Attenti alle infiammazioni nascoste

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SONO LA VERA CAUSA DELLE MALATTIE PIÙ DIFFUSE

ATTENTI ALLE

INFIAMMAZIONI NASCOSTE

Come scoprirle e curarle. Bisogna intervenire prima che diventino croniche

L’INTERVISTA ALL’ESPERTO

Il dottor Andrea Grieco ci parla dei focolai infiammatori silenti e delle ultime terapie efficaci

I SEGNALI SPIA

Impara a riconoscere i primi sintomi ed elimina subito le scorie più pericolose

Ecco la dieta

antinfiammatoria

Spazza via le tossine killer con i cibi giusti

I rimedi naturali indispensabili

Vincono il dolore senza effetti collaterali

Le cattive abitudini che fanno ammalare

Gli errori più comuni che dobbiamo evitare

RIZA

L’EDITORIALE DI VITTORIO CAPRIOGLIO

3 L’infiammazione cronica silente. Il killer moderno sottovalutato

IL FOCUS DEL DISTURBO

6 Infiammazione cronica silente: cominciamo a capire che cos’è

10 Cosa succede, in pratica, quando il nostro organismo s’infiamma?

12 Perché l’infiammazione si cronicizza?

14 Un organismo infiammato è più soggetto

26 Come scoprire se ci sono focolai infiammatori?

30 Come capire quanto sei a rischio?

32 Otto cattive abitudini che possono accendere il “fuoco interno”

36 Non ignorare i "segnali spia": ti stanno raccontando molto di te

LE CAUSE SCATENANTI

Insulina: la grande imputata da tenere d’occhio, perché?

62 Cosa si intende per dieta antinfiammatoria?

66 Ecco gli alimenti che ti aiutano a spegnere gli “incendi” ingrassanti

16 Cosa si rischia con quel fuoco sempre acceso?

20 Un corpo "che brucia" è più debole e rischia di invecchiare prima

22 Anche la linea è in pericolo?

Microbiota: il fuoco parte da lì?

48 Intolleranze alimentari: i cibi che infiammano

54 Lo stress è un fattore aggravante?

58 L’infiammazione fa ingrassare?

70 Quali invece i cibi che accendono i focolai?

74 Trasforma il cibo in un farmaco antinfiammatorio: i 10 consigli

4 RIZA SOMMARIO
LA DIETA CHE DISINFIAMMA

Direttore generale: Liliana Tieger

Immagini: Adobe Stock, Shutterstock

EDIZIONI RIZA s.p.A

Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano www.riza.it - info@riza.it

Stampato in Italia da: Caleidograf s.r.l. Via Milano, 45 - 23899 Robbiate (LC)

76 Le regole a tavola per evitare i "picchi"

80 Cura le infiammazioni con il semi digiuno

84 Il magnesio, minerale indispensabile

86 Con tre rimedi disinfiammi tutto il corpo

88 Gli Omega 3: i tuoi guaritori contro le infiammazioni

90 Per stomaco e intestino ricorri ai principi attivi verdi a effetto lenitivo

94 Sfiamma le articolazioni sofferenti e rigide

98 Via il dolore anche dai muscoli

GLI ALLEATI NATURALI

UN ORGANISMO INFIAMMATO è più soggetto alle malattie?

Liberarsi dagli agenti potenzialmente tossici per il nostro corpo è uno strumento prezioso per ridurre lo stato infiammatorio e mantenersi in salute

Eliminare gli elementi potenzialmente tossici dal nostro corpo non è solo un modo per mantenersi in forma, né soltanto un trattamento con finalità estetiche ma è anche un modo per tenere lontane le malattie e per mantenersi in salute. L’aumento del livello di infiammazione espone, infatti, al rischio di molte patologie, quali le malattie cardiovascolari (ictus, ischemia cardiaca, ipertensione arteriosa) e il diabete di tipo 2, ma anche a malattie “insospettabili”, come l’artrite e tutte le infiammazioni croniche in genere. Gli acidi non eliminati si depositano, anno dopo anno, nel nostro organismo e possono portare all’acidosi tessutale cronica, che danneggia il trasporto dell’ossigeno e la nutrizione delle cellule, creando così le condizioni per l’insorgere delle malattie. I sintomi di questa acidificazione sono numerosi: la fatica (in particolar modo quella mattutina e postprandiale), i disturbi del sonno, l’alito cattivo, l’iperacidità gastrica, la stitichezza, le emicranie, la traspirazione eccessiva, la predisposizione a malattie infettive (a causa della compromissione del sistema immunitario), i dolori articolari, la ritenzione idrica, la pelle grassa, il catarro.... Infatti, come già accennato in precedenza, gli accumuli di tossine avvengono essenzialmente a livello della matrice extracellulare. Considerato che è proprio a questo livello che si trovano le cellule immunitarie, le tossine che giungono nella matrice possono mettere in crisi l’organismo, scatenando reazioni difensive più o meno intense ed efficaci. Il drenaggio della matrice connettivale rappresen-

CERVELLO

● Mal di testa

● Insonnia

● Confusione

MUSCOLI

● Convulsioni

● Debolezza INTESTINO

● Colite

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FOCUS
IL
SUL DISTURBO RIZA
Le tossine, lasciate dove sono, possono bloccare i processi metabolici e portare a diversi tipi di patologie.

I “SEGNALI” DI UNA INTOSSICAZIONE DEL CONNETTIVO

INTOSSICAZIONE LIEVE

Affezioni dei legamenti, delle ossa o delle cartilagini, dolori articolari, contratture e dolori muscolari (specialmente di grossi distretti, per esempio, dorsali o lombari), artriti e periartriti acute, tendiniti acute.

INTOSSICAZIONE PIÙ AVANZATA

Speroni ossei, artriti e periartriti, gotta, fibrosi, reumatismi articolari cronici, fibromialgia, osteoporosi, osteoartrosi, protrusione discali (ovvero ernie).

Un “killer silenzioso”

Medici e scienziati hanno ribattezzato l’infiammazione cronica come il vero “killer silenzioso” riprendendo una definizione uscita su un articolo del Time che definiva l’infiammazione come “The secret killer”. È silenziosa perché all’inizio non sono chiari i danni che produce. I piccoli segnali che ci manda il nostro corpo per avvisarci che qualcosa non va, infatti, sono solo piccoli malesseri passeggeri. E il lavoro dell’infiammazione continua indisturbato. Quando poi il problema emerge e diventa davvero riconoscibile spesso è troppo tardi e ci si trova alle prese con un problema già di una certa gravità. Ecco perché è importante non sottovalutare i primi sintomi che possono presentarsi.

VIE AEREE

● Fiato corto

● Tosse

CUORE

● Aritmia

● Alta frequenza cardiaca

STOMACO

● Nausea

● Vomito

ta quindi una tappa preliminare fondamentale di qualunque processo depurativo e disintossicante, poiché va a rimuovere i “relitti” che, lasciati dove sono, possono rallentare e impedire i processi metabolici, causando malattie.

L’incontro-scontro tra tossine e organismo. Il concetto di omeostasi

Tutte le malattie possono essere ricondotte all’incontro-scontro tra tossina e organismo. Ogni essere vivente è continuamente attraversato da un’enorme quantità di tossine. L’organismo è come un sistema di flusso in equilibrio: se la tossina non è particolarmente “virulenta” e se i sistemi di depurazione (fegato, reni, pelle) sono efficienti, essa scorre attraverso l’organismo senza alterarne l’equilibrio (omeostasi), cioè la salute. Viceversa, se la tossina è particolarmente “aggressiva” o se i sistemi di drenaggio non sono efficienti o sufficienti, si determina un’alterazione dell’equilibrio e l’organismo cerca di ripristinarlo, innescando meccanismi supplementari di tipo autodifensivo: le malattie. Se mangio una merendina una volta al mese l’organismo la smaltisce senza difficoltà, ma se la mangio tutti i giorni l’organismo si intossica. ■

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LO STRESS è un fattore aggravante?

L’ansia, le preoccupazioni continue, i pensieri tristi, ma anche le arrabbiature provocano una iperproduzione di citochine, molecole infi ammatorie

Stress e infiammazione sono un binomio confermato, due facce della stessa medaglia. Lo stress è la risposta di adattamento agli stimoli che disturbano il nostro equilibrio.

«L’infiammazione rappresenta lo stato di vigilanza verso ciò che è estraneo o dannoso al nostro corpo. Quando stress e infiammazione sono eccessivi, per intensità e durata, insorge la malattia. Lo stress cronico altera la matrice extracellulare, aumenta lo stress ossidativo della cellula, disturba l’attività immunitaria, favorisce la sindrome metabolica e i suoi effetti su colesterolo e metabolismo degli zuccheri. Essere sempre in ansia provoca una iperproduzione di citochine perché esiste uno stretto collegamento fra pensieri, sistema neurovegetativo e

attività immunitaria profinfiammatoria. Dal punto di vista psichico il rischio è di scivolare in una condizione chiamata “sickness syndrome”, ovvero lo stato interiore di chi si sente sempre in tensione come se avesse tante malattie addosso», spiega il dottor Andrea Grieco.

Così il cortisolo boicotta le tue difese

Conosciuto come l’ormone dello stress, il cortisolo viene prodotto dalle ghiandole surrenali e ha funzioni importantissime eppure, in eccesso, è considerato uno dei maggiori nemici della nostra salute. Questo è l’ormone che ci “rimette in moto” al mattino ed è anche quello che ci consente di metterci in salvo quando siamo di

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LE CAUSE SCATENANTI RIZA

fronte a un pericolo. Lo stress, dopotutto, è un meccanismo salvavita. Ma, un po’ come avviene per l’infiammazione, questo strumento di difesa si è trasformato in un problema.

Come agisce

Come è avvenuto questo e perché il cortisolo si è rivelato un fattore capace di boicottare la nostra capacità di autoguarigione? Quello che definiamo stress è la nostra risposta a un pericolo reale o soltanto percepito. Il cervello, tramite ipofisi e ghiandole surrenali, mette in circolo il cortisolo e altri ormoni come adrenalina e noradrenalina, necessari a organizzare la risposta adeguata. Se siamo in pericolo o se abbiamo bisogno di sostenere uno sforzo, è importante che le risorse dell’organismo vengano messe a disposizione di questo unico obiettivo: ecco che allora il cuore si mette a pompare più in fretta, la pressione si innalza (da qui il legame fra stress e ipertensione), lo zucchero nel sangue aumenta in modo da fornire energia ai muscoli (ecco spiegata la connessione fra stress e iperglicemia, sovrappeso e diabete). Anche l’attività del sistema immunitario viene inibita: di fronte a una questione urgente, la battaglia contro un virus o un batterio viene derubricata come di secondaria importanza. È dunque spiegato perché tensioni psicologiche, stress e insufficiente riposo possono inibire le nostre capacità di ristabilire l’equilibrio. Se, come abbiamo visto, gli ormoni della felicità, serotonina, dopamina ed endorfine, stimolano i meccanismi di autoguarigione, il cortisolo in eccesso invece fa l’esatto contrario.

La conseguenza estrema: il corpo si scambia per un nemico

Il cortisolo e lo stress più in generale sembrano condizionare il sistema immunitario anche in un modo differente, non solo rendendolo poco efficace e quindi incapace di contrastare virus e batteri, ma anche iperattivo, come nel caso delle allergie, o ancora mandandolo letteralmente in tilt e giocando un ruolo importante nella comparsa o nell’accentuazione di malattie autoimmuni in cui vengono scambiati per nemici parti dell’organismo stesso.

Ne produci troppo?

Ecco i campanelli d’allarme

Troppo cortisolo in circolo? Stress eccessivo? È importante comprendere se si è andati oltre il limite. Ecco alcuni indicatori che ci possono aiutare.

SINTOMI FISICI:

● tensione muscolare ricorrente e continua soprattutto a collo, spalle e regione lombare;

● mal di testa, specie durante il fine settimana o al termine della giornata;

● estrema debolezza fisica (sindrome da affaticamento cronico);

● difficoltà digestive (reflusso gastrico, mal di stomaco, diarrea);

● pruriti e dermatiti ricorrenti;

● diminuito interesse sessuale;

● palpitazioni, oppressione al petto e senso di soffocamento.

SEGNALI PSICO-EMOTIVI:

● continuo stato di agitazione e allarme;

● difficoltà di concentrazione, incapacità di mantenere l’attenzione su ciò che si sta facendo e difficoltà a ricordare;

● sensazione di essere perennemente in ritardo;

● irritabilità, nervosismo;

● tristezza immotivata e disinteresse.

SEGNI COMPORTAMENTALI:

● disturbi del sonno;

● tendenza ad abuso di cibo, alcol, psicofarmaci;

● comparsa di tic e comportamenti compulsivi;

● insofferenza nei confronti di persone o situazioni che interferiscono con la normale routine.

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ECCO GLI ALIMENTI a spegnere gli “incendi” in

Portare in tavola i cibi giusti può contribuire a tenere sotto controllo lo stato infiammatorio, favorendo il benessere dell’intero organismo

La dieta antinfiammatoria dimentica la carne rossa e sceglie il pesce piccolo e povero, meglio se azzurro. Limita così gli Omega 6 per preferire l’Omega 3 di cui sono ricchi i pesci piccoli dei nostri mari, magari inquinati, ma che non hanno avuto tempo di assorbire troppi metalli pesanti. E di recente si sono moltiplicati anche gli studi sulla curcuma, spezia indiana che viene assorbita meglio se abbinata al pepe e all’olio extravergine di oliva.

Riducono l’infiammazione e

Riso integrale: ha una potente azione antinfiammatoria grazie alla tricina che contrasta gli eicosanoidi, molecole che producono l’infiammazione. Consumalo una volta al giorno, anche al posto del pane (70 g a pranzo con verdure e proteine magre e 40 g a cena).

Curcuma e zenzero: la cur cuma riduce l’infiammazione e va abbinata sempre a un pizzi co di pepe nero per assimilarla meglio oppure si può apprez zare la sua azione nel curry, che contiene entrambe le spezie. Anche la radice di zenzero, dal caratteristico sapore pungente, ha

spiccate capacità antinfiammatorie, dovute alla presenza di una sostanza che è in grado di diminuire lo stato di flogosi generale, lo zingerone.

Prodotti tradizionali a base di soia bio (miso, tempeh, salsa di soia) e kuzu, la radice della Pueraria lobata, una pianta selvatica rampicante appartenente alla famiglia delle leguminose, da cui si ottiene un addensante alimentare naturale: contengono genisteina, che ha un effetto antiossidante e antinfiammatorio. Frulla una mela cotta con un cucchiaino di kuzu e lascia addensare sul fuoco per qualche minuto. Lascia raffreddare: ottieni così una mousse deliziosa e leggera, perfetta a colazione o a merenda.

Tè kukicha: ottenuto dai rametti tostati della Camellia japonica, è un concentrato di antiossidanti. Per potenziarne l’effetto insaporiscilo con un pezzetto di radice di zenzero grattugiata. La bevanda va bevuta bollente. Se invece hai esagerato a tavola, sorseggialo con un pezzo di prugna umeboshi e qualche goccia di salsa tamari.

Pesce azzurro (sardine, alici, sgombri ecc.), semi di lino, noci e alghe: sono tutti cibi ricchi di Omega 3, che riescono ad agire come antinfiammatori a livello cellulare. In particolare l’azione degli Omega 3 (DHA ed EPA) contrasta la reazione infiammatoria, inibendo l’acido arachidonico che provoca i focolai e

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LA DIETA CHE DISINFIAMMA RIZA
ti “asciugano”

CHE TI AIUTANO grassanti

interviene limitando le citochine che trasmettono i messaggi di attivazione dell’infiammazione.

Cipolla, riso Venere e grano saraceno: contengono un flavonoide prezioso, la quercetina, potente antiossidante e antinfiammatorio.

Olio extravergine di oliva e frutta secca: l’olio extravergine contiene l’oleocantale, una sostanza fondamentale per contrastare le infiammazioni. La frutta secca è ricca, oltre che di Omega 3, anche di vitamina E, un importante antiossidante.

I FRUTTI PIÙ EFFICACI Per tenere bassi gli zuccheri nel sangue

Tra i frutti più efficaci per tenere bassi gli zuccheri nel sangue c’è sicuramente l’avocado, poiché è una fonte di grassi buoni, più che di zuccheri.

Ottime anche le arance, ma ricordati di non eliminare la pellicina bianca che le ricopre: è proprio lei la parte più benefica. E infine, quando è stagione, fai largo anche ai frutti di bosco (lamponi, mirtilli, more, ribes ecc.): sono dolci, ma a basso indice glicemico e straordinariamente ricchi di fibre. Anche mangiati a fine pasto non causano gonfiori né fermentazioni.

Verdure a foglia verde: esagera con le verdure di stagione, meglio se crude o poco cotte, preferendo quelle a foglia verde (rucola, bietole, cicorino, lattuga ecc). Non devono mai mancare nei tuoi pasti, e l’ideale sarebbe consumarle come antipasto (in insalate e pinzimoni), come zuppe, come sughi vegetali e come contorni. Ottime anche le crucifere (broccoli, verze, cavoli ecc.) e le insalate amare (cicoria, radicchio ecc.), che depurano la ghiandola epatica e riducono di riflesso anche i livelli di infiammazione dell'organismo.

I FUNGHI MEDICINALI Modulano la risposta infiammatoria

I funghi medicinali sono usati in Cina da millenni per le loro numerose proprietà e oggi stanno riscuotendo consenso anche in Europa. Quelli più indicati sono soprattutto reishi e shiitake.

● Il reishi ha la stessa funzione del cortisone senza avere effetti collaterali. Ha, inoltre, un’attività preziosa che rinforza tutto il sistema immunitario.

● Lo shiitake controlla quella parte dell’intestino dove nascono gli anticorpi, tenendola sempre nella migliore forma ed equilibrio.

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RIZA

CON TRE RIMEDI disinfiammi tutto il corpo

Contrastano i processi infi ammatori in atto, intervenendo sui focolai che sono già presenti e riducendo i radicali liberi che li alimentano

È

possibile intervenire contro l’infiammazione di basso grado? La risposta è positiva ed è anzi questo l’invito che viene da medici e nutrizionisti. Lo si deve fare giorno per giorno, con quello che portiamo in tavola, eliminando alcuni alimenti, evitando di fumare e muovendoci di più. Ma è possibile intervenire anche grazie ad alcuni rimedi naturali che contrastano gli stati infiammatori. Ci sono piante che si sono rivelate particolarmente efficaci in questo, perché intervengono sui focolai e riducono lo stress ossidativo che, come già detto, li favorisce. Qui abbiamo raccolto tre alleati verdi che ti consentono di agire su tutto il corpo. Puoi seguire questo programma per un mese ed eventualmente ripeterlo, con una pausa di 10 giorni. Chiedi sempre al tuo medico se i rimedi indicati sono compatibili col tuo stato di salute ed eventuali farmaci che stai assumendo.

PROTEGGE ARTERIE, CUORE E CERVELLO

Il primo rimedio antinfiammatorio è l’astaxantina. Si tratta di una molecola di origine naturale, un carotenoide per la precisione, che è stata studiata anche nei confronti del Covid e della tempesta di citochine infiammatorie che il virus può scatenare. I suoi benefici vanno a favore di tutto il corpo, ma soprattutto dei vasi sanguigni. Questo significa proteggere arterie e capillari da quell’infiammazione che li rende permeabili e che favorisce l’aterosclerosi e quindi ictus e infarto. La sua capacità di contrastare i radicali liberi la rende un rimedio protettivo nei confronti del cuore, ma anche del cervello e del sistema nervoso, di cui previene la degenerazione. C’è poi un vantaggio ulteriore legato a questa molecola: aiuta anche a ridurre quel grasso viscerale che aumenta i processi infiammatori. Come si assume: l’astaxantina è disponibile come integratore in perle in farmacia o in erboristeria. In genere viene ottenuta da una microalga, l’Haematococcus pluvialis, cosa che la rende adatta anche ai vegani. Il consiglio è di assumerne una perla durante i pasti. In genere l’astaxantina è ben tollerata, ma va evitata in presenza di ipersensibilità ai crostacei. L’integrazione con carotenoidi non è consigliata ai fumatori.

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GLI ALLEATI NATURALI RIZA
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L’astaxantina

L’altea La vite canadese

RIGENERA STOMACO E INTESTINO

Il secondo rimedio è l’altea, che va ad agire sull’apparato gastrointestinale, uno dei punti di maggior diffusione delle infiammazioni. Le radici dell’altea sono fonti di mucillagini, che rappresentano una sorta di trattamento lenitivo e rigenerante per stomaco e intestino, capace di abbassare il livello infiammatorio dell’intera mucosa, compresa quella orofaringea (è indicata se soffri spesso di faringiti, esofagiti, gengiviti ecc.).

Come si assume: il modo migliore è utilizzarla come infuso. Così infatti, in associazione con l’acqua, si valorizza un’altra sua proprietà utile, che è quella idratante, indispensabile là dove è presente del “fuoco”. Puoi acquistare l’erba essiccata in erboristeria e berne 2 tazze al giorno.

PRENDI ANCHE I SEMI DI LINO

I semi di lino contengono secoisolariciresinol diglucoside (SDG) e acido-linolenico (ALA) e, secondo uno studio condotto dalla North Dakota State University, hanno dimostrato di prevenire la produzione e la secrezione di citochine pro-infiammatorie. In particolare la ricerca ha messo in luce la capacità dei semi di lino di agire sui geni che regolano l’infiammazione. Puoi consumare un cucchiaio di olio di semi di lino al mattino. Questa è un’ottima integrazione, che favorisce la sintesi di adiponectina, un ormone antinfiammatorio, e aumenta il consumo di acidi grassi che contrastano l’infiammazione. Puoi aggiungere l’olio di lino a un muesli o metterlo su una fetta di pane, ma sempre a crudo. Scegli un olio di lino spremuto a freddo e con l’indicazione “da frigo” sulla bottiglia.

DIFENDE LE ARTICOLAZIONI

Il terzo rimedio, il macerato glicerico di vite canadese, agisce soprattutto sulle articolazioni, ma anche su legamenti e tendini, tutti punti colpiti dall’infiammazione sistemica, che acuisce e rende più dolorose condizioni di artrosi, artriti e malattie reumatiche croniche; è efficace anche per quelle infiammazioni che colpiscono le piccole articolazioni, come quelle della mano. Si tratta di un rimedio indicato anche per il periodo freddo, quando l’abbassamento delle temperature e l’umidità acuiscono il dolore. Questo rimedio gemmoterapico può essere utilizzato anche sul lungo periodo.

Come si assume: il macerato glicerico di vite canadese (Ampelopsis veitchii) è disponibile in erboristeria e se ne assumono 50 gocce, due volte al giorno.

IL PROGRAMMA IN PRATICA

● A METÀ MATTINA

Bevi la prima tazza di infuso di altea.

● MEZZ’ORA PRIMA DI PRANZO

Prendi 50 gocce di macerato glicerico di vite canadese.

● A PRANZO

Assumi una perla di astaxantina.

● A METÀ POMERIGGIO

Bevi la seconda tazza di infuso di altea. MEZZ’ORA PRIMA DI CENA

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