiamato “stress ossidativo”, per cui le nostre cellule e i tessuti si rovinano, con un processo degenerativo simile a quello che fa arrugginire i metalli o annerire la frutta quando è esposta all’aria. Ma abbiamo la possibilità di evitare i rischi dell’ossidazione, fornendo al corpo gli strumenti adatti a
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neutralizzarla: gli antiossidanti. Si tratta di sostanze che ben conosciamo e che presentiamo diffusamente nel libro: vitamine, minerali e vari composti naturali che rendono innocui i radicali liberi. Come fare rifornimento di questi antiossidanti? Attraverso il consumo di frutta e ortaggi che ne sono particolarmente ricchi. Quelli che presentiamo nel libro sono tra i più utili per combattere l’ossidazione. Assumendoli regolarmente siamo in grado di combattere i processi di invecchiamento nel modo più efficace, cioè dall’interno, proteggendo le cellule ed evitando il loro degrado precoce. Possiamo in tal modo salvaguardare e mantenere efficienti le funzioni vitali dell’organismo: la circolazione, il sistema nervoso, l’attività cerebrale, l’apparato gastrointestinale... Gli antiossidanti sono importanti per prevenire le malattie più gravi, che possono essere innescate da mutazioni del patrimonio genetico dovute ai radicali liberi. Inoltre contrastano le patologie degenerative che possono sopravvenire con l’avanzare degli anni. In più questi alleati antiage sono anche i migliori rimedi per la salute e per l’aspetto della pelle: la mantengono tonica ed elastica, prevengono le rughe, le macchie senili, i danni dovuti all’ambiente e ai raggi UV.
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Capitolo 1
I radicali liberi ci invecchiano Secondo le teorie piÚ accreditate, il processo di invecchiamento è provocato o accelerato dall’azione dei radicali liberi circolanti nel corpo che danneggiano le cellule e il DNA. Per neutralizzarli possiamo usare dei mezzi naturali: gli antiossidanti.
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Capitolo 1
Perché nel tempo le cellule si rovinano?
L’
invecchiamento è un processo fisiologico naturale e inevitabile, ma si manifesta con ritmi e modalità molto diversi da persona a persona. C’è chi riesce a mantenere a lungo un’invidiabile condizione fisica e mentale e chi invece mostra precocemente i segni dell’avanzare dell’età. Questo significa che in qualche modo tali processi possono variare e sono condizionati da fattori interni o esterni. Allora come possiamo fermare o almeno rallentare l’invecchiamento? Per dare una risposta occorrerebbe prima sapere quali sono le cause precise che portano, a partire da una certa età, al deterioramento progressivo di cellule e organi. Le ipotesi avanzate degli studiosi per spiegare le cause del graduale degrado cellulare sono diverse. C’è chi ritiene che tutto dipenda dal DNA, e cioè che le nostre cellule siano già programmate per “autodistruggersi” dopo un certo periodo di tempo. Una delle spiegazioni genetiche è basata sulla lunghezza dei telomeri, che sono la “coda” del DNA alla fine di ogni cromosoma. Questa “coda” si accorcia sempre più ogni volta che la cellula si duplica, fino a quando diventa troppo corta per consentire la duplicazione e questo segna la “morte” della cellula. Secondo altre ipotesi invece il degrado delle cellule sarebbe dovuto alle scorie che progressivamente le intasano.
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La teoria dei radicali liberi Ma la teoria più accreditata e nota per spiegare l’invecchiamento cellulare è quella del danno provocato dai radicali liberi. Questi ultimi sono molecole fortemente ossidanti, che possono essere dannose per le cellule (in particolare per il DNA). Essi si formano nel nostro corpo in seguito al normale metabolismo, quando nella cellula i nutrienti e l’ossigeno si trasformano in energia. La caratteristica che rende i radicali liberi potenzialmente dannosi per l’organismo è la loro instabilità, dovuta alla presenza nella loro orbita esterna di almeno un elettrone spaiato. Per questo l’atomo è molto reattivo: cerca in ogni modo di raggiungere la stabilità, cedendo il proprio elettrone o “sottraendone” uno a un altro atomo per pareggiare la propria carica elettromagnetica. In questo modo l’atomo “derubato” diventa a sua volta instabile e toglie l’elettrone a un altro ancora, e così via. Si avvia una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, danneggia profondamente le cellule. I radicali liberi infatti ossidano i grassi e le proteine; guastando la membrana cellulare e anche parti del nucleo che
I DANNI DEI RADICALI NELLA CELLULA Tutte le strutture cellulari possono essere danneggiate dai radicali liberi. Quelle più soggette a subire danni sono in particolare le seguenti: • il nucleo e il DNA in esso contenuto; • la membrana cellulare, che delimita la cellula; • i mitocondri, che sono i “polmoni” cellulari.
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Capitolo 1 contiene il patrimonio genetico. Arrivano così a provocare la morte delle cellule, oppure ad alterare il DNA, dando così il via alla formazione di cellule “impazzite” che sono all’origine di diverse patologie.
L’ossigeno che ci “arrugginisce” I radicali liberi nascono soprattutto dalle trasformazioni dell’ossigeno che viene incamerato dal corpo per produrre energia. La maggior parte di esso viene eliminato sotto forma di acqua, ma una percentuale tra il 3 e il 10% del totale diventa radicali liberi.
Una mela tagliata si “ossida” a contatto con l’aria, che la fa scurire e avvizzire; allo stesso modo i radicali liberi fanno degradare le cellule; il succo di limone, che è antiossidante, conserva intatta la mela e altri cibi che si ossidano all’aria
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Ogni cellula subisce al giorno migliaia di attacchi da parte dei radicali liberi. Quando le aggressioni sono frequenti si va incontro allo stress ossidativo, un fenomeno che, per dare un’idea, equivale alla combinazione chimica per cui i metalli “arrugginiscono” a contatto con l’aria. Anche le cellule del nostro corpo rischiano di “arrugginirsi” a causa dei radicali liberi, come un metallo non protetto ed esposto all’aria. E quando si ossidano si deteriorano e invecchiano. Un segno delle ripetute aggressioni subite dall’organismo a opera delle sostanze ossidanti sono le macchie brune sulla pelle delle mani o del viso, che compaiono con l’avanzare degli anni. Queste macchie sono formate dai depositi delle sostanze (grassi e proteine) ossidate dai radicali.
GLI ANTIOSSIDANTI SERVONO A CONSERVARE Il termine antiossidante, che oggi abitualmente consideriamo riferito a sostanze utili alla salute, venne usato inizialmente in ambito industriale per riferirsi a sostanze che consentivano di evitare l’ossidazione ad esempio dei metalli. Nell’industria alimentare gli antiossidanti sono considerati come conservanti, vista la loro capacità di contrastare soprattutto l’ossidazione dei lipidi, rallentando il processo di irrancidimento quando questi si trovano esposti all’aria. Quando si scoprì che alcune vitamine, come la A, la E e la C, possiedono proprietà antiossidanti, si cominciò a studiare il ruolo di queste sostanze nella biologia degli esseri viventi e in particolare dell’uomo.
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Capitolo 1 Le nostre armi di difesa Normalmente le difese del nostro organismo sono in grado di tenere sotto controllo i radicali liberi, grazie all’azione degli antiossidanti prodotti dal corpo. Gli antiossidanti sono sostanze che hanno la capacità di cedere o accettare elettroni, annullando in tal modo la dannosa instabilità dei radicali liberi e neutralizzandoli. Gli antiossidanti possono essere di due tipi, endogeni, cioè prodotti dal nostro organismo, o esogeni, ovvero assimilati tramite il cibo. I principali antiossidanti endogeni sono degli enzimi che annullano la pericolosità dei radicali liberi. Essi sono: • superossido-dismutasi (SOD); • glutatione perossidasi (GPx); • catalasi (CAT). Anche se vengono prodotti dall’organismo, questi enzimi per poter svolgere le loro funzioni hanno bisogno di oligoelementi, come selenio, rame, manganese e zinco, e per questo è necessario garantirsi un’alimentazione quotidiana che li contenga. Se la quantità di radicali liberi resta limitata, i meccanismi antiossidanti presenti nel corpo sono sufficienti per eliminarli, ma se la loro quantità aumenta, dobbiamo fare scorta di armi di difesa per evitare che essi possono provocare danni e favorire l’invecchiamento. Dagli alimenti o dagli integratori possiamo ricavare gli antiossidanti esogeni (provenienti dall’esterno) che sono soprattutto la vitamina C, la vitamina E, i carotenoidi, i bioflavonoidi, l’acido lipoico, il coenzima Q10, il selenio e lo zinco (li esamineremo nel dettaglio uno per uno nel prossimo capitolo).
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Gli stili di vita che ci “ossidano” La presenza di una certa quantità di radicali nell’organismo è naturale e fisiologica. Però determinati comportamenti, abitudini e stili di vita portano a moltiplicare la loro produzione. Ci sono alcuni aspetti del vivere moderno che determinano un aumento della produzione di radicali liberi e quindi rendono ancor più necessario fare scorta di antiossidanti. Ecco alcune delle abitudini e degli stili di vita che facilitano la formazione di fattori “ossidanti” e quindi aumentano l’invecchiamento. Stress, ansia e depressione - L’imputato primo di molte delle patologie dell’era moderna, lo stress, è anche uno dei fattori che aumentano la produzione di radicali liberi. Quando si è sotto stress l’organismo è in uno stato di allerta, che significa un aumento del consumo di energia che produce a sua volta una maggior ossidazione. Se lo stress diventa cronico tutti gli equilibri metabolici sono messi in crisi e aumenta l’infiammazione. Inoltre l’organismo stressato è meno efficiente nell’eliminazione dei radicali liberi che, crescendo in numero, diventano maggiormente dannosi. Lo dimostra l’aumento del rischio di ammalarsi che le persone sottoposte a stress intensi e prolungati hanno rispetto a chi invece ha uno stile di vita meno impegnativo. Anche fattori di tipo psicologico possono aumentare la produzione di radicali liberi: è il caso di emozioni negative, ansia e depressione. Inquinamento e radiazioni - Chi vive in città ha un bisogno maggiore di antiossidanti rispetto a chi vive in un ambiente in cui smog e polveri sottili sono meno presenti.
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Capitolo 1 Tra i fattori che aumentano lo stress ossidativo vi è infatti l’inquinamento atmosferico e quello ambientale in senso più generale, comprese anche le radiazioni che provengono da computer, telefonini ed elettrodomestici, e persino il rumore. Anche un altro tipo di radiazioni, quelle che arrivano dal sole, sono tra le cause di aumento nella produzione di radicali. Quindi anche se i raggi solari sono indispensabili per la nostra salute, esporsi alla loro azione senza le necessarie protezioni, fa emergere il rischio di stress ossidativo e anche di melanomi. Fumo, alcol e disordini alimentari - Chi fuma, chi consuma troppo spesso alcolici e chi mangia in modo non corretto fa innalzare l’ossidazione del proprio organismo e quindi dovrebbe assicurarsi un consumo regolare di antiossidanti per limitare l’effetto nocivo delle proprie cattive abitudini. Il fumo in particolare viene considerato una delle più grandi fonti esogene di stress ossidativo, a causa dei miliardi di radicali liberi che vengono prodotti da ogni sigaretta. In più, nei fumatori si può riscontrare facilmente un basso livello di antiossidanti: vitamina C e vitamina E, ad esempio, sono significativamente ridotte e letteralmente distrutte da alcuni composti chimici inalati attraverso il fumo. Anche una dieta sregolata o un sovrappeso marcato sono collegati allo stress ossidativo che, si è evidenziato, è direttamente connesso all’indice di massa corporea e alla percentuale di grassi nell’organismo. Ossidante è anche l’uso continuo di farmaci. Intensa attività sportiva - L’esercizio fisico molto intenso e prolungato aumenta la produzione di radicali liberi; questo avviene durante lo sforzo, mentre a riposo la
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quantità di radicali liberi nel corpo degli sportivi è solitamente inferiore rispetto a quella che si trova nei sedentari. Ciò significa che l’organismo viene molto sollecitato nel momento della prestazione fisica, poi intervengono in maniera efficace i meccanismi che annullano gli ossidanti entrati in circolazione nello sforzo. L’effetto negativo sulle cellule non è dovuto alla quantità di radicali liberi prodotta nel corpo, ma alla percentuale che non viene smaltita. Tale quantità aumenta progressivamente con l’età ed è fra le cause che provocano il deterioramento dei tessuti che chiamiamo “invecchiamento”.
STRESS OSSIDATIVO: I CAMPANELLI D’ALLARME Sebbene sia un processo lento e per lo più poco avvertibile, vi sono però alcuni indizi che possono far concludere che nel proprio organismo si sta verificando una situazione di stress ossidativo dovuto a un eccesso di radicali liberi. Ecco alcuni dei segnali del nostro corpo che ci avvisano di un rischio di ossidazione in atto: • stanchezza e poca energia; • difficoltà a mantenere la concentrazione mentale; • lacune nella memoria; • peggioramento della qualità del sonno; • aumento di peso; • rughe, macchie cutanee e perdita di tono della pelle; • umore altalenante; • modifica della funzionalità intestinale; • diminuzione della vista; • calo del desiderio sessuale.
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Capitolo 1
Sei esposto ai danni dei radicali liberi?
S
copri da un semplice test se le tue abitudini fanno aumentare la produzione di radicali liberi e quanto il tuo organismo ha bisogno di liberarsene. L’ossidazione può crescere infatti a causa di abitudini errate o di un’alimentazione squilibrata. Rispondi alle seguenti domande, che ti aiutano a valutare il livello di ossidazione a cui ti esponi in seguito al tuo stile di vita. Scegli le tue risposte e prendi nota del numero che corrisponde ad esse.
1 Pratichi attività fisica? A) No, per nulla B) Sì, regolarmente C) Sì, a livello agonistico D) Sì, ma solo saltuariamente
+2 0 +2 +1
2 Dove abiti? A) In città B) In campagna
+2 0
3 Quando ti esponi al sole… A) Metto la protezione adatta alla mia pelle 0 B) Non metto nulla +2 C) Non sempre metto la crema +1
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4 Definiresti la tua vita come… A) Molto stressata B) Mediamente stressata C) Abbastanza tranquilla
+2 +1 0
5 Consumi alcolici e superalcolici? A) No B) Sì, piuttosto spesso C) Sì, ma raramente
0 +2 +1
6 Fumi? A) Sì B) No C) Qualche volta
+2 0 +1
7 Assumi molti farmaci? A) Sì B) No
+2 0
8 Fai uso di cibi confezionati e pronti? A) Mai B) Raramente C) Praticamente tutti i giorni
0 +1 +2
Fai la somma dei punti assegnati per ogni domanda e leggi il profilo che corrisponde al totale raggiunto
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