CURE
NATURALI
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Le guide pratiche RIZA
NUOVO
Bimestrale Settembre/Ottobre 2021 - Numero 24 - Direttore responsabile Vittorio Caprioglio Autorizzazione del Tribunale di Milano n°293 del 25-10-2017 ISSN 2532-8778
LE MILLE VIRTÙ DI
Bicarbonato & Limone Sono indispensabili per la salute Ringiovaniscono la pelle e fanno dimagrire
Ripuliscono le arterie, fanno digerire bene, rinforzano le difese ed eliminano i dolori muscolari Cover Bicarbonato e Limone Testata.indd 1
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Il magico
limone
È l’agrume più ricco di virtù 4
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Le sue proprietà sono davvero preziose: ti aiutano a prenderti cura in modo naturale della salute, della bellezza e anche della pulizia della casa. Ecco perché questo alimento non deve mai mancare in dispensa!
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e molteplici virtù salutari e cosmetiche del limone sono state sfruttate sin dai tempi antichi. Già nei secoli scorsi si sapeva che l’agrume disinfetta, stimola la digestione e aiuta a combattere diverse malattie. Oggi si sa che ha anche un profondo effetto disintossicante su tutto l’organismo, che riduce l’acidificazione del corpo e che contrasta i grassi nel sangue e i radicali liberi. Altrettanto apprezzate sono le virtù del frutto sul fronte del dimagrimento, visto che è bruciagrassi, sgonfiante e anti-cellulite. Ben note dall’antichità sono anche le capacità del limone di curare la bellezza del corpo: contiene sostanze con proprietà tonificanti, depurative e astringenti che giovano a pelle e capelli. Dalla tradizione popolare abbiamo inoltre imparato tanti usi pratici del limone, che può essere sfruttato in casa per le pulizie e il bucato, per sgrassare e smacchiare, contro il calcare e gli odori. Basterebbe anche solo una di queste tante proprietà per convincersi ad avere sempre una scorta di limoni in casa. Una volta non mancava mai nelle dispense. Oggi viene spesso sostituito da surrogati che non hanno tutte le sue proprietà, come i succhi a lunga conservazione o i prodotti sintetici che contengono acido citrico. Nessuna di queste sostanze prodotte artificialmente è versatile e completa come il limone, che offre anche il grande vantaggio di non creare danni all’ambiente e di essere biodegradabile.
Cosa trovi all’interno: • Un frutto che arriva dal lontano Oriente
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• Possiede proprietà benefiche straordinarie
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• Un grande alleato per la salute della pelle
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• È un toccasana per l’apparato respiratorio
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• È ricco di principi attivi dimagranti
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• Lenisce e rigenera la pelle del volto
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• Rende i capelli più sani, forti e splendenti
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• Igienizza a fondo le superfici di casa
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Un frutto che arriva dal lon t
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oi associamo abitualmente il frutto del limone al clima e al sole del Mediterraneo, come se da sempre nascesse sulle sue sponde. Invece l’albero è originario di una zona ben diversa del mondo. Le prime testimonianze sulla presenza di questo agrume si trovano infatti in Asia. Si pensa sia cresciuto inizialmente in Cina e Birmania, visto che alcune fonti dicono fosse già coltivato in queste zone intorno al 960 d.C. Le prime descrizioni letterarie risalgono ai secoli X e XII: si tratta di scritti arabi di Qustus al-Rumi e Ibn Jami. Quel che è certo, comunque, è che il limone si diffuse intorno al 700 d.C. anche in Mesopotamia, infatti il termine con cui oggi lo chiamiamo deriva dal persiano limu, che significa in realtà genericamente “agrume”.
È nato dall’unione di pomelo e cedro Il limone (Citrus x limon) fa parte della famiglia delle Rutaceae e del genere Citrus, categoria in cui rientrano decine e decine di altri agrumi più o meno noti. Col tempo è diventato una specie autonoma, ma si ritiene che in origine non fosse così. Anche se la sua nascita effettiva va ricercata in tempi molto antichi ed è quindi estremamente difficile ricostruirla con certezza, è probabile che il limone sia in realtà un ibrido. Verosimilmente il limone è nato dall’unione tra pomelo e cedro. Queste due specie, insieme al mandarino, sono considerate i “capostipiti” della famiglia, da cui cioè derivano tutti gli agrumi oggi conosciuti. Il cedro (Citrus medica) ha forma ovale, buccia ruvida e colore giallo-verde. Il pomelo (Citrus maxima) è invece più grosso (può pesare fino a 10 kg) e ha forma simile a una pera.
Il lungo viaggio attraverso la Persia Da qui comunque cominciò il suo lento viaggio verso l’Occidente, attraverso la Persia e il vicino Oriente. Non è ben certo se nell’antica Grecia conoscessero direttamente l’albero del limone, ma è più probabile che coltivassero altri agrumi, come il cedro. Però i Greci avevano sentito sicuramente narrare di “frutti d’oro” orientali, come testimonia il mito del giardino delle Esperidi, secondo il quale esisteva un prezioso e straordinario albero dai frutti d’oro. Da questo racconto deriva il nome “esperidio”, che definisce genericamente il frutto degli agrumi. I limoni sono raffigurati in alcuni affreschi rinvenuti a Pompei e i mosaici ritrovati a Cartagine.
SICILIA
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n tano Oriente
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Sempre più popolare dall’Ottocento in poi Una volta giunto e coltivato stabilmente anche in Occidente, il limone divenne sempre più popolare. Era richiesto anche per via delle sue proprietà curative, soprattutto quando si accertò che poteva evitare ai marinai di ammalarsi di scorbuto. Questa malattia è provocata dalla mancanza di vitamine, per questo anticamente affliggeva soprattutto i marinai, che nei lunghi tragitti in mare si alimentavano con i pochi cibi che allora si potevano conservare e che non erano affatto vitaminici. Ma a metà del ‘700 un medico della marina inglese dimostrò che se i marinai avessero bevuto succo di limone in abbondanza e mangiato determinati vegetali, non avrebbero sofferto di scorbuto. Oggi sappiamo che il merito curativo è dell’agrume si deve al suo notevole contenuto di vitamina C. In ogni caso in seguito a questa scoperta, alla fine del XVIII secolo sulle navi inglesi divenne obbligatorio avere una scorta di limoni. Questo fattore aumentò enormemente la produzione di limoni, che divennero di uso abituale. Inoltre da questa constatazione presero inizio gli studi che, nel Novecento, portarono a scoprire l’esistenza delle vitamine, e in particolare della vitamina C. Un altro nome di questa vitamina è proprio acido ascorbico, appunto perché combatte lo scorbuto.
CINA PERSIA BIRMANIA
Poi lo “sbarco” in Sicilia La coltivazione regolare del limone sulle sponde del Mediterraneo ha inizio con la dominazione araba in Sicilia e in Spagna. Anche i Crociati al rientro dalla Terra Santa contribuirono a diffondere la conoscenza di questo frutto, che avevano apprezzato nel territorio dell’attuale Israele. I limoni attecchirono facilmente in Sicilia e in Spagna e venivano esportati anche nel Nord Europa, dove venivano pagati molto cari. I limoni cominciarono a essere coltivati in Liguria a metà del XV secolo. Nello stesso periodo comparvero anche nell’arcipelago delle Azzorre, nell’oceano Atlantico. Il limone era apprezzato come ingrediente in cucina, per insaporire le carni e preparare salse; veniva anche aggiunto al vino e all’aceto per fare dei condimenti nuovi. I gusti dell’epoca medievale e dei secoli successivi erano comunque molto diversi dai nostri. Nel ‘500 e nel ‘600 si usava condire le carni, oltre che col succo dell’agrume, anche con abbondante zucchero e miele.
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Scorza, polpa, succo: ogni parte è mol to
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gni parte del limone viene sfruttata in ambito alimentare, cosmetico o salutistico. Il frutto del limone è rivestito da una buccia (epicarpo) che è formata da due strati. Il più esterno, di colore giallo o verde, si chiama flavedo. Tale strato può rappresentare anche il 40% del peso complessivo del limone. Le piccole “vescicole” che lo ricoprono, visibili a occhio nudo, contengono gli oli essenziali estremamente ricchi di proprietà, che si estraggono tramite pressione meccanica. L’essenza di limone ha un elevato potere antibiotico e disinfettante e si usa in aromaterapia contro vari disturbi. Viene anche adoperata nell’industria alimentare e in quella dei profumi. Sulla pelle va usata con attenzione perché ha un effetto fotosensibilizzante e se ci si espone ai raggi solari subito dopo averlo cosparso sull’epidermide si corre il rischio di sviluppare delle macchie brune. Occorre usarlo dunque nelle dosi prescritte e lasciar passare un po’ di tempo prima di prendere il sole. La buccia può anche essere usata in cucina, grattugiata, o per la preparazione di cosmetici.
commestibile è detta endocarpo. È suddivisa in spicchi, ciascuno ricoperto da una sottile membrana e formato da lunghe vescicole che contengono il succo. Polpa e succo sono sicuramente la parte più utilizzata del limone per la loro ricchezza di vitamine, minerali e antiossidanti. Il succo rappresenta in genere il 50% del peso totale. Ha sapore aspro per via della presenza di acido citrico (fino a 80 g per litro). Viene usato in cucina, in cosmesi, per la salute e per la pulizia della casa.
Anche semi e foglie si rivelano utili Dalla tipica forma ellittica e dal profumo intenso, le foglie di limone possono essere usate in cucina in diverse ricette oppure, essiccate, per infusi dalle proprietà disintossicanti e digestive. Infine, non bisogna dimenticare i semi. In numero e grandezza variabile in base al frutto, questi possono rappresentare anche il 3% del peso totale del limone. Vengono macinati per produrre un olio essenziale molto aromatico ampiamente usato anche dall’industria alimentare.
Nemmeno lo strato bianco e spugnoso va buttato via La parte interna della buccia, detta mesocarpo, si presenta come una pellicina bianca, spugnosa e morbida. Il suo compito è quello di fornire nutrimento al frutto. Ha sapore amarognolo, perciò è di solito scartata in cucina. Il suo uso va invece rivalutato perché è una parte ricca di antiossidanti e fibre. Un tessuto simile all’albedo costituisce anche la parte più interna del frutto, detta core. La polpa
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ol to preziosa
È un frutto indispensabile per l’industria alimentare Che fine fanno i milioni di tonnellate di limoni prodotti ogni anno? Solo una parte di loro arriva sui banchi del supermercato e poi nelle nostre case. La maggioranza viene destinata all’uso industriale, per scopi svariati. Nell’industria alimentare il limone è un ingrediente di tante preparazioni: maionese, canditi, marmellate, caramelle, liquori, bibite… Ma l’ingrediente viene usato anche per prodotti di bellezza, detersivi e preparati farmaceutici.
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Biologico e non trattato: quando acquisti, scegli queste caratteristiche In frigo? Solo se è tagliato I limoni non vanno esposti a fonti di calore, ma vanno conservati in frigorifero (ricoperti da una pellicola alimentare) solo quando sono aperti. Così durano fino a due giorni.
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cegliere limoni davvero buoni non è scontato. L’ideale è sempre procurarsi dei limoni non trattati chimicamente in superficie. I frutti provenienti da piantagioni commerciali dopo la raccolta vengono di solito trattati chimicamente con pesticidi e fungicidi, ma anche con sostanze che ne prolungano la conservazione o che rendono la buccia più
lucida e brillante (come cere e paraffine). Ma così facendo la scorza si impregna di prodotti chimici e non è più commestibile. Infatti su molti limoni in commercio una scritta segnala che la buccia non è edibile, cioè non si può mangiare. Quindi, soprattutto se vuoi utilizzare la scorza oltre al succo, cerca di usare limoni che non abbiano subito lavorazioni chimiche.
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Il metodo più efficace per spremerlo
Si trovano anche al supermercato, con l’etichetta “Non trattato” o “Bio”. Se è possibile, procurateli direttamente da coltivazioni artigianali che adottano metodi naturali.
Attenzione allo strato di cera: va rimosso Quando scegli i limoni per l’acquisto, dai la preferenza a quelli non troppo duri né troppo molli, con la buccia sana, senza muffe, ma non eccessivamente lucida, perché in questo caso è stata sottoposta a trattamento. Per verificare la presenza di cera sulla buccia, gratta la scorza con l’unghia: la vedrai staccarsi in scagliette. Per eliminarla metti i limoni in uno scolapasta posto nel lavandino e versa sui frutti una pentola d’acqua bollente. Attua il procedimento con pochi limoni alla volta. Dopo aver così ammorbidito lo strato di cera, metti un limone alla volta sotto l’acqua corrente e strofinalo con una spugnetta o una spazzola (non quelle che usi per lavare i piatti, perché non devono avere residui di sapone). Sciacqua abbondantemente e asciuga.
Esistono vari sistemi per ottenere una maggiore quantità di succo da un limone. Fallo rotolare su un tavolo premendo leggermente con il palmo della mano (così si rompono i filamenti interni); oppure immergilo pochi minuti in acqua calda prima di spremerlo, o scaldalo nel microonde per pochi secondi. Usando uno spremiagrumi si ottiene naturalmente una maggiore quantità di succo; altrimenti dopo aver tagliato il limone buca la polpa con una forchetta prima di spremerlo a mano. Il succo non si può conservare per un periodo eccessivo di tempo. Se spremi vari limoni, metti poi il succo in una bottiglia di vetro scuro e riponila in frigorifero, ma conservalo al massimo per 48 ore (il succo a lunga conservazione che trovi in vendita è pastorizzato). In alternativa si può mettere il succo nei contenitori per fare il ghiaccio, quando i cubetti sono pronti si avvolgono nella pellicola di plastica trasparente e si lasciano nel freezer: si possono usare poi per raffreddare e insaporire bevande o cocktail.
No ai colori opachi: cerca le tinte accese Per essere certo di acquistare un frutto di qualità ed effettivamente ricco di principi attivi, evita anche i limoni decolorati o opachi, che potrebbero non essere freschi. Preferisci quelli più profumati, magari ancora col picciolo e le foglie verdi e brillanti, un segnale di freschezza.
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Possiede proprietà benefi c
La forza dell’acido citrico Da un limone ottieni 50-60 g di succo, cioè circa 5 g di acido citrico. Questa sostanza è importante per il gusto e per la capacità di riequilibrare il pH all’interno del corpo.
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nche se già nell’antichità venivano apprezzate le capacità curative del limone, si può dire che le sue virtù terapeutiche sono state pienamente messe in luce soprattutto negli ultimi due secoli, quando le ricerche scientifiche hanno permesso di apprezzare gli effetti prodotti dal suo impiego. Esso si è confermato un ottimo antisettico e battericida, ma non solo: potenzia le difese immunitarie perché stimola la produzione dei globuli bianchi. Inoltre è anche rinfrescante,
disintossicante e calmante. È un valido rimedio contro i dolori reumatici e serve a ridurre i grassi nel sangue e ad alleggerire la pressione arteriosa. Stimola anche le funzioni digestive. Alcuni ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che il consumo di limone possa servire per prevenire alcuni tipi di tumore. È importante precisare che in caso di patologie acute o croniche è meglio consultare il medico prima dell’assunzione di limone in grandi quantità o per un lungo periodo.
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fi che straordinarie Combatte l’eccesso di acidi Il limone potrebbe essere erroneamente considerato un frutto “acidificante”, a causa dell’acido citrico che contiene. Invece ha proprio un effetto contrario: riduce l’acidità del corpo ed è utile quindi a riequilibrare il pH dell’organismo, che tende a diventare troppo acido in seguito al consumo di determinati cibi, allo stress e a fattori ambientali. E l’acidosi è dannosa all’organismo. In realtà il limone è un antiacido naturale, perché gli acidi organici di cui è ricco, a contatto con i succhi gastrici, perdono la componente acida e si trasformano in citrati e carbonati, ovvero in sostanze basiche, che servono ad alcalinizzare il sangue e a stimolare il metabolismo dei minerali. Il limone pertanto svolge un’azione notevole nel regolare il rapporto acido-basico del nostro organismo e nel contrastare l’acidosi tessutale.
È ricchissimo di vitamina C! In 100 grammi di limone (compresa la buccia) troviamo una grande varietà di sostanze. Per la maggior parte (oltre 85 grammi sui 100 totali) il limone è costituito da acqua. Poi, in quantità decrescente, sono presenti molti nutrienti preziosi. Su tutti, spicca la vitamina C: al nostro corpo, in condizioni normali, ne servono 90 mg al giorno, e il limone ce ne offre 50 mg ogni 100 g. Questa vitamina ha effetto depurativo e anti-tossine, è antiossidante e protettiva nei confronti della pelle e delle cellule. Inoltre è coinvolta nella formazione del collagene e quindi anche grazie a lei la pelle resta tonica e compatta. Anche se la vitamina C è la più presente, nel limone si trovano anche altre “sorelle”. Ci sono infatti buone dosi di vitamina A, la vitamina E (anch’essa antiossidante) e vitamine del gruppo B, che servono per metabolizzare gli alimenti. In particolare nel limone vi è la niacina, o vitamina B3, che è disintossicante, abbassa la concentrazione di grassi nel sangue (è utile contro il colesterolo) e porta benefici alla circolazione (il cui cattivo funzionamento aumenta la ritenzione).
Difende da tanti disturbi In una situazione ideale il nostro corpo mantiene il suo pH naturale e così anche il normale funzionamento dei suoi organi, che ne garantiscono lo stato di benessere. Molte patologie fisiche sono provocate da un’aumentata acidità dei tessuti e da un accumulo di tossine di svariata natura (ambientali, nutrizionali…) che creano una sorta di irritazione generale dell’organismo, i cui effetti sono numerosi stati di malessere tra cui affaticamento, invecchiamento precoce, dolori articolari, infiammazioni croniche. Lo stile di vita caratterizzato da ritmi frenetici e da un’alimentazione ricca di carni rosse, grassi e zuccheri raffinati, favorisce e incrementa notevolmente l’acidificazione dei tessuti. Per tale motivo il limone, che contrasta questo processo dannoso per l’organismo, si dimostra un alleato utilissimo per la nostra salute.
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Contrasta l’azione dei microrganismi
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l limone è in grado di impedire o rallentare lo sviluppo di microbi, germi, batteri e funghi. Oltre alle proprietà antibatteriche, il limone ha anche effetti emostatici, cioè aiuta a fermare l’uscita di sangue. Pertanto è indicato in caso di ferite superficiali, infezioni, abrasioni, afte, angine e stomatiti; risulta curativo anche nel caso di spasmi e coliche intestinali. Questo agrume è uno stimolante del sistema immunitario perché la vitamina C che contiene in quantità elevata rinvigorisce tutto l’organismo e soprattutto attiva gli anticorpi incaricati di proteggerci dalle infezioni e dall’aggressione di vari microrganismi, germi, batteri, funghi. Questa vitamina è l’immunostimolante per eccellenza poiché potenzia notevolmente l’azione e la produzione di anticorpi e globuli bianchi. Il limone è poi particolarmente efficace per molte affezioni della sfera respiratoria, è indicato infatti per curare infezioni bronchiali e polmonari, influenza, raffreddore, tosse e asma.
È giallo perché contiene flavonoidi Nel limone sono presenti acido folico e flavonoidi, responsabili del colore giallo e del potere antiossidante della polpa. Tali composti sono in grado di ritardare l’invecchiamento cellulare. I bioflavonoidi che si trovano nel limone, nello specifico, sono la quercetina, dall’azione antinfiammatoria e in grado di riequilibrare i valori glicemici; l’esperidina, che mantiene il sistema circolatorio efficiente prevenendo i ristagni tipici della cellulite; la naringenina, che normalizza la presenza dei grassi nel sangue, contrastando eccesso di trigliceridi e colesterolo “cattivo”. Le fibre sono una componente soprattutto della buccia. È presente in particolare la pectina, che è una fibra solubile di cui il limone è significativamente ricco (la sola scorza ne contiene circa il 30%).
Migliora la digestione Già per tradizione il limone viene considerato utile per agevolare la digestione. Le ricerche hanno dimostrato che questo effetto è reale e aiuta l’apparato digerente nell’assimilazione degli alimenti. Tale proprietà si spiega con la presenza nel succo di limone di acido citrico e vitamina C, elementi che favoriscono non solo la digestione ma anche l’eliminazione delle tossine che vengono rilasciate durante l’assimilazione dei nutrienti. Il limone favorisce il processo digestivo nella sua interezza, perché stimola la produzione di saliva e di succhi gastrici, poi aiuta l’attività dello stomaco e infine serve anche a regolarizzare il transito intestinale, dove avviene il processo di assimilazione delle sostanze nutrienti. Inoltre, nonostante possa apparire vero il contrario, il consumo di succo di limone è da raccomandarsi alle persone che soffrono di acidità gastrica, poiché è un efficace antiacido naturale.
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dannosi e rinvigorisce tutto il corpo È raccomandato poi anche in caso di irregolarità intestinale, perché aiuta a contrastare sia la dissenteria che la stitichezza.
Neutralizza i radicali liberi Gli antiossidanti sono agenti che prevengono o rallentano l’ossidazione, che è la causa dell’invecchiamento prematuro delle cellule e della loro
NORMALI MOLECOLE
RADICALI LIBERI
ANTIOSSIDANTI
degenerazione. L’ossidazione è dovuta ai radicali liberi. Queste molecole instabili sono particelle di ossigeno altamente reattive che danneggiano la struttura delle cellule ossidandole: si formano naturalmente in risposta ad alcuni processi organici, o possono essere aumentati da alcuni fattori come inquinamento, fumo, alcol, stress psicofisico prolungato, assunzione di farmaci... Gli antiossidanti contrastano questo processo perché catturano i radicali liberi ed evitano il processo degenerativo delle cellule. Il limone, essendo ricco di antiossidanti e di vitamina C, è in grado di contrastare i radicali liberi, proteggendo l’organismo dalla loro azione negativa. Recenti studi hanno dimostrato che alcune patologie neurodegenerative sono legate a danni da stress ossidativo. Inoltre anche altre patologie a carico del sistema cardiovascolare sono dovute all’ossidazione di alcune proteine presenti a livello sanguigno. Pertanto l’assunzione di un antiossidante come il limone può prevenire i danni associati alla presenza di radicali liberi nell’organismo.
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